concetto di se
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WORKSHOP COMPETENZE ORIENTATIVE E COSTRUTTI SIGNIFICATIVI NEL PROCESSO DI ORIENTAMENTO I costrutti nell’orientamento IL CONCETTO DI SE’ a cura del Servizio istruzione, università e ricerca Attività di orientamento CONCETTO DI SE’ Nota storica Definizione e funzioni Aspetti salienti: autostima, immagine di sé, identità Sviluppo Come è organizzato - Markus Schemi di sé rilevanti nell’orientamento Fenomeni del sé nell’adolescente Variabili che concorrono allo sviluppo Teorie dello sviluppo Autobiografia Sé possibili Discrepanze del sé Sé complesso Super Concetto di sé professionale Gottfredson Confronto sociale Festinger Autopercezione Bem Autoconsapevolezza Vicklund CONCETTO DI SE’: UNA NOTA STORICA Tra i contributi pionieristici agli inizi del ’900 possiamo citare: Williams James (1890), Charles Cooley (1908) George Mead (1925, 1934) In particolare a JAMES si può far risalire una concezione multidemensionale del sé. Egli identifica un IO CONOSCITORE e un ME OGGETTO di indagine, a sua volta suddiviso in : me materiale come sono io, come sono i miei vestiti, come sono gli oggetti della mia casa, cosa è per me il mio orologio … me sociale sono le percezioni che riceviamo dagli altri nelle varie situazioni: me sociale nel lavoro, me sociale nel divertimento … me spirituale le conoscenze che possiedo circa i miei tratti personali, i miei atteggiamenti, i miei valori … DEFINIZIONE IL CONCETTO DI SE’ è l’insieme di concetti (credenze e conoscenze) che concorrono a formare l’idea che una persona ha di sé. ci permette di rispondere a domande come chi sono io? che emozione provo? cosa so fare? E’, sostanzialmente, una “teoria” su se stessi e sulle relazioni con il mondo esterno. DEFINIZIONE Il concetto di sé è una forma di conoscenza che si costruisce nell’ambito dell’esperienza del soggetto attraverso la rilevazione, l’organizzazione e la fissazione in memoria delle informazioni rilevanti per il sé; una volta organizzate nella mente, queste strutture di conoscenza svolgono la funzione di direzione ed organizzazione del comportamento. FUNZIONI DEL CONCETTO DI SE’ Il Sé oltre alla funzione organizzativa (conoscenza di sé) svolge anche una funzione esecutiva di tipo autoregolativo che consiste nell’abilità di gestire le proprie azioni, i pensieri e i sentimenti in modo adattivo e flessibile in base alla varietà del contesto, sia sociale che fisico; il sé guida e controlla i comportamenti, le scelte, i progetti futuri ... Valori ed interessi, autostima, senso di efficacia … “guidano” i nostri comportamenti. ASPETTI SALIENTI DEL CONCETTO DI SE’ • autostima: è il valore che diamo alle nostre capacità e a noi stessi • immagine di se’: riguarda il desiderio di offrire agli altri una particolare immagine di sé • identita’ personale: senso che le persone hanno del proprio essere continuo nel tempo e distinte da tutte a volte vengono confusi con il concetto di sé VARIABILI CHE CONCORRONO ALLO SVILUPPO DEL CONCETTO DI SE’ il concetto di sé si sviluppa nel corso del processo di socializzazione ESPERIENZE DI VITA ORIENTAMENTO SESSUALE ETA’ ASPETTO FISICO CONCETTO DI SE’ RELAZIONI SOCIALI GENERE EDUCAZIONE CULTURA MATURITA’ EMOTIVA IN PARTICOLARE … ETA’ il concetto di sè cambia con l’età: BAMBINI: I bambini hanno limiti nel descriversi (es. distinzione di genere: bambino/bambina) RAGAZZI: I ragazzi possono descrivirsi in modo più dettagliato: l’aspetto fisico, l’indirizzo, numero delle scarpe, ecc. ADOLESCENTI: Il concetto di sé può essere spiegato in termine di credenze, interessi, relazioni umane. ADULTI: Gli adulti possono spiegare se stessi in termini di qualità della vita e della loro personalità. ANZIANI: Gli anziani possono sviluppare una maggiore conoscenza di sè e la loro “saggezza”. E ANCORA … EDUCAZIONE il concetto di sè è fortemente