Rito di consacrazione - Ordo Virginum Mantova
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Rito di consacrazione - Ordo Virginum Mantova
RITO DELLA CONSACRAZIONE DELLE VERGINI (Dal Pontificale Romano) 11. È opportuno che la consacrazione delle vergini sia fatta nell’ottava di Pasqua, nelle solennità e tra queste soprattutto in quelle in cui si celebrano i misteri dell’Incarnazione del Signore, nelle domeniche, nelle feste della beata Vergine Maria o delle sante vergini. 12. In un giorno stabilito, prossimo al rito di consacrazione, o almeno il giorno prima, colei che deve essere consacrata vergine sia presentata al vescovo per un colloquio pastorale, come giusto che avvenga tra il padre e pastore della diocesi e una sua figlia. 13. Poiché le vergine che conducono vita nel mondo sono ammesse alla consacrazione verginale con il parere e l’autorità del vescovo e spesso servono nelle opere diocesane, è bene che il rito si svolga nella chiesa cattedrale, a meno che le circostanze e gli usi del luogo non consiglino diversamente. 14. Secondo l’opportunità e soprattutto per esaltare la castità, per il senso ecclesiale e per favorire l’edificazione e un largo concorso di popolo, i fedeli siano informati per tempo della celebrazione del rito. 15. Il formulario della Messa è secondo le rubriche o quello della liturgia del giorno o quello della Messa rituale «Nel giorno della consacrazione delle vergini». 16. Il rito di consacrazione si faccia normalmente alla cattedra. Ma se una migliore partecipazione dei fedeli lo richiede, la sede del vescovo può essere posta anche davanti all’altare o in altro luogo adatto. I seggi delle vergini che devono essere consacrate, siano comunque disposti in presbiterio in modo che i fedeli possano agevolmente seguire lo svolgimento del rito. 17. Possono ricevere la comunione sotto le due specie le vergini consacrate, i loro genitori e parenti e, a giudizio dell’Ordinario, tutti i presenti alla celebrazione. 18.Per la preparazione del rito si provveda, oltre a quello che è necessario per la celebrazione dell’Eucaristia: - il Pontificale Romano; - il velo, l’anello e tutti gli altri simboli di consacrazione, secondo le usanze del luogo e le consuetudini approvate; - il libro della «Liturgia delle Ore». RITI INIZIALI 19. Quando il popolo è radunato, si va all’altare processionalmente attraversando la chiesa, mentre il coro e il popolo eseguono il canto d’ingresso. Prendono parte alla processione anche le vergini consacrande. 20. È bene che le vergini consacrande siano accompagnate condotte all’altare da due vergini già consacrate o da due donne scelte nella comunità. 21. Giunte davanti al presbiterio, dopo la debita riverenza all’altare, le vergini consacrande prendono posto nella navata della chiesa, nel seggio loro assegnato, e ivi restano sino alla fine della liturgia della Parola. 22. La Messa comincia nel modo consueto. LITURGIA DELLA PAROLA 23.La liturgia della Parola si svolge nel modo consueto. Quando si usa la Messa «Nel giorno della consacrazione delle vergini», le letture si prendono dal Lezionario corrispondente (cfr Letture, preghiere e canti n. 5) nei giorni in cui non si può usare il formulario della Messa rituale, si può prendere una lettura dal legionario per la consacrazione delle vergini, a meno che non ricorra il Triduo Pasquale, il Natale del Signore, l’Epifania, l’Ascensione, la Pentecoste, il SS Corpo e Sangue di Cristo o un’altra solennità di precetto (cfr. n. 9). 24. Il Credo e la preghiera dei fedeli si omettono. LITURGIA DELLA CONSACRAZIONE CHIAMATA I 25. Dopo il Vangelo, se il rito di consacrazione si svolge davanti all’altare, il vescovo, si reca con i ministri alla sede ivi preparata e si siede tenendo in capo la mitra. Frattanto il coro canta l’antifona seguente o altro canto adatto: Vergini sagge, preparate le lampade; viene lo sposo: andategli incontro. Allora le vergini consacrande accendono le lampade o i ceri e accompagnate dalle predette vergini già consacrate o da donne laiche, si avvicinano al presbiterio e rimangono in piedi fuori di esso. 26. Quindi il vescovo chiama le vergini cantando (cfr Letture, preghiere e canti n. 6)o recitando: Venite, figlie, ascoltatemi; vi insegnerò il timore del Signore. Poi le vergini rispondono cantando (cfr Letture, preghiere e canti n. 6)o recitando una delle seguenti antifone o un altro canto adatto: Ecco, Signore, noi siamo pronte a seguirti, nel tuo santo timore, anela a te il nostro spirito e desidera il tuo volto. Fa’, o Dio, che non restiamo deluse, trattaci secondo la tua clemenza nella misura del tuo amore. Oppure: A te veniamo, Dio fedele, nelle tue mani è la nostra vita. Mentre cantano o recitano l’antifona, salgono in presbiterio e si dispongono in modo tale che il rito possa esser agevolmente seguito da tutti. Quindi vanno a porre la loro candela su un candelabro adatto o la consegnano ai ministri, che poi la riconsegnano loro al termine della Messa, e si siedono nei seggi preparati per loro. CHIAMATA II 27.Dopo il Vangelo, se il rito si svolge davanti all’altare, il vescovo si reca con i ministri alla sede ivi preparata e si siede tenendo in capo la mitra. Il diacono chiama ciascuna vergine per nome. Ogni vergine, udito il proprio nome, risponde, in piedi, con queste parole o con altre simili: Mi hai chiamato: eccomi , Signore. Quindi si avvicina al presbiterio, ma rimane fuori di esso. 28.Finita la chiamata, il vescovo le invita tutte con queste parole o con altre simili: Venite, figlie; il Signore per mezzo del mio umile ministero confermi il proposito del vostro cuore. Le vergini rispondono cantando (cfr. Letture, preghiere e canti n.6) o recitando una delle antifone indicate sopra al n. 26 o un altro canto adatto. Mentre cantano o recitano l’antifona, accompagnate da vergini già consacrate o da donne laiche, salgono in presbiterio e si dispongono in modo tale che il rito possa esser agevolmente seguito da tutti. OMELIA 29. Tutti siedono. Quindi il Vescovo fa una breve omelia di spiegazione delle letture e di illustrazione di quello che significa il dono della verginità per la santificazione delle consacrande, per il bene della Chiesa e di tutto il mondo. Sul dono della verginità può dire queste parole o altre simili: Carissimi nel Signore, queste nostre sorelle, che oggi ricevono la consacrazione verginale dalla madre Chiesa, provengono dal popolo santo di Dio, dalle vostre famiglie: sono figlie e sorelle, a voi congiunte da una consuetudine di lavoro e di vita. Il Signore le ha chiamate per unirle più intimamente a sé e metterle al servizio della Chiesa e dell’umanità. La loro consacrazione infatti le sospinge a cercar ardentemente, ciascuna secondo il proprio dono, l’espansione del regno di Dio e il rinnovamento del mondo nello spirito del Vangelo. Pensate quanto bene faranno a quante benedizioni otterranno da Dio, con le preghiere e con le opere, per la santa Chiesa, per la società e per le vostre famiglie. E ora, figlie direttissime, ci rivolgiamo a voi e vi esortiamo più con l’affetto che con l’autorità. Mèta della vita verginale che voi scegliete è il cielo, la fonte, Dio stesso. Da lui infatti come da sorgente purissima ed incorruttibile, scaturisce il dono dell’integrità verginale, che secondo i detti degli antichi padri fa di voi un’immagine della divina santità. Quando venne la pienezza dei tempi, Dio Padre onnipotente rivelò, nel mistero dell’incarnazione del suo Figlio, quanto amasse la verginità. Egli infatti scelse la vergine nel cui grembo purissimo, per opera dello Spirito Santo, il Verbo fatto uomo congiunse nel patto nuziale la natura divina e la natura umana. Il divino maestro esaltò l’eccellenza della verginità consacrata a Dio per il regno dei cieli. Con tutta la sua vita, ma soprattutto con le sue opere, con l’annunzio del Vangelo e con il mistero della Pasqua, fondò la Chiesa, che volle vergine, sposa e madre: vergine per l’integrità della fede, sposa per l’indissolubile unione con Cristo, madre per la moltitudine dei figli. Lo Spirito Consolatore, che nelle acque rigeneratrici del Battesimo fece di voi il tempio dell’Altissimo, oggi mediante il nostro ministero vi consacra con una nuova unzione spirituale e a nuovo titolo vi dedica alla santità del Padre; mentre