LETTERA V La V è color mattone ed è molto prudente. Con i suoi

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LETTERA V La V è color mattone ed è molto prudente. Con i suoi
LETTERA V
La V è color mattone ed è molto prudente. Con i suoi amici è molto apprensiva perché…
non Vuole che si ammalino. Infatti se Valentina prende il raffreddore diVenta Malentina, se Valerio ha
mal di pancia diVenta Balerio, se Vanessa prende la Varicella diVenta Ranessa. Nessuno gioca più con
lei, poVera V. Se la V si preoccupa troppo cambia colore e diVenta azzurra. Un giorno la V era a scuola e
Vide che erano assenti Vanessa, Valerio e anche Valentina. Nel pomeriggio telefonò e scoprì che aVeVano
tutti la VaricellaVomitosa! La V diVenne azzurra per la preoccupazione, quasi Viola! Preparò lei stessa
una medicina speciale per aiutarli. Fece un intruglio con: Viole, Violini, Vasetti, Verdure miste, Vino,
Vermi Viscidi, Vocali, Voci, Virus intestinali, Vipere, Vortici, Vasche da bagno, Volatili pennuti. Versò
l'intruglio in un Vaso di Vetro Verde e lo diede da bere ai suoi amici. Quando Videro quella sostanza
gommosa schiumosa baVosa fecero una faccia disgustata ma la beVVero perché si fidaVano dell'amica V
e VoleVano stare meglio. Per la prima Volta nella sua Vita la V non era stata proprio
prudente: quella medicina aVeVa l'aspetto di una pozione della maga Circe, però gli amici
guarirono in fretta e la V riprese il suo bel colorito ViVace.
Per la prima Volta nella sua Vita la V non era stata proprio prudente: quella medicina
aVeVa l'aspetto di una pozione della maga Circe, però gli amici guarirono in fretta e la V
riprese il suo bel colorito ViVace.
La V, una Volta rimessa in salute, ricominciò il suo Viaggio insieme ai suoi amici.
AttraVersò il fiume di cioccolato, finché arriVò al Vulcano che eruttava pop-corn. Per ripararsi dai colpi
dei pop-corn l’amico di V, il signor Chewingum, si tese a trampolino e rispedì il mais al mittente.
Cominciò a pioVere coca-cola, si guardarono intorno e Videro all’orizzonte il paese di Sweet-Land;
troVarono riparo in una torta nuziale a tre piani ricoperta di nutella col tetto decorato con gli smarties,
con la scritta “hotel”.
La V arriVò alla reception con i suoi amici e trovò al bancone una caramella gommosa a forma di orsetto.
ImproVVisamente arriVò all’hotel un gruppo di mush-mallow armati di lecca-lecca appuntiti che dissero:
“Fermi tutti, questa è una rapina squisita! Orsetta, sgancia i Verdoni!”.
Mentre l’orsetta metteVa nel sacco le caramelle alle gocce di pino, la V raccolse tutti il suo coraggio,
afferrò il suo amico Chewingum e in quattro e quattr’otto aVVolse i mush-mallow e li appiccicò al muro.
Ebbe così il tempo di chiamare la polizia.
Il Sindaco della città di Sweet-Land premiò la V per il suo coraggio consegnandole una
taVoletta di cioccolato dorato.
Il Sindaco della città di Sweet-Land premiò la V per il suo coraggio consegnandole una
taVoletta di cioccolato dorato.
La V, contenta, orgogliosa ed euforica per il suo premio, si avviò verso casa.
Appena giunta nella sua abitazione, cercò di trovare un nascondiglio sicuro dove mettere il prezioso
dono.
Bob, il suo cane, appena vide la V, le saltò addosso per farle le feste ma urtandola le cadde la cioccolata
dalle mani; cadendo essa si graffiò.
La V, mentre controllava se si fosse rotto il suo prezioso premio, si accorse di un simbolo molto strano,
che da qualche parte aveva già visto. Dunque, con l'aiuto del suo fedele cane, si mise a cercare una copia
del misterioso simbolo. Dopo tanto cercare, arrivò in soffitta, dove trovò un vecchio libro polveroso ed
ingiallito, là dentro c'era stampato lo stesso misterioso segno. Avvicinando la cioccolata al libro, si aprì
un varco che portava in un mondo alternativo. La V, con coraggio, si avvicinò al varco, il quale la
portò in quel meraviglioso e fantastico mondo.
Scuola Primaria “A. Gabelli”, S. Eusebio, Vicenza - Classi III,IV,V
La V, con coraggio, si avvicinò al varco, il quale la portò in quel meraviglioso e fantastico
mondo.
