piano triennale dell`offerta formativa 2016-2019

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piano triennale dell`offerta formativa 2016-2019
Prot. 214/A5
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
2016-2019
1
INDICE
PREMESSA
pag.
3
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
pag.
4
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
pag.
8
LINEE GENERALI DEGLI INDIRIZZI
pag.
10
VISION E MISSION
pag.
14
PRIORITÀ ED OBIETTIVI
pag.
15
PROGETTI ED ATTIVITÀ INTEGRATIVE AL PTOF
pag.
16
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
pag.
21
ORGANI GESTIONALI E STRUTTURE
pag.
24
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – FUNZIONI E COMPITI
pag.
27
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
pag.
31
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI E ATA
pag.
32
RISORSE
pag.
35
Allegato 1- Piano di Miglioramento
2
PREMESSA
Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“VIA DEI PAPARESCHI” di Roma, è stato elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.
107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti”.
Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di
indirizzo prot. 5192/A7 del 6/11/2015;
il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14 gennaio 2016;
il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 15 gennaio 2016 ;
il piano, dopo l’approvazione, sarà inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per
accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot.
214/A5 del 15 gennaio 2016 ;
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
3
ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO
TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N. 107/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
• VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti” che attribuisce al Dirigente Scolastico potere di indirizzo al Collegio dei
docenti per le attività della scuola;
• PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico
precedente il triennio di riferimento, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa;
2) il POF Triennale deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per
le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente
Scolastico;
3) il POF Triennale è approvato dal Consiglio d’Istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti
d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel
portale unico dei dati della scuola;
• TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e
dalle associazioni dei genitori;
• TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti sia
in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi
collegiali, focus group), sia attraverso questionari proposti dalla scuola;
•
•
•
•
•
TENUTO che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di
elaborazione, i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi
caratterizzanti l’identità dell’Istituto e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a
svolgere in base alla normativa vigente;
TENUTO CONTO che l’Istituto ha intrapreso un percorso di cambiamento e miglioramento
continuo, che va osservato in una prospettiva necessariamente dinamica che preveda una
leadership diffusa e che faccia leva su competenze, capacità, interessi e motivazioni attraverso
la delega di compiti ed il riconoscimento di spazi di autonomia decisionale e di responsabilità;
TENUTO CONTO che il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale
documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma programma
coerente di strutturazione del curricolo, di attività progettuali, di impostazione metodologicodidattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane con cui l’ Istituto intende
perseguire gli obiettivi che lo caratterizzano;
TENUTO CONTO che il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui
dispone l’Istituto, l’identificazione e l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima
relazionale ed il benessere organizzativo chiamano in causa tutti e ciascuno e sono espressione
di quella professionalità che va oltre la mera esecuzione di compiti ordinari;
TENUTO CONTO delle criticità rilevate nel Rapporto di Autovalutazione e delle priorità e
traguardi in esso individuati, le iniziative necessitano di un nuovo contesto comunicativo
capace di determinare un processo di miglioramento e produrre una nuova e più completa
offerta formativa;
4
•
•
RITENUTO di dover valorizzare quanto già in atto nell’Istituto, coerentemente con quanto
sollecitato a livello nazionale ed europeo, con le attese delle famiglie e degli alunni, con le
responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, nell’intento prioritario e comune di attivare azioni
educative efficaci per il perseguimento del successo formativo di tutti gli alunni, titolari di
bisogni educativi comuni e speciali;
CONSIDERATO che il POF Triennale può essere rivisto annualmente entro ottobre;
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015,
n. 107, il seguente
Atto d’indirizzo
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
rivolto al Collegio dei docenti, concernente gli obiettivi da perseguire per il triennio che decorre
dall’anno scolastico 2016-2017 e che saranno assunti quali indicatori per ogni attività dell’Istituto e
quali elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che, superando la dimensione del
mero adempimento burocratico, diventi strumento necessario a dare un senso ed una direzione
all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso.
Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si
seguano le presenti indicazioni:
l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa deve tener conto delle priorità,
dei traguardi e degli obiettivi individuati nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) per
rispondere alle reali esigenze dell’utenza;
l’offerta formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti
indicazioni, ma anche della vision e mission condivise, nonché del patrimonio di esperienza
e professionalità che negli anni ha contribuito a costruire l’identità dell’Istituto;
i processi di insegnamento-apprendimento devono articolarsi in modo rispondente alle
Indicazioni Nazionali, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali
delle prestazioni (LEP) che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno
studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione.
Da ciò derivano le seguenti necessità:
migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio;
superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto
metodologico in modo da contribuire allo sviluppo delle competenze chiave e di
cittadinanza, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua
madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze
digitali) e a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità,
competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica);
ridurre l’insuccesso degli studenti stranieri e potenziare le azioni di inclusività rivolte agli
studenti con problemi di apprendimento;
abbattere il tasso di abbandoni ed insuccessi e combattere la dispersione;
potenziare la didattica per competenze (in particolar modo nelle discipline di indirizzo);
5
superare una visione individualistica dell'insegnamento per favorire cooperazione e
sinergia;
valorizzare le discipline di ambito linguistico, mediante l’utilizzo della metodologia Content
language integrated learning (CLIL);
rendere i dipartimenti disciplinari luoghi di confronto metodologico, di produzione di
materiali, di proposte di formazione/aggiornamento, di individuazione di strumenti e
modalità per la rilevazione degli standard di apprendimento;
prevedere forme di pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da
singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli alunni;
supportare le eventuali eccellenze anche grazie a percorsi individualizzati;
proseguire ed implementare le attività di orientamento in entrata ed uscita e l'eventuale riorientamento;
rendere i Consigli di classe luoghi di condivisione delle proposte didattiche, del raccordo
educativo e dell'analisi dei problemi/soluzioni sia della classe che del singolo studente;
interiorizzare finalità, norme e procedure relative alla sicurezza degli ambienti ed alla
salute dei lavoratori e degli studenti, in un'ottica educativa di diritti/doveri di cittadinanza;
promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli
all’interno dell’istituzione, finalizzata al miglioramento del clima relazionale e del
benessere organizzativo, nella consapevolezza che la prassi quotidiana influisca sugli
studenti molto più della teoria;
generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza,
implementando la quantità e la qualità delle dotazioni tecnologiche e sostenendo l’attività
di formazione/aggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica;
migliorare il processo di informatizzazione della scuola in riferimento alla gestione e all’
aggiornamento del sito WEB.
implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
favorire l’ apertura della scuola al territorio con possibilità di utilizzo degli spazi anche al di
fuori dell'orario scolastico;
accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti,
accordi, protocolli d’intesa, progetti, fundraising e crowd funding;
operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dovrà inoltre includere ed esplicitare, ai sensi dell’art. 1,
commi 5 – 7 della Legge 13/07/2015:
- il fabbisogno di posti comuni e di sostegno per il potenziamento dell'offerta formativa;
- il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali;
- il Piano di Miglioramento (riferito al RAV);
- la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
Si riporta qui di seguito il comma 7 della legge 107 che indica tra le priorità ineludibili che le
istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a
legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,
individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa
che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della
quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di
potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli
obiettivi formativi individuati come prioritari.
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I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento
devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare
coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla
copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota
disponibile. Nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di
docente della classe di concorso AD01 (sostegno) per coprire semiesonero del collaboratore del
dirigente.
Per tutti i progetti e le attività previste nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui
quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli
indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di
preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su
descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed
eventualmente della loro frequenza.
Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, si colloca in un momento
di grandi cambiamenti normativi, esso potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione.
Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata,
eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro approvato dal collegio docenti, per essere portata
all’esame del collegio stesso.
Il Collegio dei docenti è tenuto pertanto ad una attenta analisi del presente Atto di indirizzo, in
modo da assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza,
l’imparzialità e la trasparenza richieste alle Pubbliche Amministrazioni.
Le Funzioni Strumentali, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Coordinatori di plesso e i
Coordinatori di classe costituiranno i nodi di raccordo tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico,
al fine di garantire attuazione a quanto deliberato dal Collegio dei docenti e approvato dal
Consiglio d'Istituto.
Il Dirigente Scolastico, consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il
Collegio dei docenti e dello zelo con cui il personale assolve quotidianamente ai propri doveri,
metterà in atto il dovuto rispetto delle norme e dei regolamenti, l'imparzialità di trattamento, la
correttezza procedurale, attento ascolto e fattiva collaborazione, impegno nell'affrontare
incertezze, imprevisti, problemi e ringrazia tutti per la fattiva collaborazione.
Queste direttive sono fornite anche al DSGA ai sensi dell'art. 25 comma 5 del D. Lgs. n. 165/2001,
perché, nel rispetto della discrezionalità propria dell'ambito della sua direzione, costituiscano le
linee di guida, di condotta e di orientamento preventivo allo svolgimento della diretta attività sua
e del personale ATA posto alle sue dipendenze.
Il presente Atto costituisce, per norma, atto tipico della gestione dell'istituzione scolastica in
regime di autonomia ed è:
− acquisito agli atti della scuola;
− pubblicato sul sito web;
− reso noto ai competenti Organi collegiali.
Il DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Paola Gasperini
FIRMA AUTOGRAFA SOSTITUITA A MEZZO STAMPA
Ex art. 3, comma 2 del D.Lgs.n. 39/1993
7
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
La vitalità, la versatilità e la duttilità nell’accogliere i mutamenti sociali e le esigenze dell'utenza,
sono una caratteristica specifica della Scuola, tanto che dall'anno della sua istituzione ad oggi, si sono
succedute varie denominazioni e molteplici indirizzi di studio.
L’Istituto nasce nel 1911 a seguito del Regio Decreto n. 1312 del 28 settembre 1911, su proposta
del Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Credaro, come Scuola Professionale Femminile. Chi nel lontano
1932 decise di intitolare un istituto femminile a Colomba Antonietti, pensò forse di consegnare a futura
memoria il ricordo di un’eroina del Risorgimento Italiano che altrimenti sarebbe rimasta sconosciuta ai più.
A metà degli anni Cinquanta l’istituzione degli Istituti Tecnici Femminili vede l’Antonietti adeguarsi
prontamente alla costituzione di corsi quinquennali che offrano “la preparazione teorica e pratica
necessaria per l’insegnamento dei lavori femminili e dell’economia domestica” assumendo quella
denominazione di ITF che sarà difficile poi modificare anche quando l’Istituto Antonietti di tipicamente
femminile non avrà più nulla.
Verso la fine degli anni Settanta, infatti, quando gli Istituti Tecnici Femminili cominciano a registrare
un calo ancora non sensibile nelle iscrizioni, l’Antonietti diventa Istituto Tecnico per Periti Aziendali e
Corrispondenti in Lingue Estere aprendo anche alla componente maschile.
Alla fine degli anni Ottanta, la sede è spostata da Piazza della Quercia a Via dei Papareschi ed
ampliata con la succursale di Via Tajani.
Con la sperimentazione Brocca, viene introdotto il Liceo Linguistico (tra le prime scuole a Roma) e
successivamente, nel corso degli anni Novanta, il Liceo Scientifico Tecnologico. Questi indirizzi sperimentali
hanno affiancato il corso tradizionale di Periti Aziendali, ampliando così l’offerta formativa.
A seguito del dimensionamento delle istituzioni scolastiche effettuato con decreto MIUR del
01/09/2011, viene istituito dall’a.s. 2011-2012 l’I.I.S. Istituto di Istruzione Superiore “Via dei Papareschi” in
luogo dell’I.T.A.S. Istituto Tecnico per le Attività Sociali “Colomba Antonietti”, articolato in tre indirizzi di
studio:
• Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
• Liceo Linguistico
• Istituto Tecnico Amministrazione Finanza e Marketing - Relazioni Internazionali per il Marketing.
Nel tempo si è mantenuta inalterata la connotazione linguistica dell’istituto aprendosi anche
all’ambito scientifico in funzione del polo ospedaliero (San Camillo, Forlanini e Spallanzani) presente nel
territorio.
UBICAZIONE
La sede centrale è situata in una traversa di Viale Guglielmo Marconi in prossimità di Piazzale della
Radio e della Stazione di Trastevere ed è facilmente raggiungibile con il treno e con i mezzi pubblici.
Linee autobus: 8/170/228/719/773/774/780/785/ 786/791
Sede centrale: Via dei Papareschi, 30/a - 00146 Roma - tel. 06.121126905 - fax 06.5562789
La sede succursale è situata a Colle del Sole in una traversa di Via Portuense in prossimità di Via
della Casetta Mattei ed è facilmente raggiungibile anche da Monteverde e/o dalla Stazione di Trastevere.
Linee autobus: 228-771-773-785-786
Sede succursale: Via delle Vigne, 205/209 - tel. 06.121126665 – fax. 06.6590257
In entrambe le sedi sono presenti i tre indirizzi di studio.
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CONTESTO SOCIO-CULTURALE - CARATTERISTICHE DELL'UTENZA
La nostra scuola è presente da anni nel territorio del quartiere Marconi-Portuense ed è sempre
stata molto recettiva ai suoi mutamenti socioculturali.
La zona Marconi - dove è ubicata la sede centrale – è un quartiere densamente popolato che sta
prendendo sempre più una conformazione multiculturale. Nel corso degli anni ha mantenuto la sua
caratteristica prettamente commerciale e ha comunque sviluppato l’aspetto culturale grazie alla presenza
del Teatro India, dell’UCI Cinema e soprattutto della Biblioteca in via Cardano.
La sede succursale si trova in un’area eterogenea per densità abitativa, particolarmente alta a
Corviale, e modesta a Ponte Galeria o in quartieri residenziali come Colle del Sole.
Il nostro Istituto, oltre a svolgere un gran numero di attività formative anche in orario
extrascolastico, rappresenta un punto di riferimento importante per l’intero quartiere e collabora in modo
fattivo con le realtà sociali e culturali del territorio.