elevandovi alla dignità di spose di Cristo, vi unisce con indissolubile vincolo al suo Figlio. Non a caso i santi padri e dottori della Chiesa hanno dato alle vergini consacrate lo stesso titolo di sposa di Cristo che è proprio della Chiesa. Voi infatti prefigurate il futuro regno di Dio dove non si prenderà né moglie né marito, e siete il segno di quel grande mistero che ha il suo pieno compimento nelle nozze di Cristo con la Chiesa, come era stato annunziato fin dai primordi del genere umano. Figli direttissime, armonizzate tutta la vostra vita con la dignità della vostra vocazione. La santa madre chiesa vi considera un’eletta porzione del gregge di Cristo; in voi fiorisce e fruttifica largamente la sua soprannaturale fecondità. Siate di nome e di fatto ancelle del Signore a imitazione della Madre di Dio. Integre nella fede, salde nella speranza, ferventi nella carità. Siate prudenti e vigilanti; custodite il grande tesoro della verginità nell’umiltà del cuore. Nutrite la vostra vita religiosa con il corpo di Cristo, fortificatela con il digiuno e la penitenza, alimentatela con la meditazione della Parola, con l’assidua preghiera e con le opere di misericordia. Occupatevi delle cose del Signore; la vostra vita sia nascosta con Cristo in Dio; vi stia a cuore di intercedere incessantemente per la propagazione della fede e per l’unità dei cristiani. Abbiate una particolare sollecitudine nella preghiera per gli sposi; ricordatevi anche di coloro che, dimenticando l’amore del Padre, si sono allontanati da lui, perché egli li salvi nella sua misericordia. Ricordatevi che siete legate al servizio della Chiesa e dei fratelli; perciò esercitando il vostro apostolato nella Chiesa e nel mondo, nell’ordine spirituale e materiale, al vostra luce risplenda davanti agli uomini, perché sia glorificato il Padre che è nei cieli e si compia il suo disegno di riunire in Cristo tutte le cose. Amate tutti e prediligete i poveri; soccorreteli secondo le vostre forze; curate gli infermi, insegnate agli ignoranti, proteggete i fanciulli, aiutate i vecchi, consolate le vedove e gli afflitti. Voi che siete vergini per Cristo, diventerete madri nello spirito, facendo la volontà del Padre, cooperando con amore, perché tenti figli siano generati o ricuperati alla vita di grazia. Cristo, Figlio della Vergine e sposo delle vergini, sarà la vostra gioia e corona sulla terra, finché vi condurrà alle nozze eterne nel suo regno, dove cantando il canto nuovo seguirete l’Agnello dovunque vada. Secondo l’opportunità si fa un breve silenzio. INTERROGAZIONI 30. Le vergini si alzano e si dispongono davanti al Vescovo che le interroga con queste parole o altre simili: Figlie carissime,volete perseverare nel proposito della santa verginità a servizio del Signore e della Chiesa fino al termine della vostra vita? Le vergini tutte insieme rispondono: Sì, lo voglio Vescovo: Volete seguire Cristo come propone il Vangelo, perché la vostra vita sia una particolare testimonianza di carità e segno visibile del Regno futuro? Vergini : Sì, lo voglio Vescovo: Volete essere consacrate con solenne rito nuziale a Cristo, Figlio di Dio e nostro Signore? Vergini: Sì, lo voglio Il vescovo e tutti rispondono: Rendiamo grazie a Dio. LITANIE DEI SANTI 31. Tutti si alzano. Il Vescovo, deposta la mitra, con le mani giunte invita il popolo alla preghiera con queste parole o con altre simili: Preghiamo Dio Padre onnipotente per mezzo di Cristo suo Figlio e nostro Signore, perché effonda la grazia dello Spirito Santo su queste figlie che egli si è scelto per consacrarle nella vita verginale. Intercedano per noi la beata Vergine Maria e tutti i Santi. 32. Quindi, fuori delle domeniche e del Tempo di Pasqua, diacono dice: Mettiamoci in ginocchio. Tutti si inginocchiano. Il vescovo, secondo l’opportunità, si inginocchia alla cattedra verso o davanti all’altare. Le vergini, anche nelle domeniche e nel Tempo di Pasqua, si inginocchiano o, secondo la consuetudine, si prostrano. 