quattro domande sull`associazione motociclisti incolumi (ami)

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quattro domande sull`associazione motociclisti incolumi (ami)
QUATTRO DOMANDE SULL’ASSOCIAZIONE MOTOCICLISTI
INCOLUMI (A.M.I.)
Che cos’è L’Associazione Motociclisti Incolumi (A.M.I.)?
E’ un’unione organizzata di motociclisti che operano senza fine di lucro, con lo
scopo comune di determinare la correzione di quelle normative che sono pericolose
per l’incolumità dei motociclisti.
Quando e da chi è stata fondata?
Nel mese di marzo del 2003 tre amici, Marco Guidarini medico ortopedico, Davide
Barin impiegato, Massimo Cecconello commerciante, fondano l’A.M.I. Associazione
Motociclisti Incolumi
Perché è nata?
L’A.M.I. è nata dall’iniziativa di alcuni motociclisti sopravvissuti a gravi incidenti
stradali.
L’idea di riunire in un’associazione i motociclisti rimasti incolumi, é derivata
dall’osservazione secondo la quale numerosi sinistri dipendono da fattori del tutto
prevedibili, ai quali si può e si deve porre rimedio.
Le gravi carenze delle norme sulla viabilità e l’inadeguatezza delle infrastrutture,
rappresentano una muta causa di disgrazie che colpiscono soprattutto i
motociclisti, cioè gli utenti della strada più indifesi.
Chi guida la moto rischia di scivolare su asfalti logori e su segnaletiche orizzontali
adesive, rese viscide alla prima pioggia.
Sulle strade sono in agguato idranti, spigoli vivi di marciapiedi, cuspidi agli incroci,
lampioni in mezzo al piano viabile, un’infinità di buche e micidiali guard rail affilati
come rasoi.
L’A.M.I. si propone di combattere queste insidie fino a eliminarle e desidera
segnalare alle istituzioni le profonde lacune del codice della strada, che ignora
pervicacemente l’esistenza di circa nove milioni di utenti delle due ruote.
Davide Barin
Vice Presidente
cell: 348-2260022
[email protected]
Giovanna Guiso
Ufficio Stampa A.M.I.
cell: 335-8308965
[email protected]
Sede legale: Studio S.A.C.A.L. via tevere 76/80 - 53042 - Chianciano Terme (SI) - tel/fax 0578/63450
C.F. 90018390529 - CC Postale n° 51357937
WEB: http://www.motociclisti-incolumi.com – E-Mail: [email protected].
In che modo l’Associazione Motociclisti Incolumi procede?
1) L’A.M.I. organizza tavole rotonde in Italia sul tema della sicurezza stradale e
partecipa a quelle programmate in Europa (com’è accaduto nel 2004 con la
Federazione Europea Motociclisti)
2) Sensibilizza la stampa di settore e, grazie alla decisa collaborazione del
consigliere della Regione Veneto, fa approvare una legge secondo la quale il
motociclista è considerato finalmente un “utente debole” della strada e quindi un
soggetto meritevole di attenzioni
3) Con la collaborazione di associazioni universitarie, comincia uno studio
d’adeguamento delle normative progettuali delle infrastrutture per adattarle
all’utente motociclista
4) Organizza manifestazioni spettacolari durante le gare (autodromo del Mugello,
2003) per evidenziare il problema sicurezza sulle strade
5) E’ fautrice del progetto sul coordinamento di tutte le associazioni che si
occupano di una viabilità più sicura
6) L’Associazione Motociclisti Incolumi si adopera, per mezzo del proprio ufficio
legale, affinché non vengano più né costruiti né venduti caschi privi di
omologazione
7) Ha incaricato l’Ufficio Strade dell’Università di Bologna (DISTART), di condurre
uno studio sulle soluzioni per migliorare la progettazione e la costruzione delle
infrastrutture stradali. L’equipe di ingegneri, coordinata dal Prof. Giulio Dondi, ha
così prodotto un importante manuale dedicato ad amministratori e tecnici, dal
titolo:”Una guida per chi progetta, costruisce e mantiene le infrastrutture stradali”
8) Partecipa, in rappresentanza dei motociclisti italiani, agli esperimenti sui nuovi
guard rail più sicuri (i crash test si sono tenuti a Lione nell’ottobre 2003)
9) Crea l’etichetta “Safety Label”, con la quale si propone di identificare e di
certificare i prodotti e le infrastrutture costruite a misura di motociclista.
