Concordanze dei “Frammenti lirici” e dei “Canti anonimi” di

Transcript

Concordanze dei “Frammenti lirici” e dei “Canti anonimi” di
SIMONE MAGHERINI
Concordanze dei “Frammenti lirici”
e dei “Canti anonimi” di Clemente Rebora
Banca Dati “Nuovo Rinascimento”
http://www.nuovorinascimento.org
immesso in rete il 26 giugno 1996
nuovo formato del 17 agosto 2009
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AVVERTENZA
Queste concordanze dei Frammenti lirici e dei Canti anonimi di Clemente
Rebora presentano con alcune modifiche una parte dell'Appendice II della tesi, I
“Frammenti lirici” di Rebora, discussa da Simone Magherini nella sessione
autunnale dell'anno accademico 1989/1990, presso la Facoltà di Lettere
dell'Università di Firenze, relatore il Prof. Gino Tellini. Per la preparazione delle
concordanze è stato utilizzato il testo dei componimenti dell'edizione Le poesie
(1913-1957), a cura di G. MUSSINI e V. SCHEIWILLER, Milano, Garzanti, 1988.
Tutte le voci sono disposte in ordine alfabetico, comprese le cosiddette voci
grammaticali, senza alcuna lemmatizzazione o analisi grammaticale.
Come contesto della voce si riporta il singolo verso in cui questa compare.
Ogni verso-contesto è accompagnato da una sigla (abbreviazione del titolo dei testi
poetici) e da due sequenze di numeri arabi (il primo individua il componimento e il
secondo il numero del verso).
In alcuni casi compare un'ulteriore sigla, che ha il compito di segnalare i titoli
dei componimenti, le epigrafi e le dediche. Questo l'indice delle sigle: FL =
Frammenti lirici; CA = Canti anonimi; DO = dedica di opera; EC = epigrafe di
componimento; EO = epigrafe di opera; TC = titolo di componimento; TO = titolo
di opera.
Chiunque sia interessato a comunicare con l'autore delle concordanze può
utilizzare l'e–mail: [email protected]
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a secondarlo par uso o ventura,
Se a me fusto è l’eterno,
a vedere e a libare,
simile a chi luce non vede
sul vento proteso a cavallo
ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede
a galoppo i cavalli
forsennato voler che a libertà
indugiando a una chiusa
quanta bontà ci volle a crear noi,
come fiòcina a pesce in acqua accesa;
che accomuni a un suo fedele
fra chi va lento a digerire il giorno.
E mi vergogno ripensando a lei
a lei che, triste d’aver troppo, volle
ma a noi perdona i soffici fastidi;
a lei che il cuor ci veglia e la movenza
sbarra a difesa il suo amore;
a lei che avviva, accomunando ai figli,
Ma nulla a te dico:
onnipossente a scaltrire il destino,
a boccheggiare ci lasci;
a passi schietti io procedo sano,
a pugnar nella sorte:
e come a noi perman l’intelligenza
dall’universo a rivelar la meta:
di giovani a diporto,
mentre la gola rugghiasse a sterminio
in artigli selvaggi a squarciare
schizzato a vendetta
a chi di morte sfuggirà la stretta:
Ma donne a veder sole più mi accora,
giuocan l’attesa a rimando:
e muove a vagheggiarsi alle vetrine.
da fanale a fanale sbadiglia
Tragica viene a contrasto l’idea
ma, forra a svolto improvviso di monte,
mi cresce a dispetto più bella!
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tacita guida a chi crede.
d’aria che a galla su per l’acqua levi;
a ciò che non appaga la sua fretta;
A me, che siete, o spregi insofferenti
La faccenda così prosegue a vivere
a poco a poco una nube leggera
nascono a sciami, nascono a ghirlande,
a sognare la fiamma,
a casa, a spremer la sera!
a colpo a colpo il tràmite dei giorni,
quasi bimbo che a mamma dorma in seno.
a domani l’anelito e le voci
a doman, chiuso il petto negli incroci,
a foggiar cose e pensieri
– Questo sai, pensier mio; e a meditarlo
e a poco a poco nell’ombra si bagna
tòrcon gli alberi a respiro
a valle caddi in fuga dietro l’ombra.
dir ciò che non seppe a te dire?
distratta. Poi lenti a deriva
Venga chi non ha gioia a ritrovare
ognun, s’entri a cantare,
a veder la bellezza
a provar la bontà:
che reca sonno a riprodur la veglia,
a galla o sul fondo non mutano mai.
Udite il rullo a distesa
chi l’attendeva a vivere.
a confidarlo, o sviano nemici
trarli biechi in catene dietro a lei.
A che ne serbi, o vitale malia,
in un sol punto? A che tu, poesia,
e se il cuore mi esulta, a me più certa
plaghe del cielo a una spiga di menta?
Cos’è la vita con sue rabbie a voi
all’ombra inerte, o di silenzi a noi
e a la giornata cieca
e a mano a mano si sgrétola;
volere che s’amplia a misura
saggezza: lode a satana!
Ma dopo? Uguale a te,
non a me, tornerà il tempo.
a me il terror della vita e il rimorso.
E forse a te, ciel che t’infoschi
5
FL 047 061
FL 047 062
FL 049 020
FL 050 029
FL 050 042
FL 050 124
FL 052 006
FL 052 031
FL 054 015
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FL 054 023
FL 055 005
FL 055 025
FL 059 008
FL 060 036
FL 060 039
FL 061 003
FL 061 011
FL 062 023
FL 063 072
FL 067 029
FL 068 003
FL 068 024
FL 068 034
FL 070 003
FL 070 011
FL 070 019
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FL 070 028
FL 070 041
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FL 071 001
FL 071 023
FL 071 031
FL 071 032
FL 071 049
CA 000 000
CA 000 000
CA 000 000
CA 001 008
CA 002 003
CA 002 009
Voce a un coro, stelo a un fiore,
trave a un palco, ghiaia al fango:
e mentre ti levi a tacere
a te chiamo e vorrei piegare il capo
dàmmi che a sera il tornar non sia spento
a me che trasfiguro
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
A salutarvi, fanciulla, movea
parole il labbro tutte a scarabocchi
e a mano a mano che giungendo l’ebbe
tutto s’apre a guardare,
il mio volto s’alza a chiedere
Forse a te basta l’udir turbinare
a far più dolce dopo tocca il suono.
quando a specchio dell’acqua
e mi feconda sì che a prodigarmi
che a ciascun passo ne vorrebbe cento.
a noi, che meschini
l’ininterrotto multiforme è a voi:
a chi viver non può senza raggio;
– dove è pensiero, come a noi l’eloquio,
a boccheggiare nell’umide tane;
e batte a risveglio monete
ch’a suon di nerbo la vietata altezza
ch’a suon di frulli la fiutata altezza
ch’a suon di stalle la sperata altezza
ansiosi a richiamar per ogni valle;
ch’a bufere di vento
a gurgiti immani di vitreo silenzio,
a sbarrar rupi con strazio profondo
a vietar con angoscia suprema
su vertebre e stinchi a vedetta
Allegrezza, a poetare
suono e luce a vicenda;
A qual fonte bevesti,
a quale sole splendesti,
sentivo a veder bimbe in leggiadria
DO A
EO a qualcosa che so.
NO Queste liriche appartengono a una condizione
poi ne rendo a chi ha cercato.
fanciullo a te venivo
A te correvo già felice:
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CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
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CA
CA
CA
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CA
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a tagliarlo pativo,
a un bronzeo inquietamente
dicevi a me restio:
mentre è bello il silenzio a te vicino.
cuore a cuore, voce a voce –
mentre un richiamo a distesa permane.
che munge a una terra se stesso;
a chi più corre sul tonfo,
goccia oltre goccia a distesa, se cerca,
Sacchi a terra per gli occhi,
a una segreta domanda:
a chi bràncola opaco.
sfugge a suo piacere.
esplode a un ostacolo duro
Se tu non issi a bandiera il tuo cuore
ha la voce a metà gola;
a un suo bene che gli grida: addio!
lasciata a sé giace priva,
ma se poggia a un punto solo
a sbocciare non visto,
verrà a farmi certo
abbandona
FL 043 028
FL 050 012
e l’atto m’abbandona fino al pianto!
e vastamente tutta s’abbandona.
abbandoni
FL 001 008 né i melliflui abbandoni
abbandono
FL 004 011
FL 040 002
FL 060 035
FL 063 053
CA 002 023
di vaghissime forme in abbandono
nel petto e un abbandono fra i ginocchi,
rimasta in abbandono
o in famelico ambir l’abbandono,
in abbandono ancor vivo
7
abbassano
FL 036 010
i muri abbassano pàlpebre
abbevera
CA 007 020
e l’abbevera di vita,
abbia
FL 039 026
consensi abbia e richiami.
abbioscia
FL 067 004
e sonno terribile abbioscia.
abbraccio
CA 005 082 getti come per abbraccio.
abbrunire
FL 050 009 del grand’umido abbrunire;
abbrunito
FL 054 004
stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito
abile
FL 049 013
malvive svanivan nell’abile
abissi
FL 039 048 d’abissi e vertigini
FL 068 020 per golfi abissi sterpeti;
8
FL 070 036 per cave rovine d’abissi
abisso
FL 021 035 un abisso profondo per gettarmi?
abito
FL 043 017 L’abito goffo e la stanchezza sforma
abitudin
FL 010 030 o l’abitudin sonnolente ciba
FL 068 037 nell’abitudin lanciata:
abitudine
FL 063 006 un’abitudine stanca,
accade
FL 043 048 la rabbia; e nel silenzio nulla accade.
accalori
FL 063 042 tu nella tregua m’accalori i polsi
accanito
CA 002 025 e accanito godevo
accanto
CA 002 013 e nell’aiuto meritavo accanto
9
accarezzando
FL 012 010 accarezzando guarda.
accarezzato
FL 050 030 accarezzato alla tua spalla, o mamma,
accasci
FL 021 054
accasci e in ebete riflesso smungi;
accasciamento
FL 021 001 E’ primavera,questo accasciamento
accende
FL 013 009 quando s’accende il cuore
FL 016 012 amor che nel cammino nostro accende
FL 043 027 furore accende il vagheggiar del segno,
accendono
FL 045 017 accendono il sangue.
accesa
FL 010 026
FL 025 014
FL 033 010
CA 009 005
come fiòcina a pesce in acqua accesa;
dall’accesa corolla dei sensi
Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve
nell’ombra accesa
acceso
CA 002 061 sul paiolo acceso,
10
acciaio
FL 011 010 all’aspro rullare d’acciaio
FL 052 021 tra baleni d’acciaio,
accieca
FL 042 042 che vien sulla parola e accieca il suono.
FL 049 023 sulla tristezza di chi soffre e accieca,
acciecante
FL 017 049 nell’acciecante verità enorme.
accigliati
FL 010 046 degli uomini accigliati?
accogli
FL 009 003
sopra le vette: e tu, aria, ne accogli
accoglie
FL 034 022 fin che la sera il gran pàlpito accoglie
FL 055 028 e il dolor solo accoglie.
accogliere
FL 060 018
accogliere ignorando
accoltello
FL 042 039 e un non so che nel cuor torvo accoltello
11
accolto
FL 023 009 del parentado accolto,
accomodato
FL 061 004 per luoghi e genti accomodato sono.
accompagna
FL 024 011 e nel guardar chi s’accompagna, intorno
FL 042 021 La mano annaspa e raro s’accompagna,
accomuna
FL 018 010
accomuna il mistero della sorte
accomunando
FL 012 028
a lei che avviva, accomunando ai figli,
accomuni
FL 010 044
che accomuni a un suo fedele
accora
FL 024 006
Ma donne a veder sole più mi accora,
accorate
FL 051 006 e svoltan lontano accorate:
accordo
FL 001 032
accordo solitario;
12
FL 014 010
mentre occupa l’accordo tutti i suoni;
accorge
FL 009 008 l’estasi delle cose, e in me si accorge.
accorrenti
FL 045 019 quando accorrenti
accorte
FL 057 004 pàlpita nelle accorte
accresci
FL 063 038
la vita e più la doni e più n’accresci:
acerbo
FL 011 027 e appassionata nel volere acerbo
FL 043 010 verso un acerbo dubbiar inglorioso;
FL 070 008 in frégola di piacere acerbo;
acqua
FL 006 004
FL 010 026
FL 025 042
FL 026 020
FL 035 002
FL 039 036
FL 045 039
FL 047 056
FL 060 039
CA 005 044
fanghiglia d’acqua sorgiva:
come fiòcina a pesce in acqua accesa;
(vapore sull’acqua d’inverno):
d’aria che a galla su per l’acqua levi;
quasi in corrente acqua pura e immonda,
ruscello all’acqua altrui.
dell’acqua che fugge,
se come per ruscello all’acqua è moto
quando a specchio dell’acqua
Tu dici: beata l’acqua
13
acque
FL 020 003 ritornan l’acque e i sentimenti al fondo,
FL 062 011 così dalla riva per l’acque in spiraglio
CA 007 015 acque cupe e acque chiare;
acquietan
FL 028 005
s’acquietan nel torpore le creature.
acquista
FL 065 004
e acquista l’inutile preda
acre
FL 008 001 Per l’acre fluire dei minuti
FL 067 013 in gocce quasi di acre mosto,
aculei
FL 066 009
e con aculei di bragia
ad
FL
FL
FL
FL
FL
011
024
045
045
069
008 la macchina ad aggiogarti.
007 ché nulla ad esse, tranne amor, par vita;
036 del mondo e ritorna ad un tratto
057 perché costringi ad amarti?
004 scarnifichi ad essi le rughe
adagia
FL 043 042
e la notte s’adagia in un languore,
14
adatto
FL 047 063
esser qualcosa di adatto,
addentano
FL 070 031 guatano addentano
addio
CA 005 091
a un suo bene che gli grida: addio!
addita
FL 043 011 ma floscio il tempo vil tutto si addita,
FL 050 073 E pietà intorno addita:
addólcia
FL 021 022
l’ozio che addólcia
addolora
FL 024 005
e voluttà m’addolora.
aderisce
FL 071 056
Come remo alla scalmo aderisce,
adesion
FL 025 016 oh adesion di gioia
adesïone
FL 002 013 d’infinita adesïone,
15
adopri
FL 002 040
Che fai, se non adopri,
adorante
FL 063 012
al volo adorante dei rami
adorata
FL 069 023 tu sei redentrice adorata
adorno
CA 005 028 Il lavoro ha manico adorno –
aduna
FL 005 017 rumina l’ozio, aduna i suoi cocci
FL 008 034 rifiuti e bava aduna, –
FL 035 008 è lente al sol che intensamente aduna:
adunano
FL 063 016
s’adunano le larve
aerato
FL 005 002
l’aerato seren tu puoi ondare
afa
FL 061 015
Poi – come all’afa d’estate,
16
affanno
FL 052 008 ma sferza e spoltrisce l’affanno
FL 061 023 pioggia nel sole l’affanno diviene,
affaticato
FL 072 017
che dal giorno affaticato
affatichi
FL 008 008
s’io dorma, prepari, affatichi,
afferra
CA 005 090
mentre ciascuno si afferra
affetti
FL 045 073
è un nulla e i cari affetti mi son vani.
affetto
CA 005 007 Ogni affetto è disagio:
affiorar
FL 035 030 affiorar sento l’ignota bontà
FL 061 019 dalla inerzia sconvolta, affiorar sento
afflitto
FL 032 009 o se gioioso su dal covo afflitto
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affollata
FL 045 024 dell’affollata solitudine!
affollate
FL 003 013 d’affollate faccende in tormento:
affondi
FL 002 039 o doloroso affondi?
affratella
FL 010 008
che nella fogna ancor tutti affratella.
affretta
FL 035 021 – Stanca si affretta l’età sverginata,
affronta
FL 036 005
atterga affronta assilla
affumicata
FL 027 002 rude le membra e in giubba affumicata,
agghindata
FL 063 062
in un immobile idea agghindata
aggiogarti
FL 011 008
la macchina ad aggiogarti.
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aggiorna
FL 010 021
che il meditare aggiorna
aggrovigli
FL 047 028
ma come t’aggrovigli
aggroviglia
FL 045 070
l’ansietà dentro aggroviglia
agguato
FL 025 030
sembra il risveglio un terribile agguato
agir
FL 010 001
Chiedono i tempi agir forte nel mondo
àgita
FL 008 024 àgita nervi per trine e fibrille
FL 042 006 non àgita sonaglio
agita
FL 027 021
arcanamente s’agita il mio volo,
agitato
CA 006 007
come chi sogni, agitato
19
agli
FL 008 020
FL 058 006
FL 060 011
FL 061 006
FL 061 026
FL 062 019
FL 063 044
FL 066 020
FL 069 018
CA 005 039
l’idea s’annida agli svolti
per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli:
facile agli occhi è guardare
agli occhi miei bramosi
agli uomini senza aspettarli:
forza agli ordigni nascosta e feconda,
inavvertito agli uomini e alle cose,
la gente ritorna agli arnesi;
o si rimescola agli altri rifiuti,
agli altri t’impicca.
agogni
FL 050 088 Insonne cuor che fuggi dove agogni
aguzzar
FL 071 074 per aguzzar lontano,
AI
FL
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FL
FL
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FL
FL
FL
FL
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FL
FL
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075
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033
016
002
013
079
DO AI PRIMI
per aroma, e schianto ai cuori?
e dagli àtomi ai soli si marita
a lei che avviva, accomunando ai figli,
ai nervi delle strade,
e dove è fronda intorno e ai casolari
ai monti forti in un riposo lene,
che ai sobborghi nereggia negli echi
ai poggi senza stelle
col piede ai guazzi attento,
brùlica ai monti e la riviera bagna.
ai dossi ravvolto è un mantello
Ai vicoli clamore
s’imperla ai viali intanto nei riflessi
tutto ai bimbi dona il pane,
l’uccelletto ai richiami
ai polmoni il respiro
dai tronchi ai rami ascende;
20
FL 068 021
FL 068 027
FL 068 029
FL 069 001
FL 069 005
FL 069 019
CA 004 020
ai seminanti impazienti
ai giardini si vela di brina,
dà lucciconi ai canali;
O pioggia feroce che lavi ai selciati
e ai morti viventi, le rogne!
o va stordito ai rìvoli di spurghi
candori forbendo, scrosci ai ritorni;
aiuta
CA 007 013
aiuta le compagne
aiuto
FL 035 011
FL 039 022
FL 039 023
CA 002 013
per infiniti sensi d’aiuto
ma qui c’è aiuto e vorrebbe
altro aiuto invocare.
e nell’aiuto meritavo accanto
al
FL
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001
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010
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002
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028
037
039
043
003
al tuo bene e al tuo male:
Glauca s’impiuma la terra al mattino
al nuovo altar delle genti, o città
più veemente vela al vento fugge,
al piacer che non so,
vividi al sol che infiamma la sua ora
al desiderio il cielo azzurro porge;
al segno divino dell’essere,
e quanti son che, stretti al suo congegno,
S’avvien che forma in noi rimanga al corpo
al trabalzante stridere dei freni,
al marcio del tempo le nari chiudete
al tocco delle nubi
che al sommo traboccando più vibrava;
al gran seno dei piani,
La compagna al compagno
e al suo piede ferveale un piacere
dai fianchi al sommo iridava
la compagna al compagno,
ritornan l’acque e i sentimenti al fondo,
21
FL
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108
023
023
001
ma per salire puri ancora al mondo.
mentre l’anima giace pietra al fondo
in cima al sentimento i vani sogni:
e lieto fosse il destin nuovo al sole!
ben tu al fiuto del senso conduci
e fuma d’ombre al nido delle stalle.
e se al mio strano pensier paragono
Il fato di ciascun è dentro al mio,
al flaccido baglior ch’estenuato
al presagio lucente dell’ebbrezza,
e preciso al suo luogo spietato
sinuoso al fosforico sentiero:
baleno d’oro non giunto al guizzo,
al tornar delle genti io son sconfitto;
Come al respiro pieno del lago
chiamando al buon lavoro!
d’ora in ora al meriggio,
è lente al sol che intensamente aduna:
e talor sembro un carrettier che al sole
tra polvere e péste, al meriggio,
al sacrificio muto.
fra murmuri e spruzzi al meriggio
s’aprono al fiotto vitale
al sacrificio muto.
al petto lo nascose mansueto;
e per il monte, di contro al sereno,
Un caldo barlume al tramonto
balzò tante volte al mio petto
al nostro trànsito avvinto
al destino e lo spinge:
e la pupilla storco sino al bianco
Al vizzo sen della parola trema
e l’atto m’abbandona fino al pianto!
con l’ombrella al passante
al lago veleggia una barca;
fosse al mio ingegno eguale la sua china,
trave a un palco, ghiaia al fango:
al biancor spento del lago;
e scende al lago per la valle il fumo
angusto pare al desiderio il mondo;
al terribile giorno.
e nulla è mio al passaggio.
al precipite strappo dei treni
E tu, notte che dai parvenza al rito
22
FL 054 035
FL 055 006
FL 060 004
FL 061 018
FL 062 013
FL 063 012
FL 063 024
FL 066 003
FL 066 015
FL 068 008
FL 068 041
FL 068 047
FL 070 063
FL 071 020
FL 071 047
FL 071 060
FL 071 072
FL 071 075
CA 002 001
CA 002 014
CA 002 015
CA 002 083
CA 005 053
CA 005 075
CA 006 003
CA 006 008
CA 006 010
CA 007 014
gli amanti al piede dei misterïosi
e dà i riccioli al vento.
dai pascoli al lago che guarda
e riconduce il risveglio al sereno –
al passante, che intorno vede ombra.
al volo adorante dei rami
al commosso ricordo del lavoro.
al campestre alveare
e, misuratasi al cielo,
Al saettar del suo rapito sguardo,
osannano o impiccano al cenno dell’Utile:
e al mistico colloquio intanto il sole,
unica al cielo misura la forza;
come al sereno giorno
quando più duro al tuo ozio era il tempo!
e, sino al fondo, rivivo chi elesse
al nostr’occhio di lince
al nostro polmon sano
Al tempo che la vita era inesplosa
al tuo ben la campagna –
la campagna che va dal piano al monte
al semplice elemento,
per dare peso al volo,
fingi una pace che fa guerra al mondo.
vetta che al cielo più riesce
al senso delle cose.
scorge cader la luce al nostro fondo
che sono in mostra al sole,
ala
FL 050 123 in ala di dolcezza
alato
FL 040 009 D’un così intenso amor alato cinsi
alba
FL 029 002 scendendo nell’alba
FL 034 009 Oh per le vie all’alba
23
FL 060 001 Per l’aria sorgiva dell’alba
CA 002 005 dove in corona dall’alba alla sera
albe
FL 005 001
Cielo, per albe e meriggi e tramonti
albeggiando
FL 063 001 Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie,
alberi
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
009
012
014
036
036
054
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001
002
002
008
036
036
010
Dentro il meriggio stanno alberi e scogli
che sugli alberi fondi s’ingorga
che per le strade e gli alberi e i cortili
tòrcon gli alberi a respiro
gli alberi ondeggian con verdi richiami
alberi, stretti in brividi sommessi.
ma in voi alberi appena,
albero
FL 064 003
l’albero, asciutto come spina, irrori:
alcun
FL 054 020
se dietro senta alcun che l’avvicina.
alfin
FL 040 012
ma quando alfin discesi alla scaltrezza
alga
FL 008 032 – come alga dispersa in corrente,
24
alimenti
FL 071 039 dall’inedia del giorno t’alimenti;
alitare
FL 044 003 dentro il bagnato alitare dell’aria
alitava
FL 025 013 quando l’aroma dei sogni alitava
àliti
FL 017 020
con àliti e gorghi
àlito
FL
FL
FL
FL
004
008
008
031
013
039
041
014
e quasi sento un caldo àlito umano
con àlito morto il lor peso:
con àlito morto l’idea,
àlito non respirato,
006
006
011
012
013
021
021
021
034
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047
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009
036
007
004
021
cenci all’aria insaziabile:
all’inarrivabile gloria
all’aspro rullare d’acciaio
all’ingenua effusïone
all’amoroso dono,
Tu mi gridasti all’inutile forza
all’inezia noiosa di chi pena:
all’anima maliarda
Oh per le vie all’alba
ruscello all’acqua altrui.
all’ombra inerte, o di silenzi a noi
all’umido sguardo
pulsa lontan la vaporiera, all’erta
all
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
25
FL 047 056
FL 054 004
FL 055 019
FL 058 007
FL 061 015
FL 063 041
FL 070 059
CA 002 036
se come per ruscello all’acqua è moto
stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito
all’ebbrezza del sole e del vento?
sul tufo del tempo, all’aperto contrasto,
Poi – come all’afa d’estate,
la mia forza costrinsi all’altrui forza,
dal basso che ignora all’alto che spoglia,
all’imminente prodigio:
alla
FL 002 007
FL 005 030
FL 008 014
FL 010 007
FL 010 011
FL 012 008
FL 012 021
FL 013 001
FL 017 029
FL 017 042
FL 017 057
FL 019 007
FL 023 017
FL 025 035
FL 027 008
FL 028 001
FL 035 017
FL 035 025
FL 037 005
FL 040 012
FL 043 006
FL 043 020
FL 047 011
FL 050 030
FL 058 003
FL 065 001
FL 069 036
FL 071 056
CA 002 005
CA 002 030
CA 002 059
CA 008 004
come alla mamma, quando è sola, il bimbo.
Come alla notte non senti
e gusto e mi aspergo alla varia
alla città vorace
o va segreta alla tua voga bella:
alla mamma vicina io mi riposo:
alla sua gioia il sacrificio appena,
O sciolta alla montagna
il compagno alla compagna,
Il compagno alla compagna
languì alla terra il piacere,
alla mia grassa incuria
Muto alla soglia,
spoltrirsi alla fatica ancora il giorno.
e pugna dentro alla civile lotta;
Per le deserte strade alla campagna
però (madre alla figlia perversa,
in un lungo bruito alla campagna
e lusingando alla malcerta traccia
ma quando alfin discesi alla scaltrezza
alla lanterna che snoda riflessi,
tenace, e insiem non credo alla speranza.
s’apre il tempo futuro alla mente
accarezzato alla tua spalla, o mamma,
quasi è di belva alla vista del pasto
Dalla tua nicchia, alla mercé
che c’inviliva alla gente,
Come remo alla scalmo aderisce,
dove in corona dall’alba alla sera
ritorna alla radice.
già inneggiava alla polenta;
stretta alla terra, odiando la terra;
26
alle
FL 005 012
FL 010 004
FL 021 014
FL 023 003
FL 024 015
FL 036 038
FL 045 013
FL 045 060
FL 056 010
FL 059 012
FL 060 012
FL 063 044
FL 069 026
CA 002 016
ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case
e che, fiumana alle marcite in guazza,
con nausea intorno alle cose.
alle pendici in ninnananna sale
e muove a vagheggiarsi alle vetrine.
radiose pupille dai muri alle soglie
alle botteghe lucenti,
alle vetrine chiedo cosa io sia,
Come vena profonda alle radici,
dell’anima alle rive ?
e alle nari odorare;
inavvertito agli uomini e alle cose,
quando vita si sdraia alle cose,
tessendo siepi in giro alle covate,
allegrezza
FL 061 030 in divina allegrezza.
FL 071 001 Allegrezza, a poetare
allegrezze
FL 018 011 allegrezze e sciagure:
allenta
FL 067 011
che s’empie e nel fischio si allenta:
allo
FL 050 028 Non basto allo sgomento:
Allor
FL 022 009 Allor, sorto da ignote
27
FL 042 008 Io mi ritrassi, allor che nell’amore
FL 064 006 esausta allor la radice.
alta
FL 017 004 verso l’alta vertigine azzurra
altar
FL 005 021
al nuovo altar delle genti, o città
alte
CA 005 040 Sì, puoi rizzare alte mura
alterno
FL 001 021 e con alterno vigore felice
FL 025 038 ma in un concreto e alterno
altezza
FL
FL
FL
FL
FL
019
070
070
070
070
011
003
011
019
032
o vanità della gloriosa altezza,
ch’a suon di nerbo la vietata altezza
ch’a suon di frulli la fiutata altezza
ch’a suon di stalle la sperata altezza
serran l’altezza veduta
alto
FL 014 027
FL 058 006
FL 060 030
FL 067 021
FL 070 059
FL 072 013
CA 003 007
CA 008 011
o vagheggiando dall’alto
per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli:
straripa alto, e si tramanda
il cuore non tenga su in alto,
dal basso che ignora all’alto che spoglia,
che vibrò tropp’alto o basso
vien fiducia verso l’alto
il cerchio massimo è in alto
28
altr
FL 052 006
FL 052 031
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
Altra
FL 045 018 Altra fu la promessa,
CA 001 007 quanto l’una e l’altra ha perso:
CA 005 079 l’una ier l’altra domani,
altre
FL 071 055 che non vorrei mutare in nessun’altre !
FL 072 015 ed altre aspettano ancora.
altri
FL 032 006
FL 039 010
FL 039 034
FL 040 011
FL 056 012
FL 062 008
FL 069 018
FL 069 040
FL 072 003
FL 072 004
FL 072 005
FL 072 006
FL 072 008
FL 072 009
FL 072 010
FL 072 011
CA 005 039
altro
per altri un varco e per me, tra gli scorni
altri cuori trovare;
che dal nostro il cammin svela degli altri.
dagli altri vivi più non mi distinsi;
rinascer tento negli altri felici:
degli altri si leva signore,
o si rimescola agli altri rifiuti,
che irraggia invisibile sugli altri con Dio.
altri cosparga i semi,
altri èduchi gli steli,
altri vagheggi i fiori,
altri assapori i frutti.
altri assetti le navi,
altri spinga le prore,
altri diriga il viaggio,
altri tocchi le mete.
agli altri t’impicca.
29
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
027
039
039
054
071
033
017
014
023
010
022
tu che fosti ben altro
e altro ancora: e intendo
altro amore infiammare;
altro aiuto invocare.
di voi che, s’altro miro, vedo ancora.
e l’un con l’altro pare
altrove
FL 021 007
Forse altrove sei bella, o primavera:
altrui
FL
FL
FL
FL
039
040
056
063
036 ruscello all’acqua altrui.
013 del ragionare altrui, dentro mi strinsi
017 così m’è grato confortare altrui
041 la mia forza costrinsi all’altrui forza,
alveare
FL 066 003 al campestre alveare
alza
FL 055 025
il mio volto s’alza a chiedere
ama
FL 005 008
FL 035 023
FL 039 055
CA 005 010
(quando tutto ama e perdona)
E soffre mentre ama il suo tempo.
che bacia vicino chi l’ama?
Anche chi ama ti grava,
amabil
FL 055 012 l’amabil giovinezza
FL 055 014 l’amabil giovinezza
30
amante
FL
FL
FL
FL
002
004
026
061
029 – dea amica, non amante –
016 d’amante donna in carezze fugaci,
024 e per l’amante cuor nulla è mistero.
007 e par fanciulla amante
amanti
FL 054 035 gli amanti al piede dei misterïosi
amare
FL 002 053 mentre vorrei amare
FL 050 105 universo e amare,
amarezza
FL 042 036 la forsennata amarezza;
amarezze
FL 039 043 purgando nel sangue amarezze riposte;
amarti
FL 045 057 perché costringi ad amarti?
amato
FL 061 008
che dell’amato si avveda;
amatori
FL 024 002 gli amatori in bisbiglio
31
amazzone
FL 069 021 Ma per noi, fredda amazzone implacata,
ambascia
FL 067 028 Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia
ambiguo
FL 047 016
il titubar ambiguo
ambir
FL 063 053 o in famelico ambir l’abbandono,
ambivo
CA 002 031
Ma la ségale ambivo,
ambrata
FL 026 002
l’ambrata sera che intorno le vette
ami
FL 020 002
cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami:
amianto
FL 058 001
Fuor delle nubi d’ebano e amianto
amica
FL 002 029 – dea amica, non amante –
32
amici
FL 063 049
e nella gioia di eleggervi, amici,
amicizia
FL 013 005 o vogliosa amicizia
ammazza
FL 003 014 e senza combattere ammazza.
ammonitrice
FL 045 008
Ma l’ora ammonitrice
ammucchia
CA 007 025
ammucchia pietre e rabbia;
amò
FL 042 019 non sua che prima amò,
amor
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
016
016
024
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042
042
047
054
006
010
012
007
019
009
026
033
035
026
d’amor che mi seconda il passo lento
ma il ritmo snuda l’amor che discende
amor che nel cammino nostro accende
ché nulla ad esse, tranne amor, par vita;
e di ciò nel suo amor è crucciata)
D’un così intenso amor alato cinsi
è paura che amor freddo s’inganni
ma dove toglie amor forse s’invera –.
oh saldo amor del presente
non ci guardammo; e amor era d’intorno
33
FL 056 007
FL 063 048
FL 064 008
FL 071 029
FL 071 050
CA 002 002
nell’amor della gente mi paleso:
l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo,
meno ti canto, amor, e più sei tutto;
verso il suo amor sì grande!
con amor di casta ritrosia
e l’amor mi pareva umana cosa,
amore
FL 010 032
FL 011 024
FL 012 027
FL 021 025
FL 031 009
FL 033 013
FL 038 003
FL 039 013
FL 039 014
FL 042 008
FL 043 030
FL 052 013
FL 055 030
FL 057 003
FL 061 028
FL 062 022
FL 063 081
CA 008 024
o l’amore dimentico cova.
verso l’amore pertugia l’esteso,
sbarra a difesa il suo amore;
o lasciva città senza amore!
vaniscon senza amore:
e l’amore nativo in esultanza
malizia d’amore velata
ma qui c’è amore e vorrebbe
altro amore infiammare;
Io mi ritrassi, allor che nell’amore
se dal tuo amore ci dilunghi e attrai
sugge con voglia di odio e d’amore
e l’amore non viene.
svola e discende con vispezza e amore;
feconda d’amore,
dell’invisibile amore
nell’amore e nell’atto più s’intende,
dentro l’amore, verso l’eterno.
amorosa
FL 007 007 d’amorosa bontà freme anche il lento
FL 045 027 amorosa bellezza
amoroso
FL 013 012
FL 047 051
all’amoroso dono,
in amoroso modo la persona
34
ampie
FL 041 014
con le chiome ampie di luce
ampiezza
FL 050 098 dell’intensa ampiezza quieta,
amplesso
FL 017 010 nel grande amplesso caldo.
FL 031 016 forte corpo senza amplesso.
amplia
FL 045 035 volere che s’amplia a misura
FL 051 012 e s’amplia nel ritmo un gran senso;
amplian
FL 006 019
s’amplian faccende in conosciute voci,
ampliare
FL 071 018 bello il consenso ampliare
ampliate
FL 017 034
ampliate le ardenti finestre,
ampliati
FL 005 005 o per gli ampliati interluni
35
anatemi
FL 052 025 le glorie e gli anatemi
anch
FL 006 032 anch’io t’avrò fatto; anch’io.
anche
FL 007 007
FL 023 015
FL 039 046
FL 046 004
FL 050 059
FL 054 029
FL 068 038
FL 071 073
FL 071 076
CA 002 073
CA 005 010
d’amorosa bontà freme anche il lento
e in un guizzo anche il fuoco si spoglia:
anche l’immensa natura si priva;
Anche tu, immortal natura,
il sangue prodigaste anche di noi
Ma tu, notte, ben vivi anche se langue
e tutto, anche il sole, diventa normale,
anche la notte è vasta
anche poc’aria basta
se ne risparmi poca, anche meschina,
Anche chi ama ti grava,
ancor
FL 010 008 che nella fogna ancor tutti affratella.
FL 026 003 ancor non raggiunse, sitibonde
FL 066 013 quasi doccia ancor livida, sguscia
CA 002 023 in abbandono ancor vivo
CA 004 033 ancor libero mare – una goccia.
ancora
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
010
020
025
027
054
060
071
072
037
004
035
017
010
029
028
015
sembrano volere ancora e sono morti!
ma per salire puri ancora al mondo.
spoltrirsi alla fatica ancora il giorno.
e altro ancora: e intendo
di voi che, s’altro miro, vedo ancora.
irraggiare del sol nascosto ancora
che nulla ancora seppe trarre
ed altre aspettano ancora.
36
CA 007 031
Così il fiume torna ancora
àncora
FL 043 024
lo spirito nell’àncora costretto.
andammo
FL 038 015 n’andammo; il variar delle cose
andar
FL 063 028 nel grande andar del mondo.
andavo
CA 002 056
andavo rincasando
andiamo
FL 005 010
ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede
ànditi
FL 045 065 per gli ànditi e le case,
anele
FL 039 037 Urgono anele domande
anelito
FL 026 013
FL 033 019
Pulsa l’eterno anelito e s’invera
a domani l’anelito e le voci
37
anelli
FL 068 014 per l’aria incatenano anelli zebrati;
anello
FL 004 020
come anello ne’ l’oro, io sono in lei.
anelo
FL 005 012
ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case
angoscia
FL
FL
FL
FL
045
050
070
071
050 saranno angoscia e vergogna;
081 perché l’angoscia
043 a vietar con angoscia suprema
081 questa angoscia gioita,
angusta
FL 067 031 l’inconscia folla angusta,
angusto
FL 050 090
angusto pare al desiderio il mondo;
anima
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
005
010
010
012
016
019
021
021
021
040
015
045
007
002
012
011
037
063
vorrei così che l’anima spaziasse
chi, di sé ghiotto nell’anima lercia,
senso l’anima infranta
L’anima tarda, sul balcon tranquillo
tanto innaturi l’anima fin ch’ella
nel mio diletto è l’anima immortale.
mentre l’anima giace pietra al fondo
dell’anima che pensa,
all’anima maliarda
38
FL 022 004
FL 025 050
FL 033 002
FL 035 020
FL 042 002
FL 043 004
FL 044 009
FL 045 045
FL 047 053
FL 054 021
FL 059 012
FL 060 037
FL 061 002
FL 061 020
FL 063 080
FL 070 048
FL 070 064
FL 071 030
CA 002 011
CA 005 042
l’anima in ombra di poca aria serra.
e matura la polpa sull’anima secca
l’anima è uguale!
l’anima grida:
l’anima innondi bramosa di te:
l’anima oscilla le sue lente cime;
Anima, intona la tua voce e nulla
e tu, barbaglio sull’anima cieca,
nel mio guardar l’ardente anima buona,
Perché si figurò l’anima miti
dell’anima alle rive ?
In queste sponde l’anima fluisce
con bella tempra d’anima e di carni,
nell’anima raccolta
la bigia anima inerte
con l’anima ardente nei geli costretta.
con l’anima ardente in gelida scorza,
Anima, hai gioia; perché?
l’anima persuasa,
ma vive l’anima impura
animali
CA 002 038 brigante di bontà con gli animali,
animazion
FL 050 110 o animazion profonda,
anime
FL 005 060 e per le anime sia
FL 042 024 o se la vide e l’anime intendendo
FL 069 003 nell’anime impure,
animi
FL 043 032
se dentro animi il mondo e fuor non sai?
39
annaspa
FL 042 021 La mano annaspa e raro s’accompagna,
FL 047 049 che per tant’aria annaspa, ma sé stringe?
FL 069 017 annaspa egli nella memoria,
annego
FL 001 016
e nell’atto mi annego.
ANNI
FL 000 000 DO DIECI ANNI
FL 043 014 vanire, e lungi in pianto gli anni miei
FL 050 061 la vita di cent’anni, o padri eroi?
annida
FL 008 020
l’idea s’annida agli svolti
annidate
FL 054 009 ho confitto, o annidate trecce fonde:
annidò
FL 017 055
S’annidò il cielo corto,
anno
FL 052 006
FL 052 031
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
annunzio
FL 063 009 un annunzio che tarda:
40
annusa
FL 068 030 poi, annusa le case,
annusando
FL 011 007
annusando con fàscino orribile
anonima
FL 062 020 anonima rozza che il carro trascini,
ANONIMI
CA 000 000 TO CANTI ANONIMI
ansando
FL 002 027 fumanti ansando, senza cavalieri;
ansia
FL 025 031 dove l’ansia e l’avvenire
FL 059 009 in un’ansia smarrita
ansietà
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
003
010
039
039
043
043
045
049
012
034
018
065
009
047
070
002
tramuta in ansietà
nell’ansietà del costume
la voglia e l’ansietà,
dell’implacata ansietà
E’ l’ansietà d’una gioia smarrita
in ansietà raccolte ove si è persa
l’ansietà dentro aggroviglia
che l’ansietà di primavera esalta
41
ansimando
CA 001 004
ansimando si consuma.
ansiosa
FL 045 009
l’ansiosa città non avverte:
ansiosi
FL 070 024
ansiosi a richiamar per ogni valle;
ànsito
FL 052 022 dall’ànsito delle officine
aperta
FL 021 015
FL 060 031
Tu, mano aperta che inseguivi il mondo,
sopra l’aperta visione:
aperte
FL 007 005 Da fonti aperte nasce il sentimento
FL 017 033 d’intorno, aperte le magiche porte,
FL 068 022 escon le aperte borgate,
aperti
FL 045 030 gemito chiuso in aperti consensi,
aperto
FL
FL
FL
FL
011
012
028
056
014 del continuo aperto cammino:
011 Viver la sento; e nel baleno aperto,
007 in un aperto libro gli occhi, mentre
014 chiuso mi rende dove aperto fui.
42
FL 058 007
sul tufo del tempo, all’aperto contrasto,
api
FL 066 004 che un vortice d’api dorate
CA 002 050 fèrvere d’api:
apollinea
FL 014 022
in apollinea gioia
appaga
FL 027 012
a ciò che non appaga la sua fretta;
appanna
FL 071 035
e sta la nebbia e appanna
appare
FL 018 003 divini; appare il mito
apparecchia
FL 027 013
è di me parte l’uom che s’apparecchia
appariste
FL 054 012 quando voi m’appariste, e liscie e tonde
appartengono
CA 000 000 NO Queste liriche appartengono a una condizione
43
appassionata
FL 011 027 e appassionata nel volere acerbo
FL 055 021 una canzone appassionata esulta,
appena
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
002
012
012
025
038
050
056
063
013
022
021
043
009
013
095
009
010
un morso appena e una ciocca ho di te:
e appena tocca più in là rifuggivi;
alla sua gioia il sacrificio appena,
della notte, che appena laggiù schiusa
Quand’ero appena scàlpito o riposo
appena mi giunse e la voce
per esser buoni qualche volta appena!
la voce si smarrisce appena mia.
ma in voi alberi appena,
appetito
FL 066 022
e l’appetito prepara.
appiglio
CA 002 035
e dovunque ero appiglio
applaude
FL 010 013
Ben t’applaude chi compera e smercia,
apra
FL 039 035
Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca
apre
FL 047 011 s’apre il tempo futuro alla mente
FL 055 005 tutto s’apre a guardare,
44
aprì
FL 017 061 s’aprì la voragine
FL 071 063 aprì le sue promesse,
aprono
FL 036 039
s’aprono al fiotto vitale
aquile
FL 070 017 dal soprassalto d’aquile e farfalle
aratro
FL 072 002
Son l’aratro per solcare:
arcana
FL 015 019 tocche saranno dall’arcana morte.
FL 062 021 dite dite l’arcana maniera
arcanamente
FL 027 021
arcanamente s’agita il mio volo,
arcano
FL 023 022
che giaccion dentro, arcano
arcuati
FL 017 003 con slanci arcuati di luce
45
ardendo
CA 002 021
il papavero ardendo sullo stelo
ardente
FL 012 044
FL 047 053
FL 070 048
FL 070 064
CA 001 001
un’ardente pupilla ha lasciato.
nel mio guardar l’ardente anima buona,
con l’anima ardente nei geli costretta.
con l’anima ardente in gelida scorza,
Non ardito perché ardente
ardenti
FL 005 050 fra glorie ardenti e tenebrosi falli
FL 017 034 ampliate le ardenti finestre,
ardito
CA 001 001 Non ardito perché ardente
ardor
FL 031 004
che stanco dirada l’ardor delle fronde
ardore
FL 012 001 Sgorga lucendo un ventilato ardore
FL 048 008 ch’è vicin nuovo ardore.
FL 054 028 di chiuso ardore, giorno senza artiglio!
arduo
FL 063 040
arena
e sull’arduo cammino che mi piacque
46
FL 071 040
come tramuti del dolor l’arena
argento
FL 015 011
e un vel d’argento serico gli cuce,
argilla
FL 021 009 passi d’argilla e per le reni vuoto
argomentando
FL 024 018
e argomentando, tacito m’avvio
aria
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
002
006
007
009
021
022
023
025
026
031
033
034
035
036
041
043
044
045
047
049
050
051
052
028
047
002
004
003
026
004
011
036
020
006
008
012
007
031
012
013
003
004
049
014
007
002
001
l’aria di chi respira
Mamma, zolla aria luce,
cenci all’aria insaziabile:
luce nell’aria; e ignora come sia.
sopra le vette: e tu, aria, ne accogli
Ma che giovò se l’aria mi fu tolta,
l’anima in ombra di poca aria serra.
e va nell’aria un dir d’avemmarie,
Come saetta ch’aria in luce stringe,
d’aria che a galla su per l’acqua levi;
Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante
e van per l’aria imagini di bene
per l’aria dai camini
è fior che beve l’aria e la profuma,
nell’aria l’effuso tesoro
voci in aria,
L’esser guardo come aria nell’aria
dentro il bagnato alitare dell’aria
presagi l’aria notturna distende
che per tant’aria annaspa, ma sé stringe?
gesto vigliacco, nell’aria
la commozïon dell’aria,
in una gora di fumo e aria
Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra
47
FL 055 001
FL 060 001
FL 065 002
FL 066 023
FL 067 015
FL 068 014
FL 070 051
FL 071 076
CA 002 048
CA 005 033
CA 007 017
CA 008 013
Marzo lucendo nell’aria
Per l’aria sorgiva dell’alba
dell’aria, scrina l’inganno,
Dio, per l’aria si rode
l’aria e lo spirito.
per l’aria incatenano anelli zebrati;
sotto, dal vano dell’aria la terra
anche poc’aria basta
l’aria dava la stura
in un mignolo d’aria.
con le nuvole dell’aria.
nell’aria tersa è in risalto
aridezza
FL 064 007 Io t’assomiglio: in aridezza triste,
arido
FL 036 011
e spràngan le soglie nell’arido giro
ariosa
CA 002 033
l’ariosa offerta
arma
FL 042 013 non arma di consiglio
arméggio
FL 006 023
e immemore di me epico arméggio
armonia
FL 056 006 come nota in armonia,
FL 060 019 la misterïosa armonia,
CA 003 011 se in pannocchie di armonia
48
armonie
FL 050 120
sussurro interior d’armonie
armonïosa
FL 016 007
armonïosa in te non si cancella
arnesi
FL 066 020
la gente ritorna agli arnesi;
aroma
FL 005 007 o nell’aroma lunare
FL 005 033 per aroma, e schianto ai cuori?
FL 025 013 quando l’aroma dei sogni alitava
arpeggi
FL 004 005
Mirabilmente incedo negli arpeggi
arpeggia
FL 015 001
Lontanissimo arpeggia il tramontare
arrisa
FL 045 038
arrisa scintilla del moto
arrisero
FL 054 013
le guance sotto arrisero, non gli occhi
49
arso
FL 036 028
l’arso dèmone bigio?
arsura
FL 035 039 dentro l’arsura del cammino bianco
arte
FL 063 067
che materiate l’arte e il pensiero
artigli
FL 021 046 in artigli selvaggi a squarciare
FL 021 052 ruggiti e artigli con mediocre inerzia,
FL 070 040 nei ghiacci protesi sui lividi artigli
artiglia
FL 039 015
mentre rapace artiglia
artiglio
FL 054 028 di chiuso ardore, giorno senza artiglio!
ascende
FL 063 079 dai tronchi ai rami ascende;
ascensïon
FL 063 011 dall’ascensïon dei tronchi
ascese
50
CA 006 006
se in noi le ascese cadon paurose,
ascesi
FL 036 044 nell’ascesi segreta
ascetico
FL 071 064
e dove parve ascetico rifiuto
asciutto
FL 064 003
l’albero, asciutto come spina, irrori:
ascolta
FL 039 056 Chi la vede e l’ascolta,
FL 071 004 chi n’ascolta la parola.
ascoltante
FL 031 006 Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante
ascoltare
FL
FL
FL
FL
005
025
025
050
027 Chi può la voce ascoltare
034 mentre è sgomento l’ascoltare intorno
058 il passo divino ascoltare,
034 nell’ascoltare il passo d’un fantasma.
ascolti
FL 001 033 ma tu che ascolti, rècalo
asperge
51
FL 060 002
che valli e tràmiti asperge
aspergo
FL 008 014
e gusto e mi aspergo alla varia
aspetta
FL 047 052 e plastica su vibri dove aspetta
FL 070 060 ogni cosa intendendo oltre aspetta
aspettano
FL 072 015
ed altre aspettano ancora.
aspettarli
FL 061 026
agli uomini senza aspettarli:
aspetti
FL 002 018 che tramutò gli aspetti
FL 028 009 fra i circostanti aspetti
FL 050 099 e folgoran gli aspetti
aspetto
FL 047 008 e il vario aspetto delle note forme
FL 054 018 non ritrovava il consueto aspetto:
CA 009 004 e non aspetto nessuno:
CA 009 009 e non aspetto nessuno:
CA 009 013 non aspetto nessuno:
aspira
CA 008 023
così la tròttola aspira
52
aspramente
FL 000 000 EO Li omini batteranno aspramente chi fia
asprezza
FL 014 025 o mitigando l’asprezza
FL 047 060 e dibattuta asprezza!
aspri
FL 032 008 m’isola cieca dentro aspri contorni;
FL 050 002 aspri cipressi nereggiano:
aspro
FL 011 010 all’aspro rullare d’acciaio
assalta
FL 049 003
che la vittoria dell’estate assalta
assalto
FL 070 025 dall’assalto impennato in tormento
CA 004 016 infatuato assalto
assapora
FL 036 041
che stilla e s’assapora
assapori
FL 072 006
altri assapori i frutti.
53
assente
CA 005 063 ma la mamma è assente.
assenti
FL 045 021
e lavorammo assenti;
assenzio
FL 070 033
con róse pupille d’eclissi e d’assenzio,
assetato
FL 062 001
Lo spazio poroso e assetato
asseto
FL 056 013
e torvo asseto quando la rinuncia
assetti
FL 072 008
altri assetti le navi,
assiduo
FL 054 007
assiduo con lo stesso tasto sordo.
assilla
FL 036 005
atterga affronta assilla
assoluzione
CA 000 000 NO di assoluzione.
54
assomiglia
FL 045 071
ciò che più m’assomiglia,
assomiglio
FL 064 007 Io t’assomiglio: in aridezza triste,
assopita
FL 048 002
la tua lima assopita lamenta
assopito
FL 012 005 dove assopito è il vorticoso squillo
assorta
FL 004 019
in un’assorta luce: e silenzioso,
assorte
FL 002 062
mentr’essa schiara le fatiche assorte.
assorto
FL 011 009 Via dal tuo spazio assorto
FL 068 005 vergine il sole, assorto
asta
FL 015 014 paonazza, quasi asta brandissi
astioso
55
FL 029 020 dal tedio astioso di male
astro
CA 002 067
l’astro della mensa,
astuta
FL 033 020 dell’astuta avidità:
àtomi
FL 005 049
e dagli àtomi ai soli si marita
àtomo
FL 061 013
conquista in un àtomo è vinto:
atroci
FL 070 037
e spasimi eretti in atroci scompigli,
attanaglia
FL 047 013
improvvisa; ma il giorno attanaglia.
attende
CA 006 011 per rivelarci il sol che attende
attendeva
FL 039 068
attendi
chi l’attendeva a vivere.
56
FL 050 093 e sempre in là una certezza attendi,
attendo
FL 043 019
attendo forse un’improvvisa norma
attento
FL 045 068 col piede ai guazzi attento,
atterga
FL 036 005
atterga affronta assilla
atterrita
FL 070 056
in vertigine atterrita.
attesa
FL 012 017
FL 024 010
FL 042 023
FL 045 031
FL 063 005
CA 009 003
e nel vorace tempo è vana attesa.
giuocan l’attesa a rimando:
l’attesa dell’invito;
attesa che scocca
dove è una floscia attesa,
con imminenza di attesa –
àttimi
FL 006 005 torpor d’àttimi lascivi
FL 050 060 e balenò in sacri àttimi vasti
àttimo
FL 007 009 Onde sconfina l’àttimo irraggiato
FL 019 002 l’ilarità dell’àttimo raggiunto,
57
FL
FL
FL
FL
039
052
055
063
011 mentre l’àttimo svena,
018 sull’àttimo dell’oro
027 che l’àttimo contrasta
065 nell’irreducibile àttimo.
attimo
FL 042 030
Così l’attimo va,
attizza
FL 047 043 ognun l’attizza perché non si spenga,
atto
FL 001 016
FL 002 060
FL 035 004
FL 043 028
FL 050 063
FL 061 027
FL 063 081
CA 005 018
e nell’atto mi annego.
nell’atto la fede,
e la virtù nell’atto si feconda;
e l’atto m’abbandona fino al pianto!
che l’atto incenerisce,
e se il donar nell’atto si fa brezza
nell’amore e nell’atto più s’intende,
l’atto è un pretesto.
attrai
FL 043 030
se dal tuo amore ci dilunghi e attrai
aumenta
CA 006 002
il diavolo aumenta,
aureola
CA 002 066
austera
E in aureola splendeva
58
FL 045 052 l’austera purezza radiosa
autunno
FL
FL
FL
FL
FL
031
043
049
052
052
003
046
007
004
026
dai clivi lambiti dal sole d’autunno
le cose, mentre autunno pioggia versa
che sguazza fanghiglia d’autunno
cappuccio e mantello l’autunno rinserra,
verso l’autunno, che nel ciel piovuto
avanzi
FL 014 017 Ma tu, ragione, avanzi:
FL 054 019 feci come chi avanzi il passo stretto
avari
FL 039 042 gli uomini inquieti si cercano avari
avemmarie
FL 023 011
e va nell’aria un dir d’avemmarie,
aver
FL 012 020 a lei che, triste d’aver troppo, volle
FL 043 012 senza aver nulla compiuto, il riposo.
FL 069 034 chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
avere
CA 007 023
senza avere giovamento:
avesse
FL 053 005
avesse la terra una mano
59
aveva
FL 040 014 un cuor che non aveva più dolcezza.
avevi
CA 002 008
la terra non tua più l’avevi.
avida
FL 055 017 che val, primavera, con avida
avide
FL 070 018 dell’avide giogaie,
avidità
FL 033 020 dell’astuta avidità:
avido
FL 037 013 Io sol rimasi nell’avido spazio,
FL 061 021 in avido silenzio
avranno
FL 045 053
avranno portato la croce.
avrei
FL 071 051
avrò
che dato non avrei per mille cialde,
60
FL 006 032 anch’io t’avrò fatto; anch’io.
avvampato
FL 036 001 Nell’avvampato sfasciume,
avveda
FL 061 008
che dell’amato si avveda;
avvelena
FL 010 033
Ma di quanti non visto s’avvelena
avvelenati
FL 021 040 Oh, se avvelenati denti
avvenire
FL 025 031 dove l’ansia e l’avvenire
avventa
FL 035 018 che più s’avventa se la vede bella
FL 070 053 l’ultime scaglie le avventa
avventi
FL 050 054 di glorïosi avventi
avversaria
FL 043 015 pregar la giovinezza, e l’avversaria
61
avverse
CA 005 078
le sue avverse mani,
avverte
FL 045 009
l’ansiosa città non avverte:
avverto
CA 009 018 quando meno l’avverto:
avvia
FL 005 059
sul tuo bàttito avvia
avvicina
FL 054 020
se dietro senta alcun che l’avvicina.
avvien
FL 010 039
S’avvien che forma in noi rimanga al corpo
avviluppa
FL 063 064
ma soffre e s’avviluppa
avvince
FL 032 011
mi sveli il maggior vero che l’avvince,
avvinta
FL 062 014
Stella in bagliore di nebulose avvinta,
62
avvinti
FL 024 001
Sui fianchi óndano avvinti
avvinto
FL 039 039
al nostro trànsito avvinto
avvio
FL 001 002
FL 024 018
cerco e non trovo e m’avvio
e argomentando, tacito m’avvio
avviva
FL 012 028
a lei che avviva, accomunando ai figli,
avvolga
FL 042 004
m’avvolga il capo solcato di te;
avvolgea
FL 054 014
che l’ombra vostra morbida avvolgea!
avvolgimenti
FL 028 015 del comun senso, o dotti avvolgimenti,
azione
CA 000 000 NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di
azzardo
63
FL 027 009
è di me parte l’uom che nell’azzardo
azzurra
FL 017 004 verso l’alta vertigine azzurra
azzurro
FL
FL
FL
FL
FL
009
030
031
037
053
006
006
002
004
001
al desiderio il cielo azzurro porge;
nel grande azzurro tremule faville
come azzurro vapore
verso un bozzolo azzurro di capanne,
In un cofano azzurro
babbo
FL 063 048
l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo,
baci
FL 004 014 sul viso e dietro il collo un far di baci
FL 031 015 baci non schiusi,
bacia
FL 023 024 e bacia solo chi dorme.
FL 039 055 che bacia vicino chi l’ama?
baciando
FL 037 010 roseo e biondo lo calò baciando,
bacio
CA 005 058
e la parola senza bacio
64
baglior
FL 024 022 al flaccido baglior ch’estenuato
bagliore
FL 062 014
Stella in bagliore di nebulose avvinta,
bagna
FL 035 026 e a poco a poco nell’ombra si bagna
FL 047 009 brùlica ai monti e la riviera bagna.
bagnate
FL 050 116
con ciglia bagnate, traspaiono
bagnato
FL 044 003 dentro il bagnato alitare dell’aria
balcon
FL 012 007
L’anima tarda, sul balcon tranquillo
balconi
FL 017 035 protesi i fiorenti balconi
baldanza
FL 032 005 o se tenace mino con baldanza
FL 067 025 oh, pura baldanza eretta con forza,
baldo
65
FL 071 065 – crudel tristezza nel vivere baldo –
balen
FL 026 004 dell’ultimo balen che il sol perdette;
balenava
FL 017 002
il ciel fuso balenava
baleni
FL 052 021 tra baleni d’acciaio,
FL 053 004 e baleni di prati:
balenìo
FL 069 039
ma splendono d’un balenìo
baleno
FL 012 011 Viver la sento; e nel baleno aperto,
FL 031 010 baleno d’oro non giunto al guizzo,
CA 002 020 frusciava il mio baleno:
balenò
FL 050 060
e balenò in sacri àttimi vasti
balordo
FL 010 002
balsamo
in un perenne tumultuar balordo
66
FL 060 014 un balsamo sembra,
balza
FL 061 009
e lo spirito fulgido balza,
balzàno
FL 011 020
sotto il ciel che balzàno
balzata
FL 017 036 della natura balzata su,
balzo
FL 001 011
E quando per cingerti io balzo
balzò
FL 038 011 balzò tante volte al mio petto
bambino
FL 004 004
sembra il ciel una guancia di bambino.
bandiera
CA 005 072
Se tu non issi a bandiera il tuo cuore
bara
FL 005 042
baratto
Se l’uom tra bara e culla
67
FL 069 016 rodi chi visse di baratto e scoria:
barbaglio
FL 045 045 e tu, barbaglio sull’anima cieca,
FL 062 012 vibra un barbaglio di luna
barca
FL 047 023
al lago veleggia una barca;
bari
FL 069 034
chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
barlume
FL 012 040 sogguardo nel barlume chi cammina
FL 038 009 Un caldo barlume al tramonto
bassa
FL 068 028 circola bassa nei viali,
CA 005 088 la vita fa man bassa
basso
FL 062 005 nell’eco ronzante dal basso
FL 070 059 dal basso che ignora all’alto che spoglia,
FL 072 013 che vibrò tropp’alto o basso
CA 005 069 se va in basso è una bomba
basta
FL 055 029 Ma il dolore non basta
FL 059 008 Forse a te basta l’udir turbinare
68
FL 071 076
anche poc’aria basta
bastardi
FL 021 072
tronfi bastardi della primavera,
basto
FL 032 013 ripiglio i colpi, gemo sotto il basto:
FL 050 028 Non basto allo sgomento:
battaglia
FL 003 007
campi e ville, e dà battaglia;
batte
FL 054 006 ma il pensiero da sé batte un ricordo
FL 068 034 e batte a risveglio monete
batter
FL 063 033
siete un batter di ciglio
batteranno
FL 000 000 EO Li omini batteranno aspramente chi fia
FL 000 000 EO causa di lor vita – batteranno il grano.
bàttiti
FL 002 030
FL 018 002
bàttito
e melodiavi i bàttiti dei polsi,
e dàn le stelle bàttiti di ciglia
69
FL
FL
FL
FL
001
005
027
052
010 dell’ora il ferreo bàttito concede.
059 sul tuo bàttito avvia
004 bàttito volge della sua giornata;
020 e truce in bàttito gaio
bàttono
FL 047 079
le cose bàttono i denti
bava
FL 008 034 rifiuti e bava aduna, –
FL 068 019 con rabbia di fischi e di bava
bavaglio
FL 012 034 oh bavaglio nemico
bave
FL 070 052 – fra bave di nubi e tormenta –
bazza
FL 069 034
chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
beata
FL 013 003 o beata dei bimbi
FL 071 059 beata e immortale si unisce;
CA 005 044 Tu dici: beata l’acqua
beatamente
FL 002 012
il cuor beatamente è un rapimento
70
beato
FL 004 002 che respirando discioglie un beato
FL 066 024 e beato non gode
becco
FL 057 006 dal becco gli esce in un ultimo trillo.
beffardo
FL 027 011 ha per vangel, beffardo
bella
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
010
016
017
021
025
035
047
061
027
011
003
041
007
051
018
050
002
bella gagliarda bontà –
o va segreta alla tua voga bella:
delle imagini vere la più bella
la bella e fragrante dimora.
Forse altrove sei bella, o primavera:
mi cresce a dispetto più bella!
che più s’avventa se la vede bella
O forza bella che mi lanci schietta
con bella tempra d’anima e di carni,
bellezza
FL
FL
FL
FL
014
039
045
050
031 un’immortale bellezza
020 a veder la bellezza
027 amorosa bellezza
080 se vivere è bellezza,
bellezze
FL 031 008 e le bellezze ripenso che sole
belli
71
FL 059 001 Dimmi, passante dai tristi occhi belli,
FL 059 013 Dimmi, passante dai tristi occhi belli ,
bello
FL 006 020
FL 012 030
FL 050 043
FL 061 010
FL 071 014
FL 071 018
FL 071 024
CA 002 084
e bello intorno il mondo, par dileggio
Quanto fu bello che nascessi nostra
se non seppi far bello
né culmine è sì bello
Bello incrociar la vita
bello il consenso ampliare
bello presumer tanto,
mentre è bello il silenzio a te vicino.
belva
FL 014 029 è con noi belva in una gabbia chiusa!
FL 058 003 quasi è di belva alla vista del pasto
ben
FL 002 033
FL 010 013
FL 021 055
FL 028 016
FL 045 032
FL 050 040
FL 054 029
CA 002 014
tu che fosti ben altro
Ben t’applaude chi compera e smercia,
ben tu al fiuto del senso conduci
o smanie ben pasciute,
verso un ben ch’è vicino e non tocca,
e di ciascuna cosa il ben ritrovi
Ma tu, notte, ben vivi anche se langue
al tuo ben la campagna –
bene
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
018
019
033
043
045
069
070
034
012
009
008
037
072
024
065
al tuo bene e al tuo male:
del male è il bene più forte.
O vanità del bene contro il male,
e van per l’aria imagini di bene
Perché va ciecamente il male e il bene
e dove bene tentai
del rinnegato bene;
da sola respira il tremendo suo bene.
72
FL 071 066 fu bene conosciuto
CA 005 091 a un suo bene che gli grida: addio!
benedetti
FL 050 101
Ma benedetti voi,
benigna
FL 010 031 e la fatica benigna ritrova
berla
FL 026 012
e il plenilunio in luce sembra berla.
beve
FL 035 007
è fior che beve l’aria e la profuma,
bevesti
FL 071 031 A qual fonte bevesti,
bevute
CA 004 029 bevute e spremute da un cielo
biade
FL 070 014 per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi,
bianche
FL 017 007 grembi di nuvole bianche,
73
bianchezza
CA 008 016 fonde in sua bianchezza
bianco
FL 035 039 dentro l’arsura del cammino bianco
FL 042 037 e la pupilla storco sino al bianco
biancor
FL 047 077
al biancor spento del lago;
bieca
FL 045 002 è la pioggia che fila giù bieca,
FL 045 046 e tu, pioggia che fili giù bieca!
biechi
FL 043 016 trarli biechi in catene dietro a lei.
bifolco
FL 009 010
e il canto lungo di un prono bifolco,
bigia
FL 045 011 fra strida schianti boati, e bigia
FL 063 078 la bigia terra inerte
FL 063 080 la bigia anima inerte
bigio
FL 036 004 d’un dèmone bigio
FL 036 028 l’arso dèmone bigio?
FL 063 004 immobilmente bigio,
74
bimbe
FL 071 049
sentivo a veder bimbe in leggiadria
bimbi
FL
FL
FL
FL
FL
FL
013
023
047
050
056
063
003
012
007
016
016
056
o beata dei bimbi
quasi di bimbi un parlottìo raccolto
la voce dei bimbi si lagna,
di bimbi si dilegua:
tutto ai bimbi dona il pane,
io non ho donne né bimbi,
bimbo
FL
FL
FL
FL
002
033
037
055
007 come alla mamma, quando è sola, il bimbo.
005 quasi bimbo che a mamma dorma in seno.
006 del bimbo, come fior nello sterpeto
004 e come occhio di bimbo
binario
FL 011 001 O carro vuoto sul binario morto,
biondo
FL 037 010 roseo e biondo lo calò baciando,
bisbiglia
FL 050 115 nidi e bisbiglia di lucidi fili;
bisbiglio
FL 024 002 gli amatori in bisbiglio
CA 009 026 il suo bisbiglio.*
75
bisogno
FL 039 006
l’intenderà secondo suo bisogno.
bitume
FL 052 003
FL 052 028
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
bivio
FL 011 022 nel bivio delle stagioni
blanda
FL 026 010
in una blanda opacità di perla
blandizie
FL 025 054 paga blandizie del senso,
boati
FL 045 011 fra strida schianti boati, e bigia
bocca
FL
FL
FL
FL
021
026
038
042
041 mi saettassero fuor della bocca
014 il creato, protesa in su la bocca;
005 Vedesti la vaga mia bocca,
038 e morsico la bocca
bocche
FL 070 034
con dure bocche in morsi di pietra,
76
boccheggiare
FL 014 020 a boccheggiare ci lasci;
FL 068 024 a boccheggiare nell’umide tane;
boccio
CA 002 022
e ciascun boccio sereno
bomba
CA 005 069
se va in basso è una bomba
bontà
FL 001 027
FL 002 044
FL 007 007
FL 009 014
FL 035 030
FL 039 021
FL 039 063
FL 043 036
CA 000 000
CA 002 038
bella gagliarda bontà –
qui, fremente bontà,
d’amorosa bontà freme anche il lento
quanta bontà ci volle a crear noi,
affiorar sento l’ignota bontà
a provar la bontà:
dell’osteggiata bontà!
la bontà torna del docile viaggio?
NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di
brigante di bontà con gli animali,
borgate
FL 068 022
escon le aperte borgate,
borghi
FL 017 018 dalla testa dei borghi
FL 051 007 s’orientano borghi e tuguri,
borgo
77
FL 047 019
mentre il borgo è qui vivo
borro
FL 036 025 Ma chi nel borro impeciato
boschi
FL 070 021 per cuori rudi e boschi e salvi pascoli
botteghe
FL 045 013
alle botteghe lucenti,
bozzolo
FL 037 004 verso un bozzolo azzurro di capanne,
braccia
FL 037 007 lo colse lieve e per le vaste braccia
FL 070 035 con braccia e torsi digiuni
bracere
FL 017 056 e si fece uno spento bracere;
braci
FL 023 007 fra il varïar delle braci
bragia
FL 066 009
e con aculei di bragia
78
brama
FL 016 013 l’inconsapevol brama triste o lieta,
FL 063 063 in un ingorda brama;
bramisce
FL 052 009
la vita che bramisce:
bramosa
FL 042 002
l’anima innondi bramosa di te:
bramosi
FL 045 016 e uomini bramosi
FL 061 006 agli occhi miei bramosi
bramosia
FL 045 025 Immane bramosia
bramoso
FL 017 032
e scaturiva l’invito bramoso
bràncola
CA 005 021 a chi bràncola opaco.
brandir
FL 050 086 brandir potessi nel mio pugno forte
brandissi
79
FL 015 014 paonazza, quasi asta brandissi
bravi
FL 027 007
e coi bravi gareggia
breve
FL
FL
FL
FL
FL
FL
021
022
035
043
063
072
021 e con rimorso mi largivo e breve
007 la quotidiana e breve
034 Ma breve la gioia mi libra:
003 con breve moto di liscio mollusco
032 breve conquista vi resta:
020 Tu, lettor, nel breve suono
brevi
FL 045 058 – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi
CA 002 006 nel vasto sole delle estati brevi
brevità
FL 045 026
e brevità d’effetto,
brezza
FL 004 012 per l’iridata brezza ridipingo;
FL 061 027 e se il donar nell’atto si fa brezza
brigante
CA 002 038 brigante di bontà con gli animali,
brillar
FL 050 018 nel brillar dei camini;
80
brina
FL 068 027
ai giardini si vela di brina,
brividi
FL 054 036 alberi, stretti in brividi sommessi.
FL 070 038 intorno schiomando con brividi fissi
bronzeo
CA 002 049
a un bronzeo inquietamente
brucia
FL 042 040 e nella gola mi gorgoglia e brucia
CA 005 032 ma poi è paglia che brucia
brughiera
FL 064 001 Nell’invernal brughiera,
bruito
FL 035 025
in un lungo bruito alla campagna
brùlica
FL 047 009 brùlica ai monti e la riviera bagna.
brulicar
FL 034 027
tra il brulicar delle forme
81
bruma
FL 051 004
Fuor della bruma, per campi e fossi
bruna
FL 023 010
con gli occhi chiari dall’imagin bruna;
brunita
FL 003 002 giù – brunita la corazza,
bruno
FL 005 006
il bruno lucente mistero
brutale
FL 029 019
ma la sera, dal senso brutale,
bruto
FL 035 031
che nei millenni trasse l’uom dal bruto,
buche
CA 005 085
se non hai le mani buche
bufera
FL 046 001 Viene un vento di bufera
bufere
FL 070 027
ch’a bufere di vento
82
buffo
FL 066 025 del buffo suo stato:
bugie
FL 023 013 quando fra lor si vendono bugie.
buio
FL 010 024 dal buio delle sue voglie, l’offesa
FL 023 002 dal buio rombo profondo
FL 050 021 e vuoto il tempo buio lascia fuori.
buon
FL
FL
FL
FL
FL
002
012
021
034
037
051 o nostro buon sangue soave
015 ma facil si palesa il buon cammino
059 e in tuo buon senno mossa,
015 chiamando al buon lavoro!
012 sotto il buon peso si mosse oscillando.
buona
FL 039 031 il dolor viva come buona madre
FL 047 053 nel mio guardar l’ardente anima buona,
FL 050 038 la via buona del tuo cuore, o mamma!
buoni
FL 021 047 Dio e i scellerati buoni!
FL 050 095 per esser buoni qualche volta appena!
bùssano
FL 014 008 bùssano i timpani cupi,
83
c
FL 014 007
FL 039 009
FL 039 013
FL 039 022
FL 050 074
FL 050 075
FL 065 009
FL 069 036
CA 005 014
CA 005 022
CA 005 025
nell’ora c’ha trattenuto il respiro:
ma qui c’è un cuore e vorrebbe
ma qui c’è amore e vorrebbe
ma qui c’è aiuto e vorrebbe
e c’è chi piange i morti
e c’è chi chiede il pane.
o nervatura c’hai parvenza viva!
che c’inviliva alla gente,
c’è un grido dentro:
Sul viso c’è un solco
C’è un cuneo nel cuore,
cadaveri
FL 039 050 le zucche soltanto e i cadaveri
caddi
FL 037 016
a valle caddi in fuga dietro l’ombra.
cade
FL 047 031
cade l’ora perduta;
cadenza
FL 044 001 O dei grilli in cadenza solitaria
cadenzati
FL 043 008 in cadenzati cìgoli sommessi.
Cader
FL 057 007
Cader così vorrei dietro il mio cuore;
84
CA 006 010
scorge cader la luce al nostro fondo
cadere
CA 005 045
che non teme di cadere,
cadon
FL 068 042 e, mosche d’inverno, intanto cadon morte!
CA 006 006 se in noi le ascese cadon paurose,
cadrebbe
FL 054 032
che, se restasse, giù cadrebbe esangue;
caduca
FL 039 061 O voce eterna in movenza caduca,
caduche
CA 005 089
sulle riserve caduche,
caduta
FL 045 042 ombra come di spada caduta
caduto
FL 036 018 dietro mi stringo con passo caduto,
cagna
FL 010 019 (cagna che ha piscio per ogni cantone!)
85
cagnara
FL 049 021 sulla cagnara di chi legge e scrive
FL 049 024 tu sei cagnara e malizia e tristezza,
calde
FL 042 003 chioma, il cespuglio delle calde trecce
caldi
FL 040 006 di sorrisa mestizia in caldi tocchi
caldo
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
017
021
021
038
047
013
010
003
056
009
001
e quasi sento un caldo àlito umano
nel grande amplesso caldo.
d’un caldo umido vento
nel caldo umidore del vento
Un caldo barlume al tramonto
Fra il caldo velo del sonno
calmo
FL 022 003 tumido, opaco, calmo,
FL 071 058 la concretezza nel pensier mio calmo
calò
FL 037 010 roseo e biondo lo calò baciando,
calor
FL 019 004
calvario
il corpo mi titilla in calor unto.
86
FL 039 062
che sveli il futuro calvario
calvi
FL 070 022 nei poggi calvi sotto le pietraie,
cambiar
FL 012 014 di cambiar modo e ventura;
camini
FL 034 012 per l’aria dai camini
FL 050 018 nel brillar dei camini;
cammin
FL 035 006 per l’ingombro cammin la schiavitù,
FL 039 034 che dal nostro il cammin svela degli altri.
FL 040 003 mentre in cammin i popolosi imbocchi
cammina
FL 012 040
sogguardo nel barlume chi cammina
camminare
FL 054 031 nel camminare io reggo la persona
cammino
FL
FL
FL
FL
FL
FL
011
012
016
026
035
049
014
015
012
021
039
026
del continuo aperto cammino:
ma facil si palesa il buon cammino
amor che nel cammino nostro accende
cammino in nimbo, e rarefatto inclino
dentro l’arsura del cammino bianco
che ritma il cammino,
87
FL 063 040 e sull’arduo cammino che mi piacque
CA 001 006 sul cammino spopolato
campagna
FL 028 001 Per le deserte strade alla campagna
FL 035 025 in un lungo bruito alla campagna
CA 002 014 al tuo ben la campagna –
CA 002 015 la campagna che va dal piano al monte
campana
FL 018 006
FL 050 010
FL 060 034
CA 003 001
dalla campana: e silenzio indi vive;
intona la campana
un senso di campana
Campana di Lombardia,
campane
FL 042 001 Voce, il ruscello delle tue campane
FL 071 021 fan le campane tinno
CA 002 054 effluvi di campane:
campanello
CA 009 006
spio il campanello
campani
FL 009 009 Quassù quassù, fra il suonar dei campani
campanile
FL 026 016
campestre
il vecchio campanile l’ora scocca.
88
FL 066 003 al campestre alveare
campi
FL 003 007 campi e ville, e dà battaglia;
FL 051 004 Fuor della bruma, per campi e fossi
FL 063 021 per la remota quiete dei campi;
canali
FL 068 029 dà lucciconi ai canali;
cancella
FL 016 007
armonïosa in te non si cancella
candori
CA 004 020
candori forbendo, scrosci ai ritorni;
cane
FL 006 012
e rigirìo sul luogo come cane,
cantare
FL 039 005 ognun, s’entri a cantare,
càntati
FL 044 011
càntati la canzone della culla
CANTI
CA 000 000 TO CANTI ANONIMI
89
canto
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
009
031
056
064
071
072
030
010
001
005
008
003
016
Qui nasce, qui muore il mio canto:
e il canto lungo di un prono bifolco,
Lungo di donna un canto si trasfonde
Come canto in melodia,
meno ti canto, amor, e più sei tutto;
goda in sé del proprio canto
Il mio canto è un sentimento
cantone
FL 010 019 (cagna che ha piscio per ogni cantone!)
cantori
FL 044 008 dolcissimi cantori?
canzone
FL 044 011 càntati la canzone della culla
FL 055 021 una canzone appassionata esulta,
capanne
FL 037 004 verso un bozzolo azzurro di capanne,
capelli
FL 004 015
e tra’ capelli morbida la mano
capita
CA 005 056
capo
Eppure la cosa capita
90
FL 042 004
FL 050 029
CA 008 012
CA 008 014
m’avvolga il capo solcato di te;
a te chiamo e vorrei piegare il capo
se erige il capo, se regge il corpo;
se leva il corpo, se eleva il capo;
cappa
FL 031 012 scordato sotto la cappa
FL 048 004 che la cappa è spenta.
cappello
FL 021 074
e giù il cappello!
cappuccio
FL
FL
FL
FL
FL
047
052
052
052
052
074
004
005
029
030
– Fermo il cappuccio sul sole,
cappuccio e mantello l’autunno rinserra,
mantello e cappuccio per l’umile terra
cappuccio e mantello rinserra,
mantello e cappuccio per l’umile terra
cara
CA 002 075 Risorge la tua cara vita
carboni
FL 070 005
tra ruote polvere melma carboni,
carezza
FL 050 118 in un sentor di carezza;
carezze
91
FL 002 009 e nelle mani tremano carezze
FL 004 016 d’amante donna in carezze fugaci,
cari
FL 045 073
è un nulla e i cari affetti mi son vani.
carità
FL 012 029
la silenziosa carità paterna.
Carlo
CA 002 004 o Carlo contadino,
CA 002 077 o Carlo, contadino
carname
FL 067 008
e un fortor di carname riverso,
carne
FL
FL
FL
FL
FL
FL
008
014
025
045
047
067
022
012
047
048
070
002
Della mia carne si veste e si cela
della carne e del cuore
siate più vivi della mia carne sciocca;
ma la carne sfiorita
sol la carne soddisfa.
la carne floscia sul cuore lordato,
carni
FL 029 006 e chi si leva, le carni n’ha rotte,
FL 061 002 con bella tempra d’anima e di carni,
carponi
FL 070 004
sfogan nel moto isterico carponi
92
carrettier
FL 035 037
e talor sembro un carrettier che al sole
carri
FL 036 007 la schiavitù croia dei carri pesanti;
FL 036 035 dai carri nei mozzi sonanti;
carro
FL 011 001 O carro vuoto sul binario morto,
FL 062 020 anonima rozza che il carro trascini,
casa
FL 009 005 Tutta è mia casa la montagna, e sponda
FL 031 019 a casa, a spremer la sera!
CA 005 004 La casa è un ritrovo
case
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
005
008
012
028
045
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050
068
012
004
003
021
065
006
017
030
ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case
e divisa vicenda di case,
e per le case dall’occhiaia strana
Tu, per le case le patrie la terra,
per gli ànditi e le case,
dentro le case sul materno grido
un passo, un nome, e tonfi dalle case
poi, annusa le case,
casi
FL 021 019 preda tutto dei casi, nel viaggio
caso
93
CA 002 045 nel caso lucente sostavo:
casolari
FL 028 004
e dove è fronda intorno e ai casolari
casta
FL 071 050
con amor di casta ritrosia
castigo
FL 067 028 Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia
catenata
FL 049 034
cittadina del mondo catenata!
catene
FL
FL
FL
FL
FL
043
070
070
070
071
016
026
045
062
044
trarli biechi in catene dietro a lei.
delle tragiche catene
da piani colline giogaie catene
dal piede inestricabil di catene,
Fra le catene libertà mi ride
causa
FL 000 000 EO causa di lor vita – batteranno il grano.
cavalieri
FL 002 027 fumanti ansando, senza cavalieri;
cavallanti
94
FL 036 022 sbirbónano i cavallanti,
FL 036 034 schioccano i cavallanti
cavalle
FL 002 026 scatenate cavalle dalla pugna
cavalli
FL 005 056
a galoppo i cavalli
cavallo
FL 003 006 sul vento proteso a cavallo
FL 035 038 per l’urto rotto del cavallo stanco
cave
FL 070 036 per cave rovine d’abissi
cavernìcola
CA 005 003 l’età cavernìcola è in noi.
cela
FL 008 022 Della mia carne si veste e si cela
celesti
FL 039 038 dal libero vol delle sfingi celesti
cenci
FL 006 002
cenci all’aria insaziabile:
95
cenno
FL 068 041 osannano o impiccano al cenno dell’Utile:
cent
FL 050 061
la vita di cent’anni, o padri eroi?
cento
FL 030 008 son nate in cento, sono nate in mille:
FL 061 011 che a ciascun passo ne vorrebbe cento.
cerca
CA 004 021 goccia oltre goccia a distesa, se cerca,
cercano
FL 039 042 gli uomini inquieti si cercano avari
cercanti
FL 017 026 di giovani cercanti
FL 031 005 e nuvole scioglie cercanti sopore.
cercato
CA 001 008 poi ne rendo a chi ha cercato.
cerchia
CA 004 022
e un orizzonte la cerchia:
96
cerchio
CA 008 011 il cerchio massimo è in alto
cerco
FL 001 002
cerco e non trovo e m’avvio
certa
FL 043 035
e se il cuore mi esulta, a me più certa
certe
FL 063 083
le sue gioie più certe.
certezza
FL 006 026
FL 010 042
FL 019 010
FL 049 029
FL 050 093
CA 000 000
certezza ineluttabile del vero,
l’interno paragon della certezza?
nel mio diletto è l’unica certezza:
ma sei la certezza
e sempre in là una certezza attendi,
NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di
certo
FL 021 024
FL 043 025
FL 071 052
CA 002 051
CA 009 021
non certo i vostri, o primavera sciocca,
Fui certo un tempo qualche eroe degno
ora da uomo mantengo e ne son certo
e non sapendo ero certo
verrà a farmi certo
cervelli
CA 005 054
e troppo stanchi i cervelli
97
cervello
FL 021 042 per morder cuore e cervello su te,
FL 039 016 nel cervello e nel senso
cespuglio
FL 042 003 chioma, il cespuglio delle calde trecce
ch
FL 006 024
FL 007 008
FL 016 002
FL 017 031
FL 024 022
FL 025 018
FL 025 036
FL 039 004
FL 043 026
FL 045 032
FL 047 064
FL 048 008
FL 050 039
FL 050 092
FL 051 013
FL 051 015
FL 070 003
FL 070 011
FL 070 019
FL 070 027
FL 071 007
FL 071 008
FL 071 012
FL 071 046
CA 004 017
verso conquiste ch’io non griderò.
fastidio ch’erra nell’usato giorno.
tanto innaturi l’anima fin ch’ella
qualcosa ch’era tanto:
al flaccido baglior ch’estenuato
ch’ora inseguo vanamente e sfuggo,
Come saetta ch’aria in luce stringe,
ma ciò ch’essa non dice,
ch’or parletico soffre: così tanto
verso un ben ch’è vicino e non tocca,
o ch’io possa schiodarmi di qui
ch’è vicin nuovo ardore.
