«Gli usurai mi chiesero di cedere la farmacia»

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«Gli usurai mi chiesero di cedere la farmacia»
Gazzetta del Sud 16 Maggio 2013
«Gli usurai mi chiesero di cedere la farmacia»
Storie di usura, di imprenditori e commercianti messi in ginocchio, travolti dai debiti,
dagli interessi imposti dagli aguzzini che pur di vedere saldati il loro debito
arrivavano a mettere le mani anche su beni di valore come auto, abitazioni e terreni.
Ieri davanti al Tribunale a raccontare le loro drammatiche vicende sono state Laura
Mamone, moglie di Giuseppe Iennarella, titolare di farmacia a Fabrizia e Rocco
Antonio Mannella, commerciante di autovetture finito anche lui nella rete degli
usurai. Per queste vicende sono finiti sotto processo (nei loro confronti il pubblico
ministero ha chiesto il rito immediato) Giovanni Battista Tassone, 57 anni di Soriano;
Girolamo Macrì, 34 anni di Soriano; Luigi Carè, 48 anni di Serra San Bruno;
Nazzareno Pugliese, 63 anni di San Costantino Calabro; Carmine Franco, 36 anni di
Catanzaro; Maurizio Camera, 37 anni di Ardore (Rc); Massimo Zappia, 36 anni di
Bovalino e Luciano Latella, 49 anni di Ardore. Nell’udienza di eri a rispondere alle
domande del pubblico ministero Di Lauro è stata per prima la farmacista Laura
Mamone che ha riferito sulle vicende usuraie che hanno coinvolto il marito.
«Personalmente sono venuta a conoscenza degli eventi intorno alla fine del 2008.
Vedevo mio marito taciturno, preoccupato, insicuro, non dormiva la notte. Gli ho
chiesto spiegazioni, ma mi diceva che erano solo problemi di lavoro; invece un
giorno – ha detto la testimone – ho visto mio marito arrivare a casa e accasciarsi sul
divo, e con le mani sul volto si è messo a piangere, era disperato. Non l’avevo mai
visto in quelle condizioni. Mi disse che eravamo al dissesto finanziario. Mi ha
raccontato tutto e disse che aveva chiesto un prestito a Giovanni Tassone ed era
preoccupato perché doveva rientrare e non era nelle condizioni ». Laura Mamone
dopo aver riferito che a fare da tramite era stato Luigi Carè, un amico di famiglia.
«Mio marito per fare fronte ai prestiti usurai era arrivato a fare assegni anche dai
conti correnti della mia farmacia. Inoltre per uscire da questo maledetto giro avevamo
provato a vendere una casa a Goito (Mantova) ma non ci siamo riusciti. Ma
stranamente ci siamo accorti che ogni trattativa che avviavamo non andava a buon
fine al momento di concludere i clienti andavano via...». La donna dopo aver
sottolineato la continua richiesta di soldi ha ribadito che un giorno a suo marito era
stato testo un agguato. Fu invitato da Carè ad andare a trovare Tassone, ma quando si
è accorto che era finito in una «stradina di campagna scappò e fu inseguito... per
fortuna tutto è andato bene. Di fronte a tanta disperazione non sapevamo cosa fare, e
ci siamo rivolti a Francesco Tassone (fratello di Giovanni), pregandolo di farci un
prestito. Ma lo stesso era a conoscenza dei soldi che mio marito doveva dare a suo
fratello e pertanto ci fece la proposta di cedere la mia farmacia... oppure di fare delle
cambiali. Andammo via....». In sede di controesame a porre delle domande a Laura
Mamone è stato l’avvocato di parte civile, Giovanna Fronte; nonché alcuni legali di
fiducia degli imputati, ovvero l’avv. Ganino e l’avv. D’Ascola. Per quanto concerne
Rocco Antonio Mannella, invece, le sue denunce sono arrivate solo dopo alcune
intercettazioni, il testimone ha riferito di avere avuto dei problemi finanziari a
cominciare dal 2005 e ho chiesto un prestito a Giovanni Tassone, titolare di un
supermercato. «La prima volta chiesi 8 mila euro, ma lui pretese 9mila e 600 euro da
restituire il mese successivo. A garanzia di quel prestito feci pure un assegno».
Successivamente lo stesso Mannella, era ricorso più volte a prestiti, che non
potendoli saldare con assegni o in denaro contante una volta consegno anche la Bmw
X3 di un suo familiare. Il processo riprenderà per il controesame di Mannella, anche
lui parte civile nel processo con l’avvocato Giovanna Fronte, mercoledì prossimo.
Nicola Lopreiato
EMEROTECA ASSOCIAZIONE MESSINESE ANTIUSURA ONLUS