Del soldato e del diavolo C`è Gene Gnocchi
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Del soldato e del diavolo C`è Gene Gnocchi
a venerdì 11 gennaio 2013 nuovo il Paese 9 Agenda Cantieri Teatrali Koreja Per l’omaggio a Igor Stravinskij Peppe Servillo e la ICO Tito Schipa Del soldato e del diavolo Sette strumenti e un percussionista Peppe Servillo S traordinario appuntamento con il nuovo anno oggi venerdì 11 e in replica sabato 12 gennaio alle 20.45 ai Cantieri Teatrali Koreja di via Guido Dorso a Lecce, per la musica sinfonica dell'Orchestra ICO Tito Schipa di Lecce e la voce di Peppe Servillo, cantante, attore, compositore e sceneggiatore italiano co-fondatore e leader indiscusso della Piccola Orchestra Avion Travel. In scena per due sere consecutive Histoire du Soldat testo di Charles Ferdinand Ramuz tratto dalla raccolta di fiabe popolari russe di Alexander Afanas'ev, in una versione adattata e tradotta dal francese da Peppe Servillo, artista eclettico che si confronta con l'affascinante opera per restituire il genio di Stravinsky anche ad un pubblico di giovanissimi. La modernità o come si direbbe oggi la post modernità dell'Histoire non cessa ancora di stupire cent'anni dopo. In que- Senso Plurimo Il lavoro di Pezzarossa e Pesare Two&New nel box S Duenuovi st'edizione, il Narratore darà voce anche agli interventi del rustico Soldato e del Diavolo, nelle sue molteplici trasformazioni. Durante la Prima Guerra Mondiale Igor Stravinskij si era stabilito a Morges tra le montagne della Svizzera neutrale ma nel 1917 si trovò, in seguito alla Rivoluzione Sovietica, tagliato fuori dalla Russia e in gravi ristrettezze economiche. Fu allora che allo scrittore e poeta svizzero Charles-Ferdinand Ramuz, suo amico, venne l'idea di creare un teatrino ambulante a basso costo, sostenuto da una orchestra ridotta al minimo, da far girare facilmente. Nacque così nel 1918, uno dei lavori più originali di tutta la produzione del musicista russo, la Storia del Soldato, tratta da due fiabe popolari russe, trascritte da Ciril Afanas'ev. Stravinsky scelse per accompagnare Civico 20 Appuntamento domenica 13 Il tributo a Skin e a Skunk Anansie I Teatro Al Comunale di Nardò per il cartellone de Lo spettatore incantato Gabri Gabra fiaba di Hans Christian Andersen Orchestra Sinfonica Tito Schipa di Lecce diretta da Marcello Panni. Scritto nel 1917 nel momento in cui la favole erano di grande moda tra gli intellettuali dell'avanguardia russa, è una suite sinfonica tratta dalla sua prima opera sullo stesso argomento Le Rossignol, allestita dai Balletti Russi di Sergej Diaghilev all'Opéra di Parigi nel 1914. I l Road 66, uno degli storici pub leccesi che ha dato vita nel cuore della città barocca alla “Movida”, in occasione dei festeggiamenti per il 17esimo anno di attività oggi, venerdì 11 gennaio il battesimo sarà per la band Skunk Heads, Skunk Anansie tribute. Un gruppo di quattro musicisti: Alessia Caprioli voce, Walter Caggia e Luca Mazzotta chitarre, Francesco Chetta basso. C’è Gene Gnocchi A l teatro Comunale di Nardò, venerdì 11 gennaio, arriva uno dei comici più surreali del panorama italiano, Gene Gnocchi con lo spettacolo Cose che mi sono capitate…ancora. Dissacrante, ironico e istrionico, tra non sense e graffianti osservazioni della società racconta un mondo che all’inizio appare dimesso, quotidiano, la favola sette strumenti soli appartenenti alle varie famiglie strumentali nel registro acuto e grave: violino e contrabbasso per gli archi, clarinetto e fagotto per i legni, cornetta e trombone per gli ott oni e un solo percussionista. Ad inaugurare la serata Le Chant du Rossignol (Il Canto dell'Usignolo) poema sinfonico per grande orchestra di Igor Stravinskij tratto dall'omonima Road 66 Gabri Gabra da Colorado n nome del buonumore l'Associazione Teatrale “Civico 20”, nel più ampio contesto della rassegna “Galatone in corte”, presenta uno spettacolo di cabaret firmato dal noto artista Gabri Gabra. L'appuntamento è per domenica 13 gennaio, alle 20.30 a Galatone, presso il Centro Servizi M. Vitaliano, in Via Cairoli. Direttamente da Colorado, Gabri Gabra, un rapper che racconta in rima i fatti di vita quotidiana, approda a Galatone; ad ispirarlo temi quali: i giovani, la musica, i tatuaggi, il lavoro; i suoi obiettivi "far ridere con un linguaggio nuovo, al passo coi tempi, moderno, da strada" e trascinare il pubblico nel divertimento e nel "casino". econdo appuntamento della stagione con Senso Plurimo 4 a cura di Marinilde Giannandrea. Nel foyer dei Cantieri Teatrali Koreja, vernissage venerdì 11 gennaio (in mostra fino al 4 febbraio) per Novellae Realities il lavoro site specific realizzato dai Duenuovi (Two & New), un felice connubio nato nel 2005 dall’incontro di Aldo Pezzarossa e Cosimo Pesare. Esiste una forte probabilità che gli uccelli vogliano diventare umani questo il punto di partenza nella costruzione di un mondo parallelo... Durante l'inaugurazione la performance "A passo d'istinto" degli allievi del laboratorio teatrale a cura di Carlo Durante. Gene Gnocchi privo di ogni interesse, vagamente autobiografico, e progressivamente ne approfondisce le miserie e le sciocchezze trasformando la piccola stupidità di ogni giorno in un monumento all’assurdo, in un abbagliante poema dell’incongruenza. E non perde occasione di dimostrarlo anche in questo imperdibile spettacolo in cui, facendo finta di ripercorrere asetticamente un'esistenza, in realtà mette a nudo quotidiane verità comuni a noi tutti. Un benestante signore di mezz’età, dopo un consulto medico, decide da solo di fare un esame diagnostico. L’esito della tac gli conferma che gode di un’ottima salute ma che la sua si- tuazione emotiva è un disastro: nella sua vita si è sempre tenuto tutto dentro, non esternando mai nessuna emozione, nessun sentimento. Inizia così un viaggio percorso nei ricordi delle sue esperienze, passate e presenti, che lo porta a rendersi conto che gli eventi che ha vissuto, sono accaduti tutti a sua insaputa e concertati da un burattinaio più scaltro di lui (Forse Dio? Il Ministro per l’attuazione del federalismo? Il direttore del catasto? Un impiegato dell’ ACI? Il carrozziere?). E mentre questa febbrile ricerca “esistenziale” del protagonista continua, agli spettatori non rimane che chiedersi: “Perché sono qui? Non era meglio una visita guidata al museo delle ceramiche di Faenza?”. Gene Gnocchi è un personaggio articolato: colto, informato, curioso di calcio e rock’n’roll, attento alla fenomenologia culturale, capace di fare satira su libri e premi letterari, è al meglio, dietro quel volto serissimo, incenerisce velleità politiche e demenze letterarie.