Dàmmi ch’io vada lieto la mattina
ch’ove men ti ristori sei più vero
oh il variar delle cose ch’io guardo,
Oh il variar della vita ch’io sento,
ch’a suon di nerbo la vietata altezza
ch’a suon di frulli la fiutata altezza
ch’a suon di stalle la sperata altezza
ch’a bufere di vento
quanto la voce ch’io sento
quanto la luce ch’io vedo:
ch’entrano e vanno ove
o poesia ch’io ti possedetti
ch’estenuatamente ricade,
che
FL 001 025 e che voi diveniste – veggente
FL 001 033 ma tu che ascolti, rècalo
98
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020
002
016
019
che non sembra fluire,
uno sguardo che invita:
che tramutò gli aspetti
tu che fosti sentor rinnovellante
tu che fosti pensiero
tu che musica fosti
tu che fosti ben altro
Che fai, se non adopri,
tu che l’eterno insegui
nell’ora che giunge e dilegua
con suono che scoppia e si scaglia –
che respirando discioglie un beato
d’amor che mi seconda il passo lento
sin che s’effonde magico riposo
che mescoli un mondo
che lusinga e s’indraca
vorrei così che l’anima spaziasse
questo è cieco destin che si trastulla?
che lo spirito intende,
forsennato voler che a libertà
al piacer che non so,
che saldamente nel tessuto è storia
che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno
nel vasto palpitar che lo feconda,
che vita distrugge e ricrea,
perenne fontana che pare
che par l’infinito ma è linfa del giorno
le copie del mondo, che prima
l’idea che quando ritorna
vividi al sol che infiamma la sua ora
con lacci che non han peso né solco;
e che, fiumana alle marcite in guazza,
che nella fogna ancor tutti affratella.
(cagna che ha piscio per ogni cantone!)
che il meditare aggiorna
e quanti son che, stretti al suo congegno,
S’avvien che forma in noi rimanga al corpo
che accomuni a un suo fedele
che il pàlpito sorprende
e fa divina l’ora che si vive?
sotto il ciel che balzàno
che sugli alberi fondi s’ingorga
che riman sogno
che nel donare il sangue fu serena;
99
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023
003
a lei che, triste d’aver troppo, volle
a lei che il cuor ci veglia e la movenza
a lei che avviva, accomunando ai figli,
Quanto fu bello che nascessi nostra
il tacer che mi fa nodo:
per il corso che pullula luci;
della notte, che appena laggiù schiusa
che cresce, se più dà!
che per le strade e gli alberi e i cortili
fra passi neri che han gocciole e fango:
la vita, che qui di respiro in respiro
par che non visto gli rubi
che mentre in fiume corre si ritorna;
che il petto gonfia di fresco vigore
Virtù ti crea che non par segreta,
ma il ritmo snuda l’amor che discende
amor che nel cammino nostro accende
che al sommo traboccando più vibrava;
che voluttuoso salendo con gioia
ciò che non era mai detto,
Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami,
cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami:
che monotono incrina
l’idea nel tempo che vien già divelto
Tu, mano aperta che inseguivi il mondo,
l’ozio che addólcia
Ma che giovò se l’aria mi fu tolta,
in un scuoter di sonno che crolla
dell’anima che pensa,
il terrore del mal che m’infosca
che giaccion dentro, arcano
intento l’occhio che par dica – quando? –
per la notte che stringe le cortine
che dove spazia tutto in sé contiene,
e la natura che senza me crea.
che mi fa quale non sono
e non voglio che voi, o pochi saggi
l’ambrata sera che intorno le vette
dell’ultimo balen che il sol perdette;
Ma, quasi fiume che rigiri lento,
sembra che in fiammei pòllini s’incieli,
d’aria che a galla su per l’acqua levi;
ciò che men dissi, tutto m’è vicino;
che tutto nel sonoro
100
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è di me parte l’uom che pavoneggia
è di me parte l’uom che nell’azzardo
a ciò che non appaga la sua fretta;
è di me parte l’uom che s’apparecchia
che dove è la violenza dei più forti;
il divenir tremendo che non cura
come l’eterna verità che in noi
A me, che siete, o spregi insofferenti
dai passi che leva e che sferra
il gigante che va per l’infinito.
che stanco dirada l’ardor delle fronde
e le bellezze ripenso che sole
che fecondata questa età mi torni;
mi sveli il maggior vero che l’avvince,
quasi bimbo che a mamma dorma in seno.
fin che la sera il gran pàlpito accoglie
che ai sobborghi nereggia negli echi
che s’indugian più scaltre
è fior che beve l’aria e la profuma,
è lente al sol che intensamente aduna:
che dà salvezza donde più s’uccide;
che più s’avventa se la vede bella
che nei millenni trasse l’uom dal bruto,
e talor sembro un carrettier che al sole
vittima che s’immola
che stilla e s’assapora
del mio nume che s’immola
che sa giovinezza fiorire,
dir ciò che non seppe a te dire?
questa voce che mia
che reca sonno a riprodur la veglia,
che rovinando crea l’indomani,
che trae dal penar la sua speranza,
che dal nostro il cammin svela degli altri.
che sa fioche risposte:
che senza lo spirito nostro
che verso una meta risuona,
che bacia vicino chi l’ama?
che sveli il futuro calvario
ogni persona, che per tenerezza
un cuor che non aveva più dolcezza.
che nel cuore
che nel verde delle sponde
che nell’erba fa ghirlande
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ero il senso che natura
che si voglia.
ohimè che la fortuna
Io mi ritrassi, allor che nell’amore
voglia che ha fatto un groviglio di me.
Ohimè che la fortuna
non sua che prima amò,
è paura che amor freddo s’inganni
e un non so che nel cuor torvo accoltello
che vien sulla parola e accieca il suono.
vien dolorando ciò che non s’esprime:
alla lanterna che snoda riflessi,
A che ne serbi, o vitale malia,
in un sol punto? A che tu, poesia,
in un’idea che scruta e tormenta,
che dà non lieto non triste dolore:
è la pioggia che fila giù bieca,
attesa che scocca
speranza che pare saldezza
volere che s’amplia a misura
dell’acqua che fugge,
che sul filo ha lo sgomento
e tu, pioggia che fili giù bieca!
fin che di via in via
e fuori son uno che va
ciò che più m’assomiglia,
che dove manca vorrebbe colmarsi
che per la notte insena
E forse a te, ciel che t’infoschi
nella vita che importa non sei niente;
nella vita che importa sei veleno.
Nella vita che fulmina e va
che per tant’aria annaspa, ma sé stringe?
O forza bella che mi lanci schietta
che striscia un lembo vicino
che la cappa è spenta.
che l’ansietà di primavera esalta
che la vittoria dell’estate assalta
che speranze nell’occhio del cielo divampa
che tripudi sul cuor della terra conflagra,
che sguazza fanghiglia d’autunno
che spezza ghiaccioli d’inverno
che schizza veleno nell’occhio del cielo
che strizza ferite sul cuor della terra,
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tu stringi le forme che dentro
che ritma il cammino,
che incuora il vicino,
fin che non visto il sonno
sono un pilota che ha perso la via,
dàmmi che a sera il tornar non sia spento
che invochi gli oggetti se pensi
che l’atto incenerisce,
che la tragica sorte ci stràngola!
per uccidere l’orco che ci sbrana!
Insonne cuor che fuggi dove agogni
a me che trasfiguro
che si riversa convulsa.
Quel che vicino mi sta,
quel che da lungi m’invita,
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
la vita che bramisce:
e dal cielo che immoto
verso l’autunno, che nel ciel piovuto
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
E tu, notte che dai parvenza al rito
E’ un inganno di voi che giù nel senso
di voi che, s’altro miro, vedo ancora.
che l’ombra vostra morbida avvolgea!
se dietro senta alcun che l’avvicina.
confidenze nel tempo che verrebbe,
e a mano a mano che giungendo l’ebbe
che, se restasse, giù cadrebbe esangue;
Che val, primavera, con spire
che tranne sé
che val, primavera, con avida
che nel lavoro preparan le voglie:
che l’àttimo contrasta
quello che tu non sai
ciò che non giunge mai ?
che i gravi ritornelli
che valli e tràmiti asperge
dai pascoli al lago che guarda
divino è l’esser fra cose che sono
quasi gorgo di rio che scivoli,
e mi feconda sì che a prodigarmi
che dell’amato si avveda;
che a ciascun passo ne vorrebbe cento.
al passante, che intorno vede ombra.
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anonima rozza che il carro trascini,
a noi, che meschini
un annunzio che tarda:
tu, divin senso che irraggi
e sull’arduo cammino che mi piacque
e per te spazia il consenso che nacque
che toglie dall’ora di tutti
che materiate l’arte e il pensiero
il ragno creator che ti tessé,
il generoso mio cuor che ti ordiva,
che rarefà di zanzare,
che un vortice d’api dorate
e schiava del tempo che giova
un che di non nato e già vecchio,
che s’empie e nel fischio si allenta:
O pioggia feroce che lavi ai selciati
che tu gli spazzi via.
per noi, che sentiamo insolubil mistero
che c’inviliva alla gente,
che non si vendon né recan piacere,
che irraggia invisibile sugli altri con Dio.
il vello di neve che scivola e piega
dal basso che ignora all’alto che spoglia,
che nulla ancora seppe trarre
Quel che, fanciullo ostinato e coperto,
che dato non avrei per mille cialde,
che non vorrei mutare in nessun’altre !
che dove fu severa
questa vita che è vita.
che vibrò tropp’alto o basso
che dal giorno affaticato
che fa chicco dell’immenso,
EO a qualcosa che so.
NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella
che inseguita dalla gente
Al tempo che la vita era inesplosa
la campagna che va dal piano al monte
Erba recisa che sempre rinasce,
che tra zampa e cresta
verso la fiamma che dal sasso
luce che si contenta
di un solco che è sentiero
voce voce che vai via
Io non so che cosa sia,
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che domanda e che risponde,
voce, voce che vai via
e ciascun flutto è nostro, che s’infrange,
e la distesa è sua, che permane;
le gocce che ignorano il mare;
che munge a una terra se stesso;
ma poi è paglia che brucia
del mondo che ha in disprezzo.
che non teme di cadere,
ciò che si è sciolto in te.
Il cuor che nell’uomo
fingi una pace che fa guerra al mondo.
o libertà, che un laccio
a un suo bene che gli grida: addio!
vetta che al cielo più riesce
per rivelarci il sol che attende
che sono in mostra al sole,
che filtrava esaurita,
che se sporge in refrigerio
fin che giace guarda il suolo;
che impercettibile spande
più che un deserto
ché
FL 024 007
ché nulla ad esse, tranne amor, par vita;
chi
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EO Li omini batteranno aspramente chi fia
Perde, chi scruta,
l’aria di chi respira
simile a chi luce non vede
ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede
chi può giungere in te?
Chi può la voce ascoltare
quassù quassù non è chi non l’intoni
Ben t’applaude chi compera e smercia,
chi, di sé ghiotto nell’anima lercia,
chi fiuta la ragione
e chi nel luminoso ingegno tende,
chi ferve di speranza e si corona
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FL 012 006
FL 012 040
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FL 021 068
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CA 007 010
chiamando
fra chi va lento a digerire il giorno.
sogguardo nel barlume chi cammina
all’inezia noiosa di chi pena:
a chi di morte sfuggirà la stretta:
e bacia solo chi dorme.
e nel guardar chi s’accompagna, intorno
chi senza speranza dolorasse,
tacita guida a chi crede.
per non destar chi dorme, più leggera
e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi,
e chi si leva, le carni n’ha rotte,
Ma chi nel borro impeciato
Venga chi non ha gioia a ritrovare
ma divino è sentir chi ci viva,
che bacia vicino chi l’ama?
Chi la vede e l’ascolta,
chi l’attendeva a vivere.
chi per la vita foggiato non è!
sulla cagnara di chi legge e scrive
sulla malizia di chi lucra e svaria
sulla tristezza di chi soffre e accieca,
e c’è chi piange i morti
e c’è chi chiede il pane.
stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito
feci come chi avanzi il passo stretto
non ha chi non conosca;
a chi viver non può senza raggio;
rodi chi visse di baratto e scoria:
chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
chi n’ascolta la parola.
e, sino al fondo, rivivo chi elesse
poi ne rendo a chi ha cercato.
parlando il poco di chi intende e dice;
per chi ha in sé grande spazio,
a chi più corre sul tonfo,
Anche chi ama ti grava,
a chi bràncola opaco.
come chi sogni, agitato
Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede:
da chi vive e da chi muore:
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FL 034 015
chiamando al buon lavoro!
chiami
FL 020 001
Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami,
chiamo
FL 050 029
a te chiamo e vorrei piegare il capo
chiare
CA 007 015
acque cupe e acque chiare;
chiari
FL 023 010
con gli occhi chiari dall’imagin bruna;
chiaro
FL 002 038 o men chiaro traluci
chiasso
FL 062 007
ma qui ognuno nel chiasso
chicco
FL 072 021
che fa chicco dell’immenso,
chiedan
FL 025 033
chiede
chiedan risposte senza tregua,
107
FL 011 026
FL 050 075
mentre la terra gli chiede il suo verbo
e c’è chi chiede il pane.
chieder
FL 059 003
chieder dall’urto profondo
chiedere
FL 055 025
il mio volto s’alza a chiedere
chiedo
FL 045 060
alle vetrine chiedo cosa io sia,
Chiedono
FL 010 001
Chiedono i tempi agir forte nel mondo
china
FL 034 018 e giù per la sua china
FL 047 057 fosse al mio ingegno eguale la sua china,
FL 054 017 e la persona né ritta né china
chinare
FL 067 020 quanto un chinare di pàlpebre
chini
FL 054 025
chioma
Come per vento chini fronte e ciglio
108
FL 008 025 di vene per chioma,
FL 042 003 chioma, il cespuglio delle calde trecce
chiome
FL 041 014
con le chiome ampie di luce
chiude
FL 030 004 le chiude sorridendo la pupilla;
FL 050 020 chiude finestre e cuori,
chiudete
FL 014 024
al marcio del tempo le nari chiudete
chiudevi
FL 002 031
ma il ritmo dentro chiudevi
chiusa
FL 008 033 indugiando a una chiusa
FL 014 029 è con noi belva in una gabbia chiusa!
FL 068 026 nei duri margini chiusa:
chiuse
FL 011 017
chiuso
le chiuse forze inespresse
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vibra chiuso il lavoro,
a doman, chiuso il petto negli incroci,
gemito chiuso in aperti consensi,
di chiuso ardore, giorno senza artiglio!
chiuso mi rende dove aperto fui.
il mio gigante chiuso
ci
FL 009 014
FL 012 023
FL 014 020
FL 038 016
FL 039 044
FL 042 007
FL 043 030
FL 045 020
FL 050 065
FL 050 087
FL 054 026
FL 069 028
CA 002 065
quanta bontà ci volle a crear noi,
a lei che il cuor ci veglia e la movenza
a boccheggiare ci lasci;
ci strinse: e ciascuno mentiva.
ma divino è sentir chi ci viva,
quando ci sfiora col suo molle piè!
se dal tuo amore ci dilunghi e attrai
il fremito ci strinse il desiderio
che la tragica sorte ci stràngola!
per uccidere l’orco che ci sbrana!
non ci guardammo; e amor era d’intorno
ci sembra spontanea purezza del vero,
se non ci nutre Iddio. –
cialde
FL 071 051
che dato non avrei per mille cialde,
ciascun
FL 005 012
FL 007 011
FL 017 044
FL 024 016
FL 039 024
FL 039 035
FL 061 011
CA 002 022
CA 004 002
ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case
e scopre il senso intenso in ciascun lato
volea ciascun gridare
Il fato di ciascun è dentro al mio,
Ciascun dica ove è perso,
Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca
che a ciascun passo ne vorrebbe cento.
e ciascun boccio sereno
e ciascun flutto è nostro, che s’infrange,
110
ciascuna
FL 050 040
e di ciascuna cosa il ben ritrovi
ciascuno
FL 029 018 ma nel giorno, perverso è ciascuno:
FL 038 016 ci strinse: e ciascuno mentiva.
CA 005 090 mentre ciascuno si afferra
ciba
FL 010 030 o l’abitudin sonnolente ciba
CA 002 064 non ciba nessuno,
cieca
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zavorra cieca:
m’isola cieca dentro aspri contorni;
e a la giornata cieca
e tu, barbaglio sull’anima cieca,
oh, cieca sostanza, tu giaci
ciecamente
FL 043 037
Perché va ciecamente il male e il bene
cieco
FL 005 047 questo è cieco destin che si trastulla?
FL 006 030 ma così, cieco e ignavo,
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ciel
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026
sembra il ciel una guancia di bambino.
sotto il ciel che balzàno
un nulla è ciel sereno:
il ciel fuso balenava
Quando il ciel sbiancò il mattino
Quando il ciel folgorò il giorno
E forse a te, ciel che t’infoschi
Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra
verso l’autunno, che nel ciel piovuto
cieli
FL 014 001 O pioggia dei cieli distrutti
FL 062 002 da cieli e da terre ribeve
Cielo
FL 005 001
FL 005 011
FL 008 016
FL 009 006
FL 017 055
FL 021 062
FL 022 002
FL 023 016
FL 033 006
FL 043 040
FL 049 004
FL 049 009
FL 052 010
FL 058 002
FL 066 015
FL 070 063
FL 071 009
CA 004 029
Cielo, per albe e meriggi e tramonti
sterile nulla è il cielo:
cosa ma è spirito e cielo,
al desiderio il cielo azzurro porge;
S’annidò il cielo corto,
sotto il ghigno del cielo,
oggi il cielo dalla terra:
filtra il cielo e sorveglia da una cruna.
Con piè di nubi poggia il cielo in vetta
plaghe del cielo a una spiga di menta?
che speranze nell’occhio del cielo divampa
che schizza veleno nell’occhio del cielo
e dal cielo che immoto
guarda il cielo in pertugio lunare:
e, misuratasi al cielo,
unica al cielo misura la forza;
sono flutti di cielo
bevute e spremute da un cielo
112
CA 006 003 vetta che al cielo più riesce
ciglia
FL 018 002 e dàn le stelle bàttiti di ciglia
FL 050 116 con ciglia bagnate, traspaiono
ciglio
FL 054 025 Come per vento chini fronte e ciglio
FL 063 033 siete un batter di ciglio
cìgoli
FL 043 008 in cadenzati cìgoli sommessi.
cima
FL 021 023
in cima al sentimento i vani sogni:
cime
FL 043 004
FL 060 003
l’anima oscilla le sue lente cime;
e sulle cime ferve,
cimenta
FL 002 042
cimento
Eppur qui si cimenta
113
FL 005 041 dall’urto incatenato del cimento.
FL 050 044 il tentato cimento.
cinger
FL 050 104
cinger di sé l’ignoto
cingerti
FL 001 011
E quando per cingerti io balzo
cinsi
FL 040 009 D’un così intenso amor alato cinsi
cinta
CA 007 029 una cinta lo circonda,
cinte
FL 070 014 per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi,
ciò
FL
FL
FL
FL
FL
FL
017
026
027
035
038
039
045
023
012
019
008
004
ciò che non era mai detto,
ciò che men dissi, tutto m’è vicino;
a ciò che non appaga la sua fretta;
e di ciò nel suo amor è crucciata)
dir ciò che non seppe a te dire?
ma ciò ch’essa non dice,
114
FL 043 002 vien dolorando ciò che non s’esprime:
FL 045 071 ciò che più m’assomiglia,
FL 059 007 ciò che non giunge mai ?
CA 005 051 ciò che si è sciolto in te.
ciocca
FL 001 013 un morso appena e una ciocca ho di te:
ciondoli
FL 043 022 fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto
cionno
FL 067 003
lo spazio cionno nel sole velato
cipressi
FL 050 002
aspri cipressi nereggiano:
Circe
FL 071 071 della tua isola, Circe;
circola
FL 002 016 dove circola il mondo.
FL 068 028 circola bassa nei viali,
CA 007 016 e circola, e varia
115
circonda
FL 010 017 umanità circonda;
CA 007 029 una cinta lo circonda,
circostanti
FL 028 009 fra i circostanti aspetti
città
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
003
005
010
017
021
045
068
071
008
021
007
062
025
009
025
036
ma quand’urta una città
al nuovo altar delle genti, o città
alla città vorace
della città rombante. Si lasciarono,
o lasciva città senza amore!
l’ansiosa città non avverte:
ogni città tituba curva
l’ostinata città irosa,
cittadina
FL 021 005 la crosta cittadina
FL 049 034 cittadina del mondo catenata!
cittadini
FL 034 011 quando – uccelli dei nidi cittadini –
civil
FL 021 073 civil risma di eroi:
FL 035 032 e nell’urto civil, per la vicenda
116
civile
FL 027 008
e pugna dentro alla civile lotta;
clamore
FL 050 015 Ai vicoli clamore
clamorosi
FL 070 007
e clamorosi grovigli di folle
clangori
FL 017 021 con guizzi e clangori
clivi
FL 031 003 dai clivi lambiti dal sole d’autunno
FL 031 017 Dai clivi si versa si esala dispera
clivo
FL 062 017 rupe sommersa nel clivo dei monti,
cocci
FL 005 017 rumina l’ozio, aduna i suoi cocci
117
codarda
FL 021 061 dell’ilare gente codarda
cofano
FL 053 001 In un cofano azzurro
coi
FL 027 007
e coi bravi gareggia
coito
FL 035 022
e tutto sa di coito! –
col
FL 011 028
FL 023 001
FL 042 007
FL 045 068
CA 007 011
paga col sangue, sola, la sua fede.
Col moto egual delle tue genti, o valle,
quando ci sfiora col suo molle piè!
col piede ai guazzi attento,
comunica col mare
colline
FL 070 010 delle ignare colline,
FL 070 045 da piani colline giogaie catene
collo
118
FL 004 014
sul viso e dietro il collo un far di baci
colloquio
FL 068 002 in mistico colloquio
FL 068 047 e al mistico colloquio intanto il sole,
colmarsi
FL 047 012
che dove manca vorrebbe colmarsi
color
FL 045 003
mentre senz’eco di color ignoti
colore
FL 060 033
in rilievo e colore, e n’è ghirlanda
colori
FL 017 014 e s’incendiavan i colori secchi;
CA 008 017 tutti i contorni, tutti i colori;
colpa
FL 042 018 – Di nessuno la colpa;
FL 050 079 perché la colpa
119
colpi
FL 032 013 ripiglio i colpi, gemo sotto il basto:
colpo
FL 032 002 a colpo a colpo il tràmite dei giorni,
FL 068 036 la vita dà un colpo e si squaglia
colse
FL 037 007
lo colse lieve e per le vaste braccia
coltre
FL 050 032 fra coltre e coltre con la man sugli occhi
colture
FL 070 006 per grumi di zolle e colture
combatte
FL 002 064 qui si combatte e muore:
combattenti
FL 063 066 O combattenti dell’usato giorno
combattere
120
FL 003 014 e senza combattere ammazza.
come
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
003
004
005
005
006
007
008
010
015
016
024
025
025
025
026
028
031
033
033
035
037
039
039
039
039
043
043
045
045
047
047
047
047
047
050
050
007
010
020
030
038
012
004
032
026
006
005
017
012
021
036
007
012
002
001
015
024
006
027
029
031
033
013
033
042
074
010
028
042
054
056
031
046
come alla mamma, quando è sola, il bimbo.
s’inombra come un’occhiaia,
come anello ne’ l’oro, io sono in lei.
Come alla notte non senti
ma come dal fermaglio della scotta
e rigirìo sul luogo come cane,
luce nell’aria; e ignora come sia.
– come alga dispersa in corrente,
come fiòcina a pesce in acqua accesa;
Nel silenzio, il ricordo è come gorgo
e come a noi perman l’intelligenza
come nell’occhio lo sguardo:
inconscio e ghiotto come il mio palato;
Or, come il sangue qui in me,
Come saetta ch’aria in luce stringe,
e i silenzi sonori come sciami
come l’eterna verità che in noi
come azzurro vapore
Come al respiro pieno del lago
Oh risentirci come creatura
Poi, come tuon dai tetti si disperde
del bimbo, come fior nello sterpeto
Il dolor plachi come la stanchezza
il dolor snodi come la giornata
il dolor viva come buona madre
il dolor fiammi come la lanterna
L’esser guardo come aria nell’aria
Perché sta il giorno come una deserta
ombra come di spada caduta
Rintrona in me: Come verrà domani?
Come vortice enorme
ma come t’aggrovigli
e come fiamma nell’oscurità
se come foglia in turbin si mulina
se come per ruscello all’acqua è moto
come fanciullo io t’invocava quando
doman come potrò?
121
FL 050 047
FL 050 085
FL 050 109
FL 054 011
FL 054 019
FL 054 025
FL 055 004
FL 056 005
FL 056 006
FL 056 010
FL 056 011
FL 056 015
FL 061 015
FL 062 004
FL 064 003
FL 067 023
FL 067 024
FL 068 003
FL 068 012
FL 069 029
FL 069 031
FL 070 012
FL 071 020
FL 071 038
FL 071 040
FL 071 056
FL 071 057
CA 002 007
CA 002 057
CA 002 080
CA 005 082
CA 006 007
CA 009 023
Come la pace robusta operare
Oh se la sorte come schietta lama
– Come frantumo sull’onda,
Come fui uomo e mi conobbe l’ora
feci come chi avanzi il passo stretto
Come per vento chini fronte e ciglio
e come occhio di bimbo
Come canto in melodia,
come nota in armonia,
Come vena profonda alle radici,
come pioggia feconda,
Come mamma nella fame
Poi – come all’afa d’estate,
e dissipa come riceve
l’albero, asciutto come spina, irrori:
come non fosse stata mai luce;
come non fosse mai stata la fede,
– dove è pensiero, come a noi l’eloquio,
come insetto scovato si torce:
tu sùsciti come il silenzio
operi come la morte
tentan su dal letargo come serpi
come al sereno giorno
Come, segreta mia vena,
come tramuti del dolor l’arena
Come remo alla scalmo aderisce,
come suon nell’udito s’invera,
esaudendo come una preghiera
con te come uguale,
E ti vedo levar come il mattino
getti come per abbraccio.
come chi sogni, agitato
verrà come ristoro
commosso
FL 063 024
commozïon
al commosso ricordo del lavoro.
122
FL 050 007
la commozïon dell’aria,
compagna
FL
FL
FL
FL
017
017
017
017
028 La compagna al compagno
029 il compagno alla compagna,
042 Il compagno alla compagna
043 la compagna al compagno,
compagne
CA 007 013
aiuta le compagne
compagno
FL
FL
FL
FL
017
017
017
017
028 La compagna al compagno
029 il compagno alla compagna,
042 Il compagno alla compagna
043 la compagna al compagno,
compera
FL 010 013
Ben t’applaude chi compera e smercia,
còmpito
FL 005 015 nell’ostia insapora del còmpito uguale,
compiuto
FL 043 012
senza aver nulla compiuto, il riposo.
123
comprender
FL 025 005
e il comprender oscuro,
comprendi
FL 042 015
Ma tu, ragion maledetta, comprendi
comun
FL 028 015 del comun senso, o dotti avvolgimenti,
comunica
CA 007 011
comunica col mare
con
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
003
003
004
008
008
009
010
011
014
015
017
017
017
017
017
021
003
004
009
039
041
012
016
007
029
003
003
011
020
021
038
e con alterno vigore felice
con guizzi di lucido giallo,
con suono che scoppia e si scaglia –
con un facile oblio oltre sospingo
con àlito morto il lor peso:
con àlito morto l’idea,
con lacci che non han peso né solco;
con vasti gesti d’unione
annusando con fàscino orribile
è con noi belva in una gabbia chiusa!
e il nevicato pian con tenerezza
con slanci arcuati di luce
E con turgidi muscoli
con àliti e gorghi
con guizzi e clangori
che voluttuoso salendo con gioia
124
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
021
021
021
021
021
021
021
021
023
025
026
026
030
032
033
033
034
034
036
036
041
042
043
044
045
045
047
047
050
050
050
052
053
054
054
054
055
055
055
056
056
057
057
060
014
021
034
052
057
058
069
071
010
027
008
011
005
005
006
009
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018
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014
010
003
005
001
067
041
058
032
116
121
013
003
004
007
030
002
007
017
003
008
003
008
015
con nausea intorno alle cose.
e con rimorso mi largivo e breve
con vergogna, e non trovo
ruggiti e artigli con mediocre inerzia,
con strette di mano la placida vita,
con strette di ordigni la provvida forza;
e te, con voglia, o spirito, suggello
ma giù gli sguardi con terrore, voi
con gli occhi chiari dall’imagin bruna;
con paura e dolore il presente s’incastra.
ronzano eguali con virtù diverse.
l’ombra procede con liscio fermento:
e mentre passa con veli e con piume,
o se tenace mino con baldanza
Con piè di nubi poggia il cielo in vetta
con riso di speranza.
con intrecciate vicende
con risonanti movenze,
dietro mi stringo con passo caduto,
gli alberi ondeggian con verdi richiami
con le chiome ampie di luce
fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia
con breve moto di liscio mollusco
Cos’è la vita con sue rabbie a voi
Con me in persi indicibili moti
con l’ombrella al passante
con perenne implacabil vicenda
con qual gioia mutandoti vorrei
fra coltre e coltre con la man sugli occhi
con ciglia bagnate, traspaiono
sciolgon con pace e sgomento soavi
sugge con voglia di odio e d’amore
con iridi di valli
stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito
assiduo con lo stesso tasto sordo.
questo o quello. Con la pupilla prona,
con vena sottile rinnova
Che val, primavera, con spire
che val, primavera, con avida
io vivo con voglia nel tempo;
e vil mi sembra quando con tormento
svola e discende con vispezza e amore;
così finir, con generoso squillo.
e con giro piumato si muovon le membra;
125
FL 060 017
FL 061 002
FL 061 024
FL 061 025
FL 063 047
FL 063 074
FL 066 009
FL 067 025
FL 068 019
FL 068 032
FL 069 040
FL 070 009
FL 070 033
FL 070 034
FL 070 035
FL 070 038
FL 070 041
FL 070 043
FL 070 048
FL 070 064
FL 071 022
FL 071 050
FL 071 078
CA 002 019
CA 002 026
CA 002 038
CA 002 057
CA 002 060
CA 007 017
CA 007 021
CA 008 020
CA 009 003
e il pensarlo, e con pace
con bella tempra d’anima e di carni,
e libero io sorgo con roridi sguardi
e porgo la mano con fede
per te con fresco volo io vi rimando
con la fatica vostra, o ignoti eroi!
e con aculei di bragia
oh, pura baldanza eretta con forza,
con rabbia di fischi e di bava
e improvvisa con voci e sbadigli
che irraggia invisibile sugli altri con Dio.
dal pigro disnodar con sforzi grulli
con róse pupille d’eclissi e d’assenzio,
con dure bocche in morsi di pietra,
con braccia e torsi digiuni
intorno schiomando con brividi fissi
a sbarrar rupi con strazio profondo
a vietar con angoscia suprema
con l’anima ardente nei geli costretta.
con l’anima ardente in gelida scorza,
e l’un con l’altro pare
con amor di casta ritrosia
se turbini con Dio
Con la falce nell’erba
con la falce nell’erba.
brigante di bontà con gli animali,
con te come uguale,
e tu, con lena immensa,
con le nuvole dell’aria.
non più sola con la morte.
con tutti i cuori, per tutti i giorni;
con imminenza di attesa –
conca
FL 026 001 Giù, nella conca del lago, si fonde
concede
FL 001 010 dell’ora il ferreo bàttito concede.
126
concento
FL 071 005 Non concento è di spazi
concerto
CA 002 052 del misterioso concerto.
concesso
FL 050 027 dove non è concesso titubare).
concime
CA 002 029 per vivace concime
concorde
FL 022 008 vicenda è il suon concorde d’ogni cosa.
concrea
FL 005 037
e concrea e distrugge;
concreta
FL 047 045 per la concreta verità del mondo,
127
concretezza
FL 063 073 l’immensa concretezza s’innatura
FL 071 058 la concretezza nel pensier mio calmo
concreto
FL 002 034 e più concreto quanto più divino.
FL 025 038 ma in un concreto e alterno
condizione
CA 000 000 NO Queste liriche appartengono a una condizione
conduci
FL 021 055 ben tu al fiuto del senso conduci
confidare
FL 017 030 voleva ognun confidare
confidarlo
FL 042 027
a confidarlo, o sviano nemici
confidenze
FL 054 022
confidenze nel tempo che verrebbe,
128
confini
FL 017 006 giacevan sui confini
FL 068 013 dai confini in letargo le spire
confitto
FL 054 009 ho confitto, o annidate trecce fonde:
conflagra
FL 049 005
che tripudi sul cuor della terra conflagra,
confondersi
FL 017 048
e confondersi insieme
confortare
FL 056 017
così m’è grato confortare altrui
conforti
FL 027 014
il gioir dei conforti
congegno
FL 010 036
e quanti son che, stretti al suo congegno,
129
coniamo
FL 062 024
coniamo dei nostri suggelli
conobbe
FL 054 011
Come fui uomo e mi conobbe l’ora
conosca
FL 021 049 dov’occhio non mi veda né conosca,
FL 055 016 non ha chi non conosca;
conoscenza
FL 016 001 O musica, soave conoscenza,
FL 068 044 la conoscenza del popolo eterno
conosciute
FL 006 019
FL 012 012
FL 028 017
s’amplian faccende in conosciute voci,
le prove conosciute e la natura
se nel cuore le forme conosciute
conosciuto
FL 071 066 fu bene conosciuto
conosco
FL 002 055 non vi conosco, non v’inghirlando
130
conquista
FL 050 082 se vivere è conquista,
FL 061 013 conquista in un àtomo è vinto:
FL 063 032 breve conquista vi resta:
conquiste
FL 006 024 verso conquiste ch’io non griderò.
consacrando
CA 002 082
consacrando il pensiero
consensi
FL
FL
FL
FL
002
039
045
070
057
026
030
023
rimandando i consensi più in là!
consensi abbia e richiami.
gemito chiuso in aperti consensi,
fra consensi di laghi e di fonti
consenso
FL 063 043 e per te spazia il consenso che nacque
FL 071 018 bello il consenso ampliare
consentire
FL 072 023
e consentire ti giovi.
131
consiglio
FL 042 013 non arma di consiglio
consola
FL 010 022
e i letarghi consola;
consueti
FL 006 018
consueti fragori e nelle corti
consueto
FL 045 064 e tutto è consueto
FL 054 018 non ritrovava il consueto aspetto:
consuma
FL 008 007 consuma senza fiamma
CA 001 004 ansimando si consuma.
contadino
CA 002 004 o Carlo contadino,
CA 002 077 o Carlo, contadino
contagio
CA 005 009
la donna un contagio.
132
contenta
CA 002 070
luce che si contenta
contiene
FL 025 002
che dove spazia tutto in sé contiene,
continuo
FL 011 014 del continuo aperto cammino:
contorni
FL 032 008 m’isola cieca dentro aspri contorni;
FL 060 006 nei vasti contorni volteggia
CA 008 017 tutti i contorni, tutti i colori;
contrae
FL 021 012 d’una gora, e si contrae
contrasta
FL 055 027
che l’àttimo contrasta
contrasto
FL 008 012 Romba, splende, s’inspira il contrasto
FL 014 011 intoni il vario contrasto
FL 025 001 Tragica viene a contrasto l’idea
133
FL 032 010 la santità del mondo nel contrasto
FL 034 004 l’uman contrasto,
FL 058 007 sul tufo del tempo, all’aperto contrasto,
CA 002 017 ma di verde inghirlanda ogni contrasto
contro
FL 011 023
FL 012 026
FL 019 009
FL 037 011
FL 043 023
CA 004 032
contro la noia sguinzaglia l’eterno,
contro l’ignoto male
O vanità del bene contro il male,
e per il monte, di contro al sereno,
contro la jettatura; e più si strema
e mar contro roccia,
convento
CA 005 041 e un convento in te stesso:
convulsa
FL 051 003
che si riversa convulsa.
convulso
FL 017 015
e nel convulso spazio,
coperchio
FL 045 007 quasi eterno coperchio sopra un’urna.
coperto
134
FL 071 048 Quel che, fanciullo ostinato e coperto,
copie
FL 008 035
le copie del mondo, che prima
corale
FL 023 004
il notturno corale,
corazza
FL 003 002 giù – brunita la corazza,
corda
FL 072 014 nel fermar la prima corda:
coro
FL 047 061 Voce a un coro, stelo a un fiore,
corolla
FL 025 014 dall’accesa corolla dei sensi
corona
FL 010 029 chi ferve di speranza e si corona
FL 063 023 una corona votiva
135
CA 002 005 dove in corona dall’alba alla sera
corpi
FL 036 017 dai corpi smilzi il vuoto delle teste:
corpo
FL 010 039
FL 019 004
FL 031 016
FL 052 003
FL 052 028
CA 008 012
CA 008 014
S’avvien che forma in noi rimanga al corpo
il corpo mi titilla in calor unto.
forte corpo senza amplesso.
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
se erige il capo, se regge il corpo;
se leva il corpo, se eleva il capo;
corpulenza
FL 067 001
Tutto in grave volume è corpulenza:
corre
FL 015 007 che mentre in fiume corre si ritorna;
CA 004 019 a chi più corre sul tonfo,
corrente
FL
FL
FL
FL
FL
005
008
035
047
052
061
032
002
033
016
la tua fresca corrente!
– come alga dispersa in corrente,
quasi in corrente acqua pura e immonda,
ho un fluir di corrente.
il succhio della corrente
136
correvo
CA 002 009 A te correvo già felice:
corrono
FL 051 005
corrono intrisi filari di piante,
corrusco
FL 043 001 In un diffuso vespero corrusco
corsi
FL 034 029 nel tinnir luminoso dei corsi.
FL 069 007 e le pietre dei corsi
corso
FL 005 057
FL 012 041
FL 036 032
FL 047 024
CA 007 032
del suo corso irrompente,
per il corso che pullula luci;
del vivido corso immortale:
meta è ovunque, ovunque corso:
nel mister del proprio corso –
corti
FL 006 018
cortili
consueti fragori e nelle corti
137
FL 014 002
che per le strade e gli alberi e i cortili
cortine
FL 024 019 per la notte che stringe le cortine
corto
FL 017 055
S’annidò il cielo corto,
Cos
FL 044 005 Cos’è la vita con sue rabbie a voi
FL 047 048 cos’è il lamento mio
cosa
FL 002 008
FL 007 006
FL 008 016
FL 017 012
FL 018 007
FL 022 008
FL 025 055
FL 041 019
FL 042 009
FL 042 016
FL 045 060
FL 050 040
FL 070 060
CA 002 002
CA 003 005
CA 005 013
CA 005 056
CA 005 057
CA 008 006
D’ogni creata cosa io son la vita,
che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno
cosa ma è spirito e cielo,
si sforzava ogni cosa violenta
ogni cosa s’intende
vicenda è il suon concorde d’ogni cosa.
labile cosa del tempo
e trar cosa
eri una cosa per me sciolta in me:
ogni cosa; e per te dico
alle vetrine chiedo cosa io sia,
e di ciascuna cosa il ben ritrovi
ogni cosa intendendo oltre aspetta
e l’amor mi pareva umana cosa,
Io non so che cosa sia,
Qualunque cosa tu dica o faccia
Eppure la cosa capita
non redime la cosa sofferta;
ogni cosa è ferma,
138
coscie
FL 017 016 dalle coscie dei monti
coscienza
CA 005 020 sta la coscienza spietata
cose
FL 005 029
FL 009 008
FL 010 049
FL 021 014
FL 025 056
FL 034 019
FL 038 015
FL 043 046
FL 045 029
FL 047 079
FL 050 100
FL 051 013
FL 060 016
FL 063 044
FL 069 026
CA 006 008
e propiziare le cose?
l’estasi delle cose, e in me si accorge.
delle fuggevoli cose,
con nausea intorno alle cose.
fra labili cose, io sia:
a foggiar cose e pensieri
n’andammo; il variar delle cose
le cose, mentre autunno pioggia versa
incomprensïon di cose vicine,
le cose bàttono i denti
delle cose nel senso).
oh il variar delle cose ch’io guardo,
divino è l’esser fra cose che sono
inavvertito agli uomini e alle cose,
quando vita si sdraia alle cose,
al senso delle cose.
così
FL
FL
FL
FL
FL
FL
005
006
012
025
029
040
040
030
031
008
017
009
vorrei così che l’anima spaziasse
ma così, cieco e ignavo,
o mamma, così mamma
Non così promettesti, fanciullezza!
La faccenda così prosegue a vivere
D’un così intenso amor alato cinsi
139
FL 042 030
FL 042 031
FL 042 032
FL 043 026
FL 056 017
FL 057 007
FL 057 008
FL 058 010
FL 062 011
CA 005 016
CA 005 048
CA 007 031
CA 008 023
Così l’attimo va,
così sfiorarsi e partire,
così due cuori si lasciano:
ch’or parletico soffre: così tanto
così m’è grato confortare altrui
Cader così vorrei dietro il mio cuore;
così finir, con generoso squillo.
s’invera e trapassa così.
così dalla riva per l’acque in spiraglio
E così tutto rimanda
Così vorresti lontanar le ore
Così il fiume torna ancora
così la tròttola aspira
cosparga
FL 072 003
altri cosparga i semi,
costretta
FL 070 048
con l’anima ardente nei geli costretta.
costretto
FL 043 024
lo spirito nell’àncora costretto.
costringi
FL 045 057 perché costringi ad amarti?
costrinsi
FL 063 041
la mia forza costrinsi all’altrui forza,
140
costume
FL 010 034 nell’ansietà del costume
cova
FL 010 032 o l’amore dimentico cova.
covate
CA 002 016
tessendo siepi in giro alle covate,
covi
FL 035 040 un sonno covi di polvere e sete.
covo
FL 032 009 o se gioioso su dal covo afflitto
FL 051 008 e giran nel covo sommersi;
cozzo
FL 029 008 nel cozzo de’ scabri doveri
crea
FL 016 009 Virtù ti crea che non par segreta,
FL 025 003 e la natura che senza me crea.
FL 035 014 e il mondo eccelso crea.
141
FL 039 030 che rovinando crea l’indomani,
FL 047 044 mentre si crea il creatore Iddio
FL 058 008 s’infrange e si crea
creando
FL 054 003 dove creando nostra sorte emana,
crear
FL 009 014 quanta bontà ci volle a crear noi,
creasti
FL 050 112 di te creasti e non parve.
creata
FL 002 008 D’ogni creata cosa io son la vita,
creato
FL 026 014 il creato, protesa in su la bocca;
creator
FL 065 007
creatore
il ragno creator che ti tessé,
142
FL 047 044
mentre si crea il creatore Iddio
creatura
FL 033 015 Oh risentirci come creatura
FL 062 006 la creatura di ventiquattr’ore;
creature
FL 028 005 s’acquietan nel torpore le creature.
FL 070 030 di fuggenti creature,
FL 071 011 e piante e creature
creazion
FL 025 017 oh creazion d’un mondo
creazione
FL 002 035 Slancio di creazione,
crede
FL 025 059
tacita guida a chi crede.
credeva
FL 025 048
credo
io credeva morir per natura
143
FL 043 020
tenace, e insiem non credo alla speranza.
crepolio
FL 026 019
e va nel tenue senso un crepolio
cresce
FL 013 006 che cresce, se più dà!
FL 025 051 mi cresce a dispetto più bella!
CA 006 001 Se Dio cresce
cresta
CA 002 040 che tra zampa e cresta
cristallo
CA 005 019 Quasi specchiante cristallo
Cristo
FL 032 014
Cristo ha ragione e Machiavelli vince.
croce
FL 045 053
croci
avranno portato la croce.
144
FL 005 043
si perpetua, e le sue croci
croia
FL 036 007
la schiavitù croia dei carri pesanti;
crolla
FL 011 006 si crolla fumida e viene
FL 021 032 in un scuoter di sonno che crolla
crollava
FL 063 046 ogni fede crollava la noia;
crosta
FL 021 005
la crosta cittadina
crucciata
FL 035 019 e di ciò nel suo amor è crucciata)
cruda
FL 069 015 della cruda grondante tua striglia,
crudel
145
FL 071 065 – crudel tristezza nel vivere baldo –
crudele
FL 010 041 dove sarà nel tramutar crudele
cruna
FL 023 016 filtra il cielo e sorveglia da una cruna.
cuce
FL 015 011
e un vel d’argento serico gli cuce,
culla
FL 005 042 Se l’uom tra bara e culla
FL 012 024 in un senso di culla
FL 044 011 càntati la canzone della culla
CA 005 062 si ode vagire una culla,
cullata
FL 033 014
la terra cullata riceve.
culmine
FL 061 010 né culmine è sì bello
CA 006 012 sul culmine del mondo.
146
cuneo
CA 005 025
C’è un cuneo nel cuore,
cuor
FL 002 012
FL 012 023
FL 020 002
FL 021 030
FL 026 024
FL 038 012
FL 040 014
FL 042 039
FL 049 005
FL 049 010
FL 050 064
FL 050 088
FL 062 015
FL 063 026
FL 065 008
CA 005 068
il cuor beatamente è un rapimento
a lei che il cuor ci veglia e la movenza
cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami:
se, primavera, il mio cuor generoso
e per l’amante cuor nulla è mistero.
l’intenso tuo cuor, e il sorriso
un cuor che non aveva più dolcezza.
e un non so che nel cuor torvo accoltello
che tripudi sul cuor della terra conflagra,
che strizza ferite sul cuor della terra,
oh nel cuor sentimenti
Insonne cuor che fuggi dove agogni
notte succhiata dal cuor dei tramonti,
il mio cuor è la specie del luogo,
il generoso mio cuor che ti ordiva,
Il cuor che nell’uomo
cuore
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
008
013
013
013
014
017
021
028
031
039
039
041
041
043
023
027
007
009
011
012
053
042
017
007
009
066
003
023
035
vorrei palesasse il mio cuore
rosse di un cuore spezzato;
Quando si nutre il cuore
quando s’accende il cuore
quando s’eleva il cuore
della carne e del cuore
mentre ogni cuore sciupava
per morder cuore e cervello su te,
se nel cuore le forme conosciute
la voce mi pàlpita in cuore;
ma qui c’è un cuore e vorrebbe
oh voce risorgi dal cuore di ognuno:
che nel cuore
nel mio cuore
e se il cuore mi esulta, a me più certa
147
FL 050 038
FL 057 007
FL 063 058
FL 067 002
FL 067 021
FL 071 013
CA 001 005
CA 002 072
CA 003 013
CA 005 025
CA 005 072
la via buona del tuo cuore, o mamma!
Cader così vorrei dietro il mio cuore;
ma un vasto cuore intero
la carne floscia sul cuore lordato,
il cuore non tenga su in alto,
una dolcezza è il cuore.
Ma raccolgo e in cuore serbo
e quando il cuore è sazio,
cuore a cuore, voce a voce –
C’è un cuneo nel cuore,
Se tu non issi a bandiera il tuo cuore
cuori
FL 005 033
FL 039 010
FL 042 032
FL 050 020
FL 068 035
FL 070 021
CA 005 002
CA 008 020
per aroma, e schianto ai cuori?
altri cuori trovare;
così due cuori si lasciano:
chiude finestre e cuori,
d’oro sui vetri e nei cuori;
per cuori rudi e boschi e salvi pascoli
trincee fonde dei cuori –
con tutti i cuori, per tutti i giorni;
cupe
CA 007 015
acque cupe e acque chiare;
cupi
FL 014 008 bùssano i timpani cupi,
cura
FL 027 018
il divenir tremendo che non cura
148
curva
FL 023 006 Qui, nella tana è curva
FL 068 025 ogni città tituba curva
curvando
FL 059 015
ti van curvando il dorso
D
FL
FL
FL
FL
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FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
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002
002
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004
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021
021
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013
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011
017
042
020
013
D’ogni creata cosa io son la vita,
d’infinita adesïone,
d’affollate faccende in tormento:
d’amor che mi seconda il passo lento
d’amante donna in carezze fugaci,
d’inesausto rigoglio,
fanghiglia d’acqua sorgiva:
torpor d’àttimi lascivi
che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno
d’amorosa bontà freme anche il lento
palpata da un sogno d’incubi,
con vasti gesti d’unione
ecco per te la merce rude d’urti
all’aspro rullare d’acciaio
a lei che, triste d’aver troppo, volle
d’ogni pàlpito vero,
e un vel d’argento serico gli cuce,
d’intorno, aperte le magiche porte,
d’un caldo umido vento
passi d’argilla e per le reni vuoto
d’una gora, e si contrae
vicenda è il suon concorde d’ogni cosa.
e fuma d’ombre al nido delle stalle.
e va nell’aria un dir d’avemmarie,
oh creazion d’un mondo
(vapore sull’acqua d’inverno):
d’aria che a galla su per l’acqua levi;
fra donne d’eternità gaia
149
FL
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031
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060
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002
015
028
029
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017
035
040
042
039
dai clivi lambiti dal sole d’autunno
baleno d’oro non giunto al guizzo,
d’ora in ora al meriggio,
per infiniti sensi d’aiuto
d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio.
d’un dèmone bigio
malizia d’amore velata
d’abissi e vertigini
d’una voglia di pianto; ma negli occhi
D’un così intenso amor alato cinsi
ero il trillo d’una fonte
ero il soffio d’una valle
ero il volo d’una nube
il lamentare d’un vascello morto
E’ l’ansietà d’una gioia smarrita
e brevità d’effetto,
senza illusione d’uscir fuori;
che sguazza fanghiglia d’autunno
che spezza ghiaccioli d’inverno
nell’ascoltare il passo d’un fantasma.
Forse d’Italia negl’impeti immensi
d’inferocire,
l’inganno d’ingannare,
sussurro interior d’armonie
sugge con voglia di odio e d’amore
tra baleni d’acciaio,
passeggier scavi d’intorno. Io non penso,
non ci guardammo; e amor era d’intorno
Fra quattro mura di libri e d’ombre,
e un rider sento d’uomini e di donne
Fuor delle nubi d’ebano e amianto
Tutto par d’usignolo,
Per un volger saliente lungo d’onda
con bella tempra d’anima e di carni,
Poi – come all’afa d’estate,
feconda d’amore,
mi levo torso d’eroe
che un vortice d’api dorate
e in saliva d’ebbrezza spenta,
quanto il virar d’una rondine
d’oro sui vetri e nei cuori;
superba d’errore e di male,
e, mosche d’inverno, intanto cadon morte!
ma splendono d’un balenìo
150
FL 070 016
FL 070 017
FL 070 033
FL 070 036
FL 070 055
FL 070 058
FL 071 017
FL 071 033
FL 071 041
CA 002 050
CA 004 024
CA 005 033
CA 005 076
CA 008 010
CA 009 017
in torpor d’opere e trastulli;
dal soprassalto d’aquile e farfalle
con róse pupille d’eclissi e d’assenzio,
per cave rovine d’abissi
effimera d’orme e di voci
di spregio, d’invidia, di voglia,
e il guizzo d’ogni punto;
se d’intorno per noia
in un vigor d’oceano,
fèrvere d’api:
e incontra lo spettro d’un fondo;
in un mignolo d’aria.
La giornata d’oggi è sola,
e scorge intorno, vede d’intorno ;
verrà d’improvviso,
da
FL 001 019
FL 007 005
FL 008 023
FL 012 032
FL 017 001
FL 017 046
FL 022 009
FL 023 016
FL 024 023
FL 025 041
FL 027 001
FL 051 021
FL 053 006
FL 054 006
FL 062 002
FL 070 045
FL 070 065
FL 071 052
CA 000 000
CA 004 029
CA 005 064
CA 007 010
pur vorrei maturar da radice
Da fonti aperte nasce il sentimento
palpata da un sogno d’incubi,
da non poterti sapere!
Da tutto l’orizzonte
e passar da ogni varco
Allor, sorto da ignote
filtra il cielo e sorveglia da una cruna.
da fanale a fanale sbadiglia
Da te nascendo vano sfumo via,
E’ di me parte un uomo da lavoro
quel che da lungi m’invita,
da inanellare e far mia!
ma il pensiero da sé batte un ricordo
da cieli e da terre ribeve
da piani colline giogaie catene
da sola respira il tremendo suo bene.
ora da uomo mantengo e ne son certo
EO (da un Frammento 1914)
bevute e spremute da un cielo
Fuga da un vuoto vicino
da chi vive e da chi muore:
151
dà
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
003
013
035
041
043
045
055
068
068
007
006
013
018
044
055
006
029
036
campi e ville, e dà battaglia;
che cresce, se più dà!
che dà salvezza donde più s’uccide;
dà per vincer la fortuna
che dà non lieto non triste dolore:
dà infine un luogo ove stare;
e dà i riccioli al vento.
dà lucciconi ai canali;
la vita dà un colpo e si squaglia
dagli
FL 005 049 e dagli àtomi ai soli si marita
FL 040 011 dagli altri vivi più non mi distinsi;
FL 067 014 rigurgitano dagli sbocchi
dai
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013
dai fianchi al sommo iridava
dai passi che leva e che sferra
Dai voli torvi di sogni la notte
dai clivi lambiti dal sole d’autunno
Dai clivi si versa si esala dispera
per l’aria dai camini
Poi, come tuon dai tetti si disperde
dai corpi smilzi il vuoto delle teste:
dai carri nei mozzi sonanti;
l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami,
radiose pupille dai muri alle soglie
Erra dai vetri lo sguardo,
E tu, notte che dai parvenza al rito
Dimmi, passante dai tristi occhi belli,
Dimmi, passante dai tristi occhi belli ,
dai pascoli al lago che guarda
dai tronchi ai rami ascende;
dai confini in letargo le spire
152
dài
CA 003 004
CA 003 015
e non dài malinconia.
e non dài malinconia.
dal
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062
026
ma come dal fermaglio della scotta
dal buio delle sue voglie, l’offesa
Via dal tuo spazio assorto
dal pensiero la vita.
dal buio rombo profondo
ma la sera, dal senso brutale,
dal tedio astioso di male
dai clivi lambiti dal sole d’autunno
o se gioioso su dal covo afflitto
che nei millenni trasse l’uom dal bruto,
e fuggir dal fiato e dal piede
che trae dal penar la sua speranza,
che dal nostro il cammin svela degli altri.
dal libero vol delle sfingi celesti
oh voce risorgi dal cuore di ognuno:
se dal tuo amore ci dilunghi e attrai
ma spia dal fondo e si trae
e dal cielo che immoto
dal becco gli esce in un ultimo trillo.
e profetar dal mondo
nell’eco ronzante dal basso
notte succhiata dal cuor dei tramonti,
e sugge dal tormento
Dal sotterraneo incubo,
Dal grosso e scaltro rinunciar superbo
dal pigro disnodar con sforzi grulli
tentan su dal letargo come serpi
dal soprassalto d’aquile e farfalle
invocan dal più fier dei loro monti
sotto, dal vano dell’aria la terra
dal basso che ignora all’alto che spoglia,
dal piede inestricabil di catene,
e non uscì dal pertugio
153
FL 072 017
CA 002 015
CA 002 058
CA 004 013
CA 005 055
che dal giorno affaticato
la campagna che va dal piano al monte
verso la fiamma che dal sasso
le vive dal tutto
per sollevarsi dal suolo.
Dall
FL 003 001
FL 005 024
FL 005 025
FL 005 041
FL 005 048
FL 012 003
FL 014 027
FL 015 019
FL 016 011
FL 023 010
FL 025 014
FL 052 022
FL 055 020
FL 059 003
FL 063 011
FL 063 019
FL 063 059
FL 063 076
FL 070 025
FL 071 039
CA 002 005
CA 009 001
Dall’intensa nuvolaglia
dall’irrequieta parvenza
dall’incessante partenza
dall’urto incatenato del cimento.
Se van dall’universo eterne voci
e per le case dall’occhiaia strana
o vagheggiando dall’alto
tocche saranno dall’arcana morte.
dall’universo a rivelar la meta:
con gli occhi chiari dall’imagin bruna;
dall’accesa corolla dei sensi
dall’ànsito delle officine
Dall’incessante via
chieder dall’urto profondo
dall’ascensïon dei tronchi
In voi e in me. Dall’opera
che toglie dall’ora di tutti
dall’infeconda nuvolaglia premi
dall’assalto impennato in tormento
dall’inedia del giorno t’alimenti;
dove in corona dall’alba alla sera
Dall’imagine tesa
dalla
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FL
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002
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018
006
002
e su dalla natura l’indistinto
scatenate cavalle dalla pugna
uscirà dalla nostra rovina.
le mete non raggiunte dalla vita,
dalla testa dei borghi
dalla campana: e silenzio indi vive;
oggi il cielo dalla terra:
154
FL 023 023
FL 036 023
FL 061 012
FL 061 019
FL 062 011
FL 065 001
FL 066 001
CA 001 003
dalla terra esce un fantasma,
e dalla lor scontentezza
Ma repentino, dalla spaziante
dalla inerzia sconvolta, affiorar sento
così dalla riva per l’acque in spiraglio
Dalla tua nicchia, alla mercé
Dalla razzante pendice
che inseguita dalla gente
dalle
FL 005 012
FL 017 016
FL 024 012
FL 050 017
FL 055 024
CA 007 012
ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case
dalle coscie dei monti
dalle occhiaie dispera
un passo, un nome, e tonfi dalle case
dalle pagine ingombre, ottenebrato
e vien dalle montagne:
Dàmmi
FL 050 039 Dàmmi ch’io vada lieto la mattina
FL 050 042 dàmmi che a sera il tornar non sia spento
dàn
FL 018 002
e dàn le stelle bàttiti di ciglia
danza
FL 043 018
il sangue nella plastica sua danza;
dare
CA 005 053 per dare peso al volo,
155
dato
FL 060 023 se n’è dato esser tale:
FL 071 051 che dato non avrei per mille cialde,
dava
CA 002 048
l’aria dava la stura
davi
FL 005 032
se per i fiori davi pietre e fumo
de
FL 006 027 ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno
FL 029 008 nel cozzo de’ scabri doveri
dea
FL 002 029 – dea amica, non amante –
declini
FL 044 012
mentre declini giù.
declivo
FL 047 020
e fruga di lavori il suo declivo,
156
degli
FL
FL
FL
FL
010
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039
062
046 degli uomini accigliati?
018 degli uomini e del mondo
034 che dal nostro il cammin svela degli altri.
008 degli altri si leva signore,
degno
FL 043 025
Fui certo un tempo qualche eroe degno
dei
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029
e melodiavi i bàttiti dei polsi,
il grido delle macchine e dei lucri
Per l’acre fluire dei minuti
Quassù quassù, fra il suonar dei campani
al trabalzante stridere dei freni,
nel labirinto dei giorni
o beata dei bimbi
O pioggia dei cieli distrutti
dei sogni e della luce
dalle coscie dei monti
al gran seno dei piani,
dalla testa dei borghi
dei monti limpido, e origlia.
preda tutto dei casi, nel viaggio
per l’umido giro dei monti
quando l’aroma dei sogni alitava
dall’accesa corolla dei sensi
il gioir dei conforti
che dove è la violenza dei più forti;
a colpo a colpo il tràmite dei giorni,
l’ironico sorriso dei saluti!
mentre in disparte l’umiltà dei vinti
quando – uccelli dei nidi cittadini –
nel tinnir luminoso dei corsi.
157
FL 035 003
FL 036 006
FL 036 007
FL 036 015
FL 036 043
FL 044 001
FL 047 007
FL 050 018
FL 052 023
FL 053 002
FL 054 035
FL 060 041
FL 062 015
FL 062 017
FL 062 024
FL 063 011
FL 063 012
FL 063 020
FL 063 021
FL 068 001
FL 068 043
FL 069 007
FL 070 020
CA 005 002
dei secoli l’errore
l’ignava sloia dei rari passanti,
la schiavitù croia dei carri pesanti;
dei ragazzi di scuola,
dei ragazzi di scuola,
O dei grilli in cadenza solitaria
la voce dei bimbi si lagna,
nel brillar dei camini;
al precipite strappo dei treni
traluce la gemma dei monti
gli amanti al piede dei misterïosi
dei salici, in riflessi di pendìo.
notte succhiata dal cuor dei tramonti,
rupe sommersa nel clivo dei monti,
coniamo dei nostri suggelli
dall’ascensïon dei tronchi
al volo adorante dei rami
dei mesi io mi ristoro
per la remota quiete dei campi;
Nel terso gravitar dei mondi insonni
Ma su, nel terso gravitar dei mondi,
e le pietre dei corsi
invocan dal più fier dei loro monti
trincee fonde dei cuori –
DEL
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017
035
DO DEL
– sirena del tempo –
passïone del mondo,
nel giogo del tempo; e rivivi
del travaglio si sfa;
nell’ostia insapora del còmpito uguale,
Sortilegio del tempo
del prodigioso essere
la vanità del tuo sforzo,
dall’urto incatenato del cimento.
del suo corso irrompente,
certezza ineluttabile del vero,
dell’uomo, del mondo, di Dio;
che par l’infinito ma è linfa del giorno
le copie del mondo, che prima
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013
per la sequela del tempo,
nell’ansietà del costume
del continuo aperto cammino:
mi fan del sentimento un desiderio
della carne e del cuore
al marcio del tempo le nari chiudete
del male è il bene più forte.
O vanità del bene contro il male,
il terrore del mal che m’infosca
ben tu al fiuto del senso conduci
nel caldo umidore del vento
sotto il ghigno del cielo,
forme: e gioisce del suo ritmo umano.
del parentado accolto,
nel frantumo del giorno,
nel vento del mio prato;
il mucchio del passato,
del tuo vortice eterno.
paga blandizie del senso,
labile cosa del tempo
ma nell’urto del piccolo piede
Giù, nella conca del lago, si fonde
del presente s’incita e la gazzetta
odio l’usura del tempo
del comun senso, o dotti avvolgimenti,
degli uomini e del mondo
sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito
del suo piacere; e inconscio ricrea
del mondo le specie e l’idea.
la santità del mondo nel contrasto
Come al respiro pieno del lago
nel tepore sano del placido flutto,
negl’incensi del fumo
per l’urto rotto del cavallo stanco
dentro l’arsura del cammino bianco
del losco sfasciume.
del vivido corso immortale:
del soavissimo fiume
del mio nume che s’immola
del bimbo, come fior nello sterpeto
nel trepido solco del labbro
sembrava il piacer del tuo viso:
è dove manca la gioia del mondo.
del ragionare altrui, dentro mi strinsi
159
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sópra l’estasi del mondo,
e il pensiero del poi.
furore accende il vagheggiar del segno,
la bontà torna del docile viaggio?
plaghe del cielo a una spiga di menta?
del mondo e ritorna ad un tratto
sfumatura del nulla;
arrisa scintilla del moto
Fra il caldo velo del sonno
del semiaperto mattino:
Or non più la viltà del mistero
oh saldo amor del presente
per la concreta verità del mondo,
al biancor spento del lago;
Grillo del focolar
grillo del focolar
Grillo del focolar
grillo del focolar
che speranze nell’occhio del cielo divampa
che schizza veleno nell’occhio del cielo
del sogno disperso,
del grande destino,
cittadina del mondo catenata!
del grand’umido abbrunire;
l’ingenuità del senso.
la via buona del tuo cuore, o mamma!
le lucciole del mistero
l’illusione del mondo,
il fluido del moto
l’impeto del vapore
sullo scatto del lavoro,
all’ebbrezza del sole e del vento?
e del sangue di tutti è il mio polso.
quasi è di belva alla vista del pasto
la rauca furia del mare;
sul tufo del tempo, all’aperto contrasto,
la labile storia del mondo,
del sogno e della vita
irraggiare del sol nascosto ancora
e nel fil del suo sguardo ha l’universo;
goccia indistinta nel grido del mare,
al commosso ricordo del lavoro.
il mio cuor è la specie del luogo,
nel grande andar del mondo.
160
FL 063 036
FL 063 048
FL 063 069
FL 066 019
FL 066 025
FL 067 016
FL 067 019
FL 068 008
FL 068 044
FL 069 024
FL 069 028
FL 069 034
FL 070 042
FL 070 049
FL 071 003
FL 071 015
FL 071 039
FL 071 040
FL 071 069
FL 072 022
CA 002 052
CA 004 018
CA 004 025
CA 005 027
CA 005 043
CA 005 071
CA 006 012
CA 007 032
CA 009 022
del sangue quotidiano;
l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo,
nel sangue del vostro destino:
e schiava del tempo che giova
del buffo suo stato:
Se tra le nubi del giorno,
se nel varco del tempo,
Al saettar del suo rapito sguardo,
la conoscenza del popolo eterno
del rinnegato bene;
ci sembra spontanea purezza del vero,
chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
verso gl’inviti del mondo,
Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco
goda in sé del proprio canto
nella maglia del tutto
dall’inedia del giorno t’alimenti;
come tramuti del dolor l’arena
del trasmutabile giorno,
odi il senso del tuo mondo:
del misterioso concerto.
ebbrezza del salto
innumerevoli gocce del mare
perché si teme il getto del sangue.
del mondo che ha in disprezzo.
e fa del presente una tomba.
sul culmine del mondo.
nel mister del proprio corso –
del suo e mio tesoro,
deliba
FL 010 027 e forse in quiete oppiata ti deliba,
FL 068 045 deliba l’Inutile,
dell
FL 001 010 dell’ora il ferreo bàttito concede.
FL 006 016 dell’indifferente vita,
FL 007 012 dell’universo una vita profonda.
161
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dell’uomo, del mondo, di Dio;
dell’opera intensa tenace;
al segno divino dell’essere,
nella fiala soave dell’estro
l’ilarità dell’àttimo raggiunto,
dell’anima che pensa,
dell’ilare gente codarda
nel languor sciolto dell’estiva sera;
sul lacrimar dell’ombre
al presagio lucente dell’ebbrezza,
dell’immortal vicenda,
dell’ultimo balen che il sol perdette;
dell’universo si fa vita e morte!
Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante
dell’astuta avidità:
dell’ultime officine,
dell’osteggiata bontà!
dell’implacata ansietà
l’attesa dell’invito;
dentro il bagnato alitare dell’aria
dell’affollata solitudine!
dell’acqua che fugge,
che la vittoria dell’estate assalta
dell’ebbra fantasia;
la commozïon dell’aria,
lo smarrimento dell’ora,
dell’intensa ampiezza quieta,
la trama dell’onda incastona
sull’àttimo dell’oro
dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi
dell’anima alle rive ?
Per l’aria sorgiva dell’alba
quando a specchio dell’acqua
che dell’amato si avveda;
dell’invisibile amore
dell’immortal ritorno,
Il mio passo è la traccia dell’erba,
O combattenti dell’usato giorno
dell’aria, scrina l’inganno,
la trasparenza dell’eternità –
osannano o impiccano al cenno dell’Utile:
dell’avide giogaie,
Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco
sotto, dal vano dell’aria la terra
162
FL 071 019 dell’intimo destino,
FL 072 021 che fa chicco dell’immenso,
CA 002 037 mago dell’impazienza,
CA 007 017 con le nuvole dell’aria.
della
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nel vortice m’esalto della lotta
ma come dal fermaglio della scotta
Della mia carne si veste e si cela
l’interno paragon della certezza?
della notte, che appena laggiù schiusa
dei sogni e della luce
della carne e del cuore
della natura balzata su,
della città rombante. Si lasciarono,
accomuna il mistero della sorte
o vanità della gloriosa altezza,
della turba pilotai;
mi saettassero fuor della bocca
tronfi bastardi della primavera,
nel vuoto della sera
siate più vivi della mia carne sciocca;
bàttito volge della sua giornata;
la vanità della superbia dotta,
Leggiadro vien nell’onda della sera
Al vizzo sen della parola trema
càntati la canzone della culla
a me il terror della vita e il rimorso.
che tripudi sul cuor della terra conflagra,
che strizza ferite sul cuor della terra,
terror della vita, presenza di Dio,
Fuor della bruma, per campi e fossi
Oh il variar della vita ch’io sento,
il succhio della corrente
la verità della vita
nell’amor della gente mi paleso:
del sogno e della vita
della sua traccia preferita, va.
e sciocche, le genti della gran plebaglia
succo infinito della sorte;
della sua traccia preferita, va.
163
FL 069 015
FL 071 071
CA 002 043
CA 002 067
CA 002 068
CA 005 005
della cruda grondante tua striglia,
della tua isola, Circe;
Ghiotto della mia fame,
l’astro della mensa,
il sol della polenta
in virtù della zuppa –
delle
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nel simular delle sale,
al nuovo altar delle genti, o città
O risuonar delle valli
il grido delle macchine e dei lucri
l’estasi delle cose, e in me si accorge.
dal buio delle sue voglie, l’offesa
delle fuggevoli cose,
nel bivio delle stagioni
al tocco delle nubi
delle imagini vere la più bella
ai nervi delle strade,
nel senso delle voci
Col moto egual delle tue genti, o valle,
e fuma d’ombre al nido delle stalle.
fra il varïar delle braci
sul vago ordir delle pendici perse,
che stanco dirada l’ardor delle fronde
al tornar delle genti io son sconfitto;
tra il brulicar delle forme
dai corpi smilzi il vuoto delle teste:
n’andammo; il variar delle cose
dal libero vol delle sfingi celesti
che nel verde delle sponde
Voce, il ruscello delle tue campane
chioma, il cespuglio delle calde trecce
e lo stesso mister delle serene
e il vario aspetto delle note forme
delle cose nel senso).
oh il variar delle cose ch’io guardo,
dall’ànsito delle officine
Fuor delle nubi d’ebano e amianto
delle schiave pianure,
delle ignare colline,
164
FL 070 026
CA 002 006
CA 002 034
CA 004 007
CA 004 028
CA 005 012
CA 006 008
CA 009 024
delle tragiche catene
nel vasto sole delle estati brevi
delle piante natali;
E il mare non sa delle gocce,
incolmabile mar delle gocce
si fa guanciale delle ore tue.
al senso delle cose.
delle mie e sue pene,
dello
FL 037 015 poi, sotto il gravar morto dello strazio
dèmone
FL 036 004 d’un dèmone bigio
FL 036 028 l’arso dèmone bigio?
FL 047 068 nume o dèmone orrendo:
denti
FL 021 040 Oh, se avvelenati denti
FL 047 079 le cose bàttono i denti
dentro
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ma dentro fa paura.
ma il ritmo dentro chiudevi
Dentro il meriggio stanno alberi e scogli
che giaccion dentro, arcano
Il fato di ciascun è dentro al mio,
son dentro nella vita;
e pugna dentro alla civile lotta;
m’isola cieca dentro aspri contorni;
dentro l’arsura del cammino bianco
del ragionare altrui, dentro mi strinsi
165
FL 041 002
FL 043 032
FL 044 003
FL 045 070
FL 047 006
FL 049 012
FL 056 018
CA 005 014
CA 005 035
CA 007 028
CA 008 024
dentro un nulla illeggiadrito
se dentro animi il mondo e fuor non sai?
dentro il bagnato alitare dell’aria
l’ansietà dentro aggroviglia
dentro le case sul materno grido
tu stringi le forme che dentro
mentre rotolo dentro.
c’è un grido dentro:
ma dentro fa ingorgo,
dentro l’oasi feconda
dentro l’amore, verso l’eterno.
deposto
FL 067 006
imagine, fondiglio non deposto,
deriva
FL 038 014 distratta. Poi lenti a deriva
deserta
FL 043 033
Perché sta il giorno come una deserta
deserte
FL 028 001
Per le deserte strade alla campagna
deserto
FL 049 016 indefinito e deserto
CA 007 001 Sotto il deserto
CA 007 022 Ma di fuori sta il deserto
CA 009 012 più che un deserto
166
desiderio
FL 002 017
FL 009 006
FL 012 013
FL 035 009
FL 045 020
FL 050 090
CA 007 030
Tu fosti e sei il desiderio mio
al desiderio il cielo azzurro porge;
mi fan del sentimento un desiderio
e mentre il volgo in desiderio occhiuto
il fremito ci strinse il desiderio
angusto pare al desiderio il mondo;
e fa suo il desiderio.
desio
FL 060 040 giù sprofonda il desio
desta
FL 029 005
e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi,
destar
FL 026 015 per non destar chi dorme, più leggera
destin
FL 005 047 questo è cieco destin che si trastulla?
FL 021 050 e lieto fosse il destin nuovo al sole!
destino
FL 001 024 nel suo ritmo l’umano destino,
FL 002 043 il sublime destino:
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l’uman destino vincola le mani
onnipossente a scaltrire il destino,
foggia maggior destino
al destino e lo spinge:
del grande destino,
nel sangue del vostro destino:
dell’intimo destino,
desto
FL 047 003 nel pensier io mi desto
detti
FL 008 018
irrorante nei gesti e nei detti
detto
FL 017 045
ciò che non era mai detto,
deve
CA 009 014
ma deve venire,
di
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EO causa di lor vita – batteranno il grano.
un morso appena e una ciocca ho di te:
l’aria di chi respira
Slancio di creazione,
con guizzi di lucido giallo,
vortice fresco di gemme, e rosato
sembra il ciel una guancia di bambino.
di vaghissime forme in abbandono
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sul viso e dietro il collo un far di baci
o di nuvole e vento
son legno di un tronco immortale
e immemore di me epico arméggio
mentre è violenza di strade
e divisa vicenda di case,
dell’uomo, del mondo, di Dio;
di vene per chioma,
rosse di un cuore spezzato;
e il canto lungo di un prono bifolco,
di vita senza razza;
chi, di sé ghiotto nell’anima lercia,
chi ferve di speranza e si corona
Ma di quanti non visto s’avvelena
di cambiar modo e ventura;
in un senso di culla
la vita, che qui di respiro in respiro
In un senso di luce
che il petto gonfia di fresco vigore
se vada in labil suono di favella,
con slanci arcuati di luce
grembi di nuvole bianche,
di giovani a diporto,
di giovani cercanti
di squamme e scintille
e si fece la spoglia di un morto:
e dàn le stelle bàttiti di ciglia
Sta fra lascivie di vivande e vino
palpa nei sensi; e turgido di voglia,
se ogni ora parve un ripiego di fretta,
soffocasti di spasimi sordi
in un scuoter di sonno che crolla
all’inezia noiosa di chi pena:
con strette di mano la placida vita,
con strette di ordigni la provvida forza;
di noi vili eterni
a chi di morte sfuggirà la stretta:
civil risma di eroi:
Non è più su di un palmo
l’anima in ombra di poca aria serra.
quasi di bimbi un parlottìo raccolto
Il fato di ciascun è dentro al mio,
O stanchi di sognar, oggi dormite:
oh adesion di gioia
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ma, forra a svolto improvviso di monte,
Terso vigor di zampillo,
quiete di riso tranquillo,
in una blanda opacità di perla
E’ di me parte un uomo da lavoro
è di me parte l’uom che pavoneggia
è di me parte l’uom che nell’azzardo
è di me parte l’uom che s’apparecchia
Salve, o ver di tutti i giorni!
Dai voli torvi di sogni la notte
guizza di luce e si sdraia
dal tedio astioso di male
un solitario pàlpito di stella:
Lungo di donna un canto si trasfonde
senza fiducia vivo di speranza
Con piè di nubi poggia il cielo in vetta
e van per l’aria imagini di bene
con riso di speranza.
e l’evangelo di tutti gli eroi
e di macchine suona e di monete
e di ciò nel suo amor è crucciata)
e tutto sa di coito! –
in un vigor di fede;
un sonno covi di polvere e sete.
dei ragazzi di scuola,
dei ragazzi di scuola,
toccò nel vespro di raso il sentiero
verso un bozzolo azzurro di capanne,
ritta la gerla fragrante di fieno,
e per il monte, di contro al sereno,
di tristi irrequiete domande?
par soltanto e di sogno:
di smarrimenti e lena:
oh voce risorgi dal cuore di ognuno:
di sorrisa mestizia in caldi tocchi
d’una voglia di pianto; ma negli occhi
di fluire,
con le chiome ampie di luce
l’anima innondi bramosa di te:
m’avvolga il capo solcato di te;
voglia che ha fatto un groviglio di me.
non arma di consiglio
– Di nessuno la colpa;
con breve moto di liscio mollusco
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par nell’oscuro fetore di un porto,
plaghe del cielo a una spiga di menta?
in un fluir di pace e sentimento
all’ombra inerte, o di silenzi a noi
mentre senz’eco di color ignoti
va imperlando di fari i suoi solchi
s’intesse in un vaporare di fiati
snellezze di donne
incomprensïon di cose vicine,
ombra come di spada caduta
fin che di via in via
Viene un vento di bufera
in un fragore di grandine.
in una liscia imagin di medaglia;
e fruga di lavori il suo declivo,
in un vorace stormo di nubi;
ho un fluir di corrente.
esser qualcosa di adatto,
o ch’io possa schiodarmi di qui
eco torva di genti
che l’ansietà di primavera esalta
sulla cagnara di chi legge e scrive
sulla malizia di chi lucra e svaria
sulla tristezza di chi soffre e accieca,
o poesia di sterco e di fiori,
terror della vita, presenza di Dio,
di bimbi si dilegua:
sudavo eterne notti di paura
e di ciascuna cosa il ben ritrovi
di glorïosi avventi
il sangue prodigaste anche di noi
la vita di cent’anni, o padri eroi?
il fallir di fallire.
cinger di sé l’ignoto
di te creasti e non parve.
nidi e bisbiglia di lucidi fili;
in un sentor di carezza;
fosforescenze di scie,
in ala di dolcezza
in una gora di fumo e aria
corrono intrisi filari di piante,
in uno sguardo ritroso di luce;
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
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sugge con voglia di odio e d’amore
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
con iridi di valli
e baleni di prati:
E’ un inganno di voi che giù nel senso
di voi che, s’altro miro, vedo ancora.
di chiuso ardore, giorno senza artiglio!
e come occhio di bimbo
Fra quattro mura di libri e d’ombre,
e un rider sento d’uomini e di donne
e del sangue di tutti è il mio polso.
quasi è di belva alla vista del pasto
in un vuoto rombar di sepoltura,
tutto sa di fragranza
un senso di campana
quasi gorgo di rio che scivoli,
dei salici, in riflessi di pendìo.
con bella tempra d’anima e di carni,
la creatura di ventiquattr’ore;
vibra un barbaglio di luna
Stella in bagliore di nebulose avvinta,
il lavoro di Dio
Vil trastullo di sé,
orrenda solitudine di sé,
siete un batter di ciglio
e nella gioia di eleggervi, amici,
di vivere, per te non ho vergogna,
che toglie dall’ora di tutti
di moscherini e lisca:
che rarefà di zanzare,
e con aculei di bragia
un che di non nato e già vecchio,
e un fortor di carname riverso,
un traudir di respiro
in gocce quasi di acre mosto,
quanto un chinare di pàlpebre
con rabbia di fischi e di bava
ai giardini si vela di brina,
superba d’errore e di male,
di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi;
fra un terror di profezia
rodi chi visse di baratto e scoria:
o va stordito ai rìvoli di spurghi
172
FL 069 022
FL 069 027
FL 070 003
FL 070 006
FL 070 007
FL 070 008
FL 070 011
FL 070 019
FL 070 023
FL 070 027
FL 070 028
FL 070 030
FL 070 034
FL 070 039
FL 070 052
FL 070 055
FL 070 058
FL 070 062
FL 071 005
FL 071 006
FL 071 009
FL 071 037
FL 071 050
FL 071 072
FL 071 080
CA 000 000
CA 000 000
CA 000 000
CA 002 012
CA 002 017
CA 002 018
CA 002 038
CA 002 041
CA 002 044
CA 002 054
CA 002 071
CA 002 074
CA 002 078
CA 003 001
CA 003 008
CA 003 011
CA 004 026
CA 004 030
CA 005 045
o pioggia di scuri e di frecce
mentre l’eterno in martirio di prove
ch’a suon di nerbo la vietata altezza
per grumi di zolle e colture
e clamorosi grovigli di folle
in frégola di piacere acerbo;
ch’a suon di frulli la fiutata altezza
ch’a suon di stalle la sperata altezza
fra consensi di laghi e di fonti
ch’a bufere di vento
a gurgiti immani di vitreo silenzio,
di fuggenti creature,
con dure bocche in morsi di pietra,
il vello di neve che scivola e piega
– fra bave di nubi e tormenta –
effimera d’orme e di voci
di spregio, d’invidia, di voglia,
dal piede inestricabil di catene,
Non concento è di spazi
né folgore di tempi
sono flutti di cielo
e tutto ha un muro livido di fronte?
con amor di casta ritrosia
al nostr’occhio di lince
di ricrear nel mondo
NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella
NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di
NO di assoluzione.
parlando il poco di chi intende e dice;
ma di verde inghirlanda ogni contrasto
nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte.
brigante di bontà con gli animali,
in scia di pulcini
stupefatto di festa,
effluvi di campane:
di tramontare in noi:
essa risorge in tuorlo di gallina.
di un solco che è sentiero
Campana di Lombardia,
di guarir l’intimo pianto,
se in pannocchie di armonia
tra fissità di riviere
ricurvo di stelle,
che non teme di cadere,
173
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
005
005
007
007
009
009
009
009
049
087
020
022
003
008
011
020
grevi loro di te,
Nell’imminenza di Dio
e l’abbevera di vita,
Ma di fuori sta il deserto
con imminenza di attesa –
un polline di suono –
stupefatte di spazio
di quanto fa morire,
dì
FL 009 016 mentre vorrebbe far puri i dì suoi.
FL 017 052 e riser tutto il dì per non sapere,
FL 035 033 d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio.
diavolo
CA 006 002
il diavolo aumenta,
dibattuta
FL 047 060
e dibattuta asprezza!
dica
FL 024 013 intento l’occhio che par dica – quando? –
FL 039 024 Ciascun dica ove è perso,
CA 005 013 Qualunque cosa tu dica o faccia
dice
FL 039 004 ma ciò ch’essa non dice,
CA 002 012 parlando il poco di chi intende e dice;
174
dicevi
CA 002 062 dicevi a me restio:
dici
CA 005 044 Tu dici: beata l’acqua
diciam
FL 012 025
e, se non diciam nulla,
dico
FL 012 033 Ma nulla a te dico:
FL 042 016 ogni cosa; e per te dico
DIECI
FL 000 000 DO DIECI ANNI
dietro
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
024
035
036
037
043
054
057
014
004
005
018
016
016
020
007
sul viso e dietro il collo un far di baci
dietro mi volgo: lento indi procedo,
e mentre ognun dietro sua fame intride
dietro mi stringo con passo caduto,
a valle caddi in fuga dietro l’ombra.
trarli biechi in catene dietro a lei.
se dietro senta alcun che l’avvicina.
Cader così vorrei dietro il mio cuore;
175
difesa
FL 012 027
sbarra a difesa il suo amore;
diffuso
FL 043 001 In un diffuso vespero corrusco
digerire
FL 012 006 fra chi va lento a digerire il giorno.
digiuna
FL 023 008 la digiuna forma rozza
digiuni
FL 070 035 con braccia e torsi digiuni
digiuno
CA 002 063
Mangiamo insieme; il digiuno
dileggio
FL 006 020
e bello intorno il mondo, par dileggio
176
dilegua
FL 002 056 nell’ora che giunge e dilegua
FL 050 016 di bimbi si dilegua:
diletto
FL 019 010 nel mio diletto è l’unica certezza:
FL 019 012 nel mio diletto è l’anima immortale.
dilunghi
FL 043 030
se dal tuo amore ci dilunghi e attrai
dimentico
FL 010 032 o l’amore dimentico cova.
Dimmi
FL 059 001 Dimmi, passante dai tristi occhi belli,
FL 059 013 Dimmi, passante dai tristi occhi belli ,
dimora
FL 017 041
la bella e fragrante dimora.
dio
FL 002 019 e non mai il suo dio;
FL 006 029 e nel disegno eternamente è Dio:
FL 008 013 dell’uomo, del mondo, di Dio;
177
FL 021 047
FL 029 010
FL 035 033
FL 049 032
FL 062 025
FL 066 023
FL 069 040
FL 071 078
CA 005 087
CA 006 001
Dio e i scellerati buoni!
Ma sopra, Dio feroce nello spazio
d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio.
terror della vita, presenza di Dio,
il lavoro di Dio
Dio, per l’aria si rode
che irraggia invisibile sugli altri con Dio.
se turbini con Dio
Nell’imminenza di Dio
Se Dio cresce
dipana
FL 012 004 giù si dipana in ombra sulle vie,
diporto
FL 017 025 di giovani a diporto,
dir
FL 023 011 e va nell’aria un dir d’avemmarie,
FL 038 008 dir ciò che non seppe a te dire?
dirada
FL 031 004
che stanco dirada l’ardor delle fronde
dire
FL 038 008 dir ciò che non seppe a te dire?