33. Si cantano quindi le litanie (cfr Letture, preghiere e canti n. 7 o 21)nelle quali si possono aggiungere i nomi di alcuni santi: per esempio della Chiesa particolare, specialmente delle sante vergini, del Titolare della chiesa, dei Patroni del luogo. Si possono anche aggiungere particolari invocazioni adatte alle singole circostanze. Signore, pietà, Signore, pietà Cristo, pietà, Cristo, pietà Signore, pietà, Signore, pietà Santa Maria, prega per noi Santa Madre di Dio, prega per noi Santa Vergine delle vergini, prega per noi San Michele, prega per noi Santi angeli di Dio, pregate per noi San Giovanni Battista, prega per noi San Giuseppe, prega per noi Santi Pietro e Paolo, pregate per noi Sant’Andrea, prega per noi San Giovanni, prega per noi Santi apostoli ed evangelisti, pregate per noi Santa Maria Maddalena, prega per noi Santi discepoli del Signore, pregate per noi Santi Stefano e Lorenzo, pregate per noi Sante Perpetua e Felicita, pregate per noi Sant’Agnese, prega per noi Santa Maria Goretti, prega per noi Santi martiri di Cristo, pregate per noi Sant’Atanasio, prega per noi Sant’Ambrogio, prega per noi Sant’Agostino, prega per noi San Girolamo, prega per noi San Benedetto, prega per noi Santi Cirillo e Metodio, pregate per noi San Francesco, prega per noi San Domenico, prega per noi Santa Macrina, prega per noi Santa Scolastica, prega per noi Santa Chiara, prega per noi Santa Caterina da Siena, prega per noi Santa Teresa d’Avila, prega per noi Santa Rosa da Lima, prega per noi Santa Luisa de Marillac, prega per noi Santa Margherita Maria Alacoque, prega per noi Santi e sante di Dio, pregate per noi Nella tua misericordia – salvaci, Signore Da ogni male - salvaci, Signore Da ogni peccato - salvaci. Signore Dalla morte eterna – salvaci, Signore Per la tua incarnazione - salvaci, Signore Per la tua morte e risurrezione - salvaci, Signore Per il dono dello Spirito Santo – salvaci, Signore Noi peccatori, ti preghiamo - ascoltaci, Signore Guida e proteggi il nostro Papa N. il nostro Vescovo N. e tutti i vescovi, perché siano immagine di Cristo sposo e pastore della Chiesa - ascoltaci, Signore Custodisci e ravviva nella tua Chiesa la fiamma della verginità consacrata - ascoltaci, Signore Conferma in tutti i fedeli la speranza della risurrezione e della vita eterna - ascoltaci, Signore Dona al mondo intero la giustizia e la pace - ascoltaci, Signore Accresci in numero e merito coloro che seguono la via dei consigli evangelici - ascoltaci, Signore Ricompensa con i tuoi doni i genitori e i familiari di queste nostre sorelle - ascoltaci, Signore Conforta tutti coloro che sono nella prova e nel dolore - ascoltaci, Signore Dona la pace eterna ai nostri fratelli defunti - ascoltaci, Signore Benedici, santifica e consacra queste nostre sorelle scelte per il tuo servizio - ascoltaci, Signore Gesù Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica Gesù Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica 34.Quindi il vescovo, se tutti sono in ginocchio, si alza e, a mani giunte, dice: Ascolta, o Dio, la preghiera della tua Chiesa e guarda con bontà queste tue figlie; tu che le hai chiamate per un disegno di amore, guidale sulla via della salvezza eterna, perché cerchino sempre ciò che a te piace e con fedeltà assidua e vigilante lo portino a compimento. Per Cristo nostro Signore. Tutti: Amen 35.Il diacono , se necessario, dice: Alzatevi. Tutti si alzano RINNOVAZIONE DEL PROPOSITO DI CASTITA’ 36. Quindi, se si ritiene opportuno, le vergini offrono a Dio, per le mani del vescovo il loro proposito, per esempio in questo modo: ciascuna vergine si avvicina al vescovo e si inginocchia; quindi mette le mani giunte in quelle del vescovo e dice: Accogli, o Padre il mio proposito di castitàperfetta alla sequela di Cristo; lo professo davanti a te e al tuo popolo con la grazia dello Spirito Santo. 