DMm o b i l i t à d u e m i l a - ATR Agenzia per la mobilità della
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DMm o b i l i t à d u e m i l a - ATR Agenzia per la mobilità della
MD L’editoriale MD m o b i l i t à d u e m i l a P e r i o d i c o d e l C o n s o r z i o AT R a g e n z i a p e r l a M o b i l i t à F o r l ì - C e s e n a 04.2006 MD Le sfide da vincere nel cammino della sostenibilità La tenda della mobilità al Festival del Cibo da Strada Scenario del sistema di tpl in Emilia-Romagna Nevio Zaccarelli, sindaco di Bertinoro: “Progetti di viabilità per il balcone di Romagna” Ubaldo Marra al timone di e-bus spa Divieti di circolazione con il nuovo accordo regionale MD P e r i o d i c o d e l C o n s o r z i o AT R n . 4 - P o s t e I t a l i a n e s p a s p e d . i n A . P. - D . L . 3 5 3 / 2 0 0 3 ( c o n v. i n L . 2 7 / 0 2 / 0 4 n . 4 6 ) a r t . 1 c o m m a 1 D C B F o r l ì - a u t . Tr i b . d i F o r l ì 4 / 2 0 0 0 Questa rivista è stampata con carta riciclata 100% Cyclus print www.atr-online.it MD m o b i l i t à d u e m i l a In questo numero L’editoriale Pianificazione, la sfida futura della mobilità -Pag. 4 Fari puntati Il gusto di viaggiare col gusto -Pagg. 5/6 Andare in rete Scenario di sostenibilità economica per il tpl in Emilia-Romagna -Pagg. 7/8/9/10 In copertina: una foto tratta dal calendario che anche quest’anno Atr ha realizzato in occasione delle festività natalizie. Stampato in 15.000 copie il calendario, giunto alla 4° edizione, verrà distribuito nei Punti Bus di Cesena, Forlì e Cesenatico. Come per le precendenti edizioni protagoniste sono le immagini catturate da fotografi non professionisti, amici, parenti o dipendenti Atr, durante i loro viaggi in giro per il mondo. In viaggio con Nevio Zaccarelli Sindaco di Bertinoro “Progetti di viabilità per il balcone di Romagna” -Pag. 11 Fermata d’autobus Nuovi scenari si aprono per e-bus -Pag. 12 In seconda di copertina: la campagna pubblicitaria Atr in uscita nei giorni precedenti il Natale nella provincia di ForlìCesena. Carnet di viaggio Stop ai veicoli Pre-Euro con la nuova normativa -Pag. 13 In quarta di copertina: la campagna promozionale del Natale. Notizie in arrivo Un’eccellenza da trasportare Pianificazione del trasporto pubblico certificato -Pag. 14 Mobilità Duemila Periodico del Consorzio ATR Agenzia per la Mobilità Forlì/Cesena Direttore Responsabile Ubaldo Marra Reg. Trib. di Forlì 4/2000 Comitato di redazione: Posta&Risposta Un filo diretto fra Atr e i cittadini -Pag. 15 Fausta Emiliani, Laila Errani, Giulio Guerrini, Adriano Marchi, Federica Matteucci, Giovanni Riva Coordinamento e impaginazione: PrimaComunicazione - Cesena In redazione: Carlotta Benini, Federica Bianchi, Fausta Emiliani, Laila Errani, Alberto Puggioli, Giovanni Riva, Cristina Zani Progetto grafico: Tuttifrutti Ravenna Fotografie: Archivio Atr, Nazario Spadoni, Roberto Renzi Stampa: Ge.Graf srl - Bertinoro Editore: PrimaComunicazione - Cesena 3 MD MD L’editoriale P PIANIFICAZIONE, LA SFIDA FUTURA DELLA MOBILITÀ di Adriano Marchi Presidente del Consorzio Atr Molte difficoltà e incertezze connotano il tema della mobilità nelle nostre città. Di fronte ad esse è inevitabile chiedersi quali scenari e prospettive si possano prefigurare per non retrocedere sul cammino della sostenibilità. Sebbene in questo quadro le ombre paiano prevalere sulle luci (anzi, proprio per questo) credo che non si possa abbassare la guardia su alcune priorità strategiche correlate alla qualità della vita. Da qualche tempo i nostri Enti Locali territoriali stanno procedendo sul campo della pianificazione della mobilità: penso al documento preliminare sulla qualità dell’aria presentato dalla Provincia di Forlì – Cesena nel dicembre scorso, che prelude al Piano di interventi per il risanamento; oppure, al PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) adottato a maggio scorso dal Comune di Forlì ed al PRIM (Piano Regolatore Integrato della Mobilità) che il Comune di Cesena ha presentato a luglio per avviare il confronto con le componenti sociali. Questi importanti strumenti di pianificazione rappresentano tappe fondamentali per preparare le città alle sfide che le aspettano, dal momento che si evidenziano, sempre più marcati, i limiti delle modalità di spostamento odierne. E’ significativo sottolineare come tutti questi documenti pianificatori siano accomunati da una medesima conclusione: il traffico di automobili deve diminuire. Lo dichiara la Provincia che, sulla base delle proiezioni elaborate da ARPA, evidenzia la necessità di tagliare del 10% la circolazione privata entro il 2010, per cercare di rientrare, almeno in parte, nei limiti stabiliti dalle normative comunitarie. Lo afferma il PGTU (Piano generale del traffico urbano) di Forlì, che si pone come obiettivo la riduzione del 12% dell’utilizzo dell’auto privata per gli spostamenti lavoro/studio, passando dagli attuali 64,9% al 52,9%. Lo ribadisce il PRIM (Piano regolatore integrato della mobilità) di Cesena che si prefigge di arrivare a una diminuzione del 10% autovetture in area urbana. Naturalmente, per tradurre in realtà tali obiettivi è fondamentale predisporre e mettere a disposizione valide alternative per i cittadini che oggi si servono del MD 4 proprio mezzo. Come peraltro già avvenuto nelle più moderne realtà europee, è chiaro che in questa giusta e coraggiosa strategia il ruolo del Trasporto Pubblico deve diventare sempre più determinante. Dal canto suo, l’Agenzia ATR, in rapporto all’impegno assunto con gli Enti Locali (che le hanno affidato il compito di supporto nel perseguimento della mobilità sostenibile), ha intrapreso in questi ultimi anni una significativa progettualità, finalizzata alla verifica e alla revisione delle reti di trasporto pubblico sia urbane (di Forlì e Cesena) che suburbane ed extraurbane, e all’elaborazione di proposte d’intervento per adeguarne le prestazioni alle necessità future. In quest’ottica, sono già stati elaborati e presentati ai rispettivi Comuni i Piani per la revisione delle Reti Urbane di Forlì e Cesena e sta per partire l’elaborazione del Piano provinciale della mobilità. Già a partire dal 1998, quando fu varata la prima revisione delle reti di Cesena e Forlì, si sono raggiunti lusinghieri risultati. Ma affinchè questa spinta propulsiva non abbia ad esaurirsi è necessario che nelle nostre città, i prossimi anni vedano crescere interventi strutturali a sostegno del Trasporto Pubblico (corsie preferenziali, punti d’interscambio, regolamentazione della sosta). Questi, fra l’altro, sono i temi che continuiamo a sostenere anche a livello regionale, nell’ambito dei confronti propedeutici al rinnovo degli Accordi di Programma sui servizi minimi e la mobilità sostenibile così come - e non secondariamente - nell’ambito delle attività delle Agenzie della cui Associazione sono stato chiamato al coordinamento. La ricerca, sempre più condivisa, della sobrietà negli stili di mobilità, coniugata alla sostenibilità, porta quindi ad individuare alcuni punti fermi per i decisori pubblici, che debbono trovare le risorse necessarie per il perseguimento delle alternative modali in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi. Ormai è arcinoto che in nessun paese d’Europa, e forse del mondo, il Trasporto Pubblico riesce a reggersi senza un sostegno economico della collettività. D’altro canto, se consideriamo la mobilità privata, si sta cominciando con sempre maggior insistenza a quantificarne l’esternalità, ovvero i pesanti oneri che, oltre ai costi