influenzato, ad esempio, dalla scuola CONFRONTO CON I COMPAGNI SUCCESSI E FALLIMENTI SCOLASTICI ASPETTATIVE DEGLI INSEGNANTI LE INFLUENZE DELLA SCUOLA SUL CONCETTO DI SE’ RELAZIONI AMICALI ED AFFETTIVE APPRENDIMENTO E ANCORA … RELAZIONI SOCIALI le più significative: Re la zio ni F am la e R n zio ilia ri or v a iL ive t a la e R i n o zi Re li a c i m A laz ion iA ffe tti ve Le relazioni significative incidono in modo sia positivo che negativo sullo sviluppo del concetto di sé COME SI FORMA IL CONCETTO DI SE’ Alcune teorie: • LA TEORIA DEL CONFRONTO SOCIALE - Festinger, 1954 • LA TEORIA DELL’AUTOPERCEZIONE - Bem, 1967 • LA TEORIA DELL’ AUTOCONSAPEVOLEZZA OGGETTIVA - Vicklund, 1972 COME SI FORMA IL CONCETTO DI SE’ LA TEORIA DEL CONFRONTO SOCIALE - Festinger, 1954 Il modo migliore per giungere ad una accurata conoscenza delle nostre opinioni e abilità è quello di confrontarle con quelle possedute dagli altri. Tale confronto sembra essere tanto più significativo quanto più gli altri vengono percepiti come simili a noi. persone, per valutare le proprie prestazioni, tendono a misurarsi con gli altri (sono più o meno brava di mia sorella a disegnare?) •le • il confronto sociale permette alle persone di acquisire conoscenze sul sé (i miei disegni sono più belli di quelli di mia sorella, quindi sono piuttosto brava a disegnare) confronto sociale mi permette di valutare sia me stesso/a sia la “bontà” delle mie opinioni in quanto il consenso sociale e’ in grado di conferire carattere di realtà oggettiva alle opinioni (anche i miei genitori trovano che disegno meglio di mia sorella) •il COME SI FORMA IL CONCETTO DI SE’ LA TEORIA DELL’AUTOPERCEZIONE - Bem, 1967 Sappiamo chi siamo osservando ciò che facciamo: cioè ricostruendo attraverso un processo di attribuzione la causa del nostro comportamento a) Quando i nostri atteggiamenti/tratti di personalità non ci sono ben noti b) Quando dobbiamo trovare una ragione al nostro agire anche immaginarsi nell’atto di compiere un’azione può modificare la percezione di sé. Pensare a comportamenti reali o immaginari accresce l’accessibilità di caratteristiche correlate (immaginare di risolvere un puzzle e poi riflettere sulle buone capacità spaziali ricordando che da piccoli amavate fare i puzzle, può portare all’autoinferenza “sono molto bravo a risolvere puzzle”). COME SI FORMA IL CONCETTO DI SE’ LA TEORIA DELL’AUTOCONSAPEVOLEZZA OGGETTIVA- Vicklund, 1972 Si parla di autoriflessione quando l’attenzione è diretta verso l’interno ed è focalizzata su se stessi; questo processo spesso avviene in situazioni che sollecitano determinati aspetti del sé; (ad esempio: riflettiamo sull’intelligenza quando ci troviamo a scuola, sulla socievolezza quando siamo tra amici) tali aspetti del sé vengono automaticamente messi a confronto con dei canoni interiorizzati che rispecchiano ciò che l’individuo aspira ad essere. Si è visto che quando si ha autoconsapevolezza di un divario tra ciò che si è e ciò che i canoni interiorizzati richiedono, si possono adottare comportamenti che “alterano” l’autoconsapevolezza. Esempio: l’ abuso di alcol consentirebbe non tanto per “dimenticare i propri problemi” quanto di “dimenticare se stessi”, per ridurre l’autoconsapevolezza. COME E’ ORGANIZZATO IL CONCETTO DI SE’ SCHEMI DI SE’ - Hazel Markus, 1977 Il concetto di sé è un sistema di schemi cognitivi, di strutture di conoscenze sul sé (schemi di sé) derivanti dall’esperienza, che organizzano e guidano l’elaborazione dell’informazione relativa al sé contenuta nell’esperienza sociale dell’individuo (H. Markus) Tutte le informazioni riguardanti la nostra persona finiscono quindi con l'organizzarsi in schemi di sé che hanno la funzione di: • permettere la rappresentazione di eventi specifici riguardanti noi stessi • aiutarci a capire e a dire immediatamente chi siamo (identificare tratti, interessi e così