Concordanze dei “Frammenti lirici” e dei “Canti anonimi” di
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Concordanze dei “Frammenti lirici” e dei “Canti anonimi” di
SIMONE MAGHERINI Concordanze dei “Frammenti lirici” e dei “Canti anonimi” di Clemente Rebora Banca Dati “Nuovo Rinascimento” http://www.nuovorinascimento.org immesso in rete il 26 giugno 1996 nuovo formato del 17 agosto 2009 2 AVVERTENZA Queste concordanze dei Frammenti lirici e dei Canti anonimi di Clemente Rebora presentano con alcune modifiche una parte dell'Appendice II della tesi, I “Frammenti lirici” di Rebora, discussa da Simone Magherini nella sessione autunnale dell'anno accademico 1989/1990, presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Firenze, relatore il Prof. Gino Tellini. Per la preparazione delle concordanze è stato utilizzato il testo dei componimenti dell'edizione Le poesie (1913-1957), a cura di G. MUSSINI e V. SCHEIWILLER, Milano, Garzanti, 1988. Tutte le voci sono disposte in ordine alfabetico, comprese le cosiddette voci grammaticali, senza alcuna lemmatizzazione o analisi grammaticale. Come contesto della voce si riporta il singolo verso in cui questa compare. Ogni verso-contesto è accompagnato da una sigla (abbreviazione del titolo dei testi poetici) e da due sequenze di numeri arabi (il primo individua il componimento e il secondo il numero del verso). In alcuni casi compare un'ulteriore sigla, che ha il compito di segnalare i titoli dei componimenti, le epigrafi e le dediche. Questo l'indice delle sigle: FL = Frammenti lirici; CA = Canti anonimi; DO = dedica di opera; EC = epigrafe di componimento; EO = epigrafe di opera; TC = titolo di componimento; TO = titolo di opera. Chiunque sia interessato a comunicare con l'autore delle concordanze può utilizzare l'e–mail: [email protected] 3 a FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 001 002 002 003 005 005 006 008 009 010 010 012 012 012 012 012 012 012 012 014 014 015 015 016 016 017 021 021 021 021 024 024 024 024 025 025 025 004 017 052 061 006 010 056 007 033 014 026 044 006 018 020 022 023 027 028 033 018 020 012 017 005 011 025 043 046 067 068 006 010 015 023 001 029 051 a secondarlo par uso o ventura, Se a me fusto è l’eterno, a vedere e a libare, simile a chi luce non vede sul vento proteso a cavallo ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede a galoppo i cavalli forsennato voler che a libertà indugiando a una chiusa quanta bontà ci volle a crear noi, come fiòcina a pesce in acqua accesa; che accomuni a un suo fedele fra chi va lento a digerire il giorno. E mi vergogno ripensando a lei a lei che, triste d’aver troppo, volle ma a noi perdona i soffici fastidi; a lei che il cuor ci veglia e la movenza sbarra a difesa il suo amore; a lei che avviva, accomunando ai figli, Ma nulla a te dico: onnipossente a scaltrire il destino, a boccheggiare ci lasci; a passi schietti io procedo sano, a pugnar nella sorte: e come a noi perman l’intelligenza dall’universo a rivelar la meta: di giovani a diporto, mentre la gola rugghiasse a sterminio in artigli selvaggi a squarciare schizzato a vendetta a chi di morte sfuggirà la stretta: Ma donne a veder sole più mi accora, giuocan l’attesa a rimando: e muove a vagheggiarsi alle vetrine. da fanale a fanale sbadiglia Tragica viene a contrasto l’idea ma, forra a svolto improvviso di monte, mi cresce a dispetto più bella! 4 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 025 026 027 028 029 030 030 031 031 032 033 033 033 034 035 035 036 037 038 038 039 039 039 039 039 039 039 039 042 043 043 043 043 043 044 044 045 045 045 046 046 046 047 047 059 020 012 014 017 003 007 013 019 002 005 019 021 019 015 026 008 016 008 014 001 005 020 021 028 051 052 068 027 016 029 031 035 040 005 007 005 034 035 006 007 008 025 026 tacita guida a chi crede. d’aria che a galla su per l’acqua levi; a ciò che non appaga la sua fretta; A me, che siete, o spregi insofferenti La faccenda così prosegue a vivere a poco a poco una nube leggera nascono a sciami, nascono a ghirlande, a sognare la fiamma, a casa, a spremer la sera! a colpo a colpo il tràmite dei giorni, quasi bimbo che a mamma dorma in seno. a domani l’anelito e le voci a doman, chiuso il petto negli incroci, a foggiar cose e pensieri – Questo sai, pensier mio; e a meditarlo e a poco a poco nell’ombra si bagna tòrcon gli alberi a respiro a valle caddi in fuga dietro l’ombra. dir ciò che non seppe a te dire? distratta. Poi lenti a deriva Venga chi non ha gioia a ritrovare ognun, s’entri a cantare, a veder la bellezza a provar la bontà: che reca sonno a riprodur la veglia, a galla o sul fondo non mutano mai. Udite il rullo a distesa chi l’attendeva a vivere. a confidarlo, o sviano nemici trarli biechi in catene dietro a lei. A che ne serbi, o vitale malia, in un sol punto? A che tu, poesia, e se il cuore mi esulta, a me più certa plaghe del cielo a una spiga di menta? Cos’è la vita con sue rabbie a voi all’ombra inerte, o di silenzi a noi e a la giornata cieca e a mano a mano si sgrétola; volere che s’amplia a misura saggezza: lode a satana! Ma dopo? Uguale a te, non a me, tornerà il tempo. a me il terror della vita e il rimorso. E forse a te, ciel che t’infoschi 5 FL 047 061 FL 047 062 FL 049 020 FL 050 029 FL 050 042 FL 050 124 FL 052 006 FL 052 031 FL 054 015 FL 054 016 FL 054 023 FL 055 005 FL 055 025 FL 059 008 FL 060 036 FL 060 039 FL 061 003 FL 061 011 FL 062 023 FL 063 072 FL 067 029 FL 068 003 FL 068 024 FL 068 034 FL 070 003 FL 070 011 FL 070 019 FL 070 024 FL 070 027 FL 070 028 FL 070 041 FL 070 043 FL 070 047 FL 071 001 FL 071 023 FL 071 031 FL 071 032 FL 071 049 CA 000 000 CA 000 000 CA 000 000 CA 001 008 CA 002 003 CA 002 009 Voce a un coro, stelo a un fiore, trave a un palco, ghiaia al fango: e mentre ti levi a tacere a te chiamo e vorrei piegare il capo dàmmi che a sera il tornar non sia spento a me che trasfiguro che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! A salutarvi, fanciulla, movea parole il labbro tutte a scarabocchi e a mano a mano che giungendo l’ebbe tutto s’apre a guardare, il mio volto s’alza a chiedere Forse a te basta l’udir turbinare a far più dolce dopo tocca il suono. quando a specchio dell’acqua e mi feconda sì che a prodigarmi che a ciascun passo ne vorrebbe cento. a noi, che meschini l’ininterrotto multiforme è a voi: a chi viver non può senza raggio; – dove è pensiero, come a noi l’eloquio, a boccheggiare nell’umide tane; e batte a risveglio monete ch’a suon di nerbo la vietata altezza ch’a suon di frulli la fiutata altezza ch’a suon di stalle la sperata altezza ansiosi a richiamar per ogni valle; ch’a bufere di vento a gurgiti immani di vitreo silenzio, a sbarrar rupi con strazio profondo a vietar con angoscia suprema su vertebre e stinchi a vedetta Allegrezza, a poetare suono e luce a vicenda; A qual fonte bevesti, a quale sole splendesti, sentivo a veder bimbe in leggiadria DO A EO a qualcosa che so. NO Queste liriche appartengono a una condizione poi ne rendo a chi ha cercato. fanciullo a te venivo A te correvo già felice: 6 CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA 002 002 002 002 003 004 004 004 004 005 005 005 005 005 005 005 005 008 008 009 009 024 049 062 084 013 006 011 019 021 001 017 021 047 070 072 077 091 003 008 016 021 a tagliarlo pativo, a un bronzeo inquietamente dicevi a me restio: mentre è bello il silenzio a te vicino. cuore a cuore, voce a voce – mentre un richiamo a distesa permane. che munge a una terra se stesso; a chi più corre sul tonfo, goccia oltre goccia a distesa, se cerca, Sacchi a terra per gli occhi, a una segreta domanda: a chi bràncola opaco. sfugge a suo piacere. esplode a un ostacolo duro Se tu non issi a bandiera il tuo cuore ha la voce a metà gola; a un suo bene che gli grida: addio! lasciata a sé giace priva, ma se poggia a un punto solo a sbocciare non visto, verrà a farmi certo abbandona FL 043 028 FL 050 012 e l’atto m’abbandona fino al pianto! e vastamente tutta s’abbandona. abbandoni FL 001 008 né i melliflui abbandoni abbandono FL 004 011 FL 040 002 FL 060 035 FL 063 053 CA 002 023 di vaghissime forme in abbandono nel petto e un abbandono fra i ginocchi, rimasta in abbandono o in famelico ambir l’abbandono, in abbandono ancor vivo 7 abbassano FL 036 010 i muri abbassano pàlpebre abbevera CA 007 020 e l’abbevera di vita, abbia FL 039 026 consensi abbia e richiami. abbioscia FL 067 004 e sonno terribile abbioscia. abbraccio CA 005 082 getti come per abbraccio. abbrunire FL 050 009 del grand’umido abbrunire; abbrunito FL 054 004 stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito abile FL 049 013 malvive svanivan nell’abile abissi FL 039 048 d’abissi e vertigini FL 068 020 per golfi abissi sterpeti; 8 FL 070 036 per cave rovine d’abissi abisso FL 021 035 un abisso profondo per gettarmi? abito FL 043 017 L’abito goffo e la stanchezza sforma abitudin FL 010 030 o l’abitudin sonnolente ciba FL 068 037 nell’abitudin lanciata: abitudine FL 063 006 un’abitudine stanca, accade FL 043 048 la rabbia; e nel silenzio nulla accade. accalori FL 063 042 tu nella tregua m’accalori i polsi accanito CA 002 025 e accanito godevo accanto CA 002 013 e nell’aiuto meritavo accanto 9 accarezzando FL 012 010 accarezzando guarda. accarezzato FL 050 030 accarezzato alla tua spalla, o mamma, accasci FL 021 054 accasci e in ebete riflesso smungi; accasciamento FL 021 001 E’ primavera,questo accasciamento accende FL 013 009 quando s’accende il cuore FL 016 012 amor che nel cammino nostro accende FL 043 027 furore accende il vagheggiar del segno, accendono FL 045 017 accendono il sangue. accesa FL 010 026 FL 025 014 FL 033 010 CA 009 005 come fiòcina a pesce in acqua accesa; dall’accesa corolla dei sensi Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve nell’ombra accesa acceso CA 002 061 sul paiolo acceso, 10 acciaio FL 011 010 all’aspro rullare d’acciaio FL 052 021 tra baleni d’acciaio, accieca FL 042 042 che vien sulla parola e accieca il suono. FL 049 023 sulla tristezza di chi soffre e accieca, acciecante FL 017 049 nell’acciecante verità enorme. accigliati FL 010 046 degli uomini accigliati? accogli FL 009 003 sopra le vette: e tu, aria, ne accogli accoglie FL 034 022 fin che la sera il gran pàlpito accoglie FL 055 028 e il dolor solo accoglie. accogliere FL 060 018 accogliere ignorando accoltello FL 042 039 e un non so che nel cuor torvo accoltello 11 accolto FL 023 009 del parentado accolto, accomodato FL 061 004 per luoghi e genti accomodato sono. accompagna FL 024 011 e nel guardar chi s’accompagna, intorno FL 042 021 La mano annaspa e raro s’accompagna, accomuna FL 018 010 accomuna il mistero della sorte accomunando FL 012 028 a lei che avviva, accomunando ai figli, accomuni FL 010 044 che accomuni a un suo fedele accora FL 024 006 Ma donne a veder sole più mi accora, accorate FL 051 006 e svoltan lontano accorate: accordo FL 001 032 accordo solitario; 12 FL 014 010 mentre occupa l’accordo tutti i suoni; accorge FL 009 008 l’estasi delle cose, e in me si accorge. accorrenti FL 045 019 quando accorrenti accorte FL 057 004 pàlpita nelle accorte accresci FL 063 038 la vita e più la doni e più n’accresci: acerbo FL 011 027 e appassionata nel volere acerbo FL 043 010 verso un acerbo dubbiar inglorioso; FL 070 008 in frégola di piacere acerbo; acqua FL 006 004 FL 010 026 FL 025 042 FL 026 020 FL 035 002 FL 039 036 FL 045 039 FL 047 056 FL 060 039 CA 005 044 fanghiglia d’acqua sorgiva: come fiòcina a pesce in acqua accesa; (vapore sull’acqua d’inverno): d’aria che a galla su per l’acqua levi; quasi in corrente acqua pura e immonda, ruscello all’acqua altrui. dell’acqua che fugge, se come per ruscello all’acqua è moto quando a specchio dell’acqua Tu dici: beata l’acqua 13 acque FL 020 003 ritornan l’acque e i sentimenti al fondo, FL 062 011 così dalla riva per l’acque in spiraglio CA 007 015 acque cupe e acque chiare; acquietan FL 028 005 s’acquietan nel torpore le creature. acquista FL 065 004 e acquista l’inutile preda acre FL 008 001 Per l’acre fluire dei minuti FL 067 013 in gocce quasi di acre mosto, aculei FL 066 009 e con aculei di bragia ad FL FL FL FL FL 011 024 045 045 069 008 la macchina ad aggiogarti. 007 ché nulla ad esse, tranne amor, par vita; 036 del mondo e ritorna ad un tratto 057 perché costringi ad amarti? 004 scarnifichi ad essi le rughe adagia FL 043 042 e la notte s’adagia in un languore, 14 adatto FL 047 063 esser qualcosa di adatto, addentano FL 070 031 guatano addentano addio CA 005 091 a un suo bene che gli grida: addio! addita FL 043 011 ma floscio il tempo vil tutto si addita, FL 050 073 E pietà intorno addita: addólcia FL 021 022 l’ozio che addólcia addolora FL 024 005 e voluttà m’addolora. aderisce FL 071 056 Come remo alla scalmo aderisce, adesion FL 025 016 oh adesion di gioia adesïone FL 002 013 d’infinita adesïone, 15 adopri FL 002 040 Che fai, se non adopri, adorante FL 063 012 al volo adorante dei rami adorata FL 069 023 tu sei redentrice adorata adorno CA 005 028 Il lavoro ha manico adorno – aduna FL 005 017 rumina l’ozio, aduna i suoi cocci FL 008 034 rifiuti e bava aduna, – FL 035 008 è lente al sol che intensamente aduna: adunano FL 063 016 s’adunano le larve aerato FL 005 002 l’aerato seren tu puoi ondare afa FL 061 015 Poi – come all’afa d’estate, 16 affanno FL 052 008 ma sferza e spoltrisce l’affanno FL 061 023 pioggia nel sole l’affanno diviene, affaticato FL 072 017 che dal giorno affaticato affatichi FL 008 008 s’io dorma, prepari, affatichi, afferra CA 005 090 mentre ciascuno si afferra affetti FL 045 073 è un nulla e i cari affetti mi son vani. affetto CA 005 007 Ogni affetto è disagio: affiorar FL 035 030 affiorar sento l’ignota bontà FL 061 019 dalla inerzia sconvolta, affiorar sento afflitto FL 032 009 o se gioioso su dal covo afflitto 17 affollata FL 045 024 dell’affollata solitudine! affollate FL 003 013 d’affollate faccende in tormento: affondi FL 002 039 o doloroso affondi? affratella FL 010 008 che nella fogna ancor tutti affratella. affretta FL 035 021 – Stanca si affretta l’età sverginata, affronta FL 036 005 atterga affronta assilla affumicata FL 027 002 rude le membra e in giubba affumicata, agghindata FL 063 062 in un immobile idea agghindata aggiogarti FL 011 008 la macchina ad aggiogarti. 18 aggiorna FL 010 021 che il meditare aggiorna aggrovigli FL 047 028 ma come t’aggrovigli aggroviglia FL 045 070 l’ansietà dentro aggroviglia agguato FL 025 030 sembra il risveglio un terribile agguato agir FL 010 001 Chiedono i tempi agir forte nel mondo àgita FL 008 024 àgita nervi per trine e fibrille FL 042 006 non àgita sonaglio agita FL 027 021 arcanamente s’agita il mio volo, agitato CA 006 007 come chi sogni, agitato 19 agli FL 008 020 FL 058 006 FL 060 011 FL 061 006 FL 061 026 FL 062 019 FL 063 044 FL 066 020 FL 069 018 CA 005 039 l’idea s’annida agli svolti per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli: facile agli occhi è guardare agli occhi miei bramosi agli uomini senza aspettarli: forza agli ordigni nascosta e feconda, inavvertito agli uomini e alle cose, la gente ritorna agli arnesi; o si rimescola agli altri rifiuti, agli altri t’impicca. agogni FL 050 088 Insonne cuor che fuggi dove agogni aguzzar FL 071 074 per aguzzar lontano, AI FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 000 005 005 012 017 028 033 034 044 045 047 047 050 054 056 057 060 063 000 033 049 028 019 004 007 025 002 068 009 075 015 033 016 002 013 079 DO AI PRIMI per aroma, e schianto ai cuori? e dagli àtomi ai soli si marita a lei che avviva, accomunando ai figli, ai nervi delle strade, e dove è fronda intorno e ai casolari ai monti forti in un riposo lene, che ai sobborghi nereggia negli echi ai poggi senza stelle col piede ai guazzi attento, brùlica ai monti e la riviera bagna. ai dossi ravvolto è un mantello Ai vicoli clamore s’imperla ai viali intanto nei riflessi tutto ai bimbi dona il pane, l’uccelletto ai richiami ai polmoni il respiro dai tronchi ai rami ascende; 20 FL 068 021 FL 068 027 FL 068 029 FL 069 001 FL 069 005 FL 069 019 CA 004 020 ai seminanti impazienti ai giardini si vela di brina, dà lucciconi ai canali; O pioggia feroce che lavi ai selciati e ai morti viventi, le rogne! o va stordito ai rìvoli di spurghi candori forbendo, scrosci ai ritorni; aiuta CA 007 013 aiuta le compagne aiuto FL 035 011 FL 039 022 FL 039 023 CA 002 013 per infiniti sensi d’aiuto ma qui c’è aiuto e vorrebbe altro aiuto invocare. e nell’aiuto meritavo accanto al FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 004 005 005 006 009 009 010 010 010 011 014 015 017 017 017 017 017 017 020 034 001 021 039 022 002 006 025 036 039 011 024 002 005 017 028 037 039 043 003 al tuo bene e al tuo male: Glauca s’impiuma la terra al mattino al nuovo altar delle genti, o città più veemente vela al vento fugge, al piacer che non so, vividi al sol che infiamma la sua ora al desiderio il cielo azzurro porge; al segno divino dell’essere, e quanti son che, stretti al suo congegno, S’avvien che forma in noi rimanga al corpo al trabalzante stridere dei freni, al marcio del tempo le nari chiudete al tocco delle nubi che al sommo traboccando più vibrava; al gran seno dei piani, La compagna al compagno e al suo piede ferveale un piacere dai fianchi al sommo iridava la compagna al compagno, ritornan l’acque e i sentimenti al fondo, 21 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 020 021 021 021 021 023 023 024 024 025 025 026 031 032 033 034 034 035 035 036 036 036 036 036 037 037 038 038 039 039 042 043 043 045 047 047 047 047 050 050 050 051 052 054 004 011 023 050 055 005 020 016 022 015 026 022 010 012 001 015 017 008 037 002 020 030 039 046 008 011 009 011 039 058 037 021 028 067 023 057 062 077 008 090 108 023 023 001 ma per salire puri ancora al mondo. mentre l’anima giace pietra al fondo in cima al sentimento i vani sogni: e lieto fosse il destin nuovo al sole! ben tu al fiuto del senso conduci e fuma d’ombre al nido delle stalle. e se al mio strano pensier paragono Il fato di ciascun è dentro al mio, al flaccido baglior ch’estenuato al presagio lucente dell’ebbrezza, e preciso al suo luogo spietato sinuoso al fosforico sentiero: baleno d’oro non giunto al guizzo, al tornar delle genti io son sconfitto; Come al respiro pieno del lago chiamando al buon lavoro! d’ora in ora al meriggio, è lente al sol che intensamente aduna: e talor sembro un carrettier che al sole tra polvere e péste, al meriggio, al sacrificio muto. fra murmuri e spruzzi al meriggio s’aprono al fiotto vitale al sacrificio muto. al petto lo nascose mansueto; e per il monte, di contro al sereno, Un caldo barlume al tramonto balzò tante volte al mio petto al nostro trànsito avvinto al destino e lo spinge: e la pupilla storco sino al bianco Al vizzo sen della parola trema e l’atto m’abbandona fino al pianto! con l’ombrella al passante al lago veleggia una barca; fosse al mio ingegno eguale la sua china, trave a un palco, ghiaia al fango: al biancor spento del lago; e scende al lago per la valle il fumo angusto pare al desiderio il mondo; al terribile giorno. e nulla è mio al passaggio. al precipite strappo dei treni E tu, notte che dai parvenza al rito 22 FL 054 035 FL 055 006 FL 060 004 FL 061 018 FL 062 013 FL 063 012 FL 063 024 FL 066 003 FL 066 015 FL 068 008 FL 068 041 FL 068 047 FL 070 063 FL 071 020 FL 071 047 FL 071 060 FL 071 072 FL 071 075 CA 002 001 CA 002 014 CA 002 015 CA 002 083 CA 005 053 CA 005 075 CA 006 003 CA 006 008 CA 006 010 CA 007 014 gli amanti al piede dei misterïosi e dà i riccioli al vento. dai pascoli al lago che guarda e riconduce il risveglio al sereno – al passante, che intorno vede ombra. al volo adorante dei rami al commosso ricordo del lavoro. al campestre alveare e, misuratasi al cielo, Al saettar del suo rapito sguardo, osannano o impiccano al cenno dell’Utile: e al mistico colloquio intanto il sole, unica al cielo misura la forza; come al sereno giorno quando più duro al tuo ozio era il tempo! e, sino al fondo, rivivo chi elesse al nostr’occhio di lince al nostro polmon sano Al tempo che la vita era inesplosa al tuo ben la campagna – la campagna che va dal piano al monte al semplice elemento, per dare peso al volo, fingi una pace che fa guerra al mondo. vetta che al cielo più riesce al senso delle cose. scorge cader la luce al nostro fondo che sono in mostra al sole, ala FL 050 123 in ala di dolcezza alato FL 040 009 D’un così intenso amor alato cinsi alba FL 029 002 scendendo nell’alba FL 034 009 Oh per le vie all’alba 23 FL 060 001 Per l’aria sorgiva dell’alba CA 002 005 dove in corona dall’alba alla sera albe FL 005 001 Cielo, per albe e meriggi e tramonti albeggiando FL 063 001 Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie, alberi FL FL FL FL FL FL FL 009 012 014 036 036 054 063 001 002 002 008 036 036 010 Dentro il meriggio stanno alberi e scogli che sugli alberi fondi s’ingorga che per le strade e gli alberi e i cortili tòrcon gli alberi a respiro gli alberi ondeggian con verdi richiami alberi, stretti in brividi sommessi. ma in voi alberi appena, albero FL 064 003 l’albero, asciutto come spina, irrori: alcun FL 054 020 se dietro senta alcun che l’avvicina. alfin FL 040 012 ma quando alfin discesi alla scaltrezza alga FL 008 032 – come alga dispersa in corrente, 24 alimenti FL 071 039 dall’inedia del giorno t’alimenti; alitare FL 044 003 dentro il bagnato alitare dell’aria alitava FL 025 013 quando l’aroma dei sogni alitava àliti FL 017 020 con àliti e gorghi àlito FL FL FL FL 004 008 008 031 013 039 041 014 e quasi sento un caldo àlito umano con àlito morto il lor peso: con àlito morto l’idea, àlito non respirato, 006 006 011 012 013 021 021 021 034 039 044 047 047 002 021 010 035 012 036 038 063 009 036 007 004 021 cenci all’aria insaziabile: all’inarrivabile gloria all’aspro rullare d’acciaio all’ingenua effusïone all’amoroso dono, Tu mi gridasti all’inutile forza all’inezia noiosa di chi pena: all’anima maliarda Oh per le vie all’alba ruscello all’acqua altrui. all’ombra inerte, o di silenzi a noi all’umido sguardo pulsa lontan la vaporiera, all’erta all FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 25 FL 047 056 FL 054 004 FL 055 019 FL 058 007 FL 061 015 FL 063 041 FL 070 059 CA 002 036 se come per ruscello all’acqua è moto stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito all’ebbrezza del sole e del vento? sul tufo del tempo, all’aperto contrasto, Poi – come all’afa d’estate, la mia forza costrinsi all’altrui forza, dal basso che ignora all’alto che spoglia, all’imminente prodigio: alla FL 002 007 FL 005 030 FL 008 014 FL 010 007 FL 010 011 FL 012 008 FL 012 021 FL 013 001 FL 017 029 FL 017 042 FL 017 057 FL 019 007 FL 023 017 FL 025 035 FL 027 008 FL 028 001 FL 035 017 FL 035 025 FL 037 005 FL 040 012 FL 043 006 FL 043 020 FL 047 011 FL 050 030 FL 058 003 FL 065 001 FL 069 036 FL 071 056 CA 002 005 CA 002 030 CA 002 059 CA 008 004 come alla mamma, quando è sola, il bimbo. Come alla notte non senti e gusto e mi aspergo alla varia alla città vorace o va segreta alla tua voga bella: alla mamma vicina io mi riposo: alla sua gioia il sacrificio appena, O sciolta alla montagna il compagno alla compagna, Il compagno alla compagna languì alla terra il piacere, alla mia grassa incuria Muto alla soglia, spoltrirsi alla fatica ancora il giorno. e pugna dentro alla civile lotta; Per le deserte strade alla campagna però (madre alla figlia perversa, in un lungo bruito alla campagna e lusingando alla malcerta traccia ma quando alfin discesi alla scaltrezza alla lanterna che snoda riflessi, tenace, e insiem non credo alla speranza. s’apre il tempo futuro alla mente accarezzato alla tua spalla, o mamma, quasi è di belva alla vista del pasto Dalla tua nicchia, alla mercé che c’inviliva alla gente, Come remo alla scalmo aderisce, dove in corona dall’alba alla sera ritorna alla radice. già inneggiava alla polenta; stretta alla terra, odiando la terra; 26 alle FL 005 012 FL 010 004 FL 021 014 FL 023 003 FL 024 015 FL 036 038 FL 045 013 FL 045 060 FL 056 010 FL 059 012 FL 060 012 FL 063 044 FL 069 026 CA 002 016 ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case e che, fiumana alle marcite in guazza, con nausea intorno alle cose. alle pendici in ninnananna sale e muove a vagheggiarsi alle vetrine. radiose pupille dai muri alle soglie alle botteghe lucenti, alle vetrine chiedo cosa io sia, Come vena profonda alle radici, dell’anima alle rive ? e alle nari odorare; inavvertito agli uomini e alle cose, quando vita si sdraia alle cose, tessendo siepi in giro alle covate, allegrezza FL 061 030 in divina allegrezza. FL 071 001 Allegrezza, a poetare allegrezze FL 018 011 allegrezze e sciagure: allenta FL 067 011 che s’empie e nel fischio si allenta: allo FL 050 028 Non basto allo sgomento: Allor FL 022 009 Allor, sorto da ignote 27 FL 042 008 Io mi ritrassi, allor che nell’amore FL 064 006 esausta allor la radice. alta FL 017 004 verso l’alta vertigine azzurra altar FL 005 021 al nuovo altar delle genti, o città alte CA 005 040 Sì, puoi rizzare alte mura alterno FL 001 021 e con alterno vigore felice FL 025 038 ma in un concreto e alterno altezza FL FL FL FL FL 019 070 070 070 070 011 003 011 019 032 o vanità della gloriosa altezza, ch’a suon di nerbo la vietata altezza ch’a suon di frulli la fiutata altezza ch’a suon di stalle la sperata altezza serran l’altezza veduta alto FL 014 027 FL 058 006 FL 060 030 FL 067 021 FL 070 059 FL 072 013 CA 003 007 CA 008 011 o vagheggiando dall’alto per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli: straripa alto, e si tramanda il cuore non tenga su in alto, dal basso che ignora all’alto che spoglia, che vibrò tropp’alto o basso vien fiducia verso l’alto il cerchio massimo è in alto 28 altr FL 052 006 FL 052 031 che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! Altra FL 045 018 Altra fu la promessa, CA 001 007 quanto l’una e l’altra ha perso: CA 005 079 l’una ier l’altra domani, altre FL 071 055 che non vorrei mutare in nessun’altre ! FL 072 015 ed altre aspettano ancora. altri FL 032 006 FL 039 010 FL 039 034 FL 040 011 FL 056 012 FL 062 008 FL 069 018 FL 069 040 FL 072 003 FL 072 004 FL 072 005 FL 072 006 FL 072 008 FL 072 009 FL 072 010 FL 072 011 CA 005 039 altro per altri un varco e per me, tra gli scorni altri cuori trovare; che dal nostro il cammin svela degli altri. dagli altri vivi più non mi distinsi; rinascer tento negli altri felici: degli altri si leva signore, o si rimescola agli altri rifiuti, che irraggia invisibile sugli altri con Dio. altri cosparga i semi, altri èduchi gli steli, altri vagheggi i fiori, altri assapori i frutti. altri assetti le navi, altri spinga le prore, altri diriga il viaggio, altri tocchi le mete. agli altri t’impicca. 29 FL FL FL FL FL FL 002 027 039 039 054 071 033 017 014 023 010 022 tu che fosti ben altro e altro ancora: e intendo altro amore infiammare; altro aiuto invocare. di voi che, s’altro miro, vedo ancora. e l’un con l’altro pare altrove FL 021 007 Forse altrove sei bella, o primavera: altrui FL FL FL FL 039 040 056 063 036 ruscello all’acqua altrui. 013 del ragionare altrui, dentro mi strinsi 017 così m’è grato confortare altrui 041 la mia forza costrinsi all’altrui forza, alveare FL 066 003 al campestre alveare alza FL 055 025 il mio volto s’alza a chiedere ama FL 005 008 FL 035 023 FL 039 055 CA 005 010 (quando tutto ama e perdona) E soffre mentre ama il suo tempo. che bacia vicino chi l’ama? Anche chi ama ti grava, amabil FL 055 012 l’amabil giovinezza FL 055 014 l’amabil giovinezza 30 amante FL FL FL FL 002 004 026 061 029 – dea amica, non amante – 016 d’amante donna in carezze fugaci, 024 e per l’amante cuor nulla è mistero. 