piano triennale dell`offerta formativa 2016-2019
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piano triennale dell`offerta formativa 2016-2019
Prot. 214/A5 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016-2019 1 INDICE PREMESSA pag. 3 ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO pag. 4 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO pag. 8 LINEE GENERALI DEGLI INDIRIZZI pag. 10 VISION E MISSION pag. 14 PRIORITÀ ED OBIETTIVI pag. 15 PROGETTI ED ATTIVITÀ INTEGRATIVE AL PTOF pag. 16 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO pag. 21 ORGANI GESTIONALI E STRUTTURE pag. 24 SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – FUNZIONI E COMPITI pag. 27 AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE pag. 31 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI E ATA pag. 32 RISORSE pag. 35 Allegato 1- Piano di Miglioramento 2 PREMESSA Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “VIA DEI PAPARESCHI” di Roma, è stato elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 5192/A7 del 6/11/2015; il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14 gennaio 2016; il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 15 gennaio 2016 ; il piano, dopo l’approvazione, sarà inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. 214/A5 del 15 gennaio 2016 ; il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. 3 ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N. 107/2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO • VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che attribuisce al Dirigente Scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola; • PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa; 2) il POF Triennale deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico; 3) il POF Triennale è approvato dal Consiglio d’Istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; • TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori; • TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti sia in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali, focus group), sia attraverso questionari proposti dalla scuola; • • • • • TENUTO che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’Istituto e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente; TENUTO CONTO che l’Istituto ha intrapreso un percorso di cambiamento e miglioramento continuo, che va osservato in una prospettiva necessariamente dinamica che preveda una leadership diffusa e che faccia leva su competenze, capacità, interessi e motivazioni attraverso la delega di compiti ed il riconoscimento di spazi di autonomia decisionale e di responsabilità; TENUTO CONTO che il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma programma coerente di strutturazione del curricolo, di attività progettuali, di impostazione metodologicodidattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane con cui l’ Istituto intende perseguire gli obiettivi che lo caratterizzano; TENUTO CONTO che il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’Istituto, l’identificazione e l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo chiamano in causa tutti e ciascuno e sono espressione di quella professionalità che va oltre la mera esecuzione di compiti ordinari; TENUTO CONTO delle criticità rilevate nel Rapporto di Autovalutazione e delle priorità e traguardi in esso individuati, le iniziative necessitano di un nuovo contesto comunicativo capace di determinare un processo di miglioramento e produrre una nuova e più completa offerta formativa; 4 • • RITENUTO di dover valorizzare quanto già in atto nell’Istituto, coerentemente con quanto sollecitato a livello nazionale ed europeo, con le attese delle famiglie e degli alunni, con le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, nell’intento prioritario e comune di attivare azioni educative efficaci per il perseguimento del successo formativo di tutti gli alunni, titolari di bisogni educativi comuni e speciali; CONSIDERATO che il POF Triennale può essere rivisto annualmente entro ottobre; EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente Atto d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione rivolto al Collegio dei docenti, concernente gli obiettivi da perseguire per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017 e che saranno assunti quali indicatori per ogni attività dell’Istituto e quali elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che, superando la dimensione del mero adempimento burocratico, diventi strumento necessario a dare un senso ed una direzione all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso. Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni: l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) per rispondere alle reali esigenze dell’utenza; l’offerta formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma anche della vision e mission condivise, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni ha contribuito a costruire l’identità dell’Istituto; i processi di insegnamento-apprendimento devono articolarsi in modo rispondente alle Indicazioni Nazionali, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione. Da ciò derivano le seguenti necessità: migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio; superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire allo sviluppo delle competenze chiave e di cittadinanza, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali) e a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica); ridurre l’insuccesso degli studenti stranieri e potenziare le azioni di inclusività rivolte agli studenti con problemi di apprendimento; abbattere il tasso di abbandoni ed insuccessi e combattere la dispersione; potenziare la didattica per competenze (in particolar modo nelle discipline di indirizzo); 5 superare una visione individualistica dell'insegnamento per favorire cooperazione e sinergia; valorizzare le discipline di ambito linguistico, mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning (CLIL); rendere i dipartimenti disciplinari luoghi di confronto metodologico, di produzione di materiali, di proposte di formazione/aggiornamento, di individuazione di strumenti e modalità per la rilevazione degli standard di apprendimento; prevedere forme di pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli alunni; supportare le eventuali eccellenze anche grazie a percorsi individualizzati; proseguire ed implementare le attività di orientamento in entrata ed uscita e l'eventuale riorientamento; rendere i Consigli di classe luoghi di condivisione delle proposte didattiche, del raccordo educativo e dell'analisi dei problemi/soluzioni sia della classe che del singolo studente; interiorizzare finalità, norme e procedure relative alla sicurezza degli ambienti ed alla salute dei lavoratori e degli studenti, in un'ottica educativa di diritti/doveri di cittadinanza; promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione, finalizzata al miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo, nella consapevolezza che la prassi quotidiana influisca sugli studenti molto più della teoria; generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza, implementando la quantità e la qualità delle dotazioni tecnologiche e sostenendo l’attività di formazione/aggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologico-didattica; migliorare il processo di informatizzazione della scuola in riferimento alla gestione e all’ aggiornamento del sito WEB. implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; favorire l’ apertura della scuola al territorio con possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell'orario scolastico; accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, protocolli d’intesa, progetti, fundraising e crowd funding; operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dovrà inoltre includere ed esplicitare, ai sensi dell’art. 1, commi 5 – 7 della Legge 13/07/2015: - il fabbisogno di posti comuni e di sostegno per il potenziamento dell'offerta formativa; - il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali; - il Piano di Miglioramento (riferito al RAV); - la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. Si riporta qui di seguito il comma 7 della legge 107 che indica tra le priorità ineludibili che le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari. 6 I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile. Nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di docente della classe di concorso AD01 (sostegno) per coprire semiesonero del collaboratore del dirigente. Per tutti i progetti e le attività previste nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, esso potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro approvato dal collegio docenti, per essere portata all’esame del collegio stesso. Il Collegio dei docenti è tenuto pertanto ad una attenta analisi del presente Atto di indirizzo, in modo da assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e la trasparenza richieste alle Pubbliche Amministrazioni. Le Funzioni Strumentali, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Coordinatori di plesso e i Coordinatori di classe costituiranno i nodi di raccordo tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico, al fine di garantire attuazione a quanto deliberato dal Collegio dei docenti e approvato dal Consiglio d'Istituto. Il Dirigente Scolastico, consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio dei docenti e dello zelo con cui il personale assolve quotidianamente ai propri doveri, metterà in atto il dovuto rispetto delle norme e dei regolamenti, l'imparzialità di trattamento, la correttezza procedurale, attento ascolto e fattiva collaborazione, impegno nell'affrontare incertezze, imprevisti, problemi e ringrazia tutti per la fattiva collaborazione. Queste direttive sono fornite anche al DSGA ai sensi dell'art. 25 comma 5 del D. Lgs. n. 165/2001, perché, nel rispetto della discrezionalità propria dell'ambito della sua direzione, costituiscano le linee di guida, di condotta e di orientamento preventivo allo svolgimento della diretta attività sua e del personale ATA posto alle sue dipendenze. Il presente Atto costituisce, per norma, atto tipico della gestione dell'istituzione scolastica in regime di autonomia ed è: − acquisito agli atti della scuola; − pubblicato sul sito web; − reso noto ai competenti Organi collegiali. Il DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Paola Gasperini FIRMA AUTOGRAFA SOSTITUITA A MEZZO STAMPA Ex art. 3, comma 2 del D.Lgs.n. 39/1993 7 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO La vitalità, la versatilità e la duttilità nell’accogliere i mutamenti sociali e le esigenze dell'utenza, sono una caratteristica specifica della Scuola, tanto che dall'anno della sua istituzione ad oggi, si sono succedute varie denominazioni e molteplici indirizzi di studio. L’Istituto nasce nel 1911 a seguito del Regio Decreto n. 1312 del 28 settembre 1911, su proposta del Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Credaro, come Scuola Professionale Femminile. Chi nel lontano 1932 decise di intitolare un istituto femminile a Colomba Antonietti, pensò forse di consegnare a futura memoria il ricordo di un’eroina del Risorgimento Italiano che altrimenti sarebbe rimasta sconosciuta ai più. A metà degli anni Cinquanta l’istituzione degli Istituti Tecnici Femminili vede l’Antonietti adeguarsi prontamente alla costituzione di corsi quinquennali che offrano “la preparazione teorica e pratica necessaria per l’insegnamento dei lavori femminili e dell’economia domestica” assumendo quella denominazione di ITF che sarà difficile poi modificare anche quando l’Istituto Antonietti di tipicamente femminile non avrà più nulla. Verso la fine degli anni Settanta, infatti, quando gli Istituti Tecnici Femminili cominciano a registrare un calo ancora non sensibile nelle iscrizioni, l’Antonietti diventa Istituto Tecnico per Periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere aprendo anche alla componente maschile. Alla fine degli anni Ottanta, la sede è spostata da Piazza della Quercia a Via dei Papareschi ed ampliata con la succursale di Via Tajani. Con la sperimentazione Brocca, viene introdotto il Liceo Linguistico (tra le prime scuole a Roma) e successivamente, nel corso degli anni Novanta, il Liceo Scientifico Tecnologico. Questi indirizzi sperimentali hanno affiancato il corso tradizionale di Periti Aziendali, ampliando così l’offerta formativa. A seguito del dimensionamento delle istituzioni scolastiche effettuato con decreto MIUR del 01/09/2011, viene istituito dall’a.s. 2011-2012 l’I.I.S. Istituto di Istruzione Superiore “Via dei Papareschi” in luogo dell’I.T.A.S. Istituto Tecnico per le Attività Sociali “Colomba Antonietti”, articolato in tre indirizzi di studio: • Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate • Liceo Linguistico • Istituto Tecnico Amministrazione Finanza e Marketing - Relazioni Internazionali per il Marketing. Nel tempo si è mantenuta inalterata la connotazione linguistica dell’istituto aprendosi anche all’ambito scientifico in funzione del polo ospedaliero (San Camillo, Forlanini e Spallanzani) presente nel territorio. UBICAZIONE La sede centrale è situata in una traversa di Viale Guglielmo Marconi in prossimità di Piazzale della Radio e della Stazione di Trastevere ed è facilmente raggiungibile con il treno e con i mezzi pubblici. Linee autobus: 8/170/228/719/773/774/780/785/ 786/791 Sede centrale: Via dei Papareschi, 30/a - 00146 Roma - tel. 06.121126905 - fax 06.5562789 La sede succursale è situata a Colle del Sole in una traversa di Via Portuense in prossimità di Via della Casetta Mattei ed è facilmente raggiungibile anche da Monteverde e/o dalla Stazione di Trastevere. Linee autobus: 228-771-773-785-786 Sede succursale: Via delle Vigne, 205/209 - tel. 06.121126665 – fax. 06.6590257 In entrambe le sedi sono presenti i tre indirizzi di studio. 