il notiziario - Comune di Bienno

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il notiziario - Comune di Bienno
IL
NOTIZIARIO
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IL NOTIZIARIO
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n. 66
Gennaio - Marzo 2008
IN SINTESI:
• Appaltati i lavori, di riqualificazione delle aree di pertinenza al Simoni-Fè
• Bienno si candida a far parte degli Ecomusei • Approvato accordo area Vasta della Val Grigna • Ultime novità sull’ATO
1
IL NOTIZIARIO
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IL NOTIZIARIO
IL
NOTIZIARIO
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n. 66
Gennaio - Marzo 2008
IN SINTESI:
• Appaltati i lavori, di riqualificazione delle aree di pertinenza al Simoni-Fè
• Bienno si candida a far parte degli Ecomusei
• Approvato accordo area Vasta della Val Grigna
• Ultime novità sull’ATO
IL
NOTIZIARIO
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Periodico a cura
dell’Amministrazione Comunale di Bienno
Anno 20 - n. 66
Gennaio - Marzo 2008
Reg. Tribunale di Brescia n. 45/1990
Direttore Responsabile
Germano Pini
Grafica - Impaginazione - Stampa
Tipolitografia Lasertype - Bienno (Brescia)
Stampato su carta riciclata come contributo
alla salvaguardia ambientale
SOMMARIO
2
Editoriale
- Bilancio comunale ogni anno una sfida per gli amministratori
Opere Pubbliche
- Vicoli in centro storico
- Rifacimento fognatura ed acquedotto in via Mons. Morandini
- Rifacimento fognatura ed acquedotto in via Fiamminghino
- Riqualificazione ed adeguamenti aree esterne Palazzo Simoni-Fè
pag.
pag.
pag.
pag.
Agenzia Centro Storico
- Il racconto delle pietre: via Contrizio
pag. 6
pag. 3
4
4
5
5
Cultura e Turismo
- Ecomusei, Bienno si candida per il riconoscimento
- Soggiorni climatici 2008: Diano Marina (IM)
- Soggiorni climatici 2008: Ischia (NA)
- Crucifixus
- Bienno: un antico borgo medioevale della media Valle Camonica
Associazionismo
- Fabbri biennesi, pronti con gli elmetti medioevali
- In giro per il mondo con la banda Civica Volontà
- Censimenti: come, quando, perchè...
- Il dott. Augusto Damiano Morosini professore universitario
- Allargamento strada in loc. Mezzabreno, pronti i progetti preliminari
- XVI adunata alpina, Intergruppo Valgrigna
- Rugby vallecamonica, una realtà in crescita
pag. 14
pag.15
pag.16
pag.17
pag.17
pag.18
pag. 19
Pagina Culturale
- Storia a puntate: il ferro pag. 20
Vita Civica
- Nikolajewka, echi biennesi di quel tragico giorno del 26 gennaio ‘43
- Progetto di restauro del compianto sul Cristo morto di Bienno
- Rita Mello, le donne e la resistenza
- Assistente Sociale, area Valgrigna
- Gruppo AVIS Bienno: un primato che va difeso!
- Dallo scuolabus al piedibus, il passo è breve
pag. 22
ag. 24
p
pag. 26
pag. 27
pag. 28
pag. 29
Notizie Flash
- Laureati biennesi
pag. 30
pag. 8
pag. 9
pag.10
pag. 11
pag.13
Dalla Vallecamonica
- Gestione delle acque, assemblea consorzio AATO del 21/12/07
- Accordo di programma per valorizzare l’area della Valgrigna
- Consorzio forestale della bassa Vallecamonica
- Il Consorzio servizi di Vallecamonica davanti ad una svolta
ag. 31
p
pag.32
pag.34
pag. 35
Pagina Minoranza
- Quale turismo senza le fucine?
pag.37
Consiglio Comunale
- Consiglio comunale del 27 dicembre 2007
pag.38
Anagrafe
- Elenco dei nati e dei deceduti dal 01/12/2007 al 29/02/2008
pag. 39
S
ono oramai quasi sette anni
che faccio il Sindaco e devo
constatare che preparare il bilancio di previsione del Comune diventa una sfida annuale sempre
più difficile fra esigenze ed incertezze per gli amministratori. Inutile dire che il bilancio è lo strumento con cui un amministratore progetta e costruisce risposte ai bisogni della propria comunità. Da
una parte si legge la propria realtà economica, sociale e culturale
e dall’altra si assumono responsabilità perché si fanno delle scelte
e si stabiliscono priorità che possono essere anche soggette a critiche. Fino qui mi pare di avere detto cose ovvie e normali, ma ciò
che non è normale è che un Sindaco, un amministratore, non sappia su quali e quante risorse possa contare. Questo e quanto si ripete ogni anno con il rito della Finanziaria, non si capisce mai cosa
avverrà, su quali e quanti saranno
i tagli ai trasferimenti che vi saranno, quali regole bisognerà rispettare. Come si fa a fare un bilancio di spesa se non sai quanti soldi
hai in tasca? Scusate se banalizzo
ma la questione stà più o meno in
questi termini. Faccio un esempio,
il taglio dei trasferimenti erariali dovuti alla presunta rivalutazione ICI,
ovvero lo Stato, per il fatto che da
la possibilità ai Comuni di recuperare ICI sul riclassamento dei fabbricati ex-rurali, taglia brutalmente
dei fondi. Questo taglio però non
è fatto calcolando quanti fabbricati ex-rurali ha quel comune, ma
su parametri omogenei per tutti i
comuni. Se, paradossalmente, un
comune non avesse nessun fabbricato ex-rurale da far riclassare,
ha ugualmente il taglio di stanziamenti. Morale, al Comune di Bienno, per questa manovra mancheranno nel bilancio di previsione
2008 circa 65.000 €. Sono mancati
altri 130.000 € avuti lo scorso anno
in quanto comune con popolazione sotto i tre anni di età superiore al 5% e che, pareva in un primo
tempo, fossero estesi per tre anni,
purtroppo non era così. Voglio far
capire quale indeterminatezza vi
è ogni anno per fare il bilancio. Si
parla sempre in televisione di tagli
alla spesa pubblica ma credo che
i primi a farne le spese sono sempre e solo i Comuni. Comuni che
hanno dimostrato di contenere i
costi più di altre istituzioni, comuni disposti attraverso l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) anche a ridurre il numero dei
Consiglieri Comunali e degli Assessori. Anche se devo dire che lo
spreco non stà certo nei 18 € lordi
che percepisce un Consigliere per
ciascuna seduta del Consiglio Comunale (se ne fanno 5 o 6 all’anno fate il conto voi). Diversa è magari la situazione di compenso di
parlamentari o membri di Consigli di Amministrazione in società
pubbliche. Ma questa è polemica
sterile che non porta a nulla, non
sarà certo il mio sfogo a cambiare questo stato di cose. Voglio solo
dire che a fronte dei problemi che
vi ho elencato abbiamo fatto ciò
che si fa anche nella propria famiglia, se i soldi calano si riducono
anche le spese, abbiamo redatto
un bilancio andando a sfrondare
qualsiasi voce e stanziamento ritenuto non prioritario. Ma soprattutto abbiamo operato evitando la
cosa più ovvia : l’aumento delle
tasse. Bienno rimane ancora con
l’ICI al 5,5 per mille (dal 2002) ed
è uno dei pochi Comuni della valle che per ora non applica l’addizionale IRPEF. Per il resto ci sforzeremo di garantire la stessa quantità
e qualità dei servizi ai cittadini
Editoriale
IL NOTIZIARIO
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BILANCIO COMUNALE
OGNI ANNO UNA SFIDA
PER GLI AMMINISTRATORI
Come si fa a
fare un bilancio
di spesa se non
sai quanti soldi
hai in tasca?
Il Sindaco
3
IL NOTIZIARIO
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VICOLI IN CENTRO STORICO
Opere
Pubbliche
Completata la
pavimentazione
dei vicoli
di S Maria.
I
lavori di rifacimento delle reti
tecnologiche dei vicoli all’interno del centro storico, attualmente pavimentati in selciato (vicoli colleganti via Romanino e
via Santa Maria a via di Mezzo),
sono iniziati il 05 Febbraio 2008 da
parte dell’impresa Bettoni Mario
di Berzo Inferiore. É stata rimossa
l’esistente pavimentazione in selciato, sono state rifatte le reti tecnologiche presenti e si ripavimenterà la sede stradale con nuovo
selciato e camminamento centrale in granito. Il costo complessivo dell’intervento ammonta ad €
75.000,00. I lavori sono attualmente in fase di conclusione.
Alessandro Bellini
RIFACIMENTO FOGNATURA
ED ACQUEDOTTO
IN VIA MONS. MORANDINI
Partiranno nel
mese di Aprile
i lavori in via
Mons. Morandini.
4
I
l progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di rifacimento e
potenziamento della fognatura e
dell’acquedotto in via Mons. Morandini, redatto dall’Ing. Brunella
Rossi, è stato approvato in data
20 Dicembre 2007 con determinazione del responsabile del servizio n° 324.
A seguito della gara d’appalto, tenutasi in data 07 Febbraio
2008 e con determina n° 35 del
17.03.2008, i lavori sono stati aggiudicati all’impresa edile Belingheri Cristoforo srl di Colere (Bg)
che ha formulato un ribasso del
13,560%.
Verrà posata una condotta fognaria avente diametro pari a
cm. 80 al fine di evitare i rigurgiti che, in occasione delle intense
precipitazioni estive, causano allagamenti e disagi.
Si procederà altresì al rifacimento
della rete idrica ed alla completa
riasfaltatura della sede stradale.
La spesa complessiva dell’intervento ammonta ad € 154.110,06.
I lavori avranno inizio nella prima
settimana del mese di Aprile.
Alessandro Bellini
I
l progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di rifacimento
della fognatura e dell’acquedotto in via Fiamminghino, dall’incrocio con via Aldo Moro all’innesto
nel nuovo collettore in via Artigiani, redatto dall’Ing. Brunella Rossi,
è stato approvato in data 20 Dicembre 2007 con determinazione del responsabile del servizio n°
323. A seguito della gara d’appalto tenutasi in data 07 Febbraio 2008 e con determina n° 34 del
17.03.2008 i lavori sono stati aggiudicati all’impresa edile Duci srl
di Vilminore di Scalve (Bg) che ha
formulato un ribasso dell’ 11,616%.
Verrà posata una condotta fognaria avente diametro pari a
cm. 40 in sostituzione dell’esistente in cemento che denota cedimenti e intasamenti.
Si procederà altresì al rifacimento della rete idrica, anch’essa
spesso interessata da perdite, alla
completa riasfaltatura della sede
stradale ed al ripristino della pavimentazione dei marciapiedi.
La spesa complessiva dell’intervento ammonta ad € 66.186,32.
I lavori avranno inizio nel mese di
Aprile. Per questi due interventi
di rifacimento della rete fognaria
verranno utilizzati i fondi accantonati quali canoni per la depurazione.
Opere
Pubbliche
IL NOTIZIARIO
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RIFACIMENTO FOGNATURA
ED ACQUEDOTTO
IN VIA FIAMMINGHINO
Tutto è pronto
per i lavori
della nuova
fognatura di via
Fiamminghino.
Alessandro Bellini
RIQUALIFICAZIONE ED
ADEGUAMENTI AREE ESTERNE
PALAZZO SIMONI-FÈ
C
on determina del responsabile del servizio n° 267
del 28.11.2007 è stato approvato
il progetto esecutivo dei lavori di
riqualificazione ed adeguamenti funzionali delle aree esterne
del palazzo Simoni-Fè e sistemazioni interne del teatrino redatto
dal gruppo di tecnici precedentemente incaricati (Archh. Massimo Nodari, Pietro Giorgio Zendrini, Giorgio Azzoni, Ingg. Sergio
Damiola, Mario Cottinelli e Geom.
Riccardo Massaroni).
Il progetto prevede sostanzialmente la riqualificazione delle
aree esterne al palazzo Simoni-Fè
e l’adeguamento del teatrino.
L’importo complessivo del progetto ammonta ad € 940.000,00.
A seguito della gara d’appalto tenutasi in data 13 Marzo
2008 e con determina n° 36 del
17.03.2008 i lavori sono stati aggiudicati alla ditta Tecnorestauri
srl di Darfo B.T. che ha formulato
un ribasso dello 0,50% e, trattandosi di appalto mediante l’offerta
economicamente più vantaggiosa, ha offerto anche le 90 poltroncine necessarie all’arredamento
del teatrino.
I lavori avranno inizio entro la fine
del mese di Aprile.
Riqualificazione
ed adeguamenti
funzionali delle
aree esterne
al palazzo
Simoni-Fè e
sistemazioni
interne
al Teatrino.
Alessandro Bellini
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IL RACCONTO DELLE PIETRE:
VIA CONTRIZIO
IL NOTIZIARIO
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Agenzia
Centro Storico
Impariamo
a conoscere
Bienno
osservando e
interepretando
le pietre.
I
l Racconto delle Pietre è il percorso architettonico redatto dagli architetti Azzoni e Zallot per guidare i visitatori alla scoperta
del borgo antico di Bienno. Dallo studio condotto per realizzare il percorso sono emersi interessanti spunti per la conoscenza della storia
del paese che la semplice osservazione delle pietre, opportunamente interpretata, può offrire. Ritengo pertanto interessante proporre un
estratto della scheda del percorso relativa a Via Contrizio, la lettura
della quale fornirà la possibilità d’indossare nuovi occhiali con i quali
leggere segni da sempre sotto i nostri occhi.
Figura 1 - Portale secentesco di Via Contrizio
Figura 2 - Portale quattrocentesco di Via Contrizio
6
Camminando lungo Via Contrizio
si ripercorre l’intera storia di Bienno: vi si riconoscono, infatti, segni
urbani e testimonianze architettoniche relativi a ciascuna delle
fasi di crescita e trasformazione
del paese, a partire dall’antichità
fino al passato più recente.
L’EPOCA ROMANA: Via Contrizio,
che penetra quasi diritta entro
il centro storico, costituiva asse
fondamentale del sistema territoriale e dell’insediamento romani.
La struttura romana, impostata su
un reticolo di strade parallele ed
ortogonali, è ancora parzialmente leggibile nel settore di paese
a destra rispetto alla Via, ed è riconoscibile risalendo la Via stessa: sul lato di destra infatti essa incrocia ortogonalmente una serie
di percorsi secondari; sul lato opposto, invece, l’innesto delle strade avviene secondo angolazioni
irregolari e diversificate.