diretti, essa produce per la collettività in termini di inquinamento, di sicurezza (morti e feriti), di congestione, ecc. Se, quindi, sono necessarie risorse per il TPL, occorrerà che i decisori pubblici si pongano il problema di come far realizzare dei flussi certi nell’arco del tempo, rivolgendosi anche ai maggiori responsabili dell’inquinamento. MD Fari Puntati I IL GUSTO DI VIAGGIARE COL GUSTO di Federica Bianchi Atr ci ha preso gusto. Lo scorso anno, per celebrare i suoi primi trent’anni di attività, aveva organizzato la Festa in strada, che nel suo ricco menù ha proposto - accanto a spettacoli, concerti, animazioni - i mangiari delle osterie di una volta, quelli che si gustavano nelle soste durante i viaggi. Incoraggiata da quella riuscita esperienza, l’Agenzia per la mobilità di Forlì-Cesena non ha voluto mancare all’appuntamento con il Festival internazionale del Cibo di Strada, che si è svolto a Cesena all’inizio di ottobre. Protagoniste dell’iniziativa, che ha cadenza biennale e che nel 2006 è arrivata alla quarta edizione, sono tutte quelle specialità che, in ogni angolo del mondo vengono preparate e cucinate sul momento, vendute nei caratteristici chioschi o offerte da venditori ambulanti e consumate subito, fermi sui bordi del marciapiede o seduti su una panchina, mentre si pas- Nella foto: distribuzione di materiale informativo da parte degli operatori presenti nella Tenda della Mobilità, allestita da Atr in occasione della quarta edizione del Festival del Cibo di Strada. La manifestazione ha fornito all’agenzia per la mobilità l’opportunità di presentare le sue attività in una insolita, festosa cornice. MD seggia o quando si corre in fretta tra un impegno di lavoro e l’altro. Uno degli esempi più tipici di street food è senza dubbio la “nostra” piadina, ma a ogni latitudine si scoprono golosità da passeggio come, ad esempio, gli arrosticini abruzzesi, le stigghiole siciliane, le spuntature di Ancona, il lampredotto, gli arancini siciliani, la focaccia di Recco solo per citarne alcuni. Molte migliaia i visitatori – non solo cesenati e romagnoli, ma provenienti anche da altre regioni - che, nei tre giorni di manifestazione hanno preso d’assalto gli stand. Un’occasione da non perdere per Atr, che sulla strada vive e che ha fatto la scelta di avvicinarsi ai potenziali nuovi passeggeri anche attraverso vetrine nuove e inconsuete, almeno per un’azienda di trasporto pubblico. E così, durante i tre giorni di festival, accanto ai padiglioni che sfornavano kebab turchi e focacce provenzali, ha aperto i battenti anche la “tenda della mobilità”, dispensando informazioni e notizie sull’attività di Atr, ma anche proponendo appuntamenti legati ai temi del viaggio e della gastronomia, rivolti ai grandi e ai piccini. Proprio i bambini sono stati protagonisti di uno degli appuntamenti più seguiti. Stiamo parlando del laboratorio creativo denominato “L’autobus dei desideri”, nel corso del quale i giovanissimi partecipanti sono stati guidati alla creazione di un piccolo autobus portatile, fatto a regola d’arte attraverso l’utilizzo delle più diverse tecniche, dall’assemblaggio di oggetti e materiali di riciclo alla grafica, al collage. Proposta nei pomeriggi di sabato 7 e domenica 8 ottobre, l’iniziativa ha registrato il ‘tutto esaurito’ in entrambe le occasioni. La Tenda della mobilità, però, aveva esordito già nella serata di venerdì 6 ottobre, con un “Invito al viaggio” molto speciale: un reading concerto nel corso del quale sono stati letti, con accompagnamento musicale dal vivo, i racconti della terza edizione del concorso “Sulla Strada”, promosso da Atr e imperniato proprio sul tema del viaggio e dello spostamento. Un preludio quanto mai propizio per il doppio appuntamento con “La fermata del gusto”, spazio dedicato al piacere della conversazione e della scoperta (o meglio, riscoperta) delle tradizioni gastronomiche legate al cibo della sosta e del viaggio. A fare gli onori di casa Pier Luigi Bazzocchi, vicepresidente di Atr e console del Touring Club Italiano per la provincia di Forlì-Cesena. A lui il compito di guidare gli incontri che hanno visto protagonisti tre esperti di gastronomia con i fiocchi: Massimiliano Ricciarini e Graziano Pozzetto (intervenuti al primo incontro) e Liliana Babbi Cappelletti. Toscano, esperto di turismo con all’attivo un master sulla comunicazione mass-mediatica delle culture culinarie e dei prodotti di nicchia, Massimiliano Ricciarini dal 2004 è autore di “Ciboviaggiando”, un’originale guida enogastronomica che mira a valorizzare i territori e i loro prodotti tipici (sia alimentari che artigianali) non fermandosi alle notizie più scontate, ma puntando soprattutto su un’accurata verifica delle informazioni, anche attraverso il dialogo con i lettori. Del resto, ricor- 5 MD da l’autore citando Italo Calvino "Il modo migliore per conoscere un territorio è introitarne il suo cibo, o ancor meglio 'mangiare' il territorio". Vale la pena di ricordare che all’edizione su carta si affianca un ricco sito web (www.ciboviaggiando.it) continuamente aggiornato. Sul cibo da strada Ricciarini ha le idee molto chiare: lo street food non deve diventare una moda, ma deve mirare al recupero e alla valorizzazione di quanto ogni territorio è in grado di offrire. Ed è proprio questo grande giacimento di sapori e consuetudini alimentari la più autentica alternativa al ‘famigerato’ fast food. Graziano Pozzetto contribuisce ad ampliare il quadro dei cibi da strada romagnoli di ieri e di oggi: certo c’è la piadina (a cui ha dedicato un libro), ma anche i lupini, le carrube, le melograne, le caldarroste, le mistocchine. Autore prolifico, con all’attivo innumerevoli titoli di successo sui sapori di Romagna (ultimo in ordine di tempo quello sullo squacquerone), Pozzetto è uno strenuo difensore della qualità dei prodotti tipici contro la minacciosa avanzata dell’industria alimentare, che se ne impossessa rischiando di snaturarli. “La piadina industriale – ammonisce lo scrittore – non dovrebbe neppure essere chiamata piadina, perché è un’altra cosa”. Non si tratta di demonizzare i prodotti industriali, ma di essere consapevoli della loro profonda diversità rispetto ai prodotti artigianali. Una distinzione che non sempre è così scontata: ad esempio, oggi – si chiede Pozzetto - quanti sono in grado di distinguere un olio industriale da un olio artigianale? Difficile rispondere… Nella foto: un momento del reading concerto dedicato ai vincitori della terza edizione di Sulla Strada, che si è svolto all’interno della Tenda della Mobilità durante il Festival del Cibo di Strada. MD MD 6 Se, come diceva Artusi, la cucina è una scienza (mentre mangiar bene è un arte), Liliana Babbi Cappelletti è sicuramente una delle ‘scienziate’ più esperte in materia di gastronomia romagnola. Le sue ricerche sono rigorose, approfondite e sperimentate sul campo e hanno dato origine a due volumi di notevole interesse per tutti gli appassionati dei gustosi piatti della tradizione: “Civiltà della tavola contadina in Romagna” e “La cucina di famiglia in Romagna”. E, a scanso di equivoci, aprendo il suo intervento alla Tenda della Mobilità, Liliana ha messo subito in chiaro che la tradizione culinaria romagnola è ancora ben viva e occupa uno spazio importante sulle nostre tavole. Non solo: per chi sa coglierli, essa offre tanti piccoli indizi che ci riportano direttamente all’eredità dell’uno o dell’altro popolo che si sono avvicendati su questo territorio nel corso dei secoli. L’abbondante ricorso alle spezie, prima fra