8 CONTESTO SOCIO-CULTURALE - CARATTERISTICHE DELL'UTENZA La nostra scuola è presente da anni nel territorio del quartiere Marconi-Portuense ed è sempre stata molto recettiva ai suoi mutamenti socioculturali. La zona Marconi - dove è ubicata la sede centrale – è un quartiere densamente popolato che sta prendendo sempre più una conformazione multiculturale. Nel corso degli anni ha mantenuto la sua caratteristica prettamente commerciale e ha comunque sviluppato l’aspetto culturale grazie alla presenza del Teatro India, dell’UCI Cinema e soprattutto della Biblioteca in via Cardano. La sede succursale si trova in un’area eterogenea per densità abitativa, particolarmente alta a Corviale, e modesta a Ponte Galeria o in quartieri residenziali come Colle del Sole. Il nostro Istituto, oltre a svolgere un gran numero di attività formative anche in orario extrascolastico, rappresenta un punto di riferimento importante per l’intero quartiere e collabora in modo fattivo con le realtà sociali e culturali del territorio. Gli studenti che frequentano l’Istituto provengono dallo stesso Municipio, da quartieri limitrofi e da zone extraurbane, con una sensibile percentuale di pendolarismo da centri del litorale romano. In generale, l’utenza risulta eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per istruzione e cultura, per costumi e valori. Gli alunni di origine straniera presenti nell’istituto appartengono in gran parte alla seconda generazione di immigrati. ORARIO SCOLASTICO L’orario scolastico è suddiviso su CINQUE GIORNI. Le ore di lezione sono: • 1056 h. per il settore economico (ovvero 32 ore x 33 settimane) • 891 h. per il Liceo Scientifico e Linguistico biennio (ovvero 27 ore x 33 settimane) • 990 h. nel triennio del Liceo Scientifico e Linguistico (ovvero 30 ore per 33 settimane). Le lezioni iniziano PER TUTTI alle h. 8.00. e durano 60 minuti, la sesta e la settima ora hanno la durata di 50 minuti. Sono previsti due intervalli: tra la terza e la quarta ora 20 minuti (10.50 – 11.10); tra la sesta e la settima ora 10 minuti (13.50 – 14.00) solo per l’indirizzo Tecnico. Le lezioni terminano con il seguente orario BIENNIO SCIENTIFICO LINGUISTICO • Tre giorni ore 13.00 • Due giorni ore 13.50 TRIENNIO SCIENTIFICO LINGUISTICO IST. TECNICO • • Tre giorni ore 13.50 Due giorni ore 14.40 • Tutti i giorni ore 13.50 L’attività didattica è organizzata in due QUADRIMESTRI. 9 LINEE GENERALI DEGLI INDIRIZZI INDIRIZZO LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE (LSOSA) E’ indirizzato all’approfondimento della cultura scientifica in sintonia con lo studio delle materie letterarie ed umanistiche. Lo studente è in grado di seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e di comprendere i rapporti tra la cultura scientifica e la complessa realtà contemporanea. L’opzione “Scienze Applicate” in particolare si rivolge a studenti che intendono acquisire competenze particolarmente avanzate afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni anche attraverso la pratica laboratoriale. In questa opzione non è previsto lo studio del latino. PROSECUZIONE DEGLI STUDI E SBOCCHI PROFESSIONALI Il diplomato nel Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate, come in tutti gli altri indirizzi a carattere liceale, trova il suo naturale compimento nella prosecuzione degli studi in ambito universitario, soprattutto nelle facoltà scientifiche e tecnologiche o nella formazione superiore post diploma. Sono però possibili anche inserimenti immediati nell'attività in aziende industriali o di servizi, dopo un eventuale periodo di formazione presso le stesse. LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE DISCIPLINE Religione Orario settimanale per anno di corso 1° 2° 3° 4° 5° anno anno anno anno anno 1 1 1 1 1 Italiano 4 4 4 4 4 Storia e Geografia 3 3 - - - Storia - - 2 2 2 Informatica 2 2 2 2 2 Matematica 5 4 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali* 3 4 5 5 5 Disegno e Storia dell’arte 2 2 2 2 2 Filosofia - - 2 2 2 Lingua Straniera 3 3 3 3 3 Educazione Fisica 2 2 2 2 2 Totale ore settimanali 27 27 30 30 30 * Biologia, Chimica e Scienze della Terra 10 INDIRIZZO LICEO LINGUISTICO (LL) Consente di approfondire lo studio di lingue e culture straniere nel quadro delle tipiche materie liceali (italiano, latino, lingua straniera, storia e geografia, matematica, fisica, scienze naturali e storia dell’arte). In particolare le tre lingue sono inglese, francese e spagnolo. Si rivolge a studenti che desiderano conoscere più realtà linguistiche e culturali e comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. PROSECUZIONE DEGLI STUDI E SBOCCHI PROFESSIONALI Il Diploma conseguito consente l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria e la possibilità di inserirsi anche nel mondo del lavoro. Il profilo professionale del diplomato di Liceo Linguistico è quello di una persona che possiede una solida chiave di lettura della contemporaneità attraverso il confronto costante di culture differenti veicolato dalle lingue moderne, nonché dalla capacità di controllo di situazioni ambientali diverse, facilità e duttilità nello stabilire relazioni ampie. Gli eventuali sbocchi professionali del diplomato di liceo linguistico sono quelli il cui specifico è connesso all’uso intensivo delle lingue straniere: traduttori ed interpreti, comunicazione e mediazione linguistica e culturale con sbocchi nel settore diplomatico. LICEO LINGUISTICO DISCIPLINE Religione Orario settimanale per anno di corso 1° 2° 3° 4° 5° anno anno anno anno anno 1 1 1 1 1 Italiano 4 4 4 4 4 Storia e Geografia 3 3 - - - Storia - - 2 2 Lingua e letteratura straniera 1 * 4 4 3 3 3 Lingua e letteratura straniera 2 * 3 3 4 4 4 Lingua e letteratura straniera 3 * 3 3 4 4 4 Latino 2 2 - - - Matematica ** 3 3 2 2 2 Filosofia - - Storia dell’Arte - - Scienze naturali *** 2 2 Fisica - - 2 2 2 Educazione Fisica 2 2 2 2 2 Totale ore settimanali 27 27 30 30 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 30 11 * 33 ore annuali di conversazione con il docente di madrelingua ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica e Scienze della Terra INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING (ITSE A.F.M.) Consente di acquisire competenze amministrative e gestionali, di finanza e di marketing, linguistiche e informatiche integrate. Lo studente è in grado di interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi e acquisisce le competenze che gli consentono di contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita in un contesto internazionale. Il nuovo Istituto Tecnico Economico, indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” persegue lo sviluppo di competenze relative alla gestione aziendale ordinaria e straordinaria nel suo insieme all’interpretazione dei risultati economici e finanziari. Dopo il biennio comune l’istituto tecnico – settore economico prevede l’articolazione “Relazione Internazionali per il Marketing” finalizzata ad approfondire gli aspetti relativi alla gestione delle relazioni commerciali internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e settoriali e per assicurare le competenze necessarie a livello culturale, linguistico e tecnico. PROSECUZIONE DEGLI STUDI E SBOCCHI PROFESSIONALI Iscrizione a tutte le facoltà universitarie, ma in particolare a: Economia (in tutti i corsi di laurea), Giurisprudenza, Scienze Politiche, Informatica, Facoltà Scientifiche, Lingue straniere. Impiego in: Banche, Assicurazioni, Uffici Amministrativi di Aziende pubbliche e private anche ad elevata informatizzazione delle procedure amministrativo-contabili, Studi Professionali, Software Houses e Centri Elaborazione Dati, Aziende Commerciali operanti nel settore informatico, Attività in uffici turistici, relazioni pubbliche, gestione e ricezione congressuale. ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING DISCIPLINE Religione Italiano Storia Lingua Straniera 1 Lingua Straniera 2 Lingua Straniera 3 Matematica Diritto ed Economia Diritto 1° anno 1 Orario settimanale per anno di corso 2° 3° 4° 5° anno anno anno anno 1 1 1 1 4 4 4 4 4 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 - - 3 3 3 4 4 3 3 3 2 2 - - - - - 2 2 2 12 Scienze della Terra e Biologia Fisica Geografia Chimica Economia Aziendale - Geopolitica Informatica Tecnologie della comunicazione Relazioni Internazionali Educazione Fisica Totale ore settimanali 2 2 - - - 2 - - - - 3 3 - - - - 2 - - - 2 2 5 5 6 2 2 - - - - - 2 2 - - - 2 2 3 2 2 2 2 2 32 32 32 32 32 13 LA VISION DEL NOSTRO ISTITUTO La nostra scuola come luogo di DIALOGO INTERCULTURALE diventa RISORSA per la formazione di un’identità aperta e pronta ad interpretare la contemporaneità e ad operare nella complessità in modo CREATIVO e conseguentemente in grado di assumere le specificità professionali nel mondo del lavoro. LA MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO • Favorire la scoperta delle diversità culturali presenti nella nostra scuola come finestre di dialogo attraverso attività di cooperazione didattica • Creare spazi di confronto e di inclusione delle diverse abilità per favorire una collaborazione sinergica • Proporre le discipline come molteplicità di linguaggi e promuovere la trasversalità • Sostenere gli studenti nell’adozione di un metodo di studio finalizzato all’«imparare ad imparare» • Attivare una didattica della ricerca-azione per stimolare le potenzialità creative di ogni studente • Predisporre azioni che favoriscano l’orientamento in entrata e in uscita puntando alla realizzazione delle proprie aspirazioni • Creare reti fra le realtà e istituzioni del territorio in cui opera la scuola, attivando anche progetti di Alternanza Scuola Lavoro • Progettare spazi ed occasioni di formazione aperti al territorio 14 PRIORITÀ ED OBIETTIVI Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: www.papareschi.it - www.papareschi.gov.it Il nostro Istituto pone al centro del percorso educativo e formativo il rispetto della persona con le sue peculiarità e potenzialità. In quest’ottica sono messe in atto iniziative che rendano lo studente protagonista e quindi consapevole del proprio processo di apprendimento rispetto al suo livello di partenza, e al contempo sempre più aperto al confronto con l’altro. Le priorità che vengono stabilite per il triennio 2016-2019, alla luce delle risultanze dell’Autovalutazione d’Istituto sono: - riduzione della variabilità degli esiti scolastici all’interno delle classi e fra le classi - raggiungimento di risultati progressivamente più positivi al termine dei due bienni e dell’anno conclusivo. - potenziamento delle competenze chiave e di cittadinanza, così da favorire il conseguimento di esiti migliori nelle prove standardizzate nazionali Affinché tali priorità siano implementate in modo efficace, la nostra scuola ha scelto di adottare i seguenti obiettivi di processo: 1. elaborazione di un curricolo locale e flessibile che consenta all’Istituto di pianificare nel tempo una didattica volta ad un’efficace acquisizione delle competenze disciplinari, e quelle chiave di cittadinanza 2. la valutazione condivisa che permetta di rendere più omogenei i criteri adottati e di ridurre la varianza dei risultati tra le classi 3. la somministrazione di prove comuni per abituare gli studenti ad un approccio più oggettivo e osservabile al testing 4. incremento delle ore riservate agli interventi di recupero, potenziamento e consolidamento, per favorire il miglioramento dei risultati scolastici 5. introduzione di nuove metodologie attraverso spazi innovativi finalizzati al rafforzamento delle competenze grazie anche a un potenziamento della formazione professionale 6. coinvolgimento delle famiglie e valorizzazione della scuola come struttura aperta al territorio 15 PROGETTI E ATTIVITA’ INTEGRATIVE AL PTOF Il Collegio dei Docenti individua ambiti di possibile ampliamento dell’offerta formativa, nei quali si collocano specifici progetti conformi alle indicazioni delle normative nazionali ed europee e prioritari per le esigenze del contesto territoriale, le aspettative delle famiglie e i bisogni educativi emergenti. Ogni proposta progettuale scaturisce da un processo preliminare di analisi dei fabbisogni dell’utenza. I progetti sono proposti da singoli docenti o gruppi di docenti, tra cui un responsabile di progetto e possono coinvolgere una o entrambe le sedi dell'Istituto; essi inoltre possono realizzarsi durante il normale orario di lezione (attività curricolari) oppure possono impegnare gli studenti in sessioni didattiche facoltative e aggiuntive rispetto all’orario scolastico. I progetti elencati di seguito, vogliono pertanto offrire agli studenti un orizzonte più ampio di conoscenze, sollecitare il piacere dell’apprendimento, integrare culture diverse, ampliare gli strumenti della comunicazione, interagire con la realtà nei suoi molteplici aspetti. Per realizzare molti dei progetti proposti, sono state attivate forme diverse di collaborazione con Enti, Associazioni, Biblioteche, centri culturali, ONLUS. In