37. Il rito di mettere le mani giunte in quelle del vescovo può essere sostituito con un altro secondo le consuetudini locali. Se le vergini sono numerose, il vescovo può permette che tutte stando genuflesse al proprio posto dicano insieme la formula indicata sopra al n.36 PREGHIERA DI CONSACRAZIONE 38. Rinnovato il proposito, le vergini tornano al loro posto, davanti al vescovo e si inginocchiano. Quindi il vescovo, con le braccia stese davanti al petto, canta (cfr. Letture, preghiere e canti nn. 911 o n.12) o dice la preghiera di consacrazione. Le parole poste tra parentesi si possono omettere. O Dio, che ti compiaci di abitare come in un tempio nel corpo di persone caste e prediligi le anime pure e incontaminate. Tu hai voluto restaurare la natura umana, corrotta nei nostri progenitori dall’insidia diabolica; e non solo l’hai riportata all’innocenza delle origini, ma per mezzo del tuo Verbo,nel quale è stato reato l’universo, hai innalzato a immagine degli angeli coloro che sono per condizione mortali e li hai resi capaci di anticipare in sé l’esperienza del Regno futuro. Volgi ora lo sguardo, o Signore, su queste figlie, che nelle tue mani depongono il proposito di verginità di cui sei l’ispiratore, per farne a te un’offerta devota e pura. [Come può un’anima rivestita di carne mortale vincere la legge della natura, gli sbandamenti della libertà, le inquietudini dei sensi, gli stimoli dell’età, se non sei tu, Padre misericordioso, ad accendere e alimentare questa fiamma comunicando la tua stessa forza?] Tu hai riversato su tutti gli uomini la grazia del tuo amore e da ogni popolo della terra hai raccolto come infinito numero di stelle, i tuoi figli nati non dalle carne e dal sangue, ma dallo Spirito, per farne gli eredi del nuovo patto e hai riservato ad alcuni tuoi fedeli un dono particolare scaturito dalla fonte della tua misericordia. Alla luce dell’eterna sapienza hai fatto loro comprendere, che mentre rimaneva intatto il valore e l’onore delle nozze, santificate all’inizio dalla tua benedizione, secondo il tuo provvidenziale disegno, devono sorgere donne vergini che, pur rinunziando al matrimonio, aspirassero a possederne nell’intimo la realtà del mistero. Così le chiami a realizzare, al di là dell’unione coniugale, il vincolo sponsale con Cristo di cui le nozze sono immagine e segno. [La beata verginità ha riconosciuto il suo autore ed emula della condizione degli angeli si è consacrata all’intimità feconda di colui che della verginità perpetua è Sposo e Figlio]. Guida e proteggi, Signore, queste nostre sorelle, che implorano il tuo aiuto nel desiderio ardente di essere fortificate e consacrate dalla tua benedizione. Sii tu la loro costante difesa, perché il maligno, astuto insidiatore delle migliori intenzioni, non offuschi in un momento di debolezza la gloria della castità perfetta e distogliendole dal proposito verginale, non rapisca il pregio della fedeltà, che dà splendore anche alla vita coniugale. Concedi, o Padre, per il dono del tuo Spirito, che siano prudenti nella modestia, sagge nella bontà, austere nella dolcezza, caste nella libertà. Ferventi nella carità nulla antepongano al tuo amore; vivano con lode senza ambire la lode; a te solo diano gloria nella santità del corpo e nella purezza dello spirito; con amore ti temano, per amore ti servano. Sii tu per loro la gioia, l’onore e l’unico volere; sii tu il sollievo nell’afflizione; sii tu il consigliere nell’incertezza; sii tu la difesa nel pericolo, la pazienza nella prova, l’abbondanza nella povertà il cibo nel digiuno, la medicina nell’infermità. In te, Signore, possiedano tutto, poiché hanno scelto te solo al di sopra di tutto. Per il nostro Signore Gesù Cristo che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo salga a te eterna lode, o Padre, nei secoli dei secoli. Tutti:Amen. RITI ESPLICATIVI Consegna del velo e dell’anello 39.Finita la preghiera di consacrazione tutti siedono. Le vergini si alzano e accompagnate da vergini già consacrate o da donne laiche, si avvicinano al vescovo, che dice a tutte insieme: Figlie carissime, ricevete il velo e l’anello, segno della vostra consacrazione nuziale. Sempre fedeli al Cristo vostro sposo, non dimenticate mai che vi siete donate totalmente donate a lui e al suo corpo che è a Chiesa. Vergini: Amen. ________________________________________________________________________________ 40. Se non si dà il velo, il vescovo dice a tutte insieme: Ricevete l’anello delle mistiche nozze con Cristo e custodite integra la fedeltà al vostro Sposo, perché