In fondo alla Via, sullo spigolo che
fa angolo con Vicolo Fra’ Diavolo, è infissa una pietra a sezione
circolare, analoga per forma e
dimensione a quella conservata
in Piazza Roma. Si tratta, probabilmente, delle due sezioni di una
pietra miliare romana.
L’EPOCA MEDIEVALE: Lungo Via
Contrizio si conservano tratti di
murature medioevali, anche se
non sempre visibili poiché inglobati entro ampliamenti successivi o dissimulati sotto strati di into-
mentre lo spigolo interno è lavorato con bisello. Alla base dell’arco
sono incise le scritte AN e CHUS,
mentre sulla serraglia (il concio
centrale) vi è la data (146…, forse 1467), e nel concio accanto il
monogramma di San Bernardino,
frequente in Bienno.
Di fronte a quello quattrocentesco appena descritto si apre
questo portale dalle forme tipicamente seicentesche.
Conci e piedritti sono esattamente sagomati; sulla chiave è scolpito uno stemma. L’arco poggia
su due dadi-capitello. Linee incise contornano le facce a vista di
tutti gli elementi, con ricercato
effetto decorativo.
Entro le murature che delimitano la Via sono inseriti alcuni frammenti architettonici provenienti
da demolizioni, che testimoniano
da un lato la preesistente edilizia
quattrocentesca, dall’altro le trasformazioni edilizie che hanno interessato l’area.
Vi sono, in particolare, tre frammenti di architrave con incisioni e
rilievi, datati al XV secolo,
Questo frammento, per esempio, è decorato con una rosetta e con uno stemma crociato, e
reca l’iscrizione 1490/ TIS. S. IMORTAL. M
Agenzia
Centro Storico
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naco. Vi si incontrano inoltre due
torri: la Torre Avanzini, pressoché
intatta, e, infondo alla via, la Torre Rizzieri, di cui si è conservata la
base.
DAL RINASCIMENTO AL XVIII SECOLO: Su Via Contrizio si affaccia
un ricco patrimonio di ingressi,
che documentano l’evoluzione
del portale dal XIV al XIX secolo (ed oltre). La loro varietà, e la
compresenza di tipologie diverse,
testimoniano l’ininterrotta trasformazione dei fronti stradali, con il
progressivo collegamento delle
strutture medioevali, inizialmente
isolate, e la loro integrazione nei
palazzi quattro-cinquecenteschi.
Meno articolato è invece il repertorio di finestre, poiché i piani superiori sono stati generalmente
ristrutturati o rialzati dopo il sei-settecento: esse presentano pertanto la semplice forma classicheggiante con cornice modanata
che si affermerà dopo tali secoli. Anche la regolare distribuzione
delle aperture, collocate entro il
prospetto secondo allineamenti
orizzontali e verticali, è caratteristica delle facciate successive al
XVI secolo. Lungo la Via si affacciano anche alcune antiche vetrine.
Dettagli interessanti da osservare
sono i portali nella parte alta della via. Prendiamo in considerazione il portale quattrocentesco
si affaccia quasi al termine di Via
Contrizio, sulla destra, accanto
ad un uno simile ma più piccolo.
Con arco a tutto sesto (semicircolare), è formato da grossi conci sagomati e piedritti con blocchi squadrati che fungono da
capitello. Ha pietre carraie. Ha,
sull’esterno, un profilo irregolare,
Sandro Panteghini
7
IL NOTIZIARIO
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Cultura
e Turismo
Per il territorio
un’opportunità
di sviluppo che
va “coltivata”.
ECOMUSEI
BIENNO SI CANDIDA
PER IL RICONOSCIMENTO
È
stata presentata martedì 4
Marzo in Regione, la nuova
legge per il riconoscimento degli
“Ecomusei” come strumenti di tutela e valorizzazione della cultura
e delle tradizioni locali. Il coordinatore della rete degli ECOMUSEI, Alberto Mazzoleni sindaco di Taleggio (BG), ha presentato le realtà
aderenti, mentre Alberto Garlandini e Patrizia Fontana, responsabili degli ECOMUSEI della Regione,
hanno spiegato agli amministratori
e ai rappresentanti degli enti e delle associazioni i criteri e le procedure per ottenere il riconoscimento
effettivo e le relazioni che gli ECOMUSEI intratterranno con l’archivio
di etnografia e storia sociale della
Regione.
COSA VUOL DIRE “ECOMUSEO”?
Secondo quanto previsto dalla
legge, l’ecomuseo è un’istituzione
culturale che assicura, con la partecipazione della popolazione su
un determinato territorio, le funzioni di ricerca, conservazione, valorizzazione di un insieme di beni
culturali materiali e immateriali rappresentativi di un ambiente e dei
modi di vita che lì si sono succeduti e ne accompagnano lo sviluppo.
L’Ecomuseo dev’essere inteso non
solo come esposizione di oggetti
della vita quotidiana, ma assai più
ampiamente come riferimento dei
paesaggi, dell’architettura, del saper fare, delle testimonianze orali e
delle tradizioni.
PERCHÉ DIVENTARE “ECOMUSEO”?
Un Ecomuseo rappresenta una
concreta possibilità di facilitare la
permanenza della popolazione nei
piccoli centri, di dare nuove prospettive di lavoro e di aprire nuovi
ambienti di pregio alla frequenta-
8
zione turistica, valorizzando aspetti significativi del passato come saperi, sapori, tradizioni, strutture e
strumenti del lavoro. La Regione
Lombardia, una volta superata la
fase di accreditamento, provvederà ad aprire i bandi per la richiesta di contributi. Inizialmente rivolti
alla fase di start-up di ogni singolo
ecomuseo, successivamente anche per interventi di opere edilizie
e/o acquisto di beni e attrezzature.
La legge, inoltre, prevede l’attribuzione di un marchio e di una denominazione esclusiva per ogni singolo ecomuseo riconosciuto, istituisce
la Consulta regionale degli ecomusei per favorire lo sviluppo della
rete degli ecomusei ed un Comitato tecnico-scientifico per lo studio
di progetti di valorizzazione degli
ecomusei promossi da associazioni
e fondazioni private appositamente costituite. Momentaneamente
è operativo il Sistema Turistico Ecomuseale lombardo, al quale hanno già aderito circa una trentina
di realtà ecomuseali, 7 delle quali
bresciane: quella della Valtrompia
(ente di riferimento è la Comunità
montana), quella della Valle delle Cartiere (Toscolano Maderno),
quella della Valvestino (Consorzio
forestale), quella delle Terre basse
e della pianura bresciana (Associazione Terre basse), quella della
Concarena (Comune di Cerveno),
quella della Valle dei Magli e delle
Fucine del Borgo Antico di Bienno
(Comune di Bienno), quella del Bosco degli alberi del pane (Consorzio della castagna di Paspardo).
Alla giornata di presentazione erano presenti, oltre all’assessore alla
cultura del Comune di Bienno, anche la conservatrice del Museo del
ferro, arch. Lucia Morandini, che è
locali, ma anche le istituzioni devono sostenere con forza questi progetti di crescita socio-economica
per portare alla formazione di significative aree di sviluppo. Attendiamo ora di seguire l’iter di riconoscimento fiduciosi che anche questo
sforzo possa portare benefici al nostro paese.
Cultura
e Turismo
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anche componente del gruppo di
lavoro voluto dalla direzione generale dell’assessorato regionale alle
culture, identità e autonomie per
determinare i criteri di riconoscimento degli ECOMUSEI.
L’interesse per l’argomento ecomuseo sta crescendo in maniera
esponenziale e certamente gli attori principali del processo ecomuseale devono essere le comunità
Clemente Morandini
SOGGIORNI CLIMATICI 2008
DIANO MARINA (IM)
DIANO MARINA (IM) HOTEL VILLA IGEA ***
DAL 30/05/08 AL 13/06/08 € 650.00
La sistemazione è prevista in camere doppie; per chi desiderasse la
sistemazione in camera singola sarà applicato
un supplemento di 11.00 euro al giorno.
L
’hotel è situato nella zona residenziale di Diano Marina
a 150 metri dal mare. É gestito direttamente dalla Famiglia Bracco,
proprietaria fin dal 1951, particolarmente attenta alla buona cucina,
alla pulizia e a soddisfare ogni esigenza della clientela. L’hotel dispone di ristorante con prima colazione a buffet, 2 bar, sala soggiorno e
sala tv, ascensore, 2 piscine di cui
una per bambini e piccola palestra. Tutte le camere dispongono di
servizi privati, televisione e telefono.
La quota comprende:
Drink di benvenuto all’arrivo - Pensione completa, bevande incluse
con acqua e vino a volontà - Prima colazione a buffet - Menù a
scelta tra quattro primi e quattro
I
secondi piatti, ogni giorno diversi
N° 1 cena a lume di candela con
specialità della cucina ligure e torta sorpresa - Sala con schermo gigante con sistema Home-theatre
a disposizione - Serate danzanti
con cd e cassette Ginnastica dolce bisettimanale con istruttore Isef
- Visita incaricato per escursioni e
gite . Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa a
disposizione dei clienti - Medico a
disposizione per prescrizione di ricette - Utilizzo piscina - Un quotidiano - Trasporto con bus gran turismo - Assicurazione Interassistance
/ spese di cura ELVIA - Pranzo supplementare in hotel il giorno della
partenza
PERSONALE INFERMIERISTICO A DISPOSIZIONE
A.A.A. CERCASI
Hotel Villa Igea
Diano
Marina (IM).
Notizie
Flash
n occasione del soggiorno climatico per anziani, programmato per il periodo dal 30/05 al 13/06/2008 a Diano Marina, si ricerca personale qualificato per l’assistenza infermieristica e l’assistenza organizzativa in loco.
Inoltrare la domanda, entro il 30/04/2008, in carta semplice, all’agenzia
viaggi: Ponti sul Mondo srl – Via A. Manzoni, 104 - 25040 ESINE (BS)
Allegando:
• Copia dell’attestato Professionale d’Infermiera
• Curriculum
9
SOGGIORNI CLIMATICI 2008
ISCHIA (NA)
IL NOTIZIARIO
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Cultura
e Turismo
ISCHIA (NA) – LACCO AMENO – HOTEL TERME D’AUGUSTO *****
Dal 14 al 28 settembre 2008
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: € 1.214,00
Camera singola su richiesta con supplemento di € 298,00
PRE-ISCRIZIONI € 100.00 ENTRO IL 30/04/08 c/o ufficio segret. comune
Hotel Terme
d’Augusto.
10
I
l prestigioso Grand Hotel Terme di Augusto, circondato
da giardini fioriti, è ubicato in posizione centrale nel caratteristico paese di Lacco Ameno, a soli
50 mt. dal mare, in una dimensione ecologica che rispetta la tranquillità e la vivibilità dei suoi ospiti. Tutte le camere: sono dotate
di servizi privati, phon, aria condizionata, riscaldamento, telefono
diretto, TV satellitare, frigobar e
balcone/terrazzo. Servizi dell’hotel: 2 ristoranti con cucina tipica
mediterranea, italiana ed internazionale; sala meeting e convegni (240 posti). Terrazze per elioterapia; 3 piscine, di cui 1 termale
coperta a 36°/40°, attrezzata con
ombrelloni, sdraio, lettini e teli da
bagno; sala TV SAT e SKY TV; parcheggio privato e riservato; campo da bocce; internet point. Animazione e giochi: feste a tema
(Augustus Party, Ciao Ischia, Viva
Bacco, Carosello Napoletano);
Pianobar “TUTTA ISCHIA”. Terme:
rinnovato reparto termale interno,
cure termali accreditate dal SSN/
ASL NA2 categoria “Super- qualificato”, beauty farm “La Rosa”.
Percorso terapeutico Dr. Kneipp
17°/+40°, inalazioni aerosol, irrigazioni, cure estetiche, insufflazioni
endotimpaniche, sauna/bagnoturco. Centro Benessere: “VITAL” Augustus Club: l’impero del fitness
e del benessere con ampia palestra attrezzata e personal trainer.
Per usufruire delle terapie termali è tassativamente richiesta l’impegnativa NOMINATIVA rilasciata dal medico di base. In estate
l’hotel offre il servizio di trasferimento gratuito alla baia di San
Montano.
La quota in aereo comprende:
trasferimento A/r da Bienno (minimo 14 persone) - volo di linea a/r
- tasse [in vigore al 30/10/07] ed
oneri aeroportuali - trasferimenti
in bus GT apt/hotel a/r - traghetto A/R per l’isola d’Ischia - facchinaggio bagagli - sistemazione alberghiera in camere doppie con
servizi privati - trattamento di pensione completa in hotel - bevande incluse ai pasti ( ¼ di vino + ½
minerale per persona) - assicurazione medico/bagaglio e garanzia annullamento - assistenza di
personale specializzato in loco.
La quota non comprende:
cure in genere, bevande oltre a
quelle indicate, mance, extra di
natura personale e tutto quanto
non espressamente menzionato
alla voce “la quota comprende”
- eventuale adeguamento carburante e tasse aeroportuali.
I
l rapporto tra Salvezza e dannazione, il ladrone “cattivo”
crocefisso alla sinistra di Gesù, la
contaminazione musicale tra spiritualità europee, mediterranee e
orientali. Alessandro Preziosi, Leonardo Manera, Paolo Fresu e Antonella Ruggiero sono quattro dei
protagonisti di questa edizione di
Crucifixus – Festival di Primavera, il
principale festival italiano di teatro sacro, riconosciuto con l’Alto
Patronato del Pontificium Consilium de Cultura della Santa Sede,
Medaglia d’Argento della Presidenza della Repubblica Italiana,
che quest’anno festeggia il suo
decennale. Crucifixus mantiene
vivo quel percorso di reivenzione
della tradizione che, coniugando luoghi d’arte cristiana e antiche pratiche devozionali, propone un recupero del patrimonio
teatrale medievale e rinascimentale per dare voce a memorie,
testi, musiche, immagini del passato nel continuo confronto con
scritture contemporanee e nuove
contaminazioni. La programmazione si snoda, come di consueto,
su tre direttrici: la Passione di Dio,
la Passione dell’Uomo e le Tradizioni del Sacro. Sono molti i grandi artisti che hanno voluto legarsi
e proporsi con un percorso di riIL CATTIVO LADRONE
Un testo di Claudio Bernardi con
l’accompagnamento musicale
di Mario Mariani. La storia di Gesta, il ladrone “cattivo” crocefisso alla sinistra di Cristo. Gesta racconta la sua versione dei fatti e si
difende: certo, non fu un modello
di bontà, ma neppure un malfattore irrecuperabile, un delinquente senza speranza. Semplicemente si era trovato in più di una
circostanza al posto sbagliato nel
momento sbagliato. Aveva avuto
una vita disgraziata e sfortunata.
