Istituto per le Opere di Religione Finance Department Definition of

Transcript

Istituto per le Opere di Religione Finance Department Definition of
Cartolarizzazioni di mini-bond
Focus sul trattamento prudenziale
attuale e futuro
Milano, maggio 2015
Agenda
1.
Introduzione
2.
Framework attuale delle cartolarizzazioni
3.
Framework futuro delle cartolarizzazioni
4.
Mini-bond vs cartolarizzazioni di mini-bond
5.
Conclusioni
2
Introduzione
Perché cartolarizzazioni di mini-bond

I mini-bond sono particolari strumenti obbligazionari emessi da Piccole e Medie Imprese (PMI), introdotti come
fattispecie dal Decreto Sviluppo del 2012 come parziale soluzione a due problematiche:
–
Eccessivo uso del canale bancario da parte delle PMI (66,5% del totale delle passività contro una media
europea del 50%*)
–
Credit crunch post crisi economica del 2007-2008

La dimensione media di un’emissione di mini-bond è compresa in un range di 5-10 milioni di euro con un
rendimento medio compreso tra il 5% ed il 6,5%. Nel corso del Q4 2014, l’emissione dei mini-bond ha raggiunto la
cifra di 131 milioni di euro con una market size totale sul mercato ExtraMot pari a 740 milioni di euro**

La ridotta dimensione media di una singola emissione di mini-bond rende questo strumento sostanzialmente
illiquido. In questa situazione, la strutturazione di una cartolarizzazione può aiutare a risolvere tale problematica
per le seguenti ragioni:
INCREMENTO DELLA
LIQUIDITA’ DEI TITOLI
INCREMENTO DELLA
BASE DEGLI
INVESTITORI
3
*Fonte dati: Banca d’Italia
**Fonte dati: Barometro Minibond 2014
• Il meccanismo della cartolarizzazione, che prevede la selezione degli
asset e la successiva cessione in blocco ad una SPV, aumenta la
liquidità delle tranche emesse dal veicolo. Maggiore è la size del pool
di asset maggiore è la liquidità dei titoli emessi
• Il meccanismo di tranching, che permette l’emissione di diverse
tipologie di titoli con diversi profili rischio/rendimento, permette di
incrementare la base dei possibili investitori. Alcune tranche (le più
senior) possono essere acquistate da banche mentre altre (le più junior)
possono essere acquistate da hedge funds
© 2015 Deloitte Touche Tohmatsu
Framework attuale delle cartolarizzazioni
Le attuali metodologie per il calcolo dei requisiti patrimoniali

L’attuale framework regolamentare delle cartolarizzazioni prevede che le banche possano utilizzare gli approcci
IRB o Standard per il calcolo dei requisiti di capitale a seconda della presenza o meno di modelli interni
validati per i sottostanti oggetto di cartolarizzazione
APPROCCIO STANDARD
RATING BASED APPROACH (RBA)*
RATING BASED APPROACH (RBA)
Approccio Standard basato su matrici Classi di rating
– Risk Weight
Approccio Internal Rating basato su matrici Classi di
rating – Risk Weight
LOOK-THROUGH APPROACH

4
APPROCCIO IRB
SUPERVISORY FORMULA APPROACH (SFA)
Media ponderata dei RW dei crediti sottostanti
calcolati secondo la metodologia standard del rischio
di credito
Supervisory formula approach (parametri chiave: PD,
LGD, Granularità, Thickness, Attachment)
1250%
1250%
Ad esempio, il RW calcolato secondo l’approccio Standard per un RMBS di elevata qualità creditizia (rating AAA)
è pari a 20% mentre, per la stessa posizione, il RW calcolato secondo la metodologia IRB è pari al 7%. In
entrambi i casi i RW rappresentano il floor previsto dai due approcci
*L’Inferred Rating Approach è incluso nello Standard - RBA
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Framework futuro delle cartolarizzazioni
“Revisions to the securitisations framework” del dicembre 2014

Nel dicembre 2014, il Basel Committee on Banking Supervision (BCBS) ha rilasciato la versione definitiva del
Basel III document “Revisions to the securitisations framework” finalizzato a superare gli attuali limiti di calcolo
dei requisiti di capitale per le cartolarizzazioni detenute nel banking book. Tale versione sarà efficace a
partire dal 1 gennaio 2018

