La cessione pro soluto dei crediti verso la PA: opportunità e
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La cessione pro soluto dei crediti verso la PA: opportunità e
La cessione pro soluto dei crediti verso la P.A.: opportunità e limiti Fausto Galmarini Presidente Commissione Tecnica Credit e Risk Management Associazione Italiana per il Factoring (Assifact) Convegno Abi Roma 24/02/2012 Indice Il credito commerciale in Italia: i ritardi di pagamento Il ruolo del Factoring Opportunità e limiti del factoring pro soluto 2 Il credito commerciale in Italia: i ritardi di pagamento Nel 2010 il credito commerciale ammontava in Italia a circa 500 mld di euro, pari al 36 % dell’attivo delle imprese italiane I tempi di incasso dei crediti influenzano significativamente la durata del ciclo monetario delle imprese: il gap temporale fra il momento in cui esse ricevono i pagamenti dai clienti e quello in cui pagano i fornitori nel corso degli ultimi anni si è notevolmente dilatato a causa della crisi economica e dei ritardi nel pagamento da parte della clientela, con la conseguente crescita del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario Le imprese italiane appaiono particolarmente svantaggiate rispetto a quelle europee (fatta eccezione per Portogallo e Spagna che hanno dati simili) nei tempi medi di pagamento della clientela, sovente effettuato con notevole ritardo rispetto alla scadenza della fattura Le imprese più piccole, inoltre, sono spesso penalizzate dal maggior potere contrattuale della controparte che «impone» le proprie abitudini di pagamento 3 Il credito commerciale in Italia: i ritardi di pagamento La durata effettiva media dei crediti B2B in Italia è di 103 giorni con un ritardo medio di pagamento di 34 giorni I dati riferiti alla Pubblica Amministrazione sono assai peggiori: la durata media è in effetti notevolmente più lunga (180 giorni) ed il ritardo in costante aumento, passando dai 52 giorni del 2009 ai 90 giorni del 2011 Voci Termini medi di pagamento dei crediti commerciali (giorni) Durata media dei crediti commerciali (giorni) Ritardo medio di pagamento nel 2011 (giorni) Ritardo medio di pagamento nel 2010 (giorni) Ritardo medio di pagamento nel 2009 (giorni) Imprese (B-2-B) Pubblica Amministrazione (B-2-PA) 69 90 103 34 30 21 180 90 86 52 Fonte: Intrum Justitia 4 Il credito commerciale in Italia: i ritardi di pagamento La pubblica amministrazione italiana rappresenta un caso (negativo) in Europa La durata media effettiva dei crediti verso la PA così come il ritardo medio dei pagamenti è, infatti, la più elevata tra i maggiori paesi europei Paese Francia Germania Durata Durata effettiva Ritardo medio Ritardo medio effettiva medi media dei crediti B- dei pagamenti dei pagamenti dei crediti B-22-B (gg) B-2-B (gg) B-2-PA (gg) PA (gg) 59 18 64 20 37 12 35 10 Italia 103 34 180 90 Portogallo 92 41 139 82 Regno Unito 46 16 47 18 Spagna 99 29 143 66 Fonte: Intrum Justitia 5 Indice Il credito commerciale in Italia: i ritardi di pagamento Il ruolo del Factoring Opportunità e limiti del factoring pro soluto 6 Il ruolo del factoring In un contesto di difficoltà come quello attuale il ruolo del factoring si è rilevato determinante per sostenere la continuità aziendale delle imprese e per rilanciare lo sviluppo dell’economia Nel 2011 il mercato del factoring (turnover) ha raggiunto il livello record di 168 mld, con una crescita del 22%, rappresentando circa il 10% del prodotto interno lordo e collocandosi al 4° posto al mondo in questo comparto Lo studio internazionale pubblicato da Assifact* effettuato dall’Università Roma Tre stima il contributo dinamico del factoring, ovvero il danno all’economia se il mercato venisse meno: nello scenario più realistico (successivo aggiustamento dell’economia in 5 anni) il contributo stimato del factoring agli investimenti sarebbe di ca 81 mld * “Il ruolo del factoring nell’economia Italiana”, Assifact, marzo 2011 7 Il ruolo del factoring Caratteristiche 1 2 Il factoring è un supporto gestionale ed una tecnica finanziaria volti a soddisfare le esigenze di gestione dei crediti di fornitura da parte delle imprese Esso comprende diversi sevizi: • amministrazione, gestione e incasso dei crediti • assistenza legale nella fase di recupero dei crediti • valutazione dell’affidabilità della clientela • anticipo dei crediti prima della relativa scadenza • garanzia del buon fine delle operazione 3 Il factoring non è un’alternativa al credito bancario, ma