comunicato stampa turismo estivo: raggiunto il

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comunicato stampa turismo estivo: raggiunto il
Roma, 3 agosto 2013
COMUNICATO STAMPA
TURISMO ESTIVO: RAGGIUNTO IL ‘PUNTO DI FRENATA’
ITALIANI +0,9% (RISPETTO AL -19% DEL 2012) E STRANIERI +3%
MA GIRO D’AFFARI -3% E LAVORATORI -5%
DESTINAZIONE ITALIANI: 87% (vs 77%) ITALIA E 13% (vs 19%) ESTERO
BOCCA: “IL GOVERNO SUPPORTI L’ARRESTO DELLA CADUTA DI UNO
DEI POCHI SETTORI IN GRADO DI FAR RIPARTIRE L’ECONOMIA”
“Il turismo estivo in Italia potrebbe aver raggiunto il ‘punto di frenata’ della crisi,
conteggiando un lieve incremento tra arrivi e pernottamenti di italiani e stranieri, sia
alberghieri sia extralberghieri, pur mostrando ancora un calo di fatturato dovuto ai prezzi
più bassi ed una flessione dei lavoratori”. È il commento del Presidente di Federalberghi,
Bernabò Bocca, alla lettura di un’indagine last minute svolta sui consumi turistici estivi
degli italiani.
“Certo, -avverte Bocca- questo dato leggermente positivo non può farci gridare al
miracolo. Parliamo infatti di un modesto rialzo rispetto ai dati del 2012, quando ci fu un calo
del 19%. Credere pertanto che tutti i problemi siano risolti e che da oggi in poi il settore
possa riprendere il suo cammino senza difficoltà è pura utopia.
“La gravissima recessione, nella quale i Paesi maggiormente industrializzati e
turisticamente avanzati ancora si trovano, -aggiunge il Presidente degli Albergatori Italianiha bisogno di ulteriori indicatori positivi per cominciare a sperare.
“Ma è con enfasi che possiamo dire -sottolinea Bocca- come il turismo italiano
suoni un campanello prima di tanti altri settori produttivi, ben più considerati ed incentivati
del nostro, attirando l’attenzione dei sistemi economici mondiali sul fatto che l’Italia turistica
potrebbe rappresentare il segnale di ripresa che il mondo intero va attendendo.
“A questo punto -conclude Bocca- il Governo presieduto da Enrico Letta non deve
perdere l’occasione e cogliere l’attimo, definendo con immediatezza un pacchetto-turismo
che pianifichi con urgenza, tra l’altro, misure volte da un lato a recuperare posti di lavoro,
elemento alla base della qualificazione delle aziende e dall’altro lato ad attivare canali di
accesso al credito rapido ed agevolato per ridare alle imprese quella liquidità
indispensabile per rammodernare le strutture e farci arrivare in tempi rapidi ad una offerta
potenziata, finanziando al contempo una capillare campagna promozionale dell’immagine
Italia sia all’interno del nostro Paese sia nel resto del mondo”.
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LE VACANZE ESTIVE DEGLI ITALIANI
LA METODOLOGIA DELL’INDAGINE – L’indagine è stata realizzata dalla
Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions ed effettuata
dal 24 al 30 luglio con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) ad un campione di 1.200
italiani maggiorenni rappresentativi degli oltre 60 milioni di connazionali maggiorenni e
minorenni.
QUANTI IN VACANZA – Si ferma la caduta registrata essenzialmente nell’estate
2012 di italiani che nel quadrimestre estivo (giugno-settembre) hanno trascorso o
trascorreranno una breve vacanza fuori dalle proprie mura domestiche, dormendo almeno
1 notte fuori casa.
Sono infatti il 45,1%, pari a circa 27 milioni di persone tra maggiorenni e minorenni,
(rispetto al 44,7% dell’estate 2012, per una crescita dello 0,9%) gli italiani che hanno già
fatto o si apprestano a fare vacanze tra giugno e settembre.
Gli indecisi sono appena il 2% (rispetto al 6% del 2012) a conferma di una situazione
ormai consolidata.
