malessere vaguale

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malessere vaguale
Asma professionale
Malattia respiratoria caratterizzata da ostruzione delle vie aeree e iper-reattività bronchiale causata
da esposizione ad uno specifico agente presente nell’ambiente di lavoro.
Soggetti sensibilizzati anche a concentrazioni molto basse dell’agente specifico.
Tipico esempio di ipersensibilità acquisita che presuppone:
a) periodo di esposizione
b) agente sensibilizzante
Epidemiologia
Più frequente malattia respiratoria di origine professionale nei paesi industrializzati. Popolazione
adulta 2-6%.
Asma professionale 2-15% di tutte le asme.
Il numero di sostanze in grado di causare l’asma p. è in costante aumento per l’impiego di nuove
sostanze nelle tecnologie produttive.
Su 2000 casi diagnosticati, oltre la metà di asma da isocianati e da cereali.
Fattori predisponenti
•Età
• iper-reattività bronchiale aspecifica
• altre forme di asma
• atopia
• infezioni virali
• fumo
Atopia: è la positività ad almeno un allergene comune rilevata con le prove allergometriche cutanee,
prick test.E’ un fattore predisponente nella esposizione a sostanze ad alto peso molecolare.
Il fumo di sigaretta: favorisce la produzione di anticorpi di tipo IgE e l’insorgenza di asma in alcune
forme da anidridi acide, sali di platino, caffè verde, ma non nell’asma da isocianati.
Patogenesi
Principali meccanismi : Immunologici, infiammazione delle vie aeree. Immunoglobuline IgE
indicano presenza di sensibilizzazione ad agenti professionali ma non costituiscono prova della
malattia asmatica (sia sintomatici che asintomatici).
Incremento di leucociti (neutrofili, eosinofili), presenza dei fattori chemiotattici, aumento della
concentrazione di albumina nel secreto (BAL, espressioni di edema della mucosa), indicano
processo infiammatorio acuto associato alla reazione asmatica, soprattutto se sviluppatosi dopo ore
dalla esposizione.
Flogosi da isocianati
Ruolo di alcuni neuropeptidi. Oltre a fibre nervose simpatiche e parasimpatiche, nelle vie aeree vi
sarebbe un terzo sistema nervoso, non colinergico, non adrenergico. Le sostanze irritanti oltre a
broncocostrizione riflessa per via vagale, stimolano le terminazioni sensitive delle fibre C non
mieliniche a rilasciare neuropeptidi (sostanza P, altre tachichinine che determinano molti dei
sintomi dell’asma quali tosse, ipersecrezione, contrattura muscolare, stravaso di plasma, aumento
dell’adesività dei neutrofili).
Si parla di “infiammazione neurogena.
Diagnosi
- Anamnesi patologica e lavorativa.
- Rilascio ambientale di vicinanza.
- Test arresto-ripresa.
- Test di funzionalità respiratoria (prove di reversibilità farmacodinamica e test di
broncostimolazione aspecifica).
- Prove immunologiche-allergometria cutanea (panel di allergeni comuni).
- Ricerca di anticorpi serici IgE o IgG4 con metodiche immunoenzimatiche o
radioimmunologiche.
I prick test sono utili per allergeni professionali ad alto peso molecolare che agiscono con
meccanismo IgE mediato.
Composti ad alto peso molecolare
Sostanza
Di origine animale
-derivati dermici, annessi cutanei
liquidi biologici di animali di laboratorio:
-ascidia semplice
-acari (delle derrate)
-bovini, equini, pollame
-baco da seta
-crostacei, (gamberi, granchi)
-estratti organici di animali
-insetti (ditteri,coleotteri,
lepidotteri,imenotteri)
-pesci e derivati (colle)
-latte e uova (polveri)
-madreperla
-enzimi:pancreatina
-subtilisina
-tripsina
Settore lavorativo
-laboratori ricerche,cosmesi
-allevamento di ostriche
-agricoltura, avicoltura
agricoltura,allevamento,
alimentaristica
-allevamento del baco
-acquacoltura, alimentaristica
-farmaceutica
-agricoltura, entomologia,
molitura
-pesca,alimentaristica,legatoria
-alimentaristica
-industria bottoni
-farmaceutica
-industria detersivi
-farmaceutica, industria plastica
Enzimi vegetali:
-papaina
-pepsina bromelina
-farine e polveri di cereali
-funghi eduli (plevrotus)
-farmaceutica, alimentaristica
(preparati per rendere tenera la
carne)
industria birra.