007 e par fanciulla amante amanti FL 054 035 gli amanti al piede dei misterïosi amare FL 002 053 mentre vorrei amare FL 050 105 universo e amare, amarezza FL 042 036 la forsennata amarezza; amarezze FL 039 043 purgando nel sangue amarezze riposte; amarti FL 045 057 perché costringi ad amarti? amato FL 061 008 che dell’amato si avveda; amatori FL 024 002 gli amatori in bisbiglio 31 amazzone FL 069 021 Ma per noi, fredda amazzone implacata, ambascia FL 067 028 Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia ambiguo FL 047 016 il titubar ambiguo ambir FL 063 053 o in famelico ambir l’abbandono, ambivo CA 002 031 Ma la ségale ambivo, ambrata FL 026 002 l’ambrata sera che intorno le vette ami FL 020 002 cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami: amianto FL 058 001 Fuor delle nubi d’ebano e amianto amica FL 002 029 – dea amica, non amante – 32 amici FL 063 049 e nella gioia di eleggervi, amici, amicizia FL 013 005 o vogliosa amicizia ammazza FL 003 014 e senza combattere ammazza. ammonitrice FL 045 008 Ma l’ora ammonitrice ammucchia CA 007 025 ammucchia pietre e rabbia; amò FL 042 019 non sua che prima amò, amor FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 004 016 016 024 035 040 042 042 047 054 006 010 012 007 019 009 026 033 035 026 d’amor che mi seconda il passo lento ma il ritmo snuda l’amor che discende amor che nel cammino nostro accende ché nulla ad esse, tranne amor, par vita; e di ciò nel suo amor è crucciata) D’un così intenso amor alato cinsi è paura che amor freddo s’inganni ma dove toglie amor forse s’invera –. oh saldo amor del presente non ci guardammo; e amor era d’intorno 33 FL 056 007 FL 063 048 FL 064 008 FL 071 029 FL 071 050 CA 002 002 nell’amor della gente mi paleso: l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo, meno ti canto, amor, e più sei tutto; verso il suo amor sì grande! con amor di casta ritrosia e l’amor mi pareva umana cosa, amore FL 010 032 FL 011 024 FL 012 027 FL 021 025 FL 031 009 FL 033 013 FL 038 003 FL 039 013 FL 039 014 FL 042 008 FL 043 030 FL 052 013 FL 055 030 FL 057 003 FL 061 028 FL 062 022 FL 063 081 CA 008 024 o l’amore dimentico cova. verso l’amore pertugia l’esteso, sbarra a difesa il suo amore; o lasciva città senza amore! vaniscon senza amore: e l’amore nativo in esultanza malizia d’amore velata ma qui c’è amore e vorrebbe altro amore infiammare; Io mi ritrassi, allor che nell’amore se dal tuo amore ci dilunghi e attrai sugge con voglia di odio e d’amore e l’amore non viene. svola e discende con vispezza e amore; feconda d’amore, dell’invisibile amore nell’amore e nell’atto più s’intende, dentro l’amore, verso l’eterno. amorosa FL 007 007 d’amorosa bontà freme anche il lento FL 045 027 amorosa bellezza amoroso FL 013 012 FL 047 051 all’amoroso dono, in amoroso modo la persona 34 ampie FL 041 014 con le chiome ampie di luce ampiezza FL 050 098 dell’intensa ampiezza quieta, amplesso FL 017 010 nel grande amplesso caldo. FL 031 016 forte corpo senza amplesso. amplia FL 045 035 volere che s’amplia a misura FL 051 012 e s’amplia nel ritmo un gran senso; amplian FL 006 019 s’amplian faccende in conosciute voci, ampliare FL 071 018 bello il consenso ampliare ampliate FL 017 034 ampliate le ardenti finestre, ampliati FL 005 005 o per gli ampliati interluni 35 anatemi FL 052 025 le glorie e gli anatemi anch FL 006 032 anch’io t’avrò fatto; anch’io. anche FL 007 007 FL 023 015 FL 039 046 FL 046 004 FL 050 059 FL 054 029 FL 068 038 FL 071 073 FL 071 076 CA 002 073 CA 005 010 d’amorosa bontà freme anche il lento e in un guizzo anche il fuoco si spoglia: anche l’immensa natura si priva; Anche tu, immortal natura, il sangue prodigaste anche di noi Ma tu, notte, ben vivi anche se langue e tutto, anche il sole, diventa normale, anche la notte è vasta anche poc’aria basta se ne risparmi poca, anche meschina, Anche chi ama ti grava, ancor FL 010 008 che nella fogna ancor tutti affratella. FL 026 003 ancor non raggiunse, sitibonde FL 066 013 quasi doccia ancor livida, sguscia CA 002 023 in abbandono ancor vivo CA 004 033 ancor libero mare – una goccia. ancora FL FL FL FL FL FL FL FL 010 020 025 027 054 060 071 072 037 004 035 017 010 029 028 015 sembrano volere ancora e sono morti! ma per salire puri ancora al mondo. spoltrirsi alla fatica ancora il giorno. e altro ancora: e intendo di voi che, s’altro miro, vedo ancora. irraggiare del sol nascosto ancora che nulla ancora seppe trarre ed altre aspettano ancora. 36 CA 007 031 Così il fiume torna ancora àncora FL 043 024 lo spirito nell’àncora costretto. andammo FL 038 015 n’andammo; il variar delle cose andar FL 063 028 nel grande andar del mondo. andavo CA 002 056 andavo rincasando andiamo FL 005 010 ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede ànditi FL 045 065 per gli ànditi e le case, anele FL 039 037 Urgono anele domande anelito FL 026 013 FL 033 019 Pulsa l’eterno anelito e s’invera a domani l’anelito e le voci 37 anelli FL 068 014 per l’aria incatenano anelli zebrati; anello FL 004 020 come anello ne’ l’oro, io sono in lei. anelo FL 005 012 ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case angoscia FL FL FL FL 045 050 070 071 050 saranno angoscia e vergogna; 081 perché l’angoscia 043 a vietar con angoscia suprema 081 questa angoscia gioita, angusta FL 067 031 l’inconscia folla angusta, angusto FL 050 090 angusto pare al desiderio il mondo; anima FL FL FL FL FL FL FL FL FL 005 010 010 012 016 019 021 021 021 040 015 045 007 002 012 011 037 063 vorrei così che l’anima spaziasse chi, di sé ghiotto nell’anima lercia, senso l’anima infranta L’anima tarda, sul balcon tranquillo tanto innaturi l’anima fin ch’ella nel mio diletto è l’anima immortale. mentre l’anima giace pietra al fondo dell’anima che pensa, all’anima maliarda 38 FL 022 004 FL 025 050 FL 033 002 FL 035 020 FL 042 002 FL 043 004 FL 044 009 FL 045 045 FL 047 053 FL 054 021 FL 059 012 FL 060 037 FL 061 002 FL 061 020 FL 063 080 FL 070 048 FL 070 064 FL 071 030 CA 002 011 CA 005 042 l’anima in ombra di poca aria serra. e matura la polpa sull’anima secca l’anima è uguale! l’anima grida: l’anima innondi bramosa di te: l’anima oscilla le sue lente cime; Anima, intona la tua voce e nulla e tu, barbaglio sull’anima cieca, nel mio guardar l’ardente anima buona, Perché si figurò l’anima miti dell’anima alle rive ? In queste sponde l’anima fluisce con bella tempra d’anima e di carni, nell’anima raccolta la bigia anima inerte con l’anima ardente nei geli costretta. con l’anima ardente in gelida scorza, Anima, hai gioia; perché? l’anima persuasa, ma vive l’anima impura animali CA 002 038 brigante di bontà con gli animali, animazion FL 050 110 o animazion profonda, anime FL 005 060 e per le anime sia FL 042 024 o se la vide e l’anime intendendo FL 069 003 nell’anime impure, animi FL 043 032 se dentro animi il mondo e fuor non sai? 39 annaspa FL 042 021 La mano annaspa e raro s’accompagna, FL 047 049 che per tant’aria annaspa, ma sé stringe? FL 069 017 annaspa egli nella memoria, annego FL 001 016 e nell’atto mi annego. ANNI FL 000 000 DO DIECI ANNI FL 043 014 vanire, e lungi in pianto gli anni miei FL 050 061 la vita di cent’anni, o padri eroi? annida FL 008 020 l’idea s’annida agli svolti annidate FL 054 009 ho confitto, o annidate trecce fonde: annidò FL 017 055 S’annidò il cielo corto, anno FL 052 006 FL 052 031 che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! annunzio FL 063 009 un annunzio che tarda: 40 annusa FL 068 030 poi, annusa le case, annusando FL 011 007 annusando con fàscino orribile anonima FL 062 020 anonima rozza che il carro trascini, ANONIMI CA 000 000 TO CANTI ANONIMI ansando FL 002 027 fumanti ansando, senza cavalieri; ansia FL 025 031 dove l’ansia e l’avvenire FL 059 009 in un’ansia smarrita ansietà FL FL FL FL FL FL FL FL 003 010 039 039 043 043 045 049 012 034 018 065 009 047 070 002 tramuta in ansietà nell’ansietà del costume la voglia e l’ansietà, dell’implacata ansietà E’ l’ansietà d’una gioia smarrita in ansietà raccolte ove si è persa l’ansietà dentro aggroviglia che l’ansietà di primavera esalta 41 ansimando CA 001 004 ansimando si consuma. ansiosa FL 045 009 l’ansiosa città non avverte: ansiosi FL 070 024 ansiosi a richiamar per ogni valle; ànsito FL 052 022 dall’ànsito delle officine aperta FL 021 015 FL 060 031 Tu, mano aperta che inseguivi il mondo, sopra l’aperta visione: aperte FL 007 005 Da fonti aperte nasce il sentimento FL 017 033 d’intorno, aperte le magiche porte, FL 068 022 escon le aperte borgate, aperti FL 045 030 gemito chiuso in aperti consensi, aperto FL FL FL FL 011 012 028 056 014 del continuo aperto cammino: 011 Viver la sento; e nel baleno aperto, 007 in un aperto libro gli occhi, mentre 014 chiuso mi rende dove aperto fui. 42 FL 058 007 sul tufo del tempo, all’aperto contrasto, api FL 066 004 che un vortice d’api dorate CA 002 050 fèrvere d’api: apollinea FL 014 022 in apollinea gioia appaga FL 027 012 a ciò che non appaga la sua fretta; appanna FL 071 035 e sta la nebbia e appanna appare FL 018 003 divini; appare il mito apparecchia FL 027 013 è di me parte l’uom che s’apparecchia appariste FL 054 012 quando voi m’appariste, e liscie e tonde appartengono CA 000 000 NO Queste liriche appartengono a una condizione 43 appassionata FL 011 027 e appassionata nel volere acerbo FL 055 021 una canzone appassionata esulta, appena FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 012 012 025 038 050 056 063 013 022 021 043 009 013 095 009 010 un morso appena e una ciocca ho di te: e appena tocca più in là rifuggivi; alla sua gioia il sacrificio appena, della notte, che appena laggiù schiusa Quand’ero appena scàlpito o riposo appena mi giunse e la voce per esser buoni qualche volta appena! la voce si smarrisce appena mia. ma in voi alberi appena, appetito FL 066 022 e l’appetito prepara. appiglio CA 002 035 e dovunque ero appiglio applaude FL 010 013 Ben t’applaude chi compera e smercia, apra FL 039 035 Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca apre FL 047 011 s’apre il tempo futuro alla mente FL 055 005 tutto s’apre a guardare, 44 aprì FL 017 061 s’aprì la voragine FL 071 063 aprì le sue promesse, aprono FL 036 039 s’aprono al fiotto vitale aquile FL 070 017 dal soprassalto d’aquile e farfalle aratro FL 072 002 Son l’aratro per solcare: arcana FL 015 019 tocche saranno dall’arcana morte. FL 062 021 dite dite l’arcana maniera arcanamente FL 027 021 arcanamente s’agita il mio volo, arcano FL 023 022 che giaccion dentro, arcano arcuati FL 017 003 con slanci arcuati di luce 45 ardendo CA 002 021 il papavero ardendo sullo stelo ardente FL 012 044 FL 047 053 FL 070 048 FL 070 064 CA 001 001 un’ardente pupilla ha lasciato. nel mio guardar l’ardente anima buona, con l’anima ardente nei geli costretta. con l’anima ardente in gelida scorza, Non ardito perché ardente ardenti FL 005 050 fra glorie ardenti e tenebrosi falli FL 017 034 ampliate le ardenti finestre, ardito CA 001 001 Non ardito perché ardente ardor FL 031 004 che stanco dirada l’ardor delle fronde ardore FL 012 001 Sgorga lucendo un ventilato ardore FL 048 008 ch’è vicin nuovo ardore. FL 054 028 di chiuso ardore, giorno senza artiglio! arduo FL 063 040 arena e sull’arduo cammino che mi piacque 46 FL 071 040 come tramuti del dolor l’arena argento FL 015 011 e un vel d’argento serico gli cuce, argilla FL 021 009 passi d’argilla e per le reni vuoto argomentando FL 024 018 e argomentando, tacito m’avvio aria FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 006 007 009 021 022 023 025 026 031 033 034 035 036 041 043 044 045 047 049 050 051 052 028 047 002 004 003 026 004 011 036 020 006 008 012 007 031 012 013 003 004 049 014 007 002 001 l’aria di chi respira Mamma, zolla aria luce, cenci all’aria insaziabile: luce nell’aria; e ignora come sia. sopra le vette: e tu, aria, ne accogli Ma che giovò se l’aria mi fu tolta, l’anima in ombra di poca aria serra. e va nell’aria un dir d’avemmarie, Come saetta ch’aria in luce stringe, d’aria che a galla su per l’acqua levi; Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante e van per l’aria imagini di bene per l’aria dai camini è fior che beve l’aria e la profuma, nell’aria l’effuso tesoro voci in aria, L’esser guardo come aria nell’aria dentro il bagnato alitare dell’aria presagi l’aria notturna distende che per tant’aria annaspa, ma sé stringe? gesto vigliacco, nell’aria la commozïon dell’aria, in una gora di fumo e aria Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra 47 FL 055 001 FL 060 001 FL 065 002 FL 066 023 FL 067 015 FL 068 014 FL 070 051 FL 071 076 CA 002 048 CA 005 033 CA 007 017 CA 008 013 Marzo lucendo nell’aria Per l’aria sorgiva dell’alba dell’aria, scrina l’inganno, Dio, per l’aria si rode l’aria e lo spirito. per l’aria incatenano anelli zebrati; sotto, dal vano dell’aria la terra anche poc’aria basta l’aria dava la stura in un mignolo d’aria. con le nuvole dell’aria. nell’aria tersa è in risalto aridezza FL 064 007 Io t’assomiglio: in aridezza triste, arido FL 036 011 e spràngan le soglie nell’arido giro ariosa CA 002 033 l’ariosa offerta arma FL 042 013 non arma di consiglio arméggio FL 006 023 e immemore di me epico arméggio armonia FL 056 006 come nota in armonia, FL 060 019 la misterïosa armonia, CA 003 011 se in pannocchie di armonia 48 armonie FL 050 120 sussurro interior d’armonie armonïosa FL 016 007 armonïosa in te non si cancella arnesi FL 066 020 la gente ritorna agli arnesi; aroma FL 005 007 o nell’aroma lunare FL 005 033 per aroma, e schianto ai cuori? FL 025 013 quando l’aroma dei sogni alitava arpeggi FL 004 005 Mirabilmente incedo negli arpeggi arpeggia FL 015 001 Lontanissimo arpeggia il tramontare arrisa FL 045 038 arrisa scintilla del moto arrisero FL 054 013 le guance sotto arrisero, non gli occhi 49 arso FL 036 028 l’arso dèmone bigio? arsura FL 035 039 dentro l’arsura del cammino bianco arte FL 063 067 che materiate l’arte e il pensiero artigli FL 021 046 in artigli selvaggi a squarciare FL 021 052 ruggiti e artigli con mediocre inerzia, FL 070 040 nei ghiacci protesi sui lividi artigli artiglia FL 039 015 mentre rapace artiglia artiglio FL 054 028 di chiuso ardore, giorno senza artiglio! ascende FL 063 079 dai tronchi ai rami ascende; ascensïon FL 063 011 dall’ascensïon dei tronchi ascese 50 CA 006 006 se in noi le ascese cadon paurose, ascesi FL 036 044 nell’ascesi segreta ascetico FL 071 064 e dove parve ascetico rifiuto asciutto FL 064 003 l’albero, asciutto come spina, irrori: ascolta FL 039 056 Chi la vede e l’ascolta, FL 071 004 chi n’ascolta la parola. ascoltante FL 031 006 Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante ascoltare FL FL FL FL 005 025 025 050 027 Chi può la voce ascoltare 034 mentre è sgomento l’ascoltare intorno 058 il passo divino ascoltare, 034 nell’ascoltare il passo d’un fantasma. ascolti FL 001 033 ma tu che ascolti, rècalo asperge 51 FL 060 002 che valli e tràmiti asperge aspergo FL 008 014 e gusto e mi aspergo alla varia aspetta FL 047 052 e plastica su vibri dove aspetta FL 070 060 ogni cosa intendendo oltre aspetta aspettano FL 072 015 ed altre aspettano ancora. aspettarli FL 061 026 agli uomini senza aspettarli: aspetti FL 002 018 che tramutò gli aspetti FL 028 009 fra i circostanti aspetti FL 050 099 e folgoran gli aspetti aspetto FL 047 008 e il vario aspetto delle note forme FL 054 018 non ritrovava il consueto aspetto: CA 009 004 e non aspetto nessuno: CA 009 009 e non aspetto nessuno: CA 009 013 non aspetto nessuno: aspira CA 008 023 così la tròttola aspira 52 aspramente FL 000 000 EO Li omini batteranno aspramente chi fia asprezza FL 014 025 o mitigando l’asprezza FL 047 060 e dibattuta asprezza! aspri FL 032 008 m’isola cieca dentro aspri contorni; FL 050 002 aspri cipressi nereggiano: aspro FL 011 010 all’aspro rullare d’acciaio assalta FL 049 003 che la vittoria dell’estate assalta assalto FL 070 025 dall’assalto impennato in tormento CA 004 016 infatuato assalto assapora FL 036 041 che stilla e s’assapora assapori FL 072 006 altri assapori i frutti. 53 assente CA 005 063 ma la mamma è assente. assenti FL 045 021 e lavorammo assenti; assenzio FL 070 033 con róse pupille d’eclissi e d’assenzio, assetato FL 062 001 Lo spazio poroso e assetato asseto FL 056 013 e torvo asseto quando la rinuncia assetti FL 072 008 altri assetti le navi, assiduo FL 054 007 assiduo con lo stesso tasto sordo. assilla FL 036 005 atterga affronta assilla assoluzione CA 000 000 NO di assoluzione. 54 assomiglia FL 045 071 ciò che più m’assomiglia, assomiglio FL 064 007 Io t’assomiglio: in aridezza triste, assopita FL 048 002 la tua lima assopita lamenta assopito FL 012 005 dove assopito è il vorticoso squillo assorta FL 004 019 in un’assorta luce: e silenzioso, assorte FL 002 062 mentr’essa schiara le fatiche assorte. assorto FL 011 009 Via dal tuo spazio assorto FL 068 005 vergine il sole, assorto asta FL 015 014 paonazza, quasi asta brandissi astioso 55 FL 029 020 dal tedio astioso di male astro CA 002 067 l’astro della mensa, astuta FL 033 020 dell’astuta avidità: àtomi FL 005 049 e dagli àtomi ai soli si marita àtomo FL 061 013 conquista in un àtomo è vinto: atroci FL 070 037 e spasimi eretti in atroci scompigli, attanaglia FL 047 013 improvvisa; ma il giorno attanaglia. attende CA 006 011 per rivelarci il sol che attende attendeva FL 039 068 attendi chi l’attendeva a vivere. 56 FL 050 093 e sempre in là una certezza attendi, attendo FL 043 019 attendo forse un’improvvisa norma attento FL 045 068 col piede ai guazzi attento, atterga FL 036 005 atterga affronta assilla atterrita FL 070 056 in vertigine atterrita. attesa FL 012 017 FL 024 010 FL 042 023 FL 045 031 FL 063 005 CA 009 003 e nel vorace tempo è vana attesa. giuocan l’attesa a rimando: l’attesa dell’invito; attesa che scocca dove è una floscia attesa, con imminenza di attesa – àttimi FL 006 005 torpor d’àttimi lascivi FL 050 060 e balenò in sacri àttimi vasti àttimo FL 007 009 Onde sconfina l’àttimo irraggiato FL 019 002 l’ilarità dell’àttimo raggiunto, 57 FL FL FL FL 039 052 055 063 011 mentre l’àttimo svena, 018 sull’àttimo dell’oro 027 che l’àttimo contrasta 065 nell’irreducibile àttimo. attimo FL 042 030 Così l’attimo va, attizza FL 047 043 ognun l’attizza perché non si spenga, atto FL 001 016 FL 002 060 FL 035 004 FL 043 028 FL 050 063 FL 061 027 FL 063 081 CA 005 018 e nell’atto mi annego. nell’atto la fede, e la virtù nell’atto si feconda; e l’atto m’abbandona fino al pianto! che l’atto incenerisce, e se il donar nell’atto si fa brezza nell’amore e nell’atto più s’intende, l’atto è un pretesto. attrai FL 043 030 se dal tuo amore ci dilunghi e attrai aumenta CA 006 002 il diavolo aumenta, aureola CA 002 066 austera E in aureola splendeva 58 FL 045 052 l’austera purezza radiosa autunno FL FL FL FL FL 031 043 049 052 052 003 046 007 004 026 dai clivi lambiti dal sole d’autunno le cose, mentre autunno pioggia versa che sguazza fanghiglia d’autunno cappuccio e mantello l’autunno rinserra, verso l’autunno, che nel ciel piovuto avanzi FL 014 017 Ma tu, ragione, avanzi: FL 054 019 feci come chi avanzi il passo stretto avari FL 039 042 gli uomini inquieti si cercano avari avemmarie FL 023 011 e va nell’aria un dir d’avemmarie, aver FL 012 020 a lei che, triste d’aver troppo, volle FL 043 012 senza aver nulla compiuto, il riposo. FL 069 034 chi fra i bari del mondo non volle aver bazza: avere CA 007 023 senza avere giovamento: avesse FL 053 005 avesse la terra una mano 59 aveva FL 040 014 un cuor che non aveva più dolcezza. avevi CA 002 008 la terra non tua più l’avevi. avida FL 055 017 che val, primavera, con avida avide FL 070 018 dell’avide giogaie, avidità FL 033 020 dell’astuta avidità: avido FL 037 013 Io sol rimasi nell’avido spazio, FL 061 021 in avido silenzio avranno FL 045 053 avranno portato la croce. avrei FL 071 051 avrò che dato non avrei per mille cialde, 60 FL 006 032 anch’io t’avrò fatto; anch’io. avvampato FL 036 001 Nell’avvampato sfasciume, avveda FL 061 008 che dell’amato si avveda; avvelena FL 010 033 Ma di quanti non visto s’avvelena avvelenati FL 021 040 Oh, se avvelenati denti avvenire FL 025 031 dove l’ansia e l’avvenire avventa FL 035 018 che più s’avventa se la vede bella FL 070 053 l’ultime scaglie le avventa avventi FL 050 054 di glorïosi avventi avversaria FL 043 015 pregar la giovinezza, e l’avversaria 61 avverse CA 005 078 le sue avverse mani, avverte FL 045 009 l’ansiosa città non avverte: avverto CA 009 018 quando meno l’avverto: avvia FL 005 059 sul tuo bàttito avvia avvicina FL 054 020 se dietro senta alcun che l’avvicina. avvien FL 010 039 S’avvien che forma in noi rimanga al corpo avviluppa FL 063 064 ma soffre e s’avviluppa avvince FL 032 011 mi sveli il maggior vero che l’avvince, avvinta FL 062 014 Stella in bagliore di nebulose avvinta, 62 avvinti FL 024 001 Sui fianchi óndano avvinti avvinto FL 039 039 al nostro trànsito avvinto avvio FL 001 002 FL 024 018 cerco e non trovo e m’avvio e argomentando, tacito m’avvio avviva FL 012 028 a lei che avviva, accomunando ai figli, avvolga FL 042 004 m’avvolga il capo solcato di te; avvolgea FL 054 014 che l’ombra vostra morbida avvolgea! avvolgimenti FL 028 015 del comun senso, o dotti avvolgimenti, azione CA 000 000 NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di azzardo 63 FL 027 009 è di me parte l’uom che nell’azzardo azzurra FL 017 004 verso l’alta vertigine azzurra azzurro FL FL FL FL FL 009 030 031 037 053 006 006 002 004 001 al desiderio il cielo azzurro porge; nel grande azzurro tremule faville come azzurro vapore verso un bozzolo azzurro di capanne, In un cofano azzurro babbo FL 063 048 l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo, baci FL 004 014 sul viso e dietro il collo un far di baci FL 031 015 baci non schiusi, bacia FL 023 024 e bacia solo chi dorme. FL 039 055 che bacia vicino chi l’ama? baciando FL 037 010 roseo e biondo lo calò baciando, bacio CA 005 058 e la parola senza bacio 64 baglior FL 024 022 al flaccido baglior ch’estenuato bagliore FL 062 014 Stella in bagliore di nebulose avvinta, bagna FL 035 026 e a poco a poco nell’ombra si bagna FL 047 009 brùlica ai monti e la riviera bagna. bagnate FL 050 116 con ciglia bagnate, traspaiono bagnato FL 044 003 dentro il bagnato alitare dell’aria balcon FL 012 007 L’anima tarda, sul balcon tranquillo balconi FL 017 035 protesi i fiorenti balconi baldanza FL 032 005 o se tenace mino con baldanza FL 067 025 oh, pura baldanza eretta con forza, baldo 65 FL 071 065 – crudel tristezza nel vivere baldo – balen FL 026 004 dell’ultimo balen che il sol perdette; balenava FL 017 002 il ciel fuso balenava baleni FL 052 021 tra baleni d’acciaio, FL 053 004 e baleni di prati: balenìo FL 069 039 ma splendono d’un balenìo baleno FL 012 011 Viver la sento; e nel baleno aperto, FL 031 010 baleno d’oro non giunto al guizzo, CA 002 020 frusciava il mio baleno: balenò FL 050 060 e balenò in sacri àttimi vasti balordo FL 010 002 balsamo in un perenne tumultuar balordo 66 FL 060 014 un balsamo sembra, balza FL 061 009 e lo spirito fulgido balza, balzàno FL 011 020 sotto il ciel che balzàno balzata FL 017 036 della natura balzata su, balzo FL 001 011 E quando per cingerti io balzo balzò FL 038 011 balzò tante volte al mio petto bambino FL 004 004 sembra il ciel una guancia di bambino. bandiera CA 005 072 Se tu non issi a bandiera il tuo cuore bara FL 005 042 baratto Se l’uom tra bara e culla 67 FL 069 016 rodi chi visse di baratto e scoria: barbaglio FL 045 045 e tu, barbaglio sull’anima cieca, FL 062 012 vibra un barbaglio di luna barca FL 047 023 al lago veleggia una barca; bari FL 069 034 chi fra i bari del mondo non volle aver bazza: barlume FL 012 040 sogguardo nel barlume chi cammina FL 038 009 Un caldo barlume al tramonto bassa FL 068 028 circola bassa nei viali, CA 005 088 la vita fa man bassa basso FL 062 005 nell’eco ronzante dal basso FL 070 059 dal basso che ignora all’alto che spoglia, FL 072 013 che vibrò tropp’alto o basso CA 005 069 se va in basso è una bomba basta FL 055 029 Ma il dolore non basta FL 059 008 Forse a te basta l’udir turbinare 68 FL 071 076 anche poc’aria basta bastardi FL 021 072 tronfi bastardi della primavera, basto FL 032 013 ripiglio i colpi, gemo sotto il basto: FL 050 028 Non basto allo sgomento: battaglia FL 003 007 campi e ville, e dà battaglia; batte FL 054 006 ma il pensiero da sé batte un ricordo FL 068 034 e batte a risveglio monete batter FL 063 033 siete un batter di ciglio batteranno FL 000 000 EO Li omini batteranno aspramente chi fia FL 000 000 EO causa di lor vita – batteranno il grano. bàttiti FL 002 030 FL 018 002 bàttito e melodiavi i bàttiti dei polsi, e dàn le stelle bàttiti di ciglia 69 FL FL FL FL 001 005 027 052 010 dell’ora il ferreo bàttito concede. 059 sul tuo bàttito avvia 004 bàttito volge della sua giornata; 020 e truce in bàttito gaio bàttono FL 047 079 le cose bàttono i denti bava FL 008 034 rifiuti e bava aduna, – FL 068 019 con rabbia di fischi e di bava bavaglio FL 012 034 oh bavaglio nemico bave FL 070 052 – fra bave di nubi e tormenta – bazza FL 069 034 chi fra i bari del mondo non volle aver bazza: beata FL 013 003 o beata dei bimbi FL 071 059 beata e immortale si unisce; CA 005 044 Tu dici: beata l’acqua beatamente FL 002 012 il cuor beatamente è un rapimento 70 beato FL 004 002 che respirando discioglie un beato FL 066 024 e beato non gode becco FL 057 006 dal becco gli esce in un ultimo trillo. beffardo FL 027 011 ha per vangel, beffardo bella FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 010 016 017 021 025 035 047 061 027 011 003 041 007 051 018 050 002 bella gagliarda bontà – o va segreta alla tua voga bella: delle imagini vere la più bella la bella e fragrante dimora. Forse altrove sei bella, o primavera: mi cresce a dispetto più bella! che più s’avventa se la vede bella O forza bella che mi lanci schietta con bella tempra d’anima e di carni, bellezza FL FL FL FL 014 039 045 050 031 un’immortale bellezza 020 a veder la bellezza 027 amorosa bellezza 080 se vivere è bellezza, bellezze FL 031 008 e le bellezze ripenso che sole belli 71 FL 059 001 Dimmi, passante dai tristi occhi belli, FL 059 013 Dimmi, passante dai tristi occhi belli , bello FL 006 020 FL 012 030 FL 050 043 FL 061 010 FL 071 014 FL 071 018 FL 071 024 CA 002 084 e bello intorno il mondo, par dileggio Quanto fu bello che nascessi nostra se non seppi far bello né culmine è sì bello Bello incrociar la vita bello il consenso ampliare bello presumer tanto, mentre è bello il silenzio a te vicino. belva FL 014 029 è con noi belva in una gabbia chiusa! FL 058 003 quasi è di belva alla vista del pasto ben FL 002 033 FL 010 013 FL 021 055 FL 028 016 FL 045 032 FL 050 040 FL 054 029 CA 002 014 tu che fosti ben altro Ben t’applaude chi compera e smercia, ben tu al fiuto del senso conduci o smanie ben pasciute, verso un ben ch’è vicino e non tocca, e di ciascuna cosa il ben ritrovi Ma tu, notte, ben vivi anche se langue al tuo ben la campagna – bene FL FL FL FL FL FL FL FL 001 018 019 033 043 045 069 070 034 012 009 008 037 072 024 065 al tuo bene e al tuo male: del male è il bene più forte. O vanità del bene contro il male, e van per l’aria imagini di bene Perché va ciecamente il male e il bene e dove bene tentai del rinnegato bene; da sola respira il tremendo suo bene. 72 FL 071 066 fu bene conosciuto CA 005 091 a un suo bene che gli grida: addio! benedetti FL 050 101 Ma benedetti voi, benigna FL 010 031 e la fatica benigna ritrova berla FL 026 012 e il plenilunio in luce sembra berla. beve FL 035 007 è fior che beve l’aria e la profuma, bevesti FL 071 031 A qual fonte bevesti, bevute CA 004 029 bevute e spremute da un cielo biade FL 070 014 per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi, bianche FL 017 007 grembi di nuvole bianche, 73 bianchezza CA 008 016 fonde in sua bianchezza bianco FL 035 039 dentro l’arsura del cammino bianco FL 042 037 e la pupilla storco sino al bianco biancor FL 047 077 al biancor spento del lago; bieca FL 045 002 è la pioggia che fila giù bieca, FL 045 046 e tu, pioggia che fili giù bieca! biechi FL 043 016 trarli biechi in catene dietro a lei. bifolco FL 009 010 e il canto lungo di un prono bifolco, bigia FL 045 011 fra strida schianti boati, e bigia FL 063 078 la bigia terra inerte FL 063 080 la bigia anima inerte bigio FL 036 004 d’un dèmone bigio FL 036 028 l’arso dèmone bigio? FL 063 004 immobilmente bigio, 74 bimbe FL 071 049 sentivo a veder bimbe in leggiadria bimbi FL FL FL FL FL FL 013 023 047 050 056 063 003 012 007 016 016 056 o beata dei bimbi quasi di bimbi un parlottìo raccolto la voce dei bimbi si lagna, di bimbi si dilegua: tutto ai bimbi dona il pane, io non ho donne né bimbi, bimbo FL FL FL FL 002 033 037 055 007 come alla mamma, quando è sola, il bimbo. 005 quasi bimbo che a mamma dorma in seno. 006 del bimbo, come fior nello sterpeto 004 e come occhio di bimbo binario FL 011 001 O carro vuoto sul binario morto, biondo FL 037 010 roseo e biondo lo calò baciando, bisbiglia FL 050 115 nidi e bisbiglia di lucidi fili; bisbiglio FL 024 002 gli amatori in bisbiglio CA 009 026 il suo bisbiglio.