La durata delle vacanze estive quest’anno è mediamente di 11 notti, come nel 2012
e nell’ 87% dei casi gli italiani rimarranno in Italia (rispetto al 77% del 2012) mentre nel
13% andranno all’estero (rispetto al 19% del 2012).
Il giro d’affari si attesta sui 14,9 miliardi di Euro rispetto ai 15,3 miliardi di Euro del
2012 (-3%) frutto di una spesa complessivamente inferiore in diretta conseguenza del
maggior numero d’italiani che resteranno nei confini nazionali.
Per quanto riguarda la clientela straniera, dai dati dell'Osservatorio Federalberghi
emerge un incremento tendenziale del 3%, mentre si conferma purtroppo la tendenza ad
un calo dell'occupazione (circa il 5%).
QUANTI NON IN VACANZA – Come nel 2012 oltre 30 milioni di connazionali
rimangono a casa questa estate.
I motivi per i quali questa fetta maggioritaria di connazionali non si muove di casa,
sono dovuti nel 54% dei casi a motivi economici rispetto al 52% del 2012.
Un altro 20,4% dichiara motivi di salute, il 10,7% parla di motivi famigliari, un 7,5%
dichiara di non poter partire per motivi di lavoro ed un 8,3% indica che farà vacanze in un
altro periodo.
TUTTI IN ITALIA – Nella generalità dei casi la vacanza estiva degli italiani è
‘consumata’ in località marine.
Il 69,1% rispetto al 67,9% del 2012 preferisce la spiaggia, con il dettaglio che vede il
47,7% che sceglie il mare della Penisola o delle due isole maggiori (rispetto al 59,8% del
2012), mentre addirittura il 21,4% (in netta ascesa rispetto all’8,1% del 2012) si riversa
nelle isole minori.
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Segue in classifica generale la montagna con il 16,6% delle preferenze (rispetto al
15,6% del 2012) ed in crescita le località d’arte maggiori e minori con il 4,2% (rispetto al
3,3% del 2012).
In calo le località termali e del benessere con il 2,9% della domanda (rispetto al
4,2% del 2012), in calo anche le località lacuali dove si attesta l’1,4% della domanda
complessiva italiana (rispetto al 2% del 2012).
LA VACANZA ALL’ESTERO – Per chi sceglie di “espatriare” la scelta ricade
essenzialmente sulle grandi capitali europee a discapito dei mari tropicali/località
esotiche.
Le grandi capitali europee raccolgono il 43,5% della domanda (rispetto al 50,4%
del 2012).
I mari tropicali/località esotiche scendono al 15,2% dal 18% del 2012.
Crollo delle Canarie al 28,9% dal 51,8% del 2012 e del Mar Rosso al 32,3% dal
48,2% del 2012.
LA SPESA MEDIA – La spesa stimata per la vacanza estiva principale (comprensiva
di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) è di 723 Euro (rispetto ai 741 Euro del 2012).
Nel dettaglio, per la vacanza in Italia vengono spesi in media a persona 670 Euro
rispetto ai 655 Euro del 2012.
Per la vacanza oltreconfine la spesa media pro-capite si attesta invece sui 1.062
Euro rispetto ai 1.055 Euro del 2012.
Il giro d’affari complessivamente prodotto è di 14,9 miliardi di Euro, in calo del 3%
rispetto all’estate 2012.
DOVE DORMIRE – Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli italiani per trascorrere
le proprie vacanze estive, l’albergo rimane il leader incontrastato, vedendo premiata,
almeno in questo, l’accorta politica dei prezzi praticati.
Il 30,6% lo sceglie rispetto al 31,5% del 2012.
Seguono, nell’ordine, la casa di parenti o amici con il 19,3% rispetto al 16,7% del
2012, la casa di proprietà con il 14,1% (14,8% nel 2012), il villaggio turistico col 9,6%
(8,6% nel 2012), l’appartamento in affitto con il 9,4% (10,2% nel 2012).
Cresce il residence col 7,1% (5,7% nel 2012), in calo il campeggio con il 2,8% (3,3%
nel 2012), stabili i bed&breakfast con il 2%, in calo l’agriturismo con l’1% (1,2% nel 2012).
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Emilio La Serra - Capo Ufficio Stampa - cell.3388975189
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