il notiziario - Comune di Bienno
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IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno n. 66 Gennaio - Marzo 2008 IN SINTESI: • Appaltati i lavori, di riqualificazione delle aree di pertinenza al Simoni-Fè • Bienno si candida a far parte degli Ecomusei • Approvato accordo area Vasta della Val Grigna • Ultime novità sull’ATO 1 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno IL NOTIZIARIO IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Pagina aperta su Bienno n. 66 Gennaio - Marzo 2008 IN SINTESI: • Appaltati i lavori, di riqualificazione delle aree di pertinenza al Simoni-Fè • Bienno si candida a far parte degli Ecomusei • Approvato accordo area Vasta della Val Grigna • Ultime novità sull’ATO IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale di Bienno Anno 20 - n. 66 Gennaio - Marzo 2008 Reg. Tribunale di Brescia n. 45/1990 Direttore Responsabile Germano Pini Grafica - Impaginazione - Stampa Tipolitografia Lasertype - Bienno (Brescia) Stampato su carta riciclata come contributo alla salvaguardia ambientale SOMMARIO 2 Editoriale - Bilancio comunale ogni anno una sfida per gli amministratori Opere Pubbliche - Vicoli in centro storico - Rifacimento fognatura ed acquedotto in via Mons. Morandini - Rifacimento fognatura ed acquedotto in via Fiamminghino - Riqualificazione ed adeguamenti aree esterne Palazzo Simoni-Fè pag. pag. pag. pag. Agenzia Centro Storico - Il racconto delle pietre: via Contrizio pag. 6 pag. 3 4 4 5 5 Cultura e Turismo - Ecomusei, Bienno si candida per il riconoscimento - Soggiorni climatici 2008: Diano Marina (IM) - Soggiorni climatici 2008: Ischia (NA) - Crucifixus - Bienno: un antico borgo medioevale della media Valle Camonica Associazionismo - Fabbri biennesi, pronti con gli elmetti medioevali - In giro per il mondo con la banda Civica Volontà - Censimenti: come, quando, perchè... - Il dott. Augusto Damiano Morosini professore universitario - Allargamento strada in loc. Mezzabreno, pronti i progetti preliminari - XVI adunata alpina, Intergruppo Valgrigna - Rugby vallecamonica, una realtà in crescita pag. 14 pag.15 pag.16 pag.17 pag.17 pag.18 pag. 19 Pagina Culturale - Storia a puntate: il ferro pag. 20 Vita Civica - Nikolajewka, echi biennesi di quel tragico giorno del 26 gennaio ‘43 - Progetto di restauro del compianto sul Cristo morto di Bienno - Rita Mello, le donne e la resistenza - Assistente Sociale, area Valgrigna - Gruppo AVIS Bienno: un primato che va difeso! - Dallo scuolabus al piedibus, il passo è breve pag. 22 ag. 24 p pag. 26 pag. 27 pag. 28 pag. 29 Notizie Flash - Laureati biennesi pag. 30 pag. 8 pag. 9 pag.10 pag. 11 pag.13 Dalla Vallecamonica - Gestione delle acque, assemblea consorzio AATO del 21/12/07 - Accordo di programma per valorizzare l’area della Valgrigna - Consorzio forestale della bassa Vallecamonica - Il Consorzio servizi di Vallecamonica davanti ad una svolta ag. 31 p pag.32 pag.34 pag. 35 Pagina Minoranza - Quale turismo senza le fucine? pag.37 Consiglio Comunale - Consiglio comunale del 27 dicembre 2007 pag.38 Anagrafe - Elenco dei nati e dei deceduti dal 01/12/2007 al 29/02/2008 pag. 39 S ono oramai quasi sette anni che faccio il Sindaco e devo constatare che preparare il bilancio di previsione del Comune diventa una sfida annuale sempre più difficile fra esigenze ed incertezze per gli amministratori. Inutile dire che il bilancio è lo strumento con cui un amministratore progetta e costruisce risposte ai bisogni della propria comunità. Da una parte si legge la propria realtà economica, sociale e culturale e dall’altra si assumono responsabilità perché si fanno delle scelte e si stabiliscono priorità che possono essere anche soggette a critiche. Fino qui mi pare di avere detto cose ovvie e normali, ma ciò che non è normale è che un Sindaco, un amministratore, non sappia su quali e quante risorse possa contare. Questo e quanto si ripete ogni anno con il rito della Finanziaria, non si capisce mai cosa avverrà, su quali e quanti saranno i tagli ai trasferimenti che vi saranno, quali regole bisognerà rispettare. Come si fa a fare un bilancio di spesa se non sai quanti soldi hai in tasca? Scusate se banalizzo ma la questione stà più o meno in questi termini. Faccio un esempio, il taglio dei trasferimenti erariali dovuti alla presunta rivalutazione ICI, ovvero lo Stato, per il fatto che da la possibilità ai Comuni di recuperare ICI sul riclassamento dei fabbricati ex-rurali, taglia brutalmente dei fondi. Questo taglio però non è fatto calcolando quanti fabbricati ex-rurali ha quel comune, ma su parametri omogenei per tutti i comuni. Se, paradossalmente, un comune non avesse nessun fabbricato ex-rurale da far riclassare, ha ugualmente il taglio di stanziamenti. Morale, al Comune di Bienno, per questa manovra mancheranno nel bilancio di previsione 2008 circa 65.000 €. Sono mancati altri 130.000 € avuti lo scorso anno in quanto comune con popolazione sotto i tre anni di età superiore al 5% e che, pareva in un primo tempo, fossero estesi per tre anni, purtroppo non era così. Voglio far capire quale indeterminatezza vi è ogni anno per fare il bilancio. Si parla sempre in televisione di tagli alla spesa pubblica ma credo che i primi a farne le spese sono sempre e solo i Comuni. Comuni che hanno dimostrato di contenere i costi più di altre istituzioni, comuni disposti attraverso l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) anche a ridurre il numero dei Consiglieri Comunali e degli Assessori. Anche se devo dire che lo spreco non stà certo nei 18 € lordi che percepisce un Consigliere per ciascuna seduta del Consiglio Comunale (se ne fanno 5 o 6 all’anno fate il conto voi). Diversa è magari la situazione di compenso di parlamentari o membri di Consigli di Amministrazione in società pubbliche. Ma questa è polemica sterile che non porta a nulla, non sarà certo il mio sfogo a cambiare questo stato di cose. Voglio solo dire che a fronte dei problemi che vi ho elencato abbiamo fatto ciò che si fa anche nella propria famiglia, se i soldi calano si riducono anche le spese, abbiamo redatto un bilancio andando a sfrondare qualsiasi voce e stanziamento ritenuto non prioritario. Ma soprattutto abbiamo operato evitando la cosa più ovvia : l’aumento delle tasse. Bienno rimane ancora con l’ICI al 5,5 per mille (dal 2002) ed è uno dei pochi Comuni della valle che per ora non applica l’addizionale IRPEF. Per il resto ci sforzeremo di garantire la stessa quantità e qualità dei servizi ai cittadini Editoriale IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno BILANCIO COMUNALE OGNI ANNO UNA SFIDA PER GLI AMMINISTRATORI Come si fa a fare un bilancio di spesa se non sai quanti soldi hai in tasca? Il Sindaco 3 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno VICOLI IN CENTRO STORICO Opere Pubbliche Completata la pavimentazione dei vicoli di S Maria. I lavori di rifacimento delle reti tecnologiche dei vicoli all’interno del centro storico, attualmente pavimentati in selciato (vicoli colleganti via Romanino e via Santa Maria a via di Mezzo), sono iniziati il 05 Febbraio 2008 da parte dell’impresa Bettoni Mario di Berzo Inferiore. É stata rimossa l’esistente pavimentazione in selciato, sono state rifatte le reti tecnologiche presenti e si ripavimenterà la sede stradale con nuovo selciato e camminamento centrale in granito. Il costo complessivo dell’intervento ammonta ad € 75.000,00. I lavori sono attualmente in fase di conclusione. Alessandro Bellini RIFACIMENTO FOGNATURA ED ACQUEDOTTO IN VIA MONS. MORANDINI Partiranno nel mese di Aprile i lavori in via Mons. Morandini. 4 I l progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di rifacimento e potenziamento della fognatura e dell’acquedotto in via Mons. Morandini, redatto dall’Ing. Brunella Rossi, è stato approvato in data 20 Dicembre 2007 con determinazione del responsabile del servizio n° 324. A seguito della gara d’appalto, tenutasi in data 07 Febbraio 2008 e con determina n° 35 del 17.03.2008, i lavori sono stati aggiudicati all’impresa edile Belingheri Cristoforo srl di Colere (Bg) che ha formulato un ribasso del 13,560%. Verrà posata una condotta fognaria avente diametro pari a cm. 80 al fine di evitare i rigurgiti che, in occasione delle intense precipitazioni estive, causano allagamenti e disagi. Si procederà altresì al rifacimento della rete idrica ed alla completa riasfaltatura della sede stradale. La spesa complessiva dell’intervento ammonta ad € 154.110,06. I lavori avranno inizio nella prima settimana del mese di Aprile. Alessandro Bellini I l progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di rifacimento della fognatura e dell’acquedotto in via Fiamminghino, dall’incrocio con via Aldo Moro all’innesto nel nuovo collettore in via Artigiani, redatto dall’Ing. Brunella Rossi, è stato approvato in data 20 Dicembre 2007 con determinazione del responsabile del servizio n° 323. A seguito della gara d’appalto tenutasi in data 07 Febbraio 2008 e con determina n° 34 del 17.03.2008 i lavori sono stati aggiudicati all’impresa edile Duci srl di Vilminore di Scalve (Bg) che ha formulato un ribasso dell’ 11,616%. Verrà posata una condotta fognaria avente diametro pari a cm. 40 in sostituzione dell’esistente in cemento che denota cedimenti e intasamenti. Si procederà altresì al rifacimento della rete idrica, anch’essa spesso interessata da perdite, alla completa riasfaltatura della sede stradale ed al ripristino della pavimentazione dei marciapiedi. La spesa complessiva dell’intervento ammonta ad € 66.186,32. I lavori avranno inizio nel mese di Aprile. Per questi due interventi di rifacimento della rete fognaria verranno utilizzati i fondi accantonati quali canoni per la depurazione. Opere Pubbliche IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno RIFACIMENTO FOGNATURA ED ACQUEDOTTO IN VIA FIAMMINGHINO Tutto è pronto per i lavori della nuova fognatura di via Fiamminghino. Alessandro Bellini RIQUALIFICAZIONE ED ADEGUAMENTI AREE ESTERNE PALAZZO SIMONI-FÈ C on determina del responsabile del servizio n° 267 del 28.11.2007 è stato approvato il progetto esecutivo dei lavori di riqualificazione ed adeguamenti funzionali delle aree esterne del palazzo Simoni-Fè e sistemazioni interne del teatrino redatto dal gruppo di tecnici precedentemente incaricati (Archh. Massimo Nodari, Pietro Giorgio Zendrini, Giorgio Azzoni, Ingg. Sergio Damiola, Mario Cottinelli e Geom. Riccardo Massaroni). Il progetto prevede sostanzialmente la riqualificazione delle aree esterne al palazzo Simoni-Fè e l’adeguamento del teatrino. L’importo complessivo del progetto ammonta ad € 940.000,00. A seguito della gara d’appalto tenutasi in data 13 Marzo 2008 e con determina n° 36 del 17.03.2008 i lavori sono stati aggiudicati alla ditta Tecnorestauri srl di Darfo B.T. che ha formulato un ribasso dello 0,50% e, trattandosi di appalto mediante l’offerta economicamente più vantaggiosa, ha offerto anche le 90 poltroncine necessarie all’arredamento del teatrino. I lavori avranno inizio entro la fine del mese di Aprile. Riqualificazione ed adeguamenti funzionali delle aree esterne al palazzo Simoni-Fè e sistemazioni interne al Teatrino. Alessandro Bellini 5 IL RACCONTO DELLE PIETRE: VIA CONTRIZIO IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Agenzia Centro Storico Impariamo a conoscere Bienno osservando e interepretando le pietre. I l Racconto delle Pietre è il percorso architettonico redatto dagli architetti Azzoni e Zallot per guidare i visitatori alla scoperta del borgo antico di Bienno. Dallo studio condotto per realizzare il percorso sono emersi interessanti spunti per la conoscenza della storia del paese che la semplice osservazione delle pietre, opportunamente interpretata, può offrire. Ritengo pertanto interessante proporre un estratto della scheda del percorso relativa a Via Contrizio, la lettura della quale fornirà la possibilità d’indossare nuovi occhiali con i quali leggere segni da sempre sotto i nostri occhi. Figura 1 - Portale secentesco di Via Contrizio Figura 2 - Portale quattrocentesco di Via Contrizio 6 Camminando lungo Via Contrizio si ripercorre l’intera storia di Bienno: vi si riconoscono, infatti, segni urbani e testimonianze architettoniche relativi a ciascuna delle fasi di crescita e trasformazione del paese, a partire dall’antichità fino al passato più recente. L’EPOCA ROMANA: Via Contrizio, che penetra quasi diritta entro il centro storico, costituiva asse fondamentale del sistema territoriale e dell’insediamento romani. La struttura romana, impostata su un reticolo di strade parallele ed ortogonali, è ancora parzialmente leggibile nel settore di paese a destra rispetto alla Via, ed è riconoscibile risalendo la Via stessa: sul lato di destra infatti essa incrocia ortogonalmente una serie di percorsi secondari; sul lato opposto, invece, l’innesto delle strade avviene secondo angolazioni irregolari e diversificate. In fondo alla Via, sullo spigolo che fa angolo con Vicolo Fra’ Diavolo, è infissa una pietra a sezione circolare, analoga per forma e dimensione a quella conservata in Piazza Roma. Si tratta, probabilmente, delle due sezioni di una pietra miliare romana. L’EPOCA MEDIEVALE: Lungo Via Contrizio si conservano tratti di murature