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Il peso dell’overcapacity e della
transizione alla low carbon energy sugli
scenari di sviluppo delle
interconnessioni italiane
Massimo Gallanti
I-Com
Roma, 4 luglio 2014
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Lo sviluppo della rete di trasmissione nel sistema elettrico liberalizzato
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In un sistema verticalmente integrato lo sviluppo della rete e del parco di generazione era parte di un unico processo svolto dall’utility, con l’obiettivo di garantire l’adeguatezza e la sicurezza del sistema elettrico al minimo costo
In un sistema liberalizzato lo sviluppo della rete elettrica e quello generazione sono due processi «paralleli», svolti da soggetti diversi, ognuno dei quali persegue il proprio obiettivo di business:
– Lo sviluppo della rete segue lo sviluppo della generazione o viceversa?
– Tempi di sviluppo della rete e tempi di realizzazione della generazione molto diversi
– La sfida delle rinnovabili alla rete di trasmissione (sviluppo dell’eolico in zone dove la rete è debole, crescita della generazione distribuita) 2
Il ruolo delle interconnessioni
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Nate per garantire il mutuo soccorso tra sistemi elettrici sostanzialmente autosufficienti
Sono state progressivamente impiegate anche per scambi commerciali tra i sistemi elettrici
Le politiche energetiche europee, espresse attraverso le Direttive sull’energia che si sono susseguite dagli anni 90, mettono al centro un unico mercato europeo dell’energia
– Senza un’adeguata capacità di interconnessione tra i Paesi il mercato europeo non può realizzarsi
– Lo «Standard model» per il mercato europeo dell’energia assume un sistema elettrico sempre più interconnesso
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Contributo delle delle interconnessioni elettriche per la sicurezza degli approvvigionamenti
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Il modello merchant (linea privata) si affianca al modello third party access
(TSO) •
L’Europa ha definito i Projects of Common Interest (PCI), relativi ad infrastrutture indispensabile per un mercato integrato dell’energia
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Lo stato delle interconnessioni in Italia
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L’Italia possiede la frontiera elettrica molto robusta, con una capacità di trasporto di oltre 8.000 MW e 22 linee di interconnessione, Saldo scambi energia anno 2013 (in TWh)
– 12 con la Svizzera
– 4 con la Francia
– 2 con la Slovenia
– 2 con la Corsica
– 1 con l’Austria
– 1 con la Grecia
• Nuove interconnessioni in corrente continua approvate con Francia (Frejus) e Montenegro (1.000 MW ciascuna)
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Il saldo dell’energia scambiata con l’estero negli ultimi 40 anni
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La potenza oraria scambiata sulle interconnessioni
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Projects of Common Interest (PCI) ‐
Interconnessioni elettriche di interesse per l’Italia • France ‐ Italy interconnection between Codrongianos (IT), Lucciana (Corsica, FR) and Suvereto (IT) [currently known as the SA.CO.I. 3 project]
• Cluster France ‐ Italy between Grande Ile and Piossasco,
• Italy – Switzerland interconnection between Thusis/Sils
(CH) and Verderio Inferiore (IT)
• Italy – Switzerland capacity increase at IT/CH border including the following PCIs
‐ Interconnection between Airolo (CH) and Baggio (IT)
‐ Upgrade of Magenta substation (IT)
‐ Internal line between Pavia and Piacenza (IT)
‐ Internal line between Tirano and Verderio (IT)
• Cluster Austria ‐ Italy between Lienz and Veneto region (IT)
• Austria ‐ Italy interconnection between Nauders (AT) and Milan region (IT)
• Cluster Italy ‐ Montenegro between Villanova and Lastva
• Cluster Italy – Slovenia between West Udine and Okroglo
• Italy – Slovenia interconnection between Salgareda (IT) and Divača ‐ Bericevo region (SI)
Stima incremento capacità di trasporto
IT‐FR: +1.200 MW +300 MW (SACOI 3 rispetto a SACOI 2)
IT‐CH: +2.500 MW
IT‐AT: +1.900 MW
IT‐SI: +2.800 MW
IT‐ME: +1.000 MW
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Interconnessioni e overcapacity
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Linea elettrica vs. realizzazione di un nuovo impianto di produzione: due possibili risposte per far fronte al «caro energia» in una specifica area di mercato
Nell’attuale situazione italiana le interconnessioni non sono la causa scatenante del ridotto funzionamento dei cicli combinati, ma certamente contribuiscono al fenomeno.