Figlio di una lebbrosa abbando-
Cultura
e Turismo
cerca tradotto in arte performativa. Inoltre prosegue la collaborazione con l’Università Cattolica
che propone due processi di teatro e comunità: un innesto originale e prezioso che lega sempre
più indissolubilmente questo Festival con il suo territorio.
Tre gli appuntamenti a Bienno: “Il
cattivo ladrone” con Leonardo
Manera; “Casa d’Altri” con Silvio
Castiglioni; “Campo Santo” con
Davide Pini Carenzi
Tutto esaurito
agli appuntamenti in
programma per
Bienno.
Dal 1 marzo
ha preso il via
la nuova
edizione del
più importante
festival italiano
di teatro sacro
che quest’anno festeggia
il decennale
della nascita.
Leonardo Manera
nata dal marito, era rimasto orfano ancora bambino ed era divenuto schiavo in Egitto, poi attore
per le strade della Galilea. Aveva
servito come “giullare” alla corte di Erode ed era stato arrestato
per aver imprecato contro Roma
pubblicamente, proprio quando Gesù cacciava i mercanti dal
tempio. Sulla croce aveva sperato che Lui li salvasse solo per il dolore lancinante delle ferite. Così,
dopo la morte, si era trovato in un
luogo che non è l’inferno e che
non è il paradiso. Lì incontrò Cri-
11
IL NOTIZIARIO
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CRUCIFIXUS 2008
voro di Silvio D’Arzo, raccoglie
le domande della vita che una
vecchia rivolge a un prete. Silvio
Castiglioni le fa risuonare in un radiodramma tatrale fatto di maschere vocali che insidaino il silenzio in un’indagine esistenziale
scandita dall’attesa di una domanda continuamente differita,
una domanda che ammutolisce
chi è chiamato a rispondere. Nella trasposizione in radiodramma
teatrale, le maschere vocali dietro cui si cela l’autore – la vecchia
con la sua terribile domanda e il
prete con il suo silenzio – affiorano
tra gli echi di un paesaggio purgatoriale. La fiaba scorre crudele,
insidiata dal silenzio dietro le maschere non ci sono che specchi.
IL NOTIZIARIO
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Cultura
e Turismo
Silvio Castiglioni
Davide Pini Carenzi
sto, sceso agli inferi per liberare le
anime. E Gesù lo aveva perdonato, portandolo con sè in Paradiso....alla sua sinistra.
CASA D’ALTRI
Con Silvio Castiglioni. CapolaNotizie
Flash
CAMPO SANTO
Campo Santo atto unico liberamente tratto da “Un mondo a
parte” di Gustaw Herling. Drammaturgia Davide Pini Carenzi di
e con Davide Pini Carenzi con la
collaborazione di Davide Viola.
Lo spettacolo, ritorna a presentare il tema della violenza e della
capacità di reazione dell’uomo
al dolore. Un detenuto ripercorre la tragedia dei Gulag sovietici, raccontati da Gustav Herling
in Un Mondo a Parte, accompagnando gli spettatori per il campo di concentramento rivivendo
con loro, attraverso l’incontro con
quattro personaggi, una tragedia
da non dimenticare.
EGREGIO CACCIATORE
R
icordiamo che, dal 01/09/08 al 19/09/08, la sede è aperta tutte
le sere, dalle 20,00 alle 22,00, PER QUALSIASI PROBLEMA E PER
LA STIPULAZIONE DELLE ASSICURAZIONI; mentre dal 21/09/08 è aperta tutti i VENERDÌ DALLE 20,00 ALLE 22,00. Cogliamo l’occasione per
comunicarti che abbiamo anche organizzato la Ns. Cena annuale,
pertanto tutti i cacciatori e simpatizzanti sono invitati a partecipare
alla “CENA DEL CACCIATORE” che si terrà il 12 APRILE 2008 ore 19,30
PRESSO IL RISTORANTE “LE FONTANELLE” a Esine (località “TOROSELLE”
sotto la “SOSTA superstrada”). LE PRENOTAZIONI SI RICEVERANNO TELEFONANDO AGLI ORGANIZZATORI ENTRO E NON OLTRE IL 07 APRILE 2008
oppure presso la Ns. sede (aperta tutti i venerdì dalle 20,00 alle 22,00).
Organizzatori responsabili: SAININI GIACOMO cell. 349 7372776, BELLINI
LORENZO cell. 347 3850679. Approfittando per augurarVi una Buona
Pasqua Vi aspettiamo numerosi, CORDIALI SALUTI.
12
L
’amore per il proprio paese
e per le tradizioni, la consapevolezza di vivere in una terra
ricca di testimonianze del passato, mi ha portato alla decisione di concludere i miei studi universitari presentando una tesi su
Bienno.
In questo mio lavoro ho posto
particolare attenzione al rapporto uomo-ambiente, alle caratteristiche morfologiche del
territorio e all’utilizzo da parte
dell’uomo delle risorse naturali.
Nella prima parte ho presentato
brevemente la Valle Camonica,
cercando di proporre in modo
chiaro una panoramica di questa terra attraverso percorsi che
spaziano dall’aspetto archeometallurgico a quello storico.
Un aspetto particolarmente importante della vita economico-sociale della valle è rappresentato dalle numerose fucine,
ubicate soprattutto a Bienno,
dove la bellezza e la cura delle
costruzioni sacre e profane denotano l’importanza che ha da
sempre rivestito nel territorio circostante grazie alla sua forza
economica, legata alla ferrarezza. Dopo un breve inquadramento storico di Bienno, ho dato
alcune notizie sullo sfruttamento delle acque del Vaso Re, sulla metallurgia e sull’approvvigionamento del carbone e del ferro
che hanno permesso a Bienno di
sviluppare una fiorente attività
economica legata alla lavorazione ed al commercio dei manufatti del ferro. Successivamente, attraverso una lettura storica
dell’ambiente, ho individuato i
principali segni urbanistici, monumentali ed artistici di Bienno
che gli hanno permesso di entra-
re nel prestigioso Club de “I borghi più belli d’Italia”, garantendogli prestigio e visibilità.
Ho concluso la mia tesi ricordando le principali manifestazioni, tra cui la Mostra Mercato
dell’Artigianato e dell’Antiquariato, dove centinaia di artigiani
espongono manufatti, creazioni
artistiche, sculture e dipinti nella meravigliosa cornice del centro storico, reso ancor più suggestivo da spettacolari coreografie
di luci e di fiaccole.
Bienno appare così un borgo
dotato di un grande patrimonio
e di una popolazione carica di
forti capacità creative.
Cultura
e Turismo
IL NOTIZIARIO
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BIENNO: UN ANTICO BORGO
MEDIOEVALE DELLA MEDIA
VALLE CAMONICA
Bienno
continua
ad essere
argomento di
tesi per i giovani
laureandi.
Marica Morandini
Bienno: un antico borgo medioevale della media Valle Camonica
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IL NOTIZIARIO
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Associazionismo
FABBRI BIENNESI PRONTI CON
GLI ELMETTI MEDIOEVALI
L’Associazione
Fabbri Biennesi
presenta un
nuovo prodotto.
O
Un’associazione
che organizza
rappresentazioni
di battaglie
celtiche
richiede
degli elmetti.
perante sul nostro territorio da quasi un lustro, l’Associazione dei Fabbri Biennesi,
presieduta da Bortolo Canini, si
prefigge lo scopo di mantenere
viva tra i giovani l’arte della forgiatura, della manipolazione degli acciai, e non ultimo di evitare
il degrado delle strutture azionate ad acqua che caratterizzano
l’architettura del nostro paese.
I prodotti classici, presentati in occasione delle feste di paese, in
particolare della mostra mercato, sono i secchi e ultimamente le
spade, a cui si aggiungono piccoli gadget, che trovano come
principali acquirenti gli alunni
delle scolaresche in visita al nostro borgo. La novità del 2008 è
la produzione di elmetti, che nella forma ricordano piccoli secchi,
ma che richiedono una lavorazione molto più accurata e precisa a causa della finezza del sup-
Prototipo di elmetto realizzato dai fabbri
14
porto. Gli elmetti sono stati realizzati a seguito della richiesta fatta
dall’Associazione Lupi Neri di Brescia che organizza rappresentazioni di battaglie celtiche e per la
quale i fabbri biennesi ormai da
un anno forgiano anche spade.
L’Associazione Fabbri ha inoltre
dato vita ad una scuola di Forgiatura che prevede la realizzazione di corsi periodici presso la Fucina Franzoni indirizzati soprattutto ai giovani. L’ultimo è stato realizzato nel periodo natalizio ed ha
coinvolto ragazzi di Forlì e di Bergamo. Nei tre giorni di svolgimento i partecipanti hanno sperimentato non solo l’arte della forgiatura, ma anche la gradevole compagnia dei fabbri, che durante i
pasti, organizzati per l’occasione
a Cristo Re, li hanno intrattenuti
con il racconto delle esperienze
maturate durante una vita intera
trascorsa davanti ai magli.
Tra i progetti dell’Associazione
c’è, poi, anche la stesura di un
Manuale di Forgiatura in cui vengono esposte la proprietà degli
acciai, le modalità con cui devono essere riscaldati per poi procedere alla loro lavorazione e le
attrezzature di cui i fabbri si servono. Attualmente in fase di sperimentazione, si prevede che il
manuale nella sua forma definitiva potrà essere stampato entro
la fine dell’anno.
Ogni iniziativa che coinvolge l’Associazione ha dunque un unico
scopo: evitare che vadano perduti quei segreti sulla lavorazione
del ferro che per secoli i fabbri si
sono trasmessi di generazione in
generazione e che costituiscono
patrimonio culturale della nostra
comunità.
Marilucia Nodari
Associazionismo
É
Grandiosa
esibizione della
banda civica
Volontà nel
concerto di
Capodanno.
veramente stato un giro del
mondo quello che la Banda
Civica Volontà di Bienno ha regalato ai biennesi nel consueto concerto di capodanno tenutosi il 5 gennaio scorso. La palestra comunale, dove si è svolto il concerto, era
stracolma di pubblico che è rimasto estasiato dall’esibizione dei ragazzi diretti dal maestro Paolo Bettoli. Novità della proposta è stata
anche la partecipazione straordinaria del coro delle Orege de Höi.
Ma torniamo al giro del mondo. La
banda, attraverso una opportuna
scelta di brani, ha proposto al pubblico un viaggio virtuale musicale.
Inni e danze che si fondono per descrivere in modo vivo e completo le
tradizioni ed il folklore dei continenti. Una serenata dall’Austria o una
ballata dell’Ungheria oppure una
danza Inca dal titolo “El condor
pasa” a rappresentare l’America
latina. O ancora musica messicana ed una sinfonia africana introdotta dal rullio di un bongo. Il maestro Bettoli ha veramente stupito
il pubblico con una scaletta insolita di brani, inoltre, durante l’esecuzione di ciascuno, su un maxi schermo di volta in volta scorrevano bellissime immagini relative al paese
oggetto del brano. Ma l’apoteosi
di questa serata è stata raggiunta
nel finale con l’esecuzione di due
brani in cui hanno cantato anche
le Orege de Hoi. Il pubblico è così
stato “trasportato” in un mercato persiano attraverso un brano di
Ketèlbey e nel gran finale una magistrale esecuzione del “Va pensiero” tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi. I maestri Paolo Bettoli e
Lorena Avanzini hanno così intrecciato le loro “bacchette” dirigendo congiuntamente banda e coro.
Un matrimonio perfetto , come ha
sottolineato il Parroco nel suo saluto al pubblico. Vanno i complimenti della redazione del Notiziario al
Presidente della banda Gianfranco Bontempi per la passione con
cui porta avanti tutti questi ragazzi. L’Amministrazione Comunale è
fortemente convinta che la banda
svolga un importante ruolo educativo e formativo rivolto sopratutto
ai giovani e pertanto cerca ogni
hanno di contribuire alle spese che
essa sostiene.Concludendo possiamo affermare che in questa bella
serata i presenti hanno potuto fare
un giro del mondo … “gratis”, senza dover salire o scendere da aerei
o treni ma stando semplicemente
seduti e spalancando orecchie ed
occhi, peccato per chi non c’era.
Orchestra biennese del 1942
15
IL NOTIZIARIO
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IN GIRO PER IL MONDO CON
LA BANDA CIVICA VOLONTÀ
IL NOTIZIARIO
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Associazionismo
CENSIMENTI:
COME, QUANDO, PERCHÉ...
Ai blocchi di
partenza la
nuova stagione
venatoria.
16
T
ra poco avrà inizio la nuova stagione venatoria, non
parlo di periodo di caccia, ma
dei mesi che precedono l’apertura, in cui svolgono censimenti e si pianificano i prelievi. Nel rispetto della normativa vigente
gli Agenti e gli Ufficiali del Corpo
di Polizia Provinciale svolgono le
operazioni di censimento avvalendosi, se necessario, della collaborazione di personale qualificato e concordano con i Comitati
di Gestione il programma delle
uscite sul territorio. Ecco perché
risulta importante la collaborazione di tutti i cacciatori! Con il termine censimento si indicano tutte quelle azioni volte ad ottenere
una stima delle consistenze della popolazione considerata e dei
principali parametri strutturali e di
dinamica della stessa. Vi sono diversi metodi di conteggio utilizzati a seconda delle specie da
censire e dei parametri da stimare. I censimenti esaustivi sono dei
conteggi assoluti, totali o completi, volti a stabilire il numero totale di animali presenti in un dato
momento all’interno di un’area
determinata, vengono utilizzati
per ungulati quali cervo, camoscio e muflone e per i galliformi.
I censimenti per zone campione servono per valutare la densità in una o più parti di una determinata area, per poi estrapolare
dati relativi all’intero comprenso-
rio; si utilizzano per il capriolo e in
alcuni casi per i galliformi. I conteggi relativi sono volti alla definizione di un indice di abbondanza relativa, come ad esempio
l’indice chilometrico per la lepre
(si contano quante lepri si vedono sui percorsi campione e si divide per la lunghezza del percorso stesso, in questo modo si trova
il numero di lepri per ogni chilometro, il dato così ottenuto si rapporta all’intero territorio vocato).