CA 000 000 EO dire sì, dire no
178
diriga
FL 072 010
altri diriga il viaggio,
disagio
FL 050 055 sei tu, fiero disagio
CA 005 007 Ogni affetto è disagio:
discende
FL
FL
FL
FL
016
045
057
061
010
006
003
016
ma il ritmo snuda l’amor che discende
immobile discende,
svola e discende con vispezza e amore;
mentre più fosca discende, le nubi
discesi
FL 040 012
ma quando alfin discesi alla scaltrezza
discioglie
FL 004 002
che respirando discioglie un beato
discorra
FL 008 009 discorra, divori il mio pasto:
disegni
FL 050 062 Oh nel pensiero validi disegni
179
disegno
FL 006 029 e nel disegno eternamente è Dio:
FL 071 016 e mirarne il disegno
disfronda
FL 050 051
se natura si disfronda
disnodar
FL 070 009 dal pigro disnodar con sforzi grulli
disparte
FL 034 005
mentre in disparte l’umiltà dei vinti
dispera
FL 024 012 dalle occhiaie dispera
FL 031 017 Dai clivi si versa si esala dispera
disperde
FL 035 024
Poi, come tuon dai tetti si disperde
dispersa
FL 008 032 – come alga dispersa in corrente,
180
FL 062 018 pianta dispersa mentre inseni fonda,
dispersi
FL 006 001
Sciorinati giorni dispersi,
disperso
FL 049 017 del sogno disperso,
dispetto
FL 025 051
mi cresce a dispetto più bella!
disprezzo
FL 006 010 e superbo disprezzo
CA 005 043 del mondo che ha in disprezzo.
dissi
FL 026 023
ciò che men dissi, tutto m’è vicino;
dissipa
FL 062 004
e dissipa come riceve
dissolva
FL 010 006
e dissolva la sua intima pace
181
dissolvermi
FL 002 054
e giovando dissolvermi in voi,
distanza
FL 032 007 fallendo io piombo giù, e una distanza
distende
FL 045 004 presagi l’aria notturna distende
distesa
FL 039 052 Udite il rullo a distesa
CA 004 003 e la distesa è sua, che permane;
CA 004 006 mentre un richiamo a distesa permane.
CA 004 021 goccia oltre goccia a distesa, se cerca,
distesamente
FL 060 005 distesamente le rive,
distinsi
FL 040 011 dagli altri vivi più non mi distinsi;
distratta
182
FL 038 014 distratta. Poi lenti a deriva
distrugge
FL 005 037 e concrea e distrugge;
FL 008 002 che vita distrugge e ricrea,
distrutti
FL 014 001 O pioggia dei cieli distrutti
distrutto
FL 064 010 quando tu vai distrutto.
disunito
CA 008 018 gira, – e il mondo disunito
dite
FL 062 021 dite dite l’arcana maniera
divampa
FL 049 004
che speranze nell’occhio del cielo divampa
divario
FL 039 064 Oltre lo scherno e il divario
183
divelta
FL 031 011 pianta nel succhio divelta, tizzo
divelto
FL 021 013
l’idea nel tempo che vien già divelto
divenir
FL 006 025 Oh per l’umano divenir possente
FL 027 018 il divenir tremendo che non cura
FL 063 061 e il prorompente divenir non stringe
diveniste
FL 001 025
e che voi diveniste – veggente
diventa
FL 068 038
e tutto, anche il sole, diventa normale,
diversa
FL 001 001
L’egual vita diversa urge intorno;
diverse
FL 026 008 ronzano eguali con virtù diverse.
184
diviene
FL 061 023 pioggia nel sole l’affanno diviene,
divin
FL 063 035
FL 063 037
Tu, divin senso palpitante e intriso
tu, divin senso che irraggi
Divina
FL
FL
FL
FL
007
010
012
061
001 Divina l’ora quando per le membra
050 e fa divina l’ora che si vive?
009 spazia ella intorno tacita e divina
030 in divina allegrezza.
divini
FL 018 003 divini; appare il mito
divino
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
010
025
039
050
060
divisa
034
025
058
044
125
016
e più concreto quanto più divino.
al segno divino dell’essere,
il passo divino ascoltare,
ma divino è sentir chi ci viva,
perso in divino fremito il pensiero.
divino è l’esser fra cose che sono
185
FL 008 004
e divisa vicenda di case,
divise
FL 045 040 pietruzze divise sul fondo
divora
CA 005 034
La voglia divora il momento:
divori
FL 008 009 discorra, divori il mio pasto:
doccia
FL 066 013 quasi doccia ancor livida, sguscia
docile
FL 043 036
la bontà torna del docile viaggio?
dolce
FL 060 036
a far più dolce dopo tocca il suono.
dolcezza
FL 010 043 Dove la sana limpida dolcezza
FL 015 005 in luminosa pace ogni dolcezza.
186
FL 040 014 un cuor che non aveva più dolcezza.
FL 050 123 in ala di dolcezza
FL 071 013 una dolcezza è il cuore.
dolcissimi
FL 044 008 dolcissimi cantori?
dolor
FL
FL
FL
FL
FL
FL
039
039
039
039
055
071
027
029
031
033
028
040
Il dolor plachi come la stanchezza
il dolor snodi come la giornata
il dolor viva come buona madre
il dolor fiammi come la lanterna
e il dolor solo accoglie.
come tramuti del dolor l’arena
dolorando
FL 043 002 vien dolorando ciò che non s’esprime:
dolorasse
FL 025 049 chi senza speranza dolorasse,
dolore
FL
FL
FL
FL
FL
FL
008
025
043
048
050
055
036
027
044
006
068
029
eran letizia e dolore
con paura e dolore il presente s’incastra.
che dà non lieto non triste dolore:
rodi in fretta il tuo grigio dolore
se per qualcuno è dolore:
Ma il dolore non basta
187
doloroso
FL 002 039 o doloroso affondi?
doman
FL 033 021 a doman, chiuso il petto negli incroci,
FL 050 046 doman come potrò?
domanda
CA 003 010 che domanda e che risponde,
CA 005 017 a una segreta domanda:
domandare
FL 044 010 non domandare più;
domandava
FL 072 019
e domandava la vita.
domande
FL 038 004 di tristi irrequiete domande?
FL 039 037 Urgono anele domande
domani
FL 024 026
tutto, domani, ricomincerà.
188
FL 033 019
FL 045 074
FL 050 004
FL 050 014
FL 050 026
FL 050 106
CA 005 079
a domani l’anelito e le voci
Rintrona in me: Come verrà domani?
domani io tornerò).
domani io tornerò).
(Domani io tornerò
per ridiscender domani
l’una ier l’altra domani,
dona
FL 056 016 tutto ai bimbi dona il pane,
FL 063 060 l’infinita ricchezza e la dona,
donar
FL 061 027 e se il donar nell’atto si fa brezza
donare
FL 012 019
che nel donare il sangue fu serena;
donde
FL 035 013 che dà salvezza donde più s’uccide;
doni
FL 050 102 meravigliosi doni:
FL 063 038 la vita e più la doni e più n’accresci:
donna
189
FL 004 016 d’amante donna in carezze fugaci,
FL 031 001 Lungo di donna un canto si trasfonde
CA 005 009 la donna un contagio.
donne
FL
FL
FL
FL
FL
024
029
045
055
063
006
013
015
022
056
Ma donne a veder sole più mi accora,
fra donne d’eternità gaia
snellezze di donne
e un rider sento d’uomini e di donne
io non ho donne né bimbi,
dono
FL 013 012
all’amoroso dono,
dopo
FL 046 007
FL 060 036
Ma dopo? Uguale a te,
a far più dolce dopo tocca il suono.
dorate
FL 066 004
che un vortice d’api dorate
dorma
FL 008 008 s’io dorma, prepari, affatichi,
FL 033 005 quasi bimbo che a mamma dorma in seno.
dorme
190
FL 023 024 e bacia solo chi dorme.
FL 026 015 per non destar chi dorme, più leggera
dormite
FL 024 025 O stanchi di sognar, oggi dormite:
dorso
FL 059 015
ti van curvando il dorso
dossi
FL 047 075
ai dossi ravvolto è un mantello
dotta
FL 027 006
la vanità della superbia dotta,
dotti
FL 028 015 del comun senso, o dotti avvolgimenti,
dottrina
FL 014 030 Un’eletta dottrina,
dov
FL 008 011
mi porge dov’io rimango.
191
FL 008 029 mi porge dov’io rimango.
FL 021 049 dov’occhio non mi veda né conosca,
dove
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
004
005
010
010
010
012
021
021
025
025
025
027
027
028
028
033
039
039
042
045
045
045
047
047
050
050
050
054
056
063
063
068
069
069
071
071
016
018
055
041
043
047
005
008
033
002
020
031
016
020
004
010
018
060
067
033
014
062
072
012
052
006
027
088
003
014
005
045
003
030
032
062
064
dove circola il mondo.
dove son primavera i pensier miei
dove lancia il torrente
dove sarà nel tramutar crudele
Dove la sana limpida dolcezza
Dove la fraterna visione
dove assopito è il vorticoso squillo
non qui, dove uno sdraia
qui dove tutto m’offende
che dove spazia tutto in sé contiene,
e più lontano dove più mi struggo!
dove l’ansia e l’avvenire
che dove è la violenza dei più forti;
ma dove nel libero indugio
e dove è fronda intorno e ai casolari
dove natura riposa tranquilla,
riconoscere dove fu natura!
è dove manca la gioia del mondo.
e ognuno, dove muore, scoprirà
ma dove toglie amor forse s’invera –.
dove furtive negli occhi
dove è men luce svoltando
e dove bene tentai
che dove manca vorrebbe colmarsi
e plastica su vibri dove aspetta
dove fioca si squaglia
dove non è concesso titubare).
Insonne cuor che fuggi dove agogni
dove creando nostra sorte emana,
chiuso mi rende dove aperto fui.
dove è una floscia attesa,
e il ritornar dove mi tolsi, quando
– dove è pensiero, come a noi l’eloquio,
dove natura è più forte,
dove immortale è il pensiero.
che dove fu severa
e dove parve ascetico rifiuto
192
CA
CA
CA
CA
002
002
002
005
005
028
076
023
dove in corona dall’alba alla sera
se dove ruminando è mucca e latte
dove più va smarrita
per dove scorre il pianto:
doveri
FL 029 008 nel cozzo de’ scabri doveri
Dovunque
FL 067 005 Dovunque è specchio senza
CA 002 035 e dovunque ero appiglio
drizza
FL 024 014 mentre orgoglio sicure le drizza
drizzasser
FL 021 045
e drizzasser le mani ogni nocca
dubbiar
FL 043 010 verso un acerbo dubbiar inglorioso;
due
FL 042 032 così due cuori si lasciano:
CA 005 011 se per sentirsi in due
193
dure
FL 070 034
con dure bocche in morsi di pietra,
duri
FL 068 026 nei duri margini chiusa:
duro
FL 002 036 perché sì duro t’incrosti
FL 025 043 e il sentirlo m’è duro, e non voglio
FL 071 047 quando più duro al tuo ozio era il tempo!
CA 005 070 esplode a un ostacolo duro
e
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
001
001
001
001
001
001
001
001
001
001
001
002
002
002
002
002
002
002
002
002
011
013
014
016
018
021
022
025
031
034
035
006
009
010
014
017
019
022
024
cerco e non trovo e m’avvio
E quando per cingerti io balzo
un morso appena e una ciocca ho di te:
o non ghermita fuggi, e senza grido
e nell’atto mi annego.
fronda la storia e patria il fiore,
e con alterno vigore felice
suggere il sole e prodigar il frutto;
e che voi diveniste – veggente
e parrà forse vano
al tuo bene e al tuo male:
e non ti sarà oscuro.
e l’universo ingenuo si rivela
e nelle mani tremano carezze
e fiorisce negli occhi
e su dalla natura l’indistinto
Tu fosti e sei il desiderio mio
e non mai il suo dio;
e appena tocca più in là rifuggivi;
e prodigar volevi
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e melodiavi i bàttiti dei polsi,
e più concreto quanto più divino.
fratelli, miei rami e mio nido,
sorelle, mie foglie e mie gemme,
a vedere e a libare,
e giovando dissolvermi in voi,
nell’ora che giunge e dilegua
nel giogo del tempo; e rivivi
qui si combatte e muore:
con suono che scoppia e si scaglia –
piomba il turbine e scorrazza
campi e ville, e dà battaglia;
e guizzi e suono e vento
e senza combattere ammazza.
vortice fresco di gemme, e rosato
e nei fervidi sensi ondeggiamento
il sangue lieto suscita e gorgheggi;
la vita imaginando, e luce e suono
e quasi sento un caldo àlito umano
sul viso e dietro il collo un far di baci
e tra’ capelli morbida la mano
in un’assorta luce: e silenzioso,
Cielo, per albe e meriggi e tramonti
o di nuvole e vento
(quando tutto ama e perdona)
ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede
ingoia evacua pane e verità,
e stanco infogna giù piaceri e sonni.
fra Penelope e i Proci,
e propiziare le cose?
se per i fiori davi pietre e fumo
per aroma, e schianto ai cuori?
che lusinga e s’indraca
e concrea e distrugge;
Se l’uom tra bara e culla
si perpetua, e le sue croci
e le sue tende frale germoglio
e dagli àtomi ai soli si marita
fra glorie ardenti e tenebrosi falli
il grido delle macchine e dei lucri
e per le anime sia
fra lo spirito e il senso;
si lancia e ricade,
e superbo disprezzo
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e fatica e rimorso e vano intendere:
e rigirìo sul luogo come cane,
e ritorno, uguale ritorno
consueti fragori e nelle corti
e bello intorno il mondo, par dileggio
e immemore di me epico arméggio
e nel disegno eternamente è Dio:
ma così, cieco e ignavo,
tra morte e morte vil ritmo fuggente,
lene va il sangue,e vivere è malia:
luce nell’aria; e ignora come sia.
che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno
e scopre il senso intenso in ciascun lato
che vita distrugge e ricrea,
e divisa vicenda di case,
nel fiato e nel sangue un’idea
e gusto e mi aspergo alla varia
cosa ma è spirito e cielo,
irrorante nei gesti e nei detti
e, sbottando, paura mi fa.
Della mia carne si veste e si cela
àgita nervi per trine e fibrille
il suo solco e s’ingorga,
rifiuti e bava aduna, –
eran letizia e dolore
nel mezzo si stipano e torna
s’ingorga il minuto e ritorna
un fatto trascina; e per sempre.
Dentro il meriggio stanno alberi e scogli
sopra le vette: e tu, aria, ne accogli
Tutta è mia casa la montagna, e sponda
l’estasi delle cose, e in me si accorge.
e il canto lungo di un prono bifolco,
e che, fiumana alle marcite in guazza,
e dissolva la sua intima pace
Ben t’applaude chi compera e smercia,
e il meccanismo e la scaltra parola
e i letarghi consola;
e chi nel luminoso ingegno tende,
e forse in quiete oppiata ti deliba,
chi ferve di speranza e si corona
e la fatica benigna ritrova
e quanti son che, stretti al suo congegno,
sembrano volere ancora e sono morti!
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mentre lo tesse e muta il sangue nuovo,
e fa divina l’ora che si vive?
e tonfi. Gravido ora pesi
si crolla fumida e viene
e trascinato tramandi
e irrigidito rattieni
su ruote vicine e rotaie
incongiungibili e oppresse,
e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe,
e appassionata nel volere acerbo
e per le case dall’occhiaia strana
spazia ella intorno tacita e divina
Viver la sento; e nel baleno aperto,
le prove conosciute e la natura
di cambiar modo e ventura;
e nel vorace tempo è vana attesa.
E mi vergogno ripensando a lei
a lei che il cuor ci veglia e la movenza
e, se non diciam nulla,
che per le strade e gli alberi e i cortili
dei sogni e della luce
della carne e del cuore
fra passi neri che han gocciole e fango:
ma voi, rapimento e saggezza
e il nevicato pian con tenerezza
e la speranza è il suo murmure.
e un vel d’argento serico gli cuce,
e qualcosa m’incita
in sua voce ritrova e in sua movenza;
e come a noi perman l’intelligenza
e in te, raggiunto il tempo, lo trascende.
E con turgidi muscoli
e si palpavan i sonori tonfi
e s’incendiavan i colori secchi;
e nel convulso spazio,
con àliti e gorghi
con guizzi e clangori
e scaturiva l’invito bramoso
e al suo piede ferveale un piacere
di squamme e scintille
la bella e fragrante dimora.
e passar da ogni varco
e popolare la reggia
e confondersi insieme
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e riser tutto il dì per non sapere,
e si fece uno spento bracere;
e si fece la spoglia di un morto:
e lasciarono la giovinezza.
e dàn le stelle bàttiti di ciglia
dei monti limpido, e origlia.
dalla campana: e silenzio indi vive;
tra foci errando e sorgive.
allegrezze e sciagure:
Sta fra lascivie di vivande e vino
e liscio e più vicino
palpa nei sensi; e turgido di voglia,
Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami,
cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami:
ritornan l’acque e i sentimenti al fondo,
E’ primavera,questo accasciamento
e suono fesso rende?
passi d’argilla e per le reni vuoto
scivola il senso e gonfia la ventraia,
d’una gora, e si contrae
questo hai ghermito; e primavera in festa
il riposo ora porge e l’omaggio.
Eppur, la fede e il responso tentai;
e con rimorso mi largivo e breve
con vergogna, e non trovo
e ridevi nei tuoi rutti sozza.
per morder cuore e cervello su te,
e drizzasser le mani ogni nocca
Dio e i scellerati buoni!
e lieto fosse il destin nuovo al sole!
Ma primavera, tu strozzi e spunti
ruggiti e artigli con mediocre inerzia,
e gl’impeti e le luci
accasci e in ebete riflesso smungi;
e in tuo buon senno mossa,
E suggo io, intrepido, il veleno
e te, con voglia, o spirito, suggello
e giù il cappello!
la quotidiana e breve
forme: e gioisce del suo ritmo umano.
e fuma d’ombre al nido delle stalle.
e va nell’aria un dir d’avemmarie,
e in un guizzo anche il fuoco si spoglia:
filtra il cielo e sorveglia da una cruna.
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tendo lo sguardo e l’udito;
e se al mio strano pensier paragono
e bacia solo chi dorme.
e voluttà m’addolora.
e nel guardar chi s’accompagna, intorno
e muove a vagheggiarsi alle vetrine.
e argomentando, tacito m’avvio
e la natura che senza me crea.
e il comprender oscuro,
perché la voglia palese e gioconda
inconscio e ghiotto come il mio palato;
ch’ora inseguo vanamente e sfuggo,
e più lontano dove più mi struggo!
necessario e tortuoso
e preciso al suo luogo spietato
con paura e dolore il presente s’incastra.
dove l’ansia e l’avvenire
ma in un concreto e alterno
e il sentirlo m’è duro, e non voglio
e non voglio che voi, o pochi saggi
e matura la polpa sull’anima secca
e qui le vigne foggiano ricami
e i silenzi sonori come sciami
e il plenilunio in luce sembra berla.
Pulsa l’eterno anelito e s’invera
e va nel tenue senso un crepolio
cammino in nimbo, e rarefatto inclino
e per l’amante cuor nulla è mistero.
E’ di me parte un uomo da lavoro
rude le membra e in giubba affumicata,
e coi bravi gareggia
e pugna dentro alla civile lotta;
del presente s’incita e la gazzetta
mondani, e non si specchia
e altro ancora: e intendo
l’opporsi, e si fa storia e natura;
e dove è fronda intorno e ai casolari
e risentir la quotidiana sorte
dell’universo si fa vita e morte!
degli uomini e del mondo
sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito
dai passi che leva e che sferra
tra mete e ritorni
e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi,
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e chi si leva, le carni n’ha rotte,
e gesti e pensieri
guizza di luce e si sdraia
sul nostro patire, e lascivo non sazio
del suo piacere; e inconscio ricrea
del mondo le specie e l’idea.
e mentre passa con veli e con piume,
e nuvole scioglie cercanti sopore.
e le bellezze ripenso che sole
per altri un varco e per me, tra gli scorni
fallendo io piombo giù, e una distanza
Cristo ha ragione e Machiavelli vince.
E nido si fa tutto
e van per l’aria imagini di bene
Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve
e l’amore nativo in esultanza
e l’evangelo di tutti gli eroi
a domani l’anelito e le voci
e di macchine suona e di monete
geme o s’invischia, e vana
E via si lancia il giorno
e giù per la sua china
a foggiar cose e pensieri
e ne respira le voglie
quasi in corrente acqua pura e immonda,
e la virtù nell’atto si feconda;
e mentre ognun dietro sua fame intride
è fior che beve l’aria e la profuma,
e mentre il volgo in desiderio occhiuto
e il mondo eccelso crea.
– Questo sai, pensier mio; e a meditarlo
e di ciò nel suo amor è crucciata)
e tutto sa di coito! –
E soffre mentre ama il suo tempo.
e a poco a poco nell’ombra si bagna
tremando e rilucendo tutto il verde,
e nell’urto civil, per la vicenda
e talor sembro un carrettier che al sole
un sonno covi di polvere e sete.
tra polvere e péste, al meriggio,
l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi,
e spràngan le soglie nell’arido giro
Erra, tra polvere e péste,
e, palloncini sugli spaghi, oscilla
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e dalla lor scontentezza
sorger libero e terso mi vede,
e fuggir dal fiato e dal piede
fra murmuri e spruzzi al meriggio
l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami,
che stilla e s’assapora
e lusingando alla malcerta traccia
lo colse lieve e per le vaste braccia
roseo e biondo lo calò baciando,
e per il monte, di contro al sereno,
e vaneggiò la mia pupilla ingombra;
l’intenso tuo cuor, e il sorriso
appena mi giunse e la voce
ci strinse: e ciascuno mentiva.
par soltanto e di sogno:
ma qui c’è un cuore e vorrebbe
ma qui c’è amore e vorrebbe
nel cervello e nel senso
la fame e la sciagura
la voglia e l’ansietà,
ma qui c’è aiuto e vorrebbe
e nella voce unita
consensi abbia e richiami.
Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca
per terre e per mari
d’abissi e vertigini
di smarrimenti e lena:
le zucche soltanto e i cadaveri
Chi la vede e l’ascolta,
al destino e lo spinge:
Oltre lo scherno e il divario
e ognuno, dove muore, scoprirà
nel petto e un abbandono fra i ginocchi,
e sulla faccia parve leggiadria
fu sguardo, e nella mente poesia.
e richiama
e giù fida
e trar cosa
ogni cosa; e per te dico
La mano annaspa e raro s’accompagna,
la pupilla s’inebria e male scorge
o se la vide e l’anime intendendo
l’uso fra mezzo e il ritegno
e il pensiero del poi.
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così sfiorarsi e partire,
ma sotto si ridesta e giù trabocca
e la pupilla storco sino al bianco
e morsico la bocca
e un non so che nel cuor torvo accoltello
e nella gola mi gorgoglia e brucia
che vien sulla parola e accieca il suono.
E’ l’ansietà d’una gioia smarrita
vanire, e lungi in pianto gli anni miei
pregar la giovinezza, e l’avversaria
L’abito goffo e la stanchezza sforma
tenace, e insiem non credo alla speranza.
contro la jettatura; e più si strema
e l’atto m’abbandona fino al pianto!
se dal tuo amore ci dilunghi e attrai
se dentro animi il mondo e fuor non sai?
e se il cuore mi esulta, a me più certa
Perché va ciecamente il male e il bene
in un’idea che scruta e tormenta,
e lo stesso mister delle serene
e la notte s’adagia in un languore,
in un fluir di pace e sentimento
e par la vita quando si fan rade
la rabbia; e nel silenzio nulla accade.
Anima, intona la tua voce e nulla
e a la giornata cieca
fra strida schianti boati, e bigia
e uomini bramosi
e lavorammo assenti;
e brevità d’effetto,
e tacita partenza,
verso un ben ch’è vicino e non tocca,
e a mano a mano si sgrétola;
del mondo e ritorna ad un tratto
e nell’elsa sfinimento:
e tu, barbaglio sull’anima cieca,
e tu, pioggia che fili giù bieca!
Torneran tempo e fatica,
e lo spirito logoro
saranno angoscia e vergogna;
e invano la prodiga forza
Vita misera e grande,
– Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi
e tutto è consueto
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per gli ànditi e le case,
e fuori son uno che va
e me l’uso eguale modella:
e dove bene tentai
è un nulla e i cari affetti mi son vani.
E intanto viene.
velocissimo, e scoppia
qualcosa si tramuta, e già molesto
e il vario aspetto delle note forme
brùlica ai monti e la riviera bagna.
e placa intorno la natura e il vero
e fruga di lavori il suo declivo,
a me il terror della vita e il rimorso.
E forse a te, ciel che t’infoschi
io sbatto qui, e nel guardarti invano
e sotto il greto invano
e la virtù sconfitta imbava il sangue,
Nella vita che fulmina e va
e come fiamma nell’oscurità
e la mia gente s’incita
e può morire,
e plastica su vibri dove aspetta
malanni e laidezza
e dibattuta asprezza!
e senza rampogna sdraiato godere.
e senza scampo io non muterò.
la nebbia or scola e inquina,
risponde; e lo spazio rovina.
indefinito e deserto
e mentre ti levi a tacere
sulla cagnara di chi legge e scrive
sulla malizia di chi lucra e svaria
sulla tristezza di chi soffre e accieca,
tu sei cagnara e malizia e tristezza,
o poesia di sterco e di fiori,
o morta e rinata
e scende al lago per la valle il fumo
e vastamente tutta s’abbandona.
un passo, un nome, e tonfi dalle case
chiude finestre e cuori,
e vuoto il tempo buio lascia fuori.
e pàlpita e figura
a te chiamo e vorrei piegare il capo
fra coltre e coltre con la man sugli occhi
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e di ciascuna cosa il ben ritrovi
e l’onestà feconda,
e, raggiunti, lontano ti senti?
e balenò in sacri àttimi vasti
E pietà intorno addita:
e c’è chi piange i morti
e c’è chi chiede il pane.
e, mentre ti sommerge,
e tu, smanioso pensiero,
e sempre in là una certezza attendi,
e folgoran gli aspetti
esistere e pensare,
universo e amare,
di te creasti e non parve.
nidi e bisbiglia di lucidi fili;
evanescenze materne, e sfumano
sciolgon con pace e sgomento soavi
in una gora di fumo e aria
Fuor della bruma, per campi e fossi
e svoltan lontano accorate:
s’orientano borghi e tuguri,
e giran nel covo sommersi;
ma spia dal fondo e si trae
e s’amplia nel ritmo un gran senso;
e le vorrei!
e la vorrei!
e nulla è mio al passaggio.
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
cappuccio e mantello l’autunno rinserra,
mantello e cappuccio per l’umile terra
Ma strappa e rinnova il suo panno,
ma sferza e spoltrisce l’affanno
e dal cielo che immoto
sugge con voglia di odio e d’amore
e li versa in fatiche protese
e truce in bàttito gaio
le glorie e gli anatemi
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
cappuccio e mantello rinserra,
mantello e cappuccio per l’umile terra
e baleni di prati:
da inanellare e far mia!
E tu, notte che dai parvenza al rito
stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito
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E’ un inganno di voi che giù nel senso
Come fui uomo e mi conobbe l’ora
quando voi m’appariste, e liscie e tonde
e la persona né ritta né china
e a mano a mano che giungendo l’ebbe
Come per vento chini fronte e ciglio
non ci guardammo; e amor era d’intorno
dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi
e come occhio di bimbo
e dà i riccioli al vento.
Fra quattro mura di libri e d’ombre,
qui s’infosca e si spezza,
all’ebbrezza del sole e del vento?
e un rider sento d’uomini e di donne
e il dolor solo accoglie.
e l’amore non viene.
E qui, senza riparo né scampo,
e del sangue di tutti è il mio polso.
e vil mi sembra quando con tormento
e torvo asseto quando la rinuncia
svola e discende con vispezza e amore;
mani un poco, e la morte
Fuor delle nubi d’ebano e amianto
per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli :
s’infrange e si crea
s’invera e trapassa così.
del sogno e della vita
e profetar dal mondo
e fluttuanti oceani vibrare
e il respirar l’ignoto
che valli e tràmiti asperge
e sulle cime ferve,
e alle nari odorare;
e con giro piumato si muovon le membra;
e il pensarlo, e con pace
e la gente si smarrisce!
straripa alto, e si tramanda
in rilievo e colore, e n’è ghirlanda
Giovinezza mi fa leggiadro e saldo
con bella tempra d’anima e di carni,
e mi feconda sì che a prodigarmi
per luoghi e genti accomodato sono.
e par fanciulla amante
e lo spirito fulgido balza,
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e torva la tregua va giù.
mèditano saette e luce,
e riconduce il risveglio al sereno –
e libero io sorgo con roridi sguardi
e porgo la mano con fede
e se il donar nell’atto si fa brezza
Lo spazio poroso e assetato
da cieli e da terre ribeve
istantaneo e insaziato,
e dissipa come riceve
e nel fil del suo sguardo ha l’universo;
forza agli ordigni nascosta e feconda,
e nel gravoso spazio
e in voi, socchiusi gli occhi
e la speranza guarda.
In voi e in me. Dall’opera
e la sosta pare una grazia,
e tutto si palesa e nulla è vano
Tu, divin senso palpitante e intriso
la vita e più la doni e più n’accresci:
e sull’arduo cammino che mi piacque
e per te spazia il consenso che nacque
inavvertito agli uomini e alle cose,
e il ritornar dove mi tolsi, quando
e nella gioia di eleggervi, amici,
e se la mente sogna
l’infinita ricchezza e la dona,
e il prorompente divenir non stringe
ma soffre e s’avviluppa
che materiate l’arte e il pensiero
inconsapevoli e schietti
E inutilmente tu, gravoso spazio,
nell’amore e nell’atto più s’intende,
e sugge dal tormento
e l’estate nel frutto,
meno ti canto, amor, e più sei tutto;
e spàmpano felice
e acquista l’inutile preda
di moscherini e lisca:
e con aculei di bragia
incidendo e gonfiando risucchia
l’umore notturno e la ragia.
e, misuratasi al cielo,
spennecchia e trabocca e ricade
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e rinnova il suo stelo.
e schiava del tempo che giova
e l’appetito prepara.
e beato non gode
e sonno terribile abbioscia.
un che di non nato e già vecchio,
e un fortor di carname riverso,
che s’empie e nel fischio si allenta:
e in saliva d’ebbrezza spenta,
l’aria e lo spirito.
e fu l’olocausto invano.
e in lor quïete soddisfatta lascia
fra piaghe e gonfiori
si svincola il mare e ricade,
freccian le vette e s’incidono,
fuggono i piani e s’impiombano,
ma l’ombra serpeggia e s’incava
con rabbia di fischi e di bava
e improvvisa con voci e sbadigli
e batte a risveglio monete
d’oro sui vetri e nei cuori;
la vita dà un colpo e si squaglia
e tutto, anche il sole, diventa normale,
e sciocche, le genti della gran plebaglia
superba d’errore e di male,
e, mosche d’inverno, intanto cadon morte!
e al mistico colloquio intanto il sole,
lordure e menzogne
e ai morti viventi, le rogne!
e le pietre dei corsi
gemme sembrano e piume,
e fra genti e lavoro
di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi;
rodi chi visse di baratto e scoria:
o pioggia di scuri e di frecce
Oh, lava e scarnifica e spazza
snuderai l’oro e la gloria
Dal grosso e scaltro rinunciar superbo
per grumi di zolle e colture
e clamorosi grovigli di folle
fra erte e scese vicine,
e ville e masnade
in torpor d’opere e trastulli;
dal soprassalto d’aquile e farfalle
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per cuori rudi e boschi e salvi pascoli
fra consensi di laghi e di fonti
fra trèmiti e vene
con róse pupille d’eclissi e d’assenzio,
con braccia e torsi digiuni
e spasimi eretti in atroci scompigli,
il vello di neve che scivola e piega
su vertebre e stinchi a vedetta
Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco
– fra bave di nubi e tormenta –
e fugge ghermendo la vita
effimera d’orme e di voci
e mari e fiumi e monti
e piante e creature
ch’entrano e vanno ove
e mirarne il disegno
e il guizzo d’ogni punto;
e l’un con l’altro pare
suono e luce a vicenda;
e non uscì dal pertugio
e sta la nebbia e appanna
e tutto ha un muro livido di fronte?
se fatica ti spreme e l’opaca
e vien nell’ore mediocri l’eterno:
Quel che, fanciullo ostinato e coperto,
ora da uomo mantengo e ne son certo
o sofferenze e gioie
beata e immortale si unisce;
e, sino al fondo, rivivo chi elesse
e dove parve ascetico rifiuto
e natural soggiorno.
e domandava la vita.
e consentire ti giovi.
NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno
Ma raccolgo e in cuore serbo
quanto l’una e l’altra ha perso:
e l’amor mi pareva umana cosa,
e tu guidavi senza farmi male
parlando il poco di chi intende e dice;
e nell’aiuto meritavo accanto
e ciascun boccio sereno
e accanito godevo
se dove ruminando è mucca e latte
e dovunque ero appiglio
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che tra zampa e cresta
i miei sensi, e zampilli i pensieri,
e non sapendo ero certo
e tu, con lena immensa,
E in aureola splendeva
e quando il cuore è sazio,
E ti vedo levar come il mattino
e non dài malinconia.
che domanda e che risponde,
e non dài malinconia.
E giunge l’onda, ma non giunge il mare:
e ciascun flutto è nostro, che s’infrange,
e la distesa è sua, che permane;
e flutto verso flutto in lui s’infrange,
E il mare non sa delle gocce,
e già perse nel flutto;
e un orizzonte la cerchia:
e incontra lo spettro d’un fondo;
sorelle e straniere,
bevute e spremute da un cielo
e mar verso spiaggia
e mar contro roccia,
e quando manca è una zuffa.
E così tutto rimanda
e non si osa levarlo
e una rapida lama
e un convento in te stesso:
e seguendo il pendìo
e risolvesse il tempo
e troppo stanchi i cervelli
e la parola senza bacio
e fa del presente una tomba.
E merito non è, non è peccato,
procede fresco e lento
e si pulisce;
da chi vive e da chi muore:
e vien dalle montagne:
acque cupe e acque chiare;
e circola, e varia
e l’abbevera di vita,
ammucchia pietre e rabbia;
e fa suo il desiderio.
e per sé nemmeno un sorso.
e invidia il moto, insidia l’ignoto;
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e scorge intorno, vede d’intorno ;
gira, – e il mondo variopinto
gira, – e il mondo disunito
vive la tròttola e gira,
e non aspetto nessuno:
e non aspetto nessuno:
del suo e mio tesoro,
delle mie e sue pene,
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002
Se a me fusto è l’eterno,
ruscello è il tempo eguale
come alla mamma, quando è sola, il bimbo.
il cuor beatamente è un rapimento
quando è la vita, l’immane tuo sogno?
nelle faccende è l’idea.
sterile nulla è il cielo:
questo è cieco destin che si trastulla?
questo è per nulla?
che saldamente nel tessuto è storia
e nel disegno eternamente è Dio:
lene va il sangue,e vivere è malia:
mentre è violenza di strade
cosa ma è spirito e cielo,
che par l’infinito ma è linfa del giorno
Tutta è mia casa la montagna, e sponda
quassù quassù non è chi non l’intoni
dove assopito è il vorticoso squillo
e nel vorace tempo è vana attesa.
sopra è l’oscura pàlpebra
un nulla è riso pieno,
un nulla è ciel sereno:
è con noi belva in una gabbia chiusa!
Nel silenzio, il ricordo è come gorgo
e la speranza è il suo murmure.
l’eterna verità mentre è parvenza.
del male è il bene più forte.
nel mio diletto è l’unica certezza:
nel mio diletto è l’anima immortale.
Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami,
cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami:
è
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Non è più su di un palmo
vicenda è il suon concorde d’ogni cosa.
Qui, nella tana è curva
Il fato di ciascun è dentro al mio,
Perché il soffrire è sicuro
mentre è sgomento l’ascoltare intorno
e il sentirlo m’è duro, e non voglio
ciò che men dissi, tutto m’è vicino;
e per l’amante cuor nulla è mistero.
è di me parte l’uom che pavoneggia
è di me parte l’uom che nell’azzardo
è di me parte l’uom che s’apparecchia
che dove è la violenza dei più forti;
e dove è fronda intorno e ai casolari
ma nel giorno, perverso è ciascuno:
l’anima è uguale!
è gloria. Immane ferve
è fior che beve l’aria e la profuma,
è lente al sol che intensamente aduna:
e di ciò nel suo amor è crucciata)
Mentre l’ora è infelice,
questa voce è pazzia:
ma qui c’è un cuore e vorrebbe
questa voce è ironia:
ma qui c’è amore e vorrebbe
ma qui c’è aiuto e vorrebbe
Ciascun dica ove è perso,
ma divino è sentir chi ci viva,
ma prodigiosa è la tragica pena
è nell’offerta la messe più pingue,
è dove manca la gioia del mondo.
è felice
chi per la vita foggiato non è!
è paura che amor freddo s’inganni
in ansietà raccolte ove si è persa
Cos’è la vita con sue rabbie a voi
è la pioggia che fila giù bieca,
verso un ben ch’è vicino e non tocca,
dove è men luce svoltando
e tutto è consueto
è un nulla e i cari affetti mi son vani.
mentre il borgo è qui vivo
meta è ovunque, ovunque corso:
cos’è il lamento mio
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se come per ruscello all’acqua è moto
lo spirito è una frode,
ai dossi ravvolto è un mantello
che la cappa è spenta.
ch’è vicin nuovo ardore.
dove non è concesso titubare).
ma nulla è vano
se per qualcuno è dolore:
e c’è chi piange i morti
e c’è chi chiede il pane.
se vivere è fiducia,
se vivere è bellezza,
se vivere è conquista,
se vivere è promessa?
spettro è nel mezzo
e nulla è mio al passaggio.
e del sangue di tutti è il mio polso.
così m’è grato confortare altrui
quasi è di belva alla vista del pasto
facile agli occhi è guardare
divino è l’esser fra cose che sono
se n’è dato esser tale:
quando l’ora è nemica,
quando vivere è fatica
in rilievo e colore, e n’è ghirlanda
né culmine è sì bello
conquista in un àtomo è vinto:
il rimanente gli è vano o perverso:
Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie,
dove è una floscia attesa,
Il mio passo è la traccia dell’erba,
il mio cuor è la specie del luogo,
e tutto si palesa e nulla è vano
l’ininterrotto multiforme è a voi:
Tutto in grave volume è corpulenza:
Dovunque è specchio senza
– dove è pensiero, come a noi l’eloquio,
Quando è sole, il pattume
dove natura è più forte,
dove immortale è il pensiero.
Non concento è di spazi
una dolcezza è il cuore.
ogni forma è ritrosa
natura è qui trambusto?
212
FL 071 068
FL 071 073
FL 071 084
FL 072 012
FL 072 016
CA 002 028
CA 002 072
CA 002 078
CA 002 084
CA 003 009
CA 004 002
CA 004 003
CA 005 003
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CA 005 067
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CA 006 005
CA 008 006
CA 008 011
CA 008 013
CA 008 022
Questo universo è più saldo
anche la notte è vasta
questa vita che è vita.
Il mio verso è un istrumento
Il mio canto è un sentimento
se dove ruminando è mucca e latte
e quando il cuore è sazio,
di un solco che è sentiero
mentre è bello il silenzio a te vicino.
se nel petto è melodia
e ciascun flutto è nostro, che s’infrange,
e la distesa è sua, che permane;
l’età cavernìcola è in noi.
La casa è un ritrovo
e quando manca è una zuffa.
Ogni affetto è disagio:
c’è un grido dentro:
non è per questo, non per questo!
l’atto è un pretesto.
Sul viso c’è un solco
C’è un cuneo nel cuore,
ma poi è paglia che brucia
la stitichezza è in profondo.
La solitudine è vita –
ciò che si è sciolto in te.
ma la voce non è presente;
ma la mamma è assente.
il trambusto è un inganno;
tutto è un non fare più in tempo.
se va in basso è una bomba
La giornata d’oggi è sola,
E merito non è, non è peccato,
ogni cosa è ferma,
il cerchio massimo è in alto
nell’aria tersa è in risalto
la sferza Iddio, la sferza è il tempo:
ebano
FL 058 001
Fuor delle nubi d’ebano e amianto
213
ebbe
FL 054 023
e a mano a mano che giungendo l’ebbe
ebbra
FL 017 022 ebbra l’ora si stordiva;
FL 017 023 ebbra l’ora si smarriva
FL 049 019 dell’ebbra fantasia;
ebbrezza
FL 014 016
FL 025 015
FL 055 019
FL 063 008
FL 067 012
CA 004 018
mentre s’incava respinta l’ebbrezza.
al presagio lucente dell’ebbrezza,
all’ebbrezza del sole e del vento?
un’ebbrezza sospesa,
e in saliva d’ebbrezza spenta,
ebbrezza del salto
ebete
FL 021 002 nell’ebete riflesso
FL 021 054 accasci e in ebete riflesso smungi;
eccelso
FL 035 014
e il mondo eccelso crea.
eccita
FL 066 008
s’eccita incandescente,
214
ecco
FL 011 002
FL 050 113
ecco per te la merce rude d’urti
Ecco: nella grande ora sommersa
echeggia
FL 006 017 mentr’echeggia la via
CA 005 060 Echeggia un mònito immane,
echi
FL 034 025
che ai sobborghi nereggia negli echi
eclissi
FL 070 033
con róse pupille d’eclissi e d’assenzio,
eco
FL 045 003 mentre senz’eco di color ignoti
FL 047 081 eco torva di genti
FL 062 005 nell’eco ronzante dal basso
ed
FL 072 015
ed altre aspettano ancora.
èduchi
FL 072 004
altri èduchi gli steli,
215
effetto
FL 045 026
e brevità d’effetto,
effimera
FL 070 055
effimera d’orme e di voci
effluvi
CA 002 054
effluvi di campane:
effluvio
FL 063 007 un effluvio sepolto,
effonde
FL 004 017
sin che s’effonde magico riposo
effusa
FL 007 003 nel vero effusa la persona sembra
effusïone
FL 012 035
all’ingenua effusïone
216
effuso
FL 036 031 nell’aria l’effuso tesoro
egli
FL 069 017
annaspa egli nella memoria,
egual
FL 001 001 L’egual vita diversa urge intorno;
FL 023 001 Col moto egual delle tue genti, o valle,
eguale
FL
FL
FL
FL
002
045
047
060
004 ruscello è il tempo eguale
069 e me l’uso eguale modella:
057 fosse al mio ingegno eguale la sua china,
020 mentre in fluido eguale
eguali
FL 026 008 ronzano eguali con virtù diverse.
eleggervi
FL 063 049
e nella gioia di eleggervi, amici,
elemento
CA 002 083
al semplice elemento,
217
elesse
FL 071 060
e, sino al fondo, rivivo chi elesse
eletta
FL 014 030 Un’eletta dottrina,
eleva
FL 013 011 quando s’eleva il cuore
CA 008 014 se leva il corpo, se eleva il capo;
ella
FL 012 009 spazia ella intorno tacita e divina
FL 016 002 tanto innaturi l’anima fin ch’ella
eloquio
FL 068 003 – dove è pensiero, come a noi l’eloquio,
elsa
FL 045 044
e nell’elsa sfinimento:
emana
FL 054 003 dove creando nostra sorte emana,
218
emanata
FL 060 032 nel succhio emanata ogni forma si sporge
empie
FL 067 011
che s’empie e nel fischio si allenta:
empiono
FL 069 011 di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi;
enorme
FL
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FL
017
047
070
070
049 nell’acciecante verità enorme.
010 Come vortice enorme
046 si lamina enorme la vetta
061 in fede enorme la vetta:
entrano
FL 071 012
ch’entrano e vanno ove
entri
FL 039 005 ognun, s’entri a cantare,
epico
219
FL 006 023
e immemore di me epico arméggio
Eppur
FL 002 042 Eppur qui si cimenta
FL 021 018 Eppur, la fede e il responso tentai;
Eppure
CA 005 056
Eppure la cosa capita
era
FL 017 031
FL 017 045
FL 054 026
FL 071 047
CA 002 001
qualcosa ch’era tanto:
ciò che non era mai detto,
non ci guardammo; e amor era d’intorno
quando più duro al tuo ozio era il tempo!
Al tempo che la vita era inesplosa
eran
FL 008 036
eran letizia e dolore
erba
FL 041 010
FL 063 025
CA 002 019
CA 002 026
CA 002 027
eretta
che nell’erba fa ghirlande
Il mio passo è la traccia dell’erba,
Con la falce nell’erba
con la falce nell’erba.
Erba recisa che sempre rinasce,
220
FL 067 025 oh, pura baldanza eretta con forza,
eretti
FL 070 037
e spasimi eretti in atroci scompigli,
eri
FL 042 009
eri una cosa per me sciolta in me:
erige
CA 008 012
se erige il capo, se regge il corpo;
ero
FL 025 009
FL 041 005
FL 041 009
FL 041 013
FL 041 017
CA 002 035
CA 002 051
Quand’ero appena scàlpito o riposo
ero il trillo d’una fonte
ero il soffio d’una valle
ero il volo d’una nube
ero il senso che natura
e dovunque ero appiglio
e non sapendo ero certo
eroe
FL 043 025 Fui certo un tempo qualche eroe degno
FL 061 029 mi levo torso d’eroe
eroi
221
FL
FL
FL
FL
021
033
050
063
073 civil risma di eroi:
017 e l’evangelo di tutti gli eroi
061 la vita di cent’anni, o padri eroi?
074 con la fatica vostra, o ignoti eroi!
eroica
FL 015 015 verso un’eroica impresa;
FL 050 094 quanta eroica pena
eroico
FL 035 016
eroico t’esalti;
erra
FL 007 008 fastidio ch’erra nell’usato giorno.
FL 036 013 Erra, tra polvere e péste,
FL 051 011 Erra dai vetri lo sguardo,
errabonde
FL 005 004
errabonde fanfare
errando
FL 018 008
tra foci errando e sorgive.
errore
FL 035 003 dei secoli l’errore
FL 068 040 superba d’errore e di male,
222
erta
FL 047 021 pulsa lontan la vaporiera, all’erta
erte
FL 070 013 fra erte e scese vicine,
esala
FL 031 017 Dai clivi si versa si esala dispera
esalta
FL 049 002 che l’ansietà di primavera esalta
esalti
FL 035 016
eroico t’esalti;
esalto
FL 005 035 nel vortice m’esalto della lotta
esangue
FL 054 032
FL 055 003
che, se restasse, giù cadrebbe esangue;
l’esangue terra invernale
223
esaudendo
CA 002 007
esaudendo come una preghiera
esaurita
CA 007 019
che filtrava esaurita,
esausta
FL 064 006
esausta allor la radice.
esce
FL 023 023 dalla terra esce un fantasma,
FL 057 006 dal becco gli esce in un ultimo trillo.
escon
FL 068 022
escon le aperte borgate,
esistere
FL 050 103
esistere e pensare,
esito
FL 045 059
esito trasognando;
224
esplode
CA 005 070
esplode a un ostacolo duro
esprime
FL 043 002 vien dolorando ciò che non s’esprime:
essa
FL 002 062 mentr’essa schiara le fatiche assorte.
FL 039 004 ma ciò ch’essa non dice,
CA 002 074 essa risorge in tuorlo di gallina.
esse
FL 024 007 ché nulla ad esse, tranne amor, par vita;
CA 000 000 NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno
esser
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
010
043
045
047
050
060
060
060
012
013
056
063
095
016
023
024
esser persona la saggezza or vieta.
L’esser guardo come aria nell’aria
quand’esser nostra non puoi
esser qualcosa di adatto,
per esser buoni qualche volta appena!
divino è l’esser fra cose che sono
se n’è dato esser tale:
s’esser tale potessi
essere
FL 005 028 del prodigioso essere
225
FL 010 025 al segno divino dell’essere,
FL 025 037 o realtà, essere in te vorrei:
essi
FL 069 004
scarnifichi ad essi le rughe
estasi
FL
FL
FL
FL
FL
009
029
041
050
059
008
014
022
097
018
l’estasi delle cose, e in me si accorge.
rinnova le estasi libere
sópra l’estasi del mondo,
salda la pioggia l’estasi notturna
ti sfolgora nell’estasi il rimorso .
estate
FL 049 003 che la vittoria dell’estate assalta
FL 061 015 Poi – come all’afa d’estate,
FL 064 005 e l’estate nel frutto,
estati
CA 002 006 nel vasto sole delle estati brevi
estenuatamente
CA 004 017
ch’estenuatamente ricade,
estenuato
FL 024 022 al flaccido baglior ch’estenuato
226
esteso
FL 011 024 verso l’amore pertugia l’esteso,
estiva
FL 024 003 nel languor sciolto dell’estiva sera;
estro
FL 014 026 nella fiala soave dell’estro
esulta
FL 043 035 e se il cuore mi esulta, a me più certa
FL 055 021 una canzone appassionata esulta,
esultanza
FL 033 013
e l’amore nativo in esultanza
età
FL 032 004 che fecondata questa età mi torni;
FL 035 021 – Stanca si affretta l’età sverginata,
CA 005 003 l’età cavernìcola è in noi.
eterna
227
FL 016 008 l’eterna verità mentre è parvenza.
FL 028 012 come l’eterna verità che in noi
FL 039 061 O voce eterna in movenza caduca,
eternamente
FL 006 029
e nel disegno eternamente è Dio:
eterne
FL 005 048 Se van dall’universo eterne voci
FL 050 033 sudavo eterne notti di paura
eterni
FL 021 064 di noi vili eterni
eternità
FL 029 013 fra donne d’eternità gaia
FL 068 004 la trasparenza dell’eternità –
eterno
FL 001 017
FL 002 045
FL 011 023
FL 025 040
FL 026 013
FL 045 007
FL 068 044
FL 069 027
FL 071 045
CA 008 024
Se a me fusto è l’eterno,
tu che l’eterno insegui
contro la noia sguinzaglia l’eterno,
del tuo vortice eterno.
Pulsa l’eterno anelito e s’invera
quasi eterno coperchio sopra un’urna.
la conoscenza del popolo eterno
mentre l’eterno in martirio di prove
e vien nell’ore mediocri l’eterno:
dentro l’amore, verso l’eterno.
228
evacua
FL 005 016
ingoia evacua pane e verità,
evanescenze
FL 050 117
evanescenze materne, e sfumano
evangelo
FL 033 017
e l’evangelo di tutti gli eroi
fa
FL 001 005
FL 002 015
FL 007 006
FL 008 021
FL 010 050
FL 012 039
FL 025 019
FL 027 019
FL 028 013
FL 033 003
FL 041 010
FL 061 001
FL 061 027
FL 072 021
CA 005 012
CA 005 035
CA 005 071
CA 005 075
CA 005 088
CA 007 005
CA 007 030
ma dentro fa paura.
mister si fa passïone
che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno
e, sbottando, paura mi fa.
e fa divina l’ora che si vive?
il tacer che mi fa nodo:
che mi fa quale non sono
l’opporsi, e si fa storia e natura;
dell’universo si fa vita e morte!
E nido si fa tutto
che nell’erba fa ghirlande
Giovinezza mi fa leggiadro e saldo
e se il donar nell’atto si fa brezza
che fa chicco dell’immenso,
si fa guanciale delle ore tue.
ma dentro fa ingorgo,
e fa del presente una tomba.
fingi una pace che fa guerra al mondo.
la vita fa man bassa
La terra gli fa largo,
e fa suo il desiderio.
229
CA 009 020 di quanto fa morire,
faccenda
FL 029 017
La faccenda così prosegue a vivere
faccende
FL 002 065 nelle faccende è l’idea.
FL 003 013 d’affollate faccende in tormento:
FL 006 019 s’amplian faccende in conosciute voci,
faccia
FL 040 005 e sulla faccia parve leggiadria
CA 005 013 Qualunque cosa tu dica o faccia
facevan
CA 002 046 facevan le fusa
facil
FL 012 015
ma facil si palesa il buon cammino
facile
FL 004 009 con un facile oblio oltre sospingo
FL 060 011 facile agli occhi è guardare
230
fai
FL 002 040
Che fai, se non adopri,
falce
CA 002 019
CA 002 026
Con la falce nell’erba
con la falce nell’erba.
fallendo
FL 032 007 fallendo io piombo giù, e una distanza
falli
FL 005 050 fra glorie ardenti e tenebrosi falli
fallir
FL 050 072
il fallir di fallire.
fallire
FL 050 072
il fallir di fallire.
fame
FL 035 005
FL 039 017
FL 056 015
CA 002 043
CA 005 031
e mentre ognun dietro sua fame intride
la fame e la sciagura
Come mamma nella fame
Ghiotto della mia fame,
La fame inghiotte frumento –
231
famelico
FL 063 053 o in famelico ambir l’abbandono,
fan
FL 012 013 mi fan del sentimento un desiderio
FL 043 045 e par la vita quando si fan rade
FL 071 021 fan le campane tinno
fanale
FL 024 023 da fanale a fanale sbadiglia
fanciulla
FL 038 001 Vedesti, fanciulla, nuotare
FL 054 015 A salutarvi, fanciulla, movea
FL 061 007 e par fanciulla amante
fanciullezza
FL 025 008 Non così promettesti, fanciullezza!
fanciullo
FL 050 031 come fanciullo io t’invocava quando
FL 071 048 Quel che, fanciullo ostinato e coperto,
CA 002 003 fanciullo a te venivo
232
fanfara
FL 049 025
ma sei la fanfara
fanfare
FL 005 004
errabonde fanfare
fanghiglia
FL 006 004 fanghiglia d’acqua sorgiva:
FL 049 007 che sguazza fanghiglia d’autunno
fango
FL 014 013 fra passi neri che han gocciole e fango:
FL 047 062 trave a un palco, ghiaia al fango:
fantasia
FL 040 004 tentavo perso nella fantasia:
FL 049 019 dell’ebbra fantasia;
FL 050 111 vagò la fantasia;
fantasma
FL 023 023 dalla terra esce un fantasma,
FL 050 034 nell’ascoltare il passo d’un fantasma.
far
233
FL
FL
FL
FL
FL
004
009
050
053
060
014 sul viso e dietro il collo un far di baci
016 mentre vorrebbe far puri i dì suoi.
043 se non seppi far bello
006 da inanellare e far mia!
036 a far più dolce dopo tocca il suono.
fare
CA 005 067
tutto è un non fare più in tempo.
farfalla
FL 017 054
la sua farfalla.
farfalle
FL 070 017 dal soprassalto d’aquile e farfalle
fari
FL 045 010 va imperlando di fari i suoi solchi
farmi
CA 002 010 e tu guidavi senza farmi male
CA 009 021 verrà a farmi certo
fascia
CA 008 019 fascia in sua purezza
234
fàscino
FL 011 007
annusando con fàscino orribile
fascio
FL 037 002
l’ultimo fascio strinse nelle spanne;
fastidi
FL 012 022 ma a noi perdona i soffici fastidi;
FL 050 066 Fastidi grassi tramiamo,
fastidio
FL 007 008 fastidio ch’erra nell’usato giorno.
fata
FL 039 054 verso una fata morgana
fatica
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
006
010
025
035
045
047
060
063
066
029
011
031
035
035
047
055
026
074
021
mentre rinchiuso in sua fatica va.
e fatica e rimorso e vano intendere:
e la fatica benigna ritrova
spoltrirsi alla fatica ancora il giorno.
vil ricadendo nella mia fatica,
Torneran tempo e fatica,
volger potessi nella mia fatica,
quando vivere è fatica
con la fatica vostra, o ignoti eroi!
nella fatica si trova
235
FL 071 042
se fatica ti spreme e l’opaca
fatiche
FL 002 062 mentr’essa schiara le fatiche assorte.
FL 052 017 e li versa in fatiche protese
fato
FL 024 016 Il fato di ciascun è dentro al mio,
fatto
FL 006 032 anch’io t’avrò fatto; anch’io.
FL 008 043 un fatto trascina; e per sempre.
FL 042 011 voglia che ha fatto un groviglio di me.
fauci
FL 058 006 per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli :
favella
FL 016 006
se vada in labil suono di favella,
faville
FL 030 006 nel grande azzurro tremule faville
fece
236
FL 017 056 e si fece uno spento bracere;
FL 017 058 e si fece la spoglia di un morto:
feci
FL 054 019 feci come chi avanzi il passo stretto
feconda
FL 007 010
FL 035 004
FL 050 048
FL 056 011
FL 061 003
FL 061 028
FL 062 019
CA 007 028
nel vasto palpitar che lo feconda,
e la virtù nell’atto si feconda;
e l’onestà feconda,
come pioggia feconda,
e mi feconda sì che a prodigarmi
feconda d’amore,
forza agli ordigni nascosta e feconda,
dentro l’oasi feconda
fecondata
FL 032 004 che fecondata questa età mi torni;
fecondo
FL 071 082 quest’impeto fecondo,
fede
FL
FL
FL
FL
FL
002
011
021
035
061
060
028
018
029
025
nell’atto la fede,
paga col sangue, sola, la sua fede.
Eppur, la fede e il responso tentai;
in un vigor di fede;
e porgo la mano con fede
237
FL 063 046
FL 067 024
FL 070 061
CA 000 000
CA 006 009
ogni fede crollava la noia;
come non fosse mai stata la fede,
in fede enorme la vetta:
NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno
Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede:
fedele
FL 010 044
che accomuni a un suo fedele
felice
FL 001 021
FL 041 007
FL 064 009
FL 066 006
CA 002 009
e con alterno vigore felice
è felice
e spàmpano felice
la ghiotta luce felice
A te correvo già felice:
felici
FL 056 012 rinascer tento negli altri felici:
fere
FL 072 001 Nihil fere sui
ferite
FL 049 010
ferma
che strizza ferite sul cuor della terra,
238
CA 008 006 ogni cosa è ferma,
fermaglio
FL 005 038
ma come dal fermaglio della scotta
fermar
FL 072 014 nel fermar la prima corda:
fermento
FL 026 011
l’ombra procede con liscio fermento:
Fermo
FL 047 074 – Fermo il cappuccio sul sole,
feroce
FL 029 010 Ma sopra, Dio feroce nello spazio
FL 069 001 O pioggia feroce che lavi ai selciati
ferocia
FL 050 069
se la ferocia ha modo
ferreo
FL 001 010 dell’ora il ferreo bàttito concede.
239
ferve
FL 010 029 chi ferve di speranza e si corona
FL 034 002 è gloria. Immane ferve
FL 060 003 e sulle cime ferve,
ferveale
FL 017 037 e al suo piede ferveale un piacere
fèrvere
CA 002 050 fèrvere d’api:
fervidi
FL 004 007
e nei fervidi sensi ondeggiamento
fervor
FL 063 013
l’indicibil fervor ha sentimento;
fervore
FL 063 077
l’indicibile fervore:
fesso
FL 021 006
e suono fesso rende?
240
festa
FL 021 016 questo hai ghermito; e primavera in festa
CA 002 044 stupefatto di festa,
fetore
FL 043 005 par nell’oscuro fetore di un porto,
fia
FL 000 000 EO Li omini batteranno aspramente chi fia
fiala
FL 014 026 nella fiala soave dell’estro
fiamma
FL 008 007
FL 031 013
FL 047 042
CA 002 058
consuma senza fiamma
a sognare la fiamma,
e come fiamma nell’oscurità
verso la fiamma che dal sasso
fiammei
FL 026 018
fiammi
sembra che in fiammei pòllini s’incieli,
241
FL 039 033
il dolor fiammi come la lanterna
fianchi
FL 017 039 dai fianchi al sommo iridava
FL 024 001 Sui fianchi óndano avvinti
fiati
FL 045 012
s’intesse in un vaporare di fiati
fiato
FL 008 005 nel fiato e nel sangue un’idea
FL 036 027 e fuggir dal fiato e dal piede
fibrille
FL 008 024
àgita nervi per trine e fibrille
fida
FL 041 015
FL 063 050
e giù fida
la fida imagin vostra rinnovello;
fiducia
FL 032 003 senza fiducia vivo di speranza
FL 050 078 se vivere è fiducia,
CA 003 007 vien fiducia verso l’alto
242
fieno
FL 037 009 ritta la gerla fragrante di fieno,
fier
FL 070 020
invocan dal più fier dei loro monti
fiero
FL 050 055
sei tu, fiero disagio
figli
FL 012 028
a lei che avviva, accomunando ai figli,
figlia
FL 035 017 però (madre alla figlia perversa,
figura
FL 050 024
e pàlpita e figura
figurò
FL 054 021
Perché si figurò l’anima miti
243
fil
FL 062 009
e nel fil del suo sguardo ha l’universo;
fila
FL 045 002
è la pioggia che fila giù bieca,
filari
FL 051 005
corrono intrisi filari di piante,
fili
FL 006 027 ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno
FL 045 046 e tu, pioggia che fili giù bieca!
FL 050 115 nidi e bisbiglia di lucidi fili;
filo
FL 045 043
che sul filo ha lo sgomento
filtra
FL 023 016 filtra il cielo e sorveglia da una cruna.
filtrava
CA 007 019
che filtrava esaurita,
244
fin
FL 016 002
FL 034 022
FL 045 061
FL 050 019
CA 008 005
tanto innaturi l’anima fin ch’ella
fin che la sera il gran pàlpito accoglie
fin che di via in via
fin che non visto il sonno
fin che giace guarda il suolo;
fine
FL 024 024
in una pausa senza fine.
finestre
FL 017 034 ampliate le ardenti finestre,
FL 050 020 chiude finestre e cuori,
fingi
CA 005 075 fingi una pace che fa guerra al mondo.
finì
FL 071 025
mentre finì la speranza
finir
FL 057 008
così finir, con generoso squillo.
finisce
FL 052 011 nel rimpianto finisce
245
fino
FL 043 028
e l’atto m’abbandona fino al pianto!
fioca
FL 050 006 dove fioca si squaglia
fioche
FL 039 040
che sa fioche risposte:
fiòcina
FL 010 026 come fiòcina a pesce in acqua accesa;
fior
FL 035 007
FL 037 006
FL 064 004
CA 002 018
è fior che beve l’aria e la profuma,
del bimbo, come fior nello sterpeto
ti svelerà nel fior la primavera
nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte.
fiore
FL 001 018 fronda la storia e patria il fiore,
FL 047 061 Voce a un coro, stelo a un fiore,
fiorenti
246
FL 017 035 protesi i fiorenti balconi
fiori
FL 005 032 se per i fiori davi pietre e fumo
FL 049 031 o poesia di sterco e di fiori,
FL 072 005 altri vagheggi i fiori,
fiorire
FL 038 006
che sa giovinezza fiorire,
fiorisce
FL 002 010 e fiorisce negli occhi
fiorito
FL 066 007
sul verde fiorito possente
fiotto
FL 036 039
s’aprono al fiotto vitale
firmamento
FL 043 041 Ora tace sospeso il firmamento;
fischi
247
FL 068 019
con rabbia di fischi e di bava
fischio
FL 067 011
che s’empie e nel fischio si allenta:
fissi
FL 070 038
intorno schiomando con brividi fissi
fissità
CA 004 026
tra fissità di riviere
fiumana
FL 010 004 e che, fiumana alle marcite in guazza,
fiume
FL 015 007
FL 026 009
FL 036 040
CA 007 004
CA 007 026
CA 007 031
che mentre in fiume corre si ritorna;
Ma, quasi fiume che rigiri lento,
del soavissimo fiume
un fiume immenso.
ignora il fiume immenso,
Così il fiume torna ancora
fiumi
FL 071 010
e mari e fiumi e monti
248
fiuta
FL 010 018
chi fiuta la ragione
fiutata
FL 070 011
ch’a suon di frulli la fiutata altezza
fiuto
FL 021 055 ben tu al fiuto del senso conduci
flaccido
FL 024 022 al flaccido baglior ch’estenuato
flessuosi
FL 054 034 dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi
floscia
FL 063 005 dove è una floscia attesa,
FL 067 002 la carne floscia sul cuore lordato,
floscio
FL 043 011
ma floscio il tempo vil tutto si addita,
249
Fluì
FL 040 001
Fluì soavemente una malia
fluido
FL 052 014
FL 060 020
il fluido del moto
mentre in fluido eguale
fluir
FL 043 043 in un fluir di pace e sentimento
FL 047 033 ho un fluir di corrente.
fluire
FL 002 005 che non sembra fluire,
FL 008 001 Per l’acre fluire dei minuti
FL 041 008 di fluire,
fluisca
FL 039 035
Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca
fluisce
FL 060 037 In queste sponde l’anima fluisce
flutti
FL 050 023
magici flutti nell’ombra,
250
FL 071 009
sono flutti di cielo
flutto
FL 033 004
FL 058 005
CA 004 002
CA 004 005
CA 004 014
nel tepore sano del placido flutto,
scintilla il flutto ora là ora qui
e ciascun flutto è nostro, che s’infrange,
e flutto verso flutto in lui s’infrange,
e già perse nel flutto;
fluttuanti
FL 059 011 e fluttuanti oceani vibrare
foci
FL 018 008
tra foci errando e sorgive.
focolar
FL
FL
FL
FL
048
048
048
048
001
003
005
007
Grillo del focolar
grillo del focolar
Grillo del focolar
grillo del focolar
foggia
FL 035 012 foggia maggior destino
foggiano
FL 026 005
e qui le vigne foggiano ricami
251
foggiar
FL 034 019
a foggiar cose e pensieri
foggiato
FL 042 014
chi per la vita foggiato non è!
foglia
FL 047 054
se come foglia in turbin si mulina
foglie
FL 002 050 sorelle, mie foglie e mie gemme,
FL 036 009 l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi,
FL 036 037 l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami,
fogna
FL 010 008
che nella fogna ancor tutti affratella.
folgoran
FL 050 099
e folgoran gli aspetti
folgore
FL 071 006 né folgore di tempi
252
folgorò
FL 041 021 Quando il ciel folgorò il giorno
folla
FL 067 031 l’inconscia folla angusta,
folle
FL 070 007
e clamorosi grovigli di folle
folto
FL 057 001
Stan nel folto gli stami:
fonda
FL 062 018 pianta dispersa mentre inseni fonda,
fonde
FL 026 001
FL 054 009
CA 005 002
CA 008 016
fondi
Giù, nella conca del lago, si fonde
ho confitto, o annidate trecce fonde:
trincee fonde dei cuori –
fonde in sua bianchezza
253
FL 012 002
che sugli alberi fondi s’ingorga
fondiglio
FL 067 006
imagine, fondiglio non deposto,
fondo
FL 020 003
FL 021 011
FL 039 051
FL 045 040
FL 051 009
FL 071 060
CA 004 024
CA 006 010
ritornan l’acque e i sentimenti al fondo,
mentre l’anima giace pietra al fondo
a galla o sul fondo non mutano mai.
pietruzze divise sul fondo
ma spia dal fondo e si trae
e, sino al fondo, rivivo chi elesse
e incontra lo spettro d’un fondo;
scorge cader la luce al nostro fondo
fontana
FL 008 015 perenne fontana che pare
fonte
FL 041 005 ero il trillo d’una fonte
FL 071 031 A qual fonte bevesti,
fonti
FL 007 005 Da fonti aperte nasce il sentimento
FL 070 023 fra consensi di laghi e di fonti
forbendo
254
CA 004 020
candori forbendo, scrosci ai ritorni;
forma
FL
FL
FL
FL
FL
FL
009
010
023
045
060
071
004
039
008
063
032
034
limpidamente la forma sonora.
S’avvien che forma in noi rimanga al corpo
la digiuna forma rozza
tra nere forme forma nera ho spazio;
nel succhio emanata ogni forma si sporge
ogni forma è ritrosa
011
012
021
021
017
027
063
008
012
di vaghissime forme in abbandono
forme: e gioisce del suo ritmo umano.
le immote umili forme
per forme indefinite
se nel cuore le forme conosciute
tra il brulicar delle forme
tra nere forme forma nera ho spazio;
e il vario aspetto delle note forme
tu stringi le forme che dentro
forme
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
022
023
024
028
034
045
047
049
forra
FL 025 029
ma, forra a svolto improvviso di monte,
forse
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
010
021
042
043
047
031
027
007
033
019
026
e parrà forse vano
e forse in quiete oppiata ti deliba,
Forse altrove sei bella, o primavera:
ma dove toglie amor forse s’invera –.
attendo forse un’improvvisa norma
E forse a te, ciel che t’infoschi
255
FL 050 053
FL 050 058
FL 059 002
FL 059 008
CA 009 025
Viltà forse o presagio
Forse d’Italia negl’impeti immensi
non forse udisti in gravi ritornelli
Forse a te basta l’udir turbinare
verrà, forse già viene
forsennata
FL 042 036 la forsennata amarezza;
forsennato
FL 006 007 forsennato voler che a libertà
forte
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
010
018
031
050
069
058
001
012
016
086
030
Impeto strano, sii forte
Chiedono i tempi agir forte nel mondo
del male è il bene più forte.
forte corpo senza amplesso.
brandir potessi nel mio pugno forte
dove natura è più forte,
forti
FL 027 016 che dove è la violenza dei più forti;
FL 033 007 ai monti forti in un riposo lene,
fortor
FL 067 008
e un fortor di carname riverso,
256
fortuna
FL 041 018
FL 042 005
FL 042 012
CA 001 002
dà per vincer la fortuna
ohimè che la fortuna
Ohimè che la fortuna
fuggir lascio la fortuna,
forza
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
021
021
045
047
062
063
063
067
070
036
058
051
050
019
031
041
025
063
Tu mi gridasti all’inutile forza
con strette di ordigni la provvida forza;
e invano la prodiga forza
O forza bella che mi lanci schietta
forza agli ordigni nascosta e feconda,
sulla mia forza piena
la mia forza costrinsi all’altrui forza,
oh, pura baldanza eretta con forza,
unica al cielo misura la forza;
forze
FL 002 025
FL 011 017
le invisibili forze,
le chiuse forze inespresse
fosca
FL 061 016
mentre più fosca discende, le nubi
fosco
FL 050 076 Quanto fosco imprecar, quanto tormento!
fosforescenze
257
FL 050 119 fosforescenze di scie,
fosforico
FL 026 022
sinuoso al fosforico sentiero:
fossa
FL 021 065
tu scavi tediata la fossa.
fosse
FL
FL
FL
FL
021
047
067
067
050 e lieto fosse il destin nuovo al sole!
057 fosse al mio ingegno eguale la sua china,
023 come non fosse stata mai luce;
024 come non fosse mai stata la fede,
fossi
FL 051 004
Fuor della bruma, per campi e fossi
fosti
FL
FL
FL
FL
FL
002
002
002
002
002
017 Tu fosti e sei il desiderio mio
020 tu che fosti sentor rinnovellante
023 tu che fosti pensiero
028 tu che musica fosti
033 tu che fosti ben altro
fra
FL 005 010
ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede
258
FL 005 023
FL 005 050
FL 006 006
FL 009 009
FL 012 006
FL 014 013
FL 019 001
FL 023 007
FL 023 013
FL 025 056
FL 028 009
FL 029 013
FL 033 011
FL 034 024
FL 036 030
FL 040 002
FL 042 028
FL 043 022
FL 045 011
FL 047 001
FL 050 001
FL 050 003
FL 050 013
FL 050 032
FL 050 045
FL 050 096
FL 055 010
FL 060 016
FL 063 001
FL 068 010
FL 069 009
FL 069 013
FL 069 034
FL 070 013
FL 070 023
FL 070 029
FL 070 052
FL 070 057
FL 071 044
CA 009 010
fragore
fra Penelope e i Proci,
fra glorie ardenti e tenebrosi falli
fra lo spirito e il senso;
Quassù quassù, fra il suonar dei campani
fra chi va lento a digerire il giorno.
fra passi neri che han gocciole e fango:
Sta fra lascivie di vivande e vino
fra il varïar delle braci
quando fra lor si vendono bugie.
fra labili cose, io sia:
fra i circostanti aspetti
fra donne d’eternità gaia
fra le incantate piante oscilla; l’ora
fra il rincasar tumultuoso
fra murmuri e spruzzi al meriggio
nel petto e un abbandono fra i ginocchi,
l’uso fra mezzo e il ritegno
fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto
fra strida schianti boati, e bigia
Fra il caldo velo del sonno
Quassù fra proni tetti
(laggiù fra gli uomini
(Laggiù fra gli uomini
fra coltre e coltre con la man sugli occhi
Laggiù laggiù fra gli uomini
(Quassù, fra proni tetti,
Fra quattro mura di libri e d’ombre,
divino è l’esser fra cose che sono
Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie,
fra piaghe e gonfiori
e fra genti e lavoro
fra un terror di profezia
chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
fra erte e scese vicine,
fra consensi di laghi e di fonti
fra trèmiti e vene
– fra bave di nubi e tormenta –
Fra incomprensioni immutabili
Fra le catene libertà mi ride
fra quattro mura
259
FL 046 003
in un fragore di grandine.
fragori
FL 006 018
consueti fragori e nelle corti
fragrante
FL 017 041 la bella e fragrante dimora.
FL 037 009 ritta la gerla fragrante di fieno,
fragranza
FL 060 009
tutto sa di fragranza
frale
FL 005 045
e le sue tende frale germoglio
FRAMMENTI
FL 000 000 TO FRAMMENTI LIRICI
Frammento
CA 000 000 EO (da un Frammento 1914)
frantumo
260
FL 024 008 nel frantumo del giorno,
FL 050 109 – Come frantumo sull’onda,
fratelli
FL 002 049 fratelli, miei rami e mio nido,
fraterna
FL 010 047 Dove la fraterna visione
fraterni
FL 021 060 nei plausi fraterni
frecce
FL 069 022 o pioggia di scuri e di frecce
freccian
FL 068 016 freccian le vette e s’incidono,
fredda
FL 069 021 Ma per noi, fredda amazzone implacata,
freddo
FL 042 026
è paura che amor freddo s’inganni
261
frégola
FL 070 008 in frégola di piacere acerbo;
freme
FL 007 007 d’amorosa bontà freme anche il lento
fremente
FL 002 044 qui, fremente bontà,
fremito
FL 035 033 d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio.
FL 045 020 il fremito ci strinse il desiderio
FL 050 125 perso in divino fremito il pensiero.
freni
FL 011 011
al trabalzante stridere dei freni,
fresca
FL 005 061
la tua fresca corrente!
freschezza
FL 036 042 nella freschezza irrequieta
262
fresco
FL 004 003
FL 015 010
FL 063 047
CA 007 003
vortice fresco di gemme, e rosato
che il petto gonfia di fresco vigore
per te con fresco volo io vi rimando
procede fresco e lento
fretta
FL
FL
FL
FL
021
027
048
050
027
012
006
050
se ogni ora parve un ripiego di fretta,
a ciò che non appaga la sua fretta;
rodi in fretta il tuo grigio dolore
nell’implacabile fretta,
frode
FL 047 069
lo spirito è una frode,
fronda
FL 001 018 fronda la storia e patria il fiore,
FL 028 004 e dove è fronda intorno e ai casolari
fronde
FL 031 004
che stanco dirada l’ardor delle fronde
fronte
FL 054 025
FL 071 037
Come per vento chini fronte e ciglio
e tutto ha un muro livido di fronte?
263
fruga
FL 047 020
e fruga di lavori il suo declivo,
frulli
FL 070 011
ch’a suon di frulli la fiutata altezza
frumento
CA 005 031
La fame inghiotte frumento –
frusciava
CA 002 020 frusciava il mio baleno:
frutti
FL 072 006
altri assapori i frutti.
frutto
FL 001 022
FL 064 005
suggere il sole e prodigar il frutto;
e l’estate nel frutto,
fu
FL 012 019 che nel donare il sangue fu serena;
FL 012 030 Quanto fu bello che nascessi nostra
264
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
021
033
040
041
045
067
071
071
026
018
008
004
018
027
062
066
Ma che giovò se l’aria mi fu tolta,
riconoscere dove fu natura!
fu sguardo, e nella mente poesia.
mio fu sole,
Altra fu la promessa,
e fu l’olocausto invano.
che dove fu severa
fu bene conosciuto
fuga
FL 037 016 a valle caddi in fuga dietro l’ombra.
FL 056 002 senza inganno né fuga,
CA 005 064 Fuga da un vuoto vicino
fugaci
FL 004 016 d’amante donna in carezze fugaci,
fugge
FL 005 039 più veemente vela al vento fugge,
FL 045 039 dell’acqua che fugge,
FL 070 054 e fugge ghermendo la vita
fuggendo
FL 006 013 per invilire poi, fuggendo il lezzo,
FL 021 048 Oh, se fuggendo trovassi regioni
fuggente
FL 006 031
tra morte e morte vil ritmo fuggente,
265
fuggenti
FL 070 030 di fuggenti creature,
fuggevole
FL 002 046 nel fuggevole giorno.
fuggevoli
FL 010 049 delle fuggevoli cose,
fuggi
FL 001 014 o non ghermita fuggi, e senza grido
FL 050 088 Insonne cuor che fuggi dove agogni
fuggir
FL 036 027 e fuggir dal fiato e dal piede
CA 001 002 fuggir lascio la fortuna,
fuggita
FL 042 010 fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia
FL 043 034 landa fuggita in un lontan miraggio,
fuggono
FL 068 017 fuggono i piani e s’impiombano,
266
fughe
CA 002 039 scandalizzando fughe nel pollame
Fui
FL 043 025 Fui certo un tempo qualche eroe degno
FL 054 011 Come fui uomo e mi conobbe l’ora
FL 056 014 chiuso mi rende dove aperto fui.
fulgido
FL 061 009
e lo spirito fulgido balza,
fulgori
FL 068 006 per gl’ineffabili fulgori
FL 068 048 per gl’ineffabili fulgori
fulmina
FL 047 040 Nella vita che fulmina e va
fulminea
FL 066 014 fulminea la vita
fulmineo
267
FL 034 010 fulmineo ridestarsi,
fuma
FL 023 005
e fuma d’ombre al nido delle stalle.
fumanti
FL 002 027 fumanti ansando, senza cavalieri;
fumida
FL 011 006
si crolla fumida e viene
fumo
FL
FL
FL
FL
005
034
050
051
032 se per i fiori davi pietre e fumo
014 negl’incensi del fumo
008 e scende al lago per la valle il fumo
002 in una gora di fumo e aria
funerale
FL 014 005 Intoni il gran funerale
fuoco
FL 023 015 e in un guizzo anche il fuoco si spoglia:
FL 070 049 Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco
268
fuor
FL
FL
FL
FL
FL
002
021
043
051
058
032 fuor mandando l’inerzia:
041 mi saettassero fuor della bocca
032 se dentro animi il mondo e fuor non sai?
004 Fuor della bruma, per campi e fossi
001 Fuor delle nubi d’ebano e amianto
fuori
FL 044 006
FL 045 041
FL 045 066
FL 050 021
CA 007 022
persi nei solchi fuori
senza illusione d’uscir fuori;
e fuori son uno che va
e vuoto il tempo buio lascia fuori.
Ma di fuori sta il deserto
furia
FL 019 005 Il supremo ideal, nascosto, in furia
FL 058 004 la rauca furia del mare;
furore
FL 043 027 furore accende il vagheggiar del segno,
furtive
FL 045 014 dove furtive negli occhi
fusa
FL 036 003 la fusa scintilla
CA 002 046 facevan le fusa
269
fuso
FL 017 002
il ciel fuso balenava
fusto
FL 001 017
Se a me fusto è l’eterno,
futuro
FL 039 062 che sveli il futuro calvario
FL 047 011 s’apre il tempo futuro alla mente
gabbia
FL 014 029
è con noi belva in una gabbia chiusa!
gagliarda
FL 001 027 bella gagliarda bontà –
gaia
FL 029 013 fra donne d’eternità gaia
gaio
FL 052 020
e truce in bàttito gaio
270
galla
FL 026 020 d’aria che a galla su per l’acqua levi;
FL 039 051 a galla o sul fondo non mutano mai.
gallina
CA 002 074
essa risorge in tuorlo di gallina.
galoppo
FL 005 056
a galoppo i cavalli
gareggia
FL 027 007
e coi bravi gareggia
gaudente
FL 010 028 promiscuità gaudente,
gazzetta
FL 027 010 del presente s’incita e la gazzetta
geli
FL 070 048
con l’anima ardente nei geli costretta.
271
gelida
FL 070 064
con l’anima ardente in gelida scorza,
geme
FL 034 006 geme o s’invischia, e vana
gemito
FL 045 030 gemito chiuso in aperti consensi,
gemma
FL 053 002
traluce la gemma dei monti
gemme
FL 002 050 sorelle, mie foglie e mie gemme,
FL 004 003 vortice fresco di gemme, e rosato
FL 069 008 gemme sembrano e piume,
gemo
FL 032 013 ripiglio i colpi, gemo sotto il basto:
generoso
FL 021 030 se, primavera, il mio cuor generoso
FL 057 008 così finir, con generoso squillo.
FL 065 008 il generoso mio cuor che ti ordiva,
272
gente
FL 021 061
FL 047 046
FL 056 007
FL 060 027
FL 066 020
FL 069 036
CA 001 003
dell’ilare gente codarda
e la mia gente s’incita
nell’amor della gente mi paleso:
e la gente si smarrisce!
la gente ritorna agli arnesi;
che c’inviliva alla gente,
che inseguita dalla gente
genti
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
005
023
032
047
061
068
069
021 al nuovo altar delle genti, o città
001 Col moto egual delle tue genti, o valle,
012 al tornar delle genti io son sconfitto;
081 eco torva di genti
004 per luoghi e genti accomodato sono.
039 e sciocche, le genti della gran plebaglia
009 e fra genti e lavoro
gerla
FL 037 009 ritta la gerla fragrante di fieno,
gerlo
CA 002 055
il gerlo sulle spalle,
germoglio
FL 005 045
e le sue tende frale germoglio
273
gesti
FL 008 018 irrorante nei gesti e nei detti
FL 010 016 con vasti gesti d’unione
FL 029 007 e gesti e pensieri
gesto
FL 049 014 gesto vigliacco, nell’aria
gettarmi
FL 021 035 un abisso profondo per gettarmi?
getti
CA 005 082 getti come per abbraccio.
getto
CA 005 027 perché si teme il getto del sangue.
ghermendo
FL 070 054
e fugge ghermendo la vita
ghermita
FL 001 014 o non ghermita fuggi, e senza grido
274
ghermito
FL 021 016 questo hai ghermito; e primavera in festa
ghiacci
FL 070 040 nei ghiacci protesi sui lividi artigli
ghiaccioli
FL 049 008 che spezza ghiaccioli d’inverno
ghiaia
FL 047 062
trave a un palco, ghiaia al fango:
ghigno
FL 021 062
sotto il ghigno del cielo,
ghiotta
FL 066 006
la ghiotta luce felice
ghiotto
FL 010 015 chi, di sé ghiotto nell’anima lercia,
FL 025 012 inconscio e ghiotto come il mio palato;
CA 002 043 Ghiotto della mia fame,
275
ghirlanda
FL 060 033
in rilievo e colore, e n’è ghirlanda
ghirlande
FL 030 007 nascono a sciami, nascono a ghirlande,
FL 041 010 che nell’erba fa ghirlande
già
FL 021 013
FL 047 002
FL 067 007
CA 002 009
CA 002 059
CA 004 014
CA 009 025
l’idea nel tempo che vien già divelto
qualcosa si tramuta, e già molesto
un che di non nato e già vecchio,
A te correvo già felice:
già inneggiava alla polenta;
e già perse nel flutto;
verrà, forse già viene
giaccion
FL 023 022
che giaccion dentro, arcano
giace
FL 021 011
FL 034 008
CA 008 003
CA 008 005
mentre l’anima giace pietra al fondo
inascoltata giace.
lasciata a sé giace priva,
fin che giace guarda il suolo;
giacevan
FL 017 006 giacevan sui confini
276
giaci
FL 067 022 oh, cieca sostanza, tu giaci
giallo
FL 003 003 con guizzi di lucido giallo,
FL 052 003 su ’l viso giallo e il corpo di bitume
FL 052 028 su ’l viso giallo e il corpo di bitume
giardini
FL 068 027
ai giardini si vela di brina,
gigante
FL 028 025
FL 071 027
il gigante che va per l’infinito.
il mio gigante chiuso
ginocchi
FL 040 002 nel petto e un abbandono fra i ginocchi,
gioco
FL 047 029 nel tuo gioco stai:
gioconda
FL 009 007
ineffabile pàlpita gioconda
277
FL 025 006 perché la voglia palese e gioconda
giogaie
FL 070 018 dell’avide giogaie,
FL 070 045 da piani colline giogaie catene
giogo
FL 002 059 nel giogo del tempo; e rivivi
gioia
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
012
014
017
025
035
039
039
043
047
055
063
071
021
022
038
016
034
001
060
009
058
018
049
030
alla sua gioia il sacrificio appena,
in apollinea gioia
che voluttuoso salendo con gioia
oh adesion di gioia
Ma breve la gioia mi libra:
Venga chi non ha gioia a ritrovare
è dove manca la gioia del mondo.