Era accecante, da quel varco fuoriuscivano colori mai visti, sconosciuti. Entrando si sentì diversa. Quello
che prima non sentiva, non percepiva, ora era tutto più chiaro, limpido. Incominciò ad amare il mare, il
rumore delle onde, la spiaggia. Incominciò a dar peso alle parole. Incominciò a porsi domande, a
diventare paranoica. Era tutto confuso. Si guardò attorno e le prese un colpo vedendo due occhiacci
cattivi che la fissavano. Sentì una risata cristallina dietro di sé e voltandosi vide due bambini minuscoli
che sghignazzavano indicandola. Però smisero subito vedendo la sua espressione infastidita. Un altro
nanetto si materializzò vicino agli altri due e teneva una maschera in mano. “Molto divertente. No,
davvero. Scompiscioso” esclamò la V. Questo mondo era pieno di lettere e la povera V si sentì spaesata e
annoiata; ma guardando oltre le case le colline erano fatte di numeri. Lì incontrò un vecchio amico, di
nome P, che le fece fare un giro turistico in quel mondo di gioia e prosperità dove la paura viene sconfitta
dalla realtà. Là dove la vita è schietta, ma allo stesso tempo vivace e piena di difficoltà. Perché la V con
l'amico G regnan felici seguendo i loro sogni che dietro l'orizzonte sembran uniti.
Appena entrati in quel fantastico mondo si rimane stupiti dallo splendore e dall'armonia percepita al
primo passo. C’erano il vento che graffiava il viso, un profumo di libertà e la presenza al tempo stesso di
un essere inquietante alle spalle ... si voltò e vide un drago con tanto di ali e artigli. Lo fissava
imperturbabilmente in attesa di una traccia di movimenti. Seguendo il sentiero di virgole, la V si
avvicinò incuriosita ad una M addormentata. Quest'ultima si svegliò di colpo e scappò via spaventata
urlando cose alquanto incomprensibili. Si guardò intorno e vide un posto strano pieno di alberi con
colori sgargianti e foglie multicolore, animali mai visti spuntavano da tutte le parti. Camminò per un po’
ma il paesaggio rimase invariato. Dopo un’ora di cammino uscì da quello che era un bosco e si ritrovò su
un lungo prato di erba dai colori dell’arcobaleno ma dopo poco finì in un deserto con la sabbia nera. La V
con coraggio si avvicinò al varco che la portò in quel meraviglioso e fantastico mondo. Eccola lì...la V
sorrideva, non aveva mai visto niente di tutto ciò. Era tutto diverso: fiori quadrati, fragole azzurre...e le
nuvole? Lì non c’erano. La V sentì urlare il suo nome, si girò e vide uno strano albero che le
parlava, muoveva i rami come se fossero delle braccia, delle vere braccia, stupita di ciò si
avvicinò...
Scuola Media Statale “Ambrosoli”, Vicenza
La V sentì urlare il suo nome, si girò e vide uno strano albero che le parlava muoveva i
rami come se fossero delle braccia, delle vere braccia. Stupita di ciò si avvicinò…
l’albero la stava guardando incuriosito, poi d’un tratto la V notò che nell’albero si stava formando un
buco.no, forse era una bocca che ingrandiva sempre di più. una voce le disse: “qui dentro troverai tutto
ciò che vorrai” la V non sapeva proprio cosa fare, non era certo la cosa più sensata al mondo entrare sentì
un sussurro che diceva: “entra, realizzerai tutti i tuoi desideri!” decise di entrare c’era un tunnel e non si
vedeva la fine
la V aveva paura, sempre più paura. Dopo un po’, intravide una luce e un giardino.
la V, stanca e affamata, decise di prendersi il primo frutto che le capitò sotto gli occhi e decise di
accamparsi sotto un albero per la notte.
mentre la V stava per addormentarsi, sentì dei rumori, la V si guardò intorno ma non vide nessuno
una voce la spaventò: “CIAO! Io mi chiamo C! e questa qui è G!
e tu chi sei? Noi ci siamo tutte! L’ultima è la U!”
“tutte chi?”. “tutte le lettere dell’ALFABETO!
noi lettere siamo tutte qui
la lettera V pensò che non era più sola: una lettera da sola è inutile
le lettere insieme possono ottenere il potere più forte di tutti: quello di costruire parole!”
la V capì e decise di volere anche lei il potere di costruire parole
poteva costruire parole solo con le altre lettere: era una di loro
si trasferì con tutte le altre lettere in una nuova casa, chiamata LIBRO, per vivere insieme
la V aveva trovato quello che voleva: una casa, tanti amici e tante nuove avventure
la V pensò che non c’era niente di più bello.
Scuola Secondaria di I grado “F. Muttoni”, Vicenza – Classe III A