Prova d`insieme balletto Don Chisciotte

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Prova d`insieme balletto Don Chisciotte
Opportunità riservata ai
Sostenitori di Milano per la Scala
PROVA D’INSIEME DEL BALLETTO
"DON CHISCIOTTE" di Ludwig Minkus
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla
Scala
Produzione Teatro alla Scala
Musica Ludwig Minkus
Coreografia Rudolf Nureyev
Orchestrazione e Adattamento John Lanchbery
Direttore David Coleman
Scene Raffaele Del Savio
Costumi Anna Anni
Supervisione ai costumi Irene Monti
Luci Marco Filibeck
Cari Amici,
siamo lieti di informarvi che il Teatro alla Scala riserva a tutti voi
Sostenitori una prova d'insieme del balletto “Don Chisciotte”
sabato 5 marzo 2016 - dalle ore 10.30 alle ore 13.00
I Sostenitori potranno accedere in Teatro con la tesserina 2016 della Fondazione.
Il titolare della tessera potrà richiedere un invito alla Segreteria della Fondazione,
prenotandosi per telefono al numero 02-7202.1647, oppure scrivendo una mail a
[email protected].
E’ possibile assegnare n.1 invito per ogni tessera.
Gli inviti potranno essere ritirati presso la nostra Sede in Via Clerici 5, a partire da
da martedì 1° Marzo 2016 nel seguente orario: dalle ore 9.30 alle ore 13.30.
N.B. Preghiamo i titolari delle tessere che non richiedono il biglietto d'invito di
CONFERMARE COMUNQUE LA PROPRIA PRESENZA, in modo da consentire alla
Segreteria, in caso di variazioni d'orario o cambiamenti di programma, di avvisare
tutti gli interessati.
Il Teatro alla Scala raccomanda fermamente di evitare inviti a critici e giornalisti,
trattandosi di sedute di lavoro.
Con i più cordiali saluti.
La Segreteria
Fondazione Milano per la Scala
Via Clerici 5 - 20121 Milano (MI)
Tel. 02-7202.1647 / fax 02-7202.1662
e-mail: [email protected]
Sito: www.milanoperlascala.it
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Fax 02.7202.1662
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"DON CHISCIOTTE" di Ludwig Minkus
Il balletto in poche righe
Sulla musica immediata di Minkus, le avventure di Don Chisciotte e del fido scudiero
Sancho Panza si incrociano, o meglio fanno da pretesto per una storia d’amore e
per una serata di scoppiettante danza.
Fra fughe, inganni e travestimenti, la giovane Kitri e il barbiere Basilio coroneranno
il loro sogno; Don Chisciotte lotterà con i mulini a vento e danzerà con la sua
Dulcinea nel sogno di un giardino incantato.
C’è il respiro di un’opera buffa, di una pièce della Commedia dell’Arte in questo
balletto senza pensieri, tra folklore spagnolo, danze di gitani e il candore sospeso
del regno delle Driadi.
Scintillante e pieno di temperamento, Don Chisciotte richiede superba tecnica, nelle
variazioni e soprattutto nel gran pas de deux finale che celebra il trionfo dell’amore:
una vera prova di bravura per ogni étoile.
Per nove recite, dal 6 marzo al 1 aprile, torna in scena alla Scala il Don Chisciotte di
Rudolf Nureyev, cavallo di battaglia della compagnia scaligera fin dal 1980, quando
il celebre balletto entrò in repertorio proprio con Nureyev protagonista accanto a
Carla Fracci.
Con la sua frizzante energia e la sua ricchezza coreografica, trasporterà il pubblico
in una Spagna affascinante, tra danze di gitani, fandango, matadores, mulini a
vento e il candore sospeso del giardino delle Driadi.
Le avventure di Don Chisciotte e del fido Sancho Panza, descritte nel capolavoro di
Cervantes, di cui quest’anno si celebra il 400 anniversario della morte, si
incrociano, o meglio fanno da pretesto per una storia d’amore e per una serata di
scoppiettante danza.
Come commenta Marinella Guatterini, Don Chisciotte cominciò a affascinare il
mondo del balletto sin nella prima metà del Settecento ed è davvero lunga la lista
dei coreografi che ne hanno sfruttato, sia pure con grande libertà, il soggetto prima
di giungere alla versione che Nureyev confezionò per il Balletto dell’Opera di Vienna
nel 1966. Tuttavia, proprio questa versione è tra le più amate dal pubblico
internazionale: in essa si coglie l’incanto del passato e la tempra di una
drammaturgia del nostro tempo.
Al di là dei momenti classici e virtuosistici, amati dalle étoile, forse proprio la
vivacità delle scene comiche e delle danze di carattere che ben si riconoscono
all’interno del balletto, e riecheggiano il folklore popolare, sono la chiave per capire
la popolarità di questo balletto e la divertita energia che lo caratterizza: Nureyev
affronta infatti il soggetto come fosse una coreografia buffa, ripristinando la
caratterizzazione dei vari personaggi che era stata abolita in altre versioni più
tradizionali, attingendo alla Commedia dell’Arte in cui Don Chisciotte somiglia un
po’a Pantalone e Kitri e Basilio a Colombina e Pierrot, in cui Lorenzo, l’oste,
Gamache, Sancho Panza sono veri “caratteri” teatrali.
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