particolare con le due biblioteche del Municipio, il Teatro INDIA, l’associazione Forma Scienza, la FARMM (Fondazione per l'Avanzamento delle Ricerche in Medicina Molecolare), l’associazione AfrikaSi, la Comunità di S. Egidio, l’Università di Roma Tre, i Centri di Formazione territoriali, i Centri di Orientamento al lavoro, l’ASL RMD, Consultori di zona, la Polizia Postale, l’assessorato alle Politiche scolastiche del Municipio XI. La scuola inoltre è partner della rete di scuole dello stesso Municipio. SINTESI DESCRITTIVA DEI PROGETTI E AZIONI CARATTERIZZANTI AREA 1 AREA DI FUNZIONAMENTO DENOMINAZIONE PROGETTO INVALSI ORIENTAMENTO IN ENTRATA ORIENTAMENTO IN USCITA ACCOGLIENZA ISTRUZIONE DOMICILIARE AREA 2 AREA POTENZIAMENTO COMPETENZE CHIAVE DENOMINAZIONE DETTAGLIO Rilevazione degli apprendimenti per le classi seconde dell’istituto, gestite dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione. Progettazione di continuità con la scuola secondaria di I grado e attività di informazione sulla specificità dei tre indirizzi di studio e guida nella scelta. Accompagnamento degli studenti nella realizzazione del progetto del proprio futuro formativo e professionale. Facilitare l’impatto degli alunni delle classi prime con la nuova realtà scolastica. Stare bene a scuola, per raggiungere il successo scolastico e per crescere come persone e cittadini. Supporto didattico per gli alunni temporaneamente impossibilitati a frequentare le lezioni curricolari. DETTAGLIO 16 PROGETTO DELE A2 - B1 - B2 DELF A2 - B1 - B2 PET (B1) - FCE (B2) STAGE LINGUISTICO FESTA DELLA LINGUA BIOFORM LABORATORIO DI SCIENZE Certificazione europea lingua spagnola. Il progetto include corsi finalizzati a potenziare le competenze chiave in ambito linguistico in base al Quadro Comune Europeo di Riferimento. Certificazione europea lingua francese. Il progetto include corsi finalizzati a potenziare le competenze chiave in ambito linguistico in base al Quadro Comune Europeo di Riferimento. Certificazione europea lingua inglese. Il progetto include corsi finalizzati a potenziare le competenze chiave in ambito linguistico in base al Quadro Comune Europeo di Riferimento. Viaggi studio all’estero finalizzati a potenziare le quattro abilità linguistiche, con la frequenza di corsi intensivi di lingua straniera, e a rinforzare competenze chiave di cittadinanza. Celebrare le lingue straniere “agendole” nei modi più disparati: canzoni, drammatizzazioni, poesie ecc. Motivare ed incoraggiare gli alunni all’apprendimento delle lingue curricolari e sensibilizzarli al contatto con tutte le lingue presenti a scuola. Attività di ricerca attraverso esperimenti in laboratorio proposte dalla FARMM (Fondazione per l’Avanzamento della Ricerca in Medicina Molecolare). Fornire agli studenti del I biennio delle scienze applicate gli strumenti necessari per affrontare lo studio successivo delle materie di indirizzo MATHESIS Miglioramento delle competenze in Matematica degli studenti del primo e secondo biennio. PSICOANALISI E LETTERATURA Migliorare lo sviluppo integrale andando oltre la dimensione cognitiva, accrescendo la consapevolezza di se stesso. OLIMPIADI DELLE SCIENZE (BIOLOGIA) Valorizzazione delle eccellenze e miglioramento delle competenze in ambito biologico degli studenti del II biennio e del V anno del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate. CODING: PROGRAMMA IL FUTURO Miglioramento e potenziamento delle competenze relative all’ ambito logico-matematico; introduzione di concetti base di informatica attraverso attività di programmazione (Coding ). AREA 3 AREA POTENZIAMENTO COMPETENZE DI CITTADINANZA DENOMINAZIONE PROGETTO AREA POTENZIAMENTO COMPETENZE DI CITTADINANZA DENOMINAZIONE PROGETTO GIORNATA DELLA MEMORIA DETTAGLIO DETTAGLIO Favorire la crescita culturale e sociale degli studenti, inducendoli a comprendere l’importanza della memoria storica e dei valori della tolleranza e del rispetto della vita umana attraverso letture, esami di documenti, eventuali visite didattiche, allestimento di una breve drammatizzazione. 17 "LA VITA, AMICO, E' L'ARTE DELL’INCONTRO” Favorire lo sviluppo della cultura personale non solo sui libri ma anche attraverso il contatto diretto di chi fa la storia , la comunicazione, la letteratura, l'arte, la scienza. QUOTIDIANO IN CLASSE Potenziare le competenze sociali e civiche, migliorando altresì la comprensione delle dinamiche socio-politico-economiche attuali. Promuovere la lettura di alcuni quotidiani (Corriere della sera, La repubblica, Il Sole 24 ore, Il Tempo) per diventare cittadini consapevoli, leggere la realtà, conoscere gli elementi costitutivi del quotidiano, la tipologia degli articoli, ed essere in grado di confrontare tra loro diversi strumenti di lettura. LA SCUOLA FA BENE ALLA SALUTE Fornire agli studenti strumenti di informazione circa la tutela della salute e i centri e le strutture specializzate del territorio per consigli, prevenzione e cura. Sensibilizzare i giovani alla donazione come significativo momento dell’impegno civile e della cittadinanza attiva. Sportello di ascolto psicologico attivo in entrambe le sedi con l’obiettivo di offrire un supporto a studenti, famiglie e docenti, per la gestione del disagio. Organizzazione di gruppi motivazionali nelle classi prime. L’attività teatrale è occasione per correggere in un gruppo dinamiche di rivalità ed esclusione, promuovendo coesione ed integrazione. Sensibilizzare i partecipanti alle tematiche del riciclaggio. IDEA-MENTE TEATRO A IMPATTO ZERO EUROPE BETWEEN ARTS AND CREATIVITY Favorire la creazione di una rete di atelier europei attraverso attività di formazione scenica, produzione di spettacoli e rappresentazione di opere sceniche in collaborazione con la bottega “Bottega arti creative gruppo Jobel” e in partenariato con Ateliers in Germania, Repubblica Ceca e Romania. EDUCARE I GIOVANI AL VOLONTARIATO Favorire lo spirito di solidarietà degli studenti attraverso esperienze di volontariato promosse dal municipio XI e dalla Comunità di S. Egidio. Potenziare i rapporti con il territorio coinvolgendo studenti e famiglie. DIALOGO A PIÙ VOCI Promuovere la tutela dei diritti a livello individuale e collettivo. Educare alla legalità, alla convivenza e alla solidarietà attraverso l’esercizio diretto dei diritti e dei propri doveri al fine di sperimentare una convivenza consapevole e inclusiva. Contenere i comportamenti di disadattamento e disagio, esclusione ed irresponsabilità sia tra i ragazzi che rispetto ai compiti che l’istituzione scolastica chiama a svolgere. Favorire lo sviluppo dello spirito critico e del cambiamento della percezione degli studenti rispetto ai propri diritti/doveri e di conseguenza avviare una pratica di riflessione critica sui comportamenti da correggere. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Sensibilizzare gli studenti alla pratica sportiva come strumento di prevenzione ed aggregazione. Potenziare le abilità motorie e la percezione del movimento, delle tecniche specifiche di alcuni giochi di squadra o di specialità individuale; acquisire valori e stili di vita positivi; promuovere il senso civico negli studenti e la cultura della diversità e dell’integrazione interpretando la pratica sportiva anche come strumento di crescita affettivo relazionale; educare al “fair-play”, interpretando la gara sportiva come momento di reale confronto; 18 migliorare i livelli di aggregazione e di socializzazione tentando di ridurre le distanze tra sport maschile e sport femminile. LABORATORIO MUSICALE POMERIDIANO PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FINANZIARIA PROMOSSO DALLA BANCA D’ITALIA Diffondere la cultura della pratica musicale attraverso corsi e laboratori pomeridiani aperti al territorio. Promuovere, attraverso il linguaggio universale della musica, la crescita individuale e sociale favorendo, nello stesso tempo, l’espressione artistica, la creatività e l’immaginazione . Sviluppare competenze di educazione finanziaria avvicinando i consumatori di domani a temi relativi ai sistemi finanziari, agli strumenti di pagamento alternativi al contante, alla stabilità dei prezzi. AREA 4 AREA INCLUSIONE DENOMINAZIONE PROGETTO DETTAGLIO AUTONOMA-MENTE Promuovere l’autonomia personale, l’integrazione sociale e la piena fruizione delle attività scolastiche degli alunni con disabilità psicomotoria e sensoriale al fine di garantire loro l’acquisizione di apprendimenti solidi e significativi. PROGETTO PONTE Facilitare l’accesso ad una formazione lavorativa specifica per gli studenti con disabilità, in modo da costituire un vero e proprio ponte tra scuola e mondo del lavoro. SELFIE 360° – PROGETTO PILOTA INTERCLASSE PER LA SPERIMENTAZIONE DEL PORTFOLIO DIGITALE Accompagnare gli allievi nella scoperta, rappresentazione e valorizzazione delle proprie competenze in un’ottica creativa e individualizzata, utilizzando l’e-portfolio o digitale (metodologia didattica innovativa) anche come strumento e processo d’integrazione, di promozione e valorizzazione delle differenze, perché ogni allievo abbia qualcosa da “presentare/rappresentare”. (Si propone di sperimentarlo come metodologia nei processi di inclusione attiva e di coinvolgimento di alunni BES, DSA e con disabilità). AREA 5 AREA “SCUOLA IN RETE” DENOMINAZIONE PROGETTO DETTAGLIO LABORATORI TERRITORIALI PER L’ OCCUPABILITÀ Realizzare attraverso laboratori, diversi e importanti obiettivi, quali: apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell'orario scolastico; orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio; fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati. 19 SAFE@SCHOOL PROGETTO TEATRALE IN RETE Programma educativo per lo sviluppo delle competenze personali degli studenti in materia di sicurezza. Il progetto, presentato nell’ambito del bando INDIRE “Memory Safe: la cultura della sicurezza entra nella scuola italiana”, si propone di promuovere la cultura della salute e sicurezza nei giovani, futuri lavoratori, sviluppando un approccio complessivo articolato in interventi didattici disciplinari ed interdisciplinari, integrati di tipo pratico-normativo ed educativo, calati ognuno nella propria realtà scolastica per favorire la costituzione di un contesto scolastico favorevole (ambientale, organizzativo e sociale). Educare alla teatralità come promozione dello sviluppo della consapevolezza di sé e della capacità di relazionarsi e comunicare. Realizzare video, social-network, spot. AREA 6 AREA STRUTTURALE DENOMINAZIONE PROGETTO DETTAGLIO PROGETTO PON PER LA REALIZZAZIONE RETE LAN/WLAN Ir…retiamoci, progetto con l’obiettivo di creare infrastrutture per rendere fruibile la connessione internet in tutti i luoghi di apprendimento, sia nella sede centrale che nella sede succursale e di potenziare gli ambienti didattici, sportivi e laboratoriali con la creazione di nuove infrastrutture che favoriscano una pratica didattica innovativa e la creazione di ambienti di apprendimento propedeutici ad una didattica progettuale. PROGETTO PON PER AMBIENTI DIGITALI PER UNA DIDATTICA INNOVATIVA ED EFFICACE PROGETTO FONDAZIONE ROMA ADEGUAMENTO NUOVE TECNOLOGIE MIUR #lamiascuolaccogliente Realizzazione di ambienti digitali per una didattica innovativa ed efficace, con il fine di fornire gli ambienti didattici di supporti tecnologici che permettano di sfruttare le potenzialità della rete internet e di dotazioni tecnologiche che consentano la realizzazione di spazi alternativi, aule aumentate e postazioni informatiche per l'accesso dell'utenza e del personale ai servizi digitali della scuola. Progetto per l’adeguamento dei laboratori d’informatica di entrambe le sedi, l’acquisto di attrezzature specifiche per i laboratori di chimica/scienze e di alcune LIM che andranno ad integrarsi con i progetti PON. Valorizzare e recuperare l’aula di musica dotata di strumenti musicali di qualità, ripristinare la sua funzionalità, per attivare corsi di musica aperti agli alunni e al territorio. Il progetto coinvolge gli alunni fin dalle prima fasi di ideazione e progettazione dell’intervento, unendo obiettivi educativi e formativi, sviluppando la consapevolezza dell’ importanza di operare un cambiamento significativo di vivibilità e l’acquisizione di abilità e competenze spendibili in vari ambiti. 