Fino a che rimarrà un delta prezzo tra il prezzo dell’energia all’ingrosso tra l’Italia e gli altri Paesi Europei, le interconnessioni serviranno per importare energia a più basso prezzo con cui soddisfare la domanda di energia in Italia
L’attuale overcapacity in Italia non sembra scoraggiare la realizzazione di nuove interconnessioni
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Interconnessioni e overcapacity:
un nuovo ruolo per i cicli combinati italiani?
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Le interconnessioni, oltre allo scambio dell’energia dovranno consentire lo scambio di servizi di flessibilità (riserva, bilanciamento) per il sistema elettrico
Si ipotizza che i cicli combinati italiani potrebbero essere utilizzati come strumenti per la flessibilità del sistema elettrico europeo.
Ostacoli da superare per la realizzazione di tale ipotesi:
– Implementazione di mercati del bilanciamento transfrontalieri. Estendere l’attuale gestione dei TSO, centrata sulle necessità nazionali. Piena implementazione dello «standard model».
– Presenza di colli di bottiglia delle rete elettrica italiana
– Ricavi incerti dal mercati dei servizi ancillari. Sviluppo di mercati a termine che riconoscono il valore della capacità di produzione «flessibile»?
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Interconnessioni e produzione da FER
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Incrementare la produzione da FER sul territorio nazionale ‐> necessità di rinforzare la rete nazionale, per superare gli attuali colli di bottiglia.
– Le attuali interconnessioni con i Paesi limitrofi sarebbero sufficienti per garantire l’export di energia nel caso in cui sussistano le condizioni economiche
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Incrementare la produzione da FER nei Paesi limitrofi e importare l’energia in Italia ‐> Per questo serve l’interconnessione
– Spesso serve rinforzare anche la rete Interna (es. la connessione con il Montenegro richiede i rinforzo della dorsale Adriatica e connessione con il nord)
– Attenzione al costo che una interconnessione potrebbe indurre sulla rete nazionale (es. eventuali interconnessioni con ila sponda nord del mediterraneo che approdassero in Sicilia)
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Interconnessioni e sicurezza del sistema elettrico
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L’incremento dell’energia importata sostituisce la generazione locale. Occorre comunque garantire l’adeguata quantità di riserva fornita dalla generazione locale
– Già oggi per garantire la sicurezza del sistema elettrico nelle giornate di basso carica e alta produzione da FER non programmabili si ricorre alla riduzione delle importazioni
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Problemi di sicurezza connessi a guasto che comportano la perdita di linee di interconnessione (con conseguente perdita di rilevanti quantità di potenza importata)
– Cfr. black‐out del 2003
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Uno possibile scenario al 2030 coerente con gli obiettivi del pacchetto 20‐30 2012
Energia
[TWh]
125,4
42,6
26,1
92,2
2030
Scenario policy
Energia
[TWh]
87,0
49,8
1,2
168,1
18,9
0,0
13,4
0,00
5,6
41,9
12,5
46,2
5,2
19,2
5,19
10,2
50,9
31,2
2,0
5,6
Totale Produzione
288
312
Saldo scambio estero
42,7
31,5
Richiesta dalle rete
% FER/Produzione
% FER/Richiesta dalla rete
331
32%
27%
343
54%
49%
Produzione ‐ Per fonte
Gas
Carbone
Prod Petroliferi
FER
Fotovoltaico
Solare termodinamico
Eolico onshore
Eolico offshore
Geotermico
Idroelettrico
Bioenergie
Pompaggi
Riduzione produzione gas
Carbone stabile
Crescita delle rinnovabili
Riduzione del saldo import
Contenimento domanda
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Grazie per
l’attenzione!
massimo.gallanti@rse‐web.it
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