9 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI
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9 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Il nostro Istituto è stato inserito, dal Ministero, tra le scuole di Roma a forte processo immigratorio; per documentare ed ufficializzare tutte le attività che si realizzano nella nostra scuola, è stato stilato un protocollo di accoglienza al fine di rispondere in modo sempre più efficace ai bisogni di integrazione degli alunni immigrati. FINALITA’ Il protocollo si propone di: Rendere più facile l’ingresso degli alunni di diversa nazionalità nel sistema scolastico Accogliere le diversità come risorse di ogni comunità educativa Sostenere i neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto Favorire il maturare di una sensibilità interculturale intesa come conoscenza e accettazione dell’altro Creare un contesto favorevole, rimuovere eventuali ostacoli alla piena integrazione e facilitare i processi di apprendimento Valorizzare la cultura di origine e la storia personale di ogni alunno Mantenere un rapporto costante ed efficace con le famiglie Promuovere la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio sui temi della accoglienza, dell’integrazione e dell’educazione interculturale FASI ORGANIZZATIVE Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi di carattere: Amministrativo –burocratico-informativo (iscrizione, documentazione) Comunicativo-relazionale (ruoli degli operatori e fasi di accoglienza) Educativo-didattico (proposta di assegnazione classe, insegnamento L2, educazione interculturale) Sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio) 1 prevede l’accoglienza a scuola, da parte di un incaricato della segreteria, che si occuperà dell’iscrizione e del primo approccio con i genitori e gli alunni stranieri. A tal fine, saranno importanti: - la modulistica bilingue per l’iscrizione; - brochure di presentazione dell’Istituto, bilingue; - indicazioni plurilingue di accoglienza, in vari punti dell’Istituto; - presenza di un piccolo gruppo di alunni già inseriti nella scuola, con funzione di tutor per i neo- arrivati. Sarà necessaria anche la costituzione di un archivio che raccolga schede informative sugli alunni e i loro paesi di origine e una modulistica varia, bilingue, per facilitare la comunicazione tra le famiglie e la scuola (assicurazione, uscite, assenze, progetti, materiali necessari, presenza del genitore a scuola….). PRIMA FASE - SECONDA FASE - prevede l’intervento della Commissione Accoglienza formata da: - Dirigente Scolastico o da un suo Collaboratore che la presiede - Funzione Strumentale sostegno alunni stranieri e intercultura - Rappresentante designato della Segreteria didattica La Commissione può usufruire della collaborazione di: - mediatori linguistico-culturali; - alunni stranieri con funzioni di tutor; - genitori e altre figure disponibili per l’accoglienza. La Commissione, coordinata dalla Funzione Strumentale e in collaborazione con i Consigli di Classe, ha il compito di seguire tutte le fasi dell’inserimento degli alunni neo-arrivati a partire dalla richiesta di iscrizione; di fornire al Consiglio di Classe le schede e i materiali raccolti durante la prima fase di accoglienza; di monitorare tutte le attività programmate per gli alunni stranieri. Le azioni per gli alunni neo-arrivati saranno le seguenti: - il personale di segreteria designato, all’atto della domanda di iscrizione, darà informazioni sulla scuola e richiederà tutta la documentazione, anagrafica, sanitaria e il curriculum scolastico, utilizzando il materiale informativo bilingue; - la Figura Strumentale, affiancata eventualmente dal mediatore linguistico, a. esaminerà la prima documentazione raccolta dalla Segreteria; b. convocherà il primo incontro con le famiglie e gli alunni stranieri e raccoglierà dati sulle specifiche situazioni familiari e sulle storie personali e scolastiche; c. fornirà informazioni sull’organizzazione dell’Istituto e sulla necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia. 2 CRITERI DI ASSEGNAZIONE DELLA CLASSE La Commissione Accoglienza, attraverso la somministrazione di un questionario iniziale e di test specifici, approfondirà la conoscenza della situazione linguistica dell’alunno e non solo; il materiale utilizzato sarà bilingue. Dopo la rilevazione dei suddetti dati la Commissione proporrà l’assegnazione alla classe, tenendo conto di essi e delle disposizioni legislative vigenti. Sarà privilegiato l’inserimento in una classe di coetanei; sarà necessaria l’iscrizione ad una classe, inferiore o superiore, rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica solo se il corso di studi che l’alunno ha seguito nel proprio paese è diverso o lo è il livello di preparazione posseduto; saranno accettati in classe in qualunque momento dell’anno scolastico. Anche la scelta della sezione sarà importante ai fini di un proficuo inserimento per l’alunno e per l’intero gruppo classe, pertanto sarà opportuno che in ogni sezione non ci sia più del 30% di alunni stranieri. prevede la prima accoglienza dell’alunno straniero nella classe e i percorsi facilitati da attivare a livello didattico; sarà cura della Figura strumentale provvedere all’inserimento dei singoli alunni nei laboratori di lingua L2 secondo i livelli previsti dal Porfolio Europeo. TERZA FASE - Il Coordinatore, dopo essere stato informato dalla Commissione Accoglienza, comunicherà al Consiglio di Classe e alla classe l’inserimento del nuovo alunno. Compito dei singoli docenti sarà attivare tutte le strategie educative e didattiche possibili per un intervento adeguato che possono essere così sintetizzate: - favorire il pieno inserimento dei nuovi compagni, attraverso la sensibilizzazione all’accoglienza della classe; - favorire la conoscenza degli spazi, dei tempi, dei ritmi e dell’organizzazione delle attività della scuola; - individuare modalità di facilitazione linguistica per ogni disciplina, in relazione alle competenze dell’alunno, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione; - programmare la possibilità di uscita dall’aula per interventi individualizzati, anche in piccoli gruppi e insieme ad alunni di classi parallele, durante l’orario curriculare anche sarà privilegiata l’attività extra-scolastica; - mantenere i contatti con la Commissione Accoglienza in merito al processo di integrazione e alla conoscenza linguistica degli alunni. 