20 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO In linea con quanto previsto dal comma 33 della legge 107/2015, sono inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro da attuarsi nel corso del triennio liceale e tecnico. In questa prospettiva l’alternanza scuola lavoro, oltre ad essere un obbligo di legge, diventa l’occasione per proseguire su più larga scala le scelte didattiche, offrendo a tutti gli studenti un’opportunità finora sperimentata solo dalle classi dell’indirizzo tecnico economico. In particolare i percorsi dell’Alternanza Scuola-Lavoro rappresentano una strategia efficace per: 1. l’orientamento 2. la motivazione 3. l’approfondimento di alcuni contenuti anche curriculari 4. la scoperta di nuovi contenuti 5. la valorizzazione delle cosiddette abilità sociali, che rappresentano uno degli obiettivi formativi principali del percorso liceale 6. la realizzazione di un organico collegamento con il mondo del lavoro, delle professioni e della società civile. Nella scelta dei percorsi infatti viene data priorità a quelli maggiormente attinenti al curriculum di studi dei tre indirizzi, attivando forme di collaborazione con l’Università, la Sovrintendenza ai Beni Culturali, Istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali artistiche e musicali, Ordini e Studi professionali, Associazioni di volontariato, Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI ecc. La scuola firma apposite convenzioni con i soggetti ai quali vengono assegnati, in modo da garantire la massima qualità dell’esperienza. L’alternanza Scuola Lavoro comprende sia momenti formativi teorici, comprensivi anche di visite aziendali, sia stage lavorativi veri e propri per complessive 200 ore per i licei e 400 ore per l’Istituto Tecnico da effettuarsi tra il secondo biennio e l'ultimo anno del corso di studi (commi 33, 34 e 35, legge n°107). In linea di massima, si prevede di dedicare circa 80 ore il terzo anno, circa 80 il quarto anno, circa 40 l’ultimo anno per i licei, mentre saranno circa 140 ore per ogni anno del secondo biennio e 120 ore per l’ultimo anno del tecnico. Per lo svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro si individuano le seguenti modalità (salvo situazioni particolari o casi eccezionali): • Tutti gli alunni/e della stessa classe svolgono i percorsi nello stesso periodo. • I percorsi (se le condizioni lo rendono possibile) vengono collocati in momenti opportuni dell’anno scolastico anche utilizzando, come prevede la legge stessa, i periodi di sospensione dell’attività didattica. • I percorsi vengono assegnati ai singoli alunni/e considerando le offerte pervenute, le valutazioni dei consigli di classe e le attitudini degli alunni/e stessi. La scuola interagisce con i partners attuando opportune forme di tutoraggio. Inizialmente si prevedono attività frontali e momenti di osservazione attiva, al fine di guidare gli studenti • ad avere la percezione delle competenze individuali, le aree professionali di interesse ed il collegamento alle professioni esistenti; • a conoscere la complessità delle professioni attuali e dei possibili percorsi formativi e lavorativi; • a raccogliere informazioni, gestire le priorità, sottolineare il concetto di scelta in una logica di attivazione; • ad approfondire la conoscenza delle risorse individuali per la definizione di un progetto professionale personalizzato (comprensivo della stesura del Curriculum Vitae in formato Europass). All’interno del percorso dell’Alternanza Scuola- Lavoro è importante adottare anche metodologie didattiche che siano capaci di realizzare il coinvolgimento e la motivazione all’apprendimento degli studenti, e per raggiungere questo obiettivo si utilizzano metodi induttivi, metodologie partecipative, un’intensa e diffusa didattica di laboratorio. 21 La metodologia prevede l’impiego di brainstorming, role playing e l'utilizzo di materiali a supporto, oltre ad incontri frontali di informazione orientativa. Il COMITATO TECNICO SCIENTIFICO è composto dal Dirigente Scolastico e dai coordinatori delle singole classi e ha la funzione di effettuare l’analisi dei fabbisogni formativi del territorio, individuare gli enti e le aziende partner e diffonde i risultati raggiunti I CONSIGLI DI CLASSE interessati all’ASL saranno coinvolti per - la definizione del percorso formativo e la sua articolazione in termini di sviluppo temporale, durata e sequenze; - l’individuazione, all’interno della programmazione della classe, degli obiettivi disciplinari e trasversali propri dell’indirizzo, raggiungibili anche attraverso il progetto dell’Alternanza; - la coprogettazione Scuola-Azienda del percorso formativo in Alternanza; - la partecipazione alle attività di formazione congiunta insieme ai tutor aziendali - la valutazione, in itinere e a conclusione delle esperienze formative, degli apprendimenti acquisiti con la modalità dell’Alternanza, come parte integrante della valutazione stessa; - la verifica del corretto svolgimento del percorso formativo di alternanza, facendo un monitoraggio degli esiti al termine dell’esperienza formativa. I TUTOR INTERNI assistono e guidano gli studenti impegnati nei percorsi in alternanza scuola - lavoro e verificano, in collaborazione con il tutor esterno, la corrispondenza del percorso al progetto sottoscritto con la convenzione tra scuola ed impresa. I TUTOR ESTERNI costituiscono il punto di raccordo tra il mondo dell’impresa e quello della scuola, mantengono un costante rapporto con il tirocinante, lo sostengono nelle difficoltà e lo supportano da un punto di vista metodologico indirizzandolo al perseguimento degli obiettivi formativi. Per il loro ruolo di “garanti” della qualità formativa dell’esperienza, concorrono alla valutazione dell’allievo e alla proposta di interventi che migliorino l’apporto formativo del lavoro in azienda. Pertanto i tutor esterni - condividono, per conto dell’impresa, gli obiettivi e i contenuti dell’intervento in alternanza; - accompagnano e facilitano il processo di apprendimento dello studente, favorendo la sua partecipazione e la sua integrazione nell’ente/azienda; - collaborano con il tutor scolastico, con il quale verificano la progressione e l’efficacia dell’intervento; - valutano i risultati raggiunti compilando un proprio report finale. I percorsi di alternanza scuola-lavoro sono oggetto di VERIFICA e VALUTAZIONE da parte dell’istituzione scolastica. La valutazione si esprime nel riconoscimento agli studenti del credito formativo acquisito. L’Istituto Scolastico, infatti, recepisce le indicazioni fornite dal tutor aziendale, verifica il corretto svolgimento del percorso formativo durante il periodo di alternanza, valuta il raggiungimento degli obiettivi formativi e ne certifica le competenze acquisite. Al rientro in aula si raccoglie la valutazione dello studente sull’esperienza svolta, aiutandolo a prendere consapevolezza degli esiti e si valuta: - l’apprendimento dei tirocinanti in relazione al livello di raggiungimento degli obiettivi formativi individuati dal progetto; - l’azienda e il tutor aziendale in relazione alla disponibilità e al coinvolgimento nell’azione formativa nei confronti dello studente; - i propri docenti (tutor scolastico ed equipe pedagogica) e la qualità del progetto, in relazione ai risultati ottenuti e alle risorse impiegate (efficienza ed efficacia); - il grado di soddisfazione degli allievi circa l’esperienza svolta attraverso diversi strumenti quali: colloquio, questionari, report, ecc.. L’azienda valuta: - il livello di competenza raggiunto dal tirocinante in relazione al progetto formativo concordato; 22 - l’istituzione scolastica in relazione alla qualità del progetto, alla competenza organizzativa e relazionale del personale coinvolto nell’organizzazione (tutor scolastico). Lo studente valuta: - se stesso, verificando l’adeguatezza della propria formazione, confrontando i livelli di partenza con i risultati conseguiti e le aspettative, il progetto personale e lavorativo, l’adeguatezza del progetto elaborato; - l’istituzione scolastica, confrontando gli obiettivi formativi del progetto con l’adeguatezza della propria formazione, il livello di corrispondenza fra la propria formazione e quanto richiesto dall’azienda/ente e dal processo oggetto di osservazione; - l’azienda, in relazione al grado di disponibilità, all’ospitalità, al livello di organizzazione. La fase di valutazione è accompagnata da strumenti di verifica che possono essere molteplici: relazioni, test, prove, questionari, ecc. La CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE avviene al termine dell’esperienza del percorso dell’Alternanza Scuola - Lavoro, sulla base della verifica degli apprendimenti e delle osservazioni sistematiche di aspetti importanti del comportamento degli alunni quali motivazione, impegno, relazionalità, rispetto di regole e principi di convivenza sociale. L’attribuzione dei giudizi circa gli apprendimenti è guidata da "griglie" costruite dai docenti, dai tutor interni e dai tutor esterni. Tali griglie garantiscono criteri omogenei alla valutazione. Per le modalità di certificazione delle competenze si intende utilizzare la modulistica trasmessa dal MIUR mediante la Guida alle attività di alternanza scuola-lavoro; in sintesi, le informazioni riguarderanno: - Dati anagrafici dello studente - Dati del soggetto ospitante - Obiettivi formativi - Durata dello stage - Descrizione delle competenze acquisite al termine. 23 ORGANI GESTIONALI E STRUTTURE ORGANIGRAMMA Dirigente Scolastico: Prof.ssa Paola GASPERINI Collaboratore vicario: Prof.ssa Diana LORENZINI Secondo collaboratore: Prof.ssa Giuseppina RENZI Coordinatore della sede centrale: Prof. Giuliano CASALI Coordinatore della sede succursale: Prof. Vincenzo ABBRUZZESE Direttore SGA: Barbara PANZINI DENOMINAZIONE COMPOSIZIONE COMPOSIZIONE Consiglio di istituto Dirigente Scolastico 8 Docenti 4 Genitori (1 con funzione di Presidente) 4 studenti 2 ATA Collegio Docenti Tutti i docenti Consigli di classi Docente coordinatore, docenti materie, docenti di sostegno (ove presenti) studenti, genitori. ITALIANO , STORIA E GEOGRAFIA, LATINO, DISEGNO E STORIA DELL’ARTE, STORIA DELL’ARTE Dipartimenti disciplinari Coordinatore: Prof.ssa Bianca Maria BELLOCCHI FILOSOFIA Coordinatore: Prof.ssa Lorella SERAFINI LINGUE Coordinatore: Prof.ssa Rossella TARANTINO 24 MATEMATICA SCIENZE, FISICA Funzioni Strumentali • • • Referente DSA Referente BES Coordinatore: Prof.ssa Irene CANNATA INFORMATICA Coordinatore: Prof.ssa Marina RUBBA SCIENZE MOTORIE Coordinatore: Prof.ssa Maria Grazia PADOVANI SOSTEGNO • • • Coordinatore: Prof.ssa Eleonora TINI Coordinatore: Prof.ssa Cinzia FARINA AREA GESTIONE PTOF: Prof. Bruno CASILLO AREA AUTOVALUTAZIONE: Prof.ssa Alessandra GULOTTA AREA ORIENTAMENTO IN ENTRATA E CONTINUITA’: Prof.ssa Bianca Maria BELLOCCHI AREA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E ORIENTAMENTO IN USCITA: Prof.ssa Rosella TOTI E Prof.ssa Antonella D’ALESSANDRI AREA INCLUSIONE: Prof.ssa Cinzia FARINA AREA SUPPORTO DOCENTI E STUDENTI: da definire Prof. Flavio DI CARLO Prof.ssa Mariagabriella Ratto AREA 1 - POF/PTOF Coordinamento della progettazione curricolare extracurricolare; Coordinamento dell’ attuazione delle attività progettate; Predisposizione POF; Commissioni Nucleo di autovalutazione e POF/PTOF AREA 2 - VALUTAZIONE Coordinamento e attuazione attività di autovalutazione e valutazione d’ istituto; Coordinamento e predisposizione PDM; Presentazione agli OO.CC. gli esiti delle valutazioni e dei monitoraggi; Commissione Nucleo di autovalutazione ed 25 AREA 3 - ORIENTAMENTO IN ENTRATA Coordinamento attività orientamento; Predisposizione materiale informativo; Organizzazione open day con le famiglie; Organizzazione laboratori di continuità con gli alunni della scuola secondaria di I grado; Commissioni Orientamento Accoglienza AREA 4 - ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ORIENTAMENTO IN USCITA Organizzazione di stage e visite aziendali; contatti con Enti, aziende e Istituzioni per la stipula di convenzioni finalizzate allo svolgimento di stage lavorativi; organizzazione e coordinamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Orientamento post-diploma; progetto di attività coordinate con altre Istituzioni scolastiche, con gli Enti locali, con associazioni e strutture del territorio; attività di informazione sulle scelte universitarie; somministrazione di questionari finalizzati ad incrementare negli studenti, la consapevolezza nelle scelte future. AREA 5 – INCLUSIONEINTEGRAZIONE Analisi dei bisogni formativi dei docenti di sostegno e Piano di formazione e di aggiornamento; coordinamento dei progetti di formazione per i docenti di sostegno; coordinamento dei progetti rivolti agli alunni diversamente abili; progettazione di attività coordinate con altre Istituzioni scolastiche, con gli Enti locali, con associazioni e strutture del territorio; organizzazione dei GLHO; organizzazione relativa agli assistenti specialistici; accoglienza e orientamento in entrata/uscita alunni diversamente abili; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere. In collaborazione con il referente DSA e con il referente BES: rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione; proposte per l’elaborazione del PAI (Piano Annuale per l’Inclusività). 