A questo punto risulta importante
ricordare a tutti le scadenze dei
censimenti nel nostro comprensorio: marzo, aprile, maggio censimenti al capriolo e ai galliformi
(al canto); luglio, agosto, settembre censimenti alla lepre e ai galliformi (sulle covate con i cani). É
importante la collaborazione di
tutti i cacciatori per poter gestire (nel vero senso della parola) il
ns. territorio e capire l’importanza del rispetto delle norme e leggi per far che anche un domani
i ns. figli possano vedere e ammirare un tetraonide oppure un capriolo o una lepre….. Franco Castelnovi
L
’Università degli Studi di Genova, nello scorso mese di
febbraio, avvisa ufficialmente il
Dottor Augusto Damiano Morosini che il Consiglio di Facoltà di
Medicina e Chirurgia, visto il curriculum professionale e visti i risultati delle sue ricerche, gli ha
conferito l’incarico di Professore
a partire dall’anno accademico
2007/2008 presso l’ospedale universitario S. Martino, uno dei più
antichi e grandi d’Europa.
Avrà così l’opportunità, lavorando alle dipendenze dell’esimio
Prof. Edoardo Bert Riboli, chirurgo di fama mondiale e da quasi
trent’anni cattedratico e direttore della clinica chirurgica dell’Università, di collaborare (soprattutto in campo gastroenterologico)
nella preparazione degli studenti
dell’ultimo anno del corso di laurea in medicina e chirurgia e nella preparazione dei medici che
seguono i relativi corsi di specializzazione.
Ci complimentiamo con il Dott.
Morosini per l’importante incarico ricevuto.
Notizie
Flash
IL NOTIZIARIO
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UN NOSTRO CONCITTADINO
RICHIESTO COME “PROF.”
AL S. MARTINO DI GENOVA
Il Dott. Augusto
Damiano Morosini professore
universitario.
ALLARGAMENTO STRADA
IN LOCALITÀ MEZZABRENO
PROGETTI PRELIMINARI PRONTI
F
inalmente pronti i progetti per l’allargamento della
Strada Provinciale 345 delle Tre
Valli in località Mezzabreno. La
Provincia di Brescia ha infatti individuato una serie di interventi di
allargamento sulla strada delle
Tre Valli ed ha inoltrato al Comune di Bienno in data 18 febbraio
2008 un progetto preliminare interessante la località Mezzabreno. Il
progetto , elaborato dall’ing. Bortolo Perugini della Provincia, ha
avuto il parere favorevole della
nostra Giunta (delibera n°20 del
25 febbraio 2008) in conformità al
nostro PRG e quindi la Provincia
ora procederà con la progettazione definitiva. Gli allargamenti
riguardano alcuni tratti lungo un
progressivo di circa mezzo chilometro a partire da dopo la curva
della vasca dell’acquedotto comunale Fontanoni in via Roccolo
sino alla località Mezzabreno. Si
tratta di un lavoro indispensabile
che l’assessorato ai Lavori Pubblici della Provincia ha finanziato ed
eseguirà. L’intervento aumenterà la sicurezza stradale in un tratto veramente critico, i biennesi e
quanti si recano durante l’estate
al passo Crocedomini ne sanno
certamente qualcosa.
17
IL NOTIZIARIO
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Associazionismo
Si chiude a
Bienno il quarto
ciclo di vita
dell’Intergruppo
alpini della
Valgrigna.
XVI ADUNATA ALPINA
INTERGRUPPO VALGRIGNA
B
ienno ospita i festeggiamenti per il sedicesimo
anno di esistenza e di operatività sul territorio dell’Intergruppo
alpini ValGrigna.
Accolti da numerosi tricolori
che sventolavano per le vie del
paese, gli alpini dell’Intergrupp
ValGrigna si sono ritrovati sabato 8 e domenica 9 marzo a Bienno per la XVI adunata. Nato nel
1993 dalla fusione dei gruppi
di Bienno, Berzo, Esine e Prestine, l’intergruppo si ritrova ogni
anno in uno dei paesi partecipanti, si iniziò allora con Berzo e
con i festeggiamenti di questo
anno a Bienno si chiude la quarta tornata. La manifestazione è
iniziata con l’adunata in Piazza
Liberazione la sera del sabato:
dopo l’alza bandiera, le penne
nere hanno formato un corteo
che, preceduto dalla Fanfara
Alpina ANA diretta dal maestro
Martino Savoldelli, ha raggiunto
l’oratorio San Giovanni Bosco.
Nel corso della serata, allietata dalla presenza della Banda
Civica Volontà di Bienno e dal
Coro le Orege de hoi, si è svolta
la premiazione degli alunni del-
I sindaci della Valgrigna ed il Presidente Bellicini Lucio, davanti
alla targa commemorativa di Luigi Ercoli con loro Gianni de
Giuli e gli Alpini Zanella e Bontempi.
18
le scuole elementari e medie
coinvolte in un progetto coordinato dal professor Bortolo Baiocchi che ha presentato inoltre
la proposta di creare un sito internet dell’Intergruppo all’interno del quale rendere disponibili i lavori svolti di anno in anno
dalle scolaresche. Il giorno successivo un gran numero di alpini
si è ritrovato al parco Oldofredi
per proseguire la celebrazione.
Con in testa la Fanfara Alpina,
il gruppo si è spostato al monumento dei Caduti per la deposizione della corona e il saluto del
Presidente Lucio Bellicini e del
Sindaco Aldo Pini. Nei discorsi la
gioia per la calorosa adesione,
per il successo di 16 anni di iniziative comuni e l’auspicio che
questa unione di intenti possa ritrovarsi anche per i programmi
che coinvolgono i Comuni della ValGrigna. Preceduto poi da
un esteso tricolore, il corteo ha
raggiunto la Chiesa Parrocchiale per la Santa Messa di Gloria a
cui ha preso parte il coro Orege
de hoi, a ricordo dei Caduti di
tutte le Guerre, sul lavoro e sulle montagne. I festeggiamenti
sono poi proseguiti con il tradizionale rancio allestito per l’occasione presso la palestra comunale.
Con la XVI adunata alpina scade il mandato del consiglio direttivo e del presidente Lucio
Bellicini che ha colto l’occasione per ringraziare quanti hanno collaborato con lui in questi
anni e hanno sostenuto e partecipato alle molteplici iniziative
promosse dall’Intergruppo a favore delle nostre comunità.
Marilucia Nodari
Il
Rugby Valle Camonica, alla sua
quarta stagione agonistica, sta
ottenendo ottimi risultati sia con la
prima squadra che con le formazioni giovanili, che quest’anno sono diventate addirittura 5 con la neonata
Under 19 che è andata ad aggiungersi alle U11, U13, U15 e U17. Una
crescita costante dovuta anche al
grande lavoro di propaganda nelle scuole del comprensorio che sta
portando al campo di Bienno sempre più ragazzi (e da quest’anno anche qualche ragazza!) desiderosi di
cimentarsi in questo sport meraviglioso. La prima squadra, impegnata nel campionato regionale di serie
C, ha esordito con una vittoria casalinga ai danni dell’Iride Cologno,
prima di subire due sconfitte con il
Desenzano ed il capoclassifica Reproscan Bergamo; dopo la battuta
d’arresto con la forte squadra orobica i ragazzi allenati da Ghirardelli e dal biennese Veraldi hanno inanellato 4 vittorie consecutive che li
hanno portati ad uno storico secondo posto in classifica. Purtroppo la
recente sconfitta con il Botticino ha
fatto retrocedere il Rugby Valle Camonica al terzo posto, ma il bilancio
fino a questo punto della stagione
è assolutamente positivo. I camuni
hanno dato del filo da torcere a tutti gli avversari e si sono dimostrati difficili da battere soprattutto in casa,
dove hanno ottenuto 3 delle 5 vittorie. Quest’anno davanti al proprio
pubblico il Rugby Valle Camonica si
è spesso esaltato mettendo in mostra anche un gioco spettacolare.
Uno dei punti di forza della formazione seniores è rappresentato proprio
dai suoi tifosi, che durante le partite
casalinghe riempiono letteralmente le tribune dello stadio Cerreto superando spesso le 100 unità. Forse è
ancora troppo presto per parlare di
serie B, ma quando dalle Under arriveranno in prima squadra giocatori di livello si potrà puntare in alto e
fare un ulteriore salto di qualità. Infatti il settore giovanile del Rugby Valle
Camonica, grazie alla competenza
ed alla passione di ottimi tecnici, fa
invidia a molti club ed in pochi anni
ha saputo portare due ragazzi a vestire le maglie delle nazionali giovanili ed ha permesso ad un terzo di
approdare al Calvisano, una delle più forti squadre professionistiche
d’Italia. In soli 4 anni la compagine
camuna è stata capace di costruire
un gruppo di 140 tesserati tra giocatori, tecnici e dirigenti e ben presto si
spera di arrivare a 200. Ovviamente
questi risultati non sarebbero possibili se alle spalle non ci fosse una struttura organizzativa seria e delle persone che dedicano gratuitamente
tutto il loro tempo libero al progetto in cui credono. I risultati sportivi,
che pure sono gratificanti, non rappresentano di certo l’obiettivo del
Rugby Valle Camonica, che è nato
da un gruppo di giovani accomunati da un sogno: diffondere i valori
di questo sport anche nel nostro territorio. Oggi il sogno è diventato realtà e vedere decine di ragazzini rincorrere un pallone ovale riempie di
orgoglio chi ci ha creduto fin dal primo momento. Sono tante le persone
da ringraziate per il supporto fornito
alla giovane società del Rugby Valle Camonica: gli accompagnatori, i magazzinieri, i genitori dei ragazzi, gli autisti dei pulmini e gli sponsor
(molti dei quali biennesi). Un ringraziamento sincero va anche all’Amministrazione Comunale di Bienno
che mette a disposizione il campo
e le strutture sportive e ovviamente
a tutti gli appassionati che la domenica vengono a vedere le partite.
L’auspicio finale è che sempre più
persone si avvicinino a questa realtà per vivere le emozioni ed i valori
che questo sport nobile riesce a trasmettere, come quelle che si vivono
nell’ormai celebre terzo tempo che,
a differenza di altri sport, nel rugby
non è stato imposto, ma è nato
spontaneamente come espressione
della lealtà e del fair play che lo caratterizzano.
Associazionismo
Vedere decine
di ragazzini
rincorrere un
pallone ovale
riempie di gioia
e orgoglio chi
ci ha creduto
fin dal primo
momento.
Vittorio Bellicini
19
IL NOTIZIARIO
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RUGBY VALLECAMONICA
UNA REALTÀ IN CRESCITA
IL NOTIZIARIO
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STORIA A PUNTATE
IL FERRO
Pagina
Culturale
Prosegue
la terza
puntata sul ferro.
Il metodo indiretto
o dell’alto forno.
Termina con
questo articolo
l’affascinante
storia della
produzione
del ferro.
fig. 1
20
Q
uesto articolo conclude
la breve storia della produzione del ferro.
Nel Tardo Medio Evo, nelle valli Bresciane e Bergamasche si
sviluppa un nuovo processo per
l’estrazione del ferro dal minerale, che viene detto metodo indiretto o dell’alto forno, ma anticamente noto come metodo alla
bresciana o alla bergamasca.
É il 1406 quando un certo Raimondino di Valcamonica ottiene
la concessione per la costruzione di un forno a Cencenighe, nel
territorio di Agordo in provincia di
Belluno. Un memorialista della val
di Zoldo, (siamo sempre in provincia di Belluno), scrive che sempre
nel quattrocento “ve n’erano introdotti di Bresciani e Bergama-
schi i quali portarono un sistema
di lavorazione diverso dal nostro
che venne detto “More Brixiano”
come leggasi in pergamene”. E
quando nel 1543 Cosimo de Medici chiede al bresciano Giovanni de’ Zambonari di costruirgli un
forno “per colare ferro” fa riferimento ad una struttura, con standard costruttivi ben collaudati, di
consumi e produttività ben definiti, che per l’epoca rappresenta
il meglio della tecnologia. Sono
sempre del XVI° secolo le notizie di forni costruiti da bresciani e
bergamaschi nel Canton Ticino
e in Francia e degli inizi del XVII°
quelle relative alla costruzione di
un forno in Polonia.
La definizione di alto forno, è dovuta al fatto che i forni impiegati sono strutture molto alte
(fino a 6 metri) per l’epoca,
mentre quella di metodo indiretto, deriva dal fatto che
il prodotto della fusione del
minerale (ora possibile grazie alle alte temperature raggiunte) è ghisa, dalla quale
solo in una seconda fase si
ricava il ferro. I forni utilizzati detti cannecchi, (figura 1)
sono strutture permanenti e
permettono una colata continua (per la durata di circa
sei/otto mesi), che viene interrotta solo quando il deterioramento dovuto all’uso
ne impedisce il corretto funzionamento. Funzionamento
che può essere così sintetizzato: dall’alto si introducono alternativamente combustibile (carbone vegetale)
e minerale che man mano
vengono fusi scendono verso il basso e quindi devono
essere continuamente rimpiazzati. II metallo, essendo
no di Malonno (figura 2), avvenuta nel1889, si ha la fine di questo
metodo di produzione ma non
dell’idea geniale, nata in periodi storici ritenuti (a torto) bui, che
per molti secoli rappresentò l’unico metodo per produrre acciaio a bassi costi e grandi quantità
e che ha continuato nei moderni altiforni.
Pagina
Culturale
IL NOTIZIARIO
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più pesante si deposita sul fondo e man mano che si forma
viene estratto di continuo. Mentre le scorie, che sono più leggere rimangono in sospensione sulla
massa del metallo fuso, e da apposite feritoie praticate nelle pareti del forno in corrispondenza
del livello della superficie del bagno, vengono continuamente rimosse.
Queste grandi strutture per funzionare hanno bisogno di grandi
quantità di aria che vengono immesse da grossi mantici azionati
da ruote idrauliche.
Con i cannecchi si possono produrre circa 1600 kg di ghisa
al giorno con una resa che
può superare il 60%. Infatti,
le maestranze bresciane e
bergamasche che nel XVI°
secolo costruirono in Toscana i loro forni, poterono usare come minerali, le montagne di scorie prodotte, nei
secoli precedenti, con il metodo del basso fuoco. Dalla
grande produttività e dalla
buona resa del metodo indiretto, si capisce perché nei
secoli scorsi le maestranze
bresciane e bergamasche
erano ricercate in tutta Europa. Fondendo nuovamente la ghisa in appositi forni,
detti di affinaggio o di riduzione, l’ossigeno contenuto
nell’aria impoverisce la ghisa del suo contenuto di carbonio che si trasforma così in
acciaio. L’acciaio ridotto in
pani o masselli viene inviato
alle fucine per le successive
lavorazioni.