E’ l’ansietà d’una gioia smarrita
con qual gioia mutandoti vorrei
gioia invitare il mio senso
e nella gioia di eleggervi, amici,
Anima, hai gioia; perché?
gioie
FL 063 083 le sue gioie più certe.
FL 071 054 o sofferenze e gioie
gioioso
FL 032 009 o se gioioso su dal covo afflitto
278
gioir
FL 027 014
il gioir dei conforti
gioisce
FL 022 012 forme: e gioisce del suo ritmo umano.
gioita
FL 071 081 questa angoscia gioita,
giornata
FL 027 004 bàttito volge della sua giornata;
FL 039 029 il dolor snodi come la giornata
FL 045 005 e a la giornata cieca
CA 005 076 La giornata d’oggi è sola,
giorni
FL 006 001
FL 011 021
FL 028 020
FL 032 002
CA 002 018
CA 008 020
Sciorinati giorni dispersi,
nel labirinto dei giorni
Salve, o ver di tutti i giorni!
a colpo a colpo il tràmite dei giorni,
nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte.
con tutti i cuori, per tutti i giorni;
giorno
FL 002 046 nel fuggevole giorno.
279
FL 007 008
FL 008 017
FL 012 006
FL 024 008
FL 025 035
FL 029 018
FL 034 016
FL 041 021
FL 043 033
FL 047 013
FL 050 108
FL 054 027
FL 054 028
FL 063 066
FL 067 016
FL 071 020
FL 071 039
FL 071 069
FL 072 017
CA 005 030
CA 005 074
CA 006 009
fastidio ch’erra nell’usato giorno.
che par l’infinito ma è linfa del giorno
fra chi va lento a digerire il giorno.
nel frantumo del giorno,
spoltrirsi alla fatica ancora il giorno.
ma nel giorno, perverso è ciascuno:
E via si lancia il giorno
Quando il ciel folgorò il giorno
Perché sta il giorno come una deserta
improvvisa; ma il giorno attanaglia.
al terribile giorno.
quanto men si scopriva. O strano giorno
di chiuso ardore, giorno senza artiglio!
O combattenti dell’usato giorno
Se tra le nubi del giorno,
come al sereno giorno
dall’inedia del giorno t’alimenti;
del trasmutabile giorno,
che dal giorno affaticato
per scassinarti il giorno.
se non rilevi umanamente il giorno
Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede:
giova
FL 066 019
e schiava del tempo che giova
giovamento
CA 007 023
senza avere giovamento:
giovando
FL 002 054
giovani
e giovando dissolvermi in voi,
280
FL 017 025 di giovani a diporto,
FL 017 026 di giovani cercanti
giovi
FL 072 023
e consentire ti giovi.
giovinezza
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
010
017
038
043
055
055
061
010
063
006
015
012
014
001
intensa giovinezza,
e lasciarono la giovinezza.
che sa giovinezza fiorire,
pregar la giovinezza, e l’avversaria
l’amabil giovinezza
l’amabil giovinezza
Giovinezza mi fa leggiadro e saldo
giovò
FL 021 026
Ma che giovò se l’aria mi fu tolta,
Gira
CA
CA
CA
CA
008
008
008
008
001
015
018
021
Gira la tròttola viva
gira, – e il mondo variopinto
gira, – e il mondo disunito
vive la tròttola e gira,
giran
FL 051 008
e giran nel covo sommersi;
281
giro
FL 023 018 per l’umido giro dei monti
FL 036 011 e spràngan le soglie nell’arido giro
FL 060 015 e con giro piumato si muovon le membra;
CA 002 016 tessendo siepi in giro alle covate,
giù
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
003
005
012
021
021
025
026
032
034
041
042
044
045
045
054
054
060
061
067
002
019
004
071
074
007
001
007
018
015
035
012
002
046
008
032
040
014
026
giù – brunita la corazza,
e stanco infogna giù piaceri e sonni.
giù si dipana in ombra sulle vie,
ma giù gli sguardi con terrore, voi
e giù il cappello!
miserabilmente giù sprofonda?
Giù, nella conca del lago, si fonde
fallendo io piombo giù, e una distanza
e giù per la sua china
e giù fida
ma sotto si ridesta e giù trabocca
mentre declini giù.
è la pioggia che fila giù bieca,
e tu, pioggia che fili giù bieca!
E’ un inganno di voi che giù nel senso
che, se restasse, giù cadrebbe esangue;
giù sprofonda il desio
e torva la tregua va giù.
tu sgretoli giù morta:
giubba
FL 027 002 rude le membra e in giubba affumicata,
giunge
FL 002 056 nell’ora che giunge e dilegua
FL 059 007 ciò che non giunge mai ?
282
CA 004 001
E giunge l’onda, ma non giunge il mare:
giungendo
FL 054 023
e a mano a mano che giungendo l’ebbe
giungere
FL 005 026
chi può giungere in te?
giunse
FL 038 013
appena mi giunse e la voce
giunto
FL 031 010 baleno d’oro non giunto al guizzo,
giuocan
FL 024 010 giuocan l’attesa a rimando:
gl
FL
FL
FL
FL
FL
FL
010
021
054
068
068
070
009
053
024
006
048
042
Tien gl’impeti sepolti,
e gl’impeti e le luci
quasi più in là rimandava gl’inviti?
per gl’ineffabili fulgori
per gl’ineffabili fulgori
verso gl’inviti del mondo,
283
Glauca
FL 004 001 Glauca s’impiuma la terra al mattino
gli
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
005
011
013
014
015
015
018
021
023
024
028
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032
033
036
036
039
043
045
045
050
050
050
050
050
052
054
054
057
057
062
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018
005
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002
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009
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010
002
007
005
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017
008
036
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014
058
065
003
013
045
056
099
025
013
035
001
006
010
014
033
020
che tramutò gli aspetti
o per gli ampliati interluni
mentre la terra gli chiede il suo verbo
non più s’inventan gli uomini, ma sono.
che per le strade e gli alberi e i cortili
par che non visto gli rubi
e un vel d’argento serico gli cuce,
Sopra gli uomini, in vere leggi pure,
ma giù gli sguardi con terrore, voi
con gli occhi chiari dall’imagin bruna;
gli amatori in bisbiglio
in un aperto libro gli occhi, mentre
e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi,
per altri un varco e per me, tra gli scorni
e l’evangelo di tutti gli eroi
tòrcon gli alberi a respiro
gli alberi ondeggian con verdi richiami
gli uomini inquieti si cercano avari
vanire, e lungi in pianto gli anni miei
– Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi
per gli ànditi e le case,
(laggiù fra gli uomini
(Laggiù fra gli uomini
Laggiù laggiù fra gli uomini
che invochi gli oggetti se pensi
e folgoran gli aspetti
le glorie e gli anatemi
le guance sotto arrisero, non gli occhi
gli amanti al piede dei misterïosi
Stan nel folto gli stami:
dal becco gli esce in un ultimo trillo.
il rimanente gli è vano o perverso:
e in voi, socchiusi gli occhi
scuote gli stanchi inquilini
che tu gli spazzi via.
284
FL 072 004
CA 002 038
CA 002 081
CA 005 001
CA 005 052
CA 005 091
CA 007 005
altri èduchi gli steli,
brigante di bontà con gli animali,
in verecondia gli occhi
Sacchi a terra per gli occhi,
Ma son sì lievi gli uccelli
a un suo bene che gli grida: addio!
La terra gli fa largo,
gloria
FL 006 021 all’inarrivabile gloria
FL 034 002 è gloria. Immane ferve
FL 069 037 snuderai l’oro e la gloria
glorie
FL 005 050 fra glorie ardenti e tenebrosi falli
FL 052 025 le glorie e gli anatemi
FL 063 055 Io non ho numi né glorie,
gloriosa
FL 019 011 o vanità della gloriosa altezza,
glorïosi
FL 050 054 di glorïosi avventi
gobbetto
FL 043 022 fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto
285
gocce
FL 067 013
CA 004 007
CA 004 008
CA 004 009
CA 004 012
CA 004 015
CA 004 025
CA 004 028
in gocce quasi di acre mosto,
E il mare non sa delle gocce,
le gocce che ignorano il mare;
non gocce, ma il mare –
non mare, ma gocce –
non gocce, non mare:
innumerevoli gocce del mare
incolmabile mar delle gocce
goccia
FL 062 016
CA 004 021
CA 004 033
CA 007 018
goccia indistinta nel grido del mare,
goccia oltre goccia a distesa, se cerca,
ancor libero mare – una goccia.
Ogni goccia in sé raccoglie
gocciole
FL 014 013 fra passi neri che han gocciole e fango:
goda
FL 071 003 goda in sé del proprio canto
gode
FL 047 071 Ma la vita non gode,
FL 066 024 e beato non gode
godere
FL 047 065
e senza rampogna sdraiato godere.
286
godevo
CA 002 025 e accanito godevo
goffo
FL 043 017
L’abito goffo e la stanchezza sforma
gola
FL 021 043 mentre la gola rugghiasse a sterminio
FL 042 040 e nella gola mi gorgoglia e brucia
CA 005 077 ha la voce a metà gola;
golfi
FL 068 020 per golfi abissi sterpeti;
gonfi
FL 011 005
ma nei ràntoli gonfi
gonfia
FL 015 010
FL 021 010
gonfiando
che il petto gonfia di fresco vigore
scivola il senso e gonfia la ventraia,
287
FL 066 010
incidendo e gonfiando risucchia
gonfiori
FL 068 010 fra piaghe e gonfiori
gonzo
FL 036 014
il gonzo pecorume
gora
FL 021 012 d’una gora, e si contrae
FL 051 002 in una gora di fumo e aria
gorgheggi
FL 004 008
il sangue lieto suscita e gorgheggi;
gorghi
FL 017 020
con àliti e gorghi
gorgo
FL 015 006 Nel silenzio, il ricordo è come gorgo
FL 039 035 Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca
FL 060 038 quasi gorgo di rio che scivoli,
gorgoglia
288
FL 042 040
e nella gola mi gorgoglia e brucia
gran
FL 014 005
FL 017 017
FL 033 010
FL 034 022
FL 051 012
FL 068 039
CA 006 009
Intoni il gran funerale
al gran seno dei piani,
Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve
fin che la sera il gran pàlpito accoglie
e s’amplia nel ritmo un gran senso;
e sciocche, le genti della gran plebaglia
Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede:
grand
FL 050 009 del grand’umido abbrunire;
grande
FL 017 010
FL 030 006
FL 038 002
FL 045 054
FL 049 030
FL 050 113
FL 063 028
FL 071 029
CA 002 069
nel grande amplesso caldo.
nel grande azzurro tremule faville
nell’occhio ritroso la grande
Vita misera e grande,
del grande destino,
Ecco: nella grande ora sommersa
nel grande andar del mondo.
verso il suo amor sì grande!
per chi ha in sé grande spazio,
grandezza
FL 005 051 una grandezza infinita
grandine
289
FL 046 003
in un fragore di grandine.
grano
FL 000 000 EO causa di lor vita – batteranno il grano.
grassa
FL 019 007
alla mia grassa incuria
grassi
FL 050 066
Fastidi grassi tramiamo,
grato
FL 056 017
così m’è grato confortare altrui
grava
FL 025 024 incertamente la memoria grava
CA 005 010 Anche chi ama ti grava,
gravar
FL 037 015 poi, sotto il gravar morto dello strazio
grave
290
FL 047 022 zòccola un mulo, grave
FL 067 001 Tutto in grave volume è corpulenza:
gravi
FL 059 002 non forse udisti in gravi ritornelli
FL 059 014 che i gravi ritornelli
Gravido
FL 011 003
e tonfi. Gravido ora pesi
gravitar
FL 068 001 Nel terso gravitar dei mondi insonni
FL 068 043 Ma su, nel terso gravitar dei mondi,
graviti
FL 054 002
immortale, se graviti sovrana
gravoso
FL 063 002
FL 063 075
e nel gravoso spazio
E inutilmente tu, gravoso spazio,
grazia
FL 063 022 e la sosta pare una grazia,
291
gregge
FL 011 012
incatenato nel gregge
grembi
FL 017 007 grembi di nuvole bianche,
greto
FL 047 032
e sotto il greto invano
gretta
FL 068 031
la quiete gretta ne insidia,
grevi
CA 005 049 grevi loro di te,
grida
FL 008 006 mi strozza senza grida
FL 035 020 l’anima grida:
FL 052 024 grida impennata o recline
CA 005 091 a un suo bene che gli grida: addio!
gridando
FL 062 026 gridando: Io, io, io? –
292
gridare
FL 017 044 volea ciascun gridare
gridasti
FL 021 036
Tu mi gridasti all’inutile forza
griderò
FL 006 024 verso conquiste ch’io non griderò.
grido
FL 001 014
FL 005 058
FL 047 006
FL 062 016
CA 005 014
o non ghermita fuggi, e senza grido
il grido delle macchine e dei lucri
dentro le case sul materno grido
goccia indistinta nel grido del mare,
c’è un grido dentro:
grigio
FL 048 006 rodi in fretta il tuo grigio dolore
grilli
FL 044 001 O dei grilli in cadenza solitaria
Grillo
FL 048 001 Grillo del focolar
293
FL 048 003 grillo del focolar
FL 048 005 Grillo del focolar
FL 048 007 grillo del focolar
grondante
FL 069 015 della cruda grondante tua striglia,
grosso
FL 070 001 Dal grosso e scaltro rinunciar superbo
grovigli
FL 070 007
e clamorosi grovigli di folle
groviglio
FL 042 011 voglia che ha fatto un groviglio di me.
grulli
FL 070 009 dal pigro disnodar con sforzi grulli
grumi
FL 070 006 per grumi di zolle e colture
guance
294
FL 054 013
le guance sotto arrisero, non gli occhi
guancia
FL 004 004
sembra il ciel una guancia di bambino.
guanciale
CA 005 012
si fa guanciale delle ore tue.
guarda
FL 012 010
FL 058 002
FL 060 004
FL 063 018
CA 005 024
CA 008 005
accarezzando guarda.
guarda il cielo in pertugio lunare:
dai pascoli al lago che guarda
e la speranza guarda.
ma l’occhio inaridisce se guarda.
fin che giace guarda il suolo;
guardammo
FL 054 026 non ci guardammo; e amor era d’intorno
guardar
FL
FL
FL
FL
FL
024
026
045
047
052
guardare
011
017
022
053
027
e nel guardar chi s’accompagna, intorno
Nella sommersa pace il guardar mio
ma questo il premio, o guardar
nel mio guardar l’ardente anima buona,
in un guardar perduto,
295
FL
FL
FL
FL
055
060
063
067
005 tutto s’apre a guardare,
011 facile agli occhi è guardare
034 sul perenne guardare.
009 un guardare senz’occhi,
guardarti
FL 047 030
io sbatto qui, e nel guardarti invano
guardo
FL 043 013 L’esser guardo come aria nell’aria
FL 051 013 oh il variar delle cose ch’io guardo,
guarir
CA 003 008 di guarir l’intimo pianto,
GUARNIERI
CA 000 000 DO ROMANO GUARNIERI
guatano
FL 070 031 guatano addentano
guazza
FL 010 004 e che, fiumana alle marcite in guazza,
296
guazzi
FL 045 068 col piede ai guazzi attento,
guerra
CA 005 075 fingi una pace che fa guerra al mondo.
guida
FL 025 059
tacita guida a chi crede.
guidavi
CA 002 010
e tu guidavi senza farmi male
guizza
FL 029 011 guizza di luce e si sdraia
guizzi
FL 003 003 con guizzi di lucido giallo,
FL 003 011 e guizzi e suono e vento
FL 017 021 con guizzi e clangori
guizzo
FL 023 015 e in un guizzo anche il fuoco si spoglia:
FL 031 010 baleno d’oro non giunto al guizzo,
FL 071 017 e il guizzo d’ogni punto;
297
gurgiti
FL 070 028
a gurgiti immani di vitreo silenzio,
gusto
FL 008 014
e gusto e mi aspergo alla varia
gustoso
FL 025 011 quando sorbivo il vivere gustoso,
ha
FL 010 019
FL 012 044
FL 014 007
FL 027 011
FL 029 005
FL 029 006
FL 032 014
FL 039 001
FL 042 011
FL 045 043
FL 050 037
FL 050 069
FL 054 004
FL 055 016
FL 062 009
FL 063 013
FL 071 037
CA 001 007
CA 001 008
CA 002 069
CA 005 028
(cagna che ha piscio per ogni cantone!)
un’ardente pupilla ha lasciato.
nell’ora c’ha trattenuto il respiro:
ha per vangel, beffardo
e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi,
e chi si leva, le carni n’ha rotte,
Cristo ha ragione e Machiavelli vince.
Venga chi non ha gioia a ritrovare
voglia che ha fatto un groviglio di me.
che sul filo ha lo sgomento
sono un pilota che ha perso la via,
se la ferocia ha modo
stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito
non ha chi non conosca;
e nel fil del suo sguardo ha l’universo;
l’indicibil fervor ha sentimento;
e tutto ha un muro livido di fronte?
quanto l’una e l’altra ha perso:
poi ne rendo a chi ha cercato.
per chi ha in sé grande spazio,
Il lavoro ha manico adorno –
298
CA 005 043 del mondo che ha in disprezzo.
CA 005 077 ha la voce a metà gola;
CA 006 009 Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede:
hai
FL 021 016 questo hai ghermito; e primavera in festa
FL 065 009 o nervatura c’hai parvenza viva!
FL 071 030 Anima, hai gioia; perché?
CA 005 085 se non hai le mani buche
han
FL 009 012 con lacci che non han peso né solco;
FL 014 013 fra passi neri che han gocciole e fango:
ho
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
045
047
054
063
063
063
063
013
063
033
009
051
055
056
057
un morso appena e una ciocca ho di te:
tra nere forme forma nera ho spazio;
ho un fluir di corrente.
ho confitto, o annidate trecce fonde:
di vivere, per te non ho vergogna,
Io non ho numi né glorie,
io non ho donne né bimbi,
io non ho lucri né mete,
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
002
002
004
005
005
005
008
030
057
018
017
023
032
né i melliflui abbandoni
e melodiavi i bàttiti dei polsi,
rimandando i consensi più in là!
dove son primavera i pensier miei
rumina l’ozio, aduna i suoi cocci
fra Penelope e i Proci,
se per i fiori davi pietre e fumo
i
299
FL 005 056
FL 009 016
FL 010 001
FL 010 022
FL 012 022
FL 014 002
FL 014 008
FL 014 009
FL 014 010
FL 017 013
FL 017 014
FL 017 035
FL 020 003
FL 021 023
FL 021 024
FL 021 047
FL 026 007
FL 028 009
FL 028 020
FL 032 013
FL 036 010
FL 036 021
FL 036 022
FL 036 033
FL 036 034
FL 039 050
FL 040 002
FL 040 003
FL 043 022
FL 045 010
FL 045 073
FL 047 079
FL 050 074
FL 055 006
FL 059 014
FL 063 042
FL 066 018
FL 068 017
FL 069 011
FL 069 034
FL 072 003
FL 072 005
FL 072 006
CA 002 018
a galoppo i cavalli
mentre vorrebbe far puri i dì suoi.
Chiedono i tempi agir forte nel mondo
e i letarghi consola;
ma a noi perdona i soffici fastidi;
che per le strade e gli alberi e i cortili
bùssano i timpani cupi,
strìsciano i sistri lisci,
mentre occupa l’accordo tutti i suoni;
e si palpavan i sonori tonfi
e s’incendiavan i colori secchi;
protesi i fiorenti balconi
ritornan l’acque e i sentimenti al fondo,
in cima al sentimento i vani sogni:
non certo i vostri, o primavera sciocca,
Dio e i scellerati buoni!
e i silenzi sonori come sciami
fra i circostanti aspetti
Salve, o ver di tutti i giorni!
ripiglio i colpi, gemo sotto il basto:
i muri abbassano pàlpebre
Sbirciano i passanti,
sbirbónano i cavallanti,
risbaldiscono i passanti,
schioccano i cavallanti
le zucche soltanto e i cadaveri
nel petto e un abbandono fra i ginocchi,
mentre in cammin i popolosi imbocchi
fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto
va imperlando di fari i suoi solchi
è un nulla e i cari affetti mi son vani.
le cose bàttono i denti
e c’è chi piange i morti
e dà i riccioli al vento.
che i gravi ritornelli
tu nella tregua m’accalori i polsi
Si nettan suonando i paesi,
fuggono i piani e s’impiombano,
di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi;
chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
altri cosparga i semi,
altri vagheggi i fiori,
altri assapori i frutti.
nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte.
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005
008
008
047 i miei sensi, e zampilli i pensieri,
054 e troppo stanchi i cervelli
017 tutti i contorni, tutti i colori;
020 con tutti i cuori, per tutti i giorni;
Iddio
FL 047 044 mentre si crea il creatore Iddio
CA 002 065 se non ci nutre Iddio. –
CA 008 022 la sferza Iddio, la sferza è il tempo:
idea
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nelle faccende è l’idea.
nel fiato e nel sangue un’idea
l’idea s’annida agli svolti
con àlito morto l’idea,
l’idea che quando ritorna
l’idea nel tempo che vien già divelto
Tragica viene a contrasto l’idea
del mondo le specie e l’idea.
spregia rapace negando l’idea,
in un’idea che scruta e tormenta,
in un immobile idea agghindata
ideal
FL 019 005 Il supremo ideal, nascosto, in furia
ier
CA 005 079
ignare
l’una ier l’altra domani,
301
FL 070 010 delle ignare colline,
ignava
FL 036 006
l’ignava sloia dei rari passanti,
ignavo
FL 006 030
ma così, cieco e ignavo,
ignora
FL 007 004 luce nell’aria; e ignora come sia.
FL 070 059 dal basso che ignora all’alto che spoglia,
CA 007 026 ignora il fiume immenso,
ignorando
FL 060 018
accogliere ignorando
ignorano
CA 004 008
le gocce che ignorano il mare;
ignota
FL 035 030
ignote
affiorar sento l’ignota bontà
302
FL 022 009 Allor, sorto da ignote
ignoti
FL 045 003
FL 063 074
mentre senz’eco di color ignoti
con la fatica vostra, o ignoti eroi!
ignoto
FL 012 026
FL 050 104
FL 059 017
FL 066 026
CA 008 007
contro l’ignoto male
cinger di sé l’ignoto
e il respirar l’ignoto
se scende, ignoto tramonta
e invidia il moto, insidia l’ignoto;
il
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EO causa di lor vita – batteranno il grano.
dell’ora il ferreo bàttito concede.
fronda la storia e patria il fiore,
suggere il sole e prodigar il frutto;
vorrei palesasse il mio cuore
Qui nasce, qui muore il mio canto:
pace su neve vaporando il piano
ruscello è il tempo eguale
come alla mamma, quando è sola, il bimbo.
il cuor beatamente è un rapimento
dove circola il mondo.
Tu fosti e sei il desiderio mio
e non mai il suo dio;
ma il ritmo dentro chiudevi
il sublime destino:
piomba il turbine e scorrazza
sembra il ciel una guancia di bambino.
d’amor che mi seconda il passo lento
il sangue lieto suscita e gorgheggi;
sul viso e dietro il collo un far di baci
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il bruno lucente mistero
il silenzio sospeso portare;
sterile nulla è il cielo:
dove lancia il torrente
il grido delle macchine e dei lucri
fra lo spirito e il senso;
per invilire poi, fuggendo il lezzo,
e bello intorno il mondo, par dileggio
ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno
lene va il sangue,e vivere è malia:
Da fonti aperte nasce il sentimento
d’amorosa bontà freme anche il lento
e scopre il senso intenso in ciascun lato
discorra, divori il mio pasto:
Romba, splende, s’inspira il contrasto
Però, se il minuto non trova
il suo solco e s’ingorga,
con àlito morto il lor peso:
s’ingorga il minuto e ritorna
Dentro il meriggio stanno alberi e scogli
al desiderio il cielo azzurro porge;
Quassù quassù, fra il suonar dei campani
e il canto lungo di un prono bifolco,
e il meccanismo e la scaltra parola
che il meditare aggiorna
mentre lo tesse e muta il sangue nuovo,
che il pàlpito sorprende
sotto il ciel che balzàno
mentre la terra gli chiede il suo verbo
dove assopito è il vorticoso squillo
fra chi va lento a digerire il giorno.
ma facil si palesa il buon cammino
che nel donare il sangue fu serena;
alla sua gioia il sacrificio appena,
a lei che il cuor ci veglia e la movenza
sbarra a difesa il suo amore;
il tacer che mi fa nodo:
per il corso che pullula luci;
Quando si nutre il cuore
quando s’accende il cuore
quando s’eleva il cuore
Intoni il gran funerale
nell’ora c’ha trattenuto il respiro:
intoni il vario contrasto
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scivola il vortice umano,
vibra chiuso il lavoro,
onnipossente a scaltrire il destino,
Lontanissimo arpeggia il tramontare
e il nevicato pian con tenerezza
Nel silenzio, il ricordo è come gorgo
e la speranza è il suo murmure.
che il petto gonfia di fresco vigore
ma il ritmo snuda l’amor che discende
e in te, raggiunto il tempo, lo trascende.
il ciel fuso balenava
ma il sol maschio sfuriava
il compagno alla compagna,
Il compagno alla compagna
ma ragionarono il mondo:
e riser tutto il dì per non sapere,
S’annidò il cielo corto,
languì alla terra il piacere,
Respira il lago un pàlpito sopito
divini; appare il mito
accomuna il mistero della sorte
del male è il bene più forte.
il corpo mi titilla in calor unto.
Il supremo ideal, nascosto, in furia
il mondo miserabile si spoglia.
O vanità del bene contro il male,
scivola il senso e gonfia la ventraia,
Tu, mano aperta che inseguivi il mondo,
il riposo ora porge e l’omaggio.
Eppur, la fede e il responso tentai;
se, primavera, il mio cuor generoso
il terrore del mal che m’infosca
e lieto fosse il destin nuovo al sole!
sotto il ghigno del cielo,
E suggo io, intrepido, il veleno
e giù il cappello!
oggi il cielo dalla terra:
vicenda è il suon concorde d’ogni cosa.
il notturno corale,
fra il varïar delle braci
e in un guizzo anche il fuoco si spoglia:
filtra il cielo e sorveglia da una cruna.
Il fato di ciascun è dentro al mio,
Perché il soffrire è sicuro
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e il comprender oscuro,
quando sorbivo il vivere gustoso,
inconscio e ghiotto come il mio palato;
Or, come il sangue qui in me,
il mucchio del passato,
con paura e dolore il presente s’incastra.
sembra il risveglio un terribile agguato
spoltrirsi alla fatica ancora il giorno.
svarïar perdo il senso
e il sentirlo m’è duro, e non voglio
il passo divino ascoltare,
dell’ultimo balen che il sol perdette;
e il plenilunio in luce sembra berla.
il creato, protesa in su la bocca;
il vecchio campanile l’ora scocca.
Nella sommersa pace il guardar mio
il gioir dei conforti
il divenir tremendo che non cura
arcanamente s’agita il mio volo,
il sol schioccando si spàmpana
mi rivelano il prodigio?
il gigante che va per l’infinito.
a colpo a colpo il tràmite dei giorni,
mi sveli il maggior vero che l’avvince,
ripiglio i colpi, gemo sotto il basto:
Con piè di nubi poggia il cielo in vetta
a doman, chiuso il petto negli incroci,
E via si lancia il giorno
fin che la sera il gran pàlpito accoglie
fra il rincasar tumultuoso
tra il brulicar delle forme
e mentre il volgo in desiderio occhiuto
e il mondo eccelso crea.
E soffre mentre ama il suo tempo.
tremando e rilucendo tutto il verde,
d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio.
il gonzo pecorume
dai corpi smilzi il vuoto delle teste:
nessuno vorrebbe il mio officio.
Il vedovo, rizzando il torso nero,
toccò nel vespro di raso il sentiero
e per il monte, di contro al sereno,
sotto il buon peso si mosse oscillando.
poi, sotto il gravar morto dello strazio
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sembrava il piacer del tuo viso:
l’intenso tuo cuor, e il sorriso
n’andammo; il variar delle cose
Il dolor plachi come la stanchezza
il dolor snodi come la giornata
il dolor viva come buona madre
il dolor fiammi come la lanterna
che dal nostro il cammin svela degli altri.
Udite il rullo a distesa
che sveli il futuro calvario
Oltre lo scherno e il divario
Quando il ciel sbiancò il mattino
ero il trillo d’una fonte
ero il soffio d’una valle
ero il volo d’una nube
ero il senso che natura
Quando il ciel folgorò il giorno
spense il sole.
Voce, il ruscello delle tue campane
chioma, il cespuglio delle calde trecce
m’avvolga il capo solcato di te;
quando il martirio si snerva:
l’uso fra mezzo e il ritegno
e il pensiero del poi.
che vien sulla parola e accieca il suono.
il lamentare d’un vascello morto
ma floscio il tempo vil tutto si addita,
senza aver nulla compiuto, il riposo.
il sangue nella plastica sua danza;
fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto
furore accende il vagheggiar del segno,
se dentro animi il mondo e fuor non sai?
Perché sta il giorno come una deserta
e se il cuore mi esulta, a me più certa
Perché va ciecamente il male e il bene
Ora tace sospeso il firmamento;
dentro il bagnato alitare dell’aria
accendono il sangue.
il fremito ci strinse il desiderio
ma questo il premio, o guardar
non a me, tornerà il tempo.
Fra il caldo velo del sonno
e il vario aspetto delle note forme
s’apre il tempo futuro alla mente
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improvvisa; ma il giorno attanaglia.
il titubar ambiguo
e placa intorno la natura e il vero
mentre il borgo è qui vivo
e fruga di lavori il suo declivo,
a me il terror della vita e il rimorso.
e sotto il greto invano
e la virtù sconfitta imbava il sangue,
mentre si crea il creatore Iddio
cos’è il lamento mio
Non so più recar il tuo peso,
– Fermo il cappuccio sul sole,
rodi in fretta il tuo grigio dolore
che ritma il cammino,
che incuora il vicino,
e scende al lago per la valle il fumo
fin che non visto il sonno
e vuoto il tempo buio lascia fuori.
a te chiamo e vorrei piegare il capo
nell’ascoltare il passo d’un fantasma.
e di ciascuna cosa il ben ritrovi
dàmmi che a sera il tornar non sia spento
il tentato cimento.
il sangue prodigaste anche di noi
il fallir di fallire.
e c’è chi chiede il pane.
angusto pare al desiderio il mondo;
perso in divino fremito il pensiero.
Sibila scivola livido il treno
oh il variar delle cose ch’io guardo,
Oh il variar della vita ch’io sento,
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
Ma strappa e rinnova il suo panno,
il fluido del moto
il succhio della corrente
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito
ma il pensiero da sé batte un ricordo
parole il labbro tutte a scarabocchi
non ritrovava il consueto aspetto:
feci come chi avanzi il passo stretto
dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi
gioia invitare il mio senso
il mio volto s’alza a chiedere
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032
e il dolor solo accoglie.
Ma il dolore non basta
e del sangue di tutti è il mio polso.
tutto ai bimbi dona il pane,
Cader così vorrei dietro il mio cuore;
guarda il cielo in pertugio lunare:
scintilla il flutto ora là ora qui
ti van curvando il dorso
e il respirar l’ignoto
ti sfolgora nell’estasi il rimorso .
il placido risveglio:
ai polmoni il respiro
e il pensarlo, e con pace
spazia ineffabile il tempo.
Viva tutto il sofferto
a far più dolce dopo tocca il suono.
giù sprofonda il desio
e riconduce il risveglio al sereno –
e se il donar nell’atto si fa brezza
il rimanente gli è vano o perverso:
anonima rozza che il carro trascini,
il lavoro di Dio
Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie,
Il mio passo è la traccia dell’erba,
il mio cuor è la specie del luogo,
e per te spazia il consenso che nacque
e il ritornar dove mi tolsi, quando
e il prorompente divenir non stringe
che materiate l’arte e il pensiero
il ragno creator che ti tessé,
il generoso mio cuor che ti ordiva,
e rinnova il suo stelo.
quanto il virar d’una rondine
il sol non mantenga il suo lampo;
il cuore non tenga su in alto,
vergine il sole, assorto
il nostro pianeta, riverso
si svincola il mare e ricade,
e tutto, anche il sole, diventa normale,
e al mistico colloquio intanto il sole,
Quando è sole, il pattume
scintilla il similoro
tu sùsciti come il silenzio
dove immortale è il pensiero.
309
FL 070 039
FL 070 049
FL 070 065
FL 071 002
FL 071 013
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FL 071 027
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FL 071 047
FL 072 007
FL 072 010
FL 072 012
FL 072 016
FL 072 022
CA 002 012
CA 002 020
CA 002 021
CA 002 032
CA 002 053
CA 002 055
CA 002 063
CA 002 068
CA 002 072
CA 002 080
CA 002 082
CA 002 084
CA 004 001
CA 004 004
CA 004 007
CA 004 008
CA 004 009
CA 005 023
CA 005 027
CA 005 028
CA 005 030
CA 005 034
CA 005 046
CA 005 050
CA 005 066
CA 005 068
CA 005 072
CA 005 073
il vello di neve che scivola e piega
Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco
da sola respira il tremendo suo bene.
il tuo incanto più non vola:
una dolcezza è il cuore.
e mirarne il disegno
e il guizzo d’ogni punto;
bello il consenso ampliare
il mio gigante chiuso
verso il suo amor sì grande!
quando più duro al tuo ozio era il tempo!
Son la sponda per il mare:
altri diriga il viaggio,
Il mio verso è un istrumento
Il mio canto è un sentimento
odi il senso del tuo mondo:
parlando il poco di chi intende e dice;
frusciava il mio baleno:
il papavero ardendo sullo stelo
il suo slancio levriero,
Infine il mezzodì spandeva
il gerlo sulle spalle,
Mangiamo insieme; il digiuno
il sol della polenta
e quando il cuore è sazio,
E ti vedo levar come il mattino
consacrando il pensiero
mentre è bello il silenzio a te vicino.
E giunge l’onda, ma non giunge il mare:
ritorna l’onda, ma non torna il mare;
E il mare non sa delle gocce,
le gocce che ignorano il mare;
non gocce, ma il mare –
per dove scorre il pianto:
perché si teme il getto del sangue.
Il lavoro ha manico adorno –
per scassinarti il giorno.
La voglia divora il momento:
e seguendo il pendìo
e risolvesse il tempo
il trambusto è un inganno;
Il cuor che nell’uomo
Se tu non issi a bandiera il tuo cuore
infilzi per te stesso il tricolore,
310
CA
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CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
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006
026
se non rilevi umanamente il giorno
tentan sciogliere il tuo nodo
il diavolo aumenta,
per rivelarci il sol che attende
Sotto il deserto
sterile il tempo,
Ma di fuori sta il deserto
ignora il fiume immenso,
e fa suo il desiderio.
Così il fiume torna ancora
fin che giace guarda il suolo;
e invidia il moto, insidia l’ignoto;
il cerchio massimo è in alto
se erige il capo, se regge il corpo;
se leva il corpo, se eleva il capo;
gira, – e il mondo variopinto
gira, – e il mondo disunito
la sferza Iddio, la sferza è il tempo:
spio il campanello
il suo bisbiglio.*
ilare
FL 021 061 dell’ilare gente codarda
ilarità
FL 019 002
l’ilarità dell’àttimo raggiunto,
illeggiadrito
FL 041 002 dentro un nulla illeggiadrito
illusione
FL 045 041
senza illusione d’uscir fuori;
311
FL 052 012
l’illusione del mondo,
imagin
FL 023 010 con gli occhi chiari dall’imagin bruna;
FL 047 018 in una liscia imagin di medaglia;
FL 063 050 la fida imagin vostra rinnovello;
imaginando
FL 004 010
la vita imaginando, e luce e suono
imagine
FL 050 041 nell’imagine vicina:
FL 067 006 imagine, fondiglio non deposto,
CA 009 001 Dall’imagine tesa
imagini
FL 016 003 delle imagini vere la più bella
FL 033 008 e van per l’aria imagini di bene
imbava
FL 047 038
e la virtù sconfitta imbava il sangue,
imbocchi
FL 040 003 mentre in cammin i popolosi imbocchi
FL 045 058 – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi
312
immane
FL 002 041
FL 028 003
FL 034 002
FL 045 025
CA 005 060
quando è la vita, l’immane tuo sogno?
immane nel sovrano meriggio,
è gloria. Immane ferve
Immane bramosia
Echeggia un mònito immane,
immani
FL 070 028
a gurgiti immani di vitreo silenzio,
immemore
FL 006 023
e immemore di me epico arméggio
immensa
FL 039 046 anche l’immensa natura si priva;
FL 063 073 l’immensa concretezza s’innatura
CA 002 060 e tu, con lena immensa,
immensi
FL 050 058
Forse d’Italia negl’impeti immensi
immenso
FL 072 021 che fa chicco dell’immenso,
CA 007 004 un fiume immenso.
CA 007 026 ignora il fiume immenso,
313
imminente
FL 005 013 per l’imminente pungolo
CA 002 036 all’imminente prodigio:
imminenza
CA 005 087 Nell’imminenza di Dio
CA 009 003 con imminenza di attesa –
immobile
FL 045 006 immobile discende,
FL 063 062 in un immobile idea agghindata
immobilmente
FL 063 004
immobilmente bigio,
immola
FL 036 019 vittima che s’immola
FL 036 045 del mio nume che s’immola
immonda
FL 010 014 Venere neutra immonda:
FL 035 002 quasi in corrente acqua pura e immonda,
immortal
314
FL 025 046 dell’immortal vicenda,
FL 046 004 Anche tu, immortal natura,
FL 063 017 dell’immortal ritorno,
immortale
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FL
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002
032
059
son legno di un tronco immortale
un’immortale bellezza
nel mio diletto è l’anima immortale.
del vivido corso immortale:
immortale, se graviti sovrana
dove immortale è il pensiero.
beata e immortale si unisce;
immote
FL 023 021
le immote umili forme
immoto
FL 052 010 e dal cielo che immoto
immutabile
FL 011 013 per l’immutabile legge
immutabili
FL 070 057
impazienti
Fra incomprensioni immutabili
315
FL 068 021
ai seminanti impazienti
impazienza
CA 002 037
mago dell’impazienza,
impeciato
FL 036 025 Ma chi nel borro impeciato
impennata
FL 052 024 grida impennata o recline
impennato
FL 070 025 dall’assalto impennato in tormento
impercettibile
CA 009 007
che impercettibile spande
imperla
FL 054 033
s’imperla ai viali intanto nei riflessi
imperlando
FL 045 010 va imperlando di fari i suoi solchi
316
impernia
CA 008 009
mentre va s’impernia,
impeti
FL 010 009 Tien gl’impeti sepolti,
FL 021 053 e gl’impeti e le luci
FL 050 058 Forse d’Italia negl’impeti immensi
Impeto
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FL
002
042
052
071
058 Impeto strano, sii forte
041 tutto un impeto rosso
015 l’impeto del vapore
082 quest’impeto fecondo,
impicca
CA 005 039 agli altri t’impicca.
impiccano
FL 068 041 osannano o impiccano al cenno dell’Utile:
impiombano
FL 068 017 fuggono i piani e s’impiombano,
317
impiuma
FL 004 001 Glauca s’impiuma la terra al mattino
implacabil
FL 047 041
con perenne implacabil vicenda
implacabile
FL 050 050 nell’implacabile fretta,
FL 050 052 nell’implacabile stretta?
implacata
FL 039 065 dell’implacata ansietà
FL 069 021 Ma per noi, fredda amazzone implacata,
importa
FL 047 036 nella vita che importa non sei niente;
FL 047 039 nella vita che importa sei veleno.
imprecar
FL 050 076 Quanto fosco imprecar, quanto tormento!
impresa
FL 015 015 verso un’eroica impresa;
318
imprigionava
CA 000 000 NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella
impronta
FL 021 070
FL 028 022
sulla mia impronta severa;
sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito
improvvisa
FL 043 019 attendo forse un’improvvisa norma
FL 047 013 improvvisa; ma il giorno attanaglia.
FL 068 032 e improvvisa con voci e sbadigli
improvviso
FL 025 029 ma, forra a svolto improvviso di monte,
CA 009 017 verrà d’improvviso,
impura
CA 005 042
ma vive l’anima impura
impure
FL 069 003 nell’anime impure,
in
FL 001 029
mentre rinchiuso in sua fatica va.
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004
e appena tocca più in là rifuggivi;
e giovando dissolvermi in voi,
rimandando i consensi più in là!
si scàrdina in ogni maglia,
tramuta in ansietà
d’affollate faccende in tormento:
di vaghissime forme in abbandono
d’amante donna in carezze fugaci,
in un’assorta luce: e silenzioso,
come anello ne’ l’oro, io sono in lei.
chi può giungere in te?
la verità lontano in pigro scorno;
s’amplian faccende in conosciute voci,
e scopre il senso intenso in ciascun lato
– come alga dispersa in corrente,
l’estasi delle cose, e in me si accorge.
in un perenne tumultuar balordo
e che, fiumana alle marcite in guazza,
come fiòcina a pesce in acqua accesa;
e forse in quiete oppiata ti deliba,
S’avvien che forma in noi rimanga al corpo
giù si dipana in ombra sulle vie,
in un senso di culla
in apollinea gioia
in sublime quïete,
la vita, che qui di respiro in respiro
è con noi belva in una gabbia chiusa!
in luminosa pace ogni dolcezza.
che mentre in fiume corre si ritorna;
In un senso di luce
in sua voce ritrova e in sua movenza;
se vada in labil suono di favella,
armonïosa in te non si cancella
e in te, raggiunto il tempo, lo trascende.
Sopra gli uomini, in vere leggi pure,
il corpo mi titilla in calor unto.
Il supremo ideal, nascosto, in furia
questo hai ghermito; e primavera in festa
in cima al sentimento i vani sogni:
in un scuoter di sonno che crolla
in artigli selvaggi a squarciare
accasci e in ebete riflesso smungi;
e in tuo buon senno mossa,
l’anima in ombra di poca aria serra.
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In un volgere lieve
alle pendici in ninnananna sale
e in un guizzo anche il fuoco si spoglia:
gli amatori in bisbiglio
in una pausa senza fine.
che dove spazia tutto in sé contiene,
Or, come il sangue qui in me,
Come saetta ch’aria in luce stringe,
o realtà, essere in te vorrei:
ma in un concreto e alterno
in una blanda opacità di perla
e il plenilunio in luce sembra berla.
il creato, protesa in su la bocca;
sembra che in fiammei pòllini s’incieli,
cammino in nimbo, e rarefatto inclino
rude le membra e in giubba affumicata,
in un aperto libro gli occhi, mentre
come l’eterna verità che in noi
son nate in cento, sono nate in mille:
la voce mi pàlpita in cuore;
Mentre scalpello in rintronata usanza
quasi bimbo che a mamma dorma in seno.
Con piè di nubi poggia il cielo in vetta
ai monti forti in un riposo lene,
Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve
si sgrana in perle,
e l’amore nativo in esultanza
viva nel mondo salïente in noi
mentre in disparte l’umiltà dei vinti
d’ora in ora al meriggio,
quasi in corrente acqua pura e immonda,
e mentre il volgo in desiderio occhiuto
in un lungo bruito alla campagna
in un vigor di fede;
a valle caddi in fuga dietro l’ombra.
O voce eterna in movenza caduca,
mentre in cammin i popolosi imbocchi
di sorrisa mestizia in caldi tocchi
voci in aria,
eri una cosa per me sciolta in me:
In un diffuso vespero corrusco
in cadenzati cìgoli sommessi.
vanire, e lungi in pianto gli anni miei
trarli biechi in catene dietro a lei.
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in un sol punto? A che tu, poesia,
landa fuggita in un lontan miraggio,
in un’idea che scruta e tormenta,
e la notte s’adagia in un languore,
in un fluir di pace e sentimento
in ansietà raccolte ove si è persa
O dei grilli in cadenza solitaria
Con me in persi indicibili moti
s’intesse in un vaporare di fiati
gemito chiuso in aperti consensi,
fin che di via in via
Rintrona in me: Come verrà domani?
in un fragore di grandine.
in una liscia imagin di medaglia;
in un vorace stormo di nubi;
in amoroso modo la persona
se come foglia in turbin si mulina
rodi in fretta il tuo grigio dolore
e balenò in sacri àttimi vasti
e sempre in là una certezza attendi,
in un sentor di carezza;
in ala di dolcezza
perso in divino fremito il pensiero.
in una gora di fumo e aria
ravvolto in sé non m’incita:
va sempre più in là:
Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra
in uno sguardo ritroso di luce;
e li versa in fatiche protese
e truce in bàttito gaio
in un guardar perduto,
In un cofano azzurro
quasi più in là rimandava gl’inviti?
alberi, stretti in brividi sommessi.
Come canto in melodia,
come nota in armonia,
dal becco gli esce in un ultimo trillo.
guarda il cielo in pertugio lunare:
non forse udisti in gravi ritornelli
in un’ansia smarrita
in un vuoto rombar di sepoltura,
mentre in fluido eguale
in rilievo e colore, e n’è ghirlanda
rimasta in abbandono
322
FL 060 037
FL 060 041
FL 061 013
FL 061 021
FL 061 030
FL 062 011
FL 062 014
FL 063 003
FL 063 010
FL 063 014
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FL 070 061
FL 070 064
FL 071 003
FL 071 041
FL 071 049
FL 071 055
CA 000 000
CA 001 005
CA 002 005
CA 002 016
CA 002 023
CA 002 041
In queste sponde l’anima fluisce
dei salici, in riflessi di pendìo.
conquista in un àtomo è vinto:
in avido silenzio
in divina allegrezza.
così dalla riva per l’acque in spiraglio
Stella in bagliore di nebulose avvinta,
sta la terra in vestigio
ma in voi alberi appena,
e in voi, socchiusi gli occhi
in un’intensa pace,
In voi e in me. Dall’opera
o in famelico ambir l’abbandono,
in un immobile idea agghindata
in un ingorda brama;
Io t’assomiglio: in aridezza triste,
Tutto in grave volume è corpulenza:
e in saliva d’ebbrezza spenta,
in gocce quasi di acre mosto,
il cuore non tenga su in alto,
e in lor quïete soddisfatta lascia
in mistico colloquio
dai confini in letargo le spire
ma in oscura meraviglia
mentre l’eterno in martirio di prove
in frégola di piacere acerbo;
in torpor d’opere e trastulli;
dall’assalto impennato in tormento
con dure bocche in morsi di pietra,
e spasimi eretti in atroci scompigli,
in infinita voragine tùrbina:
in vertigine atterrita.
in fede enorme la vetta:
con l’anima ardente in gelida scorza,
goda in sé del proprio canto
in un vigor d’oceano,
sentivo a veder bimbe in leggiadria
che non vorrei mutare in nessun’altre !
NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una
Ma raccolgo e in cuore serbo
dove in corona dall’alba alla sera
tessendo siepi in giro alle covate,
in abbandono ancor vivo
in scia di pulcini
323
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
002
002
002
002
002
003
004
005
005
005
005
005
005
005
005
005
005
006
007
007
007
007
008
008
008
008
066
069
071
074
081
011
005
003
005
011
033
036
041
043
051
067
069
006
007
014
018
027
011
013
016
019
E in aureola splendeva
per chi ha in sé grande spazio,
di tramontare in noi:
essa risorge in tuorlo di gallina.
in verecondia gli occhi
se in pannocchie di armonia
e flutto verso flutto in lui s’infrange,
l’età cavernìcola è in noi.
in virtù della zuppa –
se per sentirsi in due
in un mignolo d’aria.
la stitichezza è in profondo.
e un convento in te stesso:
del mondo che ha in disprezzo.
ciò che si è sciolto in te.
tutto è un non fare più in tempo.
se va in basso è una bomba
se in noi le ascese cadon paurose,
la tenebra in letargo
che sono in mostra al sole,
Ogni goccia in sé raccoglie
che se sporge in refrigerio
il cerchio massimo è in alto
nell’aria tersa è in risalto
fonde in sua bianchezza
fascia in sua purezza
inalveo
FL 036 029
Sgorgo, inalveo, verso
inanellare
FL 053 006 da inanellare e far mia!
inaridisce
CA 005 024
ma l’occhio inaridisce se guarda.
324
inarrivabile
FL 006 021 all’inarrivabile gloria
FL 070 044 l’inarrivabile preda:
inascoltata
FL 034 008
inascoltata giace.
inavvertito
FL 063 044
inavvertito agli uomini e alle cose,
incandescente
FL 066 008
s’eccita incandescente,
incantate
FL 033 011 fra le incantate piante oscilla; l’ora
incanto
FL 001 009 né l’oblïoso incanto
FL 071 002 il tuo incanto più non vola:
incastona
FL 050 114
la trama dell’onda incastona
325
incastra
FL 025 027
con paura e dolore il presente s’incastra.
incatenano
FL 068 014 per l’aria incatenano anelli zebrati;
incatenato
FL 005 041 dall’urto incatenato del cimento.
FL 011 012 incatenato nel gregge
incava
FL 014 016 mentre s’incava respinta l’ebbrezza.
FL 068 018 ma l’ombra serpeggia e s’incava
incedo
FL 004 005
Mirabilmente incedo negli arpeggi
incendiavan
FL 017 014
e s’incendiavan i colori secchi;
incenerisce
FL 050 063
che l’atto incenerisce,
326
incensi
FL 034 014 negl’incensi del fumo
incertamente
FL 025 024 incertamente la memoria grava
incessante
FL 001 003 nell’incessante suo moto:
FL 005 025 dall’incessante partenza
FL 055 020 Dall’incessante via
incidendo
FL 066 010
incidendo e gonfiando risucchia
incidono
FL 068 016 freccian le vette e s’incidono,
incieli
FL 026 018
sembra che in fiammei pòllini s’incieli,
incita
FL 015 016
e qualcosa m’incita
327
FL 027 010 del presente s’incita e la gazzetta
FL 047 046 e la mia gente s’incita
FL 051 018 ravvolto in sé non m’incita:
inclino
FL 026 021
cammino in nimbo, e rarefatto inclino
incolmabile
CA 004 028
incolmabile mar delle gocce
incomprensïon
FL 045 029
incomprensïon di cose vicine,
incomprensioni
FL 070 057
Fra incomprensioni immutabili
incongiungibili
FL 011 019
incongiungibili e oppresse,
inconsapevol
FL 016 013
inconsapevoli
l’inconsapevol brama triste o lieta,
328
FL 063 068
inconsapevoli e schietti
inconscia
FL 067 031 l’inconscia folla angusta,
inconscio
FL 025 012 inconscio e ghiotto come il mio palato;
FL 029 015 del suo piacere; e inconscio ricrea
incontra
CA 004 024 e incontra lo spettro d’un fondo;
incontri
FL 045 023
scivolato negli incontri
incoraggi
FL 063 039
se nelle prove oscure m’incoraggi
incrina
FL 021 004
che monotono incrina
incroci
FL 033 021
a doman, chiuso il petto negli incroci,
329
incrociar
FL 071 014
Bello incrociar la vita
incrosti
FL 002 036 perché sì duro t’incrosti
incubi
FL 008 023 palpata da un sogno d’incubi,
incubo
FL 066 012 Dal sotterraneo incubo,
incuora
FL 049 028
che incuora il vicino,
incuria
FL 019 007
alla mia grassa incuria
indefesso
CA 004 010
lo stanco indefesso
330
indefinite
FL 024 021 per forme indefinite
indefinito
FL 049 016
indefinito e deserto
indi
FL 018 006 dalla campana: e silenzio indi vive;
FL 024 004 dietro mi volgo: lento indi procedo,
indicibil
FL 063 013
l’indicibil fervor ha sentimento;
indicibile
FL 063 077
l’indicibile fervore:
indicibili
FL 045 001
Con me in persi indicibili moti
indifferente
FL 006 016 dell’indifferente vita,
331
indistinta
FL 062 016 goccia indistinta nel grido del mare,
indistinto
FL 002 014
e su dalla natura l’indistinto
individuo
CA 000 000 NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella
indomani
FL 039 030
che rovinando crea l’indomani,
indraca
FL 005 036 che lusinga e s’indraca
indugian
FL 034 028
che s’indugian più scaltre
indugiando
FL 008 033
indugio
indugiando a una chiusa
332
FL 027 020
ma dove nel libero indugio
industria
FL 005 034 Umana industria sacra,
inebria
FL 042 022
la pupilla s’inebria e male scorge
inedia
FL 068 023 ma l’inedia rimane
FL 071 039 dall’inedia del giorno t’alimenti;
ineffabile
FL 009 007 ineffabile pàlpita gioconda
FL 046 005 perdesti oggi l’ineffabile
FL 060 021 spazia ineffabile il tempo.
ineffabili
FL 068 006 per gl’ineffabili fulgori
FL 068 048 per gl’ineffabili fulgori
ineluttabile
FL 006 026 certezza ineluttabile del vero,
333
inerte
FL
FL
FL
FL
FL
044
055
063
063
065
007
009
078
080
003
all’ombra inerte, o di silenzi a noi
l’inerte mia spoglia?
la bigia terra inerte
la bigia anima inerte
o ragnatela inerte,
inerzia
FL
FL
FL
FL
002
021
047
061
032 fuor mandando l’inerzia:
052 ruggiti e artigli con mediocre inerzia,
080 sotto un’inerzia reclina:
019 dalla inerzia sconvolta, affiorar sento
inesausto
FL 005 046 d’inesausto rigoglio,
inesplicabil
FL 051 020
l’inesplicabil momento;
inesplosa
CA 002 001 Al tempo che la vita era inesplosa
inespresse
FL 011 017
inestricabil
le chiuse forze inespresse
334
FL 070 062 dal piede inestricabil di catene,
inezia
FL 021 038
all’inezia noiosa di chi pena:
infatuato
CA 004 016
infatuato assalto
infeconda
FL 063 076 dall’infeconda nuvolaglia premi
infelice
FL 039 007
Mentre l’ora è infelice,
inferocire
FL 050 070 d’inferocire,
infiamma
FL 009 002 vividi al sol che infiamma la sua ora
infiammare
FL 039 014
altro amore infiammare;
335
infilzi
CA 005 073
infilzi per te stesso il tricolore,
infine
FL 045 055 dà infine un luogo ove stare;
CA 002 053 Infine il mezzodì spandeva
infinita
FL
FL
FL
FL
002
005
063
070
013
051
060
050
d’infinita adesïone,
una grandezza infinita
l’infinita ricchezza e la dona,
in infinita voragine tùrbina:
infiniti
FL 035 011 per infiniti sensi d’aiuto
infinito
FL
FL
FL
FL
008
022
028
068
017 che par l’infinito ma è linfa del giorno
006 l’infinito riposa:
025 il gigante che va per l’infinito.
046 succo infinito della sorte;
inflessibil
FL 014 019 nell’inflessibil mistero
336
infogna
FL 005 019
e stanco infogna giù piaceri e sonni.
infosca
FL 021 044 il terrore del mal che m’infosca
FL 055 013 qui s’infosca e si spezza,
infoschi
FL 047 026
E forse a te, ciel che t’infoschi
infrange
FL 058 008 s’infrange e si crea
CA 004 002 e ciascun flutto è nostro, che s’infrange,
CA 004 005 e flutto verso flutto in lui s’infrange,
infranta
FL 010 045
senso l’anima infranta
ingannare
FL 050 071
l’inganno d’ingannare,
ingannevol
FL 066 027 nell’ingannevol natura;
337
inganni
FL 042 026
è paura che amor freddo s’inganni
inganno
FL 025 028
FL 050 071
FL 054 008
FL 056 002
FL 065 002
CA 005 066
Nel sonno odiato l’unico inganno:
l’inganno d’ingannare,
E’ un inganno di voi che giù nel senso
senza inganno né fuga,
dell’aria, scrina l’inganno,
il trambusto è un inganno;
ingegno
FL 010 023 e chi nel luminoso ingegno tende,
FL 047 057 fosse al mio ingegno eguale la sua china,
ingenua
FL 012 035
all’ingenua effusïone
ingenuità
FL 013 004 sagace ingenuità,
FL 050 025 l’ingenuità del senso.
ingenuo
FL 002 006
e l’universo ingenuo si rivela
338
inghiotte
CA 005 031
La fame inghiotte frumento –
inghirlanda
CA 002 017
ma di verde inghirlanda ogni contrasto
inghirlando
FL 002 055 non vi conosco, non v’inghirlando
inglorioso
FL 043 010 verso un acerbo dubbiar inglorioso;
ingoia
FL 005 016
ingoia evacua pane e verità,
ingombra
FL 037 014
e vaneggiò la mia pupilla ingombra;
ingombre
FL 055 011 sopra pagine ingombre,
FL 055 024 dalle pagine ingombre, ottenebrato
339
ingombro
FL 035 006 per l’ingombro cammin la schiavitù,
ingorda
FL 063 063
in un ingorda brama;
ingorga
FL 008 031 il suo solco e s’ingorga,
FL 008 040 s’ingorga il minuto e ritorna
FL 012 002 che sugli alberi fondi s’ingorga
ingorgo
CA 005 035
ma dentro fa ingorgo,
ininterrotto
FL 063 072
l’ininterrotto multiforme è a voi:
innatura
FL 063 073 l’immensa concretezza s’innatura
innaturi
FL 016 002
tanto innaturi l’anima fin ch’ella
340
inneggiava
CA 002 059 già inneggiava alla polenta;
innondi
FL 042 002
l’anima innondi bramosa di te:
innumerevoli
CA 004 025 innumerevoli gocce del mare
inombra
FL 003 010
s’inombra come un’occhiaia,
inquietamente
CA 002 049
a un bronzeo inquietamente
inquieti
FL 039 042 gli uomini inquieti si cercano avari
inquilini
FL 068 033
inquina
scuote gli stanchi inquilini
341
FL 047 078
la nebbia or scola e inquina,
insapora
FL 005 015 nell’ostia insapora del còmpito uguale,
insaziabile
FL 006 002
cenci all’aria insaziabile:
insaziato
FL 062 003
istantaneo e insaziato,
insegui
FL 002 045
tu che l’eterno insegui
inseguirti
FL 028 006 Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti
inseguita
FL 006 009 inseguita locusta tra sterpi;
CA 001 003 che inseguita dalla gente
inseguivi
342
FL 021 015
Tu, mano aperta che inseguivi il mondo,
inseguo
FL 025 018
ch’ora inseguo vanamente e sfuggo,
insena
FL 047 015
che per la notte insena
inseni
FL 062 018 pianta dispersa mentre inseni fonda,
insetto
FL 068 012
come insetto scovato si torce:
insidia
FL 050 077 Perché l’insidia
FL 068 031 la quiete gretta ne insidia,
CA 008 007 e invidia il moto, insidia l’ignoto;
insiem
FL 043 020
insieme
tenace, e insiem non credo alla speranza.
343
FL 017 048 e confondersi insieme
CA 002 063 Mangiamo insieme; il digiuno
insoddisfatta
FL 010 035
l’insoddisfatta lena;
insofferenti
FL 028 014 A me, che siete, o spregi insofferenti
insolubil
FL 069 025 per noi, che sentiamo insolubil mistero
Insonne
FL 050 088 Insonne cuor che fuggi dove agogni
insonni
FL 068 001 Nel terso gravitar dei mondi insonni
inspira
FL 008 012
Romba, splende, s’inspira il contrasto
intanto
FL 045 075
E intanto viene.
344
FL 054 033 s’imperla ai viali intanto nei riflessi
FL 068 042 e, mosche d’inverno, intanto cadon morte!
FL 068 047 e al mistico colloquio intanto il sole,
intelligenza
FL 016 005
e come a noi perman l’intelligenza
intende
FL 005 052
FL 018 007
FL 063 081
CA 002 012
che lo spirito intende,
ogni cosa s’intende
nell’amore e nell’atto più s’intende,
parlando il poco di chi intende e dice;
intendendo
FL 042 024 o se la vide e l’anime intendendo
FL 070 060 ogni cosa intendendo oltre aspetta
intenderà
FL 039 006
l’intenderà secondo suo bisogno.
intendere
FL 006 011
e fatica e rimorso e vano intendere:
intendo
FL 027 017
e altro ancora: e intendo
345
intensa
FL
FL
FL
FL
FL
003
008
010
050
063
001
019
010
098
015
Dall’intensa nuvolaglia
dell’opera intensa tenace;
intensa giovinezza,
dell’intensa ampiezza quieta,
in un’intensa pace,
intensamente
FL 035 008 è lente al sol che intensamente aduna:
intenso
FL 007 011 e scopre il senso intenso in ciascun lato
FL 038 012 l’intenso tuo cuor, e il sorriso
FL 040 009 D’un così intenso amor alato cinsi
intento
FL 024 013
intento l’occhio che par dica – quando? –
interior
FL 050 120
sussurro interior d’armonie
interluni
FL 005 005 o per gli ampliati interluni
346
interno
FL 010 042
l’interno paragon della certezza?
intero
FL 063 058
ma un vasto cuore intero
intesse
FL 045 012
s’intesse in un vaporare di fiati
intima
FL 010 006 e dissolva la sua intima pace
FL 018 005 Per ogni seno l’ora intima scende
intimo
FL 071 019 dell’intimo destino,
CA 003 008 di guarir l’intimo pianto,
intona
FL 044 009 Anima, intona la tua voce e nulla
FL 050 010 intona la campana
intoni
FL 009 015 quassù quassù non è chi non l’intoni
FL 014 004 tu sola intoni per tutti!
FL 014 005 Intoni il gran funerale
347
FL 014 011
intoni il vario contrasto
intorno
FL 001 001
FL 006 020
FL 007 006
FL 012 009
FL 017 033
FL 021 014
FL 024 011
FL 025 034
FL 026 002
FL 028 004
FL 047 017
FL 050 073
FL 054 005
FL 054 026
FL 061 005
FL 062 013
FL 070 038
FL 071 033
CA 008 010
L’egual vita diversa urge intorno;
e bello intorno il mondo, par dileggio
che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno
spazia ella intorno tacita e divina
d’intorno, aperte le magiche porte,
con nausea intorno alle cose.
e nel guardar chi s’accompagna, intorno
mentre è sgomento l’ascoltare intorno
l’ambrata sera che intorno le vette
e dove è fronda intorno e ai casolari
e placa intorno la natura e il vero
E pietà intorno addita:
passeggier scavi d’intorno. Io non penso,
non ci guardammo; e amor era d’intorno
Raggia natura intorno
al passante, che intorno vede ombra.
intorno schiomando con brividi fissi
se d’intorno per noia
e scorge intorno, vede d’intorno ;
intrecciate
FL 034 020 con intrecciate vicende
intrepido
FL 021 066
E suggo io, intrepido, il veleno
intride
FL 035 005
e mentre ognun dietro sua fame intride
348
intrisi
FL 051 005
corrono intrisi filari di piante,
intriso
FL 063 035
Tu, divin senso palpitante e intriso
inutile
FL 021 036 Tu mi gridasti all’inutile forza
FL 065 004 e acquista l’inutile preda
FL 068 045 deliba l’Inutile,
inutilmente
FL 063 075
E inutilmente tu, gravoso spazio,
invan
FL 012 037
libero invan quando sarà rimorso!
invano
FL
FL
FL
FL
045
047
047
067
inventan
051 e invano la prodiga forza
030 io sbatto qui, e nel guardarti invano
032 e sotto il greto invano
027 e fu l’olocausto invano.
349
FL 013 013 non più s’inventan gli uomini, ma sono.
invera
FL
FL
FL
FL
026
042
058
071
013 Pulsa l’eterno anelito e s’invera
033 ma dove toglie amor forse s’invera –.
010 s’invera e trapassa così.
057 come suon nell’udito s’invera,
invernal
FL 064 001 Nell’invernal brughiera,
invernale
FL 055 003
l’esangue terra invernale
inverno
FL 025 042 (vapore sull’acqua d’inverno):
FL 049 008 che spezza ghiaccioli d’inverno
FL 068 042 e, mosche d’inverno, intanto cadon morte!
invidia
FL 070 058 di spregio, d’invidia, di voglia,
CA 008 007 e invidia il moto, insidia l’ignoto;
invilire
FL 006 013 per invilire poi, fuggendo il lezzo,
350
inviliva
FL 069 036
che c’inviliva alla gente,
invincibile
FL 012 038
Ma invincibile si ostina
inviolabile
FL 049 011 o poesia nel verso inviolabile
invischia
FL 034 006 geme o s’invischia, e vana
invisibile
FL 062 022 dell’invisibile amore
FL 069 040 che irraggia invisibile sugli altri con Dio.
invisibili
FL 002 025
le invisibili forze,
invita
FL 002 011 uno sguardo che invita:
FL 051 021 quel che da lungi m’invita,
351
invitare
FL 055 018 gioia invitare il mio senso
inviti
FL 054 024 quasi più in là rimandava gl’inviti?
FL 070 042 verso gl’inviti del mondo,
invito
FL 017 032 e scaturiva l’invito bramoso
FL 042 023 l’attesa dell’invito;
invocan
FL 070 020
invocan dal più fier dei loro monti
invocare
FL 039 023
altro aiuto invocare.
invocato
FL 047 037
se l’invocato lavoro vien meno
invocava
FL 050 031
come fanciullo io t’invocava quando
352
invochi
FL 050 056
che invochi gli oggetti se pensi
io
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FL
FL
FL
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FL
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FL
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031
E quando per cingerti io balzo
D’ogni creata cosa io son la vita,
come anello ne’ l’oro, io sono in lei.
verso conquiste ch’io non griderò.
anch’io t’avrò fatto; anch’io.
s’io dorma, prepari, affatichi,
mi porge dov’io rimango.
mi porge dov’io rimango.
alla mamma vicina io mi riposo:
a passi schietti io procedo sano,
E suggo io, intrepido, il veleno
io credeva morir per natura
fra labili cose, io sia:
ma più io non ti vedo, stella mia.
fallendo io piombo giù, e una distanza
al tornar delle genti io son sconfitto;
nel silenzio si placa: io respiro
Io sol rimasi nell’avido spazio,
Io mi ritrassi, allor che nell’amore
alle vetrine chiedo cosa io sia,
nel pensier io mi desto
io sbatto qui, e nel guardarti invano
o ch’io possa schiodarmi di qui
e senza scampo io non muterò.
domani io tornerò).
domani io tornerò).
(Domani io tornerò
come fanciullo io t’invocava quando
Dàmmi ch’io vada lieto la mattina
oh il variar delle cose ch’io guardo,
Oh il variar della vita ch’io sento,
passeggier scavi d’intorno. Io non penso,
nel camminare io reggo la persona
353
FL 056 003
FL 061 024
FL 062 026
FL 063 020
FL 063 047
FL 063 054
FL 063 055
FL 063 056
FL 063 057
FL 064 007
FL 071 007
FL 071 008
FL 071 046
CA 003 005
io vivo con voglia nel tempo;
e libero io sorgo con roridi sguardi
gridando: Io, io, io? –
dei mesi io mi ristoro
per te con fresco volo io vi rimando
per te io mi perdono.
Io non ho numi né glorie,
io non ho donne né bimbi,
io non ho lucri né mete,
Io t’assomiglio: in aridezza triste,
quanto la voce ch’io sento
quanto la luce ch’io vedo:
o poesia ch’io ti possedetti
Io non so che cosa sia,
iridata
FL 004 012 per l’iridata brezza ridipingo;
iridava
FL 017 039 dai fianchi al sommo iridava
iridi
FL 053 003
con iridi di valli
ironia
FL 039 012 questa voce è ironia:
ironico
FL 033 022
l’ironico sorriso dei saluti!
354
irosa
FL 071 036
l’ostinata città irosa,
irraggi
FL 063 037
tu, divin senso che irraggi
irraggia
FL 069 040
che irraggia invisibile sugli altri con Dio.
irraggiare
FL 060 029
irraggiare del sol nascosto ancora
irraggiato
FL 007 009 Onde sconfina l’àttimo irraggiato
irreducibile
FL 063 065 nell’irreducibile àttimo.
irrequieta
FL 005 024 dall’irrequieta parvenza
FL 036 042 nella freschezza irrequieta
355
irrequiete
FL 038 004 di tristi irrequiete domande?
FL 055 008 irrequiete turbare
irrevocabil
FL 001 007
l’irrevocabil presente;
irrigidito
FL 011 016
e irrigidito rattieni
irrompente
FL 005 057 del suo corso irrompente,
irrorante
FL 008 018
irrorante nei gesti e nei detti
irrori
FL 064 003
l’albero, asciutto come spina, irrori:
isola
FL 032 008 m’isola cieca dentro aspri contorni;
FL 071 071 della tua isola, Circe;
356
issi
CA 005 072
Se tu non issi a bandiera il tuo cuore
istantaneo
FL 062 003
istantaneo e insaziato,
istante
CA 009 002 vigilo l’istante
isterico
FL 070 004
sfogan nel moto isterico carponi
istrumento
FL 072 012 Il mio verso è un istrumento
Italia
FL 050 058
Forse d’Italia negl’impeti immensi
jettatura
FL 043 023
contro la jettatura; e più si strema
357
L
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L’egual vita diversa urge intorno;
l’irrevocabil presente;
né l’oblïoso incanto
Se a me fusto è l’eterno,
nel suo ritmo l’umano destino,
l’aria di chi respira
e l’universo ingenuo si rivela
e su dalla natura l’indistinto
fuor mandando l’inerzia:
quando è la vita, l’immane tuo sogno?
tu che l’eterno insegui
nelle faccende è l’idea.
per l’iridata brezza ridipingo;
come anello ne’ l’oro, io sono in lei.
l’aerato seren tu puoi ondare
per l’imminente pungolo
rumina l’ozio, aduna i suoi cocci
vorrei così che l’anima spaziasse
Se l’uom tra bara e culla
Oh per l’umano divenir possente
Divina l’ora quando per le membra
Onde sconfina l’àttimo irraggiato
Per l’acre fluire dei minuti
che par l’infinito ma è linfa del giorno
l’idea s’annida agli svolti
con àlito morto l’idea,
l’idea che quando ritorna
l’estasi delle cose, e in me si accorge.
l’uman destino vincola le mani
quassù quassù non è chi non l’intoni
dal buio delle sue voglie, l’offesa
o l’abitudin sonnolente ciba
o l’amore dimentico cova.
l’insoddisfatta lena;
l’interno paragon della certezza?
senso l’anima infranta
e fa divina l’ora che si vive?
per l’immutabile legge
contro la noia sguinzaglia l’eterno,
verso l’amore pertugia l’esteso,
L’anima tarda, sul balcon tranquillo
contro l’ignoto male
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sopra è l’oscura pàlpebra
mentre occupa l’accordo tutti i suoni;
mentre s’incava respinta l’ebbrezza.
o mitigando l’asprezza
tanto innaturi l’anima fin ch’ella
e come a noi perman l’intelligenza
l’eterna verità mentre è parvenza.
ma il ritmo snuda l’amor che discende
l’inconsapevol brama triste o lieta,
Da tutto l’orizzonte
verso l’alta vertigine azzurra
ebbra l’ora si stordiva;
ebbra l’ora si smarriva
e scaturiva l’invito bramoso
Per ogni seno l’ora intima scende
l’ilarità dell’àttimo raggiunto,
nel mio diletto è l’unica certezza:
nel mio diletto è l’anima immortale.
cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami:
ritornan l’acque e i sentimenti al fondo,
mentre l’anima giace pietra al fondo
l’idea nel tempo che vien già divelto
il riposo ora porge e l’omaggio.
l’ozio che addólcia
Ma che giovò se l’aria mi fu tolta,
l’anima in ombra di poca aria serra.
l’infinito riposa:
per l’umido giro dei monti
tendo lo sguardo e l’udito;
giuocan l’attesa a rimando:
intento l’occhio che par dica – quando? –
Tragica viene a contrasto l’idea
quando l’aroma dei sogni alitava
Nel sonno odiato l’unico inganno:
dove l’ansia e l’avvenire
mentre è sgomento l’ascoltare intorno
l’ambrata sera che intorno le vette
l’ombra procede con liscio fermento:
Pulsa l’eterno anelito e s’invera
il vecchio campanile l’ora scocca.
d’aria che a galla su per l’acqua levi;
e per l’amante cuor nulla è mistero.
è di me parte l’uom che pavoneggia
è di me parte l’uom che nell’azzardo
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è di me parte l’uom che s’apparecchia
l’opporsi, e si fa storia e natura;
odio l’usura del tempo
Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti
come l’eterna verità che in noi
sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito
il gigante che va per l’infinito.
del mondo le specie e l’idea.
che stanco dirada l’ardor delle fronde
l’umido ombrare violetto:
mi sveli il maggior vero che l’avvince,
l’anima è uguale!
e van per l’aria imagini di bene
fra le incantate piante oscilla; l’ora
e l’amore nativo in esultanza
e l’evangelo di tutti gli eroi
a domani l’anelito e le voci
l’ironico sorriso dei saluti!
l’uman contrasto,
mentre in disparte l’umiltà dei vinti
per l’aria dai camini
dei secoli l’errore
per l’ingombro cammin la schiavitù,
è fior che beve l’aria e la profuma,
spregia rapace negando l’idea,
l’anima grida:
– Stanca si affretta l’età sverginata,
affiorar sento l’ignota bontà
che nei millenni trasse l’uom dal bruto,
l’ottusa usanza zotica si sfibra;
per l’urto rotto del cavallo stanco
dentro l’arsura del cammino bianco
l’ignava sloia dei rari passanti,
l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi,
l’arso dèmone bigio?
nell’aria l’effuso tesoro
l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami,
l’ultimo fascio strinse nelle spanne;
a valle caddi in fuga dietro l’ombra.
l’intenso tuo cuor, e il sorriso
l’intenderà secondo suo bisogno.
Mentre l’ora è infelice,
mentre l’àttimo svena,
la voglia e l’ansietà,
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che rovinando crea l’indomani,
anche l’immensa natura si priva;
che bacia vicino chi l’ama?
Chi la vede e l’ascolta,
chi l’attendeva a vivere.
l’ombra schiva,
sópra l’estasi del mondo,
l’anima innondi bramosa di te:
l’attesa dell’invito;
o se la vide e l’anime intendendo
l’uso fra mezzo e il ritegno
Così l’attimo va,
l’anima oscilla le sue lente cime;
E’ l’ansietà d’una gioia smarrita
L’esser guardo come aria nell’aria
pregar la giovinezza, e l’avversaria
L’abito goffo e la stanchezza sforma
e l’atto m’abbandona fino al pianto!
presagi l’aria notturna distende
Ma l’ora ammonitrice
l’ansiosa città non avverte:
l’austera purezza radiosa
con l’ombrella al passante
e me l’uso eguale modella:
l’ansietà dentro aggroviglia
perdesti oggi l’ineffabile
cade l’ora perduta;
se l’invocato lavoro vien meno
ognun l’attizza perché non si spenga,
nel mio guardar l’ardente anima buona,
che l’ansietà di primavera esalta
l’ingenuità del senso.
e l’onestà feconda,
che l’atto incenerisce,
l’inganno d’ingannare,
Perché l’insidia
perché l’angoscia
per uccidere l’orco che ci sbrana!
salda la pioggia l’estasi notturna
cinger di sé l’ignoto
l’inesplicabil momento;
Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
cappuccio e mantello l’autunno rinserra,
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mantello e cappuccio per l’umile terra
ma sferza e spoltrisce l’affanno
l’illusione del mondo,
l’impeto del vapore
verso l’autunno, che nel ciel piovuto
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
mantello e cappuccio per l’umile terra
Come fui uomo e mi conobbe l’ora
che l’ombra vostra morbida avvolgea!
se dietro senta alcun che l’avvicina.
Perché si figurò l’anima miti
e a mano a mano che giungendo l’ebbe
l’esangue terra invernale
l’inerte mia spoglia?
l’amabil giovinezza
l’amabil giovinezza
che l’àttimo contrasta
e l’amore non viene.
l’uccelletto ai richiami
Forse a te basta l’udir turbinare
e il respirar l’ignoto
Per l’aria sorgiva dell’alba
divino è l’esser fra cose che sono
quando l’ora è nemica,
sopra l’aperta visione:
In queste sponde l’anima fluisce
pioggia nel sole l’affanno diviene,
e nel fil del suo sguardo ha l’universo;
così dalla riva per l’acque in spiraglio
dite dite l’arcana maniera
l’indicibil fervor ha sentimento;
l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo,
o in famelico ambir l’abbandono,
l’infinita ricchezza e la dona,
che materiate l’arte e il pensiero
l’ininterrotto multiforme è a voi:
l’immensa concretezza s’innatura
l’indicibile fervore:
l’albero, asciutto come spina, irrori:
e l’estate nel frutto,
dell’aria, scrina l’inganno,
e acquista l’inutile preda
l’umore notturno e la ragia.
e l’appetito prepara.
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Dio, per l’aria si rode
l’aria e lo spirito.
e fu l’olocausto invano.
Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia
l’inconscia folla angusta,
– dove è pensiero, come a noi l’eloquio,
per l’aria incatenano anelli zebrati;
ma l’ombra serpeggia e s’incava
ma l’inedia rimane
deliba l’Inutile,
mentre l’eterno in martirio di prove
snuderai l’oro e la gloria
serran l’altezza veduta
l’inarrivabile preda:
con l’anima ardente nei geli costretta.
l’ultime scaglie le avventa
con l’anima ardente in gelida scorza,
e l’un con l’altro pare
l’ostinata città irosa,
come tramuti del dolor l’arena
se fatica ti spreme e l’opaca
e vien nell’ore mediocri l’eterno:
Son l’aratro per solcare:
quanto l’una e l’altra ha perso:
e l’amor mi pareva umana cosa,
la terra non tua più l’avevi.
l’anima persuasa,
nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte.
l’ariosa offerta
l’aria dava la stura
l’astro della mensa,
vien fiducia verso l’alto
di guarir l’intimo pianto,
E giunge l’onda, ma non giunge il mare:
ritorna l’onda, ma non torna il mare;
l’età cavernìcola è in noi.
l’uomo un plagio,
l’atto è un pretesto.
ma l’occhio inaridisce se guarda.
ma vive l’anima impura
Tu dici: beata l’acqua
l’una ier l’altra domani,
e l’abbevera di vita,
dentro l’oasi feconda
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e invidia il moto, insidia l’ignoto;
dentro l’amore, verso l’eterno.
vigilo l’istante
quando meno l’avverto:
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fronda la storia e patria il fiore,
la mia linfa nel vivido tutto
D’ogni creata cosa io son la vita,
la realtà segreta,
quando è la vita, l’immane tuo sogno?
nell’atto la fede,
giù – brunita la corazza,
Glauca s’impiuma la terra al mattino
la vita imaginando, e luce e suono
e tra’ capelli morbida la mano
Chi può la voce ascoltare
la vanità del tuo sforzo,
la tua fresca corrente!
la verità lontano in pigro scorno;
mentr’echeggia la via
nel vero effusa la persona sembra
ma tutto la solita mano
ma tutto la solita mano
per la sequela del tempo,
vividi al sol che infiamma la sua ora
limpidamente la forma sonora.
Tutta è mia casa la montagna, e sponda
e dissolva la sua intima pace
esser persona la saggezza or vieta.
chi fiuta la ragione
e il meccanismo e la scaltra parola
e la fatica benigna ritrova
Dove la sana limpida dolcezza
Dove la fraterna visione
ecco per te la merce rude d’urti
la macchina ad aggiogarti.
contro la noia sguinzaglia l’eterno,
mentre la terra gli chiede il suo verbo
paga col sangue, sola, la sua fede.
Viver la sento; e nel baleno aperto,
la
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le prove conosciute e la natura
a lei che il cuor ci veglia e la movenza
la silenziosa carità paterna.
la vita, che qui di respiro in respiro
e la speranza è il suo murmure.
tesa la mano
delle imagini vere la più bella
dall’universo a rivelar la meta:
dal pensiero la vita.
La compagna al compagno
la bella e fragrante dimora.
la compagna al compagno,
e popolare la reggia
la sua farfalla.
e si fece la spoglia di un morto:
strisciò la notte,
scivolò la partenza,
s’aprì la voragine
e lasciarono la giovinezza.
la crosta cittadina
scivola il senso e gonfia la ventraia,
Eppur, la fede e il responso tentai;
mi scardassò la vita;
mentre la gola rugghiasse a sterminio
con strette di mano la placida vita,
con strette di ordigni la provvida forza;
tu scavi tediata la fossa.
a chi di morte sfuggirà la stretta:
la quotidiana e breve
la digiuna forma rozza
per la notte che stringe le cortine
e la natura che senza me crea.
perché la voglia palese e gioconda
incertamente la memoria grava
la tua offerta tremenda;
e matura la polpa sull’anima secca
il creato, protesa in su la bocca;
la vanità della superbia dotta,
del presente s’incita e la gazzetta
a ciò che non appaga la sua fretta;
che dove è la violenza dei più forti;
e risentir la quotidiana sorte
Tu, per le case le patrie la terra,
Dai voli torvi di sogni la notte
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rovescia la scialba
La faccenda così prosegue a vivere
ma la sera, dal senso brutale,
le chiude sorridendo la pupilla;
la voce mi pàlpita in cuore;
scordato sotto la cappa
a sognare la fiamma,
a casa, a spremer la sera!
la santità del mondo nel contrasto
Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve
la terra cullata riceve.
la melodia silvana
e giù per la sua china
fin che la sera il gran pàlpito accoglie
e la virtù nell’atto si feconda;
per l’ingombro cammin la schiavitù,
è fior che beve l’aria e la profuma,
che più s’avventa se la vede bella
e nell’urto civil, per la vicenda
Ma breve la gioia mi libra:
la fusa scintilla
la schiavitù croia dei carri pesanti;
ritta la gerla fragrante di fieno,
e vaneggiò la mia pupilla ingombra;
nell’occhio ritroso la grande
Vedesti la vaga mia bocca,
appena mi giunse e la voce
la fame e la sciagura
la voglia e l’ansietà,
a veder la bellezza
a provar la bontà:
Il dolor plachi come la stanchezza
che reca sonno a riprodur la veglia,
il dolor snodi come la giornata
che trae dal penar la sua speranza,
il dolor fiammi come la lanterna
ma prodigiosa è la tragica pena
Chi la vede e l’ascolta,
è nell’offerta la messe più pingue,
è dove manca la gioia del mondo.
dà per vincer la fortuna
ohimè che la fortuna
Ohimè che la fortuna
chi per la vita foggiato non è!
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– Di nessuno la colpa;
La mano annaspa e raro s’accompagna,
la pupilla s’inebria e male scorge
o se la vide e l’anime intendendo
la forsennata amarezza;
e la pupilla storco sino al bianco
e morsico la bocca
pregar la giovinezza, e l’avversaria
L’abito goffo e la stanchezza sforma
contro la jettatura; e più si strema
la bontà torna del docile viaggio?
e la notte s’adagia in un languore,
e par la vita quando si fan rade
la rabbia; e nel silenzio nulla accade.
Cos’è la vita con sue rabbie a voi
Anima, intona la tua voce e nulla
càntati la canzone della culla
è la pioggia che fila giù bieca,
e a la giornata cieca
Altra fu la promessa,
ma la carne sfiorita
e invano la prodiga forza
avranno portato la croce.
la voce dei bimbi si lagna,
brùlica ai monti e la riviera bagna.
