178. “La Tavola Rotonda di Re Artù”

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178. “La Tavola Rotonda di Re Artù”
Progetto RaPHAEL (www.raphaelproject.com) - Incontro nº 178 del 13/04/2005 - Colore Malachite
178. “La Tavola Rotonda di Re Artù”
La storia-leggenda di Re Artù e la Tavola Rotonda contiene numerosissimi riferimenti simbolici ad una via iniziatica di Ritorno e in questo
incontro vedremo di precisare tale parallelismo. La saga dei cavalieri del Graal è narrata da moltissimi testi diversi - sia in poesia che in prosa
- che rendono l’intera epopea arturiana assai disomogenea, ma una sorta di sistematizzazione viene fatta nel 1450 ad opera di Sir Thomas
Malory con il libro “Le Morte d’Arthur” dove sono presenti gli elementi ad oggi ritenuti fondamentali: la nascita di Artù da Ygerne (Ingraine) di
Cornwall e dal Re Uther Pendragon per mezzo dell’aiuto di Merlino, la tutela di Artù da parte di quest’ultimo, l'ascesa al trono estraendo la
spada nella roccia; la vicenda della spada incantata Excalibur; l'istituzione della Tavola Rotonda a Camelot, l'amore proibito tra Lancillotto e
Ginevra, la nascita di Mordred (qui derivante da un rapporto incestuoso tra Artù e la sorellastra Morgana); l'avvento del Wasteland o "terra
desolata"; la ricerca (Queste) del Sacro Graal quale unico rimedio alla rigenerazione del Regno morente; la morte di Artù nella battaglia contro
Mordred; il trasferimento di Artù ferito ad Avalon in attesa un giorno del Ritorno del Re. Vediamo adesso i Cavalieri della Tavola Rotonda:
1. Sir Galahad - Figlio di Lancillotto e Lady Elayne, rappresenta il Vero Ricercatore, il solo che arriva in fondo al suo cercare e che trova infine
la Verità. Galahad ha una profonda dimensione mistica, ha fede nella Provvidenza Divina e nell'Amore di Dio, la sua dedizione è assoluta e lo
conduce alla fine della “Queste du Saìnt Graal” ritrovando la Sacra Coppa! E’ l’unico cavaliere che può sedere nell’ultimo posto lasciato vacante
nella Tavola Rotonda, il Posto Periglioso, e proprio nel momento in cui tutti i cavalieri sono presenti compare la visione degli angeli che
mostrano la coppa in cui Giuseppe d’Arimatea raccolse il sangue di Gesù - il Graal appunto - per annunciare la necessità del suo ritrovamento.
2. Sir Parsifal (Percival) - allevato nel profondo della foresta senza conoscere nulla di cavalleria e cavalieri, rappresenta l’innocenza e la
purezza verso la Ricerca stessa. Non è tentato dalle donne (come lo sono invece Galahad e Bors) che considera solo come fiori da
proteggere e che quindi vede nella loro dimensione animica originaria. Diventa un Custode del Sacro Graal.
3. Sir Bors (Bohort) - Cugino di Lancillotto, è colui che annuncia a corte il ritrovamento del Graal. E’ l’unico tra i Cavalieri della Tavola Rotonda
ad essere sposato, rappresenta la figura dell'uomo immerso in una vita orizzontale che comunque non dimentica di dedicarsi alla ricerca di ciò
che risiede oltre i cinque sensi, e al quale sarà comunque riservata un parte importante nello svolgersi del Piano Divino di Redenzione.
4. Sir Lancillotto - Rappresenta il cavaliere che ha fallito la sua ricerca poiché sopraffatto dall’amore sensuale ed orizzontale con Ginevra ("Mai
ho combattuto per amore di Dio ma solo per guadagnarmi affetto e per essere amato"). Nonostante fosse il primo cavaliere per abilità e coraggio,
perde la connessione superiore a Dio - la sola che può veramente guidare un uomo - e cade così nel tradimento del proprio Re e dei propri
ideali. Lancillotto fallisce la sua ricerca - è tra i pochi a trovare e vedere il Graal ma cade accecato da un lampo a causa dei suoi peccati prima
di poterlo raccogliere - e perde anche la stessa Ginevra, che alla fine decide di restare in convento per il resto dei suoi giorni.