certamente presenta una componente finanziaria che può essere utilizzata in via complementare alle altre fonti di finanziamento a disposizione dell’impresa 8 Il ruolo del factoring I crediti verso la Pubblica Amministrazione I crediti gestiti dalle società di factoring sono in costante crescita, nonostante la contrazione dei fatturati delle imprese a seguito della crisi economica La componente dei crediti avente come debitore le amministrazioni pubbliche copre una fetta importante del mercato nazionale, rappresentando quasi il 30% dell’outstanding Dati in migliaia Outstanding Var. anno precedente 2008 2009 42.078.268 43.999.020 nd 5% 2010 50.817.961 15% 2011 57.248.041 13% Fonte: statistiche Assifact 9 Il ruolo del factoring I crediti verso la Pubblica Amministrazione Secondo Confindustria i crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione si attesterebbero a circa 60/70 mld euro mentre la Corte dei Conti ha stimato in circa 33 mld di euro i debiti commerciali del settore sanitario Il grafico sottostante mostra l’andamento dei giorni di ritardo delle imprese sanitarie e ospedaliere italiane: nel 2011 si arriva ad una media di 296 gg, con significative differenze sul piano regionale (91 giorni nella regione Trentino, 929 giorni nella regione Calabria) Trend DSO aziende sanitarie e ospedaliere italiane Fonte: Assobiomedica- osservatorio crediti 10 Indice Il credito commerciale in Italia: i ritardi di pagamento Il ruolo del Factoring Opportunità e limiti del factoring pro soluto 11 Opportunità e limiti del factoring pro soluto: i vantaggi per il cedente Stabilità della relazione Cost saving Pervasività Il factoring privilegia una relazione duratura con l’impresa in modo da poterla affiancare nelle funzioni amministrative, organizzative e finanziarie relative alla gestione dei crediti che sorgono nell’esercizio dell’attività (può riguardare anche crediti futuri, relativi a operazioni finanziarie, crediti di natura fiscale) Il factoring consente un risparmio nei costi che l’impresa sostiene per la gestione dei crediti di fornitura. Affiancare l’impresa nella gestione dei crediti commerciali significa svolgere, secondo una logica di outsourcing, una funzione che richiede elevata specializzazione: l’impresa viene così alleggerita dei relativi costi di struttura, che vengono sostenuti dal factor Il factoring produce effetti positivi su diverse aree d’impresa: • Amministrazione: semplificazione contabilità clienti • Area Commerciale: aumento volume d’affari grazie allo smobilizzo dei crediti • Gestione finanziaria: riduzione del capitale circolante netto per la migliore rotazione dei crediti • Gestione rischi: riscossione dei crediti problematici e copertura sui rischi di insolvenza dei debitori 12 Opportunità e limiti del factoring pro soluto: i vantaggi per il cedente Rispetto ai normali finanziamenti bancari, il factoring ha un costo significativamente inferiore. E risulta più basso anche con riferimento alle operazioni di anticipazione bancaria, come si evince dalla tabella sottostante dei «Tassi effettivi globali medi» di Banca d’Italia aggiornata a dicembre 2011 (tassi comprensivi di commissioni e altre spese a vario titolo) Importo operazione 5.000 € 50.000 € Anticipi e sconti Factoring (*) Altri finanziamenti alle famiglie e imprese 100.000 € >100.000 € 6,59% 4,49% 5,68% 4,08% 10,31% (*) L’ultima rilevazione di Assifact (31/12/2011) rileva un tasso d'interesse effettivo medio pari al 2,69% e commissioni medie di gestione pari allo 0,28% I tassi di interesse praticati nel 2011 dalle società di factoring sono stati in genere più bassi o al massimo in linea con quelli degli altri strumenti finanziari in quanto contrariamente a quanto accade nel credito il factor valuta non solo l’impresa che cede i crediti ma anche la qualità dei debitori ceduti 13 Opportunità e limiti del factoring pro soluto: i vantaggi per il cedente 1 Le specificità del factoring sono riconosciute dall’accordo Basilea 2 che prevede una dotazione patrimoniale in funzione dei rischi effettivamente assunti: se l’operazione è pro soluto e supera il test della derecogniction il rischio è misurato sul debitore ceduto anziché sul cedente 2 Le banche che intendono mitigare i rischi possono effettivamente utilizzare il factoring per “collateralizzare” parte dei propri impieghi, in particolare quelli destinati al finanziamento del capitale circolante delle imprese 3 Migliorare il risk management dell’autoliquidante permette coeteris