Case study: la mappa topologica delle applicazioni è automatica
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Case study: la mappa topologica delle applicazioni è automatica
Case study: la mappa topologica delle applicazioni è automatica Realizzare servizi innovativi per le amministrazioni, aiutandole così a essere più efficienti, moderne e a ridurre i costi della spesa pubblica. Questa è la missione del CSI-Piemonte, il Consorzio per il Sistema Informativo al quale la pubblica amministrazione piemontese affida la gestione e la realizzazione dei propri servizi ICT. Con più di trent’anni di esperienza, il CSI lavora in tutti i settori: dalla sanità alle attività produttive, dai beni culturali ai sistemi amministrativi, dal territorio alla formazione professionale e al lavoro. Executive summary Per promuovere l’innovazione tecnologica e organizzativa dei propri Consorziati, il CSI svolge attività di ricerca&sviluppo e progetta sistemi informativi e soluzioni che semplificano la vita di cittadini e imprese. Collaborando con molti enti, il Consorzio realizza economie di scala, con notevoli risparmi per le amministrazioni, che possono contare sempre su competenze professionali di alto livello. Senza BlueStripe Al CSI sono consorziati oltre 100 enti pubblici piemontesi: Regione Piemonte, Università e Politecnico di Torino, Città di Torino, tutte le Province, Comuni e forme associate, Aziende Sanitarie e Ospedaliere, Agenzie e altre amministrazioni locali. Agli Enti consorziati CSI Piemonte mette a disposizione due datacenter (Torino e Vercelli), in grado di garantire la massima affidabilità e sicurezza anche attraverso servizi di continuità operativa e disaster recovery Alcuni numeri che rendono il CSI-Piemonte una delle più significative realtà IT al servizio della PA italiana: 2.000 servizi applicativi in produzione, 150 istanze DBMS, 2.100 ambienti WebLogic e 700 JBoss. Profilo aziendale Servizi ICT per la PA del Piemonte Oltre 100 enti consorziati 2.000 servizi applicativi gestiti Difficile individuare il componente responsabile del degrado delle prestazioni applicative Ogni evento richiede il coinvolgimento di molti esperti Difficile avere informazioni aggiornate sulla topologia delle applicazioni Con BlueStripe Mappa applicativa costruita automaticamente, sempre aggiornata real-time e senza necessità di configurazione Riduzione della dipendenza dall’area sviluppo L’esigenza L’ambiente di CSI-Piemonte è caratterizzato da una moltitudine di applicazioni rivolte ad una molteplicità di Enti con esigenze diverse. Lo strumento di APM disponibile è soprattutto orientato all’analisi di dettaglio dei flussi applicativi implementati dal codice e richiede una fase di “instrumentazione“ che può assumere una significativa complessità nei casi più critici. Per incrementare l’efficacia dell’analisi degli incident e per focalizzare rapidamente le azioni di problem solving, il settore IT Operations era alla ricerca di una soluzione che permettesse di ricostruire in tempi rapidi e con il miglior automatismo disponibile la mappa delle dipendenze tra le componenti applicative e infrastrutturali di un servizio, evidenziando al contempo indicatori di criticità per consentire di indirizzare più precisamente l’analisi di primo livello. “La necessità di trovare rapidamente una risposta, quando questa esigenza si presenta – specie in una realtà così vasta e articolata – è alla base della decisione presa da CSIPiemonte di valutare FactFinder di BlueStripe”, dice Stefano Lista, (Responsabile dell’Area Sviluppo e Gestione della Server Farm). Riduzione dei tempi e dei costi di indagine “FactFinder riporta in modo chiaro come le transazioni si sviluppano sui nostri sistemi e dove spendono più tempo, senza necessità di configurazione” Stefano Lista, (Responsabile dell’Area Sviluppo e Gestione della Server Farm) La soluzione La capacità di riconoscere automaticamente la relazione fra componenti applicative su sistemi diversi e la possibilità di sapere quanto tempo è stato speso su ogni componente