Progetto antistalking

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Progetto antistalking
Progetto
antistalking
Come nasce il fenomeno
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La parola stalking nasce dal linguaggio
tecnico della caccia e indica l’azione di chi
segue o bracca qualcuno o qualcosa
Nel linguaggio psicologico indica un
complesso fenomeno relazionale che
viene anche definito come “sindrome del
molestatore assillante”.
Si è cominciato a parlare di stalking negli
anni Ottanta, quando colpiva
prevalentemente celebrità dello spettacolo
o dello sport. Nell’ultimo decennio, il
fenomeno è divenuto un problema sociale
preoccupante a causa della sempre
maggiore frequenza con la quale i
molestatori assillanti prendono di mira
persone “comuni”.
Cos’è lo stalking
L’insieme di quei
comportamenti replicati e
intrusivi, di sorveglianza e
di controllo, di ricerca di
contatto e comunicazione
che qualcuno compie nei
confronti di una persona.
Nella persona che subisce tale situazione, si crea un
disagio psichico e fisico e un ragionevole e non
immotivato senso di timore.
Come si manifesta
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Sorvegliare, aspettare, inseguire
Raccogliere informazioni sulla vittima e sui
suoi movimenti
Le intrusioni, gli appostamenti sotto casa o
nel luogo di lavoro, i pedinamenti, i tentativi
- anche indiretti - di comunicazione e di
contatto, ad esempio attraverso insistenti
lettere, telefonate, e-mail, chat-line, sms,
graffiti o murales.
Lasciare messaggi a casa, in ufficio o
sull’auto
Inviare fiori e regali
Fare visite a sorpresa, incontrare
“casualmente” la vittima nei luoghi da lei
abitualmente frequentati
Rubare e leggere la corrispondenza della
vittima
Ordinare a suo nome merci e servizi
Far circolare dichiarazioni diffamatorie e
oltraggiose a carico della vittima
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Minacciare di usarle violenza o
di usarla contro i suoi familiari,
altre persone o nei confronti
d’animali cari alla vittima
Infiltrarsi negli spazi abitativi
della vittima
Danneggiare, imbrattare o
distruggere le sue proprietà
Perché a volte è taciuto
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Le manifestazioni di
“stalking” possono
esprimersi con condotte
di per se stesse innocue
e non oggettivamente
illegali o dannose
Negazione o
sottovalutazione della
situazione da parte della
vittima per un
comprensibile senso di
pudore o di riservatezza,
in particolare se i
comportamenti dannosi
si manifestano a seguito
di una relazione
personale già conclusa.
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Sfiducia e/o paura per le
reali difficoltà di affrontare e
risolvere la situazione di
molestie e minacce.
Chi sono i protagonisti
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Lo stalker o molestatore
assillante
¾ La vittima, nei confronti della
quale lo stalker sviluppa
un’intensa polarizzazione ideo
- affettiva e, verso la quale
compie ripetuti comportamenti
diretti alla sorveglianza,
comunicazione o ricerca di
contatto
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La relazione "forzata" e controllante che si stabilisce tra i due e
finisce per alterare il normale svolgimento della vita quotidiana della
vittima, provocandole, spesso, un continuo stato di ansia e paura. Il
fastidio e la preoccupazione risultano, quindi, elementi fondanti e
imprescindibili della "sindrome del molestatore assillante".
Chi può essere lo stalker
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Un conoscente
Un collega
Un completo estraneo
Un ex partner (nella maggior parte dei casi)
Secondo le storie personali, familiari e affettive di
ognuno, e a prescindere dalle motivazioni poste alla
base della nascita dell'ossessione, lo stalker in generale
manifesta un'evidente problematica nell'area affettivo
- emotiva, relazionale e comunicativa che comunque
non sempre corrisponde ad una precisa diagnosi nella
sfera psichica.
I diversi tipi di stalker
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Il rifiutato. Colui che si oppone
alla fine di una relazione intima e
intende danneggiare l’immagine
della persona o la persona stessa.
Il rancoroso. Chi compie molestie
per vendicarsi di un torto che
ritiene di aver subito.
Il predatore. Colui che insegue la
vittima nei cui confronti prepara
l’attacco che si estrinseca, in
alcuni casi, in una violenza
sessuale. In questa categoria
rientra il cercatore di intimità
ovvero chi assale vittime
sconosciute e personaggi celebri
di cui è innamorato al fine di
instaurare una relazione.
Il corteggiatore inadeguato. Si
manifesta con comportamenti
opprimenti ed esplicitamente
invadenti.
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Il bisognoso d’affetto. Questo
tipo di stalker si manifesta
soprattutto nei rapporti
professionali particolarmente
stretti.
La vittima dello stalker
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La vittima, nella maggior parte dei casi, è una
donna, ma non mancano casi inversi, in
rapporto di 3 a 1.
In oltre l'80% delle situazioni vittima e stalker si
conoscevano, nel 50% dei casi avevano avuto
una relazione sentimentale, negli altri erano
amici o colleghi di lavoro.
L'età delle vittime varia dai 14-16 anni fino all'età
adulta, mentre il fenomeno sembra diminuire
superati i 50 anni.
Come cambia la vita della vittima
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Quando diviene oggetto di stalking la quotidianità
della vittima si modifica completamente, perché
l'imprevedibilità di quello che potrebbe accadere
determina in costei uno stato permanente di
angoscia e paura.
¾ La vittima si sente costantemente controllata e
"guardata a vista" e può subire umiliazioni per le
scritte oscene vergate sotto casa, sulla macchina,
o per il danneggiamento delle proprie cose. Tutto
questo può provocare ansia, insonnia fino a
sfociare in un vero e proprio disturbo post
traumatico da stress, compromettendone l'attività
lavorativa e le relazioni sociali.
Rivolgersi alle forze di Polizia
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L’approccio tra le forze di
polizia e la vittima è
fondamentale per il
raggiungimento di un
risultato. Per questo, è utile
sapere che esiste personale
addestrato a trattare questi
casi e in particolare a:
tranquillizzare e confortare la vittima, facendole comprendere che è
necessario che si affidi con totale fiducia all’operatore, che
generalmente sarà dello stesso sesso della vittima.
¾ Far comprendere alla vittima che sta parlando con un professionista,
quindi, nel raccontare le molestie, non deve temere di entrare in
particolari che possono sembrarle imbarazzanti.
Vincere la paura
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La vittima spesso teme la reazione dello stalker
nel caso in cui sappia che si è rivolta alle forze di
polizia.
A volte la vittima si colpevolizza per non essere
stata in grado con le sue forze di far cessare il
comportamento dello stalker. Questo può
comportare una visione distorta di alcune
situazioni e atteggiamenti auto-punitivi come
ricercare, ad esempio, nei propri comportamenti
la causa scatenante della molestia.
A chi rivolgersi
Sono a disposizione dei cittadini due operatori di
Polizia provinciale particolarmente addestrati ad
affrontare problemi di Stalking.
Per contattarli, rivolgersi al numero
049.8201940
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