medioevali, anche se non sempre visibili poiché inglobati entro ampliamenti successivi o dissimulati sotto strati di into- mentre lo spigolo interno è lavorato con bisello. Alla base dell’arco sono incise le scritte AN e CHUS, mentre sulla serraglia (il concio centrale) vi è la data (146…, forse 1467), e nel concio accanto il monogramma di San Bernardino, frequente in Bienno. Di fronte a quello quattrocentesco appena descritto si apre questo portale dalle forme tipicamente seicentesche. Conci e piedritti sono esattamente sagomati; sulla chiave è scolpito uno stemma. L’arco poggia su due dadi-capitello. Linee incise contornano le facce a vista di tutti gli elementi, con ricercato effetto decorativo. Entro le murature che delimitano la Via sono inseriti alcuni frammenti architettonici provenienti da demolizioni, che testimoniano da un lato la preesistente edilizia quattrocentesca, dall’altro le trasformazioni edilizie che hanno interessato l’area. Vi sono, in particolare, tre frammenti di architrave con incisioni e rilievi, datati al XV secolo, Questo frammento, per esempio, è decorato con una rosetta e con uno stemma crociato, e reca l’iscrizione 1490/ TIS. S. IMORTAL. M Agenzia Centro Storico IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno naco. Vi si incontrano inoltre due torri: la Torre Avanzini, pressoché intatta, e, infondo alla via, la Torre Rizzieri, di cui si è conservata la base. DAL RINASCIMENTO AL XVIII SECOLO: Su Via Contrizio si affaccia un ricco patrimonio di ingressi, che documentano l’evoluzione del portale dal XIV al XIX secolo (ed oltre). La loro varietà, e la compresenza di tipologie diverse, testimoniano l’ininterrotta trasformazione dei fronti stradali, con il progressivo collegamento delle strutture medioevali, inizialmente isolate, e la loro integrazione nei palazzi quattro-cinquecenteschi. Meno articolato è invece il repertorio di finestre, poiché i piani superiori sono stati generalmente ristrutturati o rialzati dopo il sei-settecento: esse presentano pertanto la semplice forma classicheggiante con cornice modanata che si affermerà dopo tali secoli. Anche la regolare distribuzione delle aperture, collocate entro il prospetto secondo allineamenti orizzontali e verticali, è caratteristica delle facciate successive al XVI secolo. Lungo la Via si affacciano anche alcune antiche vetrine. Dettagli interessanti da osservare sono i portali nella parte alta della via. Prendiamo in considerazione il portale quattrocentesco si affaccia quasi al termine di Via Contrizio, sulla destra, accanto ad un uno simile ma più piccolo. Con arco a tutto sesto (semicircolare), è formato da grossi conci sagomati e piedritti con blocchi squadrati che fungono da capitello. Ha pietre carraie. Ha, sull’esterno, un profilo irregolare, Sandro Panteghini 7 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Cultura e Turismo Per il territorio un’opportunità di sviluppo che va “coltivata”. ECOMUSEI BIENNO SI CANDIDA PER IL RICONOSCIMENTO È stata presentata martedì 4 Marzo in Regione, la nuova legge per il riconoscimento degli “Ecomusei” come strumenti di tutela e valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali. Il coordinatore della rete degli ECOMUSEI, Alberto Mazzoleni sindaco di Taleggio (BG), ha presentato le realtà aderenti, mentre Alberto Garlandini e Patrizia Fontana, responsabili degli ECOMUSEI della Regione, hanno spiegato agli amministratori e ai rappresentanti degli enti e delle associazioni i criteri e le procedure per ottenere il riconoscimento effettivo e le relazioni che gli ECOMUSEI intratterranno con l’archivio di etnografia e storia sociale della Regione. COSA VUOL DIRE “ECOMUSEO”? Secondo quanto previsto dalla legge, l’ecomuseo è un’istituzione culturale che assicura, con la partecipazione della popolazione su un determinato territorio, le funzioni di ricerca, conservazione, valorizzazione di un insieme di beni culturali materiali e immateriali rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che lì si sono succeduti e ne accompagnano lo sviluppo. L’Ecomuseo dev’essere inteso non solo come esposizione di oggetti della vita quotidiana, ma assai più ampiamente come riferimento dei paesaggi, dell’architettura, del saper fare, delle testimonianze orali e delle tradizioni. PERCHÉ DIVENTARE “ECOMUSEO”? Un Ecomuseo rappresenta una concreta possibilità di facilitare la permanenza della popolazione nei piccoli centri, di dare nuove prospettive di lavoro e di aprire nuovi ambienti di pregio alla frequenta- 8 zione turistica, valorizzando aspetti significativi del passato come saperi, sapori, tradizioni, strutture e strumenti del lavoro. La Regione Lombardia, una volta superata la fase di accreditamento, provvederà ad aprire i bandi per la richiesta di contributi. Inizialmente rivolti alla fase di start-up di ogni singolo ecomuseo, successivamente anche per interventi di opere edilizie e/o acquisto di beni e attrezzature. La legge, inoltre, prevede l’attribuzione di un marchio e di una denominazione esclusiva per ogni singolo ecomuseo riconosciuto, istituisce la Consulta regionale degli ecomusei per favorire lo sviluppo della rete degli ecomusei ed un Comitato tecnico-scientifico per lo studio di progetti di valorizzazione degli ecomusei promossi da associazioni e fondazioni private appositamente costituite. Momentaneamente è operativo il Sistema Turistico Ecomuseale lombardo, al quale hanno già aderito circa una trentina di realtà ecomuseali, 7 delle quali bresciane: quella della Valtrompia (ente di riferimento è la Comunità montana), quella della Valle delle Cartiere (Toscolano Maderno), quella della Valvestino (Consorzio forestale), quella delle Terre basse e della pianura bresciana (Associazione Terre basse), quella della Concarena (Comune di Cerveno), quella della Valle dei Magli e delle Fucine del Borgo Antico di Bienno (Comune di Bienno), quella del Bosco degli alberi del pane (Consorzio della castagna di Paspardo). Alla giornata di presentazione erano presenti, oltre all’assessore alla cultura del Comune di Bienno, anche la conservatrice del Museo del ferro, arch. Lucia Morandini, che è locali, ma anche le istituzioni devono sostenere con forza questi progetti di crescita socio-economica per portare alla formazione di significative aree di sviluppo. Attendiamo ora di seguire l’iter di riconoscimento fiduciosi che anche questo sforzo possa portare benefici al nostro paese. Cultura e Turismo IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno anche componente del gruppo di lavoro voluto dalla direzione generale dell’assessorato regionale alle culture, identità e autonomie per determinare i criteri di riconoscimento degli ECOMUSEI. L’interesse per l’argomento ecomuseo sta crescendo in maniera esponenziale e certamente gli attori principali del processo ecomuseale devono essere le comunità Clemente Morandini SOGGIORNI CLIMATICI 2008 DIANO MARINA (IM) DIANO MARINA (IM) HOTEL VILLA IGEA *** DAL 30/05/08 AL 13/06/08 € 650.00 La sistemazione è prevista in camere doppie; per chi desiderasse la sistemazione in camera singola sarà applicato un supplemento di 11.00 euro al giorno. L ’hotel è situato nella zona residenziale di Diano Marina a 150 metri dal mare. É gestito direttamente dalla Famiglia Bracco, proprietaria fin dal 1951, particolarmente attenta alla buona cucina, alla pulizia e a soddisfare ogni esigenza della clientela. L’hotel dispone di ristorante con prima colazione a buffet, 2 bar, sala soggiorno e sala tv, ascensore, 2 piscine di cui una per bambini e piccola palestra. Tutte le camere dispongono di servizi privati, televisione e telefono. La quota comprende: Drink di benvenuto all’arrivo - Pensione completa, bevande incluse con acqua e vino a volontà - Prima colazione a buffet - Menù a scelta tra quattro primi e quattro I secondi piatti, ogni giorno diversi N° 1 cena a lume di candela con specialità della cucina ligure e torta sorpresa - Sala con schermo gigante con sistema Home-theatre a disposizione - Serate danzanti con cd e cassette Ginnastica dolce bisettimanale con istruttore Isef - Visita incaricato per escursioni e gite . Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa a disposizione dei clienti - Medico a disposizione per prescrizione di ricette - Utilizzo piscina - Un quotidiano - Trasporto con bus gran turismo - Assicurazione Interassistance / spese di cura ELVIA - Pranzo supplementare in hotel il giorno della partenza PERSONALE INFERMIERISTICO A DISPOSIZIONE A.A.A. CERCASI Hotel Villa Igea Diano Marina (IM). Notizie Flash n occasione del soggiorno climatico per anziani, programmato per il periodo dal 30/05 al 13/06/2008 a Diano Marina, si ricerca personale qualificato per l’assistenza infermieristica e l’assistenza organizzativa in loco. Inoltrare la domanda, entro il 30/04/2008, in carta semplice, all’agenzia viaggi: Ponti sul Mondo srl – Via A. Manzoni, 104 - 25040 ESINE (BS) Allegando: • Copia dell’attestato Professionale d’Infermiera • Curriculum 9 SOGGIORNI CLIMATICI 2008 ISCHIA (NA) IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Cultura e Turismo ISCHIA (NA) – LACCO AMENO – HOTEL TERME D’AUGUSTO ***** Dal 14 al 28 settembre 2008 QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: € 1.214,00 Camera singola su richiesta con supplemento di € 298,00 PRE-ISCRIZIONI € 100.00 ENTRO IL 30/04/08 c/o ufficio segret. comune Hotel Terme d’Augusto. 10 I l prestigioso Grand Hotel Terme di Augusto, circondato da giardini fioriti, è ubicato in posizione centrale nel caratteristico paese di Lacco Ameno, a soli 50 mt. dal mare, in una dimensione ecologica che rispetta la tranquillità e la vivibilità dei suoi ospiti. Tutte le camere: sono dotate di servizi privati, phon, aria condizionata, riscaldamento, telefono diretto, TV satellitare, frigobar e balcone/terrazzo. Servizi dell’hotel: 2 ristoranti con cucina tipica mediterranea, italiana ed internazionale; sala meeting e convegni (240 posti). Terrazze per elioterapia; 3 piscine, di cui 1 termale coperta a 36°/40°, attrezzata con ombrelloni, sdraio, lettini e teli da bagno; sala TV SAT e SKY TV; parcheggio privato e riservato; campo da bocce; internet point. Animazione e giochi: feste a tema (Augustus Party, Ciao Ischia, Viva Bacco, Carosello Napoletano); Pianobar “TUTTA ISCHIA”. Terme: rinnovato reparto termale interno, cure termali accreditate dal SSN/ ASL NA2 categoria “Super- qualificato”, beauty farm “La Rosa”. Percorso terapeutico Dr. Kneipp 17°/+40°, inalazioni aerosol, irrigazioni, cure estetiche, insufflazioni endotimpaniche, sauna/bagnoturco. Centro Benessere: “VITAL” Augustus Club: l’impero del fitness e del benessere con ampia palestra attrezzata e personal trainer. Per usufruire delle terapie termali è tassativamente richiesta l’impegnativa NOMINATIVA rilasciata dal medico di base. In estate l’hotel offre il servizio di trasferimento gratuito alla baia di San Montano. La quota in aereo comprende: trasferimento A/r da Bienno (minimo 14 persone) - volo di linea a/r - tasse [in vigore al 30/10/07] ed oneri aeroportuali - trasferimenti in bus GT apt/hotel a/r - traghetto A/R per l’isola d’Ischia - facchinaggio bagagli - sistemazione alberghiera in camere doppie con servizi privati - trattamento di pensione completa in hotel - bevande incluse ai pasti ( ¼ di vino + ½ minerale per persona) - assicurazione medico/bagaglio e garanzia annullamento - assistenza di personale specializzato in loco. La quota non comprende: cure in genere, bevande oltre a quelle indicate, mance, extra di natura personale e tutto quanto non espressamente menzionato alla voce “la quota comprende” - eventuale adeguamento carburante e tasse aeroportuali. I l rapporto tra Salvezza e dannazione, il ladrone “cattivo” crocefisso alla sinistra di Gesù, la contaminazione musicale tra spiritualità europee, mediterranee e orientali. Alessandro Preziosi, Leonardo Manera, Paolo Fresu e Antonella Ruggiero sono quattro dei protagonisti di questa edizione di Crucifixus – Festival di Primavera, il principale festival italiano di teatro sacro, riconosciuto con l’Alto Patronato del Pontificium Consilium de Cultura della Santa Sede, Medaglia d’Argento della Presidenza della Repubblica Italiana, che quest’anno festeggia il suo decennale. Crucifixus mantiene vivo quel percorso di reivenzione della tradizione che, coniugando luoghi d’arte cristiana e antiche pratiche devozionali, propone un recupero del patrimonio teatrale medievale e rinascimentale per dare voce a memorie, testi, musiche, immagini del passato nel continuo confronto con scritture contemporanee e nuove contaminazioni. La programmazione si snoda, come di consueto, su tre direttrici: la Passione di Dio, la Passione dell’Uomo e le Tradizioni del Sacro. Sono molti i grandi artisti che hanno voluto legarsi e proporsi con un percorso di riIL CATTIVO LADRONE Un testo di Claudio Bernardi con l’accompagnamento musicale di Mario Mariani. La storia di Gesta, il ladrone “cattivo” crocefisso alla sinistra di Cristo. Gesta racconta la sua versione dei fatti e si difende: certo, non fu un modello di bontà, ma neppure un malfattore irrecuperabile, un delinquente senza speranza. Semplicemente si era trovato in più di una circostanza al posto sbagliato nel momento sbagliato. Aveva avuto