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CASALBORSETTI
COMUNE DI RAVENNA
Assessorato al Decentramento
Alla scoperta della Natura
Reportage fotografico
della duna costiera di Casal Borsetti
Lavori in Comune
Estate 2014
Lavori in comune - estate 2014
“Alla scoperta della natura”
Reportage fotografico delle specie floristiche della duna costiera
di Casal Borsetti
Prodotto nell’ambito del progetto organizzato dal Comune di Ravenna
Assessorato al Decentramento
- OPERATORE CULTURALE DI TERRITORIO DEL COMUNE DI RAVENNA:
Pietro Baccarini
- TUTOR: Sara Segati – Simone D’Acunto
ASSOCIAZIONE AURORA POLARE
RICERCA, TUTELA EDUCAZIONE AMBIENTALE
Hanno partecipato:
Brescini Ilaria
Gennari Sofia
Cecchetto Andrea
Magnani Giulia
Cevolani Michele
Mantovani Giulia
Costa Ilaria
Mohammad Hashib
Franzoni Antonio
Savio Gianluca
C'è una gioia nei boschi inesplorati, c'è un'estasi sulla spiaggia
solitaria,
c'è vita dove nessuno arriva vicino
al mare profondo e c'è musica nel suo boato.
Io non amo l'uomo di meno,
ma la Natura di più.
G. Byron
Tra Terra e Mare
I tesori della duna di Casal Borsetti
Duna Nord
Duna Sud
La Duna
Dal punto di vista morfologico le dune sono un accumulo di sabbia la cui formazione è dettata dai rifornimenti
trasportati dai venti. Non sono strutture statiche, sono instabili, e le condizioni climatiche che le caratterizzano
sono piuttosto sfavorevoli alla vita delle specie vegetali. La vegetazione ha però una fondamentale importanza per
la loro formazione poiché gioca una fase sostanziale per il loro consolidamento e crea un impedimento per
l’avanzamento della sabbia verso l’entroterra. Le dune si organizzano in veri e propri cordoni che si ergono a
protezione delle zone retrodunali. Tali cordoni sono ambienti molto interessanti sia dal punto di vista ecologico sia
paesaggistico: hanno un delicato equilibrio evolutivo legato alla continua trasformazione del substrato causato
dall’erosione del vento e del mare. Spesso a peggiorare la situazione vi è l’azione dell’uomo che con la costruzione
di strade ed edifici lungo le coste o semplicemente, con il solo calpestio delle piante che crescono nelle dune,
interferisce sull’equilibrio descritto provocando lo sventramento dei cordoni dunali.
LA VEGETAZIONE DELLE DUNE
L'ecosistema litorale è uno degli ambienti terrestri più selettivi in assoluto per lo sviluppo delle piante. Tra i fattori
limitanti che lo caratterizzano, oltre alla difficoltà dettate dal substrato, la sabbia, il principale impedimento è
sicuramente il vento che trasporta minutissime gocce di acqua dal mare, e quindi salata, ed una moltitudine di
granelli di sabbia, creando una sorta di smerigliatura delle parti vegetali esposte. Inoltre le piante hanno dovuto
imparare a difendersi dalla siccità, dalle alte temperature e dall’evaporazione. Perciò le specie che colonizzano le
dune hanno nel tempo sviluppato una serie di adattamenti per proteggersi dalle avversità climatiche.
Gli adattamenti evolutivi più ricorrenti sono quindi il fusto strisciante e flessibile, foglie coriacee e crassulente
oppure aghiformi con la presenza di spine, lamina fogliare ridotta o ricoperta da peli, colori pallidi delle parti
esposte e ciclo biologico molto breve per poter superare le stagioni avverse sotto forma di seme. In ultimo
caratteristica comune è la presenza di radici profonde per ancorarsi al substrato e per captare l’acqua che scivola in
profondità tra i granelli.
Nel descrivere una duna inoltre, la teoria disegna diverse fasce vegetazionali, disposte parallelamente al profilo del
mare, che testimoniano l’esistenza di condizioni ecologiche ed ambientali diversificate tra loro. Ogni fascia, detta
anche associazione, deve il nome ad una specie che la rappresenta e rivela la presenza di alcune varietà fisse. In
realtà poi la successione delle specie che si possono osservare sul campo non è ovviamente così rigida, la natura ha
una scarsa propensione alla classificazione inflessibile.
Partendo dal mane e risalendo la costa possiamo trovare:
IL CAKILETO
Costituisce il primo avamposto vegetale che colonizza la fascia più prossima al mare. Questa comunità rappresenta
una vera e propria "linea di difesa" dell'ecosistema litoraneo. Al riparo dalle variazioni della marea e dalle risacche
del mare si insedia questa comunità, caratterizzata da poche specie adattate a condizioni estreme e perciò definite
pioniere. Queste sono la Ruchetta di mare (Cakile maritima) che deve il nome all’associazione, il Lappolone
(Xanthium italicum), e la Salsola (Salsola Kali).
L'AGROPIRETO
E' la seconda fascia che si incontra risalendo dal mare, segna il limite interno della spiaggia. e spesso si rinviene a
mosaico assieme all'ammofileto. Il suo nome deriva da una graminacea, la Gramigna delle spiagge (Agropyron
junceum) che con i suoi sviluppati rizomi striscianti imbriglia e trattiene la sabbia. Tutta la fascia è infatti
responsabile del consolidamento della duna, e perciò di fondamentale importanza. Essa è accompagnata da
diverse specie tipiche degli ambienti costieri: Zigolo delle spiaggie (Cyperus kalli), Euforbia delle spiagge
(Euphorbia peplis), Soldanella marina (Calystegia soldanella).
L'AMMOFILETO
E' la vegetazione delle dune più elevate che caratterizza lo stadio di “maturità” delle dune consolidate. Ha un
numero di specie più elevato tra le quali si riconosce l'inconfondibile presenza dello Sparto pungente (Ammophila
arenaria), che dà il nome all'associazione e che con i suoi densi cespi costituisce un efficacissimo ostacolo al
movimento della sabbia. Lo accompagnano la Carota spinosa (Echinophora spinosa), la Calcatreppola marina
(Eryngium maritimum), la Medica di mare (Medicago marina) e il Tortomaglio (Euphorbia parialis).
IL TORTULETO
Al di la del limite più alto della duna, oltre l’Ammofileto si insedia l’ultima associazione, il Tortuleto, che
caratterizza le dune più alte al confine con i primi arbusti. Deve il nome alla Tortula ruraliformis, un muschio,
accompagnato dalle Vedovelle (Scabiosa argentea), Piumino (Lagurus ovatus), Silene (Silene colorata), Rapunzia
(Oenothera biennis) e Ambrosia (Ambrosia coronopifolia).
IL RETRODUNA
Alle spalle dell’ultima fascia vegetazionale si trovano le prime essenze arbustive, Olivello spinoso e Ginepro, ma
anche Rovo e Flammula (Clematis flammula). Ancora più verso l’entroterra risiede la Pineta.
AMMOFILETO
TORTULETO
CAKILETO
AGROPIRETO
RETRODUNA