tutte la noce moscata che va a insaporire il ripieno dei cappelletti e altre pietanze, ad esempio, è retaggio dei bizantini. Invece dai longobardi, popolo di origini nomadi, con la necessità di conservare i cibi durante i viaggi ci deriva l’abitudine alla precottura, e quindi la predilezione per i brodi e gli umidi. Ma da loro arriva anche l’abitudine all’uso della pasta: a quanto pare, le donne longobarde, ‘arzdore’ ante litteram, tiravano la sfoglia con la lancia dei bellicosi mariti. E l’arzdora è stata la protagonista indiscussa della conversazione con Liliana Babbi Cappelletti: a lei toccava preparare i pasti, ma anche provvedere – in un’epoca in cui frigoriferi e surgelatori erano ancora di là da venire - alla conservazione dei prodotti che arrivavano nella buona stagione, in modo di garantire alla famiglia provviste per l’inverno. L’illustrazione delle molteplici, e spesso ingegnose, tecniche adottate è avvincente quasi come un romanzo. L’incontro si è concluso con la rievocazione di una vera e propria gloria cesenate: il cestino da viaggio, inventato all’inizio del secolo scorso da Aldo Casali, mitico patron dell’omonimo ristorante. Sarebbe dovuto essere il nipote Franco, autore di un libro sull’argomento, a raccontare la storia di quella geniale intuizione. Costretto suo malgrado a dare forfait, ci hanno pensato Liliana Babbi Cappelletti e Pier Luigi Bazzocchi a ricordare i mitici tempi in cui i viaggiatori che sostavano alla stazione di Cesena (fra loro c’erano anche i passeggeri del “treno delle Indie” che, da Londra, scendeva lungo il Mediterraneo per poi imbarcarsi e raggiungere l’Oriente) ripartivano con una sportina di paglia di Firenze che conteneva, oltre a un tovagliolo e a un bicchiere di cristallo, lasagne o tortellini caldi, fatti in casa come nella migliore tradizione romagnola, e una sostanziosa porzione di pollo e patatine. E se non era cibo da viaggio quello! Andare in rete MD SCENARIO DI SOSTENIBILITÀ ECONOMICA PER IL TPL IN EMILIA-ROMAGNA S di Cristina Zani I costi esterni da mobilità in termini di sicurezza (incidenti), congestione ed inquinamento ammontano in Italia a circa 50 miliardi di euro, pari al 4% del Pil e dipendono soprattutto dalla circolazione di auto private. Quasi la metà delle esternalità è collegata con le emissioni di sostanze inquinanti, determinate per il 61% da autovetture. In Emilia-Romagna la situazione presenta rilevanti problemi perché nonostante un livello di copertura tpl superiore a quello nazionale del 19%, si verificano 6 incidenti all’anno ogni 1000 persone contro una media nazionale di 4, e c’è un mezzo di trasporto ogni 11 metri di strada. Nelle aree urbane la mobilità motorizzata origina il 70% di emissioni Nox, il 90% di emissioni CO e benzene, il 50% di PM10. Di fronte a questo preoccupante quadro, quale sce- nario si delinea per il sistema del trasporto pubblico e quali opportunità di sviluppo ci possono essere per questo settore? Alma, l’associazione delle Agenzie per la Mobilità, ha promosso un’analisi sulla situazione economico-finanziaria del trasporto pubblico in Emilia-Romagna, che ha riguardato varie entità economiche (agenzie, aziende di trasporto pubblico e subaffidatari), su nove bacini provinciali. Una ricerca originale, che - come ha sottolineato il presidente di Alma, Adriano Marchi - ha cercato di fornire un’immagine trasparente del settore dei trasporti pubblici riferita agli anni 20042006 e allo stesso tempo dare una visione prospettica per il triennio 2007-2009. Le conclusioni della ricerca, partita a febbraio con la collaborazione di Confservizi, d’intesa con la Regione Emilia-Romagna ed elaborata dalla società Equiteam di Milano, sono state esposte nel corso di un seminario che si è tenuto a Cesena alcune settimane fa. Una giornata di riflessione fra i protagonisti della mobilità nel bacino di Forlì-Cesena dove si è discusso della necessità di uno sviluppo e potenziamento del trasporto pubblico e sono state fornite indicazioni utili per lo sviluppo di una base quantitativa per la definizione degli Accordi di programma con la Regione Emilia Romagna per il periodo 2007/2009. Adriano Marchi che ha introdotto i lavori, ha parlato di un grande sforzo compiuto dagli Enti Locali e dalla Regione per migliorare la situazione del trasporto pubblico, situazione che sul piano finanziario, si è andata ad aggravare sempre di più negli ultimi anni. “Le nostre Province - ha detto Marchi- non riescono da sole a risolvere questa situazione e sarebbe sbagliato pensare di coprire una tantum gli indebitamenti di ogni Provincia senza rilanciare il settore. Si devono realizzare le condizioni per trovare le risorse e creare ricchezza per il trasporto pubblico. Questo settore deve ESTERNALITÀ’ TOTALE ANNUA DA TRAFFICO IN AMBITO URBANO RIPARTIZIONE ESTERNALITÀ’ ITALIA Dovuta a emissioni di CO2/Pil: 0,6% Dovuta a congestione/ Pil: 0,9% 12% 21% Dovuta a incidenti/ Pil: 0,8% Dovuta a emissioni inquinanti/ Pil: 1,3% Dovuta al rumore/Pil: 0,5% Totale 4,1% 61% 0% 1% 4% Autovetture Pullman Motocicli Veicoli merci leggeri <3,5t Autobus urbani Veicoli merci pesanti >3,5t Nei grafici: viene evidenziato che i costi esterni da mobilità in termini di sicurezza (incidenti) congestione ed inquinamento ammontano in Italia a circa 50 miliardi di euro, pari al 4% del Pil e dipendono soprattutto dalla circolazione di auto private. Quasi la metà delle esternalità è collegata con le emissioni di sostanze inquinanti, determinate per il 61% da autovetture. In Emilia-Romagna la situazione presenta rilevanti problemi perché nonostante un livello di copertura tpl superiore a quello nazionale del 19%, si verificano 6 incidenti all’anno ogni 1000 persone contro una media nazionale di 4, e c’è un mezzo di trasporto ogni 11 metri di strada. MD 7 MD MD Andare in rete più di 21 milioni di euro nel 2004 a meno di 6 milioni nel 2006), riserve che erano state accantonate negli anni precedenti e che sono state utilizzate. Questo cosa significa? Che lo sbilancio economico causato dallo incremento dei costi che è superiore a quello dei ricavi non ha più i mezzi per essere finanziato. Quindi – secondo Zaini - c’è un problema di struttura economica patrimoniale complessiva da risolvere. Naturalmente a differenza dei dati del 2004 e 2005 che sono consuntivi e quindi definitivi, quelli del 2006 sono numeri previsionali, anche se molto attinenti alla realtà. Riguardo all’offerta del tpl c’è stato un leggero aumento del numero dei chilometri, mentre il numero dei dipendenti è sostanzialmente stabile. Il costo unitario del personale invece presenta un trend di crescita costante (da 33.845 a 37.068) essendo invariato il numero delle persone a fronte dell’aumento del costo del lavoro. Nella foto: un momento del seminario, promosso da Alma, l’associazione per le agenzie per la mobilità, a cui hanno partecipato amministratori ed esperti di trasporto pubblico. Erano presenti Adriano Marchi, pres. di Alma e di Atr, Francesco Zaini managing director di Equiteam, Bruno Ginocchini diret. agenzia regionale dei trasporti pubblici, Sandra Morelli ass. mobilità comune Forlì, Giulio Guerrini diret. Atr, Maurizio Castagnoli ass. mobilità Provincia Forlì-Cesena, Stefano Fiori di e-bus, Antonio Nervegna consigliere E-R. MD essere considerato primario e fondamentale non solo per determinate categorie, come quelle degli anziani e studenti, ma per tutti”. “La riorganizzazione industriale delle imprese del settore – ha poi concluso Marchi- e l’accelerazione della liberalizzazione nel sistema del tpl