una vita disgraziata e sfortunata. Figlio di una lebbrosa abbando- Cultura e Turismo cerca tradotto in arte performativa. Inoltre prosegue la collaborazione con l’Università Cattolica che propone due processi di teatro e comunità: un innesto originale e prezioso che lega sempre più indissolubilmente questo Festival con il suo territorio. Tre gli appuntamenti a Bienno: “Il cattivo ladrone” con Leonardo Manera; “Casa d’Altri” con Silvio Castiglioni; “Campo Santo” con Davide Pini Carenzi Tutto esaurito agli appuntamenti in programma per Bienno. Dal 1 marzo ha preso il via la nuova edizione del più importante festival italiano di teatro sacro che quest’anno festeggia il decennale della nascita. Leonardo Manera nata dal marito, era rimasto orfano ancora bambino ed era divenuto schiavo in Egitto, poi attore per le strade della Galilea. Aveva servito come “giullare” alla corte di Erode ed era stato arrestato per aver imprecato contro Roma pubblicamente, proprio quando Gesù cacciava i mercanti dal tempio. Sulla croce aveva sperato che Lui li salvasse solo per il dolore lancinante delle ferite. Così, dopo la morte, si era trovato in un luogo che non è l’inferno e che non è il paradiso. Lì incontrò Cri- 11 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno CRUCIFIXUS 2008 voro di Silvio D’Arzo, raccoglie le domande della vita che una vecchia rivolge a un prete. Silvio Castiglioni le fa risuonare in un radiodramma tatrale fatto di maschere vocali che insidaino il silenzio in un’indagine esistenziale scandita dall’attesa di una domanda continuamente differita, una domanda che ammutolisce chi è chiamato a rispondere. Nella trasposizione in radiodramma teatrale, le maschere vocali dietro cui si cela l’autore – la vecchia con la sua terribile domanda e il prete con il suo silenzio – affiorano tra gli echi di un paesaggio purgatoriale. La fiaba scorre crudele, insidiata dal silenzio dietro le maschere non ci sono che specchi. IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Cultura e Turismo Silvio Castiglioni Davide Pini Carenzi sto, sceso agli inferi per liberare le anime. E Gesù lo aveva perdonato, portandolo con sè in Paradiso....alla sua sinistra. CASA D’ALTRI Con Silvio Castiglioni. CapolaNotizie Flash CAMPO SANTO Campo Santo atto unico liberamente tratto da “Un mondo a parte” di Gustaw Herling. Drammaturgia Davide Pini Carenzi di e con Davide Pini Carenzi con la collaborazione di Davide Viola. Lo spettacolo, ritorna a presentare il tema della violenza e della capacità di reazione dell’uomo al dolore. Un detenuto ripercorre la tragedia dei Gulag sovietici, raccontati da Gustav Herling in Un Mondo a Parte, accompagnando gli spettatori per il campo di concentramento rivivendo con loro, attraverso l’incontro con quattro personaggi, una tragedia da non dimenticare. EGREGIO CACCIATORE R icordiamo che, dal 01/09/08 al 19/09/08, la sede è aperta tutte le sere, dalle 20,00 alle 22,00, PER QUALSIASI PROBLEMA E PER LA STIPULAZIONE DELLE ASSICURAZIONI; mentre dal 21/09/08 è aperta tutti i VENERDÌ DALLE 20,00 ALLE 22,00. Cogliamo l’occasione per comunicarti che abbiamo anche organizzato la Ns. Cena annuale, pertanto tutti i cacciatori e simpatizzanti sono invitati a partecipare alla “CENA DEL CACCIATORE” che si terrà il 12 APRILE 2008 ore 19,30 PRESSO IL RISTORANTE “LE FONTANELLE” a Esine (località “TOROSELLE” sotto la “SOSTA superstrada”). LE PRENOTAZIONI SI RICEVERANNO TELEFONANDO AGLI ORGANIZZATORI ENTRO E NON OLTRE IL 07 APRILE 2008 oppure presso la Ns. sede (aperta tutti i venerdì dalle 20,00 alle 22,00). Organizzatori responsabili: SAININI GIACOMO cell. 349 7372776, BELLINI LORENZO cell. 347 3850679. Approfittando per augurarVi una Buona Pasqua Vi aspettiamo numerosi, CORDIALI SALUTI. 12 L ’amore per il proprio paese e per le tradizioni, la consapevolezza di vivere in una terra ricca di testimonianze del passato, mi ha portato alla decisione di concludere i miei studi universitari presentando una tesi su Bienno. In questo mio lavoro ho posto particolare attenzione al rapporto uomo-ambiente, alle caratteristiche morfologiche del territorio e all’utilizzo da parte dell’uomo delle risorse naturali. Nella prima parte ho presentato brevemente la Valle Camonica, cercando di proporre in modo chiaro una panoramica di questa terra attraverso percorsi che spaziano dall’aspetto archeometallurgico a quello storico. Un aspetto particolarmente importante della vita economico-sociale della valle è rappresentato dalle numerose fucine, ubicate soprattutto a Bienno, dove la bellezza e la cura delle costruzioni sacre e profane denotano l’importanza che ha da sempre rivestito nel territorio circostante grazie alla sua forza economica, legata alla ferrarezza. Dopo un breve inquadramento storico di Bienno, ho dato alcune notizie sullo sfruttamento delle acque del Vaso Re, sulla metallurgia e sull’approvvigionamento del carbone e del ferro che hanno permesso a Bienno di sviluppare una fiorente attività economica legata alla lavorazione ed al commercio dei manufatti del ferro. Successivamente, attraverso una lettura storica dell’ambiente, ho individuato i principali segni urbanistici, monumentali ed artistici di Bienno che gli hanno permesso di entra- re nel prestigioso Club de “I borghi più belli d’Italia”, garantendogli prestigio e visibilità. Ho concluso la mia tesi ricordando le principali manifestazioni, tra cui la Mostra Mercato dell’Artigianato e dell’Antiquariato, dove centinaia di artigiani espongono manufatti, creazioni artistiche, sculture e dipinti nella meravigliosa cornice del centro storico, reso ancor più suggestivo da spettacolari coreografie di luci e di fiaccole. Bienno appare così un borgo dotato di un grande patrimonio e di una popolazione carica di forti capacità creative. Cultura e Turismo IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno BIENNO: UN ANTICO BORGO MEDIOEVALE DELLA MEDIA VALLE CAMONICA Bienno continua ad essere argomento di tesi per i giovani laureandi. Marica Morandini Bienno: un antico borgo medioevale della media Valle Camonica 13 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Associazionismo FABBRI BIENNESI PRONTI CON GLI ELMETTI MEDIOEVALI L’Associazione Fabbri Biennesi presenta un nuovo prodotto. O Un’associazione che organizza rappresentazioni di battaglie celtiche richiede degli elmetti. perante sul nostro territorio da quasi un lustro, l’Associazione dei Fabbri Biennesi, presieduta da Bortolo Canini, si prefigge lo scopo di mantenere viva tra i giovani l’arte della forgiatura, della manipolazione degli acciai, e non ultimo di evitare il degrado delle strutture azionate ad acqua che caratterizzano l’architettura del nostro paese. I prodotti classici, presentati in occasione delle feste di paese, in particolare della mostra mercato, sono i secchi e ultimamente le spade, a cui si aggiungono piccoli gadget, che trovano come principali acquirenti gli alunni delle scolaresche in visita al nostro borgo. La novità del 2008 è la produzione di elmetti, che nella forma ricordano piccoli secchi, ma che richiedono una lavorazione molto più accurata e precisa a causa della finezza del sup- Prototipo di elmetto realizzato dai fabbri 14 porto. Gli elmetti sono stati realizzati a seguito della richiesta fatta dall’Associazione Lupi Neri di Brescia che organizza rappresentazioni di battaglie celtiche e per la quale i fabbri biennesi ormai da un anno forgiano anche spade. L’Associazione Fabbri ha inoltre dato vita ad una scuola di Forgiatura che prevede la realizzazione di corsi periodici presso la Fucina Franzoni indirizzati soprattutto ai giovani. L’ultimo è stato realizzato nel periodo natalizio ed ha coinvolto ragazzi di Forlì e di Bergamo. Nei tre giorni di svolgimento i partecipanti hanno sperimentato non solo l’arte della forgiatura, ma anche la gradevole compagnia dei fabbri, che durante i pasti, organizzati per l’occasione a Cristo Re, li hanno intrattenuti con il racconto delle esperienze maturate durante una vita intera trascorsa davanti ai magli. Tra i progetti dell’Associazione c’è, poi, anche la stesura di un Manuale di Forgiatura in cui vengono esposte la proprietà degli acciai, le modalità con cui devono essere riscaldati per poi procedere alla loro lavorazione e le attrezzature di cui i fabbri si servono. Attualmente in fase di sperimentazione, si prevede che il manuale nella sua forma definitiva potrà essere stampato entro la fine dell’anno. Ogni iniziativa che coinvolge l’Associazione ha dunque un unico scopo: evitare che vadano perduti quei segreti sulla lavorazione del ferro che per secoli i fabbri si sono trasmessi di generazione in generazione e che costituiscono patrimonio culturale della nostra comunità. Marilucia Nodari Associazionismo É Grandiosa esibizione della banda civica Volontà nel concerto di Capodanno. veramente stato un giro del mondo quello che la Banda Civica Volontà di Bienno ha regalato ai biennesi nel consueto concerto di capodanno tenutosi il 5 gennaio scorso. La palestra comunale, dove si è svolto il concerto, era stracolma di pubblico che è rimasto estasiato dall’esibizione dei ragazzi diretti dal maestro Paolo Bettoli. Novità della proposta è stata anche la partecipazione straordinaria del coro delle Orege de Höi. Ma torniamo al giro del mondo. La banda, attraverso una opportuna scelta di brani, ha proposto al pubblico un viaggio virtuale musicale. Inni e danze che si fondono per descrivere in modo vivo e completo le tradizioni ed il folklore dei continenti. Una serenata dall’Austria o una ballata dell’Ungheria oppure una danza Inca dal titolo “El condor pasa” a rappresentare l’America latina. O ancora musica messicana ed una sinfonia africana introdotta dal rullio di un bongo. Il maestro Bettoli ha veramente stupito il pubblico con una scaletta insolita di brani, inoltre, durante l’esecuzione di ciascuno, su un maxi schermo di volta in volta scorrevano bellissime immagini relative al paese oggetto del brano. Ma l’apoteosi di questa serata è stata raggiunta nel finale con l’esecuzione di due brani in cui hanno cantato anche le Orege de Hoi. Il pubblico è così stato “trasportato” in un mercato persiano attraverso un brano di Ketèlbey e nel gran finale una magistrale esecuzione del “Va pensiero” tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi. I maestri Paolo Bettoli e Lorena Avanzini hanno così intrecciato le loro “bacchette” dirigendo congiuntamente banda e coro. Un matrimonio perfetto , come ha sottolineato il Parroco nel suo saluto al pubblico. Vanno i complimenti della redazione del Notiziario al Presidente della banda Gianfranco Bontempi per la passione con cui porta avanti tutti questi ragazzi. L’Amministrazione Comunale è fortemente convinta che la banda svolga un importante ruolo educativo e formativo rivolto sopratutto ai giovani e pertanto cerca ogni hanno di contribuire alle spese che essa sostiene.Concludendo possiamo affermare che in questa bella serata i presenti hanno potuto fare un giro del mondo … “gratis”, senza dover salire o scendere da aerei o treni ma stando semplicemente seduti e spalancando orecchie ed occhi, peccato per chi non c’era. Orchestra biennese del 1942 15 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno IN GIRO PER IL MONDO CON LA BANDA CIVICA VOLONTÀ IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Associazionismo CENSIMENTI: COME, QUANDO, PERCHÉ... Ai blocchi di partenza la nuova stagione venatoria. 