Gli studenti che frequentano l’Istituto provengono dallo stesso Municipio, da quartieri limitrofi e da
zone extraurbane, con una sensibile percentuale di pendolarismo da centri del litorale romano. In generale,
l’utenza risulta eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per istruzione e cultura, per costumi e
valori. Gli alunni di origine straniera presenti nell’istituto appartengono in gran parte alla seconda
generazione di immigrati.
ORARIO SCOLASTICO
L’orario scolastico è suddiviso su CINQUE GIORNI.
Le ore di lezione sono:
• 1056 h. per il settore economico (ovvero 32 ore x 33 settimane)
• 891 h. per il Liceo Scientifico e Linguistico biennio (ovvero 27 ore x 33 settimane)
• 990 h. nel triennio del Liceo Scientifico e Linguistico (ovvero 30 ore per 33 settimane).
Le lezioni iniziano PER TUTTI alle h. 8.00. e durano 60 minuti, la sesta e la settima ora hanno la durata di
50 minuti.
Sono previsti due intervalli:
tra la terza e la quarta ora 20 minuti (10.50 – 11.10);
tra la sesta e la settima ora 10 minuti (13.50 – 14.00) solo per l’indirizzo Tecnico.
Le lezioni terminano con il seguente orario
BIENNIO SCIENTIFICO LINGUISTICO
• Tre giorni ore 13.00
• Due giorni ore 13.50
TRIENNIO SCIENTIFICO LINGUISTICO
IST. TECNICO
•
•
Tre giorni ore 13.50
Due giorni ore 14.40
•
Tutti i giorni ore 13.50
L’attività didattica è organizzata in due QUADRIMESTRI.
9
LINEE GENERALI DEGLI INDIRIZZI
INDIRIZZO LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE (LSOSA)
E’ indirizzato all’approfondimento della cultura scientifica in sintonia con lo studio delle materie letterarie
ed umanistiche. Lo studente è in grado di seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e di
comprendere i rapporti tra la cultura scientifica e la complessa realtà contemporanea.
L’opzione “Scienze Applicate” in particolare si rivolge a studenti che intendono acquisire competenze
particolarmente avanzate afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle
scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni anche attraverso
la pratica laboratoriale. In questa opzione non è previsto lo studio del latino.
PROSECUZIONE DEGLI STUDI E SBOCCHI PROFESSIONALI
Il diplomato nel Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate, come in tutti gli altri indirizzi a carattere liceale,
trova il suo naturale compimento nella prosecuzione degli studi in ambito universitario, soprattutto nelle
facoltà scientifiche e tecnologiche o nella formazione superiore post diploma. Sono però possibili anche
inserimenti immediati nell'attività in aziende industriali o di servizi, dopo un eventuale periodo di
formazione presso le stesse.
LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE
DISCIPLINE
Religione
Orario settimanale per anno di corso
1°
2°
3°
4°
5°
anno
anno
anno
anno
anno
1
1
1
1
1
Italiano
4
4
4
4
4
Storia e Geografia
3
3
-
-
-
Storia
-
-
2
2
2
Informatica
2
2
2
2
2
Matematica
5
4
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali*
3
4
5
5
5
Disegno e Storia dell’arte
2
2
2
2
2
Filosofia
-
-
2
2
2
Lingua Straniera
3
3
3
3
3
Educazione Fisica
2
2
2
2
2
Totale ore settimanali
27
27
30
30
30
* Biologia, Chimica e Scienze della Terra
10
INDIRIZZO LICEO LINGUISTICO (LL)
Consente di approfondire lo studio di lingue e culture straniere nel quadro delle tipiche materie liceali
(italiano, latino, lingua straniera, storia e geografia, matematica, fisica, scienze naturali e storia dell’arte).
In particolare le tre lingue sono inglese, francese e spagnolo. Si rivolge a studenti che desiderano conoscere
più realtà linguistiche e culturali e comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e
civiltà diverse.
PROSECUZIONE DEGLI STUDI E SBOCCHI PROFESSIONALI
Il Diploma conseguito consente l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria e la possibilità di inserirsi anche
nel mondo del lavoro.
Il profilo professionale del diplomato di Liceo Linguistico è quello di una persona che possiede una solida
chiave di lettura della contemporaneità attraverso il confronto costante di culture differenti veicolato dalle
lingue moderne, nonché dalla capacità di controllo di situazioni ambientali diverse, facilità e duttilità nello
stabilire relazioni ampie.
Gli eventuali sbocchi professionali del diplomato di liceo linguistico sono quelli il cui specifico è connesso
all’uso intensivo delle lingue straniere: traduttori ed interpreti, comunicazione e mediazione linguistica e
culturale con sbocchi nel settore diplomatico.
LICEO LINGUISTICO
DISCIPLINE
Religione
Orario settimanale per anno di corso
1°
2°
3°
4°
5°
anno
anno
anno
anno
anno
1
1
1
1
1
Italiano
4
4
4
4
4
Storia e Geografia
3
3
-
-
-
Storia
-
-
2
2
Lingua e letteratura straniera 1 *
4
4
3
3
3
Lingua e letteratura straniera 2 *
3
3
4
4
4
Lingua e letteratura straniera 3 *
3
3
4
4
4
Latino
2
2
-
-
-
Matematica **
3
3
2
2
2
Filosofia
-
-
Storia dell’Arte
-
-
Scienze naturali ***
2
2
Fisica
-
-
2
2
2
Educazione Fisica
2
2
2
2
2
Totale ore settimanali
27
27
30
30
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
30
11
* 33 ore annuali di conversazione con il docente di madrelingua
** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica e Scienze della Terra
INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING (ITSE A.F.M.)
Consente di acquisire competenze amministrative e gestionali, di finanza e di marketing, linguistiche e
informatiche integrate. Lo studente è in grado di interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e
flussi informativi e acquisisce le competenze che gli consentono di contribuire sia all’innovazione sia al
miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita in un contesto internazionale.
Il nuovo Istituto Tecnico Economico, indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” persegue lo
sviluppo di competenze relative alla gestione aziendale ordinaria e straordinaria nel suo insieme
all’interpretazione dei risultati economici e finanziari.
Dopo il biennio comune l’istituto tecnico – settore economico prevede l’articolazione “Relazione
Internazionali per il Marketing” finalizzata ad approfondire gli aspetti relativi alla gestione delle relazioni
commerciali internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e settoriali e per assicurare le
competenze necessarie a livello culturale, linguistico e tecnico.
PROSECUZIONE DEGLI STUDI E SBOCCHI PROFESSIONALI
Iscrizione a tutte le facoltà universitarie, ma in particolare a: Economia (in tutti i corsi di laurea),
Giurisprudenza, Scienze Politiche, Informatica, Facoltà Scientifiche, Lingue straniere.
Impiego in: Banche, Assicurazioni, Uffici Amministrativi di Aziende pubbliche e private anche ad elevata
informatizzazione delle procedure amministrativo-contabili, Studi Professionali, Software Houses e Centri
Elaborazione Dati, Aziende Commerciali operanti nel settore informatico, Attività in uffici turistici, relazioni
pubbliche, gestione e ricezione congressuale.
ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING
DISCIPLINE
Religione
Italiano
Storia
Lingua Straniera 1
Lingua Straniera 2
Lingua Straniera 3
Matematica
Diritto ed Economia
Diritto
1°
anno
1
Orario settimanale per anno di corso
2°
3°
4°
5°
anno
anno
anno
anno
1
1
1
1
4
4
4
4
4
2
2
2
2
2
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
-
-
3
3
3
4
4
3
3
3
2
2
-
-
-
-
-
2
2
2
12
Scienze della Terra e Biologia
Fisica
Geografia
Chimica
Economia Aziendale - Geopolitica
Informatica
Tecnologie della comunicazione
Relazioni Internazionali
Educazione Fisica
Totale ore settimanali
2
2
-
-
-
2
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3
3
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2
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2
2
3
2
2
2
2
2
32
32
32
32
32
13
LA VISION DEL NOSTRO ISTITUTO
La nostra scuola come luogo di DIALOGO INTERCULTURALE diventa RISORSA per la formazione di
un’identità aperta e pronta ad interpretare la contemporaneità e ad operare nella complessità in modo
CREATIVO e conseguentemente in grado di assumere le specificità professionali nel mondo del lavoro.
LA MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO
•
Favorire la scoperta delle diversità culturali presenti nella nostra scuola come finestre di dialogo
attraverso attività di cooperazione didattica
•
Creare spazi di confronto e di inclusione delle diverse abilità per favorire una collaborazione sinergica
•
Proporre le discipline come molteplicità di linguaggi e promuovere la trasversalità
•
Sostenere gli studenti nell’adozione di un metodo di studio finalizzato all’«imparare ad imparare»
•
Attivare una didattica della ricerca-azione per stimolare le potenzialità creative di ogni studente
•
Predisporre azioni che favoriscano l’orientamento in entrata e in uscita puntando alla realizzazione
delle proprie aspirazioni
•
Creare reti fra le realtà e istituzioni del territorio in cui opera la scuola, attivando anche progetti di
Alternanza Scuola Lavoro
•
Progettare spazi ed occasioni di formazione aperti al territorio
14
PRIORITÀ ED OBIETTIVI
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così
come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e
presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è
reperibile all’indirizzo: www.papareschi.it - www.papareschi.gov.it
Il nostro Istituto pone al centro del percorso educativo e formativo il rispetto della persona con le
sue peculiarità e potenzialità. In quest’ottica sono messe in atto iniziative che rendano lo studente
protagonista e quindi consapevole del proprio processo di apprendimento rispetto al suo livello di partenza,
e al contempo sempre più aperto al confronto con l’altro.
Le priorità che vengono stabilite per il triennio 2016-2019, alla luce delle risultanze
dell’Autovalutazione d’Istituto sono:
- riduzione della variabilità degli esiti scolastici all’interno delle classi e fra le classi
- raggiungimento di risultati progressivamente più positivi al termine dei due bienni e dell’anno conclusivo.
- potenziamento delle competenze chiave e di cittadinanza, così da favorire il conseguimento di esiti
migliori nelle prove standardizzate nazionali
Affinché tali priorità siano implementate in modo efficace, la nostra scuola ha scelto di adottare i
seguenti obiettivi di processo:
1. elaborazione di un curricolo locale e flessibile che consenta all’Istituto di pianificare nel tempo una
didattica volta ad un’efficace acquisizione delle competenze disciplinari, e quelle chiave di cittadinanza
2. la valutazione condivisa che permetta di rendere più omogenei i criteri adottati e di ridurre la varianza
dei risultati tra le classi
3. la somministrazione di prove comuni per abituare gli studenti ad un approccio più oggettivo e
osservabile al testing
4. incremento delle ore riservate agli interventi di recupero, potenziamento e consolidamento, per
favorire il miglioramento dei risultati scolastici
5. introduzione di nuove metodologie attraverso spazi innovativi finalizzati al rafforzamento delle
competenze grazie anche a un potenziamento della formazione professionale
6. coinvolgimento delle famiglie e valorizzazione della scuola come struttura aperta al territorio
15
PROGETTI E ATTIVITA’ INTEGRATIVE AL PTOF
Il Collegio dei Docenti individua ambiti di possibile ampliamento dell’offerta formativa, nei
quali si collocano specifici progetti conformi alle indicazioni delle normative nazionali ed europee e
prioritari per le esigenze del contesto territoriale, le aspettative delle famiglie e i bisogni educativi
emergenti.
Ogni proposta progettuale scaturisce da un processo preliminare di analisi dei fabbisogni
dell’utenza. I progetti sono proposti da singoli docenti o gruppi di docenti, tra cui un responsabile di progetto
e possono coinvolgere una o entrambe le sedi dell'Istituto; essi inoltre possono realizzarsi durante il
normale orario di lezione (attività curricolari) oppure possono impegnare gli studenti in sessioni didattiche
facoltative e aggiuntive rispetto all’orario scolastico.
I progetti elencati di seguito, vogliono pertanto offrire agli studenti un orizzonte più ampio di
conoscenze, sollecitare il piacere dell’apprendimento, integrare culture diverse, ampliare gli strumenti della
comunicazione, interagire con la realtà nei suoi molteplici aspetti.
Per realizzare molti dei progetti proposti, sono state attivate forme diverse di collaborazione con
Enti, Associazioni, Biblioteche, centri culturali, ONLUS. In particolare con le due biblioteche del Municipio, il
Teatro INDIA, l’associazione Forma Scienza, la FARMM (Fondazione per l'Avanzamento delle Ricerche in
Medicina Molecolare), l’associazione AfrikaSi, la Comunità di S. Egidio, l’Università di Roma Tre, i Centri di
Formazione territoriali, i Centri di Orientamento al lavoro, l’ASL RMD, Consultori di zona, la Polizia Postale,
l’assessorato alle Politiche scolastiche del Municipio XI. La scuola inoltre è partner della rete di scuole dello
stesso Municipio.
SINTESI DESCRITTIVA DEI PROGETTI E AZIONI CARATTERIZZANTI
AREA 1
AREA DI
FUNZIONAMENTO
DENOMINAZIONE
PROGETTO
INVALSI
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
ORIENTAMENTO IN USCITA
ACCOGLIENZA
ISTRUZIONE DOMICILIARE
AREA 2
AREA POTENZIAMENTO
COMPETENZE CHIAVE
DENOMINAZIONE
DETTAGLIO
Rilevazione degli apprendimenti per le classi seconde dell’istituto,
gestite dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo
di Istruzione e di formazione.
Progettazione di continuità con la scuola secondaria di I grado e
attività di informazione sulla specificità dei tre indirizzi di studio e
guida nella scelta.
Accompagnamento degli studenti nella realizzazione del progetto del
proprio futuro formativo e professionale.
Facilitare l’impatto degli alunni delle classi prime con la nuova realtà
scolastica. Stare bene a scuola, per raggiungere il successo scolastico e
per crescere come persone e cittadini.
Supporto didattico per gli alunni temporaneamente impossibilitati a
frequentare le lezioni curricolari.