L’innovazione principale della nuova metodologia è una nuova gerarchia degli approcci comune sia per
l’approccio Standard sia per l’approccio IRB
NUOVA GERARCHIA DEGLI APPROCCI
Internal Rating-Based Approach
PRINCIPALI DRIVER DELLA REVISIONE

Nella realizzazione della review metodologica, il
Comitato è stato guidato dall’intenzione di evitare:
– Eccessiva dipendenza da rating esterni
d’agenzia
– Risk weight eccessivamente bassi (alti)
per cartolarizzazioni di buona (scarsa)
qualità creditizia
– Cliff effect
– Scarsa risk sensitivity

I commenti inviati dall’Industry al secondo
Consultative Document sono stati recepiti solo in
parte.
Il
risultato
è
un
documento
sostanzialmente
in
linea
con
quanto
predisposto nel 2013 con pochi cambiamenti
che non ne modificano la sostanza
External Rating-Based Approach
Standardised Approach
1250%
5
© 2015 Deloitte Touche Tohmatsu
Framework future delle cartolarizzazioni
La nuova gerarchia degli approcci
APPROCCIO
IRBA
6
DESCRIZIONE
• L’Internal Rating-Based Approach si basa sul calcolo dei requisiti di capitale dei singoli sottostanti
secondo la metodologia IRB più la relativa perdita attesa (Kirb). Questo approccio può quindi
essere utilizzato solo da banche che hanno modelli interni validati sulle asset class oggetto di
cartolarizzazione; il nuovo documento non modifica gli attuali standard di calcolo del parametro Kirb
• Come per il Supervisory Formula Approach (SFA), il calcolo del requisito di capitale dipende dal livello
di credit enhancement (L), thickness della tranche (T), granularità (N), expected loss given default
(ELGD), Kirb del portafoglio e supervisory parameter “p” rappresentativo della differenza di capitale
regolamentare pre e post cartolarizzazione
ERBA
• Per poter utilizzare tale approccio, il titolo deve essere provvisto di rating esterno (o rating inferred)
fornito da un ECAI. L’approccio ERBA necessita poi di maturity e thickness (per le tranche non senior)
• L’Inferred Rating è incluso nell’ External Rating-Based Approach
SA
• Il requisito di capitale calcolato secondo lo Standardised Approach è funzione del requisito di capitale
calcolato secondo le ponderazioni previste dal rischio di credito (Ksa) e del parametro “W”
rappresentativo delle delinquencies a 90 giorni
• L’utilizzo del parametro Ksa riduce il requisito di capitale se confrontato con il Simplified SFA introdotto
nel primo Consultative Document
1250%
• Se nessuno degli approcci precedenti risulta applicabile, al titolo è applicato un risk weight pari a
1250%
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Mini-bond vs cartolarizzazioni di mini-bond
Confronto tra requisiti prudenziali – hp: tranche rated & banca IRB

Di seguito è proposto un confronto tra mini-bond e cartolarizzazioni di mini-bond in termini di requisiti di capitale
sia con l’attuale framework regolamentare sia con il framework atteso. Il confronto è effettuato ipotizzando
tranche rated detenute da una banca IRB (hp: maturity superiore a 5 anni)
MINI-BOND
MINI-BOND
UNDERLYING
SEC. (CURRENT)
HP
SECURITISATION OF
MINIBONDS
BANKING/TRA
DING BOOK
SECURITISATION OF
MINIBONDS
BANKING
BOOK
HP
RBA
HP
IRBA
SME
CORPORATE
UNDERLYING
SIZE (€)
15.000.000,00
SIZE (€)
GRANULARITY (N)
EXTERNAL
COUNTERPART
RATING
PD
LGD
CAPITAL
REQUIREMENT (%)
CAPITAL
REQUIREMENT(€)
7
BBB0,55%
SEC. (NEW)
SME
CORPORATE
300.000.000,00
20
SIZE (€)
300.000.000,00
GRANULARITY (N)
SENIOR (%)
70%
MEZZANINE (%)
20%
JUNIOR (%)
10%
RATING SENIOR
AA+
AVG UNDERLYING PD
RATING MEZZANINE
BBB
ELGD
NR
KIRB
45%
RATING JUNIOR
6,8%
1.025.343,93
SME
CORPORATE
UNDERLYING
20
SENIOR (%)
70%
MEZZANINE (%)
20%
JUNIOR (%)
10%
0,55%
45%
7,08%
REQ % SENIOR
0,64%
REQ % SENIOR
REQ % MEZZANINE
6,00%
REQ % MEZZANINE
14,4%
REQ % JUNIOR
100%
REQ % JUNIOR
93,1%
1,2%
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Mini-bond vs cartolarizzazioni di mini-bond
Confronto tra requisiti prudenziali – hp: tranche rated & banca STD