da ogni singola transazione è la ragione principale che ha convinto CSI-Piemonte a dotarsi di BlueStripe. “FactFinder riporta in modo chiaro come le transazioni si sviluppano sui nostri sistemi, e dove spendono più tempo, senza necessità di configurazione”, aggiunge ancora Stefano Lista, “In un contesto di IT Operation è importante poter disporre automaticamente e in tempo reale delle informazioni corrette, e aggiornate, riguardanti la topologia dell’applicazione; e la difficoltà è proporzionale alla numerosità e alla complessità dei servizi gestiti.” Con FactFinder non è necessario insegnare al tool come sono fatte le applicazioni, è il tool che capisce come le applicazioni lavorano, e le rappresenta in una mappa che si modifica dinamicamente nel tempo quando nuove componenti vengono aggiunte o quando un change applicativo introduce un nuovo percorso. Si sono inizialmente presi in considerazione alcuni servizi, per prendere confidenza con il nuovo software. Per questi servizi sono stati predisposti cruscotti per il controllo delle prestazioni erogate dal data center all’end-user, per mezzo dei quali è possibile riconoscere quando le prestazioni di una singola transazione o dell’intero servizio stanno peggiorando. Quando si verifica una situazione di questo tipo, i tecnici di primo livello possono aprire la mappa, riconoscere l’area responsabile del degrado ed assegnare il ticket al tecnico di secondo livello più adatto, riducendo quindi in modo significativo i tempi di indagine e le discussioni preliminari per stabilire in quale direzione procedere. La semplicità di installazione di FactFinder (i costi di delivery sono pressoché nulli) lo rende adatto ad essere integrato facilmente nelle procedure di hardening dei sistemi senza incidere di fatto sulle prestazioni degli stessi. Se dispiegato su tutti i sistemi che hanno in esecuzione una componente dell’architettura applicativa risulta piuttosto semplice e veloce costruire dei panel in grado di segnalare allarmi e fornire in tempo reale e in maniera esaustiva le informazioni necessarie per analizzare operativamente criticità di esecuzione di un servizio applicativo su una determinata infrastruttura. BlueStripe FactFinder, principali caratteristiche: Ambienti supportati Application-Aware Infrustructure Performance Monitoring Sistemi operativi Windows, Linux, Solaris, AIX Visione olistica delle performance di transazioni, applicazioni e infrastruttura, correlazione automatica delle relazioni fra strati applicativi, senza necessità di configurazione Reporting e allarmi per le dipendenze applicative Segnalazioni tempestive di specifici processi o risorse che possono essere causa di degrado, prima che il fenomeno venga avvertito dagli utenti Sistemi virtuali ESX, vSphere, Hyper-V, XenServer, … Ambienti cloud AWS, Azure, … Applicazioni custom J2EE, .NET, c, C++, C# Tracciamento automatico delle transazioni Applicazioni commerciali SAP, Siebel, PeopleSoft, Dynamics, Exchange Mappa e misura delle prestazioni di ogni transazione, end-to-end, per applicazioni nel datacenter e in cloud Protocolli Da HTTP a SQL, compresi protocolli custom Dashboard consultabili via web Web servers IIS, Apache, SunOne, … Viste personalizzabili per le necessità di utenti diversi Benchmark e certificazione delle applicazioni Confronto fra situazione corrente e immagine di riferimento (Golden Master) di topologia e performance applicative Application server WebSphere, WebLogic, SharePoint, JBoss, Tomcat, Bix Talk, … Integrazione out-of-the-box con MS SCOM Middleware di comunicazione MQ Series, Tibco Randesvous, MS MQ, FIX, … Tutte le funzionalità di FactFinder disponibili automaticamente all’interno di System Center Operation manager Database e Storage Oracle, DB2, SQLServer, MySQL, Brocade, EMC BlueStripe è distribuito in Italia da Teleion srl, Via Ferrero 31, 10098, Rivoli (TORINO) Tel. +39 011 9508611 – www.teleion.it - email: [email protected] Febbraio 2015 – I loghi di CSI-Piemonte, BlueStripe e Teleion sono di proprietà dei rispettivi titolari