DETTAGLIO
16
PROGETTO
DELE A2 - B1 - B2
DELF A2 - B1 - B2
PET (B1) - FCE (B2)
STAGE LINGUISTICO
FESTA DELLA LINGUA
BIOFORM
LABORATORIO DI SCIENZE
Certificazione europea lingua spagnola. Il progetto include corsi
finalizzati a potenziare le competenze chiave in ambito linguistico in
base al Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Certificazione europea lingua francese. Il progetto include corsi
finalizzati a potenziare le competenze chiave in ambito linguistico in
base al Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Certificazione europea lingua inglese. Il progetto include corsi
finalizzati a potenziare le competenze chiave in ambito linguistico in
base al Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Viaggi studio all’estero finalizzati a potenziare le quattro abilità
linguistiche, con la frequenza di corsi intensivi di lingua straniera, e a
rinforzare competenze chiave di cittadinanza.
Celebrare le lingue straniere “agendole” nei modi più disparati:
canzoni, drammatizzazioni, poesie ecc.
Motivare ed incoraggiare gli alunni all’apprendimento delle lingue
curricolari e sensibilizzarli al contatto con tutte le lingue presenti a
scuola.
Attività di ricerca attraverso esperimenti in laboratorio proposte dalla
FARMM (Fondazione per l’Avanzamento della Ricerca in Medicina
Molecolare).
Fornire agli studenti del I biennio delle scienze applicate gli strumenti
necessari per affrontare lo studio successivo delle materie di indirizzo
MATHESIS
Miglioramento delle competenze in Matematica degli studenti del
primo e secondo biennio.
PSICOANALISI E LETTERATURA
Migliorare lo sviluppo integrale andando oltre la dimensione cognitiva,
accrescendo la consapevolezza di se stesso.
OLIMPIADI DELLE SCIENZE
(BIOLOGIA)
Valorizzazione delle eccellenze e miglioramento delle competenze in
ambito biologico degli studenti del II biennio e del V anno del Liceo
Scientifico delle Scienze Applicate.
CODING: PROGRAMMA IL
FUTURO
Miglioramento e potenziamento delle competenze relative all’ ambito
logico-matematico; introduzione di concetti base di informatica
attraverso attività di programmazione (Coding ).
AREA 3
AREA POTENZIAMENTO
COMPETENZE DI
CITTADINANZA
DENOMINAZIONE
PROGETTO
AREA POTENZIAMENTO
COMPETENZE DI CITTADINANZA
DENOMINAZIONE PROGETTO
GIORNATA DELLA MEMORIA
DETTAGLIO
DETTAGLIO
Favorire la crescita culturale e sociale degli studenti, inducendoli a
comprendere l’importanza della memoria storica e dei valori della
tolleranza e del rispetto della vita umana attraverso letture, esami di
documenti, eventuali visite didattiche, allestimento di una breve
drammatizzazione.
17
"LA VITA, AMICO, E' L'ARTE
DELL’INCONTRO”
Favorire lo sviluppo della cultura personale non solo sui libri ma anche
attraverso il contatto diretto di chi fa la storia , la comunicazione, la
letteratura, l'arte, la scienza.
QUOTIDIANO IN CLASSE
Potenziare le competenze sociali e civiche, migliorando altresì la
comprensione delle dinamiche socio-politico-economiche attuali.
Promuovere la lettura di alcuni quotidiani (Corriere della sera, La
repubblica, Il Sole 24 ore, Il Tempo) per diventare cittadini consapevoli,
leggere la realtà, conoscere gli elementi costitutivi del quotidiano, la
tipologia degli articoli, ed essere in grado di confrontare tra loro diversi
strumenti di lettura.
LA SCUOLA FA BENE ALLA
SALUTE
Fornire agli studenti strumenti di informazione circa la tutela della
salute e i centri e le strutture specializzate del territorio per consigli,
prevenzione e cura.
Sensibilizzare i giovani alla donazione come significativo momento
dell’impegno civile e della cittadinanza attiva.
Sportello di ascolto psicologico attivo in entrambe le sedi con
l’obiettivo di offrire un supporto a studenti, famiglie e docenti, per la
gestione del disagio. Organizzazione di gruppi motivazionali nelle classi
prime.
L’attività teatrale è occasione per correggere in un gruppo dinamiche di
rivalità ed esclusione, promuovendo coesione ed integrazione.
Sensibilizzare i partecipanti alle tematiche del riciclaggio.
IDEA-MENTE
TEATRO A IMPATTO ZERO
EUROPE BETWEEN ARTS AND
CREATIVITY
Favorire la creazione di una rete di atelier europei attraverso attività di
formazione scenica, produzione di spettacoli e rappresentazione di
opere sceniche in collaborazione con la bottega “Bottega arti creative
gruppo Jobel” e in partenariato con Ateliers in Germania, Repubblica
Ceca e Romania.
EDUCARE I GIOVANI AL
VOLONTARIATO
Favorire lo spirito di solidarietà degli studenti attraverso esperienze di
volontariato promosse dal municipio XI e dalla Comunità di S. Egidio.
Potenziare i rapporti con il territorio coinvolgendo studenti e famiglie.
DIALOGO A PIÙ VOCI
Promuovere la tutela dei diritti a livello individuale e collettivo.
Educare alla legalità, alla convivenza e alla solidarietà attraverso
l’esercizio diretto dei diritti e dei propri doveri al fine di sperimentare
una convivenza consapevole e inclusiva.
Contenere i comportamenti di disadattamento e disagio, esclusione ed
irresponsabilità sia tra i ragazzi che rispetto ai compiti che l’istituzione
scolastica chiama a svolgere.
Favorire lo sviluppo dello spirito critico e del cambiamento della
percezione degli studenti rispetto ai propri diritti/doveri e di
conseguenza avviare una pratica di riflessione critica sui
comportamenti da correggere.
GIOCHI SPORTIVI
STUDENTESCHI
Sensibilizzare gli studenti alla pratica sportiva come strumento di
prevenzione ed aggregazione. Potenziare le abilità motorie e la
percezione del movimento, delle tecniche specifiche di alcuni giochi di
squadra o di specialità individuale; acquisire valori e stili di vita positivi;
promuovere il senso civico negli studenti e la cultura della diversità e
dell’integrazione interpretando la pratica sportiva anche come
strumento di crescita affettivo relazionale; educare al “fair-play”,
interpretando la gara sportiva come momento di reale confronto;
18
migliorare i livelli di aggregazione e di socializzazione tentando di
ridurre le distanze tra sport maschile e sport femminile.
LABORATORIO MUSICALE
POMERIDIANO
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE
FINANZIARIA PROMOSSO DALLA
BANCA D’ITALIA
Diffondere la cultura della pratica musicale attraverso corsi e laboratori
pomeridiani aperti al territorio. Promuovere, attraverso il linguaggio
universale della musica, la crescita individuale e sociale favorendo,
nello stesso tempo,
l’espressione artistica, la creatività e
l’immaginazione .
Sviluppare competenze di educazione finanziaria avvicinando i
consumatori di domani a temi relativi ai sistemi finanziari, agli
strumenti di pagamento alternativi al contante, alla stabilità dei prezzi.
AREA 4
AREA INCLUSIONE
DENOMINAZIONE
PROGETTO
DETTAGLIO
AUTONOMA-MENTE
Promuovere l’autonomia personale, l’integrazione sociale e la piena
fruizione delle attività scolastiche degli alunni con disabilità
psicomotoria e sensoriale al fine di garantire loro l’acquisizione di
apprendimenti solidi e significativi.
PROGETTO PONTE
Facilitare l’accesso ad una formazione lavorativa specifica per gli
studenti con disabilità, in modo da costituire un vero e proprio ponte
tra scuola e mondo del lavoro.
SELFIE 360° – PROGETTO PILOTA
INTERCLASSE PER LA
SPERIMENTAZIONE DEL
PORTFOLIO DIGITALE
Accompagnare gli allievi nella scoperta, rappresentazione e
valorizzazione delle proprie competenze in un’ottica creativa e
individualizzata, utilizzando l’e-portfolio o digitale (metodologia
didattica innovativa) anche come strumento e processo d’integrazione,
di promozione e valorizzazione delle differenze, perché ogni allievo
abbia qualcosa da “presentare/rappresentare”.
(Si propone di sperimentarlo come metodologia nei processi di
inclusione attiva e di coinvolgimento di alunni BES, DSA e con
disabilità).
AREA 5
AREA “SCUOLA IN RETE”
DENOMINAZIONE PROGETTO
DETTAGLIO
LABORATORI TERRITORIALI PER L’
OCCUPABILITÀ
Realizzare attraverso laboratori, diversi e importanti obiettivi, quali:
apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi
anche al di fuori dell'orario scolastico; orientamento della didattica e
della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla
vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio; fruibilità
di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione
di giovani non occupati.
19
SAFE@SCHOOL
PROGETTO TEATRALE IN RETE
Programma educativo per lo sviluppo delle competenze personali
degli studenti in materia di sicurezza. Il progetto, presentato
nell’ambito del bando INDIRE “Memory Safe: la cultura della sicurezza
entra nella scuola italiana”, si propone di promuovere la cultura della
salute e sicurezza nei giovani, futuri lavoratori, sviluppando un
approccio complessivo articolato in interventi didattici disciplinari ed
interdisciplinari, integrati di tipo pratico-normativo ed educativo,
calati ognuno nella propria realtà scolastica per favorire la
costituzione di un contesto scolastico favorevole (ambientale,
organizzativo e sociale).
Educare alla teatralità come promozione dello sviluppo della
consapevolezza di sé e della capacità di relazionarsi e comunicare.
Realizzare video, social-network, spot.
AREA 6
AREA STRUTTURALE
DENOMINAZIONE
PROGETTO
DETTAGLIO
PROGETTO PON PER LA
REALIZZAZIONE RETE
LAN/WLAN
Ir…retiamoci, progetto con l’obiettivo di creare infrastrutture per
rendere fruibile la connessione internet in tutti i luoghi di
apprendimento, sia nella sede centrale che nella sede succursale e di
potenziare gli ambienti didattici, sportivi e laboratoriali con la
creazione di nuove infrastrutture che favoriscano una pratica
didattica innovativa e la creazione di ambienti di apprendimento
propedeutici ad una didattica progettuale.
PROGETTO PON PER AMBIENTI
DIGITALI PER UNA DIDATTICA
INNOVATIVA ED EFFICACE
PROGETTO FONDAZIONE ROMA
ADEGUAMENTO NUOVE
TECNOLOGIE
MIUR #lamiascuolaccogliente
Realizzazione di ambienti digitali per una didattica innovativa ed efficace,
con il fine di fornire gli ambienti didattici di supporti tecnologici che
permettano di sfruttare le potenzialità della rete internet e di dotazioni
tecnologiche che consentano la realizzazione di spazi alternativi,
aule aumentate e postazioni informatiche per l'accesso dell'utenza
e del personale ai servizi digitali della scuola.
Progetto per l’adeguamento dei laboratori d’informatica di
entrambe le sedi, l’acquisto di attrezzature specifiche per i
laboratori di chimica/scienze e di alcune LIM che andranno ad
integrarsi con i progetti PON.
Valorizzare e recuperare l’aula di musica dotata di strumenti musicali di
qualità, ripristinare la sua funzionalità, per attivare corsi di musica aperti
agli alunni e al territorio. Il progetto coinvolge gli alunni fin dalle prima
fasi di ideazione e progettazione dell’intervento, unendo obiettivi
educativi e formativi, sviluppando la consapevolezza dell’ importanza di
operare un cambiamento significativo di vivibilità e l’acquisizione di
abilità e competenze spendibili in vari ambiti.
20
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
In linea con quanto previsto dal comma 33 della legge 107/2015, sono inseriti nel Piano Triennale
dell’Offerta Formativa percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro da attuarsi nel corso del triennio liceale e
tecnico. In questa prospettiva l’alternanza scuola lavoro, oltre ad essere un obbligo di legge, diventa
l’occasione per proseguire su più larga scala le scelte didattiche, offrendo a tutti gli studenti un’opportunità
finora sperimentata solo dalle classi dell’indirizzo tecnico economico. In particolare i percorsi
dell’Alternanza Scuola-Lavoro rappresentano una strategia efficace per:
1. l’orientamento
2. la motivazione
3. l’approfondimento di alcuni contenuti anche curriculari
4. la scoperta di nuovi contenuti
5. la valorizzazione delle cosiddette abilità sociali, che rappresentano uno degli obiettivi formativi
principali del percorso liceale
6. la realizzazione di un organico collegamento con il mondo del lavoro, delle professioni e della
società civile.
Nella scelta dei percorsi infatti viene data priorità a quelli maggiormente attinenti al curriculum di
studi dei tre indirizzi, attivando forme di collaborazione con l’Università, la Sovrintendenza ai Beni Culturali,
Istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali artistiche e musicali,
Ordini e Studi professionali, Associazioni di volontariato, Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI
ecc.
La scuola firma apposite convenzioni con i soggetti ai quali vengono assegnati, in modo da garantire
la massima qualità dell’esperienza.
L’alternanza Scuola Lavoro comprende sia momenti formativi teorici, comprensivi anche di visite
aziendali, sia stage lavorativi veri e propri per complessive 200 ore per i licei e 400 ore per l’Istituto Tecnico
da effettuarsi tra il secondo biennio e l'ultimo anno del corso di studi (commi 33, 34 e 35, legge n°107). In
linea di massima, si prevede di dedicare circa 80 ore il terzo anno, circa 80 il quarto anno, circa 40 l’ultimo
anno per i licei, mentre saranno circa 140 ore per ogni anno del secondo biennio e 120 ore per l’ultimo
anno del tecnico.
Per lo svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro si individuano le seguenti modalità (salvo situazioni
particolari o casi eccezionali):
• Tutti gli alunni/e della stessa classe svolgono i percorsi nello stesso periodo.
• I percorsi (se le condizioni lo rendono possibile) vengono collocati in momenti opportuni dell’anno
scolastico anche utilizzando, come prevede la legge stessa, i periodi di sospensione dell’attività
didattica.
• I percorsi vengono assegnati ai singoli alunni/e considerando le offerte pervenute, le valutazioni dei
consigli di classe e le attitudini degli alunni/e stessi. La scuola interagisce con i partners attuando
opportune forme di tutoraggio.