paribus un effetto positivo sui parametri di rischio (PD, EAD ed LGD) con riduzione delle perdite attese/inattese e ricadute positive su tutti gli indicatori di redditività come EVA e RARORAC 14 Opportunità e limiti del factoring pro soluto: i vantaggi per il cessionario Il ricorso al factoring è andato via via crescendo, anche in periodi di profonda crisi finanziaria, come quelli vissuti nell’ultimo triennio. L’entità dei finanziamenti erogati dimostra come il comparto, a differenza degli altri finanziamenti bancari, non abbia subito gli effetti negativi del ciclo congiunturale: il sistema del factoring ha continuato ad assistere le imprese produttive nonostante la crisi congiunturale il sistema bancario ha subito appieno gli effetti della crisi con una riduzione degli impieghi Milioni (€) giu-08 dic-08 giu-09 dic-09 giu-10 dic-10 giu-11 dic-11 Anticipi per factoring 27.172 31.125 29.532 33.482 29.968 39.259 34.242 40.686 Finanziamenti bancari a breve termine 938.584 912.492 881.620 859.225 835.671 834.888 812.204 nd nd 15% 9% 8% 1% 17% 14% 4% nd -3% -6% -6% -5% -3% -3% nd Var. annua anticipi factoring Var. annua anticipi bancari Fonte: elaborazione su dati Assifact (statistiche mercato del factoring) e Banca d’Italia (bollettini statistici 2008-2011) 15 Opportunità e limiti del factoring pro soluto: i vantaggi per il cessionario Il comparto del factoring ha saputo reagire alla situazione economica in maniera efficace, non facendo venir meno il sostegno finanziario alle imprese e nel contempo non subendo gli effetti dell’aumentata rischiosità di sistema: la quota delle sofferenze nel factoring rilevata da Banca d’Italia al 30 settembre era dell’1,89% contro il 5,24% dei prestiti bancari Gli elementi che possono quindi spiegare l’anticiclicità del factoring possono essere ricondotti a 2 principali fattori: - Key factors - Natura dei ricavi Risk Management • Il margine di intermediazione si basa fortemente sulla componente del margine di servizi mentre nelle banche è composto principalmente dal margine di interesse • La valutazione dei rischi non è limitata al cedente ma estesa al debitore (non solo nel caso del pro soluto) e al tipo di operazione • Costante monitoraggio sul comportamento dei debitori • Creazione di valore (aumento dell’EVA) grazie alla riduzione dell’RWA 16 Opportunità e limiti del factoring pro soluto: i limiti del factoring pro soluto verso la PA Nelle operazioni pro soluto il factor si assume i rischi connessi alla gestione e al recupero del credito acquistato Nel caso di crediti verso la pubblica amministrazione sussistono peraltro elementi di rischio e di incertezza che penalizzano il factor e comportano pesanti ripercussioni all’operatività Alcuni esempi: Sistema di certificazione dei crediti Blocco delle azioni esecutive Perenzione amministrativa Compensazioni Equitalia 17 Opportunità e limiti del factoring pro soluto: il sistema di certificazione dei crediti verso la PA Ad oggi la certificazione dei crediti verso la P.A., che ne sancisce la loro certezza, esigibilità e liquidità, è strumento fondamentale e propedeutico alla cessione pro soluto verso banche e intermediari finanziari L’art. 13 della legge 12 novembre 2011 n. 183 (c.d. Legge di Stabilità 2012), se da un lato finalmente «obbliga» e non solo facoltizza l’ente locale debitore a rilasciare la certificazione dei propri debiti entro 60 giorni dall’istanza, pena la richiesta alla Ragioneria Territoriale dello Stato che può ricorrere anche alla nomina di un commissario ad acta, dall’altro esclude da tale obbligo gli enti del Servizio Sanitario Nazionale e stabilisce che non sono certificabili i crediti degli enti commissariati ovvero quelli delle regioni sottoposte a piani di rientro dal deficit sanitario e questo anche una volta cessato il commissariamento, almeno per i crediti sorti prima e per quelli rientranti nella gestione commissariale 18 Opportunità e limiti del factoring pro soluto: la perenzione amministrativa La perenzione amministrativa è un istituto caratteristico della contabilità pubblica, secondo il quale i residui passivi che non vengono pagati entro un certo tempo a partire dall' esercizio a cui si riferiscono vengono eliminati dalle scritture dello Stato La legge finanziaria del 2008 ha ridotto da 7 a 3 anni il termine di conservazione in bilancio dei residui passivi in conto capitale A causa di questa modifica sono stati cancellati dal Bilancio dello Stato fondi per 28.440 milioni di Euro relativi