via) • organizzare e guidare l’informazione relativa al sé (esempio degli studenti dipendenti indipendenti e a-schematici) • operare generalizzazioni correlate - aiutano a identificare rapidamente come propri anche aspetti diversi ma sempre legati allo schema in questione (esempio: amante del tango passionale) COME E’ ORGANIZZATO IL CONCETTO DI SE’ IL SE’ OPERANTE - Hazel Markus 1987 A seconda del contesto diventano operanti determinati sé piuttosto che altri (ad es. in aula il sé operante sarà quello di “insegnante”) hanno una funzione regolatrice del sé Es. Se chiediamo a un ragazzo nero “chi sei?” egli tenderà a rispondere “sono un ragazzo” se si trova tra ragazzi di colore, ma “sono un nero”se si trova tra ragazzi bianchi Nelle prossime slide vedremo alcuni schemi di sé relativi al contesto orientativo SCHEMI DI SE’ RILEVANTI NELL’ORIENTAMENTO L’AUTOBIOGRAFIA Il sé autobiografico è “una” storia unitaria di sé, che viene raccontata a se stessi e agli altri, una storia che ha un senso per sé e per gli altri, che racchiude passato (presente e futuro), che tiene insieme i tanti sé, i tanti cambiamenti, gli opposti e le incoerenze. La gente rende in forma narrativa la propria esperienza del mondo e del proprio ruolo nel mondo (J. Bruner, 1992) Riguardo all'orientamento può significare: • reperire un ordine ed un significato nel proprio vissuto scolastico, formativo, professionale; oppure • organizzare esperienze confuse secondo un senso attribuito a posteriori. SCHEMI DI SE’ RILEVANTI NELL’ORIENTAMENTO L’AUTOBIOGRAFIA Il sé autobiografico ricostruisce il proprio passato considerando come punto di riferimento il presente Viene caratterizzato come (più) simile o (più) diverso rispetto al presente a seconda del “filtro” che viene adottato simile se si impone il filtro della stabilità diverso se si impone il filtro del cambiamento il filtro del cambiamento funziona quando le dimensioni coinvolte riguardano le abilità, le prestazioni, le competenze SCHEMI DI SE’ RILEVANTI NELL’ORIENTAMENTO SCHEMA DI SE’ POSSIBILI Sono le dimensioni del sistema di sé orientate al futuro: ciò che vorremmo diventare ciò che si teme di diventare ciò che gli altri si aspettano da noi Regole: •La focalizzazione sulle dimensioni presenti del sé produce conseguenze sui progetti per il futuro (immaginare un futuro coronato da successo o contraddistinto da insuccesso influenza lo sforzo che viene messo nello svolgere le proprie attività) •Quanto più dettagliata è la rappresentazione di un possibile sé futuro tanto più evidente e definito è l'obiettivo a cui le azioni dovranno tendere SCHEMI DI SE’ RILEVANTI NELL’ORIENTAMENTO LE DISCREPANZE DEL SE’ – Tory Higgins, 1998 PRENDIAMO I SEGUENTI TRE SCHEMI DI SE': •Sé attuale la rappresentazione del sé avviene nei termini degli attributi che l'individuo ritiene di possedere •Sé ideale la rappresentazione del sé avviene nei termini degli che l'individuo desidererebbe possedere •Sé dovere la rappresentazione del sé avviene nei termini degli attributi che l'individuo ritiene di dover possedere per soddisfare le aspettative altrui SCHEMI DI SE’ RILEVANTI NELL’ORIENTAMENTO LE DISCREPANZE DEL SE’ – Tory Higgins, 1998 Le discrepanze tra questi stati del sé comportano un coinvolgimento emotivo dell'individuo di diversa rilevanza •Le discrepanze tra sé attuale e sé ideale correlano con la “depressione” Esempio: se Paola, in seguito all’ascolto di un brano da lei eseguito, focalizza l’attenzione sulle proprie abilità di pianista, valuterà se stessa sulla base della discrepanza esistente tra la sua esecuzione e quella alla quale aspira, per cui il giudizio sarà tanto più negativo quanto maggiore sarà il divario percepito tra la condizione attuale e quella ideale. •Le discrepanze tra sé attuale e sé dovere correlano con l'ansia Un esercizio • 1 Elenca 10 caratteristiche di te stesso come sei 2 