16 T ra poco avrà inizio la nuova stagione venatoria, non parlo di periodo di caccia, ma dei mesi che precedono l’apertura, in cui svolgono censimenti e si pianificano i prelievi. Nel rispetto della normativa vigente gli Agenti e gli Ufficiali del Corpo di Polizia Provinciale svolgono le operazioni di censimento avvalendosi, se necessario, della collaborazione di personale qualificato e concordano con i Comitati di Gestione il programma delle uscite sul territorio. Ecco perché risulta importante la collaborazione di tutti i cacciatori! Con il termine censimento si indicano tutte quelle azioni volte ad ottenere una stima delle consistenze della popolazione considerata e dei principali parametri strutturali e di dinamica della stessa. Vi sono diversi metodi di conteggio utilizzati a seconda delle specie da censire e dei parametri da stimare. I censimenti esaustivi sono dei conteggi assoluti, totali o completi, volti a stabilire il numero totale di animali presenti in un dato momento all’interno di un’area determinata, vengono utilizzati per ungulati quali cervo, camoscio e muflone e per i galliformi. I censimenti per zone campione servono per valutare la densità in una o più parti di una determinata area, per poi estrapolare dati relativi all’intero comprenso- rio; si utilizzano per il capriolo e in alcuni casi per i galliformi. I conteggi relativi sono volti alla definizione di un indice di abbondanza relativa, come ad esempio l’indice chilometrico per la lepre (si contano quante lepri si vedono sui percorsi campione e si divide per la lunghezza del percorso stesso, in questo modo si trova il numero di lepri per ogni chilometro, il dato così ottenuto si rapporta all’intero territorio vocato). A questo punto risulta importante ricordare a tutti le scadenze dei censimenti nel nostro comprensorio: marzo, aprile, maggio censimenti al capriolo e ai galliformi (al canto); luglio, agosto, settembre censimenti alla lepre e ai galliformi (sulle covate con i cani). É importante la collaborazione di tutti i cacciatori per poter gestire (nel vero senso della parola) il ns. territorio e capire l’importanza del rispetto delle norme e leggi per far che anche un domani i ns. figli possano vedere e ammirare un tetraonide oppure un capriolo o una lepre….. Franco Castelnovi L ’Università degli Studi di Genova, nello scorso mese di febbraio, avvisa ufficialmente il Dottor Augusto Damiano Morosini che il Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia, visto il curriculum professionale e visti i risultati delle sue ricerche, gli ha conferito l’incarico di Professore a partire dall’anno accademico 2007/2008 presso l’ospedale universitario S. Martino, uno dei più antichi e grandi d’Europa. Avrà così l’opportunità, lavorando alle dipendenze dell’esimio Prof. Edoardo Bert Riboli, chirurgo di fama mondiale e da quasi trent’anni cattedratico e direttore della clinica chirurgica dell’Università, di collaborare (soprattutto in campo gastroenterologico) nella preparazione degli studenti dell’ultimo anno del corso di laurea in medicina e chirurgia e nella preparazione dei medici che seguono i relativi corsi di specializzazione. Ci complimentiamo con il Dott. Morosini per l’importante incarico ricevuto. Notizie Flash IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno UN NOSTRO CONCITTADINO RICHIESTO COME “PROF.” AL S. MARTINO DI GENOVA Il Dott. Augusto Damiano Morosini professore universitario. ALLARGAMENTO STRADA IN LOCALITÀ MEZZABRENO PROGETTI PRELIMINARI PRONTI F inalmente pronti i progetti per l’allargamento della Strada Provinciale 345 delle Tre Valli in località Mezzabreno. La Provincia di Brescia ha infatti individuato una serie di interventi di allargamento sulla strada delle Tre Valli ed ha inoltrato al Comune di Bienno in data 18 febbraio 2008 un progetto preliminare interessante la località Mezzabreno. Il progetto , elaborato dall’ing. Bortolo Perugini della Provincia, ha avuto il parere favorevole della nostra Giunta (delibera n°20 del 25 febbraio 2008) in conformità al nostro PRG e quindi la Provincia ora procederà con la progettazione definitiva. Gli allargamenti riguardano alcuni tratti lungo un progressivo di circa mezzo chilometro a partire da dopo la curva della vasca dell’acquedotto comunale Fontanoni in via Roccolo sino alla località Mezzabreno. Si tratta di un lavoro indispensabile che l’assessorato ai Lavori Pubblici della Provincia ha finanziato ed eseguirà. L’intervento aumenterà la sicurezza stradale in un tratto veramente critico, i biennesi e quanti si recano durante l’estate al passo Crocedomini ne sanno certamente qualcosa. 17 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Associazionismo Si chiude a Bienno il quarto ciclo di vita dell’Intergruppo alpini della Valgrigna. XVI ADUNATA ALPINA INTERGRUPPO VALGRIGNA B ienno ospita i festeggiamenti per il sedicesimo anno di esistenza e di operatività sul territorio dell’Intergruppo alpini ValGrigna. Accolti da numerosi tricolori che sventolavano per le vie del paese, gli alpini dell’Intergrupp ValGrigna si sono ritrovati sabato 8 e domenica 9 marzo a Bienno per la XVI adunata. Nato nel 1993 dalla fusione dei gruppi di Bienno, Berzo, Esine e Prestine, l’intergruppo si ritrova ogni anno in uno dei paesi partecipanti, si iniziò allora con Berzo e con i festeggiamenti di questo anno a Bienno si chiude la quarta tornata. La manifestazione è iniziata con l’adunata in Piazza Liberazione la sera del sabato: dopo l’alza bandiera, le penne nere hanno formato un corteo che, preceduto dalla Fanfara Alpina ANA diretta dal maestro Martino Savoldelli, ha raggiunto l’oratorio San Giovanni Bosco. Nel corso della serata, allietata dalla presenza della Banda Civica Volontà di Bienno e dal Coro le Orege de hoi, si è svolta la premiazione degli alunni del- I sindaci della Valgrigna ed il Presidente Bellicini Lucio, davanti alla targa commemorativa di Luigi Ercoli con loro Gianni de Giuli e gli Alpini Zanella e Bontempi. 18 le scuole elementari e medie coinvolte in un progetto coordinato dal professor Bortolo Baiocchi che ha presentato inoltre la proposta di creare un sito internet dell’Intergruppo all’interno del quale rendere disponibili i lavori svolti di anno in anno dalle scolaresche. Il giorno successivo un gran numero di alpini si è ritrovato al parco Oldofredi per proseguire la celebrazione. Con in testa la Fanfara Alpina, il gruppo si è spostato al monumento dei Caduti per la deposizione della corona e il saluto del Presidente Lucio Bellicini e del Sindaco Aldo Pini. Nei discorsi la gioia per la calorosa adesione, per il successo di 16 anni di iniziative comuni e l’auspicio che questa unione di intenti possa ritrovarsi anche per i programmi che coinvolgono i Comuni della ValGrigna. Preceduto poi da un esteso tricolore, il corteo ha raggiunto la Chiesa Parrocchiale per la Santa Messa di Gloria a cui ha preso parte il coro Orege de hoi, a ricordo dei Caduti di tutte le Guerre, sul lavoro e sulle montagne. I festeggiamenti sono poi proseguiti con il tradizionale rancio allestito per l’occasione presso la palestra comunale. Con la XVI adunata alpina scade il mandato del consiglio direttivo e del presidente Lucio Bellicini che ha colto l’occasione per ringraziare quanti hanno collaborato con lui in questi anni e hanno sostenuto e partecipato alle molteplici iniziative promosse dall’Intergruppo a favore delle nostre comunità. Marilucia Nodari Il Rugby Valle Camonica, alla sua quarta stagione agonistica, sta ottenendo ottimi risultati sia con la prima squadra che con le formazioni giovanili, che quest’anno sono diventate addirittura 5 con la neonata Under 19 che è andata ad aggiungersi alle U11, U13, U15 e U17. Una crescita costante dovuta anche al grande lavoro di propaganda nelle scuole del comprensorio che sta portando al campo di Bienno sempre più ragazzi (e da quest’anno anche qualche ragazza!) desiderosi di cimentarsi in questo sport meraviglioso. La prima squadra, impegnata nel campionato regionale di serie C, ha esordito con una vittoria casalinga ai danni dell’Iride Cologno, prima di subire due sconfitte con il Desenzano ed il capoclassifica Reproscan Bergamo; dopo la battuta d’arresto con la forte squadra orobica i ragazzi allenati da Ghirardelli e dal biennese Veraldi hanno inanellato 4 vittorie consecutive che li hanno portati ad uno storico secondo posto in classifica. Purtroppo la recente sconfitta con il Botticino ha fatto retrocedere il Rugby Valle Camonica al terzo posto, ma il bilancio fino a questo punto della stagione è assolutamente positivo. I camuni hanno dato del filo da torcere a tutti gli avversari e si sono dimostrati difficili da battere soprattutto in casa, dove hanno ottenuto 3 delle 5 vittorie. Quest’anno davanti al proprio pubblico il Rugby Valle Camonica si è spesso esaltato mettendo in mostra anche un gioco spettacolare. Uno dei punti di forza della formazione seniores è rappresentato proprio dai suoi tifosi, che durante le partite casalinghe riempiono letteralmente le tribune dello stadio Cerreto superando spesso le 100 unità. Forse è ancora troppo presto per parlare di serie B, ma quando dalle Under arriveranno in prima squadra giocatori di livello si potrà puntare in alto e fare un ulteriore salto di qualità. Infatti il settore giovanile del Rugby Valle Camonica, grazie alla competenza ed alla passione di ottimi tecnici, fa invidia a molti club ed in pochi anni ha saputo portare due ragazzi a vestire le maglie delle nazionali giovanili ed ha permesso ad un terzo di approdare al Calvisano, una delle più forti squadre professionistiche d’Italia. In soli 4 anni la compagine camuna è stata capace di costruire un gruppo di 140 tesserati tra giocatori, tecnici e dirigenti e ben presto si spera di arrivare a 200. Ovviamente questi risultati non sarebbero possibili se alle spalle non ci fosse una struttura organizzativa seria e delle persone che dedicano gratuitamente tutto il loro tempo libero al progetto in cui credono. I risultati sportivi, che pure sono gratificanti, non rappresentano di certo l’obiettivo del Rugby Valle Camonica, che è nato da un gruppo di giovani accomunati da un sogno: diffondere i valori di questo sport anche nel nostro territorio. Oggi il sogno è diventato realtà e vedere decine di ragazzini rincorrere un pallone ovale riempie di orgoglio chi ci ha creduto fin dal primo momento. Sono tante le persone da ringraziate per il supporto fornito alla giovane società del Rugby Valle Camonica: gli accompagnatori, i magazzinieri, i genitori dei ragazzi, gli autisti dei pulmini e gli sponsor (molti dei quali biennesi). Un ringraziamento sincero va anche all’Amministrazione Comunale di Bienno che mette a disposizione il campo e le strutture sportive e ovviamente a tutti gli appassionati che la domenica vengono a vedere le partite. L’auspicio finale è che sempre più persone si avvicinino a questa realtà per vivere le emozioni ed i valori che questo sport nobile riesce a trasmettere, come quelle che si vivono nell’ormai celebre terzo tempo che, a differenza di altri sport, nel rugby non è stato imposto, ma è nato spontaneamente come espressione della lealtà e del fair play che lo caratterizzano. Associazionismo Vedere decine di ragazzini rincorrere un pallone ovale riempie di gioia e orgoglio chi ci ha creduto fin dal primo momento. Vittorio Bellicini 19 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno RUGBY VALLECAMONICA UNA REALTÀ IN CRESCITA IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno STORIA A PUNTATE IL FERRO Pagina Culturale Prosegue la terza puntata sul ferro. Il metodo indiretto o dell’alto forno. Termina con questo articolo l’affascinante storia della produzione del ferro. fig. 1 20 Q uesto articolo conclude la breve storia della produzione del ferro. Nel Tardo Medio Evo, nelle valli Bresciane e Bergamasche si sviluppa un nuovo processo per l’estrazione del ferro dal minerale, che viene detto metodo indiretto o dell’alto forno, ma anticamente noto come metodo alla bresciana o alla bergamasca. É il 1406 quando un certo Raimondino di Valcamonica ottiene la concessione per la costruzione di un forno a Cencenighe, nel territorio di Agordo in provincia di Belluno. Un memorialista della val di Zoldo, (siamo sempre in provincia di Belluno), scrive che sempre nel quattrocento “ve n’erano introdotti di Bresciani e Bergama- schi i quali portarono un sistema di lavorazione diverso dal nostro che venne detto “More Brixiano” come leggasi in pergamene”. E quando nel 1543 Cosimo de Medici chiede al bresciano Giovanni de’ Zambonari di costruirgli un forno “per colare ferro” fa riferimento ad una struttura, con standard costruttivi ben collaudati, di consumi e produttività ben definiti, che per l’epoca rappresenta il meglio della tecnologia. Sono sempre del XVI° secolo le notizie di forni costruiti da bresciani e bergamaschi nel Canton Ticino e in Francia e degli inizi del XVII° quelle relative alla costruzione di un forno in Polonia. La definizione di alto forno, è dovuta al fatto che i forni impiegati sono strutture molto alte (fino a 6 metri) per l’epoca, mentre quella di metodo indiretto, deriva dal fatto che il prodotto della fusione del minerale (ora possibile grazie alle alte temperature raggiunte) è ghisa, dalla quale solo in una seconda fase si ricava il ferro. I forni utilizzati detti cannecchi, (figura 1) sono strutture permanenti e permettono una colata continua (per la durata di circa sei/otto mesi), che viene interrotta solo quando il deterioramento dovuto all’uso ne impedisce il corretto funzionamento. Funzionamento che può essere così sintetizzato: dall’alto si introducono alternativamente combustibile (carbone vegetale) e minerale che man mano vengono fusi scendono verso il basso e quindi devono essere continuamente rimpiazzati. II metallo, essendo no di Malonno (figura 2), avvenuta nel1889, si ha la fine di questo metodo di produzione ma non dell’idea geniale, nata in periodi storici ritenuti (a torto) bui, che per molti secoli rappresentò l’unico metodo per produrre acciaio a bassi costi e grandi quantità e che ha continuato nei moderni altiforni. Pagina Culturale IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno più pesante si deposita sul fondo e man mano che si forma viene estratto di continuo. Mentre le scorie, che sono più leggere rimangono in sospensione sulla massa del metallo fuso, e da apposite feritoie praticate nelle pareti del forno in corrispondenza del livello della superficie del bagno, vengono continuamente rimosse. Queste grandi strutture per funzionare hanno bisogno di grandi quantità di aria che vengono immesse da grossi mantici azionati da ruote idrauliche. Con i cannecchi si possono produrre circa 1600 kg di ghisa al giorno con una resa che può superare il 60%. Infatti, le maestranze bresciane e bergamasche che nel XVI° secolo costruirono in Toscana i loro forni, poterono usare come minerali, le montagne di scorie prodotte, nei secoli precedenti, con il metodo del basso fuoco. Dalla grande produttività e dalla buona resa del metodo indiretto, si capisce