Questi forni, non potendo
più reggere il confronto con
i moderni altiforni, che il progresso tecnologico del XIX°
secolo andava man mano
introducendo, almeno in
Valle Camonica, rimasero
attivi fino alla fine del secolo
XIX°. Con la chiusura del for-
Giuseppe Bettoni
fig. 2
21
IL NOTIZIARIO
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Vita
Civica
Gli alpini
di Bienno
ci ricordano
una pagina
di storia.
NIKOLAJEWKA - ECHI BIENNESI
DI QUEL TRAGICO GIORNO
DEL 26 GENNAIO 1943
L
a Russia è un immenso territorio che dall’Europa si
estende all’Asia, un crogiuolo
di popoli diversi che negli anni
si sono determinati portandola
alla configurazione politica attuale ben diversa da quella studiata a scuola anni fa. Alla Russia sono legati alcuni importanti
eventi bellici della storia, basti citare Napoleone Bonaparte che
in quella terrà registrò il suo declino militare. Le generazioni nate
nei primi decenni del ‘900 hanno un ricordo legato alla Russia,
nella tragica ritirata, durante la
seconda guerra mondiale, che
ha ribaltato la situazione dei nostri militari dell’ARMIR (Armata Militare in Russia) da inconsapevoli
aggressori a vittime. Un nome ed
una data riassumono questa catastrofe, Nikolajewka 26 genna-
io 1943. “Quel giorno la colonna
dei soldati in ritirata ristagnava,
e la massa umana si accumulava. Gente che camminava a testa china, gli occhi fissi sulla neve
concentrati in chissà quali pesanti pensieri. Era come nelle lunghe
code delle macchine, non appena chi precedeva accennava a
muoversi, quelli che seguivano si
facevano subito sotto attenti a
non perdere una spanna di terreno. La giornata, pur gelida, non
era cruda come le precedenti, diversamente, per tutto quel
tempo di attesa gli assiderati sarebbero stati di più. La colonna ,
salendo per il dosso che la separava da Nikolajewka, avvertiva
che stava entrando in una trappola di morte, circolavano voci
che i russi avrebbero paracadutato una intera divisione di truppe
Una immagine di alcuni reduci di Nikolajewka gentilmente fornita dal Sig. Ercoli Battista
22
cruentamente i russi che iniziavano a rallentare i colpi”. Questo è
in sintesi il racconto di quella terribile giorno del 26 gennaio 1943.
Per ricordare l’eroismo di quei nostri alpini, deceduti e sopravvissuti, da allora il Gruppo Alpini di
Bienno ogni anno ricorda Nikolajewka. Quest’anno la giornata
di commemorazione è caduta lo
scorso sabato 26 gennaio, esattamente 65 anni dopo. Le modalità della commemorazione sono
state quelle di sempre, la S. Messa presso la chiesa di S. Maria celebrata, quest’anno, dal nostro
concittadino don Giacomo Ercoli, poi il consueto appello dei nomi
dei 18 giovani biennesi che dalla Russia non fecero ritorno. Una
cena conviviale presso il centro
sociale con la presenza, fra le autorità, anche del vice Presidente
della sezione alpini di Vallecamonica Pietro Salari. Tutti i presenti si
sono fatti attorno a Mario Ercoli,
presente alla cena, a Giacomo
Sainini e Avanzini……. oggi residente in Francia. Essi sono gli ultimi e unici biennesi che oggi ci
possono testimoniare il ricordo di
Nikolajewka perché erano proprio la quel 26 gennaio del 1943,
hanno disceso coraggiosamente
quel pendio sotto i colpi dei Russi, sfidando la morte. A loro và tutto l’affetto e la simpatia della comunità di Bienno.
La serata, egregiamente organizzata dal Gruppo Alpini di Bienno, è stata anche occasione per
dare ringraziamento ad un socio
del Gruppo Alpini di Bienno che
da tantissimi anni lavora nell’Associazione delle penne nere, Rino
Murachelli. Al prossimo 2009. Vita
Civica
IL NOTIZIARIO
Pagina aperta su Bienno
fresche e ben armate per chiudere la ritirata. In avanti si sentivano i colpi sordi dell’artiglieria che
man mano si facevano sempre
più frequenti e distinti, ma non
c’era altra scelta, si doveva entrare in quella trappola per andare avanti. La colonna si arrestava
e si ingrossava a vista d’occhio,
il nervosismo si accumulava, e la
gente da dietro, pigiava su quelli
avanti. I caccia sovietici volavano bassi mitragliando e lanciando bombe e spezzoni sulla massa
di uomini indifesi. Un lanciarazzi
tedesco tentava di contrastare i
caccia, alcuni alpini sparavano
con i fucili, sparavano i cannoni,
la battaglia era al culmine. La fiumana di gente continuava a salire per il pendio e si ammassava
sulla piatta sommità della collina. Discendere lungo il pendio
voleva dire essere bersaglio facile delle postazioni russe ben disposte attorno a quell’anfiteatro.
Il numero dei morti aumentava e
i feriti ammucchiati sulle slitte finivano assiderati. La situazione
era disperata, rimaneva miracolosamente efficiente un carro armato, l’ultimo panzer tedesco. A
quel gigante d’acciaio era legata la salvezza di tutti, per trasportare la benzina di scorta del carro
armato sulle slitte, i tedeschi avevano impedito il trasporto di alcuni soldati feriti lasciandoli alla
morte. Prese l’iniziativa il generale della Tridentina Luigi Reverberi
che, montatovi sopra, con tutto il
fiato che gli rimaneva, urlò rivolto ai suoi uomini: “Avanti, Tridentina”. E dietro a lui ed il carro armato si mossero interi reparti. Tutta
la massa dei disperati si lanciava lungo il pendio che portava su
Nikolajewka, tanti cadevano sotto i colpi dei russi ben appostati,
ma la fiumana che scendeva dal
costone non finiva più. Più avanti il battaglione Edolo, giunto nel
tratto che portava al sottopassaggio della ferrovia, scontrava
Pini Germano
23
IL NOTIZIARIO
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Vita
Civica
Avviato
il progetto
di restauro
delle statue del
sepolcro
di Cristo Re
grazie al
finanziamento
della famiglia
Morandini.
24
PROGETTO DI RESTAURO
DEL COMPIANTO SUL CRISTO
MORTO DI BIENNO
C
ollocato
originariamente
nella cappella – sacello
del santuario dedicato a Cristo
Re, il gruppo scultoreo raffigurante il Sepolcro di Cristo è ora posizionato nella chiesa di Santa Maria Annunziata. La raffigurazione
di questo sacro soggetto prevede precise regole iconografiche
a cui si sono attenuti nel corso dei
secoli i più grandi pittori e scultori.
Nel nostro Compianto ci sono tutti i personaggi che le fonti hanno
indicato come presenti all’atto
estremo della morte di Cristo.
Il Cristo giace disteso in posizione centrale; ha un corpo giovane e ben plasmato. Ad un primo sguardo l’opera viene quasi
occultata dalla presenza di prominenti figure femminili, tuttavia
la figura del Cristo morto occupa la scena e ne è il fulcro. Procedendo nella descrizione dei
personaggi in senso orario si individuano Nicodemo, la Madonna, Maria di Cleofa, Maria Maddalena, San Giovanni, Veronica,
Maria Salomè ed infine Giuseppe d’Arimatea. Nicodemo è una
figura illustrata solo nel Vangelo di Giovanni che aiuta Giuseppe d’Arimatea a seppellire Gesù ed in particolare ha il compito
di estrargli i chiodi dai piedi. Nicodemo è rappresentato come
più giovane di Giuseppe d’Arimatea, ha vesti meno sontuose e
una barba più contenuta. La Madonna, quasi priva di sensi per il
dolore, si abbandona allargando
le braccia verso il figlio come in
ultimo e materno abbraccio.
Maria di Cleofa è ritenuta comunemente la madre dei fratelli del
Signore, termine semitico per in-
dicare anche i cugini, Giacomo
e Giuseppe. Dopo il drammatico
epilogo sul Calvario si affretta alla
tomba del Redentore per rendergli l’estremo omaggio dell’unzione rituale con vari unguenti. Nel
gruppo la sua posizione e il suo
atteggiamento di sconforto dimostrano il grande e forte legame con la Madonna e il Cristo.
Maria Maddalena o di Magdala,
dopo aver presenziato alla morte
di Gesù, veglia amorosa di fronte al Sepolcro. È rappresentata
con i lunghi capelli sciolti, la veste rossa e il viso piangente. San
Giovanni Evangelista è il discepolo prediletto ed è presente ai
piedi della Croce, momento in
cui Gesù gli affida la madre. Iconograficamente è rappresentato
con fattezze giovanili, lunghi capelli chiari ed è posto in disparte rispetto agli altri personaggi del Compianto. Veronica è la
pia donna che, nella tradizione
cristiana, vedendo la fatica e la
passione di Cristo nel trasportare
la Croce, gli deterge il viso con
un panno di lino sul quale rimane
l’impronta del viso di Gesù. Nella rappresentazione è facilmente
individuabile perché regge nelle
mani il panno con il volto di Cristo. Maria Salomè è con Maria sul
Golgota ai piedi di Gesù ed è fra
i primi testimoni della resurrezione. Iconograficamente è rappresentata con il volto giovane e dolente ed ha il corpo parzialmente
coperto da un manto.
Giuseppe d’Arimatea, anziano nobile del Sinedrio che prima
non approva le decisioni prese
dai colleghi durante il processo a Gesù e dopo la morte del Cristo
vece ha subito notevoli danni da
deformazione dovuti a sollecitazioni microclimatiche e le cadute
di colore sono vistose. Il progetto
consiste nel trasporto delle opere presso i laboratori del Centro
Formazione Professionale di Cremona dove ogni scultura sarà restaurata seguendo metodologie
diverse ed appositamente individuate con riferimento al differente stato di conservazione di ciascuna opera. Lo studio prevede
inoltre una misurazione dei parametri ambientali sia dell’attuale
sede che del sacello di Cristo Re.
Dopo un opportuno monitoraggio
dell’ambiente e l’installazione di
una macchina di compensazione delle variazioni termiche stagionali si ritiene che sarà addirittura possibile riposizionare il gruppo
scultoreo nel suo originario luogo
di conservazione presso la cappella nel Santuario di Cristo Re.
Vita
Civica
IL NOTIZIARIO
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si presenta da Pilato per ottenerne la salma e darle degna sepoltura così che non venga gettata
in una fossa comune con i corpi dei due ladroni. È caratterizzato da una folta barba e dalla nuca stempiata e regge il lenzuolo
usato per deporre il corpo di Cristo dalla Croce. Per quanto riguarda lo stato di conservazione
delle opere, il Cristo morto si presenta in uno stato meno grave rispetto alle altre sculture, infatti sul
supporto non sono presenti fenditure e le lacune nella pellicola
pittorica sono poco diffuse e di ridotte dimensioni. Le figure di San
Giovanni Evangelista, Veronica e
Maria Salomè sono state oggetto di un intervento di restauro in
tempi recenti e quindi i problemi
che si evidenziano sono meno rilevanti e principalmente legati al
sollevamento e al parziale distacco del colore a causa degli sbalzi
di temperatura. Il supporto ligneo
che costituisce le altre sculture in-
Marilucia Nodari
25
IL NOTIZIARIO
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Vita
Civica
Una forte
testimonianza
al femminile di
impegno civile.
RITA MELLO
LE DONNE E LA RESISTENZA
C
i ha lasciato, all’età di 89 anni,
Margherita Morandini Mello. I
funerali, in forma civile, si sono svolti
nel cimitero di Bienno alla presenza
numerosa di cittadini ed Autorità a
testimonianza dell’affetto e la stima
nei confronti di una donna che con
forza ha testimoniato nella sua lunga
vita, l’importanza del ruolo femminile
nella società di ieri e di oggi. Rita era
attenta e puntuale lettrice del Notiziario comunale, abbiamo ricevuto
dalla figlia Vanna questa sintesi sulla
vita della mamma che proponiamo
a tutti i nostri lettori.
“Si è spenta a Lovere, dove da qualche tempo viveva, Margherita Morandini Mello. Ottantanove anni, ha
vissuto i momenti più bui della storia
italiana: gli anni della dittatura fascista e della guerra.
Ritrovatasi, dopo l’8 settembre 1943,
con un figlio di quasi due anni e il marito Primo deportato nei lager nazisti
per aver rifiutato l’adesione al rinato governo fascista della Repubblica
di Salò, decise di impegnarsi a fianco del gruppo partigiano delle Fiamme Verdi formatosi sulle montagne
di Bienno. Un impegno modesto, ma
non privo di rischi: mettere a disposizione la cascina di Limen, procurare viveri e medicinali, accompagnare prigionieri scappati dai campi di
concentramento tedeschi, dare rifugio agli ebrei, curare feriti…..
Un impegno modesto, ma che, uni-
to a quello di altre donne spesso dimenticate (come Achilla Morandini,
uccisa alle Tambusine mentre si recava ad avvertire i partigiani di un
rastrellamento tedesco), ha contribuito a tessere quella rete di solidarietà che ha dato sostegno ai gruppi partigiani ed ha consentito a tanti
ebrei e soldati inglesi, francesi, russi, senegalesi …. Di trovare rifugio in
Svizzera o di unirsi alle formazioni partigiane che operavano, in mezzo a
mille difficoltà, sulle nostre montagne. Un impegno che le è valso un
riconoscimento morale di cui andava orgogliosa, un “Attestato di gratitudine” rilasciato dal Comandante
Supremo delle Forze Alleate del Mediterraneo, il Feldmaresciallo Britannico H.R. Alexander.Libertà, democrazia, pace, uguaglianza, solidarietà,
giustizia, emancipazione della donna,
i valori dell’ Antifascismo e della Resistenza, insomma, sono gli ideali per
cui ha lottato e che ha cercato di
trasmettere ai suoi figli, alla nipote Simona ed ai giovani. Era molto legata, poi, al suo paese; voleva conoscerne la storia, si impegnava come
poteva a difenderne le bellezze e
cercava, nei limiti dell’età e delle
malattie, di partecipare il più possibile alla vita della comunità.
“Ho fatto solo la quinta elementare, diceva, ma questo non mi ha impedito di capire da che parte stare,
ascoltando la mia coscienza e rimanendo sempre coerente con le mie
idee”.
