clicca per scaricare - Parrocchia San Nicolò di Bari Pistunina Messina
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In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! Per quale motivo la madre del mio Signore è venuta da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata tu che hai creduto nell’adempimento di ciò che il Signore ti ha detto». Una nuvola giovane giovane (ma, è risaputo, la vita delle nuvole è breve e movimentata) faceva la sua prima cavalcata nei cieli, con un branco di nuvoloni gonfi e bizzarri. Quando passarono sul grande deserto del Sahara, le altre nuvole, più esperte, la incitarono: "Corri, corri! Se ti fermi qui sei perduta". La nuvola però era curio- sa, come tutti i giovani, e si lasciò scivolare in fondo al branco delle nuvole, così simile ad una mandria di bisonti sgroppanti. "Cosa fai? Muoviti!", le ringhiò dietro il vento. Ma la nuvoletta aveva visto le dune di sabbia dorata: uno spetta- colo affascinante. E planò leggera leggera. Le dune sembravano nuvole d'oro accarezzate dal vento. Una di esse le sorrise. "Ciao", le disse. Era una duna molto graziosa, appena formata dal vento, che le scompigliava la luccicante chioma. "Ciao. Io mi chiamo Ola", si presentò la nuvola. "Io, Una", replicò la duna. "Com'è la tua vita lì giù?". "Bè.... Sole e vento. Fa un po' caldo ma ci si arrangia. E la tua?". "Sole e vento... grandi corse nel cielo". "La mia vita è molto breve. Quando tornerà il gran vento, forse sparirò". "Ti dispiace?". "Un po'. Mi sembra di non servire a niente". "Anch'io mi trasformerò preso in pioggia e cadrò. E' il mio destino". La duna esitò un attimo e poi disse: "Lo sai che noi chiamiamo la pioggia Paradiso?". "Non sapevo di essere così importante", rise la nuvola. "Ho sentito raccontare da alcune vecchie dune quanto sia bella la pioggia. Noi ci copriamo di cose meravigliose che si chiamano erba e fiori". "Oh, è vero. Li ho visti". "Probabilmente io non li vedrò mai", concluse mestamente la duna. La nuvola rifletté un attimo, poi disse: "Potrei pioverti addosso io...". "Ma morirai...". "Tu però, fiorirai", disse la nuvola e si lasciò cadere, diventando pioggia iridescente. Il giorno dopo la piccola duna era fiorita. Quante persone “danno la vita” per noi! Sai RICONOSCERLE? E sai riconoscere in esse un segno dell’amore di Dio? Quando sole tocca il mare e fra le onde poi scompare, un pennello nero tinge tutto il cielo. Mentre danzano le stelle luminose come perle quando si fa sera nasce la preghiera. Padre siamo qui, tutti attorno al fuoco che per questa notte ci proteggerà dal gelo Padre nostro ti preghiamo per la nostra umanità, per chi piange, per chi soffre, per la libertà, per chi non ha pace, per chi cerca la verità. Dona a tutti gli uomini la felicità. Come un bimbo che si affida fiducioso alla sua guida, mano nella mano noi per te cantiamo. Con la pioggia o la tempesta ma col cuore sempre in festa canteremo ancora fino all’aurora. Padre siamo qui, fai di noi un fuoco e la terra intera presto brucerà d’amore. Padre nostro ti preghiamo...