perché nei secoli scorsi le maestranze bresciane e bergamasche erano ricercate in tutta Europa. Fondendo nuovamente la ghisa in appositi forni, detti di affinaggio o di riduzione, l’ossigeno contenuto nell’aria impoverisce la ghisa del suo contenuto di carbonio che si trasforma così in acciaio. L’acciaio ridotto in pani o masselli viene inviato alle fucine per le successive lavorazioni. Questi forni, non potendo più reggere il confronto con i moderni altiforni, che il progresso tecnologico del XIX° secolo andava man mano introducendo, almeno in Valle Camonica, rimasero attivi fino alla fine del secolo XIX°. Con la chiusura del for- Giuseppe Bettoni fig. 2 21 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Vita Civica Gli alpini di Bienno ci ricordano una pagina di storia. NIKOLAJEWKA - ECHI BIENNESI DI QUEL TRAGICO GIORNO DEL 26 GENNAIO 1943 L a Russia è un immenso territorio che dall’Europa si estende all’Asia, un crogiuolo di popoli diversi che negli anni si sono determinati portandola alla configurazione politica attuale ben diversa da quella studiata a scuola anni fa. Alla Russia sono legati alcuni importanti eventi bellici della storia, basti citare Napoleone Bonaparte che in quella terrà registrò il suo declino militare. Le generazioni nate nei primi decenni del ‘900 hanno un ricordo legato alla Russia, nella tragica ritirata, durante la seconda guerra mondiale, che ha ribaltato la situazione dei nostri militari dell’ARMIR (Armata Militare in Russia) da inconsapevoli aggressori a vittime. Un nome ed una data riassumono questa catastrofe, Nikolajewka 26 genna- io 1943. “Quel giorno la colonna dei soldati in ritirata ristagnava, e la massa umana si accumulava. Gente che camminava a testa china, gli occhi fissi sulla neve concentrati in chissà quali pesanti pensieri. Era come nelle lunghe code delle macchine, non appena chi precedeva accennava a muoversi, quelli che seguivano si facevano subito sotto attenti a non perdere una spanna di terreno. La giornata, pur gelida, non era cruda come le precedenti, diversamente, per tutto quel tempo di attesa gli assiderati sarebbero stati di più. La colonna , salendo per il dosso che la separava da Nikolajewka, avvertiva che stava entrando in una trappola di morte, circolavano voci che i russi avrebbero paracadutato una intera divisione di truppe Una immagine di alcuni reduci di Nikolajewka gentilmente fornita dal Sig. Ercoli Battista 22 cruentamente i russi che iniziavano a rallentare i colpi”. Questo è in sintesi il racconto di quella terribile giorno del 26 gennaio 1943. Per ricordare l’eroismo di quei nostri alpini, deceduti e sopravvissuti, da allora il Gruppo Alpini di Bienno ogni anno ricorda Nikolajewka. Quest’anno la giornata di commemorazione è caduta lo scorso sabato 26 gennaio, esattamente 65 anni dopo. Le modalità della commemorazione sono state quelle di sempre, la S. Messa presso la chiesa di S. Maria celebrata, quest’anno, dal nostro concittadino don Giacomo Ercoli, poi il consueto appello dei nomi dei 18 giovani biennesi che dalla Russia non fecero ritorno. Una cena conviviale presso il centro sociale con la presenza, fra le autorità, anche del vice Presidente della sezione alpini di Vallecamonica Pietro Salari. Tutti i presenti si sono fatti attorno a Mario Ercoli, presente alla cena, a Giacomo Sainini e Avanzini……. oggi residente in Francia. Essi sono gli ultimi e unici biennesi che oggi ci possono testimoniare il ricordo di Nikolajewka perché erano proprio la quel 26 gennaio del 1943, hanno disceso coraggiosamente quel pendio sotto i colpi dei Russi, sfidando la morte. A loro và tutto l’affetto e la simpatia della comunità di Bienno. La serata, egregiamente organizzata dal Gruppo Alpini di Bienno, è stata anche occasione per dare ringraziamento ad un socio del Gruppo Alpini di Bienno che da tantissimi anni lavora nell’Associazione delle penne nere, Rino Murachelli. Al prossimo 2009. Vita Civica IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno fresche e ben armate per chiudere la ritirata. In avanti si sentivano i colpi sordi dell’artiglieria che man mano si facevano sempre più frequenti e distinti, ma non c’era altra scelta, si doveva entrare in quella trappola per andare avanti. La colonna si arrestava e si ingrossava a vista d’occhio, il nervosismo si accumulava, e la gente da dietro, pigiava su quelli avanti. I caccia sovietici volavano bassi mitragliando e lanciando bombe e spezzoni sulla massa di uomini indifesi. Un lanciarazzi tedesco tentava di contrastare i caccia, alcuni alpini sparavano con i fucili, sparavano i cannoni, la battaglia era al culmine. La fiumana di gente continuava a salire per il pendio e si ammassava sulla piatta sommità della collina. Discendere lungo il pendio voleva dire essere bersaglio facile delle postazioni russe ben disposte attorno a quell’anfiteatro. Il numero dei morti aumentava e i feriti ammucchiati sulle slitte finivano assiderati. La situazione era disperata, rimaneva miracolosamente efficiente un carro armato, l’ultimo panzer tedesco. A quel gigante d’acciaio era legata la salvezza di tutti, per trasportare la benzina di scorta del carro armato sulle slitte, i tedeschi avevano impedito il trasporto di alcuni soldati feriti lasciandoli alla morte. Prese l’iniziativa il generale della Tridentina Luigi Reverberi che, montatovi sopra, con tutto il fiato che gli rimaneva, urlò rivolto ai suoi uomini: “Avanti, Tridentina”. E dietro a lui ed il carro armato si mossero interi reparti. Tutta la massa dei disperati si lanciava lungo il pendio che portava su Nikolajewka, tanti cadevano sotto i colpi dei russi ben appostati, ma la fiumana che scendeva dal costone non finiva più. Più avanti il battaglione Edolo, giunto nel tratto che portava al sottopassaggio della ferrovia, scontrava Pini Germano 23 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Vita Civica Avviato il progetto di restauro delle statue del sepolcro di Cristo Re grazie al finanziamento della famiglia Morandini. 24 PROGETTO DI RESTAURO DEL COMPIANTO SUL CRISTO MORTO DI BIENNO C ollocato originariamente nella cappella – sacello del santuario dedicato a Cristo Re, il gruppo scultoreo raffigurante il Sepolcro di Cristo è ora posizionato nella chiesa di Santa Maria Annunziata. La raffigurazione di questo sacro soggetto prevede precise regole iconografiche a cui si sono attenuti nel corso dei secoli i più grandi pittori e scultori. Nel nostro Compianto ci sono tutti i personaggi che le fonti hanno indicato come presenti all’atto estremo della morte di Cristo. Il Cristo giace disteso in posizione centrale; ha un corpo giovane e ben plasmato. Ad un primo sguardo l’opera viene quasi occultata dalla presenza di prominenti figure femminili, tuttavia la figura del Cristo morto occupa la scena e ne è il fulcro. Procedendo nella descrizione dei personaggi in senso orario si individuano Nicodemo, la Madonna, Maria di Cleofa, Maria Maddalena, San Giovanni, Veronica, Maria Salomè ed infine Giuseppe d’Arimatea. Nicodemo è una figura illustrata solo nel Vangelo di Giovanni che aiuta Giuseppe d’Arimatea a seppellire Gesù ed in particolare ha il compito di estrargli i chiodi dai piedi. Nicodemo è rappresentato come più giovane di Giuseppe d’Arimatea, ha vesti meno sontuose e una barba più contenuta. La Madonna, quasi priva di sensi per il dolore, si abbandona allargando le braccia verso il figlio come in ultimo e materno abbraccio. Maria di Cleofa è ritenuta comunemente la madre dei fratelli del Signore, termine semitico per in- dicare anche i cugini, Giacomo e Giuseppe. Dopo il drammatico epilogo sul Calvario si affretta alla tomba del Redentore per rendergli l’estremo omaggio dell’unzione rituale con vari unguenti. Nel gruppo la sua posizione e il suo atteggiamento di sconforto dimostrano il grande e forte legame con la Madonna e il Cristo. Maria Maddalena o di Magdala, dopo aver presenziato alla morte di Gesù, veglia amorosa di fronte al Sepolcro. È rappresentata con i lunghi capelli sciolti, la veste rossa e il viso piangente. San Giovanni Evangelista è il discepolo prediletto ed è presente ai piedi della Croce, momento in cui Gesù gli affida la madre. Iconograficamente è rappresentato con fattezze giovanili, lunghi capelli chiari ed è posto in disparte rispetto agli altri personaggi del Compianto. Veronica è la pia donna che, nella tradizione cristiana, vedendo la fatica e la passione di Cristo nel trasportare la Croce, gli deterge il viso con un panno di lino sul quale rimane l’impronta del viso di Gesù. Nella rappresentazione è facilmente individuabile perché regge nelle mani il panno con il volto di Cristo. Maria Salomè è con Maria sul Golgota ai piedi di Gesù ed è fra i primi testimoni della resurrezione. Iconograficamente è rappresentata con il volto giovane e dolente ed ha il corpo parzialmente coperto da un manto. Giuseppe d’Arimatea, anziano nobile del Sinedrio che prima non approva le decisioni prese dai colleghi durante il processo a Gesù e dopo la morte del Cristo vece ha subito notevoli danni da deformazione dovuti a sollecitazioni microclimatiche e le cadute di colore sono vistose. Il progetto consiste nel trasporto delle opere presso i laboratori del Centro Formazione Professionale di Cremona dove ogni scultura sarà restaurata seguendo metodologie diverse ed appositamente individuate con riferimento al differente stato di conservazione di ciascuna opera. Lo studio prevede inoltre una misurazione dei parametri ambientali sia dell’attuale sede che del sacello di Cristo Re. Dopo un opportuno monitoraggio dell’ambiente e l’installazione di una macchina di compensazione delle variazioni termiche stagionali si ritiene che sarà addirittura possibile riposizionare il gruppo scultoreo nel suo originario luogo di conservazione presso la cappella nel Santuario di Cristo Re. Vita Civica IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno si presenta da Pilato per ottenerne la salma e darle degna sepoltura così che non venga gettata in una fossa comune con i corpi dei due ladroni. È caratterizzato da una folta barba e dalla nuca stempiata e regge il lenzuolo usato per deporre il corpo di Cristo dalla Croce. Per quanto riguarda lo stato di conservazione delle opere, il Cristo morto si presenta in uno stato meno grave rispetto alle altre sculture, infatti sul supporto non sono presenti fenditure e le lacune nella pellicola pittorica sono poco diffuse e di ridotte dimensioni. Le figure di San Giovanni Evangelista, Veronica e Maria Salomè sono state oggetto di un intervento di restauro in tempi recenti e quindi i problemi che si evidenziano sono meno rilevanti e principalmente legati al sollevamento e al parziale distacco del colore a causa degli sbalzi di temperatura. Il supporto ligneo che costituisce le altre sculture in- Marilucia Nodari 25 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Vita Civica Una forte testimonianza al femminile di impegno civile. RITA MELLO LE DONNE E LA RESISTENZA C i ha lasciato, all’età di 89 anni, Margherita Morandini Mello. I funerali, in forma civile, si sono svolti nel cimitero di Bienno alla presenza numerosa di cittadini ed Autorità a testimonianza dell’affetto e la stima nei confronti di una donna che con forza ha testimoniato nella sua lunga vita, l’importanza del ruolo femminile nella società di ieri e di oggi. Rita era attenta e puntuale lettrice del Notiziario comunale, abbiamo ricevuto dalla figlia Vanna questa sintesi sulla vita della mamma che proponiamo a tutti i nostri lettori. “Si è spenta a Lovere, dove da qualche tempo viveva, Margherita Morandini Mello. Ottantanove anni, ha vissuto i momenti più bui della storia italiana: gli anni della dittatura fascista e della guerra. Ritrovatasi, dopo l’8 settembre 1943, con un figlio di quasi due anni e il marito Primo deportato nei lager nazisti per aver rifiutato l’adesione al rinato governo fascista della Repubblica di Salò, decise di impegnarsi a fianco del gruppo partigiano delle Fiamme Verdi formatosi sulle montagne di Bienno. Un impegno modesto, ma non privo di rischi: mettere a disposizione la cascina di Limen, procurare viveri e medicinali, accompagnare prigionieri scappati dai campi di concentramento tedeschi, dare rifugio agli ebrei, curare feriti….. Un impegno modesto, ma che, uni- to a quello di altre donne spesso dimenticate (come Achilla Morandini, uccisa alle Tambusine mentre si recava ad avvertire i partigiani di un rastrellamento tedesco), ha contribuito a tessere quella rete di solidarietà che ha dato sostegno ai gruppi partigiani ed ha consentito a tanti ebrei e soldati inglesi, francesi, russi, senegalesi …. Di trovare rifugio in Svizzera o di unirsi alle formazioni partigiane che operavano, in mezzo a mille difficoltà, sulle nostre montagne. Un impegno che le è valso un riconoscimento morale di cui andava orgogliosa, un “Attestato di gratitudine” rilasciato dal Comandante Supremo delle Forze Alleate del Mediterraneo, il Feldmaresciallo Britannico H.R. Alexander.Libertà, democrazia, pace, uguaglianza, solidarietà, giustizia, emancipazione della donna, i valori dell’ Antifascismo e della Resistenza, insomma, sono gli ideali per cui ha lottato e che ha cercato di trasmettere ai suoi figli, alla nipote Simona ed ai giovani. Era