è la strada giusta da percorrere. Anche le agenzie per la mobilità quindi devono guardare avanti ed assumere una grande importanza nel loro ruolo di programmazione”. Quale è dunque il quadro di sostenibilità economica del sistema tpl in Emilia Romagna che è scaturito dalla ricerca? Lo ha illustrato Francesco Zaini, Managing director di Equiteam, con la premessa che l’analisi ha interessato per ogni bacino provinciale, esclusivamente il trasporto pubblico, finanziato e non finanziato, ed esclude i servizi scolastici, noleggi, servizi speciali o altri servizi di mobilità. IL TRIENNIO 2004/2006 Nel triennio 2004/2006 il totale dei ricavi da traffico ha un ritmo complessivo inferiore al 2% (la voce principale di ricavo sono i contributi in conto di esercizio degli enti locali). Un incremento nemmeno sufficiente per coprire un’inflazione media nazionale. I costi invece attestano, nel triennio, un incremento medio annuo che si colloca attorno al 2,5%. Il risultato di gestione è peggiorato in maniera significativa nel corso dei tre anni (da circa 21 milioni di euro di perdita e circa 26 milioni di euro di perdita). Il risultato netto è peggiorato in maniera ancora più consistente (partendo da una perdita di 9 milioni di euro nel 2004 e arrivando ad una perdita di quasi 27 milioni di euro nel 2006). Il motivo principale di questa differenza fra i due risultati è determinato da una riduzione drastica dei fondi e proventi straordinari (da MD 8 LA PROIEZIONE 2007/2009 La proiezione 2007-2009 non è un risultato economico ma indica il fabbisogno tendenziale al fine di individuare le necessità di copertura. La definizione del fabbisogno si genera ipotizzando che non si attuino azioni correttive da un punto di vista gestionale o finanziario a fronte dell’incremento dei prezzi delle risorse. Non si prevede, quindi, in una prima fase l’utilizzo delle leve di gestione del tpl di bacino sia sul fronte dei ricavi (incremento delle tariffe, contributi), sia sul fronte dei costi (contenimento della spesa, variazione km, consumi). In linea generale, dunque, i ricavi rimangono fissi, mentre i costi riflettono gli specifici trend di incremento (carburante +4% annuo, personale, manutenzione, assicurazione +2% annuo). In questo contesto sono state considerate alcune ulteriori ipotesi di lavoro: una stabilizzazione della velocità commerciale, l’invarianza degli attuali ammortamenti, il mantenimento del livello attuale di offerta, nessun impatto dell’avvio di Stimer. Non si prevedono incrementi di oneri finanziari. Inoltre, dal momento che non è possibile rilevare la potenzialità futura di utilizzo fondi accantonati, non se ne è ipotizzato l’utilizzo nel secondo triennio, ma si considerano questi importi come possibili leve di copertura del fabbisogno. La proiezione relativa al periodo 2007-2009, in sostanza, mette in evidenza un aumento dei ricavi pari allo 0% e uno dei costi pari all’1,8%, con una perdita media che passerebbe dai quasi 38 milioni di euro del 2007 agli oltre 46 milioni nel 2009. LE IPOTESI DI COPERTURA PER IL TRIENNIO 2007/2009 Si è formulata una prima ipotesi di copertura del fabbisogno basata sull’utilizzo delle leve operabili all’interno dei bacini. Poiché l’Irap è un onere di diretta derivazione gestionale, è stato definito un fabbisogno complessivo, rappresentato dal risultato di Gestione netto Irap per 53,2 miliardi di euro nel 2009. Come coprire questo fabbisogno? Innanzitutto con un miglioramento dell’efficienza (la principale leva di responsabilità) dell’agenzia per la mobilità dello 0,5% annuo pari a 6 miliardi di euro nel 2009. Sono stati inoltre ipotizzate misure che comportano responsabilità condivise come l’incremento complessivo del 5% del prezzo biglietti (pari a 5 miliardi di euro), incremento del numero passeggeri del 3% (pari a 3 miliardi di euro), incremento della velocità commerciale (con impatto ulteriore rispetto a efficienza di circa 5 miliardi). L’effetto totale sul 2009 delle misure di natura industriale è quindi di 19 miliardi di euro. Nel confronto fra dati Alma e quelli della Regione EmiliaRomagna è stato rilevato un ammontare totale di utili di 5,3 miliardi relativi a servizi di mobilità diversi dal tpl. Nel caso tali importi rimanessero di competenza delle entità operative di bacino, potrebbero costituire una fonte di copertura. Si è inoltre ipotizzato che le agenzie/aziende possano alternativamente disporre dei livelli attuali di copertura straordinaria in bilancio ( 6 miliardi di euro) o di forme di copertura alternativa da parte degli azionisti. L’attivazione delle leve locali di bacino comporta, sempre per il 2009, un livello complessivo di copertura di circa 25 miliardi di euro, posto che si verifichino tutte le condizioni politiche, gestionali, amministrative ipotizzate a livello di bacino. Il fabbisogno iniziale del 2009, si ridurrebbe quindi a circa 28,2 miliardi pari al 14,2% dei contributi Regione ER per servizi minimi. Il livello di inflazione del triennio 2004/2006 è stato pari a circa il 10-11%, con un impatto sui costi totali stimato in 38 miliardi. Nel 2004/2006 il peso complessivo dei contributi in c/esercizio (RER, EE.LL, Stato per CCNL e Accisa) è passato dal 62,1 al 63,7% dei costi totali, contribuendo per circa 24 miliardi di euro. C’è quindi una scopertura di 14 miliardi al 2006, nonostante il significativo incremento dei contributi Stato-Regione. Questa componente di fabbisogno, costituendo la parte non coperta da contributi per l’inflazione specifica di settore 2004–2006, potrebbe essere richiesta alla RER. In alternativa andrebbe compensata da specifici interventi (velocità commerciale, tariffe, recupero di efficienza) ulteriori rispetto a quelli già previsti a responsabilità locale per il 2009 (25 miliardi). La scopertura residua al 2009 di 14,2 miliardi (28,2 - 14) costituisce sostanzialmente l’effetto inflazione 2007/2009, per la parte eccedente rispetto a quanto coperto dall’incremento già previsto dei contributi CCNL. Coerentemente con la logica di copertura dell’inflazione 2004-2006 si ritiene ipotizzabile la copertura di questo residuo fabbisogno da parte della Regione E-R. L’ EFFICACIA E L’EFFICIENZA DEL TPL IN REGIONE Bruno Ginocchini, direttore dell’Agenzia Regionale Trasporti Pubblici ha analizzato l’efficacia e l’efficienza del settore tpl nel triennio 2004-2006,secondo un metodo per cui l’indicatore di efficacia è dato dai ricavi da traffico orari, mentre quello di efficienza dai costi operativi orari. Il fatto che in tutti i bacini dell’Emilia Romagna si sia aumentato il costo del lavoro (mentre il personale è rimasto stabile), ha portato un automatico aumento di costi aziendali. Costi TRASPORTO PUBBLICO LOCALE IN EMILIA-ROMAGNA LE IPOTESI DI COPERTURA PER IL TRIENNIO 2007-2009 (IN MILIONI DI EURO) Fabbisogno complessivo al 2009 Miglioramento efficienza Incremento tariffe Incremento tasse occupazione mezzi Incremento velocità commerciale (o coperture EE.LL.) Interventi di tipo industriale locale Utilizzo fondi propri o altre coperture locali Fabbisogno al netto interventi locali Inflazione 2007-2009 (copertura RER) Fabbisogno residuale=effetto trascinamento inflazione specifica TPL 2004-2006 non coperta -53,2 6,0 5,0 3,0 5,0 19,0 6,0 -28,2 14,2 -14,0 Nella tabella: sono evidenziate le ipotesi di copertura per coprire il fabbisogno complessivo al 2009 di 53,2 miliardi di euro. Innazitutto bisognerebbe agire con un miglioramento dell’efficienza dell’agenzia per la mobilità dello 0,5% annuo (pari a 6 miliardi di euro nel 2009). Poi sono