- Sportello Lilith
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Appunti sullo stalking a cura delle volontarie di Spazio Donna Un pomeriggio di giugno. Telefono Rosa di Caserta. “Pronto? Telefono Rosa, sono Anna.” “Ciao, io sono T. Da due anni il mio ex mi perseguita…ormai la mia vita è un incubo… potete aiutarmi?” T. è una ragazza di 27 anni, da due è vittima di persecuzioni da parte dell’ex fidanzato che l’hanno costretta a stravolgere la sua vita: si è trasferita in un’altra città con il suo nuovo compagno, ha rotto i legami con parenti e amici e vive nel terrore costante di essere rintracciata. L’ex fidanzato di T. ha creato, a sua insaputa, un falso profilo sul famoso social network “Facebook”: ha pubblicato foto e video in cui vengono riprodotti momenti della loro vita sessuale risalenti al periodo della loro relazione. Oltre ai dati personali della ragazza (nome, targa dell’auto, indirizzo dei familiari), in bacheca appaiono annunci in cui T. viene descritta come una ragazza disposta a fornire prestazioni sessuali per appagare i propri desideri insoddisfatti. L’ex fidanzato fissa appuntamenti in chat con degli sconosciuti, indicando come luogo dell’incontro la casa dei genitori di T. Questo è solo uno dei tanti casi di “stalking”. Cos’è lo stalking? E’ un termine inglese che letteralmente significa “perseguitare o inseguire”. Con esso si intende qualsiasi comportamento persecutorio e ripetuto, con aggressioni psicologiche e molestie, messi in atto da un individuo (uomo o donna) che affliggono un’altra persona. Tali atteggiamenti limitano la libertà morale, psicologica e fisica della vittima che vive in uno stato di ansia e di paura, che la costringono a modificare le proprie abitudini di vita. Chi mette in opera questo comportamento è chiamato stalker e commette un atto criminale punito dalla legge. Infatti, dal 23 Febbraio 2009, in Italia tali condotte rientrano nel reato di “Atti Persecutori” (art. 612 bis del Codice Penale) e sono punibili con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Lo stalking si può manifestare, solitamente, attraverso due principali modalità: le comunicazioni e i contatti. Le comunicazioni avvengono attraverso telefono, lettere, sms, e mail; i contatti, invece, comprendono modalità quali il pedinamento, la sorveglianza, le visite sul luogo di lavoro o sotto casa. Le motivazioni dello stalker sono varie: solitamente le attenzioni morbose iniziano in seguito alla fine di una relazione sentimentale; la vittima può essere sia un uomo che una donna, anche se la percentuale femminile è più elevata. Il fenomeno dello stalking causa una prolungata e persistente forma di vittimizzazione che induce la persona che la subisce ad interrogarsi sui proprio atteggiamenti, a ritenersi in qualche modo responsabile delle azioni del persecutore, soprattutto se si tratta di un ex partner. Anche se spesso il pericolo può essere sottovalutato dalla vittima e da chi la circonda, bisogna rendersi conto che l’ossessione e il comportamento persecutorio dello stalker non e’ causato dalla vittima. Recentemente il Ministero delle Pari Opportunità ha diffuso una brochure in cui vengono elencate alcune strategie da adottare: • L’indifferenza: non interagire in alcun modo (non rispondere a lettere o sms), non concedere un “ultimo incontro chiarificatore”, peraltro inutile, poiché lo stalker può sentirsi incoraggiato dalla paura o dalla rabbia della vittima. • • • • • La prudenza: evitare di frequentare zone isolate e preferire la compagnia di amici. In caso di molestie telefoniche: registrare le chiamate, anche quelle mute e cambiare progressivamente numero. Tenere un diario: al fine di registrare gli eventi più importanti per un’eventuale denuncia. Cercare di produrre prove delle molestie subite, per poterle presentare alla polizia (telefonate, lettere, email, messaggi, etc.). È fondamentale denunciare lo stalker SENZA TIMORE. A chi rivolgersi per chiedere aiuto? Il Dipartimento per le Pari Opportunità ha istituito il numero gratuito di pubblica utilità, antiviolenza e antistalking, 1522 che fornisce assistenza psicologica e legale alle vittime. Nel territorio casertano, è stato istituito, da quest’anno, un Ambulatorio, sito in Via C. Battisti (Tel. 0823/445310), rivolto al sostegno delle vittime di stalking. Un ulteriore strumento di aiuto, rivolto alle donne vittime di violenza fisica e/o psicologica, è il Telefono Rosa di Caserta, le cui operatrici rispondono al numero 0823/354126. Marilena Formato Francesca Pettineo Marilena Setola Federica Tessitore