siate accolte nella gioia del convito eterno. Vergini: Amen. 41. Quindi il vescovo consegna a ciascuna vergine genuflessa davanti a lui il velo e l’anello o solo l’anello o altro segno della consacrazione. Frattanto il coro insieme con il popolo canta una delle antifone con il relativo salmo o un altro canto adatto (cfr. Letture, preghiere e canti n. 13). Antifona: A te Signore innalzo l’anima mia; Signore, in te mi rifugio. Per altre antifone vedi Letture, preghiere e canti n. 13. Salmo 44 Se la consegna del velo e dell’anello termina prima che sia cantato il salmo intero, si interrompe il salmo e si ripete l’antifona. Consegna del libro della liturgia delle ore 42. Quindi, se è opportuno, il vescovo consegna alle vergini neo-consacrate il libro della preghiera della Chiesa con queste parole o con altre simili: Ricevete il libro della liturgia delle ore. La preghiera della Chiesa risuoni senza interruzione nel vostro cuore e sulle vostre labbra come lode perenne al Padre e viva intercessione per la salvezza del mondo. Vergini: Amen. E le vergini si avvicinano al vescovo che dà a ciascuna il libro dell’ufficio divino. Ricevuto il libro le vergini tornano al loro posto e rimangono in piedi. 43.Quindi, secondo l’opportunità, si canta la seguente antifona (cfr. Letture, preghiere e canti n. 14) o altro canto adatto. Se è possibile l’antifona o in Tempo di Quaresima un altro canto adatto, vengono cantati da tutte le vergini neo-consacrate. Antifona: Alleluia sono sposa di Cristo. Alleluia. Sposa del re degli angeli. Alleluia Sposa per sempre del Figlio di Dio. Alleluia, alleluia. RITI ESPLICATIVI II 44. Finita la preghiera di consacrazione tutti siedono. Il vescovo riceve la mitra. Le vergini si alzano e accompagnate da vergini già consacrate o da donne laiche, si avvicinano al vescovo. Consegna del velo 45. Se si deve consegnare il velo, il vescovo lo impone a ciascuna dicendo: Ricevi il velo, che ti distingue tra le altre donne come vergine interamente consacrata al servizio di Cristo e del suo corpo che è la Chiesa. Vergine: Amen. E ricevuto il velo, ritorna al suo posto e rimane in piedi. 46. Dopo che tutte hanno ricevuto il velo, le vergini cantano l’antifona seguente o un altro canto adatto: Antifona: Mediterò sempre nel mio cuore le tue parole, o Dio, per essere santa nel corpo e nello spirito. Secondo l’opportunità, il coro, dopo che a prima o la seconda hanno ricevuto il velo canta per le vergini la suddetta antifona, che può essere ripetuta dopo ogni strofa di un salmo o di un cantico adatto. (cfr. Letture, preghiere e canti, Salmo 83, n.15) Consegna l’anello 47.Quando tutte le vergini hanno ricevuto il velo, si consegnano gli anelli in questo modo: le vergini si avvicinano al vescovo nello stesso ordine di prima. Quindi il vescovo consegna l’anello dicendo: Ricevi l’anello delle mistiche nozze con Cristo e custodisci integra la fedeltà al tuo Sposo, perché tu sia accolta nella gioia del convito eterno. Vergine: Amen Consegna del libro della liturgia delle ore 48. Quindi, se è opportuno, il vescovo consegna alle vergini neo-consacrate il libro della preghiera della Chiesa con queste parole o con altre simili: Ricevi il libro della liturgia delle ore. La preghiera della Chiesa risuoni senza interruzione nel tuo cuore e sulle tue labbra come lode perenne al Padre e viva intercessione per la salvezza del mondo. Vergine: Amen. 49.Quando hanno ricevuto le insegne della consacrazione, le vergini cantano l’antifona seguente o altro canto adatto. Nel Tempo di Quaresima si fa un altro canto adatto Alleluia sono sposa di Cristo. Alleluia. Sposa del re degli angeli. Alleluia Sposa per sempre del figlio di Dio. Alleluia, alleluia. Secondo l’opportunità, il coro, dopo che a prima o la seconda hanno ricevuto l’anello, il coro canta per le vergini la suddetta antifona, che può essere ripetuta dopo ogni strofa di un salmo (ad es. il Salmo 44) o di un cantico adatto. (cfr. Letture, preghiere e canti, n. 14 e per il Salmo 44, n.13) 50. Terminati questi riti, le vergini ritornano al posto loro assegnato in presbiterio. La Messa prosegue con la liturgia eucaristica.