26 SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – FUNZIONI E COMPITI Per assicurare la piena attuazione delle diverse attività didattico-organizzative previste dal PTOF, sono state individuate tre aree (organizzativa, amministrativa e didattica), gli organi collegiali e istituite le seguenti figure di riferimento con l’ esplicitazione delle funzioni e/o compiti: AREA ORGANIZZATIVA DIRIGENTE SCOLASTICO 1°COLLABORATORE Assicura la gestione unitaria dell’ istituzione, è il legale rappresentante, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio; ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali; è titolare delle relazioni sindacali; organizza le attività secondo criteri di efficienza, dii efficacia e di qualità del servizio erogato. Sostituisce il Dirigente in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie e permessi, con delega di firma degli atti; Firma le giustificazioni e i permessi di entrata posticipata e/o di uscita anticipata degli studenti, in osservanza del regolamento d’Istituto e delle norme relative alla responsabilità civile e amministrativa sulla vigilanza dei minori; Collabora con il Dirigente nell’esame e nell’attuazione dei progetti d’Istituto; Organizza, coordina e valorizza le risorse umane della scuola: responsabili di plesso, coordinatori di classe, referenti di progetto, commissioni di lavoro, comitato degli studenti e dei genitori; Provvede alla gestione delle proposte didattiche, di progetti, di concorsi, di iniziative culturali provenienti dal territorio o dall’amministrazione, attivando o coinvolgendo i docenti potenzialmente interessati; Sostituisce il Dirigente nei colloqui con le famiglie, gli studenti e gli Enti esterni; E’ delegato per le altre funzioni di ordinaria amministrazione, compresi gli atti amministrativi patrimoniali, l’emissione di circolari e comunicazioni interne, l’assunzione di decisioni organizzative relative alla gestione della vigilanza, della sicurezza e della tutela della privacy; Tiene regolari rapporti (anche telefonici o telematici) con il Dirigente; In caso di assenza o impedimento del Dirigente, lo sostituisce alla Presidenza degli OO.CC (Collegio dei Docenti, Giunta Esecutiva, Consigli di Classe); Vigila sul buon andamento dell’istituzione scolastica e sul diligente adempimento degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti, riferendo al Dirigente eventuali anomalie o violazioni; Provvede alla gestione delle classi in caso di sciopero del personale, in osservanza delle norme che regolano il diritto di sciopero e l’obbligo di vigilanza sui minori; Provvede alla gestione delle assemblee d’Istituto o delle eventuali autogestioni, curando in particolare che sia sempre garantita la sicurezza nell’istituto e idonea vigilanza; Partecipa alle riunioni dello staff dirigenziale; Collabora nella predisposizione dei calendari delle verifiche dei debiti formativi degli alunni; Collabora con il DS e con l’ ufficio del personale nella definizione e compilazione dell’organico d’ Istituto. 27 2° COLLABORATORE Coadiuvare l’ attività del Collaboratore del DS; Coordinare le attività relative alla gestione giornaliera dell’ Istituto, per quanto riguarda la didattica e gli studenti in collaborazione con il Dirigente Scolastico, il Collaboratore del Ds, i coordinatori di classe e la Segreteria didattica; Favorire la diffusione dei documenti interni alla Scuola; Coordinare la diffusione di comunicazioni relative a iniziative culturali, concorsi; Collaborare con il Dirigente nell’attuazione dei progetti d’Istituto; Provvedere alla ricognizione quotidiana e tempestiva dei docenti assenti e alla loro sostituzione; Firmare le giustificazioni e i permessi di entrata posticipata e/o di uscita anticipata degli studenti, in osservanza del Regolamento d’Istituto e delle norme relative alla responsabilità civile e amministrativa sulla sicurezza e vigilanza dei minori; Disporre le variazioni dell’ orario scolastico nonché le uscite anticipate o ingressi posticipati degli studenti nei giorni successivi a quello in cui è notificata l’ assenza del docente, per le classi nelle quali non è possibile effettuare sostituzioni; Tenere regolari contatti ( anche telefonici o telematici) con il Dirigente Scolastico; Vigilare sul buon andamento dell’ Istituzione Scolastica e sul diligente adempimento degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti, riferendo al Dirigente eventuali anomalie o violazioni; Provvedere coadiuvandosi con il Collaboratore con funzioni vicarie alla gestione delle Assemblee d’ Istituto o delle eventuali autogestioni, curando in particolare che sia sempre garantita la sicurezza nell’ Istituto e idonea vigilanza; Partecipare alle riunioni dello Staff dirigenziale. COORDINATORI Coadiuvare l’ attività dei collaboratori del DS per il buon andamento della scuola; Coordinare le attività relative alla gestione giornaliera dell’ Istituto, per quanto riguarda la didattica e gli studenti in collaborazione con il Dirigente Scolastico, il Collaboratore del Ds, i coordinatori di classe e la Segreteria didattica; Favorire la diffusione dei documenti interni alla Scuola; Coordinare la diffusione di comunicazioni relative a iniziative culturali, concorsi; Provvedere alla ricognizione quotidiana e tempestiva dei docenti assenti e alla loro sostituzione; Firmare le giustificazioni e i permessi di entrata posticipata e/o di uscita anticipata degli studenti, in osservanza del Regolamento d’Istituto e delle norme relative alla responsabilità civile e amministrativa sulla vigilanza e sicurezza dei minori; Partecipare all'organizzazione dei corsi: classi, insegnanti, orari; Controllare i materiali inerenti la didattica: registri, verbali, calendari, circolari Disporre le variazioni dell’ orario scolastico nonché le uscite anticipate o ingressi posticipati degli studenti nei giorni successivi a quello in cui è notificata l’ assenza del docente, per le classi nelle quali non è possibile effettuare sostituzioni; Tenere regolari contatti ( anche telefonici o telematici) con il Dirigente Scolastico; Vigilare sul buon andamento dell’ Istituzione Scolastica e sul diligente adempimento degli obblighi contrattuali da parte dei dipendenti, riferendo al Dirigente eventuali anomalie o violazioni; Provvedere coadiuvandosi con il Collaboratore con funzioni vicarie alla gestione delle Assemblee d’ Istituto o delle eventuali autogestioni, curando in particolare che sia sempre garantita la sicurezza nell’ Istituto e idonea vigilanza; Partecipare alle riunioni dello Staff dirigenziale. DI PLESSO 28 COORDINATORI DI DIPARTIMENTO COORDINATORI DI CLASSE R.S.U d’ISTITUTO GLI GLHO Rappresentare il proprio Dipartimento; collaborare con gli altri coordinatori di Dipartimento; raccogliere la documentazione prodotta dal Dipartimento mettendola a disposizione dell’Istituzione Scolastica; raccogliere gli esiti delle prove comuni; raccogliere gli esiti delle simulazione delle prove INVALSI (italiano e matematica per le classi seconde); rendere disponibili i dati raccolti al gruppo di Miglioramento-RAV; coordinare la progettazione di moduli di recupero dopo l’analisi dei risultati intermedi; evidenziare le criticità al fine di rimodulare la programmazione di Dipartimento. Presiedere le riunioni del Consiglio di classe, quando non è personalmente presente il Dirigente Scolastico e curarne la verbalizzazione, con l’ausilio di un segretario nominato dalla dirigenza; garantire l’ordinato svolgimento delle riunioni, facilitando la partecipazione di tutte le componenti; coordinare l’attività didattica del consiglio di classe, verificando in itinere e a fine anno il piano di lavoro comune del consiglio di classe; gestire la comunicazioni con le famiglie degli studenti, per quanto attiene a problematiche generali; curare lo svolgimento dei procedimenti disciplinari di competenza del consiglio, nel rispetto del regolamento d’Istituto (sentito il D.S.); verificare periodicamente lo stato di avanzamento del piano educativo Individualizzato (P.E.I.) redatto per gli alunni diversamente abili frequentanti la classe e del Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) predisposto per gli studenti DSA e BES; coordinare lo svolgimento di visite guidate e uscite didattiche, la partecipazione della classe ad attività integrative ed extracurricolari; verificare la regolarità della frequenza scolastica degli studenti, monitorare la corretta registrazione delle assenze e delle giustificazioni degli alunni; prendere contatti diretti con le famiglie in caso di “criticità”; predisporre l’informativa, su segnalazione dei docenti di classe, alla Commissione preposta agli interventi di recupero e di sportello, curare l’iter relativo ai debiti scolastici; curare la stesura del Documento del C.d.C. delle classi quinte per gli esami di Stato. Organismo unitario che tutela i lavoratori, vigilando sull’ applicazione del CCNL e ne rappresenta le esigenze. GLHI-GLI ( L. 104/92, D.M. n°122/94, Direttiva MIUR 27/12/12, C.M. 8/2013) Gruppo di studio e di lavoro costituito da docenti, operatori dei servizi, familiari che svolge le funzioni di: rilevare gli alunni BES presenti nella scuola; raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento ; attivare il confronto sui casi, fornire consulenza e supporto ai docenti su strategie, metodologie e strumenti da utilizzare nella gestione delle classi; rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola; raccogliere e coordinare le proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze; elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (in sigla P.A.I.). Consiglio di classe, famiglie, operatori sanitari, terapisti, assistenti specializzati. Il GLHO ha il compito di predisporre il PEI e di verificarne l’attuazione e l’efficacia nell’intervento scolastico. E’ il principale organo di cooperazione tra scuola e famiglie e di attuazione del lavoro sinergico indispensabile alla realizzazione del progetto di vita per gli studenti diversamente abili. 29 AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE L’Istituto promuove, all'interno del piano triennale dell'offerta formativa e in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale di cui all’art.1, comma 56, L.107/2015, compatibilmente con le risorse professionali, tecnologiche e finanziarie che saranno assegnate alla scuola. Nell’ambito delle attività previste dal PNSD: - è stata effettuata la scelta e la nomina dell’animatore digitale: Prof.ssa Faè - si è adottato il questionario proposto dal PNSD per individuare le necessità del personale per attivare corsi orientati all’uso di strumenti informatici nella didattica - Partecipazione della scuola al Progetto “Progettiamo il futuro” (referente Prof.ssa Faè): attraverso “l’ora del codice” e il progetto di coding (proff Faè e Capanna) - Partecipazione alla settimana del PNSD - Sperimentazione in alcune classi di didattica ispirata da DIDATEC (materiale fornito da “scuola valore INDIRE”): flipped classroom, uso del cellulare ecc.. Le attività proposte tendono a motivare lo studente all’uso responsabile della rete, ad effettuare ricerche ed approfondimenti, facilitare lo sviluppo di lavori di gruppo rendendo lo studente, non più elemento passivo dell’apprendimento, ma artefice della propria conoscenza. Per la creazione degli ambienti digitali utili a consentire una didattica innovativa la scuola sta partecipando ai seguenti bandi PROGETTO PON 9035/2015 – Realizzazione della rete Lan//Wlan PON 12810/2015 – Realizzazione di ambienti digitali per l'apprendimento (Laboratori mobili) Promozione di ambienti di apprendimento laboratoriale Referente Cannata Esito Approvato In attesa Valente In corso “kit Casio” 30 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI La legge 107/2015 contempla l’ attività di formazione in servizio per tutto il personale come fattore decisivo per la qualificazione del sistema educativo e per la crescita professionale dei docenti; la previsione della legge è perentoria: “la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale”. L’elaborazione del Piano Nazionale di formazione ( comma 124 della legge 107) in fase di elaborazione detterà le linee strategiche entro cui si collocheranno le scelte delle singole scuole; verranno individuati sistemi e modalità per il monitoraggio della qualità e dell’ efficacia delle attività formative e verrà determinato un sistema di autovalutazione della propria formazione attraverso la realizzazione di un portfolio personale del docente. La formazione obbligatoria in servizio è indice dell’ investimento della comunità professionale della scuola per il miglioramento di elevati standard professionali per tutti gli operatori scolastici. Il piano di formazione si propone di: Fornire occasioni di acquisizione di metodologie e pratiche didattiche innovative; Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale; Migliorare la comunicazione tra i docenti, per la diffusione di buone pratiche e la realizzazione di un clima di lavoro positivo; Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti relativi alle competenze Chiave di Cittadinanza e Costituzione, trasversali a tutte le alter discipline. Pertanto, l’attività di formazione sarà ispirata a: • consentire al personale scolastico di ogni area e disciplina di potersi appropriare di strumenti e competenze ritenuti indispensabili e “trasversali” per affrontare l’attività professionale e l’evoluzione normativa che regolano il funzionamento della Scuola, con riferimento agli specifici saperi disciplinari in relazione alla costruzione di percorsi didattici per competenza ai fini anche della certificazione al termine dell’obbligo di istruzione; • consentire al personale docente di approfondire, sperimentare ed implementare informazioni e competenze a supporto della didattica (utilizzo delle nuove tecnologie informatiche); • sostenere la ricerca didattico-pedagogica in riferimento alle innovazioni di struttura e di ordinamento; • facilitare l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con BES e degli alunni disabili; • favorire l’accoglienza e l’inserimento dei nuovi docenti nominati presso l’Istituto. Il Piano di Formazione viene redatto tenendo conto degli orientamenti strategici della politica di Qualità volta al miglioramento continuo e si avvale di corsi organizzati dall’ATP e USR, da altri enti territoriali o istituti e comprende iniziative progettate dall’Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole. Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto: i corsi di formazione organizzati da MIUR, USR e ATP per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione; • i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati; • i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce; • gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal POF; • gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto Legislativo 81/2008); La programmazione degli interventi si basa sulla rilevazione dei bisogni formativi dei docenti condotta dalla Funzione Strumentale autovalutazione d’ Istituto; ciò ha lo scopo di valutare, con maggiore attendibilità, la possibilità di organizzare specifici corsi di aggiornamento rispondenti ai bisogni dei docenti e alle reali esigenze della scuola e dell’offerta formativa. Le migliori esperienze formative saranno basate su metodologie innovative ( laboratori, workshop, ricercaazione, social networking, mappatura delle conoscenze) e si concretizzeranno attraverso attività in presenza, studio personale, lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti realizzati. 31 Le tematiche sono le seguenti: competenze digitali, metodologie didattiche innovative, la progettazione e valutazione per competenza, progettazione europea, curricolo; la previsione delle azioni formative si innesta sui bisogni formativi rilevati dai processi di autovalutazione e di miglioramento. L’Istituto prevede che ciascun docente debba certificare almeno 20 ore di formazione a cui potrà provvedere con attività scelte liberamente purché certificabili da un ente accreditato. Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce. L’effettiva realizzazione del piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica delle risorse necessarie. Piano Formazione Insegnanti OBIETTIVI AZIONI PROGETTAZIONE PER COMPETENZE Formazione professionale sulla didattica per competenze e l’utilizzo del curriculum mapping Autoaggiornamento con attività in gruppi di lavoro, condivisione di strumenti e materiali didattici VALUTAZIONE PER COMPETENZE INNOVAZIONE DIGITALE NELLA DIDATTICA Formazione sulla valutazione Produzione di almeno una UDA per classi parallele Formazione sull’uso delle tecnologie digitali in ambito didattico e progettuale Aggiornamento sull’insegnamento e l’apprendimento cooperativo DIDATTICA INCLUSIVA CLIL FORMAZIONE SPECIFICA DIDATTICA LABORATORIALE Formazione per l’acquisizione di competenze linguistico-comunicative nella lingua straniera veicolare di livello C1 e di competenze metodologico-didattiche Formazione relativa al progetto di Alternanza Scuola Lavoro Formazione professionale su metodologie didattiche innovative 32 PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE ATA Obiettivo della formazione è la valorizzazione del personale ATA : gli interventi predisposti vogliono favorire l’ aggiornamento, l’ adeguamento delle conoscenze e l’ approfondimento delle competenze professionali, con particolare riferimento all’ innovazione digitale dell’ amministrazione e di trasparenza amministrativa. Tale formazione contribuisce a migliorare il clima relazionale e il benessere organizzativo nonché ad accrescere la qualità delle professionalità a disposizione della scuola. TEMATICA Segreteria digitale DESCRIZIONE Percorsi formativi finalizzati al rispetto delle norme del Codice dell’ Amministrazione Digitale; Conservazione sostitutiva a Uso di software specifici per sostituire i documenti cartacei attraverso la norma firma digitale e al marca temporale; Formazione personale -Corsi finalizzati all’ acquisizione e aggiornamento delle competenze amministrativo specifiche ( ricostruzioni di carriera, cessazioni dal servizio); -Procedure informatizzate relative alla gestione alunni ( Esami di Stato, migrazioni dati, statistiche). Sicurezza e primo soccorso Corsi per l’ acquisizione di competenze relative alla prevenzione e protezione: primo soccorso, sicurezza sul lavoro, formazione figure sensibili; Formazione all’ assistenza Corsi di formazione specifici in relazione alle specifiche esigenze per agli alunni disabili garantire un servizio qualificato agli studenti con disabilità. 33 RISORSE 1. RISORSE UMANE – DOCENTI ORGANICO DOCENTI CATTEDRE COMUNI RMTE091015 CLASSE DI A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018 A.S. 2018-2019 CONCORS Numero Ore Ore Numero Ore Ore Numero Ore Ore O Docenti previste residue Docenti previste residue Docenti previste residue A017 2 40 4 2 40 4 2 40 4 A019 2 34 2 34 2 34 A029 1 20 2 1 20 2 1 20 2 A038 4 4 4 4 4 4 A042 1 16 1 16 1 16 A048 2 34 2 34 2 34 A050 3 60 6 3 60 6 3 60 6 A060 1 24 6 1 24 6 1 24 6 A246 1 24 6 1 24 6 1 24 6 A346 2 30 2 30 2 30 A446 1 24 6 1 24 6 1 24 6 RELIGIONE 1 10 1 10 1 10 TOTALE 17 17 17 DOCENTI ORGANICO DOCENTI CATTEDRE COMUNI RMPS09101T CLASSE DI A.S. 2016-2017 A.S. 2017-2018 CONCORS Numero Ore Ore Numero Ore Ore O Docenti previste residue Docenti previste residue A013 1 14 1 15 A025 2 36 A029 3 2 2 2 2 4 1 11 1 5 1 3 5 3 1 1 1 2 64 40 43 32 39 67 18 202 18 90 14 57 103 57 16 16 16 32 A036 A038 A042 A047 A048 A049 A050 A051 A060 A061 A246 A346 A446 C031 C032 C033 RELIGIONE TOTALE DOCENTI 53 10 4 7 3 4 3 13 3 2 36 3 2 2 2 2 4 1 11 1 5 1 3 6 3 1 1 1 2 64 40 42 32 42 67 18 210 18 90 14 60 107 60 17 17 17 33 54 12 4 6 6 12 6 6 A.S. 2018-2019 Numero Docenti 1 Ore previste 12 2 36 3 2 2 2 2 3 1 11 1 5 1 3 6 3 1 1 1 2 64 42 39 30 44 65 20 210 18 90 14 64 107 64 18 18 18 33 Ore residue 12 6 3 8 11 2 12 10 10 54 34 2. RISORSE UMANE - STUDENTI ALUNNI ISCRITTI NELL’A.S. 2015-2016 1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO TOTALE ITSE A.F.M. 40 33 41 29 36 179 LSOSA 51 88 72 86 94 391 LL 74 59 65 63 70 331 TOT ALUNNI PER CORSO 165 180 178 178 200 901 3. RISORSE UMANE – DOCENTI DI SOSTEGNO ASSEGNATI PER A.S. 2015-2016 CATTEDRE DI SOSTEGNO RMPS09101T 17,5 RMTE091015 6 TOTALE DOCENTI DI SOSTEGNO 23,5 4. RISORSE UMANE – ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO/UTILIZZATO Unità di personale in organico di potenziamento: CLASSE DI CONCORSO A047 A049 A050 A346 A031 A042 A019 AD01 TOTALE ORE DI SERVIZIO 594 594 594 594 594 594 594 594 4752 ESONERO VICARIO 8 SOSTITUZIONE DI DOCENTI ASSENTI 99 99 99 198 198 297 297 165 165 1080 RECUPERO E POTENZIAMENTO 300 300 300 198 396 198 1692 PROGETTI 195 195 195 198 396 198 231 132 1740 35 5. RISORSE UMANE – PERSONALE ATA ORGANICO PERSONALE ATA QUALIFICA NUMERO DSGA 1 ASSISTENTI TECNICI 7 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 6 COLLABORATORI SCOLASTICI 13 TOTALE PERSONALE ATA 27 RISORSE STRUTTURALI AMBIENTE/STRUTTRA SEDE CENTRALE SEDE SUCCURSALE Ufficio di Dirigenza X Ufficio del Personale X Segreteria Didattica X Ufficio Collaboratori di sede X X Laboratori informatici X X Laboratorio linguistico X X Palestra X X Campetto sportivo esterno X Biblioteca X X Aula video X X Aula Magna X Aula da disegno X Aula di musica X Laboratorio di fisica Laboratorio di scienze X X Bar Punti ristoro X X X 36 PIANO DI MIGLIORAMENTO I.I.S. VIA DEI PAPARESCHI a.s. 2015/2018 Istituzione Scolastica: I.I.S. Via dei Papareschi Codice meccanografico: RMIS09100B Responsabile del Piano (DS): Prof.ssa Paola Gasperini Referente del Piano di Miglioramento: Prof. ssa Alessandra Gulotta Ruolo nella scuola: Docente a tempo indeterminato, Funzione Strumentale supporto ai docenti e autovalutazione d’Istituto, Responsabile del Nucleo di Valutazione. Comitato di miglioramento : Prof.ssa Bianca Maria Bellocchi Prof. ssa Antonella D’Alessandri Prof. ssa Daniela Fortini Prof. ssa Diana Lorenzini Prof. ssa Gabriella Ratto Prof. ssa Laura Tommarello Durata dell’intervento in mesi: 36 Periodo di realizzazione: dal 01/09/2015 al 31/08/2018 Risorse destinate al piano: vedi budget 37 SCENARIO DI RIFERIMENTO L'Istituto ha una tradizione centenaria sul territorio della città di Roma. Nel tempo ci sono stati cambiamenti sia di sede che di indirizzo di studio, che hanno consentito all'Istituto di adattarsi interpretando i vari mutamenti sociali e culturali. Il quartiere, dove sorge la sede centrale, zona Marconi, è ad alta densità abitativa, vitale e ricco di esercizi commerciali di piccole, medie e grandi dimensioni (grande distribuzione). Nell'area della sede succursale è presente una zona ad alta densità' abitativa, Corviale, e un quartiere residenziale, Colle del Sole. La scuola realizza da molti anni attività finalizzate all’inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari, ottenendo risultati soddisfacenti. Grazie ad un corpo docente stabile, l’Istituto garantisce continuità nella didattica e nella realizzazione dei progetti prioritari per il nostro Istituto. In entrambe le sedi, è molta attiva la collaborazione con le strutture presenti sul territorio (ASL, municipio, Università, associazioni). I progetti riguardanti l'inclusione, l'educazione alla legalità, l'orientamento universitario vengono realizzati con continuità e vedono una buona partecipazione da parte degli studenti. Infine, l’Istituto presta una particolare attenzione all’accoglienza e all’integrazione degli studenti, considerando la scuola come luogo di aggregazione e arricchimento. Analisi dei punti di forza e di debolezza nell’ambito dell’Istituzione scolastica A) PUNTI DI FORZA INDICATORE DI PERFORMANCE POSITIVO • Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione (DSA, BES, studenti con disabilità e studenti di nazionalità non italiana) sono articolate ed efficaci. • • • Soddisfazione dei genitori Soddisfazione degli allievi Soddisfazione dei docenti • Le attività di continuità sono ben strutturate soprattutto attraverso progetti portati avanti nel tempo. La scuola realizza attività di orientamento alle realtà produttive e professionali del territorio. • Soddisfazione del personale ATA 38 • La scuola registra una bassa percentuale di abbandoni e trasferimenti in uscita. • L'organico è formato in prevalenza da personale di ruolo, stabile , di lunga esperienza. • La scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze per l'assegnazione degli incarichi • La scuola ha individuato la missione e le priorità pertinenti alla qualificazione delle peculiarità dei tre indirizzi di studio PUNTI DI DEBOLEZZA • Risultati non soddisfacenti nelle prove di valutazione nazionali o di Istituto per quanto concerne il biennio • Percentuale di studenti con giudizio sospeso o non ammessi alla classe successiva al disopra della media nazionale per quanto concerne l’asse matematico scientifico • Non adeguato raggiungimento del livello delle competenze chiave e di cittadinanza • Scarsa diffusione e condivisione di buone pratiche e insufficiente ricorso a pratiche didattiche innovative, basate su situazioni di apprendimento collaborativo e approcci meta cognitivi Non soddisfacente comunicazione scuola-famiglia • INDICATORE DI PERFORMANCE NEGATIVO • • • • Punteggi delle prove standardizzate Competenze chiave di matematica Competenze chiave e di cittadinanza Partecipazione delle famiglie alle attività proposte dalla scuola 39 • • Non diffuso coordinamento tra tutti gli insegnanti nella progettazione e nella verifica Insufficiente dotazione nelle due sedi di strumenti tecnologici (lim, pc, notebook, ecc), per uso didattico RELAZIONE TRA RAV E PDM E L’IDEA GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Dal rapporto di Autovalutazione, prodotto nell’anno scolastico 2014/15, sono emerse due criticità legate alla necessità di migliorare gli esiti scolastici (con particolare riguardo ai risultati nelle prove nazionali standardizzate) –PRIMA CRITICITA’- e alla necessità di incrementare le competenze Chiave di Cittadinanza –SECONDA CRITICITA’. L’idea guida, quindi, del nostro piano è diventata la necessità di migliorare i risultati scolastici soprattutto nell’asse scientifico-matematico, attraverso un’azione capillare sostenuta, rivolta ai docenti, tramite la diffusione di buone pratiche, l’innovazione metodologico-didattica e la formazione, ma rivolta anche agli studenti attraverso la realizzazione di corsi sul metodo di studio, corsi sull’acquisizione di competenze di codifica e decodifica di un testo misto con linguaggi settoriali ed interventi per lo sviluppo delle competenze chiave. In particolare il potenziamento della formazione dei docenti nella didattica innovativa e nel PNSD favorisce la trasformazione del modello trasmissivo della scuola ripensando i rapporti tra insegnamento/apprendimento, scuola/società e sortisce una ricaduta positiva sulla motivazione ad apprendere, sull’acquisizione di competenze trasversali e sulle capacità metacognitive degli studenti. Per quanto riguarda la seconda criticità, l’azione mira allo sviluppo delle competenze sociali personali, interpersonali e interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa 40 L’elemento di forza alla base del nostro Piano di Miglioramento è la voglia di migliorare la qualità dell’offerta formativa per produrre un apprendimento di qualità, rendendo le attività proposte veri e propri progetti al servizio dell’alunno. Si cercherà, dunque, nel corso del triennio, di potenziare gli elementi di forza e di eliminare le criticità emerse nel RAV. B) Individuazione dei progetti PROGETTO N.1 “FAVORIAMO IL SUCCESSO FORMATIVO” (LEGATO ALLA PRIMA CRITICITA’) B1) Analisi della criticità n. 1 ESITI SCOLASTICI – COMPETENZE CHIAVE DI ITALIANO E MATEMATICA (PRIMO E SECONDO BIENNIO) Analisi delle cause • • • • Inadeguata definizione dei livelli standard di competenze in tutte le discipline Inadeguato controllo dell’efficacia dell’attività didattica e dei risultati Mancata individuazione di indicatori comuni per la valutazione delle competenze Inadeguatezza nella progettazione di moduli di recupero dopo l’analisi dei risultatiintermedi B2) Traguardo di lungo periodo individuato L’intervento intende conseguire il seguente traguardo, così quantificabile e verificabile (cfr. RAV.): 41 TRAGUARDO INDICATORE • Ridurre il numero dei non ammessi e delle sospensioni del giudizio nelle classi intermedie • Migliorare le competenze chiave dell’asse