molto legata, poi, al suo paese; voleva conoscerne la storia, si impegnava come poteva a difenderne le bellezze e cercava, nei limiti dell’età e delle malattie, di partecipare il più possibile alla vita della comunità. “Ho fatto solo la quinta elementare, diceva, ma questo non mi ha impedito di capire da che parte stare, ascoltando la mia coscienza e rimanendo sempre coerente con le mie idee”. Lovere, gennaio 2008 Vanna Mello Breve strofa inedita sulla dominazione veneziana scritta da Rita: “La al dei mai l’è ona grant alada onfina a Enezia, on dol sicsent, l’è rüada l’è rüada con cancei, fèradê, rènghérê e cadinas e on quach frear sénsa bras chèl fèr i sè bèl batet pò a i Dogi i là lodat anche sè a la fi i la mal pagat” 26 C on l’inizio del 2008 il servizio delle Assistenti Sociali è passato in carico alla neo costituita Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona della Vallecamonica di cui 35 Comuni della valle fanno parte, compreso Bienno. Nella riorganizzazione del servizio l’Azienda ha operato alcuni cambiamenti fra cui quello dell’Assistente Sociale dell’area omogenea della Valgrigna, la dott.ssa Noemi Pedretti è infatti passata alla zona omogenea di Capo di Ponte e la Valgrigna è stata assegnata alla dott.ssa Sara Orsignola. Presentiamo dunque ai lettori del Notiziario la nuova Asistente Sociale. Sara Orsignola (classe 1981), nativa di Paspardo, è laureata in scienze del servizio sociale presso la facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia nel 2003. Attualmente sta conseguendo la specializzazione in scienze per le politiche sociali e del 3° settore presso la facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano. La dott.ssa Orsignola ha lavorato inizialmente al servizio sociale anziani disabili dell’A.S.L. di Vallecamonica presso l’ospedale di Edolo, poi nel 2006 e 2007 ha lavorato come Assistente Sociale prezzo la zona omogenea di Capo di Ponte che comprende i comuni di Capo di Ponte, Ceto, Cimbergo, Paspardo, Ono S. Pietro, Cerveno, Losine, Niardo e Braone. Ultimamente ha operato una collaborazione anche a Lovere per la Comunità Montana dell’alto Sebino nell’ambito della tutela minori. Giunge quindi a Bienno con una comprovata esperienza lavorativa alle spalle. Riportiamo gli orari di ricevimento che la dott.ssa Orsignola ha concordato con i nostri Comuni. GIORNO ESINE martedì mercoledì 10,00/12,00 16,00/17,00 SACCA DI ESINE martedì 09,00/09,45 PLEMO DI ESINE venerdì 09,00/09,45 lunedì mercoledì 15,00/17,00 10,00/12,00 BERZO INFERIORE martedì giovedì 15,00/17,00 09,30/10,30 PRESTINE giovedì 11,00/13,00 BIENNO Servizi Sociali IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno ASSISTENTE SOCIALE AREA VALGRIGNA Presentiamo ai lettori del notiziario la nuova Assistente Sociale. ORARIO L’Assistente sociale è inoltre reperibile, in orario d’ufficio, al numero di telefono cellulare 331 - 67 77 730. L’Amministrazione Comunale nel ringraziare la dott.ssa Noemi Pedretti per l’operato svolto a Bienno augura buon lavoro alla dott.ssa Sara Orsignola. 27 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Vita Civica Gli avisini di Bienno in testa alla classifica della solidarietà dei donatori di sangue. GRUPPO AVIS BIENNO: UN PRIMATO CHE VA DIFESO! C arissimi lettori, in questo articolo vorremmo mettere in evidenza l’importanza vitale del proprio sangue. Vi sono tra noi persone ottimiste, fiduciose e disponibili che sperano che il proprio sangue, puro e sano, salvi chi ne ha bisogno, senza distinzione di razza, religione o ideologia politica. Per piccolo o grande che sia il nostro aiuto diventa speranza di vita concreta. Chi ci chiede una mano per sopravvivere ha realmente un enorme bisogno di noi, della nostra presenza, del nostro entusiasmo. È per questo che bisogna ringraziare tutte le persone volontarie che si impegnano nell’aiutare gli altri. Persone che disinteressatamente donano parte di sé salvando molte vite umane. A Bienno alla fine del 2007 i donatori attivi erano 125 e sono state effettuate 313 donazioni. Rispetto ad altri paesi della Valle Camonica, Bienno è quello che può vantare il più altro numero di donazioni e questo non può che farci inorgoglire! Ma ciò non è ancora sufficiente poiché anche a Bienno c’è veramente bisogno di un ricambio generazionale. Siamo noi Avisini, soci e simpatiz- zanti che dobbiamo convincere i nostri figli, i loro amici, i nipoti e tutti i giovani sani e di buoni principi, a donare sangue e questo deve essere fatto oggi, non domani, perché potrebbe essere ormai troppo tardi. Si sa che i giovani per loro natura sono molto sensibili agli aspetti della vita, quindi forza, fatevi avanti, cercate di capire che basta questo semplice gesto che non richiede nessuno sforzo e un piccolissimo impegno in ordine di tempo, per aiutare chi veramente ha bisogno, chi magari, giovane come voi, allunga una mano chiedendo di poter proseguire il suo cammino di vita. Fatevi un esame di coscienza e sappiate che, con un po’ di sacrificio, tutti voi potete fare qualcosa di veramente “grande” per gli altri. Donare non è un obbligo, ma un dovere verso coloro che stanno aspettando una sacca di sangue per poter continuare a sorridere come fanno sempre gli Avisini dopo aver concluso la donazione… provare per credere!!! Per diventare Avisini e per qualsiasi altra informazione potete contattare i seguenti numeri 0364/321156 0364/406324 - 0364/406356. TOTALE DONATORI ATTIVI AVIS INTERCOMUNALE BRENO ANNO 2007 GRUPPI DONATORI Bienno 125 Breno 126 Cividate C. 74 Niardo 69 Berzo Demo 56 Sellero 56 Paspardo 56 Nadro 47 Valle di Saviore 46 Cerveno 41 Ceto 44 Cimbergo 35 Capo di ponte 34 Losine 28 Braone 24 28 DONAZIONI EFFETTUATE MEDIA N° DONAZ. ANNUE PER AVISINO 313 243 174 161 118 101 98 98 92 87 74 63 62 56 42 2.48 1.93 2.25 2.48 2.15 1.77 1.73 2.06 1.94 2.15 1.64 1.77 1.80 2.04 1.83 I l dovere di un buon amministratore è quello di fare sempre e comunque l’interesse dei propri concittadini, questo anche quando ciò conduce ad una scelta che potrebbe sembrare a prima vista impopolare. Questa premessa è d’obbligo trattando della sofferta scelta di rinunciare al servizio scuolabus. Tale decisione, nata dal disagio nel veder circolare il pulmino praticamente vuoto, è maturata prima in seno alla maggioranza consigliare ed è stata poi condivisa con le minoranze nell’ultimo Consiglio Comunale. Proprio accogliendo una richiesta proveniente dalla Gruppo Indipendenti, abbiamo deciso, ad ulteriore riprova della bontà della nostra scelta ed al fine di verificare che non fosse il costo di 35,00 euro mensili a scoraggiare possibili passeggeri, di interpellare nuovamente i cittadini di Bienno. Sono perciò stati distribuiti oltre 200 questionari nei quali veniva chiesto ai genitori degli alunni delle Scuole Elementari e Medie se fossero interessati ad utilizzare lo scuolabus, proponendo anche l’eventualità che tale servizio fosse erogato gratuitamente. Come sospettavamo la risposta ha confermato pienamente le considerazioni già analizzate: solamente 4 ragazzi, gli stessi che in quest’ultimo periodo hanno usufruito di tale servizio, si sono dimostrati interessati. Ecco allora che è sembrata logica conseguenza evitare alla cittadinanza di sobbarcarsi una spesa di oltre 20.000,00 euro annui per erogare un servizio che, stante l’esigua richiesta, non ha più ragione di esistere. Naturalmente queste valutazioni sono contingenti alla situazione riscontrata. Nulla impedisce che a fronte di un considerevole aumento della richiesta il servizio scuolabus possa essere riattivato in futuro. Ricordiamo inoltre che il pulmino ed il suo autista rimangono a disposizioni delle scuole di Bienno per tutte quelle attività che devono essere svolte fuori sede o che comunque necessitano di uno spostamento al di fuori del nostro Comune. Se per le ragioni ora descritte i cittadini di Bienno hanno momentaneamente “perso” lo Scuolabus, da lunedì 31 marzo 2008 ritroveranno il PIEDIBUS. Per quanti l’avessero dimenticato ri- cordiamo che il PIEDIBUS altro non è se un “autobus” che si muove a piedi, formato dalla carovana dei ragazzi della Scuola Elementare che si recano a scuola accompagnati da un adulto “autista”. Il PIEDIBUS, come un vero autobus, parte da un capolinea e, seguendo un suo itinerario, raccoglie i passeggeri alle fermate, rispettando orari prestabiliti. Una importante novità introdotta per quest’anno sarà la collaborazione con l’Associazione Anziani e Pensionati di Bienno – A.P.A.B., la quale provvederà a fornire giornalmente gli “autisti” del Piedibus, sgravando in tal modo i genitori dall’onere di suddividersi i turni di accompagnamento. Non abbiamo l’ardire di pensare che questa iniziativa sia in grado da sola di risolvere la questione della viabilità di Piazza Liberazione negli orari concomitanti con l’entrate e l’uscita degli alunni dalla Scuola, ma, come l’esperienza dell’anno scorso ha dimostrato, i benefici sono innegabili. In conclusione, e confidando che le considerazioni di assoluto “buon senso”sopra riportate possano essere condivise dalla maggioranza dei biennesi, invitiamo nuovamente tutti i genitori a valutare seriamente la possibilità di usufruire del PIEDIBUS, è un modo semplice per far loro del bene ai propri figli (l’attività fisica è alla base di una vita sana); far del bene all’ambiente ( chi va a piedi non utilizza l’auto, non spreca risorse energetiche e non inquina); far del bene alla comunità (un’automobile in meno nella Piazza di Bienno negli orari critici riduce i disagi ed i pericoli legati alla circolazione). Vita Civica Pulmino scuolabus sottoutilizzato, si ripropone l’esperienza del Piedibus. Preziosa la collaborazione del Centro Anziani per ... guidare il Piedibus. L’Assessorato ai Servizi Sociali 29 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno DALLO SCUOLABUS AL PIEDIBUS IL PASSO É BREVE IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno LAUREATI BIENNESI Notizie Flash K atia Sainini, (classe 1983) si è laureata il giorno 26 ottobre 2007 presso l’università degli studi di Brescia. Facoltà di Economia. Laurea in Economia e Gestione dell’Informazione e della Comunicazione. Con una tesi dal titolo: “Gestione del sistema Logistico in un’Azienda Siderurgica”. Bienno continua a sfornare laureati, o meglio, laureate. A lessandra Morandini, (29/11/1982). Dopo aver conseguito due lauree triennali presso l’Università di Bologna, il 22 luglio 2004 in Relazioni Internazionali e il 29 marzo 2004 in Scienze Giuridiche, il 2 ottobre 2007 ho sostenuto, nello stesso Ateneo, la tesi di laurea specialistica in Giurisprudenza, ottenendo il massimo dei voti. La tesi, redatta all’estero nell’ambito di un progetto di ricerca svolto presso l’Università di Lisbona, riguarda la circolazione di modelli e istituti giuridici tra gli Stati membri della Repubblica Federale del Brasile. Il 4 febbraio 2008 ho vinto un dottorato di ricerca in diritto pubblico all’Università di Perugia, classificandomi prima in graduatoria, ciò mi permetterà di proseguire la mia attività di ricerca in ambito universitario per i prossimi tre anni. Allo stesso tempo continuerò la pratica forense in diritto amministrativo all’Avvocatura Distrettuale di Stato di Bologna. M arica Morandini (Classe 1977): l’11 ottobre 2002 ha conseguito la prima laurea in Scienze dell’Educazione, con votazione finale 110/110, presentando una tesi in filosofia dal titolo “ Uomo e Dio nel pensiero di Jean-Paul Sartre”. Il 18 dicembre 2007 ha conseguito la seconda laurea in Scienze della Formazione Primaria, con votazione finale 110/110, presentando una tesi in geografia dal titolo “Bienno: un antico borgo medioevale della Media Valle Camonica”, dove, attraverso una lettura storico-geografica, si sono individuati i segni urbanistici, monumentali ed artistici di Bienno. La tesi pone particolare attenzione alle risorse del territorio (i metalli, il legname, l’acqua), che hanno permesso a Bienno di divenire, nel corso della storia, il maggior centro di lavorazione del ferro in Valle Camonica. M arzia Morandini (classe 1983), il 25 ottobre 2007, ha conseguito la laurea specialistica in Psicologia Clinico-Dinamica, presso l’Università degli Studi di Padova, con votazione finale di 110 e lode. La tesi, intitolata “Coinvolgimento paterno e triade familiare nei primi quattro anni di vita del bambino”, si propone di analizzare come le percezioni della coppia genitoriale circa il coinvolgimento paterno, evolvano nel corso dei primi 48 mesi del bambino, valutando in che modo la visione delle madri riguardo la partecipazione dei partners nelle attività di cura dei figli possa essere messa in relazione con la percezione che i padri hanno di sé. Inoltre ci si è soffermati ad esaminare l’evoluzione della qualità delle interazioni triadiche, analizzando la relazione tra il grado di coinvolgimento paterno, le competenze interattive familiari ed il temperamento del bambino. 