Mensile Azioni
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Mensile Azioni Verso il rally natalizio…. 28 novembre 2013 La liquidità si conferma ancora una volta il principale driver per le borse internazionali consentendo ai listini statunitensi e al DAX di rinnovare nuovi massimi storici. Nota mensile Il benchmark europeo dovrebbe recuperare dopo una fase di lateralità sulla scia dei timori emersi con trimestrali e outlook forniti dai principali gruppi, dai quali mediamente non emergono ancora segnali concreti di ripresa dell’economia nel Vecchio Continente. Nel terzo trimestre l’Eurostoxx ha evidenziato sorprese positive nel 50% dei casi, mentre i ricavi sono risultati inferiori alle attese nel 66% dei gruppi. Dopo la forte salita dei mesi scorsi come da attese è fortemente aumentata la volatilità degli indici periferici europei, con Piazza Affari e l’indice spagnolo che mantengono prospettive di forza relativa in un trend al rialzo. Reiteriamo la preferenza per la Piazza di Francoforte, che mantiene valutazioni non elevate e una crescita del PIL sostenuta rispetto agli altri paesi europei. Riportiamo a Moderatamente Positiva la view sul FTSE100 di Londra sulla scia del miglioramento del quadro macro e soprattutto della disoccupazione, che dovrebbe scendere sotto il 7% per fine 2015. La BCE continua a sostenere i mercati e secondo alcuni esponenti dell’esecutivo sarebbe prematuro invertire ora la rotta monetaria della Banca Centrale, in quanto la zona euro si trova in una fase del ciclo economico ancora debole. Il problema principale in Europa resta quello della crescita, avvalorato dall’OCSE che ha rivisto al ribasso le stime al 2,7% nel 2013 e al 3,1% nel prossimo anno rispetto a quelle del rapporto di maggio al 3,1% e 4%, mentre solo nel 2015 le stime vertono per una ripresa al 3,9%. La revisione è giustificata da alcune fragilità strutturali dei paesi emergenti e dalla ripresa debole di molte economie avanzate. D’altro canto, il progetto di riforme del governo cinese potrebbe accrescere le potenzialità di recupero della crescita a livello mondiale. Ribadiamo ancora una volta la preferenza per gli indici statunitensi sostenuti da una discreta crescita, dalla liquidità e dalle ultime rassicurazioni del presidente della Fed Bernanke, confermate dalla candidata governatore Yellen, in merito alla politica monetaria, che rimarrà particolarmente accomodante e a sostegno dell'economia fintanto che sarà necessario. Stimiamo l’avvio del tapering a inizio del 2014. In tale contesto, riteniamo che gli indici statunitensi possano salire ancora nel breve periodo, anche se poi potrebbero perdere forza relativa nei primi mesi dell’anno prossimo. I dati macro confermano una ripresa dell’economia anche se non tanto da consentire al momento di ridurre le politiche di sostegno alla crescita. Le trimestrali sono state mediamente positive e hanno superato le attese nel 67% dei casi. Andamento indici Indice Valore Stoxx 600 Euro Stoxx Euro Stoxx 50 CAC 40 DAX IBEX FTSE 100 FTSE All Share FTSE/MIB S&P 500 NASDAQ Comp. Dow Jones Indus. Nikkei 225 324,18 310,31 3.072,75 4.301,97 9.299,95 9.689,10 6.694,62 20.002,51 18.784,30 1.802,48 3.994,57 16.072,54 15.619,13 Confronto FTSE MIB vs. Eurostoxx e S&P500 Var. % 1 Var. % da mese inizio anno 1,28 15,91 1,59 18,97 1,26 16,57 0,69 18,15 3,50 22,17 -1,29 18,63 -0,40 13,51 0,01 16,46 -0,48 15,43 2,43 26,38 1,30 32,29 3,23 22,65 10,87 50,25 Nota: valori e performance in valuta locale. Fonte: FactSet 140 130 120 110 100 S&P500 Eurostoxx FtseMib 90 80 70 26.11.2012 26.03.2013 26.07.2013 26.11.2013 Fonte: Bloomberg I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del 25.11.2013 (salvo la sezione ‘Analisi tecnica’, che è aggiornata alla data odierna). Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all’Avvertenza Generale. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche Ricerca per Investitori privati e PMI Ester Brizzolara Analista Finanziario Laura Carozza Analista Finanziario Piero Toia Analista Finanziario Mensile Azioni 28 novembre 2013 Europa Forza relativa dei periferici La liquidità si conferma ancora una volta il principale driver per le borse internazionali consentendo ad alcuni listini come il DAX di rinnovare nuovi massimi storici. Il benchmark europeo dovrebbe recuperare dopo una fase di lateralità sulla scia dei timori emersi con le trimestrali e gli outlook forniti dai principali gruppi, dai quali mediamente non emergono ancora segnali concreti di ripresa dell’economia nel Vecchio Continente. Inoltre, le revisioni al ribasso della crescita mondiale da parte dell’OCSE avvalorano tali preoccupazioni. D’altro canto, i buoni dati negli Stati Uniti e il progetto di riforme del governo cinese accrescono le potenzialità di recupero della crescita a livello mondiale. Reiteriamo la preferenza per l’indice tedesco, che mantiene valutazioni non elevate e una crescita del PIL sostenuta rispetto agli altri paesi europei. Dopo la forte salita dei mesi scorsi come da attese è fortemente aumentata la volatilità degli indici periferici europei, con Piazza Affari e l’Ibex che mantengono prospettive di forza relativa in un trend al rialzo. Riportiamo a Moderatamente Positiva la view su Londra sulla scia di un miglioramento sul quadro economico. Preferenze per DAX e FTSE MIB. Forza relativa dei periferici L’OCSE ha rivisto al ribasso la crescita mondiale al 2,7% nel 2013 e al 3,1% nel prossimo anno rispetto alle precedenti stime del 3,1% e 4% contenute nel rapporto di maggio, mentre per il 2015 le attese sono di una ripresa al 3,9%. La revisione è giustificata da alcune fragilità strutturali dei paesi emergenti e dalla ripresa debole di molte economie avanzate. La revisione delle stime di crescita dell’OCSE La BCE continua a sostenere i mercati e secondo alcuni esponenti dell’esecutivo sarebbe prematuro invertire ora la rotta monetaria della Banca Centrale, in quanto la zona euro si trova in una fase del ciclo economico ancora debole. Di contro, si potrebbe intervenire nuovamente, se necessario, per mantenere l'inflazione della zona euro in linea con gli obiettivi. L'inflazione della zona euro è scesa in ottobre allo 0,7%, rispetto a un obiettivo della Banca Centrale appena sotto il 2%. Secondo gli esponenti BCE in casi estremi si potrebbero adottare ancora misure come quella del cosiddetto tasso negativo sui depositi, pur tenendolo solo come arma di riserva. I tassi sui depositi overnight delle banche in BCE è attualmente a zero. BCE a sostegno della crescita In un’ottica di globalizzazione il mercato mondiale potrebbe beneficiare di una serie di riforme economico sociali e finanziarie di forte rilevanza da parte del governo cinese, come l’accelerazione verso la piena convertibilità dello yuan e minori vincoli per gli investitori privati. In tal caso, la Cina andrebbe verso un’economia di mercato con l’effetto di poter aumentare il potenziale di crescita e ridurre i rischi per il sistema nel complesso. Tutto dipenderà dalla velocità dell’attuazione del nuovo programma. Quest’ultimo sta favorendo un ritorno della propensione al rischio nei mercati emergenti. Il governatore della Banca centrale cinese Xiaochuan ha intenzione di ampliare la banda di oscillazione della valuta, in modo da renderla più flessibile e lasciarne guidare la dinamica dal mercato, aggiungendo che l'obiettivo di medio termine per Pechino è la totale liberalizzazione dello yuan. La Banca Popolare Cinese punta, infine, alla graduale interruzione dei regolari interventi sul mercato valutario. In ottica di globalizzazione, le riforme in Cina favorirebbero la crescita a livello mondiale Relativamente ai fondamentali dell’Eurostoxx si segnala che nel terzo trimestre gli utili hanno sorpreso al rialzo nel 50% dei casi, mentre le vendite sono risultate inferiori alle attese nel 66% delle volte, evidenziando ancora una volta che i consumi faticano a riprendersi. In tale contesto, i multipli di utile per l’anno in corso rimangono elevati rispetto ai mesi precedenti a 16x, anche se sono attesi in discesa per l’anno prossimo a 13x. Le stime di consenso hanno rivisto leggermente al ribasso gli utili per l’anno in corso all’8,1%, posponendo la ripresa al 2014 a 17,9%. I fondamentali dell’Eurostoxx Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 2 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari (€) Valore P/E (x) 2012 2013E 2014E Euro Stoxx Euro Stoxx 50 Stoxx 600 DAX CAC 40 FTSE 100 Ibex 35 FTSE MIB FTSE All Share SMI S&P500 NASDAQ Composite Dow Jones Industrial Nikkei 225 Hang Seng Sensex 30 Bovespa RTS Interfax 310,31 3.072,75 324,18 9.299,95 4.301,97 6.694,62 9.689,10 18.784,30 20.002,51 8.304,05 1.802,48 3.994,57 16.072,54 15.619,13 23.684,45 20.605,08 52.263,00 1.433,55 14,18 11,95 14,02 12,30 13,77 12,49 20,09 12,08 12,10 16,66 14,66 18,32 13,33 22,58 11,78 16,41 18,41 5,71 16,19 14,18 15,24 13,89 14,93 14,04 18,22 16,73 17,02 16,38 16,55 22,72 15,29 21,24 10,99 16,14 14,51 5,92 13,26 12,63 13,45 12,71 12,83 12,73 14,62 12,69 12,81 14,96 14,98 19,70 14,23 18,10 10,23 13,93 10,95 5,85 Var. EPS % 2012 2013E 2014E -2,09 -4,64 -1,56 7,43 -11,14 -3,32 -41,16 2,33 3,49 0,77 5,68 9,29 4,10 16,06 0,84 11,52 -30,46 -22,30 8,13 -0,94 7,52 2,06 10,63 -1,55 44,96 7,41 6,09 12,22 5,34 7,42 3,79 41,17 9,68 11,52 High 37,55 17,88 12,29 13,34 9,29 16,29 10,33 24,60 31,80 32,84 9,49 10,55 15,09 7,41 17,30 7,37 15,87 32,58 1,21 PEG Media (P/E 13E su 2013-14E var. EPS 2013-14E) 13,00 1,00 5,67 2,50 10,43 1,46 5,67 2,45 13,46 1,11 4,39 3,20 34,78 0,52 19,60 0,85 19,47 0,87 10,85 1,51 7,94 2,08 11,26 2,02 5,60 2,73 29,23 0,73 8,52 1,29 13,69 1,18 High 0,16 19,38 0,31 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet Analizzando i singoli indici, il DAX segna nuovi record e mantiene multipli di utile inferiori alla media a 13,9x. Il terzo trimestre ha evidenziato sorprese positive degli utili nel 69% dei casi, mentre i fatturati sono stati mediamente inferiori alle stime. Sul fronte macro lo ZEW sul sentiment dell'economia tedesca è salito a 54,6 punti dai 52,8 di ottobre, a sua volta il livello più alto dall'aprile del 2010. Di contro, il CAC presenta multipli più elevati per il 2013 a 14,9x con stime di crescita a doppia cifra. Le trimestrali hanno evidenziato utili e vendite mediamente inferiori alle attese. DAX e CAC Miglioriamo la View sul FTSE 100 di Londra sulla scia dei recenti dati macroeconomici inglesi che evidenziano un quadro in miglioramento e supportano la BoE nel ritenere più distante l’eventualità di concedere ulteriore stimolo monetario al sistema. Secondo la Banca Centrale inglese il quadro prospettico dell’economia britannica è migliorato ulteriormente rispetto al report di agosto, soprattutto per quanto riguarda il tasso di disoccupazione che dovrebbe scendere sotto la soglia del 7% prima di quanto aveva ipotizzato ad agosto, ovvero verso fine 2015 piuttosto con un anno di anticipo rispetto alla precedente stima di fine 2016. La BoE ha inoltre rivisto leggermente verso l’alto le proiezioni di crescita, ma solo nel breve termine, mentre le ha lasciate pressoché invariate nel medio. FTSE 100 di Londra In Spagna l’Ibex ha mediamente riportato trimestrali inferiori alle attese sia dal punto di vista degli utili che dei ricavi, anche se le stime di crescita del consenso per l’anno in corso erano particolarmente elevate al 45%, percentuale che non compensa ancora i forti cali dello scorso anno, data la contrazione della base di partenza. Le prospettive per il paese iberico restano comunque più favorevoli per il 2014, dati gli investimenti effettuati da imprenditori esteri che dovrebbero consentire un cospicuo aumento degli utili anche per il prossimo esercizio. Prospettive per la Spagna I periferici come Italia e Spagna scontano multipli comunque elevati in termini di valutazione ma potrebbero continuare a beneficiare del calo delle tensioni sul debito sovrano, che hanno tenuto lontano gli investitori per molto tempo dai mercati. Sotto tale aspetto stanno tornando i capitali dall’estero, sia dai paesi europei che dal Giappone che scommette che il peggio della crisi del debito sia alle spalle e che la politica monetaria espansiva sosterrà in futuro le quotazioni del debito europeo. Gli indici periferici: Spagna e Italia Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 3 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Gli indici potrebbero recuperare forza relativa poiché si sono ridotte le pressioni dal punto di vista del rischio sistemico, con lo spread di entrambi ritornato su livelli più contenuti. A tal proposito, le nostre stime per il BTP-Bund vertono per un obiettivo intorno ai 200 punti per fine 2014. I nuovi collocamenti di titoli sovrani risultano ben accolti e i rendimenti sono scesi ai minimi del 2009. Secondo la stampa, in settembre gli investitori giapponesi hanno realizzato acquisti netti di bond italiani per 35 miliardi di yen, circa 264 milioni di euro, ottenendo un risultato positivo per la prima volta da sei mesi e il dato più consistente dal giugno 2011 (allora gli acquisti netti furono di 65.500 miliardi). Tornano ad attrarre anche i bonos spagnoli con 46,5 miliardi di yen, la cifra più alta dal marzo 2011. Al picco della crisi sul debito della zona euro, tra luglio 2011 e settembre 2012, gli investitori giapponesi hanno venduto complessivamente 1.581 miliardi di yen (quasi 12 miliardi di euro) di bond italiani e 374 miliardi di bond spagnoli. Per quanto riguarda i fondamentali del FTSE MIB, le trimestrali hanno indicato sorprese positive nel 56% dei casi in termini di utili, mentre i ricavi sono stati mediamente inferiori alle attese e a livello settoriale gli utili sono stati in flessione soprattutto per le banche. La salita delle quotazioni ha riportato i multipli a premio rispetto al benchmark e sopra a 16,7x a fronte di attese di consenso in termini di utile per il 2013 inferiori all’8%. Un recupero degli utili consistenti dovrebbe avvenire nel prossimo esercizio per il quale è atteso un notevole ridimensionamento dei P/E e un recupero degli utili in aumento di oltre il 31%. I fondamentali del FTSE MIB Secondo l’OCSE le stime di PIL per il 2013 vertono al -1,9% dal -1,8% anticipato a settembre. La ripresa dovrebbe rivelarsi solo graduale con un’espansione del PIL attesa a +0,6% a/a per il 2014 (le stime del Governo sono ferme a +1,1%) mentre il 2015 dovrebbe vedere un’ulteriore accelerazione a +1,4% a/a. Sia l’OCSE che la Commissione Europea invitano il governo italiano a ridurre le tasse, poiché il carico fiscale complessivo per le imprese italiane è pari al 65,8% dei profitti contro una media UE ed ETA del 41,1%. Per l’Italia, al momento il Tesoro ha completato circa il 97% delle emissioni previste per il 2013, con un residuo da collocare tra i 10 e i 15 miliardi di euro. Queste considerazioni implicano un fine anno privo di pressioni dal lato dell'offerta. In tale contesto, a meno di un nuovo inasprimento politico il nostro indice potrebbe proseguire il trend rialzista. A livello settoriale europeo, l’aumento della volatilità in novembre ha colpito come da attese i settori che avevano sovraperformato in modo deciso nell’ultimo periodo, anche se in un’ottica di maggior respiro il trend si conferma positivo. Ribadiamo ancora una volta positività sugli Assicurativi che mantengono multipli contenuti e gli Industriali che mantengono crescite elevate sugli utili pur restando a premio sui P/E rispetto al benchmark. Moderata positività del comparto Auto sulla scia del recupero delle immatricolazioni in ottobre, mentre confermiamo positività sui Tecnologici che al momento forniscono forza relativa, anche se i multipli evidenziano un forte premio rispetto al benchmark e alla media storica. Aumenta la volatilità sui bancari dopo i forti rialzi dei mesi scorsi, anche se il rapporto multipli crescite degli utili resta favorevole. Positivo per le banche europee e in particolare quelle domestiche il fatto che secondo indiscrezioni di stampa le nuove regole la valorizzazione i titoli di stato nel portafoglio delle banche dovrebbero prevedere una ponderazione di rischio pari a zero nella Asset Quality Review che la Bce condurrà nel 2014. A tal proposito, le banche italiane hanno 394 mld di titoli in portafoglio di stato. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche A livello settoriale europeo 4 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Crescita degli utili sui settori europei (€) Settore Valore P/E (x) 2012 2013E 2014E Euro Stoxx Auto Banche Risorse di base Chimici Costruzioni e Materiali Servizi finanziari Alimentari Farmaceutici Beni e servizi Industriali Assicurazioni Media Petrolio & Gas Beni personali e per la casa Real Estate Retail Tecnologici Telecom Turismo e Tempo libero Utility 13,26 -2,09 8,13 17,88 9,88 2,32 -0,51 15,21 11,60 -40,20 High 52,45 15,37 Neg. High High 14,79 1,09 -3,54 12,01 14,45 -7,02 -0,46 18,92 13,19 9,30 15,36 13,63 17,59 9,04 -0,59 9,69 15,61 -4,76 -8,78 13,98 14,98 3,12 18,12 20,37 9,48 42,70 20,63 7,33 16,39 -1,99 -13,10 9,54 9,74 10,76 -16,63 14,09 19,12 12,15 7,17 15,04 16,19 3,37 10,07 5,50 16,74 1,80 -1,06 18,22 19,06 -56,08 39,92 65,39 12,53 -24,84 -5,05 2,51 15,46 30,56 -20,32 61,77 12,94 11,43 -13,68 -8,75 310,31 14,18 16,19 453,67 8,77 11,38 137,07 40,33 18,00 203,65 NS 31,83 891,94 14,49 16,57 295,80 13,92 17,18 278,48 12,70 14,99 450,68 19,16 19,29 651,49 14,88 17,79 593,11 17,90 18,03 209,05 8,72 10,17 197,86 12,89 17,96 329,91 8,32 11,11 527,52 20,53 22,00 181,68 16,45 17,08 394,35 16,58 19,79 310,56 35,66 31,52 287,24 9,09 12,84 142,70 25,66 25,02 254,88 8,30 11,81 Var. EPS % 2012 2013E 2014E PEG Media (P/E 13E su 2013-14E var. EPS 2013-14E) 13,00 1,00 7,35 1,55 High 0,01 High NS 4,24 3,91 9,23 1,86 14,50 1,03 4,55 4,24 2,60 6,85 19,25 0,94 13,98 0,73 -1,78 -10,09 -1,27 -8,76 11,11 1,98 7,78 2,19 8,58 2,31 52,66 0,60 -1,27 -10,11 20,73 1,21 -11,22 -1,05 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet Performance del mercato europeo La maggiore volatilità registrata nel corso dell’ultimo mese sembra aver sostenuto la sovraperformance del comparto Farmaceutico, viste le caratteristiche maggiormente difensive. Forza relativa è stata espressa anche da Risorse di base, Chimici, Tecnologici e Auto, con l’indice settoriale di quest’ultimo che ha rinnovato massimi storici. Sul comparto sembrano aver inciso positivamente i nuovi dati di ottobre relativi alle immatricolazioni di vetture in Europa (UE27 + paesi EFTA), cresciute su base annua del 4,6%, segnalando nuovamente una stabilizzazione del mercato del Vecchio Continente, dopo la variazione positiva registrata anche a settembre. Di contro, hanno perso forza soprattutto i Telefonici e i Bancari, con questi ultimi oggetto di maggiori prese di beneficio visti i guadagni dei mesi precedenti. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche Sovraperformance di Farmaceutici, Risorse di base, Chimici, Tecnologici e Auto, mentre i Bancari sono stati oggetto di maggiori realizzi 5 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Performance settori europei (€) Settore Euro Stoxx Auto e componenti Banche Risorse di base Chimici Costruzioni e Materiali Servizi finanziari Alimentari Farmaceutici Beni e servizi industriali Assicurazioni Media Petrolio & Gas Beni pers. e per la casa Real Estate Retail Tecnologici Telecomunicazioni Turismo e tempo libero Utility Valore 310,31 453,67 137,07 203,65 891,94 295,80 278,48 450,68 651,49 593,11 209,05 197,86 329,91 527,52 181,68 394,35 310,56 287,24 142,70 254,88 Var. % 1 mese 1,59 3,91 -0,59 4,15 2,98 -0,72 -1,29 0,68 4,72 1,84 2,49 1,39 -1,04 2,70 0,67 -0,25 5,64 -1,53 0,12 2,10 Var. % 6 mesi 11,31 24,07 21,14 22,72 5,92 14,99 19,11 -3,86 -2,52 13,55 17,77 19,06 5,20 1,94 -0,80 10,16 18,24 17,39 2,47 11,30 Var. % inizio anno 18,97 34,25 21,99 11,12 13,46 21,28 25,17 8,14 11,77 24,02 28,09 29,56 6,04 16,87 6,08 25,40 25,89 19,83 18,67 11,48 Fonte: FactSet Performance settoriali in % verso Eurostoxx nell’ultimo mese (€) Tecnologici 5,64 Farmaceutici 4,72 Risorse di base 4,15 Auto e componenti 3,91 Chimici 2,98 Beni pers. e per la casa 2,70 Assicurazioni 2,49 Utility 2,10 Beni e servizi industriali 1,84 Euro Stoxx 1,59 Media 1,39 Alimentari 0,68 Real Estate 0,67 Turismo e tempo libero 0,12 Retail -0,25 Banche -0,59 Costruzioni e Materiali -0,72 Petrolio & Gas Servizi finanziari -1,04 -1,29 Telecomunicazioni -1,53 -2,00 -1,00 0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 6 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Analisi settoriale Riepilogo giudizi DJ Euro Stoxx Auto Banche Risorse di base Chimici Costruzioni e Materiali Servizi finanziari Alimentari Farmaceutici Beni e servizi Industriali Assicurazioni Media Energia Beni personali e per la casa Real Estate Retail Tecnologici Telecom Turismo e Tempo libero Utility 3m 12m POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE M. POSITIVO POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE M. POSITIVO Stoxx 600 Eurostoxx 300 FTSE-MIB CAC 40 DAX FTSE 100 S&P 500 3m 12m POSITIVO POSITIVO POSITIVO M. POSITIVO POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO POSITIVO POSITIVO POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO Fonte: Intesa Sanpaolo Settori Positivi Tecnologico. Confermiamo Positività sul comparto, che incorpora stime di crescita degli utili ancora sostenute anche per il 2014; il consenso si attende infatti incrementi a doppia cifra sia per l’anno in corso che per il successivo. Di contro, il comparto quota a multipli di utile a premio sia rispetto a quelli dell’Eurostoxx che alla media storica del periodo 2006-10. I temi dominanti restano quelli legati alla forte domanda anche per i prossimi mesi di smartphone e tablet, che rappresentano ormai il sostegno principale ai maggiori gruppi del settore. Secondo dati forniti dalla società di ricerche IDC, le vendite di telefonini di nuova generazione hanno registrato nel corso del 3° trimestre un incremento su base annua del 40%, staccando di gran lunga ancora una volta la commercializzazione di altri dispositivi telefonici. Per tale motivo, IDC ha rivisto ancora al rialzo le stime per i prossimi anni, come riportato nella tabella sottostante: Stime (giugno e settembre 2013) vendite smartphone 2012 2013E 2014E 2015E Nord America Stime settembre 130,20 151,40 166,60 182,40 Stime giugno 130,20 148,80 165,90 181,60 America Latina Stime settembre 53,50 86,50 118,20 140,40 Stime giugno 53,50 80,20 103,90 125,10 EMEA Stime settembre 193,20 240,70 274,40 308,50 Stime giugno 193,20 238,70 271,50 303,50 Asia-Pacifico Stime settembre 346,90 534,60 695,10 796,20 Stime giugno 345,50 491,20 589,90 673,30 2016E 2017E Cagr % 2012/17 193,50 193,20 199,50 197,90 8,9 8,7 156,00 145,00 168,20 162,30 25,7 24,9 341,40 335,30 371,40 365,10 14,0 13,6 894,80 760,80 994,90 853,50 23,5 19,8 Attese ancora positive per i Tecnologici, supportati dalle vendite di tablet e smartphone e da miglioramenti nei semiconduttori Nota: dati in mln di unità. Fonte: IDC Notizie positive arrivano anche dal segmento dei semiconduttori, maggiormente sensibile ai segnali di miglioramento del contesto economico: sotto questo aspetto, le vendite di semiconduttori a livello mondiale hanno raggiunto nell’ultimo trimestre il livello record di 80,92 mld di dollari, con una crescita dell’8,4% rispetto ai precedenti tre mesi dell’anno. Il momento positivo dovrebbe proseguire anche nell’ultima parte dell’anno, portando ad archiviare l’intero Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 7 Mensile Azioni 28 novembre 2013 2013 con una decisa crescita, grazie soprattutto alla forte domanda proveniente dal continente americano. Settori Moderatamente Positivi Bancario. Nonostante prese di beneficio di breve, ribadiamo il giudizio Moderatamente Positivo. Le politiche monetarie estremamente espansive garantiscono ancora un’elevata liquidità al sistema a cui si aggiungono il ridimensionamento degli spread sui governativi che allentano le pressioni registrate negli scorsi anni sul comparto. D’altro canto, i maggiori rischi si incentrano ancora una volta sul debole contesto congiunturale che incide in modo significativo sulla qualità del portafoglio crediti, caratterizzato da un elevato tasso di sofferenze. Inoltre, i bassi tassi di mercato conducono a comprimere i margini di interesse, sebbene il costo di approvvigionamento resti contenuto. Il principale elemento di rischio nel breve per il comparto è rappresentato dall’impatto della revisione della qualità degli asset (AQR) di bilancio da parte della BCE, in vista dell’avvio della supervisione unica a livello creditizio da parte proprio dell’autorità centrale. Ciò potrebbe condurre molti istituti a dover ricapitalizzarsi, per far fronte proprio al maggior rischio ponderato presente negli attivi di bilancio, anche se nell’ultimo “Banking Structures Report” della BCE il Tier 1 capital ratio mediano è risultato pari al 12,7% nel 2012, in aumento dall’8% del 2008. Un importante elemento su tale fronte è rappresentato dalle recenti dichiarazioni del consigliere esecutivo della BCE Yves Mersch, secondo il quale i titoli di Stato nel portafoglio delle banche potrebbero avere una ponderazione di rischio pari a zero nell’AQR. Politiche monetarie espansive e contrazione degli spread sostengono il Bancario. Attenzione all’AQR della BCE Settori Neutrali Farmaceutico. Manteniamo il giudizio Neutrale; in un contesto di maggiore volatilità, il comparto ha espresso forza relativa nel corso dell’ultimo mese date le caratteristiche difensive. Si confermano crescite contenute degli utili stimate dal consenso per il biennio 2013-14 a fronte di multipli di utile ancora a premio sia rispetto a quelli dell’Eurostoxx che alla media storica del periodo 2006-12. La forte concorrenza da parte dei produttori di farmaci generici e alcuni segnali contrastanti provenienti dalle economie emergenti dovrebbero produrre ulteriori pressioni soprattutto sui grandi gruppi del settore. I dati societari relativi al 3° trimestre hanno mostrato in media decrescite sia degli utili che delle vendite con una percentuale di sorprese negative decisamente superiore e intorno al 70%. Deludenti risultati trimestrali per il Farmaceutico. Le caratteristiche difensive sostengono però il settore in un contesto di maggiore volatilità Sanofi, che pesa per oltre il 50% sull’intero indice, ha riportato risultati deboli e inferiori al consenso, con le vendite penalizzate da una performance poco brillante nel mercato cinese, che pesa per circa un terzo sull’intero fatturato e dove il gruppo ha registrato crescite del 5% rispetto al 15% del 2° trimestre. I risultati hanno condotto anche a rivedere al ribasso le proprie stime per l’intero esercizio, con una flessione del 10% degli utili, al netto di componenti straordinarie e dell’effetto valutario. Le attese di consenso sul titolo indicano per il 2013 decrescite degli utili a doppia cifra, superiori a quelle dell’intero settore e a quelle indicate dal gruppo; miglioramenti si dovrebbero registrare nel corso del 2014, in linea con quanto stimato per l’intero settore. Il titolo però quota a P/E a sconto rispetto al settore sia sul 2013 che sul 2014, al pari di quanto accade per i multipli EV/EBITDA. Inoltre, risulta ancora interessante la politica di remunerazione degli azionisti, con un dividend yield stimato per il 2013 al 3,53% e per il 2014 al 3,77%, superiore al valore atteso per il settore. Sanofi Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 8 Mensile Azioni 28 novembre 2013 USA Fed e trimestrali sostengono il mercato Ribadiamo ancora una volta positività sugli indici statunitensi grazie all’enorme liquidità immessa dalle Banche centrali e alle ultime rassicurazioni del presidente della Fed Bernanke e confermate dalla candidata governatore Yellen in merito alla politica monetaria, che rimarrà particolarmente accomodante e a sostegno dell'economia fintanto che sarà necessario. In tale contesto, riteniamo che gli indici statunitensi possano salire ancora nel breve periodo, anche se poi potrebbero perdere forza relativa nei primi mesi dell’anno prossimo. I dati macro confermano una ripresa dell’economia anche se non tanto da consentire al momento di ridurre le politiche di sostegno alla crescita. Le trimestrali sono state mediamente positive e hanno superato le attese nel 67% dei casi. Gli indici statunitensi confermano forza relativa e inanellano nuovi record supportati dalla liquidità e dalle parole della Yellen, candidata governatore della Banca centrale, che conferma una politica a sostegno della crescita. I