Easyride-r, un dispositivo salvavita per motociclisti – Intervista a

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Easyride-r, un dispositivo salvavita per motociclisti – Intervista a
Easyride-r, un dispositivo salvavita per motociclisti –
Intervista a Massimo Galli
6 settembre 2016
Massimo Galli e il suo team hanno ideato un dispositivo per motociclisti con funzione salvavita.
Un’idea innovativa che integra tre funzioni in un solo oggetto. Un’idea innovativa e ingegnosa, che
ha portato la redazione di Ticinolive a intervistarlo per saperne di più.
***
Signor Galli, il tema della sicurezza stradale è molto attuale e talvolta tragico. A cosa si deve
questa Vostra sensibilità in tale campo?
MG È vero, il tema della sicurezza stradale è un argomento molto delicato con risvolti spesso
difficili da trattare proprio per la tragicità degli eventi. Per questo motivo abbiamo cercato di
affrontare l’argomento in modo tale da non far arrivare il messaggio nel modo sbagliato.
Fortunatamente, essendo motociclista fin dalla giovane età, è stato possibile farlo in maniera
abbastanza spontanea.
Lei ha ideato questo progetto anche assieme ad alcuni partner. Ci parla dunque della Sua
società?
MG L’idea del progetto è una evoluzione di un prodotto che avevamo già brevettato. Easyfly nasce
nel 2014 come “incubatore” di idee. Una società che ha come scopo quello di realizzare e
promuovere attività ed innovazioni in campo tecnologico. Grazie alla tenacia, alla volontà ed anche
alle qualità tecniche dei nostri collaboratori, in soli 2 anni, Easyfly ha già depositato 3 importanti
brevetti nel campo della sicurezza stradale, nel ritrovamento di oggetti (anche in condizioni
avverse) e nel progetto europeo Smart city . Al momento la società è composta da 2 persone.
Possiamo poi contare su validi collaboratori esterni che partecipano allo sviluppo ed alla
realizzazione di tutto ciò che occorre alla buona riuscita delle nostre idee.
A cosa si deve la scelta della sicurezza in campo specificatamente motociclistico? Passione
personale, casualità, scientificità o altro?
MG Come accennato prima, sono motociclista da sempre e proprio da qui è partito tutto. Qualche
anno fa ho vissuto una brutta esperienza che mi ha coinvolto direttamente. Sono stato vittima di un
grave incidente stradale che mi ha costretto ad una lunga riabilitazione. Sono stato molto fortunato
nella circostanza. Molto di più di alcuni amici che oggi purtroppo portano ancora conseguenze dalle
quali non potranno più recuperarsi.
Il dispositivo che avete creato ha funzione salvavita per motociclisti e integra tre funzioni in
un solo oggetto. Ce ne può parlare?
MG Proprio ragionando da motociclista, il fatto di realizzare nel prodotto una sola funzione ci
sembrava troppo riduttivo. Chi guida ha sempre mille attenzioni e tutte le parti del corpo impegnate
nel condurre la moto. Questo ci ha portati a ragionare sul fatto che meno ostacoli ci sono, ossia
oggetti, strumenti e dispositivi a disposizione del pilota, meglio potrà concentrarsi nella guida.
Quindi, al posto di avere un kit interfono e un kit salvavita applicati sul casco, abbiamo integrato
queste 2 funzioni in un unico oggetto, ottenendo un altro importante risultato: quello di diminuire il
peso caricato sul casco e di conseguenza riducendo lo sforzo nella guida. A questi 2 sistemi
abbiamo successivamente aggiunto un ottimo antifurto di ultima generazione collegato direttamente
sulla centralina della moto. Avere tutto sotto controllo e le proprie cose protette non guasta mai.
La Vostra idea di realizzare un dispositivo salvavita per motociclisti è un’idea decisamente
innovativa. Da chi è nata?
MG L’idea è nata da me riflettendo su quello che mi era successo e su ciò che è accaduto ad amici
e conoscenti negli ultimi tempi. Avevo un chiodo fisso in testa, quello di riuscire a realizzare
qualcosa in grado di far intervenire i soccorsi in tempi rapidi, guidandoli con precisione sul punto
esatto dove effettuare l’intervento, conoscendo in anticipo la o le persone che stanno andando a
soccorrere.