alle competenze degli anni passati e contestualmente costituito un fondo di 400 milioni di Euro, del tutto insufficiente a coprire il debito effettivo verso le imprese creditrici Anche il recente provvedimento inserito nel decreto c.d. «Crescitalia» che sblocca fondi perenti per 5.7 mld di € non risulta adeguato ai fabbisogni, escludendo i debiti del sistema sanitario Per poter ottenere la nuova iscrizione nel bilancio dello stato della spesa è prevista una specifica procedura con tempi che variano dai 7 ai 9 mesi La riduzione dei termini di perenzione è un forte deterrente per il factor che vede così allungarsi in misura indeterminata i tempi di rientro della propria esposizione 19 Opportunità e limiti del factoring pro soluto: il blocco delle azioni esecutive La legge n° 220 del 2010, istituita con la Finanziaria 2011, fa scattare per tutto il 2011 il blocco delle azioni esecutive (c.d. «impignorabilità») per il recupero monitorio dei crediti vantanti nei confronti di aziende sanitarie e ospedaliere situate in regioni sottoposte a piani di rientro ovvero commissariate Successivamente il “Regime di Impignorabilità” è stato prorogato a tutto il 2012 impedendo ai factor che hanno acquistato crediti sanitari nelle regioni interessate di smobilizzare tale attivo con ovvie conseguenze sulla loro situazione di liquidità e sulla connessa economicità di gestione Contestualmente la Direttiva Comunitaria 2011/7/UE impone agli stati membri il pagamento entro 30 (con deroga a 60) giorni dei crediti per fornitura di beni e/o servizi alla P.A., pena l’applicazione di interessi di mora pari a 8 punti sopra il tasso fissato dalla BCE, e fissa in due anni il periodo massimo di recepimento negli ordinamenti nazionali Anche recenti pronunce di alcuni Tribunali hanno rilevato profili di criticità del blocco attuato, evidenziandone i palesi contrasti con la Costituzione (diritto di azione, profilo di uguaglianza, diritto ad un giusto processo, violazione della normativa comunitaria a tutela della concorrenza): in sostanza il provvedimento che aveva lo scopo di consentire una ricognizione dei debiti ai fini della stesura di un piano di rientro, è finito con l’essere un privilegio per la pubblica amministrazione debitrice che può così porre in atto comportamenti infinitamente dilatori 20 Opportunità e limiti del factoring pro soluto: compensazioni Equitalia Quando un ente pubblico deve eseguire un pagamento di entità superiore a diecimila euro è tenuto a verificare presso il concessionario della riscossione dei debiti fiscali Equitalia che il beneficiario non abbia debiti fiscali iscritti a ruolo; in questo caso, infatti, Equitalia ha diritto a vedersi attribuita questa somma fino a concorrenza dei debiti fiscali mai saldati dal soggetto Tale disposizione potrebbe comportare l’inconsistenza del credito acquistato da parte del factor in quanto intervenuto a compensazione di una partita debitoria del cedente originario nei confronti dell’Agenzia delle Entrate In generale tale rischio può essere assimilato al cosiddetto rischio di “diluizione”, ovvero la possibilità che il credito acquisito non risulti più totalmente esigibile a scadenza a causa di compensazioni, abbuoni, controversie tra il debitore ceduto e il cedente, tuttavia tale rischio può essere opportunamente presidiato attraverso specifiche verifiche in fase di istruttoria 21 Conclusioni Appare evidente come il ruolo del factoring possa rappresentare una prima efficace risposta sia ai bisogni di liquidità alle imprese che ai ritardi di pagamento di debiti di fornitura della pubblica amministrazione Al fine di rimuovere le anomalie in precedenza evidenziate necessita quanto segue: Bilanci chiari, trasparenti, tempestivi e certificati da parte delle pubblica amministrazione che consentano di comprendere le fonti sulle quali basa i pagamenti e la tempistica della disponibilità dei fondi Revisione di tutte le norme che consentano alla pubblica amministrazione di dilazionare «ad libitum» il pagamento dei propri debiti Armonizzazione dei criteri per la certificazione del credito da parte della pubblica amministrazione, con eliminazione delle difformità di applicazione esistenti Recepimento immediato della normativa comunitaria sui «Late payments» senza più porre in atto provvedimenti che nei fatti ne annullino gli effetti Drastica riduzione dei tempi per ottenere un decreto ingiuntivo, in linea con quanto avviene negli altri paesi europei 22 Grazie per l’attenzione! 23