verbali della Fed indicano che i tassi di interesse resteranno vicino allo zero fino a quando la disoccupazione non scenderà sotto al 6,5%, rimarcando che nonostante i significativi progressi dell’economia si è ancora lontano dagli obiettivi; pertanto, la politica resterà fortemente accomodante fintanto che sarà necessario. Oltre ad aver lasciato i tassi di interesse vicini allo zero, dal 2008 la Banca centrale ha quadruplicato a 3,9 trilioni di dollari i titoli in portafoglio nel proprio bilancio, tramite i tre massicci interventi di acquisto per sostenere l’economia, con un obiettivo di inflazione sotto al 2,5% per il medio termine. Le attese vertono ora per l’avvio del tapering (riduzione dagli attuali 85 mld di dollari di titoli acquistati ogni mese) tra gennaio e marzo. I fondamentali dell’S&P500 confermano stime di utili ancora in crescita sia per l’anno in corso che per il 2014 dove tornerebbero a doppia cifra. Di contro, salgono ancora leggermente i P/E rispetto alla precedente rilevazione del mese scorso e si portano a 16,5x data l’ulteriore salita delle quotazioni leggermente a premio rispetto alla media storica, per poi tornare su livelli più consoni nel prossimo esercizio. La stagione delle trimestrali si è chiusa con sorprese degli utili nel 67% dei casi e i fatturati hanno superato le stime nel 54% delle volte a conferma che le vendite aumentano ma a ritmi non particolarmente elevati. Alcuni timori sono stati espressi in termini di qualità dell’aumento degli utili poiché in molte società sarebbero stati alimentati maggiormente dal basso costo dei finanziamenti rispetto agli sforzi del management per migliorare i risultati. I fondamentali statunitensi A livello settoriale statunitense, i settori che presentano gli utili con maggiori crescite sono l’Assicurativo seguito dal Bancario e dalle Auto. Tutti e tre i comparti citati vantano multipli di utili inferiori al benchmark e quindi un PEG favorevole, con prospettive di un ulteriore calo dei P/E per il prossimo anno. Anche le Costruzioni vantano crescite a doppia cifra ma i multipli risultano a forte premio rispetto al benchmark così come le Telecomunicazioni; entrambi i settori per questo motivo potrebbero subire aumenti della volatilità. Restano in calo le attese sugli utili delle Risorse di Base e in lieve flessione anche l’Energia, che pur conferma P/E a lieve sconto. A livello settoriale statunitense Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 9 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari (€) Valore P/E (x) 2012 2013E 2014E S&P100 S&P500 NASDAQ 100 NASDAQ Composite Dow Jones Industrial 804,22 1.802,48 3.427,49 3.994,57 16.072,54 13,94 14,66 15,43 18,32 13,33 15,72 16,55 19,50 22,72 15,29 14,33 14,98 17,90 19,70 14,23 Var. EPS % 2012 2013E 2014E 4,88 5,68 16,40 9,29 4,10 4,26 9,73 5,34 10,55 1,81 8,92 7,42 15,09 3,79 7,41 PEG Media (P/E 13E su 2013-14E var. EPS 2013-14E) 7,00 2,25 7,94 2,08 5,37 3,63 11,26 2,02 5,60 2,73 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet Performance del mercato americano L’ulteriore allungo del mercato statunitense che ha condotto a rinnovare massimi storici è stato sostenuto nell’ultimo mese dalla quasi totalità dei comparti. In particolare, forza relativa è stata espressa dai Finanziari, dal Turismo e tempo libero, Retail e Industriali, con questi ultimi favoriti dal buon momento dei titoli legati alla difesa. Variazione positiva anche per l’Auto che incorpora nei prezzi i continui segnali di miglioramento sul fronte delle vendite; il comparto ha registrato nuovi massimi dal 2007. I dati di ottobre relativi alle immatricolazioni di nuove vetture negli Stati Uniti hanno mostrato un incremento del 5,7% su base annua, ma in leggera flessione rispetto al mese precedente. Sottoperformance per le Utility, Costruzioni e Telefonici. Performance % settoriali verso S&P500 ($) Settore Valore S&P500 1.802,48 Banche 34,16 Retail 184,31 Auto e componenti 173,32 Risorse di base 75,99 Chimici 165,30 Costruzioni e Materiali 135,10 Alimentari 156,81 Petrolio & Gas 148,56 Servizi Finanziari 108,84 Farmaceutici 161,11 Beni e servizi industriali 142,10 Assicurazioni 28,53 Media 163,78 Beni pers. e per la casa 154,10 Tecnologici 160,15 Telecomunicazioni 99,00 Turismo e Tempo libero 202,57 Utility 104,58 Var. 1M (%) 2,43 6,37 3,24 2,62 -1,82 0,00 -0,36 1,83 1,77 3,36 4,73 2,76 2,70 0,23 3,09 2,21 -0,89 5,58 -2,44 Var. 6M (%) 9,27 10,44 12,02 19,83 6,52 10,98 5,12 1,66 6,64 15,86 11,83 14,25 14,63 13,46 3,43 9,26 -3,82 17,79 -0,38 Wall Street rinnova massimi storici grazie al contributo della maggioranza dei comparti Var. YTD (%) 26,38 31,56 32,29 39,82 -3,71 25,09 23,33 20,79 20,34 43,19 38,27 32,01 39,55 39,49 22,50 17,59 6,67 37,49 10,30 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. YTD: year-to-date, da inizio anno. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 10 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Performance settoriali in % verso S&P500 nell’ultimo mese ($) Banche Turismo e Tempo libero Farmaceutici Servizi Finanziari Retail Beni pers. e per la casa Beni e servizi industriali Assicurazioni Auto e componenti S&P500 Tecnologici Alimentari Petrolio & Gas Media Chimici Costruzioni e Materiali Telecomunicazioni Risorse di base -1,82 Utility -2,44 -3,00 -2,00 6,37 5,58 4,73 3,36 3,24 3,09 2,76 2,70 2,62 2,43 2,21 1,83 1,77 0,23 0,00 -0,36 -0,89 -1,00 0,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 Fonte: FactSet Analisi settoriale Settori Moderatamente Positivi Retail. Manteniamo un giudizio Moderatamente Positivo. I risultati sopra le attese (percentuale di sorprese positive al 73%) riportati da importanti gruppi Retail alimentano un ottimismo circa l’imminente stagione natalizia. Secondo stime della National Retail Federation, le vendite in tale periodo dell’anno rappresentano infatti tra il 20 e il 40% del totale del giro d’affari dell’intero settore; nei mesi di novembre/dicembre sono attese vendite in crescita del 3,9% a 602,1 mld di dollari rispetto a quanto registrato nell’analogo periodo 2012. Inoltre, il valore stimato risulta più alto rispetto alla media degli ultimi dieci anni che si attesta a +3,3%. Un apporto importante dovrebbe arrivare dal canale internet, grazie all’enorme diffusione di tablet a smartphone; si stima infatti che oltre la metà dei consumatori effettuerà i propri acquisti attraverso tali canali. Negli ultimi tre mesi dello scorso anno, secondo dati del Dipartimento del Commercio USA, le vendite e-commerce hanno registrato un incremento pari al 15,5%. D’altro canto, le incertezze sul tema della politica fiscale e con il mercato del lavoro ancora privo di significativi segnali di miglioramento potrebbero condurre i consumatori statunitensi ad essere più prudenti nelle loro scelte di spesa. Attesa per l’imminente stagione natalizia, le cui vendite rappresentano tra il 20 e il 40% del totale del comparto Retail Chimico. Confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo, con le stime di consenso che vertono ancora su crescite degli utili positive per il biennio 2013-14, ad un livello superiore rispetto a quelle dell’S&P500. Di contro, il comparto quota però a multipli di utile a premio anche in confronto alla media del periodo 2006-12, fattore che potrebbe aumentare la volatilità sul settore. Riflessi positivi per l’intero comparto arrivano dal segmento auto e quello legato all’edilizia, mentre dovrebbe restare debole la domanda di prodotti per packaging e resine. Per quanto riguarda il primo aspetto, le vendite di auto soprattutto nei mercati emergenti restano un importante driver, con il dato cinese di settembre che è cresciuto su base annua del 21%, registrando la migliore variazione dallo scorso mese di gennaio; positivo anche il mercato giapponese (+17%), bilanciando un moderato rallentamento registrato nello stesso periodo negli USA. L’espansione del mercato delle costruzioni negli USA resta lo scenario centrale supportata anche da una fiducia dei costruttori che rimane in prossimità dei massimi dal 2005, registrati lo scorso mese di agosto. Stime di crescita degli utili per il Chimico, anche se i multipli risultano a premio Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 11 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Crescita degli utili sui settori statunitensi (€) Settore Valore P/E (x) 2012 2013E 2014E S&P500 1.802,48 Banche 34,16 Retail 184,31 Auto e componenti 173,32 Risorse di base 75,99 Chimici 165,30 Costruzioni e Materiali 135,10 Alimentari 156,81 Petrolio & Gas 148,56 Servizi Finanziari 108,84 Farmaceutici 161,11 Beni e servizi industriali 142,10 Assicurazioni 28,53 Media 163,78 Beni pers. e per la casa 154,10 Tecnologici 160,15 Telecomunicazioni 99,00 Turismo e Tempo libero 202,57 Utility 104,58 14,66 11,82 18,82 10,85 14,33 15,82 24,74 19,32 12,36 14,97 14,44 15,24 12,08 16,49 17,90 13,00 20,65 20,68 14,88 16,55 12,46 22,21 12,87 21,77 17,49 24,68 19,56 14,25 17,29 17,45 17,77 12,67 19,09 18,71 15,05 17,17 23,68 15,94 Var. EPS % 2012 2013E 2014E 14,98 5,68 5,34 10,93 26,62 18,10 19,06 5,92 3,72 11,30 0,59 16,50 15,42 -39,10 -31,33 16,17 -3,41 8,16 20,32 45,94 16,16 17,77 -4,68 8,12 12,79 -8,31 -3,87 15,44 15,15 13,45 16,32 0,67 3,16 16,17 6,94 3,52 12,38 27,87 26,47 16,49 12,52 10,20 17,27 5,85 5,63 13,78 6,71 0,12 14,88 -2,48 10,49 20,85 7,79 9,06 15,33 4,67 -1,88 10,55 14,06 16,52 13,85 41,17 8,17 21,43 10,06 11,45 11,82 6,88 9,90 2,38 15,73 8,30 9,15 21,95 13,57 4,02 PEG Media (P/E 13E su 2013-14E var. EPS 2013-14E) 7,94 2,08 16,08 0,78 10,12 2,19 15,18 0,85 4,92 4,42 8,16 2,14 18,79 1,31 9,09 2,15 3,79 3,76 12,64 1,37 5,02 3,48 6,71 2,65 14,43 0,88 12,97 1,47 6,96 2,69 4,64 3,24 16,22 1,06 11,32 2,09 1,07 14,87 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 12 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Italia Analisi settoriale domestica Il mercato azionario italiano, così come le altre borse internazionali, beneficia di una elevata liquidità in circolazione iniettata dalle Banche centrali. Nelle ultime settimane tuttavia il ritmo degli acquisti da parte degli investitori internazionali si è allentato, complici le revisioni al ribasso di crescita del PIL da parte dell’OCSE, la debolezza di alcuni dati macroeconomici e la promozione della Legge di stabilità che fatica a trovare un consenso unanime. Anche i risultati societari del terzo trimestre non hanno fornito grossi spunti direzionali, mostrando un quadro produttivo ancora sotto pressione che, in molti casi, ha generato un adeguamento verso il basso delle stime di crescita attese nell’ultimo trimestre dell’anno. Gli utili societari del terzo trimestre dell’indice FTSE All Share hanno mostrato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, una flessione del 44% circa (fonte Bloomberg) decisamente peggiore rispetto al -12,8% registrato dall’Euro Stoxx (fonte Bloomberg). I titoli maggiormente penalizzati dal confronto sugli utili a/a appartengono al comparto Bancario, Petrolifero, Energetico ed Editoriale. Il listino azionario beneficia dell’elevata liquidità in circolazione Per le banche italiane il 2013 mostrerà ancora una situazione difficile per la redditività dei loro bilanci. Lo si può dedurre dai conti mostrati finora e dalle prospettive indicate per l’ultimo trimestre. La recessione ha penalizzato in modo consistente i risultati dei primi nove mesi dell’anno: infatti sono ancora aumentate le rettifiche sui prestiti, l’utile fatica ad emergere e il credito verso famiglie e piccole imprese si è ulteriormente contratto. Peraltro, l’ultimo trimestre dell’anno sarà caratterizzato da ulteriori sacrifici soprattutto perché gli istituti faranno il possibile per mettere i conti in ordine in vista della valutazione della BCE e dei prossimi stress test. Guardando il 2014 si possono però trovare alcuni motivi di ottimismo: l’esame della BCE, per quanto gravoso nell’immediato, potrà dare nel medio termine un grande beneficio alle banche italiane che, per la prima volta, saranno confrontate con gli altri istituti europei utilizzando criteri omogenei. Inoltre, le banche, superati i dubbi di regolatori e investitori internazionali, potranno concentrarsi sulla redditività e in tale senso sarà determinate la ripresa economica del Paese. Il miglioramento dell’economia non sarà forte ma almeno il PIL dovrebbe tornare con il segno positivo aiutando i bilanci bancari. Per quanto riguarda le società industriali che operano a livello internazionale, il terzo trimestre ha mostrato ancora tassi di crescita interessanti del fatturato, seppure smorzati da un rafforzamento dell’euro nei confronti delle principali valute. La marginalità nel complesso ha mostrato una buona tenuta, beneficiando della razionalizzazione dei costi effettuata negli ultimi anni. Gli istituti di credito hanno fornito un outlook prudente di medio termine che però lascia intravedere spunti di ottimismo per il 2014 Il valore relativo del mercato domestico non sembra così attraente sui multipli 2013 rispetto al benchmark europeo, mentre a partire dal 2014 la spinta al recupero potrebbe essere maggiore, favorita da una sostanziosa crescita degli utili attesi. Peraltro, le stime di crescita degli EPS hanno visto un adeguamento verso il basso nell’ultimo mese a seguito dell’outlook fornito dalle società in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre. Rimangono favorite le società esposte alla crescita dei mercati emergenti. Il mercato domestico sui multipli 2013 appare correttamente valutato. Rimane maggiore spazio sul 2014 Multipli, crescite e PEG dei principali indici italiani (€) Valore P/E P/E P/E 2012 2013E 2014E FTSE MIB FTSE All Share FTSE Mid Cap FTSE Star Euro Stoxx S&P 500 18.784,30 20.002,51 25.452,90 16.557,12 310,31 1.802,48 12,08 12,10 15,96 13,53 14,18 14,66 16,73 17,02 20,75 11,47 16,19 16,55 12,69 12,81 14,92 14,49 13,26 14,98 Var. EPS % 2012 Var. EPS % 2013E Var. EPS % 2014E 2,33 3,49 10,66 16,97 -2,09 5,68 7,41 6,09 22,47 13,80 8,13 5,34 31,80 32,84 39,02 23,56 17,88 10,55 Gli utili del terzo trimestre hanno mostrato una flessione consistente a/a Var. EPS Medio % 2013E-14E 19,60 19,47 30,75 18,68 13,00 7,94 PEG (P/E 13E su var % EPS 2013-14E) 0,85 0,87 0,67 0,61 1,00 2,08 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale; E= expected, atteso. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 13 Mensile Azioni 28 novembre 2013 I principali indici domestici, quali il FTSE All Share e il FTSE MIB, offrono un rendimento del dividendo sostanzialmente in linea con il benchmark europeo sul biennio 2013-14. Tale andamento appare coerente con la progressiva revisione degli utili implementata dalle società, che, unita alla necessità di rafforzamenti patrimoniali, riduce l’ammontare degli utili distribuibili. Rendimento dividendi % Valore FTSE MIB FTSE All Share FTSE Mid Cap FTSE Star Euro Stoxx S&P 500 18.784,30 20.002,51 25.452,90 16.557,12 310,31 1.802,48 Rend. netto 2010 3,57 3,56 3,04 2,39 3,69 1,71 Rend. netto 2011 4,03 4,17 3,70 3,23 4,19 1,93 Rend. netto 2012 3,53 3,71 3,49 3,12 3,67 2,04 Rend. Netto 2013E 3,02 3,10 2,49 2,34 3,25 1,97 Rend. Netto 2014E 3,53 3,58 2,88 2,53 3,50 2,13 Fonte: FactSet Performance del mercato italiano Dopo un’estate in grande spolvero nelle ultime settimane il FTSE MIB è tornato a perdere terreno nei confronti del DAX segnando il passo tra la locomotiva europea, la Germania, e le economie più deboli come Italia e Spagna. Nell’ultimo mese il listino domestico è stato penalizzato dalle prese di beneficio sul settore Finanziario, Media e Risorse di Base. Performance principali indici internazionali Valore Var. % 1 mese Stoxx 600 324,18 1,28 Euro Stoxx 310,31 1,59 Euro Stoxx 50 3.072,75 1,26 CAC 40 4.301,97 0,69 DAX 9.299,95 3,50 IBEX 9.689,10 -1,29 FTSE 100 6.694,62 -0,40 FTSE All Share 20.002,51 0,01 FTSE MIB 18.784,30 -0,48 S&P 500 1.802,48 2,43 NASDAQ Comp. 3.994,57 1,30 Dow Jones Indus. 16.072,54 3,23 Nikkei 225 15.619,13 10,87 Var. % 6 mesi 6,87 11,31 11,16 8,72 11,98 17,24 0,61 11,55 11,17 9,27 15,48 5,03 6,89 Var. % inizio anno 15,91 18,97 16,57 18,15 22,17 18,63 13,51 16,46 15,43 26,38 32,29 22,65 50,25 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. Fonte: FactSet Nelle tabelle successive riportiamo i migliori e i peggiori titoli del FTSE MIB ordinati per performance da inizio anno e nell’ultimo mese. La migliore performance nell’ultimo mese spetta a Salvatore Ferragamo che ha mostrato risultati in crescita nei primi 9 mesi dell’anno, seguito da Word Duty Free, società nata dallo scorporo con Autogrill, che prevede una chiusura 2013 positiva con un incremento del fatturato e della generazione di cassa. Tale trend dovrebbe essere confermato anche nel prossimo esercizio grazie alla progressiva espansione internazionale. Saipem recupera posizioni nell’ultimo mese grazie alle prospettive di miglioramento sul 2014 nonostante la flessione della marginalità evidenziata nel 3° trimestre. La società ha confermato gli obiettivi di fine 2013. La migliore performance da inizio anno è stata realizzata da Mediaset sostenuta da alcuni upgrade di broker internazionali sulle attese di un recupero del mercato pubblicitario italiano che dovrebbe tornare a crescere nel 2014. Segue Fondiaria-SAI, sostenuta dai positivi risultati dei primi 9 mesi e dall’approssimarsi della fusione con Unipol Assicurazioni, FonSai, Milano Assicurazioni, Premafin che darà vita a UnipolSai. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 14 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Migliori del FTSE MIB nell’ultimo mese (€) Titolo Prezzo Var. % Salvatore Ferragamo 28,58 16,27 World Duty Free 8,53 10,28 Pirelli & C. 11,38 8,59 Saipem 16,66 7,62 Ansaldo STS 8,13 6,41 Fondiaria-SAI 1,94 6,14 STMicroelectronics 5,89 5,88 DiaSorin 35,29 5,09 Prysmian 18,82 4,32 Enel Green Power 1,78 4,27 Migliori del FTSE MIB da inizio anno (€) Titolo Prezzo Var. % Mediaset 3,34 114,40 Fondiaria-SAI 1,94 104,11 A2A 0,85 93,35 Salvatore Ferragamo 28,58 71,75 Azimut Holding 18,19 67,65 Mediolanum 6,39 66,67 Autogrill 6,12 58,09 Fiat 5,75 51,58 EXOR 28,46 49,79 UniCredit 5,26 41,93 Fonte: FactSet Fonte: FactSet La peggiore performance nell’ultimo mese spetta a Banco Popolare che ha pubblicato risultati sul terzo trimestre sotto le attese; in particolare hanno pesato: l’aumento delle rettifiche su crediti e un incremento del costo del credito. Anche la BPM subisce una flessione nell’ultimo mese penalizzata dall’impasse della governance che allontana la trasformazione in società per azioni e posticipa la ricapitalizzazione. Da inizio anno la peggiore performance spetta a Saipem che fatica a trovare credibilità dopo i due profit warning lanciati nei primi sei mesi dell’anno. Segue con ampio distacco Banca MPS penalizzata dai rischi di esecuzione legati al prossimo aumento di capitale. Anche ENI registra una performance negativa da inizio anno, condizionata dalla debolezza della domanda di idrocarburi e da problemi in Libia e Nigeria che hanno causato una riduzione della produzione. Peggiori del FTSE MIB nell’ultimo mese (€) Titolo Prezzo Var. % Banco Popolare 1,28 -9,42 Mediaset 3,34 -9,05 Banca Popolare di Milano 0,44 -8,63 Banca MPS 0,20 -7,91 Buzzi Unicem 12,16 -5,74 CNH Industrial 8,44 -5,49 Finmeccanica 5,28 -4,87 Tenaris 16,52 -4,73 Atlantia 15,67 -4,39 Intesa Sanpaolo 1,73 -4,11 Peggiori del FTSE MIB da inizio anno (€) Titolo Prezzo Var. % Saipem 16,66 -43,14 Banca MPS 0,20 -13,34 Eni 17,87 -2,56 Banca Popolare di Milano 0,44 -2,32 Telecom Italia 0,69 0,44 Banco Popolare 1,28 1,67 Davide Campari-Milano 6,06 4,48 Enel 3,31 5,35 Tenaris 16,52 6,03 STMicroelectronics 5,89 9,71 Fonte: FactSet Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 15 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Analisi settoriale domestica I titoli domestici trattati nelle pagine seguenti sono selezionati in base agli eventi ritenuti maggiormente significativi. Settore Positivo Industriale La produzione industriale in ottobre è stimata da Confindustria a +0,3% m/m, dopo che in settembre c’era stato un aumento dello 0,2% su agosto, mantenendo invariata a -25,0% la distanza dal picco di attività pre-crisi, che risale ad aprile 2008. I risultati del terzo trimestre 2013 delle principali società industriali hanno evidenziato una discreta tenuta della marginalità a fronte di ricavi che hanno risentito di un rafforzamento dell’euro nei confronti delle principali valute. Settore Industriale Titolo Giudizio Prezzo (€) Davide Campari Neutrale 6,06 Capitaliz. (€ mln) 3.520 P/E 2012 20,92 P/E 2013E Net Div. Yield 2012 (%) 21,64 1,16 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet La società ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile ante imposte in contrazione di circa il 15% a/a 149,5 milioni di euro a fronte di vendite pari a circa 1 miliardo (+13% a/a), tuttavia, la variazione organica del fatturato, ossia a parità di perimetro di consolidamento, è risultata leggermente negativa nel periodo (-0,4%) pur beneficiando dell’accelerazione della crescita del terzo trimestre (+5,2%). L'EBITDA nei 9 mesi è stato di 229,2 milioni in flessione del 3,9% a/a (-9,6% variazione organica) con una incidenza sul fatturato del 21,8%. L'EBIT si è attestato a 198,6 milioni di euro in calo del 7,1% (variazione organica -11,5%) con una incidenza sul fatturato del 18,1% (23% nei primi 9 mesi 2012). La contrazione della marginalità è stata piuttosto significativa nei 9 mesi e il management ha avvertito che esiste un rischio di un’ulteriore leggera diluizione nel quarto trimestre sui dati organici, da ricondurre al debole andamento di CampariSoda e Crodino a causa della persistente difficoltà del canale dei bar tradizionali. Nei prossimi trimestri, tuttavia, la società prevede che l'andamento del business possa stabilizzarsi, grazie al completamento delle annunciate iniziative di riorganizzazione, all'avviamento di nuovi impianti di produzione, nonché all'integrazione delle recenti importanti acquisizioni nei primi nove mesi del 2013. Confermiamo pertanto la nostra visione Neutrale sul titolo. Il terzo trimestre evidenzia un trend in miglioramento e nei prossimi mesi la società stima una stabilizzazione del business Utility Un allentamento della tensione nell'Eurozona, con la contrazione degli spread, ha reso il contesto più favorevole per le utility che hanno sovraperformato il mercato negli ultimi tre mesi. Le società sono avvantaggiate da un basso costo del denaro in quanto utilizzano la leva finanziaria per sostenere gli investimenti. Inoltre, l’avvio verso una normalizzazione dei consumi elettrici consente di mantenere una buona visibilità sul dividend yield. Sul comparto domestico rimane alto l’interesse per le possibili aggregazioni tra le realtà medio piccole. Settore Utility Titolo A2A Giudizio Prezzo (€) Moderatamente Positivo 0,85 Capitaliz. (€ mln) 2.649 P/E 2012 11,99 P/E 2013E Net Div. Yield 2012 (%) 13,27 3,55 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 16 Mensile Azioni 28 novembre 2013 A2A ha registrato nei primi 9 mesi dell’anno ricavi per 4,08 mld di euro (-17% a/a), a seguito del calo dell'attività di intermediazione di gas metano sui mercati all'ingrosso, un EBITDA di 839 milioni (+8,1%) e un EBIT di 407 milioni (+0,5% a/a). L’utile netto dei 9 mesi è stato di 159 milioni di euro (-10,7%) ma, se si escludono i componenti straordinari dello stesso periodo dell’anno precedente, la variazione risulta positiva del 35,6%. L’a.d. Ravanelli, ha precisato che il margine operativo lordo a fine 2013 dovrebbe superare gli 1,1 miliardi di euro. La società aveva terminato il 2012 con un EBITDA di 1,07 miliardi. L’indebitamento finanziario netto a fine anno dovrebbe essere inferiore ai 4 miliardi di euro rispetto ai 4,05 mld di fine settembre. Il management della società ha sottolineato come il conseguimento degli obiettivi definiti dal piano industriale 2013-15 risulti in fase avanzata; tra questi ci sono il rafforzamento della strutturale patrimoniale, con la riduzione del debito di oltre 800 milioni dal consolidamento di Edipower, la riorganizzazione della filiera ambiente, l'integrazione della stessa Edipower e il piano di efficienze. Alla luce di quanto esposto confermiamo la nostra visione Moderatamente Positiva sul titolo. Settore Utility Titolo Giudizio Prezzo (€) Enel Neutrale 3,31 Capitaliz. (€ mln) 31.088 P/E 2012 8,97 Risultati trimestrali superiori alle attese; positive le indicazioni sul fine anno P/E 2013E Net Div. Yield 2012 (%) 10,33 4,54 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet Enel ha archiviato il terzo trimestre 2013 e i primi nove mesi dell'anno, ancora con utili in ribasso, appesantiti dal calo della domanda di energia elettrica sia in Italia che all'estero (in particolare Spagna e America Latina). Nel terzo trimestre l'utile è stato pari a 655 milioni di euro, il 31% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e i ricavi si sono attestati a 18,99 miliardi di euro, in flessione del 10,4% a/a. Nei nove mesi, invece, l'utile si è attestato a 2,3 miliardi di euro, in calo dell'11,4%, mentre i ricavi hanno subito un calo del 4,4%, a 59,1 miliardi di euro. Il margine operativo lordo è sceso dell'11,9% nel trimestre e del 4,3% nei nove mesi, mentre il risultato operativo ha segnato una flessione rispettivamente del 17,5% e dell'8,6%. In lieve aumento, rispetto a dicembre 2012, è risultato l'indebitamento, che a fine settembre sfiorava i 44 miliardi di euro. Tuttavia, i recenti introiti da cessioni dovrebbero consentire alla società di rispettare il target di debito netto a fine anno sotto i 42 mld di euro (intorno a 40 mld secondo le recenti dichiarazioni dell’a.d. Conti). I risultati sono stati sostanzialmente in linea con il consenso. L’aspetto negativo è che i mercati maturi soffrono ancora sia sui volumi che sui margini. Dal lato positivo, la società è allineata sulla riduzione dei costi operativi e sul taglio degli investimenti in questi mercati. Giudichiamo confortante la conferma degli obiettivi per fine anno peraltro già inclusi nelle stime di consenso, confermiamo pertanto il giudizio Neutrale sul titolo. Settore Utility Titolo Enel Green Power Giudizio Prezzo (€) Positivo 1,78 Capitaliz. (€ mln) 8.915 P/E 2012 21,59 Nonostante il contesto sia debole, la società porta avanti le dismissioni per ridurre il debito P/E 2013E Net Div. Yield 2012 (%) 17,31 1,45 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet Nei primi 9 mesi dell'anno la società ha registrato 407 milioni di euro di utili, in crescita del +46,4% a/a, ben oltre la stima del consenso; i ricavi sono aumentati del 18,5% a/a a 2,05 mld di euro l'EBITDA è salito a 1,31 miliardi dai 1,11 miliardi dello stesso periodo del 2012. E’ peggiorato l'indebitamento finanziario netto, passato a 5,6 miliardi dai 4,6 miliardi di fine 2012 a causa dei nuovi investimenti. L’a.d. Storace ha precisato che tali risultati, tutti in crescita, confermano la validità della strategia di diversificazione nello sviluppo tecnologico e geografico in particolare sui mercati emergenti ma anche in Nord America. L’a.d. ha inoltre confermato il target d’investimento per fine anno attorno a 1,3-1,4 miliardi di euro con un indebitamento netto intorno ai 5,5 miliardi di euro. Il gruppo ha annunciato per quest'anno un target di capacità installata di circa 9GW e un obiettivo di EBITDA a quasi 1,8 miliardi di euro rispetto ai Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche Risultati trimestrali superiori alle attese; premia la diversificazione geografica 17 Mensile Azioni 28 novembre 2013 circa 1,7 miliardi di euro registrati nel 2012. Ci attendiamo un aggiornamento del piano industriale nella prima parte del prossimo anno. Confermiamo la nostra visione Positiva sulla società. Settore Utility Titolo Snam Giudizio Prezzo (€) Moderatamente Positivo 3,90 Capitaliz. (€ mln) 13.195 P/E 2012 13,46 P/E 2013E Net Div. Yield 2012 (%) 14,45 6,41% Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet La società ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 674 milioni di euro (+31,4%) e un EBIT di 1,5 miliardi in linea con il 2012 e ricavi per 2,63 mld di euro +3,8% a/a. Nel periodo, il gas immesso nella rete è diminuito del 12,4% a 50,34 miliardi di metri cubi. Per l'intero anno Snam stima che la domanda di gas naturale sul mercato italiano sia in calo rispetto al 2012, principalmente a seguito della riduzione dei consumi nel settore termoelettrico. Nuove tariffe favorevoli alla società Recentemente l'Autorità per l'energia e il gas ha approvato le nuove tariffe per i servizi di trasporto del gas per il periodo 