Inizialmente si prevedono attività frontali e momenti di osservazione attiva, al fine di guidare gli studenti
• ad avere la percezione delle competenze individuali, le aree professionali di interesse ed il
collegamento alle professioni esistenti;
• a conoscere la complessità delle professioni attuali e dei possibili percorsi formativi e lavorativi;
• a raccogliere informazioni, gestire le priorità, sottolineare il concetto di scelta in una logica di
attivazione;
• ad approfondire la conoscenza delle risorse individuali per la definizione di un progetto
professionale personalizzato (comprensivo della stesura del Curriculum Vitae in formato Europass).
All’interno del percorso dell’Alternanza Scuola- Lavoro è importante adottare anche metodologie
didattiche che siano capaci di realizzare il coinvolgimento e la motivazione all’apprendimento degli
studenti, e per raggiungere questo obiettivo si utilizzano metodi induttivi, metodologie partecipative,
un’intensa e diffusa didattica di laboratorio.
21
La metodologia prevede l’impiego di brainstorming, role playing e l'utilizzo di materiali a supporto,
oltre ad incontri frontali di informazione orientativa.
Il COMITATO TECNICO SCIENTIFICO è composto dal Dirigente Scolastico e dai coordinatori delle singole
classi e ha la funzione di effettuare l’analisi dei fabbisogni formativi del territorio, individuare gli enti e le
aziende partner e diffonde i risultati raggiunti
I CONSIGLI DI CLASSE interessati all’ASL saranno coinvolti per
- la definizione del percorso formativo e la sua articolazione in termini di sviluppo temporale, durata
e sequenze;
- l’individuazione, all’interno della programmazione della classe, degli obiettivi disciplinari e
trasversali propri dell’indirizzo, raggiungibili anche attraverso il progetto dell’Alternanza;
- la coprogettazione Scuola-Azienda del percorso formativo in Alternanza;
- la partecipazione alle attività di formazione congiunta insieme ai tutor aziendali
- la valutazione, in itinere e a conclusione delle esperienze formative, degli apprendimenti acquisiti
con la modalità dell’Alternanza, come parte integrante della valutazione stessa;
- la verifica del corretto svolgimento del percorso formativo di alternanza, facendo un monitoraggio
degli esiti al termine dell’esperienza formativa.
I TUTOR INTERNI assistono e guidano gli studenti impegnati nei percorsi in alternanza scuola - lavoro e
verificano, in collaborazione con il tutor esterno, la corrispondenza del percorso al progetto sottoscritto con
la convenzione tra scuola ed impresa.
I TUTOR ESTERNI costituiscono il punto di raccordo tra il mondo dell’impresa e quello della scuola,
mantengono un costante rapporto con il tirocinante, lo sostengono nelle difficoltà e lo supportano da un
punto di vista metodologico indirizzandolo al perseguimento degli obiettivi formativi.
Per il loro ruolo di “garanti” della qualità formativa dell’esperienza, concorrono alla valutazione dell’allievo
e alla proposta di interventi che migliorino l’apporto formativo del lavoro in azienda.
Pertanto i tutor esterni
- condividono, per conto dell’impresa, gli obiettivi e i contenuti dell’intervento in alternanza;
- accompagnano e facilitano il processo di apprendimento dello studente, favorendo la sua
partecipazione e la sua integrazione nell’ente/azienda;
- collaborano con il tutor scolastico, con il quale verificano la progressione e l’efficacia
dell’intervento;
- valutano i risultati raggiunti compilando un proprio report finale.
I percorsi di alternanza scuola-lavoro sono oggetto di VERIFICA e VALUTAZIONE da parte dell’istituzione
scolastica. La valutazione si esprime nel riconoscimento agli studenti del credito formativo acquisito. L’Istituto
Scolastico, infatti, recepisce le indicazioni fornite dal tutor aziendale, verifica il corretto svolgimento del
percorso formativo durante il periodo di alternanza, valuta il raggiungimento degli obiettivi formativi e ne
certifica le competenze acquisite.
Al rientro in aula si raccoglie la valutazione dello studente sull’esperienza svolta, aiutandolo a prendere
consapevolezza degli esiti e si valuta:
- l’apprendimento dei tirocinanti in relazione al livello di raggiungimento degli obiettivi formativi
individuati dal progetto;
- l’azienda e il tutor aziendale in relazione alla disponibilità e al coinvolgimento nell’azione formativa
nei confronti dello studente;
- i propri docenti (tutor scolastico ed equipe pedagogica) e la qualità del progetto, in relazione ai
risultati ottenuti e alle risorse impiegate (efficienza ed efficacia);
- il grado di soddisfazione degli allievi circa l’esperienza svolta attraverso diversi strumenti quali:
colloquio, questionari, report, ecc..
L’azienda valuta:
- il livello di competenza raggiunto dal tirocinante in relazione al progetto formativo concordato;
22
-
l’istituzione scolastica in relazione alla qualità del progetto, alla competenza organizzativa e
relazionale del personale coinvolto nell’organizzazione (tutor scolastico).
Lo studente valuta:
- se stesso, verificando l’adeguatezza della propria formazione, confrontando i livelli di partenza con i
risultati conseguiti e le aspettative, il progetto personale e lavorativo, l’adeguatezza del progetto
elaborato;
- l’istituzione scolastica, confrontando gli obiettivi formativi del progetto con l’adeguatezza della
propria formazione, il livello di corrispondenza fra la propria formazione e quanto richiesto
dall’azienda/ente e dal processo oggetto di osservazione;
- l’azienda, in relazione al grado di disponibilità, all’ospitalità, al livello di organizzazione.
La fase di valutazione è accompagnata da strumenti di verifica che possono essere molteplici: relazioni, test,
prove, questionari, ecc.
La CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE avviene al termine dell’esperienza del percorso dell’Alternanza
Scuola - Lavoro, sulla base della verifica degli apprendimenti e delle osservazioni sistematiche di aspetti
importanti del comportamento degli alunni quali motivazione, impegno, relazionalità, rispetto di regole e
principi di convivenza sociale. L’attribuzione dei giudizi circa gli apprendimenti è guidata da "griglie" costruite
dai docenti, dai tutor interni e dai tutor esterni. Tali griglie garantiscono criteri omogenei alla valutazione.
Per le modalità di certificazione delle competenze si intende utilizzare la modulistica trasmessa dal MIUR
mediante la Guida alle attività di alternanza scuola-lavoro; in sintesi, le informazioni riguarderanno:
- Dati anagrafici dello studente
- Dati del soggetto ospitante
- Obiettivi formativi
- Durata dello stage
- Descrizione delle competenze acquisite al termine.
23
ORGANI GESTIONALI E STRUTTURE
ORGANIGRAMMA
Dirigente Scolastico: Prof.ssa Paola GASPERINI
Collaboratore vicario: Prof.ssa Diana LORENZINI
Secondo collaboratore: Prof.ssa Giuseppina RENZI
Coordinatore della sede centrale: Prof. Giuliano CASALI
Coordinatore della sede succursale: Prof. Vincenzo ABBRUZZESE
Direttore SGA: Barbara PANZINI
DENOMINAZIONE COMPOSIZIONE
COMPOSIZIONE
Consiglio di istituto
Dirigente Scolastico
8 Docenti
4 Genitori
(1 con funzione di Presidente)
4 studenti
2 ATA
Collegio Docenti
Tutti i docenti
Consigli di classi
Docente coordinatore, docenti
materie, docenti di sostegno (ove presenti)
studenti, genitori.
ITALIANO , STORIA E
GEOGRAFIA, LATINO,
DISEGNO E STORIA
DELL’ARTE, STORIA DELL’ARTE
Dipartimenti disciplinari
Coordinatore:
Prof.ssa
Bianca Maria BELLOCCHI
FILOSOFIA
Coordinatore:
Prof.ssa Lorella SERAFINI
LINGUE
Coordinatore:
Prof.ssa
Rossella TARANTINO
24
MATEMATICA
SCIENZE, FISICA
Funzioni Strumentali
•
•
•
Referente DSA
Referente BES
Coordinatore: Prof.ssa
Irene CANNATA
INFORMATICA
Coordinatore:
Prof.ssa Marina RUBBA
SCIENZE MOTORIE
Coordinatore: Prof.ssa
Maria Grazia PADOVANI
SOSTEGNO
•
•
•
Coordinatore: Prof.ssa
Eleonora TINI
Coordinatore: Prof.ssa
Cinzia FARINA
AREA GESTIONE PTOF: Prof. Bruno CASILLO
AREA AUTOVALUTAZIONE: Prof.ssa Alessandra GULOTTA
AREA ORIENTAMENTO IN ENTRATA E CONTINUITA’:
Prof.ssa Bianca Maria BELLOCCHI
AREA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E ORIENTAMENTO IN
USCITA: Prof.ssa Rosella TOTI E Prof.ssa Antonella
D’ALESSANDRI
AREA INCLUSIONE: Prof.ssa Cinzia FARINA
AREA SUPPORTO DOCENTI E STUDENTI: da definire
Prof. Flavio DI CARLO
Prof.ssa Mariagabriella Ratto
AREA 1 - POF/PTOF
Coordinamento
della
progettazione
curricolare
extracurricolare;
Coordinamento dell’ attuazione delle attività progettate;
Predisposizione POF;
Commissioni
Nucleo di autovalutazione e POF/PTOF
AREA 2 - VALUTAZIONE
Coordinamento e attuazione attività di autovalutazione e
valutazione d’ istituto;
Coordinamento e predisposizione PDM;
Presentazione agli OO.CC. gli esiti delle valutazioni e dei
monitoraggi;
Commissione
Nucleo di autovalutazione
ed
25
AREA 3 - ORIENTAMENTO
IN ENTRATA
Coordinamento attività orientamento;
Predisposizione materiale informativo;
Organizzazione open day con le famiglie;
Organizzazione laboratori di continuità con gli alunni della scuola
secondaria di I grado;
Commissioni
Orientamento
Accoglienza
AREA 4 - ALTERNANZA
SCUOLA LAVORO ORIENTAMENTO IN
USCITA
Organizzazione di stage e visite aziendali; contatti con Enti,
aziende e Istituzioni per la stipula di convenzioni finalizzate allo
svolgimento di stage lavorativi; organizzazione e coordinamento
dei percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Orientamento post-diploma; progetto di attività coordinate con
altre Istituzioni scolastiche, con gli Enti locali, con associazioni e
strutture del territorio; attività di informazione sulle scelte
universitarie; somministrazione di questionari finalizzati ad
incrementare negli studenti, la consapevolezza nelle scelte future.
AREA 5 – INCLUSIONEINTEGRAZIONE
Analisi dei bisogni formativi dei docenti di sostegno e Piano di
formazione e di aggiornamento; coordinamento dei progetti di
formazione per i docenti di sostegno; coordinamento dei progetti
rivolti agli alunni diversamente abili; progettazione di attività
coordinate con altre Istituzioni scolastiche, con gli Enti locali, con
associazioni e strutture del territorio; organizzazione dei GLHO;
organizzazione relativa agli assistenti specialistici; accoglienza e
orientamento in entrata/uscita alunni diversamente abili; raccolta
e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in
essere.
In collaborazione con il referente DSA e con il referente BES:
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività
della scuola; analisi delle criticità e dei punti di forza degli
interventi di inclusione; proposte per l’elaborazione del PAI (Piano
Annuale per l’Inclusività).
26
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – FUNZIONI E COMPITI
Per assicurare la piena attuazione delle diverse attività didattico-organizzative previste dal PTOF, sono state
individuate tre aree (organizzativa, amministrativa e didattica), gli organi collegiali e istituite le seguenti
figure di riferimento con l’ esplicitazione delle funzioni e/o compiti:
AREA ORGANIZZATIVA
DIRIGENTE
SCOLASTICO
1°COLLABORATORE
Assicura la gestione unitaria dell’ istituzione, è il legale rappresentante, è
responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del
servizio;
ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse
umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali;
è titolare delle relazioni sindacali;
organizza le attività secondo criteri di efficienza, dii efficacia e di qualità del servizio
erogato.
Sostituisce il Dirigente in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie e
permessi, con delega di firma degli atti;
Firma le giustificazioni e i permessi di entrata posticipata e/o di uscita anticipata
degli studenti, in osservanza del regolamento d’Istituto e delle norme relative alla
responsabilità civile e amministrativa sulla vigilanza dei minori;
Collabora con il Dirigente nell’esame e nell’attuazione dei progetti d’Istituto;
Organizza, coordina e valorizza le risorse umane della scuola: responsabili di plesso,
coordinatori di classe, referenti di progetto, commissioni di lavoro, comitato degli
studenti e dei genitori;
Provvede alla gestione delle proposte didattiche, di progetti, di concorsi, di
iniziative culturali provenienti dal territorio o dall’amministrazione, attivando o
coinvolgendo i docenti potenzialmente interessati;
Sostituisce il Dirigente nei colloqui con le famiglie, gli studenti e gli Enti esterni;
E’ delegato per le altre funzioni di ordinaria amministrazione, compresi gli atti
amministrativi patrimoniali, l’emissione di circolari e comunicazioni interne,
l’assunzione di decisioni organizzative relative alla gestione della vigilanza, della
sicurezza e della tutela della privacy;
Tiene regolari rapporti (anche telefonici o telematici) con il Dirigente;
In caso di assenza o impedimento del Dirigente, lo sostituisce alla Presidenza degli
OO.CC (Collegio dei Docenti, Giunta Esecutiva, Consigli di Classe);
Vigila sul buon andamento dell’istituzione scolastica e sul diligente adempimento
degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti, riferendo al Dirigente eventuali
anomalie o violazioni;
Provvede alla gestione delle classi in caso di sciopero del personale, in osservanza
delle norme che regolano il diritto di sciopero e l’obbligo di vigilanza sui minori;
Provvede alla gestione delle assemblee d’Istituto o delle eventuali autogestioni,
curando in particolare che sia sempre garantita la sicurezza nell’istituto e idonea
vigilanza;
Partecipa alle riunioni dello staff dirigenziale;
Collabora nella predisposizione dei calendari delle verifiche dei debiti formativi
degli alunni;
Collabora con il DS e con l’ ufficio del personale nella definizione e compilazione
dell’organico d’ Istituto.
