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27 SETTEMBRE 2016
WEEKLY REVIEW
Il vintage e la GdF nella lotta alla contraffazione
Vestiaire Collective, portale specializzato nella vendita di abbigliamento e
accessori di lusso second-hand, ha da sempre tra le sue priorità la tutela del
marchio e la vendita di brand di lusso originali, tanto che ha messo a punto un
meccanismo di catena di montaggio impeccabile per cui il prodotto acquistato
viene prima inviato nella sede di Parigi di Vestiaire dove un team di banditori,
gemmologi, esperti di orologeria, pelletteria e oggetti d’epoca controlla che il
bene sia conforme alla descrizione e lo certifichi di autenticità. Partendo da una
ricerca commissionata da Nielsen, un altro portale francese, in cui emerge che il
40% delle donne intervistate ha inconsapevolmente acquistato un prodotto
contraffatto, o conosce qualcuno che lo ha fatto, e l’85% dichiara di non essere in
grado di riconoscerne uno, la co-fondatrice di Vestiaire Collective, Sophie Hersan,
ha deciso di siglare insieme ad INDICAM e al MISE la Carta Italia, un accordo che
impegna i firmatari a garantire che i prodotti offerti sui propri siti non siano
contraffatti. Non solo, l’azienda francese ha anche lanciato la campagna “Say no
to fakes”, per dimostrare la propria intolleranza verso le imitazioni dei grandi
marchi. [leggi news]
Da sempre INDICAM è interessata alle operazioni della Guardi di Finanza, e
ragionevolmente visto che sono molte le operazioni portate avanti dalle loro
squadre in materia di lotta alla contraffazione. Il Comando di Reggio Calabria ha
condotto l’operazione “Easy Brand”, che ha portato al sequestro di 26 milioni di
prodotti, tra capi di alta moda e accessori firmati, provenienti da Turchia, Cina e
Romania, oltre al sequestro di quattro laboratori clandestini e alla denuncia di
1.600 persone. [leggi news] Le Fiamme Gialle di Viareggio hanno invece concluso
l’operazione “Luxury bags” che ha portato al sequestro di oltre 123.000 prodotti e
accessori contraffatti, tra i quali spiccano i più noti nomi della moda, quali
Hermes, Louis Vuitton, Chanel, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Gucci, Valentino,
Fendi, Gianfranco Ferrè, Prada e Tod’s, e che ha portato alla denuncia di nove
persone nella provincia fiorentina, otto italiani e un senegalese. Nel mirino della
Guardia di Finanza anche gli acquirenti colti nel comprare borse contraffatte del
valore di 800 euro pur di sfoggiare l’ultima borsa alla moda. Per loro, sanzioni
peculiari che possono andare da un minimo di 100 euro a un massimo di 7.000 euro.
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Come ben tutti sappiamo il commercio di merce contraffatta non riguarda
solamente i beni di lusso come borse o altri tipi di accessori, ma esiste anche un
ampio mercato legato alla contraffazione di farmaci. Il fenomeno della vendita
online di farmaci contraffatti rappresenta il 10% del mercato farmaceutico
mondiale e stime americane mostrano come il 91% dei siti che vendono farmaci sul
web sono riconducibili a grandi gruppi associati con un business superiore a quello
dell’eroina. Nonostante i grandi vantaggi che portano le persone a scegliere di
comprare online, tra i quali il minor costo, l’arrivo comodamente a casa e il non
aver bisogno della prescrizione medica, c’è il grosso svantaggio e il grosso rischio
che questi farmaci rappresentano: sono spesso prodotti tossici, estremamente
pericolosi per la salute, di scarsa qualità e che contengono una quantità di
principio attivo minore di quello dichiarato. [leggi news]
STAFF INDICAM