Lovere, gennaio 2008
Vanna Mello
Breve strofa inedita sulla dominazione veneziana scritta da Rita:
“La al dei mai l’è ona grant alada
onfina a Enezia,
on dol sicsent, l’è rüada
l’è rüada con cancei, fèradê,
rènghérê e cadinas
e on quach frear sénsa bras
chèl fèr i sè bèl batet
pò a i Dogi i là lodat
anche sè a la fi i la mal pagat”
26
C
on l’inizio del 2008 il servizio delle Assistenti Sociali è
passato in carico alla neo costituita Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona della Vallecamonica di cui 35 Comuni della valle
fanno parte, compreso Bienno.
Nella riorganizzazione del servizio
l’Azienda ha operato alcuni cambiamenti fra cui quello dell’Assistente Sociale dell’area omogenea della Valgrigna, la dott.ssa
Noemi Pedretti è infatti passata
alla zona omogenea di Capo di
Ponte e la Valgrigna è stata assegnata alla dott.ssa Sara Orsignola. Presentiamo dunque ai lettori del Notiziario la nuova Asistente
Sociale. Sara Orsignola (classe
1981), nativa di Paspardo, è laureata in scienze del servizio sociale presso la facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Brescia nel 2003.
Attualmente sta conseguendo
la specializzazione in scienze per
le politiche sociali e del 3° settore presso la facoltà di Sociologia
dell’Università Cattolica di Milano. La dott.ssa Orsignola ha lavorato inizialmente al servizio sociale anziani disabili dell’A.S.L. di
Vallecamonica presso l’ospedale di Edolo, poi nel 2006 e 2007
ha lavorato come Assistente Sociale prezzo la zona omogenea
di Capo di Ponte che comprende i comuni di Capo di Ponte,
Ceto, Cimbergo, Paspardo, Ono
S. Pietro, Cerveno, Losine, Niardo
e Braone. Ultimamente ha operato una collaborazione anche
a Lovere per la Comunità Montana dell’alto Sebino nell’ambito
della tutela minori. Giunge quindi a Bienno con una comprovata
esperienza lavorativa alle spalle.
Riportiamo gli orari di ricevimento
che la dott.ssa Orsignola ha concordato con i nostri Comuni.
GIORNO
ESINE martedì
mercoledì
10,00/12,00
16,00/17,00
SACCA DI ESINE
martedì
09,00/09,45
PLEMO DI ESINE
venerdì
09,00/09,45
lunedì
mercoledì
15,00/17,00
10,00/12,00
BERZO INFERIORE
martedì
giovedì
15,00/17,00
09,30/10,30
PRESTINE
giovedì
11,00/13,00
BIENNO
Servizi
Sociali
IL NOTIZIARIO
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ASSISTENTE SOCIALE
AREA VALGRIGNA
Presentiamo
ai lettori
del notiziario
la nuova
Assistente
Sociale.
ORARIO
L’Assistente sociale è inoltre reperibile, in orario d’ufficio, al numero di
telefono cellulare 331 - 67 77 730. L’Amministrazione Comunale nel ringraziare la dott.ssa Noemi Pedretti per l’operato svolto a Bienno augura buon lavoro alla dott.ssa Sara Orsignola.
27
IL NOTIZIARIO
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Vita
Civica
Gli avisini di
Bienno in testa
alla classifica
della solidarietà
dei donatori
di sangue.
GRUPPO AVIS BIENNO:
UN PRIMATO CHE VA DIFESO!
C
arissimi lettori, in questo articolo vorremmo mettere
in evidenza l’importanza vitale del
proprio sangue. Vi sono tra noi persone ottimiste, fiduciose e disponibili che sperano che il proprio sangue, puro e sano, salvi chi ne ha
bisogno, senza distinzione di razza, religione o ideologia politica.
Per piccolo o grande che sia il nostro aiuto diventa speranza di vita
concreta. Chi ci chiede una mano
per sopravvivere ha realmente un
enorme bisogno di noi, della nostra presenza, del nostro entusiasmo. È per questo che bisogna ringraziare tutte le persone volontarie
che si impegnano nell’aiutare gli
altri. Persone che disinteressatamente donano parte di sé salvando molte vite umane. A Bienno alla
fine del 2007 i donatori attivi erano
125 e sono state effettuate 313 donazioni. Rispetto ad altri paesi della Valle Camonica, Bienno è quello
che può vantare il più altro numero di donazioni e questo non può
che farci inorgoglire! Ma ciò non è
ancora sufficiente poiché anche a
Bienno c’è veramente bisogno di
un ricambio generazionale.
Siamo noi Avisini, soci e simpatiz-
zanti che dobbiamo convincere i
nostri figli, i loro amici, i nipoti e tutti
i giovani sani e di buoni principi, a
donare sangue e questo deve essere fatto oggi, non domani, perché potrebbe essere ormai troppo
tardi. Si sa che i giovani per loro natura sono molto sensibili agli aspetti della vita, quindi forza, fatevi
avanti, cercate di capire che basta questo semplice gesto che non
richiede nessuno sforzo e un piccolissimo impegno in ordine di tempo,
per aiutare chi veramente ha bisogno, chi magari, giovane come
voi, allunga una mano chiedendo
di poter proseguire il suo cammino
di vita. Fatevi un esame di coscienza e sappiate che, con un po’ di
sacrificio, tutti voi potete fare qualcosa di veramente “grande” per
gli altri. Donare non è un obbligo,
ma un dovere verso coloro che
stanno aspettando una sacca di
sangue per poter continuare a sorridere come fanno sempre gli Avisini dopo aver concluso la donazione… provare per credere!!!
Per diventare Avisini e per qualsiasi altra informazione potete contattare i seguenti numeri 0364/321156
0364/406324 - 0364/406356.
TOTALE DONATORI ATTIVI AVIS INTERCOMUNALE BRENO ANNO 2007
GRUPPI
DONATORI
Bienno
125
Breno
126
Cividate C.
74
Niardo
69
Berzo Demo
56
Sellero
56
Paspardo
56
Nadro
47
Valle di Saviore
46
Cerveno
41
Ceto
44
Cimbergo
35
Capo di ponte
34
Losine
28
Braone
24
28
DONAZIONI
EFFETTUATE
MEDIA N° DONAZ.
ANNUE PER AVISINO
313
243
174
161
118
101
98
98
92
87
74
63
62
56
42
2.48
1.93
2.25
2.48
2.15
1.77
1.73
2.06
1.94
2.15
1.64
1.77
1.80
2.04
1.83
I
l dovere di un buon amministratore
è quello di fare sempre e comunque l’interesse dei propri concittadini,
questo anche quando ciò conduce
ad una scelta che potrebbe sembrare a prima vista impopolare. Questa
premessa è d’obbligo trattando della sofferta scelta di rinunciare al servizio scuolabus. Tale decisione, nata dal
disagio nel veder circolare il pulmino
praticamente vuoto, è maturata prima
in seno alla maggioranza consigliare
ed è stata poi condivisa con le minoranze nell’ultimo Consiglio Comunale.
Proprio accogliendo una richiesta proveniente dalla Gruppo Indipendenti, abbiamo deciso, ad ulteriore riprova della bontà della nostra scelta ed
al fine di verificare che non fosse il costo di 35,00 euro mensili a scoraggiare possibili passeggeri, di interpellare
nuovamente i cittadini di Bienno. Sono
perciò stati distribuiti oltre 200 questionari nei quali veniva chiesto ai genitori degli alunni delle Scuole Elementari
e Medie se fossero interessati ad utilizzare lo scuolabus, proponendo anche
l’eventualità che tale servizio fosse erogato gratuitamente.
Come sospettavamo la risposta ha
confermato pienamente le considerazioni già analizzate: solamente 4 ragazzi, gli stessi che in quest’ultimo periodo hanno usufruito di tale servizio, si
sono dimostrati interessati. Ecco allora
che è sembrata logica conseguenza
evitare alla cittadinanza di sobbarcarsi una spesa di oltre 20.000,00 euro annui per erogare un servizio che, stante
l’esigua richiesta, non ha più ragione
di esistere. Naturalmente queste valutazioni sono contingenti alla situazione riscontrata. Nulla impedisce che
a fronte di un considerevole aumento della richiesta il servizio scuolabus
possa essere riattivato in futuro. Ricordiamo inoltre che il pulmino ed il suo
autista rimangono a disposizioni delle
scuole di Bienno per tutte quelle attività che devono essere svolte fuori sede
o che comunque necessitano di uno
spostamento al di fuori del nostro Comune.
Se per le ragioni ora descritte i cittadini di Bienno hanno momentaneamente “perso” lo Scuolabus, da lunedì 31
marzo 2008 ritroveranno il PIEDIBUS.
Per quanti l’avessero dimenticato ri-
cordiamo che il PIEDIBUS altro non è
se un “autobus” che si muove a piedi, formato dalla carovana dei ragazzi
della Scuola Elementare che si recano
a scuola accompagnati da un adulto “autista”. Il PIEDIBUS, come un vero
autobus, parte da un capolinea e, seguendo un suo itinerario, raccoglie i
passeggeri alle fermate, rispettando
orari prestabiliti. Una importante novità introdotta per quest’anno sarà la
collaborazione con l’Associazione Anziani e Pensionati di Bienno – A.P.A.B.,
la quale provvederà a fornire giornalmente gli “autisti” del Piedibus, sgravando in tal modo i genitori dall’onere
di suddividersi i turni di accompagnamento.
Non abbiamo l’ardire di pensare che
questa iniziativa sia in grado da sola di
risolvere la questione della viabilità di
Piazza Liberazione negli orari concomitanti con l’entrate e l’uscita degli alunni dalla Scuola, ma, come l’esperienza
dell’anno scorso ha dimostrato, i benefici sono innegabili.
In conclusione, e confidando che
le considerazioni di assoluto “buon
senso”sopra riportate possano essere
condivise dalla maggioranza dei biennesi, invitiamo nuovamente tutti i genitori a valutare seriamente la possibilità di usufruire del PIEDIBUS, è un modo
semplice per far loro del bene ai propri
figli (l’attività fisica è alla base di una
vita sana); far del bene all’ambiente (
chi va a piedi non utilizza l’auto, non
spreca risorse energetiche e non inquina); far del bene alla comunità (un’automobile in meno nella Piazza di Bienno negli orari critici riduce i disagi ed i
pericoli legati alla circolazione).
Vita
Civica
Pulmino
scuolabus
sottoutilizzato,
si ripropone
l’esperienza
del Piedibus.
Preziosa la
collaborazione
del Centro
Anziani per ...
guidare
il Piedibus.
L’Assessorato
ai Servizi Sociali
29
IL NOTIZIARIO
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DALLO SCUOLABUS AL PIEDIBUS
IL PASSO É BREVE
IL NOTIZIARIO
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LAUREATI BIENNESI
Notizie
Flash
K
atia Sainini,
(classe 1983) si è laureata il giorno 26 ottobre 2007
presso l’università degli studi di Brescia. Facoltà di Economia. Laurea in Economia e Gestione dell’Informazione e
della Comunicazione. Con una tesi dal titolo: “Gestione
del sistema Logistico in un’Azienda Siderurgica”.
Bienno continua
a sfornare laureati, o meglio,
laureate.
A
lessandra Morandini,
(29/11/1982). Dopo aver conseguito due lauree triennali presso l’Università di Bologna, il
22 luglio 2004 in Relazioni Internazionali e il 29 marzo 2004
in Scienze Giuridiche, il 2 ottobre 2007 ho sostenuto, nello stesso Ateneo, la tesi di laurea specialistica in Giurisprudenza, ottenendo il massimo dei voti. La tesi, redatta all’estero nell’ambito di un progetto di ricerca svolto
presso l’Università di Lisbona, riguarda la circolazione di
modelli e istituti giuridici tra gli Stati membri della Repubblica Federale del
Brasile. Il 4 febbraio 2008 ho vinto un dottorato di ricerca in diritto pubblico all’Università di Perugia, classificandomi prima in graduatoria, ciò mi
permetterà di proseguire la mia attività di ricerca in ambito universitario
per i prossimi tre anni. Allo stesso tempo continuerò la pratica forense in
diritto amministrativo all’Avvocatura Distrettuale di Stato di Bologna.
M
arica Morandini
(Classe 1977): l’11 ottobre 2002 ha conseguito la
prima laurea in Scienze dell’Educazione, con votazione
finale 110/110, presentando una tesi in filosofia dal titolo “ Uomo e Dio nel pensiero di Jean-Paul Sartre”. Il 18 dicembre 2007 ha conseguito la seconda laurea in Scienze
della Formazione Primaria, con votazione finale 110/110,
presentando una tesi in geografia dal titolo “Bienno: un
antico borgo medioevale della Media Valle Camonica”,
dove, attraverso una lettura storico-geografica, si sono individuati i segni
urbanistici, monumentali ed artistici di Bienno. La tesi pone particolare attenzione alle risorse del territorio (i metalli, il legname, l’acqua), che hanno permesso a Bienno di divenire, nel corso della storia, il maggior centro
di lavorazione del ferro in Valle Camonica.
M
arzia Morandini
(classe 1983), il 25 ottobre 2007, ha conseguito la
laurea specialistica in Psicologia Clinico-Dinamica, presso l’Università degli Studi di Padova, con votazione finale
di 110 e lode. La tesi, intitolata “Coinvolgimento paterno
e triade familiare nei primi quattro anni di vita del bambino”, si propone di analizzare come le percezioni della
coppia genitoriale circa il coinvolgimento paterno, evolvano nel corso dei primi 48 mesi del bambino, valutando
in che modo la visione delle madri riguardo la partecipazione dei partners nelle attività di cura dei figli possa essere messa in relazione con la
percezione che i padri hanno di sé. Inoltre ci si è soffermati ad esaminare l’evoluzione della qualità delle interazioni triadiche, analizzando la relazione tra il grado di coinvolgimento paterno, le competenze interattive
familiari ed il temperamento del bambino.