27
2° COLLABORATORE
Coadiuvare l’ attività del Collaboratore del DS;
Coordinare le attività relative alla gestione giornaliera dell’ Istituto, per quanto
riguarda la didattica e gli studenti in collaborazione con il Dirigente Scolastico, il
Collaboratore del Ds, i coordinatori di classe e la Segreteria didattica;
Favorire la diffusione dei documenti interni alla Scuola;
Coordinare la diffusione di comunicazioni relative a iniziative culturali, concorsi;
Collaborare con il Dirigente nell’attuazione dei progetti d’Istituto;
Provvedere alla ricognizione quotidiana e tempestiva dei docenti assenti e alla loro
sostituzione;
Firmare le giustificazioni e i permessi di entrata posticipata e/o di uscita anticipata
degli studenti, in osservanza del Regolamento d’Istituto e delle norme relative alla
responsabilità civile e amministrativa sulla sicurezza e vigilanza dei minori;
Disporre le variazioni dell’ orario scolastico nonché le uscite anticipate o ingressi
posticipati degli studenti nei giorni successivi a quello in cui è notificata l’ assenza
del docente, per le classi nelle quali non è possibile effettuare sostituzioni;
Tenere regolari contatti ( anche telefonici o telematici) con il Dirigente Scolastico;
Vigilare sul buon andamento dell’ Istituzione Scolastica e sul diligente
adempimento degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti, riferendo al
Dirigente eventuali anomalie o violazioni;
Provvedere coadiuvandosi con il Collaboratore con funzioni vicarie alla gestione
delle Assemblee d’ Istituto o delle eventuali autogestioni, curando in particolare
che sia sempre garantita la sicurezza nell’ Istituto e idonea vigilanza;
Partecipare alle riunioni dello Staff dirigenziale.
COORDINATORI
Coadiuvare l’ attività dei collaboratori del DS per il buon andamento della scuola;
Coordinare le attività relative alla gestione giornaliera dell’ Istituto, per quanto
riguarda la didattica e gli studenti in collaborazione con il Dirigente Scolastico, il
Collaboratore del Ds, i coordinatori di classe e la Segreteria didattica;
Favorire la diffusione dei documenti interni alla Scuola;
Coordinare la diffusione di comunicazioni relative a iniziative culturali, concorsi;
Provvedere alla ricognizione quotidiana e tempestiva dei docenti assenti e alla loro
sostituzione;
Firmare le giustificazioni e i permessi di entrata posticipata e/o di uscita anticipata
degli studenti, in osservanza del Regolamento d’Istituto e delle norme relative alla
responsabilità civile e amministrativa sulla vigilanza e sicurezza dei minori;
Partecipare all'organizzazione dei corsi: classi, insegnanti, orari;
Controllare i materiali inerenti la didattica: registri, verbali, calendari, circolari
Disporre le variazioni dell’ orario scolastico nonché le uscite anticipate o ingressi
posticipati degli studenti nei giorni successivi a quello in cui è notificata l’ assenza
del docente, per le classi nelle quali non è possibile effettuare sostituzioni;
Tenere regolari contatti ( anche telefonici o telematici) con il Dirigente Scolastico;
Vigilare sul buon andamento dell’ Istituzione Scolastica e sul diligente
adempimento degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti, riferendo al
Dirigente eventuali anomalie o violazioni;
Provvedere coadiuvandosi con il Collaboratore con funzioni vicarie alla gestione
delle Assemblee d’ Istituto o delle eventuali autogestioni, curando in particolare
che sia sempre garantita la sicurezza nell’ Istituto e idonea vigilanza;
Partecipare alle riunioni dello Staff dirigenziale.
DI PLESSO
28
COORDINATORI
DI DIPARTIMENTO
COORDINATORI
DI CLASSE
R.S.U d’ISTITUTO
GLI
GLHO
Rappresentare il proprio Dipartimento; collaborare con gli altri coordinatori di
Dipartimento; raccogliere la documentazione prodotta dal Dipartimento
mettendola a disposizione dell’Istituzione Scolastica; raccogliere gli esiti delle prove
comuni; raccogliere gli esiti delle simulazione delle prove INVALSI (italiano e
matematica per le classi seconde); rendere disponibili i dati raccolti al gruppo di
Miglioramento-RAV; coordinare la progettazione di moduli di recupero dopo
l’analisi dei risultati intermedi; evidenziare le criticità al fine di rimodulare la
programmazione di Dipartimento.
Presiedere le riunioni del Consiglio di classe, quando non è personalmente
presente il Dirigente Scolastico e curarne la verbalizzazione, con l’ausilio di un
segretario nominato dalla dirigenza; garantire l’ordinato svolgimento delle riunioni,
facilitando la partecipazione di tutte le componenti; coordinare l’attività didattica
del consiglio di classe, verificando in itinere e a fine anno il piano di lavoro comune
del consiglio di classe; gestire la comunicazioni con le famiglie degli studenti, per
quanto attiene a problematiche generali; curare lo svolgimento dei procedimenti
disciplinari di competenza del consiglio, nel rispetto del regolamento d’Istituto
(sentito il D.S.); verificare periodicamente lo stato di avanzamento del piano
educativo Individualizzato (P.E.I.) redatto per gli alunni diversamente abili
frequentanti la classe e del Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) predisposto per
gli studenti DSA e BES; coordinare lo svolgimento di visite guidate e uscite
didattiche, la partecipazione della classe ad attività integrative ed extracurricolari;
verificare la regolarità della frequenza scolastica degli studenti, monitorare la
corretta registrazione delle assenze e delle giustificazioni degli alunni; prendere
contatti diretti con le famiglie in caso di “criticità”; predisporre l’informativa, su
segnalazione dei docenti di classe, alla Commissione preposta agli interventi di
recupero e di sportello, curare l’iter relativo ai debiti scolastici; curare la stesura del
Documento del C.d.C. delle classi quinte per gli esami di Stato.
Organismo unitario che tutela i lavoratori, vigilando sull’ applicazione del CCNL e ne
rappresenta le esigenze.
GLHI-GLI ( L. 104/92, D.M. n°122/94, Direttiva MIUR 27/12/12, C.M. 8/2013)
Gruppo di studio e di lavoro costituito da docenti, operatori dei servizi, familiari
che svolge le funzioni di: rilevare gli alunni BES presenti nella scuola; raccogliere
e documentare gli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di
azioni di apprendimento ; attivare il confronto sui casi, fornire consulenza e
supporto ai docenti su strategie, metodologie e strumenti da utilizzare nella
gestione delle classi; rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della
scuola; raccogliere e coordinare le proposte formulate dai singoli GLH Operativi
sulla base delle effettive esigenze; elaborare una proposta di Piano Annuale per
l’Inclusività (in sigla P.A.I.).
Consiglio di classe, famiglie, operatori sanitari, terapisti, assistenti specializzati. Il
GLHO ha il compito di predisporre il PEI e di verificarne l’attuazione e l’efficacia
nell’intervento scolastico. E’ il principale organo di cooperazione tra scuola e
famiglie e di attuazione del lavoro sinergico indispensabile alla realizzazione del
progetto di vita per gli studenti diversamente abili.
29
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
L’Istituto promuove, all'interno del piano triennale dell'offerta formativa e in collaborazione con il
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, azioni coerenti con le finalità, i principi e gli
strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale di cui all’art.1, comma 56, L.107/2015,
compatibilmente con le risorse professionali, tecnologiche e finanziarie che saranno assegnate alla scuola.
Nell’ambito delle attività previste dal PNSD:
- è stata effettuata la scelta e la nomina dell’animatore digitale: Prof.ssa Faè
- si è adottato il questionario proposto dal PNSD per individuare le necessità del personale per
attivare corsi orientati all’uso di strumenti informatici nella didattica
- Partecipazione della scuola al Progetto “Progettiamo il futuro” (referente Prof.ssa Faè): attraverso
“l’ora del codice” e il progetto di coding (proff Faè e Capanna)
- Partecipazione alla settimana del PNSD
- Sperimentazione in alcune classi di didattica ispirata da DIDATEC (materiale fornito da “scuola
valore INDIRE”): flipped classroom, uso del cellulare ecc..
Le attività proposte tendono a motivare lo studente all’uso responsabile della rete, ad effettuare ricerche
ed approfondimenti, facilitare lo sviluppo di lavori di gruppo rendendo lo studente, non più elemento
passivo dell’apprendimento, ma artefice della propria conoscenza.
Per la creazione degli ambienti digitali utili a consentire una didattica innovativa la scuola sta partecipando
ai seguenti bandi
PROGETTO
PON 9035/2015 – Realizzazione della rete Lan//Wlan
PON 12810/2015 – Realizzazione di ambienti digitali per
l'apprendimento (Laboratori mobili)
Promozione di ambienti di apprendimento laboratoriale
Referente
Cannata
Esito
Approvato
In attesa
Valente
In corso
“kit Casio”
30
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI
La legge 107/2015 contempla l’ attività di formazione in servizio per tutto il personale come fattore decisivo per
la qualificazione del sistema educativo e per la crescita professionale dei docenti; la previsione della legge è
perentoria: “la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale”.
L’elaborazione del Piano Nazionale di formazione ( comma 124 della legge 107) in fase di elaborazione detterà
le linee strategiche entro cui si collocheranno le scelte delle singole scuole; verranno individuati sistemi e
modalità per il monitoraggio della qualità e dell’ efficacia delle attività formative e verrà determinato un
sistema di autovalutazione della propria formazione attraverso la realizzazione di un portfolio personale del
docente. La formazione obbligatoria in servizio è indice dell’ investimento della comunità professionale della
scuola per il miglioramento di elevati standard professionali per tutti gli operatori scolastici.
Il piano di formazione si propone di:
Fornire occasioni di acquisizione di metodologie e pratiche didattiche innovative;
Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale;
Migliorare la comunicazione tra i docenti, per la diffusione di buone pratiche e la realizzazione di un clima di
lavoro positivo;
Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti relativi alle competenze Chiave di
Cittadinanza e Costituzione, trasversali a tutte le alter discipline.
Pertanto, l’attività di formazione sarà ispirata a:
• consentire al personale scolastico di ogni area e disciplina di potersi appropriare di strumenti e
competenze ritenuti indispensabili e “trasversali” per affrontare l’attività professionale e l’evoluzione
normativa che regolano il funzionamento della Scuola, con riferimento agli specifici saperi disciplinari in
relazione alla costruzione di percorsi didattici per competenza ai fini anche della certificazione al
termine dell’obbligo di istruzione;
• consentire al personale docente di approfondire, sperimentare ed implementare informazioni e
competenze a supporto della didattica (utilizzo delle nuove tecnologie informatiche);
• sostenere la ricerca didattico-pedagogica in riferimento alle innovazioni di struttura e di ordinamento;
• facilitare l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con BES e degli alunni disabili;
• favorire l’accoglienza e l’inserimento dei nuovi docenti nominati presso l’Istituto.
Il Piano di Formazione viene redatto tenendo conto degli orientamenti strategici della politica di Qualità volta al
miglioramento continuo e si avvale di corsi organizzati dall’ATP e USR, da altri enti territoriali o istituti e
comprende iniziative progettate dall’Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole. Sono compresi nel
piano di formazione annuale dell’Istituto: i corsi di formazione organizzati da MIUR, USR e ATP per rispondere a
specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere
strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione;
• i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, enti e associazioni professionali, accreditati
presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;
• i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce;
• gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni,
autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal POF;
• gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto
Legislativo 81/2008);
La programmazione degli interventi si basa sulla rilevazione dei bisogni formativi dei docenti condotta dalla
Funzione Strumentale autovalutazione d’ Istituto; ciò ha lo scopo di valutare, con maggiore attendibilità, la
possibilità di organizzare specifici corsi di aggiornamento rispondenti ai bisogni dei docenti e alle reali esigenze
della scuola e dell’offerta formativa.
Le migliori esperienze formative saranno basate su metodologie innovative ( laboratori, workshop, ricercaazione, social networking, mappatura delle conoscenze) e si concretizzeranno attraverso attività in presenza,
studio personale, lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti realizzati.
31
Le tematiche sono le seguenti: competenze digitali, metodologie didattiche innovative, la progettazione e
valutazione per competenza, progettazione europea, curricolo; la previsione delle azioni formative si innesta
sui bisogni formativi rilevati dai processi di autovalutazione e di miglioramento.
L’Istituto prevede che ciascun docente debba certificare almeno 20 ore di formazione a cui potrà provvedere
con attività scelte liberamente purché certificabili da un ente accreditato.
Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta
proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.
L’effettiva realizzazione del piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione
scolastica delle risorse necessarie.
Piano Formazione Insegnanti
OBIETTIVI
AZIONI
PROGETTAZIONE PER
COMPETENZE
Formazione professionale sulla didattica per competenze e l’utilizzo del
curriculum mapping
Autoaggiornamento con attività in gruppi di lavoro, condivisione di
strumenti e materiali didattici
VALUTAZIONE PER
COMPETENZE
INNOVAZIONE DIGITALE
NELLA DIDATTICA
Formazione sulla valutazione
Produzione di almeno una UDA per classi parallele
Formazione sull’uso delle tecnologie digitali in ambito didattico e
progettuale
Aggiornamento sull’insegnamento e l’apprendimento cooperativo
DIDATTICA INCLUSIVA
CLIL
FORMAZIONE SPECIFICA
DIDATTICA LABORATORIALE
Formazione per l’acquisizione di competenze linguistico-comunicative
nella lingua straniera veicolare di livello C1 e di competenze
metodologico-didattiche
Formazione relativa al progetto di Alternanza Scuola Lavoro
Formazione professionale su metodologie didattiche innovative
32
PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE ATA
Obiettivo della formazione è la valorizzazione del personale ATA : gli interventi predisposti vogliono favorire
l’ aggiornamento, l’ adeguamento delle conoscenze e l’ approfondimento delle competenze professionali,
con particolare riferimento all’ innovazione digitale dell’ amministrazione e di trasparenza amministrativa.