state ipotizzate: l’ncremento del prezzo dei biglietto dello 0,5% (paria 5 miliardi di euro), l’incremento del numero dei passeggeri del 3% (pari a 3 miliardi di euro), l’incremento della velocità commerciale di circa 5 miliardi. Sono stati individuati 6 miliardi di euro, supponendo per le agenzie/aziende livelli di copertura straordinaria in bilancio o forme di copertura alternativa da parte di azionisti. Il livello di inflazione del triennio 2004/2006 ha portato ad una scopertura di 14 miliardi al 2006 che potrebbe essere richiesta alla Regione E-R o compensata attraverso specifici interventi. La scopertura residua al 2009 di 14,2 miliardi (28,2-14) costituisce l’effetto inflazione 2007/2009 che, coerentemente con la logica di copertura dell’inflazione 2004/2006, potrebbe essere coperto da parte Regione E-R. MD 9 MD MD Andare in rete che generano problemi soprattutto nei bacini che non godono di grandi ricavi come Piacenza (a più bassa efficacia e più alta efficienza), Modena (a più bassa efficacia, efficienza in peggioramento), Ferrara (a più bassa efficacia e più alta efficienza), Ravenna (a più bassa efficacia e più alta efficienza) e Forlì-Cesena (a più bassa efficacia). E proprio sull’andamento economico del tpl nel bacino di ForlìCesen, si è soffermato Giulio Guerrini direttore generale Atr. Guerrini ha illustrato le funzioni svolte dall’agenzia e i relativi obiettivi che si sono raggiunti o si vogliono raggiungere sia per quanto riguarda il tpl (pianificazione, gestione delle gare, stipula del contratto di servizio, controllo sul servizio, gestione ricavi, gestione patrimonio, gestione officine e call center) sia per altri servizi (gestione sosta, gestione segnaletica, piani del traffico, servizi alle scuole, mobility manager per la Provincia di Forlì-Cesena, gestione informatizzata biciclette a nolo). Per catturare nuovi clienti e ottenere la massima efficacia della rete bisogna puntare sul concetto di “metropolitana di superficie” – ha sostenuto il direttore di Atr. Per promuovere una rete di autobus liberata dalla congestione, i principali campi d’intervento diventano gli assi stradali, con corridoi di transito riservati al trasporto pubblico collocati sui principali flussi di mobilità. I vantaggi ottenuti in città come Dublino, Strasburgo, Stoccolma, Madrid sono stati notevoli: diminuzione dei tempi di viaggio del 30%-50%; aumento delle frequenze dei passaggi dal 20% al 100%; incremento del 60% di nuovi utenti che effettuavano in precedenza il loro tragitto in auto. Secondo Guerrini, oltre ai corridoi di qualità altri fattori di successo sono i nodi di interscambio che devono essere accessibili, funzionali e qualificati e la regolamenta- zione della sosta, uno degli strumenti più efficaci per regolare il rapporto tra domanda di accessibilità alle aree centrali e offerta stradale. Liberalizzazione del trasporto pubblico si o no? E quando? Con questa domanda Maurizio Castagnoli, assessore alla mobilità della Provincia di Forlì-Cesena, ha aperto il suo intervento. Non si può, secondo l’assessore, rimanere in uno stato di irreversibilità. Il sistema di liberalizzazione ha dei vantaggi in quanto scinde i compiti di programmazione, gestione, controllo che per funzionare bene devono essere separati. Creandosi un mercato di libera concorrenza, dovrebbero trarre vantaggio anche utenti e cittadini. C’è un privato in grado di raccogliere la sfida? – si chiede ancora Castagnoli. Il processo di liberalizzazione può portare alla privatizzazione? Gli enti locali non hanno le risorse necessarie quindi potrebbe essere una soluzione l’intervento di un’azienda privata. Oppure un’altra soluzione può essere l’integrazione fra pubblico-privato. Controllo e pianificazione agli Enti Locali, miglioramento delle infrastrutture e gestione ai privati. Nonostante la situazione preoccupante – conclude Castagnoli – non ci sono elementi di irreversibilità. La Regione può fornire aiuto per il miglioramento delle infrastrutture e si possono reperire le risorse senza mettere mano alle tasche dei cittadini o degli enti locali, ad esempio aumentando la base di passeggeri. Al dibattito finale sono intervenuti anche Stefano Fiori in rappresentanza di E-bus, Antonio Nervegna consigliere dell’Emilia Romagna e Sandra Morelli assessore alla mobilità del Comune di Forlì. Nella foto: Giulio Guerrini direttore generale Atr insieme al presidente Adriano Marchi durante il suo intervento. Guerrini ha illustrato le funzioni svolte dall’agenzia di Forlì-Cesena e gli obiettivi che si sono raggiunti o si vogliono raggiungere sia per quanto riguarda il tpl che per altri servizi. Bruno Ginocchini, direttore dell’Agenzia Regionale Trasporti Pubblici ha espresso invece alcune valutazioni sullo stato attuale e sui fabbisogni del tpl in Emilia Romagna. Nello specifico ha analizzato l’efficacia e l’efficienza del settore tpl nel triennio 2004-2006, secondo un metodo per cui l’indicatore di efficacia è dato dai ricavi da traffico orari mentre quello di efficienza dai costi operativi orari. Maurizio Castagnoli assessore alla mobilità della Provincia di Forlì-Cesena ha improntato il suo intervento sul tema della liberalizzazione del trasporto pubblico spiegando che una soluzione potrebbe essere l’integrazione fra pubblico-privato, ovvero controllo e pianificazione agli Enti locali, miglioramento delle infrastrutture e gestione ai privati. MD MD 10 MD In viaggio con P PROGETTI DI VIABILITÀ PER IL BALCONE DI ROMAGNA INTERVISTA A NEVIO ZACCARELLI, SINDACO DI BERTINORO di Cristina Zani Bertinoro, cittadella medioevale, sulle prime colline forlivesi, è un comune vivace dal punto di vista culturale e turistico, con uno sviluppo economico generale significativo. Un territorio in fermento, sotto tutti i punti di vista, anche su quello della mobilità e trasporti pubblici. Da alcuni mesi sulla poltrona di primo cittadino è salito Nevio Zaccarelli, che insieme alla nuova amministrazione comunale, sta lavorando per realizzare nuovi progetti cercando prima di tutto il dialogo con i cittadini e con gli imprenditori del territorio. Sindaco quale è la situazione viabilità nel comune di Bertinoro? Il nostro è un comune piuttosto dispersivo con tante frazioni e tante case sparse e quindi c’è una certa difficoltà ad avere un servizio di trasporto pubblico che possa essere paragonabile a quello di città come Cesena o Forlì ad esempio. Dunque ci si muove principalmente con l’auto. Un progetto che ci piacerebbe realizzare è quello di piste ciclabili sicure che soprattutto in estate e nella bella stagione consentirebbero a molti lavoratori di lasciare a casa l’auto e utilizzare la bici. Ad esempio da Santa Maria Nuova alla zona produttiva di Capocolle e Panighina, oppure da Ospedaletto a Panighina e Capocolle. Attualmente mancano spazi percorribili in bicicletta anche fra vicine frazioni. Sempre in merito alla mobilità vedremo in futuro l’effetto della via Emilia bis, la nuova via Emilia. Ci sono grandi aspettative su questa arteria di scorrimento che dovrebbe consentire di raggiungere in poco tempo Cesena e Forlì. Inoltre se si creassero corsie preferenziali per gli autobus, in modo da ridurre i tempi di percorrenza, molti pendolari e lavoratori potrebbero preferire il bus all’auto anche perchè avrebbero un risparmio economico considerevole. Parlando proprio di trasporto pubblico, siete soddisfatti dei collegamenti attuali? Abbiamo una buona situazione di collegamento sull’asse della via Emilia, con la linea 92 che da Forlimpopoli si collega con Forlì, Cesena, l’aeroporto, le