dei Numero degli esiti al di sopra della linguaggi ed in particolare dell’ asse scientifico- sufficienza in matematica matematico (primo e secondo biennio) Numero degli studenti promossi alla classe successiva a giugno STANDARD descrittore numerico/evidenza osservabile • Riduzione del 10% delle non ammissioni e delle sospensioni di giudizio nelle classi intermedie • Adeguamento al benchmark di Roma nelle classi seconde, terze e quarte • • • Migliorare i risultati nelle prove standardizzate Numero degli esiti al di sopra delle media precedentemente raggiunta • Incremento di 10 punti % dei risultati uguali o superiori al 6 in Matematica negli scrutini finali Adeguamento alle medie regionali e nazionali delle scuole con contesto socioeconomico e culturale simile Accostamento alle medie regionali e nazionali delle scuole con contesto socioeconomico e culturale simile B3) Aree obiettivo dell’azione di miglioramento Le aree per le quali è progettata l’azione di miglioramento sono (cfr. RAV) : OBIETTIVO Diminuzione delle non ammissioni e delle Esiti scolastici sospensioni del giudizio nelle classi intermedie Miglioramento delle competenze chiave con particolare riguardo alla matematica (primo e secondo biennio) AREA Esiti scolastici 42 Miglioramento nelle prove nazionali standardizzate Risultati prove standardizzate nazionali B4) Azioni individuate Le azioni individuate per il raggiungimento del traguardo proposto sono: AZIONE AREA 1. Pianificazione di metodologie didattiche diversificate Curricolo, progettazione e ed incentivazione di progetti interdisciplinari valutazione RESPONSABILE Prof.ssa Gabriella Ratto 2. Somministrazione di prove strutturate comuni ed adozione di criteri di valutazione condivisi Curricolo, progettazione e valutazione Prof.ssa Laura Tommarello 3. Corso sul metodo di studio e di codifica e decodifica di un testo Curricolo, progettazione e valutazione Prof.ssa Bianca Maria Bellocchi 4. Corso per il recupero e/o potenziamento delle abilità e delle competenze Curricolo, progettazione e valutazione Prof. Daniela Fortini B5) Analisi di fattibilità I fattori presi in esame per l’analisi di fattibilità delle azioni relative al traguardo di lungo periodo sono: 43 A. Disponibilità di risorse finanziarie B. Disponibilità di risorse umane C. Disponibilità di tempi D. Disponibilità di spazi E. Disponibilità di attrezzature I descrittori sono: 1. Nessun controllo: l’attività dipende da fattori esterni di cui la scuola deve necessariamente tenere conto nel programmare le proprie attività 2. Controllo parziale: dipendenza da fattori esterni in parte prevedibili 3. Controllo completo: nessuna dipendenza da fattori esterni, la scuola dispone e controlla le risorse necessarie per l’azione individuata Azione 1 A 1 2 3 Azione 2 B X X D E X X A 1 2 3 Azione 3 B X A 1 2 3 Azione 4 C X B X A 1 2 C X C X B D E X D X C X X E X D X E X 44 3 X X X X B6) Valutazione d’impatto: previsione Le azioni progettate produrranno valore aggiunto, quantificato attraverso gli indicatori di processo e di esito, nei seguenti campi: A. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy B. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy C. Competenza di problemsolving D. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula E. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa F. Valutazione G. Rapporti con i genitori H. Rapporti con gli stakeholder territoriali I. Apprendimento organizzativo J. Innovazione organizzativa K. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale L. Dotazione di infrastrutture M. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno Con i seguenti profili di rischio: 1. Basso: si tratta di prassi ed azioni già in precedenza implementate e sperimentate; rispondono alle richieste esplicite degli stakeholder interni ed esterni e non cambiano in modo significativo la mission ed il profilo della scuola, che ha il completo controllo sulle risorse 45 necessarie (profilo di fattibilità:3); 2. Medio: si tratta di prassi e di azioni innovative, che ampliano la mission della scuola per venire incontro a richieste esplicite e precise degli stakeholder interni ed esterni; sono caratterizzate da un grado più elevato di complessità, in termini di tempo e di risorse necessarie; la scuola ha un controllo solo parziale su alcune di esse (profilo di fattibilità 2); 3. Alto: si tratta di prassi ed azioni innovative e complesse, articolate nel tempo e nello spazio, con un alto numero di attori coinvolti; sono azioni innovative che mirano ad ampliare la mission della scuola, per creare nuove prospettive e per stimolare l’emersione di nuovi bisogni negli stakeholder interni ed esterni; la scuola ha un controllo solo parziale sulla maggior parte di esse (profilo di fattibilità:1) Azione 1 A 1 2 3 B C D X E F G H I X X X X X X X X A X B X C X D X E X F X G X H X A B C D E F G X X X X X X A X B C D E F X X X X X J K L M X X X X I X J X K X L X M X H I J K L M X X X X X X X G X H X I J K L M X X X X X Azione 2 1 2 3 Azione 3 1 2 3 Azione 4 1 2 46 3 C) Articolazione delle azioni C1) Obiettivi di breve periodo L’intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: OBIETTIVO INDICATORE • Definire i livelli standard ed indicatori comuni per la valutazione delle competenze in tutte le discipline • Numero docenti impegnati nella progettazione didattica per competenze • Realizzare una didattica per competenze e partecipativa • Numero docenti impegnati in corsi di formazione sulla certificazione delle competenze e/o sulla didattica inclusiva e laboratoriale Numero programmazioni realizzate • STANDARD descrittore numerico/evidenza osservabile • 50% docenti impegnati nella progettazione didattica per competenza • 30% docenti impegnati in corsi di formazione sulla certificazione delle competenze e/o sulla didattica inclusiva e laboratoriale • Numero programmazioni realizzate almeno 80% • Progettare moduli di recupero dopo l’analisi dei risultati intermedi • Numero docenti impegnati nella progettazione di moduli di recupero per competenze • 30% docenti impegnati nella progettazione di moduli di recupero per competenze • Formulare sia prove strutturate comuni per classi parallele che esercitazioni su modello prove INVALSI. • Numero di prove comuni somministrate Numero di simulazioni INVALSI • 3 prove (iniziali, in itinere, finali) • 2 prove • 47 • somministrate Esiti delle prove • Miglioramento del 10% degli esiti raggiunti C2) Indicatori di processo Gli indicatori di processo individuati per il monitoraggio dell’azione di miglioramento (correlati ad un dato numerico o/e evidenze osservabili): AZIONE INDICATORE Monitoraggio del grado di percezione dell’efficacia Risultati questionario docenti del progetto da parte dei docenti della scuola Valutazione degli esiti Risultati scrutini intermedi e finali Somministrazione agli studenti di questionari di autovalutazione e rilevazione della percezione dell’efficacia dell’intervento Risultati questionari studenti C3) Fattori critici di successo: I fattori critici di successo individuati in relazione alla valutazione di fattibilità ed alla previsione di impatto sono: • • • Partecipazione all’attività di formazione finalizzata alla progettazione e alla valutazione delle competenze e/o alla didattica inclusiva Incremento delle azioni correttive documentate messe in atto Implementazione delle occasioni di condivisione, all’interno del processo di insegnamento/apprendimento, degli obiettivi programmati a breve, a medio e lungo tempo in sede di Dipartimento e nei Consigli di classe 48 D) Implementazione delle azioni relative al: PROGETTO N.1 “FAVORIAMO IL SUCCESSO FORMATIVO” Responsabile: Prof.ssa Daniela Fortini D1)Piano delle attività Fasi PLAN (da settembre a dicembre 2015) Attività • • Individuazione priorità da inserire nel POF Costituzione del Gruppo di lavoro per la stesura del Piano di miglioramento e del POFT Prodotti • • Stesura del POF e • individuazione dei progetti da attuare secondo la mission e la • vision dell’Istituto Indicatore Descrittori numerici/evidenze osservabili di performance Docenti coinvolti • Coinvolgimento del 50% dei docenti Genitori coinvolti • Coinvolgimento del 10% dei genitori nell’attività progettuale Avvio della stesura del Piano di miglioramento e del POFT 49 DO (da novembre 2015 a maggio 2016) • Attivazione dell’attività progettuale dei Dipartimenti disciplinari per l’elaborazione del curricolo d’Istituto • Progettazione condivisa della didattica disciplinare sulle competenze di base • • • Elaborazione di strumenti di monitoraggio per il controllo dell’efficacia dell’attività didattica e dei risultati • Attivazione di corsi sul metodo di studio • per gli studenti in difficoltà • • Attivazione di corsi per il recupero delle Avvio della stesura del curricolo d’Istituto • Stesura programmazioni disciplinari e di classe • Definizione dei livelli standard e rubriche di valutazione delle competenze Check List/ Questionari Modulo sul metodo di studio • Numero di studenti delle classi prime frequentanti i corsi Moduli corsi per competenze nella • Numero di studenti • n. 4 incontri di Dipartimenti • 50% docenti coinvolti in gruppi di lavoro • Aumento di 10 punti % di utilizzo degli strumenti di monitoraggio • Percentuale di partecipazione del 70% degli studenti segnalati ai corsi attivati 50 • • • • • Somministrazione di prove strutturate comuni in itinere e finali ed esercitazioni INVALSI Attuazione di progetti di consolidamento/potenziamento delle competenze chiave Attività di aggiornamento finalizzate all’acquisizione di metodologie inclusive e/o alla progettazione e valutazione delle competenze frequentanti i corsi literacy, numeracy, problemsolving/posing/codin g abilità e delle competenze di base Attivazione di corsi per il potenziamento delle abilità e competenze (problemsolving/posing e coding) Prove strutturate comuni in itinere e finali, esercitazioni INVALSI • Accostamento alle medie regionali e nazionali delle scuole con contesto socio-economico e culturale simile • 50% studenti coinvolti • 50% docenti coinvolti in corsi di formazione esterni o in rete Risultati delle prove DELE A2 – B1 – B2 DELF A2 – B1 – B2 PET (B1) – FCE (B2) Stage linguistico Festa della Lingua Biorform Laboratorio di scienze Mathesis Psicoanalisi e letteratura • Numero studenti coinvolti • • Numero di docenti frequentanti i corsi Corsi di formazione sulla didattica per competenze e relativa certificazione nella didattica digitale programmati dall’istituto o proposti da enti esterni o in rete • 51 CHECK (da marzo a giugno 2016) Creazione di un data base • Numero di materiali prodotti Analisi sulla soddisfazione degli stakeholder • Questionari • Percentuale superiore al 70% di riconsegna dei questionari distribuiti Analisi dei risultati della frequenza ai corsi • Numero studenti coinvolti • Percentuale di partecipazione del 50% degli studenti • Report dei dati dei monitoraggi dei progetti • Numero studenti coinvolti • Percentuale di partecipazione del 50% degli studenti • Analisi dei risultati delle prove comuni Analisi dei risultati delle prove INVALSI • Risultati ottenuti • Miglioramento del 10% degli esiti nelle competenza chiave di italiano e matematica. Numero studenti non • Riduzione del 10% degli studenti non • • Condivisione di materiale ed esperienze • • Rilevazione della soddisfazione di genitori, alunni, docenti, personale ATA • • Raccolta sistematica dei dati Incontri periodici del Team di miglioramento • • Rilevazione dati sulla frequenza dei corsi di recupero/potenziamento e delle certificazioni • Rilevazione dati sulla partecipazione ai progetti di consolidamento/potenziamento delle competenze chiave • Rilevazione dati sulle prove comuni • Rilevazioni dati sulle prove INVALSI • • • Report Analisi degli esiti degli • 52 scrutini • ACT (settembre 2016) ammessi o con sospensione del giudizio nelle classi intermedie ammessi o con sospensione del giudizio Rilevazione dati sugli esiti degli scrutini Possibile riprogettazione delle attività nel caso di non raggiungimento degli obiettivi prefissati Gantt del Piano FASI FIGURE COINVOLTE PLAN DS- FS POF –FS Autovalutazione–Gruppo di miglioramento DO Coordinatori di Dipartimento e di ClasseResponsabili progetti set ott nov dic gen feb mar apr mag giu set 53 CHECK FS POF- FS Autovalutazione –Gruppo di miglioramento- Responsabili progetti ACT DS – FS Autovalutazione-FS POF-Gruppo di miglioramento E) Verifica degli esiti del Piano E1)Registrazione degli esiti Obiettivo Indicatore Descrittore numerico/evidenza osservabile Standard fissato Risultato ottenuto E2) Valutazione d’impatto Azione……………………. A 1 2 3 B C D E F G H I J K L M 54 Campo: A. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy B. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy C. Competenza di problemsolving D. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula E. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa F. Valutazione G. Rapporti con i genitori H. Rapporti con gli stakeholder territoriali I. Apprendimento organizzativo J. Innovazione organizzativa K. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale L. Dotazione di infrastrutture M. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno Descrittore: 1. Molto rilevante: i risultati proposti sono stati raggiunti, le innovazioni ed i cambiamenti si sono tradotti in nuove prassi didattiche ed organizzative che sono diventate parte sistematica della cultura organizzativa della scuola. 