APPROCCIO STORICO

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APPROCCIO STORICO
APPROCCIO STORICO – EVOLUTIVO
Si propone una duplice visione dell’ambiente utilizzando principalmente il fattore tempo, vale a
dire la visione diacronica e sincronica dell’ambiente oggetto dell’esperienza.
L’ambiente nel tempo (visione diacronica):
Il fattore tempo è lo strumento per iniziare a ricostruire i percorsi attraverso i quali si è giunti
all’attuale configurazione dell’ambiente, vale a dire come si propone una delle rappresentazioni
del territorio sensibile. I materiali ed i metodi per esplorare le trasformazioni dell’ambiente nel
corso del tempo sono veramente numerosi, ad esempio la ricerca di luoghi esemplari: il maso,
la malga, il villaggio, il castello, i terrazzamenti, i conoidi, i detriti di falda, le regioni geologiche, i
piani altitudinali, gli ecosistemi ecc.); materiale cartografico ed iconografico; i racconti orali di
testimoni locali. L’uso di un’opportuna scala del tempo, considerando la fascia d’età degli
alunni, è necessaria per comprenderne l’evoluzione in atto. L’analisi delle stagionalità ovvero
l’intreccio dei cicli astronomici, biotici, abiotici, antropici sono molto evidenti nell’ambiente
alpino ma spesso sottoutilizzati o banalizzati. In sostanza si propone la centralità di una lettura
storica di un ambiente definito e le relazione tra i tempi storici, biologici, geologici.
Esempi esplicativi
Stagionalità.
1. Leggere i vari ambienti disponibili (bosco, prato, pascolo, torrente, lago, orto) in termini
di stagionalità/ciclicità legata a specie, popolazioni, comunità presenti.
Individuazione di una o più chiavi per leggere gli ambienti:
-
Chiavi di lettura:- colori e forme;
- cambiamenti degli alberi (foglie, fiori, frutti, gemme);
- cambiamenti negli animali (mute, esuvie, organi stagionali)
- presenza di tracce che caratterizzano i vari periodi dell’anno
- il tracciato in verticale del cambiamento stagionale.
-
Materiali di documentazione per analisi e confronto:
- foto e video;
- calchi;
- raccolta di campioni e reperti;
- disegni, modelli, diorami;
- cartelloni, presentazioni multimediali.
Storia del luogo: - ricerca d’archivio (dipinti, disegni, foto, documenti vari);
- interviste;
- mappature e trasformazioni con l’uso di tecniche per la multivisione;
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- osservazioni sul posto per costruire mappe e fare confronti con quelle già
esistenti e formalizzate;
- ricerca di ed in luoghi particolarmente significativi ed evocativi per il territorio
o per le diverse fasce d’età;
- ricerca di eventuali iconemi e “santuari” turistici(intreccio tra cultura locale e
promozione turistica)
- ricostruzione della storia di un bosco con diverse testimonianze come quella
dei forestali, dei proprietari, dei tagli e delle età degli alberi presenti
- ricostruzione di un fenomeno di interesse geomorfologico (alveo, invaso, frana,
unità paesaggistica).
Scala del tempo: ad esempio rappresentare, utilizzando la scala del tempo, la storia di un
luogo negli anni attraverso eventi particolarmente importanti:
-
vissuto personale, avvenimenti storici, fatti di attualità
da rapportare alla mappa dell’ambiente e ai suoi mutamenti
confronto tra i tempi dei fenomeni antropici, biotici, abiotici
Tempi storici e tempi biologici. Si propone di lavorare sul tempo storico ma si può anche
ragionare in termini bio-ecologici, sulle scale temporali che caratterizzano i fenomeni
naturali. La presenza delle biocenosi e delle singole specie e popolazioni si può raccontare e
sperimentare attraverso la lettura prettamente evoluzionistica dell’ambiente. La lettura del
paesaggio proposta a tappe ad esempio della comparsa dei pionieri, ai vari stadi intermedi e
la stabilità relativa di climax.
I diversi ambienti (visione sincronica):
Nel contempo e negli stessi luoghi incontriamo boschi diversi, corsi d’acqua, ambienti alpini e
rurali, che per caratteristiche, dimensioni, specie presenti, grado di naturalità sono
confrontabili. Si tratta di identificare quali variabili hanno influito sulla contemporanea
esistenza di diverse forme dell’ambiente osservato. Ciò significa provare a lavorare sull’unicità
in parte connessa all’oggetto ambiente e in parte alle caratteristiche dell’osservatore che legge
le differenze e ne interpreta i significati, ovvero la complessità dei possibili punti di vista.
Provare a confrontare due o più versanti della valle ricoperti da boschi e contenenti anche le
tracce dell’uomo; ricostruire le storie e l’organizzazione attuale; lavorare sui punti di diversità e
sui modi (aspetti soggettivi) che sono stati utilizzati dagli alunni per evidenziarle.
Esempi esplicativi
Diversi ambienti mettendo a fuoco le differenze:
- ricostruzione attraverso una mappa autocostruita dei diversi boschi che si vogliono
analizzare (ad es. due fitocenosi tipiche del territorio in oggetto a confronto);
-
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-
ipotesi interpretative incrociando caratteristiche dovute a fattori biotici, antropici,
abiotici per costruire una spiegazione su quanto osservato e/o trovato;
- lavoro su due versanti e ricerca di conferme o meno in situazioni analoghe, analizzando
i fattori influenti (versanti bacio e solatio, versanti con diversi suoli, versanti
caratterizzati da diversa pressione antropica) ;
- l’insediamento di Dobbiaco paese e l’insediamento di Dobbiaco nuovo (zona ferrovia) a
confronto
le due zone trincerate ove si trovano i soldati austriaci ed italiani sul Monte Piana nel corso
della Grande Guerra a confronto.
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