Or non più la viltà del mistero
che per la notte insena
e placa intorno la natura e il vero
pulsa lontan la vaporiera, all’erta
e la virtù sconfitta imbava il sangue,
per la concreta verità del mondo,
e la mia gente s’incita
in amoroso modo la persona
fosse al mio ingegno eguale la sua china,
sol la carne soddisfa.
Ma la vita non gode,
ma la morte non ode;
la nebbia or scola e inquina,
la tua lima assopita lamenta
che la cappa è spenta.
che la vittoria dell’estate assalta
ma sei la fanfara
ma sei la letizia
ma sei la certezza
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La pioggia si sparpaglia
la commozïon dell’aria,
e scende al lago per la valle il fumo
intona la campana
La solitudine vibra
fra coltre e coltre con la man sugli occhi
sono un pilota che ha perso la via,
la via buona del tuo cuore, o mamma!
Dàmmi ch’io vada lieto la mattina
Come la pace robusta operare
la vita di cent’anni, o padri eroi?
che la tragica sorte ci stràngola!
se la ferocia ha modo
perché la colpa
perché la morte
Oh se la sorte come schietta lama
salda la pioggia l’estasi notturna
vagò la fantasia;
la trama dell’onda incastona
la lontananza velata.
e la vorrei!
la vita che bramisce:
traluce la gemma dei monti
avesse la terra una mano
e la persona né ritta né china
questo o quello. Con la pupilla prona,
nel camminare io reggo la persona
la verità della vita
la voce si smarrisce appena mia.
e torvo asseto quando la rinuncia
mani un poco, e la morte
la rauca furia del mare;
la labile storia del mondo,
librata la nitida reggia.
la misterïosa armonia,
e la gente si smarrisce!
e torva la tregua va giù.
e porgo la mano con fede
la creatura di ventiquattr’ore;
sta la terra in vestigio
e la speranza guarda.
per la remota quiete dei campi;
e la sosta pare una grazia,
Il mio passo è la traccia dell’erba,
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il mio cuor è la specie del luogo,
la vita e più la doni e più n’accresci:
la mia forza costrinsi all’altrui forza,
ogni fede crollava la noia;
la fida imagin vostra rinnovello;
e se la mente sogna
l’infinita ricchezza e la dona,
con la fatica vostra, o ignoti eroi!
la bigia terra inerte
la bigia anima inerte
ti svelerà nel fior la primavera
esausta allor la radice.
la ghiotta luce felice
l’umore notturno e la ragia.
fulminea la vita
la gente ritorna agli arnesi;
la carne floscia sul cuore lordato,
come non fosse mai stata la fede,
la vegetante natura.
la trasparenza dell’eternità –
la quiete gretta ne insidia,
la vita dà un colpo e si squaglia
la conoscenza del popolo eterno
tu, per la tenebra nuda
operi come la morte
sgrumando la lugubre scoria
snuderai l’oro e la gloria
ch’a suon di nerbo la vietata altezza
ch’a suon di frulli la fiutata altezza
ch’a suon di stalle la sperata altezza
si lamina enorme la vetta
sotto, dal vano dell’aria la terra
e fugge ghermendo la vita
in fede enorme la vetta:
unica al cielo misura la forza;
chi n’ascolta la parola.
quanto la voce ch’io sento
quanto la luce ch’io vedo:
Bello incrociar la vita
mentre finì la speranza
e sta la nebbia e appanna
la concretezza nel pensier mio calmo
la prodigiosa sorte
anche la notte è vasta
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la volontà nutrita
Son la sponda per il mare:
nel fermar la prima corda:
e domandava la vita.
EO Urge la scelta tremenda:
NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una
fuggir lascio la fortuna,
Al tempo che la vita era inesplosa
la terra non tua più l’avevi.
al tuo ben la campagna –
la campagna che va dal piano al monte
Con la falce nell’erba
con la falce nell’erba.
Ma la ségale ambivo,
virava la sua siesta.
l’aria dava la stura
verso la fiamma che dal sasso
Risorge la tua cara vita
e la distesa è sua, che permane;
e un orizzonte la cerchia:
La casa è un ritrovo
la donna un contagio.
sta la coscienza spietata
La fame inghiotte frumento –
La voglia divora il momento:
la stitichezza è in profondo.
La solitudine è vita –
Eppure la cosa capita
non redime la cosa sofferta;
e la parola senza bacio
ma la voce non è presente;
ma la mamma è assente.
La giornata d’oggi è sola,
ha la voce a metà gola;
la vita ti oltrepassa,
la vita non ti passa.
la vita fa man bassa
scorge cader la luce al nostro fondo
La terra gli fa largo,
la tenebra in letargo
non più sola con la morte.
moltiplica la sabbia,
Gira la tròttola viva
sotto la sferza, mercé la sferza;
370
CA
CA
CA
CA
008
008
008
008
004
021
022
023
stretta alla terra, odiando la terra;
vive la tròttola e gira,
la sferza Iddio, la sferza è il tempo:
così la tròttola aspira
002
002
050
051
054
058
022
057
093
022
024
005
e appena tocca più in là rifuggivi;
rimandando i consensi più in là!
e sempre in là una certezza attendi,
va sempre più in là:
quasi più in là rimandava gl’inviti?
scintilla il flutto ora là ora qui
là
FL
FL
FL
FL
FL
FL
labbra
CA 005 059
lascia più sole le labbra.
labbro
FL 038 007 nel trepido solco del labbro
FL 054 016 parole il labbro tutte a scarabocchi
labil
FL 016 006
se vada in labil suono di favella,
labile
FL 025 055 labile cosa del tempo
FL 058 009 la labile storia del mondo,
371
labili
FL 025 056 fra labili cose, io sia:
labirinto
FL 011 021 nel labirinto dei giorni
lacci
FL 009 012 con lacci che non han peso né solco;
laccio
CA 005 081 o libertà, che un laccio
lacrimar
FL 024 020
sul lacrimar dell’ombre
laggiù
FL
FL
FL
FL
012
050
050
050
043 della notte, che appena laggiù schiusa
003 (laggiù fra gli uomini
013 (Laggiù fra gli uomini
045 Laggiù laggiù fra gli uomini
laghi
FL 070 023 fra consensi di laghi e di fonti
372
lagna
FL 047 007
la voce dei bimbi si lagna,
lago
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
018
026
033
047
047
050
060
001
001
001
023
077
008
004
Respira il lago un pàlpito sopito
Giù, nella conca del lago, si fonde
Come al respiro pieno del lago
al lago veleggia una barca;
al biancor spento del lago;
e scende al lago per la valle il fumo
dai pascoli al lago che guarda
laidezza
FL 047 059 malanni e laidezza
lama
FL 050 085 Oh se la sorte come schietta lama
CA 005 029 e una rapida lama
lambiti
FL 031 003 dai clivi lambiti dal sole d’autunno
lamenta
FL 048 002
la tua lima assopita lamenta
373
lamentare
FL 043 007
il lamentare d’un vascello morto
lamento
FL 047 048
cos’è il lamento mio
lamina
FL 070 046
si lamina enorme la vetta
lampeggiarono
FL 042 025
lampeggiarono, troppo
lampo
FL 067 018 il sol non mantenga il suo lampo;
lanci
FL 047 050 O forza bella che mi lanci schietta
lancia
FL 005 055 dove lancia il torrente
FL 006 008 si lancia e ricade,
FL 034 016 E via si lancia il giorno
374
lanciata
FL 068 037 nell’abitudin lanciata:
landa
FL 043 034
landa fuggita in un lontan miraggio,
langue
FL 054 029
Ma tu, notte, ben vivi anche se langue
languì
FL 017 057 languì alla terra il piacere,
languor
FL 024 003 nel languor sciolto dell’estiva sera;
languore
FL 043 042
e la notte s’adagia in un languore,
lanterna
FL 039 033 il dolor fiammi come la lanterna
FL 043 006 alla lanterna che snoda riflessi,
largivo
375
FL 021 021
e con rimorso mi largivo e breve
largo
CA 007 005
La terra gli fa largo,
larve
FL 063 016
s’adunano le larve
lasci
FL 014 020 a boccheggiare ci lasci;
lascia
FL 050 021 e vuoto il tempo buio lascia fuori.
FL 067 030 e in lor quïete soddisfatta lascia
CA 005 059 lascia più sole le labbra.
lasciano
FL 042 032
così due cuori si lasciano:
lasciarono
FL 017 062 della città rombante. Si lasciarono,
FL 017 063 e lasciarono la giovinezza.
376
lasciata
CA 008 003 lasciata a sé giace priva,
lasciato
FL 012 044 un’ardente pupilla ha lasciato.
lascio
CA 001 002 fuggir lascio la fortuna,
lasciva
FL 021 025 o lasciva città senza amore!
lascivi
FL 006 005
torpor d’àttimi lascivi
lascivie
FL 019 001
Sta fra lascivie di vivande e vino
lascivo
FL 029 012
lato
sul nostro patire, e lascivo non sazio
377
FL 007 011
e scopre il senso intenso in ciascun lato
latte
CA 002 028 se dove ruminando è mucca e latte
lava
FL 069 033 Oh, lava e scarnifica e spazza
lavi
FL 069 001 O pioggia feroce che lavi ai selciati
lavorammo
FL 045 021
e lavorammo assenti;
lavori
FL 047 020
e fruga di lavori il suo declivo,
lavoro
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
014
027
034
047
052
055
062
063
015
001
015
037
019
023
025
024
vibra chiuso il lavoro,
E’ di me parte un uomo da lavoro
chiamando al buon lavoro!
se l’invocato lavoro vien meno
sullo scatto del lavoro,
che nel lavoro preparan le voglie:
il lavoro di Dio
al commosso ricordo del lavoro.
378
FL 069 009 e fra genti e lavoro
CA 005 028 Il lavoro ha manico adorno –
le
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002
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025
062
029
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003
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045
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021
014
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001
005
017
021
006
014
016
004
008
le invisibili forze,
mentr’essa schiara le fatiche assorte.
e propiziare le cose?
si perpetua, e le sue croci
e le sue tende frale germoglio
e per le anime sia
Divina l’ora quando per le membra
le copie del mondo, che prima
sopra le vette: e tu, aria, ne accogli
l’uman destino vincola le mani
le chiuse forze inespresse
e per le case dall’occhiaia strana
le prove conosciute e la natura
che per le strade e gli alberi e i cortili
al marcio del tempo le nari chiudete
le mete non raggiunte dalla vita,
d’intorno, aperte le magiche porte,
ampliate le ardenti finestre,
e dàn le stelle bàttiti di ciglia
passi d’argilla e per le reni vuoto
e drizzasser le mani ogni nocca
e gl’impeti e le luci
le immote umili forme
mentre orgoglio sicure le drizza
per la notte che stringe le cortine
l’ambrata sera che intorno le vette
e qui le vigne foggiano ricami
rude le membra e in giubba affumicata,
Per le deserte strade alla campagna
s’acquietan nel torpore le creature.
se nel cuore le forme conosciute
Tu, per le case le patrie la terra,
e chi si leva, le carni n’ha rotte,
rinnova le estasi libere
del mondo le specie e l’idea.
le chiude sorridendo la pupilla;
e le bellezze ripenso che sole
379
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FL
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033
033
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034
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070
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009
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010
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016
016
083
016
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016
022
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004
005
007
022
053
021
044
063
008
009
fra le incantate piante oscilla; l’ora
a domani l’anelito e le voci
Oh per le vie all’alba
vólano le sirene
e ne respira le voglie
l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi,
e spràngan le soglie nell’arido giro
l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami,
lo colse lieve e per le vaste braccia
le zucche soltanto e i cadaveri
con le chiome ampie di luce
l’anima oscilla le sue lente cime;
le cose, mentre autunno pioggia versa
per gli ànditi e le case,
dentro le case sul materno grido
le cose bàttono i denti
tu stringi le forme che dentro
le lucciole del mistero
e le vorrei!
le glorie e gli anatemi
le guance sotto arrisero, non gli occhi
che nel lavoro preparan le voglie:
le volontà native
distesamente le rive,
e con giro piumato si muovon le membra;
mentre più fosca discende, le nubi
s’adunano le larve
le sue gioie più certe.
Se tra le nubi del giorno,
dai confini in letargo le spire
freccian le vette e s’incidono,
escon le aperte borgate,
poi, annusa le case,
e sciocche, le genti della gran plebaglia
scarnifichi ad essi le rughe
e ai morti viventi, le rogne!
e le pietre dei corsi
nei poggi calvi sotto le pietraie,
l’ultime scaglie le avventa
fan le campane tinno
Fra le catene libertà mi ride
aprì le sue promesse,
altri assetti le navi,
altri spinga le prore,
380
FL 072 011
FL 072 018
CA 002 046
CA 002 079
CA 004 008
CA 004 013
CA 005 048
CA 005 059
CA 005 078
CA 005 085
CA 006 006
CA 007 013
CA 007 017
altri tocchi le mete.
le notturne ore stancò:
facevan le fusa
per le tèrree nostre notti.
le gocce che ignorano il mare;
le vive dal tutto
Così vorresti lontanar le ore
lascia più sole le labbra.
le sue avverse mani,
se non hai le mani buche
se in noi le ascese cadon paurose,
aiuta le compagne
con le nuvole dell’aria.
legge
FL 011 013 per l’immutabile legge
FL 049 021 sulla cagnara di chi legge e scrive
leggera
FL 026 015 per non destar chi dorme, più leggera
FL 030 003 a poco a poco una nube leggera
leggi
FL 018 009
Sopra gli uomini, in vere leggi pure,
leggiadria
FL 040 005 e sulla faccia parve leggiadria
FL 071 049 sentivo a veder bimbe in leggiadria
Leggiadro
381
FL 030 001 Leggiadro vien nell’onda della sera
FL 061 001 Giovinezza mi fa leggiadro e saldo
legno
FL 005 044
son legno di un tronco immortale
lei
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
012
012
012
012
043
020
018
020
023
028
016
come anello ne’ l’oro, io sono in lei.
E mi vergogno ripensando a lei
a lei che, triste d’aver troppo, volle
a lei che il cuor ci veglia e la movenza
a lei che avviva, accomunando ai figli,
trarli biechi in catene dietro a lei.
lembo
FL 047 076
che striscia un lembo vicino
lena
FL 010 035 l’insoddisfatta lena;
FL 039 049 di smarrimenti e lena:
CA 002 060 e tu, con lena immensa,
lene
FL 007 002
FL 033 007
lene va il sangue,e vivere è malia:
ai monti forti in un riposo lene,
382
lente
FL 035 008 è lente al sol che intensamente aduna:
FL 043 004 l’anima oscilla le sue lente cime;
lenti
FL 038 014 distratta. Poi lenti a deriva
lento
FL 004 006
FL 007 007
FL 012 006
FL 024 004
FL 026 009
CA 007 003
d’amor che mi seconda il passo lento
d’amorosa bontà freme anche il lento
fra chi va lento a digerire il giorno.
dietro mi volgo: lento indi procedo,
Ma, quasi fiume che rigiri lento,
procede fresco e lento
Leonardo
FL 000 000 EO (Leonardo)
lercia
FL 010 015
chi, di sé ghiotto nell’anima lercia,
letarghi
FL 010 022
letargo
e i letarghi consola;
383
FL 068 013 dai confini in letargo le spire
FL 070 012 tentan su dal letargo come serpi
CA 007 007 la tenebra in letargo
letizia
FL 008 036 eran letizia e dolore
FL 049 027 ma sei la letizia
lettor
FL 072 020
Tu, lettor, nel breve suono
leva
FL 028 023
FL 029 006
FL 062 008
CA 008 014
dai passi che leva e che sferra
e chi si leva, le carni n’ha rotte,
degli altri si leva signore,
se leva il corpo, se eleva il capo;
levar
CA 002 080
E ti vedo levar come il mattino
levarlo
CA 005 026
e non si osa levarlo
levi
FL 026 020 d’aria che a galla su per l’acqua levi;
FL 049 020 e mentre ti levi a tacere
384
levo
FL 061 029
mi levo torso d’eroe
levriero
CA 002 032
il suo slancio levriero,
lezzo
FL 006 013 per invilire poi, fuggendo il lezzo,
Li
FL 000 000 EO Li omini batteranno aspramente chi fia
FL 052 017 e li versa in fatiche protese
libare
FL 002 052
a vedere e a libare,
liberandosi
CA 000 000 NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una
libere
FL 029 014 rinnova le estasi libere
385
libero
FL 012 037
FL 027 020
FL 036 026
FL 039 038
FL 061 024
CA 004 033
libero invan quando sarà rimorso!
ma dove nel libero indugio
sorger libero e terso mi vede,
dal libero vol delle sfingi celesti
e libero io sorgo con roridi sguardi
ancor libero mare – una goccia.
libertà
FL 006 007 forsennato voler che a libertà
FL 071 044 Fra le catene libertà mi ride
CA 005 081 o libertà, che un laccio
libra
FL 035 034
Ma breve la gioia mi libra:
librata
FL 060 007
librata la nitida reggia.
libri
FL 055 010
Fra quattro mura di libri e d’ombre,
libro
FL 028 007
in un aperto libro gli occhi, mentre
386
lieta
FL 016 013
l’inconsapevol brama triste o lieta,
lieto
FL
FL
FL
FL
004
021
043
050
008 il sangue lieto suscita e gorgheggi;
050 e lieto fosse il destin nuovo al sole!
044 che dà non lieto non triste dolore:
039 Dàmmi ch’io vada lieto la mattina
lieve
FL 022 005 In un volgere lieve
FL 033 010 Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve
FL 037 007 lo colse lieve e per le vaste braccia
lievi
CA 005 052
Ma son sì lievi gli uccelli
lima
FL 048 002
la tua lima assopita lamenta
limpida
FL 010 043 Dove la sana limpida dolcezza
limpidamente
387
FL 009 004
limpidamente la forma sonora.
limpido
FL 018 004 dei monti limpido, e origlia.
lince
FL 071 072
al nostr’occhio di lince
linfa
FL 001 020 la mia linfa nel vivido tutto
FL 008 017 che par l’infinito ma è linfa del giorno
FL 064 002 linfa segreta, nei profondi pori
liriche
CA 000 000 NO Queste liriche appartengono a una condizione
LIRICI
FL 000 000 TO FRAMMENTI LIRICI
lisca
FL 065 005 di moscherini e lisca:
lisci
388
FL 014 009
strìsciano i sistri lisci,
liscia
FL 047 018
in una liscia imagin di medaglia;
liscie
FL 054 012 quando voi m’appariste, e liscie e tonde
liscio
FL 019 003
FL 026 011
FL 043 003
e liscio e più vicino
l’ombra procede con liscio fermento:
con breve moto di liscio mollusco
livida
FL 014 003 livida sciacqui uguale,
FL 066 013 quasi doccia ancor livida, sguscia
lividi
FL 070 040 nei ghiacci protesi sui lividi artigli
livido
FL 049 006 o poesia, nel livido verso
FL 051 001 Sibila scivola livido il treno
FL 071 037 e tutto ha un muro livido di fronte?
389
lo
FL 005 052
FL 006 006
FL 007 010
FL 010 040
FL 016 014
FL 023 019
FL 024 017
FL 028 008
FL 037 007
FL 037 008
FL 037 010
FL 039 035
FL 039 045
FL 039 058
FL 039 064
FL 043 024
FL 043 039
FL 045 043
FL 045 049
FL 047 069
FL 047 082
FL 050 011
FL 051 011
FL 054 007
FL 061 009
FL 062 001
FL 067 003
FL 067 015
CA 004 010
CA 004 024
CA 007 029
che lo spirito intende,
fra lo spirito e il senso;
nel vasto palpitar che lo feconda,
mentre lo tesse e muta il sangue nuovo,
e in te, raggiunto il tempo, lo trascende.
tendo lo sguardo e l’udito;
come nell’occhio lo sguardo:
lo spazio zonzando scintilla
lo colse lieve e per le vaste braccia
al petto lo nascose mansueto;
roseo e biondo lo calò baciando,
Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca
che senza lo spirito nostro
al destino e lo spinge:
Oltre lo scherno e il divario
lo spirito nell’àncora costretto.
e lo stesso mister delle serene
che sul filo ha lo sgomento
e lo spirito logoro
lo spirito è una frode,
risponde; e lo spazio rovina.
lo smarrimento dell’ora,
Erra dai vetri lo sguardo,
assiduo con lo stesso tasto sordo.
e lo spirito fulgido balza,
Lo spazio poroso e assetato
lo spazio cionno nel sole velato
l’aria e lo spirito.
lo stanco indefesso
e incontra lo spettro d’un fondo;
una cinta lo circonda,
locusta
FL 006 009
lode
inseguita locusta tra sterpi;
390
FL 046 006
saggezza: lode a satana!
logoro
FL 045 049
e lo spirito logoro
Lombardia
CA 003 001 Campana di Lombardia,
lontan
FL 043 034 landa fuggita in un lontan miraggio,
FL 047 021 pulsa lontan la vaporiera, all’erta
FL 065 006 lontan morì, lontano
lontananza
FL 051 010
la lontananza velata.
lontanar
CA 005 048
Così vorresti lontanar le ore
Lontanissimo
FL 015 001
lontano
Lontanissimo arpeggia il tramontare
391
FL 006 014
FL 025 020
FL 050 057
FL 051 006
FL 065 006
FL 071 074
CA 005 065
la verità lontano in pigro scorno;
e più lontano dove più mi struggo!
e, raggiunti, lontano ti senti?
e svoltan lontano accorate:
lontan morì, lontano
per aguzzar lontano,
verso un vuoto lontano,
lor
FL
FL
FL
FL
FL
000
008
023
036
067
000
039
013
023
030
EO causa di lor vita – batteranno il grano.
con àlito morto il lor peso:
quando fra lor si vendono bugie.
e dalla lor scontentezza
e in lor quïete soddisfatta lascia
lordato
FL 067 002
la carne floscia sul cuore lordato,
lordure
FL 069 002
lordure e menzogne
loro
FL 070 020 invocan dal più fier dei loro monti
CA 005 049 grevi loro di te,
losco
FL 036 012 del losco sfasciume.
392
lotta
FL 005 035 nel vortice m’esalto della lotta
FL 027 008 e pugna dentro alla civile lotta;
lucciconi
FL 068 029 dà lucciconi ai canali;
lucciole
FL 050 122
le lucciole del mistero
luce
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
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FL
FL
FL
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061
066
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071
047
061
010
019
004
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006
009
003
036
012
011
010
014
062
002
004
017
006
023
008
Mamma, zolla aria luce,
simile a chi luce non vede
la vita imaginando, e luce e suono
in un’assorta luce: e silenzioso,
luce nell’aria; e ignora come sia.
Ohimè, luce, ove sei?
dei sogni e della luce
In un senso di luce
con slanci arcuati di luce
Come saetta ch’aria in luce stringe,
e il plenilunio in luce sembra berla.
guizza di luce e si sdraia
Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve
con le chiome ampie di luce
dove è men luce svoltando
in uno sguardo ritroso di luce;
stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito
mèditano saette e luce,
la ghiotta luce felice
come non fosse stata mai luce;
quanto la luce ch’io vedo:
393
FL 071 023 suono e luce a vicenda;
CA 002 070 luce che si contenta
CA 006 010 scorge cader la luce al nostro fondo
lucendo
FL 012 001 Sgorga lucendo un ventilato ardore
FL 055 001 Marzo lucendo nell’aria
lucente
FL 005 006
FL 013 002
FL 025 015
CA 002 045
il bruno lucente mistero
lucente verità,
al presagio lucente dell’ebbrezza,
nel caso lucente sostavo:
lucenti
FL 045 013
alle botteghe lucenti,
luci
FL 012 041 per il corso che pullula luci;
FL 021 053 e gl’impeti e le luci
lucidi
FL 050 115 nidi e bisbiglia di lucidi fili;
lucido
FL 003 003
con guizzi di lucido giallo,
394
FL 049 001 O poesia, nel lucido verso
lucra
FL 049 022 sulla malizia di chi lucra e svaria
lucri
FL 005 058 il grido delle macchine e dei lucri
FL 063 057 io non ho lucri né mete,
lugubre
FL 069 035
sgrumando la lugubre scoria
lui
CA 004 005 e flutto verso flutto in lui s’infrange,
luminosa
FL 015 005
in luminosa pace ogni dolcezza.
luminoso
FL 010 023 e chi nel luminoso ingegno tende,
FL 034 029 nel tinnir luminoso dei corsi.
luna
395
FL 062 012 vibra un barbaglio di luna
FL 063 001 Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie,
lunare
FL 005 007 o nell’aroma lunare
FL 058 002 guarda il cielo in pertugio lunare:
lungi
FL 043 014 vanire, e lungi in pianto gli anni miei
FL 051 021 quel che da lungi m’invita,
lungo
FL
FL
FL
FL
009
031
035
060
010 e il canto lungo di un prono bifolco,
001 Lungo di donna un canto si trasfonde
025 in un lungo bruito alla campagna
028 Per un volger saliente lungo d’onda
luoghi
FL 061 004 per luoghi e genti accomodato sono.
luogo
FL
FL
FL
FL
006
025
045
063
lusinga
012 e rigirìo sul luogo come cane,
026 e preciso al suo luogo spietato
055 dà infine un luogo ove stare;
026 il mio cuor è la specie del luogo,
396
FL 005 036 che lusinga e s’indraca
FL 071 070 questa lusinga più vera
lusingando
FL 037 005 e lusingando alla malcerta traccia
m
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
005
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021
021
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024
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032
042
043
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051
051
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056
063
063
002
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018
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008
004
028
071
018
021
012
017
039
042
cerco e non trovo e m’avvio
nel vortice m’esalto della lotta
e qualcosa m’incita
qui dove tutto m’offende
il terrore del mal che m’infosca
e voluttà m’addolora.
e argomentando, tacito m’avvio
e il sentirlo m’è duro, e non voglio
ciò che men dissi, tutto m’è vicino;
m’isola cieca dentro aspri contorni;
m’avvolga il capo solcato di te;
e l’atto m’abbandona fino al pianto!
ciò che più m’assomiglia,
ravvolto in sé non m’incita:
quel che da lungi m’invita,
quando voi m’appariste, e liscie e tonde
così m’è grato confortare altrui
se nelle prove oscure m’incoraggi
tu nella tregua m’accalori i polsi
001
001
002
003
005
005
005
033
031
008
010
012
ma dentro fa paura.
ma tu che ascolti, rècalo
ma il ritmo dentro chiudevi
ma quand’urta una città
ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede
ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case
ma
FL
FL
FL
FL
FL
FL
397
FL
FL
FL
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FL
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004
009
013
022
044
047
007
012
015
ma come dal fermaglio della scotta
ma così, cieco e ignavo,
ma tutto la solita mano
cosa ma è spirito e cielo,
che par l’infinito ma è linfa del giorno
ma tutto la solita mano
Ma di quanti non visto s’avvelena
ma nei ràntoli gonfi
ma facil si palesa il buon cammino
ma a noi perdona i soffici fastidi;
Ma nulla a te dico:
Ma invincibile si ostina
non più s’inventan gli uomini, ma sono.
Ma tu, ragione, avanzi:
ma voi, rapimento e saggezza
ma il ritmo snuda l’amor che discende
ma il sol maschio sfuriava
Ma rotolarono sillabe,
ma ragionarono il mondo:
ma per salire puri ancora al mondo.
Ma che giovò se l’aria mi fu tolta,
Ma primavera, tu strozzi e spunti
ma giù gli sguardi con terrore, voi
Ma donne a veder sole più mi accora,
ma, forra a svolto improvviso di monte,
ma in un concreto e alterno
ma nell’urto del piccolo piede
Ma, quasi fiume che rigiri lento,
ma dove nel libero indugio
Ma sopra, Dio feroce nello spazio
ma nel giorno, perverso è ciascuno:
ma la sera, dal senso brutale,
ma più io non ti vedo, stella mia.
Ma breve la gioia mi libra:
Ma chi nel borro impeciato
ma ciò ch’essa non dice,
ma qui c’è un cuore e vorrebbe
ma qui c’è amore e vorrebbe
ma qui c’è aiuto e vorrebbe
ma divino è sentir chi ci viva,
ma prodigiosa è la tragica pena
d’una voglia di pianto; ma negli occhi
ma quando alfin discesi alla scaltrezza
Ma tu, ragion maledetta, comprendi
398
FL 042 033
FL 042 035
FL 043 011
FL 045 008
FL 045 022
FL 045 048
FL 046 007
FL 047 013
FL 047 028
FL 047 049
FL 047 071
FL 047 072
FL 049 025
FL 049 027
FL 049 029
FL 050 067
FL 050 101
FL 051 009
FL 052 007
FL 052 008
FL 054 006
FL 054 029
FL 055 029
FL 061 012
FL 062 007
FL 063 010
FL 063 058
FL 063 064
FL 067 028
FL 068 018
FL 068 023
FL 068 043
FL 069 012
FL 069 021
FL 069 039
CA 001 005
CA 002 017
CA 002 031
CA 004 001
CA 004 004
CA 004 009
CA 004 012
CA 005 024
CA 005 032
ma dove toglie amor forse s’invera –.
ma sotto si ridesta e giù trabocca
ma floscio il tempo vil tutto si addita,
Ma l’ora ammonitrice
ma questo il premio, o guardar
ma la carne sfiorita
Ma dopo? Uguale a te,
improvvisa; ma il giorno attanaglia.
ma come t’aggrovigli
che per tant’aria annaspa, ma sé stringe?
Ma la vita non gode,
ma la morte non ode;
ma sei la fanfara
ma sei la letizia
ma sei la certezza
ma nulla è vano
Ma benedetti voi,
ma spia dal fondo e si trae
Ma strappa e rinnova il suo panno,
ma sferza e spoltrisce l’affanno
ma il pensiero da sé batte un ricordo
Ma tu, notte, ben vivi anche se langue
Ma il dolore non basta
Ma repentino, dalla spaziante
ma qui ognuno nel chiasso
ma in voi alberi appena,
ma un vasto cuore intero
ma soffre e s’avviluppa
Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia
ma l’ombra serpeggia e s’incava
ma l’inedia rimane
Ma su, nel terso gravitar dei mondi,
ma in oscura meraviglia
Ma per noi, fredda amazzone implacata,
ma splendono d’un balenìo
Ma raccolgo e in cuore serbo
ma di verde inghirlanda ogni contrasto
Ma la ségale ambivo,
E giunge l’onda, ma non giunge il mare:
ritorna l’onda, ma non torna il mare;
non gocce, ma il mare –
non mare, ma gocce –
ma l’occhio inaridisce se guarda.
ma poi è paglia che brucia
399
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
005
005
005
005
005
005
005
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007
008
009
035
038
042
052
061
063
083
009
022
008
014
ma dentro fa ingorgo,
ma un nodo scorsoio
ma vive l’anima impura
Ma son sì lievi gli uccelli
ma la voce non è presente;
ma la mamma è assente.
Ma se opponi resistenza
Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede:
Ma di fuori sta il deserto
ma se poggia a un punto solo
ma deve venire,
macchina
FL 011 008
la macchina ad aggiogarti.
macchine
FL 005 058 il grido delle macchine e dei lucri
FL 034 003 e di macchine suona e di monete
Machiavelli
FL 032 014
Cristo ha ragione e Machiavelli vince.
madre
FL 035 017 però (madre alla figlia perversa,
FL 039 031 il dolor viva come buona madre
maggior
FL 032 011 mi sveli il maggior vero che l’avvince,
FL 035 012 foggia maggior destino
400
magiche
FL 017 033 d’intorno, aperte le magiche porte,
magici
FL 050 023
magici flutti nell’ombra,
magico
FL 004 017
sin che s’effonde magico riposo
maglia
FL 003 009 si scàrdina in ogni maglia,
FL 071 015 nella maglia del tutto
mago
CA 002 037
mago dell’impazienza,
mai
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
017
039
059
067
067
019 e non mai il suo dio;
045 ciò che non era mai detto,
051 a galla o sul fondo non mutano mai.
007 ciò che non giunge mai ?
023 come non fosse stata mai luce;
024 come non fosse mai stata la fede,
401
mal
FL 009 013 quanto misero mal vita perdoni,
FL 021 044 il terrore del mal che m’infosca
malanni
FL 047 059 malanni e laidezza
malcerta
FL 037 005 e lusingando alla malcerta traccia
male
FL 001 034
FL 012 026
FL 018 012
FL 019 009
FL 029 020
FL 042 022
FL 043 037
FL 068 040
CA 002 010
al tuo bene e al tuo male:
contro l’ignoto male
del male è il bene più forte.
O vanità del bene contro il male,
dal tedio astioso di male
la pupilla s’inebria e male scorge
Perché va ciecamente il male e il bene
superba d’errore e di male,
e tu guidavi senza farmi male
maledetta
FL 039 019 vien qua tu, poesia maledetta,
FL 042 015 Ma tu, ragion maledetta, comprendi
malia
FL 007 002
lene va il sangue,e vivere è malia:
402
FL 040 001 Fluì soavemente una malia
FL 043 029 A che ne serbi, o vitale malia,
maliarda
FL 021 063
all’anima maliarda
malinconia
CA 003 004
CA 003 015
e non dài malinconia.
e non dài malinconia.
malizia
FL 038 003 malizia d’amore velata
FL 049 022 sulla malizia di chi lucra e svaria
FL 049 024 tu sei cagnara e malizia e tristezza,
malvive
FL 049 013
malvive svanivan nell’abile
mamma
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
002
012
012
033
050
050
050
056
063
007
047
008
031
005
030
035
038
015
048
come alla mamma, quando è sola, il bimbo.
Mamma, zolla aria luce,
alla mamma vicina io mi riposo:
o mamma, così mamma
quasi bimbo che a mamma dorma in seno.
accarezzato alla tua spalla, o mamma,
O mamma o mamma mia,
la via buona del tuo cuore, o mamma!
Come mamma nella fame
l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo,
403
CA 005 063 ma la mamma è assente.
man
FL 050 032 fra coltre e coltre con la man sugli occhi
CA 005 088 la vita fa man bassa
manca
FL 039 060 è dove manca la gioia del mondo.
FL 047 012 che dove manca vorrebbe colmarsi
CA 005 006 e quando manca è una zuffa.
mandando
FL 002 032 fuor mandando l’inerzia:
Mangiamo
CA 002 063
Mangiamo insieme; il digiuno
mani
FL 002 009
FL 009 011
FL 021 045
FL 057 005
CA 005 078
CA 005 085
manico
e nelle mani tremano carezze
l’uman destino vincola le mani
e drizzasser le mani ogni nocca
mani un poco, e la morte
le sue avverse mani,
se non hai le mani buche
404
CA 005 028 Il lavoro ha manico adorno –
maniera
FL 062 021 dite dite l’arcana maniera
mano
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
008
008
015
021
021
042
045
053
054
061
015
010
028
013
015
057
021
034
005
023
025
e tra’ capelli morbida la mano
ma tutto la solita mano
ma tutto la solita mano
tesa la mano
Tu, mano aperta che inseguivi il mondo,
con strette di mano la placida vita,
La mano annaspa e raro s’accompagna,
e a mano a mano si sgrétola;
avesse la terra una mano
e a mano a mano che giungendo l’ebbe
e porgo la mano con fede
mansueto
FL 037 008
al petto lo nascose mansueto;
mantello
FL
FL
FL
FL
FL
047
052
052
052
052
mantenga
075
004
005
029
030
ai dossi ravvolto è un mantello
cappuccio e mantello l’autunno rinserra,
mantello e cappuccio per l’umile terra
cappuccio e mantello rinserra,
mantello e cappuccio per l’umile terra
405
FL 067 018 il sol non mantenga il suo lampo;
mantengo
FL 071 052 ora da uomo mantengo e ne son certo
Mar
FL 020 001
CA 004 023
CA 004 028
CA 004 031
CA 004 032
Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami,
mare, più mar se profondo,
incolmabile mar delle gocce
e mar verso spiaggia
e mar contro roccia,
marcio
FL 014 024
al marcio del tempo le nari chiudete
marcite
FL 010 004 e che, fiumana alle marcite in guazza,
mare
FL 058 004
FL 062 016
FL 068 015
FL 072 007
CA 004 001
CA 004 004
CA 004 007
CA 004 008
CA 004 009
CA 004 012
la rauca furia del mare;
goccia indistinta nel grido del mare,
si svincola il mare e ricade,
Son la sponda per il mare:
E giunge l’onda, ma non giunge il mare:
ritorna l’onda, ma non torna il mare;
E il mare non sa delle gocce,
le gocce che ignorano il mare;
non gocce, ma il mare –
non mare, ma gocce –
406
CA
CA
CA
CA
CA
004
004
004
004
007
015
023
025
033
011
non gocce, non mare:
mare, più mar se profondo,
innumerevoli gocce del mare
ancor libero mare – una goccia.
comunica col mare
margini
FL 068 026 nei duri margini chiusa:
mari
FL 039 041 per terre e per mari
FL 071 010 e mari e fiumi e monti
marita
FL 005 049
e dagli àtomi ai soli si marita
martirio
FL 042 017 quando il martirio si snerva:
FL 069 027 mentre l’eterno in martirio di prove
Marzo
FL 055 001
Marzo lucendo nell’aria
maschio
FL 017 008
ma il sol maschio sfuriava
407
masnade
FL 070 015
e ville e masnade
massimo
CA 008 011 il cerchio massimo è in alto
materiate
FL 063 067
che materiate l’arte e il pensiero
materne
FL 050 117
evanescenze materne, e sfumano
materno
FL 047 006 dentro le case sul materno grido
mattina
FL 050 039 Dàmmi ch’io vada lieto la mattina
mattino
FL 004 001 Glauca s’impiuma la terra al mattino
FL 041 001 Quando il ciel sbiancò il mattino
FL 047 005 del semiaperto mattino:
CA 002 080 E ti vedo levar come il mattino
408
matura
FL 025 050 e matura la polpa sull’anima secca
maturar
FL 001 019 pur vorrei maturar da radice
me
FL 001 017
FL 006 023
FL 009 008
FL 025 003
FL 025 021
FL 027 001
FL 027 005
FL 027 009
FL 027 013
FL 028 014
FL 032 006
FL 042 009
FL 042 011
FL 043 035
FL 045 001
FL 045 069
FL 045 074
FL 046 008
FL 047 025
FL 050 124
FL 063 019
CA 002 062
meccanismo
Se a me fusto è l’eterno,
e immemore di me epico arméggio
l’estasi delle cose, e in me si accorge.
e la natura che senza me crea.
Or, come il sangue qui in me,
E’ di me parte un uomo da lavoro
è di me parte l’uom che pavoneggia
è di me parte l’uom che nell’azzardo
è di me parte l’uom che s’apparecchia
A me, che siete, o spregi insofferenti
per altri un varco e per me, tra gli scorni
eri una cosa per me sciolta in me:
voglia che ha fatto un groviglio di me.
e se il cuore mi esulta, a me più certa
Con me in persi indicibili moti
e me l’uso eguale modella:
Rintrona in me: Come verrà domani?
non a me, tornerà il tempo.
a me il terror della vita e il rimorso.
a me che trasfiguro
In voi e in me. Dall’opera
dicevi a me restio:
409
FL 010 020 e il meccanismo e la scaltra parola
medaglia
FL 047 018
in una liscia imagin di medaglia;
mediocre
FL 021 052 ruggiti e artigli con mediocre inerzia,
mediocri
FL 071 045
e vien nell’ore mediocri l’eterno:
mèditano
FL 061 017
mèditano saette e luce,
meditare
FL 010 021
che il meditare aggiorna
meditarlo
FL 035 015 – Questo sai, pensier mio; e a meditarlo
melliflui
FL 001 008 né i melliflui abbandoni
410
melma
FL 070 005
tra ruote polvere melma carboni,
melodia
FL 034 007 la melodia silvana
FL 056 005 Come canto in melodia,
CA 003 009 se nel petto è melodia
melodiavi
FL 002 030
e melodiavi i bàttiti dei polsi,
melodioso
FL 002 003
sconfina melodioso;
membra
FL 007 001 Divina l’ora quando per le membra
FL 027 002 rude le membra e in giubba affumicata,
FL 060 015 e con giro piumato si muovon le membra;
memoria
FL 025 024 incertamente la memoria grava
FL 069 017 annaspa egli nella memoria,
men
411
FL
FL
FL
FL
FL
002
026
045
050
054
038
023
062
092
027
o men chiaro traluci
ciò che men dissi, tutto m’è vicino;
dove è men luce svoltando
ch’ove men ti ristori sei più vero
quanto men si scopriva. O strano giorno
meno
FL 047 037 se l’invocato lavoro vien meno
FL 064 008 meno ti canto, amor, e più sei tutto;
CA 009 018 quando meno l’avverto:
mensa
CA 002 067
l’astro della mensa,
menta
FL 043 040 plaghe del cielo a una spiga di menta?
mente
FL 040 008 fu sguardo, e nella mente poesia.
FL 047 011 s’apre il tempo futuro alla mente
FL 063 052 e se la mente sogna
mentiva
FL 038 016
mentr
ci strinse: e ciascuno mentiva.
412
FL 002 062 mentr’essa schiara le fatiche assorte.
FL 006 017 mentr’echeggia la via
mentre
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
002
008
009
010
011
014
014
015
016
017
021
021
024
025
028
030
032
034
035
035
035
039
039
039
040
043
044
045
047
047
049
050
056
060
061
029
053
003
016
040
026
010
016
007
008
053
011
043
014
034
007
005
001
005
005
009
023
007
011
015
003
046
012
003
019
044
020
089
018
020
016
mentre rinchiuso in sua fatica va.
mentre vorrei amare
mentre è violenza di strade
mentre vorrebbe far puri i dì suoi.
mentre lo tesse e muta il sangue nuovo,
mentre la terra gli chiede il suo verbo
mentre occupa l’accordo tutti i suoni;
mentre s’incava respinta l’ebbrezza.
che mentre in fiume corre si ritorna;
l’eterna verità mentre è parvenza.
mentre ogni cuore sciupava
mentre l’anima giace pietra al fondo
mentre la gola rugghiasse a sterminio
mentre orgoglio sicure le drizza
mentre è sgomento l’ascoltare intorno
in un aperto libro gli occhi, mentre
e mentre passa con veli e con piume,
Mentre scalpello in rintronata usanza
mentre in disparte l’umiltà dei vinti
e mentre ognun dietro sua fame intride
e mentre il volgo in desiderio occhiuto
E soffre mentre ama il suo tempo.
Mentre l’ora è infelice,
mentre l’àttimo svena,
mentre rapace artiglia
mentre in cammin i popolosi imbocchi
le cose, mentre autunno pioggia versa
mentre declini giù.
mentre senz’eco di color ignoti
mentre il borgo è qui vivo
mentre si crea il creatore Iddio
e mentre ti levi a tacere
e, mentre ti sommerge,
mentre rotolo dentro.
mentre in fluido eguale
mentre più fosca discende, le nubi
413
FL 062 018
FL 069 027
FL 071 025
CA 002 084
CA 004 006
CA 005 090
CA 008 009
pianta dispersa mentre inseni fonda,
mentre l’eterno in martirio di prove
mentre finì la speranza
mentre è bello il silenzio a te vicino.
mentre un richiamo a distesa permane.
mentre ciascuno si afferra
mentre va s’impernia,
menzogne
FL 069 002
lordure e menzogne
meraviglia
FL 069 012
ma in oscura meraviglia
meravigliosi
FL 050 102
meravigliosi doni:
mercante
FL 050 036
sono un mercante senza mercanzia,
mercanzia
FL 050 036
sono un mercante senza mercanzia,
merce
FL 011 002
ecco per te la merce rude d’urti
414
mercé
FL 065 001 Dalla tua nicchia, alla mercé
CA 008 002 sotto la sferza, mercé la sferza;
meriggi
FL 005 001
Cielo, per albe e meriggi e tramonti
meriggio
FL
FL
FL
FL
FL
009
028
034
036
036
001
003
017
002
030
Dentro il meriggio stanno alberi e scogli
immane nel sovrano meriggio,
d’ora in ora al meriggio,
tra polvere e péste, al meriggio,
fra murmuri e spruzzi al meriggio
meritavo
CA 002 013 e nell’aiuto meritavo accanto
merito
CA 006 005
E merito non è, non è peccato,
meschina
CA 002 073
meschini
se ne risparmi poca, anche meschina,
415
FL 062 023
a noi, che meschini
mescoli
FL 005 022
che mescoli un mondo
mesi
FL 063 020 dei mesi io mi ristoro
messe
FL 039 059
è nell’offerta la messe più pingue,
mestizia
FL 040 006 di sorrisa mestizia in caldi tocchi
meta
FL 016 011 dall’universo a rivelar la meta:
FL 039 053 che verso una meta risuona,
FL 047 024 meta è ovunque, ovunque corso:
metà
CA 005 077 ha la voce a metà gola;
mete
416
FL
FL
FL
FL
015
028
063
072
018 le mete non raggiunte dalla vita,
024 tra mete e ritorni
057 io non ho lucri né mete,
011 altri tocchi le mete.
mezzo
FL
FL
FL
FL
008
033
042
051
038 nel mezzo si stipano e torna
010 Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve
028 l’uso fra mezzo e il ritegno
019 spettro è nel mezzo
mezzodì
CA 002 053 Infine il mezzodì spandeva
mi
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
004
008
008
008
008
008
012
012
012
012
019
021
021
021
021
021
021
024
016
006
006
011
014
021
029
008
013
018
039
004
021
026
029
036
041
049
004
e nell’atto mi annego.
d’amor che mi seconda il passo lento
mi strozza senza grida
mi porge dov’io rimango.
e gusto e mi aspergo alla varia
e, sbottando, paura mi fa.
mi porge dov’io rimango.
alla mamma vicina io mi riposo:
mi fan del sentimento un desiderio
E mi vergogno ripensando a lei
il tacer che mi fa nodo:
il corpo mi titilla in calor unto.
e con rimorso mi largivo e breve
Ma che giovò se l’aria mi fu tolta,
mi scardassò la vita;
Tu mi gridasti all’inutile forza
mi saettassero fuor della bocca
dov’occhio non mi veda né conosca,
dietro mi volgo: lento indi procedo,
417
FL 024 006
FL 025 019
FL 025 020
FL 025 051
FL 028 019
FL 031 007
FL 032 004
FL 032 011
FL 035 034
FL 036 018
FL 036 026
FL 038 013
FL 040 011
FL 040 013
FL 042 008
FL 042 040
FL 043 035
FL 045 073
FL 047 003
FL 047 050
FL 051 017
FL 054 011
FL 056 007
FL 056 008
FL 056 014
FL 061 001
FL 061 003
FL 061 029
FL 063 020
FL 063 040
FL 063 045
FL 063 054
FL 071 044
CA 002 002
Ma donne a veder sole più mi accora,
che mi fa quale non sono
e più lontano dove più mi struggo!
mi cresce a dispetto più bella!
mi rivelano il prodigio?
la voce mi pàlpita in cuore;
che fecondata questa età mi torni;
mi sveli il maggior vero che l’avvince,
Ma breve la gioia mi libra:
dietro mi stringo con passo caduto,
sorger libero e terso mi vede,
appena mi giunse e la voce
dagli altri vivi più non mi distinsi;
del ragionare altrui, dentro mi strinsi
Io mi ritrassi, allor che nell’amore
e nella gola mi gorgoglia e brucia
e se il cuore mi esulta, a me più certa
è un nulla e i cari affetti mi son vani.
nel pensier io mi desto
O forza bella che mi lanci schietta
Quel che vicino mi sta,
Come fui uomo e mi conobbe l’ora
nell’amor della gente mi paleso:
e vil mi sembra quando con tormento
chiuso mi rende dove aperto fui.
Giovinezza mi fa leggiadro e saldo
e mi feconda sì che a prodigarmi
mi levo torso d’eroe
dei mesi io mi ristoro
e sull’arduo cammino che mi piacque
e il ritornar dove mi tolsi, quando
per te io mi perdono.
Fra le catene libertà mi ride
e l’amor mi pareva umana cosa,
mia
FL
FL
FL
FL
FL
001
008
009
019
021
020
022
005
007
070
la mia linfa nel vivido tutto
Della mia carne si veste e si cela
Tutta è mia casa la montagna, e sponda
alla mia grassa incuria
sulla mia impronta severa;
418
FL 025 047
FL 030 009
FL 035 035
FL 037 014
FL 038 005
FL 039 002
FL 042 020
FL 047 046
FL 047 055
FL 050 035
FL 053 006
FL 055 009
FL 056 009
FL 063 031
FL 063 041
FL 071 038
CA 002 043
CA 003 002
siate più vivi della mia carne sciocca;
ma più io non ti vedo, stella mia.
vil ricadendo nella mia fatica,
e vaneggiò la mia pupilla ingombra;
Vedesti la vaga mia bocca,
questa voce che mia
non mia se tardi osai.
e la mia gente s’incita
volger potessi nella mia fatica,
O mamma o mamma mia,
da inanellare e far mia!
l’inerte mia spoglia?
la voce si smarrisce appena mia.
sulla mia forza piena
la mia forza costrinsi all’altrui forza,
Come, segreta mia vena,
Ghiotto della mia fame,
voce tua, voce mia,
mie
FL 002 050 sorelle, mie foglie e mie gemme,
CA 009 024 delle mie e sue pene,
miei
FL 002 049
FL 004 018
FL 043 014
FL 061 006
CA 002 047
fratelli, miei rami e mio nido,
dove son primavera i pensier miei
vanire, e lungi in pianto gli anni miei
agli occhi miei bramosi
i miei sensi, e zampilli i pensieri,
mignolo
CA 005 033
in un mignolo d’aria.
419
mille
FL 030 008
FL 071 051
son nate in cento, sono nate in mille:
che dato non avrei per mille cialde,
millenni
FL 035 031
che nei millenni trasse l’uom dal bruto,
minacce
FL 025 032 sbarrin minacce senza scampo
mino
FL 032 005 o se tenace mino con baldanza
minuti
FL 008 001
Per l’acre fluire dei minuti
minuto
FL 008 030
FL 008 040
Però, se il minuto non trova
s’ingorga il minuto e ritorna
mio
FL
FL
FL
FL
001
001
002
002
023
030
017
049
vorrei palesasse il mio cuore
Qui nasce, qui muore il mio canto:
Tu fosti e sei il desiderio mio
fratelli, miei rami e mio nido,
420
FL 008 009
FL 019 010
FL 019 012
FL 021 030
FL 023 020
FL 024 016
FL 025 010
FL 025 012
FL 026 017
FL 027 021
FL 028 006
FL 035 015
FL 036 024
FL 036 045
FL 038 011
FL 041 004
FL 041 023
FL 047 048
FL 047 053
FL 047 057
FL 050 086
FL 051 023
FL 055 018
FL 055 025
FL 056 004
FL 057 007
FL 063 025
FL 063 026
FL 065 008
FL 071 027
FL 071 058
FL 072 012
FL 072 016
CA 002 020
CA 009 022
discorra, divori il mio pasto:
nel mio diletto è l’unica certezza:
nel mio diletto è l’anima immortale.
se, primavera, il mio cuor generoso
e se al mio strano pensier paragono
Il fato di ciascun è dentro al mio,
nel vento del mio prato;
inconscio e ghiotto come il mio palato;
Nella sommersa pace il guardar mio
arcanamente s’agita il mio volo,
Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti
– Questo sai, pensier mio; e a meditarlo
nessuno vorrebbe il mio officio.
del mio nume che s’immola
balzò tante volte al mio petto
mio fu sole,
nel mio cuore
cos’è il lamento mio
nel mio guardar l’ardente anima buona,
fosse al mio ingegno eguale la sua china,
brandir potessi nel mio pugno forte
e nulla è mio al passaggio.
gioia invitare il mio senso
il mio volto s’alza a chiedere
e del sangue di tutti è il mio polso.
Cader così vorrei dietro il mio cuore;
Il mio passo è la traccia dell’erba,
il mio cuor è la specie del luogo,
il generoso mio cuor che ti ordiva,
il mio gigante chiuso
la concretezza nel pensier mio calmo
Il mio verso è un istrumento
Il mio canto è un sentimento
frusciava il mio baleno:
del suo e mio tesoro,
Mirabilmente
FL 004 005
Mirabilmente incedo negli arpeggi
421
miraggio
FL 043 034
landa fuggita in un lontan miraggio,
mirarne
FL 071 016
e mirarne il disegno
miro
FL 054 010 di voi che, s’altro miro, vedo ancora.
misera
FL 045 054 Vita misera e grande,
miserabile
FL 019 008
il mondo miserabile si spoglia.
miserabilmente
FL 025 007
miserabilmente giù sprofonda?
misero
FL 009 013 quanto misero mal vita perdoni,
mister
422
FL 002 015 mister si fa passïone
FL 043 039 e lo stesso mister delle serene
CA 007 032 nel mister del proprio corso –
misterïosa
FL 060 019
la misterïosa armonia,
misterïosi
FL 054 035 gli amanti al piede dei misterïosi
misterioso
CA 002 052 del misterioso concerto.
mistero
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
005
014
018
026
047
050
069
006
019
010
024
014
122
025
il bruno lucente mistero
nell’inflessibil mistero
accomuna il mistero della sorte
e per l’amante cuor nulla è mistero.
Or non più la viltà del mistero
le lucciole del mistero
per noi, che sentiamo insolubil mistero
mistico
FL 068 002 in mistico colloquio
FL 068 047 e al mistico colloquio intanto il sole,
misura
423
FL 045 035 volere che s’amplia a misura
FL 070 063 unica al cielo misura la forza;
misuratasi
FL 066 015
e, misuratasi al cielo,
miti
FL 054 021
Perché si figurò l’anima miti
mitigando
FL 014 025 o mitigando l’asprezza
mito
FL 018 003 divini; appare il mito
modella
FL 045 069
e me l’uso eguale modella:
modo
FL 012 014 di cambiar modo e ventura;
FL 047 051 in amoroso modo la persona
FL 050 069 se la ferocia ha modo
424
molesto
FL 047 002 qualcosa si tramuta, e già molesto
molle
FL 042 007 quando ci sfiora col suo molle piè!
mollusco
FL 043 003
con breve moto di liscio mollusco
molti
FL 010 005
scoli ognuno nei molti,
moltiplica
CA 007 024
moltiplica la sabbia,
momento
FL 051 020 l’inesplicabil momento;
CA 005 034 La voglia divora il momento:
mondani
FL 027 015
mondi
mondani, e non si specchia
425
FL 068 001 Nel terso gravitar dei mondi insonni
FL 068 043 Ma su, nel terso gravitar dei mondi,
mondo
FL 001 026
FL 002 016
FL 005 022
FL 006 020
FL 008 013
FL 008 035
FL 010 001
FL 017 051
FL 019 008
FL 020 004
FL 021 015
FL 025 017
FL 028 018
FL 029 016
FL 032 010
FL 033 016
FL 035 014
FL 039 060
FL 041 022
FL 043 032
FL 045 036
FL 047 045
FL 049 034
FL 050 090
FL 052 012
FL 058 009
FL 059 006
FL 063 028
FL 069 034
FL 070 042
FL 071 080
FL 072 022
CA 000 000
CA 005 043
CA 005 075
CA 006 012
passïone del mondo,
dove circola il mondo.
che mescoli un mondo
e bello intorno il mondo, par dileggio
dell’uomo, del mondo, di Dio;
le copie del mondo, che prima
Chiedono i tempi agir forte nel mondo
ma ragionarono il mondo:
il mondo miserabile si spoglia.
ma per salire puri ancora al mondo.
Tu, mano aperta che inseguivi il mondo,
oh creazion d’un mondo
degli uomini e del mondo
del mondo le specie e l’idea.
la santità del mondo nel contrasto
viva nel mondo salïente in noi
e il mondo eccelso crea.
è dove manca la gioia del mondo.
sópra l’estasi del mondo,
se dentro animi il mondo e fuor non sai?
del mondo e ritorna ad un tratto
per la concreta verità del mondo,
cittadina del mondo catenata!
angusto pare al desiderio il mondo;
l’illusione del mondo,
la labile storia del mondo,
e profetar dal mondo
nel grande andar del mondo.
chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
verso gl’inviti del mondo,
di ricrear nel mondo
odi il senso del tuo mondo:
NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno
del mondo che ha in disprezzo.
fingi una pace che fa guerra al mondo.
sul culmine del mondo.
426
CA 008 015 gira, – e il mondo variopinto
CA 008 018 gira, – e il mondo disunito
monete
FL 034 003 e di macchine suona e di monete
FL 068 034 e batte a risveglio monete
mònito
CA 005 060
Echeggia un mònito immane,
monotono
FL 021 004
che monotono incrina
monta
FL 066 028
se monta, vuoto svapora nel nulla.
montagna
FL 009 005 Tutta è mia casa la montagna, e sponda
FL 013 001 O sciolta alla montagna
montagne
CA 007 012
monte
e vien dalle montagne:
427
FL 025 029 ma, forra a svolto improvviso di monte,
FL 037 011 e per il monte, di contro al sereno,
CA 002 015 la campagna che va dal piano al monte
monti
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
017
018
023
033
047
053
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020
010
dalle coscie dei monti
dei monti limpido, e origlia.
per l’umido giro dei monti
ai monti forti in un riposo lene,
brùlica ai monti e la riviera bagna.
traluce la gemma dei monti
rupe sommersa nel clivo dei monti,
invocan dal più fier dei loro monti
e mari e fiumi e monti
morbida
FL 004 015 e tra’ capelli morbida la mano
FL 054 014 che l’ombra vostra morbida avvolgea!
morder
FL 021 042 per morder cuore e cervello su te,
morgana
FL 039 054 verso una fata morgana
morì
FL 065 006
lontan morì, lontano
428
morir
FL 025 048
io credeva morir per natura
morire
FL 047 047 e può morire,
CA 009 020 di quanto fa morire,
morsi
FL 070 034
con dure bocche in morsi di pietra,
morsico
FL 042 038
e morsico la bocca
morso
FL 001 013 un morso appena e una ciocca ho di te:
morta
FL 049 033 o morta e rinata
FL 067 026 tu sgretoli giù morta:
morte
FL 006 031
FL 015 019
tra morte e morte vil ritmo fuggente,
tocche saranno dall’arcana morte.
429
FL 021 068
FL 028 013
FL 047 072
FL 050 083
FL 057 005
FL 068 042
FL 069 031
CA 007 021
a chi di morte sfuggirà la stretta:
dell’universo si fa vita e morte!
ma la morte non ode;
perché la morte
mani un poco, e la morte
e, mosche d’inverno, intanto cadon morte!
operi come la morte
non più sola con la morte.
morti
FL 010 037 sembrano volere ancora e sono morti!
FL 050 074 e c’è chi piange i morti
FL 069 005 e ai morti viventi, le rogne!
morto
FL
FL
FL
FL
FL
FL
008
008
011
017
037
043
039
041
001
058
015
007
con àlito morto il lor peso:
con àlito morto l’idea,
O carro vuoto sul binario morto,
e si fece la spoglia di un morto:
poi, sotto il gravar morto dello strazio
il lamentare d’un vascello morto
mosche
FL 068 042
e, mosche d’inverno, intanto cadon morte!
moscherini
FL 065 005 di moscherini e lisca:
mossa
430
FL 021 059
e in tuo buon senno mossa,
mosse
FL 037 012
sotto il buon peso si mosse oscillando.
mosto
FL 067 013 in gocce quasi di acre mosto,
mostra
CA 007 014
che sono in mostra al sole,
moti
FL 045 001
Con me in persi indicibili moti
moto
FL 001 003
FL 023 001
FL 043 003
FL 045 038
FL 047 056
FL 052 014
FL 070 004
CA 008 007
nell’incessante suo moto:
Col moto egual delle tue genti, o valle,
con breve moto di liscio mollusco
arrisa scintilla del moto
se come per ruscello all’acqua è moto
il fluido del moto
sfogan nel moto isterico carponi
e invidia il moto, insidia l’ignoto;
movea
FL 054 015 A salutarvi, fanciulla, movea
431
movenza
FL 012 023 a lei che il cuor ci veglia e la movenza
FL 016 004 in sua voce ritrova e in sua movenza;
FL 039 061 O voce eterna in movenza caduca,
movenze
FL 034 021
con risonanti movenze,
mozzi
FL 036 035 dai carri nei mozzi sonanti;
mucca
CA 002 028 se dove ruminando è mucca e latte
mucchio
FL 025 025
il mucchio del passato,
mulina
FL 047 054
se come foglia in turbin si mulina
mulo
FL 047 022
zòccola un mulo, grave
432
multiforme
FL 063 072
l’ininterrotto multiforme è a voi:
munge
CA 004 011
che munge a una terra se stesso;
muore
FL 001 030
FL 002 064
FL 011 025
FL 039 067
CA 007 010
Qui nasce, qui muore il mio canto:
qui si combatte e muore:
e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe,
e ognuno, dove muore, scoprirà
da chi vive e da chi muore:
muove
FL 024 015
e muove a vagheggiarsi alle vetrine.
muovi
FL 020 002
cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami:
muovon
FL 060 015
mura
e con giro piumato si muovon le membra;
433
FL 055 010 Fra quattro mura di libri e d’ombre,
CA 005 040 Sì, puoi rizzare alte mura
CA 009 010 fra quattro mura
muri
FL 036 010 i muri abbassano pàlpebre
FL 036 038 radiose pupille dai muri alle soglie
murmure
FL 015 008
e la speranza è il suo murmure.
murmuri
FL 036 030 fra murmuri e spruzzi al meriggio
muro
FL 071 037
e tutto ha un muro livido di fronte?
muscoli
FL 017 011
E con turgidi muscoli
musica
FL 002 028 tu che musica fosti
FL 016 001 O musica, soave conoscenza,
434
muta
FL 010 040
mentre lo tesse e muta il sangue nuovo,
mutandoti
FL 047 058
con qual gioia mutandoti vorrei
mutano
FL 039 051
a galla o sul fondo non mutano mai.
mutare
FL 071 055
che non vorrei mutare in nessun’altre !
muterò
FL 047 073
e senza scampo io non muterò.
Muto
FL 023 017
FL 036 020
FL 036 046
Muto alla soglia,
al sacrificio muto.
al sacrificio muto.
n
FL 029 005 e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi,
FL 029 006 e chi si leva, le carni n’ha rotte,
FL 038 015 n’andammo; il variar delle cose
435
FL
FL
FL
FL
060
060
063
071
023 se n’è dato esser tale:
033 in rilievo e colore, e n’è ghirlanda
038 la vita e più la doni e più n’accresci:
004 chi n’ascolta la parola.
nacque
FL 063 043
e per te spazia il consenso che nacque
nari
FL 014 024 al marcio del tempo le nari chiudete
FL 060 012 e alle nari odorare;
nasce
FL 001 030 Qui nasce, qui muore il mio canto:
FL 007 005 Da fonti aperte nasce il sentimento
nascendo
FL 025 041 Da te nascendo vano sfumo via,
nascessi
FL 012 030 Quanto fu bello che nascessi nostra
nascono
FL 030 007 nascono a sciami, nascono a ghirlande,
436
nascose
FL 037 008
al petto lo nascose mansueto;
nascosta
FL 062 019 forza agli ordigni nascosta e feconda,
nascosto
FL 019 005 Il supremo ideal, nascosto, in furia
FL 060 029 irraggiare del sol nascosto ancora
natali
CA 002 034 delle piante natali;
natanti
FL 028 006 Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti
nate
FL 030 008
son nate in cento, sono nate in mille:
native
FL 059 010
le volontà native
437
nativo
FL 033 013
e l’amore nativo in esultanza
nato
FL 067 007 un che di non nato e già vecchio,
natura
FL
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FL
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FL
FL
FL
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004
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030
043
e su dalla natura l’indistinto
le prove conosciute e la natura
della natura balzata su,
e la natura che senza me crea.
io credeva morir per natura
l’opporsi, e si fa storia e natura;
dove natura riposa tranquilla,
riconoscere dove fu natura!
Scienza vince natura:
Scienza vince natura:
anche l’immensa natura si priva;
ero il senso che natura
Anche tu, immortal natura,
e placa intorno la natura e il vero
se natura si disfronda
Raggia natura intorno
nell’ingannevol natura;
la vegetante natura.
dove natura è più forte,
natura è qui trambusto?
natural
FL 071 067
nausea
e natural soggiorno.
438
FL 021 014
con nausea intorno alle cose.
navi
FL 072 008
altri assetti le navi,
né
FL
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FL
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FL
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006
né i melliflui abbandoni
né l’oblïoso incanto
con lacci che non han peso né solco;
dov’occhio non mi veda né conosca,
e la persona né ritta né china
E qui, senza riparo né scampo,
senza inganno né fuga,
né culmine è sì bello
Io non ho numi né glorie,
io non ho donne né bimbi,
io non ho lucri né mete,
che non si vendon né recan piacere,
né folgore di tempi
ne
FL 004 020
FL 009 003
FL 034 023
FL 043 029
FL 061 011
FL 068 031
FL 071 052
CA 000 000
CA 001 008
CA 002 073
come anello ne’ l’oro, io sono in lei.
sopra le vette: e tu, aria, ne accogli
e ne respira le voglie
A che ne serbi, o vitale malia,
che a ciascun passo ne vorrebbe cento.
la quiete gretta ne insidia,
ora da uomo mantengo e ne son certo
NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno
poi ne rendo a chi ha cercato.
se ne risparmi poca, anche meschina,
439
nebbia
FL 047 078
FL 071 035
la nebbia or scola e inquina,
e sta la nebbia e appanna
nebbie
FL 005 010 ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede
FL 063 001 Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie,
nebulose
FL 062 014
Stella in bagliore di nebulose avvinta,
necessario
FL 025 022 necessario e tortuoso
negando
FL 035 010
spregia rapace negando l’idea,
negl
FL 034 014 negl’incensi del fumo
FL 050 058 Forse d’Italia negl’impeti immensi
negli
FL 002 010 e fiorisce negli occhi
FL 002 037 negli urbani viluppi,
FL 004 005 Mirabilmente incedo negli arpeggi
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a doman, chiuso il petto negli incroci,
che ai sobborghi nereggia negli echi
d’una voglia di pianto; ma negli occhi
dove furtive negli occhi
scivolato negli incontri
rinascer tento negli altri felici:
004
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070
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048
e nei fervidi sensi ondeggiamento
irrorante nei gesti e nei detti
scoli ognuno nei molti,
ma nei ràntoli gonfi
palpa nei sensi; e turgido di voglia,
e ridevi nei tuoi rutti sozza.
nei plausi fraterni
che nei millenni trasse l’uom dal bruto,
dai carri nei mozzi sonanti;
persi nei solchi fuori
– Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi
s’imperla ai viali intanto nei riflessi
nei vasti contorni volteggia
linfa segreta, nei profondi pori
nei viperini orizzonti,
nei duri margini chiusa:
circola bassa nei viali,
d’oro sui vetri e nei cuori;
nei poggi calvi sotto le pietraie,
nei ghiacci protesi sui lividi artigli
con l’anima ardente nei geli costretta.
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nel pensiero ti uccido
la mia linfa nel vivido tutto
nel suo ritmo l’umano destino,
nel fuggevole giorno.
nel giogo del tempo; e rivivi
nel simular delle sale,
nel vortice m’esalto della lotta
nei
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che saldamente nel tessuto è storia
e nel disegno eternamente è Dio:
nel vero effusa la persona sembra
nel vasto palpitar che lo feconda,
nel fiato e nel sangue un’idea
sbarra nel viso pupille
nel mezzo si stipano e torna
Chiedono i tempi agir forte nel mondo
e chi nel luminoso ingegno tende,
dove sarà nel tramutar crudele
incatenato nel gregge
nel labirinto dei giorni
nel bivio delle stagioni
e appassionata nel volere acerbo
Viver la sento; e nel baleno aperto,
e nel vorace tempo è vana attesa.
che nel donare il sangue fu serena;
sogguardo nel barlume chi cammina
Nel silenzio, il ricordo è come gorgo
amor che nel cammino nostro accende
nel grande amplesso caldo.
e nel convulso spazio,
nel senso delle voci
nel mio diletto è l’unica certezza:
nel mio diletto è l’anima immortale.
l’idea nel tempo che vien già divelto
preda tutto dei casi, nel viaggio
nel caldo umidore del vento
nel languor sciolto dell’estiva sera;
nel frantumo del giorno,
nel vuoto della sera
e nel guardar chi s’accompagna, intorno
nel vento del mio prato;
Nel sonno odiato l’unico inganno:
e va nel tenue senso un crepolio
che tutto nel sonoro
ma dove nel libero indugio
immane nel sovrano meriggio,
s’acquietan nel torpore le creature.
se nel cuore le forme conosciute
nel cozzo de’ scabri doveri
ma nel giorno, perverso è ciascuno:
nel grande azzurro tremule faville
Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante
442
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pianta nel succhio divelta, tizzo
la santità del mondo nel contrasto
nel tepore sano del placido flutto,
viva nel mondo salïente in noi
nel tinnir luminoso dei corsi.
e di ciò nel suo amor è crucciata)
nel silenzio si placa: io respiro
Ma chi nel borro impeciato
toccò nel vespro di raso il sentiero
nel trepido solco del labbro
nel cervello e nel senso
purgando nel sangue amarezze riposte;
nel petto e un abbandono fra i ginocchi,
che nel cuore
che nel verde delle sponde
nel mio cuore
e un non so che nel cuor torvo accoltello
la rabbia; e nel silenzio nulla accade.
nel pensier io mi desto
nel tuo gioco stai:
io sbatto qui, e nel guardarti invano
nel mio guardar l’ardente anima buona,
O poesia, nel lucido verso
o poesia, nel livido verso
o poesia nel verso inviolabile
senza respiro, nel varco
nel brillar dei camini;
Oh nel pensiero validi disegni
oh nel cuor sentimenti
brandir potessi nel mio pugno forte
delle cose nel senso).
e giran nel covo sommersi;
e s’amplia nel ritmo un gran senso;
spettro è nel mezzo
Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra
nel rimpianto finisce
verso l’autunno, che nel ciel piovuto
E’ un inganno di voi che giù nel senso
confidenze nel tempo che verrebbe,
nel camminare io reggo la persona
che nel lavoro preparan le voglie:
io vivo con voglia nel tempo;
Stan nel folto gli stami:
nel succhio emanata ogni forma si sporge
443
FL 061 023
FL 062 007
FL 062 009
FL 062 016
FL 062 017
FL 063 002
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FL 068 001
FL 068 043
FL 070 004
FL 071 058
FL 071 065
FL 071 080
FL 072 014
FL 072 020
CA 000 000
CA 002 006
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CA 004 014
CA 005 025
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CA 007 032
pioggia nel sole l’affanno diviene,
ma qui ognuno nel chiasso
e nel fil del suo sguardo ha l’universo;
goccia indistinta nel grido del mare,
rupe sommersa nel clivo dei monti,
e nel gravoso spazio
nel grande andar del mondo.
nel sangue del vostro destino:
ti svelerà nel fior la primavera
e l’estate nel frutto,
sciama nel vasto orizzonte,
se monta, vuoto svapora nel nulla.
lo spazio cionno nel sole velato
che s’empie e nel fischio si allenta:
se nel varco del tempo,
Nel terso gravitar dei mondi insonni
Ma su, nel terso gravitar dei mondi,
sfogan nel moto isterico carponi
la concretezza nel pensier mio calmo
– crudel tristezza nel vivere baldo –
di ricrear nel mondo
nel fermar la prima corda:
Tu, lettor, nel breve suono
NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno
nel vasto sole delle estati brevi
nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte.
scandalizzando fughe nel pollame
nel caso lucente sostavo:
se nel petto è melodia
e già perse nel flutto;
C’è un cuneo nel cuore,
Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede:
Nel profondo trae umore
nel mister del proprio corso –
nell
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056
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007
nell’incessante suo moto:
e nell’atto mi annego.
nell’ora che giunge e dilegua
nell’atto la fede,
o nell’aroma lunare
444
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007
nell’ostia insapora del còmpito uguale,
luce nell’aria; e ignora come sia.
fastidio ch’erra nell’usato giorno.
chi, di sé ghiotto nell’anima lercia,
nell’ansietà del costume
nell’ora c’ha trattenuto il respiro:
nell’inflessibil mistero
nell’acciecante verità enorme.
nell’ebete riflesso
e va nell’aria un dir d’avemmarie,
come nell’occhio lo sguardo:
ma nell’urto del piccolo piede
è di me parte l’uom che nell’azzardo
scendendo nell’alba
Leggiadro vien nell’onda della sera
e la virtù nell’atto si feconda;
e a poco a poco nell’ombra si bagna
e nell’urto civil, per la vicenda
Nell’avvampato sfasciume,
e spràngan le soglie nell’arido giro
nell’aria l’effuso tesoro
nell’ascesi segreta
Io sol rimasi nell’avido spazio,
nell’occhio ritroso la grande
è nell’offerta la messe più pingue,
che nell’erba fa ghirlande
Io mi ritrassi, allor che nell’amore
par nell’oscuro fetore di un porto,
L’esser guardo come aria nell’aria
lo spirito nell’àncora costretto.
e nell’elsa sfinimento:
e come fiamma nell’oscurità
che speranze nell’occhio del cielo divampa
che schizza veleno nell’occhio del cielo
malvive svanivan nell’abile
gesto vigliacco, nell’aria
nell’orgia senza piacere
magici flutti nell’ombra,
nell’ascoltare il passo d’un fantasma.
nell’imagine vicina:
nell’implacabile fretta,
nell’implacabile stretta?
Marzo lucendo nell’aria
nell’amor della gente mi paleso:
445
FL 058 006
FL 059 018
FL 061 020
FL 061 027
FL 062 005
FL 063 065
FL 063 081
FL 064 001
FL 066 027
FL 068 024
FL 068 037
FL 069 003
FL 071 045
FL 071 057
CA 000 000
CA 002 013
CA 002 019
CA 002 026
CA 005 068
CA 005 087
CA 008 013
CA 009 005
per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli :
ti sfolgora nell’estasi il rimorso .
nell’anima raccolta
e se il donar nell’atto si fa brezza
nell’eco ronzante dal basso
nell’irreducibile àttimo.
nell’amore e nell’atto più s’intende,
Nell’invernal brughiera,
nell’ingannevol natura;
a boccheggiare nell’umide tane;
nell’abitudin lanciata:
nell’anime impure,
e vien nell’ore mediocri l’eterno:
come suon nell’udito s’invera,
NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella
e nell’aiuto meritavo accanto
Con la falce nell’erba
con la falce nell’erba.
Il cuor che nell’uomo
Nell’imminenza di Dio
nell’aria tersa è in risalto
nell’ombra accesa
Nella
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039
Nella seral turchina oscurità,
che nella fogna ancor tutti affratella.
nella fiala soave dell’estro
a pugnar nella sorte:
Qui, nella tana è curva
son dentro nella vita;
Giù, nella conca del lago, si fonde
Nella sommersa pace il guardar mio
vil ricadendo nella mia fatica,
nella freschezza irrequieta
e nella voce unita
tentavo perso nella fantasia:
fu sguardo, e nella mente poesia.
e nella gola mi gorgoglia e brucia
il sangue nella plastica sua danza;
nella vita che importa non sei niente;
nella vita che importa sei veleno.
446
FL
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017
015
Nella vita che fulmina e va
volger potessi nella mia fatica,
Ecco: nella grande ora sommersa
Come mamma nella fame
tu nella tregua m’accalori i polsi
e nella gioia di eleggervi, amici,
nella fatica si trova
annaspa egli nella memoria,
nella maglia del tutto
002
002
006
037
057
063
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018
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039
e nelle mani tremano carezze
nelle faccende è l’idea.
consueti fragori e nelle corti
l’ultimo fascio strinse nelle spanne;
pàlpita nelle accorte
se nelle prove oscure m’incoraggi
nelle
FL
FL
FL
FL
FL
FL
nello
FL 029 010 Ma sopra, Dio feroce nello spazio
FL 037 006 del bimbo, come fior nello sterpeto
nemica
FL 060 025 quando l’ora è nemica,
nemici
FL 042 027
nemico
a confidarlo, o sviano nemici
447
FL 012 034 oh bavaglio nemico
nemmeno
CA 007 033
e per sé nemmeno un sorso.
nera
FL 045 063
tra nere forme forma nera ho spazio;
nerbo
FL 070 003 ch’a suon di nerbo la vietata altezza
nere
FL 045 063
tra nere forme forma nera ho spazio;
nereggia
FL 034 025
che ai sobborghi nereggia negli echi
nereggiano
FL 050 002
aspri cipressi nereggiano:
neri
FL 014 013 fra passi neri che han gocciole e fango:
448
nero
FL 037 001 Il vedovo, rizzando il torso nero,
nervatura
FL 065 009 o nervatura c’hai parvenza viva!
nervi
FL 008 024 àgita nervi per trine e fibrille
FL 017 019 ai nervi delle strade,
nessun
FL 071 055
che non vorrei mutare in nessun’altre !
nessuno
FL 029 021
FL 036 024
FL 042 018
CA 002 064
CA 009 004
CA 009 009
CA 009 013
non scampa nessuno.
nessuno vorrebbe il mio officio.
– Di nessuno la colpa;
non ciba nessuno,
e non aspetto nessuno:
e non aspetto nessuno:
non aspetto nessuno:
nettan
FL 066 018
Si nettan suonando i paesi,
449
neutra
FL 010 014 Venere neutra immonda:
neve
FL 002 002 pace su neve vaporando il piano
FL 070 039 il vello di neve che scivola e piega
nevicato
FL 015 003
e il nevicato pian con tenerezza
nicchia
FL 065 001 Dalla tua nicchia, alla mercé
nicchie
FL 022 010 nicchie vapora piano
nidi
FL 034 011 quando – uccelli dei nidi cittadini –
FL 050 115 nidi e bisbiglia di lucidi fili;
nido
FL 002 049 fratelli, miei rami e mio nido,
FL 023 005 e fuma d’ombre al nido delle stalle.
FL 033 003 E nido si fa tutto
450
FL 063 048
l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo,
niente
FL 047 036 nella vita che importa non sei niente;
Nihil
FL 072 001 Nihil fere sui
nimbo
FL 026 021
cammino in nimbo, e rarefatto inclino
ninnananna
FL 023 003
alle pendici in ninnananna sale
nitida
FL 060 007
librata la nitida reggia.
no
CA 000 000 EO dire sì, dire no
nocca
FL 021 045
e drizzasser le mani ogni nocca
451
nodo
FL 012 039 il tacer che mi fa nodo:
CA 005 038 ma un nodo scorsoio
CA 005 080 tentan sciogliere il tuo nodo
noi
FL 009 014
FL 010 039
FL 012 022
FL 014 029
FL 016 005
FL 021 064
FL 028 012
FL 033 016
FL 044 007
FL 050 059
FL 062 023
FL 068 003
FL 069 021
FL 069 025
CA 002 071
CA 005 003
CA 006 006
quanta bontà ci volle a crear noi,
S’avvien che forma in noi rimanga al corpo
ma a noi perdona i soffici fastidi;
è con noi belva in una gabbia chiusa!
e come a noi perman l’intelligenza
di noi vili eterni
come l’eterna verità che in noi
viva nel mondo salïente in noi
all’ombra inerte, o di silenzi a noi
il sangue prodigaste anche di noi
a noi, che meschini
– dove è pensiero, come a noi l’eloquio,
Ma per noi, fredda amazzone implacata,
per noi, che sentiamo insolubil mistero
di tramontare in noi:
l’età cavernìcola è in noi.
se in noi le ascese cadon paurose,
noia
FL 011 023 contro la noia sguinzaglia l’eterno,
FL 063 046 ogni fede crollava la noia;
FL 071 033 se d’intorno per noia
noiosa
FL 021 038
all’inezia noiosa di chi pena:
452
nome
FL 050 017 un passo, un nome, e tonfi dalle case
non
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019
cerco e non trovo e m’avvio
o non ghermita fuggi, e senza grido
e non ti sarà oscuro.
che non sembra fluire,
e non mai il suo dio;
– dea amica, non amante –
Che fai, se non adopri,
non vi conosco, non v’inghirlando
simile a chi luce non vede
ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede
Come alla notte non senti
al piacer che non so,
verso conquiste ch’io non griderò.
Però, se il minuto non trova
con lacci che non han peso né solco;
quassù quassù non è chi non l’intoni
Ma di quanti non visto s’avvelena
e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe,
e, se non diciam nulla,
da non poterti sapere!
non più s’inventan gli uomini, ma sono.
par che non visto gli rubi
le mete non raggiunte dalla vita,
armonïosa in te non si cancella
Virtù ti crea che non par segreta,
ciò che non era mai detto,
e riser tutto il dì per non sapere,
non qui, dove uno sdraia
non certo i vostri, o primavera sciocca,
con vergogna, e non trovo
dov’occhio non mi veda né conosca,
Non è più su di un palmo
Non così promettesti, fanciullezza!
che mi fa quale non sono
453
FL
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019
027
e il sentirlo m’è duro, e non voglio
e non voglio che voi, o pochi saggi
ancor non raggiunse, sitibonde
per non destar chi dorme, più leggera
a ciò che non appaga la sua fretta;
mondani, e non si specchia
il divenir tremendo che non cura
sul nostro patire, e lascivo non sazio
non scampa nessuno.
ma più io non ti vedo, stella mia.
baleno d’oro non giunto al guizzo,
àlito non respirato,
baci non schiusi,
dir ciò che non seppe a te dire?
Venga chi non ha gioia a ritrovare
ma ciò ch’essa non dice,
a galla o sul fondo non mutano mai.
dagli altri vivi più non mi distinsi;
un cuor che non aveva più dolcezza.
non àgita sonaglio
non arma di consiglio
chi per la vita foggiato non è!
non sua che prima amò,
non mia se tardi osai.
e un non so che nel cuor torvo accoltello
vien dolorando ciò che non s’esprime:
tenace, e insiem non credo alla speranza.
se dentro animi il mondo e fuor non sai?
che dà non lieto non triste dolore:
non domandare più;
l’ansiosa città non avverte:
verso un ben ch’è vicino e non tocca,
quand’esser nostra non puoi
non a me, tornerà il tempo.
Or non più la viltà del mistero
nella vita che importa non sei niente;
ognun l’attizza perché non si spenga,
Non so più recar il tuo peso,
non voglio viverti più,
Ma la vita non gode,
ma la morte non ode;
e senza scampo io non muterò.
fin che non visto il sonno
dove non è concesso titubare).
454
FL 050 028
FL 050 042
FL 050 043
FL 050 112
FL 051 018
FL 054 005
FL 054 013
FL 054 018
FL 054 026
FL 055 016
FL 055 029
FL 055 030
FL 059 002
FL 059 005
FL 059 007
FL 063 051
FL 063 055
FL 063 056
FL 063 057
FL 063 061
FL 066 024
FL 067 006
FL 067 007
FL 067 018
FL 067 021
FL 067 023
FL 067 024
FL 067 029
FL 069 034
FL 069 038
FL 071 002
FL 071 005
FL 071 026
FL 071 051
FL 071 055
CA 001 001
CA 002 008
CA 002 051
CA 002 064
CA 002 065
CA 003 004
CA 003 005
CA 003 015
CA 004 001
Non basto allo sgomento:
dàmmi che a sera il tornar non sia spento
se non seppi far bello
di te creasti e non parve.
ravvolto in sé non m’incita:
passeggier scavi d’intorno. Io non penso,
le guance sotto arrisero, non gli occhi
non ritrovava il consueto aspetto:
non ci guardammo; e amor era d’intorno
non ha chi non conosca;
Ma il dolore non basta
e l’amore non viene.
non forse udisti in gravi ritornelli
quello che tu non sai
ciò che non giunge mai ?
di vivere, per te non ho vergogna,
Io non ho numi né glorie,
io non ho donne né bimbi,
io non ho lucri né mete,
e il prorompente divenir non stringe
e beato non gode
imagine, fondiglio non deposto,
un che di non nato e già vecchio,
il sol non mantenga il suo lampo;
il cuore non tenga su in alto,
come non fosse stata mai luce;
come non fosse mai stata la fede,
a chi viver non può senza raggio;
chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
che non si vendon né recan piacere,
il tuo incanto più non vola:
Non concento è di spazi
e non uscì dal pertugio
che dato non avrei per mille cialde,
che non vorrei mutare in nessun’altre !