Davide Barin
Vice Presidente
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L’Associazione Motociclisti Incolumi dimostra la propria
inesauribile intraprendenza col seguente curriculum:
•
Marzo 2003: nascita dell'associazione
•
Ottobre 2003: AMI partecipa al primo test ufficiale sul nuovo guard rail salva
motociclisti (CUSTOM) tenutosi presso il laboratorio LIER a Lione (FR);
•
Novembre 2003: AMI si costituisce con atto Notarile in Associazione ONLUS
•
Novembre 2003: AMI organizza a Parma la prima convention nazionale "La
Sicurezza Stradale per le due Ruote Memorial Gianluca Ferrari"
•
Gennaio 2004: durante il bike Expò di Padova AMI denuncia “Le strade italiane
sono le peggiori d’Europa”;
•
Febbraio 2004: AMI collabora con Nuvolari per la trasmissione “Salute e motori”
•
AMI sensibilizza la stampa del settore e apre gli occhi agli amministratori ed ai
motociclisti, con una serie di articoli sulle più rinomate riviste del settore;
•
Febbraio 2004: la FEMA (Federazione Europea Motociclisti) invita l’AMI a una
tavola rotonda sulla sicurezza come “miglior referente per la sicurezza dei
motociclisti”;
•
Aprile 2004: AMI partecipa a “Maranello in corsa per la sicurezza”
•
7 Aprile 2004: AMI è tra i partecipanti alla "Giornata Mondiale Sulla
Sicurezza Stradale" organizzata dall’ACI;
•
Febbraio 2005: AMI, grazie alla tenacia e volontà del consigliere della Regione
Veneto, Paolo Scaravelli, fa approvare la prima legge che considera il motociclista
“utente debole” della strada;
•
Marzo 2005: AMI e DISTART strade dell’Università di Bologna, iniziano lo studio
di tutte le normative progettuali delle infrastrutture per adeguarle all’utente
motociclista, finora mai considerato;
Davide Barin
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•
2005 AMI é tra i fondatori di FISICO (Fondazione per la Sicurezza Stradale) e
parte il progetto per il coordinamento di tutte le associazioni che si battono per
diffondere una nuova cultura di sicurezza stradale;
•
2005 AMI é invitata a partecipare alla Carta Europea sulla Sicurezza Stradale
•
Settembre 2005 AMI organizza con il patrocinio del Comune di Radicofani una
conferenza sulla sicurezza stradale sulle strade della Mille miglia
•
Novembre 2005 AMI partecipa agli Stati Generali sulla sicurezza stradale
organizzati dalla fondazione FISICO presso il Parlamento Italiano
•
Dicembre 2005 AMI si fa promotore dell’accordo sottoscritto tra la stessa,
l’ACAI (Associazione Costruttori Acciai Italiani) ed altre associazioni di categoria,
per la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie per migliorare la sicurezza
dei motociclisti.
•
Dicembre 2005 AMI BIMOTA invia una lettera di riconoscimento all’operato
dell’Associazione ed esprime stima e volontà di collaborazione.
Queste sono solo le iniziative più importanti, ma il lavoro svolto dall’A.M.I. è
costante e coinvolge l’associazione su moltissimi fronti: dai corsi di guida sicura,
applicati sia su strada che su pista, alla ricerca, appoggiandosi ai migliori
professionisti del settore.
Davide Barin
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