5. Sir Bedivere (Bedwyr) - Responsabile dei tornei e delle feste di Camelot sarà fedele al suo Sire fino in fondo, sebbene prima di gettare
Excalibur nel lago dovrà fallire per ben due volte (la spada sarà afferrata da una mano femminile ed agitata tre volte, quindi portata sott’acqua simbolo dell’inabissamento della Conoscenza). Rappresenta il Ricercatore che resta fedele e leale alla Ricerca fino alla fine nonostante possa
inciampare nel cammino.
6. Sir Gareth - Arriva a Camelot travestito da servitore e gli viene assegnato un posto in cucina; quando darà mostra del suo valore salvando
Lady Lyonors rapita dal Cavaliere Rosso, rimarrà famoso per il suo insopportabile odore di cucina. Intimo amico di Lancillotto è di natura gentile.
7. Sir Pellinor - Padre di Parsifal e di Tor, è spesso assente da Camelot alla ricerca della Bestia Errante, è inviato da Ginevra assieme a
Galvano e a suo figlio Tor in aiuto di una dama rapita da un bruto (in alcuni racconti si dice che a seguito di ciò venne codificato per i cavalieri
l’impegno a soccorrere le dame in pericolo e ad ubbidire a Ginevra al pari di Artù).
8. Sir Kay (Keu) - Fratello di latte di Artù, è fedelissimo al re nonostante sia irascibile poco abile in battaglia, è il ciambellano di corte.
9. Sir Tristano (Drystan) - Personaggio realmente vissuto, figlio del Re Cynfawr, e divenuto famoso per il suo amore frutto di un incantesimo
per Isotta che condurrà entrambi alla morte (episodio ripreso anche da dante nella Divina commedia).
Ulteriori Cavalieri della Tavola Rotonda sono:
10. Sir Galvano (Gawain o Gwalchmai, è orgoglioso, permaloso e vendicativo è nipote di Artù e figlio di Re Lot), Sir Gaheris (fratello di
Galvano, Gareth e Agravain, è orgoglioso e fiero),
11. Sir Mordred (Medrawt) - Rappresenta il lato oscuro del cavaliere (il Cavaliere Nero), che utilizza i propri talenti al servizio dell’Ombra.
12. Variamente citati: Sir Agravain (fratello di Galvano, Gaheris e Gareth, di natura crudele), Sir Tor (figlio di Pellinor), Sir Lamorak o altri.
Re Artù, simbolo dell’Imperatore - il Buon Reggente con la padronanza del piano dello Spazio - che necessita di un mago consigliere padroneggiante il piano del Tempo - per poter gestire il piano della materia e della potenza, cioè il Regno con i suoi sudditi ed i problemi di
conflitto guerreschi. E’ quasi certamente un personaggio vissuto storicamente ed è al contempo il simbolo dell’Imperatore del Mondo o
Signore Universale che domina non visto e che un giorno risorgerà anche nel visibile (ved. www.alchemica.it/signoreuniversale.html).
Excalibur, fabbricata dal fabbro degli Dei Wieland, e donata ad Artù dalla Dama del Lago, è il simbolo dell’Asse della Conoscenza e della
Verità (nella Scienza Unitaria è l’asse di reinserzione). Non a caso chi possiede Excalibur non può essere sconfitto, sebbene possa essere
ferito se non possiede anche il fodero, in quanto il processo di gestione e padronanza del sistema di reinserzione iniziatica unitaria è
incompleto. Un’altra spada importante nella saga è quella conficcata nella roccia, a simbolo della Verità prigioniera nella potenza.
Merlino (Myrddin), mago, eremita, poeta e profeta, che la leggenda vuole nato da un diavolo incubo e da una vergine, diventa il consigliere e il
protettore dei legittimi re di Britannia dopo la morte dell'usurpatore Vortigern, innalza per loro il monumento megalitico di Stonehenge,
costruisce la Tavola Rotonda per Artù e intercede presso la "Signora del Lago" per dotare il suo re dell’invincibile spada Excalibur. Per alcuni
esoteristi Merlino è un inviato del regno di Agarthi, per altri era un antico sacerdote di Atlantide, di certo era un conoscitore dei Misteri.
Morgana la Maga, la Fata, abile guaritrice e mutaforme è sorellastra di Artù, nata dall’unione di Ingraine col suo primo marito Gorlois, duca di
Tintagel (Mordred nei testi antichi è figlio della sorella di Morgana, Morgause). Morgana rappresenta la dimensione oscura lunare (la Luna
Nuova) che può attingere ad ampi poteri derivanti dal proprio essere femminile ma che non è in grado di volgerli verso la Luce Superiore.
Per approfondire: www.medioevo.com/re-artu/re-artu_graal.htm