2. Sufficientemente significativo: i risultati proposti sono stati raggiunti e le innovazioni ed i cambiamenti sono condivisi, diffusi e praticati, anche se non sono completamente diventati parte sistematica della cultura organizzativa della scuola. 3. Debole: i risultati proposti sono stati raggiunti solo in parte e le innovazioni ed i cambiamenti sono praticati solo da pochi ed in modo saltuario ed isolato E3) Fattori critici di successo: Si sono confermati/rivelati fattori critici di successo: 55 B) Individuazione dei progetti PROGETTO N.2 “POTENZIAMO LE COMPETENZE DI CITTADINANZA” (LEGATO ALLA SECONDA CRITICITA’) B1) Analisi della criticità n° 2 COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA Analisi delle cause • Mancata identificazione degli indicatori e delle rubriche di valutazione per le competenze di cittadinanza • Inadeguata consapevolezza della dimensione affettivo-motivazionale con episodi di disistima • Insufficiente partecipazione degli studenti a progetti curricolari ed extracurriculari a causa di una scarsa consapevolezza della valenza culturale delle iniziative offerte dalla scuola • Comunicazione scuola-famiglia poco efficace B2) Traguardo di lungo periodo individuato L’intervento intende conseguire il seguente traguardo, così quantificabile e verificabile (cfr. RAV.): TRAGUARDO INDICATORE • Potenziare le competenze di cittadinanza • Misurazione delle competenze STANDARD descrittore numerico/evidenza osservabile • Certificazione delle competenze di cittadinanza 56 • Educare alla cittadinanza attiva e al rispetto delle regole • Numero dei provvedimenti disciplinari • Riduzione 5% dei provvedimenti disciplinari • Sviluppare il senso di appartenenza ad una istituzione sociale attraverso una maggiore partecipazione alle attività d’Istituto (assemblea di Istituto, consigli di classe ecc) • Organizzazione delle attività didattiche autogestite ed istituzionali • Aumento del numero degli studenti coinvolti nelle attività didattiche autogestite ed istituzionali B3) Aree obiettivo dell’azione di miglioramento Le aree per le quali è progettata l’azione di miglioramento sono: OBIETTIVO AREA • Implementazione dell’impegno motivazionale • Esiti scolastici- Ambiente di apprendimento nell’affrontare le prove di valutazione • Sviluppo del senso di appartenenza ad una • Ambiente di apprendimento istituzione sociale attraverso una maggiore partecipazione alle attività d’Istituto • Educazione alla cittadinanza attiva e al • Ambiente di apprendimento- Integrazione con il territorio rispetto delle regole B4) Azioni individuate Le azioni individuate per il raggiungimento del traguardo proposto sono: AZIONE • Elaborazione di griglie di valutazione delle competenze • di cittadinanza • • Pianificazione di metodologie didattiche diversificate e • incentivazione di progetti interdisciplinari AREA Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Curricolo, progettazione e RESPONSABILE Prof.ssa Alessandra Gulotta Prof.ssa Patrizia Carvisiglia 57 • Condivisione con gli studenti degli obiettivi di apprendimento e delle rubriche di valutazione • valutazione Curricolo, progettazione e valutazione Docenti di classe B5) Analisi di fattibilità I fattori presi in esame per l’analisi di fattibilità delle azioni relative al traguardo di lungo periodo sono: A. Disponibilità di risorse finanziarie B. Disponibilità di risorse umane C. Disponibilità di tempi D. Disponibilità di spazi E. Disponibilità di attrezzature I descrittori sono: 1. Nessun controllo: l’attività dipende da fattori esterni di cui la scuola deve necessariamente tenere conto nel programmare le proprie attività 2. Controllo parziale: dipendenza da fattori esterni in parte prevedibili 3. Controllo completo: nessuna dipendenza da fattori esterni, la scuola dispone e controlla le risorse necessarie per l’azione individuata Azione 1 A 1 2 3 Azione 2 C D E X X A 1 2 B X B X C X X D X X E X 58 3 Azione 3 X A 1 2 3 B X C X D X E X X B6) Valutazione d’impatto: previsione Le azioni progettate produrranno valore aggiunto, quantificato attraverso gli indicatori di processo e di esito, nei seguenti campi: A. B. C. D. E. F. G. H. I. J. K. L. M. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy Competenza di problemsolving, posing, coding Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa Valutazione Rapporti con i genitori Rapporti con gli stakeholder territoriali Apprendimento organizzativo Innovazione organizzativa Promozione e valorizzazione delle competenze del personale Dotazione di infrastrutture Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno Con i seguenti profili di rischio: 1. Basso: si tratta di prassi ed azioni già in precedenza implementate e sperimentate; rispondono alle richieste esplicite degli stakeholder interni ed esterni e non cambiano in modo significativo la mission ed il profilo della scuola, che ha il completo controllo sulle risorse 59 necessarie (profilo di fattibilità:3); 2. Medio: si tratta di prassi e di azioni innovative, che ampliano la mission della scuola per venire incontro a richieste esplicite e precise degli stakeholder interni ed esterni; sono caratterizzate da un grado più elevato di complessità, in termini di tempo e di risorse necessarie; la scuola ha un controllo solo parziale su alcune di esse (profilo di fattibilità 2); 3. Alto: si tratta di prassi ed azioni innovative e complesse, articolate nel tempo e nello spazio, con un alto numero di attori coinvolti; sono azioni innovative che mirano ad ampliare la mission della scuola, per creare nuove prospettive e per stimolare l’emersione di nuovi bisogni negli stakeholder interni ed esterni; la scuola ha un controllo solo parziale sulla maggior parte di esse (profilo di fattibilità:1) Azione 1 1 2 3 A B C D E F G H I J K L M X X X X X X X X X X X X X A B C D E F G H I J K L M X X X X Azione 2 1 2 3 X X X X X X A B C D E F X X X X X X X X X I J K L M X X X X X Azione 3 1 2 3 G H X X C) Articolazione delle azioni C1) Obiettivi di breve periodo 60 L’intervento intende conseguire i seguenti obiettivi: OBIETTIVO INDICATORE • Definire i livelli standard ed indicatori comuni per la valutazione delle competenze di cittadinanza • • Stimolare l’autovalutazione degli studenti • • Migliorare la comunicazione scuola-famiglia • Numero docenti impegnati nella definizione delle rubriche di valutazione delle competenze di cittadinanza Adeguamento alle rubriche di valutazione Aggiornamento del sito dell’Istituto STANDARD descrittore numerico/evidenza osservabile • 50% docenti impegnati • • Aumento della responsabilizzazione degli studenti nell’affrontare le prove % visite al sito C2) Indicatori di processo Gli indicatori di processo individuati per il monitoraggio dell’azione di miglioramento (correlati ad un dato numerico o/e evidenze osservabili): AZIONE INDICATORE Monitoraggio del grado di percezione dell’efficacia Risultati questionario docenti dei progetti da parte dei docenti della scuola Valutazione degli esiti in termini di competenze Risultati scrutini intermedi e finali Somministrazione agli studenti di questionari di autovalutazione e rilevazione della percezione dell’efficacia dell’intervento Risultati questionari studenti C3) Fattori critici di successo: I fattori critici di successo individuati in relazione alla valutazione di fattibilità ed alla previsione di impatto sono: 61 • • • • Partecipazione ai progetti curricolari ed extracurricolari Applicazione diffusa delle rubriche di valutazione delle competenze chiave di cittadinanza Certificazione delle competenze Implementazione della condivisione, all’interno del processo di insegnamento/apprendimento, degli obiettivi programmati a breve, a medio e lungo termine al fine dell’autovalutazione D) Implementazione delle azioni relative al: PROGETTO N.2 “POTENZIAMO LE COMPETENZE DI CITTADINANZA” Responsabile: Prof.ssa Antonella D’Alessandri D1)Piano delle attività Fasi Attività Prodotti Indicatore Descrittori numerici/evidenze osservabili di performance 62 PLAN (da settembre a dicembre 2015) DO (da novembre 2015 a maggio 2016) • Condivisione nei Dipartimenti di proposte e esperienze di metodologie didattiche da incrementare/implementare, orientate all’acquisizione di competenze, compresa la didattica laboratoriale e digitale • Condivisione nei Dipartimenti dei punti di forza e criticità • Condivisione di attività che coinvolgono più direttamente la dimensione di tipo affettivomotivazionale • Elaborazione di progetti per la realizzazione di attività orientate alla promozione dell'educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità • Ricerca-azione di interventi sull’ambiente di apprendimento e implementazione di apprendimento laboratoriale e digitale. • Definizione delle rubriche di valutazione delle competenze di cittadinanza • Rubriche di valutazione delle competenze • Attuazione dei progetti di consolidamento/potenziamento delle competenze di cittadinanza Giornata della Memoria “La vita, amico, è l’arte dell’incontro” • Proposte di progetto • Numero progetti • Numero docenti coinvolti nella definizione delle rubriche • 20% docenti impegnati nella definizione delle rubriche • Numero studenti coinvolti • 50% studenti coinvolti 63 CHECK (da marzo a giugno 2016) ACT (settembre 2016) • Quotidiano in classe La scuola fa bene alla salute Teatro a impatto zero Educare i giovani al volontariato Dialogo a più voci Giochi sportivi studenteschi Hate speech • Analisi sulla Rilevazione della soddisfazione di soddisfazione degli genitori, alunni, docenti, personale ATA stakeholder • • Raccolta sistematica dei dati Incontri periodici del Team di miglioramento • Report • Rilevazione dati sulla partecipazione ai progetti di consolidamento/potenziamento delle competenze di cittadinanza • Report dei dati dei monitoraggi dei progetti • Questionari • Percentuale superiore al 70% di riconsegna dei questionari distribuiti • Numero studenti coinvolti • Percentuale di partecipazione del 50% degli studenti Possibile riprogettazione delle attività nel caso di non raggiungimento degli obiettivi prefissati 64 Gantt del Piano FASI FIGURE COINVOLTE PLAN DS- FS POF –FS Autovalutazione– Gruppo di miglioramento- Coordinatori di Dipartimento DO Coordinatori di Dipartimento e Responsabili dei progetti CHECK FS POF- FS Autovalutazione -Gruppo di miglioramento- Responsabili progetti ACT DS – FS Autovalutazione-FS POF- Gruppo di miglioramento set ott nov dic gen feb mar apr mag giu set E) Verifica degli esiti del Piano (facoltativo) 65 E1) Registrazione degli esiti Obiettivo Indicatore Descrittore numerico/evidenza osservabile Standard fissato Risultato ottenuto E2) Valutazione d’impatto Azione……………………. A 1 2 3 B C D E F G H I J K L M Campo: N. Esiti di apprendimento degli studenti nella literacy O. Esiti di apprendimento degli studenti nella numeracy P. Competenza di problemsolving Q. Innovazione delle modalità di lezione e conduzione in aula R. Organizzazione della progettazione e della programmazione formativa S. Valutazione 66 T. Rapporti con i genitori U. Rapporti con gli stakeholder territoriali V. Apprendimento organizzativo W. Innovazione organizzativa X. Promozione e valorizzazione delle competenze del personale Y. Dotazione di infrastrutture Z. Capacità di proiezione e di comunicazione dell’istituto verso l’esterno Descrittore: 4. Molto rilevante: i risultati proposti sono stati raggiunti, le innovazioni ed i cambiamenti si sono tradotti in nuove prassi didattiche ed organizzative che sono diventate parte sistematica della cultura organizzativa della scuola. 5. Sufficientemente significativo: i risultati proposti sono stati raggiunti e le innovazioni ed i cambiamenti sono condivisi, diffusi e praticati, anche se non sono completamente diventati parte sistematica della cultura organizzativa della scuola. 6. Debole: i risultati proposti sono stati raggiunti solo in parte e le innovazioni ed i cambiamenti sono praticati solo da pochi ed in modo saltuario ed isolato E3) Fattori critici di successo: Si sono confermati/rivelati fattori critici di successo (cfr. quadro C3): E4) STRATEGIE DI CONDIVISIONE DEL PDM ALL’INTERNO DELLA SCUOLA Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Considerazioni nate dalla condivisione 67 Incontro informativo sugli obiettivi, le azioni, le risorse, i soggetti coinvolti nel processo di miglioramento individuati nell’autovalutazione d’Istituto Discussione sui tempi dell’azione, della verifica intermedia e finale dei risultati della attività Elaborazione dei monitoraggi intermedio e finale dello stato di avanzamento delle attività e definizione dei tempi di attuazione Risultati del monitoraggio intermedio ed eventuali azioni correttivo Docenti dei dipartimenti Risultati del monitoraggio finale Collegio docenti Consiglio d’Istituto Docenti dei dipartimenti Gruppo di miglioramento e Commissione PTOF Collegio docenti 68 E5) Budget complessivo Progetti Costi Progetto 1 gruppo di miglioramento – 20 h x 7 x 17,50 “FAVORIAMO IL materiale di consumo SUCCESSO FORMATIVO” corso metodo di studio – 10 h x 3 x 35,00 corsi di recupero/ potenziamento –10 h x 6 x 35,00 Incontri di formazione con esperti esterni ( 20 ore x 56,04€- lordo IRAP) Progetto 2 “POTENZIAMO LE COMPETENZE DI CITTADINANZA” Totale 2.450 € 100 € 1.050 € 2.100 € 1.201,8€ Totale progetto 1 gruppo di miglioramento – 20 x 7 x 17,50 materiale di consumo acquisto materiale didattico Incontri di formazione con esperti esterni ( 12 ore x 56,04€- lordo IRAP) 6.820,8 € 2.450 € 100 € 500 € 672.48€ Totale progetto 2 3.722,48€ Totale 10.543,28€ 69