30
T
orniamo ad informare i lettori del Notiziario sull’argomento
della gestione delle acque. Il 21 dicembre scorso si è tenuta a Brescia
l’Assemblea del Consorzio AATO (Autorità d’Ambito Territoriale Omogeneo) di cui ogni Comune della Provincia fa parte. Della Valle Camonica, erano presenti i Sindaci dei Comuni di Bienno,Braone ed Edolo. L’Assessore all’Ambiente della Provincia
di Brescia Enrico Mattinzoli ha ricordato che il Sistema Idrico Integrato
(SII), per legge, deve essere affidato ad un unico gestore per ciascuna
area omogenea. Mattinzoli ha rassicurato che il SII, attraverso la Conferenza d’Ambito, è in mano pubblica,
ed il Gestore di ciascuna zona dovrà
realizzare i progetti che i Comuni gli
ordineranno. Praticamente il Gestore, ha detto: “è il mezzo attraverso
cui la parte pubblica realizza i propri
indirizzi”. Sono 192 i Comuni bresciani
che hanno aderito alla Conferenza
d’Ambito fra cui 12 sono stati commissariati, i restanti 14 Comuni che
non hanno aderito verranno commissariati prossimamente. Ricordiamo che la legge prevede che, per
i Comuni che non aderiscono, sarà
un Commissario ad acta nominato
dalla Regione ad agire in loro vece
per questa adesione. L’area Gardesana ha proceduto all’affidamento
del SII alla società GARDA UNO dal
giugno 2006. Mattinzoli ha riferito che
nell’area omogenea del Garda, nel
corso del 2007, sono state realizzate opere (rifacimento e ampliamento acquedotti, impianti di potabilizzazione, reti fognarie, impianti di depurazione etc.) per 30 milioni di euro
sgravando i comuni interessati per
un costo di 5,5 milioni di euro. L’area
Centrale prosegue, sempre dal giugno 2006, gli affidamenti del SII alla
ASM e controllate. Quindi, per due
delle tre aree omogenee della Provincia di Brescia, la gestione del SII è
stata avviata. Il dott. Zanello, coordinatore della
Segreteria Tecnica dell’ATO, ha poi
spiegato lo stato delle cose sull’area
Ovest, che è la nostra con la Franciacorta ed il Sebino bresciano, in
cui sono presenti otto società pubbliche che gestiscono servizi idrici (una
delle otto è la Valle Camonica Servizi
s.p.a.). Un Gestore individuato dalla
Franciacorta e dal Sebino sarebbe la
Cogeme, che gestisce già il SII in 44
comuni, mentre la nostra valle non
si è ancora determinata. Ma da ciò
pare dovrebbe nascere una società del gestore unico chiamata AOB
(Area Ovest Bresciano). La situazione
è complessa in quanto al 31 dicembre 2007 le gestioni degli acquedotti in economia dovevano scadere,
ma l’attuale Finanziaria non permette all’ATO, in questo momento, di affidare il servizio e quindi vi è una situazione paradossale di stallo.
L’Assemblea del 21 dicembre ha per
questo deliberato degli indirizzi ai fini
dell’individuazione di modalità di gestione del Servizio Idrico in modo da
consentire la prosecuzione dei SII e
dare la possibilità ai Comuni di dare
piena esecuzione del servizio su tutto
il territorio. Praticamente un Comune, se lo vuole, avrebbe la possibilità
di affidare il Servizio Idrico al gestore di riferimento della propria area in
modo da adempiere alla scadenza
del 31 dicembre (una volta affidato,
però, non si può più tornare alla gestione in economia!).
Affidare questo servizio vuol dire anche applicare la tariffa d’ambito. É
una situazione complessa ed il dott.
Zanello ha detto che la posizione
della Valle Camonica sarebbe sta-
Dalla
Vallecamonica
Assemblea
AATO del 21
dicembre 2007.
Presenti solo tre
comuni della
Vallecamonica.
Poco chiara
la situazione
dell’area
omogenea a
cui appartiene
la nostra Valle.
31
IL NOTIZIARIO
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GESTIONE DELLE ACQUE
ASSEMBLEA CONSORZIO AATO
DEL 21 DICEMBRE 2007
IL NOTIZIARIO
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Dalla
Vallecamonica
ta analizzata nel primo incontro utile della Segreteria Tecnica dell’ATO
(per la valle ricordiamo che il rappresentante è l’ing. Fabio Fanetti , sindaco di Sonico). Attendiamo quindi
l’evolversi delle cose anche se una
cosa è certa, la latitanza dei camuni
da una parte ed il resto della Provincia dall’altra dove si spendono i soldi per migliorare reti idriche, fognature ed impianti di depurazione seppur
con una tariffa per gli utenti ben più
alta della nostra. Altra cosa certa, rimarcata da Mattinzoli e da Zanello, è
che rimanendo con la gestione degli
acquedotti in economia non si potrà
accedere ai finanziamenti necessari
per rinnovare o ampliare acquedotti
e fognature. Fortunatamente, attraverso gli accordi di programma, deliberati in precedenti conferenze ATO,
è possibile dare attuazione ad alcuni investimenti del Piano d’Ambito fra
cui quello che interessa a noi: Il collettamento della Val Grigna al depuratore di Esine.
Pini Germano
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER VALORIZZARE
L’AREA DELLA VALGRIGNA
Bienno approva
un accordo
con la regione
che porterà
interventi per
oltre 600.000 €
fra cui uno
sulla ex colonia
della Valdajone.
32
I
l Consiglio Comunale del 27 dicembre scorso ha approvato
all’unanimità un importante accordo di programma per la valorizzazione dell’Area Vasta della Valgrigna al
cui centro si colloca la proprietà regionale gestita dall’ERSAF.
A questo accordo di programma
partecipano con la Regione Lombardia e l’ERSAF la Provincia di Brescia, le Comunità Montane della Val
Trompia e Vallecamonica ed i Comuni di Artogne, Berzo Inferiore, Bienno, Bovegno, Collio, Esine, Gianico e
Prestine. Nell’accordo sono previsti
tutta una serie di interventi tesi alla
valorizzazione ambientale, culturale e turistica della foresta regionale
della Valgrigna in modo da generare opportunità di sviluppo economico e promozione del nostro territorio.
L’eccezionale partecipazione di tutti
gli Enti Pubblici citati favorirà l’afflusso degli investimenti per un importo complessivo totale di 4.700.000€.
Una cifra considerevole spalmata
nell’arco di quattro anni che porterà significativi interventi atti a migliorare la viabilità montana, valorizzare
la rete sentieristica, la valorizzazione
delle infrastrutture montane, la fruizione turistico-ricreativa e la manutenzione dei fabbricati d’alpe.
Il Comune di Bienno sarà impegnato in questi quattro anni per una cifra complessiva di 127.750 € ma gli interventi considerevoli verranno dalla Regione Lombardia (1.539.000 €)
dall’ERSAF (1.073.000 €) e dalla Comunità Montana di Vallecamonica
(506.750 €). Tutti gli Enti partecipanti si
impegneranno ad attuare una politica innovativa di gestione territoriale
mirata alla costruzione di un sistema
ed un rete di soggetti locali pubblici
e privati che si aggiungeranno all’ERSAF, ai Comuni e agli Enti sovra comunali. Questo significa piani comprensoriali d’alpeggio per favorire
la fruizione da parte delle aziende
agricole locali, promozione e sostegno alle associazioni volontarie che
si impegnano ad iniziative di manutenzione e valorizzazione del territorio attraverso convenzioni, programmazione comune di eventi turistici
e culturali che interessano l’area. In
poche parole l’accordo darà un for-
gramma di cui Bienno fa parte, un
accordo strategico che riverserà in
quattro anni tanti interventi per le nostre montagne. É giusto sottolineare
l’impegno profuso in questo accordo dalla Regione Lombardia nella
persona dell’Assesore all’agricoltura
Viviana Beccalossi e dall’ERSAF nella persona del Presidente Francesco
Mapelli. Bienno ha già sperimentato
positivamente l’efficacia della metodologia dell’accordo di programma
nella recente ristrutturazione avvenuta per le fucine ex Franzoni e Comensoli e nel percorso del vaso Re.
Non sarà sfuggito ai lettori del Notiziario che l’aspetto particolarmente
importante per Bienno è l’intervento
sulla ex colonia della Valdaione per
uno stanziamento di 280.000 €. La colonia è già stata affidata in gestione
al Gruppo Alpini di Bienno e sono già
stati eseguiti dei lavori dal gruppo fra
cui la realizzazione dei servizi igienici. Evidentemente queste risorse andranno convogliate in questo progetto che il Comune aveva già iniziato nel 2005 attraverso la convenzione con gli alpini. Per concludere
ora tutti i Consigli degli Enti coinvolti
hanno approvato questo accordo di
programma e non resta che la sottoscrizione ufficiale presso la Regione Lombardia, dopodiché si inizierà
a lavorare.
Dalla
Vallecamonica
Giacomo Morandini
Notizie
Flash
NOTIZIE FLASH
Siamo lieti di informarvi che presso la biblioteca comunale è attivo,
dall’inizio di febbraio, il nuovo servizio di navigazione internet per gli
utenti. L’attivazione della postazione, è stata possibile grazie alla rete
wirless che da poco è stata installata in paese.
Per ora il servizio è gratuito ed ognuno ha diritto, previa prenotazione, a
30 minuti di navigazione per un massimo di quattro volte in un mese.
Aperto il servizio
di navigazione
internet presso
la Biblioteca
Civica.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a passare presso la biblioteca o
a telefonare al numero 0364 300370, nei seguenti orari.
LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
16-13 - 18.10
16.30 – 18.30
14.00 – 18.00
GIOVEDÌ
VENERDÌ
SABATO
14.00 – 18.00
10.00 – 12.00
10.00 – 12.00
33
IL NOTIZIARIO
Pagina aperta su Bienno
te impulso di sviluppo alle potenzialità che derivano da questa foresta
della Valgrigna. Ma veniamo a Bienno e vediamo in dettaglio quali sono
gli interventi previsti sul nostro territorio fra cui alcuni lavori già avviati dal
Comune. La riabilitazione della strada per la malga Arcina (45.000 €),
la sistemazione della strada Campolaro-Cogolo-Travagnolo (362.000
€), straordinaria manutenzione delle strada Valadaione-Roccolo della Bruciata recentemente inserita fra
le strade agro silvo-pastorali (80.000
€ messi dalla Comunità Montana),
straordinaria manutenzione strada di
accesso Ponte Sesa – Stanga Campolungo (50.000 €), ristrutturazione e
messa a norma della ex colonia della Valdaione ad uso struttura ricettiva
montana (280.000 € di cui il Comune
di Bienno sarà il soggetto attuatore).
Ma oltre a questi interventi diretti su
Bienno ve ne sono altri di cui tutti i
soggetti partecipanti beneficieranno
quali le attività promozionali e la realizzazione di guide turistiche dell’area
(110.000 €), allestimenti espositivi e realizzazione di vetrine, realizzazione di
cartellonistica, attività di promozione per i prodotti lattiero-caseari delle malghe dell’area etc. L’ERSAF su
Bienno provvederà alla sistemazione della malga di Campolungo Inferiore, la malga di Figarolo. Speriamo
di avere dato giusta evidenza all’importanza di questo accordo di pro-
IL NOTIZIARIO
Pagina aperta su Bienno
Dalla
Vallecamonica
Bilancio 2007
sostanzialmente
in pareggio.
Cauto ottimismo
per la nuova
stagione
del nostro
Consorzio.
CONSORZIO FORESTALE
DELLA BASSA VALLECAMONICA
S
ostanziale pareggio è il risultato
finale che i soci del Consorzio
Forestale della Vallecamonica hanno potuto constatare leggendo il bilancio consuntivo 2007 presentato
nell’Assemblea del 25 febbraio.
Dietro ai 3.500 euro di utile d’esercizio sta evidentemente la constatazione che il nuovo direttivo guidato
dal Presidente Cotti Regis ha lavorato bene. É da sottolineare che il
Consiglio di Amministrazione ha deliberato, nel corso del 2007, di ridurre il proprio compenso del 50% portando quello del Presidente a 6.000
euro all’anno ed a 2.000 euro/anno
quello complessivo dei restanti Consiglieri. Il Presidente ha spiegato che
il Consorzio non ha mai dovuto ricorrere all’utilizzo del fido bancario azzerando praticamente il costo degli oneri finanziari. Consorzio che in
questi ultimi due anni ha aumentato la percentuale delle attività commerciali svolte (dal 12% è passato al
56%), vale a dire una contestuale riduzione delle attività istituzionali che
risultano quelle normalmente prive di
reddito. Nel 2007 l’impiego di personale è risultato di 10 operai stagionali più altri tre impiegati dall’ERSAF e,
verso la metà dell’anno, è stato affiancato all’attuale Direttore dott.
Il Presidente Cotti ed il Dott. Benigni durante l’assemblea
34
Benigni il dott. Fiora che dovrebbe
sopperire all’aumento dei lavori e
dei cantieri previsti nel il 2008. Questo porterà all’aumento di impiego di
personale di almeno tre unità. Il Consorzio Forestale ha prodotto lavori nel
2007 per circa 540.000 euro e prevede lavori nel 2008 per un importo pari
a 740.000 euro. Veniamo quindi a sintetizzare i numeri del bilancio di previsione 2008 presentato sempre nella stessa serata. Gli otto Comuni soci
più la Comunità Montana versano
49.300 € di quote, ed i lavori previsti
porteranno entrate per 740.000 €. Altri
60.000 € verranno dalla gestione dei
tagli e vendita di legname. Per contro le uscite per personale tecnico (2
geometri più il Direttore, il commercialista, Medico del Lavoro e consulenti) e del costo degli Amministratori sarà pari a 145.000 €. Le spese di
produzione (operai, materiali, veicoli, assicurazioni etc.) saranno di circa
615.000€ a cui si aggiungono 53.000
€ di spese generali(affitto sede,oneri
tributari, energia elettrica, riscaldamento, ammortamenti etc.). Numeri dunque prudenti a cui i soci guardano con tiepido ottimismo, resta infatti ancora fresca la ferita del deficit
finanziario del Consorzio di qualche
anno fa che i Comuni dovettero ripianare.
Tiepido ottimismo che ha portato
il Presidente alla previsione di poter
acquistare nel 2008 qualche mezzo
di cantiere riducendo così la voce
dei noli che risulta ancora un costo
un po’ alto. Per Bienno sono previsti i
lavori di completamento della strada
Ponte di Fontanazzo – Co de Mort ed
alcuni interventi di taglio di conifere. Il recente Accordo di Programma
sottoscritto da Bienno ed altri Comuni con ERSAF e la Regione per l’area
VASTA della Val Grigna fa però sperare la possibilità di affidamento di ulteriori lavori al nostro Consorzio.
