magnesio - Mineral Test

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magnesio - Mineral Test
MAGNESIO
Il 30-40% del magnesio nell’organismo si trova nei muscoli e tessuti molli, l’1% nei fluidi
extracellulari e il rimanente nello scheletro.
Le funzioni del magnesio nei tessuti molli, come cofattore di molti enzimi, sono coinvolte nel
metabolismo energetico, sintesi proteica, sintesi dell’RNA e DNA, e mantenimento del
potenziale elettrico dei tessuti nervosi e delle membrane cellulari. Di particolare importanza,
riguardo agli effetti patologici della carenza di magnesio, è il ruolo di questo elemento nella
regolazione dei flussi di potassio ed il suo coinvolgimento nel metabolismo del calcio.
Tra le prime conseguenze patologiche della carenza di magnesio ci sono difetti neuromuscolari o
neurologici, alcuni dei quali probabilmente riflettono l’influenza del magnesio sul flusso di potassio
all’interno dei tessuti. Così, una diminuzione dello stato del magnesio produce anoressia, nausea,
debolezza muscolare, letargia, barcollamento, e, se la carenza è prolungata, perdita di peso.
Progressivamente aumentando la gravità e la durata della carenza ci sono manifestazioni di
aumentata irritabilità, ipereccitabilità, spasmi muscolari, conducendo infine alle convulsioni.
Aritmia cardiaca ed edema polmonare frequentemente hanno conseguenze fatali.
La carenza di magnesio nella dieta, tale da provocare patologie, è rara. Il magnesio è ampiamente
distribuito in alimenti animali e vegetali, e altre variabili geochimiche e ambientali raramente
influiscono sul suo contenuto nei cibi. Molti vegetali verdi, semi di legumi, fagioli e noci sono
ricchi di magnesio, come pure alcuni molluschi, spezie e farina di soia; tutti questi contengono di
solito più di 500mg/Kg di peso fresco. Sebbene molti chicchi di cereali grezzi siano sorgenti
ragionevoli di magnesio, molte farine altamente raffinate, tuberi, frutti, funghi e molti oli e grassi
contribuiscono poco (<100 mg/Kg peso fresco). L’amido di mais e l’amido di riso raffinato hanno
contenuti di magnesio estremamente bassi. Alti consumi di fibre nella dieta (40–50 g/giorno)
abbassano l’assorbimento del magnesio.
In studi di bambini con carenza proteico-calorica sono stati riportati segni neurologici come
l’iperirritabilità, apatia, tremori ed atassia occasionale, accompagnati da basse concentrazioni di
potassio e magnesio nel muscolo scheletrico e bilanci fortemente negativi di magnesio. C’è da
notare che tutti questi effetti sono migliorati o scomparsi aumentando il magnesio per via orale.
Il magnesio di origine alimentare è relativamente innocuo. Contaminazione di approvvigionamenti
idrici e alimentari con sali di magnesio ha causato ipermagnesiemia, nausea, ipotensione e diarrea.