2014-17 che prevedono un ritorno del capitale del 6,3% sulla cosiddetta Rab per gli investimenti fatti prima del 2014 percentuale che aumenta al 7,3% per i nuovi investimenti fatti a partire dal primo gennaio dell'anno prossimo. Inoltre, l’Autorità riconosce ulteriori incentivi per il potenziamento della capacità di trasporto di rete regionale e nazionale. La revisione delle nuove tariffe avrà un impatto, a nostro avviso, moderatamente positivo sui risultati di Snam e ci attendiamo quindi che la società mantenga invariato il dividendo 2013 in linea con quello pagato nel 2012 pari a 25 centesimi per azione (di cui 10 centesimi già pagati in acconto). Confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo. Settori Moderatamente Positivi Petrolio & Gas I consumi petroliferi italiani nel mese di ottobre hanno rallentato la loro discesa rispetto al trend degli ultimi due anni, attestandosi a circa 5,4 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 2,9% rispetto allo stesso mese del 2012. I dati sono stati pubblicati dall’Unione Petrolifera. Nei primi dieci mesi del 2013, i consumi sono stati invece pari a circa 50,8 milioni di tonnellate, con un calo del 5,5% a/a. La somma dei soli carburanti (benzina e gasolio) evidenzia un calo del 3,7%. Settore Petrolio & Gas Titolo ENI Giudizio Prezzo (€) Da Positivo a Moderatamente Positivo 17,87 Capitaliz. (€ mln) 64.943 P/E 2012 P/E 2013E 9,07 13,44 Net Div. Yield 2012 (%) 6,04 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet, NS= Non Significativo La società ha chiuso il terzo trimestre 2013 con un utile netto rettificato (senza le componenti straordinarie) a 1,17 miliardi di euro, in calo del 29,4% rispetto allo stesso periodo 2012, ma sopra le stime di consenso. L'EBIT rettificato si è attestato a 3,44 miliardi di euro, in contrazione del 15,7%. A pesare sui risultati, la riduzione delle produzioni in Nigeria e Libia e l'apprezzamento dell'euro sul dollaro. Proprio a causa dei problemi registrati in questi due Paesi africani e da altre riduzioni straordinarie, la produzione di idrocarburi è scesa del 3,8% nel trimestre ed Eni stima per l'intero anno una produzione di idrocarburi in calo rispetto al 2012. L'indebitamento finanziario netto è sceso a circa 15,1 mld di euro (era 16,5 miliardi a giugno) grazie principalmente alla cessione di una partecipazione in Africa per circa 3 miliardi di euro. Considerando l’outlook negativo del management sulla produzione di idrocarburi nel breve termine, dovuta a rischi geopolitici, riduciamo il nostro giudizio da Positivo a Moderatamente Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche Outlook di breve ancora debole 18 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Positivo. Rimane confermato tuttavia il potenziale di crescita a lungo termine soprattutto grazie alle nuove scoperte in Mozambico. Bancari L'EBA, l'autorità di vigilanza europea sul settore bancario, sta predisponendo le verifiche sui conti dei principali istituti di credito europei, aprendo potenzialmente la strada a nuovi aumenti di capitale da parte delle banche ritenute in difficoltà. Per quanto riguarda il sistema bancario italiano, al momento il fabbisogno di nuovo capitale stimato ammonta complessivamente a circa 5 miliardi di euro concentrato nelle banche di media dimensione e in Montepaschi (che da solo dovrà ricapitalizzare circa 3 mld di euro). Per quanto riguarda l’andamento del business, si conferma di mese in mese il peggioramento della qualità del credito delle banche con le sofferenze lorde che in settembre hanno toccato un picco massimo del 7,5% in rapporto agli impieghi, un risultato simile non si vedeva da novembre del 1999. Il totale delle sofferenze, fotografato dal rapporto mensile dell'Abi, mostra un livello al lordo delle svalutazioni salito in un mese di 2,7 miliardi a 144,5 miliardi di euro e al netto a quasi 75,2 miliardi, con un rapporto sugli impieghi sopra il 4%. Gli impieghi ad ottobre mostrano ancora un calo del 3,8% a/a sia nell'aggregato totale (1.857 mld di euro) che nel solo settore privato (1.597 mld), continuando a superare la raccolta da clientela residente (1.207 mld) che pure è in crescita del 4,6%. Settore Bancario Titolo Unicredit Giudizio Prezzo (€) Moderatamente Positivo 5,26 Capitaliz. (€ mln) 30.470 P/E 2012 28,00 P/E 2013E Net Div. Yield 2012 (%) 28,46 1,71 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet NS= Non Significativo Unicredit ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con un utile netto di 204 milioni di euro, in flessione del 39% a/a. Il dato risulta in linea con il consenso che indicava 203 milioni e ha beneficiato di una plusvalenza di 181 mln di euro. I ricavi hanno mostrato una flessione dell’8,5% a/a penalizzati da minori utili da trading scesi nel trimestre del 39,4% a/a e dal margine d’interesse -7,9% a/a. Al 30 settembre 2013, la copertura dei crediti deteriorati del Gruppo si collocava al 44,6%, in rialzo di 51pb rispetto al trimestre precedente. Il Core Tier 1 ratio del gruppo a fine settembre era pari all'11,71%. Nel quarto trimestre saranno contabilizzate plusvalenze per 160 milioni, derivanti dalla cessione delle quote in FonSai e Moscow Exchange. L’a.d. Ghizzoni ha dichiarato che, dopo un terzo trimestre particolarmente impegnativo, si inizia ad intravedere qualche primo incoraggiante segnale di ripresa anche in Italia. L’a.d., inoltre, ha anticipato che l’istituto ha le risorse per distribuire una cedola uguale a quella dello scorso anno (9 centesimi di euro), precisando che una valutazione più dettagliata sarà fatta a fine anno. Confermiamo il nostro giudizio Moderatamente Positivo sul titolo. Settore Bancario Titolo UBI Banca Giudizio Prezzo (€) Moderatamente Positivo 4,88 Capitaliz. (€ mln) 4.404 P/E 2012 33,22 Trimestre impegnativo con qualche segnale di miglioramento P/E 2013E Net Div. Yield 2012 (%) 33,68 1,02 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet NS= Non Significativo La banca ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile netto a 101,9 milioni di euro, in calo del 54,2% rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel solo terzo trimestre, l'utile si è attestato a 49 milioni, in miglioramento rispetto ai 26 milioni del secondo trimestre ma in discesa del 22,5% rispetto allo stesso periodo 2012. Nei nove mesi i proventi operativi sono scesi del 5,7% a 2,49 miliardi, con margine di interesse a 1,3 miliardi (-10,7%) e commissioni nette a 888 milioni (+1,8%). Il Core Tier 1 è al 12,5%. UBI Banca prevede per il quarto trimestre dell'anno un lieve miglioramento del margine d'interesse. I risultati del terzo trimestre sono stati superiori alle stime di consenso e la solida base del capitale con il buon profilo di liquidità dovrebbero consentire alla Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche Risultati trimestrali superiori alle attese; elevata patrimonializzazione 19 Mensile Azioni 28 novembre 2013 società di trarre vantaggio dalla ripresa economica quando si materializzerà e di affrontare la prossima AQR (Asset quality review) con tranquillità. Confermiamo pertanto il nostro giudizio Moderatamente Positivo sul titolo. Assicurativi Le istituzioni europee hanno raggiunto l’accordo sulla Solvency II, la normativa che adatta le regole di Basilea II al settore Assicurativo, armonizzando a livello europeo l’approccio che le compagnie assicurative dovranno avere nella gestione del rischio. Tuttavia, secondo l’agenzia di rating S&P’s, le compagnie assicurative italiane sono esposte a un rischio di credito più elevato rispetto alle concorrenti in Europa settentrionale e occidentale perché in media circa il 49% dei propri investimenti, pari a 226 mld di euro (i dati sono riferiti a dicembre 2012), sono rappresentati da titoli di stato italiani. Secondo S&P’s l'esposizione ai governativi italiani è destinata a rimanere elevata nei prossimi tre anni, da un lato, perché la nuova normativa europea incoraggia le compagnie a detenere titoli di stato, dall'altro, perché i rendimenti elevati dei BTP proteggono in parte gli assicuratori domestici dagli effetti dei tassi di interesse bassi. Al contrario, invece, l’ANIA sostiene che le compagnie italiane potranno utilizzare le risorse patrimoniali in eccesso di cui dispongono e che pertanto non si profilano aumenti di capitale. Settore Assicurativo Titolo Giudizio Unipol Moderatamente Positivo Prezzo (€) Capitaliz. (€ mln) 2.572 3,83 P/E 2012 NS P/E 2013E Net Div. Yield 2012 (%) 17,40 3,92 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet NS= Non Significativo Unipol ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile ante imposte, comprensivo del gruppo Premafin/FonSai, di 363 milioni di euro e con premi di 12,19 miliardi di euro, stabile a perimento omogeno rispetto allo stesso periodo del 2012. Il risultato del periodo non è confrontabile con il dato dell'anno scorso, pari a 245 milioni di euro, in quanto, comprendeva l'apporto del gruppo ex Ligresti dal solo terzo trimestre 2012. Il Combined Ratio si è attestato al 92,1%, in miglioramento rispetto al 99,3% dell'anno scorso. Relativamente ai dati sui premi, il ramo Danni ha registrato una raccolta di 7,05 miliardi di euro, in calo dell'8,4%, mentre il ramo Vita ha visto una crescita del 15% a 5,13 mld di euro. Procede intanto il progetto di fusione di Milano Assicurazioni, Unipol Assicurazioni, Premafin in FonSai che assumerà il nome di UnipolSai, controllata, con una quota del 63% del capitale ordinario, da Unipol. L’esordio in Borsa è previsto nei primi giorni del 2014. Confermiamo la nostra visione Moderatamente Positiva sul titolo. Verso la fusione delle società operative Settori Neutrali Lusso Prese di beneficio sul settore del Lusso che tratta a multipli decisamente elevati anche alla luce di risultati trimestrali in qualche caso sotto le attese. Il rafforzamento dell’euro verso le altre valute rischia inoltre di offuscare l’aumento dei volumi. Comunque il settore continua a mostrare tassi di crescita interessanti ed elevati margini e l’osservatorio di Altagamma per i 2014 prevede una crescita dei consumi dei beni di lusso superiore rispetto a quella del 2013; secondo gli esperti il mercato asiatico riprenderà velocità e si confermerà il trend positivo degli ultimi due anni anche per quanto riguarda le Americhe e il Medio Oriente. Settore Lusso Titolo Giudizio Prezzo (€) Salvatore Ferragamo Neutrale 28,58 Capitaliz. (€ mln) 4.813 P/E 2012 P/E 2013E 45,47 32,48 Net Div. Yield 2012 (%) 1,15 Nota: E= expected, atteso; NS= non significativo. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 20 Mensile Azioni 28 novembre 2013 La società ha archiviato i primi 9 mesi dell'anno con utili e ricavi in aumento e ha confermato le attese di un 2013 in crescita. L'utile netto nei 9 mesi si è attestato a 112 milioni di euro (+61%), l'EBIT è salito del 23% a 162 milioni di euro, l'EBITDA del 22% a 192 milioni. L'aumento dell'utile netto beneficia anche della significativa diminuzione del risultato di terzi, come conseguenza del riacquisto di quote di partecipazione nelle società distributive in Asia. Al 30 settembre i ricavi erano pari a 915 milioni di euro, in aumento del 10% (+11% a parità di cambi), nel solo 3° trimestre la crescita dei ricavi è stata dell'8,5% (+10% a parità di cambi). Positive le indicazioni sul fine anno con una crescita attesa sia del fatturato che del risultato netto anche se il management non ha confermato, né smentito, l’obiettivo stimato dal consenso di 265 mln di euro di EBITDA a fine 2013. L’impatto sfavorevole delle principali valute di riferimento per la società (dollaro e yen) destano qualche perplessità sulla sostenibilità dell’elevata crescita del fatturato, che nel terzo trimestre a parità di perimetro e di cambi è stata del 6,2% per il canale retail. Il titolo sui multipli attuali risulta correttamente valutato, pertanto confermiamo il nostro giudizio Neutrale sul titolo. Settore Lusso Titolo Giudizio Prezzo (€) Tod’s Neutrale 121,80 Capitaliz. (€ mln) 3.728 P/E 2012 P/E 2013E 25,63 24,56 Terzo trimestre positivo per la società nonostante la forza dell’euro verso le principali valute Net Div. Yield 2012 (%) 2,22 Nota: E= expected, atteso; NS= non significativo. Fonte: FactSet La società ha archiviato i primi 9 mesi 2013 con utili e ricavi sostanzialmente stabili, beneficiando di una crescita del fatturato soprattutto in Cina e in America mentre l'Italia è negativa. L'EBIT dei nove mesi si è attestato a 168,5 mln di euro (-0,7% a/a), l'EBITDA è rimasto invariato a 199,5 mln di euro e il fatturato ha raggiunto i 752,6 milioni, in crescita dello 0,4% a/a. A pesare sui risultati la flessione del mercato italiano, che rappresenta circa un terzo del business, dove il fatturato è sceso del 18,5% a 260,8 milioni di euro nei primi 9 mesi. Alla luce dei dati sui nove mesi e delle attuali condizioni di mercato, la società ritiene difficile raggiungere le stime di EBITDA 2013 riportate dal consenso pari a 266 milioni di euro, mentre ritiene più credibile il mantenimento di una marginalità sul fatturato del 26%, allineato all'esercizio precedente. Il titolo ha stornato del 16% rispetto al massimo di agosto e sui multipli risulta correttamente valutato. Confermiamo pertanto il giudizio Neutrale sul titolo. Risultati sui 9 mesi in linea con le attese, prudenza sul fine anno Turismo e Tempo Libero Uno studio dell’Università Bocconi sostiene che l’Expo 2015 sarà un volano anticiclico di crescita economica e occupazionale e una straordinaria opportunità per la realizzazione di quelle infrastrutture che il territorio chiede da anni e per il rilancio dell'immagine dell'Italia nel mondo. L’evento in calendario per il 2015 si sta dimostrando anche uno straordinario attrattore di capitali stranieri. Gli investimenti esteri stimati raggiungeranno un miliardo e 300 mila euro e quelli dei global partner privati hanno superato i 250 milioni. Uno dei punti di forza della manifestazione sarà il turismo: durante i sei mesi dell'esposizione, gli organizzatori stimano la presenza di oltre 7 milioni di stranieri. Settore Turismo e Tempo Libero Titolo Giudizio Prezzo (€) GTech Moderatamente Positivo 22,55 Capitaliz. (€ mln) 3.923 P/E 2012 15,55 P/E 2013E Net Div. Yield 2012 (%) 14,35 3,24 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet Il gruppo Gtech nei primi 9 mesi 2013 ha totalizzato un utile netto pari a 174 milioni di euro, +2,2% a/a, ricavi pari a 2,29 miliardi (+1,2% a/a) e l'EBITDA è stato pari a 792,1 milioni (+0,8% a/a). Nel terzo trimestre i ricavi sono stati 730 milioni, in flessione rispetto ai 740 milioni dello stesso periodo del 2012. L'EBITDA è stato di 219 milioni di euro, al netto di un accantonamento straordinario di 30 milioni per la soluzione della vertenza relativa agli apparecchi da Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche Terzo trimestre un po’ più debole del previsto ma l’outlook rimane positivo 21 Mensile Azioni 28 novembre 2013 intrattenimento in Italia. L'utile netto del terzo trimestre è stato di 32 mln di euro, in calo rispetto ai 49 milioni del terzo trimestre 2012. Al 30 settembre, la posizione finanziaria netta era pari a 2,59 miliardi, in linea con il dato di fine dicembre scorso. Nel dettaglio, i ricavi della regione Americhe sono stati pari a 251 milioni, segnando un incremento del 17% (+25% a cambi costanti). Questo risultato è stato sostenuto dalla vendita di macchine da gioco sul mercato canadese, dei ricavi delle lotterie e dal rimborso di alcune spese operative da parte della Indian Lottery. Sull’EBITDA i buoni risultati ottenuti in Nord America e in Italia (nel segmento lotterie e scommesse sportive) sono stati in parte controbilanciati dall'incremento della tassazione sulle VLT (Videolottery) dal 4% dell'anno scorso all'attuale 5%. Alla luce di tali risultati manteniamo invariato il nostro giudizio Neutrale sul titolo. Telecomunicazioni Il Premier Letta ha nominato gli esperti che faranno parte del comitato coordinato dal commissario per l'Agenda digitale, Francesco Caio. La task force dovrà completare entro la fine dell'anno l'analisi sulla situazione della banda larga in Italia, degli investimenti e dei piani di sviluppo dei principali gestori. L'Italia, infatti, sostiene la proposta di far parte del mercato unico digitale entro il 2015. Settore Telecomunicazioni Titolo Giudizio Telecom Italia No Rating Prezzo (€) 0,69 Capitaliz. (€ mln) 12.452 P/E 2012 P/E 2013E 5,28 6,86 Net Div. Yield 2012 (%) 2,92 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet L’agenzia di rating S&P’s ha tagliato il rating di Telecom Italia a BB+, livello non investment grade, a causa del debito ancora alto, con outlook Negativo, nonostante la vendita di Telecom Argentina per un importo complessivo di 960 milioni di dollari. La società, a inizio novembre, aveva infatti annunciato un piano di rafforzamento patrimoniale di circa 4 miliardi di euro che prevedeva, oltre alla cessione di Telecom Argentina, anche quella delle torri, dei multiplex e un bond convertendo da 1,3 miliardi di euro (interamente sottoscritto ad un tasso del 6,125% con scadenza novembre 2016). Il Brasile rimane un asset strategico. Il terzo trimestre 2013 si è chiuso con un calo dell'EBITDA del 7,1% a 2,69 mld di euro, un utile netto di 505 mln di euro; il debito netto a fine settembre era pari a 28,2 mld di euro. I risultati scontano la debolezza del mercato domestico e il rallentamento del Brasile. Il Gruppo prevede, nel periodo 2014-16, ricavi ed EBITDA stabili e il rientro del rapporto debito netto/EBITDA a 2,1 volte. Declassamento di S&P’s, risultati e piano industriale Settori ancora a rischio ma ad elevato beta Auto L'Europa dell'auto si avvia verso un ritorno alla normalità mentre l'Italia resta tra le eccezioni negative. Le immatricolazioni di auto in Europa (UE27+Efta) hanno segnato un rialzo del 4,6% a ottobre (dopo il progresso del 5,5% di settembre) a 1,04 milioni di veicoli, che porta il complessivo dei primi dieci mesi dell'anno a -3,1%. L’Italia invece ha chiuso ottobre con una flessione del 5,6% che porta il calo dall'inizio dell'anno all'8%. Settore Auto Titolo Fiat Giudizio Neutrale Prezzo (€) 5,75 Capitaliz. (€ mln) 7.185 P/E 2012 P/E 2013E 19,47 39,13 Net Div. Yield 2012 (%) 0,00 Nota: E= expected, atteso. Fonte: FactSet Fiat, che concentra le vendite in Italia, è penalizzata dalla debolezza mercato domestico; infatti ha visto in ottobre un calo delle immatricolazioni del 7,3% a 60.183 veicoli, con una quota di mercato europea al 5,8%, portando al 6,1% la quota dei primi dieci mesi dell'anno. La società ha pubblicato i risultati del terzo trimestre 2013 che indicano un utile della gestione ordinaria di Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche Risultati trimestrali e revisione target per fine anno; prime indicazioni sul valore di Chrylser 22 Mensile Azioni 28 novembre 2013 816 milioni di euro (951 mln nello stesso periodo dello scorso anno), inferiore alle attese di consenso, e ha rivisto al ribasso le previsioni 2013. La controllata Chrysler ha confermato, invece, le previsioni sull'anno. Gli obiettivi di Fiat per fine 2013 sono stati modificati sulla base dei risultati dei primi nove mesi nonché delle attese sulla performance operativa sull’andamento dei cambi per l’ultimo trimestre: i ricavi dovrebbero essere pari a 88 miliardi di euro (da una precedente stima di 88-92 mld), l’utile di gestione ordinaria a 3,5-3,8 mld (dai precedenti 4-4,5 mld), l’utile netto dovrebbe essere compreso fra i 900 mln e gli 1,2 mld di euro e il debito netto industriale dovrebbe attestarsi a 7-7,5 mln (contro i 7 della stima precedente). Procedono le trattative con Veba per l'acquisto della partecipazione in Chrysler prima che venga realizzata l'IPO ed è possibile che venga raggiunto un accordo tra le parti che consenta al gruppo italiano di rilevare la partecipazione di minoranza del 41,5%. Secondo fonti di stampa (il Sole 24 Ore del 22 novembre), le banche incaricate del collocamento di Chrysler starebbero discutendo una valutazione dell’intero gruppo compresa fra i 10 e gli 11 miliardi di dollari. In attesa di conoscere l’evoluzione delle trattative, manteniamo invariato il nostro giudizio Neutrale sul titolo. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 23 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Selezione Titoli La selezione di titoli sotto riportata è scelta in un’ottica di investimento di medio periodo tenendo in considerazione la valutazione fondamentale delle società e il momentum: ovvero l’insieme di condizioni macroeconomiche, micro, tecniche e di liquidabilità che possono influenzare l’andamento dei prezzi. Selezione di titoli in ottica di medio periodo Favorevoli Motivazione A2A Interessanti prospettive di crescita dopo il consolidamento delle nuove centrali di generazione elettrica. La società ha presentato il nuovo piano industriale triennale, che offre maggiore visibilità sia sull’andamento dell’attività che sulle modalità di riduzione del debito. Ansaldo STS In occasione della pubblicazione dei risultati sui primi 9 mesi del 2013, il management ha rivisto al ribasso gli obiettivi di fine anno che tuttavia mantengono un trend crescente rispetto allo scorso anno. Il titolo rimane interessante in un’ottica speculativa legato a operazioni di cessione e/o aggregazione. Astaldi Il titolo mantiene una buona visibilità nel medio termine grazie a un portafoglio ordini crescente. I risultati dei primi 9 mesi hanno mostrato un miglioramento della marginalità grazie all’apporto di commesse particolarmente redditizie in est Europa e Russia. Atlantia La società, pur risentendo del difficile contesto economico domestico, compensa con un crescente contributo delle attività all’estero in mercati a elevati tassi di crescita. Interessante il dividend yield. L’integrazione con Gemina porterà vantaggi in merito alla diversificazione del business e maggiore visibilità di lungo termine. Enel Green Power I risultati dei primi 9 mesi hanno mostrato una crescita significativa confermando la validità della strategia di diversificazione nello sviluppo tecnologico e geografico in particolare sui mercati emergenti e in Nord America. Ci attendiamo un aggiornamento del piano industriale nella prima parte del prossimo anno. Generali Maggiore focalizzazione sul settore Assicurativo; diversificazione geografica che consente di sfruttare i tassi di crescita differenziati dei vari paesi; ottimi coefficienti sulla performance del saldo tecnico: combined ratio a 95,1%. Mediobanca Elevata solidità patrimoniale con un Core Tier 1 superiore alla media; il business-plan 2014-16 indica una maggiore focalizzazione sull’attività bancaria e progressiva riduzione delle partecipazioni societarie. Snam Titolo difensivo con un buon rendimento. L’attività svolta dalla società è altamente regolamentata e offre una buona visibilità sui flussi di cassa di lungo periodo. Terna Titolo difensivo con prospettive di crescita costanti e dividend yield attraente. Unicredit Dopo un terzo trimestre particolarmente impegnativo si inizia ad intravedere qualche primo incoraggiante segnale di ripresa anche in Italia. L’istituto rimane focalizzata sullo sviluppo delle attività commerciali, sulla riduzione dei costi e sul controllo dei rischi. UBI Banca I risultati dei primi 9 mesi hanno confermato la solida base di capitale con il buon profilo di liquidità, che dovrebbero consentire alla banca di trarre vantaggio dalla ripresa economica quando si materializzerà e di affrontare la prossima AQR (Asset quality review) con tranquillità. Fonte: Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 24 Me ensile Azion ni 28 no ovembre 2013 Analisi A grrafica e quadro q in ntermark ket Analisi A graffica dei priincipali ind dici I livelli l di questaa sezione sono aggiornati alla a data odierna . S& &P500 Prrosegue la corrsa degli indici statunitensi che inanellano o un record dopo l’altro con l’S&P500 giunto sopra ai 1.800 punti, che c si avvia ve erso l’alto del ccanale costruitto sui minimi dello d scorso no ovembre che porta ora in area 1.850-1.853. Le altre barriere sono o individuabili grazie alle proiezioni di Fib bonacci dell’ultimo movimen nto partito daii minimi di novembre 2012, e poste al 38 8,2% a 1.818 e al 50% dellaa proiezione ch he conduce a 1 1.858. Barriera di vale enza sul canalee a 1.850. Proiezioni di Fibonaccci a 8 1.818 e 1.858 Di contro, l’eveentuale ritorno o sotto 1.777 confermato daal cedimento di 1.760 riproporrebbe il te est di forte valenza in area 1.746, la cui perdita toglie rebbe forza all’ultimo impulso rialzista ve erso 1.735-1.7 733 e successivvamente a 1.71 11-1.709. Solo o sotto 1.700-1 1.690 l’indice perderebbe p fo orza nel breve con primi tarrget a 1.646 e successivi a 1 1.634-1.627. In I un’ottica più di medio pe eriodo l’eventu uale cedimento di quest’area condurrebbee verso i suppo orti di forte va alenza posti in n zona 1.614 4-1.604 con successivi ob biettivi a 1.56 60. Solo la perdita di 1.538-1.536 in ndebolirebbe il trend in atto con c primi obiettivi a 1.512. Supporti di forte valenza a 1.746 a 1.735 5-1.733 e successivi a 1.700-1.690 Pe er il momento l’indice di volaatilità Vix torna a in prossimità dei minimi asssoluti in area 13-12. S&P500 S – graficco settimanale Fo onte: Bloomberg e riielaborazione Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 25 5 Me ensile Azion ni 28 no ovembre 2013 S&P500 S – graficco mensile Fo onte: Bloomberg e rrielaborazione Servizzio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Sttoxx 600 Lo o Stoxx600 sup pera la barrieraa di forte valen nza posta a 32 22 e registra nu uovi massimi di d periodo a 32 28 fornendo ulteriori segn nali di forza per poi tornaare leggermen nte indietro. L’eventuale su uperamento di tale resistenza riporterebb be l’indice verrso la zona di opposizione posta sulla pa arte alta del canale costruiita sui minimi di giugno e posta in area a 330. La violazione di quest’ultima co ondurrebbe veerso la barriera a di forte valeenza posta in area 332. In seguito, il su uperamento dii tale area ripro oporrebbe dap pprima gli obieettivi posti a 34 47-348 e succe essivamente ve erso i 400 punti. Resistenza imp portante a 328 Su ul fronte oppo osto, una fortte area suppo ortiva si trova a 318, quest’ultima ha dim mostrato la ca apacità di con ntenere anchee il ritracciam mento della p prima metà di novembre. L’eventuale ce edimento di quest’ultimo condurrebbe verso l’areaa 316-312. Solo S la perditta di 310 riproporrebbe l’’area 304, la cui c violazione favorirebbe f il rritorno verso la a zona di valen nza posta a 30 00-299. In seguito la violazzione al ribassso di 295,8 ri condurrebbe l’indice verso 291-288 e su uccessivamentee a 283-282. L’eventuale violazione al rib basso di questti supporti riproporrebbe l’a area supportivva posta a 27 78-276 con po ossibili sforam menti fino a 274,9. 2 Solo la perdita di quest’ultima ind debolirebbe il trend t in atto co on primi obietttivi a 271 e succcessivi a 267. Forte supporto o a 318 In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 26 6 Me ensile Azion ni 28 no ovembre 2013 Stoxx S 600 – gra afico settimana ale Fo onte: Bloomberg e rrielaborazione Servizzio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo FT TSE MIB Aumenta A la volaatilità sul FTSEE MIB anche a livello intradayy data la ripidità della salita degli ultimi mesi; m l’indice si ferma sulla baarriera di forte valenza postaa a 19.491 e do opo un massim mo intraday po osto a 19.501 sviluppa un riitracciamento fermato dai su upporti colloca ati in area 18.5 500-18.491 da ai quali ci si aaspetta una reeazione. L’even ntuale superam mento dei 19.116 punti fornirebbe un se egnale in tal senso, anche se solo sopra 19.215 si avreb bbe conferma di nuovi allun nghi verso i precedenti masssimi posti a 19.491-19.50 01. L’eventual e violazione di tale area favorirebbe f alllunghi verso 19.600-19.70 00 e in segu uito a 19.92 2. Quotazion ni superiori a tale area fa avorirebbero aallunghi verso 20.530, obiettivo raggiungiibile nel breve e periodo. In un’ottica u di medio m periodo quotazioni su uperiori a tale e area condu rrebbero verso o 21.188 e 21.786 2 con su uccessivi targett in area 22.50 00 Resistenze a 19.491-19.501 e 19.600-19.700 – 19.922 Di contro, l’eveentuale cedimeento dell’area supportiva di forte valenza a posta a 18.5 500-18.491 riproporrebbe d dapprima i su upporti in zon na 18.350-18. 