Di seguito è proposto un confronto tra mini-bond e cartolarizzazioni di mini-bond in termini di requisiti di capitale
sia con l’attuale framework regolamentare sia con il framework atteso. Il confronto è effettuato ipotizzando
tranche rated detenute da una banca STD (hp: maturity superiore a 5 anni)
MINI-BOND
MINI-BOND
UNDERLYING
SEC. (CURRENT)
HP
SECURITISATION OF
MINIBONDS
BANKING/TRA
DING BOOK
SECURITISATION OF
MINIBONDS
BANKING
BOOK
HP
RBA
HP
ERBA
SME
CORPORATE
UNDERLYING
SIZE (€)
15.000.000,00
SIZE (€)
GRANULARITY (N)
EXTERNAL
COUNTERPART
RATING
TIPOLOGIA RISCHIO
CREDITO
CLASSE RATING
CAPITAL
REQUIREMENT (%)
CAPITAL
REQUIREMENT(€)
8
BBBCORPORATE
3
1.200.000,00
SME
CORPORATE
300.000.000,00
20
SENIOR (%)
70%
MEZZANINE (%)
20%
JUNIOR (%)
10%
RATING SENIOR
AA+
RATING MEZZANINE
BBB
RATING JUNIOR
8%
SEC. (NEW)
NR
SME
CORPORATE
UNDERLYING
SIZE (€)
300.000.000,00
GRANULARITY (N)
20
SENIOR (%)
70%
MEZZANINE (%)
20%
JUNIOR (%)
10%
RATING SENIOR
AA+
RATING MEZZANINE
BBB
RATING JUNIOR
REQ % SENIOR
1,60%
REQ % SENIOR
REQ % MEZZANINE
8,00%
REQ % MEZZANINE
REQ % JUNIOR
100%
REQ % JUNIOR
NR
2,4%
19,84%
100%
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Mini-bond vs cartolarizzazioni di mini-bond
Confronto tra requisiti prudenziali – hp: tranche unrated & banca IRB

Di seguito è proposto un confronto tra mini-bond e cartolarizzazioni di mini-bond in termini di requisiti di capitale
sia con l’attuale framework regolamentare sia con il framework atteso. Il confronto è effettuato ipotizzando
tranche unrated detenute da una banca IRB (hp: maturity superiore a 5 anni)
MINI-BOND
MINI-BOND
UNDERLYING
SEC. (CURRENT)
HP
SECURITISATION OF
MINIBONDS
BANKING/TRA
DING BOOK
SECURITISATION OF
MINIBONDS
BANKING
BOOK
HP
SFA
HP
IRBA
SME
CORPORATE
UNDERLYING
SIZE (€)
15.000.000,00
SIZE (€)
GRANULARITY (N)
EXTERNAL
COUNTERPART
RATING
PD
BBB0,55%
CAPITAL
REQUIREMENT(€)
9
300.000.000,00
20
70%
MEZZANINE (%)
20%
JUNIOR (%)
10%
0,55%
45%
ELGD
CAPITAL
REQUIREMENT (%)
SME
CORPORATE
SENIOR (%)
AVG UNDERLYING PD
LGD
SEC. (NEW)
KIRB
45%
7,08%
6,8%
1.025.343,93
SME
CORPORATE
UNDERLYING
SIZE (€)
300.000.000,00
GRANULARITY (N)
20
SENIOR (%)
70%
MEZZANINE (%)
20%
JUNIOR (%)
10%
AVG UNDERLYING PD
ELGD
0,55%
45%
KIRB
7,08%
REQ % SENIOR
0,6%
REQ % SENIOR
REQ % MEZZANINE
3,8%
REQ % MEZZANINE
14,4%
REQ % JUNIOR
93,1%
REQ % JUNIOR
82,2%
1,2%
© 2015 Deloitte Touche Tohmatsu
Mini-bond vs cartolarizzazioni di mini-bond
Confronto tra requisiti prudenziali – hp: tranche unrated & banca STD