* 75 bisogno FL 039 006 l’intenderà secondo suo bisogno. bitume FL 052 003 FL 052 028 su ’l viso giallo e il corpo di bitume su ’l viso giallo e il corpo di bitume bivio FL 011 022 nel bivio delle stagioni blanda FL 026 010 in una blanda opacità di perla blandizie FL 025 054 paga blandizie del senso, boati FL 045 011 fra strida schianti boati, e bigia bocca FL FL FL FL 021 026 038 042 041 mi saettassero fuor della bocca 014 il creato, protesa in su la bocca; 005 Vedesti la vaga mia bocca, 038 e morsico la bocca bocche FL 070 034 con dure bocche in morsi di pietra, 76 boccheggiare FL 014 020 a boccheggiare ci lasci; FL 068 024 a boccheggiare nell’umide tane; boccio CA 002 022 e ciascun boccio sereno bomba CA 005 069 se va in basso è una bomba bontà FL 001 027 FL 002 044 FL 007 007 FL 009 014 FL 035 030 FL 039 021 FL 039 063 FL 043 036 CA 000 000 CA 002 038 bella gagliarda bontà – qui, fremente bontà, d’amorosa bontà freme anche il lento quanta bontà ci volle a crear noi, affiorar sento l’ignota bontà a provar la bontà: dell’osteggiata bontà! la bontà torna del docile viaggio? NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di brigante di bontà con gli animali, borgate FL 068 022 escon le aperte borgate, borghi FL 017 018 dalla testa dei borghi FL 051 007 s’orientano borghi e tuguri, borgo 77 FL 047 019 mentre il borgo è qui vivo borro FL 036 025 Ma chi nel borro impeciato boschi FL 070 021 per cuori rudi e boschi e salvi pascoli botteghe FL 045 013 alle botteghe lucenti, bozzolo FL 037 004 verso un bozzolo azzurro di capanne, braccia FL 037 007 lo colse lieve e per le vaste braccia FL 070 035 con braccia e torsi digiuni bracere FL 017 056 e si fece uno spento bracere; braci FL 023 007 fra il varïar delle braci bragia FL 066 009 e con aculei di bragia 78 brama FL 016 013 l’inconsapevol brama triste o lieta, FL 063 063 in un ingorda brama; bramisce FL 052 009 la vita che bramisce: bramosa FL 042 002 l’anima innondi bramosa di te: bramosi FL 045 016 e uomini bramosi FL 061 006 agli occhi miei bramosi bramosia FL 045 025 Immane bramosia bramoso FL 017 032 e scaturiva l’invito bramoso bràncola CA 005 021 a chi bràncola opaco. brandir FL 050 086 brandir potessi nel mio pugno forte brandissi 79 FL 015 014 paonazza, quasi asta brandissi bravi FL 027 007 e coi bravi gareggia breve FL FL FL FL FL FL 021 022 035 043 063 072 021 e con rimorso mi largivo e breve 007 la quotidiana e breve 034 Ma breve la gioia mi libra: 003 con breve moto di liscio mollusco 032 breve conquista vi resta: 020 Tu, lettor, nel breve suono brevi FL 045 058 – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi CA 002 006 nel vasto sole delle estati brevi brevità FL 045 026 e brevità d’effetto, brezza FL 004 012 per l’iridata brezza ridipingo; FL 061 027 e se il donar nell’atto si fa brezza brigante CA 002 038 brigante di bontà con gli animali, brillar FL 050 018 nel brillar dei camini; 80 brina FL 068 027 ai giardini si vela di brina, brividi FL 054 036 alberi, stretti in brividi sommessi. FL 070 038 intorno schiomando con brividi fissi bronzeo CA 002 049 a un bronzeo inquietamente brucia FL 042 040 e nella gola mi gorgoglia e brucia CA 005 032 ma poi è paglia che brucia brughiera FL 064 001 Nell’invernal brughiera, bruito FL 035 025 in un lungo bruito alla campagna brùlica FL 047 009 brùlica ai monti e la riviera bagna. brulicar FL 034 027 tra il brulicar delle forme 81 bruma FL 051 004 Fuor della bruma, per campi e fossi bruna FL 023 010 con gli occhi chiari dall’imagin bruna; brunita FL 003 002 giù – brunita la corazza, bruno FL 005 006 il bruno lucente mistero brutale FL 029 019 ma la sera, dal senso brutale, bruto FL 035 031 che nei millenni trasse l’uom dal bruto, buche CA 005 085 se non hai le mani buche bufera FL 046 001 Viene un vento di bufera bufere FL 070 027 ch’a bufere di vento 82 buffo FL 066 025 del buffo suo stato: bugie FL 023 013 quando fra lor si vendono bugie. buio FL 010 024 dal buio delle sue voglie, l’offesa FL 023 002 dal buio rombo profondo FL 050 021 e vuoto il tempo buio lascia fuori. buon FL FL FL FL FL 002 012 021 034 037 051 o nostro buon sangue soave 015 ma facil si palesa il buon cammino 059 e in tuo buon senno mossa, 015 chiamando al buon lavoro! 012 sotto il buon peso si mosse oscillando. buona FL 039 031 il dolor viva come buona madre FL 047 053 nel mio guardar l’ardente anima buona, FL 050 038 la via buona del tuo cuore, o mamma! buoni FL 021 047 Dio e i scellerati buoni! FL 050 095 per esser buoni qualche volta appena! bùssano FL 014 008 bùssano i timpani cupi, 83 c FL 014 007 FL 039 009 FL 039 013 FL 039 022 FL 050 074 FL 050 075 FL 065 009 FL 069 036 CA 005 014 CA 005 022 CA 005 025 nell’ora c’ha trattenuto il respiro: ma qui c’è un cuore e vorrebbe ma qui c’è amore e vorrebbe ma qui c’è aiuto e vorrebbe e c’è chi piange i morti e c’è chi chiede il pane. o nervatura c’hai parvenza viva! che c’inviliva alla gente, c’è un grido dentro: Sul viso c’è un solco C’è un cuneo nel cuore, cadaveri FL 039 050 le zucche soltanto e i cadaveri caddi FL 037 016 a valle caddi in fuga dietro l’ombra. cade FL 047 031 cade l’ora perduta; cadenza FL 044 001 O dei grilli in cadenza solitaria cadenzati FL 043 008 in cadenzati cìgoli sommessi. Cader FL 057 007 Cader così vorrei dietro il mio cuore; 84 CA 006 010 scorge cader la luce al nostro fondo cadere CA 005 045 che non teme di cadere, cadon FL 068 042 e, mosche d’inverno, intanto cadon morte! CA 006 006 se in noi le ascese cadon paurose, cadrebbe FL 054 032 che, se restasse, giù cadrebbe esangue; caduca FL 039 061 O voce eterna in movenza caduca, caduche CA 005 089 sulle riserve caduche, caduta FL 045 042 ombra come di spada caduta caduto FL 036 018 dietro mi stringo con passo caduto, cagna FL 010 019 (cagna che ha piscio per ogni cantone!) 85 cagnara FL 049 021 sulla cagnara di chi legge e scrive FL 049 024 tu sei cagnara e malizia e tristezza, calde FL 042 003 chioma, il cespuglio delle calde trecce caldi FL 040 006 di sorrisa mestizia in caldi tocchi caldo FL FL FL FL FL FL 004 017 021 021 038 047 013 010 003 056 009 001 e quasi sento un caldo àlito umano nel grande amplesso caldo. d’un caldo umido vento nel caldo umidore del vento Un caldo barlume al tramonto Fra il caldo velo del sonno calmo FL 022 003 tumido, opaco, calmo, FL 071 058 la concretezza nel pensier mio calmo calò FL 037 010 roseo e biondo lo calò baciando, calor FL 019 004 calvario il corpo mi titilla in calor unto. 86 FL 039 062 che sveli il futuro calvario calvi FL 070 022 nei poggi calvi sotto le pietraie, cambiar FL 012 014 di cambiar modo e ventura; camini FL 034 012 per l’aria dai camini FL 050 018 nel brillar dei camini; cammin FL 035 006 per l’ingombro cammin la schiavitù, FL 039 034 che dal nostro il cammin svela degli altri. FL 040 003 mentre in cammin i popolosi imbocchi cammina FL 012 040 sogguardo nel barlume chi cammina camminare FL 054 031 nel camminare io reggo la persona cammino FL FL FL FL FL FL 011 012 016 026 035 049 014 015 012 021 039 026 del continuo aperto cammino: ma facil si palesa il buon cammino amor che nel cammino nostro accende cammino in nimbo, e rarefatto inclino dentro l’arsura del cammino bianco che ritma il cammino, 87 FL 063 040 e sull’arduo cammino che mi piacque CA 001 006 sul cammino spopolato campagna FL 028 001 Per le deserte strade alla campagna FL 035 025 in un lungo bruito alla campagna CA 002 014 al tuo ben la campagna – CA 002 015 la campagna che va dal piano al monte campana FL 018 006 FL 050 010 FL 060 034 CA 003 001 dalla campana: e silenzio indi vive; intona la campana un senso di campana Campana di Lombardia, campane FL 042 001 Voce, il ruscello delle tue campane FL 071 021 fan le campane tinno CA 002 054 effluvi di campane: campanello CA 009 006 spio il campanello campani FL 009 009 Quassù quassù, fra il suonar dei campani campanile FL 026 016 campestre il vecchio campanile l’ora scocca. 88 FL 066 003 al campestre alveare campi FL 003 007 campi e ville, e dà battaglia; FL 051 004 Fuor della bruma, per campi e fossi FL 063 021 per la remota quiete dei campi; canali FL 068 029 dà lucciconi ai canali; cancella FL 016 007 armonïosa in te non si cancella candori CA 004 020 candori forbendo, scrosci ai ritorni; cane FL 006 012 e rigirìo sul luogo come cane, cantare FL 039 005 ognun, s’entri a cantare, càntati FL 044 011 càntati la canzone della culla CANTI CA 000 000 TO CANTI ANONIMI 89 canto FL FL FL FL FL FL FL 001 009 031 056 064 071 072 030 010 001 005 008 003 016 Qui nasce, qui muore il mio canto: e il canto lungo di un prono bifolco, Lungo di donna un canto si trasfonde Come canto in melodia, meno ti canto, amor, e più sei tutto; goda in sé del proprio canto Il mio canto è un sentimento cantone FL 010 019 (cagna che ha piscio per ogni cantone!) cantori FL 044 008 dolcissimi cantori? canzone FL 044 011 càntati la canzone della culla FL 055 021 una canzone appassionata esulta, capanne FL 037 004 verso un bozzolo azzurro di capanne, capelli FL 004 015 e tra’ capelli morbida la mano capita CA 005 056 capo Eppure la cosa capita 90 FL 042 004 FL 050 029 CA 008 012 CA 008 014 m’avvolga il capo solcato di te; a te chiamo e vorrei piegare il capo se erige il capo, se regge il corpo; se leva il corpo, se eleva il capo; cappa FL 031 012 scordato sotto la cappa FL 048 004 che la cappa è spenta. cappello FL 021 074 e giù il cappello! cappuccio FL FL FL FL FL 047 052 052 052 052 074 004 005 029 030 – Fermo il cappuccio sul sole, cappuccio e mantello l’autunno rinserra, mantello e cappuccio per l’umile terra cappuccio e mantello rinserra, mantello e cappuccio per l’umile terra cara CA 002 075 Risorge la tua cara vita carboni FL 070 005 tra ruote polvere melma carboni, carezza FL 050 118 in un sentor di carezza; carezze 91 FL 002 009 e nelle mani tremano carezze FL 004 016 d’amante donna in carezze fugaci, cari FL 045 073 è un nulla e i cari affetti mi son vani. carità FL 012 029 la silenziosa carità paterna. Carlo CA 002 004 o Carlo contadino, CA 002 077 o Carlo, contadino carname FL 067 008 e un fortor di carname riverso, carne FL FL FL FL FL FL 008 014 025 045 047 067 022 012 047 048 070 002 Della mia carne si veste e si cela della carne e del cuore siate più vivi della mia carne sciocca; ma la carne sfiorita sol la carne soddisfa. la carne floscia sul cuore lordato, carni FL 029 006 e chi si leva, le carni n’ha rotte, FL 061 002 con bella tempra d’anima e di carni, carponi FL 070 004 sfogan nel moto isterico carponi 92 carrettier FL 035 037 e talor sembro un carrettier che al sole carri FL 036 007 la schiavitù croia dei carri pesanti; FL 036 035 dai carri nei mozzi sonanti; carro FL 011 001 O carro vuoto sul binario morto, FL 062 020 anonima rozza che il carro trascini, casa FL 009 005 Tutta è mia casa la montagna, e sponda FL 031 019 a casa, a spremer la sera! CA 005 004 La casa è un ritrovo case FL FL FL FL FL FL FL FL 005 008 012 028 045 047 050 068 012 004 003 021 065 006 017 030 ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case e divisa vicenda di case, e per le case dall’occhiaia strana Tu, per le case le patrie la terra, per gli ànditi e le case, dentro le case sul materno grido un passo, un nome, e tonfi dalle case poi, annusa le case, casi FL 021 019 preda tutto dei casi, nel viaggio caso 93 CA 002 045 nel caso lucente sostavo: casolari FL 028 004 e dove è fronda intorno e ai casolari casta FL 071 050 con amor di casta ritrosia castigo FL 067 028 Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia catenata FL 049 034 cittadina del mondo catenata! catene FL FL FL FL FL 043 070 070 070 071 016 026 045 062 044 trarli biechi in catene dietro a lei. delle tragiche catene da piani colline giogaie catene dal piede inestricabil di catene, Fra le catene libertà mi ride causa FL 000 000 EO causa di lor vita – batteranno il grano. cavalieri FL 002 027 fumanti ansando, senza cavalieri; cavallanti 94 FL 036 022 sbirbónano i cavallanti, FL 036 034 schioccano i cavallanti cavalle FL 002 026 scatenate cavalle dalla pugna cavalli FL 005 056 a galoppo i cavalli cavallo FL 003 006 sul vento proteso a cavallo FL 035 038 per l’urto rotto del cavallo stanco cave FL 070 036 per cave rovine d’abissi cavernìcola CA 005 003 l’età cavernìcola è in noi. cela FL 008 022 Della mia carne si veste e si cela celesti FL 039 038 dal libero vol delle sfingi celesti cenci FL 006 002 cenci all’aria insaziabile: 95 cenno FL 068 041 osannano o impiccano al cenno dell’Utile: cent FL 050 061 la vita di cent’anni, o padri eroi? cento FL 030 008 son nate in cento, sono nate in mille: FL 061 011 che a ciascun passo ne vorrebbe cento. cerca CA 004 021 goccia oltre goccia a distesa, se cerca, cercano FL 039 042 gli uomini inquieti si cercano avari cercanti FL 017 026 di giovani cercanti FL 031 005 e nuvole scioglie cercanti sopore. cercato CA 001 008 poi ne rendo a chi ha cercato. cerchia CA 004 022 e un orizzonte la cerchia: 96 cerchio CA 008 011 il cerchio massimo è in alto cerco FL 001 002 cerco e non trovo e m’avvio certa FL 043 035 e se il cuore mi esulta, a me più certa certe FL 063 083 le sue gioie più certe. certezza FL 006 026 FL 010 042 FL 019 010 FL 049 029 FL 050 093 CA 000 000 certezza ineluttabile del vero, l’interno paragon della certezza? nel mio diletto è l’unica certezza: ma sei la certezza e sempre in là una certezza attendi, NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di certo FL 021 024 FL 043 025 FL 071 052 CA 002 051 CA 009 021 non certo i vostri, o primavera sciocca, Fui certo un tempo qualche eroe degno ora da uomo mantengo e ne son certo e non sapendo ero certo verrà a farmi certo cervelli CA 005 054 e troppo stanchi i cervelli 97 cervello FL 021 042 per morder cuore e cervello su te, FL 039 016 nel cervello e nel senso cespuglio FL 042 003 chioma, il cespuglio delle calde trecce ch FL 006 024 FL 007 008 FL 016 002 FL 017 031 FL 024 022 FL 025 018 FL 025 036 FL 039 004 FL 043 026 FL 045 032 FL 047 064 FL 048 008 FL 050 039 FL 050 092 FL 051 013 FL 051 015 FL 070 003 FL 070 011 FL 070 019 FL 070 027 FL 071 007 FL 071 008 FL 071 012 FL 071 046 CA 004 017 verso conquiste ch’io non griderò. fastidio ch’erra nell’usato giorno. tanto innaturi l’anima fin ch’ella qualcosa ch’era tanto: al flaccido baglior ch’estenuato ch’ora inseguo vanamente e sfuggo, Come saetta ch’aria in luce stringe, ma ciò ch’essa non dice, ch’or parletico soffre: così tanto verso un ben ch’è vicino e non tocca, o ch’io possa schiodarmi di qui ch’è vicin nuovo ardore. Dàmmi ch’io vada lieto la mattina ch’ove men ti ristori sei più vero oh il variar delle cose ch’io guardo, Oh il variar della vita ch’io sento, ch’a suon di nerbo la vietata altezza ch’a suon di frulli la fiutata altezza ch’a suon di stalle la sperata altezza ch’a bufere di vento quanto la voce ch’io sento quanto la luce ch’io vedo: ch’entrano e vanno ove o poesia ch’io ti possedetti ch’estenuatamente ricade, che FL 001 025 e che voi diveniste – veggente FL 001 033 ma tu che ascolti, rècalo 98 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 002 002 002 002 002 002 002 002 002 003 004 004 004 005 005 005 005 005 006 006 006 007 007 008 008 008 008 008 009 009 010 010 010 010 010 010 010 010 010 011 012 012 012 005 011 018 020 023 028 033 040 045 056 004 002 006 017 022 036 040 047 052 007 022 028 006 010 002 015 017 035 042 002 012 004 008 019 021 036 039 044 048 050 020 002 016 019 che non sembra fluire, uno sguardo che invita: che tramutò gli aspetti tu che fosti sentor rinnovellante tu che fosti pensiero tu che musica fosti tu che fosti ben altro Che fai, se non adopri, tu che l’eterno insegui nell’ora che giunge e dilegua con suono che scoppia e si scaglia – che respirando discioglie un beato d’amor che mi seconda il passo lento sin che s’effonde magico riposo che mescoli un mondo che lusinga e s’indraca vorrei così che l’anima spaziasse questo è cieco destin che si trastulla? che lo spirito intende, forsennato voler che a libertà al piacer che non so, che saldamente nel tessuto è storia che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno nel vasto palpitar che lo feconda, che vita distrugge e ricrea, perenne fontana che pare che par l’infinito ma è linfa del giorno le copie del mondo, che prima l’idea che quando ritorna vividi al sol che infiamma la sua ora con lacci che non han peso né solco; e che, fiumana alle marcite in guazza, che nella fogna ancor tutti affratella. (cagna che ha piscio per ogni cantone!) che il meditare aggiorna e quanti son che, stretti al suo congegno, S’avvien che forma in noi rimanga al corpo che accomuni a un suo fedele che il pàlpito sorprende e fa divina l’ora che si vive? sotto il ciel che balzàno che sugli alberi fondi s’ingorga che riman sogno che nel donare il sangue fu serena; 99 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 012 012 012 012 012 012 012 013 014 014 014 015 015 015 016 016 016 017 017 017 020 020 021 021 021 021 021 021 021 021 023 024 024 025 025 025 025 026 026 026 026 026 026 027 020 023 028 030 039 041 043 006 002 013 028 004 007 010 009 010 012 005 038 045 001 002 004 013 015 022 026 032 037 044 022 013 019 002 003 019 045 002 004 009 018 020 023 003 a lei che, triste d’aver troppo, volle a lei che il cuor ci veglia e la movenza a lei che avviva, accomunando ai figli, Quanto fu bello che nascessi nostra il tacer che mi fa nodo: per il corso che pullula luci; della notte, che appena laggiù schiusa che cresce, se più dà! che per le strade e gli alberi e i cortili fra passi neri che han gocciole e fango: la vita, che qui di respiro in respiro par che non visto gli rubi che mentre in fiume corre si ritorna; che il petto gonfia di fresco vigore Virtù ti crea che non par segreta, ma il ritmo snuda l’amor che discende amor che nel cammino nostro accende che al sommo traboccando più vibrava; che voluttuoso salendo con gioia ciò che non era mai detto, Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami, cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami: che monotono incrina l’idea nel tempo che vien già divelto Tu, mano aperta che inseguivi il mondo, l’ozio che addólcia Ma che giovò se l’aria mi fu tolta, in un scuoter di sonno che crolla dell’anima che pensa, il terrore del mal che m’infosca che giaccion dentro, arcano intento l’occhio che par dica – quando? – per la notte che stringe le cortine che dove spazia tutto in sé contiene, e la natura che senza me crea. che mi fa quale non sono e non voglio che voi, o pochi saggi l’ambrata sera che intorno le vette dell’ultimo balen che il sol perdette; Ma, quasi fiume che rigiri lento, sembra che in fiammei pòllini s’incieli, d’aria che a galla su per l’acqua levi; ciò che men dissi, tutto m’è vicino; che tutto nel sonoro 100 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 027 027 027 027 027 027 028 028 028 028 031 031 032 032 033 034 034 034 035 035 035 035 035 035 036 036 036 038 038 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 040 040 041 041 041 005 009 012 013 016 018 012 014 023 025 004 008 004 011 005 022 025 028 007 008 013 018 031 037 019 041 045 006 008 002 028 030 032 034 040 045 053 055 062 010 014 003 006 010 è di me parte l’uom che pavoneggia è di me parte l’uom che nell’azzardo a ciò che non appaga la sua fretta; è di me parte l’uom che s’apparecchia che dove è la violenza dei più forti; il divenir tremendo che non cura come l’eterna verità che in noi A me, che siete, o spregi insofferenti dai passi che leva e che sferra il gigante che va per l’infinito. che stanco dirada l’ardor delle fronde e le bellezze ripenso che sole che fecondata questa età mi torni; mi sveli il maggior vero che l’avvince, quasi bimbo che a mamma dorma in seno. fin che la sera il gran pàlpito accoglie che ai sobborghi nereggia negli echi che s’indugian più scaltre è fior che beve l’aria e la profuma, è lente al sol che intensamente aduna: che dà salvezza donde più s’uccide; che più s’avventa se la vede bella che nei millenni trasse l’uom dal bruto, e talor sembro un carrettier che al sole vittima che s’immola che stilla e s’assapora del mio nume che s’immola che sa giovinezza fiorire, dir ciò che non seppe a te dire? questa voce che mia che reca sonno a riprodur la veglia, che rovinando crea l’indomani, che trae dal penar la sua speranza, che dal nostro il cammin svela degli altri. che sa fioche risposte: che senza lo spirito nostro che verso una meta risuona, che bacia vicino chi l’ama? che sveli il futuro calvario ogni persona, che per tenerezza un cuor che non aveva più dolcezza. che nel cuore che nel verde delle sponde che nell’erba fa ghirlande 101 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 041 041 042 042 042 042 042 042 042 042 043 043 043 043 043 043 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 047 047 047 047 047 047 047 047 047 048 049 049 049 049 049 049 049 049 017 020 005 008 011 012 019 026 039 042 002 006 029 031 038 044 002 031 033 035 039 043 046 061 066 071 012 015 026 036 039 040 049 050 076 004 002 003 004 005 007 008 009 010 ero il senso che natura che si voglia. ohimè che la fortuna Io mi ritrassi, allor che nell’amore voglia che ha fatto un groviglio di me. Ohimè che la fortuna non sua che prima amò, è paura che amor freddo s’inganni e un non so che nel cuor torvo accoltello che vien sulla parola e accieca il suono. vien dolorando ciò che non s’esprime: alla lanterna che snoda riflessi, A che ne serbi, o vitale malia, in un sol punto? A che tu, poesia, in un’idea che scruta e tormenta, che dà non lieto non triste dolore: è la pioggia che fila giù bieca, attesa che scocca speranza che pare saldezza volere che s’amplia a misura dell’acqua che fugge, che sul filo ha lo sgomento e tu, pioggia che fili giù bieca! fin che di via in via e fuori son uno che va ciò che più m’assomiglia, che dove manca vorrebbe colmarsi che per la notte insena E forse a te, ciel che t’infoschi nella vita che importa non sei niente; nella vita che importa sei veleno. Nella vita che fulmina e va che per tant’aria annaspa, ma sé stringe? O forza bella che mi lanci schietta che striscia un lembo vicino che la cappa è spenta. che l’ansietà di primavera esalta che la vittoria dell’estate assalta che speranze nell’occhio del cielo divampa che tripudi sul cuor della terra conflagra, che sguazza fanghiglia d’autunno che spezza ghiaccioli d’inverno che schizza veleno nell’occhio del cielo che strizza ferite sul cuor della terra, 102 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 049 049 049 050 050 050 050 050 050 050 050 050 051 051 051 052 052 052 052 052 054 054 054 054 054 054 054 054 055 055 055 055 055 059 059 059 060 060 060 060 061 061 061 062 012 026 028 019 037 042 056 063 065 087 088 124 003 017 021 006 009 010 026 031 001 008 010 014 020 022 023 032 007 015 017 023 027 005 007 014 002 004 016 038 003 008 011 013 tu stringi le forme che dentro che ritma il cammino, che incuora il vicino, fin che non visto il sonno sono un pilota che ha perso la via, dàmmi che a sera il tornar non sia spento che invochi gli oggetti se pensi che l’atto incenerisce, che la tragica sorte ci stràngola! per uccidere l’orco che ci sbrana! Insonne cuor che fuggi dove agogni a me che trasfiguro che si riversa convulsa. Quel che vicino mi sta, quel che da lungi m’invita, che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! la vita che bramisce: e dal cielo che immoto verso l’autunno, che nel ciel piovuto che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! E tu, notte che dai parvenza al rito E’ un inganno di voi che giù nel senso di voi che, s’altro miro, vedo ancora. che l’ombra vostra morbida avvolgea! se dietro senta alcun che l’avvicina. confidenze nel tempo che verrebbe, e a mano a mano che giungendo l’ebbe che, se restasse, giù cadrebbe esangue; Che val, primavera, con spire che tranne sé che val, primavera, con avida che nel lavoro preparan le voglie: che l’àttimo contrasta quello che tu non sai ciò che non giunge mai ? che i gravi ritornelli che valli e tràmiti asperge dai pascoli al lago che guarda divino è l’esser fra cose che sono quasi gorgo di rio che scivoli, e mi feconda sì che a prodigarmi che dell’amato si avveda; che a ciascun passo ne vorrebbe cento. al passante, che intorno vede ombra. 103 FL 062 020 FL 062 023 FL 063 009 FL 063 037 FL 063 040 FL 063 043 FL 063 059 FL 063 067 FL 065 007 FL 065 008 FL 066 002 FL 066 004 FL 066 019 FL 067 007 FL 067 011 FL 069 001 FL 069 020 FL 069 025 FL 069 036 FL 069 038 FL 069 040 FL 070 039 FL 070 059 FL 071 028 FL 071 048 FL 071 051 FL 071 055 FL 071 062 FL 071 084 FL 072 013 FL 072 017 FL 072 021 CA 000 000 CA 000 000 CA 001 003 CA 002 001 CA 002 015 CA 002 027 CA 002 040 CA 002 058 CA 002 070 CA 002 078 CA 003 003 CA 003 005 anonima rozza che il carro trascini, a noi, che meschini un annunzio che tarda: tu, divin senso che irraggi e sull’arduo cammino che mi piacque e per te spazia il consenso che nacque che toglie dall’ora di tutti che materiate l’arte e il pensiero il ragno creator che ti tessé, il generoso mio cuor che ti ordiva, che rarefà di zanzare, che un vortice d’api dorate e schiava del tempo che giova un che di non nato e già vecchio, che s’empie e nel fischio si allenta: O pioggia feroce che lavi ai selciati che tu gli spazzi via. per noi, che sentiamo insolubil mistero che c’inviliva alla gente, che non si vendon né recan piacere, che irraggia invisibile sugli altri con Dio. il vello di neve che scivola e piega dal basso che ignora all’alto che spoglia, che nulla ancora seppe trarre Quel che, fanciullo ostinato e coperto, che dato non avrei per mille cialde, che non vorrei mutare in nessun’altre ! che dove fu severa questa vita che è vita. che vibrò tropp’alto o basso che dal giorno affaticato che fa chicco dell’immenso, EO a qualcosa che so. NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella che inseguita dalla gente Al tempo che la vita era inesplosa la campagna che va dal piano al monte Erba recisa che sempre rinasce, che tra zampa e cresta verso la fiamma che dal sasso luce che si contenta di un solco che è sentiero voce voce che vai via Io non so che cosa sia, 104 CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA 003 003 004 004 004 004 005 005 005 005 005 005 005 005 006 006 007 007 007 008 009 009 010 014 002 003 008 011 032 043 045 051 068 075 081 091 003 011 014 019 027 005 007 012 che domanda e che risponde, voce, voce che vai via e ciascun flutto è nostro, che s’infrange, e la distesa è sua, che permane; le gocce che ignorano il mare; che munge a una terra se stesso; ma poi è paglia che brucia del mondo che ha in disprezzo. che non teme di cadere, ciò che si è sciolto in te. Il cuor che nell’uomo fingi una pace che fa guerra al mondo. o libertà, che un laccio a un suo bene che gli grida: addio! vetta che al cielo più riesce per rivelarci il sol che attende che sono in mostra al sole, che filtrava esaurita, che se sporge in refrigerio fin che giace guarda il suolo; che impercettibile spande più che un deserto ché FL 024 007 ché nulla ad esse, tranne amor, par vita; chi FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 000 001 001 002 005 005 005 009 010 010 010 010 010 000 006 028 061 010 026 027 015 013 015 018 023 029 EO Li omini batteranno aspramente chi fia Perde, chi scruta, l’aria di chi respira simile a chi luce non vede ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede chi può giungere in te? Chi può la voce ascoltare quassù quassù non è chi non l’intoni Ben t’applaude chi compera e smercia, chi, di sé ghiotto nell’anima lercia, chi fiuta la ragione e chi nel luminoso ingegno tende, chi ferve di speranza e si corona 105 FL 012 006 FL 012 040 FL 021 038 FL 021 068 FL 023 024 FL 024 011 FL 025 049 FL 025 059 FL 026 015 FL 029 005 FL 029 006 FL 036 025 FL 039 001 FL 039 044 FL 039 055 FL 039 056 FL 039 068 FL 042 014 FL 049 021 FL 049 022 FL 049 023 FL 050 074 FL 050 075 FL 054 004 FL 054 019 FL 055 016 FL 067 029 FL 069 016 FL 069 034 FL 071 004 FL 071 060 CA 001 008 CA 002 012 CA 002 069 CA 004 019 CA 005 010 CA 005 021 CA 006 007 CA 006 009 CA 007 010 chiamando fra chi va lento a digerire il giorno. sogguardo nel barlume chi cammina all’inezia noiosa di chi pena: a chi di morte sfuggirà la stretta: e bacia solo chi dorme. e nel guardar chi s’accompagna, intorno chi senza speranza dolorasse, tacita guida a chi crede. per non destar chi dorme, più leggera e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi, e chi si leva, le carni n’ha rotte, Ma chi nel borro impeciato Venga chi non ha gioia a ritrovare ma divino è sentir chi ci viva, che bacia vicino chi l’ama? Chi la vede e l’ascolta, chi l’attendeva a vivere. chi per la vita foggiato non è! sulla cagnara di chi legge e scrive sulla malizia di chi lucra e svaria sulla tristezza di chi soffre e accieca, e c’è chi piange i morti e c’è chi chiede il pane. stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito feci come chi avanzi il passo stretto non ha chi non conosca; a chi viver non può senza raggio; rodi chi visse di baratto e scoria: chi fra i bari del mondo non volle aver bazza: chi n’ascolta la parola. e, sino al fondo, rivivo chi elesse poi ne rendo a chi ha cercato. parlando il poco di chi intende e dice; per chi ha in sé grande spazio, a chi più corre sul tonfo, Anche chi ama ti grava, a chi bràncola opaco. come chi sogni, agitato Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede: da chi vive e da chi muore: 106 FL 034 015 chiamando al buon lavoro! chiami FL 020 001 Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami, chiamo FL 050 029 a te chiamo e vorrei piegare il capo chiare CA 007 015 acque cupe e acque chiare; chiari FL 023 010 con gli occhi chiari dall’imagin bruna; chiaro FL 002 038 o men chiaro traluci chiasso FL 062 007 ma qui ognuno nel chiasso chicco FL 072 021 che fa chicco dell’immenso, chiedan FL 025 033 chiede chiedan risposte senza tregua, 107 FL 011 026 FL 050 075 mentre la terra gli chiede il suo verbo e c’è chi chiede il pane. chieder FL 059 003 chieder dall’urto profondo chiedere FL 055 025 il mio volto s’alza a chiedere chiedo FL 045 060 alle vetrine chiedo cosa io sia, Chiedono FL 010 001 Chiedono i tempi agir forte nel mondo china FL 034 018 e giù per la sua china FL 047 057 fosse al mio ingegno eguale la sua china, FL 054 017 e la persona né ritta né china chinare FL 067 020 quanto un chinare di pàlpebre chini FL 054 025 chioma Come per vento chini fronte e ciglio 108 FL 008 025 di vene per chioma, FL 042 003 chioma, il cespuglio delle calde trecce chiome FL 041 014 con le chiome ampie di luce chiude FL 030 004 le chiude sorridendo la pupilla; FL 050 020 chiude finestre e cuori, chiudete FL 014 024 al marcio del tempo le nari chiudete chiudevi FL 002 031 ma il ritmo dentro chiudevi chiusa FL 008 033 indugiando a una chiusa FL 014 029 è con noi belva in una gabbia chiusa! FL 068 026 nei duri margini chiusa: chiuse FL 011 017 chiuso le chiuse forze inespresse 109 FL FL FL FL FL FL 014 033 045 054 056 071 015 021 030 028 014 027 vibra chiuso il lavoro, a doman, chiuso il petto negli incroci, gemito chiuso in aperti consensi, di chiuso ardore, giorno senza artiglio! chiuso mi rende dove aperto fui. il mio gigante chiuso ci FL 009 014 FL 012 023 FL 014 020 FL 038 016 FL 039 044 FL 042 007 FL 043 030 FL 045 020 FL 050 065 FL 050 087 FL 054 026 FL 069 028 CA 002 065 quanta bontà ci volle a crear noi, a lei che il cuor ci veglia e la movenza a boccheggiare ci lasci; ci strinse: e ciascuno mentiva. ma divino è sentir chi ci viva, quando ci sfiora col suo molle piè! se dal tuo amore ci dilunghi e attrai il fremito ci strinse il desiderio che la tragica sorte ci stràngola! per uccidere l’orco che ci sbrana! non ci guardammo; e amor era d’intorno ci sembra spontanea purezza del vero, se non ci nutre Iddio. – cialde FL 071 051 che dato non avrei per mille cialde, ciascun FL 005 012 FL 007 011 FL 017 044 FL 024 016 FL 039 024 FL 039 035 FL 061 011 CA 002 022 CA 004 002 ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case e scopre il senso intenso in ciascun lato volea ciascun gridare Il fato di ciascun è dentro al mio, Ciascun dica ove è perso, Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca che a ciascun passo ne vorrebbe cento. e ciascun boccio sereno e ciascun flutto è nostro, che s’infrange, 110 ciascuna FL 050 040 e di ciascuna cosa il ben ritrovi ciascuno FL 029 018 ma nel giorno, perverso è ciascuno: FL 038 016 ci strinse: e ciascuno mentiva. CA 005 090 mentre ciascuno si afferra ciba FL 010 030 o l’abitudin sonnolente ciba CA 002 064 non ciba nessuno, cieca FL FL FL FL FL 029 032 045 045 067 004 008 005 045 022 zavorra cieca: m’isola cieca dentro aspri contorni; e a la giornata cieca e tu, barbaglio sull’anima cieca, oh, cieca sostanza, tu giaci ciecamente FL 043 037 Perché va ciecamente il male e il bene cieco FL 005 047 questo è cieco destin che si trastulla? FL 006 030 ma così, cieco e ignavo, 111 ciel FL FL FL FL FL FL FL FL FL 004 011 013 017 041 041 047 052 052 004 020 010 002 001 021 026 001 026 sembra il ciel una guancia di bambino. sotto il ciel che balzàno un nulla è ciel sereno: il ciel fuso balenava Quando il ciel sbiancò il mattino Quando il ciel folgorò il giorno E forse a te, ciel che t’infoschi Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra verso l’autunno, che nel ciel piovuto cieli FL 014 001 O pioggia dei cieli distrutti FL 062 002 da cieli e da terre ribeve Cielo FL 005 001 FL 005 011 FL 008 016 FL 009 006 FL 017 055 FL 021 062 FL 022 002 FL 023 016 FL 033 006 FL 043 040 FL 049 004 FL 049 009 FL 052 010 FL 058 002 FL 066 015 FL 070 063 FL 071 009 CA 004 029 Cielo, per albe e meriggi e tramonti sterile nulla è il cielo: cosa ma è spirito e cielo, al desiderio il cielo azzurro porge; S’annidò il cielo corto, sotto il ghigno del cielo, oggi il cielo dalla terra: filtra il cielo e sorveglia da una cruna. Con piè di nubi poggia il cielo in vetta plaghe del cielo a una spiga di menta? che speranze nell’occhio del cielo divampa che schizza veleno nell’occhio del cielo e dal cielo che immoto guarda il cielo in pertugio lunare: e, misuratasi al cielo, unica al cielo misura la forza; sono flutti di cielo bevute e spremute da un cielo 112 CA 006 003 vetta che al cielo più riesce ciglia FL 018 002 e dàn le stelle bàttiti di ciglia FL 050 116 con ciglia bagnate, traspaiono ciglio FL 054 025 Come per vento chini fronte e ciglio FL 063 033 siete un batter di ciglio cìgoli FL 043 008 in cadenzati cìgoli sommessi. cima FL 021 023 in cima al sentimento i vani sogni: cime FL 043 004 FL 060 003 l’anima oscilla le sue lente cime; e sulle cime ferve, cimenta FL 002 042 cimento Eppur qui si cimenta 113 FL 005 041 dall’urto incatenato del cimento. FL 050 044 il tentato cimento. cinger FL 050 104 cinger di sé l’ignoto cingerti FL 001 011 E quando per cingerti io balzo cinsi FL 040 009 D’un così intenso amor alato cinsi cinta CA 007 029 una cinta lo circonda, cinte FL 070 014 per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi, ciò FL FL FL FL FL FL 017 026 027 035 038 039 045 023 012 019 008 004 ciò che non era mai detto, ciò che men dissi, tutto m’è vicino; a ciò che non appaga la sua fretta; e di ciò nel suo amor è crucciata) dir ciò che non seppe a te dire? ma ciò ch’essa non dice, 114 FL 043 002 vien dolorando ciò che non s’esprime: FL 045 071 ciò che più m’assomiglia, FL 059 007 ciò che non giunge mai ? CA 005 051 ciò che si è sciolto in te. ciocca FL 001 013 un morso appena e una ciocca ho di te: ciondoli FL 043 022 fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto cionno FL 067 003 lo spazio cionno nel sole velato cipressi FL 050 002 aspri cipressi nereggiano: Circe FL 071 071 della tua isola, Circe; circola FL 002 016 dove circola il mondo. FL 068 028 circola bassa nei viali, CA 007 016 e circola, e varia 115 circonda FL 010 017 umanità circonda; CA 007 029 una cinta lo circonda, circostanti FL 028 009 fra i circostanti aspetti città FL FL FL FL FL FL FL FL 003 005 010 017 021 045 068 071 008 021 007 062 025 009 025 036 ma quand’urta una città al nuovo altar delle genti, o città alla città vorace della città rombante. Si lasciarono, o lasciva città senza amore! l’ansiosa città non avverte: ogni città tituba curva l’ostinata città irosa, cittadina FL 021 005 la crosta cittadina FL 049 034 cittadina del mondo catenata! cittadini FL 034 011 quando – uccelli dei nidi cittadini – civil FL 021 073 civil risma di eroi: FL 035 032 e nell’urto civil, per la vicenda 116 civile FL 027 008 e pugna dentro alla civile lotta; clamore FL 050 015 Ai vicoli clamore clamorosi FL 070 007 e clamorosi grovigli di folle clangori FL 017 021 con guizzi e clangori clivi FL 031 003 dai clivi lambiti dal sole d’autunno FL 031 017 Dai clivi si versa si esala dispera clivo FL 062 017 rupe sommersa nel clivo dei monti, cocci FL 005 017 rumina l’ozio, aduna i suoi cocci 117 codarda FL 021 061 dell’ilare gente codarda cofano FL 053 001 In un cofano azzurro coi FL 027 007 e coi bravi gareggia coito FL 035 022 e tutto sa di coito! – col FL 011 028 FL 023 001 FL 042 007 FL 045 068 CA 007 011 paga col sangue, sola, la sua fede. Col moto egual delle tue genti, o valle, quando ci sfiora col suo molle piè! col piede ai guazzi attento, comunica col mare colline FL 070 010 delle ignare colline, FL 070 045 da piani colline giogaie catene collo 118 FL 004 014 sul viso e dietro il collo un far di baci colloquio FL 068 002 in mistico colloquio FL 068 047 e al mistico colloquio intanto il sole, colmarsi FL 047 012 che dove manca vorrebbe colmarsi color FL 045 003 mentre senz’eco di color ignoti colore FL 060 033 in rilievo e colore, e n’è ghirlanda colori FL 017 014 e s’incendiavan i colori secchi; CA 008 017 tutti i contorni, tutti i colori; colpa FL 042 018 – Di nessuno la colpa; FL 050 079 perché la colpa 119 colpi FL 032 013 ripiglio i colpi, gemo sotto il basto: colpo FL 032 002 a colpo a colpo il tràmite dei giorni, FL 068 036 la vita dà un colpo e si squaglia colse FL 037 007 lo colse lieve e per le vaste braccia coltre FL 050 032 fra coltre e coltre con la man sugli occhi colture FL 070 006 per grumi di zolle e colture combatte FL 002 064 qui si combatte e muore: combattenti FL 063 066 O combattenti dell’usato giorno combattere 120 FL 003 014 e senza combattere ammazza. come FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 003 004 005 005 006 007 008 010 015 016 024 025 025 025 026 028 031 033 033 035 037 039 039 039 039 043 043 045 045 047 047 047 047 047 050 050 007 010 020 030 038 012 004 032 026 006 005 017 012 021 036 007 012 002 001 015 024 006 027 029 031 033 013 033 042 074 010 028 042 054 056 031 046 come alla mamma, quando è sola, il bimbo. s’inombra come un’occhiaia, come anello ne’ l’oro, io sono in lei. Come alla notte non senti ma come dal fermaglio della scotta e rigirìo sul luogo come cane, luce nell’aria; e ignora come sia. – come alga dispersa in corrente, come fiòcina a pesce in acqua accesa; Nel silenzio, il ricordo è come gorgo e come a noi perman l’intelligenza come nell’occhio lo sguardo: inconscio e ghiotto come il mio palato; Or, come il sangue qui in me, Come saetta ch’aria in luce stringe, e i silenzi sonori come sciami come l’eterna verità che in noi come azzurro vapore Come al respiro pieno del lago Oh risentirci come creatura Poi, come tuon dai tetti si disperde del bimbo, come fior nello sterpeto Il dolor plachi come la stanchezza il dolor snodi come la giornata il dolor viva come buona madre il dolor fiammi come la lanterna L’esser guardo come aria nell’aria Perché sta il giorno come una deserta ombra come di spada caduta Rintrona in me: Come verrà domani? Come vortice enorme ma come t’aggrovigli e come fiamma nell’oscurità se come foglia in turbin si mulina se come per ruscello all’acqua è moto come fanciullo io t’invocava quando doman come potrò? 121 FL 050 047 FL 050 085 FL 050 109 FL 054 011 FL 054 019 FL 054 025 FL 055 004 FL 056 005 FL 056 006 FL 056 010 FL 056 011 FL 056 015 FL 061 015 FL 062 004 FL 064 003 FL 067 023 FL 067 024 FL 068 003 FL 068 012 FL 069 029 FL 069 031 FL 070 012 FL 071 020 FL 071 038 FL 071 040 FL 071 056 FL 071 057 CA 002 007 CA 002 057 CA 002 080 CA 005 082 CA 006 007 CA 009 023 Come la pace robusta operare Oh se la sorte come schietta lama – Come frantumo sull’onda, Come fui uomo e mi conobbe l’ora feci come chi avanzi il passo stretto Come per vento chini fronte e ciglio e come occhio di bimbo Come canto in melodia, come nota in armonia, Come vena profonda alle radici, come pioggia feconda, Come mamma nella fame Poi – come all’afa d’estate, e dissipa come riceve l’albero, asciutto come spina, irrori: come non fosse stata mai luce; come non fosse mai stata la fede, – dove è pensiero, come a noi l’eloquio, come insetto scovato si torce: tu sùsciti come il silenzio operi come la morte tentan su dal letargo come serpi come al sereno giorno Come, segreta mia vena, come tramuti del dolor l’arena Come remo alla scalmo aderisce, come suon nell’udito s’invera, esaudendo come una preghiera con te come uguale, E ti vedo levar come il mattino getti come per abbraccio. come chi sogni, agitato verrà come ristoro commosso FL 063 024 commozïon al commosso ricordo del lavoro. 122 FL 050 007 la commozïon dell’aria, compagna FL FL FL FL 017 017 017 017 028 La compagna al compagno 029 il compagno alla compagna, 042 Il compagno alla compagna 043 la compagna al compagno, compagne CA 007 013 aiuta le compagne compagno FL FL FL FL 017 017 017 017 028 La compagna al compagno 029 il compagno alla compagna, 042 Il compagno alla compagna 043 la compagna al compagno, compera FL 010 013 Ben t’applaude chi compera e smercia, còmpito FL 005 015 nell’ostia insapora del còmpito uguale, compiuto FL 043 012 senza aver nulla compiuto, il riposo. 123 comprender FL 025 005 e il comprender oscuro, comprendi FL 042 015 Ma tu, ragion maledetta, comprendi comun FL 028 015 del comun senso, o dotti avvolgimenti, comunica CA 007 011 comunica col mare con FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 003 003 004 008 008 009 010 011 014 015 017 017 017 017 017 021 003 004 009 039 041 012 016 007 029 003 003 011 020 021 038 e con alterno vigore felice con guizzi di lucido giallo, con suono che scoppia e si scaglia – con un facile oblio oltre sospingo con àlito morto il lor peso: con àlito morto l’idea, con lacci che non han peso né solco; con vasti gesti d’unione annusando con fàscino orribile è con noi belva in una gabbia chiusa! e il nevicato pian con tenerezza con slanci arcuati di luce E con turgidi muscoli con àliti e gorghi con guizzi e clangori che voluttuoso salendo con gioia 124 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 021 021 021 021 021 021 021 021 023 025 026 026 030 032 033 033 034 034 036 036 041 042 043 044 045 045 047 047 050 050 050 052 053 054 054 054 055 055 055 056 056 057 057 060 014 021 034 052 057 058 069 071 010 027 008 011 005 005 006 009 020 021 018 036 014 010 003 005 001 067 041 058 032 116 121 013 003 004 007 030 002 007 017 003 008 003 008 015 con nausea intorno alle cose. e con rimorso mi largivo e breve con vergogna, e non trovo ruggiti e artigli con mediocre inerzia, con strette di mano la placida vita, con strette di ordigni la provvida forza; e te, con voglia, o spirito, suggello ma giù gli sguardi con terrore, voi con gli occhi chiari dall’imagin bruna; con paura e dolore il presente s’incastra. ronzano eguali con virtù diverse. l’ombra procede con liscio fermento: e mentre passa con veli e con piume, o se tenace mino con baldanza Con piè di nubi poggia il cielo in vetta con riso di speranza. con intrecciate vicende con risonanti movenze, dietro mi stringo con passo caduto, gli alberi ondeggian con verdi richiami con le chiome ampie di luce fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia con breve moto di liscio mollusco Cos’è la vita con sue rabbie a voi Con me in persi indicibili moti con l’ombrella al passante con perenne implacabil vicenda con qual gioia mutandoti vorrei fra coltre e coltre con la man sugli occhi con ciglia bagnate, traspaiono sciolgon con pace e sgomento soavi sugge con voglia di odio e d’amore con iridi di valli stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito assiduo con lo stesso tasto sordo. questo o quello. Con la pupilla prona, con vena sottile rinnova Che val, primavera, con spire che val, primavera, con avida io vivo con voglia nel tempo; e vil mi sembra quando con tormento svola e discende con vispezza e amore; così finir, con generoso squillo. e con giro piumato si muovon le membra; 125 FL 060 017 FL 061 002 FL 061 024 FL 061 025 FL 063 047 FL 063 074 FL 066 009 FL 067 025 FL 068 019 FL 068 032 FL 069 040 FL 070 009 FL 070 033 FL 070 034 FL 070 035 FL 070 038 FL 070 041 FL 070 043 FL 070 048 FL 070 064 FL 071 022 FL 071 050 FL 071 078 CA 002 019 CA 002 026 CA 002 038 CA 002 057 CA 002 060 CA 007 017 CA 007 021 CA 008 020 CA 009 003 e il pensarlo, e con pace con bella tempra d’anima e di carni, e libero io sorgo con roridi sguardi e porgo la mano con fede per te con fresco volo io vi rimando con la fatica vostra, o ignoti eroi! e con aculei di bragia oh, pura baldanza eretta con forza, con rabbia di fischi e di bava e improvvisa con voci e sbadigli che irraggia invisibile sugli altri con Dio. dal pigro disnodar con sforzi grulli con róse pupille d’eclissi e d’assenzio, con dure bocche in morsi di pietra, con braccia e torsi digiuni intorno schiomando con brividi fissi a sbarrar rupi con strazio profondo a vietar con angoscia suprema con l’anima ardente nei geli costretta. con l’anima ardente in gelida scorza, e l’un con l’altro pare con amor di casta ritrosia se turbini con Dio Con la falce nell’erba con la falce nell’erba. brigante di bontà con gli animali, con te come uguale, e tu, con lena immensa, con le nuvole dell’aria. non più sola con la morte. con tutti i cuori, per tutti i giorni; con imminenza di attesa – conca FL 026 001 Giù, nella conca del lago, si fonde concede FL 001 010 dell’ora il ferreo bàttito concede. 126 concento FL 071 005 Non concento è di spazi concerto CA 002 052 del misterioso concerto. concesso FL 050 027 dove non è concesso titubare). concime CA 002 029 per vivace concime concorde FL 022 008 vicenda è il suon concorde d’ogni cosa. concrea FL 005 037 e concrea e distrugge; concreta FL 047 045 per la concreta verità del mondo, 127 concretezza FL 063 073 l’immensa concretezza s’innatura FL 071 058 la concretezza nel pensier mio calmo concreto FL 002 034 e più concreto quanto più divino. FL 025 038 ma in un concreto e alterno condizione CA 000 000 NO Queste liriche appartengono a una condizione conduci FL 021 055 ben tu al fiuto del senso conduci confidare FL 017 030 voleva ognun confidare confidarlo FL 042 027 a confidarlo, o sviano nemici confidenze FL 054 022 confidenze nel tempo che verrebbe, 128 confini FL 017 006 giacevan sui confini FL 068 013 dai confini in letargo le spire confitto FL 054 009 ho confitto, o annidate trecce fonde: conflagra FL 049 005 che tripudi sul cuor della terra conflagra, confondersi FL 017 048 e confondersi insieme confortare FL 056 017 così m’è grato confortare altrui conforti FL 027 014 il gioir dei conforti congegno FL 010 036 e quanti son che, stretti al suo congegno, 129 coniamo FL 062 024 coniamo dei nostri suggelli conobbe FL 054 011 Come fui uomo e mi conobbe l’ora conosca FL 021 049 dov’occhio non mi veda né conosca, FL 055 016 non ha chi non conosca; conoscenza FL 016 001 O musica, soave conoscenza, FL 068 044 la conoscenza del popolo eterno conosciute FL 006 019 FL 012 012 FL 028 017 s’amplian faccende in conosciute voci, le prove conosciute e la natura se nel cuore le forme conosciute conosciuto FL 071 066 fu bene conosciuto conosco FL 002 055 non vi conosco, non v’inghirlando 130 conquista FL 050 082 se vivere è conquista, FL 061 013 conquista in un àtomo è vinto: FL 063 032 breve conquista vi resta: conquiste FL 006 024 verso conquiste ch’io non griderò. consacrando CA 002 082 consacrando il pensiero consensi FL FL FL FL 002 039 045 070 057 026 030 023 rimandando i consensi più in là! consensi abbia e richiami. gemito chiuso in aperti consensi, fra consensi di laghi e di fonti consenso FL 063 043 e per te spazia il consenso che nacque FL 071 018 bello il consenso ampliare consentire FL 072 023 e consentire ti giovi. 131 consiglio FL 042 013 non arma di consiglio consola FL 010 022 e i letarghi consola; consueti FL 006 018 consueti fragori e nelle corti consueto FL 045 064 e tutto è consueto FL 054 018 non ritrovava il consueto aspetto: consuma FL 008 007 consuma senza fiamma CA 001 004 ansimando si consuma. contadino CA 002 004 o Carlo contadino, CA 002 077 o Carlo, contadino contagio CA 005 009 la donna un contagio. 132 contenta CA 002 070 luce che si contenta contiene FL 025 002 che dove spazia tutto in sé contiene, continuo FL 011 014 del continuo aperto cammino: contorni FL 032 008 m’isola cieca dentro aspri contorni; FL 060 006 nei vasti contorni volteggia CA 008 017 tutti i contorni, tutti i colori; contrae FL 021 012 d’una gora, e si contrae contrasta FL 055 027 che l’àttimo contrasta contrasto FL 008 012 Romba, splende, s’inspira il contrasto FL 014 011 intoni il vario contrasto FL 025 001 Tragica viene a contrasto l’idea 133 FL 032 010 la santità del mondo nel contrasto FL 034 004 l’uman contrasto, FL 058 007 sul tufo del tempo, all’aperto contrasto, CA 002 017 ma di verde inghirlanda ogni contrasto contro FL 011 023 FL 012 026 FL 019 009 FL 037 011 FL 043 023 CA 004 032 contro la noia sguinzaglia l’eterno, contro l’ignoto male O vanità del bene contro il male, e per il monte, di contro al sereno, contro la jettatura; e più si strema e mar contro roccia, convento CA 005 041 e un convento in te stesso: convulsa FL 051 003 che si riversa convulsa. convulso FL 017 015 e nel convulso spazio, coperchio FL 045 007 quasi eterno coperchio sopra un’urna. coperto 134 FL 071 048 Quel che, fanciullo ostinato e coperto, copie FL 008 035 le copie del mondo, che prima corale FL 023 004 il notturno corale, corazza FL 003 002 giù – brunita la corazza, corda FL 072 014 nel fermar la prima corda: coro FL 047 061 Voce a un coro, stelo a un fiore, corolla FL 025 014 dall’accesa corolla dei sensi corona FL 010 029 chi ferve di speranza e si corona FL 063 023 una corona votiva 135 CA 002 005 dove in corona dall’alba alla sera corpi FL 036 017 dai corpi smilzi il vuoto delle teste: corpo FL 010 039 FL 019 004 FL 031 016 FL 052 003 FL 052 028 CA 008 012 CA 008 014 S’avvien che forma in noi rimanga al corpo il corpo mi titilla in calor unto. forte corpo senza amplesso. su ’l viso giallo e il corpo di bitume su ’l viso giallo e il corpo di bitume se erige il capo, se regge il corpo; se leva il corpo, se eleva il capo; corpulenza FL 067 001 Tutto in grave volume è corpulenza: corre FL 015 007 che mentre in fiume corre si ritorna; CA 004 019 a chi più corre sul tonfo, corrente FL FL FL FL FL 005 008 035 047 052 061 032 002 033 016 la tua fresca corrente! – come alga dispersa in corrente, quasi in corrente acqua pura e immonda, ho un fluir di corrente. il succhio della corrente 136 correvo CA 002 009 A te correvo già felice: corrono FL 051 005 corrono intrisi filari di piante, corrusco FL 043 001 In un diffuso vespero corrusco corsi FL 034 029 nel tinnir luminoso dei corsi. FL 069 007 e le pietre dei corsi corso FL 005 057 FL 012 041 FL 036 032 FL 047 024 CA 007 032 del suo corso irrompente, per il corso che pullula luci; del vivido corso immortale: meta è ovunque, ovunque corso: nel mister del proprio corso – corti FL 006 018 cortili consueti fragori e nelle corti 137 FL 014 002 che per le strade e gli alberi e i cortili cortine FL 024 019 per la notte che stringe le cortine corto FL 017 055 S’annidò il cielo corto, Cos FL 044 005 Cos’è la vita con sue rabbie a voi FL 047 048 cos’è il lamento mio cosa FL 002 008 FL 007 006 FL 008 016 FL 017 012 FL 018 007 FL 022 008 FL 025 055 FL 041 019 FL 042 009 FL 042 016 FL 045 060 FL 050 040 FL 070 060 CA 002 002 CA 003 005 CA 005 013 CA 005 056 CA 005 057 CA 008 006 D’ogni creata cosa io son la vita, che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno cosa ma è spirito e cielo, si sforzava ogni cosa violenta ogni cosa s’intende vicenda è il suon concorde d’ogni cosa. labile cosa del tempo e trar cosa eri una cosa per me sciolta in me: ogni cosa; e per te dico alle vetrine chiedo cosa io sia, e di ciascuna cosa il ben ritrovi ogni cosa intendendo oltre aspetta e l’amor mi pareva umana cosa, Io non so che cosa sia, Qualunque cosa tu dica o faccia Eppure la cosa capita non redime la cosa sofferta; ogni cosa è ferma, 138 coscie FL 017 016 dalle coscie dei monti coscienza CA 005 020 sta la coscienza spietata cose FL 005 029 FL 009 008 FL 010 049 FL 021 014 FL 025 056 FL 034 019 FL 038 015 FL 043 046 FL 045 029 FL 047 079 FL 050 100 FL 051 013 FL 060 016 FL 063 044 FL 069 026 CA 006 008 e propiziare le cose? l’estasi delle cose, e in me si accorge. delle fuggevoli cose, con nausea intorno alle cose. fra labili cose, io sia: a foggiar cose e pensieri n’andammo; il variar delle cose le cose, mentre autunno pioggia versa incomprensïon di cose vicine, le cose bàttono i denti delle cose nel senso). oh il variar delle cose ch’io guardo, divino è l’esser fra cose che sono inavvertito agli uomini e alle cose, quando vita si sdraia alle cose, al senso delle cose. così FL FL FL FL FL FL 005 006 012 025 029 040 040 030 031 008 017 009 vorrei così che l’anima spaziasse ma così, cieco e ignavo, o mamma, così mamma Non così promettesti, fanciullezza! La faccenda così prosegue a vivere D’un così intenso amor alato cinsi 139 FL 042 030 FL 042 031 FL 042 032 FL 043 026 FL 056 017 FL 057 007 FL 057 008 FL 058 010 FL 062 011 CA 005 016 CA 005 048 CA 007 031 CA 008 023 Così l’attimo va, così sfiorarsi e partire, così due cuori si lasciano: ch’or parletico soffre: così tanto così m’è grato confortare altrui Cader così vorrei dietro il mio cuore; così finir, con generoso squillo. s’invera e trapassa così. così dalla riva per l’acque in spiraglio E così tutto rimanda Così vorresti lontanar le ore Così il fiume torna ancora così la tròttola aspira cosparga FL 072 003 altri cosparga i semi, costretta FL 070 048 con l’anima ardente nei geli costretta. costretto FL 043 024 lo spirito nell’àncora costretto. costringi FL 045 057 perché costringi ad amarti? costrinsi FL 063 041 la mia forza costrinsi all’altrui forza, 140 costume FL 010 034 nell’ansietà del costume cova FL 010 032 o l’amore dimentico cova. covate CA 002 016 tessendo siepi in giro alle covate, covi FL 035 040 un sonno covi di polvere e sete. covo FL 032 009 o se gioioso su dal covo afflitto FL 051 008 e giran nel covo sommersi; cozzo FL 029 008 nel cozzo de’ scabri doveri crea FL 016 009 Virtù ti crea che non par segreta, FL 025 003 e la natura che senza me crea. FL 035 014 e il mondo eccelso crea. 141 FL 039 030 che rovinando crea l’indomani, FL 047 044 mentre si crea il creatore Iddio FL 058 008 s’infrange e si crea creando FL 054 003 dove creando nostra sorte emana, crear FL 009 014 quanta bontà ci volle a crear noi, creasti FL 050 112 di te creasti e non parve. creata FL 002 008 D’ogni creata cosa io son la vita, creato FL 026 014 il creato, protesa in su la bocca; creator FL 065 007 creatore il ragno creator che ti tessé, 142 FL 047 044 mentre si crea il creatore Iddio creatura FL 033 015 Oh risentirci come creatura FL 062 006 la creatura di ventiquattr’ore; creature FL 028 005 s’acquietan nel torpore le creature. FL 070 030 di fuggenti creature, FL 071 011 e piante e creature creazion FL 025 017 oh creazion d’un mondo creazione FL 002 035 Slancio di creazione, crede FL 025 059 tacita guida a chi crede. credeva FL 025 048 credo io credeva morir per natura 143 FL 043 020 tenace, e insiem non credo alla speranza. crepolio FL 026 019 e va nel tenue senso un crepolio cresce FL 013 006 che cresce, se più dà! FL 025 051 mi cresce a dispetto più bella! CA 006 001 Se Dio cresce cresta CA 002 040 che tra zampa e cresta cristallo CA 005 019 Quasi specchiante cristallo Cristo FL 032 014 Cristo ha ragione e Machiavelli vince. croce FL 045 053 croci avranno portato la croce. 144 FL 005 043 si perpetua, e le sue croci croia FL 036 007 la schiavitù croia dei carri pesanti; crolla FL 011 006 si crolla fumida e viene FL 021 032 in un scuoter di sonno che crolla crollava FL 063 046 ogni fede crollava la noia; crosta FL 021 005 la crosta cittadina crucciata FL 035 019 e di ciò nel suo amor è crucciata) cruda FL 069 015 della cruda grondante tua striglia, crudel 145 FL 071 065 – crudel tristezza nel vivere baldo – crudele FL 010 041 dove sarà nel tramutar crudele cruna FL 023 016 filtra il cielo e sorveglia da una cruna. cuce FL 015 011 e un vel d’argento serico gli cuce, culla FL 005 042 Se l’uom tra bara e culla FL 012 024 in un senso di culla FL 044 011 càntati la canzone della culla CA 005 062 si ode vagire una culla, cullata FL 033 014 la terra cullata riceve. culmine FL 061 010 né culmine è sì bello CA 006 012 sul culmine del mondo. 