scuole, la stazione. Atr sta lavorando ad un progetto insieme al comune di Forlimpopoli per creare un Punto Bus proprio nella città artusiana e una linea che colleghi le piccole frazioni del territorio e funga da centro catalizzatore per il trasporto. In questo caso sarà necessario collegare le frazioni della parte bassa del nostro comune con questo Punto Bus o con la via Emilia dove passa la linea 92. Il problema principale però riguarda i grossi centri abitati della parte alta di Bertinoro e Bertinoro stessa che sono più isolati. Fatta eccezione per i servizi scolastici di cui siamo pienamente soddisfatti, i servizi di trasporto pubblico in questa fetta di territorio sono insufficienti e non ci sono linee dirette per Cesena o Forlì. La situazione del trasporto pubblico dal punto di vista dei bilanci non è delle più rosee quindi occorre capire insieme ad Atr cosa si può mettere in campo per cercare di soddisfare queste esigenze nel più breve tempo possibile. Stiamo inoltre studiando insieme ad un gruppo di lavoro la messa a norma delle fermate per i disabili e la possibilità di fare qualche piccola variazione a certi percorsi dell’autobus per consentire anche a chi è sulla sedia a rotelle di poter utilizzare il mezzo pubblico. Il Comune di Bertinoro è uno dei pochi in cui la sosta non è a pagamento. A cosa è dovuta questa scelta, sicuramente molto apprezzata dai cittadini? Parlando del paese di Bertinoro, dobbiamo considerare che i parcheggi sono distanti dal centro storico e quindi non sarebbe giusto farli pagare. Per quanto riguarda la piazza sarebbe auspicabile che fosse libera dalle auto soprattutto nelle sere d’estate o nei week end anche per incentivare il turismo organizzando spettacoli, musica e comunque consentendo a tutti di fruire del centro in tutta tranquillità. L’obiettivo sarebbe quello di collegare i parcheggi periferici con il centro attraverso una navetta. Servizio che attualmente è già in vigore da giugno a settembre dalle 19.30 alle 00.30. Vedremo se attivarlo anche nei week end invernali. Durante il giorno invece dobbiamo consentire ai cittadini di poter arrivare facilmente in comune e in piazza che è il fulcro delle attività commerciali e quindi esiste una sosta regolamentata con disco orario. Altri progetti da realizzare? Per la zona di Santa Maria Nuova c’è uno studio di assetto urbano che riguarderà il traffico, la sosta, viabilità, parcheggi. La prossima primavera infine saranno completati i lavori delle Terme della Fratta che diventerà uno dei centri benessere fra i più importanti della Romagna. Oltre al parcheggio principale davanti all’ingresso delle Terme occorreranno parcheggi alternativi soprattutto per i fruitori esterni che non soggiornano nell’hotel. Proprio per i clienti dell’hotel stiamo inoltre discutendo con Atr di offrire collegamenti sperimentali, tramite navette o taxi collettivi, verso il mare o le città d’arte. MD 11 MD Fermata d’autobus NUOVI SCENARI SI APRONO PER E-BUS SPA N di Carlotta Benini Valutazione esatta dei conti aziendali e riordino dei conti economici. Queste le priorità assolute per Ubaldo Marra, neo amministratore unico di E-bus che, a due mesi appena dalla sua nomina, si ferma a fare il punto della situazione su quelli che saranno gli assetti futuri della società, viste le recenti criticità che sono emerse in fase di consuntivo di bilancio aziendale 2005. Il gruppo E-bus spa (che raggruppa i tre marchi E-bus, Setram e Saces) gestisce il trasporto pubblico locale per conto di Atr, esercitando servizi di trasporto sia urbani (a Forlì, Cesena e Cesenatico) che extraurbani nelle Province di ForlìCesena e Ravenna. Gestisce inoltre diversi servizi scolastici nella Provincia di Forlì-Cesena e servizi di noleggio autobus con conducente sia in Italia che all’estero. Nata nel 2001 per scissione dal Consorzio Atr, la società vanta però una ormai trentennale esperienza nel settore del trasporto di persone, con oltre 260 autobus che percorrono ogni anno più di 10 milioni di chilometri. A settembre, vista la situazione di emergenza in cui è venuta a trovarsi l’azienda, che nella chiusura del bilancio 2005 ha registrato un disavanzo economico di difficile gestione, i rappresentanti della Provincia di ForlìCesena, dei Comuni di Cesena e di Forlì e dei restanti comuni, hanno deciso, in fase di rinnovo delle cariche, alla scadenza naturale del mandato del consiglio di amministrazione di E-bus, di nominare un amministratore unico, con l’obbligo, da un lato, di fornire un quadro di riferimento più chiaro circa la situazione finanziaria della società e, dall’altro lato, con il mandato di rilanciarne l’attività industriale. La persona designata è Ubaldo Marra, in passato già presidente di Atr e oggi di Setram, che, con la sua decennale esperienza nel settore del trasporto pubblico e con l’ampia conoscenza delle problematiche legate alla gestione del servizio, si è guadagnato negli anni una piena fiducia da parte delle amministrazioni locali. Cosa ritiene abbia spinto le amministrazioni pubbliche a nominarla come nuovo presidente di E-bus? “Ci troviamo di fronte ad una situazione estremamente delicata, poichè per la prima volta nella breve storia di E-bus, la società ha registrato un deficit di bilancio. Ritengo che la scelta per questo delicato incarico sia caduta sulla mia persona soprattutto per la maturata esperienza nel settore del trasporto pubblico; colgo perciò qui l’occasione per ringraziare i rappresentanti degli enti locali che hanno individuato nel sottoscritto la persona più idonea per prendere le redini 12 MD Nella foto: Ubaldo Marra, neo-amministratore unico di E-bus, si è posto come priorità assoluta la valutazione esatta dei conti aziendali e il riordino dei conti economici. Marra, è stato incaricato di rilanciare l’attività industriale della società, a seguito del disavanzo economico registrato in chiusura del bilancio 2005. MD dell’azienda E-bus e guidarla fino all’uscita dalla situazione ereditata dell’anno 2005, che, se si perpetrasse, comporterebbe un danno economico grave per l’azienda”. Come affronta questo nuovo impegno? “Con grande spirito di sacrificio, ma confidando nella collaborazione di tutti gli attori in campo. L’auspicio è quello di riuscire nel tempo più breve possibile nel mio compito, facendo luce al più presto sulla situazione economica dell’azienda e sulle misure da prendere per affrontare serenamente il prossimo triennio”. Quali saranno dunque i principali obiettivi del suo mandato? “Prima di tutto si procederà ad una valutazione esatta dei conti aziendali e ad un riordino dei conti economici, in vista di scenari futuri legati ad una possibile aggregazione con altre aziende romagnole del settore. Si tratterà di dare innanzitutto un primo sguardo al locale, poi sarà necessaria una maggiore apertura verso tutte le altre realtà. Il nostro obiettivo è di rientrare fra quelle dieci/quindici aziende che nei prossimi anni rimarranno ad operare nel settore a livello nazionale. Questo sarà possibile solo se non rimarremo chiusi nella nostra piccola dimensione provinciale”. I progetti da portare in atto nel breve termine? “Dopo il riordino dei conti aziendali, dovremo fare delle valutazioni concrete sui servizi di TPL, che attualmente sono il nostro vero business. Essi sono la nostra risorsa e il nostro grande valore ed è su quelli che dobbiamo puntare tutto. Per questo dovremo fare anche una valutazione sui servizi di trasporto scolastico e di noleggio bus, verificando se siano effettivamente dei servizi redditizi