-farmaceutica
-panificazione,
molitura,movimentazione
-coltiv.in serra,alimentaristica
Gomme :
-arabica, adragante,acacia
Miceti:
-Alternaria, Aspergilli, Cladosporium,
Penicillum
Piante:
-Thè, foglie di tabacco
-girasole, ficus benjamin
-polveri di legni esotici e nostrani
-alimentaristica,farmaceutica,gomma
-agricoltura, lavorazione legno,
cereali
-lavorazione
-floricoltura
-boscaioli, falegnami,carpentieri
Semi vari:
-caffè verde
-ricino
-soia, grano saraceno
-cotone e lino
-scarico merci,lavorazione caffè
-scarico merci, produzione olio
-mangimifici, alimentaristica
-industria tessile
Vari:
-aglio
-luppolo
-piretro
-ipecacuana
-paprika
-hennè
-carminio
-alimentaristica
-produzione birra
-produzione insetticidi
-farmaceutica
-alimentaristica
-produzione, cosmesi
-produzione, industria tessile
Composti a basso peso
molecolare
Sostanza
Agenti sterilizzanti:
-benzalconio cloruro, coramina,esaclorofene
-alcool furfurilico
amine:
-dimetiletilamina
-etilendiamina
-trietilentetramina
-parafenilendiamina
Farmaci:
-acido adipico
-alfa-metil-dopa
-antibiotici (penicilline, cefalosporine,
tetracicline, spiramicina)
-cimetidina
-enfluorano
-fenilglicina cloridrato
(intermedio sintesi ampicillina)
-ossido di etilene
-sulfamidici
Anidridi:
-ftalica, maleica, trimellitica
-colofonia
-coloranti azoici e reattivi
Settore lavorativo
-disinfezione, farmaceutica
-fonderia
-produzione poliuretani
-gomma e plastica
-resine epossidiche
-tintura e concia pelli, cosmesi
-farmaceutica, ospedaliero
-produzione plastica resine epossidiche
-saldatura a stagno,elettronica,collanti
-chimica, tessile
-Fluoro
-Formaldeide
-Insetticidi organofosforici
-Isocianati (TDI, MDI, HDI, NDH)
Metalli:
-cobalto
-cromo
-nichel
-platino
-per solfati
-polivinilcloruro (PVC)
-stirene
-industria alluminio
-chimica, concia, disinfezione, istologia, resine
fenol-formaldeidiche, tessile
-chimica, agricoltura
-chimica (produzione), schiumatura poliuretani,
verniciatura, collanti
-industria metalli duri
-cromatura, saldatura, produzione cemento,
produzione alluminio, concia
-nichelatura, saldatura acciai speciali
-raffinazione platino
-cosmesi (parrucchieri), chimica
-avvolgimento con film di plastica per prodotti
alimentari
-chimica
Broncoreattività aspecifica: iperreattività bronchiale ad agenti colinergici (metacolina) o fisici
(nebbia, sforzo fisico). Se negativo non esclude asma. Caduta del 20% del FEV1 di base.
Precauzioni per il test.
Broncoreattività specifica: è il test “esatto” per l’asma professionale. Monitoraggio in continuo
delle concentrazioni (cabina di esposizione). Consenso del soggetto e presidi di rianimazione.
Criteri per l’ammissione al test. Reazioni indotte: immediata, bifasica, ritardata. Riduzione
maggiore 20% FEV1.
Evoluzione: Gran parte degli asmatici professionali una volta sensibilizzati, rimangono asmatici
anche se allontanati.
Allontanamento dal rischio, possibilmente già nella fase di sensibilizzazione.
Prevenzione: Sostituzione sostanze sensibilizzanti.Inidoneità per gli atopici. Controllo periodico
dei lavoratori.
Alveoliti allergiche estrinseche
(polmoniti da ipersensibilità)
Processo infiammatorio di natura immunologica a carico delle strutture distali del polmone
(polmone profondo) che consegue alla ripetuta inalazione di polveri organiche e/o sostanze
chimiche semplici.
Forme acute, sub-acute, croniche: in rapporto alla caratteristica delle esposizioni e all’intervento di
fattori costitutivi predisponenti.
Agenti etiologici: Antigeni batterici e fungini, polveri di origine animale e vegetale, sostanze
chimiche semplici.
Forme più comuni:
• Polmone dell’agricoltore : sensibilizzazione a spore di actinomiceti termofili (fieno ammuffito).
Farmer’s lung.
• Polmone dei coltivatori di funghi.
• Malattia dei condizionatori d’aria.
• Polmone degli allevatori di uccelli (piccioni, pappagalli).
Patogenesi: Reazioni immunitarie di tipo III (almeno in parte) da immunocomplessi.
Anticorpi precipitanti IgG specifici (farmer’s lung=micropolispora faeni) nel siero.
La sintomatologia (febbre, mialgie, dispnea) è compatibile con una patologia da immunocomplessi.
Tests inalazione specifica positivi (pericolosi!): accesso acuto entro 4-8 ore.
Test intradermici con antigene:
4-8 ore reazione flogistica locale (Arthus degli immunocomplessi).