146 cuneo CA 005 025 C’è un cuneo nel cuore, cuor FL 002 012 FL 012 023 FL 020 002 FL 021 030 FL 026 024 FL 038 012 FL 040 014 FL 042 039 FL 049 005 FL 049 010 FL 050 064 FL 050 088 FL 062 015 FL 063 026 FL 065 008 CA 005 068 il cuor beatamente è un rapimento a lei che il cuor ci veglia e la movenza cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami: se, primavera, il mio cuor generoso e per l’amante cuor nulla è mistero. l’intenso tuo cuor, e il sorriso un cuor che non aveva più dolcezza. e un non so che nel cuor torvo accoltello che tripudi sul cuor della terra conflagra, che strizza ferite sul cuor della terra, oh nel cuor sentimenti Insonne cuor che fuggi dove agogni notte succhiata dal cuor dei tramonti, il mio cuor è la specie del luogo, il generoso mio cuor che ti ordiva, Il cuor che nell’uomo cuore FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 008 013 013 013 014 017 021 028 031 039 039 041 041 043 023 027 007 009 011 012 053 042 017 007 009 066 003 023 035 vorrei palesasse il mio cuore rosse di un cuore spezzato; Quando si nutre il cuore quando s’accende il cuore quando s’eleva il cuore della carne e del cuore mentre ogni cuore sciupava per morder cuore e cervello su te, se nel cuore le forme conosciute la voce mi pàlpita in cuore; ma qui c’è un cuore e vorrebbe oh voce risorgi dal cuore di ognuno: che nel cuore nel mio cuore e se il cuore mi esulta, a me più certa 147 FL 050 038 FL 057 007 FL 063 058 FL 067 002 FL 067 021 FL 071 013 CA 001 005 CA 002 072 CA 003 013 CA 005 025 CA 005 072 la via buona del tuo cuore, o mamma! Cader così vorrei dietro il mio cuore; ma un vasto cuore intero la carne floscia sul cuore lordato, il cuore non tenga su in alto, una dolcezza è il cuore. Ma raccolgo e in cuore serbo e quando il cuore è sazio, cuore a cuore, voce a voce – C’è un cuneo nel cuore, Se tu non issi a bandiera il tuo cuore cuori FL 005 033 FL 039 010 FL 042 032 FL 050 020 FL 068 035 FL 070 021 CA 005 002 CA 008 020 per aroma, e schianto ai cuori? altri cuori trovare; così due cuori si lasciano: chiude finestre e cuori, d’oro sui vetri e nei cuori; per cuori rudi e boschi e salvi pascoli trincee fonde dei cuori – con tutti i cuori, per tutti i giorni; cupe CA 007 015 acque cupe e acque chiare; cupi FL 014 008 bùssano i timpani cupi, cura FL 027 018 il divenir tremendo che non cura 148 curva FL 023 006 Qui, nella tana è curva FL 068 025 ogni città tituba curva curvando FL 059 015 ti van curvando il dorso D FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 002 003 004 004 005 006 006 007 007 008 010 011 011 012 012 015 017 021 021 021 022 023 023 025 025 026 029 008 013 013 006 016 046 004 005 006 007 023 016 002 010 020 036 011 033 003 009 012 008 005 011 017 042 020 013 D’ogni creata cosa io son la vita, d’infinita adesïone, d’affollate faccende in tormento: d’amor che mi seconda il passo lento d’amante donna in carezze fugaci, d’inesausto rigoglio, fanghiglia d’acqua sorgiva: torpor d’àttimi lascivi che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno d’amorosa bontà freme anche il lento palpata da un sogno d’incubi, con vasti gesti d’unione ecco per te la merce rude d’urti all’aspro rullare d’acciaio a lei che, triste d’aver troppo, volle d’ogni pàlpito vero, e un vel d’argento serico gli cuce, d’intorno, aperte le magiche porte, d’un caldo umido vento passi d’argilla e per le reni vuoto d’una gora, e si contrae vicenda è il suon concorde d’ogni cosa. e fuma d’ombre al nido delle stalle. e va nell’aria un dir d’avemmarie, oh creazion d’un mondo (vapore sull’acqua d’inverno): d’aria che a galla su per l’acqua levi; fra donne d’eternità gaia 149 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 031 031 034 035 035 036 038 039 040 040 041 041 041 043 043 045 045 049 049 050 050 050 050 050 052 052 054 054 055 055 058 060 060 061 061 061 061 066 067 067 068 068 068 069 003 010 017 011 033 004 003 048 007 009 005 009 013 007 009 026 041 007 008 034 058 070 071 120 013 021 005 026 010 022 001 008 028 002 015 028 029 004 012 017 035 040 042 039 dai clivi lambiti dal sole d’autunno baleno d’oro non giunto al guizzo, d’ora in ora al meriggio, per infiniti sensi d’aiuto d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio. d’un dèmone bigio malizia d’amore velata d’abissi e vertigini d’una voglia di pianto; ma negli occhi D’un così intenso amor alato cinsi ero il trillo d’una fonte ero il soffio d’una valle ero il volo d’una nube il lamentare d’un vascello morto E’ l’ansietà d’una gioia smarrita e brevità d’effetto, senza illusione d’uscir fuori; che sguazza fanghiglia d’autunno che spezza ghiaccioli d’inverno nell’ascoltare il passo d’un fantasma. Forse d’Italia negl’impeti immensi d’inferocire, l’inganno d’ingannare, sussurro interior d’armonie sugge con voglia di odio e d’amore tra baleni d’acciaio, passeggier scavi d’intorno. Io non penso, non ci guardammo; e amor era d’intorno Fra quattro mura di libri e d’ombre, e un rider sento d’uomini e di donne Fuor delle nubi d’ebano e amianto Tutto par d’usignolo, Per un volger saliente lungo d’onda con bella tempra d’anima e di carni, Poi – come all’afa d’estate, feconda d’amore, mi levo torso d’eroe che un vortice d’api dorate e in saliva d’ebbrezza spenta, quanto il virar d’una rondine d’oro sui vetri e nei cuori; superba d’errore e di male, e, mosche d’inverno, intanto cadon morte! ma splendono d’un balenìo 150 FL 070 016 FL 070 017 FL 070 033 FL 070 036 FL 070 055 FL 070 058 FL 071 017 FL 071 033 FL 071 041 CA 002 050 CA 004 024 CA 005 033 CA 005 076 CA 008 010 CA 009 017 in torpor d’opere e trastulli; dal soprassalto d’aquile e farfalle con róse pupille d’eclissi e d’assenzio, per cave rovine d’abissi effimera d’orme e di voci di spregio, d’invidia, di voglia, e il guizzo d’ogni punto; se d’intorno per noia in un vigor d’oceano, fèrvere d’api: e incontra lo spettro d’un fondo; in un mignolo d’aria. La giornata d’oggi è sola, e scorge intorno, vede d’intorno ; verrà d’improvviso, da FL 001 019 FL 007 005 FL 008 023 FL 012 032 FL 017 001 FL 017 046 FL 022 009 FL 023 016 FL 024 023 FL 025 041 FL 027 001 FL 051 021 FL 053 006 FL 054 006 FL 062 002 FL 070 045 FL 070 065 FL 071 052 CA 000 000 CA 004 029 CA 005 064 CA 007 010 pur vorrei maturar da radice Da fonti aperte nasce il sentimento palpata da un sogno d’incubi, da non poterti sapere! Da tutto l’orizzonte e passar da ogni varco Allor, sorto da ignote filtra il cielo e sorveglia da una cruna. da fanale a fanale sbadiglia Da te nascendo vano sfumo via, E’ di me parte un uomo da lavoro quel che da lungi m’invita, da inanellare e far mia! ma il pensiero da sé batte un ricordo da cieli e da terre ribeve da piani colline giogaie catene da sola respira il tremendo suo bene. ora da uomo mantengo e ne son certo EO (da un Frammento 1914) bevute e spremute da un cielo Fuga da un vuoto vicino da chi vive e da chi muore: 151 dà FL FL FL FL FL FL FL FL FL 003 013 035 041 043 045 055 068 068 007 006 013 018 044 055 006 029 036 campi e ville, e dà battaglia; che cresce, se più dà! che dà salvezza donde più s’uccide; dà per vincer la fortuna che dà non lieto non triste dolore: dà infine un luogo ove stare; e dà i riccioli al vento. dà lucciconi ai canali; la vita dà un colpo e si squaglia dagli FL 005 049 e dagli àtomi ai soli si marita FL 040 011 dagli altri vivi più non mi distinsi; FL 067 014 rigurgitano dagli sbocchi dai FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 017 028 029 031 031 034 035 036 036 036 036 051 054 059 059 060 063 068 039 023 001 003 017 012 024 017 035 037 038 011 001 001 013 004 079 013 dai fianchi al sommo iridava dai passi che leva e che sferra Dai voli torvi di sogni la notte dai clivi lambiti dal sole d’autunno Dai clivi si versa si esala dispera per l’aria dai camini Poi, come tuon dai tetti si disperde dai corpi smilzi il vuoto delle teste: dai carri nei mozzi sonanti; l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami, radiose pupille dai muri alle soglie Erra dai vetri lo sguardo, E tu, notte che dai parvenza al rito Dimmi, passante dai tristi occhi belli, Dimmi, passante dai tristi occhi belli , dai pascoli al lago che guarda dai tronchi ai rami ascende; dai confini in letargo le spire 152 dài CA 003 004 CA 003 015 e non dài malinconia. e non dài malinconia. dal FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 005 010 011 017 023 029 029 031 032 035 036 039 039 039 039 043 051 052 057 059 062 062 063 066 070 070 070 070 070 070 070 070 071 038 024 009 027 002 019 020 003 009 031 027 032 034 038 066 030 009 010 006 006 005 015 082 012 001 009 012 017 020 051 059 062 026 ma come dal fermaglio della scotta dal buio delle sue voglie, l’offesa Via dal tuo spazio assorto dal pensiero la vita. dal buio rombo profondo ma la sera, dal senso brutale, dal tedio astioso di male dai clivi lambiti dal sole d’autunno o se gioioso su dal covo afflitto che nei millenni trasse l’uom dal bruto, e fuggir dal fiato e dal piede che trae dal penar la sua speranza, che dal nostro il cammin svela degli altri. dal libero vol delle sfingi celesti oh voce risorgi dal cuore di ognuno: se dal tuo amore ci dilunghi e attrai ma spia dal fondo e si trae e dal cielo che immoto dal becco gli esce in un ultimo trillo. e profetar dal mondo nell’eco ronzante dal basso notte succhiata dal cuor dei tramonti, e sugge dal tormento Dal sotterraneo incubo, Dal grosso e scaltro rinunciar superbo dal pigro disnodar con sforzi grulli tentan su dal letargo come serpi dal soprassalto d’aquile e farfalle invocan dal più fier dei loro monti sotto, dal vano dell’aria la terra dal basso che ignora all’alto che spoglia, dal piede inestricabil di catene, e non uscì dal pertugio 153 FL 072 017 CA 002 015 CA 002 058 CA 004 013 CA 005 055 che dal giorno affaticato la campagna che va dal piano al monte verso la fiamma che dal sasso le vive dal tutto per sollevarsi dal suolo. Dall FL 003 001 FL 005 024 FL 005 025 FL 005 041 FL 005 048 FL 012 003 FL 014 027 FL 015 019 FL 016 011 FL 023 010 FL 025 014 FL 052 022 FL 055 020 FL 059 003 FL 063 011 FL 063 019 FL 063 059 FL 063 076 FL 070 025 FL 071 039 CA 002 005 CA 009 001 Dall’intensa nuvolaglia dall’irrequieta parvenza dall’incessante partenza dall’urto incatenato del cimento. Se van dall’universo eterne voci e per le case dall’occhiaia strana o vagheggiando dall’alto tocche saranno dall’arcana morte. dall’universo a rivelar la meta: con gli occhi chiari dall’imagin bruna; dall’accesa corolla dei sensi dall’ànsito delle officine Dall’incessante via chieder dall’urto profondo dall’ascensïon dei tronchi In voi e in me. Dall’opera che toglie dall’ora di tutti dall’infeconda nuvolaglia premi dall’assalto impennato in tormento dall’inedia del giorno t’alimenti; dove in corona dall’alba alla sera Dall’imagine tesa dalla FL FL FL FL FL FL FL 002 002 014 015 017 018 022 014 026 032 018 018 006 002 e su dalla natura l’indistinto scatenate cavalle dalla pugna uscirà dalla nostra rovina. le mete non raggiunte dalla vita, dalla testa dei borghi dalla campana: e silenzio indi vive; oggi il cielo dalla terra: 154 FL 023 023 FL 036 023 FL 061 012 FL 061 019 FL 062 011 FL 065 001 FL 066 001 CA 001 003 dalla terra esce un fantasma, e dalla lor scontentezza Ma repentino, dalla spaziante dalla inerzia sconvolta, affiorar sento così dalla riva per l’acque in spiraglio Dalla tua nicchia, alla mercé Dalla razzante pendice che inseguita dalla gente dalle FL 005 012 FL 017 016 FL 024 012 FL 050 017 FL 055 024 CA 007 012 ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case dalle coscie dei monti dalle occhiaie dispera un passo, un nome, e tonfi dalle case dalle pagine ingombre, ottenebrato e vien dalle montagne: Dàmmi FL 050 039 Dàmmi ch’io vada lieto la mattina FL 050 042 dàmmi che a sera il tornar non sia spento dàn FL 018 002 e dàn le stelle bàttiti di ciglia danza FL 043 018 il sangue nella plastica sua danza; dare CA 005 053 per dare peso al volo, 155 dato FL 060 023 se n’è dato esser tale: FL 071 051 che dato non avrei per mille cialde, dava CA 002 048 l’aria dava la stura davi FL 005 032 se per i fiori davi pietre e fumo de FL 006 027 ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno FL 029 008 nel cozzo de’ scabri doveri dea FL 002 029 – dea amica, non amante – declini FL 044 012 mentre declini giù. declivo FL 047 020 e fruga di lavori il suo declivo, 156 degli FL FL FL FL 010 028 039 062 046 degli uomini accigliati? 018 degli uomini e del mondo 034 che dal nostro il cammin svela degli altri. 008 degli altri si leva signore, degno FL 043 025 Fui certo un tempo qualche eroe degno dei FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 005 008 009 011 011 013 014 014 017 017 017 018 021 023 025 025 027 027 032 033 034 034 034 030 058 001 009 011 021 003 001 006 016 017 018 004 019 018 013 014 014 016 002 022 005 011 029 e melodiavi i bàttiti dei polsi, il grido delle macchine e dei lucri Per l’acre fluire dei minuti Quassù quassù, fra il suonar dei campani al trabalzante stridere dei freni, nel labirinto dei giorni o beata dei bimbi O pioggia dei cieli distrutti dei sogni e della luce dalle coscie dei monti al gran seno dei piani, dalla testa dei borghi dei monti limpido, e origlia. preda tutto dei casi, nel viaggio per l’umido giro dei monti quando l’aroma dei sogni alitava dall’accesa corolla dei sensi il gioir dei conforti che dove è la violenza dei più forti; a colpo a colpo il tràmite dei giorni, l’ironico sorriso dei saluti! mentre in disparte l’umiltà dei vinti quando – uccelli dei nidi cittadini – nel tinnir luminoso dei corsi. 157 FL 035 003 FL 036 006 FL 036 007 FL 036 015 FL 036 043 FL 044 001 FL 047 007 FL 050 018 FL 052 023 FL 053 002 FL 054 035 FL 060 041 FL 062 015 FL 062 017 FL 062 024 FL 063 011 FL 063 012 FL 063 020 FL 063 021 FL 068 001 FL 068 043 FL 069 007 FL 070 020 CA 005 002 dei secoli l’errore l’ignava sloia dei rari passanti, la schiavitù croia dei carri pesanti; dei ragazzi di scuola, dei ragazzi di scuola, O dei grilli in cadenza solitaria la voce dei bimbi si lagna, nel brillar dei camini; al precipite strappo dei treni traluce la gemma dei monti gli amanti al piede dei misterïosi dei salici, in riflessi di pendìo. notte succhiata dal cuor dei tramonti, rupe sommersa nel clivo dei monti, coniamo dei nostri suggelli dall’ascensïon dei tronchi al volo adorante dei rami dei mesi io mi ristoro per la remota quiete dei campi; Nel terso gravitar dei mondi insonni Ma su, nel terso gravitar dei mondi, e le pietre dei corsi invocan dal più fier dei loro monti trincee fonde dei cuori – DEL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 000 001 001 002 005 005 005 005 005 005 005 006 008 008 008 000 012 026 059 014 015 020 028 031 041 057 026 013 017 035 DO DEL – sirena del tempo – passïone del mondo, nel giogo del tempo; e rivivi del travaglio si sfa; nell’ostia insapora del còmpito uguale, Sortilegio del tempo del prodigioso essere la vanità del tuo sforzo, dall’urto incatenato del cimento. del suo corso irrompente, certezza ineluttabile del vero, dell’uomo, del mondo, di Dio; che par l’infinito ma è linfa del giorno le copie del mondo, che prima 158 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 008 010 011 012 014 014 018 019 021 021 021 021 022 023 024 025 025 025 025 025 025 026 027 027 028 028 028 029 029 032 033 033 034 035 035 036 036 036 036 037 038 038 039 040 037 034 014 013 012 024 012 009 044 055 056 062 012 009 008 010 025 040 054 055 057 001 010 022 015 018 022 015 016 010 001 004 014 038 039 012 032 040 045 006 007 010 060 013 per la sequela del tempo, nell’ansietà del costume del continuo aperto cammino: mi fan del sentimento un desiderio della carne e del cuore al marcio del tempo le nari chiudete del male è il bene più forte. O vanità del bene contro il male, il terrore del mal che m’infosca ben tu al fiuto del senso conduci nel caldo umidore del vento sotto il ghigno del cielo, forme: e gioisce del suo ritmo umano. del parentado accolto, nel frantumo del giorno, nel vento del mio prato; il mucchio del passato, del tuo vortice eterno. paga blandizie del senso, labile cosa del tempo ma nell’urto del piccolo piede Giù, nella conca del lago, si fonde del presente s’incita e la gazzetta odio l’usura del tempo del comun senso, o dotti avvolgimenti, degli uomini e del mondo sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito del suo piacere; e inconscio ricrea del mondo le specie e l’idea. la santità del mondo nel contrasto Come al respiro pieno del lago nel tepore sano del placido flutto, negl’incensi del fumo per l’urto rotto del cavallo stanco dentro l’arsura del cammino bianco del losco sfasciume. del vivido corso immortale: del soavissimo fiume del mio nume che s’immola del bimbo, come fior nello sterpeto nel trepido solco del labbro sembrava il piacer del tuo viso: è dove manca la gioia del mondo. del ragionare altrui, dentro mi strinsi 159 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 041 042 043 043 043 045 045 045 047 047 047 047 047 047 048 048 048 048 049 049 049 049 049 050 050 050 050 052 052 052 052 055 056 058 058 058 058 059 060 062 062 063 063 063 022 029 027 036 040 036 037 038 001 005 014 035 045 077 001 003 005 007 004 009 017 030 034 009 025 038 122 012 014 015 019 019 004 003 004 007 009 004 029 009 016 024 026 028 sópra l’estasi del mondo, e il pensiero del poi. furore accende il vagheggiar del segno, la bontà torna del docile viaggio? plaghe del cielo a una spiga di menta? del mondo e ritorna ad un tratto sfumatura del nulla; arrisa scintilla del moto Fra il caldo velo del sonno del semiaperto mattino: Or non più la viltà del mistero oh saldo amor del presente per la concreta verità del mondo, al biancor spento del lago; Grillo del focolar grillo del focolar Grillo del focolar grillo del focolar che speranze nell’occhio del cielo divampa che schizza veleno nell’occhio del cielo del sogno disperso, del grande destino, cittadina del mondo catenata! del grand’umido abbrunire; l’ingenuità del senso. la via buona del tuo cuore, o mamma! le lucciole del mistero l’illusione del mondo, il fluido del moto l’impeto del vapore sullo scatto del lavoro, all’ebbrezza del sole e del vento? e del sangue di tutti è il mio polso. quasi è di belva alla vista del pasto la rauca furia del mare; sul tufo del tempo, all’aperto contrasto, la labile storia del mondo, del sogno e della vita irraggiare del sol nascosto ancora e nel fil del suo sguardo ha l’universo; goccia indistinta nel grido del mare, al commosso ricordo del lavoro. il mio cuor è la specie del luogo, nel grande andar del mondo. 160 FL 063 036 FL 063 048 FL 063 069 FL 066 019 FL 066 025 FL 067 016 FL 067 019 FL 068 008 FL 068 044 FL 069 024 FL 069 028 FL 069 034 FL 070 042 FL 070 049 FL 071 003 FL 071 015 FL 071 039 FL 071 040 FL 071 069 FL 072 022 CA 002 052 CA 004 018 CA 004 025 CA 005 027 CA 005 043 CA 005 071 CA 006 012 CA 007 032 CA 009 022 del sangue quotidiano; l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo, nel sangue del vostro destino: e schiava del tempo che giova del buffo suo stato: Se tra le nubi del giorno, se nel varco del tempo, Al saettar del suo rapito sguardo, la conoscenza del popolo eterno del rinnegato bene; ci sembra spontanea purezza del vero, chi fra i bari del mondo non volle aver bazza: verso gl’inviti del mondo, Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco goda in sé del proprio canto nella maglia del tutto dall’inedia del giorno t’alimenti; come tramuti del dolor l’arena del trasmutabile giorno, odi il senso del tuo mondo: del misterioso concerto. ebbrezza del salto innumerevoli gocce del mare perché si teme il getto del sangue. del mondo che ha in disprezzo. e fa del presente una tomba. sul culmine del mondo. nel mister del proprio corso – del suo e mio tesoro, deliba FL 010 027 e forse in quiete oppiata ti deliba, FL 068 045 deliba l’Inutile, dell FL 001 010 dell’ora il ferreo bàttito concede. FL 006 016 dell’indifferente vita, FL 007 012 dell’universo una vita profonda. 161 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 008 008 010 014 019 021 021 024 024 025 025 026 028 031 033 034 039 039 042 044 045 045 049 049 050 050 050 050 052 054 059 060 060 061 062 063 063 063 065 068 068 070 070 070 013 019 025 026 002 037 061 003 020 015 046 004 013 006 020 026 063 065 023 003 024 039 003 019 007 011 098 114 018 034 012 001 039 008 022 017 025 066 002 004 041 018 049 051 dell’uomo, del mondo, di Dio; dell’opera intensa tenace; al segno divino dell’essere, nella fiala soave dell’estro l’ilarità dell’àttimo raggiunto, dell’anima che pensa, dell’ilare gente codarda nel languor sciolto dell’estiva sera; sul lacrimar dell’ombre al presagio lucente dell’ebbrezza, dell’immortal vicenda, dell’ultimo balen che il sol perdette; dell’universo si fa vita e morte! Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante dell’astuta avidità: dell’ultime officine, dell’osteggiata bontà! dell’implacata ansietà l’attesa dell’invito; dentro il bagnato alitare dell’aria dell’affollata solitudine! dell’acqua che fugge, che la vittoria dell’estate assalta dell’ebbra fantasia; la commozïon dell’aria, lo smarrimento dell’ora, dell’intensa ampiezza quieta, la trama dell’onda incastona sull’àttimo dell’oro dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi dell’anima alle rive ? Per l’aria sorgiva dell’alba quando a specchio dell’acqua che dell’amato si avveda; dell’invisibile amore dell’immortal ritorno, Il mio passo è la traccia dell’erba, O combattenti dell’usato giorno dell’aria, scrina l’inganno, la trasparenza dell’eternità – osannano o impiccano al cenno dell’Utile: dell’avide giogaie, Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco sotto, dal vano dell’aria la terra 162 FL 071 019 dell’intimo destino, FL 072 021 che fa chicco dell’immenso, CA 002 037 mago dell’impazienza, CA 007 017 con le nuvole dell’aria. della FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 005 005 008 010 012 014 014 017 017 018 019 021 021 021 024 025 027 027 030 043 044 047 049 049 049 051 051 052 055 056 059 068 068 068 068 035 038 022 042 043 006 012 036 062 010 011 020 041 072 009 047 004 006 001 021 011 025 005 010 032 004 015 016 026 007 004 007 039 046 049 nel vortice m’esalto della lotta ma come dal fermaglio della scotta Della mia carne si veste e si cela l’interno paragon della certezza? della notte, che appena laggiù schiusa dei sogni e della luce della carne e del cuore della natura balzata su, della città rombante. Si lasciarono, accomuna il mistero della sorte o vanità della gloriosa altezza, della turba pilotai; mi saettassero fuor della bocca tronfi bastardi della primavera, nel vuoto della sera siate più vivi della mia carne sciocca; bàttito volge della sua giornata; la vanità della superbia dotta, Leggiadro vien nell’onda della sera Al vizzo sen della parola trema càntati la canzone della culla a me il terror della vita e il rimorso. che tripudi sul cuor della terra conflagra, che strizza ferite sul cuor della terra, terror della vita, presenza di Dio, Fuor della bruma, per campi e fossi Oh il variar della vita ch’io sento, il succhio della corrente la verità della vita nell’amor della gente mi paleso: del sogno e della vita della sua traccia preferita, va. e sciocche, le genti della gran plebaglia succo infinito della sorte; della sua traccia preferita, va. 163 FL 069 015 FL 071 071 CA 002 043 CA 002 067 CA 002 068 CA 005 005 della cruda grondante tua striglia, della tua isola, Circe; Ghiotto della mia fame, l’astro della mensa, il sol della polenta in virtù della zuppa – delle FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 005 005 005 005 009 010 010 011 015 016 017 017 023 023 023 026 031 032 034 036 038 039 041 042 042 043 047 050 051 052 058 070 070 018 021 054 058 008 024 049 022 002 003 019 024 001 005 007 006 004 012 027 017 015 038 006 001 003 039 008 100 013 022 001 002 010 nel simular delle sale, al nuovo altar delle genti, o città O risuonar delle valli il grido delle macchine e dei lucri l’estasi delle cose, e in me si accorge. dal buio delle sue voglie, l’offesa delle fuggevoli cose, nel bivio delle stagioni al tocco delle nubi delle imagini vere la più bella ai nervi delle strade, nel senso delle voci Col moto egual delle tue genti, o valle, e fuma d’ombre al nido delle stalle. fra il varïar delle braci sul vago ordir delle pendici perse, che stanco dirada l’ardor delle fronde al tornar delle genti io son sconfitto; tra il brulicar delle forme dai corpi smilzi il vuoto delle teste: n’andammo; il variar delle cose dal libero vol delle sfingi celesti che nel verde delle sponde Voce, il ruscello delle tue campane chioma, il cespuglio delle calde trecce e lo stesso mister delle serene e il vario aspetto delle note forme delle cose nel senso). oh il variar delle cose ch’io guardo, dall’ànsito delle officine Fuor delle nubi d’ebano e amianto delle schiave pianure, delle ignare colline, 164 FL 070 026 CA 002 006 CA 002 034 CA 004 007 CA 004 028 CA 005 012 CA 006 008 CA 009 024 delle tragiche catene nel vasto sole delle estati brevi delle piante natali; E il mare non sa delle gocce, incolmabile mar delle gocce si fa guanciale delle ore tue. al senso delle cose. delle mie e sue pene, dello FL 037 015 poi, sotto il gravar morto dello strazio dèmone FL 036 004 d’un dèmone bigio FL 036 028 l’arso dèmone bigio? FL 047 068 nume o dèmone orrendo: denti FL 021 040 Oh, se avvelenati denti FL 047 079 le cose bàttono i denti dentro FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 009 023 024 025 027 032 035 040 005 031 001 022 016 023 008 008 039 013 ma dentro fa paura. ma il ritmo dentro chiudevi Dentro il meriggio stanno alberi e scogli che giaccion dentro, arcano Il fato di ciascun è dentro al mio, son dentro nella vita; e pugna dentro alla civile lotta; m’isola cieca dentro aspri contorni; dentro l’arsura del cammino bianco del ragionare altrui, dentro mi strinsi 165 FL 041 002 FL 043 032 FL 044 003 FL 045 070 FL 047 006 FL 049 012 FL 056 018 CA 005 014 CA 005 035 CA 007 028 CA 008 024 dentro un nulla illeggiadrito se dentro animi il mondo e fuor non sai? dentro il bagnato alitare dell’aria l’ansietà dentro aggroviglia dentro le case sul materno grido tu stringi le forme che dentro mentre rotolo dentro. c’è un grido dentro: ma dentro fa ingorgo, dentro l’oasi feconda dentro l’amore, verso l’eterno. deposto FL 067 006 imagine, fondiglio non deposto, deriva FL 038 014 distratta. Poi lenti a deriva deserta FL 043 033 Perché sta il giorno come una deserta deserte FL 028 001 Per le deserte strade alla campagna deserto FL 049 016 indefinito e deserto CA 007 001 Sotto il deserto CA 007 022 Ma di fuori sta il deserto CA 009 012 più che un deserto 166 desiderio FL 002 017 FL 009 006 FL 012 013 FL 035 009 FL 045 020 FL 050 090 CA 007 030 Tu fosti e sei il desiderio mio al desiderio il cielo azzurro porge; mi fan del sentimento un desiderio e mentre il volgo in desiderio occhiuto il fremito ci strinse il desiderio angusto pare al desiderio il mondo; e fa suo il desiderio. desio FL 060 040 giù sprofonda il desio desta FL 029 005 e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi, destar FL 026 015 per non destar chi dorme, più leggera destin FL 005 047 questo è cieco destin che si trastulla? FL 021 050 e lieto fosse il destin nuovo al sole! destino FL 001 024 nel suo ritmo l’umano destino, FL 002 043 il sublime destino: 167 FL FL FL FL FL FL FL 009 014 035 039 049 063 071 011 018 012 058 030 069 019 l’uman destino vincola le mani onnipossente a scaltrire il destino, foggia maggior destino al destino e lo spinge: del grande destino, nel sangue del vostro destino: dell’intimo destino, desto FL 047 003 nel pensier io mi desto detti FL 008 018 irrorante nei gesti e nei detti detto FL 017 045 ciò che non era mai detto, deve CA 009 014 ma deve venire, di FL FL FL FL FL FL FL FL 000 001 001 002 003 004 004 004 000 013 028 035 003 003 004 011 EO causa di lor vita – batteranno il grano. un morso appena e una ciocca ho di te: l’aria di chi respira Slancio di creazione, con guizzi di lucido giallo, vortice fresco di gemme, e rosato sembra il ciel una guancia di bambino. di vaghissime forme in abbandono 168 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 004 005 005 006 008 008 008 008 008 009 010 010 010 010 012 012 014 015 015 016 017 017 017 017 017 017 018 019 019 021 021 021 021 021 021 021 021 021 022 022 023 024 024 025 014 003 044 023 003 004 013 025 027 010 003 015 029 033 014 024 028 009 010 006 003 007 025 026 040 058 002 001 006 027 031 032 038 057 058 064 068 073 001 004 012 016 025 016 sul viso e dietro il collo un far di baci o di nuvole e vento son legno di un tronco immortale e immemore di me epico arméggio mentre è violenza di strade e divisa vicenda di case, dell’uomo, del mondo, di Dio; di vene per chioma, rosse di un cuore spezzato; e il canto lungo di un prono bifolco, di vita senza razza; chi, di sé ghiotto nell’anima lercia, chi ferve di speranza e si corona Ma di quanti non visto s’avvelena di cambiar modo e ventura; in un senso di culla la vita, che qui di respiro in respiro In un senso di luce che il petto gonfia di fresco vigore se vada in labil suono di favella, con slanci arcuati di luce grembi di nuvole bianche, di giovani a diporto, di giovani cercanti di squamme e scintille e si fece la spoglia di un morto: e dàn le stelle bàttiti di ciglia Sta fra lascivie di vivande e vino palpa nei sensi; e turgido di voglia, se ogni ora parve un ripiego di fretta, soffocasti di spasimi sordi in un scuoter di sonno che crolla all’inezia noiosa di chi pena: con strette di mano la placida vita, con strette di ordigni la provvida forza; di noi vili eterni a chi di morte sfuggirà la stretta: civil risma di eroi: Non è più su di un palmo l’anima in ombra di poca aria serra. quasi di bimbi un parlottìo raccolto Il fato di ciascun è dentro al mio, O stanchi di sognar, oggi dormite: oh adesion di gioia 169 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 025 025 025 026 027 027 027 027 028 029 029 029 030 031 032 033 033 033 033 034 035 035 035 035 036 036 037 037 037 037 038 039 039 039 040 040 041 041 042 042 042 042 042 043 029 052 053 010 001 005 009 013 020 001 011 020 002 001 003 006 008 009 017 003 019 022 029 040 015 043 003 004 009 011 004 003 049 066 006 007 008 014 002 004 011 013 018 003 ma, forra a svolto improvviso di monte, Terso vigor di zampillo, quiete di riso tranquillo, in una blanda opacità di perla E’ di me parte un uomo da lavoro è di me parte l’uom che pavoneggia è di me parte l’uom che nell’azzardo è di me parte l’uom che s’apparecchia Salve, o ver di tutti i giorni! Dai voli torvi di sogni la notte guizza di luce e si sdraia dal tedio astioso di male un solitario pàlpito di stella: Lungo di donna un canto si trasfonde senza fiducia vivo di speranza Con piè di nubi poggia il cielo in vetta e van per l’aria imagini di bene con riso di speranza. e l’evangelo di tutti gli eroi e di macchine suona e di monete e di ciò nel suo amor è crucciata) e tutto sa di coito! – in un vigor di fede; un sonno covi di polvere e sete. dei ragazzi di scuola, dei ragazzi di scuola, toccò nel vespro di raso il sentiero verso un bozzolo azzurro di capanne, ritta la gerla fragrante di fieno, e per il monte, di contro al sereno, di tristi irrequiete domande? par soltanto e di sogno: di smarrimenti e lena: oh voce risorgi dal cuore di ognuno: di sorrisa mestizia in caldi tocchi d’una voglia di pianto; ma negli occhi di fluire, con le chiome ampie di luce l’anima innondi bramosa di te: m’avvolga il capo solcato di te; voglia che ha fatto un groviglio di me. non arma di consiglio – Di nessuno la colpa; con breve moto di liscio mollusco 170 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 043 043 043 044 045 045 045 045 045 045 045 046 046 047 047 047 047 047 047 047 049 049 049 049 049 049 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 051 051 052 052 052 005 040 043 007 003 010 012 015 029 042 061 001 003 018 020 027 033 063 064 081 002 021 022 023 031 032 016 033 040 054 059 061 072 104 112 115 118 119 123 002 005 002 003 006 par nell’oscuro fetore di un porto, plaghe del cielo a una spiga di menta? in un fluir di pace e sentimento all’ombra inerte, o di silenzi a noi mentre senz’eco di color ignoti va imperlando di fari i suoi solchi s’intesse in un vaporare di fiati snellezze di donne incomprensïon di cose vicine, ombra come di spada caduta fin che di via in via Viene un vento di bufera in un fragore di grandine. in una liscia imagin di medaglia; e fruga di lavori il suo declivo, in un vorace stormo di nubi; ho un fluir di corrente. esser qualcosa di adatto, o ch’io possa schiodarmi di qui eco torva di genti che l’ansietà di primavera esalta sulla cagnara di chi legge e scrive sulla malizia di chi lucra e svaria sulla tristezza di chi soffre e accieca, o poesia di sterco e di fiori, terror della vita, presenza di Dio, di bimbi si dilegua: sudavo eterne notti di paura e di ciascuna cosa il ben ritrovi di glorïosi avventi il sangue prodigaste anche di noi la vita di cent’anni, o padri eroi? il fallir di fallire. cinger di sé l’ignoto di te creasti e non parve. nidi e bisbiglia di lucidi fili; in un sentor di carezza; fosforescenze di scie, in ala di dolcezza in una gora di fumo e aria corrono intrisi filari di piante, in uno sguardo ritroso di luce; su ’l viso giallo e il corpo di bitume che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! 