340 e successivamente que elli in area 18 8.194-18.150.. La perdita di questi livelli ricondurrebbe verso 17.900 e in seguito a 17.474, la cu ui violazione al ribasso porteerebbe a testare i 17.199 pu unti, livello di forte f valenza considerato c sp partiacque del mercato. So olo sotto tale e area, confeermata dal ce edimento di 17.000, si sccenderebbe veerso 16.503, altra zona di particolare valen za, che se persa condurrebb be a 16.120 e poi a 15.400-15.397. Primi supporti rilevanti a 18.500-18.491 e successivi a 18.350-18.340 In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 27 7 Me ensile Azion ni 28 no ovembre 2013 FTSE F MIB – graffico settimanale Fo onte: Bloomberg e riielaborazione Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 28 8 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Titoli Euro Stoxx50 e FTSE MIB Performance e multipli dei titoli dell’Eurostoxx50 (€) Paese Valore Market Cap. (€ mln) Euro Stoxx Alimentari Unilever Danone Pernod Ricard Heineken Assicurazioni Allianz ING AXA Assicurazioni Generali Muenchener Rueck Auto e componenti Daimler Volkswagen Renault BMW Peugeot Banche Banco Santander BNP Paribas Banco Bilbao Vizcaya Société Générale Deutsche Bank Commerzbank Beni personali e per la casa Philips LVMH Oreal Adidas Retail Carrefour Ahold Inditex PPR Metro Delhaize Group Chimici Bayer BASF Air Liquide Akzo Nobel Area euro Area euro Paesi Bassi Francia Francia Paesi Bassi Area euro Germania Paesi Bassi Francia Italia Germania Area euro Germania Germania Francia Germania Francia Area euro Spagna Francia Cile Francia Germania Germania Area euro Paesi Bassi Francia Francia Germania Area euro Francia Paesi Bassi Spagna Francia Germania Belgio Area euro Germania Germania Francia Paesi Bassi 310,31 450,68 29,27 54,89 86,58 50,78 209,05 126,30 9,53 19,15 16,52 157,90 453,67 60,62 195,40 65,33 84,57 10,75 137,07 6,44 54,93 8,55 41,49 34,70 10,44 527,52 26,11 142,15 124,80 88,78 394,35 28,40 13,47 115,50 166,45 36,82 42,79 891,94 96,06 77,69 102,10 54,65 4.367.071 351.188 50.182 34.637 22.980 29.249 232.822 57.656 36.586 45.819 25.720 28.318 192.724 64.833 88.767 19.320 54.401 3.815 389.601 72.987 68.358 49.441 33.136 35.377 11.886 138.280 24.487 72.168 75.448 18.574 96.014 20.561 14.292 71.995 21.003 12.009 4.384 271.446 79.437 71.357 31.847 13.105 Var. 1M (%) Var. 6M (%) Var. YTD (%) P/E 2013E 1,59 0,68 1,79 -0,74 0,12 0,30 2,49 2,18 1,86 4,79 -2,59 3,98 3,91 1,05 10,71 -1,18 1,09 8,06 -0,59 -1,38 2,96 -3,45 1,44 -3,84 9,37 2,70 1,44 2,16 -2,23 5,44 -0,25 4,41 -2,71 -2,41 -0,57 5,35 -6,86 2,98 5,33 3,35 0,29 6,51 11,31 -3,86 -10,22 -5,39 -8,97 -8,67 17,77 7,86 36,15 29,71 16,26 10,15 24,07 27,88 17,29 10,26 19,31 53,57 21,14 21,37 24,22 20,20 35,43 -0,72 36,15 1,94 15,92 3,38 -6,13 3,72 10,16 22,68 5,98 18,16 -0,90 36,88 -14,61 5,92 13,73 5,77 5,31 12,80 18,97 8,14 1,49 9,99 -0,98 0,61 28,09 20,52 34,95 43,41 20,23 16,10 34,25 46,71 13,51 60,58 15,96 96,49 21,99 5,57 28,99 22,77 46,40 5,31 -2,66 16,87 31,24 2,41 18,97 31,86 25,40 46,81 32,91 9,48 20,03 75,33 41,45 13,46 33,62 9,19 7,42 9,86 16,19 19,29 19,13 19,26 18,38 18,27 10,17 9,45 10,29 9,54 12,24 9,33 11,38 9,89 9,66 15,37 10,63 NS 18,00 15,33 11,71 23,24 12,65 11,81 29,00 22,00 17,29 19,89 24,49 22,12 19,79 20,88 15,75 27,90 16,55 NS 10,10 16,57 16,76 14,32 19,59 19,67 Var. % EPS Net Div Yield 2013E 2012 (%) 8,13 -0,59 -2,56 -5,32 3,97 -5,44 20,63 17,28 -9,03 14,69 High -5,88 -0,51 7,32 -15,12 -30,70 2,35 Neg. High High -9,11 19,52 32,39 19,55 High 7,17 High 4,78 3,77 6,18 -1,06 0,74 -9,64 9,23 1,53 Neg. 1,81 -3,54 7,10 -3,61 0,78 -14,49 3,67 2,33 3,31 2,64 1,82 1,75 3,98 3,56 0,00 3,76 1,21 4,43 3,44 3,63 1,82 2,63 2,96 0,00 4,29 9,32 2,73 4,92 1,08 2,16 0,00 1,94 2,87 2,04 1,84 1,52 2,85 2,04 3,27 1,90 2,22 2,72 3,27 2,83 1,98 3,35 2,45 2,65 Nota: E= expected, atteso; YTD= year-to-date, da inizio anno; ND= non disponibile; Neg= dato negativo; High: valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente di molto inferiore; NS= non significativo. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 29 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Performance e multipli dei titoli dell’Eurostoxx50 (€) Paese Valore Market Cap. (€ mln) Euro Stoxx Area euro 310,31 4.367.071 Costruzioni e Materiali Area euro 295,80 131.796 Saint Gobain Francia 39,03 21.644 Bouygues Francia 27,81 8.875 Lafarge Francia 52,58 15.104 Acciona Spagna 45,85 2.625 Petrolio & Gas Area euro 329,91 195.031 Total Francia 44,78 106.430 ENI Italia 17,87 64.943 Repsol Spagna 18,45 24.031 Farmaceutici Area euro 651,49 225.038 Sanofi-Aventis Francia 78,53 104.260 Merck Germania 126,60 27.521 Beni e servizi Industriali Area euro 593,11 499.931 Siemens Germania 97,76 88.210 Schneider Electric Francia 61,57 34.500 Alstom Francia 26,64 8.221 Deutsche Post Germania 25,08 30.322 ThyssenKrupp Germania 18,90 9.721 Vallourec Francia 41,66 5.261 Thales Francia 44,24 8.950 Risorse di base Area euro 203,65 65.353 ArcelorMittal (Ex Usinor) Francia 12,44 20.717 UPM Kymmene Finlandia 12,63 6.685 Stora Enso Finlandia 7,37 5.800 Acerinox Spagna 9,59 2.466 Media Area euro 197,86 130.519 Vivendi Francia 18,75 25.107 Reed Elsevier Paesi Bassi 15,80 12.223 Lagardere Francia 25,54 3.348 Mediaset Italia 3,34 3.941 Turismo e tempo libero Area euro 142,70 42.927 Accor Francia 33,66 7.656 Sodexho Francia 73,45 11.541 Air France Francia 7,64 2.295 Deutsche Lufthansa Germania 16,07 7.407 Var. % 1M 1,59 -0,72 -1,65 -5,10 4,62 -0,73 -1,04 0,46 -0,17 -3,68 4,72 4,41 4,20 1,84 4,17 -1,61 -2,38 0,16 -0,55 -2,90 -0,06 4,15 6,55 11,97 10,25 -0,10 1,39 -0,11 7,01 -4,24 -9,05 0,12 0,12 2,28 0,10 11,02 Var. % 6M 11,31 14,99 20,43 37,68 -1,15 -2,62 5,20 13,44 0,68 4,09 -2,52 -7,08 3,05 13,55 22,36 1,63 -7,71 24,28 24,72 -1,58 17,26 22,72 25,15 52,72 32,70 19,00 19,06 23,60 23,01 29,05 42,32 2,47 24,69 10,87 3,37 0,47 Var. % YTD 18,97 21,28 21,14 24,13 9,02 -18,43 6,04 14,79 -2,56 20,31 11,77 10,00 26,82 24,02 22,73 12,29 -11,60 51,08 6,39 5,50 68,55 11,12 -3,83 43,44 40,42 14,88 29,56 10,62 41,22 46,35 114,40 18,67 26,07 15,27 9,22 12,82 P/E Var. % EPS Net Div Yield 2013E 2013E 2012 (%) 16,19 8,13 3,67 17,18 -0,46 4,39 20,50 -11,48 3,18 11,86 16,65 5,75 23,11 -4,01 1,90 33,71 -59,05 5,78 11,11 -16,63 5,43 9,23 -11,01 5,23 13,44 -32,52 6,04 11,89 -3,59 5,26 17,79 -8,78 2,66 15,43 -17,88 3,53 14,38 15,69 1,34 18,03 18,12 3,00 18,73 -8,97 3,07 15,59 -2,79 3,04 9,58 -7,31 3,15 16,36 11,91 2,79 NS Neg. 0,00 20,85 11,92 1,66 13,68 10,35 1,99 31,83 High 4,13 NS Neg. 4,57 14,52 24,29 4,75 22,98 -3,85 4,07 NS Neg. 4,69 17,96 -13,10 4,75 16,49 -41,98 5,33 16,14 3,00 2,98 16,11 29,77 3,51 NS Neg. 0,00 25,02 -20,32 2,40 25,32 -5,07 2,26 21,11 0,58 2,16 NS -53,86 0,00 22,95 Neg. 0,00 Nota: E= expected, atteso; YTD= year-to-date, da inizio anno; ND= non disponibile; Neg= dato negativo; High: valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente di molto inferiore; NS= non significativo. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 30 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Performance e multipli dei titoli dell’Eurostoxx50 (€) Paese Valore Market Cap. (€ mln) Euro Stoxx Area euro 310,31 4.367.071 Servizi finanziari Area euro 278,48 41.089 Deutsche Boerse Germania 56,62 10.928 Unibail-Rodamco Francia 193,45 18.811 Tecnologici Area euro 310,56 208.019 Nokia Finlandia 5,97 22.339 SAP Germania 61,08 75.037 Alcatel-Lucent Francia 2,89 8.043 ASML Holding Paesi Bassi 68,29 30.513 STMicroelectronics Svizzera 5,89 5.362 Infineon Technologies Germania 7,33 7.927 Telecom Area euro 287,24 190.256 Telefónica Spagna 12,19 55.477 France Telecom Francia 9,54 25.281 Deutsche Telekom Germania 11,38 50.654 Telecom Italia Italia 0,69 12.452 Utility Area euro 254,88 317.812 E.On Germania 14,05 28.114 Iberdrola Spagna 4,73 29.515 RWE Germania 28,43 17.371 Enel Italia 3,31 31.088 Electricitè de France Francia 26,83 49.904 Var. % 1M 1,59 -1,29 -2,53 -0,62 5,64 17,08 6,00 20,57 0,53 5,88 5,69 -1,53 -4,09 -5,92 0,22 2,08 2,10 4,69 5,56 5,51 3,51 5,32 Var. % 6M 11,31 19,11 23,01 -1,30 18,24 114,57 4,09 167,30 8,92 -18,08 17,29 17,39 13,66 17,83 22,89 9,06 11,30 6,88 12,97 4,39 15,76 52,53 Var. % YTD 18,97 25,17 22,53 6,32 25,89 103,86 0,64 203,54 42,27 9,71 19,63 19,83 19,63 14,45 32,40 0,44 11,48 -0,28 12,75 -8,99 5,35 91,92 P/E 2013E 16,19 14,99 16,41 19,00 31,52 NS 18,34 NS 31,33 NS 29,00 12,84 12,57 9,72 17,33 6,86 11,81 11,71 11,83 7,29 10,33 14,50 Var. % EPS Net Div Yield 2013E 2012 (%) 8,13 3,67 15,36 3,98 -2,25 3,71 6,97 4,34 39,92 1,44 Neg. 0,00 9,90 1,39 -21,30 0,00 -18,79 0,78 -47,23 5,15 -34,82 1,64 -5,05 4,97 -13,45 0,00 4,32 8,38 11,29 6,15 -23,08 2,92 -13,68 7,45 -45,40 7,83 -13,04 6,40 -2,50 7,03 -13,21 4,54 -6,10 4,66 Nota: E= expected, atteso; YTD= year-to-date, da inizio anno; ND= non disponibile; Neg= dato negativo; High: valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente di molto inferiore; NS= non significativo. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 31 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Performance e multipli dei titoli del FTSE MIB (€) Titolo Settore A2A Ansaldo STS Assicurazioni Generali Atlantia Autogrill Finanziaria Azimut Holding Banca Monte dei Paschi Banca Popolare Emilia R. Banca Popolare Milano Banco Popolare Buzzi Unicem CNH Industrial Davide Campari Diasorin Enel Green Power Enel Eni EXOR Fiat Finmeccanica Fondiaria SAI GTECH Intesa Sanpaolo Luxottica Mediaset Mediobanca Mediolanum Parmalat Pirelli Co. Prysmian Saipem Salvatore Ferragamo Snam Rete Gas STMicroelectronics Telecom Italia Tenaris Terna Tod’s UniCredit UBI Banca World Duty Free Elettricità Industriali Assicurazioni Trasporti Ristorazione Asset Management Banche Banche Banche Banche Materiali e finiture Industriali Industriali Attrezzature medicali Elettricità Elettricità Petrolio & Gas Servizi Finanziari Auto Difesa Assicurazioni Scommesse Banche Abbigliamento & Accessori Media Banche Assicurazioni Vita Alimentari Pneumatici Industriali Servizi petroliferi Abbigliamento Gas Semiconduttori Telecom Acciaio Elettricità Abbigliamento Banche Banche Ristorazione Valore 0,85 8,13 16,52 15,67 6,12 18,19 0,20 7,05 0,44 1,28 12,16 8,44 6,06 35,29 1,78 3,31 17,87 28,46 5,75 5,28 1,94 22,55 1,73 38,44 3,34 6,12 6,39 2,47 11,38 18,82 16,66 28,58 3,90 5,89 0,69 16,52 3,55 121,80 5,26 4,88 8,53 Market Cap. Var. % (mln €) 1M 2.649 0,96 1.463 6,41 25.720 -2,59 10.371 -4,39 1.557 -3,70 2.606 -1,68 2.285 -7,91 2.352 0,86 1.426 -8,63 2.256 -9,42 2.289 -5,74 18.134 -5,49 3.520 -3,50 1.974 5,09 8.915 4,27 31.088 3,51 64.943 -0,17 7.008 -3,10 7.185 -3,12 3.050 -4,87 2.550 6,14 3.923 -0,04 28.080 -4,11 18.354 4,17 3.941 -9,05 5.270 -3,32 4.702 0,47 4.454 0,74 5.520 8,59 4.039 4,32 7.354 7,62 4.813 16,27 13.195 3,50 5.362 5,88 12.452 2,08 19.502 -4,73 7.127 0,17 3.728 -1,69 30.470 -0,75 4.404 0,37 2.171 10,28 Var. % 6M 37,26 17,33 16,26 18,80 37,65 23,74 -14,59 12,36 -0,72 10,83 -0,57 5,94 20,77 11,16 15,76 0,68 18,53 6,00 21,43 28,11 10,49 24,80 -6,59 42,32 23,94 21,95 3,18 33,49 18,81 -21,45 21,57 7,91 -18,08 9,06 0,67 4,85 8,17 28,48 48,99 - Var. % YTD 93,35 29,73 20,23 14,63 58,09 67,65 -13,34 34,70 -2,32 1,67 15,37 4,48 16,55 26,90 5,35 -2,56 49,79 51,58 21,21 104,11 31,10 32,77 23,72 114,40 31,27 66,67 40,11 31,48 25,38 -43,14 71,75 11,04 9,71 0,44 6,03 17,26 27,34 41,93 39,30 - P/E Var. % EPS Net Div Yield 2013E 2013E 2012 (%) 13,27 -9,59 3,55 18,48 -1,00 1,97 12,24 High 1,21 16,76 -6,50 4,79 NS -61,66 0,00 17,59 -11,64 3,02 NS -49,89 0,00 23,37 Neg. 0,00 14,72 Neg. 0,00 19,53 Neg. 0,00 62,69 Neg. 0,41 11,62 9,61 2,67 21,64 -3,32 1,16 23,16 -4,93 3,66 17,31 24,70 1,45 10,33 -13,21 4,54 13,44 -32,52 6,04 12,27 43,46 1,21 39,13 -50,24 0,00 9,56 -0,33 0,00 9,20 Neg. 0,00 14,35 8,36 3,24 24,66 -22,22 2,90 29,12 9,09 1,51 NS Neg. 0,00 NS Neg. 0,82 13,04 2,08 2,82 19,27 -1,54 1,62 14,63 -3,98 2,81 15,96 -7,31 2,23 NS Neg. 4,08 32,48 40,01 1,15 14,45 -6,90 6,41 NS -47,23 5,15 6,86 -23,08 2,92 16,53 -9,74 1,97 14,29 7,89 5,64 24,56 4,37 2,22 28,46 -1,62 1,71 33,68 -1,36 1,02 25,02 - Nota: E= expected, atteso; YTD= year-to-date, da inizio anno; ND= non disponibile; Neg= dato negativo; High: valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente di molto inferiore; NS= non significativo. Fonte: FactSet Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 32 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Legenda Benchmark Blue chip Buy-back Buy-out BV CAGR Capital employed Combined ratio Corporate governance Cost/Income ratio Cover ratio Default De-listing Downgrade DPS Due diligence EBIT EBITDA EPS Embedded Value EV EV/Sales EYR Expense ratio Free cash flow IPO Leverage Loss ratio Margine di interesse Margine da servizi Margine di intermediazione Market cap Multiplo NAV NAVPS Overhang P/E P/BV Pay-out ratio Placement (private) Private equity Profit taking Profit warning Public company Rating RAB (Regulatory Asset Base) Risultato di gestione ROCE ROE SPS Small/Mid cap Spin-off Target price Tier 1 Tier 2 Upgrade Valore Intrinseco (VI) Yield Parametro di riferimento Titoli a larga capitalizzazione Riacquisto Acquisizione dall’interno Book Value: mezzi propri della società Compound Average Growth Rate: tasso composto medio di crescita Capitale investito: mezzi propri + debiti netti Rapporto che tiene conto del Loss ratio (sinistri / premi) ed Expense ratio (spese di amministrazione, raccolta / premi) Norme che regolano il processo decisionale societario Costi operativi/Margine di Intermediazione (settore bancario) Riserve totali/premi (settore assicurativo) Insolvenza Eliminazione dal listino Peggioramento delle stime oppure del giudizio oppure del merito di credito Dividend Per Share: dividendo per azione Fase di controllo dei bilanci che precede la chiusura di operazioni straordinarie Earnings Before Interest and Tax: utile operativo Earnings Before Interest, Tax, Depreciation, Amortisation: margine operativo lordo (MOL) Earnings Per Share: utile netto per azione Valore intrinseco delle compagnie: al patrimonio netto vengono aggiunte le plusvalenze non realizzate e l’attuale portafoglio vita in forza Enterprise Value: capitalizzazione + debito netto Rapporto tra Enterprise Value e fatturato Rapporto tra rendimento dei titoli privi di rischio (BTP 10 anni) e il rendimento del mercato azionario (espresso dal reciproco del P/E Spese di amministrazione rapportate ai premi (settore assicurativo) Reddito operativo + ammortamenti – imposte +/- variazione del capitale circolante netto Initial Public Offering: offerta iniziale al pubblico Debiti netti/mezzi propri Indice di sinistralità, rappresentato dal rapporto sinistri/premi (settore assicurativo) Interessi attivi – Interessi passivi (settore bancario) Commissioni attive – commissioni passive +/- profitti (perdite) da attività finanziarie +/- altri ricavi netti + dividendi (settore bancario) Margine di interesse + Margine da servizi (settore bancario) Capitalizzazione: prezzo x numero azioni Rapporto tra valori di mercato (Prezzo, Enterprise Value) e particolari grandezze di bilancio (ad esempio, utili, margine operativo lordo, risultato operativo, ecc) Net Asset Value: valore patrimoniale netto Net Asset Value Per Share: valore patrimoniale netto/totale azioni Eccesso di offerta di titoli sul mercato Price/Earnings: prezzo/utile netto Price/Book Value: prezzo/Valore di libro Quota di utili distribuita Collocamento (privato) Acquisizione di partecipazioni in società non-quotate Presa di profitto Annuncio di revisione di stime al ribasso Società a capitale diffuso Raccomandazione/ giudizio Valore del capitale investito netto come riconosciuto dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas alle società di trasporto e distribuzione, al fine della determinazione delle tariffe applicabili Margine di intermediazione – costi operativi (settore bancario) Return On Capital Employed: utile operativo dopo le tasse/capitale investito Return On Equity: utile netto/mezzi propri Sales Per Share: fatturato per azione Titoli a bassa/media capitalizzazione Scorporo Prezzo obiettivo Patrimonio di base (capitale versato, riserve e fondo rischi bancari generali) rapportato al complesso delle attività ponderate per il loro rischio creditizio. Deve essere pari almeno al 50 % del capitale totale (settore bancario) Patrimonio supplementare (riserve di rivalutazione, strumenti ibridi, passività subordinate e fondo rischi su crediti) rapportato al complesso delle attività ponderate per il loro rischio creditizio (settore bancario) Miglioramento delle stime oppure del giudizio oppure del merito di credito Embedded Value = valore attuale netto società + valore attuale della proiezione degli utili generati dal portafoglio premi vita in essere, o a portafoglio “chiuso” (settore assicurativo) Rendimento: dividendo per azione/prezzo azione Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 33 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d’Italia e Consob per lo svolgimento dell’attività di investimento, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. I dati citati nel presente documento sono pubblici e resi disponibili dalle principali agenzie di stampa (Bloomberg, Thomson Reuters). Le stime di consenso indicate nel presente documento si riferiscono alla media o la mediana di previsioni o valutazioni di analisti raccolte da fornitori di dati quali Bloomberg, Thomson Reuters, FactSet (JCF) o IBES. Nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le rispettive famiglie possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. Il presente documento è pubblicato con cadenza mensile. Il precedente report è stato distribuito in data 29.10.2013. Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente a soggetti residenti in Italia mediante la messa a disposizione dello stesso attraverso il sito internet di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com) e, per i clienti di Banca IMI, nella sezione Market Hub del sito internet di Banca IMI (https://markethub.bancaimi.com/home_public.html). Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 34 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Gli interessi e i conflitti di interesse – come disciplinati dagli artt. 69-quater e 69-quinquies del Regolamento Consob n° 11971/99 e successive modificazioni ed integrazioni (di seguito “Regolamento Emittenti”), dall’art. 24 del “Regolamento in materia di organizzazione e procedure degli intermediari che prestano servizi di investimento o di gestione collettiva del risparmio” emesso da Consob e Banca d’Italia, dalla NASD Rule 2711 e dalla NYSE Rule 472 di FINRA, nonché dalle FSA Conduct of Business Sourcebook rules COBS 12.4.9R (3) e COBS 12.4.10R (5) – presenti tra il Gruppo Intesa Sanpaolo e gli emittenti di strumenti finanziari e i relativi gruppi di appartenenza citati nel presente documento sono disponibili, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 69-septies del Regolamento Emittenti, dalle suddette Rules di FINRA e FSA, unitamente alla “Policy per studi e ricerche” e all’estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse”, sul sito internet di Intesa Sanpaolo http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/studi/ita_archivio_conflitti.jsp Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (quali, tra gli altri, Information Barriers, Crossing Procedures, Watch e Restricted List) atti a gestire i conflitti di interesse derivanti dalle molteplici attività del Gruppo Intesa Sanpaolo in rapporto alle raccomandazioni prodotte. Certificazione degli analisti Gli analisti che hanno predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, il cui nome e ruolo sono riportati nella prima pagina del documento, dichiarano che: (a) le opinioni espresse sulle Società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata degli analisti; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Altre indicazioni 1. Né gli analisti né qualsiasi altra persona della loro famiglia operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento. 2. Gli analisti citati nel documento sono soci AIAF. 3. Gli analisti citati nel documento non ricevono bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 35 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Note metodologiche Il presente documento è stato preparato sulla base della seguente metodologia. Settori e aree geografiche USA/Europa/Italia e cenni sui Paesi emergenti L’universo di riferimento è quello dei settori dell’Eurostoxx 600 e dell’S&P500. La selezione dei settori viene realizzata sulla base dell’analisi dei fondamentali e della forza relativa dei singoli comparti rispetto al benchmark. I suggerimenti di acquisto si riferiscono ad un investimento realizzato con un orizzonte temporale di 6-12 mesi. Dati societari e stime di consenso I commenti sui dati societari vengono elaborati sulla base di notizie e dati societari disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le stime di consenso relative alle previsioni sulle crescite dei dati societari (utili, dividendi, prezzo di libro) vengono desunti dal provider FactSet (JCF) e rielaborati e commentati dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Definizioni e storia delle raccomandazioni Raccomandazioni equity View Definizione Orizzonte Positiva Si riferisce ad un target più alto del 10% rispetto al prezzo attuale di mercato. 12 mesi Moderatamente Positiva Si riferisce ad un target in un range contenuto tra il 5% e il 10% rispetto al prezzo attuale di mercato. 12 mesi Neutrale Si riferisce ad un target in un range contenuto tra il -5% e il +5% rispetto al prezzo attuale di mercato. 12 mesi Moderatamente Negativa Si riferisce ad un target in un range contenuto tra il -5% e il -10% rispetto al prezzo attuale di mercato. 12 mesi Negativa Si riferisce ad un target più basso del 10% rispetto al prezzo attuale di mercato. 12 mesi Non No Rating La Società viene coperta dal desk Retail Research senza esprimere alcuna raccomandazione o per scelta o per attenersi a precise disposizioni che riguardano circostanze particolari (ad esempio se Intesa Sanpaolo significativo ha interessi o conflitti di interesse particolari nella Società oggetto del documento o ricopre ruoli in operazioni di mercato che riguardano la Società). Rating sospeso La raccomandazione sulla Società viene sospesa se non esistono elementi di natura fondamentale sufficienti per esprimere un giudizio sul titolo. Non significativo La ricerca retail equity presenta dei giudizi la cui interpretazione è riportata nella tabella precedente. L’attribuzione del giudizio si basa sull’analisi fondamentale. Quest’ultima tende ad individuare il valore intrinseco delle azioni di una società quotata. Tale valore viene confrontato col prezzo espresso dal mercato, per individuare i titoli sottovalutati, ipotizzando che il mercato possa riportare la quotazione a tali valori. I metodi applicati sono di tipo quantitativo e qualitativo. Metodo quantitativo: approccio utilizzato per quantificare il valore della società; scaturisce dalla media delle valutazioni rivenienti dai diversi metodi applicati, quali i Multipli, il Discounted Cash Flow, la Sum of Part (onde necessario se il gruppo è presente su business differenti). Per metodo dei “Multipli” si intende la comparazione con un paniere di titoli di riferimento quotati comparabili il più possibile simili alla società da valutare, tenendo conto delle prospettive di crescita e della redditività. La peer analysis viene svolta con i seguenti criteri: 1) si individua un paniere di titoli comparabili (per settore e dimensione); 2) si calcolano i principali multipli del paniere di riferimento sulla base dei dati di consensus JCF ed altri consensus (IBES); 3) si realizza la mappa dei valori che solitamente associa il multiplo EV/Ricavi, margine EBITDA e EBIT, P/E, ecc. per l’anno corrente e quelli prospettici, oltre a multipli particolari come ad esempio il P/BV nel caso di banche ed il P/EV nel caso di assicurazioni, ecc.; 4) si valuta il posizionamento del titolo al di sopra, al di sotto o sulla retta di regressione che indica il benchmark di riferimento, o la media, del paniere individuato. Il DCF (Discounted Cash Flow) misura la valutazione dei flussi di cassa scontati ad oggi secondo il criterio tale per cui il valore del capitale di un’azienda è dato dal valore attuale dei flussi di cassa che la società sarà in grado di generare in futuro, scontati ad un tasso di attualizzazione (definito come costo medio ponderato del capitale, WACC). Il calcolo del DCF prevede la determinazione del valore attuale dei flussi di cassa operativi attesi per un periodo di previsione esplicito, al quale si aggiunge un valore finale di lungo periodo (“Terminal value”) e si sottrae l’indebitamento. La SOP (somma delle parti) è un metodo che prevede la valutazione effettuata per singole divisioni (ogni divisione viene paragonata ai propri peers) e infine si effettua la somma delle valutazioni dei singoli business. Metodo qualitativo: il metodo qualitativo viene integrato da una serie di considerazioni legate a: Rendimento atteso (yield%); Analisi della contendibilità (struttura dell’azionariato); Analisi della posizione competitiva; SWOT analisi (punti di forza/debolezza; rischi/opportunità). A completamento dell’analisi fondamentale viene elaborata anche una parte relativa all’analisi tecnica, come illustrato di seguito. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 36 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Analisi tecnica Valutazione della struttura grafica di indici, settori e titoli che viene desunta dalle quotazioni disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le previsioni sui livelli tecnici sono realizzate dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo tramite modelli tecnici dedicati che forniscono indicazioni relative alla tendenza sia di medio che di breve periodo, i livelli di supporto/resistenza e le varie “Figure Tecniche” che possono favorire indicazioni operative in base all’esperienza dell’analista. Si definisce supporto un livello che tende a sostenere i prezzi e dal quale potrebbe scaturire un rimbalzo: la sua violazione al ribasso provoca generalmente un’ulteriore discesa delle quotazioni. Si definisce resistenza una barriera che tende a fermare l’aumento delle quotazioni e, se non superata, potrebbe provocare un’inversione di rotta; al contrario, la sua violazione al rialzo di regola implica un’accelerazione dei prezzi. Storia delle raccomandazioni (12 mesi) Emittente A2A Ansaldo Sts Astaldi Atlantia Davide Campari Enel Enel Enel Green Power Eni Eni FIAT Generali GTECH Mediobanca Salvatore Ferragamo Snam Telecom Italia Terna Tod’s Unicredit UBI Banca UBI Banca Unipol Unipol Raccomandazione Moderatamente Positiva Moderatamente Positiva Positiva Moderatamente Positiva Neutrale Neutrale Moderatamente Positivo Positiva Moderatamente Positiva Positiva Neutrale Moderatamente Positiva Moderatamente Positiva Moderatamente Positiva Neutrale Moderatamente Positiva No Rating Moderatamente Positiva Neutrale Moderatamente Positiva Moderatamente Positiva Neutrale Moderatamente Positiva Neutrale Data di assegnazione/conferma del giudizio* 02.08.2013 02.08.2013 26.09.2013 29.10.2013 29.11.2012 21.03.2013 28.02.2013 02.08.2013 28.11.2013 26.09.2013 29.10.2013 29.10.2013 04.04.2013 26.09.2013 29.05.2013 29.05.2013 02.08.2013 29.05.2013 17.09.2013 17.09.2013 29.05.2013 21.12.2012 28.09.2012 Nota: * Viene riportata l’ultima data di conferma del giudizio precedente alla presente pubblicazione, quando la data di assegnazione è antecedente ai 12 mesi Distribuzione dei rating/rapporti bancari (settembre 2013) Numero di società coperte: 40 Distribuz. Copertura Desk Retail con riferimento all’ultima raccomandazione Clienti Intesa Sanpaolo * POSITIVO MODERATAMENTE POSITIVO 12,5% 45% 60% 50% NEUTRALE MODERATA MENTE NEGATIVO 40% 63% - NEGATIVO 3% 100% Nota: * Società alle quali Intesa Sanpaolo o altre società del Gruppo hanno fornito servizi di Corporate e Investment Banking negli ultimi 12 mesi; in questo caso la percentuale indica quante società (sulle quali il Desk Retail Research ha un giudizio) sono anche clienti del Gruppo. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Banca IMI e Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Chi riceve il presente documento è obbligato a uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 37 Mensile Azioni 28 novembre 2013 Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Paolo Guida Analista Azionario Ester Brizzolara Laura Carozza Piero Toia Analista Obbligazionario Serena Marchesi Fulvia Risso Cecilia Barazzetta Analista Valute e Materie prime Mario Romani Editing: Monica Bosi Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 38