Non ardito perché ardente
la terra non tua più l’avevi.
e non sapendo ero certo
non ciba nessuno,
se non ci nutre Iddio. –
e non dài malinconia.
Io non so che cosa sia,
e non dài malinconia.
E giunge l’onda, ma non giunge il mare:
455
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
CA
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CA
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CA
CA
CA
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ritorna l’onda, ma non torna il mare;
E il mare non sa delle gocce,
non gocce, ma il mare –
non mare, ma gocce –
non gocce, non mare:
non è per questo, non per questo!
e non si osa levarlo
che non teme di cadere,
non redime la cosa sofferta;
ma la voce non è presente;
tutto è un non fare più in tempo.
Se tu non issi a bandiera il tuo cuore
se non rilevi umanamente il giorno
se non hai le mani buche
la vita non ti passa.
E merito non è, non è peccato,
non più sola con la morte.
e non aspetto nessuno:
e non aspetto nessuno:
non aspetto nessuno:
a sbocciare non visto,
norma
FL 043 019
attendo forse un’improvvisa norma
normale
FL 068 038
e tutto, anche il sole, diventa normale,
nostr
FL 071 072
nostra
al nostr’occhio di lince
456
FL
FL
FL
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012
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056
003
Quanto fu bello che nascessi nostra
uscirà dalla nostra rovina.
quand’esser nostra non puoi
dove creando nostra sorte emana,
nostre
CA 002 079 per le tèrree nostre notti.
nostri
FL 062 024
coniamo dei nostri suggelli
nostro
FL 002 051
FL 016 012
FL 029 012
FL 039 034
FL 039 039
FL 039 045
FL 063 048
FL 068 009
FL 071 075
CA 004 002
CA 006 010
o nostro buon sangue soave
amor che nel cammino nostro accende
sul nostro patire, e lascivo non sazio
che dal nostro il cammin svela degli altri.
al nostro trànsito avvinto
che senza lo spirito nostro
l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo,
il nostro pianeta, riverso
al nostro polmon sano
e ciascun flutto è nostro, che s’infrange,
scorge cader la luce al nostro fondo
nota
FL 056 006
come nota in armonia,
note
FL 022 011 un senso sopra note
457
FL 047 008
e il vario aspetto delle note forme
notte
FL
FL
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029
043
047
054
054
062
071
030
043
059
019
001
042
015
001
029
015
073
Come alla notte non senti
della notte, che appena laggiù schiusa
strisciò la notte,
per la notte che stringe le cortine
Dai voli torvi di sogni la notte
e la notte s’adagia in un languore,
che per la notte insena
E tu, notte che dai parvenza al rito
Ma tu, notte, ben vivi anche se langue
notte succhiata dal cuor dei tramonti,
anche la notte è vasta
notti
FL 050 033 sudavo eterne notti di paura
CA 002 079 per le tèrree nostre notti.
notturna
FL 045 004 presagi l’aria notturna distende
FL 050 097 salda la pioggia l’estasi notturna
notturne
FL 072 018
le notturne ore stancò:
notturno
FL 023 004 il notturno corale,
FL 066 011 l’umore notturno e la ragia.
458
nube
FL 030 003 a poco a poco una nube leggera
FL 041 013 ero il volo d’una nube
nubi
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
015
033
047
058
061
067
070
002 al tocco delle nubi
006 Con piè di nubi poggia il cielo in vetta
027 in un vorace stormo di nubi;
001 Fuor delle nubi d’ebano e amianto
016 mentre più fosca discende, le nubi
016 Se tra le nubi del giorno,
052 – fra bave di nubi e tormenta –
nuda
FL 069 014
tu, per la tenebra nuda
nulla
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
005
005
012
012
013
013
024
026
041
043
043
044
045
045
011
053
025
033
008
010
007
024
002
012
048
009
037
073
sterile nulla è il cielo:
questo è per nulla?
e, se non diciam nulla,
Ma nulla a te dico:
un nulla è riso pieno,
un nulla è ciel sereno:
ché nulla ad esse, tranne amor, par vita;
e per l’amante cuor nulla è mistero.
dentro un nulla illeggiadrito
senza aver nulla compiuto, il riposo.
la rabbia; e nel silenzio nulla accade.
Anima, intona la tua voce e nulla
sfumatura del nulla;
è un nulla e i cari affetti mi son vani.
459
FL
FL
FL
FL
FL
FL
050
051
054
063
066
071
067
023
004
027
028
028
ma nulla è vano
e nulla è mio al passaggio.
stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito
e tutto si palesa e nulla è vano
se monta, vuoto svapora nel nulla.
che nulla ancora seppe trarre
nume
FL 036 045 del mio nume che s’immola
FL 047 068 nume o dèmone orrendo:
numi
FL 063 055 Io non ho numi né glorie,
nuotare
FL 038 001 Vedesti, fanciulla, nuotare
nuovo
FL
FL
FL
FL
005
010
021
048
021 al nuovo altar delle genti, o città
040 mentre lo tesse e muta il sangue nuovo,
050 e lieto fosse il destin nuovo al sole!
008 ch’è vicin nuovo ardore.
nutre
FL 013 007 Quando si nutre il cuore
CA 002 065 se non ci nutre Iddio. –
460
nutrita
FL 071 079
la volontà nutrita
nuvolaglia
FL 003 001 Dall’intensa nuvolaglia
FL 063 076 dall’infeconda nuvolaglia premi
nuvole
FL 005 003 o di nuvole e vento
FL 017 007 grembi di nuvole bianche,
FL 031 005 e nuvole scioglie cercanti sopore.
CA 007 017 con le nuvole dell’aria.
o
FL
FL
FL
FL
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FL
FL
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FL
FL
FL
FL
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FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
001
002
002
002
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005
005
005
005
010
010
010
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013
013
014
014
004
014
038
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051
003
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021
054
011
030
032
001
031
001
003
005
001
025
a secondarlo par uso o ventura,
o non ghermita fuggi, e senza grido
o men chiaro traluci
o doloroso affondi?
o nostro buon sangue soave
o di nuvole e vento
o per gli ampliati interluni
o nell’aroma lunare
al nuovo altar delle genti, o città
O risuonar delle valli
o va segreta alla tua voga bella:
o l’abitudin sonnolente ciba
o l’amore dimentico cova.
O carro vuoto sul binario morto,
o mamma, così mamma
O sciolta alla montagna
o beata dei bimbi
o vogliosa amicizia
O pioggia dei cieli distrutti
o mitigando l’asprezza
461
FL
FL
FL
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FL
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025
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028
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028
032
032
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039
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042
042
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044
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049
049
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050
050
050
050
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025
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001
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011
031
033
030
035
038
053
061
o vagheggiando dall’alto
O musica, soave conoscenza,
l’inconsapevol brama triste o lieta,
O vanità del bene contro il male,
o vanità della gloriosa altezza,
Forse altrove sei bella, o primavera:
non certo i vostri, o primavera sciocca,
o lasciva città senza amore!
e te, con voglia, o spirito, suggello
Col moto egual delle tue genti, o valle,
O stanchi di sognar, oggi dormite:
Quand’ero appena scàlpito o riposo
o realtà, essere in te vorrei:
e non voglio che voi, o pochi saggi
A me, che siete, o spregi insofferenti
del comun senso, o dotti avvolgimenti,
o smanie ben pasciute,
Salve, o ver di tutti i giorni!
o se tenace mino con baldanza
o se gioioso su dal covo afflitto
geme o s’invischia, e vana
a galla o sul fondo non mutano mai.
O voce eterna in movenza caduca,
o se la vide e l’anime intendendo
a confidarlo, o sviano nemici
Tanto, o ragion, sei saggia:
A che ne serbi, o vitale malia,
O dei grilli in cadenza solitaria
all’ombra inerte, o di silenzi a noi
ma questo il premio, o guardar
O palpitare umano,
O forza bella che mi lanci schietta
o ch’io possa schiodarmi di qui
nume o dèmone orrendo:
O poesia, nel lucido verso
o poesia, nel livido verso
o poesia nel verso inviolabile
o poesia di sterco e di fiori,
o morta e rinata
accarezzato alla tua spalla, o mamma,
O mamma o mamma mia,
la via buona del tuo cuore, o mamma!
Viltà forse o presagio
la vita di cent’anni, o padri eroi?
462
FL 050 110
FL 052 024
FL 054 009
FL 054 027
FL 054 030
FL 062 010
FL 063 048
FL 063 053
FL 063 066
FL 063 074
FL 065 003
FL 065 009
FL 068 041
FL 069 001
FL 069 018
FL 069 019
FL 069 022
FL 071 046
FL 071 053
FL 071 054
FL 072 013
CA 002 004
CA 002 077
CA 003 006
CA 005 013
CA 005 081
o animazion profonda,
grida impennata o recline
ho confitto, o annidate trecce fonde:
quanto men si scopriva. O strano giorno
questo o quello. Con la pupilla prona,
il rimanente gli è vano o perverso:
l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo,
o in famelico ambir l’abbandono,
O combattenti dell’usato giorno
con la fatica vostra, o ignoti eroi!
o ragnatela inerte,
o nervatura c’hai parvenza viva!
osannano o impiccano al cenno dell’Utile:
O pioggia feroce che lavi ai selciati
o si rimescola agli altri rifiuti,
o va stordito ai rìvoli di spurghi
o pioggia di scuri e di frecce
o poesia ch’io ti possedetti
o privilegio tremendo,
o sofferenze e gioie
che vibrò tropp’alto o basso
o Carlo contadino,
o Carlo, contadino
se tacendo o risonando
Qualunque cosa tu dica o faccia
o libertà, che un laccio
oasi
CA 007 028 dentro l’oasi feconda
oblio
FL 004 009 con un facile oblio oltre sospingo
FL 071 083 questo veggente oblio:
Obliosi
463
FL 002 063 Obliosi sogni schivi,
oblïoso
FL 001 009 né l’oblïoso incanto
occhi
FL 002 010
FL 023 010
FL 028 007
FL 029 005
FL 040 007
FL 045 014
FL 050 032
FL 054 013
FL 059 001
FL 059 013
FL 060 011
FL 061 006
FL 063 014
FL 067 009
CA 002 081
CA 005 001
e fiorisce negli occhi
con gli occhi chiari dall’imagin bruna;
in un aperto libro gli occhi, mentre
e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi,
d’una voglia di pianto; ma negli occhi
dove furtive negli occhi
fra coltre e coltre con la man sugli occhi
le guance sotto arrisero, non gli occhi
Dimmi, passante dai tristi occhi belli,
Dimmi, passante dai tristi occhi belli ,
facile agli occhi è guardare
agli occhi miei bramosi
e in voi, socchiusi gli occhi
un guardare senz’occhi,
in verecondia gli occhi
Sacchi a terra per gli occhi,
occhiaia
FL 003 010
FL 012 003
s’inombra come un’occhiaia,
e per le case dall’occhiaia strana
occhiaie
FL 024 012 dalle occhiaie dispera
464
occhio
FL 021 049
FL 024 013
FL 024 017
FL 038 002
FL 049 004
FL 049 009
FL 055 004
FL 071 072
CA 005 024
dov’occhio non mi veda né conosca,
intento l’occhio che par dica – quando? –
come nell’occhio lo sguardo:
nell’occhio ritroso la grande
che speranze nell’occhio del cielo divampa
che schizza veleno nell’occhio del cielo
e come occhio di bimbo
al nostr’occhio di lince
ma l’occhio inaridisce se guarda.
occhiuto
FL 035 009
e mentre il volgo in desiderio occhiuto
occupa
FL 014 010
mentre occupa l’accordo tutti i suoni;
oceani
FL 059 011 e fluttuanti oceani vibrare
oceano
FL 071 041
in un vigor d’oceano,
ode
FL 047 072 ma la morte non ode;
CA 005 062 si ode vagire una culla,
465
odi
FL 072 022 odi il senso del tuo mondo:
odiando
CA 008 004
stretta alla terra, odiando la terra;
odiato
FL 025 028 Nel sonno odiato l’unico inganno:
odio
FL 027 022 odio l’usura del tempo
FL 052 013 sugge con voglia di odio e d’amore
odorare
FL 060 012
e alle nari odorare;
offende
FL 021 033 qui dove tutto m’offende
offerta
FL 025 044 la tua offerta tremenda;
FL 039 059 è nell’offerta la messe più pingue,
CA 002 033 l’ariosa offerta
466
offesa
FL 010 024 dal buio delle sue voglie, l’offesa
officine
FL 034 026 dell’ultime officine,
FL 052 022 dall’ànsito delle officine
officio
FL 036 024 nessuno vorrebbe il mio officio.
oggetti
FL 050 056
che invochi gli oggetti se pensi
oggi
FL 022 002 oggi il cielo dalla terra:
FL 024 025 O stanchi di sognar, oggi dormite:
FL 046 005 perdesti oggi l’ineffabile
CA 005 076 La giornata d’oggi è sola,
ogni
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
003
007
010
012
015
008
009
006
019
036
005
D’ogni creata cosa io son la vita,
si scàrdina in ogni maglia,
che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno
(cagna che ha piscio per ogni cantone!)
d’ogni pàlpito vero,
in luminosa pace ogni dolcezza.
467
FL 017 012
FL 017 046
FL 017 053
FL 018 005
FL 018 007
FL 021 027
FL 021 045
FL 022 008
FL 035 033
FL 040 010
FL 042 016
FL 060 032
FL 063 046
FL 068 025
FL 070 024
FL 070 060
FL 071 017
FL 071 034
CA 002 017
CA 005 007
CA 007 018
CA 008 006
si sforzava ogni cosa violenta
e passar da ogni varco
mentre ogni cuore sciupava
Per ogni seno l’ora intima scende
ogni cosa s’intende
se ogni ora parve un ripiego di fretta,
e drizzasser le mani ogni nocca
vicenda è il suon concorde d’ogni cosa.
d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio.
ogni persona, che per tenerezza
ogni cosa; e per te dico
nel succhio emanata ogni forma si sporge
ogni fede crollava la noia;
ogni città tituba curva
ansiosi a richiamar per ogni valle;
ogni cosa intendendo oltre aspetta
e il guizzo d’ogni punto;
ogni forma è ritrosa
ma di verde inghirlanda ogni contrasto
Ogni affetto è disagio:
Ogni goccia in sé raccoglie
ogni cosa è ferma,
ognun
FL
FL
FL
FL
FL
017
023
035
039
047
030
014
005
005
043
voleva ognun confidare
Poi tranquillo ognun posa,
e mentre ognun dietro sua fame intride
ognun, s’entri a cantare,
ognun l’attizza perché non si spenga,
ognuno
FL
FL
FL
FL
010
039
039
062
005 scoli ognuno nei molti,
066 oh voce risorgi dal cuore di ognuno:
067 e ognuno, dove muore, scoprirà
007 ma qui ognuno nel chiasso
468
Oh
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
006
012
021
021
025
025
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033
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050
050
050
051
051
067
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016
017
006
015
009
066
035
062
064
085
013
015
022
025
033
Oh per l’umano divenir possente
oh bavaglio nemico
Oh, se avvelenati denti
Oh, se fuggendo trovassi regioni
oh adesion di gioia
oh creazion d’un mondo
Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti
Oh risentirci come creatura
Oh per le vie all’alba
oh voce risorgi dal cuore di ognuno:
oh saldo amor del presente
Oh nel pensiero validi disegni
oh nel cuor sentimenti
Oh se la sorte come schietta lama
oh il variar delle cose ch’io guardo,
Oh il variar della vita ch’io sento,
oh, cieca sostanza, tu giaci
oh, pura baldanza eretta con forza,
Oh, lava e scarnifica e spazza
Ohimè
FL 010 038 Ohimè, luce, ove sei?
FL 042 005 ohimè che la fortuna
FL 042 012 Ohimè che la fortuna
olocausto
FL 067 027
e fu l’olocausto invano.
oltre
FL 004 009
FL 039 064
FL 070 060
CA 004 021
con un facile oblio oltre sospingo
Oltre lo scherno e il divario
ogni cosa intendendo oltre aspetta
goccia oltre goccia a distesa, se cerca,
469
oltrepassa
CA 005 084
la vita ti oltrepassa,
omaggio
FL 021 017
il riposo ora porge e l’omaggio.
ombra
FL 012 004
FL 022 004
FL 026 011
FL 035 026
FL 036 009
FL 036 037
FL 037 016
FL 041 016
FL 044 007
FL 045 042
FL 050 023
FL 054 014
FL 054 034
FL 062 013
FL 068 018
FL 070 049
CA 009 005
giù si dipana in ombra sulle vie,
l’anima in ombra di poca aria serra.
l’ombra procede con liscio fermento:
e a poco a poco nell’ombra si bagna
l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi,
l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami,
a valle caddi in fuga dietro l’ombra.
l’ombra schiva,
all’ombra inerte, o di silenzi a noi
ombra come di spada caduta
magici flutti nell’ombra,
che l’ombra vostra morbida avvolgea!
dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi
al passante, che intorno vede ombra.
ma l’ombra serpeggia e s’incava
Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco
nell’ombra accesa
ombrare
FL 031 018
ombre
l’umido ombrare violetto:
470
FL 023 005
FL 024 020
FL 055 010
e fuma d’ombre al nido delle stalle.
sul lacrimar dell’ombre
Fra quattro mura di libri e d’ombre,
ombrella
FL 045 067
con l’ombrella al passante
omini
FL 000 000 EO Li omini batteranno aspramente chi fia
onda
FL 030 001
FL 050 109
FL 050 114
FL 060 028
CA 004 001
CA 004 004
Leggiadro vien nell’onda della sera
– Come frantumo sull’onda,
la trama dell’onda incastona
Per un volger saliente lungo d’onda
E giunge l’onda, ma non giunge il mare:
ritorna l’onda, ma non torna il mare;
óndano
FL 024 001
Sui fianchi óndano avvinti
ondare
FL 005 002
Onde
l’aerato seren tu puoi ondare
471
FL 007 009 Onde sconfina l’àttimo irraggiato
ondeggiamento
FL 004 007
e nei fervidi sensi ondeggiamento
ondeggian
FL 036 036 gli alberi ondeggian con verdi richiami
onestà
FL 050 048
e l’onestà feconda,
onnipossente
FL 014 018 onnipossente a scaltrire il destino,
opaca
FL 071 042
se fatica ti spreme e l’opaca
opacità
FL 026 010
in una blanda opacità di perla
opaco
FL 022 003 tumido, opaco, calmo,
CA 005 021 a chi bràncola opaco.
472
opera
FL 008 019 dell’opera intensa tenace;
FL 063 019 In voi e in me. Dall’opera
operare
FL 050 047
Come la pace robusta operare
opere
FL 070 016
in torpor d’opere e trastulli;
operi
FL 069 031 operi come la morte
operosa
CA 000 000 NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di
oppiata
FL 010 027
e forse in quiete oppiata ti deliba,
opponi
CA 005 083 Ma se opponi resistenza
473
opporsi
FL 027 019
l’opporsi, e si fa storia e natura;
oppresse
FL 011 019
incongiungibili e oppresse,
or
FL
FL
FL
FL
FL
FL
010
025
042
043
047
047
012
021
010
026
014
078
esser persona la saggezza or vieta.
Or, come il sangue qui in me,
fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia
ch’or parletico soffre: così tanto
Or non più la viltà del mistero
la nebbia or scola e inquina,
001
002
007
009
010
011
014
017
017
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003
007
022
023
005
017
027
018
016
011
017
007
dell’ora il ferreo bàttito concede.
nell’ora che giunge e dilegua
Divina l’ora quando per le membra
vividi al sol che infiamma la sua ora
e fa divina l’ora che si vive?
e tonfi. Gravido ora pesi
nell’ora c’ha trattenuto il respiro:
ebbra l’ora si stordiva;
ebbra l’ora si smarriva
Per ogni seno l’ora intima scende
il riposo ora porge e l’omaggio.
se ogni ora parve un ripiego di fretta,
ch’ora inseguo vanamente e sfuggo,
il vecchio campanile l’ora scocca.
fra le incantate piante oscilla; l’ora
d’ora in ora al meriggio,
Mentre l’ora è infelice,
ora
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
474
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
043
045
047
050
050
054
058
060
063
071
041
008
031
011
113
011
005
025
059
052
Ora tace sospeso il firmamento;
Ma l’ora ammonitrice
cade l’ora perduta;
lo smarrimento dell’ora,
Ecco: nella grande ora sommersa
Come fui uomo e mi conobbe l’ora
scintilla il flutto ora là ora qui
quando l’ora è nemica,
che toglie dall’ora di tutti
ora da uomo mantengo e ne son certo
orco
FL 050 087 per uccidere l’orco che ci sbrana!
ordigni
FL 021 058 con strette di ordigni la provvida forza;
FL 062 019 forza agli ordigni nascosta e feconda,
ordir
FL 026 006
sul vago ordir delle pendici perse,
ordisci
FL 006 027 ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno
ordiva
FL 065 008
il generoso mio cuor che ti ordiva,
475
ore
FL 006 003
FL 062 006
FL 071 045
FL 072 018
CA 005 012
CA 005 048
prementi ore senza uscita,
la creatura di ventiquattr’ore;
e vien nell’ore mediocri l’eterno:
le notturne ore stancò:
si fa guanciale delle ore tue.
Così vorresti lontanar le ore
orgia
FL 049 018 nell’orgia senza piacere
orgoglio
FL 024 014 mentre orgoglio sicure le drizza
orientano
FL 051 007
s’orientano borghi e tuguri,
origlia
FL 018 004 dei monti limpido, e origlia.
orizzonte
FL 017 001 Da tutto l’orizzonte
FL 066 005 sciama nel vasto orizzonte,
CA 002 018 nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte.
CA 004 022 e un orizzonte la cerchia:
476
orizzonti
FL 068 011 nei viperini orizzonti,
ormai
CA 000 000 NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una
orme
FL 070 055
effimera d’orme e di voci
oro
FL
FL
FL
FL
FL
004
031
052
068
069
020
010
018
035
037
come anello ne’ l’oro, io sono in lei.
baleno d’oro non giunto al guizzo,
sull’àttimo dell’oro
d’oro sui vetri e nei cuori;
snuderai l’oro e la gloria
orrenda
FL 063 030 orrenda solitudine di sé,
orrendo
FL 047 068 nume o dèmone orrendo:
orribile
FL 011 007
annusando con fàscino orribile
477
osa
CA 005 026
e non si osa levarlo
osai
FL 042 020 non mia se tardi osai.
osannano
FL 068 041 osannano o impiccano al cenno dell’Utile:
oscilla
FL 033 011 fra le incantate piante oscilla; l’ora
FL 036 016 e, palloncini sugli spaghi, oscilla
FL 043 004 l’anima oscilla le sue lente cime;
oscillando
FL 037 012
sotto il buon peso si mosse oscillando.
oscura
FL 012 042 sopra è l’oscura pàlpebra
FL 069 012 ma in oscura meraviglia
oscure
FL 063 039
se nelle prove oscure m’incoraggi
478
oscurità
FL 002 001 Nella seral turchina oscurità,
FL 047 042 e come fiamma nell’oscurità
oscuro
FL 001 035 e non ti sarà oscuro.
FL 025 005 e il comprender oscuro,
FL 043 005 par nell’oscuro fetore di un porto,
ostacolo
CA 005 070
esplode a un ostacolo duro
osteggiata
FL 039 063 dell’osteggiata bontà!
ostia
FL 005 015 nell’ostia insapora del còmpito uguale,
ostina
FL 012 038
ostinata
Ma invincibile si ostina
479
FL 071 036
l’ostinata città irosa,
ostinato
FL 071 048 Quel che, fanciullo ostinato e coperto,
ottenebrato
FL 055 024 dalle pagine ingombre, ottenebrato
ottusa
FL 035 036
l’ottusa usanza zotica si sfibra;
ove
FL
FL
FL
FL
FL
FL
010
039
043
045
050
071
038
024
047
055
092
012
Ohimè, luce, ove sei?
Ciascun dica ove è perso,
in ansietà raccolte ove si è persa
dà infine un luogo ove stare;
ch’ove men ti ristori sei più vero
ch’entrano e vanno ove
ovunque
FL 020 001 Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami,
FL 020 002 cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami:
FL 047 024 meta è ovunque, ovunque corso:
ozio
FL 005 017 rumina l’ozio, aduna i suoi cocci
480
FL 021 022 l’ozio che addólcia
FL 071 047 quando più duro al tuo ozio era il tempo!
pace
FL 002 002
FL 010 006
FL 015 005
FL 026 017
FL 043 043
FL 050 047
FL 050 121
FL 060 017
FL 063 015
CA 005 075
pace su neve vaporando il piano
e dissolva la sua intima pace
in luminosa pace ogni dolcezza.
Nella sommersa pace il guardar mio
in un fluir di pace e sentimento
Come la pace robusta operare
sciolgon con pace e sgomento soavi
e il pensarlo, e con pace
in un’intensa pace,
fingi una pace che fa guerra al mondo.
padri
FL 050 061
la vita di cent’anni, o padri eroi?
paesi
FL 066 018
Si nettan suonando i paesi,
paga
FL 011 028 paga col sangue, sola, la sua fede.
FL 025 054 paga blandizie del senso,
pagine
FL 055 011 sopra pagine ingombre,
FL 055 024 dalle pagine ingombre, ottenebrato
481
paglia
CA 005 032
ma poi è paglia che brucia
paiolo
CA 002 061
sul paiolo acceso,
palato
FL 025 012
inconscio e ghiotto come il mio palato;
palco
FL 047 062
trave a un palco, ghiaia al fango:
palesa
FL 012 015 ma facil si palesa il buon cammino
FL 063 027 e tutto si palesa e nulla è vano
palesasse
FL 001 023 vorrei palesasse il mio cuore
palese
FL 025 006 perché la voglia palese e gioconda
482
paleso
FL 056 007 nell’amor della gente mi paleso:
palloncini
FL 036 016
e, palloncini sugli spaghi, oscilla
palmo
FL 022 001 Non è più su di un palmo
palpa
FL 019 006 palpa nei sensi; e turgido di voglia,
palpata
FL 008 023 palpata da un sogno d’incubi,
palpavan
FL 017 013 e si palpavan i sonori tonfi
pàlpebra
FL 012 042
pàlpebre
sopra è l’oscura pàlpebra
483
FL 036 010 i muri abbassano pàlpebre
FL 067 020 quanto un chinare di pàlpebre
pàlpita
FL
FL
FL
FL
009
031
050
057
007 ineffabile pàlpita gioconda
007 la voce mi pàlpita in cuore;
024 e pàlpita e figura
004 pàlpita nelle accorte
palpitante
FL 063 035
Tu, divin senso palpitante e intriso
palpitar
FL 007 010 nel vasto palpitar che lo feconda,
palpitare
FL 047 034 O palpitare umano,
pàlpito
FL
FL
FL
FL
FL
pane
010
012
018
030
034
048
036
001
002
022
che il pàlpito sorprende
d’ogni pàlpito vero,
Respira il lago un pàlpito sopito
un solitario pàlpito di stella:
fin che la sera il gran pàlpito accoglie
484
FL 005 016 ingoia evacua pane e verità,
FL 050 075 e c’è chi chiede il pane.
FL 056 016 tutto ai bimbi dona il pane,
panno
FL 006 027 ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno
FL 052 007 Ma strappa e rinnova il suo panno,
pannocchie
CA 003 011
se in pannocchie di armonia
paonazza
FL 015 014 paonazza, quasi asta brandissi
papà
FL 002 048 papà, tronco puro severo,
papavero
CA 002 021
il papavero ardendo sullo stelo
par
FL
FL
FL
FL
001
006
008
015
004 a secondarlo par uso o ventura,
020 e bello intorno il mondo, par dileggio
017 che par l’infinito ma è linfa del giorno
004 par che non visto gli rubi
485
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
016
024
024
039
043
043
060
061
009
007
013
003
005
045
008
007
Virtù ti crea che non par segreta,
ché nulla ad esse, tranne amor, par vita;
intento l’occhio che par dica – quando? –
par soltanto e di sogno:
par nell’oscuro fetore di un porto,
e par la vita quando si fan rade
Tutto par d’usignolo,
e par fanciulla amante
paragon
FL 010 042
l’interno paragon della certezza?
paragono
FL 023 020
e se al mio strano pensier paragono
pare
FL
FL
FL
FL
FL
008
045
050
063
071
015
033
090
022
022
perenne fontana che pare
speranza che pare saldezza
angusto pare al desiderio il mondo;
e la sosta pare una grazia,
e l’un con l’altro pare
parentado
FL 023 009 del parentado accolto,
pareva
CA 002 002 e l’amor mi pareva umana cosa,
486
parlando
CA 002 012 parlando il poco di chi intende e dice;
parletico
FL 043 026
ch’or parletico soffre: così tanto
parlottìo
FL 023 012 quasi di bimbi un parlottìo raccolto
parola
FL 010 020
FL 042 042
FL 043 021
FL 071 004
CA 005 058
e il meccanismo e la scaltra parola
che vien sulla parola e accieca il suono.
Al vizzo sen della parola trema
chi n’ascolta la parola.
e la parola senza bacio
parole
FL 054 016 parole il labbro tutte a scarabocchi
parrà
FL 001 031
e parrà forse vano
parte
FL 027 001
E’ di me parte un uomo da lavoro
487
FL 027 005 è di me parte l’uom che pavoneggia
FL 027 009 è di me parte l’uom che nell’azzardo
FL 027 013 è di me parte l’uom che s’apparecchia
partenza
FL 005 025 dall’incessante partenza
FL 017 060 scivolò la partenza,
FL 045 028 e tacita partenza,
partire
FL 042 031
così sfiorarsi e partire,
parve
FL
FL
FL
FL
021
040
050
071
027 se ogni ora parve un ripiego di fretta,
005 e sulla faccia parve leggiadria
112 di te creasti e non parve.
064 e dove parve ascetico rifiuto
parvenza
FL
FL
FL
FL
005
016
054
065
024
008
001
009
dall’irrequieta parvenza
l’eterna verità mentre è parvenza.
E tu, notte che dai parvenza al rito
o nervatura c’hai parvenza viva!
pasciute
FL 028 016 o smanie ben pasciute,
488
pascoli
FL 060 004 dai pascoli al lago che guarda
FL 070 021 per cuori rudi e boschi e salvi pascoli
passa
FL 030 005 e mentre passa con veli e con piume,
CA 005 086 la vita non ti passa.
passaggio
FL 051 023
e nulla è mio al passaggio.
passante
FL
FL
FL
FL
045
059
059
062
067
001
013
013
con l’ombrella al passante
Dimmi, passante dai tristi occhi belli,
Dimmi, passante dai tristi occhi belli ,
al passante, che intorno vede ombra.
passanti
FL 036 006 l’ignava sloia dei rari passanti,
FL 036 021 Sbirciano i passanti,
FL 036 033 risbaldiscono i passanti,
passar
FL 017 046
passato
e passar da ogni varco
489
FL 025 025
il mucchio del passato,
passeggier
FL 054 005 passeggier scavi d’intorno. Io non penso,
passi
FL
FL
FL
FL
014
015
021
028
013
012
009
023
fra passi neri che han gocciole e fango:
a passi schietti io procedo sano,
passi d’argilla e per le reni vuoto
dai passi che leva e che sferra
passïone
FL 001 026 passïone del mondo,
FL 002 015 mister si fa passïone
passo
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
025
036
050
050
054
061
063
006
058
018
017
034
019
011
025
d’amor che mi seconda il passo lento
il passo divino ascoltare,
dietro mi stringo con passo caduto,
un passo, un nome, e tonfi dalle case
nell’ascoltare il passo d’un fantasma.
feci come chi avanzi il passo stretto
che a ciascun passo ne vorrebbe cento.
Il mio passo è la traccia dell’erba,
pasto
FL 008 009 discorra, divori il mio pasto:
FL 058 003 quasi è di belva alla vista del pasto
490
paterna
FL 012 029
la silenziosa carità paterna.
patire
FL 029 012
sul nostro patire, e lascivo non sazio
pativo
CA 002 024
a tagliarlo pativo,
patria
FL 001 018 fronda la storia e patria il fiore,
patrie
FL 028 021
Tu, per le case le patrie la terra,
pattume
FL 069 006 Quando è sole, il pattume
paura
FL 001 005 ma dentro fa paura.
FL 008 021 e, sbottando, paura mi fa.
FL 025 027 con paura e dolore il presente s’incastra.
491
FL 042 026 è paura che amor freddo s’inganni
FL 050 033 sudavo eterne notti di paura
paurosamente
FL 027 023 paurosamente solo.
paurose
CA 006 006
se in noi le ascese cadon paurose,
pausa
FL 024 024
in una pausa senza fine.
pavoneggia
FL 027 005
è di me parte l’uom che pavoneggia
pazzia
FL 039 008 questa voce è pazzia:
peccato
CA 006 005
E merito non è, non è peccato,
pecorume
FL 036 014
il gonzo pecorume
492
pegno
CA 000 000 NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno
pena
FL
FL
FL
FL
020
021
039
050
002 cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami:
038 all’inezia noiosa di chi pena:
047 ma prodigiosa è la tragica pena
094 quanta eroica pena
penar
FL 039 032
che trae dal penar la sua speranza,
pendice
FL 066 001 Dalla razzante pendice
pendici
FL 023 003 alle pendici in ninnananna sale
FL 026 006 sul vago ordir delle pendici perse,
pendìo
FL 060 041 dei salici, in riflessi di pendìo.
CA 005 046 e seguendo il pendìo
493
pene
CA 009 024 delle mie e sue pene,
Penelope
FL 005 023 fra Penelope e i Proci,
pensa
FL 021 037 dell’anima che pensa,
pensare
FL 050 103
esistere e pensare,
pensarlo
FL 060 017 e il pensarlo, e con pace
pensi
FL 050 056
che invochi gli oggetti se pensi
pensier
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
023
028
035
043
047
018
020
006
015
022
003
dove son primavera i pensier miei
e se al mio strano pensier paragono
Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti
– Questo sai, pensier mio; e a meditarlo
fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto
nel pensier io mi desto
494
FL 071 058
la concretezza nel pensier mio calmo
pensieri
FL 029 007 e gesti e pensieri
FL 034 019 a foggiar cose e pensieri
CA 002 047 i miei sensi, e zampilli i pensieri,
pensiero
FL 001 015
FL 002 023
FL 017 027
FL 042 029
FL 050 062
FL 050 091
FL 050 125
FL 054 006
FL 063 067
FL 068 003
FL 069 032
CA 002 082
nel pensiero ti uccido
tu che fosti pensiero
dal pensiero la vita.
e il pensiero del poi.
Oh nel pensiero validi disegni
e tu, smanioso pensiero,
perso in divino fremito il pensiero.
ma il pensiero da sé batte un ricordo
che materiate l’arte e il pensiero
– dove è pensiero, come a noi l’eloquio,
dove immortale è il pensiero.
consacrando il pensiero
penso
FL 054 005 passeggier scavi d’intorno. Io non penso,
per
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
004
005
005
005
005
005
011
012
001
005
013
032
033
E quando per cingerti io balzo
per l’iridata brezza ridipingo;
Cielo, per albe e meriggi e tramonti
o per gli ampliati interluni
per l’imminente pungolo
se per i fiori davi pietre e fumo
per aroma, e schianto ai cuori?
495
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
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FL
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FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
005
005
006
006
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008
008
008
008
010
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011
012
012
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014
017
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020
021
021
021
023
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024
025
026
026
026
027
028
028
028
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033
034
034
034
035
035
035
035
037
053
060
013
025
001
001
024
025
037
043
019
002
013
003
041
002
004
052
005
004
009
035
042
018
019
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048
015
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001
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006
008
009
012
018
006
011
032
038
007
questo è per nulla?
e per le anime sia
per invilire poi, fuggendo il lezzo,
Oh per l’umano divenir possente
Divina l’ora quando per le membra
Per l’acre fluire dei minuti
àgita nervi per trine e fibrille
di vene per chioma,
per la sequela del tempo,
un fatto trascina; e per sempre.
(cagna che ha piscio per ogni cantone!)
ecco per te la merce rude d’urti
per l’immutabile legge
e per le case dall’occhiaia strana
per il corso che pullula luci;
che per le strade e gli alberi e i cortili
tu sola intoni per tutti!
e riser tutto il dì per non sapere,
Per ogni seno l’ora intima scende
ma per salire puri ancora al mondo.
passi d’argilla e per le reni vuoto
un abisso profondo per gettarmi?
per morder cuore e cervello su te,
per l’umido giro dei monti
per la notte che stringe le cortine
per forme indefinite
io credeva morir per natura
per non destar chi dorme, più leggera
d’aria che a galla su per l’acqua levi;
e per l’amante cuor nulla è mistero.
ha per vangel, beffardo
Per le deserte strade alla campagna
Tu, per le case le patrie la terra,
il gigante che va per l’infinito.
per altri un varco e per me, tra gli scorni
e van per l’aria imagini di bene
Oh per le vie all’alba
per l’aria dai camini
e giù per la sua china
per l’ingombro cammin la schiavitù,
per infiniti sensi d’aiuto
e nell’urto civil, per la vicenda
per l’urto rotto del cavallo stanco
lo colse lieve e per le vaste braccia
496
FL
FL
FL
FL
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FL
FL
FL
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FL
037
039
040
041
042
042
042
045
045
047
047
047
047
050
050
050
050
050
051
052
052
054
058
060
060
061
062
063
063
063
063
063
066
068
068
068
068
069
069
069
070
070
070
070
011
041
010
018
009
014
016
058
065
015
045
049
056
008
068
087
095
106
004
005
030
025
006
001
028
004
011
021
043
047
051
054
023
006
014
020
048
014
021
025
006
014
021
024
e per il monte, di contro al sereno,
per terre e per mari
ogni persona, che per tenerezza
dà per vincer la fortuna
eri una cosa per me sciolta in me:
chi per la vita foggiato non è!
ogni cosa; e per te dico
– Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi
per gli ànditi e le case,
che per la notte insena
per la concreta verità del mondo,
che per tant’aria annaspa, ma sé stringe?
se come per ruscello all’acqua è moto
e scende al lago per la valle il fumo
se per qualcuno è dolore:
per uccidere l’orco che ci sbrana!
per esser buoni qualche volta appena!
per ridiscender domani
Fuor della bruma, per campi e fossi
mantello e cappuccio per l’umile terra
mantello e cappuccio per l’umile terra
Come per vento chini fronte e ciglio
per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli :
Per l’aria sorgiva dell’alba
Per un volger saliente lungo d’onda
per luoghi e genti accomodato sono.
così dalla riva per l’acque in spiraglio
per la remota quiete dei campi;
e per te spazia il consenso che nacque
per te con fresco volo io vi rimando
di vivere, per te non ho vergogna,
per te io mi perdono.
Dio, per l’aria si rode
per gl’ineffabili fulgori
per l’aria incatenano anelli zebrati;
per golfi abissi sterpeti;
per gl’ineffabili fulgori
tu, per la tenebra nuda
Ma per noi, fredda amazzone implacata,
per noi, che sentiamo insolubil mistero
per grumi di zolle e colture
per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi,
per cuori rudi e boschi e salvi pascoli
ansiosi a richiamar per ogni valle;
497
FL 070 036
FL 071 033
FL 071 051
FL 071 074
FL 071 077
FL 072 002
FL 072 007
CA 002 029
CA 002 069
CA 002 079
CA 005 001
CA 005 011
CA 005 015
CA 005 023
CA 005 030
CA 005 053
CA 005 055
CA 005 073
CA 005 082
CA 006 011
CA 007 033
CA 008 020
per cave rovine d’abissi
se d’intorno per noia
che dato non avrei per mille cialde,
per aguzzar lontano,
per respirar profondo,
Son l’aratro per solcare:
Son la sponda per il mare:
per vivace concime
per chi ha in sé grande spazio,
per le tèrree nostre notti.
Sacchi a terra per gli occhi,
se per sentirsi in due
non è per questo, non per questo!
per dove scorre il pianto:
per scassinarti il giorno.
per dare peso al volo,
per sollevarsi dal suolo.
infilzi per te stesso il tricolore,
getti come per abbraccio.
per rivelarci il sol che attende
e per sé nemmeno un sorso.
con tutti i cuori, per tutti i giorni;
perché
FL 002 036
FL 025 004
FL 025 006
FL 043 033
FL 043 037
FL 045 057
FL 047 043
FL 050 077
FL 050 079
FL 050 081
FL 050 083
FL 054 021
FL 071 030
CA 001 001
CA 005 027
perché sì duro t’incrosti
Perché il soffrire è sicuro
perché la voglia palese e gioconda
Perché sta il giorno come una deserta
Perché va ciecamente il male e il bene
perché costringi ad amarti?
ognun l’attizza perché non si spenga,
Perché l’insidia
perché la colpa
perché l’angoscia
perché la morte
Perché si figurò l’anima miti
Anima, hai gioia; perché?
Non ardito perché ardente
perché si teme il getto del sangue.
498
Perde
FL 001 006
Perde, chi scruta,
perdesti
FL 046 005 perdesti oggi l’ineffabile
perdette
FL 026 004 dell’ultimo balen che il sol perdette;
perdo
FL 025 039
svarïar perdo il senso
perdona
FL 005 008 (quando tutto ama e perdona)
FL 012 022 ma a noi perdona i soffici fastidi;
perdoni
FL 009 013 quanto misero mal vita perdoni,
perdono
FL 063 054 per te io mi perdono.
CA 009 019 verrà quasi perdono
499
perduta
FL 047 031
cade l’ora perduta;
perduto
FL 052 027
in un guardar perduto,
perenne
FL
FL
FL
FL
008
010
047
063
015 perenne fontana che pare
002 in un perenne tumultuar balordo
041 con perenne implacabil vicenda
034 sul perenne guardare.
perla
FL 026 010
in una blanda opacità di perla
perle
FL 033 012
si sgrana in perle,
perman
FL 016 005
e come a noi perman l’intelligenza
permane
CA 004 003 e la distesa è sua, che permane;
CA 004 006 mentre un richiamo a distesa permane.
500
Però
FL 008 030 Però, se il minuto non trova
FL 035 017 però (madre alla figlia perversa,
perpetua
FL 005 043
si perpetua, e le sue croci
persa
FL 043 047 in ansietà raccolte ove si è persa
perse
FL 026 006 sul vago ordir delle pendici perse,
CA 004 014 e già perse nel flutto;
persi
FL 044 006 persi nei solchi fuori
FL 045 001 Con me in persi indicibili moti
perso
FL 039 024
FL 040 004
FL 050 037
FL 050 125
CA 001 007
Ciascun dica ove è perso,
tentavo perso nella fantasia:
sono un pilota che ha perso la via,
perso in divino fremito il pensiero.
quanto l’una e l’altra ha perso:
501
persona
FL
FL
FL
FL
FL
FL
007
010
040
047
054
054
003
012
010
051
017
031
nel vero effusa la persona sembra
esser persona la saggezza or vieta.
ogni persona, che per tenerezza
in amoroso modo la persona
e la persona né ritta né china
nel camminare io reggo la persona
persuasa
CA 002 011
l’anima persuasa,
pertugia
FL 011 024 verso l’amore pertugia l’esteso,
pertugio
FL 058 002 guarda il cielo in pertugio lunare:
FL 071 026 e non uscì dal pertugio
perversa
FL 035 017 però (madre alla figlia perversa,
perverso
FL 029 018
FL 062 010
ma nel giorno, perverso è ciascuno:
il rimanente gli è vano o perverso:
502
pesanti
FL 036 007
la schiavitù croia dei carri pesanti;
pesce
FL 010 026 come fiòcina a pesce in acqua accesa;
pesi
FL 011 003
e tonfi. Gravido ora pesi
peso
FL 008 039
FL 009 012
FL 037 012
FL 047 066
CA 005 053
con àlito morto il lor peso:
con lacci che non han peso né solco;
sotto il buon peso si mosse oscillando.
Non so più recar il tuo peso,
per dare peso al volo,
péste
FL 036 002 tra polvere e péste, al meriggio,
FL 036 013 Erra, tra polvere e péste,
petto
FL 015 010
FL 033 021
FL 037 008
FL 038 011
FL 040 002
CA 003 009
che il petto gonfia di fresco vigore
a doman, chiuso il petto negli incroci,
al petto lo nascose mansueto;
balzò tante volte al mio petto
nel petto e un abbandono fra i ginocchi,
se nel petto è melodia
503
piacer
FL 006 022 al piacer che non so,
FL 038 010 sembrava il piacer del tuo viso:
piacere
FL 017 037
FL 017 057
FL 029 015
FL 049 018
FL 069 038
FL 070 008
CA 005 047
e al suo piede ferveale un piacere
languì alla terra il piacere,
del suo piacere; e inconscio ricrea
nell’orgia senza piacere
che non si vendon né recan piacere,
in frégola di piacere acerbo;
sfugge a suo piacere.
piaceri
FL 005 019
e stanco infogna giù piaceri e sonni.
piacque
FL 063 040
e sull’arduo cammino che mi piacque
piaghe
FL 068 010 fra piaghe e gonfiori
pian
FL 015 003
e il nevicato pian con tenerezza
504
pianeta
FL 068 009
il nostro pianeta, riverso
piange
FL 050 074
e c’è chi piange i morti
piani
FL 017 017 al gran seno dei piani,
FL 068 017 fuggono i piani e s’impiombano,
FL 070 045 da piani colline giogaie catene
piano
FL 002 002 pace su neve vaporando il piano
FL 022 010 nicchie vapora piano
CA 002 015 la campagna che va dal piano al monte
pianta
FL 031 011 pianta nel succhio divelta, tizzo
FL 062 018 pianta dispersa mentre inseni fonda,
piante
FL 033 011
FL 051 005
FL 071 011
CA 002 034
fra le incantate piante oscilla; l’ora
corrono intrisi filari di piante,
e piante e creature
delle piante natali;
505
pianto
FL 040 007
FL 043 014
FL 043 028
FL 052 006
FL 052 031
CA 003 008
CA 005 023
d’una voglia di pianto; ma negli occhi
vanire, e lungi in pianto gli anni miei
e l’atto m’abbandona fino al pianto!
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
di guarir l’intimo pianto,
per dove scorre il pianto:
pianure
FL 070 002 delle schiave pianure,
piazze
FL 005 012
ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case
piccolo
FL 025 057
ma nell’urto del piccolo piede
piè
FL 033 006 Con piè di nubi poggia il cielo in vetta
FL 042 007 quando ci sfiora col suo molle piè!
piede
FL 017 037 e al suo piede ferveale un piacere
FL 025 057 ma nell’urto del piccolo piede
FL 036 027 e fuggir dal fiato e dal piede
506
FL 045 068 col piede ai guazzi attento,
FL 054 035 gli amanti al piede dei misterïosi
FL 070 062 dal piede inestricabil di catene,
piega
FL 070 039
il vello di neve che scivola e piega
piegare
FL 050 029
a te chiamo e vorrei piegare il capo
piena
FL 063 031
sulla mia forza piena
pieno
FL 013 008 un nulla è riso pieno,
FL 033 001 Come al respiro pieno del lago
FL 061 022 un prorompere pieno;
pietà
FL 050 073 E pietà intorno addita:
pietra
FL 021 011 mentre l’anima giace pietra al fondo
FL 070 034 con dure bocche in morsi di pietra,
507
pietraie
FL 070 022 nei poggi calvi sotto le pietraie,
pietre
FL 005 032 se per i fiori davi pietre e fumo
FL 069 007 e le pietre dei corsi
CA 007 025 ammucchia pietre e rabbia;
pietruzze
FL 045 040 pietruzze divise sul fondo
pigro
FL 006 014 la verità lontano in pigro scorno;
FL 070 009 dal pigro disnodar con sforzi grulli
pilota
FL 050 037
sono un pilota che ha perso la via,
pilotai
FL 021 020 della turba pilotai;
pingue
FL 039 059
è nell’offerta la messe più pingue,
508
pioggia
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
014
043
045
045
050
050
056
061
069
069
001
046
002
046
005
097
011
023
001
022
O pioggia dei cieli distrutti
le cose, mentre autunno pioggia versa
è la pioggia che fila giù bieca,
e tu, pioggia che fili giù bieca!
La pioggia si sparpaglia
salda la pioggia l’estasi notturna
come pioggia feconda,
pioggia nel sole l’affanno diviene,
O pioggia feroce che lavi ai selciati
o pioggia di scuri e di frecce
piomba
FL 003 005 piomba il turbine e scorrazza
piombo
FL 032 007 fallendo io piombo giù, e una distanza
piovuto
FL 052 001 Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra
FL 052 026 verso l’autunno, che nel ciel piovuto
piscio
FL 010 019 (cagna che ha piscio per ogni cantone!)
più
509
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
002
002
005
013
013
016
017
018
019
022
024
025
025
025
026
027
030
034
035
035
039
039
040
040
043
043
044
045
047
047
047
050
051
054
060
061
063
063
063
064
069
070
071
022
034
057
039
006
013
003
005
012
003
001
006
020
047
051
015
016
009
028
013
018
057
059
011
014
023
035
010
071
014
066
067
092
022
024
036
016
038
081
083
008
030
020
002
e appena tocca più in là rifuggivi;
e più concreto quanto più divino.
rimandando i consensi più in là!
più veemente vela al vento fugge,
che cresce, se più dà!
non più s’inventan gli uomini, ma sono.
delle imagini vere la più bella
che al sommo traboccando più vibrava;
del male è il bene più forte.
e liscio e più vicino
Non è più su di un palmo
Ma donne a veder sole più mi accora,
e più lontano dove più mi struggo!
siate più vivi della mia carne sciocca;
mi cresce a dispetto più bella!
per non destar chi dorme, più leggera
che dove è la violenza dei più forti;
ma più io non ti vedo, stella mia.
che s’indugian più scaltre
che dà salvezza donde più s’uccide;
che più s’avventa se la vede bella
più vasto ritorna
è nell’offerta la messe più pingue,
dagli altri vivi più non mi distinsi;
un cuor che non aveva più dolcezza.
contro la jettatura; e più si strema
e se il cuore mi esulta, a me più certa
non domandare più;
ciò che più m’assomiglia,
Or non più la viltà del mistero
Non so più recar il tuo peso,
non voglio viverti più,
ch’ove men ti ristori sei più vero
va sempre più in là:
quasi più in là rimandava gl’inviti?
a far più dolce dopo tocca il suono.
mentre più fosca discende, le nubi
la vita e più la doni e più n’accresci:
nell’amore e nell’atto più s’intende,
le sue gioie più certe.
meno ti canto, amor, e più sei tutto;
dove natura è più forte,
invocan dal più fier dei loro monti
il tuo incanto più non vola:
510
FL 071 047
FL 071 068
FL 071 070
CA 002 008
CA 002 076
CA 004 019
CA 004 023
CA 005 059
CA 005 067
CA 006 003
CA 007 021
CA 009 012
quando più duro al tuo ozio era il tempo!
Questo universo è più saldo
questa lusinga più vera
la terra non tua più l’avevi.
dove più va smarrita
a chi più corre sul tonfo,
mare, più mar se profondo,
lascia più sole le labbra.
tutto è un non fare più in tempo.
vetta che al cielo più riesce
non più sola con la morte.
più che un deserto
piumato
FL 060 015
e con giro piumato si muovon le membra;
piume
FL 030 005 e mentre passa con veli e con piume,
FL 069 008 gemme sembrano e piume,
placa
FL 035 028 nel silenzio si placa: io respiro
FL 047 017 e placa intorno la natura e il vero
plachi
FL 039 027 Il dolor plachi come la stanchezza
placida
FL 021 057
con strette di mano la placida vita,
511
placido
FL 033 004 nel tepore sano del placido flutto,
FL 060 010 il placido risveglio:
plaghe
FL 043 040 plaghe del cielo a una spiga di menta?
plagio
CA 005 008
l’uomo un plagio,
plastica
FL 043 018 il sangue nella plastica sua danza;
FL 047 052 e plastica su vibri dove aspetta
plausi
FL 021 060 nei plausi fraterni
plebaglia
FL 068 039
e sciocche, le genti della gran plebaglia
plenilunio
FL 026 012
e il plenilunio in luce sembra berla.
512
poc
FL 071 076
anche poc’aria basta
poca
FL 022 004 l’anima in ombra di poca aria serra.
CA 002 073 se ne risparmi poca, anche meschina,
pochi
FL 025 045
e non voglio che voi, o pochi saggi
poco
FL 030 003
FL 035 026
FL 057 005
CA 002 012
a poco a poco una nube leggera
e a poco a poco nell’ombra si bagna
mani un poco, e la morte
parlando il poco di chi intende e dice;
poesia
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
039
040
043
049
049
049
049
071
019
008
031
001
006
011
031
046
vien qua tu, poesia maledetta,
fu sguardo, e nella mente poesia.
in un sol punto? A che tu, poesia,
O poesia, nel lucido verso
o poesia, nel livido verso
o poesia nel verso inviolabile
o poesia di sterco e di fiori,
o poesia ch’io ti possedetti
513
poetare
FL 071 001 Allegrezza, a poetare
poeti
FL 063 070 poeti voi soli,
poggi
FL 044 002 ai poggi senza stelle
FL 070 022 nei poggi calvi sotto le pietraie,
poggia
FL 033 006 Con piè di nubi poggia il cielo in vetta
CA 008 008 ma se poggia a un punto solo
poi
FL 006 013
FL 023 014
FL 035 024
FL 037 015
FL 038 014
FL 042 029
FL 061 015
FL 068 030
CA 001 008
CA 005 032
per invilire poi, fuggendo il lezzo,
Poi tranquillo ognun posa,
Poi, come tuon dai tetti si disperde
poi, sotto il gravar morto dello strazio
distratta. Poi lenti a deriva
e il pensiero del poi.
Poi – come all’afa d’estate,
poi, annusa le case,
poi ne rendo a chi ha cercato.
ma poi è paglia che brucia
polenta
CA 002 059 già inneggiava alla polenta;
514
CA 002 068
il sol della polenta
pollame
CA 002 039 scandalizzando fughe nel pollame
polline
CA 009 008 un polline di suono –
pòllini
FL 026 018
sembra che in fiammei pòllini s’incieli,
polmon
FL 071 075
al nostro polmon sano
polmoni
FL 060 013
ai polmoni il respiro
polpa
FL 025 050 e matura la polpa sull’anima secca
polsi
FL 002 030 e melodiavi i bàttiti dei polsi,
FL 063 042 tu nella tregua m’accalori i polsi
515
polso
FL 056 004
e del sangue di tutti è il mio polso.
polvere
FL
FL
FL
FL
035
036
036
070
040 un sonno covi di polvere e sete.
002 tra polvere e péste, al meriggio,
013 Erra, tra polvere e péste,
005 tra ruote polvere melma carboni,
popolare
FL 017 047
e popolare la reggia
popolo
FL 068 044
la conoscenza del popolo eterno
popolosi
FL 040 003
mentre in cammin i popolosi imbocchi
porge
FL
FL
FL
FL
008
008
009
021
011 mi porge dov’io rimango.
029 mi porge dov’io rimango.
006 al desiderio il cielo azzurro porge;
017 il riposo ora porge e l’omaggio.
516
porgo
FL 061 025
e porgo la mano con fede
pori
FL 064 002
linfa segreta, nei profondi pori
poroso
FL 062 001
Lo spazio poroso e assetato
portare
FL 005 009
il silenzio sospeso portare;
portato
FL 045 053
avranno portato la croce.
porte
FL 017 033 d’intorno, aperte le magiche porte,
porto
FL 043 005 par nell’oscuro fetore di un porto,
posa
517
FL 023 014
Poi tranquillo ognun posa,
possa
FL 047 064 o ch’io possa schiodarmi di qui
possedetti
FL 071 046 o poesia ch’io ti possedetti
possente
FL 006 025 Oh per l’umano divenir possente
FL 066 007 sul verde fiorito possente
poterti
FL 012 032 da non poterti sapere!
potessi
FL 047 055 volger potessi nella mia fatica,
FL 050 086 brandir potessi nel mio pugno forte
FL 060 024 s’esser tale potessi
potrò
FL 050 046 doman come potrò?
518
prati
FL 053 004
e baleni di prati:
prato
FL 025 010 nel vento del mio prato;
precipite
FL 052 023
al precipite strappo dei treni
preciso
FL 025 026
e preciso al suo luogo spietato
preda
FL 021 019 preda tutto dei casi, nel viaggio
FL 065 004 e acquista l’inutile preda
FL 070 044 l’inarrivabile preda:
preferita
FL 068 007 della sua traccia preferita, va.
FL 068 049 della sua traccia preferita, va.
pregar
FL 043 015 pregar la giovinezza, e l’avversaria
519
preghiera
CA 002 007
esaudendo come una preghiera
prementi
FL 006 003 prementi ore senza uscita,
premi
FL 063 076 dall’infeconda nuvolaglia premi
premio
FL 045 022
ma questo il premio, o guardar
prepara
FL 066 022
e l’appetito prepara.
preparan
FL 055 023
che nel lavoro preparan le voglie:
prepari
FL 008 008
presagi
s’io dorma, prepari, affatichi,
520
FL 045 004 presagi l’aria notturna distende
presagio
FL 025 015 al presagio lucente dell’ebbrezza,
FL 050 053 Viltà forse o presagio
presente
FL 001 007
FL 025 027
FL 027 010
FL 047 035
CA 005 061
CA 005 071
l’irrevocabil presente;
con paura e dolore il presente s’incastra.
del presente s’incita e la gazzetta
oh saldo amor del presente
ma la voce non è presente;
e fa del presente una tomba.
presenza
FL 049 032
terror della vita, presenza di Dio,
presumer
FL 071 024 bello presumer tanto,
pretesto
CA 005 018 l’atto è un pretesto.
prima
FL 008 035
le copie del mondo, che prima
521
FL 042 019 non sua che prima amò,
FL 072 014 nel fermar la prima corda:
primavera
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
021
021
021
021
021
021
021
049
055
055
064
018
001
007
016
024
030
051
072
002
007
017
004
dove son primavera i pensier miei
E’ primavera,questo accasciamento
Forse altrove sei bella, o primavera:
questo hai ghermito; e primavera in festa
non certo i vostri, o primavera sciocca,
se, primavera, il mio cuor generoso
Ma primavera, tu strozzi e spunti
tronfi bastardi della primavera,
che l’ansietà di primavera esalta
Che val, primavera, con spire
che val, primavera, con avida
ti svelerà nel fior la primavera
PRIMI
FL 000 000 DO AI PRIMI
priva
FL 039 046 anche l’immensa natura si priva;
CA 008 003 lasciata a sé giace priva,
privilegio
FL 071 053 o privilegio tremendo,
procede
FL 026 011
l’ombra procede con liscio fermento:
522
CA 007 003 procede fresco e lento
procedo
FL 015 012 a passi schietti io procedo sano,
FL 024 004 dietro mi volgo: lento indi procedo,
Proci
FL 005 023 fra Penelope e i Proci,
prodiga
FL 045 051
e invano la prodiga forza
prodigar
FL 001 022
FL 002 024
suggere il sole e prodigar il frutto;
e prodigar volevi
prodigarmi
FL 061 003
e mi feconda sì che a prodigarmi
prodigaste
FL 050 059
prodigio
il sangue prodigaste anche di noi
523
FL 028 019 mi rivelano il prodigio?
CA 002 036 all’imminente prodigio:
prodigiosa
FL 039 047 ma prodigiosa è la tragica pena
FL 071 061 la prodigiosa sorte
prodigioso
FL 005 028 del prodigioso essere
profetar
FL 059 006
e profetar dal mondo
profezia
FL 069 013 fra un terror di profezia
profonda
FL 007 012 dell’universo una vita profonda.
FL 050 110 o animazion profonda,
FL 056 010 Come vena profonda alle radici,
profondi
FL 064 002
linfa segreta, nei profondi pori
524
profondo
FL 021 035
FL 023 002
FL 059 003
FL 070 041
FL 071 077
CA 004 023
CA 005 036
CA 007 009
un abisso profondo per gettarmi?
dal buio rombo profondo
chieder dall’urto profondo
a sbarrar rupi con strazio profondo
per respirar profondo,
mare, più mar se profondo,
la stitichezza è in profondo.
Nel profondo trae umore
profuma
FL 035 007
è fior che beve l’aria e la profuma,
promessa
FL 045 018 Altra fu la promessa,
FL 050 084 se vivere è promessa?
promesse
FL 071 063
aprì le sue promesse,
promettesti
FL 025 008 Non così promettesti, fanciullezza!
promiscuità
FL 010 028 promiscuità gaudente,
525
prona
FL 054 030 questo o quello. Con la pupilla prona,
proni
FL 050 001 Quassù fra proni tetti
FL 050 096 (Quassù, fra proni tetti,
prono
FL 009 010
e il canto lungo di un prono bifolco,
pronti
FL 050 107 umanamente pronti
propiziare
FL 005 029
e propiziare le cose?
proprio
FL 071 003 goda in sé del proprio canto
CA 007 032 nel mister del proprio corso –
prore
FL 072 009
altri spinga le prore,
526
prorompente
FL 063 061
e il prorompente divenir non stringe
prorompere
FL 061 022 un prorompere pieno;
prosegue
FL 029 017
La faccenda così prosegue a vivere
protesa
FL 026 014 il creato, protesa in su la bocca;
protese
FL 052 017
e li versa in fatiche protese
protesi
FL 017 035 protesi i fiorenti balconi
FL 070 040 nei ghiacci protesi sui lividi artigli
proteso
FL 003 006
provar
sul vento proteso a cavallo
527
FL 039 021
a provar la bontà:
prove
FL 012 012 le prove conosciute e la natura
FL 063 039 se nelle prove oscure m’incoraggi
FL 069 027 mentre l’eterno in martirio di prove
provvida
FL 021 058
con strette di ordigni la provvida forza;
pugna
FL 002 026 scatenate cavalle dalla pugna
FL 027 008 e pugna dentro alla civile lotta;
pugnar
FL 015 017
a pugnar nella sorte:
pugno
FL 050 086 brandir potessi nel mio pugno forte
pulcini
CA 002 041 in scia di pulcini
528
pulisce
CA 007 006 e si pulisce;
pullula
FL 012 041 per il corso che pullula luci;
Pulsa
FL 026 013 Pulsa l’eterno anelito e s’invera
FL 047 021 pulsa lontan la vaporiera, all’erta
pungolo
FL 005 013 per l’imminente pungolo
punto
FL 043 031 in un sol punto? A che tu, poesia,
FL 071 017 e il guizzo d’ogni punto;
CA 008 008 ma se poggia a un punto solo
puntuta
FL 021 028
se quasi scheggia puntuta
può
FL 005 026 chi può giungere in te?
FL 005 027 Chi può la voce ascoltare
FL 047 047 e può morire,
529
FL 067 029
a chi viver non può senza raggio;
puoi
FL 005 002 l’aerato seren tu puoi ondare
FL 045 056 quand’esser nostra non puoi
CA 005 040 Sì, puoi rizzare alte mura
pupilla
FL
FL
FL
FL
FL
FL
012
030
037
042
042
054
044 un’ardente pupilla ha lasciato.
004 le chiude sorridendo la pupilla;
014 e vaneggiò la mia pupilla ingombra;
022 la pupilla s’inebria e male scorge
037 e la pupilla storco sino al bianco
030 questo o quello. Con la pupilla prona,
pupille
FL 008 026 sbarra nel viso pupille
FL 036 038 radiose pupille dai muri alle soglie
FL 070 033 con róse pupille d’eclissi e d’assenzio,
pur
FL 001 019 pur vorrei maturar da radice
pura
FL 035 002 quasi in corrente acqua pura e immonda,
FL 067 025 oh, pura baldanza eretta con forza,
530
pure
FL 018 009
Sopra gli uomini, in vere leggi pure,
purezza
FL 045 052 l’austera purezza radiosa
FL 069 028 ci sembra spontanea purezza del vero,
CA 008 019 fascia in sua purezza
purgando
FL 039 043 purgando nel sangue amarezze riposte;
puri
FL 009 016 mentre vorrebbe far puri i dì suoi.
FL 020 004 ma per salire puri ancora al mondo.
puro
FL 002 048 papà, tronco puro severo,
qua
FL 039 019 vien qua tu, poesia maledetta,
qual
FL 047 058 con qual gioia mutandoti vorrei
FL 071 031 A qual fonte bevesti,
531
qualche
FL 043 025 Fui certo un tempo qualche eroe degno
FL 050 095 per esser buoni qualche volta appena!
qualcosa
FL 015 016
FL 017 031
FL 047 002
FL 047 063
CA 000 000
e qualcosa m’incita
qualcosa ch’era tanto:
qualcosa si tramuta, e già molesto
esser qualcosa di adatto,
EO a qualcosa che so.
qualcuno
FL 050 068
se per qualcuno è dolore:
quale
FL 025 019 che mi fa quale non sono
FL 071 032 a quale sole splendesti,
CA 000 000 NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una
Qualunque
CA 005 013 Qualunque cosa tu dica o faccia
quand
FL 003 008 ma quand’urta una città
FL 025 009 Quand’ero appena scàlpito o riposo
FL 045 056 quand’esser nostra non puoi
532
quando
FL 001 011
FL 002 007
FL 002 041
FL 005 008
FL 007 001
FL 008 042
FL 012 037
FL 013 007
FL 013 009
FL 013 011
FL 023 013
FL 024 013
FL 025 011
FL 025 013
FL 034 011
FL 040 012
FL 041 001
FL 041 021
FL 042 007
FL 042 017
FL 043 045
FL 045 019
FL 050 031
FL 054 012
FL 056 008
FL 056 013
FL 060 025
FL 060 026
FL 060 039
FL 063 045
FL 064 010
FL 069 006
FL 069 026
FL 071 047
CA 002 072
CA 005 006
CA 009 018
E quando per cingerti io balzo
come alla mamma, quando è sola, il bimbo.
quando è la vita, l’immane tuo sogno?
(quando tutto ama e perdona)
Divina l’ora quando per le membra
l’idea che quando ritorna
libero invan quando sarà rimorso!
Quando si nutre il cuore
quando s’accende il cuore
quando s’eleva il cuore
quando fra lor si vendono bugie.
intento l’occhio che par dica – quando? –
quando sorbivo il vivere gustoso,
quando l’aroma dei sogni alitava
quando – uccelli dei nidi cittadini –
ma quando alfin discesi alla scaltrezza
Quando il ciel sbiancò il mattino
Quando il ciel folgorò il giorno
quando ci sfiora col suo molle piè!
quando il martirio si snerva:
e par la vita quando si fan rade
quando accorrenti
come fanciullo io t’invocava quando
quando voi m’appariste, e liscie e tonde
e vil mi sembra quando con tormento
e torvo asseto quando la rinuncia
quando l’ora è nemica,
quando vivere è fatica
quando a specchio dell’acqua
e il ritornar dove mi tolsi, quando
quando tu vai distrutto.
Quando è sole, il pattume
quando vita si sdraia alle cose,
quando più duro al tuo ozio era il tempo!
e quando il cuore è sazio,
e quando manca è una zuffa.
quando meno l’avverto:
533
quanta
FL 009 014 quanta bontà ci volle a crear noi,
FL 050 094 quanta eroica pena
quanti
FL 010 033 Ma di quanti non visto s’avvelena
FL 010 036 e quanti son che, stretti al suo congegno,
quanto
FL 002 034
FL 009 013
FL 012 030
FL 050 076
FL 054 027
FL 067 017
FL 067 020
FL 071 007
FL 071 008
CA 001 007
CA 009 020
e più concreto quanto più divino.
quanto misero mal vita perdoni,
Quanto fu bello che nascessi nostra
Quanto fosco imprecar, quanto tormento!
quanto men si scopriva. O strano giorno
quanto il virar d’una rondine
quanto un chinare di pàlpebre
quanto la voce ch’io sento
quanto la luce ch’io vedo:
quanto l’una e l’altra ha perso:
di quanto fa morire,
quasi
FL 004 013
FL 015 014
FL 021 028
FL 023 012
FL 026 009
FL 033 005
FL 035 002
FL 045 007
FL 054 024
FL 058 003
FL 060 038
FL 063 001
FL 066 013
FL 067 013
CA 005 019
e quasi sento un caldo àlito umano
paonazza, quasi asta brandissi
se quasi scheggia puntuta
quasi di bimbi un parlottìo raccolto
Ma, quasi fiume che rigiri lento,
quasi bimbo che a mamma dorma in seno.
quasi in corrente acqua pura e immonda,
quasi eterno coperchio sopra un’urna.
quasi più in là rimandava gl’inviti?
quasi è di belva alla vista del pasto
quasi gorgo di rio che scivoli,
Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie,
quasi doccia ancor livida, sguscia
in gocce quasi di acre mosto,
Quasi specchiante cristallo
534
CA 009 019 verrà quasi perdono
Quassù
FL
FL
FL
FL
009
009
050
050
009
015
001
096
Quassù quassù, fra il suonar dei campani
quassù quassù non è chi non l’intoni
Quassù fra proni tetti
(Quassù, fra proni tetti,
quattro
FL 055 010 Fra quattro mura di libri e d’ombre,
CA 009 010 fra quattro mura
Quel
FL 051 017 Quel che vicino mi sta,
FL 051 021 quel che da lungi m’invita,
FL 071 048 Quel che, fanciullo ostinato e coperto,
quella
CA 000 000 NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella
quello
FL 054 030 questo o quello. Con la pupilla prona,
FL 059 005 quello che tu non sai
quest
FL 071 082 quest’impeto fecondo,
questa
FL 032 004 che fecondata questa età mi torni;
FL 039 002 questa voce che mia
535
FL
FL
FL
FL
FL
039
039
071
071
071
008
012
070
081
084
questa voce è pazzia:
questa voce è ironia:
questa lusinga più vera
questa angoscia gioita,
questa vita che è vita.
queste
FL 060 037 In queste sponde l’anima fluisce
CA 000 000 NO Queste liriche appartengono a una condizione
questo
FL 005 047
FL 005 053
FL 021 001
FL 021 016
FL 035 015
FL 045 022
FL 054 030
FL 071 068
FL 071 083
CA 005 015
questo è cieco destin che si trastulla?
questo è per nulla?
E’ primavera,questo accasciamento
questo hai ghermito; e primavera in festa
– Questo sai, pensier mio; e a meditarlo
ma questo il premio, o guardar
questo o quello. Con la pupilla prona,
Questo universo è più saldo
questo veggente oblio:
non è per questo, non per questo!
Qui
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
002
002
002
005
005
014
021
021
023
025
026
039
039
039
030
042
044
064
010
012
028
008
033
006
021
005
009
013
022
Qui nasce, qui muore il mio canto:
Eppur qui si cimenta
qui, fremente bontà,
qui si combatte e muore:
ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede
ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case
la vita, che qui di respiro in respiro
non qui, dove uno sdraia
qui dove tutto m’offende
Qui, nella tana è curva
Or, come il sangue qui in me,
e qui le vigne foggiano ricami
ma qui c’è un cuore e vorrebbe
ma qui c’è amore e vorrebbe
ma qui c’è aiuto e vorrebbe
536
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
047
047
047
055
056
058
062
071
019
030
064
013
001
005
007
043
mentre il borgo è qui vivo
io sbatto qui, e nel guardarti invano
o ch’io possa schiodarmi di qui
qui s’infosca e si spezza,
E qui, senza riparo né scampo,
scintilla il flutto ora là ora qui
ma qui ognuno nel chiasso
natura è qui trambusto?
quieta
FL 050 098 dell’intensa ampiezza quieta,
quiete
FL
FL
FL
FL
010
025
063
068
027 e forse in quiete oppiata ti deliba,
053 quiete di riso tranquillo,
021 per la remota quiete dei campi;
031 la quiete gretta ne insidia,
quïete
FL 014 023 in sublime quïete,
FL 067 030 e in lor quïete soddisfatta lascia
quotidiana
FL 022 007 la quotidiana e breve
FL 028 011 e risentir la quotidiana sorte
quotidiano
FL 063 036 del sangue quotidiano;
rabbia
FL 043 048 la rabbia; e nel silenzio nulla accade.
FL 068 019 con rabbia di fischi e di bava
537
CA 007 025
ammucchia pietre e rabbia;
rabbie
FL 044 005
Cos’è la vita con sue rabbie a voi
raccoglie
CA 007 018 Ogni goccia in sé raccoglie
raccolgo
CA 001 005 Ma raccolgo e in cuore serbo
raccolta
FL 061 020 nell’anima raccolta
raccolte
FL 043 047 in ansietà raccolte ove si è persa
raccolto
FL 023 012 quasi di bimbi un parlottìo raccolto
rade
FL 043 045
e par la vita quando si fan rade
radice
FL 001 019 pur vorrei maturar da radice
FL 064 006 esausta allor la radice.
CA 002 030 ritorna alla radice.
538
radici
FL 056 010
Come vena profonda alle radici,
radiosa
FL 045 052 l’austera purezza radiosa
radiose
FL 036 038 radiose pupille dai muri alle soglie
ragazzi
FL 036 015 dei ragazzi di scuola,
FL 036 043 dei ragazzi di scuola,
Raggia
FL 061 005
Raggia natura intorno
raggio
FL 067 029
a chi viver non può senza raggio;
raggiunse
FL 026 003
ancor non raggiunse, sitibonde
raggiunte
FL 015 018
raggiunti
le mete non raggiunte dalla vita,
539
FL 050 057
e, raggiunti, lontano ti senti?
raggiunto
FL 016 014 e in te, raggiunto il tempo, lo trascende.
FL 019 002 l’ilarità dell’àttimo raggiunto,
ragia
FL 066 011
l’umore notturno e la ragia.
ragion
FL 042 015 Ma tu, ragion maledetta, comprendi
FL 042 034 Tanto, o ragion, sei saggia:
ragionare
FL 040 013 del ragionare altrui, dentro mi strinsi
ragionarono
FL 017 051
ma ragionarono il mondo:
ragione
FL 010 018 chi fiuta la ragione
FL 014 017 Ma tu, ragione, avanzi:
FL 032 014 Cristo ha ragione e Machiavelli vince.
ragnatela
FL 065 003 o ragnatela inerte,
ragno
540
FL 065 007
il ragno creator che ti tessé,
rami
FL
FL
FL
FL
FL
002
036
036
063
063
049
009
037
012
079
fratelli, miei rami e mio nido,
l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi,
l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami,
al volo adorante dei rami
dai tronchi ai rami ascende;
rampogna
FL 047 065
e senza rampogna sdraiato godere.
ràntoli
FL 011 005
ma nei ràntoli gonfi
rapace
FL 035 010 spregia rapace negando l’idea,
FL 039 015 mentre rapace artiglia
rapida
CA 005 029
e una rapida lama
rapimento
FL 002 012 il cuor beatamente è un rapimento
FL 014 021 ma voi, rapimento e saggezza
rapito
FL 068 008 Al saettar del suo rapito sguardo,
541
rarefà
FL 066 002
che rarefà di zanzare,
rarefatto
FL 026 021
cammino in nimbo, e rarefatto inclino
rari
FL 036 006
l’ignava sloia dei rari passanti,
raro
FL 042 021
La mano annaspa e raro s’accompagna,
raso
FL 037 003
toccò nel vespro di raso il sentiero
rattieni
FL 011 016
e irrigidito rattieni
rauca
FL 058 004
la rauca furia del mare;
ravvolto
FL 047 075 ai dossi ravvolto è un mantello
FL 051 018 ravvolto in sé non m’incita:
razza
FL 010 003 di vita senza razza;
542
razzante
FL 066 001 Dalla razzante pendice
realtà
FL 002 021 la realtà segreta,
FL 025 037 o realtà, essere in te vorrei:
reca
FL 039 028
che reca sonno a riprodur la veglia,
rècalo
FL 001 033 ma tu che ascolti, rècalo
recan
FL 069 038 che non si vendon né recan piacere,
recar
FL 047 066 Non so più recar il tuo peso,
recisa
CA 002 027
Erba recisa che sempre rinasce,
reclina
FL 047 080
recline
sotto un’inerzia reclina:
543
FL 052 024 grida impennata o recline
redentrice
FL 069 023
tu sei redentrice adorata
redime
CA 005 057 non redime la cosa sofferta;
refrigerio
CA 007 027
che se sporge in refrigerio
regge
CA 008 012
se erige il capo, se regge il corpo;
reggia
FL 017 047 e popolare la reggia
FL 060 007 librata la nitida reggia.
reggo
FL 054 031 nel camminare io reggo la persona
regioni
FL 021 048 Oh, se fuggendo trovassi regioni
remo
FL 071 056
Come remo alla scalmo aderisce,
544
remota
FL 063 021 per la remota quiete dei campi;
rende
FL 021 006
FL 056 014
e suono fesso rende?
chiuso mi rende dove aperto fui.
rendo
CA 001 008 poi ne rendo a chi ha cercato.
reni
FL 021 009 passi d’argilla e per le reni vuoto
repentino
FL 061 012
Ma repentino, dalla spaziante
resistenza
CA 005 083 Ma se opponi resistenza
resisto
CA 009 015 verrà, se resisto
respinta
FL 014 016
respira
mentre s’incava respinta l’ebbrezza.
545
FL
FL
FL
FL
001
018
034
070
028 l’aria di chi respira
001 Respira il lago un pàlpito sopito
023 e ne respira le voglie
065 da sola respira il tremendo suo bene.
respirando
FL 004 002
che respirando discioglie un beato
respirar
FL 059 017 e il respirar l’ignoto
FL 071 077 per respirar profondo,
respirato
FL 031 014
àlito non respirato,
respiro
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
014
014
033
035
036
049
060
067
007
028
001
028
008
015
013
010
nell’ora c’ha trattenuto il respiro:
la vita, che qui di respiro in respiro
Come al respiro pieno del lago
nel silenzio si placa: io respiro
tòrcon gli alberi a respiro
senza respiro, nel varco
ai polmoni il respiro
un traudir di respiro
FL 021 018
Eppur, la fede e il responso tentai;
responso
resta
FL 063 032 breve conquista vi resta:
546
restasse
FL 054 032
che, se restasse, giù cadrebbe esangue;
restio
CA 002 062 dicevi a me restio:
ribeve
FL 062 002 da cieli e da terre ribeve
ricade
FL 006 008
FL 066 016
FL 068 015
CA 004 017
si lancia e ricade,
spennecchia e trabocca e ricade
si svincola il mare e ricade,
ch’estenuatamente ricade,
ricadendo
FL 035 035 vil ricadendo nella mia fatica,
ricami
FL 026 005
e qui le vigne foggiano ricami
ricchezza
FL 063 060 l’infinita ricchezza e la dona,
riccioli
FL 055 006
riceve
e dà i riccioli al vento.
547
FL 033 014 la terra cullata riceve.
FL 062 004 e dissipa come riceve
richiama
FL 041 011
e richiama
richiamar
FL 070 024
ansiosi a richiamar per ogni valle;
richiami
FL 036 036 gli alberi ondeggian con verdi richiami
FL 039 026 consensi abbia e richiami.
FL 057 002 l’uccelletto ai richiami
richiamo
CA 004 006
mentre un richiamo a distesa permane.
ricomincerà
FL 024 026
tutto, domani, ricomincerà.
riconduce
FL 061 018
e riconduce il risveglio al sereno –
riconoscere
FL 033 018 riconoscere dove fu natura!
ricordo
548
FL 015 006 Nel silenzio, il ricordo è come gorgo
FL 054 006 ma il pensiero da sé batte un ricordo
FL 063 024 al commosso ricordo del lavoro.
ricrea
FL 008 002 che vita distrugge e ricrea,
FL 029 015 del suo piacere; e inconscio ricrea
ricrear
FL 071 080 di ricrear nel mondo
ricurvo
CA 004 030 ricurvo di stelle,
ride
FL 071 044
Fra le catene libertà mi ride
rider
FL 055 022
e un rider sento d’uomini e di donne
ridesta
FL 042 035 ma sotto si ridesta e giù trabocca
ridestarsi
FL 034 010 fulmineo ridestarsi,
549
ridevi
FL 021 039
e ridevi nei tuoi rutti sozza.
ridipingo
FL 004 012 per l’iridata brezza ridipingo;
ridiscender
FL 050 106 per ridiscender domani
rientra
FL 052 001 Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra
riesce
CA 006 003 vetta che al cielo più riesce
rifiuti
FL 008 034 rifiuti e bava aduna, –
FL 069 018 o si rimescola agli altri rifiuti,
rifiuto
FL 071 064
riflessi
e dove parve ascetico rifiuto
550
FL 043 006 alla lanterna che snoda riflessi,
FL 054 033 s’imperla ai viali intanto nei riflessi
FL 060 041 dei salici, in riflessi di pendìo.
riflesso
FL 021 002 nell’ebete riflesso
FL 021 054 accasci e in ebete riflesso smungi;
rifuggivi
FL 002 022
e appena tocca più in là rifuggivi;
rigiri
FL 026 009
Ma, quasi fiume che rigiri lento,
rigirìo
FL 006 012
e rigirìo sul luogo come cane,
rigoglio
FL 005 046 d’inesausto rigoglio,
rigurgitano
FL 067 014 rigurgitano dagli sbocchi
551
rilevi
CA 005 074
se non rilevi umanamente il giorno
rilievo
FL 060 033
in rilievo e colore, e n’è ghirlanda
rilucendo
FL 035 027
tremando e rilucendo tutto il verde,
riman
FL 012 016
che riman sogno
rimanda
CA 005 016
E così tutto rimanda
rimandando
FL 002 057 rimandando i consensi più in là!
rimandava
FL 054 024 quasi più in là rimandava gl’inviti?
rimando
552
FL 024 010 giuocan l’attesa a rimando:
FL 063 047 per te con fresco volo io vi rimando
rimane
FL 068 023
ma l’inedia rimane
rimanente
FL 062 010
il rimanente gli è vano o perverso:
rimanga
FL 010 039
S’avvien che forma in noi rimanga al corpo
rimango
FL 008 011
FL 008 029
mi porge dov’io rimango.
mi porge dov’io rimango.
rimasi
FL 037 013 Io sol rimasi nell’avido spazio,
rimasta
FL 060 035 rimasta in abbandono
rimbalzo
553
FL 042 010 fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia
rimescola
FL 069 018 o si rimescola agli altri rifiuti,
rimorsi
FL 069 011 di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi;
rimorso
FL
FL
FL
FL
FL
006
012
021
047
059
011 e fatica e rimorso e vano intendere:
037 libero invan quando sarà rimorso!
021 e con rimorso mi largivo e breve
025 a me il terror della vita e il rimorso.
018 ti sfolgora nell’estasi il rimorso .
rimpianto
FL 052 011 nel rimpianto finisce
rinasce
CA 002 027
Erba recisa che sempre rinasce,
rinascer
FL 056 012 rinascer tento negli altri felici:
554
rinata
FL 049 033 o morta e rinata
rincasando
CA 002 056
andavo rincasando
rincasar
FL 034 024 fra il rincasar tumultuoso
rinchiuso
FL 001 029
mentre rinchiuso in sua fatica va.
rinnegato
FL 069 024 del rinnegato bene;
rinnova
FL
FL
FL
FL
029
052
055
066
014 rinnova le estasi libere
007 Ma strappa e rinnova il suo panno,
002 con vena sottile rinnova
017 e rinnova il suo stelo.
rinnovellante
FL 002 020
tu che fosti sentor rinnovellante
555
rinnovello
FL 063 050
la fida imagin vostra rinnovello;
rinserra
FL 052 004
FL 052 029
cappuccio e mantello l’autunno rinserra,
cappuccio e mantello rinserra,
Rintrona
FL 045 074
Rintrona in me: Come verrà domani?
rintronata
FL 032 001
Mentre scalpello in rintronata usanza
rinuncia
FL 056 013
e torvo asseto quando la rinuncia
rinunciar
FL 070 001 Dal grosso e scaltro rinunciar superbo
rio
FL 060 038 quasi gorgo di rio che scivoli,
556
riparo
FL 056 001
E qui, senza riparo né scampo,
ripensando
FL 012 018
E mi vergogno ripensando a lei
ripenso
FL 031 008 e le bellezze ripenso che sole
ripiego
FL 021 027
se ogni ora parve un ripiego di fretta,
ripiglio
FL 032 013 ripiglio i colpi, gemo sotto il basto:
riposa
FL 022 006 l’infinito riposa:
FL 028 010 dove natura riposa tranquilla,
riposo
FL
FL
FL
FL
FL
004
012
021
025
033
017 sin che s’effonde magico riposo
008 alla mamma vicina io mi riposo:
017 il riposo ora porge e l’omaggio.