Si ha motivo di ritenere che anche reazioni di tipo IV (cellulo-mediate) intervengano nella
patogenesi della AAE : l’antigene esogeno scatenerebbe da un lato la produzione di anticorpi IgG e
dall’altro la produzione di linfociti T sensibilizzati (prevalentemente linfociti a fenotipo CD8
suppressor-citotossico). L’accumulo e l’attivazione di neutrofili e l’infiltrazione di cellule
mononucleate, causano formazione di granulomi e fibrosi
Quadri istopatologici variabili:
Forme acute: edema interstizio-alveolare con
alveolite desquamativa e infiltrati di polimorfonucleati e linfociti.
Forme subacute e croniche: prevale l’infiltrazione di linfociti, plasmacellule e grossi macrofagi
spesso confluenti (granulomi similsarcoidei).
Clinica- esposizione elevata ma intermittente:
Forme acute: dispnea, tosse, febbre elevata,
cefalea, malessere, artromialgie, qualche ora
dopo l’esposizione.
Crepitii e rantoli alle basi.
Leucocitosi neutrofila.
Risoluzione in 1-2 gg in genere.
Forme subacute: febbricola, lieve dispnea, perdita
di peso.
Forme croniche: assenza di sintomi generali.
Dispnea da sforzo.
Quadro funzionale respiratorio restrittivo (fibrosi).
Esiste scarsa correlazione tra quadro radiologico e severità dei sintomi.
Talvolta fini opacità puntiformi ai campi medi e inferiori.
La forma cronica di fibrosi è prevalente ai lobi superiori.
La diagnosi dovrebbe essere posta in quei
soggetti che riferiscono disturbi respiratori acuti, recidivanti, associati a sintomi sistemici, che
presentano esposizione a rischio.
Trattamento
Farmaci corticosteroidei per via sistemica
Prevenzione
•Ridurre i fattori di umidità
• Trattamenti a caldo
• Cicli tecnologici automatizzati
• Maschere protettive
• Allontanamento dal rischio dei soggetti con Ab precipitanti specifici e/o che hanno presentato un
episodio acuto.
TIPO
Polmone
dell’agricoltore
Polmone
dell’allevatore di
uccelli
Polmone dei coltivatori
di funghi
Malattia dei
condizionatori d’aria
Malattia dei lavoratori
del formaggio
Pneumopatia dei
lavoratori delle cartiere
Pneumopatia dei
lavoratori del legno
MATERIALE
INALATO
Fieno ammuffito, grano,
foraggio, ecc.
Deiezioni, derivati da
piume
ANTIGENI
Polveri composite
Actinomiceti termofili,
spore di funghi
Actinomiceti termofili,
amebe
Penicillum casei
Polveri o nebbie
Particelle del formaggio
M.faeni, T.vulgaris,
A.fumigatus, ecc.
Proteine varie
Legno e pasta di cellulosa Alternaria
ammuffita
Polveri di legno
Criptostroma c.,
ammuffito
Actinomiceti termofili,
Aspergillus
Suberosi
Corteccia di quercia da
sughero ammuffita
Bagassa ammuffita
Polveri o vapori di vernici o
resine poliuretaniche
Polveri di resine epossidiche
Bagassosi
Alveolite da
diisocianati
Alveolite da resine
epossidiche
Polveri di detersivi
Pneumopatia da
detersivi
Pneumopatia degli Forfore, peli, urine secche
addetti agli stabulari
Alveolite da piretro Insetticidi aerosolizzati
Penicillum frequentans
T.vulgaris, T. sacchari
TDI, MDI, HDI
Anidride italica
Enzimi proteolitici
Proteine animali
Proteine suine o bovine
Patogenesi delle alveoliti allergiche estrinseche
Gli agenti causali provocano con meccanismi immunologici e non un processo alveolitico, cui
consegue la formazione di granulomi e il danno parenchimale. La malattia può evolvere verso una
completa restitutio ad integrum, oppure, in un limitato numero di casi, verso una fibrosi polmonare
diffusa.
TIPO
Polmone
dell’agricoltore
Polmone
dell’allevatore di
uccelli
Polmone dei coltivatori
di funghi
Malattia dei
condizionatori d’aria
Malattia dei lavoratori
del formaggio
Pneumopatia dei
lavoratori delle cartiere
Pneumopatia dei
lavoratori del legno
MATERIALE
INALATO
Fieno ammuffito, grano,
foraggio, ecc.
Deiezioni, derivati da
piume
ANTIGENI
Polveri composite
Actinomiceti termofili,
spore di funghi
Actinomiceti termofili,
amebe
Penicillum casei
Polveri o nebbie
Particelle del formaggio
M.faeni, T.vulgaris,
A.fumigatus, ecc.
Proteine varie
Legno e pasta di cellulosa Alternaria
ammuffita
Polveri di legno
Criptostroma c.,
ammuffito
Actinomiceti termofili,
Aspergillus