30 T orniamo ad informare i lettori del Notiziario sull’argomento della gestione delle acque. Il 21 dicembre scorso si è tenuta a Brescia l’Assemblea del Consorzio AATO (Autorità d’Ambito Territoriale Omogeneo) di cui ogni Comune della Provincia fa parte. Della Valle Camonica, erano presenti i Sindaci dei Comuni di Bienno,Braone ed Edolo. L’Assessore all’Ambiente della Provincia di Brescia Enrico Mattinzoli ha ricordato che il Sistema Idrico Integrato (SII), per legge, deve essere affidato ad un unico gestore per ciascuna area omogenea. Mattinzoli ha rassicurato che il SII, attraverso la Conferenza d’Ambito, è in mano pubblica, ed il Gestore di ciascuna zona dovrà realizzare i progetti che i Comuni gli ordineranno. Praticamente il Gestore, ha detto: “è il mezzo attraverso cui la parte pubblica realizza i propri indirizzi”. Sono 192 i Comuni bresciani che hanno aderito alla Conferenza d’Ambito fra cui 12 sono stati commissariati, i restanti 14 Comuni che non hanno aderito verranno commissariati prossimamente. Ricordiamo che la legge prevede che, per i Comuni che non aderiscono, sarà un Commissario ad acta nominato dalla Regione ad agire in loro vece per questa adesione. L’area Gardesana ha proceduto all’affidamento del SII alla società GARDA UNO dal giugno 2006. Mattinzoli ha riferito che nell’area omogenea del Garda, nel corso del 2007, sono state realizzate opere (rifacimento e ampliamento acquedotti, impianti di potabilizzazione, reti fognarie, impianti di depurazione etc.) per 30 milioni di euro sgravando i comuni interessati per un costo di 5,5 milioni di euro. L’area Centrale prosegue, sempre dal giugno 2006, gli affidamenti del SII alla ASM e controllate. Quindi, per due delle tre aree omogenee della Provincia di Brescia, la gestione del SII è stata avviata. Il dott. Zanello, coordinatore della Segreteria Tecnica dell’ATO, ha poi spiegato lo stato delle cose sull’area Ovest, che è la nostra con la Franciacorta ed il Sebino bresciano, in cui sono presenti otto società pubbliche che gestiscono servizi idrici (una delle otto è la Valle Camonica Servizi s.p.a.). Un Gestore individuato dalla Franciacorta e dal Sebino sarebbe la Cogeme, che gestisce già il SII in 44 comuni, mentre la nostra valle non si è ancora determinata. Ma da ciò pare dovrebbe nascere una società del gestore unico chiamata AOB (Area Ovest Bresciano). La situazione è complessa in quanto al 31 dicembre 2007 le gestioni degli acquedotti in economia dovevano scadere, ma l’attuale Finanziaria non permette all’ATO, in questo momento, di affidare il servizio e quindi vi è una situazione paradossale di stallo. L’Assemblea del 21 dicembre ha per questo deliberato degli indirizzi ai fini dell’individuazione di modalità di gestione del Servizio Idrico in modo da consentire la prosecuzione dei SII e dare la possibilità ai Comuni di dare piena esecuzione del servizio su tutto il territorio. Praticamente un Comune, se lo vuole, avrebbe la possibilità di affidare il Servizio Idrico al gestore di riferimento della propria area in modo da adempiere alla scadenza del 31 dicembre (una volta affidato, però, non si può più tornare alla gestione in economia!). Affidare questo servizio vuol dire anche applicare la tariffa d’ambito. É una situazione complessa ed il dott. Zanello ha detto che la posizione della Valle Camonica sarebbe sta- Dalla Vallecamonica Assemblea AATO del 21 dicembre 2007. Presenti solo tre comuni della Vallecamonica. Poco chiara la situazione dell’area omogenea a cui appartiene la nostra Valle. 31 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno GESTIONE DELLE ACQUE ASSEMBLEA CONSORZIO AATO DEL 21 DICEMBRE 2007 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Dalla Vallecamonica ta analizzata nel primo incontro utile della Segreteria Tecnica dell’ATO (per la valle ricordiamo che il rappresentante è l’ing. Fabio Fanetti , sindaco di Sonico). Attendiamo quindi l’evolversi delle cose anche se una cosa è certa, la latitanza dei camuni da una parte ed il resto della Provincia dall’altra dove si spendono i soldi per migliorare reti idriche, fognature ed impianti di depurazione seppur con una tariffa per gli utenti ben più alta della nostra. Altra cosa certa, rimarcata da Mattinzoli e da Zanello, è che rimanendo con la gestione degli acquedotti in economia non si potrà accedere ai finanziamenti necessari per rinnovare o ampliare acquedotti e fognature. Fortunatamente, attraverso gli accordi di programma, deliberati in precedenti conferenze ATO, è possibile dare attuazione ad alcuni investimenti del Piano d’Ambito fra cui quello che interessa a noi: Il collettamento della Val Grigna al depuratore di Esine. Pini Germano ACCORDO DI PROGRAMMA PER VALORIZZARE L’AREA DELLA VALGRIGNA Bienno approva un accordo con la regione che porterà interventi per oltre 600.000 € fra cui uno sulla ex colonia della Valdajone. 32 I l Consiglio Comunale del 27 dicembre scorso ha approvato all’unanimità un importante accordo di programma per la valorizzazione dell’Area Vasta della Valgrigna al cui centro si colloca la proprietà regionale gestita dall’ERSAF. A questo accordo di programma partecipano con la Regione Lombardia e l’ERSAF la Provincia di Brescia, le Comunità Montane della Val Trompia e Vallecamonica ed i Comuni di Artogne, Berzo Inferiore, Bienno, Bovegno, Collio, Esine, Gianico e Prestine. Nell’accordo sono previsti tutta una serie di interventi tesi alla valorizzazione ambientale, culturale e turistica della foresta regionale della Valgrigna in modo da generare opportunità di sviluppo economico e promozione del nostro territorio. L’eccezionale partecipazione di tutti gli Enti Pubblici citati favorirà l’afflusso degli investimenti per un importo complessivo totale di 4.700.000€. Una cifra considerevole spalmata nell’arco di quattro anni che porterà significativi interventi atti a migliorare la viabilità montana, valorizzare la rete sentieristica, la valorizzazione delle infrastrutture montane, la fruizione turistico-ricreativa e la manutenzione dei fabbricati d’alpe. Il Comune di Bienno sarà impegnato in questi quattro anni per una cifra complessiva di 127.750 € ma gli interventi considerevoli verranno dalla Regione Lombardia (1.539.000 €) dall’ERSAF (1.073.000 €) e dalla Comunità Montana di Vallecamonica (506.750 €). Tutti gli Enti partecipanti si impegneranno ad attuare una politica innovativa di gestione territoriale mirata alla costruzione di un sistema ed un rete di soggetti locali pubblici e privati che si aggiungeranno all’ERSAF, ai Comuni e agli Enti sovra comunali. Questo significa piani comprensoriali d’alpeggio per favorire la fruizione da parte delle aziende agricole locali, promozione e sostegno alle associazioni volontarie che si impegnano ad iniziative di manutenzione e valorizzazione del territorio attraverso convenzioni, programmazione comune di eventi turistici e culturali che interessano l’area. In poche parole l’accordo darà un for- gramma di cui Bienno fa parte, un accordo strategico che riverserà in quattro anni tanti interventi per le nostre montagne. É giusto sottolineare l’impegno profuso in questo accordo dalla Regione Lombardia nella persona dell’Assesore all’agricoltura Viviana Beccalossi e dall’ERSAF nella persona del Presidente Francesco Mapelli. Bienno ha già sperimentato positivamente l’efficacia della metodologia dell’accordo di programma nella recente ristrutturazione avvenuta per le fucine ex Franzoni e Comensoli e nel percorso del vaso Re. Non sarà sfuggito ai lettori del Notiziario che l’aspetto particolarmente importante per Bienno è l’intervento sulla ex colonia della Valdaione per uno stanziamento di 280.000 €. La colonia è già stata affidata in gestione al Gruppo Alpini di Bienno e sono già stati eseguiti dei lavori dal gruppo fra cui la realizzazione dei servizi igienici. Evidentemente queste risorse andranno convogliate in questo progetto che il Comune aveva già iniziato nel 2005 attraverso la convenzione con gli alpini. Per concludere ora tutti i Consigli degli Enti coinvolti hanno approvato questo accordo di programma e non resta che la sottoscrizione ufficiale presso la Regione Lombardia, dopodiché si inizierà a lavorare. Dalla Vallecamonica Giacomo Morandini Notizie Flash NOTIZIE FLASH Siamo lieti di informarvi che presso la biblioteca comunale è attivo, dall’inizio di febbraio, il nuovo servizio di navigazione internet per gli utenti. L’attivazione della postazione, è stata possibile grazie alla rete wirless che da poco è stata installata in paese. Per ora il servizio è gratuito ed ognuno ha diritto, previa prenotazione, a 30 minuti di navigazione per un massimo di quattro volte in un mese. Aperto il servizio di navigazione internet presso la Biblioteca Civica. Per maggiori informazioni vi invitiamo a passare presso la biblioteca o a telefonare al numero 0364 300370, nei seguenti orari. LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ 16-13 - 18.10 16.30 – 18.30 14.00 – 18.00 GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO 14.00 – 18.00 10.00 – 12.00 10.00 – 12.00 33 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno te impulso di sviluppo alle potenzialità che derivano da questa foresta della Valgrigna. Ma veniamo a Bienno e vediamo in dettaglio quali sono gli interventi previsti sul nostro territorio fra cui alcuni lavori già avviati dal Comune. La riabilitazione della strada per la malga Arcina (45.000 €), la sistemazione della strada Campolaro-Cogolo-Travagnolo (362.000 €), straordinaria manutenzione delle strada Valadaione-Roccolo della Bruciata recentemente inserita fra le strade agro silvo-pastorali (80.000 € messi dalla Comunità Montana), straordinaria manutenzione strada di accesso Ponte Sesa – Stanga Campolungo (50.000 €), ristrutturazione e messa a norma della ex colonia della Valdaione ad uso struttura ricettiva montana (280.000 € di cui il Comune di Bienno sarà il soggetto attuatore). Ma oltre a questi interventi diretti su Bienno ve ne sono altri di cui tutti i soggetti partecipanti beneficieranno quali le attività promozionali e la realizzazione di guide turistiche dell’area (110.000 €), allestimenti espositivi e realizzazione di vetrine, realizzazione di cartellonistica, attività di promozione per i prodotti lattiero-caseari delle malghe dell’area etc. L’ERSAF su Bienno provvederà alla sistemazione della malga di Campolungo Inferiore, la malga di Figarolo. Speriamo di avere dato giusta evidenza all’importanza di questo accordo di pro- IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Dalla Vallecamonica Bilancio 2007 sostanzialmente in pareggio. Cauto ottimismo per la nuova stagione del nostro Consorzio. CONSORZIO FORESTALE DELLA BASSA VALLECAMONICA S ostanziale pareggio è il risultato finale che i soci del Consorzio Forestale della Vallecamonica hanno potuto constatare leggendo il bilancio consuntivo 2007 presentato nell’Assemblea del 25 febbraio. Dietro ai 3.500 euro di utile d’esercizio sta evidentemente la constatazione che il nuovo direttivo guidato dal Presidente Cotti Regis ha lavorato bene. É da sottolineare che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, nel corso del 2007, di ridurre il proprio compenso del 50% portando quello del Presidente a 6.000 euro all’anno ed a 2.000 euro/anno quello complessivo dei restanti Consiglieri. Il Presidente ha spiegato che il Consorzio non ha mai dovuto ricorrere all’utilizzo del fido bancario azzerando praticamente il costo degli oneri finanziari. Consorzio che in questi ultimi due anni ha aumentato la percentuale delle attività commerciali svolte (dal 12% è passato al 56%), vale a dire una contestuale riduzione delle attività istituzionali che risultano quelle normalmente prive di reddito. Nel 2007 l’impiego di personale è risultato di 10 operai stagionali più altri tre impiegati dall’ERSAF e, verso la metà dell’anno, è stato affiancato all’attuale Direttore dott. Il Presidente Cotti ed il Dott. Benigni durante l’assemblea 34 Benigni il dott. Fiora che dovrebbe sopperire all’aumento dei lavori e dei cantieri previsti nel il 2008. Questo porterà all’aumento di impiego di personale di almeno tre unità. Il Consorzio Forestale ha prodotto lavori nel 2007 per circa 540.000 euro e prevede lavori nel 2008 per un importo pari a 740.000 euro. Veniamo quindi a sintetizzare i numeri del bilancio di previsione 2008 presentato sempre nella stessa serata. Gli otto Comuni soci più la Comunità Montana versano 49.300 € di quote, ed i lavori previsti porteranno entrate per 740.000 €. Altri 60.000 € verranno dalla gestione dei tagli e vendita di legname. Per contro le uscite per personale tecnico (2 geometri più il Direttore, il commercialista, Medico del Lavoro e consulenti) e del costo degli Amministratori sarà pari a 145.000 €. Le spese di produzione (operai, materiali, veicoli, assicurazioni etc.) saranno di circa 615.000€ a cui si aggiungono 53.000 € di spese generali(affitto sede,oneri tributari, energia elettrica, riscaldamento, ammortamenti etc.). Numeri dunque prudenti a cui i soci guardano con tiepido ottimismo, resta infatti ancora fresca la ferita del deficit finanziario del Consorzio di qualche anno fa che i Comuni dovettero ripianare. Tiepido ottimismo che ha portato il Presidente alla previsione di poter acquistare nel 2008 qualche mezzo di cantiere riducendo così la voce dei noli che risulta ancora un costo un po’ alto. Per Bienno sono previsti i lavori di completamento della strada Ponte di Fontanazzo – Co de Mort ed alcuni interventi di taglio di conifere. Il recente Accordo di Programma sottoscritto da Bienno ed altri Comuni con ERSAF e la Regione per l’area VASTA della Val Grigna fa però sperare la possibilità di affidamento di ulteriori lavori al nostro Consorzio. N ella consueta Assemblea Ordinaria di fine anno del Consorzio Servizi di Valle Camonica i soci hanno discusso, oltre alle deliberazioni di rito, di un argomento veramente strategico per il futuro della nostro Consorzio a cui fanno capo le società dei servizi per la distribuzione del metano, la raccolta rifiuti, la fornitura di energia e gestione del servizio idrico. Ma riassumiamo gli argomenti per i lettori del Notiziario. 