Tale formazione contribuisce a migliorare il clima relazionale e il benessere organizzativo nonché ad
accrescere la qualità delle professionalità a disposizione della scuola.
TEMATICA
Segreteria digitale
DESCRIZIONE
Percorsi formativi finalizzati al rispetto delle norme del Codice dell’
Amministrazione Digitale;
Conservazione sostitutiva a Uso di software specifici per sostituire i documenti cartacei attraverso la
norma
firma digitale e al marca temporale;
Formazione
personale -Corsi finalizzati all’ acquisizione e aggiornamento delle competenze
amministrativo
specifiche ( ricostruzioni di carriera, cessazioni dal servizio);
-Procedure informatizzate relative alla gestione alunni ( Esami di Stato,
migrazioni dati, statistiche).
Sicurezza e primo soccorso
Corsi per l’ acquisizione di competenze relative alla prevenzione e
protezione: primo soccorso, sicurezza sul lavoro, formazione figure
sensibili;
Formazione all’ assistenza Corsi di formazione specifici in relazione alle specifiche esigenze per
agli alunni disabili
garantire un servizio qualificato agli studenti con disabilità.
33
RISORSE
1. RISORSE UMANE – DOCENTI
ORGANICO DOCENTI CATTEDRE COMUNI RMTE091015
CLASSE DI
A.S. 2016-2017
A.S. 2017-2018
A.S. 2018-2019
CONCORS
Numero
Ore
Ore
Numero
Ore
Ore
Numero
Ore
Ore
O
Docenti previste residue Docenti previste residue Docenti previste residue
A017
2
40
4
2
40
4
2
40
4
A019
2
34
2
34
2
34
A029
1
20
2
1
20
2
1
20
2
A038
4
4
4
4
4
4
A042
1
16
1
16
1
16
A048
2
34
2
34
2
34
A050
3
60
6
3
60
6
3
60
6
A060
1
24
6
1
24
6
1
24
6
A246
1
24
6
1
24
6
1
24
6
A346
2
30
2
30
2
30
A446
1
24
6
1
24
6
1
24
6
RELIGIONE
1
10
1
10
1
10
TOTALE
17
17
17
DOCENTI
ORGANICO DOCENTI CATTEDRE COMUNI RMPS09101T
CLASSE DI
A.S. 2016-2017
A.S. 2017-2018
CONCORS Numero
Ore
Ore
Numero
Ore
Ore
O
Docenti previste residue Docenti previste residue
A013
1
14
1
15
A025
2
36
A029
3
2
2
2
2
4
1
11
1
5
1
3
5
3
1
1
1
2
64
40
43
32
39
67
18
202
18
90
14
57
103
57
16
16
16
32
A036
A038
A042
A047
A048
A049
A050
A051
A060
A061
A246
A346
A446
C031
C032
C033
RELIGIONE
TOTALE
DOCENTI
53
10
4
7
3
4
3
13
3
2
36
3
2
2
2
2
4
1
11
1
5
1
3
6
3
1
1
1
2
64
40
42
32
42
67
18
210
18
90
14
60
107
60
17
17
17
33
54
12
4
6
6
12
6
6
A.S. 2018-2019
Numero
Docenti
1
Ore
previste
12
2
36
3
2
2
2
2
3
1
11
1
5
1
3
6
3
1
1
1
2
64
42
39
30
44
65
20
210
18
90
14
64
107
64
18
18
18
33
Ore
residue
12
6
3
8
11
2
12
10
10
54
34
2. RISORSE UMANE - STUDENTI
ALUNNI ISCRITTI NELL’A.S. 2015-2016
1° ANNO
2° ANNO
3° ANNO
4° ANNO
5° ANNO
TOTALE
ITSE A.F.M.
40
33
41
29
36
179
LSOSA
51
88
72
86
94
391
LL
74
59
65
63
70
331
TOT
ALUNNI
PER CORSO
165
180
178
178
200
901
3. RISORSE UMANE – DOCENTI DI SOSTEGNO ASSEGNATI PER A.S. 2015-2016
CATTEDRE DI SOSTEGNO
RMPS09101T
17,5
RMTE091015
6
TOTALE DOCENTI DI SOSTEGNO
23,5
4. RISORSE UMANE – ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO/UTILIZZATO
Unità di personale in organico di potenziamento:
CLASSE DI
CONCORSO
A047
A049
A050
A346
A031
A042
A019
AD01
TOTALE
ORE DI
SERVIZIO
594
594
594
594
594
594
594
594
4752
ESONERO
VICARIO
8
SOSTITUZIONE
DI DOCENTI
ASSENTI
99
99
99
198
198
297
297
165
165
1080
RECUPERO E
POTENZIAMENTO
300
300
300
198
396
198
1692
PROGETTI
195
195
195
198
396
198
231
132
1740
35
5. RISORSE UMANE – PERSONALE ATA
ORGANICO PERSONALE ATA
QUALIFICA
NUMERO
DSGA
1
ASSISTENTI TECNICI
7
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
6
COLLABORATORI SCOLASTICI
13
TOTALE PERSONALE ATA
27
RISORSE STRUTTURALI
AMBIENTE/STRUTTRA
SEDE CENTRALE
SEDE SUCCURSALE
Ufficio di Dirigenza
X
Ufficio del Personale
X
Segreteria Didattica
X
Ufficio Collaboratori di sede
X
X
Laboratori informatici
X
X
Laboratorio linguistico
X
X
Palestra
X
X
Campetto sportivo esterno
X
Biblioteca
X
X
Aula video
X
X
Aula Magna
X
Aula da disegno
X
Aula di musica
X
Laboratorio di fisica
Laboratorio di scienze
X
X
Bar
Punti ristoro
X
X
X
36
PIANO DI MIGLIORAMENTO
I.I.S. VIA DEI PAPARESCHI
a.s. 2015/2018
Istituzione Scolastica: I.I.S. Via dei Papareschi
Codice meccanografico: RMIS09100B
Responsabile del Piano (DS): Prof.ssa Paola Gasperini
Referente del Piano di Miglioramento: Prof. ssa Alessandra Gulotta
Ruolo nella scuola: Docente a tempo indeterminato, Funzione Strumentale supporto ai
docenti e autovalutazione d’Istituto, Responsabile del Nucleo di Valutazione.
Comitato di miglioramento :
Prof.ssa Bianca Maria Bellocchi
Prof. ssa Antonella D’Alessandri
Prof. ssa Daniela Fortini
Prof. ssa Diana Lorenzini
Prof. ssa Gabriella Ratto
Prof. ssa Laura Tommarello
Durata dell’intervento in mesi: 36
Periodo di realizzazione: dal 01/09/2015 al 31/08/2018
Risorse destinate al piano: vedi budget
37
SCENARIO DI RIFERIMENTO
L'Istituto ha una tradizione centenaria sul territorio della città di Roma. Nel tempo ci sono stati cambiamenti sia di sede che di indirizzo di studio, che hanno
consentito all'Istituto di adattarsi interpretando i vari mutamenti sociali e culturali.
Il quartiere, dove sorge la sede centrale, zona Marconi, è ad alta densità abitativa, vitale e ricco di esercizi commerciali di piccole, medie e grandi dimensioni
(grande distribuzione). Nell'area della sede succursale è presente una zona ad alta densità' abitativa, Corviale, e un quartiere residenziale, Colle del Sole.
La scuola realizza da molti anni attività finalizzate all’inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari, ottenendo risultati soddisfacenti.
Grazie ad un corpo docente stabile, l’Istituto garantisce continuità nella didattica e nella realizzazione dei progetti prioritari per il nostro Istituto.
In entrambe le sedi, è molta attiva la collaborazione con le strutture presenti sul territorio (ASL, municipio, Università, associazioni). I progetti riguardanti
l'inclusione, l'educazione alla legalità, l'orientamento universitario vengono realizzati con continuità e vedono una buona partecipazione da parte degli
studenti.
Infine, l’Istituto presta una particolare attenzione all’accoglienza e all’integrazione degli studenti, considerando la scuola come luogo di aggregazione e
arricchimento.
Analisi dei punti di forza e di debolezza nell’ambito dell’Istituzione scolastica
A)
PUNTI DI FORZA
INDICATORE DI PERFORMANCE POSITIVO
•
Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di
inclusione (DSA, BES, studenti con disabilità e studenti di nazionalità
non italiana) sono articolate ed efficaci.
•
•
•
Soddisfazione dei genitori
Soddisfazione degli allievi
Soddisfazione dei docenti
•
Le attività di continuità sono ben strutturate soprattutto attraverso
progetti portati avanti nel tempo. La scuola realizza attività di
orientamento alle realtà produttive e professionali del territorio.
•
Soddisfazione del personale ATA
38
•
La scuola registra una bassa percentuale di abbandoni e
trasferimenti in uscita.
•
L'organico è formato in prevalenza da personale di ruolo, stabile , di
lunga esperienza.
•
La scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle
competenze per l'assegnazione degli incarichi
•
La scuola ha individuato la missione e le priorità pertinenti alla
qualificazione delle peculiarità dei tre indirizzi di studio
PUNTI DI DEBOLEZZA
•
Risultati non soddisfacenti nelle prove di valutazione nazionali o di
Istituto per quanto concerne il biennio
•
Percentuale di studenti con giudizio sospeso o non ammessi alla
classe successiva al disopra della media nazionale per quanto
concerne l’asse matematico scientifico
•
Non adeguato raggiungimento del livello delle competenze chiave e
di cittadinanza
•
Scarsa diffusione e condivisione di buone pratiche e insufficiente
ricorso a pratiche didattiche innovative, basate su situazioni di
apprendimento collaborativo e approcci meta cognitivi
Non soddisfacente comunicazione scuola-famiglia
•
INDICATORE DI PERFORMANCE NEGATIVO
•
•
•
•
Punteggi delle prove standardizzate
Competenze chiave di matematica
Competenze chiave e di cittadinanza
Partecipazione delle famiglie alle attività proposte dalla
scuola
39
•
•
Non diffuso coordinamento tra tutti gli insegnanti nella
progettazione e nella verifica
Insufficiente dotazione nelle due sedi di strumenti tecnologici (lim,
pc, notebook, ecc), per uso didattico
RELAZIONE TRA RAV E PDM E L’IDEA GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Dal rapporto di Autovalutazione, prodotto nell’anno scolastico 2014/15, sono emerse due criticità legate alla necessità di migliorare gli esiti
scolastici (con particolare riguardo ai risultati nelle prove nazionali standardizzate) –PRIMA CRITICITA’- e alla necessità di incrementare le
competenze Chiave di Cittadinanza –SECONDA CRITICITA’.
L’idea guida, quindi, del nostro piano è diventata la necessità di migliorare i risultati scolastici soprattutto nell’asse scientifico-matematico,
attraverso un’azione capillare sostenuta, rivolta ai docenti, tramite la diffusione di buone pratiche, l’innovazione metodologico-didattica e la
formazione, ma rivolta anche agli studenti attraverso la realizzazione di corsi sul metodo di studio, corsi sull’acquisizione di competenze di codifica
e decodifica di un testo misto con linguaggi settoriali ed interventi per lo sviluppo delle competenze chiave.
In particolare il potenziamento della formazione dei docenti nella didattica innovativa e nel PNSD favorisce la trasformazione del modello
trasmissivo della scuola ripensando i rapporti tra insegnamento/apprendimento, scuola/società e sortisce una ricaduta positiva sulla motivazione
ad apprendere, sull’acquisizione di competenze trasversali e sulle capacità metacognitive degli studenti.
Per quanto riguarda la seconda criticità, l’azione mira allo sviluppo delle competenze sociali personali, interpersonali e interculturali e tutte le
forme di comportamento che consentono di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa
40
L’elemento di forza alla base del nostro Piano di Miglioramento è la voglia di migliorare la qualità dell’offerta formativa per produrre un
apprendimento di qualità, rendendo le attività proposte veri e propri progetti al servizio dell’alunno. Si cercherà, dunque, nel corso del triennio, di
potenziare gli elementi di forza e di eliminare le criticità emerse nel RAV.