per l’azienda o se, al contrario, non sia il caso di ripensarli, dal momento che non saranno mai in grado di sostituire il Tpl. Sui chilometri che percorriamo ogni anno dobbiamo concentrare al massimo tutte le nostre risorse ed energie, per offrire sempre più un servizio di alta qualità”. MD Carnet di viaggio STOP AI VEICOLI PRE-EURO CON LA NUOVA NORMATIVA S di Carlotta Benini E’ stato presentato ufficialmente lo scorso 21 settembre il Primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente del Comune di Forlì, realizzato dal Settore Ambiente per fornire un quadro chiaro della situazione forlivese e delle emergenze che colpiscono la città. Dal rapporto è emerso che il comune di Forlì ha un tasso di motorizzazione superiore alla media nazionale: sono infatti ben 642 le autovetture registrate nell’area comunale ogni mille abitanti, contro il dato nazionale di 587/1000. Mentre la maggior parte delle esigenze della mobilità sistematica vengono quindi soddisfatte con l’utilizzo dell’auto e della bicicletta (13%), più contenuta è invece la domanda soddisfatta con i mezzi pubblici (4,4%). Un fattore piuttosto critico, quello del tasso di motorizzazione, che va di pari passo con il tasso elevato di inquinamento atmosferico da Pm10 e ossidi di azoto (NOx) riscontrato e con il progressivo aumento dell’inquinamento acustico in città, soprattutto nelle zone vicine agli assi stradali. L’indagine induce a riflettere su come sia sempre più necessario promuovere una mobilità sostenibile, anche in vista del nuovo Accordo per la qualità dell’aria (il quinto) entrato in vigore lo scorso 28 settembre, firmato da Regione, Province e Comuni. Dal Rapporto sullo Stato dell’Ambiente risulta che nel territorio comunale forlivese la principale fonte di emissione di inquinanti in atmosfera è il traffico veicolare, seguito dalle attività produttive per quanto riguarda il biossido di zolfo. Due le principali criticità: Pm10 e NOx, quest’ultimo imputabile per oltre il 60% al traffico pesante. Per quanto riguarda la concentrazione di Pm10, è stato rilevato che i livelli più alti di polveri sottili nell’atmosfera vengono sempre raggiunti in assenza di precipitazioni e in condizioni di vento debole, concentrati nell’area urbana più critica rappresentata dalla zona di Piazza Beccaria, dove i valori superano il limite annuale previsto. Passando all’inquinamento acustico, le principali fonti di rumore nel territorio comunale forlivese sono costituite dall’aeroporto, dall’autostrada e dalla ferrovia, nonchè dal sempre più congestionato traffico veicolare. Dalle stime derivanti dalla mappa del rumore risulta che dalla quota di popolazione compresa entro la mappatura pari circa al 78% della popolazione totale, il 24,7% è soggetta ad un livello acustico diurno superiore al limite di rumore di 65 dB(A). A fronte di questi dati, va comunque sottolineato come negli ultimi anni gli interventi di modifica del servizio di TPL abbiano comportato un significativo incremento del numero degli utenti trasportati, che sono quasi 4 milioni e 692mila all’anno sulle linee urbane forlivesi. L’obiettivo futuro sarà quello di incrementare ulteriormente l’attuale quota di passeggeri promuovendo la percezione del trasporto pubblico da parte dei cittadini come servizio concorrenziale e competitivo. Parallelamente, continuerà l’impegno del Comune nell’investimento di risorse per la costruzione di piste ciclabili (45,3 km attuali) e per la pedonalizzazione del centro storico (superficie attuale 22mila mq), offrendo allo stesso tempo ai cittadini degli incentivi per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita e per il rinnovo del parco auto con nuovi veicoli eco-compatibili. La gestione della qualità dell’aria nel territorio comunale è regolata ora dal nuovo accordo regionale, che dal 2 ottobre e fino al 30 marzo 2007 prevede un divieto di circolazione per tutti i veicoli a benzina pre-Euro, i diesel pre-Euro e Euro 1 e i ciclomotori e le moto a due tempi pre-Euro, in vigore dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Potranno sempre circolare i veicoli elettrici, ibridi, alimentati a gas metano o gpl, le auto condivise e quelle con 3 persone a bordo (2 se omologate a due posti), i diesel con filtro antiparticolato annotato sulla carta di circolazione e i mezzi a benzina euro 4. L´accordo di programma sulla qualità dell´aria tra Comuni, Province e Regione contiene anche indirizzi e misure per il triennio 2006/2009, con finanziamenti per il trasporto pubblico e adeguamento degli autobus ai valori di emissione previsti per i veicoli Euro 4 e con incentivi ai privati per la trasformazione dei veicoli a metano o gpl. Nella foto: una pista ciclabile. Il 21settembre scorso è stato presentato il primo rapporto sullo Stato dell’Ambiente del Comune di Forlì da cui è emerso che a Forlì la maggior parte delle esigenze di mobilità vengono soddisfatte con l’utilizzo dell’auto e della bicicletta (13%). Più contenuta la domanda soddisfatta dai mezzi pubblici (4,4%). MD 13 MD MD Notizie in arrivo U UN’ECCELLENZA DA ESPORTARE di Fausta Emiliani Responsabile relazioni esterne Atr II sistema dei trasporti pubblici della provincia di ForlìCesena è un modello da esportare in ambito internazionale. Al congresso internazionale dal titolo “Prossima data 2010: la mobilità a breve distanza”, tenutosi nelle scorse settimane a Linz in Austria, l’innovativo modello organizzativo della mobilità realizzato nel territorio romagnolo, è stato ritenuto un percorso di eccellenza da prendere come esempio. Al congresso di Linz, 30 consulenti internazionali hanno riferito sugli ultimi sviluppi del settore, gettando uno sguardo nel prossimo futuro del trasporto pubblico. In rappresentanza dell’Italia, Stefano Vernarelli, Responsabile Pianificazione e Sviluppo Tecnologico di Atr ha illustrato, da un lato il sistema del trasporto pubblico realizzato in Emilia Romagna dopo la riforma del settore, dall’organizzazione e finanziamenti, al ruolo delle Agenzie responsabili della pianificazione e controllo e dei Gestori del trasporto, dall’altro il modello romagnolo, soffermandosi in particolare sui metodi e indicatori per il monitoraggio della qualità erogata dei servizi di trasporto pubblico locale. Atr ha mantenuto la proprietà dei mezzi e la gestione degli aspetti commerciali, come le tariffe e i ricavi, nonchè la manutenzione dei mezzi attraverso le proprie officine. Inoltre, l’Agenzia romagnola si occupa della gestione diretta di altre attività della mobilità, come la sosta, la segnaletica stradale, i servizi scolastici, ecc. Vernarelli ha poi messo in luce il progetto adottato dall’agenzia di Forlì-Cesena, che ha introdotto un metodo di valutazione oggettivo del servizio di trasporto pubblico, in particolare in merito agli indicatori facenti parte di un sistema premi-penali, con l’introduzione di un sistema di controllo del servizio basato su un innovativo sistema di campionamento statistico e di raccolta dei dati attraverso computer palmari. L’interesse dei partecipanti è stato tale, che il moderatore del workshop – Siegfried Trybek, vicedirettore dell’Azienda Trasporti di Linz - ha già invitato Atr ad intervenire ad un’ulteriore convention internazionale con l’intento di approfondire ulteriormente il modello romagnolo, riconoscendogli la capacità di mantenere al centro dell’interesse la salvaguardia, il potenziamento e il miglioramento del servizio e delle risorse ad esso dedicate, puntando ad accrescere la qualità, l’efficacia, l’efficienza, la salvaguardia