1) L’Assemblea ha accettato la richiesta di adesione al Consorzio fatta dai Comuni di Pisogne e Costa Volpino. 2) É stato comunicato il cambio di assetto societario della TSN s.p.a. che è l’azienda che gestisce il teleriscaldamento per i Comuni di Sellero, Novelle e Cedegolo e sfrutta la vendita dell’energia elettrica prodotta dalla centrale a biomasse di Sellero. Recentemente era stato deciso un aumento di capitale portando la partecipazione degli Enti Locali al 51%. In base a questo un socio privato, la Cofatec Italia, è stata interessata all’acquisito dell’80% delle TSN. La Cofatec Italia è una società controllata al 100% dalla multinazionale Gas de France e che è molto forte nella filiera del legno. Tutto ciò porterà ad un miglioramento dei conti della TSN il cui risultato economico non è brillante. La Cofatec Italia ha subito portato il costo della biomassa da 60 €/mc a 40 €/mc e già nel 2007 ha incrementato la produzione della centrale del 20% (nel 2006 era di 13,5 milioni di Kwh che nel 2007 sono passati a 16 milioni di Kwh). Resta per il momento lontana l’ipotesi di trasformare la centrale a biomasse in un termoutilizzatore. L’entrata in campo di questo nuovo socio dovrebbe sollevare i conti della TSN su cui, sino ad ora, gli Enti Pubblici hanno sempre dovuto andare in soccorso. Per tutelare la parte pubblica si è fatto in modo che il quorum deliberativo assembleare sia del 75%. 3) L’Assemblea è stata chiamata a definire degli indirizzi societari per la società Integra s.r.l., altra partecipata con un socio privato (la Fen Energia), che opera nella gestione calore. I nuovi indirizzi si sono resi necessari a seguito di un intervento dell’Autorità di controllo che ha eccepito illegittimità nel fatto che il Consorzio, nel 1998, scelse il partner privato senza gara ad evidenza pubblica. L’ipotesi approvata è stata quella di confermare il soggetto privato attraverso una gara pubblica. La differenza del valore delle quote da quello di perizia e quello di offerta (pari al 48%) porterà beneficio economico al Consorzio. 4) L’Assemblea ha riconfermato all’unanimità quale Direttore del Consorzio l’ing. Giorgio Bertoia. Dalla Vallecamonica Il pesce grosso mangia quello piccolo. Nel 2008 il Consorzio Servizi sarà chiamato a fare importanti scelte strategiche. IL PESCE GROSSO MANGIA QUELLO PICCOLO L’argomento più importante è stato quello dell’illustrazione delle proposte strategiche per il gruppo Valle Camonica Servizi. Infatti nel campo delle società multiutility come la nostra è in atto da alcuni anni un cambiamento epocale che richiede ragionamenti sugli assetti futuri. L’argomento è stato spiegato dal dott. Troncatti della società Axteria (ex Archimedea), società di consulenza che aveva impostato in passato la creazione delle consociate del Consorzio Servizi. Sono in atto trasformazioni radicali in cui le grandi aziende conquistano i mercati più appetibili e poi giungono anche sui mercati delocalizzati. Queste grandi aziende mettono letteralmente in ginocchio le piccole aziende locali in quanto possono fare prezzi migliori e quindi portano via loro i clienti. Facciamo 35 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno IL CONSORZIO SERVIZI DI VALLECAMONICA DAVANTI AD UNA SVOLTA IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Dalla Vallecamonica 36 un esempio, la fornitura di metano o energia elettrica. Oggi il nostro Consorzio ha un buon portafoglio di clienti soprattutto nella fornitura delle grosse fabbriche locali, una importante fetta del fatturato del Consorzio deriva da questo. Con la liberalizzazione del mercato in atto si fanno avanti le grosse società che possono proporre prezzi di fornitura migliori verso cui le aziende locali inevitabilmente confluiranno. Quindi questo significa perdita di fatturato e utili per la nostra società. Il Presidente Piero Morandini è stato chiaro, ha affermato che la ns. società ha già raggiunto l’apice in termini di efficienza economica e pertanto inizia la fase di discesa. Morale , ci dobbiamo muovere in fretta, studiare nuove alleanze, federazioni o ipotesi di fusione o integrazione con queste grandi società fino a che siamo ancora appetibili avendo un buon portafoglio clienti. Più passa il tempo e più si rischia l’emorragia di clienti verso i colossi che si fanno avanti. La situazione generale è stata illustrata dal dott. Troncatti e vede il resto dell’Europa, per quanto riguarda le società dei servizi, già impostato sulle grosse multinazionali, mentre in l’Italia, che aveva sino al 2003 una situazione molto frammentata, inizia ora il processo della nascita di grossi gruppi a livello regionale. Ecco dei nomi europei nel settore dell’igiene ambientale (rifiuti, gestione acque etc.): Suez, Gas de France, RWE, Eolia, Enel. Società che in questi ultimi due anni hanno assorbito altre più piccole (per modo di dire) come la Electrabel, la Endesa la Remondis la Sulo. Strategie di accorpamenti studiate per accaparrarsi mercati ed impedire l’ingresso della concorrente diretta. Comprendiamo che l’argomento è difficile per i non addetti ai lavori ma vorremmo far comprendere ai lettori del Notiziario che il clima è proprio quello enunciato nel titolo: il pesce più grosso mangia quello più piccolo! E in Italia cosa succede? Al nord nasce una grande fusione per incorporazione fra la municipalizzata bresciana ASM e la milanese AEM (in cui si era precedentemente incorporata la AMSA che è l’azienda della net- tezza urbana milanese): la a2a in cui i Comuni di Brescia e Milano detengono il 55% del capitale votante, società che fattura 15 miliardi di euro, opera in quattro regioni ed ha più di 15.000 dipendenti. Tanto per darvi un idea delle proporzioni la nostra Valle Camonica Servizi fattura circa 60 milioni di euro all’anno. La a2a risulta quotata in borsa dal 2 gennaio 2008. Altre grosse società che operano in Italia sono la Iride, la Enia e la Hera, la Acea. Allora che fare per non perdere mercato e vedersi ridurre il valore della nostra società riducendo quindi anche il valore per gli azionisti? Questo è stato il quesito posto all’Assemblea del 19 dicembre scorso. Piero Morandini ha condiviso con i soci la necessità inderogabile di individuare un nuovo assetto societario entro la fine del 2008, con un mercato così aggressivo ogni giorno che passa rischiamo di più. L’ipotesi è quella di studiare un Alleanza o Federazione con queste società oppure la fusione. Sono già stati fatti incontri interlocutori con la bresciana ASM, con Lineagroup e Cogeme in modo da individuare il potenziale nuovo partner. La società Axteria del dott. Troncatti farà da consulenza in questa fase dove necessita analizzare i margini, le previsioni finanziarie, dare un valore economico alla nostra società e soprattutto analizzare le offerte legate anche al ruolo di governance che avremmo nella futura consociata. Come vedete argomenti importantissimi ci aspettano in questo 2008 nel campo delle società dei Servizi. Se ci pensiamo bene la stessa cosa è avvenuta ad esempio nel campo delle banche. Una volta avevamo la Banca Valle Camonica che era la nostra banca, poi con l’ingresso dei grossi istituti finanziari (S.Paolo Imi, UBI etc.) la nostra BVC è stata assorbita da essi ed il panorama è totalmente cambiato. Ma la domanda che dobbiamo tenere presente è : quale sarà il rapporto con il nostro territorio di queste grandi società ? Qui il ruolo e la capacità della politica locale sarà importante. Pini Germano QUALE TURISMO SENZA LE FUCINE? ra qualche giorno anche l’ultima attività produttiva artigianale legata alla lavorazione del ferro con il maglio ad acqua chiuderà i battenti. É una notizia estremamente preoccupante per il nostro paese, non solo perché chiude una attività imprenditoriale, ma soprattutto perché questo fatto determina forse un punto di non ritorno, già ampiamente prevedibile purtroppo da molti anni. É ancor più preoccupante se si è convinti, come noi, che l’unica attrattiva turistica che il nostro paese può offrire sono le nostre fucine, intese però non come musei freddi e senza vita, bensì come luoghi vivi e funzionanti. In questi ultimi anni, grazie al prezioso lavoro svolto dall’Associazione dei “Fréar dè Bién” congiuntamente con la Pro-Loco, il nostro paese è stato visitato da circa 5.000 persone ogni anno, Mostra Mercato esclusa. Siamo certi che questi turisti hanno voluto visitare il nostro paese solo perché sapevano che degli esperti maestri avrebbero loro mostrato l’antico metodo di lavorazione del ferro con il maglio azionato ad acqua. Cosa sarà delle nostre fucine quando questi non ci saranno più? Le Fucine chiuderanno definitivamente e incominceremo a vendere le cassette con le riprese di quando queste funzionavano? Speriamo di no, perché uno le cassette se le vede tranquillamente a casa, senza bisogno di sobbarcarsi la strada per andare a visitare un seppur grazioso paese della Valle Camonica. Dobbiamo consolidare nel tempo questo flusso turistico e magari incrementarlo e ciò passa imprescindibilmente dal fatto di assicurarsi che qualcuno continui la tradizione e faccia funzionare in futuro le nostre fucine. Solo così potremo continuare a far conoscere il nostro paese, portando il nome di Bienno fuori dalla Valle Camonica e IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno T Pagina Minoranza garantendo un sostegno e quindi un futuro alle nostre attività commerciali e artigianali già pesantemente penalizzate dalla congiuntura economica negativa e dalla concorrenza della grande distribuzione. Proprio per le motivazioni su menzionate abbiamo presentato apposita interpellanza, che verrà discussa al prossimo Consiglio Comunale, dove interroghiamo la maggioranza evidenziando il problema ed invitandola ad individuare prima che sia troppo tardi delle strategie che consentano di conservare nel tempo questa importante attrattiva turistica, che, ribadiamo, non può fare a meno di fucine vive e quindi dei nostri Maister che le facciano funzionare. Gruppo Indipendente 37 CONSIGLI COMUNALI IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno Consigli Comunali Per ragioni di spazio si è potuto riportare solo l’oggetto delle deliberazioni consiliari. Il testo integrale può essere consultato presso l’albo pretorio oppure all’indirizzo: http://www.studiok.it/comuni/bienno/ per ulteriori informazioni potete fare riferimento al sito comunale www.comune.bienno.bs.it alla voce “uffici, servizi, organizzazione” e successivamente “servizi online” CONSIGLIO COMUNALE DEL 27 dicembre 2007 Presiede il Sindaco PINI GERMANO Verbalizza il Segretario Comunale ORIZIO DR. FABRIZIO ANDREA Componenti del Consiglio Comunale: Pini Germano, Morandini Clemente, Ercoli Francesco, Comensoli Bortolo Bruno, Panteghini Sandro, Bontempi Antonio, Bellini Alessandro, Bontempi Valter, Lanza Stefano, Morandini Maurizio, Bettoni Elena, Morandini Giacomo, Strada Urbano, Maugeri Massimo, Panteghini Diego, Panteghini Andrea, Antonini Enzo. DEL. 38 OGGETTO ASSENTI 46 LETTURA VERBALI SEDUTA DEL 26.11.2007. NESSUNO 47 48 49 ESAME E DISCUSSIONE DELLA MOZIONE PRESEN- TATA DAI CONSIGLIERI MAUGERI MASSIMO, PANTEGHINI ANDREA, PANTEGHINI DIEGO E STRADA URBANO RELATIVA AL SOSTEGNO DELLA PREZIOSA ATTIVITÀ SOCIALE SVOLTA DAL CENTRO ANZIANI, TRAMITE IL SUO DIRETTIVO. NESSUNO ESAME DISCUSSIONE DELLA MOZIONE PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MAUGERI MASSIMO, PANTEGHINI ANDREA, STRADA URBANO E PANTEGHINI DIEGO RELATIVA ALL’ABOLIZIONE TASSA PEDAGGIO STRADE DI MONTAGNA PER I RESIDENTI. NESSUNO APPROVAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO “VALORIZZAZIONE DELL’AREA VASTA VALGRIGNA”. NESSUNO 50 SDEMANIALIZZAZIONE E DECLASSIFICAZIONE A BENE PATRIMONIALE DI UNA PORZIONE DI TERRENO DI PROPRIETÀ COMUNALE NON PIÙ DESTINATO A STRADA. NESSUNO 51 52 ADOZIONE VARIANTE ALLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL VIGENTE PIANO REGOLATORE GENERALE AI SENSI DELL’ART. 2, COMMA 2, LETTERA I) DELLA LEGGE REGIONALE N. 23/1997. NESSUNO APPROVAZIONE INTEGRAZIONI DEL REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA. NESSUNO Anagrafe ELENCO DEI NATI DAL 01.12.2007 AL 29.02.2008 Elenco Nati e Deceduti. PEDRETTI FABIO PEDRETTI MARTINA BETTONI ELISA BERTUZZI VITTORIA NURU KHACHII OMAR DE DONNO CECILIA 13.12.2007 27.01.2008 12.02.2008 14.02.2008 21.02.2008 29.02.2008 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno POPOLAZIONE ELENCO DEI DECEDUTI DAL 01.12.2007 AL 29.02.2008 PEDRETTI GIOVANNI MORANDINI MARGHERITA FRANZONI LUCIA FOSTINELLI LUCIA GIACINTA BONTEMPI BATTISTA ORSATTI CLELIA GIOVANNA 10.01.1934 23.12.1918 13.07.1929 08.11.1921 10.11.1933 16.09.1928 01.01.2008 03.01.2008 09.01.2008 18.01.2008 07.02.2008 21.02.2008 39 40 IL NOTIZIARIO Pagina aperta su Bienno