B) Individuazione dei progetti
PROGETTO N.1
“FAVORIAMO IL SUCCESSO FORMATIVO”
(LEGATO ALLA PRIMA CRITICITA’)
B1) Analisi della criticità n. 1
ESITI SCOLASTICI – COMPETENZE CHIAVE DI ITALIANO E MATEMATICA (PRIMO E SECONDO BIENNIO)
Analisi delle cause
•
•
•
•
Inadeguata definizione dei livelli standard di competenze in tutte le discipline
Inadeguato controllo dell’efficacia dell’attività didattica e dei risultati
Mancata individuazione di indicatori comuni per la valutazione delle competenze
Inadeguatezza nella progettazione di moduli di recupero dopo l’analisi dei risultatiintermedi
B2) Traguardo di lungo periodo individuato
L’intervento intende conseguire il seguente traguardo, così quantificabile e verificabile (cfr. RAV.):
41
TRAGUARDO
INDICATORE
•
Ridurre il numero dei non ammessi e delle
sospensioni del giudizio nelle classi intermedie
•
Migliorare le competenze chiave dell’asse dei Numero degli esiti al di sopra della
linguaggi ed in particolare dell’ asse scientifico- sufficienza in matematica
matematico (primo e secondo biennio)
Numero degli studenti promossi
alla classe successiva a giugno
STANDARD
descrittore numerico/evidenza osservabile
• Riduzione del 10% delle non ammissioni e
delle sospensioni di giudizio nelle classi
intermedie
• Adeguamento al benchmark di Roma nelle
classi seconde, terze e quarte
•
•
•
Migliorare i risultati nelle prove standardizzate
Numero degli esiti al di sopra delle
media precedentemente raggiunta
•
Incremento di 10 punti % dei risultati uguali
o superiori al 6 in Matematica negli scrutini
finali
Adeguamento alle medie regionali e
nazionali delle scuole con contesto socioeconomico e culturale simile
Accostamento alle medie regionali e
nazionali delle scuole con contesto socioeconomico e culturale simile
B3) Aree obiettivo dell’azione di miglioramento
Le aree per le quali è progettata l’azione di miglioramento sono (cfr. RAV) :
OBIETTIVO
Diminuzione delle non ammissioni e delle
Esiti scolastici
sospensioni del giudizio nelle classi intermedie
Miglioramento delle competenze chiave con
particolare riguardo alla matematica (primo e
secondo biennio)
AREA
Esiti scolastici
42
Miglioramento nelle prove nazionali standardizzate
Risultati prove standardizzate nazionali
B4) Azioni individuate
Le azioni individuate per il raggiungimento del traguardo proposto sono:
AZIONE
AREA
1. Pianificazione di metodologie didattiche diversificate
Curricolo, progettazione e
ed incentivazione di progetti interdisciplinari
valutazione
RESPONSABILE
Prof.ssa Gabriella Ratto
2. Somministrazione di prove strutturate comuni ed
adozione di criteri di valutazione condivisi
Curricolo, progettazione e
valutazione
Prof.ssa Laura Tommarello
3. Corso sul metodo di studio e di codifica e decodifica di
un testo
Curricolo, progettazione e
valutazione
Prof.ssa Bianca Maria Bellocchi
4. Corso per il recupero e/o potenziamento delle abilità e
delle competenze
Curricolo, progettazione e
valutazione
Prof. Daniela Fortini
B5) Analisi di fattibilità
I fattori presi in esame per l’analisi di fattibilità delle azioni relative al traguardo di lungo periodo sono:
43
A. Disponibilità di risorse finanziarie
B. Disponibilità di risorse umane
C. Disponibilità di tempi
D. Disponibilità di spazi
E. Disponibilità di attrezzature
I descrittori sono:
1. Nessun controllo: l’attività dipende da fattori esterni di cui la scuola deve necessariamente tenere conto nel programmare le proprie
attività
2. Controllo parziale: dipendenza da fattori esterni in parte prevedibili
3. Controllo completo: nessuna dipendenza da fattori esterni, la scuola dispone e controlla le risorse necessarie per l’azione individuata
Azione 1
A
1
2
3
Azione 2
B
X
X
D
E
X
X
A
1
2
3
Azione 3
B
X
A
1
2
3
Azione 4
C
X
B
X
A
1
2
C
X
C
X
B
D
E
X
D
X
C
X
X
E
X
D
X
E
X
44
3
X
X
X
X
B6) Valutazione d’impatto: previsione
Le azioni progettate produrranno valore aggiunto, quantificato attraverso gli indicatori di processo e di esito, nei seguenti campi:
A. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy
B. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy
C. Competenza di problemsolving
D. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula
E. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa
F. Valutazione
G. Rapporti con i genitori
H. Rapporti con gli stakeholder territoriali
I. Apprendimento organizzativo
J. Innovazione organizzativa
K. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale
L. Dotazione di infrastrutture
M. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno
Con i seguenti profili di rischio:
1. Basso: si tratta di prassi ed azioni già in precedenza implementate e sperimentate; rispondono alle richieste esplicite degli stakeholder
interni ed esterni e non cambiano in modo significativo la mission ed il profilo della scuola, che ha il completo controllo sulle risorse
45
necessarie (profilo di fattibilità:3);
2. Medio: si tratta di prassi e di azioni innovative, che ampliano la mission della scuola per venire incontro a richieste esplicite e precise degli
stakeholder interni ed esterni; sono caratterizzate da un grado più elevato di complessità, in termini di tempo e di risorse necessarie; la
scuola ha un controllo solo parziale su alcune di esse (profilo di fattibilità 2);
3. Alto: si tratta di prassi ed azioni innovative e complesse, articolate nel tempo e nello spazio, con un alto numero di attori coinvolti; sono
azioni innovative che mirano ad ampliare la mission della scuola, per creare nuove prospettive e per stimolare l’emersione di nuovi
bisogni negli stakeholder interni ed esterni; la scuola ha un controllo solo parziale sulla maggior parte di esse (profilo di fattibilità:1)
Azione 1
A
1
2
3
B
C
D
X
E
F
G
H
I
X
X
X
X
X
X
X
X
A
X
B
X
C
X
D
X
E
X
F
X
G
X
H
X
A
B
C
D
E
F
G
X
X
X
X
X
X
A
X
B
C
D
E
F
X
X
X
X
X
J
K
L
M
X
X
X
X
I
X
J
X
K
X
L
X
M
X
H
I
J
K
L
M
X
X
X
X
X
X
X
G
X
H
X
I
J
K
L
M
X
X
X
X
X
Azione 2
1
2
3
Azione 3
1
2
3
Azione 4
1
2
46
3
C) Articolazione delle azioni
C1) Obiettivi di breve periodo
L’intervento intende conseguire i seguenti obiettivi:
OBIETTIVO
INDICATORE
•
Definire i livelli standard ed indicatori comuni
per la valutazione delle competenze in tutte
le discipline
•
Numero docenti impegnati nella
progettazione didattica per
competenze
•
Realizzare una didattica per competenze e
partecipativa
•
Numero docenti impegnati in
corsi di formazione sulla
certificazione delle competenze
e/o sulla didattica inclusiva e
laboratoriale
Numero programmazioni
realizzate
•
STANDARD
descrittore numerico/evidenza osservabile
• 50% docenti impegnati nella
progettazione didattica per competenza
•
30% docenti impegnati in corsi di
formazione sulla certificazione delle
competenze e/o sulla didattica inclusiva
e laboratoriale
•
Numero programmazioni realizzate
almeno 80%
•
Progettare moduli di recupero dopo l’analisi
dei risultati intermedi
•
Numero docenti impegnati nella
progettazione di moduli di
recupero per competenze
•
30% docenti impegnati nella
progettazione di moduli di recupero per
competenze
•
Formulare sia prove strutturate comuni per
classi parallele che esercitazioni su modello
prove INVALSI.
•
Numero di prove comuni
somministrate
Numero di simulazioni INVALSI
•
3 prove (iniziali, in itinere, finali)
•
2 prove
•
47
•
somministrate
Esiti delle prove
•
Miglioramento del 10% degli esiti
raggiunti
C2) Indicatori di processo
Gli indicatori di processo individuati per il monitoraggio dell’azione di miglioramento (correlati ad un dato numerico o/e evidenze osservabili):
AZIONE
INDICATORE
Monitoraggio del grado di percezione dell’efficacia
Risultati questionario docenti
del progetto da parte dei docenti della scuola
Valutazione degli esiti
Risultati scrutini intermedi e finali
Somministrazione agli studenti di questionari di
autovalutazione e rilevazione della percezione
dell’efficacia dell’intervento
Risultati questionari studenti
C3) Fattori critici di successo:
I fattori critici di successo individuati in relazione alla valutazione di fattibilità ed alla previsione di impatto sono:
•
•
•
Partecipazione all’attività di formazione finalizzata alla progettazione e alla valutazione delle competenze e/o alla didattica inclusiva
Incremento delle azioni correttive documentate messe in atto
Implementazione delle occasioni di condivisione, all’interno del processo di insegnamento/apprendimento, degli obiettivi
programmati a breve, a medio e lungo tempo in sede di Dipartimento e nei Consigli di classe
48
D) Implementazione delle azioni relative al:
PROGETTO N.1
“FAVORIAMO IL SUCCESSO FORMATIVO”
Responsabile: Prof.ssa Daniela Fortini
D1)Piano delle attività
Fasi
PLAN (da settembre a
dicembre 2015)
Attività
•
•
Individuazione priorità da inserire
nel POF
Costituzione del Gruppo di lavoro
per la stesura del Piano di
miglioramento e del POFT
Prodotti
•
•
Stesura del POF e •
individuazione dei
progetti da
attuare secondo
la mission e la
•
vision dell’Istituto
Indicatore
Descrittori
numerici/evidenze
osservabili di
performance
Docenti
coinvolti
•
Coinvolgimento del
50% dei docenti
Genitori
coinvolti
•
Coinvolgimento del
10% dei genitori
nell’attività
progettuale
Avvio della
stesura del Piano
di miglioramento
e del POFT
49
DO (da novembre 2015 a
maggio 2016)
•
Attivazione dell’attività progettuale
dei Dipartimenti disciplinari per
l’elaborazione del curricolo
d’Istituto
•
Progettazione condivisa della
didattica disciplinare sulle
competenze di base
•
•
•
Elaborazione di strumenti di
monitoraggio per il controllo
dell’efficacia dell’attività didattica e dei
risultati
•
Attivazione di corsi sul metodo di studio •
per gli studenti in difficoltà
•
•
Attivazione di corsi per il recupero delle
Avvio della
stesura del
curricolo
d’Istituto
•
Stesura
programmazioni
disciplinari e di
classe
•
Definizione dei
livelli standard e
rubriche di
valutazione delle
competenze
Check List/
Questionari
Modulo sul metodo
di studio
•
Numero di
studenti delle
classi prime
frequentanti i
corsi
Moduli corsi per
competenze nella
•
Numero di
studenti
•
n. 4 incontri di
Dipartimenti
•
50% docenti
coinvolti in gruppi
di lavoro
•
Aumento di 10
punti % di utilizzo
degli strumenti di
monitoraggio
•
Percentuale di
partecipazione del
70% degli studenti
segnalati ai corsi
attivati
50
•
•
•
•
•
Somministrazione di prove strutturate
comuni in itinere e finali ed
esercitazioni INVALSI
Attuazione di progetti di
consolidamento/potenziamento delle
competenze chiave
Attività di aggiornamento finalizzate
all’acquisizione di metodologie inclusive
e/o alla progettazione e valutazione
delle competenze
frequentanti i
corsi
literacy, numeracy,
problemsolving/posing/codin
g
abilità e delle competenze di base
Attivazione di corsi per il
potenziamento delle abilità e
competenze (problemsolving/posing e
coding)
Prove strutturate
comuni in itinere e
finali, esercitazioni
INVALSI
•
Accostamento alle
medie regionali e
nazionali delle
scuole con contesto
socio-economico e
culturale simile
•
50% studenti
coinvolti
•
50% docenti
coinvolti in corsi di
formazione esterni
o in rete
Risultati delle
prove
DELE A2 – B1 – B2
DELF A2 – B1 – B2
PET (B1) – FCE (B2)
Stage linguistico
Festa della Lingua
Biorform Laboratorio di
scienze
Mathesis
Psicoanalisi e letteratura
•
Numero
studenti
coinvolti
•
•
Numero di
docenti
frequentanti i
corsi
Corsi di formazione
sulla didattica per
competenze e
relativa certificazione
nella didattica
digitale programmati
dall’istituto o
proposti da enti
esterni o in rete
•
51
CHECK (da marzo a
giugno 2016)
Creazione di un data
base
•
Numero di
materiali
prodotti
Analisi sulla
soddisfazione degli
stakeholder
•
Questionari
•
Percentuale
superiore al 70% di
riconsegna dei
questionari
distribuiti
Analisi dei risultati
della frequenza ai
corsi
•
Numero
studenti
coinvolti
•
Percentuale di
partecipazione del
50% degli studenti
•
Report dei dati dei
monitoraggi dei
progetti
•
Numero
studenti
coinvolti
•
Percentuale di
partecipazione del
50% degli studenti
•
Analisi dei risultati
delle prove comuni
Analisi dei risultati
delle prove INVALSI
•
Risultati
ottenuti
•
Miglioramento del
10% degli esiti nelle
competenza chiave
di italiano e
matematica.
Numero
studenti non
•
Riduzione del 10%
degli studenti non
•
•
Condivisione di materiale ed esperienze
•
•
Rilevazione della soddisfazione di
genitori, alunni, docenti, personale ATA
•
•
Raccolta sistematica dei dati
Incontri periodici del Team di
miglioramento
•
•
Rilevazione dati sulla frequenza dei
corsi di recupero/potenziamento e delle
certificazioni
•
Rilevazione dati sulla partecipazione ai
progetti di
consolidamento/potenziamento delle
competenze chiave
•
Rilevazione dati sulle prove comuni
•
Rilevazioni dati sulle prove INVALSI
•
•
•
Report
Analisi degli esiti degli •
52
scrutini
•
ACT (settembre 2016)
ammessi o con
sospensione del
giudizio nelle classi
intermedie
ammessi o
con
sospensione
del giudizio
Rilevazione dati sugli esiti degli scrutini
Possibile riprogettazione delle attività nel
caso di non raggiungimento degli obiettivi
prefissati
Gantt del Piano
FASI
FIGURE COINVOLTE
PLAN
DS- FS POF –FS Autovalutazione–Gruppo di
miglioramento
DO
Coordinatori di Dipartimento e di ClasseResponsabili progetti
set
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
giu
set
53
CHECK
FS POF- FS Autovalutazione –Gruppo di
miglioramento- Responsabili progetti
ACT
DS – FS Autovalutazione-FS POF-Gruppo di
miglioramento
E) Verifica degli esiti del Piano
E1)Registrazione degli esiti
Obiettivo
Indicatore
Descrittore
numerico/evidenza
osservabile
Standard fissato
Risultato ottenuto
E2) Valutazione d’impatto
Azione…………………….
A
1
2
3
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K
L
M
54
Campo:
A. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy
B. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy
C. Competenza di problemsolving
D. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula
E. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa
F. Valutazione
G. Rapporti con i genitori
H. Rapporti con gli stakeholder territoriali
I. Apprendimento organizzativo
J. Innovazione organizzativa
K. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale
L. Dotazione di infrastrutture
M. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno
Descrittore:
1. Molto rilevante: i risultati proposti sono stati raggiunti, le innovazioni ed i cambiamenti si sono tradotti in nuove prassi
didattiche ed organizzative che sono diventate parte sistematica della cultura organizzativa della scuola.
2. Sufficientemente significativo: i risultati proposti sono stati raggiunti e le innovazioni ed i cambiamenti sono condivisi, diffusi e
praticati, anche se non sono completamente diventati parte sistematica della cultura organizzativa della scuola.