elenca 10 caratteristiche di ciò che vorresti essere • 3 elenca 10 caratteristiche di ciò che dovresti essere • Ora fai dei confronti tra il primo e il secondo elenco e tra il primo e terzo elenco e fai le tue considerazioni. • SCHEMI DI SE’ RILEVANTI NELL’ORIENTAMENTO IL SE’ COMPLESSO – Patricia Linville, 1987 Diversi modi di “organizzazione” del sé Una persona può definirsi con dei tratti che mette in un unico “contenitore” oppure in relazione a competenze diverse, professionali, artistiche interattive ecc. SCHEMI DI SE’ RILEVANTI NELL’ORIENTAMENTO IL SE’ COMPLESSO – Patricia Linville, 1987 Avere un sé articolato su molteplici dimensioni rende meno vulnerabili, in quanto una certa complessità del sé costituisce una sorta di protezione nei casi di fallimento in cui l’immagine del sé sia messa a rischio. Esperimento 1) A due gruppi di soggetti, uno con il sé complesso alto e uno basso vengono dati dei compiti di ragionamento da fare. 2) Successivamente vengono dati dei feedback sia positivi sia negativi ad entrambi i gruppi. 3) Il risultato è che i soggetti con bassa complessità sono molto felici o molto infelici di quanto fatto mentre gli altri sono più contenuti (né euforici né abbattuti). Soggetti con bassa complessità del sé e alto sé indefinito sono considerati a rischio FENOMENI DEL SE’ NELL’ADOLESCENTE…. ma non solo • Fenomeno del completamento simbolico Quando si desidera possedere una “identità” non ancora conseguita vengono accentuate le proprietà di quell’identità: con T-shirt, tatuaggi, adottando i ruoli di quell’identità. ES. l’adolescente che “desidera diventare o appartenere …” adotta i simboli di ciò che vuole diventare. • Fenomeno spotlight Consiste nel pensare in maniera eccessiva che gli altri ci osservino e ci giudichino • fenomeno dell’ illusione di trasperenza Consiste nel ritenere in maniera esagerata che gli altri percepiscano i nostri pensieri e stati emotivi CONCETTO DI SE’ PROFESSIONALE’ Donald Super , 1963 e 1996 • Le persone sviluppano un concetto di sé professionale (interessi, abilità, valori..,) Es. nell’adolescenza abbiamo lo stadio dell’esplorazione, periodo in cui il ragazzo/a si mette alla prova e tende a valutare le diverse opportunità scolastiche e professionali. • In virtù del concetto di sé professionale ciascuna persona è adatta ad esercitare un certo numero di professioni • Le persone che hanno il concetto di sé professionale chiaro, stabile, realistico possono effettuare scelte di carriera meglio degli altri • La soddisfazione che si trae dal lavoro sarà proporzionale al grado in cui l’individuo ha potuto attualizzare il suo concetto di sé Secondo Super “il concetto di sé costituisce la prospettiva personale della carriera professionale ed è composto dalla costellazione di attributi che un individuo considera rilevanti nella scelta di una vocazione e che possono o meno tradursi in una preferenza professionale” CONCETTO DI SE’ PROFESSIONALE’ Linda Gottfredson, 1981 e 1996 • Anche in questo modello il concetto di sé è di tipo evolutivo (nel tempo si differenzia e diventa più complesso) e include genere, origine sociale, interessi professionali, intelligenza, competenze e valori) • A partire dall’adolescenza le “immagini delle professioni” si organizzano in una mappa cognitiva delle professioni (dove le dimensioni principali sono: mascolino- femminile, basso-alto livello di prestigio e i campi professionali) che offre una visione delle posizioni sociali dei diversi mestieri • il compito della persona è quello di “circoscrivere” all’interno della mappa cognitiva delle professioni uno spazio sociale che comprende le professioni compatibili con il suo sé e contemporaneamente percepite come più o meno accessibili • Le professioni situate all’interno dello spazio sociale sono candidate ad essere quelle a cui si aspira in modo più realistico o più idealistico