009 Quand’ero appena scàlpito o riposo
007 ai monti forti in un riposo lene,
557
FL 043 012
senza aver nulla compiuto, il riposo.
riposte
FL 039 043 purgando nel sangue amarezze riposte;
riprodur
FL 039 028
che reca sonno a riprodur la veglia,
risalto
CA 008 013 nell’aria tersa è in risalto
risbaldiscono
FL 036 033 risbaldiscono i passanti,
risentir
FL 028 011
e risentir la quotidiana sorte
risentirci
FL 033 015 Oh risentirci come creatura
riser
FL 017 052
e riser tutto il dì per non sapere,
558
riserve
CA 005 089
sulle riserve caduche,
risma
FL 021 073
civil risma di eroi:
riso
FL 013 008 un nulla è riso pieno,
FL 025 053 quiete di riso tranquillo,
FL 033 009 con riso di speranza.
risolvesse
CA 005 050
e risolvesse il tempo
risonando
CA 003 006 se tacendo o risonando
risonanti
FL 034 021
con risonanti movenze,
risorge
CA 002 074 essa risorge in tuorlo di gallina.
CA 002 075 Risorge la tua cara vita
559
risorgi
FL 039 066 oh voce risorgi dal cuore di ognuno:
risparmi
CA 002 073
se ne risparmi poca, anche meschina,
risplendendo
CA 003 012 risplendendo si trasfonde
risponde
FL 047 082 risponde; e lo spazio rovina.
CA 003 010 che domanda e che risponde,
risposte
FL 025 033 chiedan risposte senza tregua,
FL 039 040 che sa fioche risposte:
ristori
FL 050 092
ch’ove men ti ristori sei più vero
ristoro
FL 063 020 dei mesi io mi ristoro
560
CA 009 023 verrà come ristoro
risucchia
FL 066 010
incidendo e gonfiando risucchia
risuona
FL 039 053
che verso una meta risuona,
risuonar
FL 005 054 O risuonar delle valli
risveglio
FL
FL
FL
FL
025
060
061
068
030 sembra il risveglio un terribile agguato
010 il placido risveglio:
018 e riconduce il risveglio al sereno –
034 e batte a risveglio monete
ritegno
FL 042 028
l’uso fra mezzo e il ritegno
ritma
FL 049 026
ritmo
che ritma il cammino,
561
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
002
006
016
022
028
051
024
031
031
010
012
022
012
nel suo ritmo l’umano destino,
ma il ritmo dentro chiudevi
tra morte e morte vil ritmo fuggente,
ma il ritmo snuda l’amor che discende
forme: e gioisce del suo ritmo umano.
sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito
e s’amplia nel ritmo un gran senso;
rito
FL 054 001
E tu, notte che dai parvenza al rito
ritorna
FL 008 040
FL 008 042
FL 015 007
FL 039 057
FL 045 036
FL 066 020
CA 002 030
CA 004 004
s’ingorga il minuto e ritorna
l’idea che quando ritorna
che mentre in fiume corre si ritorna;
più vasto ritorna
del mondo e ritorna ad un tratto
la gente ritorna agli arnesi;
ritorna alla radice.
ritorna l’onda, ma non torna il mare;
ritornan
FL 020 003 ritornan l’acque e i sentimenti al fondo,
ritornar
FL 063 045
ritornelli
e il ritornar dove mi tolsi, quando
562
FL 059 002 non forse udisti in gravi ritornelli
FL 059 014 che i gravi ritornelli
ritorni
FL 028 024 tra mete e ritorni
CA 004 020 candori forbendo, scrosci ai ritorni;
ritorno
FL 006 015 e ritorno, uguale ritorno
FL 063 017 dell’immortal ritorno,
ritrassi
FL 042 008 Io mi ritrassi, allor che nell’amore
ritrosa
FL 071 034 ogni forma è ritrosa
ritrosia
FL 071 050
con amor di casta ritrosia
ritroso
FL 038 002 nell’occhio ritroso la grande
FL 052 002 in uno sguardo ritroso di luce;
563
ritrova
FL 010 031 e la fatica benigna ritrova
FL 016 004 in sua voce ritrova e in sua movenza;
ritrovare
FL 039 001 Venga chi non ha gioia a ritrovare
ritrovava
FL 054 018 non ritrovava il consueto aspetto:
ritrovi
FL 050 040
e di ciascuna cosa il ben ritrovi
ritrovo
CA 005 004
La casa è un ritrovo
ritta
FL 037 009 ritta la gerla fragrante di fieno,
FL 054 017 e la persona né ritta né china
riva
FL 020 001 Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami,
FL 062 011 così dalla riva per l’acque in spiraglio
564
rive
FL 059 012 dell’anima alle rive ?
FL 060 005 distesamente le rive,
rivela
FL 002 006
e l’universo ingenuo si rivela
rivelano
FL 028 019
mi rivelano il prodigio?
rivelar
FL 016 011 dall’universo a rivelar la meta:
rivelarci
CA 006 011 per rivelarci il sol che attende
riversa
FL 051 003
che si riversa convulsa.
riverso
FL 067 008
FL 068 009
e un fortor di carname riverso,
il nostro pianeta, riverso
565
riviera
FL 047 009 brùlica ai monti e la riviera bagna.
riviere
CA 004 026
tra fissità di riviere
rivivi
FL 002 059 nel giogo del tempo; e rivivi
rivivo
FL 071 060
e, sino al fondo, rivivo chi elesse
rìvoli
FL 069 019 o va stordito ai rìvoli di spurghi
rizzando
FL 037 001 Il vedovo, rizzando il torso nero,
rizzare
CA 005 040 Sì, puoi rizzare alte mura
robusta
566
FL 050 047
Come la pace robusta operare
roccia
CA 004 032 e mar contro roccia,
rode
FL 066 023 Dio, per l’aria si rode
rodi
FL 048 006 rodi in fretta il tuo grigio dolore
FL 069 016 rodi chi visse di baratto e scoria:
rogne
FL 069 005
e ai morti viventi, le rogne!
ROMANO
CA 000 000 DO ROMANO GUARNIERI
Romba
FL 008 012
rombante
Romba, splende, s’inspira il contrasto
567
FL 017 062 della città rombante. Si lasciarono,
rombar
FL 059 016
in un vuoto rombar di sepoltura,
rombo
FL 023 002 dal buio rombo profondo
ronchi
FL 070 014 per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi,
rondine
FL 067 017 quanto il virar d’una rondine
ronzano
FL 026 008 ronzano eguali con virtù diverse.
ronzante
FL 062 005 nell’eco ronzante dal basso
roridi
FL 061 024
e libero io sorgo con roridi sguardi
568
rosato
FL 004 003 vortice fresco di gemme, e rosato
róse
FL 070 033
con róse pupille d’eclissi e d’assenzio,
roseo
FL 037 010 roseo e biondo lo calò baciando,
rosse
FL 008 027 rosse di un cuore spezzato;
rosso
FL 042 041
tutto un impeto rosso
rotaie
FL 011 018
su ruote vicine e rotaie
rotolarono
FL 017 050
Ma rotolarono sillabe,
569
rotolo
FL 056 018
mentre rotolo dentro.
rotte
FL 029 006
e chi si leva, le carni n’ha rotte,
rotto
FL 035 038 per l’urto rotto del cavallo stanco
rovescia
FL 029 003 rovescia la scialba
rovina
FL 014 032 uscirà dalla nostra rovina.
FL 047 082 risponde; e lo spazio rovina.
rovinando
FL 039 030
che rovinando crea l’indomani,
rovine
FL 070 036 per cave rovine d’abissi
rozza
570
FL 023 008 la digiuna forma rozza
FL 062 020 anonima rozza che il carro trascini,
rubi
FL 015 004 par che non visto gli rubi
rude
FL 011 002 ecco per te la merce rude d’urti
FL 027 002 rude le membra e in giubba affumicata,
rudi
FL 070 021 per cuori rudi e boschi e salvi pascoli
rugghiasse
FL 021 043
mentre la gola rugghiasse a sterminio
ruggiti
FL 021 052 ruggiti e artigli con mediocre inerzia,
rughe
FL 069 004
rullare
scarnifichi ad essi le rughe
571
FL 011 010 all’aspro rullare d’acciaio
rullo
FL 039 052 Udite il rullo a distesa
rumina
FL 005 017 rumina l’ozio, aduna i suoi cocci
ruminando
CA 002 028 se dove ruminando è mucca e latte
ruote
FL 011 018 su ruote vicine e rotaie
FL 070 005 tra ruote polvere melma carboni,
rupe
FL 062 017 rupe sommersa nel clivo dei monti,
rupi
FL 070 041
ruscello
a sbarrar rupi con strazio profondo
572
FL
FL
FL
FL
FL
002
007
039
042
047
004
006
036
001
056
ruscello è il tempo eguale
che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno
ruscello all’acqua altrui.
Voce, il ruscello delle tue campane
se come per ruscello all’acqua è moto
rutti
FL 021 039
e ridevi nei tuoi rutti sozza.
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
s’inombra come un’occhiaia,
Glauca s’impiuma la terra al mattino
sin che s’effonde magico riposo
che lusinga e s’indraca
s’amplian faccende in conosciute voci,
s’io dorma, prepari, affatichi,
Romba, splende, s’inspira il contrasto
l’idea s’annida agli svolti
il suo solco e s’ingorga,
s’ingorga il minuto e ritorna
Ma di quanti non visto s’avvelena
S’avvien che forma in noi rimanga al corpo
che sugli alberi fondi s’ingorga
quando s’accende il cuore
quando s’eleva il cuore
non più s’inventan gli uomini, ma sono.
mentre s’incava respinta l’ebbrezza.
e s’incendiavan i colori secchi;
S’annidò il cielo corto,
s’aprì la voragine
ogni cosa s’intende
e nel guardar chi s’accompagna, intorno
con paura e dolore il presente s’incastra.
Pulsa l’eterno anelito e s’invera
sembra che in fiammei pòllini s’incieli,
del presente s’incita e la gazzetta
è di me parte l’uom che s’apparecchia
arcanamente s’agita il mio volo,
s
003
004
004
005
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008
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573
FL 028 005
FL 034 006
FL 034 028
FL 035 013
FL 035 018
FL 036 019
FL 036 039
FL 036 041
FL 036 045
FL 039 005
FL 042 021
FL 042 022
FL 042 026
FL 042 033
FL 043 002
FL 043 042
FL 045 012
FL 045 035
FL 047 011
FL 047 046
FL 050 012
FL 051 007
FL 051 012
FL 054 010
FL 054 033
FL 055 005
FL 055 013
FL 055 025
FL 058 008
FL 058 010
FL 060 024
FL 063 016
FL 063 064
FL 063 073
FL 063 081
FL 066 008
FL 067 011
FL 068 016
FL 068 017
FL 068 018
FL 069 011
FL 071 057
CA 004 002
CA 004 005
s’acquietan nel torpore le creature.
geme o s’invischia, e vana
che s’indugian più scaltre
che dà salvezza donde più s’uccide;
che più s’avventa se la vede bella
vittima che s’immola
s’aprono al fiotto vitale
che stilla e s’assapora
del mio nume che s’immola
ognun, s’entri a cantare,
La mano annaspa e raro s’accompagna,
la pupilla s’inebria e male scorge
è paura che amor freddo s’inganni
ma dove toglie amor forse s’invera –.
vien dolorando ciò che non s’esprime:
e la notte s’adagia in un languore,
s’intesse in un vaporare di fiati
volere che s’amplia a misura
s’apre il tempo futuro alla mente
e la mia gente s’incita
e vastamente tutta s’abbandona.
s’orientano borghi e tuguri,
e s’amplia nel ritmo un gran senso;
di voi che, s’altro miro, vedo ancora.
s’imperla ai viali intanto nei riflessi
tutto s’apre a guardare,
qui s’infosca e si spezza,
il mio volto s’alza a chiedere
s’infrange e si crea
s’invera e trapassa così.
s’esser tale potessi
s’adunano le larve
ma soffre e s’avviluppa
l’immensa concretezza s’innatura
nell’amore e nell’atto più s’intende,
s’eccita incandescente,
che s’empie e nel fischio si allenta:
freccian le vette e s’incidono,
fuggono i piani e s’impiombano,
ma l’ombra serpeggia e s’incava
di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi;
come suon nell’udito s’invera,
e ciascun flutto è nostro, che s’infrange,
e flutto verso flutto in lui s’infrange,
574
CA 008 009
mentre va s’impernia,
sa
FL 035 022
FL 038 006
FL 039 040
FL 060 009
CA 004 007
e tutto sa di coito! –
che sa giovinezza fiorire,
che sa fioche risposte:
tutto sa di fragranza
E il mare non sa delle gocce,
sabbia
CA 007 024
moltiplica la sabbia,
Sacchi
CA 005 001
Sacchi a terra per gli occhi,
sacra
FL 005 034 Umana industria sacra,
sacri
FL 050 060
e balenò in sacri àttimi vasti
sacrificio
FL 012 021 alla sua gioia il sacrificio appena,
FL 036 020 al sacrificio muto.
FL 036 046 al sacrificio muto.
575
saetta
FL 025 036
Come saetta ch’aria in luce stringe,
saettar
FL 068 008 Al saettar del suo rapito sguardo,
saettassero
FL 021 041 mi saettassero fuor della bocca
saette
FL 061 017
mèditano saette e luce,
sagace
FL 013 004
sagace ingenuità,
saggezza
FL 010 012 esser persona la saggezza or vieta.
FL 014 021 ma voi, rapimento e saggezza
FL 046 006 saggezza: lode a satana!
saggi
FL 025 045
e non voglio che voi, o pochi saggi
576
saggia
FL 042 034
Tanto, o ragion, sei saggia:
sai
FL 035 015 – Questo sai, pensier mio; e a meditarlo
FL 043 032 se dentro animi il mondo e fuor non sai?
FL 059 005 quello che tu non sai
salda
FL 050 097
salda la pioggia l’estasi notturna
saldamente
FL 006 028
che saldamente nel tessuto è storia
saldezza
FL 045 033
speranza che pare saldezza
saldo
FL 047 035 oh saldo amor del presente
FL 061 001 Giovinezza mi fa leggiadro e saldo
FL 071 068 Questo universo è più saldo
sale
577
FL 005 018 nel simular delle sale,
FL 023 003 alle pendici in ninnananna sale
salendo
FL 017 038
che voluttuoso salendo con gioia
salici
FL 060 041 dei salici, in riflessi di pendìo.
salïente
FL 033 016 viva nel mondo salïente in noi
saliente
FL 060 028
Per un volger saliente lungo d’onda
salire
FL 020 004
ma per salire puri ancora al mondo.
saliva
FL 067 012 e in saliva d’ebbrezza spenta,
salto
CA 004 018 ebbrezza del salto
578
salutarvi
FL 054 015 A salutarvi, fanciulla, movea
saluti
FL 033 022
l’ironico sorriso dei saluti!
Salve
FL 028 020
Salve, o ver di tutti i giorni!
salvezza
FL 035 013 che dà salvezza donde più s’uccide;
salvi
FL 070 021 per cuori rudi e boschi e salvi pascoli
sana
FL 010 043 Dove la sana limpida dolcezza
sangue
FL 002 051 o nostro buon sangue soave
FL 004 008 il sangue lieto suscita e gorgheggi;
FL 007 002 lene va il sangue,e vivere è malia:
579
FL 008 005
FL 010 040
FL 011 028
FL 012 019
FL 025 021
FL 039 043
FL 043 018
FL 045 017
FL 047 038
FL 050 059
FL 056 004
FL 063 036
FL 063 069
CA 005 027
nel fiato e nel sangue un’idea
mentre lo tesse e muta il sangue nuovo,
paga col sangue, sola, la sua fede.
che nel donare il sangue fu serena;
Or, come il sangue qui in me,
purgando nel sangue amarezze riposte;
il sangue nella plastica sua danza;
accendono il sangue.
e la virtù sconfitta imbava il sangue,
il sangue prodigaste anche di noi
e del sangue di tutti è il mio polso.
del sangue quotidiano;
nel sangue del vostro destino:
perché si teme il getto del sangue.
sano
FL 015 012 a passi schietti io procedo sano,
FL 033 004 nel tepore sano del placido flutto,
FL 071 075 al nostro polmon sano
santità
FL 032 010
la santità del mondo nel contrasto
sapendo
CA 002 051
e non sapendo ero certo
sapere
FL 012 032 da non poterti sapere!
FL 017 052 e riser tutto il dì per non sapere,
580
sapienti
FL 063 071
sapienti voi soli,
sarà
FL 001 035 e non ti sarà oscuro.
FL 010 041 dove sarà nel tramutar crudele
FL 012 037 libero invan quando sarà rimorso!
saranno
FL 015 019
FL 045 050
tocche saranno dall’arcana morte.
saranno angoscia e vergogna;
sasso
CA 002 058 verso la fiamma che dal sasso
satana
FL 046 006
saggezza: lode a satana!
sazio
FL 029 012 sul nostro patire, e lascivo non sazio
CA 002 072 e quando il cuore è sazio,
sbadigli
FL 068 032
e improvvisa con voci e sbadigli
581
sbadiglia
FL 024 023 da fanale a fanale sbadiglia
sbarra
FL 008 026 sbarra nel viso pupille
FL 012 027 sbarra a difesa il suo amore;
sbarrar
FL 070 041
a sbarrar rupi con strazio profondo
sbarrin
FL 025 032 sbarrin minacce senza scampo
sbatto
FL 047 030
io sbatto qui, e nel guardarti invano
sbiancò
FL 041 001 Quando il ciel sbiancò il mattino
sbirbónano
FL 036 022
sbirbónano i cavallanti,
582
Sbirciano
FL 036 021 Sbirciano i passanti,
sbocchi
FL 067 014 rigurgitano dagli sbocchi
sbocciare
CA 009 016
a sbocciare non visto,
sbottando
FL 008 021
e, sbottando, paura mi fa.
sbrana
FL 050 087 per uccidere l’orco che ci sbrana!
sbriciolan
FL 029 009
si sbriciolan sciocchi.
scabri
FL 029 008 nel cozzo de’ scabri doveri
scaglia
583
FL 003 004
con suono che scoppia e si scaglia –
scaglie
FL 070 053
l’ultime scaglie le avventa
scalmo
FL 071 056
Come remo alla scalmo aderisce,
scalpello
FL 032 001
Mentre scalpello in rintronata usanza
scàlpito
FL 025 009 Quand’ero appena scàlpito o riposo
scaltra
FL 010 020 e il meccanismo e la scaltra parola
scaltre
FL 034 028
che s’indugian più scaltre
scaltrezza
FL 040 012
ma quando alfin discesi alla scaltrezza
584
scaltrire
FL 014 018 onnipossente a scaltrire il destino,
scaltro
FL 070 001 Dal grosso e scaltro rinunciar superbo
scambi
FL 045 058 – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi
scampa
FL 029 021 non scampa nessuno.
scampo
FL 025 032 sbarrin minacce senza scampo
FL 047 073 e senza scampo io non muterò.
FL 056 001 E qui, senza riparo né scampo,
scandalizzando
CA 002 039 scandalizzando fughe nel pollame
scarabocchi
FL 054 016 parole il labbro tutte a scarabocchi
585
scardassò
FL 021 029
mi scardassò la vita;
scàrdina
FL 003 009
si scàrdina in ogni maglia,
scarnifica
FL 069 033 Oh, lava e scarnifica e spazza
scarnifichi
FL 069 004
scarnifichi ad essi le rughe
scassinarti
CA 005 030 per scassinarti il giorno.
scatenate
FL 002 026 scatenate cavalle dalla pugna
scatto
FL 052 019 sullo scatto del lavoro,
586
scaturiva
FL 017 032
e scaturiva l’invito bramoso
scavando
CA 006 004
scavando una voragine tremenda.
scavi
FL 021 065 tu scavi tediata la fossa.
FL 054 005 passeggier scavi d’intorno. Io non penso,
scellerati
FL 021 047 Dio e i scellerati buoni!
scelta
CA 000 000 EO Urge la scelta tremenda:
scende
FL 018 005
FL 050 008
FL 066 026
Per ogni seno l’ora intima scende
e scende al lago per la valle il fumo
se scende, ignoto tramonta
scendendo
FL 029 002
scendendo nell’alba
587
scese
FL 070 013 fra erte e scese vicine,
scheggia
FL 021 028
se quasi scheggia puntuta
scherno
FL 039 064 Oltre lo scherno e il divario
schianti
FL 045 011 fra strida schianti boati, e bigia
schianto
FL 005 033 per aroma, e schianto ai cuori?
schiara
FL 002 062
mentr’essa schiara le fatiche assorte.
schiava
FL 066 019
e schiava del tempo che giova
588
schiave
FL 070 002 delle schiave pianure,
schiavitù
FL 035 006 per l’ingombro cammin la schiavitù,
FL 036 007 la schiavitù croia dei carri pesanti;
schietta
FL 047 050 O forza bella che mi lanci schietta
FL 050 085 Oh se la sorte come schietta lama
schietti
FL 015 012 a passi schietti io procedo sano,
FL 063 068 inconsapevoli e schietti
schioccando
FL 028 002
il sol schioccando si spàmpana
schioccano
FL 036 034
schioccano i cavallanti
schiodarmi
FL 047 064 o ch’io possa schiodarmi di qui
589
schiomando
FL 070 038
intorno schiomando con brividi fissi
schiusa
FL 012 043 della notte, che appena laggiù schiusa
schiusi
FL 031 015 baci non schiusi,
schiva
FL 041 016
l’ombra schiva,
schivi
FL 002 063 Obliosi sogni schivi,
schizza
FL 049 009 che schizza veleno nell’occhio del cielo
schizzato
FL 021 067
scia
schizzato a vendetta
590
CA 002 041 in scia di pulcini
sciacqui
FL 014 003
livida sciacqui uguale,
sciagura
FL 039 017
la fame e la sciagura
sciagure
FL 018 011 allegrezze e sciagure:
scialba
FL 029 003 rovescia la scialba
sciama
FL 066 005
sciama nel vasto orizzonte,
sciami
FL 026 007 e i silenzi sonori come sciami
FL 030 007 nascono a sciami, nascono a ghirlande,
scie
591
FL 050 119 fosforescenze di scie,
Scienza
FL 034 001
FL 035 001
Scienza vince natura:
Scienza vince natura:
scintilla
FL
FL
FL
FL
FL
028
036
045
058
069
008 lo spazio zonzando scintilla
003 la fusa scintilla
038 arrisa scintilla del moto
005 scintilla il flutto ora là ora qui
010 scintilla il similoro
scintille
FL 017 040 di squamme e scintille
sciocca
FL 021 024 non certo i vostri, o primavera sciocca,
FL 025 047 siate più vivi della mia carne sciocca;
sciocche
FL 068 039
e sciocche, le genti della gran plebaglia
sciocchi
FL 029 009
si sbriciolan sciocchi.
592
scioglie
FL 031 005
e nuvole scioglie cercanti sopore.
sciogliere
CA 005 080
tentan sciogliere il tuo nodo
sciolgon
FL 050 121
sciolgon con pace e sgomento soavi
sciolta
FL 013 001 O sciolta alla montagna
FL 042 009 eri una cosa per me sciolta in me:
sciolto
FL 024 003 nel languor sciolto dell’estiva sera;
CA 005 051 ciò che si è sciolto in te.
Sciorinati
FL 006 001
Sciorinati giorni dispersi,
sciupava
FL 017 053
mentre ogni cuore sciupava
593
scivola
FL
FL
FL
FL
014
021
051
070
014 scivola il vortice umano,
010 scivola il senso e gonfia la ventraia,
001 Sibila scivola livido il treno
039 il vello di neve che scivola e piega
scivolato
FL 045 023
scivolato negli incontri
scivoli
FL 060 038 quasi gorgo di rio che scivoli,
scivolò
FL 017 060
scivolò la partenza,
scocca
FL 026 016 il vecchio campanile l’ora scocca.
FL 045 031 attesa che scocca
scogli
FL 009 001 Dentro il meriggio stanno alberi e scogli
FL 058 006 per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli :
scola
594
FL 047 078
la nebbia or scola e inquina,
scoli
FL 010 005
scoli ognuno nei molti,
scompare
FL 050 049
se tutto via scompare
scompigli
FL 070 037
e spasimi eretti in atroci scompigli,
sconfina
FL 002 003 sconfina melodioso;
FL 007 009 Onde sconfina l’àttimo irraggiato
sconfitta
FL 047 038
e la virtù sconfitta imbava il sangue,
sconfitto
FL 032 012
scontentezza
al tornar delle genti io son sconfitto;
595
FL 036 023 e dalla lor scontentezza
sconvolta
FL 061 019 dalla inerzia sconvolta, affiorar sento
scoppia
FL 003 004 con suono che scoppia e si scaglia –
FL 046 002 velocissimo, e scoppia
scopre
FL 007 011
e scopre il senso intenso in ciascun lato
scoprirà
FL 039 067
e ognuno, dove muore, scoprirà
scopriva
FL 054 027 quanto men si scopriva. O strano giorno
scopro
FL 035 033 d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio.
scordato
FL 031 012
scordato sotto la cappa
596
scorge
FL 042 022 la pupilla s’inebria e male scorge
CA 006 010 scorge cader la luce al nostro fondo
CA 008 010 e scorge intorno, vede d’intorno ;
scoria
FL 069 016 rodi chi visse di baratto e scoria:
FL 069 035 sgrumando la lugubre scoria
scorni
FL 032 006 per altri un varco e per me, tra gli scorni
scorno
FL 006 014
la verità lontano in pigro scorno;
scorrazza
FL 003 005 piomba il turbine e scorrazza
scorre
CA 005 023 per dove scorre il pianto:
scorsoio
597
CA 005 038
ma un nodo scorsoio
scorza
FL 070 064
con l’anima ardente in gelida scorza,
scotta
FL 005 038
ma come dal fermaglio della scotta
scovato
FL 068 012
come insetto scovato si torce:
scrina
FL 065 002 dell’aria, scrina l’inganno,
scrive
FL 049 021
sulla cagnara di chi legge e scrive
scrosci
CA 004 020
candori forbendo, scrosci ai ritorni;
scruta
FL 001 006 Perde, chi scruta,
FL 043 038 in un’idea che scruta e tormenta,
598
scuola
FL 036 015 dei ragazzi di scuola,
FL 036 043 dei ragazzi di scuola,
scuote
FL 068 033
scuote gli stanchi inquilini
scuoter
FL 021 032
in un scuoter di sonno che crolla
scuri
FL 069 022 o pioggia di scuri e di frecce
sdraia
FL 021 008 non qui, dove uno sdraia
FL 029 011 guizza di luce e si sdraia
FL 069 026 quando vita si sdraia alle cose,
sdraiato
FL 047 065
Se
e senza rampogna sdraiato godere.
599
FL
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006
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032
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037
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056
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082
084
085
002
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032
023
Se a me fusto è l’eterno,
Che fai, se non adopri,
se per i fiori davi pietre e fumo
Se l’uom tra bara e culla
Se van dall’universo eterne voci
Però, se il minuto non trova
e, se non diciam nulla,
che cresce, se più dà!
se vada in labil suono di favella,
Ma che giovò se l’aria mi fu tolta,
se ogni ora parve un ripiego di fretta,
se quasi scheggia puntuta
se, primavera, il mio cuor generoso
Oh, se avvelenati denti
Oh, se fuggendo trovassi regioni
e se al mio strano pensier paragono
se nel cuore le forme conosciute
o se tenace mino con baldanza
o se gioioso su dal covo afflitto
che più s’avventa se la vede bella
non mia se tardi osai.
o se la vide e l’anime intendendo
se dal tuo amore ci dilunghi e attrai
se dentro animi il mondo e fuor non sai?
e se il cuore mi esulta, a me più certa
se l’invocato lavoro vien meno
se come foglia in turbin si mulina
se come per ruscello all’acqua è moto
se non seppi far bello
se tutto via scompare
se natura si disfronda
che invochi gli oggetti se pensi
se per qualcuno è dolore:
se la ferocia ha modo
se vivere è fiducia,
se vivere è bellezza,
se vivere è conquista,
se vivere è promessa?
Oh se la sorte come schietta lama
immortale, se graviti sovrana
se dietro senta alcun che l’avvicina.
Ma tu, notte, ben vivi anche se langue
che, se restasse, giù cadrebbe esangue;
se n’è dato esser tale:
600
FL 061 027
FL 063 039
FL 063 052
FL 066 026
FL 066 028
FL 067 016
FL 067 019
FL 071 033
FL 071 042
FL 071 078
CA 002 028
CA 002 065
CA 002 073
CA 003 006
CA 003 009
CA 003 011
CA 004 011
CA 004 021
CA 004 023
CA 005 011
CA 005 024
CA 005 069
CA 005 072
CA 005 074
CA 005 083
CA 005 085
CA 006 001
CA 006 006
CA 007 027
CA 008 008
CA 008 012
CA 008 014
CA 009 015
e se il donar nell’atto si fa brezza
se nelle prove oscure m’incoraggi
e se la mente sogna
se scende, ignoto tramonta
se monta, vuoto svapora nel nulla.
Se tra le nubi del giorno,
se nel varco del tempo,
se d’intorno per noia
se fatica ti spreme e l’opaca
se turbini con Dio
se dove ruminando è mucca e latte
se non ci nutre Iddio. –
se ne risparmi poca, anche meschina,
se tacendo o risonando
se nel petto è melodia
se in pannocchie di armonia
che munge a una terra se stesso;
goccia oltre goccia a distesa, se cerca,
mare, più mar se profondo,
se per sentirsi in due
ma l’occhio inaridisce se guarda.
se va in basso è una bomba
Se tu non issi a bandiera il tuo cuore
se non rilevi umanamente il giorno
Ma se opponi resistenza
se non hai le mani buche
Se Dio cresce
se in noi le ascese cadon paurose,
che se sporge in refrigerio
ma se poggia a un punto solo
se erige il capo, se regge il corpo;
se leva il corpo, se eleva il capo;
verrà, se resisto
sé
FL
FL
FL
FL
FL
FL
010
025
047
050
051
052
015
002
049
104
018
001
chi, di sé ghiotto nell’anima lercia,
che dove spazia tutto in sé contiene,
che per tant’aria annaspa, ma sé stringe?
cinger di sé l’ignoto
ravvolto in sé non m’incita:
Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra
601
FL 054 006
FL 055 015
FL 063 029
FL 063 030
FL 071 003
CA 002 069
CA 007 018
CA 007 033
CA 008 003
ma il pensiero da sé batte un ricordo
che tranne sé
Vil trastullo di sé,
orrenda solitudine di sé,
goda in sé del proprio canto
per chi ha in sé grande spazio,
Ogni goccia in sé raccoglie
e per sé nemmeno un sorso.
lasciata a sé giace priva,
secca
FL 025 050 e matura la polpa sull’anima secca
secchi
FL 017 014
e s’incendiavan i colori secchi;
secoli
FL 035 003 dei secoli l’errore
SECOLO
FL 000 000 DO SECOLO VENTESIMO
seconda
FL 004 006 d’amor che mi seconda il passo lento
secondarlo
602
FL 001 004
a secondarlo par uso o ventura,
secondo
FL 039 006
l’intenderà secondo suo bisogno.
ségale
CA 002 031
Ma la ségale ambivo,
segno
FL 010 025 al segno divino dell’essere,
FL 043 027 furore accende il vagheggiar del segno,
segreta
FL 002 021
FL 010 011
FL 016 009
FL 036 044
FL 064 002
FL 071 038
CA 005 017
la realtà segreta,
o va segreta alla tua voga bella:
Virtù ti crea che non par segreta,
nell’ascesi segreta
linfa segreta, nei profondi pori
Come, segreta mia vena,
a una segreta domanda:
seguendo
CA 005 046
e seguendo il pendìo
seguito
FL 028 022
sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito
603
sei
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
010
021
028
042
047
047
049
049
049
049
050
050
064
069
017
038
007
022
034
036
039
024
025
027
029
055
092
008
023
Tu fosti e sei il desiderio mio
Ohimè, luce, ove sei?
Forse altrove sei bella, o primavera:
sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito
Tanto, o ragion, sei saggia:
nella vita che importa non sei niente;
nella vita che importa sei veleno.
tu sei cagnara e malizia e tristezza,
ma sei la fanfara
ma sei la letizia
ma sei la certezza
sei tu, fiero disagio
ch’ove men ti ristori sei più vero
meno ti canto, amor, e più sei tutto;
tu sei redentrice adorata
selciati
FL 069 001 O pioggia feroce che lavi ai selciati
selvaggi
FL 021 046
in artigli selvaggi a squarciare
selvaggia
FL 042 010 fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia
selvaggio
FL 067 028 Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia
604
sembra
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
004
007
025
026
026
056
060
069
005
004
003
030
012
018
008
014
028
che non sembra fluire,
sembra il ciel una guancia di bambino.
nel vero effusa la persona sembra
sembra il risveglio un terribile agguato
e il plenilunio in luce sembra berla.
sembra che in fiammei pòllini s’incieli,
e vil mi sembra quando con tormento
un balsamo sembra,
ci sembra spontanea purezza del vero,
sembrano
FL 010 037 sembrano volere ancora e sono morti!
FL 069 008 gemme sembrano e piume,
sembrava
FL 038 010 sembrava il piacer del tuo viso:
sembro
FL 035 037
e talor sembro un carrettier che al sole
semi
FL 072 003
semiaperto
altri cosparga i semi,
605
FL 047 005 del semiaperto mattino:
seminanti
FL 068 021
ai seminanti impazienti
semplice
CA 002 083
al semplice elemento,
sempre
FL 008 043 un fatto trascina; e per sempre.
FL 050 093 e sempre in là una certezza attendi,
FL 051 022 va sempre più in là:
CA 002 027 Erba recisa che sempre rinasce,
sen
FL 043 021 Al vizzo sen della parola trema
senno
FL 021 059
e in tuo buon senno mossa,
seno
FL 017 017 al gran seno dei piani,
FL 018 005 Per ogni seno l’ora intima scende
FL 033 005 quasi bimbo che a mamma dorma in seno.
606
sensi
FL 004 007
FL 019 006
FL 025 014
FL 035 011
CA 002 047
e nei fervidi sensi ondeggiamento
palpa nei sensi; e turgido di voglia,
dall’accesa corolla dei sensi
per infiniti sensi d’aiuto
i miei sensi, e zampilli i pensieri,
senso
FL 006 006
FL 007 011
FL 010 045
FL 012 024
FL 015 009
FL 017 024
FL 021 010
FL 021 055
FL 022 011
FL 025 039
FL 025 054
FL 026 019
FL 028 015
FL 029 019
FL 039 016
FL 041 017
FL 050 025
FL 050 100
FL 051 012
FL 054 008
FL 055 018
FL 060 034
FL 063 035
FL 063 037
FL 072 022
CA 006 008
senta
fra lo spirito e il senso;
e scopre il senso intenso in ciascun lato
senso l’anima infranta
in un senso di culla
In un senso di luce
nel senso delle voci
scivola il senso e gonfia la ventraia,
ben tu al fiuto del senso conduci
un senso sopra note
svarïar perdo il senso
paga blandizie del senso,
e va nel tenue senso un crepolio
del comun senso, o dotti avvolgimenti,
ma la sera, dal senso brutale,
nel cervello e nel senso
ero il senso che natura
l’ingenuità del senso.
delle cose nel senso).
e s’amplia nel ritmo un gran senso;
E’ un inganno di voi che giù nel senso
gioia invitare il mio senso
un senso di campana
Tu, divin senso palpitante e intriso
tu, divin senso che irraggi
odi il senso del tuo mondo:
al senso delle cose.
607
FL 054 020
se dietro senta alcun che l’avvicina.
senti
FL 005 030
FL 050 057
Come alla notte non senti
e, raggiunti, lontano ti senti?
sentiamo
FL 069 025 per noi, che sentiamo insolubil mistero
sentiero
FL 026 022 sinuoso al fosforico sentiero:
FL 037 003 toccò nel vespro di raso il sentiero
CA 002 078 di un solco che è sentiero
sentimenti
FL 020 003 ritornan l’acque e i sentimenti al fondo,
FL 050 064 oh nel cuor sentimenti
sentimento
FL
FL
FL
FL
FL
FL
007
012
021
043
063
072
sentir
005
013
023
043
013
016
Da fonti aperte nasce il sentimento
mi fan del sentimento un desiderio
in cima al sentimento i vani sogni:
in un fluir di pace e sentimento
l’indicibil fervor ha sentimento;
Il mio canto è un sentimento
608
FL 039 044
ma divino è sentir chi ci viva,
sentirlo
FL 025 043
e il sentirlo m’è duro, e non voglio
sentirsi
CA 005 011
se per sentirsi in due
sentivo
FL 071 049
sentivo a veder bimbe in leggiadria
sento
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
012
035
051
055
061
071
013
011
030
015
022
019
007
e quasi sento un caldo àlito umano
Viver la sento; e nel baleno aperto,
affiorar sento l’ignota bontà
Oh il variar della vita ch’io sento,
e un rider sento d’uomini e di donne
dalla inerzia sconvolta, affiorar sento
quanto la voce ch’io sento
sentor
FL 002 020 tu che fosti sentor rinnovellante
FL 050 118 in un sentor di carezza;
senz
609
FL 045 003 mentre senz’eco di color ignoti
FL 067 009 un guardare senz’occhi,
senza
FL 001 014
FL 002 027
FL 003 014
FL 006 003
FL 008 006
FL 008 007
FL 010 003
FL 021 025
FL 024 024
FL 025 003
FL 025 032
FL 025 033
FL 025 049
FL 031 009
FL 031 016
FL 032 003
FL 039 045
FL 043 012
FL 044 002
FL 045 041
FL 047 065
FL 047 073
FL 049 015
FL 049 018
FL 050 036
FL 054 028
FL 056 001
FL 056 002
FL 061 026
FL 067 005
FL 067 029
CA 002 010
CA 005 058
CA 007 023
o non ghermita fuggi, e senza grido
fumanti ansando, senza cavalieri;
e senza combattere ammazza.
prementi ore senza uscita,
mi strozza senza grida
consuma senza fiamma
di vita senza razza;
o lasciva città senza amore!
in una pausa senza fine.
e la natura che senza me crea.
sbarrin minacce senza scampo
chiedan risposte senza tregua,
chi senza speranza dolorasse,
vaniscon senza amore:
forte corpo senza amplesso.
senza fiducia vivo di speranza
che senza lo spirito nostro
senza aver nulla compiuto, il riposo.
ai poggi senza stelle
senza illusione d’uscir fuori;
e senza rampogna sdraiato godere.
e senza scampo io non muterò.
senza respiro, nel varco
nell’orgia senza piacere
sono un mercante senza mercanzia,
di chiuso ardore, giorno senza artiglio!
E qui, senza riparo né scampo,
senza inganno né fuga,
agli uomini senza aspettarli:
Dovunque è specchio senza
a chi viver non può senza raggio;
e tu guidavi senza farmi male
e la parola senza bacio
senza avere giovamento:
610
sepolti
FL 010 009
Tien gl’impeti sepolti,
sepolto
FL 063 007 un effluvio sepolto,
sepoltura
FL 059 016
in un vuoto rombar di sepoltura,
seppe
FL 038 008 dir ciò che non seppe a te dire?
FL 071 028 che nulla ancora seppe trarre
seppi
FL 050 043
se non seppi far bello
sequela
FL 008 037 per la sequela del tempo,
sera
FL
FL
FL
FL
FL
024
024
026
029
030
003
009
002
019
001
nel languor sciolto dell’estiva sera;
nel vuoto della sera
l’ambrata sera che intorno le vette
ma la sera, dal senso brutale,
Leggiadro vien nell’onda della sera
611
FL 031 019
FL 034 022
FL 050 042
CA 002 005
a casa, a spremer la sera!
fin che la sera il gran pàlpito accoglie
dàmmi che a sera il tornar non sia spento
dove in corona dall’alba alla sera
seral
FL 002 001 Nella seral turchina oscurità,
serba
FL 067 028 Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia
serbi
FL 043 029 A che ne serbi, o vitale malia,
serbo
CA 001 005 Ma raccolgo e in cuore serbo
seren
FL 005 002
l’aerato seren tu puoi ondare
serena
FL 012 019
serenatelle
che nel donare il sangue fu serena;
612
FL 044 004
tenui serenatelle!
serene
FL 043 039
e lo stesso mister delle serene
sereno
FL 013 010
FL 037 011
FL 061 018
FL 071 020
CA 002 022
un nulla è ciel sereno:
e per il monte, di contro al sereno,
e riconduce il risveglio al sereno –
come al sereno giorno
e ciascun boccio sereno
serico
FL 015 011
e un vel d’argento serico gli cuce,
serpeggia
FL 068 018
ma l’ombra serpeggia e s’incava
serpi
FL 070 012
tentan su dal letargo come serpi
serra
FL 022 004
l’anima in ombra di poca aria serra.
613
serran
FL 070 032
serran l’altezza veduta
sete
FL 035 040 un sonno covi di polvere e sete.
severa
FL 021 070 sulla mia impronta severa;
FL 071 062 che dove fu severa
severo
FL 002 048 papà, tronco puro severo,
sfa
FL 005 014 del travaglio si sfa;
sfasciume
FL 036 001 Nell’avvampato sfasciume,
FL 036 012 del losco sfasciume.
sferra
FL 028 023 dai passi che leva e che sferra
614
sferza
FL 052 008 ma sferza e spoltrisce l’affanno
CA 008 002 sotto la sferza, mercé la sferza;
CA 008 022 la sferza Iddio, la sferza è il tempo:
sfibra
FL 035 036
l’ottusa usanza zotica si sfibra;
sfingi
FL 039 038 dal libero vol delle sfingi celesti
sfinimento
FL 045 044
e nell’elsa sfinimento:
sfiora
FL 042 007 quando ci sfiora col suo molle piè!
sfiorarsi
FL 042 031
così sfiorarsi e partire,
sfiorita
FL 045 048
ma la carne sfiorita
615
sfogan
FL 070 004
sfogan nel moto isterico carponi
sfolgora
FL 059 018
ti sfolgora nell’estasi il rimorso .
sforma
FL 043 017
L’abito goffo e la stanchezza sforma
sforzava
FL 017 012
si sforzava ogni cosa violenta
sforzi
FL 070 009 dal pigro disnodar con sforzi grulli
sforzo
FL 005 031
la vanità del tuo sforzo,
sfugge
CA 005 047 sfugge a suo piacere.
sfuggirà
616
FL 021 068
a chi di morte sfuggirà la stretta:
sfuggo
FL 025 018
ch’ora inseguo vanamente e sfuggo,
sfumano
FL 050 117
evanescenze materne, e sfumano
sfumatura
FL 045 037
sfumatura del nulla;
sfumo
FL 025 041 Da te nascendo vano sfumo via,
sfuriava
FL 017 008
ma il sol maschio sfuriava
sgomento
FL
FL
FL
FL
025
045
050
050
034 mentre è sgomento l’ascoltare intorno
043 che sul filo ha lo sgomento
028 Non basto allo sgomento:
121 sciolgon con pace e sgomento soavi
617
Sgorga
FL 012 001
Sgorga lucendo un ventilato ardore
Sgorgo
FL 036 029
Sgorgo, inalveo, verso
sgrana
FL 033 012
si sgrana in perle,
sgrétola
FL 045 034
e a mano a mano si sgrétola;
sgretoli
FL 067 026
tu sgretoli giù morta:
sgrumando
FL 069 035
sgrumando la lugubre scoria
sguardi
FL 021 071
FL 061 024
sguardo
ma giù gli sguardi con terrore, voi
e libero io sorgo con roridi sguardi
618
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
023
024
040
047
051
052
062
068
011
019
017
008
004
011
002
009
008
uno sguardo che invita:
tendo lo sguardo e l’udito;
come nell’occhio lo sguardo:
fu sguardo, e nella mente poesia.
all’umido sguardo
Erra dai vetri lo sguardo,
in uno sguardo ritroso di luce;
e nel fil del suo sguardo ha l’universo;
Al saettar del suo rapito sguardo,
sguazza
FL 049 007 che sguazza fanghiglia d’autunno
sguinzaglia
FL 011 023
contro la noia sguinzaglia l’eterno,
sguscia
FL 066 013 quasi doccia ancor livida, sguscia
si
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
002
002
002
003
003
005
005
005
005
006
006
015
042
064
004
009
014
043
047
049
008
e l’universo ingenuo si rivela
mister si fa passïone
Eppur qui si cimenta
qui si combatte e muore:
con suono che scoppia e si scaglia –
si scàrdina in ogni maglia,
del travaglio si sfa;
si perpetua, e le sue croci
questo è cieco destin che si trastulla?
e dagli àtomi ai soli si marita
si lancia e ricade,
619
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
008
008
009
010
010
011
012
012
012
013
015
016
017
017
017
017
017
017
017
019
021
023
023
026
027
027
028
028
029
029
029
029
031
031
033
033
034
035
035
035
035
035
035
037
022
038
008
029
050
006
004
015
038
007
007
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062
008
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013
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001
017
003
012
016
004
021
024
026
028
036
012
Della mia carne si veste e si cela
nel mezzo si stipano e torna
l’estasi delle cose, e in me si accorge.
chi ferve di speranza e si corona
e fa divina l’ora che si vive?
si crolla fumida e viene
giù si dipana in ombra sulle vie,
ma facil si palesa il buon cammino
Ma invincibile si ostina
Quando si nutre il cuore
che mentre in fiume corre si ritorna;
armonïosa in te non si cancella
si sforzava ogni cosa violenta
e si palpavan i sonori tonfi
ebbra l’ora si stordiva;
ebbra l’ora si smarriva
e si fece uno spento bracere;
e si fece la spoglia di un morto:
della città rombante. Si lasciarono,
il mondo miserabile si spoglia.
d’una gora, e si contrae
quando fra lor si vendono bugie.
e in un guizzo anche il fuoco si spoglia:
Giù, nella conca del lago, si fonde
mondani, e non si specchia
l’opporsi, e si fa storia e natura;
il sol schioccando si spàmpana
dell’universo si fa vita e morte!
e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi,
e chi si leva, le carni n’ha rotte,
si sbriciolan sciocchi.
guizza di luce e si sdraia
Lungo di donna un canto si trasfonde
Dai clivi si versa si esala dispera
E nido si fa tutto
si sgrana in perle,
E via si lancia il giorno
e la virtù nell’atto si feconda;
– Stanca si affretta l’età sverginata,
Poi, come tuon dai tetti si disperde
e a poco a poco nell’ombra si bagna
nel silenzio si placa: io respiro
l’ottusa usanza zotica si sfibra;
sotto il buon peso si mosse oscillando.
620
FL
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008
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023
011
012
015
027
036
018
gli uomini inquieti si cercano avari
anche l’immensa natura si priva;
che si voglia.
quando il martirio si snerva:
così due cuori si lasciano:
ma sotto si ridesta e giù trabocca
ma floscio il tempo vil tutto si addita,
contro la jettatura; e più si strema
e par la vita quando si fan rade
in ansietà raccolte ove si è persa
e a mano a mano si sgrétola;
qualcosa si tramuta, e già molesto
la voce dei bimbi si lagna,
ognun l’attizza perché non si spenga,
mentre si crea il creatore Iddio
se come foglia in turbin si mulina
La pioggia si sparpaglia
dove fioca si squaglia
di bimbi si dilegua:
se natura si disfronda
che si riversa convulsa.
ma spia dal fondo e si trae
Perché si figurò l’anima miti
quanto men si scopriva. O strano giorno
qui s’infosca e si spezza,
la voce si smarrisce appena mia.
s’infrange e si crea
e con giro piumato si muovon le membra;
e la gente si smarrisce!
straripa alto, e si tramanda
nel succhio emanata ogni forma si sporge
che dell’amato si avveda;
e se il donar nell’atto si fa brezza
degli altri si leva signore,
e tutto si palesa e nulla è vano
Si nettan suonando i paesi,
nella fatica si trova
Dio, per l’aria si rode
che s’empie e nel fischio si allenta:
come insetto scovato si torce:
si svincola il mare e ricade,
ai giardini si vela di brina,
la vita dà un colpo e si squaglia
o si rimescola agli altri rifiuti,
621
FL 069 026
FL 069 038
FL 070 046
FL 071 059
CA 001 004
CA 002 070
CA 003 012
CA 005 012
CA 005 026
CA 005 027
CA 005 051
CA 005 062
CA 005 090
CA 006 009
CA 007 006
CA 007 008
quando vita si sdraia alle cose,
che non si vendon né recan piacere,
si lamina enorme la vetta
beata e immortale si unisce;
ansimando si consuma.
luce che si contenta
risplendendo si trasfonde
si fa guanciale delle ore tue.
e non si osa levarlo
perché si teme il getto del sangue.
ciò che si è sciolto in te.
si ode vagire una culla,
mentre ciascuno si afferra
Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede:
e si pulisce;
si spoltrisce.
sì
FL 002 036
FL 061 003
FL 061 010
FL 071 029
CA 000 000
CA 005 040
CA 005 052
perché sì duro t’incrosti
e mi feconda sì che a prodigarmi
né culmine è sì bello
verso il suo amor sì grande!
EO dire sì, dire no
Sì, puoi rizzare alte mura
Ma son sì lievi gli uccelli
sia
FL 005 060
FL 007 004
FL 025 056
FL 045 060
FL 050 042
CA 003 005
siate
e per le anime sia
luce nell’aria; e ignora come sia.
fra labili cose, io sia:
alle vetrine chiedo cosa io sia,
dàmmi che a sera il tornar non sia spento
Io non so che cosa sia,
622
FL 025 047
siate più vivi della mia carne sciocca;
Sibila
FL 051 001
Sibila scivola livido il treno
sicure
FL 024 014 mentre orgoglio sicure le drizza
sicuro
FL 025 004
Perché il soffrire è sicuro
siepi
CA 002 016
tessendo siepi in giro alle covate,
siesta
CA 002 042 virava la sua siesta.
siete
FL 028 014 A me, che siete, o spregi insofferenti
FL 063 033 siete un batter di ciglio
signore
FL 062 008 degli altri si leva signore,
623
sii
FL 002 058 Impeto strano, sii forte
silenzi
FL 026 007 e i silenzi sonori come sciami
FL 044 007 all’ombra inerte, o di silenzi a noi
silenzio
FL 005 009
FL 015 006
FL 018 006
FL 035 028
FL 043 048
FL 061 021
FL 069 029
FL 070 028
CA 002 084
il silenzio sospeso portare;
Nel silenzio, il ricordo è come gorgo
dalla campana: e silenzio indi vive;
nel silenzio si placa: io respiro
la rabbia; e nel silenzio nulla accade.
in avido silenzio
tu sùsciti come il silenzio
a gurgiti immani di vitreo silenzio,
mentre è bello il silenzio a te vicino.
silenziosa
FL 012 029
la silenziosa carità paterna.
silenzioso
FL 004 019
sillabe
in un’assorta luce: e silenzioso,
624
FL 017 050
Ma rotolarono sillabe,
silvana
FL 034 007
la melodia silvana
simile
FL 002 061
simile a chi luce non vede
similoro
FL 069 010
scintilla il similoro
simular
FL 005 018 nel simular delle sale,
sin
FL 004 017
sin che s’effonde magico riposo
sino
FL 042 037 e la pupilla storco sino al bianco
FL 071 060 e, sino al fondo, rivivo chi elesse
sinuoso
FL 026 022
sinuoso al fosforico sentiero:
625
sirena
FL 001 012 – sirena del tempo –
sirene
FL 034 013 vólano le sirene
sistri
FL 014 009
strìsciano i sistri lisci,
sitibonde
FL 026 003
ancor non raggiunse, sitibonde
slanci
FL 017 003 con slanci arcuati di luce
Slancio
FL 002 035 Slancio di creazione,
CA 002 032 il suo slancio levriero,
sloia
FL 036 006
l’ignava sloia dei rari passanti,
626
smanie
FL 028 016 o smanie ben pasciute,
smanioso
FL 050 091
e tu, smanioso pensiero,
smarrimenti
FL 039 049 di smarrimenti e lena:
smarrimento
FL 050 011
lo smarrimento dell’ora,
smarrisce
FL 056 009
FL 060 027
la voce si smarrisce appena mia.
e la gente si smarrisce!
smarrita
FL 043 009 E’ l’ansietà d’una gioia smarrita
FL 059 009 in un’ansia smarrita
CA 002 076 dove più va smarrita
smarriva
FL 017 023
ebbra l’ora si smarriva
627
smercia
FL 010 013
Ben t’applaude chi compera e smercia,
smilzi
FL 036 017 dai corpi smilzi il vuoto delle teste:
smungi
FL 021 054
accasci e in ebete riflesso smungi;
snellezze
FL 045 015 snellezze di donne
snerva
FL 042 017 quando il martirio si snerva:
snoda
FL 043 006
alla lanterna che snoda riflessi,
snodi
FL 039 029
il dolor snodi come la giornata
628
snuda
FL 016 010
ma il ritmo snuda l’amor che discende
snuderai
FL 069 037
snuderai l’oro e la gloria
so
FL 006 022
FL 042 039
FL 047 066
CA 000 000
CA 003 005
al piacer che non so,
e un non so che nel cuor torvo accoltello
Non so più recar il tuo peso,
EO a qualcosa che so.
Io non so che cosa sia,
soave
FL 002 051 o nostro buon sangue soave
FL 014 026 nella fiala soave dell’estro
FL 016 001 O musica, soave conoscenza,
soavemente
FL 040 001
Fluì soavemente una malia
soavi
FL 050 121
soavissimo
sciolgon con pace e sgomento soavi
629
FL 036 040 del soavissimo fiume
sobborghi
FL 034 025
che ai sobborghi nereggia negli echi
socchiusi
FL 063 014
e in voi, socchiusi gli occhi
soddisfa
FL 047 070
sol la carne soddisfa.
soddisfatta
FL 067 030
e in lor quïete soddisfatta lascia
sofferenze
FL 071 054 o sofferenze e gioie
sofferta
CA 005 057 non redime la cosa sofferta;
sofferto
FL 060 022 Viva tutto il sofferto
630
soffici
FL 012 022
ma a noi perdona i soffici fastidi;
soffio
FL 041 009
ero il soffio d’una valle
soffocasti
FL 021 031
soffocasti di spasimi sordi
soffre
FL
FL
FL
FL
035
043
049
063
023 E soffre mentre ama il suo tempo.
026 ch’or parletico soffre: così tanto
023 sulla tristezza di chi soffre e accieca,
064 ma soffre e s’avviluppa
soffrire
FL 025 004
Perché il soffrire è sicuro
soggiorno
FL 071 067
sogguardo
e natural soggiorno.
631
FL 012 040
sogguardo nel barlume chi cammina
soglia
FL 023 017
Muto alla soglia,
soglie
FL 036 011 e spràngan le soglie nell’arido giro
FL 036 038 radiose pupille dai muri alle soglie
sogna
FL 063 052
e se la mente sogna
sognar
FL 024 025 O stanchi di sognar, oggi dormite:
sognare
FL 031 013
a sognare la fiamma,
sogni
FL 002 063
FL 014 006
FL 021 023
FL 025 013
FL 029 001
CA 006 007
Obliosi sogni schivi,
dei sogni e della luce
in cima al sentimento i vani sogni:
quando l’aroma dei sogni alitava
Dai voli torvi di sogni la notte
come chi sogni, agitato
632
sogno
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
008
012
039
049
059
041
023
016
003
017
004
quando è la vita, l’immane tuo sogno?
palpata da un sogno d’incubi,
che riman sogno
par soltanto e di sogno:
del sogno disperso,
del sogno e della vita
sol
FL 009 002
FL 017 008
FL 026 004
FL 028 002
FL 035 008
FL 037 013
FL 043 031
FL 047 070
FL 060 029
FL 063 001
FL 067 018
CA 002 068
CA 006 011
vividi al sol che infiamma la sua ora
ma il sol maschio sfuriava
dell’ultimo balen che il sol perdette;
il sol schioccando si spàmpana
è lente al sol che intensamente aduna:
Io sol rimasi nell’avido spazio,
in un sol punto? A che tu, poesia,
sol la carne soddisfa.
irraggiare del sol nascosto ancora
Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie,
il sol non mantenga il suo lampo;
il sol della polenta
per rivelarci il sol che attende
sola
FL 002 007
FL 011 028
FL 014 004
FL 070 065
CA 005 076
CA 007 021
solcare
come alla mamma, quando è sola, il bimbo.
paga col sangue, sola, la sua fede.
tu sola intoni per tutti!
da sola respira il tremendo suo bene.
La giornata d’oggi è sola,
non più sola con la morte.
633
FL 072 002
Son l’aratro per solcare:
solcato
FL 042 004
m’avvolga il capo solcato di te;
solchi
FL 044 006 persi nei solchi fuori
FL 045 010 va imperlando di fari i suoi solchi
solco
FL 008 031
FL 009 012
FL 038 007
CA 002 078
CA 005 022
il suo solco e s’ingorga,
con lacci che non han peso né solco;
nel trepido solco del labbro
di un solco che è sentiero
Sul viso c’è un solco
sole
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
021
024
031
031
035
041
041
047
055
061
067
068
068
068
022
050
006
003
008
037
004
024
074
019
023
003
005
038
047
suggere il sole e prodigar il frutto;
e lieto fosse il destin nuovo al sole!
Ma donne a veder sole più mi accora,
dai clivi lambiti dal sole d’autunno
e le bellezze ripenso che sole
e talor sembro un carrettier che al sole
mio fu sole,
spense il sole.
– Fermo il cappuccio sul sole,
all’ebbrezza del sole e del vento?
pioggia nel sole l’affanno diviene,
lo spazio cionno nel sole velato
vergine il sole, assorto
e tutto, anche il sole, diventa normale,
e al mistico colloquio intanto il sole,
634
FL 069 006 Quando è sole, il pattume
FL 071 032 a quale sole splendesti,
CA 002 006 nel vasto sole delle estati brevi
CA 005 059 lascia più sole le labbra.
CA 007 014 che sono in mostra al sole,
soli
FL 005 049 e dagli àtomi ai soli si marita
FL 063 070 poeti voi soli,
FL 063 071 sapienti voi soli,
solita
FL 008 010
FL 008 028
ma tutto la solita mano
ma tutto la solita mano
solitaria
FL 044 001 O dei grilli in cadenza solitaria
solitario
FL 001 032 accordo solitario;
FL 030 002 un solitario pàlpito di stella:
solitudine
FL 045 024 dell’affollata solitudine!
FL 050 022 La solitudine vibra
FL 063 030 orrenda solitudine di sé,
CA 005 037 La solitudine è vita –
635
sollevarsi
CA 005 055 per sollevarsi dal suolo.
solo
FL 023 024 e bacia solo chi dorme.
FL 027 023 paurosamente solo.
FL 055 028 e il dolor solo accoglie.
CA 008 008 ma se poggia a un punto solo
soltanto
FL 039 003 par soltanto e di sogno:
FL 039 050 le zucche soltanto e i cadaveri
sommerge
FL 050 089
e, mentre ti sommerge,
sommersa
FL 026 017 Nella sommersa pace il guardar mio
FL 050 113 Ecco: nella grande ora sommersa
FL 062 017 rupe sommersa nel clivo dei monti,
sommersi
FL 051 008
sommessi
e giran nel covo sommersi;
636
FL 043 008 in cadenzati cìgoli sommessi.
FL 054 036 alberi, stretti in brividi sommessi.
sommo
FL 017 005 che al sommo traboccando più vibrava;
FL 017 039 dai fianchi al sommo iridava
son
FL 002 008
FL 004 018
FL 005 044
FL 010 036
FL 025 023
FL 030 008
FL 032 012
FL 045 066
FL 045 073
FL 071 052
FL 072 002
FL 072 007
CA 005 052
D’ogni creata cosa io son la vita,
dove son primavera i pensier miei
son legno di un tronco immortale
e quanti son che, stretti al suo congegno,
son dentro nella vita;
son nate in cento, sono nate in mille:
al tornar delle genti io son sconfitto;
e fuori son uno che va
è un nulla e i cari affetti mi son vani.
ora da uomo mantengo e ne son certo
Son l’aratro per solcare:
Son la sponda per il mare:
Ma son sì lievi gli uccelli
sonaglio
FL 042 006 non àgita sonaglio
sonanti
FL 036 035 dai carri nei mozzi sonanti;
sonni
637
FL 005 019
e stanco infogna giù piaceri e sonni.
sonno
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
021
025
035
039
047
050
067
032
028
040
028
001
019
004
in un scuoter di sonno che crolla
Nel sonno odiato l’unico inganno:
un sonno covi di polvere e sete.
che reca sonno a riprodur la veglia,
Fra il caldo velo del sonno
fin che non visto il sonno
e sonno terribile abbioscia.
sonnolente
FL 010 030 o l’abitudin sonnolente ciba
sono
FL 004 020
FL 010 037
FL 013 013
FL 025 019
FL 030 008
FL 050 036
FL 050 037
FL 060 016
FL 061 004
FL 071 009
CA 000 000
CA 007 014
come anello ne’ l’oro, io sono in lei.
sembrano volere ancora e sono morti!
non più s’inventan gli uomini, ma sono.
che mi fa quale non sono
son nate in cento, sono nate in mille:
sono un mercante senza mercanzia,
sono un pilota che ha perso la via,
divino è l’esser fra cose che sono
per luoghi e genti accomodato sono.
sono flutti di cielo
NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno
che sono in mostra al sole,
sonora
FL 009 004
limpidamente la forma sonora.
638
sonori
FL 017 013 e si palpavan i sonori tonfi
FL 026 007 e i silenzi sonori come sciami
sonoro
FL 027 003
che tutto nel sonoro
sopito
FL 018 001
Respira il lago un pàlpito sopito
sopore
FL 031 005
e nuvole scioglie cercanti sopore.
sopra
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
009
012
018
022
029
045
055
060
070
003
042
009
011
010
007
011
031
049
sopra le vette: e tu, aria, ne accogli
sopra è l’oscura pàlpebra
Sopra gli uomini, in vere leggi pure,
un senso sopra note
Ma sopra, Dio feroce nello spazio
quasi eterno coperchio sopra un’urna.
sopra pagine ingombre,
sopra l’aperta visione:
Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco
sópra
FL 041 022
sópra l’estasi del mondo,
639
soprassalto
FL 070 017 dal soprassalto d’aquile e farfalle
sorbivo
FL 025 011 quando sorbivo il vivere gustoso,
sordi
FL 021 031
soffocasti di spasimi sordi
sordo
FL 054 007
assiduo con lo stesso tasto sordo.
sorelle
FL 002 050 sorelle, mie foglie e mie gemme,
CA 004 027 sorelle e straniere,
sorger
FL 036 026
sorger libero e terso mi vede,
sorgiva
FL 006 004 fanghiglia d’acqua sorgiva:
FL 060 001 Per l’aria sorgiva dell’alba
640
sorgive
FL 018 008
tra foci errando e sorgive.
sorgo
FL 061 024
e libero io sorgo con roridi sguardi
sorprende
FL 010 048
che il pàlpito sorprende
sorridendo
FL 030 004
le chiude sorridendo la pupilla;
sorrisa
FL 040 006 di sorrisa mestizia in caldi tocchi
sorriso
FL 033 022 l’ironico sorriso dei saluti!
FL 038 012 l’intenso tuo cuor, e il sorriso
sorso
CA 007 033
e per sé nemmeno un sorso.
641
sorte
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
015
018
028
050
050
054
068
071
017
010
011
065
085
003
046
061
a pugnar nella sorte:
accomuna il mistero della sorte
e risentir la quotidiana sorte
che la tragica sorte ci stràngola!
Oh se la sorte come schietta lama
dove creando nostra sorte emana,
succo infinito della sorte;
la prodigiosa sorte
Sortilegio
FL 005 020
Sortilegio del tempo
sorto
FL 022 009 Allor, sorto da ignote
sorveglia
FL 023 016 filtra il cielo e sorveglia da una cruna.
sospesa
FL 063 008 un’ebbrezza sospesa,
sospeso
FL 005 009 il silenzio sospeso portare;
FL 043 041 Ora tace sospeso il firmamento;
642
sospingo
FL 004 009
con un facile oblio oltre sospingo
sosta
FL 063 022 e la sosta pare una grazia,
sostanza
FL 067 022 oh, cieca sostanza, tu giaci
sostare
FL 031 006 Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante
sostavo
CA 002 045 nel caso lucente sostavo:
sotterraneo
FL 066 012 Dal sotterraneo incubo,
sottile
FL 055 002
con vena sottile rinnova
643
sotto
FL 011 020
FL 021 062
FL 031 012
FL 032 013
FL 037 012
FL 037 015
FL 042 035
FL 047 032
FL 047 080
FL 054 013
FL 070 022
FL 070 051
CA 007 001
CA 008 002
sotto il ciel che balzàno
sotto il ghigno del cielo,
scordato sotto la cappa
ripiglio i colpi, gemo sotto il basto:
sotto il buon peso si mosse oscillando.
poi, sotto il gravar morto dello strazio
ma sotto si ridesta e giù trabocca
e sotto il greto invano
sotto un’inerzia reclina:
le guance sotto arrisero, non gli occhi
nei poggi calvi sotto le pietraie,
sotto, dal vano dell’aria la terra
Sotto il deserto
sotto la sferza, mercé la sferza;
sovrana
FL 054 002
immortale, se graviti sovrana
sovrano
FL 028 003
immane nel sovrano meriggio,
sozza
FL 021 039
e ridevi nei tuoi rutti sozza.
spada
FL 045 042 ombra come di spada caduta
spaghi
644
FL 036 016
e, palloncini sugli spaghi, oscilla
spalla
FL 050 030 accarezzato alla tua spalla, o mamma,
spalle
CA 002 055
il gerlo sulle spalle,
spàmpana
FL 028 002
il sol schioccando si spàmpana
spàmpano
FL 064 009
e spàmpano felice
spande
CA 009 007
che impercettibile spande
spandeva
CA 002 053 Infine il mezzodì spandeva
spanne
FL 037 002
l’ultimo fascio strinse nelle spanne;
645
sparpaglia
FL 050 005
La pioggia si sparpaglia
spasimi
FL 021 031
FL 070 037
soffocasti di spasimi sordi
e spasimi eretti in atroci scompigli,
spazi
FL 071 005 Non concento è di spazi
spazia
FL
FL
FL
FL
012
025
060
063
009 spazia ella intorno tacita e divina
002 che dove spazia tutto in sé contiene,
021 spazia ineffabile il tempo.
043 e per te spazia il consenso che nacque
spaziante
FL 061 012
Ma repentino, dalla spaziante
spaziasse
FL 005 040 vorrei così che l’anima spaziasse
spazio
646
FL 011 009
FL 017 015
FL 028 008
FL 029 010
FL 037 013
FL 045 063
FL 047 082
FL 062 001
FL 063 002
FL 063 075
FL 067 003
CA 002 069
CA 009 011
Via dal tuo spazio assorto
e nel convulso spazio,
lo spazio zonzando scintilla
Ma sopra, Dio feroce nello spazio
Io sol rimasi nell’avido spazio,
tra nere forme forma nera ho spazio;
risponde; e lo spazio rovina.
Lo spazio poroso e assetato
e nel gravoso spazio
E inutilmente tu, gravoso spazio,
lo spazio cionno nel sole velato
per chi ha in sé grande spazio,
stupefatte di spazio
spazza
FL 069 033 Oh, lava e scarnifica e spazza
spazzi
FL 069 020
che tu gli spazzi via.
specchia
FL 027 015
mondani, e non si specchia
specchiante
CA 005 019 Quasi specchiante cristallo
specchio
FL 060 039 quando a specchio dell’acqua
647
FL 067 005 Dovunque è specchio senza
specie
FL 029 016 del mondo le specie e l’idea.
FL 063 026 il mio cuor è la specie del luogo,
spenga
FL 047 043 ognun l’attizza perché non si spenga,
spennecchia
FL 066 016
spennecchia e trabocca e ricade
spense
FL 041 024
spense il sole.
spenta
FL 048 004 che la cappa è spenta.
FL 067 012 e in saliva d’ebbrezza spenta,
spento
FL 017 056 e si fece uno spento bracere;
FL 047 077 al biancor spento del lago;
FL 050 042 dàmmi che a sera il tornar non sia spento
648
speranza
FL 010 029
FL 015 008
FL 025 049
FL 032 003
FL 033 009
FL 039 032
FL 043 020
FL 045 033
FL 063 018
FL 071 025
CA 000 000
chi ferve di speranza e si corona
e la speranza è il suo murmure.
chi senza speranza dolorasse,
senza fiducia vivo di speranza
con riso di speranza.
che trae dal penar la sua speranza,
tenace, e insiem non credo alla speranza.
speranza che pare saldezza
e la speranza guarda.
mentre finì la speranza
NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una
speranze
FL 049 004
che speranze nell’occhio del cielo divampa
sperata
FL 070 019 ch’a suon di stalle la sperata altezza
spettro
FL 051 019 spettro è nel mezzo
CA 004 024 e incontra lo spettro d’un fondo;
spezza
FL 049 008 che spezza ghiaccioli d’inverno
FL 055 013 qui s’infosca e si spezza,
spezzato
649
FL 008 027 rosse di un cuore spezzato;
spia
FL 051 009
ma spia dal fondo e si trae
spiaggia
CA 004 031
e mar verso spiaggia
spietata
CA 005 020 sta la coscienza spietata
spietato
FL 025 026
e preciso al suo luogo spietato
spiga
FL 043 040 plaghe del cielo a una spiga di menta?
spina
FL 064 003
l’albero, asciutto come spina, irrori:
spinga
FL 072 009
altri spinga le prore,
650
spinge
FL 039 058
al destino e lo spinge:
spio
CA 009 006
spio il campanello
spiraglio
FL 062 011
così dalla riva per l’acque in spiraglio
spire
FL 055 007 Che val, primavera, con spire
FL 068 013 dai confini in letargo le spire
spirito
FL 005 052
FL 006 006
FL 008 016
FL 021 069
FL 039 045
FL 043 024
FL 045 049
FL 047 069
FL 061 009
FL 067 015
CA 000 000
splende
che lo spirito intende,
fra lo spirito e il senso;
cosa ma è spirito e cielo,
e te, con voglia, o spirito, suggello
che senza lo spirito nostro
lo spirito nell’àncora costretto.
e lo spirito logoro
lo spirito è una frode,
e lo spirito fulgido balza,
l’aria e lo spirito.
NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella
651
FL 008 012
Romba, splende, s’inspira il contrasto
splendesti
FL 071 032 a quale sole splendesti,
splendeva
CA 002 066
E in aureola splendeva
splendono
FL 069 039
ma splendono d’un balenìo
spoglia
FL
FL
FL
FL
FL
017
019
023
055
070
058
008
015
009
059
e si fece la spoglia di un morto:
il mondo miserabile si spoglia.
e in un guizzo anche il fuoco si spoglia:
l’inerte mia spoglia?
dal basso che ignora all’alto che spoglia,
spoltrirsi
FL 025 035
spoltrirsi alla fatica ancora il giorno.
spoltrisce
FL 052 008 ma sferza e spoltrisce l’affanno
CA 007 008 si spoltrisce.
652
sponda
FL 009 005 Tutta è mia casa la montagna, e sponda
FL 072 007 Son la sponda per il mare:
sponde
FL 041 006 che nel verde delle sponde
FL 060 037 In queste sponde l’anima fluisce
spontanea
FL 069 028
ci sembra spontanea purezza del vero,
spopolato
CA 001 006
sul cammino spopolato
sporge
FL 060 032 nel succhio emanata ogni forma si sporge
CA 007 027 che se sporge in refrigerio
spràngan
FL 036 011
e spràngan le soglie nell’arido giro
spregi
FL 028 014 A me, che siete, o spregi insofferenti
653
spregia
FL 035 010
spregia rapace negando l’idea,
spregio
FL 070 058 di spregio, d’invidia, di voglia,
spreme
FL 071 042
se fatica ti spreme e l’opaca
spremer
FL 031 019
a casa, a spremer la sera!
spremute
CA 004 029 bevute e spremute da un cielo
sprofonda
FL 025 007 miserabilmente giù sprofonda?
FL 060 040 giù sprofonda il desio
spruzzi
FL 036 030 fra murmuri e spruzzi al meriggio
654
spunti
FL 021 051
Ma primavera, tu strozzi e spunti
spurghi
FL 069 019 o va stordito ai rìvoli di spurghi
squaglia
FL 050 006 dove fioca si squaglia
FL 068 036 la vita dà un colpo e si squaglia
squamme
FL 017 040 di squamme e scintille
squarciare
FL 021 046
in artigli selvaggi a squarciare
squillo
FL 012 005 dove assopito è il vorticoso squillo
FL 057 008 così finir, con generoso squillo.
Sta
FL 019 001 Sta fra lascivie di vivande e vino
FL 033 010 Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve
655
FL 043 033
FL 051 017
FL 063 003
FL 071 035
CA 000 000
CA 005 020
CA 007 022
Perché sta il giorno come una deserta
Quel che vicino mi sta,
sta la terra in vestigio
e sta la nebbia e appanna
NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una
sta la coscienza spietata
Ma di fuori sta il deserto
stagioni
FL 011 022 nel bivio delle stagioni
stai
FL 047 029 nel tuo gioco stai:
FL 054 004 stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito
stalle
FL 023 005 e fuma d’ombre al nido delle stalle.
FL 070 019 ch’a suon di stalle la sperata altezza
stami
FL 057 001
Stan nel folto gli stami:
Stan
FL 057 001
Stanca
Stan nel folto gli stami:
656
FL 035 021 Stanca si affretta l’età sverginata,
FL 063 006 – un’abitudine stanca,
stanchezza
FL 039 027 Il dolor plachi come la stanchezza
FL 043 017 L’abito goffo e la stanchezza sforma
stanchi
FL 024 025 O stanchi di sognar, oggi dormite:
FL 068 033 scuote gli stanchi inquilini
CA 005 054 e troppo stanchi i cervelli
stanco
FL 005 019 e stanco infogna giù piaceri e sonni.
FL 031 004 che stanco dirada l’ardor delle fronde
FL 035 038 per l’urto rotto del cavallo stanco
CA 004 010 lo stanco indefesso
stancò
FL 072 018
le notturne ore stancò:
stanno
FL 009 001 Dentro il meriggio stanno alberi e scogli
stare
FL 045 055 dà infine un luogo ove stare;
657
stata
FL 067 023 come non fosse stata mai luce;
FL 067 024 come non fosse mai stata la fede,
stato
FL 066 025 del buffo suo stato:
steli
FL 072 004
altri èduchi gli steli,
stella
FL 030 002 un solitario pàlpito di stella:
FL 030 009 ma più io non ti vedo, stella mia.
FL 062 014 Stella in bagliore di nebulose avvinta,
stelle
FL 018 002 e dàn le stelle bàttiti di ciglia
FL 044 002 ai poggi senza stelle
CA 004 030 ricurvo di stelle,
stelo
FL 047 061 Voce a un coro, stelo a un fiore,
FL 066 017 e rinnova il suo stelo.
CA 002 021 il papavero ardendo sullo stelo
658
sterco
FL 049 031 o poesia di sterco e di fiori,
sterile
FL 005 011 sterile nulla è il cielo:
CA 007 002 sterile il tempo,
sterminio
FL 021 043
mentre la gola rugghiasse a sterminio
sterpeti
FL 068 020 per golfi abissi sterpeti;
sterpeto
FL 037 006 del bimbo, come fior nello sterpeto
sterpi
FL 006 009 inseguita locusta tra sterpi;
FL 070 014 per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi,
stesso
FL 043 039 e lo stesso mister delle serene
FL 054 007 assiduo con lo stesso tasto sordo.
659
CA 004 011 che munge a una terra se stesso;
CA 005 041 e un convento in te stesso:
CA 005 073 infilzi per te stesso il tricolore,
stilla
FL 036 041
che stilla e s’assapora
stinchi
FL 070 047
su vertebre e stinchi a vedetta
stipano
FL 008 038 nel mezzo si stipano e torna
stitichezza
CA 005 036 la stitichezza è in profondo.
storco
FL 042 037
e la pupilla storco sino al bianco
stordito
FL 069 019 o va stordito ai rìvoli di spurghi
stordiva
660
FL 017 022
ebbra l’ora si stordiva;
storia
FL
FL
FL
FL
001
006
027
058
018 fronda la storia e patria il fiore,
028 che saldamente nel tessuto è storia
019 l’opporsi, e si fa storia e natura;
009 la labile storia del mondo,
stormo
FL 047 027
in un vorace stormo di nubi;
strade
FL
FL
FL
FL
008
014
017
028
003 mentre è violenza di strade
002 che per le strade e gli alberi e i cortili
019 ai nervi delle strade,
001 Per le deserte strade alla campagna
strana
FL 012 003
e per le case dall’occhiaia strana
stràngola
FL 050 065
che la tragica sorte ci stràngola!
straniere
CA 004 027
sorelle e straniere,
661
strano
FL 002 058 Impeto strano, sii forte
FL 023 020 e se al mio strano pensier paragono
FL 054 027 quanto men si scopriva. O strano giorno
strappa
FL 052 007
Ma strappa e rinnova il suo panno,
strappo
FL 052 023
al precipite strappo dei treni
straripa
FL 060 030
straripa alto, e si tramanda
strazio
FL 037 015 poi, sotto il gravar morto dello strazio
FL 070 041 a sbarrar rupi con strazio profondo
strema
FL 043 023
contro la jettatura; e più si strema
stretta
FL 021 068
a chi di morte sfuggirà la stretta:
662
FL 050 052 nell’implacabile stretta?
CA 008 004 stretta alla terra, odiando la terra;
strette
FL 021 057 con strette di mano la placida vita,
FL 021 058 con strette di ordigni la provvida forza;
stretti
FL 010 036
FL 054 036
e quanti son che, stretti al suo congegno,
alberi, stretti in brividi sommessi.
stretto
FL 054 019 feci come chi avanzi il passo stretto
strida
FL 045 011 fra strida schianti boati, e bigia
stridere
FL 011 011
al trabalzante stridere dei freni,
striglia
FL 069 015 della cruda grondante tua striglia,
stringe
663
FL
FL
FL
FL
024
025
047
063
019 per la notte che stringe le cortine
036 Come saetta ch’aria in luce stringe,
049 che per tant’aria annaspa, ma sé stringe?
061 e il prorompente divenir non stringe
stringi
FL 049 012
tu stringi le forme che dentro
stringo
FL 036 018 dietro mi stringo con passo caduto,
strinse
FL 037 002 l’ultimo fascio strinse nelle spanne;
FL 038 016 ci strinse: e ciascuno mentiva.
FL 045 020 il fremito ci strinse il desiderio
strinsi
FL 040 013 del ragionare altrui, dentro mi strinsi
striscia
FL 047 076
che striscia un lembo vicino
striscian
FL 054 034 dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi
664
strìsciano
FL 014 009
strìsciano i sistri lisci,
strisciò
FL 017 059
strisciò la notte,
strizza
FL 049 010
che strizza ferite sul cuor della terra,
strozza
FL 008 006
mi strozza senza grida
strozzi
FL 021 051
Ma primavera, tu strozzi e spunti
struggo
FL 025 020
e più lontano dove più mi struggo!
stupefatte
CA 009 011
stupefatte di spazio
665
stupefatto
CA 002 044
stupefatto di festa,
stura
CA 002 048
l’aria dava la stura
su
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
002
002
011
017
021
022
026
026
032
047
052
052
067
068
070
070
002
014
018
036
042
001
014
020
009
052
003
028
021
043
012
047
pace su neve vaporando il piano
e su dalla natura l’indistinto
su ruote vicine e rotaie
della natura balzata su,
per morder cuore e cervello su te,
Non è più su di un palmo
il creato, protesa in su la bocca;
d’aria che a galla su per l’acqua levi;
o se gioioso su dal covo afflitto
e plastica su vibri dove aspetta
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
il cuore non tenga su in alto,
Ma su, nel terso gravitar dei mondi,
tentan su dal letargo come serpi
su vertebre e stinchi a vedetta
001
009
010
011
012
016
017
027
027
029
002
006
028
021
004
054
004
012
mentre rinchiuso in sua fatica va.
vividi al sol che infiamma la sua ora
e dissolva la sua intima pace
paga col sangue, sola, la sua fede.
alla sua gioia il sacrificio appena,
in sua voce ritrova e in sua movenza;
la sua farfalla.
bàttito volge della sua giornata;
a ciò che non appaga la sua fretta;
sua
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
666
FL 034 018
FL 035 005
FL 039 032
FL 042 019
FL 043 018
FL 047 057
FL 068 007
FL 068 049
CA 002 042
CA 004 003
CA 008 016
CA 008 019
e giù per la sua china
e mentre ognun dietro sua fame intride
che trae dal penar la sua speranza,
non sua che prima amò,
il sangue nella plastica sua danza;
fosse al mio ingegno eguale la sua china,
della sua traccia preferita, va.
della sua traccia preferita, va.
virava la sua siesta.
e la distesa è sua, che permane;
fonde in sua bianchezza
fascia in sua purezza
sublime
FL 002 043
FL 014 023
il sublime destino:
in sublime quïete,
succhiata
FL 062 015 notte succhiata dal cuor dei tramonti,
succhio
FL 031 011 pianta nel succhio divelta, tizzo
FL 052 016 il succhio della corrente
FL 060 032 nel succhio emanata ogni forma si sporge
succo
FL 068 046
sudavo
succo infinito della sorte;
667
FL 050 033
sudavo eterne notti di paura
sue
FL 005 043
FL 005 045
FL 010 024
FL 043 004
FL 044 005
FL 063 083
FL 071 063
CA 005 078
CA 009 024
si perpetua, e le sue croci
e le sue tende frale germoglio
dal buio delle sue voglie, l’offesa
l’anima oscilla le sue lente cime;
Cos’è la vita con sue rabbie a voi
le sue gioie più certe.
aprì le sue promesse,
le sue avverse mani,
delle mie e sue pene,
sugge
FL 052 013 sugge con voglia di odio e d’amore
FL 063 082 e sugge dal tormento
suggelli
FL 062 024
coniamo dei nostri suggelli
suggello
FL 021 069
e te, con voglia, o spirito, suggello
suggere
FL 001 022
suggo
suggere il sole e prodigar il frutto;
668
FL 021 066
E suggo io, intrepido, il veleno
sugli
FL
FL
FL
FL
012
036
050
069
002 che sugli alberi fondi s’ingorga
016 e, palloncini sugli spaghi, oscilla
032 fra coltre e coltre con la man sugli occhi
040 che irraggia invisibile sugli altri con Dio.