N
ella consueta Assemblea Ordinaria di fine anno del Consorzio Servizi di Valle Camonica i soci hanno discusso, oltre alle deliberazioni di rito, di
un argomento veramente strategico
per il futuro della nostro Consorzio a cui
fanno capo le società dei servizi per la
distribuzione del metano, la raccolta rifiuti, la fornitura di energia e gestione
del servizio idrico. Ma riassumiamo gli
argomenti per i lettori del Notiziario.
1) L’Assemblea ha accettato la richiesta di adesione al Consorzio
fatta dai Comuni di Pisogne e Costa Volpino.
2) É stato comunicato il cambio di
assetto societario della TSN s.p.a.
che è l’azienda che gestisce il teleriscaldamento per i Comuni di Sellero, Novelle e Cedegolo e sfrutta la vendita dell’energia elettrica
prodotta dalla centrale a biomasse di Sellero. Recentemente era
stato deciso un aumento di capitale portando la partecipazione degli Enti Locali al 51%. In base a questo un socio privato, la Cofatec Italia, è stata interessata all’acquisito
dell’80% delle TSN. La Cofatec Italia è una società controllata al 100%
dalla multinazionale Gas de France
e che è molto forte nella filiera del
legno. Tutto ciò porterà ad un miglioramento dei conti della TSN il cui
risultato economico non è brillante.
La Cofatec Italia ha subito portato il
costo della biomassa da 60 €/mc a
40 €/mc e già nel 2007 ha incrementato la produzione della centrale
del 20% (nel 2006 era di 13,5 milioni di Kwh che nel 2007 sono passati
a 16 milioni di Kwh). Resta per il momento lontana l’ipotesi di trasformare la centrale a biomasse in un
termoutilizzatore. L’entrata in campo di questo nuovo socio dovrebbe
sollevare i conti della TSN su cui, sino
ad ora, gli Enti Pubblici hanno sempre dovuto andare in soccorso. Per
tutelare la parte pubblica si è fatto
in modo che il quorum deliberativo
assembleare sia del 75%.
3) L’Assemblea è stata chiamata
a definire degli indirizzi societari per
la società Integra s.r.l., altra partecipata con un socio privato (la Fen
Energia), che opera nella gestione calore. I nuovi indirizzi si sono resi
necessari a seguito di un intervento dell’Autorità di controllo che ha
eccepito illegittimità nel fatto che
il Consorzio, nel 1998, scelse il partner privato senza gara ad evidenza
pubblica. L’ipotesi approvata è stata quella di confermare il soggetto
privato attraverso una gara pubblica. La differenza del valore delle
quote da quello di perizia e quello
di offerta (pari al 48%) porterà beneficio economico al Consorzio.
4) L’Assemblea ha riconfermato
all’unanimità quale Direttore del
Consorzio l’ing. Giorgio Bertoia.
Dalla
Vallecamonica
Il pesce grosso
mangia
quello piccolo.
Nel 2008 il
Consorzio Servizi
sarà chiamato a
fare importanti
scelte
strategiche.
IL PESCE GROSSO MANGIA QUELLO
PICCOLO
L’argomento più importante è stato quello dell’illustrazione delle proposte strategiche per il gruppo Valle Camonica Servizi. Infatti nel campo delle
società multiutility come la nostra è in
atto da alcuni anni un cambiamento
epocale che richiede ragionamenti
sugli assetti futuri. L’argomento è stato spiegato dal dott. Troncatti della società Axteria (ex Archimedea), società di consulenza che aveva impostato in passato la creazione delle consociate del Consorzio Servizi. Sono in atto
trasformazioni radicali in cui le grandi
aziende conquistano i mercati più appetibili e poi giungono anche sui mercati delocalizzati. Queste grandi aziende mettono letteralmente in ginocchio le piccole aziende locali in quanto possono fare prezzi migliori e quindi portano via loro i clienti. Facciamo
35
IL NOTIZIARIO
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IL CONSORZIO SERVIZI
DI VALLECAMONICA
DAVANTI AD UNA SVOLTA
IL NOTIZIARIO
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Dalla
Vallecamonica
36
un esempio, la fornitura di metano o
energia elettrica. Oggi il nostro Consorzio ha un buon portafoglio di clienti
soprattutto nella fornitura delle grosse
fabbriche locali, una importante fetta del fatturato del Consorzio deriva
da questo. Con la liberalizzazione del
mercato in atto si fanno avanti le grosse società che possono proporre prezzi di fornitura migliori verso cui le aziende locali inevitabilmente confluiranno.
Quindi questo significa perdita di fatturato e utili per la nostra società. Il Presidente Piero Morandini è stato chiaro, ha affermato che la ns. società ha
già raggiunto l’apice in termini di efficienza economica e pertanto inizia la
fase di discesa. Morale , ci dobbiamo
muovere in fretta, studiare nuove alleanze, federazioni o ipotesi di fusione o
integrazione con queste grandi società fino a che siamo ancora appetibili
avendo un buon portafoglio clienti. Più
passa il tempo e più si rischia l’emorragia di clienti verso i colossi che si fanno
avanti. La situazione generale è stata
illustrata dal dott. Troncatti e vede il resto dell’Europa, per quanto riguarda le
società dei servizi, già impostato sulle
grosse multinazionali, mentre in l’Italia,
che aveva sino al 2003 una situazione
molto frammentata, inizia ora il processo della nascita di grossi gruppi a livello
regionale. Ecco dei nomi europei nel
settore dell’igiene ambientale (rifiuti, gestione acque etc.): Suez, Gas de
France, RWE, Eolia, Enel. Società che
in questi ultimi due anni hanno assorbito altre più piccole (per modo di dire)
come la Electrabel, la Endesa la Remondis la Sulo. Strategie di accorpamenti studiate per accaparrarsi mercati ed impedire l’ingresso della concorrente diretta. Comprendiamo che
l’argomento è difficile per i non addetti ai lavori ma vorremmo far comprendere ai lettori del Notiziario che il
clima è proprio quello enunciato nel titolo: il pesce più grosso mangia quello
più piccolo! E in Italia cosa succede?
Al nord nasce una grande fusione per
incorporazione fra la municipalizzata
bresciana ASM e la milanese AEM (in
cui si era precedentemente incorporata la AMSA che è l’azienda della net-
tezza urbana milanese): la a2a in cui i
Comuni di Brescia e Milano detengono il 55% del capitale votante, società
che fattura 15 miliardi di euro, opera in
quattro regioni ed ha più di 15.000 dipendenti. Tanto per darvi un idea delle proporzioni la nostra Valle Camonica Servizi fattura circa 60 milioni di euro
all’anno. La a2a risulta quotata in borsa dal 2 gennaio 2008. Altre grosse società che operano in Italia sono la Iride, la Enia e la Hera, la Acea. Allora
che fare per non perdere mercato e
vedersi ridurre il valore della nostra società riducendo quindi anche il valore
per gli azionisti? Questo è stato il quesito posto all’Assemblea del 19 dicembre scorso. Piero Morandini ha condiviso con i soci la necessità inderogabile
di individuare un nuovo assetto societario entro la fine del 2008, con un mercato così aggressivo ogni giorno che
passa rischiamo di più. L’ipotesi è quella di studiare un Alleanza o Federazione con queste società oppure la fusione. Sono già stati fatti incontri interlocutori con la bresciana ASM, con Lineagroup e Cogeme in modo da individuare il potenziale nuovo partner. La
società Axteria del dott. Troncatti farà
da consulenza in questa fase dove necessita analizzare i margini, le previsioni
finanziarie, dare un valore economico
alla nostra società e soprattutto analizzare le offerte legate anche al ruolo di
governance che avremmo nella futura
consociata. Come vedete argomenti
importantissimi ci aspettano in questo
2008 nel campo delle società dei Servizi. Se ci pensiamo bene la stessa cosa
è avvenuta ad esempio nel campo
delle banche. Una volta avevamo la
Banca Valle Camonica che era la nostra banca, poi con l’ingresso dei grossi istituti finanziari (S.Paolo Imi, UBI etc.)
la nostra BVC è stata assorbita da essi
ed il panorama è totalmente cambiato. Ma la domanda che dobbiamo tenere presente è : quale sarà il rapporto
con il nostro territorio di queste grandi
società ? Qui il ruolo e la capacità della politica locale sarà importante.
Pini Germano
QUALE TURISMO
SENZA LE FUCINE?
ra qualche giorno anche l’ultima attività produttiva artigianale legata alla lavorazione del ferro
con il maglio ad acqua chiuderà i
battenti. É una notizia estremamente preoccupante per il nostro paese,
non solo perché chiude una attività
imprenditoriale, ma soprattutto perché questo fatto determina forse un
punto di non ritorno, già ampiamente prevedibile purtroppo da molti
anni. É ancor più preoccupante se
si è convinti, come noi, che l’unica
attrattiva turistica che il nostro paese
può offrire sono le nostre fucine, intese però non come musei freddi e
senza vita, bensì come luoghi vivi e
funzionanti. In questi ultimi anni, grazie al prezioso lavoro svolto dall’Associazione dei “Fréar dè Bién” congiuntamente con la Pro-Loco, il nostro
paese è stato visitato da circa 5.000
persone ogni anno, Mostra Mercato
esclusa. Siamo certi che questi turisti
hanno voluto visitare il nostro paese solo perché sapevano che degli
esperti maestri avrebbero loro mostrato l’antico metodo di lavorazione
del ferro con il maglio azionato ad
acqua. Cosa sarà delle nostre fucine
quando questi non ci saranno più? Le
Fucine chiuderanno definitivamente
e incominceremo a vendere le cassette con le riprese di quando queste
funzionavano? Speriamo di no, perché uno le cassette se le vede tranquillamente a casa, senza bisogno
di sobbarcarsi la strada per andare
a visitare un seppur grazioso paese
della Valle Camonica. Dobbiamo
consolidare nel tempo questo flusso
turistico e magari incrementarlo e ciò
passa imprescindibilmente dal fatto
di assicurarsi che qualcuno continui
la tradizione e faccia funzionare in
futuro le nostre fucine. Solo così potremo continuare a far conoscere
il nostro paese, portando il nome di
Bienno fuori dalla Valle Camonica e
IL NOTIZIARIO
Pagina aperta su Bienno
T
Pagina
Minoranza
garantendo un sostegno e quindi un
futuro alle nostre attività commerciali
e artigianali già pesantemente penalizzate dalla congiuntura economica
negativa e dalla concorrenza della
grande distribuzione. Proprio per le
motivazioni su menzionate abbiamo
presentato apposita interpellanza,
che verrà discussa al prossimo Consiglio Comunale, dove interroghiamo
la maggioranza evidenziando il problema ed invitandola ad individuare prima che sia troppo tardi delle
strategie che consentano di conservare nel tempo questa importante
attrattiva turistica, che, ribadiamo,
non può fare a meno di fucine vive
e quindi dei nostri Maister che le facciano funzionare.
Gruppo
Indipendente
37
CONSIGLI COMUNALI
IL NOTIZIARIO
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Consigli
Comunali
Per ragioni di spazio si è potuto riportare solo l’oggetto delle deliberazioni consiliari. Il testo integrale può essere consultato presso l’albo
pretorio oppure all’indirizzo:
http://www.studiok.it/comuni/bienno/
per ulteriori informazioni potete fare riferimento al sito comunale
www.comune.bienno.bs.it alla voce “uffici, servizi, organizzazione”
e successivamente “servizi online”
CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 dicembre 2007
Presiede il Sindaco PINI GERMANO
Verbalizza il Segretario Comunale ORIZIO DR. FABRIZIO ANDREA
Componenti del Consiglio Comunale: Pini Germano, Morandini Clemente, Ercoli Francesco, Comensoli Bortolo Bruno, Panteghini Sandro,
Bontempi Antonio, Bellini Alessandro, Bontempi Valter, Lanza Stefano,
Morandini Maurizio, Bettoni Elena, Morandini Giacomo, Strada Urbano,
Maugeri Massimo, Panteghini Diego, Panteghini Andrea, Antonini Enzo.
DEL.
38
OGGETTO
ASSENTI
46
LETTURA VERBALI SEDUTA DEL 26.11.2007. NESSUNO
47
48
49
ESAME E DISCUSSIONE DELLA MOZIONE PRESEN-
TATA DAI CONSIGLIERI MAUGERI MASSIMO,
PANTEGHINI ANDREA, PANTEGHINI DIEGO E
STRADA URBANO RELATIVA AL SOSTEGNO DELLA
PREZIOSA ATTIVITÀ SOCIALE SVOLTA DAL CENTRO
ANZIANI, TRAMITE IL SUO DIRETTIVO.
NESSUNO
ESAME DISCUSSIONE DELLA MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MAUGERI MASSIMO, PANTEGHINI
ANDREA, STRADA URBANO E PANTEGHINI DIEGO
RELATIVA ALL’ABOLIZIONE TASSA PEDAGGIO
STRADE DI MONTAGNA PER I RESIDENTI.
NESSUNO
APPROVAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA
PER LA REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
“VALORIZZAZIONE DELL’AREA VASTA VALGRIGNA”.
NESSUNO
50
SDEMANIALIZZAZIONE E DECLASSIFICAZIONE A BENE PATRIMONIALE DI UNA PORZIONE DI TERRENO
DI PROPRIETÀ COMUNALE NON PIÙ DESTINATO
A STRADA.
NESSUNO
51
52
ADOZIONE VARIANTE ALLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL VIGENTE PIANO REGOLATORE
GENERALE AI SENSI DELL’ART. 2, COMMA 2,
LETTERA I) DELLA LEGGE REGIONALE N. 23/1997.
NESSUNO
APPROVAZIONE INTEGRAZIONI DEL REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA.
NESSUNO
Anagrafe
ELENCO DEI NATI DAL 01.12.2007 AL 29.02.2008
Elenco
Nati e
Deceduti.
PEDRETTI FABIO
PEDRETTI MARTINA
BETTONI ELISA
BERTUZZI VITTORIA NURU
KHACHII OMAR
DE DONNO CECILIA
13.12.2007
27.01.2008
12.02.2008
14.02.2008
21.02.2008
29.02.2008
IL NOTIZIARIO
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POPOLAZIONE
ELENCO DEI DECEDUTI DAL 01.12.2007 AL 29.02.2008
PEDRETTI GIOVANNI
MORANDINI MARGHERITA
FRANZONI LUCIA
FOSTINELLI LUCIA GIACINTA
BONTEMPI BATTISTA
ORSATTI CLELIA GIOVANNA
10.01.1934
23.12.1918
13.07.1929
08.11.1921
10.11.1933
16.09.1928
01.01.2008
03.01.2008
09.01.2008
18.01.2008
07.02.2008
21.02.2008
39
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