171 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 052 052 052 053 053 054 054 054 055 055 055 056 058 059 060 060 060 060 061 062 062 062 062 063 063 063 063 063 063 065 066 066 067 067 067 067 067 068 068 068 069 069 069 069 013 028 031 003 004 008 010 028 004 010 022 004 003 016 009 034 038 041 002 006 012 014 025 029 030 033 049 051 059 005 002 009 007 008 010 013 020 019 027 040 011 013 016 019 sugge con voglia di odio e d’amore su ’l viso giallo e il corpo di bitume che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! con iridi di valli e baleni di prati: E’ un inganno di voi che giù nel senso di voi che, s’altro miro, vedo ancora. di chiuso ardore, giorno senza artiglio! e come occhio di bimbo Fra quattro mura di libri e d’ombre, e un rider sento d’uomini e di donne e del sangue di tutti è il mio polso. quasi è di belva alla vista del pasto in un vuoto rombar di sepoltura, tutto sa di fragranza un senso di campana quasi gorgo di rio che scivoli, dei salici, in riflessi di pendìo. con bella tempra d’anima e di carni, la creatura di ventiquattr’ore; vibra un barbaglio di luna Stella in bagliore di nebulose avvinta, il lavoro di Dio Vil trastullo di sé, orrenda solitudine di sé, siete un batter di ciglio e nella gioia di eleggervi, amici, di vivere, per te non ho vergogna, che toglie dall’ora di tutti di moscherini e lisca: che rarefà di zanzare, e con aculei di bragia un che di non nato e già vecchio, e un fortor di carname riverso, un traudir di respiro in gocce quasi di acre mosto, quanto un chinare di pàlpebre con rabbia di fischi e di bava ai giardini si vela di brina, superba d’errore e di male, di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi; fra un terror di profezia rodi chi visse di baratto e scoria: o va stordito ai rìvoli di spurghi 172 FL 069 022 FL 069 027 FL 070 003 FL 070 006 FL 070 007 FL 070 008 FL 070 011 FL 070 019 FL 070 023 FL 070 027 FL 070 028 FL 070 030 FL 070 034 FL 070 039 FL 070 052 FL 070 055 FL 070 058 FL 070 062 FL 071 005 FL 071 006 FL 071 009 FL 071 037 FL 071 050 FL 071 072 FL 071 080 CA 000 000 CA 000 000 CA 000 000 CA 002 012 CA 002 017 CA 002 018 CA 002 038 CA 002 041 CA 002 044 CA 002 054 CA 002 071 CA 002 074 CA 002 078 CA 003 001 CA 003 008 CA 003 011 CA 004 026 CA 004 030 CA 005 045 o pioggia di scuri e di frecce mentre l’eterno in martirio di prove ch’a suon di nerbo la vietata altezza per grumi di zolle e colture e clamorosi grovigli di folle in frégola di piacere acerbo; ch’a suon di frulli la fiutata altezza ch’a suon di stalle la sperata altezza fra consensi di laghi e di fonti ch’a bufere di vento a gurgiti immani di vitreo silenzio, di fuggenti creature, con dure bocche in morsi di pietra, il vello di neve che scivola e piega – fra bave di nubi e tormenta – effimera d’orme e di voci di spregio, d’invidia, di voglia, dal piede inestricabil di catene, Non concento è di spazi né folgore di tempi sono flutti di cielo e tutto ha un muro livido di fronte? con amor di casta ritrosia al nostr’occhio di lince di ricrear nel mondo NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di NO di assoluzione. parlando il poco di chi intende e dice; ma di verde inghirlanda ogni contrasto nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte. brigante di bontà con gli animali, in scia di pulcini stupefatto di festa, effluvi di campane: di tramontare in noi: essa risorge in tuorlo di gallina. di un solco che è sentiero Campana di Lombardia, di guarir l’intimo pianto, se in pannocchie di armonia tra fissità di riviere ricurvo di stelle, che non teme di cadere, 173 CA CA CA CA CA CA CA CA 005 005 007 007 009 009 009 009 049 087 020 022 003 008 011 020 grevi loro di te, Nell’imminenza di Dio e l’abbevera di vita, Ma di fuori sta il deserto con imminenza di attesa – un polline di suono – stupefatte di spazio di quanto fa morire, dì FL 009 016 mentre vorrebbe far puri i dì suoi. FL 017 052 e riser tutto il dì per non sapere, FL 035 033 d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio. diavolo CA 006 002 il diavolo aumenta, dibattuta FL 047 060 e dibattuta asprezza! dica FL 024 013 intento l’occhio che par dica – quando? – FL 039 024 Ciascun dica ove è perso, CA 005 013 Qualunque cosa tu dica o faccia dice FL 039 004 ma ciò ch’essa non dice, CA 002 012 parlando il poco di chi intende e dice; 174 dicevi CA 002 062 dicevi a me restio: dici CA 005 044 Tu dici: beata l’acqua diciam FL 012 025 e, se non diciam nulla, dico FL 012 033 Ma nulla a te dico: FL 042 016 ogni cosa; e per te dico DIECI FL 000 000 DO DIECI ANNI dietro FL FL FL FL FL FL FL FL 004 024 035 036 037 043 054 057 014 004 005 018 016 016 020 007 sul viso e dietro il collo un far di baci dietro mi volgo: lento indi procedo, e mentre ognun dietro sua fame intride dietro mi stringo con passo caduto, a valle caddi in fuga dietro l’ombra. trarli biechi in catene dietro a lei. se dietro senta alcun che l’avvicina. Cader così vorrei dietro il mio cuore; 175 difesa FL 012 027 sbarra a difesa il suo amore; diffuso FL 043 001 In un diffuso vespero corrusco digerire FL 012 006 fra chi va lento a digerire il giorno. digiuna FL 023 008 la digiuna forma rozza digiuni FL 070 035 con braccia e torsi digiuni digiuno CA 002 063 Mangiamo insieme; il digiuno dileggio FL 006 020 e bello intorno il mondo, par dileggio 176 dilegua FL 002 056 nell’ora che giunge e dilegua FL 050 016 di bimbi si dilegua: diletto FL 019 010 nel mio diletto è l’unica certezza: FL 019 012 nel mio diletto è l’anima immortale. dilunghi FL 043 030 se dal tuo amore ci dilunghi e attrai dimentico FL 010 032 o l’amore dimentico cova. Dimmi FL 059 001 Dimmi, passante dai tristi occhi belli, FL 059 013 Dimmi, passante dai tristi occhi belli , dimora FL 017 041 la bella e fragrante dimora. dio FL 002 019 e non mai il suo dio; FL 006 029 e nel disegno eternamente è Dio: FL 008 013 dell’uomo, del mondo, di Dio; 177 FL 021 047 FL 029 010 FL 035 033 FL 049 032 FL 062 025 FL 066 023 FL 069 040 FL 071 078 CA 005 087 CA 006 001 Dio e i scellerati buoni! Ma sopra, Dio feroce nello spazio d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio. terror della vita, presenza di Dio, il lavoro di Dio Dio, per l’aria si rode che irraggia invisibile sugli altri con Dio. se turbini con Dio Nell’imminenza di Dio Se Dio cresce dipana FL 012 004 giù si dipana in ombra sulle vie, diporto FL 017 025 di giovani a diporto, dir FL 023 011 e va nell’aria un dir d’avemmarie, FL 038 008 dir ciò che non seppe a te dire? dirada FL 031 004 che stanco dirada l’ardor delle fronde dire FL 038 008 dir ciò che non seppe a te dire? CA 000 000 EO dire sì, dire no 178 diriga FL 072 010 altri diriga il viaggio, disagio FL 050 055 sei tu, fiero disagio CA 005 007 Ogni affetto è disagio: discende FL FL FL FL 016 045 057 061 010 006 003 016 ma il ritmo snuda l’amor che discende immobile discende, svola e discende con vispezza e amore; mentre più fosca discende, le nubi discesi FL 040 012 ma quando alfin discesi alla scaltrezza discioglie FL 004 002 che respirando discioglie un beato discorra FL 008 009 discorra, divori il mio pasto: disegni FL 050 062 Oh nel pensiero validi disegni 179 disegno FL 006 029 e nel disegno eternamente è Dio: FL 071 016 e mirarne il disegno disfronda FL 050 051 se natura si disfronda disnodar FL 070 009 dal pigro disnodar con sforzi grulli disparte FL 034 005 mentre in disparte l’umiltà dei vinti dispera FL 024 012 dalle occhiaie dispera FL 031 017 Dai clivi si versa si esala dispera disperde FL 035 024 Poi, come tuon dai tetti si disperde dispersa FL 008 032 – come alga dispersa in corrente, 180 FL 062 018 pianta dispersa mentre inseni fonda, dispersi FL 006 001 Sciorinati giorni dispersi, disperso FL 049 017 del sogno disperso, dispetto FL 025 051 mi cresce a dispetto più bella! disprezzo FL 006 010 e superbo disprezzo CA 005 043 del mondo che ha in disprezzo. dissi FL 026 023 ciò che men dissi, tutto m’è vicino; dissipa FL 062 004 e dissipa come riceve dissolva FL 010 006 e dissolva la sua intima pace 181 dissolvermi FL 002 054 e giovando dissolvermi in voi, distanza FL 032 007 fallendo io piombo giù, e una distanza distende FL 045 004 presagi l’aria notturna distende distesa FL 039 052 Udite il rullo a distesa CA 004 003 e la distesa è sua, che permane; CA 004 006 mentre un richiamo a distesa permane. CA 004 021 goccia oltre goccia a distesa, se cerca, distesamente FL 060 005 distesamente le rive, distinsi FL 040 011 dagli altri vivi più non mi distinsi; distratta 182 FL 038 014 distratta. Poi lenti a deriva distrugge FL 005 037 e concrea e distrugge; FL 008 002 che vita distrugge e ricrea, distrutti FL 014 001 O pioggia dei cieli distrutti distrutto FL 064 010 quando tu vai distrutto. disunito CA 008 018 gira, – e il mondo disunito dite FL 062 021 dite dite l’arcana maniera divampa FL 049 004 che speranze nell’occhio del cielo divampa divario FL 039 064 Oltre lo scherno e il divario 183 divelta FL 031 011 pianta nel succhio divelta, tizzo divelto FL 021 013 l’idea nel tempo che vien già divelto divenir FL 006 025 Oh per l’umano divenir possente FL 027 018 il divenir tremendo che non cura FL 063 061 e il prorompente divenir non stringe diveniste FL 001 025 e che voi diveniste – veggente diventa FL 068 038 e tutto, anche il sole, diventa normale, diversa FL 001 001 L’egual vita diversa urge intorno; diverse FL 026 008 ronzano eguali con virtù diverse. 184 diviene FL 061 023 pioggia nel sole l’affanno diviene, divin FL 063 035 FL 063 037 Tu, divin senso palpitante e intriso tu, divin senso che irraggi Divina FL FL FL FL 007 010 012 061 001 Divina l’ora quando per le membra 050 e fa divina l’ora che si vive? 009 spazia ella intorno tacita e divina 030 in divina allegrezza. divini FL 018 003 divini; appare il mito divino FL FL FL FL FL FL 002 010 025 039 050 060 divisa 034 025 058 044 125 016 e più concreto quanto più divino. al segno divino dell’essere, il passo divino ascoltare, ma divino è sentir chi ci viva, perso in divino fremito il pensiero. divino è l’esser fra cose che sono 185 FL 008 004 e divisa vicenda di case, divise FL 045 040 pietruzze divise sul fondo divora CA 005 034 La voglia divora il momento: divori FL 008 009 discorra, divori il mio pasto: doccia FL 066 013 quasi doccia ancor livida, sguscia docile FL 043 036 la bontà torna del docile viaggio? dolce FL 060 036 a far più dolce dopo tocca il suono. dolcezza FL 010 043 Dove la sana limpida dolcezza FL 015 005 in luminosa pace ogni dolcezza. 186 FL 040 014 un cuor che non aveva più dolcezza. FL 050 123 in ala di dolcezza FL 071 013 una dolcezza è il cuore. dolcissimi FL 044 008 dolcissimi cantori? dolor FL FL FL FL FL FL 039 039 039 039 055 071 027 029 031 033 028 040 Il dolor plachi come la stanchezza il dolor snodi come la giornata il dolor viva come buona madre il dolor fiammi come la lanterna e il dolor solo accoglie. come tramuti del dolor l’arena dolorando FL 043 002 vien dolorando ciò che non s’esprime: dolorasse FL 025 049 chi senza speranza dolorasse, dolore FL FL FL FL FL FL 008 025 043 048 050 055 036 027 044 006 068 029 eran letizia e dolore con paura e dolore il presente s’incastra. che dà non lieto non triste dolore: rodi in fretta il tuo grigio dolore se per qualcuno è dolore: Ma il dolore non basta 187 doloroso FL 002 039 o doloroso affondi? doman FL 033 021 a doman, chiuso il petto negli incroci, FL 050 046 doman come potrò? domanda CA 003 010 che domanda e che risponde, CA 005 017 a una segreta domanda: domandare FL 044 010 non domandare più; domandava FL 072 019 e domandava la vita. domande FL 038 004 di tristi irrequiete domande? FL 039 037 Urgono anele domande domani FL 024 026 tutto, domani, ricomincerà. 188 FL 033 019 FL 045 074 FL 050 004 FL 050 014 FL 050 026 FL 050 106 CA 005 079 a domani l’anelito e le voci Rintrona in me: Come verrà domani? domani io tornerò). domani io tornerò). (Domani io tornerò per ridiscender domani l’una ier l’altra domani, dona FL 056 016 tutto ai bimbi dona il pane, FL 063 060 l’infinita ricchezza e la dona, donar FL 061 027 e se il donar nell’atto si fa brezza donare FL 012 019 che nel donare il sangue fu serena; donde FL 035 013 che dà salvezza donde più s’uccide; doni FL 050 102 meravigliosi doni: FL 063 038 la vita e più la doni e più n’accresci: donna 189 FL 004 016 d’amante donna in carezze fugaci, FL 031 001 Lungo di donna un canto si trasfonde CA 005 009 la donna un contagio. donne FL FL FL FL FL 024 029 045 055 063 006 013 015 022 056 Ma donne a veder sole più mi accora, fra donne d’eternità gaia snellezze di donne e un rider sento d’uomini e di donne io non ho donne né bimbi, dono FL 013 012 all’amoroso dono, dopo FL 046 007 FL 060 036 Ma dopo? Uguale a te, a far più dolce dopo tocca il suono. dorate FL 066 004 che un vortice d’api dorate dorma FL 008 008 s’io dorma, prepari, affatichi, FL 033 005 quasi bimbo che a mamma dorma in seno. dorme 190 FL 023 024 e bacia solo chi dorme. FL 026 015 per non destar chi dorme, più leggera dormite FL 024 025 O stanchi di sognar, oggi dormite: dorso FL 059 015 ti van curvando il dorso dossi FL 047 075 ai dossi ravvolto è un mantello dotta FL 027 006 la vanità della superbia dotta, dotti FL 028 015 del comun senso, o dotti avvolgimenti, dottrina FL 014 030 Un’eletta dottrina, dov FL 008 011 mi porge dov’io rimango. 191 FL 008 029 mi porge dov’io rimango. FL 021 049 dov’occhio non mi veda né conosca, dove FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 004 005 010 010 010 012 021 021 025 025 025 027 027 028 028 033 039 039 042 045 045 045 047 047 050 050 050 054 056 063 063 068 069 069 071 071 016 018 055 041 043 047 005 008 033 002 020 031 016 020 004 010 018 060 067 033 014 062 072 012 052 006 027 088 003 014 005 045 003 030 032 062 064 dove circola il mondo. dove son primavera i pensier miei dove lancia il torrente dove sarà nel tramutar crudele Dove la sana limpida dolcezza Dove la fraterna visione dove assopito è il vorticoso squillo non qui, dove uno sdraia qui dove tutto m’offende che dove spazia tutto in sé contiene, e più lontano dove più mi struggo! dove l’ansia e l’avvenire che dove è la violenza dei più forti; ma dove nel libero indugio e dove è fronda intorno e ai casolari dove natura riposa tranquilla, riconoscere dove fu natura! è dove manca la gioia del mondo. e ognuno, dove muore, scoprirà ma dove toglie amor forse s’invera –. dove furtive negli occhi dove è men luce svoltando e dove bene tentai che dove manca vorrebbe colmarsi e plastica su vibri dove aspetta dove fioca si squaglia dove non è concesso titubare). Insonne cuor che fuggi dove agogni dove creando nostra sorte emana, chiuso mi rende dove aperto fui. dove è una floscia attesa, e il ritornar dove mi tolsi, quando – dove è pensiero, come a noi l’eloquio, dove natura è più forte, dove immortale è il pensiero. che dove fu severa e dove parve ascetico rifiuto 192 CA CA CA CA 002 002 002 005 005 028 076 023 dove in corona dall’alba alla sera se dove ruminando è mucca e latte dove più va smarrita per dove scorre il pianto: doveri FL 029 008 nel cozzo de’ scabri doveri Dovunque FL 067 005 Dovunque è specchio senza CA 002 035 e dovunque ero appiglio drizza FL 024 014 mentre orgoglio sicure le drizza drizzasser FL 021 045 e drizzasser le mani ogni nocca dubbiar FL 043 010 verso un acerbo dubbiar inglorioso; due FL 042 032 così due cuori si lasciano: CA 005 011 se per sentirsi in due 193 dure FL 070 034 con dure bocche in morsi di pietra, duri FL 068 026 nei duri margini chiusa: duro FL 002 036 perché sì duro t’incrosti FL 025 043 e il sentirlo m’è duro, e non voglio FL 071 047 quando più duro al tuo ozio era il tempo! CA 005 070 esplode a un ostacolo duro e FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 001 002 002 002 002 002 002 002 002 002 011 013 014 016 018 021 022 025 031 034 035 006 009 010 014 017 019 022 024 cerco e non trovo e m’avvio E quando per cingerti io balzo un morso appena e una ciocca ho di te: o non ghermita fuggi, e senza grido e nell’atto mi annego. fronda la storia e patria il fiore, e con alterno vigore felice suggere il sole e prodigar il frutto; e che voi diveniste – veggente e parrà forse vano al tuo bene e al tuo male: e non ti sarà oscuro. e l’universo ingenuo si rivela e nelle mani tremano carezze e fiorisce negli occhi e su dalla natura l’indistinto Tu fosti e sei il desiderio mio e non mai il suo dio; e appena tocca più in là rifuggivi; e prodigar volevi 194 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 002 002 002 002 002 002 002 002 003 003 003 003 003 004 004 004 004 004 004 004 004 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 006 006 006 030 034 049 050 052 054 056 059 064 004 005 007 011 014 003 007 008 010 013 014 015 019 001 003 008 010 016 019 023 029 032 033 036 037 042 043 045 049 050 058 060 006 008 010 e melodiavi i bàttiti dei polsi, e più concreto quanto più divino. fratelli, miei rami e mio nido, sorelle, mie foglie e mie gemme, a vedere e a libare, e giovando dissolvermi in voi, nell’ora che giunge e dilegua nel giogo del tempo; e rivivi qui si combatte e muore: con suono che scoppia e si scaglia – piomba il turbine e scorrazza campi e ville, e dà battaglia; e guizzi e suono e vento e senza combattere ammazza. vortice fresco di gemme, e rosato e nei fervidi sensi ondeggiamento il sangue lieto suscita e gorgheggi; la vita imaginando, e luce e suono e quasi sento un caldo àlito umano sul viso e dietro il collo un far di baci e tra’ capelli morbida la mano in un’assorta luce: e silenzioso, Cielo, per albe e meriggi e tramonti o di nuvole e vento (quando tutto ama e perdona) ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede ingoia evacua pane e verità, e stanco infogna giù piaceri e sonni. fra Penelope e i Proci, e propiziare le cose? se per i fiori davi pietre e fumo per aroma, e schianto ai cuori? che lusinga e s’indraca e concrea e distrugge; Se l’uom tra bara e culla si perpetua, e le sue croci e le sue tende frale germoglio e dagli àtomi ai soli si marita fra glorie ardenti e tenebrosi falli il grido delle macchine e dei lucri e per le anime sia fra lo spirito e il senso; si lancia e ricade, e superbo disprezzo 195 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 006 006 006 006 006 006 006 006 006 007 007 007 007 008 008 008 008 008 008 008 008 008 008 008 008 008 008 008 009 009 009 009 009 010 010 010 010 010 010 010 010 010 010 010 011 012 015 018 020 023 029 030 031 002 004 006 011 002 004 005 014 016 018 021 022 024 031 034 036 038 040 043 001 003 005 008 010 004 006 013 020 022 023 027 029 031 036 037 e fatica e rimorso e vano intendere: e rigirìo sul luogo come cane, e ritorno, uguale ritorno consueti fragori e nelle corti e bello intorno il mondo, par dileggio e immemore di me epico arméggio e nel disegno eternamente è Dio: ma così, cieco e ignavo, tra morte e morte vil ritmo fuggente, lene va il sangue,e vivere è malia: luce nell’aria; e ignora come sia. che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno e scopre il senso intenso in ciascun lato che vita distrugge e ricrea, e divisa vicenda di case, nel fiato e nel sangue un’idea e gusto e mi aspergo alla varia cosa ma è spirito e cielo, irrorante nei gesti e nei detti e, sbottando, paura mi fa. Della mia carne si veste e si cela àgita nervi per trine e fibrille il suo solco e s’ingorga, rifiuti e bava aduna, – eran letizia e dolore nel mezzo si stipano e torna s’ingorga il minuto e ritorna un fatto trascina; e per sempre. Dentro il meriggio stanno alberi e scogli sopra le vette: e tu, aria, ne accogli Tutta è mia casa la montagna, e sponda l’estasi delle cose, e in me si accorge. e il canto lungo di un prono bifolco, e che, fiumana alle marcite in guazza, e dissolva la sua intima pace Ben t’applaude chi compera e smercia, e il meccanismo e la scaltra parola e i letarghi consola; e chi nel luminoso ingegno tende, e forse in quiete oppiata ti deliba, chi ferve di speranza e si corona e la fatica benigna ritrova e quanti son che, stretti al suo congegno, sembrano volere ancora e sono morti! 196 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 010 010 011 011 011 011 011 011 011 011 012 012 012 012 012 012 012 012 012 014 014 014 014 014 015 015 015 015 016 016 016 017 017 017 017 017 017 017 017 017 017 017 017 017 040 050 003 006 015 016 018 019 025 027 003 009 011 012 014 017 018 023 025 002 006 012 013 021 003 008 011 016 004 005 014 011 013 014 015 020 021 032 037 040 041 046 047 048 mentre lo tesse e muta il sangue nuovo, e fa divina l’ora che si vive? e tonfi. Gravido ora pesi si crolla fumida e viene e trascinato tramandi e irrigidito rattieni su ruote vicine e rotaie incongiungibili e oppresse, e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe, e appassionata nel volere acerbo e per le case dall’occhiaia strana spazia ella intorno tacita e divina Viver la sento; e nel baleno aperto, le prove conosciute e la natura di cambiar modo e ventura; e nel vorace tempo è vana attesa. E mi vergogno ripensando a lei a lei che il cuor ci veglia e la movenza e, se non diciam nulla, che per le strade e gli alberi e i cortili dei sogni e della luce della carne e del cuore fra passi neri che han gocciole e fango: ma voi, rapimento e saggezza e il nevicato pian con tenerezza e la speranza è il suo murmure. e un vel d’argento serico gli cuce, e qualcosa m’incita in sua voce ritrova e in sua movenza; e come a noi perman l’intelligenza e in te, raggiunto il tempo, lo trascende. E con turgidi muscoli e si palpavan i sonori tonfi e s’incendiavan i colori secchi; e nel convulso spazio, con àliti e gorghi con guizzi e clangori e scaturiva l’invito bramoso e al suo piede ferveale un piacere di squamme e scintille la bella e fragrante dimora. e passar da ogni varco e popolare la reggia e confondersi insieme 197 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 017 017 017 017 018 018 018 018 018 019 019 019 020 020 020 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 022 022 023 023 023 023 052 056 058 063 002 004 006 008 011 001 003 006 001 002 003 001 006 009 010 012 016 017 018 021 034 039 042 045 047 050 051 052 053 054 059 066 069 074 007 012 005 011 015 016 e riser tutto il dì per non sapere, e si fece uno spento bracere; e si fece la spoglia di un morto: e lasciarono la giovinezza. e dàn le stelle bàttiti di ciglia dei monti limpido, e origlia. dalla campana: e silenzio indi vive; tra foci errando e sorgive. allegrezze e sciagure: Sta fra lascivie di vivande e vino e liscio e più vicino palpa nei sensi; e turgido di voglia, Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami, cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami: ritornan l’acque e i sentimenti al fondo, E’ primavera,questo accasciamento e suono fesso rende? passi d’argilla e per le reni vuoto scivola il senso e gonfia la ventraia, d’una gora, e si contrae questo hai ghermito; e primavera in festa il riposo ora porge e l’omaggio. Eppur, la fede e il responso tentai; e con rimorso mi largivo e breve con vergogna, e non trovo e ridevi nei tuoi rutti sozza. per morder cuore e cervello su te, e drizzasser le mani ogni nocca Dio e i scellerati buoni! e lieto fosse il destin nuovo al sole! Ma primavera, tu strozzi e spunti ruggiti e artigli con mediocre inerzia, e gl’impeti e le luci accasci e in ebete riflesso smungi; e in tuo buon senno mossa, E suggo io, intrepido, il veleno e te, con voglia, o spirito, suggello e giù il cappello! la quotidiana e breve forme: e gioisce del suo ritmo umano. e fuma d’ombre al nido delle stalle. e va nell’aria un dir d’avemmarie, e in un guizzo anche il fuoco si spoglia: filtra il cielo e sorveglia da una cruna. 