3 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Le Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, così recitano in merito ai tempi per l’apprendimento dell’italiano L2, quale lingua per comunicare e quale lingua per studiare: “La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche. Lo studio della lingua italiana deve essere inserito nella quotidianità dell’apprendimento e della vita scolastica degli alunni stranieri, con attività di laboratorio linguistico e con percorsi e strumenti per l’insegnamento intensivo dell’italiano. L’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua deve essere al centro dell’azione didattica. Occorre, quindi, che tutti gli insegnanti della classe, di qualsivoglia disciplina, siano coinvolti”. Sarà cura dei Consigli di Classe operare affinché gli alunni stranieri di recente immigrazione che hanno una conoscenza più o meno limitata della lingua italiana e che dunque partono da una evidente situazione di svantaggio, possano avere una valutazione almeno nelle materie meno condizionate dalla competenza in Italiano L2. Il Consiglio di Classe potrà prevedere un percorso individualizzato che svolga attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico propedeutico ai linguaggi specialistici disciplinari. Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventerà parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curriculare) o anche di altre discipline, nel caso in cui durante tale attività sia possibile l’apprendimento di contenuti. L’attività di alfabetizzazione, come anche il lavoro sui contenuti disciplinari, è oggetto di verifiche da svolgere in classe predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione e concordate con l’insegnante curriculare. Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curriculari essi dovranno essere opportunamente selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili, e semplificati in modo da permettere almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Ogni scelta del Consiglio di classe deve essere verbalizzata. Per tutti gli alunni, e quindi anche per gli alunni stranieri, il voto/valutazione sommativa non potrà essere la semplice media delle misurazioni rilevate con le varie prove, ma dovrà tener conto del raggiungimento degli obiettivi trasversali che sono comunque disciplinari quali impegno, partecipazione, progressione nell’apprendimento e di eventuali condizioni particolari. Per la valutazione degli alunni stranieri, inoltre, sarà opportuno prendere in 4 considerazione la situazione di possibile svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano L2. ESAMI Il nostro Istituto, durante le prove d’esame, nel caso in cui ci saranno i fondi disponibili, si attiverà nel prevedere la presenza di docenti o mediatori linguistici nella lingua d’origine, per facilitare lo svolgimento delle prove scritte ed orali. Nel colloquio orale potranno essere valorizzati contenuti relativi alla cultura e alla lingua della cultura d’origine come previsto dalle linee guida. QUARTA FASE - Il protocollo di accoglienza costituisce la base sulla quale verrà costruita una rete di raccordo ed integrazione dell’azione delle Istituzioni scolastiche e del Servizio Sociale del Comune. “Tutto ciò avrà il fine di garantire ad ogni alunno straniero il diritto fondamentale all’istruzione e alla promozione della propria personalità. Le scuole, possibilmente con azioni in rete, vorranno, pertanto, sollecitare o assecondare attivamente le iniziative degli Enti locali e/o di altri soggetti a livelli istituzionali per l’adozione di misure di prevenzione, orientamento e controllo circa l’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Nella predisposizione degli accordi sarà opportuno prevedere intese con gli Enti locali per favorire l’attivazione di misure di accompagnamento (trasporti, mense ecc.) utili al conseguimento di un’equilibrata distribuzione della domanda, nonché con associazioni del volontariato e del privato sociale, per specifiche azioni di integrazione. Si rivela poi di fondamentale importanza l’instaurazione di un attento e proficuo rapporto tra le scuole e le famiglie dei minori iscritti, eventualmente facilitato dall’intervento di mediatori culturali e di operatori del volontariato sociale e di associazioni interculturali”. 5 PORFOLIO EUROPEO Livello Base A1 A2 B1 Livello Autonomo B2 C1 Livello Padronanza C2 Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice purché l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare. Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza (Es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale, l’occupazione). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti del suo background, dell’ambiente circostante sa esprimere bisogni immediati. Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero ecc. Sa muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese in cui si parla la lingua. E’ in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. E’ in grado di descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti. Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche nel suo campo di specializzazione. E’ in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni. Comprende un’ampia gamma di testi complessi e lunghi e ne sa riconoscere il significato implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, professionali e accademici. Riesce a produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un sicuro controllo della struttura testuale, dei connettori e degli elementi di coesione. Comprende con facilità praticamente tutto ciò che sente e legge. Sa riassumere informazioni provenienti da diverse fonti 6 sia parlate che scritte, ristrutturando gli argomenti in una presentazione coerente. Sa esprimersi spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso, individuando le più sottili sfumature di significato in situazioni complesse. 7