parliamo di rottami non ferrosi

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parliamo di rottami non ferrosi
ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIANTI IN FERRO E ACCIAIO, METALLI NON FERROSI, ROTTAMI FERROSI, FERRAMENTA E AFFINI
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…parliamo di rottami non ferrosi
Milano, 23 febbraio 2009
Analisi di Mercato in data 23 febbraio 2009
I nostri fieri rottami si preparano ad affrontare il primo anno di una dura crisi globale che
sta colpendo tutti i settori produttivi. Tradizionalmente, nei periodi di estrema difficoltà
spuntano, come “piccoli troll dispettosi”, dei personaggi ammaliatori prodighi di lusinghe e
tentazioni verso chi ha lavorato duramente per molti anni e guadagnato pochi spiccioli.
Sfruttano la proverbiale buona fede degli operatori per organizzare vere e proprie truffe.
Questi buffi figuri promettono guadagni altissimi ed immediati, offrendo enormi
quantitativi di materiali pregiati a prezzi improbabili. C’è chi propone catodi registrati, chi
pani HG o SHG, i più poetici un terzo della produzione nazionale di rottami ferrosi (milioni
di tonnellate) pronte per l’imbarco in qualche paese esotico. In fondo oggi il metallo costa
poco.
I contratti, un tempo buffi e scandalosamente fasulli, hanno acquistato con gli anni tutti i
crismi di una pseudo-serietà: sono completi di tutto, precisi ed indicano anche
un’assicurazione (Performance Bond) nel caso il materiale non venga consegnato.
Minimo comun denominatore delle truffe è l’apertura, da parte del “pollo”, di una Lettera
di Credito verso banche estere con beneficiari fantomatiche aziende-scatola vuote. I nostri
ammaliatori utilizzano le potenti possibilità offerte dalla Lettera Credito per finanziarsi ed
invariabilmente spariscono con il malloppo.
Esistono poi i falsi benefattori: personaggi che visitano i cantieri di mezza Italia che
pagano prezzi esorbitanti i rottami, solleticando lo spirito speculativo dei rottamai provato
da magazzini altissimi e consumatori nazionali latitanti. Caratteristiche le forme di
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pagamento usate: Lettere di Credito a vista con o senza un piccolo anticipo all'apertura del
contratto. Per esemplificare meglio uno degli inconvenienti che possono capitare vi
racconterò un episodio. Un piccolo commerciante olandese aveva venduto in luglio 10
container di Milbe al suo solito trader del Far-East a 3300 EUR/t realizzando un discreto
guadagno. Aveva incassato l'anticipo del 20% (660 EUR/t) e spedito la merce (costo di
trasporto: 100 EUR/t) ed era partito per le meritate ferie. A settembre la sorpresa:
mercato del rame e zinco crollati, cliente sparito e containers in sosta al porto.
Allora fra spese di viaggio e riorganizzazione del rientro della merce (250 EUR/t) ha poi
dovuto venderle a consumatori europei, affidabili, al prezzo di 1650 EUR/t; realizzando una
perdita netta di 1250 EUR/t e complessiva di 350,000 EUR.
Per evitare queste truffe e soprattutto di essere strumenti inconsapevoli di truffa, vi do un
buon consiglio: non utilizzate mai la Lettera di Credito con il primo venuto ma pagate cash
dopo aver ricevuto la merce oppure spedite rottami solo quando avete avuto tutto il
pagamento.
Se nonostante tutto siete tanto desiderosi di buttar via i soldi, chiedete in Assofermet le
coordinate del mio conto bancario in cui bonificare quel che vi pare: non riceverete mai
catodi o pani e neppure rottame a prezzi folli ma, state pur certi, vi ricorderò a lungo nelle
mie preghiere serali…
Ing. Carmelo Paolucci
Presidente Sindacato Nazionale Metalli
Diverse “bad news” a livello internazionale hanno avuto pesanti riflessi sul fragile mercato
italiano dei rottami non ferrosi. I settori dell'automobile e dell'edilizia hanno registrato
ovunque sostanziali contrazioni. Molti governi hanno messo in campo misure per
contrastare gli effetti della crisi del sistema finanziario. I timori aumentano se si considera
che, ad oggi, nessuno è ancora in grado di valutare quali saranno gli effetti, le dimensioni
e le conseguenze della crisi.
Il primo effetto del ridimensionamento dei prezzi dei principali metalli industriali è stato
una continua erosione dei margini degli operatori nel settore: molti prodotti “poveri”
attualmente non vengono più recuperati perché antieconomici.
Comunque gli eventi principali che influenzano il mercato dei rottami non ferrosi sono:
1) i principali produttori di metallo primario (smelters) hanno tagliato le loro produzioni
per cercare di sostenere il livello di prezzo; tuttavia, la riduzione dei consumi è
maggiore dei tagli e l'unico effetto che si registra, al momento, è un aumento
quotidiano del metallo contenuto nei magazzini dell'LME;
2) è aumentato il tasso di disoccupazione nel nostro Paese negli ultimi mesi perché c'è
stata una carenza di ordini: molte aziende stanno utilizzando gli ammortizzatori
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sociali o hanno tagliato le produzioni per carenza di ordini. Gli indicatori disponibili
per i prossimi mesi prefigurano un ulteriore deterioramento;
3) i principali operatori nutrono diverse preoccupazioni per l'andamento della domanda
previsto nei prossimi mesi;
4) unica nota positiva nel periodo: il rinnovato interesse da parte dei consumatori del
Far-East per il rame e le leghe che vivacizzano un mercato altrimenti asfittico;
5) pessima la situazione degli altri metalli industriali (alluminio, nichel, piombo) e
soprattutto si sottolinea la crisi nera che ha colpito tutto il comparto dei metalli
ferrosi.