198 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 023 023 023 024 024 024 024 025 025 025 025 025 025 025 025 025 025 025 025 025 025 026 026 026 026 026 026 026 027 027 027 027 027 027 027 027 028 028 028 028 028 028 028 029 019 020 024 005 011 015 018 003 005 006 012 018 020 022 026 027 031 038 043 045 050 005 007 012 013 019 021 024 001 002 007 008 010 015 017 019 004 011 013 018 022 023 024 005 tendo lo sguardo e l’udito; e se al mio strano pensier paragono e bacia solo chi dorme. e voluttà m’addolora. e nel guardar chi s’accompagna, intorno e muove a vagheggiarsi alle vetrine. e argomentando, tacito m’avvio e la natura che senza me crea. e il comprender oscuro, perché la voglia palese e gioconda inconscio e ghiotto come il mio palato; ch’ora inseguo vanamente e sfuggo, e più lontano dove più mi struggo! necessario e tortuoso e preciso al suo luogo spietato con paura e dolore il presente s’incastra. dove l’ansia e l’avvenire ma in un concreto e alterno e il sentirlo m’è duro, e non voglio e non voglio che voi, o pochi saggi e matura la polpa sull’anima secca e qui le vigne foggiano ricami e i silenzi sonori come sciami e il plenilunio in luce sembra berla. Pulsa l’eterno anelito e s’invera e va nel tenue senso un crepolio cammino in nimbo, e rarefatto inclino e per l’amante cuor nulla è mistero. E’ di me parte un uomo da lavoro rude le membra e in giubba affumicata, e coi bravi gareggia e pugna dentro alla civile lotta; del presente s’incita e la gazzetta mondani, e non si specchia e altro ancora: e intendo l’opporsi, e si fa storia e natura; e dove è fronda intorno e ai casolari e risentir la quotidiana sorte dell’universo si fa vita e morte! degli uomini e del mondo sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito dai passi che leva e che sferra tra mete e ritorni e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi, 199 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 029 029 029 029 029 029 030 031 031 032 032 032 033 033 033 033 033 033 034 034 034 034 034 034 035 035 035 035 035 035 035 035 035 035 035 035 035 035 035 036 036 036 036 036 006 007 011 012 015 016 005 005 008 006 007 014 003 008 010 013 017 019 003 006 016 018 019 023 002 004 005 007 009 014 015 019 022 023 026 027 032 037 040 002 009 011 013 016 e chi si leva, le carni n’ha rotte, e gesti e pensieri guizza di luce e si sdraia sul nostro patire, e lascivo non sazio del suo piacere; e inconscio ricrea del mondo le specie e l’idea. e mentre passa con veli e con piume, e nuvole scioglie cercanti sopore. e le bellezze ripenso che sole per altri un varco e per me, tra gli scorni fallendo io piombo giù, e una distanza Cristo ha ragione e Machiavelli vince. E nido si fa tutto e van per l’aria imagini di bene Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve e l’amore nativo in esultanza e l’evangelo di tutti gli eroi a domani l’anelito e le voci e di macchine suona e di monete geme o s’invischia, e vana E via si lancia il giorno e giù per la sua china a foggiar cose e pensieri e ne respira le voglie quasi in corrente acqua pura e immonda, e la virtù nell’atto si feconda; e mentre ognun dietro sua fame intride è fior che beve l’aria e la profuma, e mentre il volgo in desiderio occhiuto e il mondo eccelso crea. – Questo sai, pensier mio; e a meditarlo e di ciò nel suo amor è crucciata) e tutto sa di coito! – E soffre mentre ama il suo tempo. e a poco a poco nell’ombra si bagna tremando e rilucendo tutto il verde, e nell’urto civil, per la vicenda e talor sembro un carrettier che al sole un sonno covi di polvere e sete. tra polvere e péste, al meriggio, l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi, e spràngan le soglie nell’arido giro Erra, tra polvere e péste, e, palloncini sugli spaghi, oscilla 200 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 036 036 036 036 036 036 037 037 037 037 037 038 038 038 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 040 040 040 041 041 041 042 042 042 042 042 042 023 026 027 030 037 041 005 007 010 011 014 012 013 016 003 009 013 016 017 018 022 025 026 035 041 048 049 050 056 058 064 067 002 005 008 011 015 019 016 021 022 024 028 029 e dalla lor scontentezza sorger libero e terso mi vede, e fuggir dal fiato e dal piede fra murmuri e spruzzi al meriggio l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami, che stilla e s’assapora e lusingando alla malcerta traccia lo colse lieve e per le vaste braccia roseo e biondo lo calò baciando, e per il monte, di contro al sereno, e vaneggiò la mia pupilla ingombra; l’intenso tuo cuor, e il sorriso appena mi giunse e la voce ci strinse: e ciascuno mentiva. par soltanto e di sogno: ma qui c’è un cuore e vorrebbe ma qui c’è amore e vorrebbe nel cervello e nel senso la fame e la sciagura la voglia e l’ansietà, ma qui c’è aiuto e vorrebbe e nella voce unita consensi abbia e richiami. Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca per terre e per mari d’abissi e vertigini di smarrimenti e lena: le zucche soltanto e i cadaveri Chi la vede e l’ascolta, al destino e lo spinge: Oltre lo scherno e il divario e ognuno, dove muore, scoprirà nel petto e un abbandono fra i ginocchi, e sulla faccia parve leggiadria fu sguardo, e nella mente poesia. e richiama e giù fida e trar cosa ogni cosa; e per te dico La mano annaspa e raro s’accompagna, la pupilla s’inebria e male scorge o se la vide e l’anime intendendo l’uso fra mezzo e il ritegno e il pensiero del poi. 201 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 042 042 042 042 042 042 042 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 044 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 045 031 035 037 038 039 040 042 009 014 015 017 020 023 028 030 032 035 037 038 039 042 043 045 048 009 005 011 016 021 026 028 032 034 036 044 045 046 047 049 050 051 054 058 064 così sfiorarsi e partire, ma sotto si ridesta e giù trabocca e la pupilla storco sino al bianco e morsico la bocca e un non so che nel cuor torvo accoltello e nella gola mi gorgoglia e brucia che vien sulla parola e accieca il suono. E’ l’ansietà d’una gioia smarrita vanire, e lungi in pianto gli anni miei pregar la giovinezza, e l’avversaria L’abito goffo e la stanchezza sforma tenace, e insiem non credo alla speranza. contro la jettatura; e più si strema e l’atto m’abbandona fino al pianto! se dal tuo amore ci dilunghi e attrai se dentro animi il mondo e fuor non sai? e se il cuore mi esulta, a me più certa Perché va ciecamente il male e il bene in un’idea che scruta e tormenta, e lo stesso mister delle serene e la notte s’adagia in un languore, in un fluir di pace e sentimento e par la vita quando si fan rade la rabbia; e nel silenzio nulla accade. Anima, intona la tua voce e nulla e a la giornata cieca fra strida schianti boati, e bigia e uomini bramosi e lavorammo assenti; e brevità d’effetto, e tacita partenza, verso un ben ch’è vicino e non tocca, e a mano a mano si sgrétola; del mondo e ritorna ad un tratto e nell’elsa sfinimento: e tu, barbaglio sull’anima cieca, e tu, pioggia che fili giù bieca! Torneran tempo e fatica, e lo spirito logoro saranno angoscia e vergogna; e invano la prodiga forza Vita misera e grande, – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi e tutto è consueto 202 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 045 045 045 045 045 045 046 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 049 049 049 049 049 049 049 049 050 050 050 050 050 050 050 050 065 066 069 072 073 075 002 002 008 009 017 020 025 026 030 032 038 040 042 046 047 052 059 060 065 073 078 082 016 020 021 022 023 024 031 033 008 012 017 020 021 024 029 032 per gli ànditi e le case, e fuori son uno che va e me l’uso eguale modella: e dove bene tentai è un nulla e i cari affetti mi son vani. E intanto viene. velocissimo, e scoppia qualcosa si tramuta, e già molesto e il vario aspetto delle note forme brùlica ai monti e la riviera bagna. e placa intorno la natura e il vero e fruga di lavori il suo declivo, a me il terror della vita e il rimorso. E forse a te, ciel che t’infoschi io sbatto qui, e nel guardarti invano e sotto il greto invano e la virtù sconfitta imbava il sangue, Nella vita che fulmina e va e come fiamma nell’oscurità e la mia gente s’incita e può morire, e plastica su vibri dove aspetta malanni e laidezza e dibattuta asprezza! e senza rampogna sdraiato godere. e senza scampo io non muterò. la nebbia or scola e inquina, risponde; e lo spazio rovina. indefinito e deserto e mentre ti levi a tacere sulla cagnara di chi legge e scrive sulla malizia di chi lucra e svaria sulla tristezza di chi soffre e accieca, tu sei cagnara e malizia e tristezza, o poesia di sterco e di fiori, o morta e rinata e scende al lago per la valle il fumo e vastamente tutta s’abbandona. un passo, un nome, e tonfi dalle case chiude finestre e cuori, e vuoto il tempo buio lascia fuori. e pàlpita e figura a te chiamo e vorrei piegare il capo fra coltre e coltre con la man sugli occhi 203 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 051 051 051 051 051 051 051 051 051 051 052 052 052 052 052 052 052 052 052 052 052 052 052 053 053 054 054 040 048 057 060 073 074 075 089 091 093 099 103 105 112 115 117 121 002 004 006 007 008 009 012 014 016 023 003 004 005 007 008 010 013 017 020 025 028 029 030 004 006 001 004 e di ciascuna cosa il ben ritrovi e l’onestà feconda, e, raggiunti, lontano ti senti? e balenò in sacri àttimi vasti E pietà intorno addita: e c’è chi piange i morti e c’è chi chiede il pane. e, mentre ti sommerge, e tu, smanioso pensiero, e sempre in là una certezza attendi, e folgoran gli aspetti esistere e pensare, universo e amare, di te creasti e non parve. nidi e bisbiglia di lucidi fili; evanescenze materne, e sfumano sciolgon con pace e sgomento soavi in una gora di fumo e aria Fuor della bruma, per campi e fossi e svoltan lontano accorate: s’orientano borghi e tuguri, e giran nel covo sommersi; ma spia dal fondo e si trae e s’amplia nel ritmo un gran senso; e le vorrei! e la vorrei! e nulla è mio al passaggio. su ’l viso giallo e il corpo di bitume cappuccio e mantello l’autunno rinserra, mantello e cappuccio per l’umile terra Ma strappa e rinnova il suo panno, ma sferza e spoltrisce l’affanno e dal cielo che immoto sugge con voglia di odio e d’amore e li versa in fatiche protese e truce in bàttito gaio le glorie e gli anatemi su ’l viso giallo e il corpo di bitume cappuccio e mantello rinserra, mantello e cappuccio per l’umile terra e baleni di prati: da inanellare e far mia! E tu, notte che dai parvenza al rito stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito 204 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 054 054 054 054 054 054 054 054 055 055 055 055 055 055 055 055 056 056 056 056 057 057 058 058 058 058 059 059 059 059 060 060 060 060 060 060 060 060 061 061 061 061 061 061 008 011 012 017 023 025 026 034 004 006 010 013 019 022 028 030 001 004 008 013 003 005 001 006 008 010 004 006 011 017 002 003 012 015 017 027 030 033 001 002 003 004 007 009 E’ un inganno di voi che giù nel senso Come fui uomo e mi conobbe l’ora quando voi m’appariste, e liscie e tonde e la persona né ritta né china e a mano a mano che giungendo l’ebbe Come per vento chini fronte e ciglio non ci guardammo; e amor era d’intorno dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi e come occhio di bimbo e dà i riccioli al vento. Fra quattro mura di libri e d’ombre, qui s’infosca e si spezza, all’ebbrezza del sole e del vento? e un rider sento d’uomini e di donne e il dolor solo accoglie. e l’amore non viene. E qui, senza riparo né scampo, e del sangue di tutti è il mio polso. e vil mi sembra quando con tormento e torvo asseto quando la rinuncia svola e discende con vispezza e amore; mani un poco, e la morte Fuor delle nubi d’ebano e amianto per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli : s’infrange e si crea s’invera e trapassa così. del sogno e della vita e profetar dal mondo e fluttuanti oceani vibrare e il respirar l’ignoto che valli e tràmiti asperge e sulle cime ferve, e alle nari odorare; e con giro piumato si muovon le membra; e il pensarlo, e con pace e la gente si smarrisce! straripa alto, e si tramanda in rilievo e colore, e n’è ghirlanda Giovinezza mi fa leggiadro e saldo con bella tempra d’anima e di carni, e mi feconda sì che a prodigarmi per luoghi e genti accomodato sono. e par fanciulla amante e lo spirito fulgido balza, 205 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 061 061 061 061 061 061 062 062 062 062 062 062 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 064 064 064 065 065 066 066 066 066 066 014 017 018 024 025 027 001 002 003 004 009 019 002 014 018 019 022 027 035 038 040 043 044 045 049 052 060 061 064 067 068 075 081 082 005 008 009 004 005 009 010 011 015 016 e torva la tregua va giù. mèditano saette e luce, e riconduce il risveglio al sereno – e libero io sorgo con roridi sguardi e porgo la mano con fede e se il donar nell’atto si fa brezza Lo spazio poroso e assetato da cieli e da terre ribeve istantaneo e insaziato, e dissipa come riceve e nel fil del suo sguardo ha l’universo; forza agli ordigni nascosta e feconda, e nel gravoso spazio e in voi, socchiusi gli occhi e la speranza guarda. In voi e in me. Dall’opera e la sosta pare una grazia, e tutto si palesa e nulla è vano Tu, divin senso palpitante e intriso la vita e più la doni e più n’accresci: e sull’arduo cammino che mi piacque e per te spazia il consenso che nacque inavvertito agli uomini e alle cose, e il ritornar dove mi tolsi, quando e nella gioia di eleggervi, amici, e se la mente sogna l’infinita ricchezza e la dona, e il prorompente divenir non stringe ma soffre e s’avviluppa che materiate l’arte e il pensiero inconsapevoli e schietti E inutilmente tu, gravoso spazio, nell’amore e nell’atto più s’intende, e sugge dal tormento e l’estate nel frutto, meno ti canto, amor, e più sei tutto; e spàmpano felice e acquista l’inutile preda di moscherini e lisca: e con aculei di bragia incidendo e gonfiando risucchia l’umore notturno e la ragia. e, misuratasi al cielo, spennecchia e trabocca e ricade 206 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 066 066 066 066 067 067 067 067 067 067 067 067 068 068 068 068 068 068 068 068 068 068 068 068 068 068 068 069 069 069 069 069 069 069 069 069 069 070 070 070 070 070 070 070 017 019 022 024 004 007 008 011 012 015 027 030 010 015 016 017 018 019 032 034 035 036 038 039 040 042 047 002 005 007 008 009 011 016 022 033 037 001 006 007 013 015 016 017 e rinnova il suo stelo. e schiava del tempo che giova e l’appetito prepara. e beato non gode e sonno terribile abbioscia. un che di non nato e già vecchio, e un fortor di carname riverso, che s’empie e nel fischio si allenta: e in saliva d’ebbrezza spenta, l’aria e lo spirito. e fu l’olocausto invano. e in lor quïete soddisfatta lascia fra piaghe e gonfiori si svincola il mare e ricade, freccian le vette e s’incidono, fuggono i piani e s’impiombano, ma l’ombra serpeggia e s’incava con rabbia di fischi e di bava e improvvisa con voci e sbadigli e batte a risveglio monete d’oro sui vetri e nei cuori; la vita dà un colpo e si squaglia e tutto, anche il sole, diventa normale, e sciocche, le genti della gran plebaglia superba d’errore e di male, e, mosche d’inverno, intanto cadon morte! e al mistico colloquio intanto il sole, lordure e menzogne e ai morti viventi, le rogne! e le pietre dei corsi gemme sembrano e piume, e fra genti e lavoro di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi; rodi chi visse di baratto e scoria: o pioggia di scuri e di frecce Oh, lava e scarnifica e spazza snuderai l’oro e la gloria Dal grosso e scaltro rinunciar superbo per grumi di zolle e colture e clamorosi grovigli di folle fra erte e scese vicine, e ville e masnade in torpor d’opere e trastulli; dal soprassalto d’aquile e farfalle 207 FL 070 021 FL 070 023 FL 070 029 FL 070 033 FL 070 035 FL 070 037 FL 070 039 FL 070 047 FL 070 049 FL 070 052 FL 070 054 FL 070 055 FL 071 010 FL 071 011 FL 071 012 FL 071 016 FL 071 017 FL 071 022 FL 071 023 FL 071 026 FL 071 035 FL 071 037 FL 071 042 FL 071 045 FL 071 048 FL 071 052 FL 071 054 FL 071 059 FL 071 060 FL 071 064 FL 071 067 FL 072 019 FL 072 023 CA 000 000 CA 001 005 CA 001 007 CA 002 002 CA 002 010 CA 002 012 CA 002 013 CA 002 022 CA 002 025 CA 002 028 CA 002 035 per cuori rudi e boschi e salvi pascoli fra consensi di laghi e di fonti fra trèmiti e vene con róse pupille d’eclissi e d’assenzio, con braccia e torsi digiuni e spasimi eretti in atroci scompigli, il vello di neve che scivola e piega su vertebre e stinchi a vedetta Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco – fra bave di nubi e tormenta – e fugge ghermendo la vita effimera d’orme e di voci e mari e fiumi e monti e piante e creature ch’entrano e vanno ove e mirarne il disegno e il guizzo d’ogni punto; e l’un con l’altro pare suono e luce a vicenda; e non uscì dal pertugio e sta la nebbia e appanna e tutto ha un muro livido di fronte? se fatica ti spreme e l’opaca e vien nell’ore mediocri l’eterno: Quel che, fanciullo ostinato e coperto, ora da uomo mantengo e ne son certo o sofferenze e gioie beata e immortale si unisce; e, sino al fondo, rivivo chi elesse e dove parve ascetico rifiuto e natural soggiorno. e domandava la vita. e consentire ti giovi. NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno Ma raccolgo e in cuore serbo quanto l’una e l’altra ha perso: e l’amor mi pareva umana cosa, e tu guidavi senza farmi male parlando il poco di chi intende e dice; e nell’aiuto meritavo accanto e ciascun boccio sereno e accanito godevo se dove ruminando è mucca e latte e dovunque ero appiglio 208 CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA 002 002 002 002 002 002 002 003 003 003 004 004 004 004 004 004 004 004 004 004 004 004 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 006 007 007 007 007 007 007 007 007 007 007 008 040 047 051 060 066 072 080 004 010 015 001 002 003 005 007 014 022 024 027 029 031 032 006 016 026 029 041 046 050 054 058 071 005 003 006 010 012 015 016 020 025 030 033 007 che tra zampa e cresta i miei sensi, e zampilli i pensieri, e non sapendo ero certo e tu, con lena immensa, E in aureola splendeva e quando il cuore è sazio, E ti vedo levar come il mattino e non dài malinconia. che domanda e che risponde, e non dài malinconia. E giunge l’onda, ma non giunge il mare: e ciascun flutto è nostro, che s’infrange, e la distesa è sua, che permane; e flutto verso flutto in lui s’infrange, E il mare non sa delle gocce, e già perse nel flutto; e un orizzonte la cerchia: e incontra lo spettro d’un fondo; sorelle e straniere, bevute e spremute da un cielo e mar verso spiaggia e mar contro roccia, e quando manca è una zuffa. E così tutto rimanda e non si osa levarlo e una rapida lama e un convento in te stesso: e seguendo il pendìo e risolvesse il tempo e troppo stanchi i cervelli e la parola senza bacio e fa del presente una tomba. E merito non è, non è peccato, procede fresco e lento e si pulisce; da chi vive e da chi muore: e vien dalle montagne: acque cupe e acque chiare; e circola, e varia e l’abbevera di vita, ammucchia pietre e rabbia; e fa suo il desiderio. e per sé nemmeno un sorso. e invidia il moto, insidia l’ignoto; 209 CA CA CA CA CA CA CA CA 008 008 008 008 009 009 009 009 010 015 018 021 004 009 022 024 e scorge intorno, vede d’intorno ; gira, – e il mondo variopinto gira, – e il mondo disunito vive la tròttola e gira, e non aspetto nessuno: e non aspetto nessuno: del suo e mio tesoro, delle mie e sue pene, FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 002 002 002 002 005 005 005 006 006 007 008 008 008 009 009 012 012 012 013 013 014 015 015 016 018 019 019 020 020 017 004 007 012 041 065 011 047 053 028 029 002 003 016 017 005 015 005 017 042 008 010 029 006 008 008 012 010 012 001 002 Se a me fusto è l’eterno, ruscello è il tempo eguale come alla mamma, quando è sola, il bimbo. il cuor beatamente è un rapimento quando è la vita, l’immane tuo sogno? nelle faccende è l’idea. sterile nulla è il cielo: questo è cieco destin che si trastulla? questo è per nulla? che saldamente nel tessuto è storia e nel disegno eternamente è Dio: lene va il sangue,e vivere è malia: mentre è violenza di strade cosa ma è spirito e cielo, che par l’infinito ma è linfa del giorno Tutta è mia casa la montagna, e sponda quassù quassù non è chi non l’intoni dove assopito è il vorticoso squillo e nel vorace tempo è vana attesa. sopra è l’oscura pàlpebra un nulla è riso pieno, un nulla è ciel sereno: è con noi belva in una gabbia chiusa! Nel silenzio, il ricordo è come gorgo e la speranza è il suo murmure. l’eterna verità mentre è parvenza. del male è il bene più forte. nel mio diletto è l’unica certezza: nel mio diletto è l’anima immortale. Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami, cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami: è 210 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 022 022 023 024 025 025 025 026 026 027 027 027 027 028 029 033 034 035 035 035 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 041 042 042 043 044 045 045 045 045 045 047 047 047 001 008 006 016 004 034 043 023 024 005 009 013 016 004 018 002 002 007 008 019 007 008 009 012 013 022 024 044 047 059 060 007 014 026 047 005 002 032 062 064 073 019 024 048 Non è più su di un palmo vicenda è il suon concorde d’ogni cosa. Qui, nella tana è curva Il fato di ciascun è dentro al mio, Perché il soffrire è sicuro mentre è sgomento l’ascoltare intorno e il sentirlo m’è duro, e non voglio ciò che men dissi, tutto m’è vicino; e per l’amante cuor nulla è mistero. è di me parte l’uom che pavoneggia è di me parte l’uom che nell’azzardo è di me parte l’uom che s’apparecchia che dove è la violenza dei più forti; e dove è fronda intorno e ai casolari ma nel giorno, perverso è ciascuno: l’anima è uguale! è gloria. Immane ferve è fior che beve l’aria e la profuma, è lente al sol che intensamente aduna: e di ciò nel suo amor è crucciata) Mentre l’ora è infelice, questa voce è pazzia: ma qui c’è un cuore e vorrebbe questa voce è ironia: ma qui c’è amore e vorrebbe ma qui c’è aiuto e vorrebbe Ciascun dica ove è perso, ma divino è sentir chi ci viva, ma prodigiosa è la tragica pena è nell’offerta la messe più pingue, è dove manca la gioia del mondo. è felice chi per la vita foggiato non è! è paura che amor freddo s’inganni in ansietà raccolte ove si è persa Cos’è la vita con sue rabbie a voi è la pioggia che fila giù bieca, verso un ben ch’è vicino e non tocca, dove è men luce svoltando e tutto è consueto è un nulla e i cari affetti mi son vani. mentre il borgo è qui vivo meta è ovunque, ovunque corso: cos’è il lamento mio 211 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 047 047 047 048 048 050 050 050 050 050 050 050 050 050 051 051 056 056 058 060 060 060 060 060 060 061 061 062 063 063 063 063 063 063 067 067 068 069 069 069 071 071 071 071 056 069 075 004 008 027 067 068 074 075 078 080 082 084 019 023 004 017 003 011 016 023 025 026 033 010 013 010 001 005 025 026 027 072 001 005 003 006 030 032 005 013 034 043 se come per ruscello all’acqua è moto lo spirito è una frode, ai dossi ravvolto è un mantello che la cappa è spenta. ch’è vicin nuovo ardore. dove non è concesso titubare). ma nulla è vano se per qualcuno è dolore: e c’è chi piange i morti e c’è chi chiede il pane. se vivere è fiducia, se vivere è bellezza, se vivere è conquista, se vivere è promessa? spettro è nel mezzo e nulla è mio al passaggio. e del sangue di tutti è il mio polso. così m’è grato confortare altrui quasi è di belva alla vista del pasto facile agli occhi è guardare divino è l’esser fra cose che sono se n’è dato esser tale: quando l’ora è nemica, quando vivere è fatica in rilievo e colore, e n’è ghirlanda né culmine è sì bello conquista in un àtomo è vinto: il rimanente gli è vano o perverso: Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie, dove è una floscia attesa, Il mio passo è la traccia dell’erba, il mio cuor è la specie del luogo, e tutto si palesa e nulla è vano l’ininterrotto multiforme è a voi: Tutto in grave volume è corpulenza: Dovunque è specchio senza – dove è pensiero, come a noi l’eloquio, Quando è sole, il pattume dove natura è più forte, dove immortale è il pensiero. Non concento è di spazi una dolcezza è il cuore. ogni forma è ritrosa natura è qui trambusto? 212 FL 071 068 FL 071 073 FL 071 084 FL 072 012 FL 072 016 CA 002 028 CA 002 072 CA 002 078 CA 002 084 CA 003 009 CA 004 002 CA 004 003 CA 005 003 CA 005 004 CA 005 006 CA 005 007 CA 005 014 CA 005 015 CA 005 018 CA 005 022 CA 005 025 CA 005 032 CA 005 036 CA 005 037 CA 005 051 CA 005 061 CA 005 063 CA 005 066 CA 005 067 CA 005 069 CA 005 076 CA 006 005 CA 008 006 CA 008 011 CA 008 013 CA 008 022 Questo universo è più saldo anche la notte è vasta questa vita che è vita. Il mio verso è un istrumento Il mio canto è un sentimento se dove ruminando è mucca e latte e quando il cuore è sazio, di un solco che è sentiero mentre è bello il silenzio a te vicino. se nel petto è melodia e ciascun flutto è nostro, che s’infrange, e la distesa è sua, che permane; l’età cavernìcola è in noi. La casa è un ritrovo e quando manca è una zuffa. Ogni affetto è disagio: c’è un grido dentro: non è per questo, non per questo! l’atto è un pretesto. Sul viso c’è un solco C’è un cuneo nel cuore, ma poi è paglia che brucia la stitichezza è in profondo. La solitudine è vita – ciò che si è sciolto in te. ma la voce non è presente; ma la mamma è assente. il trambusto è un inganno; tutto è un non fare più in tempo. se va in basso è una bomba La giornata d’oggi è sola, E merito non è, non è peccato, ogni cosa è ferma, il cerchio massimo è in alto nell’aria tersa è in risalto la sferza Iddio, la sferza è il tempo: ebano FL 058 001 Fuor delle nubi d’ebano e amianto 213 ebbe FL 054 023 e a mano a mano che giungendo l’ebbe ebbra FL 017 022 ebbra l’ora si stordiva; FL 017 023 ebbra l’ora si smarriva FL 049 019 dell’ebbra fantasia; ebbrezza FL 014 016 FL 025 015 FL 055 019 FL 063 008 FL 067 012 CA 004 018 mentre s’incava respinta l’ebbrezza. al presagio lucente dell’ebbrezza, all’ebbrezza del sole e del vento? un’ebbrezza sospesa, e in saliva d’ebbrezza spenta, ebbrezza del salto ebete FL 021 002 nell’ebete riflesso FL 021 054 accasci e in ebete riflesso smungi; eccelso FL 035 014 e il mondo eccelso crea. eccita FL 066 008 s’eccita incandescente, 214 ecco FL 011 002 FL 050 113 ecco per te la merce rude d’urti Ecco: nella grande ora sommersa echeggia FL 006 017 mentr’echeggia la via CA 005 060 Echeggia un mònito immane, echi FL 034 025 che ai sobborghi nereggia negli echi eclissi FL 070 033 con róse pupille d’eclissi e d’assenzio, eco FL 045 003 mentre senz’eco di color ignoti FL 047 081 eco torva di genti FL 062 005 nell’eco ronzante dal basso ed FL 072 015 ed altre aspettano ancora. èduchi FL 072 004 altri èduchi gli steli, 215 effetto FL 045 026 e brevità d’effetto, effimera FL 070 055 effimera d’orme e di voci effluvi CA 002 054 effluvi di campane: effluvio FL 063 007 un effluvio sepolto, effonde FL 004 017 sin che s’effonde magico riposo effusa FL 007 003 nel vero effusa la persona sembra effusïone FL 012 035 all’ingenua effusïone 216 effuso FL 036 031 nell’aria l’effuso tesoro egli FL 069 017 annaspa egli nella memoria, egual FL 001 001 L’egual vita diversa urge intorno; FL 023 001 Col moto egual delle tue genti, o valle, eguale FL FL FL FL 002 045 047 060 004 ruscello è il tempo eguale 069 e me l’uso eguale modella: 057 fosse al mio ingegno eguale la sua china, 020 mentre in fluido eguale eguali FL 026 008 ronzano eguali con virtù diverse. eleggervi FL 063 049 e nella gioia di eleggervi, amici, elemento CA 002 083 al semplice elemento, 217 elesse FL 071 060 e, sino al fondo, rivivo chi elesse eletta FL 014 030 Un’eletta dottrina, eleva FL 013 011 quando s’eleva il cuore CA 008 014 se leva il corpo, se eleva il capo; ella FL 012 009 spazia ella intorno tacita e divina FL 016 002 tanto innaturi l’anima fin ch’ella eloquio FL 068 003 – dove è pensiero, come a noi l’eloquio, elsa FL 045 044 e nell’elsa sfinimento: emana FL 054 003 dove creando nostra sorte emana, 218 emanata FL 060 032 nel succhio emanata ogni forma si sporge empie FL 067 011 che s’empie e nel fischio si allenta: empiono FL 069 011 di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi; enorme FL FL FL FL 017 047 070 070 049 nell’acciecante verità enorme. 