Di seguito è proposto un confronto tra mini-bond e cartolarizzazioni di mini-bond in termini di requisiti di capitale
sia con l’attuale framework regolamentare sia con il framework atteso. Il confronto è effettuato ipotizzando
tranche unrated detenute da una banca STD (hp: delinquencies pari a 0%)
MINI-BOND
MINI-BOND
UNDERLYING
SIZE (€)
SEC. (CURRENT)
HP
SECURITISATION OF
MINIBONDS
BANKING/TRA
DING BOOK
SECURITISATION OF
MINIBONDS
BANKING
BOOK
HP
LOOK THR.
HP
SA
UNDERLYING
SME
CORPORATE
UNDERLYING
SME
CORPORATE
15.000.000,00
SIZE (€)
RATING ESTERNO
ECAI
TIPOLOGIA RISCHIO
CREDITO
CLASSE RATING
CAPITAL
REQUIREMENT (%)
CAPITAL
REQUIREMENT(€)
10
SEC. (NEW)
GRANULARITY (N)
BBBCORPORATE
3
70%
MEZZANINE (%)
20%
JUNIOR (%)
10%
PD CREDIT RISK
REQ % SENIOR
REQ % MEZZANINE
1.200.000,00
20
SENIOR (%)
LGD
8%
300.000.000,00
REQ % JUNIOR
100%
45%
8%
26,7%
80%
SME
CORPORATE
SIZE (€)
300.000.000,00
GRANULARITY (N)
20
SENIOR (%)
70%
MEZZANINE (%)
20%
JUNIOR (%)
10%
AVG UNDERLYING PD
ELGD
0,55%
45%
KSA
8%
REQ % SENIOR
1,2%
REQ % MEZZANINE
28,6%
REQ % JUNIOR
97,7%
© 2015 Deloitte Touche Tohmatsu
Conclusioni
Principali evidenze

Le cartolarizzazioni di mini-bond consentono notevoli risparmi di capitale per le banche validate IRB sulle
asset classe oggetto di cartolarizzazione

Ad oggi, il risparmio di capitale è significativo anche per le banche Standard nel caso in cui le tranche
detenute siano caratterizzate da un rating esterno d’agenzia

Tuttavia, il potenziale vantaggio delle cartolarizzazioni di mini-bond si ridurrà a partire dal 1 gennaio 2018
con l’introduzione del nuovo framework regolamentare per le posizioni a banking book che li renderà meno
«appetibili». La nuova gerarchia degli approcci è infatti caratterizzata da un aumento generale dei risk weight (a
causa di un incremento dei floor e della diversa calibrazione delle nuove formule e delle matrici di ponderazioni
presenti nell’ERBA).

Al fine di garantire l’applicazione dell’ approccio IRBA, (e godere dei relativi risparmi di capitale), le emissioni di
cartolarizzazioni di mini-bond dovrebbero essere strutturate in modo da garantire agli investitori le informazioni
necessarie al calcolo del Kirb (i.e. PD ed LGD dei singoli sottostanti)

L’approccio ERBA è caratterizzato da un notevole incremento dei requisiti di capitale rispetto all’attuale
approccio IRB-RBA soprattutto per le tranche investment grade che risultano eccessivamente penalizzate

Il Regulator, nel formulare la sua proposta normativa, ha cercato di limitare l’eccessivo uso dei rating esterni
d’agenzia. Tuttavia la difficoltà di calcolo del parametro Kirb rende inapplicabile l’approccio IRBA collocando, di
fatto, l’approccio ERBA al primo posto della gerarchia
11
© 2015 Deloitte Touche Tohmatsu