3. Debole: i risultati proposti sono stati raggiunti solo in parte e le innovazioni ed i cambiamenti sono praticati solo da pochi ed
in modo saltuario ed isolato
E3) Fattori critici di successo:
Si sono confermati/rivelati fattori critici di successo:
55
B) Individuazione dei progetti
PROGETTO N.2
“POTENZIAMO LE COMPETENZE DI CITTADINANZA”
(LEGATO ALLA SECONDA CRITICITA’)
B1) Analisi della criticità n° 2
COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA
Analisi delle cause
• Mancata identificazione degli indicatori e delle rubriche di valutazione per le competenze di cittadinanza
• Inadeguata consapevolezza della dimensione affettivo-motivazionale con episodi di disistima
• Insufficiente partecipazione degli studenti a progetti curricolari ed extracurriculari a causa di una scarsa consapevolezza della valenza
culturale delle iniziative offerte dalla scuola
• Comunicazione scuola-famiglia poco efficace
B2) Traguardo di lungo periodo individuato
L’intervento intende conseguire il seguente traguardo, così quantificabile e verificabile (cfr. RAV.):
TRAGUARDO
INDICATORE
•
Potenziare le competenze di cittadinanza
•
Misurazione delle
competenze
STANDARD
descrittore numerico/evidenza osservabile
• Certificazione delle competenze di
cittadinanza
56
•
Educare alla cittadinanza attiva e al rispetto
delle regole
•
Numero dei provvedimenti
disciplinari
•
Riduzione 5% dei provvedimenti
disciplinari
•
Sviluppare il senso di appartenenza ad una
istituzione sociale attraverso una maggiore
partecipazione alle attività d’Istituto
(assemblea di Istituto, consigli di classe ecc)
•
Organizzazione delle attività
didattiche autogestite ed
istituzionali
•
Aumento del numero degli studenti
coinvolti nelle attività didattiche
autogestite ed istituzionali
B3) Aree obiettivo dell’azione di miglioramento
Le aree per le quali è progettata l’azione di miglioramento sono:
OBIETTIVO
AREA
• Implementazione dell’impegno motivazionale
• Esiti scolastici- Ambiente di apprendimento
nell’affrontare le prove di valutazione
• Sviluppo del senso di appartenenza ad una
• Ambiente di apprendimento
istituzione sociale attraverso una maggiore
partecipazione alle attività d’Istituto
• Educazione alla cittadinanza attiva e al
• Ambiente di apprendimento- Integrazione con il territorio
rispetto delle regole
B4) Azioni individuate
Le azioni individuate per il raggiungimento del traguardo proposto sono:
AZIONE
• Elaborazione di griglie di valutazione delle competenze
•
di cittadinanza
•
• Pianificazione di metodologie didattiche diversificate e
•
incentivazione di progetti interdisciplinari
AREA
Curricolo, progettazione e
valutazione
Ambiente di apprendimento
Curricolo, progettazione e
RESPONSABILE
Prof.ssa Alessandra Gulotta
Prof.ssa Patrizia Carvisiglia
57
•
Condivisione con gli studenti degli obiettivi di
apprendimento e delle rubriche di valutazione
•
valutazione
Curricolo, progettazione e
valutazione
Docenti di classe
B5) Analisi di fattibilità
I fattori presi in esame per l’analisi di fattibilità delle azioni relative al traguardo di lungo periodo sono:
A. Disponibilità di risorse finanziarie
B. Disponibilità di risorse umane
C. Disponibilità di tempi
D. Disponibilità di spazi
E. Disponibilità di attrezzature
I descrittori sono:
1. Nessun controllo: l’attività dipende da fattori esterni di cui la scuola deve necessariamente tenere conto nel programmare le proprie
attività
2. Controllo parziale: dipendenza da fattori esterni in parte prevedibili
3. Controllo completo: nessuna dipendenza da fattori esterni, la scuola dispone e controlla le risorse necessarie per l’azione individuata
Azione 1
A
1
2
3
Azione 2
C
D
E
X
X
A
1
2
B
X
B
X
C
X
X
D
X
X
E
X
58
3
Azione 3
X
A
1
2
3
B
X
C
X
D
X
E
X
X
B6) Valutazione d’impatto: previsione
Le azioni progettate produrranno valore aggiunto, quantificato attraverso gli indicatori di processo e di esito, nei seguenti campi:
A.
B.
C.
D.
E.
F.
G.
H.
I.
J.
K.
L.
M.
Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy
Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy
Competenza di problemsolving, posing, coding
Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula
Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa
Valutazione
Rapporti con i genitori
Rapporti con gli stakeholder territoriali
Apprendimento organizzativo
Innovazione organizzativa
Promozione e valorizzazione delle competenze del personale
Dotazione di infrastrutture
Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno
Con i seguenti profili di rischio:
1. Basso: si tratta di prassi ed azioni già in precedenza implementate e sperimentate; rispondono alle richieste esplicite degli stakeholder
interni ed esterni e non cambiano in modo significativo la mission ed il profilo della scuola, che ha il completo controllo sulle risorse
59
necessarie (profilo di fattibilità:3);
2. Medio: si tratta di prassi e di azioni innovative, che ampliano la mission della scuola per venire incontro a richieste esplicite e precise degli
stakeholder interni ed esterni; sono caratterizzate da un grado più elevato di complessità, in termini di tempo e di risorse necessarie; la scuola
ha un controllo solo parziale su alcune di esse (profilo di fattibilità 2);
3. Alto: si tratta di prassi ed azioni innovative e complesse, articolate nel tempo e nello spazio, con un alto numero di attori coinvolti; sono
azioni innovative che mirano ad ampliare la mission della scuola, per creare nuove prospettive e per stimolare l’emersione di nuovi bisogni
negli stakeholder interni ed esterni; la scuola ha un controllo solo parziale sulla maggior parte di esse (profilo di fattibilità:1)
Azione 1
1
2
3
A
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K
L
M
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
A
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K
L
M
X
X
X
X
Azione 2
1
2
3
X
X
X
X
X
X
A
B
C
D
E
F
X
X
X
X
X
X
X
X
X
I
J
K
L
M
X
X
X
X
X
Azione 3
1
2
3
G
H
X
X
C) Articolazione delle azioni
C1) Obiettivi di breve periodo
60
L’intervento intende conseguire i seguenti obiettivi:
OBIETTIVO
INDICATORE
•
Definire i livelli standard ed indicatori comuni
per la valutazione delle competenze di
cittadinanza
•
•
Stimolare l’autovalutazione degli studenti
•
•
Migliorare la comunicazione scuola-famiglia
•
Numero docenti impegnati nella
definizione delle rubriche di
valutazione delle competenze di
cittadinanza
Adeguamento alle rubriche di
valutazione
Aggiornamento del sito
dell’Istituto
STANDARD
descrittore numerico/evidenza osservabile
• 50% docenti impegnati
•
•
Aumento della responsabilizzazione
degli studenti nell’affrontare le prove
% visite al sito
C2) Indicatori di processo
Gli indicatori di processo individuati per il monitoraggio dell’azione di miglioramento (correlati ad un dato numerico o/e evidenze osservabili):
AZIONE
INDICATORE
Monitoraggio del grado di percezione dell’efficacia
Risultati questionario docenti
dei progetti da parte dei docenti della scuola
Valutazione degli esiti in termini di competenze
Risultati scrutini intermedi e finali
Somministrazione agli studenti di questionari di
autovalutazione e rilevazione della percezione
dell’efficacia dell’intervento
Risultati questionari studenti
C3) Fattori critici di successo:
I fattori critici di successo individuati in relazione alla valutazione di fattibilità ed alla previsione di impatto sono:
61
•
•
•
•
Partecipazione ai progetti curricolari ed extracurricolari
Applicazione diffusa delle rubriche di valutazione delle competenze chiave di cittadinanza
Certificazione delle competenze
Implementazione della condivisione, all’interno del processo di insegnamento/apprendimento, degli obiettivi programmati a breve, a
medio e lungo termine al fine dell’autovalutazione
D) Implementazione delle azioni relative al:
PROGETTO N.2
“POTENZIAMO LE COMPETENZE DI CITTADINANZA”
Responsabile: Prof.ssa Antonella D’Alessandri
D1)Piano delle attività
Fasi
Attività
Prodotti
Indicatore
Descrittori
numerici/evidenze
osservabili di
performance
62
PLAN (da settembre a
dicembre 2015)
DO (da novembre 2015 a
maggio 2016)
•
Condivisione nei Dipartimenti di
proposte e esperienze di
metodologie didattiche da
incrementare/implementare,
orientate all’acquisizione di
competenze, compresa la didattica
laboratoriale e digitale
•
Condivisione nei Dipartimenti dei
punti di forza e criticità
•
Condivisione di attività che
coinvolgono più direttamente la
dimensione di tipo affettivomotivazionale
•
Elaborazione di progetti per la
realizzazione di attività orientate
alla promozione dell'educazione alla
cittadinanza attiva e alla legalità
•
Ricerca-azione di
interventi
sull’ambiente di
apprendimento e
implementazione
di apprendimento
laboratoriale e
digitale.
• Definizione delle rubriche di
valutazione delle competenze di
cittadinanza
• Rubriche di
valutazione delle
competenze
• Attuazione dei progetti di
consolidamento/potenziamento
delle competenze di cittadinanza
Giornata della Memoria
“La vita, amico, è l’arte
dell’incontro”
•
Proposte di
progetto
•
Numero
progetti
• Numero
docenti
coinvolti
nella
definizione
delle
rubriche
• 20% docenti
impegnati
nella
definizione
delle rubriche
• Numero
studenti
coinvolti
• 50% studenti
coinvolti
63
CHECK (da marzo a giugno
2016)
ACT (settembre 2016)
•
Quotidiano in classe
La scuola fa bene alla
salute
Teatro a impatto zero
Educare i giovani al
volontariato
Dialogo a più voci
Giochi sportivi
studenteschi
Hate speech
• Analisi sulla
Rilevazione della soddisfazione di
soddisfazione degli
genitori, alunni, docenti, personale ATA
stakeholder
•
•
Raccolta sistematica dei dati
Incontri periodici del Team di
miglioramento
•
Report
•
Rilevazione dati sulla partecipazione ai
progetti di
consolidamento/potenziamento delle
competenze di cittadinanza
•
Report dei dati dei
monitoraggi dei
progetti
•
Questionari
•
Percentuale
superiore al 70%
di riconsegna dei
questionari
distribuiti
•
Numero
studenti
coinvolti
•
Percentuale di
partecipazione
del 50% degli
studenti
Possibile riprogettazione delle attività nel
caso di non raggiungimento degli obiettivi
prefissati
64
Gantt del Piano
FASI
FIGURE COINVOLTE
PLAN
DS- FS POF –FS Autovalutazione– Gruppo di
miglioramento- Coordinatori di Dipartimento
DO
Coordinatori di Dipartimento e Responsabili
dei progetti
CHECK
FS POF- FS Autovalutazione -Gruppo di
miglioramento- Responsabili progetti
ACT
DS – FS Autovalutazione-FS POF- Gruppo di
miglioramento
set
ott
nov
dic
gen
feb
mar
apr
mag
giu
set
E) Verifica degli esiti del Piano (facoltativo)
65
E1) Registrazione degli esiti
Obiettivo
Indicatore
Descrittore
numerico/evidenza
osservabile
Standard fissato
Risultato ottenuto
E2) Valutazione d’impatto
Azione…………………….
A
1
2
3
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K
L
M
Campo:
N. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy
O. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy
P. Competenza di problemsolving
Q. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula
R. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa
S. Valutazione
66
T. Rapporti con i genitori
U. Rapporti con gli stakeholder territoriali
V. Apprendimento organizzativo
W. Innovazione organizzativa
X. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale
Y. Dotazione di infrastrutture
Z. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno
Descrittore:
4. Molto rilevante: i risultati proposti sono stati raggiunti, le innovazioni ed i cambiamenti si sono tradotti in nuove prassi
didattiche ed organizzative che sono diventate parte sistematica della cultura organizzativa della scuola.
5. Sufficientemente significativo: i risultati proposti sono stati raggiunti e le innovazioni ed i cambiamenti sono condivisi, diffusi e
praticati, anche se non sono completamente diventati parte sistematica della cultura organizzativa della scuola.
6. Debole: i risultati proposti sono stati raggiunti solo in parte e le innovazioni ed i cambiamenti sono praticati solo da pochi ed
in modo saltuario ed isolato
E3) Fattori critici di successo:
Si sono confermati/rivelati fattori critici di successo (cfr. quadro C3):
E4)
STRATEGIE DI CONDIVISIONE DEL PDM ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
Momenti di condivisione interna
Persone coinvolte
Considerazioni nate dalla condivisione
67
Incontro informativo sugli obiettivi, le
azioni, le risorse, i soggetti coinvolti nel
processo di miglioramento individuati
nell’autovalutazione d’Istituto
Discussione sui tempi dell’azione, della
verifica intermedia e finale dei risultati
della attività
Elaborazione dei monitoraggi
intermedio e finale dello stato di
avanzamento delle attività e
definizione dei tempi di attuazione
Risultati del monitoraggio intermedio
ed eventuali azioni correttivo
Docenti dei dipartimenti
Risultati del monitoraggio finale
Collegio docenti
Consiglio d’Istituto
Docenti dei dipartimenti
Gruppo di miglioramento e
Commissione PTOF
Collegio docenti
68
E5)
Budget complessivo
Progetti
Costi
Progetto 1
gruppo di miglioramento – 20 h x 7 x 17,50
“FAVORIAMO IL
materiale di consumo
SUCCESSO FORMATIVO” corso metodo di studio – 10 h x 3 x 35,00
corsi di recupero/ potenziamento –10 h x 6 x 35,00
Incontri di formazione con esperti esterni ( 20 ore x
56,04€- lordo IRAP)
Progetto 2
“POTENZIAMO LE
COMPETENZE DI
CITTADINANZA”
Totale
2.450 €
100 €
1.050 €
2.100 €
1.201,8€
Totale progetto 1
gruppo di miglioramento – 20 x 7 x 17,50
materiale di consumo
acquisto materiale didattico
Incontri di formazione con esperti esterni ( 12 ore x
56,04€- lordo IRAP)
6.820,8 €
2.450 €
100 €
500 €
672.48€
Totale progetto 2
3.722,48€
Totale
10.543,28€
69