dell’ambiente, l’aderenza alle necessità sociali. MD 14 CESENATICO HA UN NUOVO DEPOSITO BUS Dopo l’inaugurazione ufficiale è entrato pienamente in funzione il nuovo deposito autobus di Cesenatico. Situata a Villamarina, la nuova struttura è composta da un piazzale dell’estensione di circa 8mila metri ed è in grado di offrire ricovero a 30 bus di linea e a 20 bus turistici, risolvendo così il problema della mancanza di spazi, che finora aveva costretto a parcheggiare gli autobus lungo le strade. Nella foto qui sopra il taglio del nastro da parte del sindaco di Cesenatico Nivardo Panzavolta; alla sua destra il presidente Atr Adriano Marchi e il direttore Giulio Guerrini. DM PIANIFICAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO CERTIFICATO P A settembre Atr ha ottenuto la certificazione di Qualità ISO 9001:2000 sui processi principali di progettazione/pianificazione e di controllo della produzione ed erogazione del servizio di tpl, nonché sui processi di supporto agli stessi, in primis di gestione risorse umane, di gestione approvvigionamenti, gestione del cliente finale e manutenzione delle attrezzature connesse. La certificazione è stata ottenuta a seguito di un lavoro preparatorio che ha coinvolto i dipendenti di tutte le aree interessate e che si è caratterizzato per entusiasmo e senso dell’obiettivo. L’ente di certificazione Certiquality, partner nel percorso per ottenere il riconoscimento, ha attestato la rispondenza delle procedure certificate rispetto alle normative ed agli standard internazionali. Il percorso avviato ha permesso la realizzazione di procedure che favoriscono l’efficacia ed efficienza della attività al fine di ottenere la migliore qualità possibile del servizio di Trasporto Pubblico Locale. L’obiettivo di Atr si sposta ora sul mantenimento e sviluppo del sistema certificato, interpretando la certificazione ottenuta come punto di partenza rispetto alla sfida continua che la qualità della erogazione del servizio quotidianamente esige. MD Posta & Risposta DIVERSE MISURE IN ATTO PER UNA CHIUSURE DELLE BUONA GESTIONE BIGLIETTERIE PIÙ FLESSIBILI Mia figlia usufruisce del servizio dell’Atr; quest’anno, a differenza dei precedenti, ho ricevuto una lettera che mi invitava a recarmi all’ufficio abbonamenti dall’11 al 14 settembre, in base all’iniziale del nostro cognome. Il giorno 13 sono andato più volte al suddetto ufficio, ma le file erano esageratamente lunghe ed io non potevo assentarmi più di tanto dal posto di lavoro. Poichè l’orario di apertura al pubblico, come figura sul cartello affisso all’ingresso, è dalle 6,30 alle 19,40, vi sono tornato alle 18,45, documenti compilati alla mano, e finalmente non avevo che quattro o cinque persone davanti a me. Senonchè alle 19 esatte, io e gli altri presenti siamo stati invitati dall’impiegata allo sportello a lasciare l’ufficio, in quanto fuori orario. Sollecitata da parte di tutti noi a fornire chiarimenti (anche perchè all’indomani i nostri figli avrebbero avuto bisogno dell’abbonamento per recarsi a scuola), l’impiegata in modo che ci è parso arrogante e sgarbato ha risposto che non vengono emessi abbonamenti dopo le 18,40. Ha poi intimato a uno studente straniero che voleva acquistare un biglietto di “lasciarla lavorare e non farle perdere tempo” perchè doveva procedere alle chiusure serali. Si è poi rivolta a mia moglie dicendole che saremmo potuti andare anche in agosto, senza tenere conto della circostanza che noi - che in quel mese certo avremmo avuto più tempo per quell’incombenza - non abbiamo fatto altro che attenerci alle date che ci sono state indicate. Un po’ tutti abbiamo chiesto all’impiegata di esibire qualche cartello che effettivamente indicasse le 18,40 come orario di chiusura. Ma lei, tutta presa a fumarsi la sua sigaretta, non ha neppure risposto e ci ha urlato che non intendeva stare lì tutta la sera. Abbiamo tentato di contattare la direzione per chiarimenti, ma il numero indicato sulla porta dell’ufficio (347/7564151) è risultato inesistente ed al numero info-linea Atr un disco ha risposto ripetutamente che gli operatori erano tutti occupati. Ritengo che l’episodio denoti una grave mancanza da parte di un ufficio che solitamente in questi pochi giorni dell’anno ha un’affluenza così elevata e per questo dovrebbe essere disponibile almeno negli orari di apertura indicati (o per lo meno specificare sul volantino recapitato alle famiglie che gli orari per il rilascio degli abbonamenti non sono quelli che compaiono sulla porta dell’ufficio). E comunque all’indomani mia figlia non ha potuto far altro che pagare il biglietto... Ogni anno, nel periodo precedente l'avvio delle scuole, avviene la vendita dell'abbonamento per studenti scuolacard, comportando un afflusso consistente di persone presso le biglietterie ATR; basti pensare che solo a Cesena si sono presentate circa 6.000 persone in soli 10 giorni. Per garantire una buona gestione delle biglietterie, in questo particolare periodo dell'anno sono state messe in atto diverse attività: il personale allo sportello è passato da 1 a 3 operatori, è stato adottato un sistema numerico "elimina code" ed è stato aperto un nuovo punto vendita ATR a Cesenatico. Inoltre, è stata inviata una lettera agli abbonati degli anni precedenti, invitandoli a recarsi presso la biglietteria secondo un calendario prestabilito - in base alla lettera iniziale del cognome - per meglio scaglionare l'afflusso allo sportello, evidenziando gli orari dedicati alla vendita degli Scuola Card (7.30 - 19.00). Effettivamente, l'orario di apertura al pubblico per il rilascio di biglietti e di informazioni, abitualmente va dalle 6.30 alle 19.40, nel periodo di vendita degli abbonamenti scolastici, però, questi orari sono stati leggermente contratti, per consentire agli addetti allo sportello di effettuare le chiusure contabili resesi piuttosto impegnative per il forte flusso. Si tenga conto, comunque, che i clienti hanno avuto a disposizione una fascia di 11 ore e mezza al giorno per potere acquistare l’abbonamento, dal lunedì al sabato, già dal 23 agosto. Per quanto riguarda l'episodio di mercoledì 13 settembre, l’inchiesta interna ha evidenziato che in questa giornata l'afflusso di clienti è stato particolarmente elevato, anche per il fatto che molte persone non hanno rispettato il calendario suggerito per il contatto con lo sportello. Alle 18.47 diverse persone erano ancora in attesa di acquistare lo Scuola Card, e il numero era tale da far prevedere il superamento dell'orario stabilito (così come è poi realmente accaduto nei fatti) e, nel contempo, altre persone continuavano ad arrivare. L'operatrice della biglietteria ha così ritenuto opportuno avvisare le persone presenti della chiusura dello sportello alle ore 19.00 onde evitare inutili attese. A fronte di alcune contestazioni da parte dei presenti, l'operatrice ha risposto effettivamente in modo inopportuno, motivando questa sua reazione alla pressione causata da una giornata piuttosto impegnativa. Pur comprendendo le motivazioni addotte, ma senza voler giustificare il comportamento poco apprezzabile, e pur riconoscendo la professionalità dell’operatrice in questione per la quale non si sono mai riscontrati casi analoghi, abbiamo provveduto a richiamare l’interessata e tutti gli operatori alle biglietterie, invitandoli ad una maggiore attenzione sugli stili di relazione con i clienti e ad avere un comportamento educato e amichevole nel rispetto dei diritti degli utenti. Lettera firmata Fausta Emiliani - Responsabile Relazioni Esterne ATR ( )