Rame
Il prezzo del rame ha segnato un aumento del 6% nell'ultimo mese, nonostante i dati
economici penalizzanti dell'ultimo trimestre del 2008, soprattutto grazie al rinnovato
interesse da parte dei consumatori del Far-East.
La domanda da parte dei principali consumatori sul mercato nazionale permane buona
soprattutto grazie a dei livelli di prezzo interessanti del rame. La disponibilità di rottame è
ottima, anche se il livello medio richiesto per i prodotti più titolati permane alto e c'è
grande competizione per accaparrarsi il metallo.
I principali consumatori, spinti dall'aumento dei prezzi, sono tornati sul mercato per
acquistare gli ultimi scampoli di semilavorati (barre, nastri, tubi) a prezzi interessanti. I
produttori di tubi, barre e nastri stanno lavorando al 70% di capacità, così come pure i
produttori di sistemi per tetto e grondaie.
I nostri prodi rottamai stanno combattendo giorno dopo giorno per fornire prodotti ad un
buon livello qualitativo e per venderli a prezzi competitivi.
Ottone
La disponibilità di rottame è buona tuttavia la domanda da parte dei principali consumatori
europei è penalizzata dalla crisi economica in atto. Anche in questo caso è la richiesta di
rottami da parte dei mercati del Far-East a movimentare il mercato: piano piano stiamo
rivivendo i periodi di “corsa all'oro” di qualche anno fa che, fortunatamente, fornisce
ossigeno ai commercianti di rottami già penalizzati dalla crisi che ha colpito gli altri metalli.
Al momento i principali consumatori di rottami europei (“refiners”) stanno pagando prezzi
che non riflettono il valore reale dei metalli che compongono la lega. Il loro obiettivo è
pagare solo il contenuto di rame con i prezzi sono più bassi rispetto al livello medio pagato
in esportazione. I motivi di questa scelta sono attribuibili principalmente all'assenza di una
qualche azione concordata per tagliare le produzioni di barre e lingotti ed alla conseguente
“svendita dei prodotti”.
Vendere lingotti e barre a tutti i costi pone poi i “refiners” nazionali nella necessità di
trovare rottami a prezzi ben al di sotto del livello di mercato per mediare il costo di lega.
Purtroppo questo non è sempre possibile. Le importazioni dagli altri paesi europei sono
morte per il livello di prezzo offerto dai nostri consumatori.
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Alluminio
Il mercato nazionale dei rottami in leghe primarie è molto difficile: la domanda di rottame
da parte dei principali consumatori (produttori di billette e placche) è morta in questo
periodo. Molte aziende sono sovrastoccate e con scarsi ordini: si segnala una buona
disponibilità di billette e placche a prezzi davvero interessanti. Ma non c'è una grande
competizione per accaparrarsi i prodotti.
I premi pagati su billette primarie e pani sono ai minimi storici, e giornalmente segnaliamo
un aumento dei magazzini mondiali di 5.000/10.000 t.
I principali commercianti di rottame nazionali, abbandonati dai consumatori tradizionali,
stanno valutando le possibilità di esportare buona parte della loro produzione verso i nuovi
mercati, infatti, nonostante il tasso di cambio sfavorevole fra Euro e Dollaro, questi
mercati mantengono ancora prezzi competitivi e buona richiesta soprattutto per i prodotti
“poveri”.
La situazione nel mercato dell'alluminio secondario appare migliore: il consumo sta
rallentando nonostante la grande disponibilità di rottame a prezzi molto competitivi.
Possiamo vedere i primi effetti degli aiuti governativi per l'automotive: piano piano stanno
sostenendo il mercato delle leghe secondarie.
Nichel
Continua il crollo delle quotazioni del nichel che nell’ultimo mese hanno perso il 20% di
valore toccando il livello di circa 9330 USD/t. I fattori determinanti di questo crollo sono da
ricercarsi nelle difficoltà che si rilevano nel settore di produzione degli acciai inossidabili, in
cui, i principali operatori hanno subito una riduzione delle richieste nell’ultimo mese di circa
il 50% per i prodotti di largo consumo. Dal punto di vista dei fondamentali gli stock hanno
raggiunto un livello di sicurezza di oltre 93.000 t.
Per quel che riguarda i rottami in nichel e leghe appare stabile la domanda da parte dei
principali consumatori del mercato estero. Più difficile il lavoro sul mercato nazionale, in
cui la scarsa richiesta viene penalizzata da prezzi decisamente poco interessanti.
Piombo
Il prezzo del piombo all'LME è stato spinto, nel mese di Febbraio, dalla buona domanda
dei mercati del Far-East. Al momento, si segnala una buona disponibilità di rottami e
lingotti rifusi sul mercato nazionale.
I principali consumatori nazionali, attualmente, stanno pagando livelli di prezzo discreti per
le principali tipologie di rottame.
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