011
017
024
036
068
070
072
004
006
001
009
035
040
001
sui telai tesi;
giacevan sui confini
Sui fianchi óndano avvinti
l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi,
d’oro sui vetri e nei cuori;
nei ghiacci protesi sui lividi artigli
Nihil fere sui
003
004
005
006
011
012
024
026
029
039
045
045
047
047
049
049
006
014
059
012
001
007
020
006
012
051
040
043
006
074
005
010
sul vento proteso a cavallo
sul viso e dietro il collo un far di baci
sul tuo bàttito avvia
e rigirìo sul luogo come cane,
O carro vuoto sul binario morto,
L’anima tarda, sul balcon tranquillo
sul lacrimar dell’ombre
sul vago ordir delle pendici perse,
sul nostro patire, e lascivo non sazio
a galla o sul fondo non mutano mai.
pietruzze divise sul fondo
che sul filo ha lo sgomento
dentro le case sul materno grido
– Fermo il cappuccio sul sole,
che tripudi sul cuor della terra conflagra,
che strizza ferite sul cuor della terra,
sui
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
sul
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
669
FL 058 007
FL 063 034
FL 066 007
FL 067 002
CA 001 006
CA 002 061
CA 004 019
CA 005 022
CA 006 012
sul tufo del tempo, all’aperto contrasto,
sul perenne guardare.
sul verde fiorito possente
la carne floscia sul cuore lordato,
sul cammino spopolato
sul paiolo acceso,
a chi più corre sul tonfo,
Sul viso c’è un solco
sul culmine del mondo.
sull
FL
FL
FL
FL
FL
FL
025
025
045
050
052
063
042
050
045
109
018
040
(vapore sull’acqua d’inverno):
e matura la polpa sull’anima secca
e tu, barbaglio sull’anima cieca,
– Come frantumo sull’onda,
sull’àttimo dell’oro
e sull’arduo cammino che mi piacque
017
021
040
042
049
049
049
063
009
070
005
042
021
022
023
031
sulla terra supina
sulla mia impronta severa;
e sulla faccia parve leggiadria
che vien sulla parola e accieca il suono.
sulla cagnara di chi legge e scrive
sulla malizia di chi lucra e svaria
sulla tristezza di chi soffre e accieca,
sulla mia forza piena
sulla
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
sulle
FL 012 004 giù si dipana in ombra sulle vie,
FL 060 003 e sulle cime ferve,
CA 002 055 il gerlo sulle spalle,
CA 005 089 sulle riserve caduche,
670
sullo
FL 052 019 sullo scatto del lavoro,
CA 002 021 il papavero ardendo sullo stelo
suo
FL 001 003
FL 001 024
FL 002 019
FL 005 057
FL 008 031
FL 010 036
FL 010 044
FL 011 026
FL 012 027
FL 015 008
FL 017 037
FL 022 012
FL 025 026
FL 029 015
FL 035 019
FL 035 023
FL 039 006
FL 039 035
FL 042 007
FL 047 020
FL 052 007
FL 062 009
FL 066 017
FL 066 025
FL 067 018
FL 068 008
FL 070 065
FL 071 029
CA 002 032
CA 005 047
CA 005 091
CA 007 030
CA 009 022
CA 009 026
nell’incessante suo moto:
nel suo ritmo l’umano destino,
e non mai il suo dio;
del suo corso irrompente,
il suo solco e s’ingorga,
e quanti son che, stretti al suo congegno,
che accomuni a un suo fedele
mentre la terra gli chiede il suo verbo
sbarra a difesa il suo amore;
e la speranza è il suo murmure.
e al suo piede ferveale un piacere
forme: e gioisce del suo ritmo umano.
e preciso al suo luogo spietato
del suo piacere; e inconscio ricrea
e di ciò nel suo amor è crucciata)
E soffre mentre ama il suo tempo.
l’intenderà secondo suo bisogno.
Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca
quando ci sfiora col suo molle piè!
e fruga di lavori il suo declivo,
Ma strappa e rinnova il suo panno,
e nel fil del suo sguardo ha l’universo;
e rinnova il suo stelo.
del buffo suo stato:
il sol non mantenga il suo lampo;
Al saettar del suo rapito sguardo,
da sola respira il tremendo suo bene.
verso il suo amor sì grande!
il suo slancio levriero,
sfugge a suo piacere.
a un suo bene che gli grida: addio!
e fa suo il desiderio.
del suo e mio tesoro,
il suo bisbiglio.*
671
suoi
FL 005 017 rumina l’ozio, aduna i suoi cocci
FL 009 016 mentre vorrebbe far puri i dì suoi.
FL 045 010 va imperlando di fari i suoi solchi
suolo
CA 005 055 per sollevarsi dal suolo.
CA 008 005 fin che giace guarda il suolo;
suon
FL
FL
FL
FL
FL
022
070
070
070
071
008
003
011
019
057
vicenda è il suon concorde d’ogni cosa.
ch’a suon di nerbo la vietata altezza
ch’a suon di frulli la fiutata altezza
ch’a suon di stalle la sperata altezza
come suon nell’udito s’invera,
suona
FL 034 003 e di macchine suona e di monete
suonando
FL 066 018
Si nettan suonando i paesi,
suonar
FL 009 009 Quassù quassù, fra il suonar dei campani
672
suoni
FL 014 010
mentre occupa l’accordo tutti i suoni;
suono
FL 003 004
FL 003 011
FL 004 010
FL 016 006
FL 021 006
FL 042 042
FL 060 036
FL 071 023
FL 072 020
CA 009 008
con suono che scoppia e si scaglia –
e guizzi e suono e vento
la vita imaginando, e luce e suono
se vada in labil suono di favella,
e suono fesso rende?
che vien sulla parola e accieca il suono.
a far più dolce dopo tocca il suono.
suono e luce a vicenda;
Tu, lettor, nel breve suono
un polline di suono –
superba
FL 068 040
superba d’errore e di male,
superbia
FL 027 006
la vanità della superbia dotta,
superbo
FL 006 010 e superbo disprezzo
FL 070 001 Dal grosso e scaltro rinunciar superbo
supina
673
FL 017 009
sulla terra supina
suprema
FL 070 043
a vietar con angoscia suprema
supremo
FL 019 005 Il supremo ideal, nascosto, in furia
suscita
FL 004 008
il sangue lieto suscita e gorgheggi;
sùsciti
FL 069 029
tu sùsciti come il silenzio
sussurro
FL 050 120
sussurro interior d’armonie
svanivan
FL 049 013
malvive svanivan nell’abile
svapora
FL 066 028
se monta, vuoto svapora nel nulla.
674
svaria
FL 049 022 sulla malizia di chi lucra e svaria
svarïar
FL 025 039
svarïar perdo il senso
sveglia
CA 006 009
Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede:
svela
FL 039 034
che dal nostro il cammin svela degli altri.
svelerà
FL 064 004 ti svelerà nel fior la primavera
sveli
FL 032 011 mi sveli il maggior vero che l’avvince,
FL 039 062 che sveli il futuro calvario
svena
FL 039 011
mentre l’àttimo svena,
675
sverginata
FL 035 021 – Stanca si affretta l’età sverginata,
sviano
FL 042 027
a confidarlo, o sviano nemici
svincola
FL 068 015
si svincola il mare e ricade,
svola
FL 057 003
svola e discende con vispezza e amore;
svoltan
FL 051 006 e svoltan lontano accorate:
svoltando
FL 045 062 dove è men luce svoltando
svolti
FL 008 020
svolto
l’idea s’annida agli svolti
676
FL 025 029
ma, forra a svolto improvviso di monte,
FL 002 036
FL 006 032
FL 010 013
FL 035 016
FL 047 026
FL 047 028
FL 050 031
FL 064 007
FL 071 039
CA 005 039
perché sì duro t’incrosti
anch’io t’avrò fatto; anch’io.
Ben t’applaude chi compera e smercia,
eroico t’esalti;
E forse a te, ciel che t’infoschi
ma come t’aggrovigli
come fanciullo io t’invocava quando
Io t’assomiglio: in aridezza triste,
dall’inedia del giorno t’alimenti;
agli altri t’impicca.
t
tace
FL 043 041 Ora tace sospeso il firmamento;
tacendo
CA 003 006 se tacendo o risonando
tacer
FL 012 039 il tacer che mi fa nodo:
tacere
FL 049 020 e mentre ti levi a tacere
677
tacita
FL 012 009 spazia ella intorno tacita e divina
FL 025 059 tacita guida a chi crede.
FL 045 028 e tacita partenza,
tacito
FL 024 018
e argomentando, tacito m’avvio
tagliarlo
CA 002 024
a tagliarlo pativo,
tale
FL 060 023 se n’è dato esser tale:
FL 060 024 s’esser tale potessi
talor
FL 035 037
e talor sembro un carrettier che al sole
tana
FL 023 006 Qui, nella tana è curva
tane
FL 068 024
a boccheggiare nell’umide tane;
678
tant
FL 047 049
che per tant’aria annaspa, ma sé stringe?
tante
FL 038 011 balzò tante volte al mio petto
tanto
FL
FL
FL
FL
FL
016
017
042
043
071
002 tanto innaturi l’anima fin ch’ella
031 qualcosa ch’era tanto:
034 Tanto, o ragion, sei saggia:
026 ch’or parletico soffre: così tanto
024 bello presumer tanto,
tarda
FL 012 007 L’anima tarda, sul balcon tranquillo
FL 063 009 un annunzio che tarda:
tardi
FL 042 020 non mia se tardi osai.
tasto
FL 054 007
te
assiduo con lo stesso tasto sordo.
679
FL 001 013
FL 005 026
FL 011 002
FL 012 033
FL 016 007
FL 016 014
FL 021 042
FL 021 069
FL 025 037
FL 025 041
FL 038 008
FL 042 002
FL 042 004
FL 042 016
FL 046 007
FL 047 026
FL 050 029
FL 050 112
FL 059 008
FL 063 043
FL 063 047
FL 063 051
FL 063 054
CA 002 003
CA 002 009
CA 002 057
CA 002 084
CA 005 041
CA 005 049
CA 005 051
CA 005 073
un morso appena e una ciocca ho di te:
chi può giungere in te?
ecco per te la merce rude d’urti
Ma nulla a te dico:
armonïosa in te non si cancella
e in te, raggiunto il tempo, lo trascende.
per morder cuore e cervello su te,
e te, con voglia, o spirito, suggello
o realtà, essere in te vorrei:
Da te nascendo vano sfumo via,
dir ciò che non seppe a te dire?
l’anima innondi bramosa di te:
m’avvolga il capo solcato di te;
ogni cosa; e per te dico
Ma dopo? Uguale a te,
E forse a te, ciel che t’infoschi
a te chiamo e vorrei piegare il capo
di te creasti e non parve.
Forse a te basta l’udir turbinare
e per te spazia il consenso che nacque
per te con fresco volo io vi rimando
di vivere, per te non ho vergogna,
per te io mi perdono.
fanciullo a te venivo
A te correvo già felice:
con te come uguale,
mentre è bello il silenzio a te vicino.
e un convento in te stesso:
grevi loro di te,
ciò che si è sciolto in te.
infilzi per te stesso il tricolore,
tediata
FL 021 065
tu scavi tediata la fossa.
tedio
FL 029 020 dal tedio astioso di male
680
telai
FL 011 004
sui telai tesi;
teme
CA 005 027 perché si teme il getto del sangue.
CA 005 045 che non teme di cadere,
tempi
FL 010 001 Chiedono i tempi agir forte nel mondo
FL 071 006 né folgore di tempi
tempo
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
002
002
005
008
012
014
016
021
025
027
035
043
043
045
046
047
050
054
056
012
004
059
020
037
017
024
014
013
055
022
023
011
025
047
008
011
021
022
003
– sirena del tempo –
ruscello è il tempo eguale
nel giogo del tempo; e rivivi
Sortilegio del tempo
per la sequela del tempo,
e nel vorace tempo è vana attesa.
al marcio del tempo le nari chiudete
e in te, raggiunto il tempo, lo trascende.
l’idea nel tempo che vien già divelto
labile cosa del tempo
odio l’usura del tempo
E soffre mentre ama il suo tempo.
ma floscio il tempo vil tutto si addita,
Fui certo un tempo qualche eroe degno
Torneran tempo e fatica,
non a me, tornerà il tempo.
s’apre il tempo futuro alla mente
e vuoto il tempo buio lascia fuori.
confidenze nel tempo che verrebbe,
io vivo con voglia nel tempo;
681
FL 058 007
FL 060 021
FL 066 019
FL 067 019
FL 071 047
CA 002 001
CA 005 050
CA 005 067
CA 007 002
CA 008 022
sul tufo del tempo, all’aperto contrasto,
spazia ineffabile il tempo.
e schiava del tempo che giova
se nel varco del tempo,
quando più duro al tuo ozio era il tempo!
Al tempo che la vita era inesplosa
e risolvesse il tempo
tutto è un non fare più in tempo.
sterile il tempo,
la sferza Iddio, la sferza è il tempo:
tempra
FL 061 002
con bella tempra d’anima e di carni,
tenace
FL 008 019 dell’opera intensa tenace;
FL 032 005 o se tenace mino con baldanza
FL 043 020 tenace, e insiem non credo alla speranza.
tende
FL 005 045 e le sue tende frale germoglio
FL 010 023 e chi nel luminoso ingegno tende,
tendo
FL 023 019
tendo lo sguardo e l’udito;
tenebra
FL 069 014 tu, per la tenebra nuda
CA 007 007 la tenebra in letargo
682
tenebrosi
FL 005 050 fra glorie ardenti e tenebrosi falli
tenerezza
FL 015 003 e il nevicato pian con tenerezza
FL 040 010 ogni persona, che per tenerezza
tenga
FL 067 021
il cuore non tenga su in alto,
tentai
FL 021 018 Eppur, la fede e il responso tentai;
FL 045 072 e dove bene tentai
tentan
FL 070 012 tentan su dal letargo come serpi
CA 005 080 tentan sciogliere il tuo nodo
tentato
FL 050 044
tentavo
il tentato cimento.
683
FL 040 004
tentavo perso nella fantasia:
tento
FL 056 012 rinascer tento negli altri felici:
tenue
FL 026 019
e va nel tenue senso un crepolio
tenui
FL 044 004
tenui serenatelle!
tepore
FL 033 004 nel tepore sano del placido flutto,
terra
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
011
017
017
022
023
028
033
049
049
052
052
053
055
001
026
009
057
002
023
021
014
005
010
005
030
005
003
Glauca s’impiuma la terra al mattino
mentre la terra gli chiede il suo verbo
sulla terra supina
languì alla terra il piacere,
oggi il cielo dalla terra:
dalla terra esce un fantasma,
Tu, per le case le patrie la terra,
la terra cullata riceve.
che tripudi sul cuor della terra conflagra,
che strizza ferite sul cuor della terra,
mantello e cappuccio per l’umile terra
mantello e cappuccio per l’umile terra
avesse la terra una mano
l’esangue terra invernale
684
FL 063 003
FL 063 078
FL 070 051
CA 002 008
CA 004 011
CA 005 001
CA 007 005
CA 008 004
sta la terra in vestigio
la bigia terra inerte
sotto, dal vano dell’aria la terra
la terra non tua più l’avevi.
che munge a una terra se stesso;
Sacchi a terra per gli occhi,
La terra gli fa largo,
stretta alla terra, odiando la terra;
terre
FL 039 041 per terre e per mari
FL 062 002 da cieli e da terre ribeve
tèrree
CA 002 079 per le tèrree nostre notti.
terribile
FL 025 030 sembra il risveglio un terribile agguato
FL 050 108 al terribile giorno.
FL 067 004 e sonno terribile abbioscia.
terror
FL 047 025 a me il terror della vita e il rimorso.
FL 049 032 terror della vita, presenza di Dio,
FL 069 013 fra un terror di profezia
terrore
FL 021 044 il terrore del mal che m’infosca
FL 021 071 ma giù gli sguardi con terrore, voi
685
tersa
CA 008 013 nell’aria tersa è in risalto
Terso
FL
FL
FL
FL
025
036
068
068
052 Terso vigor di zampillo,
026 sorger libero e terso mi vede,
001 Nel terso gravitar dei mondi insonni
043 Ma su, nel terso gravitar dei mondi,
tesa
FL 015 013 tesa la mano
CA 009 001 Dall’imagine tesa
tesi
FL 011 004
sui telai tesi;
tesoro
FL 036 031 nell’aria l’effuso tesoro
CA 009 022 del suo e mio tesoro,
tesse
FL 010 040
mentre lo tesse e muta il sangue nuovo,
686
tessé
FL 065 007
il ragno creator che ti tessé,
tessendo
CA 002 016
tessendo siepi in giro alle covate,
tessuto
FL 006 028
che saldamente nel tessuto è storia
testa
FL 017 018 dalla testa dei borghi
teste
FL 036 017 dai corpi smilzi il vuoto delle teste:
testimonio
CA 000 000 NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno
tetti
FL 035 024 Poi, come tuon dai tetti si disperde
FL 050 001 Quassù fra proni tetti
FL 050 096 (Quassù, fra proni tetti,
687
ti
FL 001 015
FL 001 035
FL 010 027
FL 016 009
FL 020 001
FL 020 002
FL 030 009
FL 049 020
FL 050 057
FL 050 089
FL 050 092
FL 059 015
FL 059 018
FL 064 004
FL 064 008
FL 065 007
FL 065 008
FL 071 042
FL 071 046
FL 072 023
CA 002 080
CA 005 010
CA 005 084
CA 005 086
nel pensiero ti uccido
e non ti sarà oscuro.
e forse in quiete oppiata ti deliba,
Virtù ti crea che non par segreta,
Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami,
cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami:
ma più io non ti vedo, stella mia.
e mentre ti levi a tacere
e, raggiunti, lontano ti senti?
e, mentre ti sommerge,
ch’ove men ti ristori sei più vero
ti van curvando il dorso
ti sfolgora nell’estasi il rimorso .
ti svelerà nel fior la primavera
meno ti canto, amor, e più sei tutto;
il ragno creator che ti tessé,
il generoso mio cuor che ti ordiva,
se fatica ti spreme e l’opaca
o poesia ch’io ti possedetti
e consentire ti giovi.
E ti vedo levar come il mattino
Anche chi ama ti grava,
la vita ti oltrepassa,
la vita non ti passa.
Tien
FL 010 009
Tien gl’impeti sepolti,
timpani
FL 014 008 bùssano i timpani cupi,
tinnir
FL 034 029 nel tinnir luminoso dei corsi.
688
tinno
FL 071 021 fan le campane tinno
titilla
FL 019 004
il corpo mi titilla in calor unto.
tituba
FL 068 025 ogni città tituba curva
titubar
FL 047 016
il titubar ambiguo
titubare
FL 050 027 dove non è concesso titubare).
tizzo
FL 031 011 pianta nel succhio divelta, tizzo
tocca
FL 002 022 e appena tocca più in là rifuggivi;
FL 045 032 verso un ben ch’è vicino e non tocca,
FL 060 036 a far più dolce dopo tocca il suono.
689
tocche
FL 015 019
tocche saranno dall’arcana morte.
tocchi
FL 040 006 di sorrisa mestizia in caldi tocchi
FL 072 011 altri tocchi le mete.
tocco
FL 015 002
al tocco delle nubi
toccò
FL 037 003
toccò nel vespro di raso il sentiero
toglie
FL 042 033 ma dove toglie amor forse s’invera –.
FL 063 059 che toglie dall’ora di tutti
tolsi
FL 063 045
e il ritornar dove mi tolsi, quando
tolta
FL 021 026
Ma che giovò se l’aria mi fu tolta,
690
tomba
CA 005 071
e fa del presente una tomba.
tonde
FL 054 012 quando voi m’appariste, e liscie e tonde
tonfi
FL 011 003 e tonfi. Gravido ora pesi
FL 017 013 e si palpavan i sonori tonfi
FL 050 017 un passo, un nome, e tonfi dalle case
tonfo
CA 004 019
a chi più corre sul tonfo,
tórbidi
FL 029 005
e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi,
torce
FL 068 012
come insetto scovato si torce:
tòrcon
FL 036 008
tòrcon gli alberi a respiro
691
tormenta
FL 043 038 in un’idea che scruta e tormenta,
FL 070 052 – fra bave di nubi e tormenta –
tormento
FL
FL
FL
FL
FL
003
050
056
063
070
013
076
008
082
025
d’affollate faccende in tormento:
Quanto fosco imprecar, quanto tormento!
e vil mi sembra quando con tormento
e sugge dal tormento
dall’assalto impennato in tormento
torna
FL 008 038 nel mezzo si stipano e torna
FL 043 036 la bontà torna del docile viaggio?
CA 004 004 ritorna l’onda, ma non torna il mare;
CA 007 031 Così il fiume torna ancora
tornar
FL 032 012 al tornar delle genti io son sconfitto;
FL 050 042 dàmmi che a sera il tornar non sia spento
tornerà
FL 046 008 non a me, tornerà il tempo.
Torneran
692
FL 045 047
Torneran tempo e fatica,
tornerò
FL 050 004 domani io tornerò).
FL 050 014 domani io tornerò).
FL 050 026 (Domani io tornerò
torni
FL 032 004 che fecondata questa età mi torni;
torpor
FL 006 005
FL 070 016
torpor d’àttimi lascivi
in torpor d’opere e trastulli;
torpore
FL 028 005 s’acquietan nel torpore le creature.
torrente
FL 005 055 dove lancia il torrente
torsi
FL 070 035 con braccia e torsi digiuni
torso
693
FL 037 001 Il vedovo, rizzando il torso nero,
FL 061 029 mi levo torso d’eroe
tortuoso
FL 025 022 necessario e tortuoso
torva
FL 047 081
FL 061 014
eco torva di genti
e torva la tregua va giù.
torvi
FL 029 001 Dai voli torvi di sogni la notte
torvo
FL 042 039 e un non so che nel cuor torvo accoltello
FL 056 013 e torvo asseto quando la rinuncia
tra
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
005
006
006
018
028
032
034
036
036
015
042
009
031
008
024
006
027
002
013
e tra’ capelli morbida la mano
Se l’uom tra bara e culla
inseguita locusta tra sterpi;
tra morte e morte vil ritmo fuggente,
tra foci errando e sorgive.
tra mete e ritorni
per altri un varco e per me, tra gli scorni
tra il brulicar delle forme
tra polvere e péste, al meriggio,
Erra, tra polvere e péste,
694
FL 045 063
FL 052 021
FL 067 016
FL 070 005
CA 002 040
CA 004 026
tra nere forme forma nera ho spazio;
tra baleni d’acciaio,
Se tra le nubi del giorno,
tra ruote polvere melma carboni,
che tra zampa e cresta
tra fissità di riviere
trabalzante
FL 011 011
al trabalzante stridere dei freni,
trabocca
FL 042 035 ma sotto si ridesta e giù trabocca
FL 066 016 spennecchia e trabocca e ricade
traboccando
FL 017 005
che al sommo traboccando più vibrava;
traccia
FL
FL
FL
FL
037
063
068
068
005
025
007
049
e lusingando alla malcerta traccia
Il mio passo è la traccia dell’erba,
della sua traccia preferita, va.
della sua traccia preferita, va.
trae
FL 039 032 che trae dal penar la sua speranza,
FL 051 009 ma spia dal fondo e si trae
CA 007 009 Nel profondo trae umore
695
Tragica
FL 025 001 Tragica viene a contrasto l’idea
FL 039 047 ma prodigiosa è la tragica pena
FL 050 065 che la tragica sorte ci stràngola!
tragiche
FL 070 026 delle tragiche catene
traluce
FL 053 002
traluce la gemma dei monti
traluci
FL 002 038 o men chiaro traluci
trama
FL 050 114
la trama dell’onda incastona
tramanda
FL 060 030
straripa alto, e si tramanda
tramandi
FL 011 015
e trascinato tramandi
696
trambusto
FL 071 043 natura è qui trambusto?
CA 005 066 il trambusto è un inganno;
tramiamo
FL 050 066
Fastidi grassi tramiamo,
tràmite
FL 032 002
a colpo a colpo il tràmite dei giorni,
tràmiti
FL 060 002
che valli e tràmiti asperge
tramonta
FL 066 026
se scende, ignoto tramonta
tramontare
FL 015 001 Lontanissimo arpeggia il tramontare
CA 002 071 di tramontare in noi:
tramonti
FL 005 001 Cielo, per albe e meriggi e tramonti
FL 062 015 notte succhiata dal cuor dei tramonti,
697
tramonto
FL 038 009 Un caldo barlume al tramonto
tramuta
FL 003 012 tramuta in ansietà
FL 047 002 qualcosa si tramuta, e già molesto
tramutar
FL 010 041 dove sarà nel tramutar crudele
tramuti
FL 071 040
come tramuti del dolor l’arena
tramutò
FL 002 018
che tramutò gli aspetti
tranne
FL 024 007 ché nulla ad esse, tranne amor, par vita;
FL 055 015 che tranne sé
tranquilla
FL 028 010 dove natura riposa tranquilla,
698
tranquillo
FL 012 007 L’anima tarda, sul balcon tranquillo
FL 023 014 Poi tranquillo ognun posa,
FL 025 053 quiete di riso tranquillo,
trànsito
FL 039 039
al nostro trànsito avvinto
trapassa
FL 058 010
s’invera e trapassa così.
trar
FL 041 019
e trar cosa
trarli
FL 043 016 trarli biechi in catene dietro a lei.
trarre
FL 071 028
che nulla ancora seppe trarre
trascende
FL 016 014
e in te, raggiunto il tempo, lo trascende.
699
trascina
FL 008 043 un fatto trascina; e per sempre.
trascinato
FL 011 015
e trascinato tramandi
trascini
FL 062 020 anonima rozza che il carro trascini,
trasfiguro
FL 050 124
a me che trasfiguro
trasfonde
FL 031 001 Lungo di donna un canto si trasfonde
CA 003 012 risplendendo si trasfonde
trasmutabile
FL 071 069 del trasmutabile giorno,
trasognando
FL 045 059
esito trasognando;
700
traspaiono
FL 050 116
con ciglia bagnate, traspaiono
trasparenza
FL 068 004
la trasparenza dell’eternità –
trasse
FL 035 031
che nei millenni trasse l’uom dal bruto,
trastulla
FL 005 047 questo è cieco destin che si trastulla?
trastulli
FL 070 016
in torpor d’opere e trastulli;
trastullo
FL 063 029 Vil trastullo di sé,
trattenuto
FL 014 007 nell’ora c’ha trattenuto il respiro:
tratto
701
FL 045 036 del mondo e ritorna ad un tratto
traudir
FL 067 010 un traudir di respiro
travaglio
FL 005 014 del travaglio si sfa;
trave
FL 047 062
trave a un palco, ghiaia al fango:
trecce
FL 042 003 chioma, il cespuglio delle calde trecce
FL 054 009 ho confitto, o annidate trecce fonde:
tregua
FL 025 033 chiedan risposte senza tregua,
FL 061 014 e torva la tregua va giù.
FL 063 042 tu nella tregua m’accalori i polsi
trema
FL 043 021 Al vizzo sen della parola trema
FL 052 006 che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
FL 052 031 che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
702
tremando
FL 035 027
tremando e rilucendo tutto il verde,
tremano
FL 002 009
e nelle mani tremano carezze
tremenda
FL 025 044 la tua offerta tremenda;
CA 000 000 EO Urge la scelta tremenda:
CA 006 004 scavando una voragine tremenda.
tremendo
FL 027 018 il divenir tremendo che non cura
FL 070 065 da sola respira il tremendo suo bene.
FL 071 053 o privilegio tremendo,
trèmiti
FL 070 029 fra trèmiti e vene
tremule
FL 030 006 nel grande azzurro tremule faville
treni
703
FL 052 023
al precipite strappo dei treni
treno
FL 051 001
Sibila scivola livido il treno
trepido
FL 038 007 nel trepido solco del labbro
tricolore
CA 005 073
infilzi per te stesso il tricolore,
trillo
FL 041 005 ero il trillo d’una fonte
FL 057 006 dal becco gli esce in un ultimo trillo.
trincee
CA 005 002 trincee fonde dei cuori –
trine
FL 008 024
àgita nervi per trine e fibrille
tripudi
FL 049 005
che tripudi sul cuor della terra conflagra,
704
triste
FL
FL
FL
FL
FL
012
016
043
043
064
020 a lei che, triste d’aver troppo, volle
013 l’inconsapevol brama triste o lieta,
022 fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto
044 che dà non lieto non triste dolore:
007 Io t’assomiglio: in aridezza triste,
tristezza
FL 049 023 sulla tristezza di chi soffre e accieca,
FL 049 024 tu sei cagnara e malizia e tristezza,
FL 071 065 – crudel tristezza nel vivere baldo –
tristi
FL 038 004 di tristi irrequiete domande?
FL 059 001 Dimmi, passante dai tristi occhi belli,
FL 059 013 Dimmi, passante dai tristi occhi belli ,
tronchi
FL
FL
FL
FL
036
036
063
063
009 l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi,
037 l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami,
011 dall’ascensïon dei tronchi
079 dai tronchi ai rami ascende;
tronco
FL 002 048 papà, tronco puro severo,
FL 005 044 son legno di un tronco immortale
705
tronfi
FL 021 072
tronfi bastardi della primavera,
tropp
FL 072 013
che vibrò tropp’alto o basso
troppo
FL 012 020 a lei che, triste d’aver troppo, volle
FL 042 025 lampeggiarono, troppo
CA 005 054 e troppo stanchi i cervelli
tròttola
CA 008 001 Gira la tròttola viva
CA 008 021 vive la tròttola e gira,
CA 008 023 così la tròttola aspira
trova
FL 008 030 Però, se il minuto non trova
FL 066 021 nella fatica si trova
trovare
FL 039 010
trovassi
altri cuori trovare;
706
FL 021 048 Oh, se fuggendo trovassi regioni
trovo
FL 001 002 cerco e non trovo e m’avvio
FL 021 034 con vergogna, e non trovo
truce
FL 052 020
e truce in bàttito gaio
tu
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
002
002
002
002
002
002
005
009
014
014
021
021
021
021
021
028
039
042
042
043
045
045
046
049
033
017
020
023
028
033
045
002
003
004
017
015
036
051
055
065
021
019
010
015
031
045
046
004
012
ma tu che ascolti, rècalo
Tu fosti e sei il desiderio mio
tu che fosti sentor rinnovellante
tu che fosti pensiero
tu che musica fosti
tu che fosti ben altro
tu che l’eterno insegui
l’aerato seren tu puoi ondare
sopra le vette: e tu, aria, ne accogli
tu sola intoni per tutti!
Ma tu, ragione, avanzi:
Tu, mano aperta che inseguivi il mondo,
Tu mi gridasti all’inutile forza
Ma primavera, tu strozzi e spunti
ben tu al fiuto del senso conduci
tu scavi tediata la fossa.
Tu, per le case le patrie la terra,
vien qua tu, poesia maledetta,
fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia
Ma tu, ragion maledetta, comprendi
in un sol punto? A che tu, poesia,
e tu, barbaglio sull’anima cieca,
e tu, pioggia che fili giù bieca!
Anche tu, immortal natura,
tu stringi le forme che dentro
707
FL 049 024
FL 050 055
FL 050 091
FL 054 001
FL 054 029
FL 059 005
FL 063 035
FL 063 037
FL 063 042
FL 063 075
FL 064 010
FL 067 022
FL 067 026
FL 069 014
FL 069 020
FL 069 023
FL 069 029
FL 072 020
CA 002 010
CA 002 060
CA 005 013
CA 005 044
CA 005 072
tu sei cagnara e malizia e tristezza,
sei tu, fiero disagio
e tu, smanioso pensiero,
E tu, notte che dai parvenza al rito
Ma tu, notte, ben vivi anche se langue
quello che tu non sai
Tu, divin senso palpitante e intriso
tu, divin senso che irraggi
tu nella tregua m’accalori i polsi
E inutilmente tu, gravoso spazio,
quando tu vai distrutto.
oh, cieca sostanza, tu giaci
tu sgretoli giù morta:
tu, per la tenebra nuda
che tu gli spazzi via.
tu sei redentrice adorata
tu sùsciti come il silenzio
Tu, lettor, nel breve suono
e tu guidavi senza farmi male
e tu, con lena immensa,
Qualunque cosa tu dica o faccia
Tu dici: beata l’acqua
Se tu non issi a bandiera il tuo cuore
tua
FL 005 061
FL 010 011
FL 025 044
FL 044 009
FL 048 002
FL 050 030
FL 065 001
FL 069 015
FL 071 071
CA 002 008
CA 002 075
CA 003 002
tue
la tua fresca corrente!
o va segreta alla tua voga bella:
la tua offerta tremenda;
Anima, intona la tua voce e nulla
la tua lima assopita lamenta
accarezzato alla tua spalla, o mamma,
Dalla tua nicchia, alla mercé
della cruda grondante tua striglia,
della tua isola, Circe;
la terra non tua più l’avevi.
Risorge la tua cara vita
voce tua, voce mia,
708
FL 023 001 Col moto egual delle tue genti, o valle,
FL 042 001 Voce, il ruscello delle tue campane
CA 005 012 si fa guanciale delle ore tue.
tufo
FL 058 007
sul tufo del tempo, all’aperto contrasto,
tuguri
FL 051 007
s’orientano borghi e tuguri,
tumido
FL 022 003
tumido, opaco, calmo,
tumultuar
FL 010 002
in un perenne tumultuar balordo
tumultuoso
FL 034 024 fra il rincasar tumultuoso
tuo
FL
FL
FL
FL
FL
001
002
005
005
011
034
041
031
059
009
al tuo bene e al tuo male:
quando è la vita, l’immane tuo sogno?
la vanità del tuo sforzo,
sul tuo bàttito avvia
Via dal tuo spazio assorto
709
FL 021 059
FL 025 040
FL 038 010
FL 038 012
FL 043 030
FL 047 029
FL 047 066
FL 048 006
FL 050 038
FL 071 002
FL 071 047
FL 072 022
CA 002 014
CA 005 072
CA 005 080
e in tuo buon senno mossa,
del tuo vortice eterno.
sembrava il piacer del tuo viso:
l’intenso tuo cuor, e il sorriso
se dal tuo amore ci dilunghi e attrai
nel tuo gioco stai:
Non so più recar il tuo peso,
rodi in fretta il tuo grigio dolore
la via buona del tuo cuore, o mamma!
il tuo incanto più non vola:
quando più duro al tuo ozio era il tempo!
odi il senso del tuo mondo:
al tuo ben la campagna –
Se tu non issi a bandiera il tuo cuore
tentan sciogliere il tuo nodo
tuoi
FL 006 027 ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno
FL 021 039 e ridevi nei tuoi rutti sozza.
tuon
FL 035 024
Poi, come tuon dai tetti si disperde
tuorlo
CA 002 074
essa risorge in tuorlo di gallina.
turba
FL 021 020 della turba pilotai;
turbare
710
FL 055 008
irrequiete turbare
turbin
FL 047 054
se come foglia in turbin si mulina
tùrbina
FL 070 050 in infinita voragine tùrbina:
turbinare
FL 059 008
Forse a te basta l’udir turbinare
turbine
FL 003 005 piomba il turbine e scorrazza
turbini
FL 071 078
se turbini con Dio
turchina
FL 002 001 Nella seral turchina oscurità,
turgidi
FL 017 011
E con turgidi muscoli
711
turgido
FL 019 006 palpa nei sensi; e turgido di voglia,
Tutta
FL 009 005 Tutta è mia casa la montagna, e sponda
FL 050 012 e vastamente tutta s’abbandona.
tutte
FL 054 016 parole il labbro tutte a scarabocchi
tutti
FL 010 008
FL 014 004
FL 014 010
FL 028 020
FL 033 017
FL 056 004
FL 063 059
FL 069 011
CA 002 018
CA 008 017
CA 008 020
che nella fogna ancor tutti affratella.
tu sola intoni per tutti!
mentre occupa l’accordo tutti i suoni;
Salve, o ver di tutti i giorni!
e l’evangelo di tutti gli eroi
e del sangue di tutti è il mio polso.
che toglie dall’ora di tutti
di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi;
nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte.
tutti i contorni, tutti i colori;
con tutti i cuori, per tutti i giorni;
tutto
FL
FL
FL
FL
001
005
008
008
020 la mia linfa nel vivido tutto
008 (quando tutto ama e perdona)
010 ma tutto la solita mano
028 ma tutto la solita mano
712
FL 017 001
FL 017 052
FL 021 019
FL 021 033
FL 024 026
FL 025 002
FL 026 023
FL 027 003
FL 033 003
FL 035 022
FL 035 027
FL 042 041
FL 043 011
FL 045 064
FL 050 049
FL 055 005
FL 056 016
FL 060 008
FL 060 009
FL 060 022
FL 063 027
FL 064 008
FL 067 001
FL 068 038
FL 071 015
FL 071 037
CA 004 013
CA 005 016
CA 005 067
Da tutto l’orizzonte
e riser tutto il dì per non sapere,
preda tutto dei casi, nel viaggio
qui dove tutto m’offende
tutto, domani, ricomincerà.
che dove spazia tutto in sé contiene,
ciò che men dissi, tutto m’è vicino;
che tutto nel sonoro
E nido si fa tutto
e tutto sa di coito! –
tremando e rilucendo tutto il verde,
tutto un impeto rosso
ma floscio il tempo vil tutto si addita,
e tutto è consueto
se tutto via scompare
tutto s’apre a guardare,
tutto ai bimbi dona il pane,
Tutto par d’usignolo,
tutto sa di fragranza
Viva tutto il sofferto
e tutto si palesa e nulla è vano
meno ti canto, amor, e più sei tutto;
Tutto in grave volume è corpulenza:
e tutto, anche il sole, diventa normale,
nella maglia del tutto
e tutto ha un muro livido di fronte?
le vive dal tutto
E così tutto rimanda
tutto è un non fare più in tempo.
uccelletto
FL 057 002
l’uccelletto ai richiami
uccelli
FL 034 011 quando – uccelli dei nidi cittadini –
CA 005 052 Ma son sì lievi gli uccelli
713
uccide
FL 035 013 che dà salvezza donde più s’uccide;
uccidere
FL 050 087 per uccidere l’orco che ci sbrana!
uccido
FL 001 015 nel pensiero ti uccido
udir
FL 059 008
Forse a te basta l’udir turbinare
udisti
FL 059 002 non forse udisti in gravi ritornelli
Udite
FL 039 052 Udite il rullo a distesa
udito
FL 023 019
FL 071 057
tendo lo sguardo e l’udito;
come suon nell’udito s’invera,
714
uguale
FL 005 015
FL 006 015
FL 014 003
FL 033 002
FL 046 007
CA 002 057
nell’ostia insapora del còmpito uguale,
e ritorno, uguale ritorno
livida sciacqui uguale,
l’anima è uguale!
Ma dopo? Uguale a te,
con te come uguale,
ultime
FL 034 026 dell’ultime officine,
FL 070 053 l’ultime scaglie le avventa
ultimo
FL 026 004 dell’ultimo balen che il sol perdette;
FL 037 002 l’ultimo fascio strinse nelle spanne;
FL 057 006 dal becco gli esce in un ultimo trillo.
uman
FL 009 011
FL 034 004
l’uman destino vincola le mani
l’uman contrasto,
Umana
FL 005 034 Umana industria sacra,
CA 002 002 e l’amor mi pareva umana cosa,
umanamente
FL 050 107 umanamente pronti
CA 005 074 se non rilevi umanamente il giorno
715
umanità
FL 010 017 umanità circonda;
umano
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034
nel suo ritmo l’umano destino,
e quasi sento un caldo àlito umano
Oh per l’umano divenir possente
scivola il vortice umano,
forme: e gioisce del suo ritmo umano.
O palpitare umano,
umide
FL 068 024
a boccheggiare nell’umide tane;
umido
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021
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047
050
003 d’un caldo umido vento
018 per l’umido giro dei monti
018 l’umido ombrare violetto:
004 all’umido sguardo
009 del grand’umido abbrunire;
umidore
FL 021 056 nel caldo umidore del vento
umile
716
FL 052 005
FL 052 030
mantello e cappuccio per l’umile terra
mantello e cappuccio per l’umile terra
umili
FL 023 021
le immote umili forme
umiltà
FL 034 005
mentre in disparte l’umiltà dei vinti
umore
FL 066 011 l’umore notturno e la ragia.
CA 007 009 Nel profondo trae umore
un
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001
un morso appena e una ciocca ho di te:
il cuor beatamente è un rapimento
s’inombra come un’occhiaia,
che respirando discioglie un beato
con un facile oblio oltre sospingo
e quasi sento un caldo àlito umano
sul viso e dietro il collo un far di baci
in un’assorta luce: e silenzioso,
che mescoli un mondo
son legno di un tronco immortale
nel fiato e nel sangue un’idea
palpata da un sogno d’incubi,
rosse di un cuore spezzato;
un fatto trascina; e per sempre.
e il canto lungo di un prono bifolco,
in un perenne tumultuar balordo
che accomuni a un suo fedele
Sgorga lucendo un ventilato ardore
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002
mi fan del sentimento un desiderio
in un senso di culla
un’ardente pupilla ha lasciato.
un nulla è riso pieno,
un nulla è ciel sereno:
Un’eletta dottrina,
un’immortale bellezza
In un senso di luce
e un vel d’argento serico gli cuce,
verso un’eroica impresa;
e al suo piede ferveale un piacere
e si fece la spoglia di un morto:
Respira il lago un pàlpito sopito
d’un caldo umido vento
se ogni ora parve un ripiego di fretta,
in un scuoter di sonno che crolla
un abisso profondo per gettarmi?
Non è più su di un palmo
In un volgere lieve
un senso sopra note
e va nell’aria un dir d’avemmarie,
quasi di bimbi un parlottìo raccolto
e in un guizzo anche il fuoco si spoglia:
dalla terra esce un fantasma,
oh creazion d’un mondo
sembra il risveglio un terribile agguato
ma in un concreto e alterno
e va nel tenue senso un crepolio
E’ di me parte un uomo da lavoro
in un aperto libro gli occhi, mentre
un solitario pàlpito di stella:
Lungo di donna un canto si trasfonde
per altri un varco e per me, tra gli scorni
ai monti forti in un riposo lene,
in un lungo bruito alla campagna
in un vigor di fede;
d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio.
e talor sembro un carrettier che al sole
un sonno covi di polvere e sete.
d’un dèmone bigio
verso un bozzolo azzurro di capanne,
Un caldo barlume al tramonto
ma qui c’è un cuore e vorrebbe
nel petto e un abbandono fra i ginocchi,
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D’un così intenso amor alato cinsi
un cuor che non aveva più dolcezza.
dentro un nulla illeggiadrito
voglia che ha fatto un groviglio di me.
e un non so che nel cuor torvo accoltello
tutto un impeto rosso
In un diffuso vespero corrusco
par nell’oscuro fetore di un porto,
il lamentare d’un vascello morto
verso un acerbo dubbiar inglorioso;
attendo forse un’improvvisa norma
Fui certo un tempo qualche eroe degno
in un sol punto? A che tu, poesia,
landa fuggita in un lontan miraggio,
in un’idea che scruta e tormenta,
e la notte s’adagia in un languore,
in un fluir di pace e sentimento
quasi eterno coperchio sopra un’urna.
s’intesse in un vaporare di fiati
verso un ben ch’è vicino e non tocca,
del mondo e ritorna ad un tratto
dà infine un luogo ove stare;
è un nulla e i cari affetti mi son vani.
Viene un vento di bufera
in un fragore di grandine.
zòccola un mulo, grave
in un vorace stormo di nubi;
ho un fluir di corrente.
Voce a un coro, stelo a un fiore,
trave a un palco, ghiaia al fango:
ai dossi ravvolto è un mantello
che striscia un lembo vicino
sotto un’inerzia reclina:
un passo, un nome, e tonfi dalle case
nell’ascoltare il passo d’un fantasma.
sono un mercante senza mercanzia,
sono un pilota che ha perso la via,
in un sentor di carezza;
e s’amplia nel ritmo un gran senso;
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
in un guardar perduto,
che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno!
In un cofano azzurro
ma il pensiero da sé batte un ricordo
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FL 054 008
FL 055 022
FL 057 005
FL 057 006
FL 059 009
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FL 071 037
FL 071 041
FL 072 012
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CA 002 049
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CA 004 022
CA 004 024
CA 004 029
CA 005 004
E’ un inganno di voi che giù nel senso
e un rider sento d’uomini e di donne
mani un poco, e la morte
dal becco gli esce in un ultimo trillo.
in un’ansia smarrita
in un vuoto rombar di sepoltura,
un balsamo sembra,
Per un volger saliente lungo d’onda
un senso di campana
conquista in un àtomo è vinto:
un prorompere pieno;
vibra un barbaglio di luna
un’abitudine stanca,
un effluvio sepolto,
un’ebbrezza sospesa,
un annunzio che tarda:
in un’intensa pace,
siete un batter di ciglio
ma un vasto cuore intero
in un immobile idea agghindata
in un ingorda brama;
che un vortice d’api dorate
un che di non nato e già vecchio,
e un fortor di carname riverso,
un guardare senz’occhi,
un traudir di respiro
quanto un chinare di pàlpebre
la vita dà un colpo e si squaglia
fra un terror di profezia
ma splendono d’un balenìo
e l’un con l’altro pare
e tutto ha un muro livido di fronte?
in un vigor d’oceano,
Il mio verso è un istrumento
Il mio canto è un sentimento
EO (da un Frammento 1914)
NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di
a un bronzeo inquietamente
di un solco che è sentiero
mentre un richiamo a distesa permane.
e un orizzonte la cerchia:
e incontra lo spettro d’un fondo;
bevute e spremute da un cielo
La casa è un ritrovo
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l’uomo un plagio,
la donna un contagio.
c’è un grido dentro:
l’atto è un pretesto.
Sul viso c’è un solco
C’è un cuneo nel cuore,
in un mignolo d’aria.
ma un nodo scorsoio
e un convento in te stesso:
Echeggia un mònito immane,
Fuga da un vuoto vicino
verso un vuoto lontano,
il trambusto è un inganno;
tutto è un non fare più in tempo.
esplode a un ostacolo duro
o libertà, che un laccio
a un suo bene che gli grida: addio!
un fiume immenso.
e per sé nemmeno un sorso.
ma se poggia a un punto solo
un polline di suono –
più che un deserto
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un morso appena e una ciocca ho di te:
ma quand’urta una città
sembra il ciel una guancia di bambino.
una grandezza infinita
dell’universo una vita profonda.
indugiando a una chiusa
è con noi belva in una gabbia chiusa!
d’una gora, e si contrae
filtra il cielo e sorveglia da una cruna.
in una pausa senza fine.
in una blanda opacità di perla
a poco a poco una nube leggera
fallendo io piombo giù, e una distanza
che verso una meta risuona,
verso una fata morgana
Fluì soavemente una malia
d’una voglia di pianto; ma negli occhi
una
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CA 005 071
CA 005 075
CA 005 079
CA 006 004
CA 007 029
ero il trillo d’una fonte
ero il soffio d’una valle
ero il volo d’una nube
eri una cosa per me sciolta in me:
E’ l’ansietà d’una gioia smarrita
Perché sta il giorno come una deserta
plaghe del cielo a una spiga di menta?
in una liscia imagin di medaglia;
al lago veleggia una barca;
lo spirito è una frode,
e sempre in là una certezza attendi,
in una gora di fumo e aria
avesse la terra una mano
una canzone appassionata esulta,
dove è una floscia attesa,
e la sosta pare una grazia,
una corona votiva
quanto il virar d’una rondine
una dolcezza è il cuore.
NO Queste liriche appartengono a una condizione
NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una
quanto l’una e l’altra ha perso:
esaudendo come una preghiera
che munge a una terra se stesso;
ancor libero mare – una goccia.
e quando manca è una zuffa.
a una segreta domanda:
e una rapida lama
si ode vagire una culla,
se va in basso è una bomba
e fa del presente una tomba.
fingi una pace che fa guerra al mondo.
l’una ier l’altra domani,
scavando una voragine tremenda.
una cinta lo circonda,
unica
FL 019 010 nel mio diletto è l’unica certezza:
FL 070 063 unica al cielo misura la forza;
722
unico
FL 025 028 Nel sonno odiato l’unico inganno:
unione
FL 010 016
con vasti gesti d’unione
unisce
FL 071 059 beata e immortale si unisce;
unita
FL 039 025
e nella voce unita
universo
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e l’universo ingenuo si rivela
Se van dall’universo eterne voci
dell’universo una vita profonda.
dall’universo a rivelar la meta:
dell’universo si fa vita e morte!
universo e amare,
e nel fil del suo sguardo ha l’universo;
Questo universo è più saldo
002
017
021
045
011 uno sguardo che invita:
056 e si fece uno spento bracere;
008 non qui, dove uno sdraia
066 e fuori son uno che va
uno
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FL 052 002
in uno sguardo ritroso di luce;
unto
FL 019 004
il corpo mi titilla in calor unto.
uom
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005
027
027
027
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031
Se l’uom tra bara e culla
è di me parte l’uom che pavoneggia
è di me parte l’uom che nell’azzardo
è di me parte l’uom che s’apparecchia
che nei millenni trasse l’uom dal bruto,
046
013
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003
013
045
022
026
044
degli uomini accigliati?
non più s’inventan gli uomini, ma sono.
Sopra gli uomini, in vere leggi pure,
degli uomini e del mondo
gli uomini inquieti si cercano avari
e uomini bramosi
(laggiù fra gli uomini
(Laggiù fra gli uomini
Laggiù laggiù fra gli uomini
e un rider sento d’uomini e di donne
agli uomini senza aspettarli:
inavvertito agli uomini e alle cose,
uomini
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uomo
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CA 005 008
dell’uomo, del mondo, di Dio;
E’ di me parte un uomo da lavoro
Come fui uomo e mi conobbe l’ora
ora da uomo mantengo e ne son certo
l’uomo un plagio,
724
CA 005 068 Il cuor che nell’uomo
urbani
FL 002 037 negli urbani viluppi,
urge
FL 001 001 L’egual vita diversa urge intorno;
CA 000 000 EO Urge la scelta tremenda:
Urgono
FL 039 037 Urgono anele domande
urna
FL 045 007 quasi eterno coperchio sopra un’urna.
urta
FL 003 008
ma quand’urta una città
urti
FL 011 002
ecco per te la merce rude d’urti
urto
FL 005 041 dall’urto incatenato del cimento.
725
FL
FL
FL
FL
FL
FL
025
028
035
035
045
059
057
022
032
038
058
003
ma nell’urto del piccolo piede
sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito
e nell’urto civil, per la vicenda
per l’urto rotto del cavallo stanco
– Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi
chieder dall’urto profondo
usanza
FL 032 001 Mentre scalpello in rintronata usanza
FL 035 036 l’ottusa usanza zotica si sfibra;
usato
FL 007 008 fastidio ch’erra nell’usato giorno.
FL 063 066 O combattenti dell’usato giorno
uscì
FL 071 026
e non uscì dal pertugio
uscir
FL 045 041
senza illusione d’uscir fuori;
uscirà
FL 014 032 uscirà dalla nostra rovina.
uscita
FL 006 003 prementi ore senza uscita,
726
usignolo
FL 060 008
Tutto par d’usignolo,
uso
FL 001 004 a secondarlo par uso o ventura,
FL 042 028 l’uso fra mezzo e il ritegno
FL 045 069 e me l’uso eguale modella:
usura
FL 027 022 odio l’usura del tempo
Utile
FL 068 041 osannano o impiccano al cenno dell’Utile:
v
FL 002 055 non vi conosco, non v’inghirlando
va
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
007
010
012
023
026
028
029
002
011
006
011
019
025
mentre rinchiuso in sua fatica va.
lene va il sangue,e vivere è malia:
o va segreta alla tua voga bella:
fra chi va lento a digerire il giorno.
e va nell’aria un dir d’avemmarie,
e va nel tenue senso un crepolio
il gigante che va per l’infinito.
727
FL 042 030
FL 043 037
FL 045 010
FL 045 066
FL 047 040
FL 051 022
FL 061 014
FL 068 007
FL 068 049
FL 069 019
CA 002 015
CA 002 076
CA 005 069
CA 008 009
Così l’attimo va,
Perché va ciecamente il male e il bene
va imperlando di fari i suoi solchi
e fuori son uno che va
Nella vita che fulmina e va
va sempre più in là:
e torva la tregua va giù.
della sua traccia preferita, va.
della sua traccia preferita, va.
o va stordito ai rìvoli di spurghi
la campagna che va dal piano al monte
dove più va smarrita
se va in basso è una bomba
mentre va s’impernia,
vada
FL 016 006 se vada in labil suono di favella,
FL 050 039 Dàmmi ch’io vada lieto la mattina
vaga
FL 038 005 Vedesti la vaga mia bocca,
vagheggi
FL 072 005
altri vagheggi i fiori,
vagheggiando
FL 014 027 o vagheggiando dall’alto
vagheggiar
728
FL 043 027 furore accende il vagheggiar del segno,
vagheggiarsi
FL 024 015
e muove a vagheggiarsi alle vetrine.
vaghissime
FL 004 011 di vaghissime forme in abbandono
vagire
CA 005 062
si ode vagire una culla,
vago
FL 026 006
sul vago ordir delle pendici perse,
vagò
FL 050 111 vagò la fantasia;
vai
FL 064 010 quando tu vai distrutto.
CA 003 003 voce voce che vai via
CA 003 014 voce, voce che vai via
val
729
FL 055 007 Che val, primavera, con spire
FL 055 017 che val, primavera, con avida
validi
FL 050 062 Oh nel pensiero validi disegni
valle
FL
FL
FL
FL
FL
023
037
041
050
070
001
016
009
008
024
Col moto egual delle tue genti, o valle,
a valle caddi in fuga dietro l’ombra.
ero il soffio d’una valle
e scende al lago per la valle il fumo
ansiosi a richiamar per ogni valle;
valli
FL 005 054 O risuonar delle valli
FL 053 003 con iridi di valli
FL 060 002 che valli e tràmiti asperge
van
FL 005 048
FL 033 008
FL 059 015
Se van dall’universo eterne voci
e van per l’aria imagini di bene
ti van curvando il dorso
vana
FL 012 017 e nel vorace tempo è vana attesa.
FL 034 006 geme o s’invischia, e vana
730
vanamente
FL 025 018
ch’ora inseguo vanamente e sfuggo,
vaneggiò
FL 037 014
e vaneggiò la mia pupilla ingombra;
vangel
FL 027 011 ha per vangel, beffardo
vani
FL 021 023 in cima al sentimento i vani sogni:
FL 045 073 è un nulla e i cari affetti mi son vani.
vanire
FL 043 014 vanire, e lungi in pianto gli anni miei
vaniscon
FL 031 009 vaniscon senza amore:
vanità
FL
FL
FL
FL
005
019
019
027
031
009
011
006
la vanità del tuo sforzo,
O vanità del bene contro il male,
o vanità della gloriosa altezza,
la vanità della superbia dotta,
731
vanno
FL 071 012
ch’entrano e vanno ove
vano
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
006
025
050
062
063
070
031
011
041
067
010
027
051
e parrà forse vano
e fatica e rimorso e vano intendere:
Da te nascendo vano sfumo via,
ma nulla è vano
il rimanente gli è vano o perverso:
e tutto si palesa e nulla è vano
sotto, dal vano dell’aria la terra
vapora
FL 022 010 nicchie vapora piano
vaporando
FL 002 002 pace su neve vaporando il piano
vaporare
FL 045 012
s’intesse in un vaporare di fiati
vapore
FL 025 042 (vapore sull’acqua d’inverno):
FL 031 002 come azzurro vapore
FL 052 015 l’impeto del vapore
732
vaporiera
FL 047 021 pulsa lontan la vaporiera, all’erta
varco
FL
FL
FL
FL
017
032
049
067
046 e passar da ogni varco
006 per altri un varco e per me, tra gli scorni
015 senza respiro, nel varco
019 se nel varco del tempo,
varia
FL 008 014 e gusto e mi aspergo alla varia
CA 007 016 e circola, e varia
varïar
FL 023 007 fra il varïar delle braci
variar
FL 038 015 n’andammo; il variar delle cose
FL 051 013 oh il variar delle cose ch’io guardo,
FL 051 015 Oh il variar della vita ch’io sento,
vario
FL 014 011
FL 047 008
intoni il vario contrasto
e il vario aspetto delle note forme
733
variopinto
CA 008 015 gira, – e il mondo variopinto
vascello
FL 043 007
il lamentare d’un vascello morto
vasta
FL 071 073
anche la notte è vasta
vastamente
FL 050 012
e vastamente tutta s’abbandona.
vaste
FL 037 007
lo colse lieve e per le vaste braccia
vasti
FL 010 016 con vasti gesti d’unione
FL 050 060 e balenò in sacri àttimi vasti
FL 060 006 nei vasti contorni volteggia
vasto
FL 007 010 nel vasto palpitar che lo feconda,
FL 039 057 più vasto ritorna
FL 063 058 ma un vasto cuore intero
734
FL 066 005 sciama nel vasto orizzonte,
CA 002 006 nel vasto sole delle estati brevi
vecchio
FL 026 016 il vecchio campanile l’ora scocca.
FL 067 007 un che di non nato e già vecchio,
veda
FL 021 049 dov’occhio non mi veda né conosca,
vede
FL 002 061
FL 005 010
FL 035 018
FL 036 026
FL 039 056
FL 062 013
CA 008 010
simile a chi luce non vede
ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede
che più s’avventa se la vede bella
sorger libero e terso mi vede,
Chi la vede e l’ascolta,
al passante, che intorno vede ombra.
e scorge intorno, vede d’intorno ;
veder
FL 024 006 Ma donne a veder sole più mi accora,
FL 039 020 a veder la bellezza
FL 071 049 sentivo a veder bimbe in leggiadria
vedere
FL 002 052
a vedere e a libare,
735
Vedesti
FL 038 001 Vedesti, fanciulla, nuotare
FL 038 005 Vedesti la vaga mia bocca,
vedetta
FL 070 047
su vertebre e stinchi a vedetta
vedo
FL 030 009 ma più io non ti vedo, stella mia.
FL 054 010 di voi che, s’altro miro, vedo ancora.
FL 071 008 quanto la luce ch’io vedo:
CA 002 080 E ti vedo levar come il mattino
vedovo
FL 037 001 Il vedovo, rizzando il torso nero,
veduta
FL 070 032
serran l’altezza veduta
veemente
FL 005 039 più veemente vela al vento fugge,
vegetante
FL 067 032
la vegetante natura.
736
veggente
FL 001 025 e che voi diveniste – veggente
FL 071 083 questo veggente oblio:
veglia
FL 012 023 a lei che il cuor ci veglia e la movenza
FL 039 028 che reca sonno a riprodur la veglia,
vel
FL 015 011
e un vel d’argento serico gli cuce,
vela
FL 005 039 più veemente vela al vento fugge,
FL 068 027 ai giardini si vela di brina,
velata
FL 038 003 malizia d’amore velata
FL 051 010 la lontananza velata.
velato
FL 067 003
veleggia
lo spazio cionno nel sole velato
737
FL 047 023
al lago veleggia una barca;
veleno
FL 021 066 E suggo io, intrepido, il veleno
FL 047 039 nella vita che importa sei veleno.
FL 049 009 che schizza veleno nell’occhio del cielo
veli
FL 030 005
e mentre passa con veli e con piume,
vello
FL 070 039
il vello di neve che scivola e piega
velo
FL 047 001
Fra il caldo velo del sonno
velocissimo
FL 046 002 velocissimo, e scoppia
vena
FL 055 002 con vena sottile rinnova
FL 056 010 Come vena profonda alle radici,
FL 071 038 Come, segreta mia vena,
738
vendetta
FL 021 067
schizzato a vendetta
vendon
FL 069 038 che non si vendon né recan piacere,
vendono
FL 023 013 quando fra lor si vendono bugie.
vene
FL 008 025 di vene per chioma,
FL 070 029 fra trèmiti e vene
Venere
FL 010 014 Venere neutra immonda:
Venga
FL 039 001 Venga chi non ha gioia a ritrovare
venire
CA 009 014
venivo
ma deve venire,
739
CA 002 003 fanciullo a te venivo
VENTESIMO
FL 000 000 DO SECOLO VENTESIMO
ventilato
FL 012 001
Sgorga lucendo un ventilato ardore
ventiquattr
FL 062 006
la creatura di ventiquattr’ore;
vento
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
003
003
005
005
021
021
025
046
054
055
055
070
006
011
003
039
003
056
010
001
025
006
019
027
sul vento proteso a cavallo
e guizzi e suono e vento
o di nuvole e vento
più veemente vela al vento fugge,
d’un caldo umido vento
nel caldo umidore del vento
nel vento del mio prato;
Viene un vento di bufera
Come per vento chini fronte e ciglio
e dà i riccioli al vento.
all’ebbrezza del sole e del vento?
ch’a bufere di vento
FL 021 010
scivola il senso e gonfia la ventraia,
ventraia
740
ventura
FL 001 004 a secondarlo par uso o ventura,
FL 012 014 di cambiar modo e ventura;
ver
FL 028 020
Salve, o ver di tutti i giorni!
vera
FL 071 070 questa lusinga più vera
verbo
FL 011 026
mentre la terra gli chiede il suo verbo
verde
FL 035 027 tremando e rilucendo tutto il verde,
FL 041 006 che nel verde delle sponde
FL 066 007 sul verde fiorito possente
CA 002 017 ma di verde inghirlanda ogni contrasto
verdi
FL 036 036 gli alberi ondeggian con verdi richiami
vere
741
FL 016 003 delle imagini vere la più bella
FL 018 009 Sopra gli uomini, in vere leggi pure,
verecondia
CA 002 081
in verecondia gli occhi
vergine
FL 068 005 vergine il sole, assorto
vergogna
FL 021 034 con vergogna, e non trovo
FL 045 050 saranno angoscia e vergogna;
FL 063 051 di vivere, per te non ho vergogna,
vergogno
FL 012 018
E mi vergogno ripensando a lei
verità
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
005
006
013
016
017
028
047
055
016
014
002
008
049
012
045
026
ingoia evacua pane e verità,
la verità lontano in pigro scorno;
lucente verità,
l’eterna verità mentre è parvenza.
nell’acciecante verità enorme.
come l’eterna verità che in noi
per la concreta verità del mondo,
la verità della vita
742
vero
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
006
007
012
032
047
050
069
026
003
036
011
017
092
028
certezza ineluttabile del vero,
nel vero effusa la persona sembra
d’ogni pàlpito vero,
mi sveli il maggior vero che l’avvince,
e placa intorno la natura e il vero
ch’ove men ti ristori sei più vero
ci sembra spontanea purezza del vero,
verrà
FL 045 074
CA 009 015
CA 009 017
CA 009 019
CA 009 021
CA 009 023
CA 009 025
Rintrona in me: Come verrà domani?
verrà, se resisto
verrà d’improvviso,
verrà quasi perdono
verrà a farmi certo
verrà come ristoro
verrà, forse già viene
verrebbe
FL 054 022
confidenze nel tempo che verrebbe,
versa
FL 031 017 Dai clivi si versa si esala dispera
FL 043 046 le cose, mentre autunno pioggia versa
FL 052 017 e li versa in fatiche protese
verso
FL
FL
FL
FL
006
011
015
017
024
024
015
004
verso conquiste ch’io non griderò.
verso l’amore pertugia l’esteso,
verso un’eroica impresa;
verso l’alta vertigine azzurra
743
FL 036 029
FL 037 004
FL 039 053
FL 039 054
FL 043 010
FL 045 032
FL 049 001
FL 049 006
FL 049 011
FL 052 026
FL 070 042
FL 071 029
FL 072 012
CA 000 000
CA 002 058
CA 003 007
CA 004 005
CA 004 031
CA 005 065
CA 008 024
Sgorgo, inalveo, verso
verso un bozzolo azzurro di capanne,
che verso una meta risuona,
verso una fata morgana
verso un acerbo dubbiar inglorioso;
verso un ben ch’è vicino e non tocca,
O poesia, nel lucido verso
o poesia, nel livido verso
o poesia nel verso inviolabile
verso l’autunno, che nel ciel piovuto
verso gl’inviti del mondo,
verso il suo amor sì grande!
Il mio verso è un istrumento
NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di
verso la fiamma che dal sasso
vien fiducia verso l’alto
e flutto verso flutto in lui s’infrange,
e mar verso spiaggia
verso un vuoto lontano,
dentro l’amore, verso l’eterno.
vertebre
FL 058 006 per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli :
FL 070 047 su vertebre e stinchi a vedetta
vertigine
FL 017 004 verso l’alta vertigine azzurra
FL 070 056 in vertigine atterrita.
vertigini
FL 039 048 d’abissi e vertigini
vespero
744
FL 043 001 In un diffuso vespero corrusco
vespro
FL 037 003
toccò nel vespro di raso il sentiero
veste
FL 008 022 Della mia carne si veste e si cela
vestigio
FL 063 003
sta la terra in vestigio
vetri
FL 051 011 Erra dai vetri lo sguardo,
FL 068 035 d’oro sui vetri e nei cuori;
vetrine
FL 024 015 e muove a vagheggiarsi alle vetrine.
FL 045 060 alle vetrine chiedo cosa io sia,
vetta
FL 033 006
FL 070 046
FL 070 061
CA 006 003
Con piè di nubi poggia il cielo in vetta
si lamina enorme la vetta
in fede enorme la vetta:
vetta che al cielo più riesce
745
vette
FL 009 003 sopra le vette: e tu, aria, ne accogli
FL 026 002 l’ambrata sera che intorno le vette
FL 068 016 freccian le vette e s’incidono,
vi
FL 002 055 non vi conosco, non v’inghirlando
FL 063 032 breve conquista vi resta:
FL 063 047 per te con fresco volo io vi rimando
via
FL 006 017
FL 011 009
FL 025 041
FL 034 016
FL 045 061
FL 050 037
FL 050 038
FL 050 049
FL 055 020
FL 069 020
CA 003 003
CA 003 014
mentr’echeggia la via
Via dal tuo spazio assorto
Da te nascendo vano sfumo via,
E via si lancia il giorno
fin che di via in via
sono un pilota che ha perso la via,
la via buona del tuo cuore, o mamma!
se tutto via scompare
Dall’incessante via
che tu gli spazzi via.
voce voce che vai via
voce, voce che vai via
viaggio
FL 021 019 preda tutto dei casi, nel viaggio
FL 043 036 la bontà torna del docile viaggio?
FL 072 010 altri diriga il viaggio,
viali
746
FL 054 033
FL 068 028
s’imperla ai viali intanto nei riflessi
circola bassa nei viali,
vibra
FL 014 015 vibra chiuso il lavoro,
FL 050 022 La solitudine vibra
FL 062 012 vibra un barbaglio di luna
vibrare
FL 059 011 e fluttuanti oceani vibrare
vibrava
FL 017 005
che al sommo traboccando più vibrava;
vibri
FL 047 052 e plastica su vibri dove aspetta
vibrò
FL 072 013
che vibrò tropp’alto o basso
vicenda
FL
FL
FL
FL
008
022
025
035
004 e divisa vicenda di case,
008 vicenda è il suon concorde d’ogni cosa.
046 dell’immortal vicenda,
032 e nell’urto civil, per la vicenda
747
FL 047 041 con perenne implacabil vicenda
FL 071 023 suono e luce a vicenda;
vicende
FL 034 020 con intrecciate vicende
vicin
FL 048 008
ch’è vicin nuovo ardore.
vicina
FL 012 008 alla mamma vicina io mi riposo:
FL 050 041 nell’imagine vicina:
vicine
FL 011 018 su ruote vicine e rotaie
FL 045 029 incomprensïon di cose vicine,
FL 070 013 fra erte e scese vicine,
vicino
FL 019 003
FL 026 023
FL 039 055
FL 045 032
FL 047 076
FL 049 028
FL 051 017
CA 002 084
CA 005 064
e liscio e più vicino
ciò che men dissi, tutto m’è vicino;
che bacia vicino chi l’ama?
verso un ben ch’è vicino e non tocca,
che striscia un lembo vicino
che incuora il vicino,
Quel che vicino mi sta,
mentre è bello il silenzio a te vicino.
Fuga da un vuoto vicino
748
vicoli
FL 050 015 Ai vicoli clamore
vide
FL 042 024 o se la vide e l’anime intendendo
vie
FL 012 004 giù si dipana in ombra sulle vie,
FL 034 009 Oh per le vie all’alba
vien
FL 021 013
FL 030 001
FL 039 019
FL 042 042
FL 043 002
FL 047 037
FL 071 045
CA 003 007
CA 007 012
l’idea nel tempo che vien già divelto
Leggiadro vien nell’onda della sera
vien qua tu, poesia maledetta,
che vien sulla parola e accieca il suono.
vien dolorando ciò che non s’esprime:
se l’invocato lavoro vien meno
e vien nell’ore mediocri l’eterno:
vien fiducia verso l’alto
e vien dalle montagne:
viene
FL 011 006
FL 025 001
FL 045 075
FL 046 001
FL 055 030
CA 009 025
si crolla fumida e viene
Tragica viene a contrasto l’idea
E intanto viene.
Viene un vento di bufera
e l’amore non viene.
verrà, forse già viene
749
vieta
FL 010 012 esser persona la saggezza or vieta.
vietar
FL 070 043
a vietar con angoscia suprema
vietata
FL 070 003 ch’a suon di nerbo la vietata altezza
vigilo
CA 009 002 vigilo l’istante
vigliacco
FL 049 014 gesto vigliacco, nell’aria
vigne
FL 026 005 e qui le vigne foggiano ricami
FL 070 014 per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi,
vigor
FL 025 052
FL 035 029
FL 071 041
Terso vigor di zampillo,
in un vigor di fede;
in un vigor d’oceano,
750
vigore
FL 001 021
FL 015 010
e con alterno vigore felice
che il petto gonfia di fresco vigore
vil
FL
FL
FL
FL
FL
006
035
043
056
063
031 tra morte e morte vil ritmo fuggente,
035 vil ricadendo nella mia fatica,
011 ma floscio il tempo vil tutto si addita,
008 e vil mi sembra quando con tormento
029 Vil trastullo di sé,
vili
FL 021 064 di noi vili eterni
ville
FL 003 007
FL 070 015
campi e ville, e dà battaglia;
e ville e masnade
viltà
FL 047 014 Or non più la viltà del mistero
FL 050 053 Viltà forse o presagio
viluppi
FL 002 037 negli urbani viluppi,
751
vince
FL 032 014 Cristo ha ragione e Machiavelli vince.
FL 034 001 Scienza vince natura:
FL 035 001 Scienza vince natura:
vincer
FL 041 018 dà per vincer la fortuna
vincola
FL 009 011
l’uman destino vincola le mani
vino
FL 019 001
Sta fra lascivie di vivande e vino
vinti
FL 034 005
mentre in disparte l’umiltà dei vinti
vinto
FL 061 013
conquista in un àtomo è vinto:
violenta
FL 017 012
si sforzava ogni cosa violenta
752
violenza
FL 008 003 mentre è violenza di strade
FL 027 016 che dove è la violenza dei più forti;
violetto
FL 031 018
l’umido ombrare violetto:
viperini
FL 068 011 nei viperini orizzonti,
virar
FL 067 017 quanto il virar d’una rondine
virava
CA 002 042 virava la sua siesta.
Virtù
FL 016 009
FL 026 008
FL 035 004
FL 047 038
CA 005 005
visione
Virtù ti crea che non par segreta,
ronzano eguali con virtù diverse.
e la virtù nell’atto si feconda;
e la virtù sconfitta imbava il sangue,
in virtù della zuppa –
753
FL 010 047 Dove la fraterna visione
FL 060 031 sopra l’aperta visione:
viso
FL 004 014
FL 008 026
FL 038 010
FL 052 003
FL 052 028
CA 005 022
sul viso e dietro il collo un far di baci
sbarra nel viso pupille
sembrava il piacer del tuo viso:
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
su ’l viso giallo e il corpo di bitume
Sul viso c’è un solco
vispezza
FL 057 003
svola e discende con vispezza e amore;
visse
FL 069 016 rodi chi visse di baratto e scoria:
vista
FL 058 003 quasi è di belva alla vista del pasto
visto
FL 010 033 Ma di quanti non visto s’avvelena
FL 015 004 par che non visto gli rubi
FL 050 019 fin che non visto il sonno
CA 009 016 a sbocciare non visto,
754
vita
FL 000 000 EO causa di lor vita – batteranno il grano.
FL 001 001 L’egual vita diversa urge intorno;
FL 002 008 D’ogni creata cosa io son la vita,
FL 002 041 quando è la vita, l’immane tuo sogno?
FL 004 010 la vita imaginando, e luce e suono
FL 006 016 dell’indifferente vita,
FL 007 012 dell’universo una vita profonda.
FL 008 002 che vita distrugge e ricrea,
FL 009 013 quanto misero mal vita perdoni,
FL 010 003 di vita senza razza;
FL 014 028 la vita, che qui di respiro in respiro
FL 015 018 le mete non raggiunte dalla vita,
FL 017 027 dal pensiero la vita.
FL 021 029 mi scardassò la vita;
FL 021 057 con strette di mano la placida vita,
FL 024 007 ché nulla ad esse, tranne amor, par vita;
FL 025 023 son dentro nella vita;
FL 028 013 dell’universo si fa vita e morte!
FL 042 014 chi per la vita foggiato non è!
FL 043 045 e par la vita quando si fan rade
FL 044 005 Cos’è la vita con sue rabbie a voi
FL 045 054 Vita misera e grande,
FL 047 025 a me il terror della vita e il rimorso.
FL 047 036 nella vita che importa non sei niente;
FL 047 039 nella vita che importa sei veleno.
FL 047 040 Nella vita che fulmina e va
FL 047 071 Ma la vita non gode,
FL 049 032 terror della vita, presenza di Dio,
FL 050 061 la vita di cent’anni, o padri eroi?
FL 051 015 Oh il variar della vita ch’io sento,
FL 052 009 la vita che bramisce:
FL 055 026 la verità della vita
FL 059 004 del sogno e della vita
FL 063 038 la vita e più la doni e più n’accresci:
FL 066 014 fulminea la vita
FL 068 036 la vita dà un colpo e si squaglia
FL 069 026 quando vita si sdraia alle cose,
FL 070 054 e fugge ghermendo la vita
FL 071 014 Bello incrociar la vita
FL 071 084 questa vita che è vita.
FL 072 019 e domandava la vita.
CA 002 001 Al tempo che la vita era inesplosa
755
CA
CA
CA
CA
CA
CA
002
005
005
005
005
007
075
037
084
086
088
020
Risorge la tua cara vita
La solitudine è vita –
la vita ti oltrepassa,
la vita non ti passa.
la vita fa man bassa
e l’abbevera di vita,
vitale
FL 036 039 s’aprono al fiotto vitale
FL 043 029 A che ne serbi, o vitale malia,
vitreo
FL 070 028
a gurgiti immani di vitreo silenzio,
vittima
FL 036 019 vittima che s’immola
vittoria
FL 049 003
che la vittoria dell’estate assalta
viva
FL 033 016
FL 039 031
FL 039 044
FL 060 022
FL 065 009
CA 008 001
viva nel mondo salïente in noi
il dolor viva come buona madre
ma divino è sentir chi ci viva,
Viva tutto il sofferto
o nervatura c’hai parvenza viva!
Gira la tròttola viva
756
vivace
CA 002 029 per vivace concime
vivande
FL 019 001
Sta fra lascivie di vivande e vino
vive
FL 010 050
FL 011 025
FL 018 006
CA 004 013
CA 005 042
CA 007 010
CA 008 021
e fa divina l’ora che si vive?
e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe,
dalla campana: e silenzio indi vive;
le vive dal tutto
ma vive l’anima impura
da chi vive e da chi muore:
vive la tròttola e gira,
viventi
FL 069 005
e ai morti viventi, le rogne!
Viver
FL 012 011 Viver la sento; e nel baleno aperto,
FL 067 029 a chi viver non può senza raggio;
vivere
FL
FL
FL
FL
007
025
029
039
002 lene va il sangue,e vivere è malia:
011 quando sorbivo il vivere gustoso,
017 La faccenda così prosegue a vivere
068 chi l’attendeva a vivere.
757
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
050
050
050
050
060
063
071
078
080
082
084
026
051
065
se vivere è fiducia,
se vivere è bellezza,
se vivere è conquista,
se vivere è promessa?
quando vivere è fatica
di vivere, per te non ho vergogna,
– crudel tristezza nel vivere baldo –
viverti
FL 047 067 non voglio viverti più,
vivi
FL 025 047 siate più vivi della mia carne sciocca;
FL 040 011 dagli altri vivi più non mi distinsi;
FL 054 029 Ma tu, notte, ben vivi anche se langue
vividi
FL 009 002 vividi al sol che infiamma la sua ora
vivido
FL 001 020 la mia linfa nel vivido tutto
FL 036 032 del vivido corso immortale:
vivo
FL 032 003 senza fiducia vivo di speranza
FL 047 019 mentre il borgo è qui vivo
FL 056 003 io vivo con voglia nel tempo;
CA 002 023 in abbandono ancor vivo
758
vizzo
FL 043 021 Al vizzo sen della parola trema
voce
FL 005 027
FL 016 004
FL 031 007
FL 038 013
FL 039 002
FL 039 008
FL 039 012
FL 039 025
FL 039 061
FL 039 066
FL 042 001
FL 044 009
FL 047 007
FL 047 061
FL 056 009
FL 071 007
CA 003 002
CA 003 003
CA 003 013
CA 003 014
CA 005 061
CA 005 077
Chi può la voce ascoltare
in sua voce ritrova e in sua movenza;
la voce mi pàlpita in cuore;
appena mi giunse e la voce
questa voce che mia
questa voce è pazzia:
questa voce è ironia:
e nella voce unita
O voce eterna in movenza caduca,
oh voce risorgi dal cuore di ognuno:
Voce, il ruscello delle tue campane
Anima, intona la tua voce e nulla
la voce dei bimbi si lagna,
Voce a un coro, stelo a un fiore,
la voce si smarrisce appena mia.
quanto la voce ch’io sento
voce tua, voce mia,
voce voce che vai via
cuore a cuore, voce a voce –
voce, voce che vai via
ma la voce non è presente;
ha la voce a metà gola;
voci
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
005
006
017
033
041
068
070
048
019
024
019
012
032
055
Se van dall’universo eterne voci
s’amplian faccende in conosciute voci,
nel senso delle voci
a domani l’anelito e le voci
voci in aria,
e improvvisa con voci e sbadigli
effimera d’orme e di voci
759
voga
FL 010 011 o va segreta alla tua voga bella:
voglia
FL 019 006
FL 021 069
FL 025 006
FL 039 018
FL 040 007
FL 041 020
FL 042 011
FL 052 013
FL 056 003
FL 070 058
CA 005 034
palpa nei sensi; e turgido di voglia,
e te, con voglia, o spirito, suggello
perché la voglia palese e gioconda
la voglia e l’ansietà,
d’una voglia di pianto; ma negli occhi
che si voglia.
voglia che ha fatto un groviglio di me.
sugge con voglia di odio e d’amore
io vivo con voglia nel tempo;
di spregio, d’invidia, di voglia,
La voglia divora il momento:
voglie
FL 010 024 dal buio delle sue voglie, l’offesa
FL 034 023 e ne respira le voglie
FL 055 023 che nel lavoro preparan le voglie:
voglio
FL 025 043 e il sentirlo m’è duro, e non voglio
FL 025 045 e non voglio che voi, o pochi saggi
FL 047 067 non voglio viverti più,
vogliosa
FL 013 005 o vogliosa amicizia
760
voi
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
002
014
021
025
044
050
054
054
054
063
063
063
063
063
063
025
054
021
071
045
005
101
008
010
012
010
014
019
070
071
072
e che voi diveniste – veggente
e giovando dissolvermi in voi,
ma voi, rapimento e saggezza
ma giù gli sguardi con terrore, voi
e non voglio che voi, o pochi saggi
Cos’è la vita con sue rabbie a voi
Ma benedetti voi,
E’ un inganno di voi che giù nel senso
di voi che, s’altro miro, vedo ancora.
quando voi m’appariste, e liscie e tonde
ma in voi alberi appena,
e in voi, socchiusi gli occhi
In voi e in me. Dall’opera
poeti voi soli,
sapienti voi soli,
l’ininterrotto multiforme è a voi:
vol
FL 039 038 dal libero vol delle sfingi celesti
vola
FL 071 002
il tuo incanto più non vola:
vólano
FL 034 013 vólano le sirene
volea
761
FL 017 044 volea ciascun gridare
voler
FL 006 007 forsennato voler che a libertà
volere
FL 010 037 sembrano volere ancora e sono morti!
FL 011 027 e appassionata nel volere acerbo
FL 045 035 volere che s’amplia a misura
voleva
FL 017 030 voleva ognun confidare
volevi
FL 002 024
e prodigar volevi
volge
FL 027 004 bàttito volge della sua giornata;
volger
FL 047 055 volger potessi nella mia fatica,
FL 060 028 Per un volger saliente lungo d’onda
volgere
762
FL 022 005 In un volgere lieve
volgi
FL 020 001
Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami,
volgo
FL 024 004 dietro mi volgo: lento indi procedo,
FL 035 009 e mentre il volgo in desiderio occhiuto
voli
FL 029 001 Dai voli torvi di sogni la notte
volle
FL 009 014 quanta bontà ci volle a crear noi,
FL 012 020 a lei che, triste d’aver troppo, volle
FL 069 034 chi fra i bari del mondo non volle aver bazza:
volo
FL 027 021
FL 041 013
FL 063 012
FL 063 047
CA 005 053
volontà
arcanamente s’agita il mio volo,
ero il volo d’una nube
al volo adorante dei rami
per te con fresco volo io vi rimando
per dare peso al volo,
763
FL 059 010
FL 071 079
le volontà native
la volontà nutrita
volta
FL 050 095 per esser buoni qualche volta appena!
volte
FL 038 011 balzò tante volte al mio petto
volteggia
FL 060 006 nei vasti contorni volteggia
volto
FL 055 025
il mio volto s’alza a chiedere
volume
FL 067 001
Tutto in grave volume è corpulenza:
voluttà
FL 024 005
e voluttà m’addolora.
voluttuoso
FL 017 038
che voluttuoso salendo con gioia
764
vorace
FL 010 007 alla città vorace
FL 012 017 e nel vorace tempo è vana attesa.
FL 047 027 in un vorace stormo di nubi;
voragine
FL 017 061 s’aprì la voragine
FL 070 050 in infinita voragine tùrbina:
CA 006 004 scavando una voragine tremenda.
vorrebbe
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
009
011
036
039
039
039
047
061
016
025
024
009
013
022
012
011
mentre vorrebbe far puri i dì suoi.
e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe,
nessuno vorrebbe il mio officio.
ma qui c’è un cuore e vorrebbe
ma qui c’è amore e vorrebbe
ma qui c’è aiuto e vorrebbe
che dove manca vorrebbe colmarsi
che a ciascun passo ne vorrebbe cento.
019
023
053
040
037
058
029
014
016
007
pur vorrei maturar da radice
vorrei palesasse il mio cuore
mentre vorrei amare
vorrei così che l’anima spaziasse
o realtà, essere in te vorrei:
con qual gioia mutandoti vorrei
a te chiamo e vorrei piegare il capo
e le vorrei!
e la vorrei!
Cader così vorrei dietro il mio cuore;
vorrei
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
FL
001
001
002
005
025
047
050
051
051
057
765
FL 071 055
che non vorrei mutare in nessun’altre !
vorresti
CA 005 048
Così vorresti lontanar le ore
vortice
FL
FL
FL
FL
FL
FL
004
005
014
025
047
066
003
035
014
040
010
004
vortice fresco di gemme, e rosato
nel vortice m’esalto della lotta
scivola il vortice umano,
del tuo vortice eterno.
Come vortice enorme
che un vortice d’api dorate
vorticoso
FL 012 005 dove assopito è il vorticoso squillo
vostra
FL 054 014 che l’ombra vostra morbida avvolgea!
FL 063 050 la fida imagin vostra rinnovello;
FL 063 074 con la fatica vostra, o ignoti eroi!
vostri
FL 021 024 non certo i vostri, o primavera sciocca,
vostro
FL 063 069 nel sangue del vostro destino:
766
votiva
FL 063 023 una corona votiva
vuoti
FL 069 011 di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi;
vuoto
FL 011 001
FL 021 009
FL 024 009
FL 031 006
FL 036 017
FL 050 021
FL 054 034
FL 059 016
FL 066 028
FL 070 049
CA 005 064
CA 005 065
O carro vuoto sul binario morto,
passi d’argilla e per le reni vuoto
nel vuoto della sera
Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante
dai corpi smilzi il vuoto delle teste:
e vuoto il tempo buio lascia fuori.
dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi
in un vuoto rombar di sepoltura,
se monta, vuoto svapora nel nulla.
Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco
Fuga da un vuoto vicino
verso un vuoto lontano,
zampa
CA 002 040 che tra zampa e cresta
zampilli
CA 002 047
i miei sensi, e zampilli i pensieri,
767
zampillo
FL 025 052
Terso vigor di zampillo,
zanzare
FL 066 002
che rarefà di zanzare,
zavorra
FL 029 004
zavorra cieca:
zebrati
FL 068 014 per l’aria incatenano anelli zebrati;
zòccola
FL 047 022
zòccola un mulo, grave
zolla
FL 002 047
Mamma, zolla aria luce,
zolle
FL 070 006 per grumi di zolle e colture
zonzando
768
FL 028 008
lo spazio zonzando scintilla
zotica
FL 035 036
l’ottusa usanza zotica si sfibra;
zucche
FL 039 050 le zucche soltanto e i cadaveri
zuffa
CA 005 006
e quando manca è una zuffa.
zuppa
CA 005 005
in virtù della zuppa –