Avete incontrato difficoltà nel portarla avanti?
MG Non posso nascondere che vi siano state difficoltà dal momento in cui l’idea si è trasformata
in un progetto vero e proprio. I sacrifici ci sono stati e ci sono tutt’oggi. Portare avanti il nostro
lavoro primario che svolgiamo da anni e che ci da la possibilità di vivere, occupandosi
contemporaneamente di un progetto tanto importante che oltre a, non mantenerti, ti richiede anche
ingenti investimenti economici, non è semplice. Abbiamo investito moltissimo tempo nelle ricerche,
nella raccolta di dati e statistiche, nell’esecuzione dei test. A volte poi, dover ricominciare tutto da
capo. Sono tutte cose che hanno richiesto impegno e dedizione sotto tutti i punti di vista. Ma sempre
con una grande costanza e la volontà di non mollare mai e, sopra ogni cosa, crederci sempre fino in
fondo.
La piattaforma Indiegogo è piuttosto nota in questi ultimi tempi, cosa vi aspettate di
raccogliere? Come state preparando il progetto?
MG Dal 2009 stiamo seguendo le principali piattaforme di crowdfunding che funzionano e che
hanno un’altissima percentuale di successo nella raccolta di fondi se il progetto è valido.
Osservando centinaia di progetti presentati su queste piattaforme abbiamo concluso che ciò che
abbiamo realizzato è davvero un’ innovazione unica nel suo genere. Nel nostro progetto sono
contemplate tutte le caratteristiche indispensabili per catalizzare l’interesse di una gran parte dei
visitatori e finanziatori abituali di queste piattaforme. Siamo nel campo della sicurezza stradale e il
nostro prodotto contribuisce a salvare delle vite. Ci sono vantaggi economici immediati per chi
acquista il nostro dispositivo perché le assicurazioni applicano sconti agli utenti del kit (funziona
come scatola nera registrando lo stile di guida ed è completo di un antifurto satellitare). Siamo
convinti che ciò che stiamo preparando per “sbarcare” su Indiegogo, sia un progetto molto
importante e l’impegno che ci stiamo mettendo nella preparazione lo dimostra. Abbiamo avuto
molta solidarietà da parte di piloti delle 2 ruote in tutti i settori agonistici che contribuiscono
attivamente al progetto offrendo la loro testimonianza. La Croce Rossa si è prodigata a collaborare
con noi per realizzare un video educativo sul corretto utilizzo del dispositivo e per non generare
falsi allarmi. Inoltre abbiamo il forte sostegno da parte di riviste specializzate. Tutto questo ci fa ben
sperare.
E’ facile partecipare alla piattaforma Indiegogo per chi vuole contribuire alla campagna?
MG Contribuire alla campagna è semplicissimo. Basta collegarsi al sito di Indiegogo e digitare il
progetto Easyride-r. Sfogliando il progetto si potrà conoscere e valutare le modalità ed il
funzionamento del nostro kit. Si potrà anche pre-acquistare il prodotto con uno sconto esclusivo
limitato al periodo in cui saremo visibili su Indiegogo. Oppure semplicemente versando una cifra
qualsiasi a titolo di contributo alla buona riuscita della campagna stessa. Ci saranno anche degli utili
premi per nostri simpatizzanti.
Per concludere. Un messaggio da lanciare ai lettori, per far sì che il vostro progetto sia portato
avanti e riesca a realizzarsi pienamente.
MG Lanciamo il caloroso invito ai vostri lettori a partecipare alla nostra campagna per sostenerci
in questo fantastico progetto. Saremo online dal 20 settembre 2016. Vorremmo riuscire nel più
breve tempo possibile ad offrire un nostro contributo nel salvare molte vittime di incidenti stradali,
riducendo i tempi dei soccorsi e diminuendo drasticamente quei danni permanenti che sono
conseguenza costante in questi casi. Aiutateci a realizzare il nostro sogno. Lo condivideremo con
tutti voi ed ognuno avrà fatto qualcosa di veramente importante. Insieme possiamo salvare tante
vite. Grazie a tutti.