010 Come vortice enorme 046 si lamina enorme la vetta 061 in fede enorme la vetta: entrano FL 071 012 ch’entrano e vanno ove entri FL 039 005 ognun, s’entri a cantare, epico 219 FL 006 023 e immemore di me epico arméggio Eppur FL 002 042 Eppur qui si cimenta FL 021 018 Eppur, la fede e il responso tentai; Eppure CA 005 056 Eppure la cosa capita era FL 017 031 FL 017 045 FL 054 026 FL 071 047 CA 002 001 qualcosa ch’era tanto: ciò che non era mai detto, non ci guardammo; e amor era d’intorno quando più duro al tuo ozio era il tempo! Al tempo che la vita era inesplosa eran FL 008 036 eran letizia e dolore erba FL 041 010 FL 063 025 CA 002 019 CA 002 026 CA 002 027 eretta che nell’erba fa ghirlande Il mio passo è la traccia dell’erba, Con la falce nell’erba con la falce nell’erba. Erba recisa che sempre rinasce, 220 FL 067 025 oh, pura baldanza eretta con forza, eretti FL 070 037 e spasimi eretti in atroci scompigli, eri FL 042 009 eri una cosa per me sciolta in me: erige CA 008 012 se erige il capo, se regge il corpo; ero FL 025 009 FL 041 005 FL 041 009 FL 041 013 FL 041 017 CA 002 035 CA 002 051 Quand’ero appena scàlpito o riposo ero il trillo d’una fonte ero il soffio d’una valle ero il volo d’una nube ero il senso che natura e dovunque ero appiglio e non sapendo ero certo eroe FL 043 025 Fui certo un tempo qualche eroe degno FL 061 029 mi levo torso d’eroe eroi 221 FL FL FL FL 021 033 050 063 073 civil risma di eroi: 017 e l’evangelo di tutti gli eroi 061 la vita di cent’anni, o padri eroi? 074 con la fatica vostra, o ignoti eroi! eroica FL 015 015 verso un’eroica impresa; FL 050 094 quanta eroica pena eroico FL 035 016 eroico t’esalti; erra FL 007 008 fastidio ch’erra nell’usato giorno. FL 036 013 Erra, tra polvere e péste, FL 051 011 Erra dai vetri lo sguardo, errabonde FL 005 004 errabonde fanfare errando FL 018 008 tra foci errando e sorgive. errore FL 035 003 dei secoli l’errore FL 068 040 superba d’errore e di male, 222 erta FL 047 021 pulsa lontan la vaporiera, all’erta erte FL 070 013 fra erte e scese vicine, esala FL 031 017 Dai clivi si versa si esala dispera esalta FL 049 002 che l’ansietà di primavera esalta esalti FL 035 016 eroico t’esalti; esalto FL 005 035 nel vortice m’esalto della lotta esangue FL 054 032 FL 055 003 che, se restasse, giù cadrebbe esangue; l’esangue terra invernale 223 esaudendo CA 002 007 esaudendo come una preghiera esaurita CA 007 019 che filtrava esaurita, esausta FL 064 006 esausta allor la radice. esce FL 023 023 dalla terra esce un fantasma, FL 057 006 dal becco gli esce in un ultimo trillo. escon FL 068 022 escon le aperte borgate, esistere FL 050 103 esistere e pensare, esito FL 045 059 esito trasognando; 224 esplode CA 005 070 esplode a un ostacolo duro esprime FL 043 002 vien dolorando ciò che non s’esprime: essa FL 002 062 mentr’essa schiara le fatiche assorte. FL 039 004 ma ciò ch’essa non dice, CA 002 074 essa risorge in tuorlo di gallina. esse FL 024 007 ché nulla ad esse, tranne amor, par vita; CA 000 000 NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno esser FL FL FL FL FL FL FL FL 010 043 045 047 050 060 060 060 012 013 056 063 095 016 023 024 esser persona la saggezza or vieta. L’esser guardo come aria nell’aria quand’esser nostra non puoi esser qualcosa di adatto, per esser buoni qualche volta appena! divino è l’esser fra cose che sono se n’è dato esser tale: s’esser tale potessi essere FL 005 028 del prodigioso essere 225 FL 010 025 al segno divino dell’essere, FL 025 037 o realtà, essere in te vorrei: essi FL 069 004 scarnifichi ad essi le rughe estasi FL FL FL FL FL 009 029 041 050 059 008 014 022 097 018 l’estasi delle cose, e in me si accorge. rinnova le estasi libere sópra l’estasi del mondo, salda la pioggia l’estasi notturna ti sfolgora nell’estasi il rimorso . estate FL 049 003 che la vittoria dell’estate assalta FL 061 015 Poi – come all’afa d’estate, FL 064 005 e l’estate nel frutto, estati CA 002 006 nel vasto sole delle estati brevi estenuatamente CA 004 017 ch’estenuatamente ricade, estenuato FL 024 022 al flaccido baglior ch’estenuato 226 esteso FL 011 024 verso l’amore pertugia l’esteso, estiva FL 024 003 nel languor sciolto dell’estiva sera; estro FL 014 026 nella fiala soave dell’estro esulta FL 043 035 e se il cuore mi esulta, a me più certa FL 055 021 una canzone appassionata esulta, esultanza FL 033 013 e l’amore nativo in esultanza età FL 032 004 che fecondata questa età mi torni; FL 035 021 – Stanca si affretta l’età sverginata, CA 005 003 l’età cavernìcola è in noi. eterna 227 FL 016 008 l’eterna verità mentre è parvenza. FL 028 012 come l’eterna verità che in noi FL 039 061 O voce eterna in movenza caduca, eternamente FL 006 029 e nel disegno eternamente è Dio: eterne FL 005 048 Se van dall’universo eterne voci FL 050 033 sudavo eterne notti di paura eterni FL 021 064 di noi vili eterni eternità FL 029 013 fra donne d’eternità gaia FL 068 004 la trasparenza dell’eternità – eterno FL 001 017 FL 002 045 FL 011 023 FL 025 040 FL 026 013 FL 045 007 FL 068 044 FL 069 027 FL 071 045 CA 008 024 Se a me fusto è l’eterno, tu che l’eterno insegui contro la noia sguinzaglia l’eterno, del tuo vortice eterno. Pulsa l’eterno anelito e s’invera quasi eterno coperchio sopra un’urna. la conoscenza del popolo eterno mentre l’eterno in martirio di prove e vien nell’ore mediocri l’eterno: dentro l’amore, verso l’eterno. 228 evacua FL 005 016 ingoia evacua pane e verità, evanescenze FL 050 117 evanescenze materne, e sfumano evangelo FL 033 017 e l’evangelo di tutti gli eroi fa FL 001 005 FL 002 015 FL 007 006 FL 008 021 FL 010 050 FL 012 039 FL 025 019 FL 027 019 FL 028 013 FL 033 003 FL 041 010 FL 061 001 FL 061 027 FL 072 021 CA 005 012 CA 005 035 CA 005 071 CA 005 075 CA 005 088 CA 007 005 CA 007 030 ma dentro fa paura. mister si fa passïone che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno e, sbottando, paura mi fa. e fa divina l’ora che si vive? il tacer che mi fa nodo: che mi fa quale non sono l’opporsi, e si fa storia e natura; dell’universo si fa vita e morte! E nido si fa tutto che nell’erba fa ghirlande Giovinezza mi fa leggiadro e saldo e se il donar nell’atto si fa brezza che fa chicco dell’immenso, si fa guanciale delle ore tue. ma dentro fa ingorgo, e fa del presente una tomba. fingi una pace che fa guerra al mondo. la vita fa man bassa La terra gli fa largo, e fa suo il desiderio. 229 CA 009 020 di quanto fa morire, faccenda FL 029 017 La faccenda così prosegue a vivere faccende FL 002 065 nelle faccende è l’idea. FL 003 013 d’affollate faccende in tormento: FL 006 019 s’amplian faccende in conosciute voci, faccia FL 040 005 e sulla faccia parve leggiadria CA 005 013 Qualunque cosa tu dica o faccia facevan CA 002 046 facevan le fusa facil FL 012 015 ma facil si palesa il buon cammino facile FL 004 009 con un facile oblio oltre sospingo FL 060 011 facile agli occhi è guardare 230 fai FL 002 040 Che fai, se non adopri, falce CA 002 019 CA 002 026 Con la falce nell’erba con la falce nell’erba. fallendo FL 032 007 fallendo io piombo giù, e una distanza falli FL 005 050 fra glorie ardenti e tenebrosi falli fallir FL 050 072 il fallir di fallire. fallire FL 050 072 il fallir di fallire. fame FL 035 005 FL 039 017 FL 056 015 CA 002 043 CA 005 031 e mentre ognun dietro sua fame intride la fame e la sciagura Come mamma nella fame Ghiotto della mia fame, La fame inghiotte frumento – 231 famelico FL 063 053 o in famelico ambir l’abbandono, fan FL 012 013 mi fan del sentimento un desiderio FL 043 045 e par la vita quando si fan rade FL 071 021 fan le campane tinno fanale FL 024 023 da fanale a fanale sbadiglia fanciulla FL 038 001 Vedesti, fanciulla, nuotare FL 054 015 A salutarvi, fanciulla, movea FL 061 007 e par fanciulla amante fanciullezza FL 025 008 Non così promettesti, fanciullezza! fanciullo FL 050 031 come fanciullo io t’invocava quando FL 071 048 Quel che, fanciullo ostinato e coperto, CA 002 003 fanciullo a te venivo 232 fanfara FL 049 025 ma sei la fanfara fanfare FL 005 004 errabonde fanfare fanghiglia FL 006 004 fanghiglia d’acqua sorgiva: FL 049 007 che sguazza fanghiglia d’autunno fango FL 014 013 fra passi neri che han gocciole e fango: FL 047 062 trave a un palco, ghiaia al fango: fantasia FL 040 004 tentavo perso nella fantasia: FL 049 019 dell’ebbra fantasia; FL 050 111 vagò la fantasia; fantasma FL 023 023 dalla terra esce un fantasma, FL 050 034 nell’ascoltare il passo d’un fantasma. far 233 FL FL FL FL FL 004 009 050 053 060 014 sul viso e dietro il collo un far di baci 016 mentre vorrebbe far puri i dì suoi. 043 se non seppi far bello 006 da inanellare e far mia! 036 a far più dolce dopo tocca il suono. fare CA 005 067 tutto è un non fare più in tempo. farfalla FL 017 054 la sua farfalla. farfalle FL 070 017 dal soprassalto d’aquile e farfalle fari FL 045 010 va imperlando di fari i suoi solchi farmi CA 002 010 e tu guidavi senza farmi male CA 009 021 verrà a farmi certo fascia CA 008 019 fascia in sua purezza 234 fàscino FL 011 007 annusando con fàscino orribile fascio FL 037 002 l’ultimo fascio strinse nelle spanne; fastidi FL 012 022 ma a noi perdona i soffici fastidi; FL 050 066 Fastidi grassi tramiamo, fastidio FL 007 008 fastidio ch’erra nell’usato giorno. fata FL 039 054 verso una fata morgana fatica FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 006 010 025 035 045 047 060 063 066 029 011 031 035 035 047 055 026 074 021 mentre rinchiuso in sua fatica va. e fatica e rimorso e vano intendere: e la fatica benigna ritrova spoltrirsi alla fatica ancora il giorno. vil ricadendo nella mia fatica, Torneran tempo e fatica, volger potessi nella mia fatica, quando vivere è fatica con la fatica vostra, o ignoti eroi! nella fatica si trova 235 FL 071 042 se fatica ti spreme e l’opaca fatiche FL 002 062 mentr’essa schiara le fatiche assorte. FL 052 017 e li versa in fatiche protese fato FL 024 016 Il fato di ciascun è dentro al mio, fatto FL 006 032 anch’io t’avrò fatto; anch’io. FL 008 043 un fatto trascina; e per sempre. FL 042 011 voglia che ha fatto un groviglio di me. fauci FL 058 006 per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli : favella FL 016 006 se vada in labil suono di favella, faville FL 030 006 nel grande azzurro tremule faville fece 236 FL 017 056 e si fece uno spento bracere; FL 017 058 e si fece la spoglia di un morto: feci FL 054 019 feci come chi avanzi il passo stretto feconda FL 007 010 FL 035 004 FL 050 048 FL 056 011 FL 061 003 FL 061 028 FL 062 019 CA 007 028 nel vasto palpitar che lo feconda, e la virtù nell’atto si feconda; e l’onestà feconda, come pioggia feconda, e mi feconda sì che a prodigarmi feconda d’amore, forza agli ordigni nascosta e feconda, dentro l’oasi feconda fecondata FL 032 004 che fecondata questa età mi torni; fecondo FL 071 082 quest’impeto fecondo, fede FL FL FL FL FL 002 011 021 035 061 060 028 018 029 025 nell’atto la fede, paga col sangue, sola, la sua fede. Eppur, la fede e il responso tentai; in un vigor di fede; e porgo la mano con fede 237 FL 063 046 FL 067 024 FL 070 061 CA 000 000 CA 006 009 ogni fede crollava la noia; come non fosse mai stata la fede, in fede enorme la vetta: NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede: fedele FL 010 044 che accomuni a un suo fedele felice FL 001 021 FL 041 007 FL 064 009 FL 066 006 CA 002 009 e con alterno vigore felice è felice e spàmpano felice la ghiotta luce felice A te correvo già felice: felici FL 056 012 rinascer tento negli altri felici: fere FL 072 001 Nihil fere sui ferite FL 049 010 ferma che strizza ferite sul cuor della terra, 238 CA 008 006 ogni cosa è ferma, fermaglio FL 005 038 ma come dal fermaglio della scotta fermar FL 072 014 nel fermar la prima corda: fermento FL 026 011 l’ombra procede con liscio fermento: Fermo FL 047 074 – Fermo il cappuccio sul sole, feroce FL 029 010 Ma sopra, Dio feroce nello spazio FL 069 001 O pioggia feroce che lavi ai selciati ferocia FL 050 069 se la ferocia ha modo ferreo FL 001 010 dell’ora il ferreo bàttito concede. 239 ferve FL 010 029 chi ferve di speranza e si corona FL 034 002 è gloria. Immane ferve FL 060 003 e sulle cime ferve, ferveale FL 017 037 e al suo piede ferveale un piacere fèrvere CA 002 050 fèrvere d’api: fervidi FL 004 007 e nei fervidi sensi ondeggiamento fervor FL 063 013 l’indicibil fervor ha sentimento; fervore FL 063 077 l’indicibile fervore: fesso FL 021 006 e suono fesso rende? 240 festa FL 021 016 questo hai ghermito; e primavera in festa CA 002 044 stupefatto di festa, fetore FL 043 005 par nell’oscuro fetore di un porto, fia FL 000 000 EO Li omini batteranno aspramente chi fia fiala FL 014 026 nella fiala soave dell’estro fiamma FL 008 007 FL 031 013 FL 047 042 CA 002 058 consuma senza fiamma a sognare la fiamma, e come fiamma nell’oscurità verso la fiamma che dal sasso fiammei FL 026 018 fiammi sembra che in fiammei pòllini s’incieli, 241 FL 039 033 il dolor fiammi come la lanterna fianchi FL 017 039 dai fianchi al sommo iridava FL 024 001 Sui fianchi óndano avvinti fiati FL 045 012 s’intesse in un vaporare di fiati fiato FL 008 005 nel fiato e nel sangue un’idea FL 036 027 e fuggir dal fiato e dal piede fibrille FL 008 024 àgita nervi per trine e fibrille fida FL 041 015 FL 063 050 e giù fida la fida imagin vostra rinnovello; fiducia FL 032 003 senza fiducia vivo di speranza FL 050 078 se vivere è fiducia, CA 003 007 vien fiducia verso l’alto 242 fieno FL 037 009 ritta la gerla fragrante di fieno, fier FL 070 020 invocan dal più fier dei loro monti fiero FL 050 055 sei tu, fiero disagio figli FL 012 028 a lei che avviva, accomunando ai figli, figlia FL 035 017 però (madre alla figlia perversa, figura FL 050 024 e pàlpita e figura figurò FL 054 021 Perché si figurò l’anima miti 243 fil FL 062 009 e nel fil del suo sguardo ha l’universo; fila FL 045 002 è la pioggia che fila giù bieca, filari FL 051 005 corrono intrisi filari di piante, fili FL 006 027 ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno FL 045 046 e tu, pioggia che fili giù bieca! FL 050 115 nidi e bisbiglia di lucidi fili; filo FL 045 043 che sul filo ha lo sgomento filtra FL 023 016 filtra il cielo e sorveglia da una cruna. filtrava CA 007 019 che filtrava esaurita, 244 fin FL 016 002 FL 034 022 FL 045 061 FL 050 019 CA 008 005 tanto innaturi l’anima fin ch’ella fin che la sera il gran pàlpito accoglie fin che di via in via fin che non visto il sonno fin che giace guarda il suolo; fine FL 024 024 in una pausa senza fine. finestre FL 017 034 ampliate le ardenti finestre, FL 050 020 chiude finestre e cuori, fingi CA 005 075 fingi una pace che fa guerra al mondo. finì FL 071 025 mentre finì la speranza finir FL 057 008 così finir, con generoso squillo. finisce FL 052 011 nel rimpianto finisce 245 fino FL 043 028 e l’atto m’abbandona fino al pianto! fioca FL 050 006 dove fioca si squaglia fioche FL 039 040 che sa fioche risposte: fiòcina FL 010 026 come fiòcina a pesce in acqua accesa; fior FL 035 007 FL 037 006 FL 064 004 CA 002 018 è fior che beve l’aria e la profuma, del bimbo, come fior nello sterpeto ti svelerà nel fior la primavera nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte. fiore FL 001 018 fronda la storia e patria il fiore, FL 047 061 Voce a un coro, stelo a un fiore, fiorenti 246 FL 017 035 protesi i fiorenti balconi fiori FL 005 032 se per i fiori davi pietre e fumo FL 049 031 o poesia di sterco e di fiori, FL 072 005 altri vagheggi i fiori, fiorire FL 038 006 che sa giovinezza fiorire, fiorisce FL 002 010 e fiorisce negli occhi fiorito FL 066 007 sul verde fiorito possente fiotto FL 036 039 s’aprono al fiotto vitale firmamento FL 043 041 Ora tace sospeso il firmamento; fischi 247 FL 068 019 con rabbia di fischi e di bava fischio FL 067 011 che s’empie e nel fischio si allenta: fissi FL 070 038 intorno schiomando con brividi fissi fissità CA 004 026 tra fissità di riviere fiumana FL 010 004 e che, fiumana alle marcite in guazza, fiume FL 015 007 FL 026 009 FL 036 040 CA 007 004 CA 007 026 CA 007 031 che mentre in fiume corre si ritorna; Ma, quasi fiume che rigiri lento, del soavissimo fiume un fiume immenso. ignora il fiume immenso, Così il fiume torna ancora fiumi FL 071 010 e mari e fiumi e monti 248 fiuta FL 010 018 chi fiuta la ragione fiutata FL 070 011 ch’a suon di frulli la fiutata altezza fiuto FL 021 055 ben tu al fiuto del senso conduci flaccido FL 024 022 al flaccido baglior ch’estenuato flessuosi FL 054 034 dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi floscia FL 063 005 dove è una floscia attesa, FL 067 002 la carne floscia sul cuore lordato, floscio FL 043 011 ma floscio il tempo vil tutto si addita, 249 Fluì FL 040 001 Fluì soavemente una malia fluido FL 052 014 FL 060 020 il fluido del moto mentre in fluido eguale fluir FL 043 043 in un fluir di pace e sentimento FL 047 033 ho un fluir di corrente. fluire FL 002 005 che non sembra fluire, FL 008 001 Per l’acre fluire dei minuti FL 041 008 di fluire, fluisca FL 039 035 Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca fluisce FL 060 037 In queste sponde l’anima fluisce flutti FL 050 023 magici flutti nell’ombra, 250 FL 071 009 sono flutti di cielo flutto FL 033 004 FL 058 005 CA 004 002 CA 004 005 CA 004 014 nel tepore sano del placido flutto, scintilla il flutto ora là ora qui e ciascun flutto è nostro, che s’infrange, e flutto verso flutto in lui s’infrange, e già perse nel flutto; fluttuanti FL 059 011 e fluttuanti oceani vibrare foci FL 018 008 tra foci errando e sorgive. focolar FL FL FL FL 048 048 048 048 001 003 005 007 Grillo del focolar grillo del focolar Grillo del focolar grillo del focolar foggia FL 035 012 foggia maggior destino foggiano FL 026 005 e qui le vigne foggiano ricami 251 foggiar FL 034 019 a foggiar cose e pensieri foggiato FL 042 014 chi per la vita foggiato non è! foglia FL 047 054 se come foglia in turbin si mulina foglie FL 002 050 sorelle, mie foglie e mie gemme, FL 036 009 l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi, FL 036 037 l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami, fogna FL 010 008 che nella fogna ancor tutti affratella. folgoran FL 050 099 e folgoran gli aspetti folgore FL 071 006 né folgore di tempi 252 folgorò FL 041 021 Quando il ciel folgorò il giorno folla FL 067 031 l’inconscia folla angusta, folle FL 070 007 e clamorosi grovigli di folle folto FL 057 001 Stan nel folto gli stami: fonda FL 062 018 pianta dispersa mentre inseni fonda, fonde FL 026 001 FL 054 009 CA 005 002 CA 008 016 fondi Giù, nella conca del lago, si fonde ho confitto, o annidate trecce fonde: trincee fonde dei cuori – fonde in sua bianchezza 253 FL 012 002 che sugli alberi fondi s’ingorga fondiglio FL 067 006 imagine, fondiglio non deposto, fondo FL 020 003 FL 021 011 FL 039 051 FL 045 040 FL 051 009 FL 071 060 CA 004 024 CA 006 010 ritornan l’acque e i sentimenti al fondo, mentre l’anima giace pietra al fondo a galla o sul fondo non mutano mai. pietruzze divise sul fondo ma spia dal fondo e si trae e, sino al fondo, rivivo chi elesse e incontra lo spettro d’un fondo; scorge cader la luce al nostro fondo fontana FL 008 015 perenne fontana che pare fonte FL 041 005 ero il trillo d’una fonte FL 071 031 A qual fonte bevesti, fonti FL 007 005 Da fonti aperte nasce il sentimento FL 070 023 fra consensi di laghi e di fonti forbendo 254 CA 004 020 candori forbendo, scrosci ai ritorni; forma FL FL FL FL FL FL 009 010 023 045 060 071 004 039 008 063 032 034 limpidamente la forma sonora. S’avvien che forma in noi rimanga al corpo la digiuna forma rozza tra nere forme forma nera ho spazio; nel succhio emanata ogni forma si sporge ogni forma è ritrosa 011 012 021 021 017 027 063 008 012 di vaghissime forme in abbandono forme: e gioisce del suo ritmo umano. le immote umili forme per forme indefinite se nel cuore le forme conosciute tra il brulicar delle forme tra nere forme forma nera ho spazio; e il vario aspetto delle note forme tu stringi le forme che dentro forme FL FL FL FL FL FL FL FL FL 004 022 023 024 028 034 045 047 049 forra FL 025 029 ma, forra a svolto improvviso di monte, forse FL FL FL FL FL FL 001 010 021 042 043 047 031 027 007 033 019 026 e parrà forse vano e forse in quiete oppiata ti deliba, Forse altrove sei bella, o primavera: ma dove toglie amor forse s’invera –. attendo forse un’improvvisa norma E forse a te, ciel che t’infoschi 255 FL 050 053 FL 050 058 FL 059 002 FL 059 008 CA 009 025 Viltà forse o presagio Forse d’Italia negl’impeti immensi non forse udisti in gravi ritornelli Forse a te basta l’udir turbinare verrà, forse già viene forsennata FL 042 036 la forsennata amarezza; forsennato FL 006 007 forsennato voler che a libertà forte FL FL FL FL FL FL 002 010 018 031 050 069 058 001 012 016 086 030 Impeto strano, sii forte Chiedono i tempi agir forte nel mondo del male è il bene più forte. forte corpo senza amplesso. brandir potessi nel mio pugno forte dove natura è più forte, forti FL 027 016 che dove è la violenza dei più forti; FL 033 007 ai monti forti in un riposo lene, fortor FL 067 008 e un fortor di carname riverso, 256 fortuna FL 041 018 FL 042 005 FL 042 012 CA 001 002 dà per vincer la fortuna ohimè che la fortuna Ohimè che la fortuna fuggir lascio la fortuna, forza FL FL FL FL FL FL FL FL FL 021 021 045 047 062 063 063 067 070 036 058 051 050 019 031 041 025 063 Tu mi gridasti all’inutile forza con strette di ordigni la provvida forza; e invano la prodiga forza O forza bella che mi lanci schietta forza agli ordigni nascosta e feconda, sulla mia forza piena la mia forza costrinsi all’altrui forza, oh, pura baldanza eretta con forza, unica al cielo misura la forza; forze FL 002 025 FL 011 017 le invisibili forze, le chiuse forze inespresse fosca FL 061 016 mentre più fosca discende, le nubi fosco FL 050 076 Quanto fosco imprecar, quanto tormento! fosforescenze 257 FL 050 119 fosforescenze di scie, fosforico FL 026 022 sinuoso al fosforico sentiero: fossa FL 021 065 tu scavi tediata la fossa. fosse FL FL FL FL 021 047 067 067 050 e lieto fosse il destin nuovo al sole! 057 fosse al mio ingegno eguale la sua china, 023 come non fosse stata mai luce; 024 come non fosse mai stata la fede, fossi FL 051 004 Fuor della bruma, per campi e fossi fosti FL FL FL FL FL 002 002 002 002 002 017 Tu fosti e sei il desiderio mio 020 tu che fosti sentor rinnovellante 023 tu che fosti pensiero 028 tu che musica fosti 033 tu che fosti ben altro fra FL 005 010 ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede 258 FL 005 023 FL 005 050 FL 006 006 FL 009 009 FL 012 006 FL 014 013 FL 019 001 FL 023 007 FL 023 013 FL 025 056 FL 028 009 FL 029 013 FL 033 011 FL 034 024 FL 036 030 FL 040 002 FL 042 028 FL 043 022 FL 045 011 FL 047 001 FL 050 001 FL 050 003 FL 050 013 FL 050 032 FL 050 045 FL 050 096 FL 055 010 FL 060 016 FL 063 001 FL 068 010 FL 069 009 FL 069 013 FL 069 034 FL 070 013 FL 070 023 FL 070 029 FL 070 052 FL 070 057 FL 071 044 CA 009 010 fragore fra Penelope e i Proci, fra glorie ardenti e tenebrosi falli fra lo spirito e il senso; Quassù quassù, fra il suonar dei campani fra chi va lento a digerire il giorno. fra passi neri che han gocciole e fango: Sta fra lascivie di vivande e vino fra il varïar delle braci quando fra lor si vendono bugie. fra labili cose, io sia: fra i circostanti aspetti fra donne d’eternità gaia fra le incantate piante oscilla; l’ora fra il rincasar tumultuoso fra murmuri e spruzzi al meriggio nel petto e un abbandono fra i ginocchi, l’uso fra mezzo e il ritegno fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto fra strida schianti boati, e bigia Fra il caldo velo del sonno Quassù fra proni tetti (laggiù fra gli uomini (Laggiù fra gli uomini fra coltre e coltre con la man sugli occhi Laggiù laggiù fra gli uomini (Quassù, fra proni tetti, Fra quattro mura di libri e d’ombre, divino è l’esser fra cose che sono Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie, fra piaghe e gonfiori e fra genti e lavoro fra un terror di profezia chi fra i bari del mondo non volle aver bazza: fra erte e scese vicine, fra consensi di laghi e di fonti fra trèmiti e vene – fra bave di nubi e tormenta – Fra incomprensioni immutabili Fra le catene libertà mi ride fra quattro mura 259 FL 046 003 in un fragore di grandine. fragori FL 006 018 consueti fragori e nelle corti fragrante FL 017 041 la bella e fragrante dimora. FL 037 009 ritta la gerla fragrante di fieno, fragranza FL 060 009 tutto sa di fragranza frale FL 005 045 e le sue tende frale germoglio FRAMMENTI FL 000 000 TO FRAMMENTI LIRICI Frammento CA 000 000 EO (da un Frammento 1914) frantumo 260 FL 024 008 nel frantumo del giorno, FL 050 109 – Come frantumo sull’onda, fratelli FL 002 049 fratelli, miei rami e mio nido, fraterna FL 010 047 Dove la fraterna visione fraterni FL 021 060 nei plausi fraterni frecce FL 069 022 o pioggia di scuri e di frecce freccian FL 068 016 freccian le vette e s’incidono, fredda FL 069 021 Ma per noi, fredda amazzone implacata, freddo FL 042 026 è paura che amor freddo s’inganni 261 frégola FL 070 008 in frégola di piacere acerbo; freme FL 007 007 d’amorosa bontà freme anche il lento fremente FL 002 044 qui, fremente bontà, fremito FL 035 033 d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio. FL 045 020 il fremito ci strinse il desiderio FL 050 125 perso in divino fremito il pensiero. freni FL 011 011 al trabalzante stridere dei freni, fresca FL 005 061 la tua fresca corrente! freschezza FL 036 042 nella freschezza irrequieta 262 fresco FL 004 003 FL 015 010 FL 063 047 CA 007 003 vortice fresco di gemme, e rosato che il petto gonfia di fresco vigore per te con fresco volo io vi rimando procede fresco e lento fretta FL FL FL FL 021 027 048 050 027 012 006 050 se ogni ora parve un ripiego di fretta, a ciò che non appaga la sua fretta; rodi in fretta il tuo grigio dolore nell’implacabile fretta, frode FL 047 069 lo spirito è una frode, fronda FL 001 018 fronda la storia e patria il fiore, FL 028 004 e dove è fronda intorno e ai casolari fronde FL 031 004 che stanco dirada l’ardor delle fronde fronte FL 054 025 FL 071 037 Come per vento chini fronte e ciglio e tutto ha un muro livido di fronte? 263 fruga FL 047 020 e fruga di lavori il suo declivo, frulli FL 070 011 ch’a suon di frulli la fiutata altezza frumento CA 005 031 La fame inghiotte frumento – frusciava CA 002 020 frusciava il mio baleno: frutti FL 072 006 altri assapori i frutti. frutto FL 001 022 FL 064 005 suggere il sole e prodigar il frutto; e l’estate nel frutto, fu FL 012 019 che nel donare il sangue fu serena; FL 012 030 Quanto fu bello che nascessi nostra 264 FL FL FL FL FL FL FL FL 021 033 040 041 045 067 071 071 026 018 008 004 018 027 062 066 Ma che giovò se l’aria mi fu tolta, riconoscere dove fu natura! fu sguardo, e nella mente poesia. mio fu sole, Altra fu la promessa, e fu l’olocausto invano. che dove fu severa fu bene conosciuto fuga FL 037 016 a valle caddi in fuga dietro l’ombra. FL 056 002 senza inganno né fuga, CA 005 064 Fuga da un vuoto vicino fugaci FL 004 016 d’amante donna in carezze fugaci, fugge FL 005 039 più veemente vela al vento fugge, FL 045 039 dell’acqua che fugge, FL 070 054 e fugge ghermendo la vita fuggendo FL 006 013 per invilire poi, fuggendo il lezzo, FL 021 048 Oh, se fuggendo trovassi regioni fuggente FL 006 031 tra morte e morte vil ritmo fuggente, 265 fuggenti FL 070 030 di fuggenti creature, fuggevole FL 002 046 nel fuggevole giorno. fuggevoli FL 010 049 delle fuggevoli cose, fuggi FL 001 014 o non ghermita fuggi, e senza grido FL 050 088 Insonne cuor che fuggi dove agogni fuggir FL 036 027 e fuggir dal fiato e dal piede CA 001 002 fuggir lascio la fortuna, fuggita FL 042 010 fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia FL 043 034 landa fuggita in un lontan miraggio, fuggono FL 068 017 fuggono i piani e s’impiombano, 266 fughe CA 002 039 scandalizzando fughe nel pollame Fui FL 043 025 Fui certo un tempo qualche eroe degno FL 054 011 Come fui uomo e mi conobbe l’ora FL 056 014 chiuso mi rende dove aperto fui. fulgido FL 061 009 e lo spirito fulgido balza, fulgori FL 068 006 per gl’ineffabili fulgori FL 068 048 per gl’ineffabili fulgori fulmina FL 047 040 Nella vita che fulmina e va fulminea FL 066 014 fulminea la vita fulmineo 267 FL 034 010 fulmineo ridestarsi, fuma FL 023 005 e fuma d’ombre al nido delle stalle. fumanti FL 002 027 fumanti ansando, senza cavalieri; fumida FL 011 006 si crolla fumida e viene fumo FL FL FL FL 005 034 050 051 032 se per i fiori davi pietre e fumo 014 negl’incensi del fumo 008 e scende al lago per la valle il fumo 002 in una gora di fumo e aria funerale FL 014 005 Intoni il gran funerale fuoco FL 023 015 e in un guizzo anche il fuoco si spoglia: FL 070 049 Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco 268 fuor FL FL FL FL FL 002 021 043 051 058 032 fuor mandando l’inerzia: 041 mi saettassero fuor della bocca 032 se dentro animi il mondo e fuor non sai? 004 Fuor della bruma, per campi e fossi 001 Fuor delle nubi d’ebano e amianto fuori FL 044 006 FL 045 041 FL 045 066 FL 050 021 CA 007 022 persi nei solchi fuori senza illusione d’uscir fuori; e fuori son uno che va e vuoto il tempo buio lascia fuori. Ma di fuori sta il deserto furia FL 019 005 Il supremo ideal, nascosto, in furia FL 058 004 la rauca furia del mare; furore FL 043 027 furore accende il vagheggiar del segno, furtive FL 045 014 dove furtive negli occhi fusa FL 036 003 la fusa scintilla CA 002 046 facevan le fusa 269 fuso FL 017 002 il ciel fuso balenava fusto FL 001 017 Se a me fusto è l’eterno, futuro FL 039 062 che sveli il futuro calvario FL 047 011 s’apre il tempo futuro alla mente gabbia FL 014 029 è con noi belva in una gabbia chiusa! gagliarda FL 001 027 bella gagliarda bontà – gaia FL 029 013 fra donne d’eternità gaia gaio FL 052 020 e truce in bàttito gaio 270 galla FL 026 020 d’aria che a galla su per l’acqua levi; FL 039 051 a galla o sul fondo non mutano mai. gallina CA 002 074 essa risorge in tuorlo di gallina. galoppo FL 005 056 a galoppo i cavalli gareggia FL 027 007 e coi bravi gareggia gaudente FL 010 028 promiscuità gaudente, gazzetta FL 027 010 del presente s’incita e la gazzetta geli FL 070 048 con l’anima ardente nei geli costretta. 271 gelida FL 070 064 con l’anima ardente in gelida scorza, geme FL 034 006 geme o s’invischia, e vana gemito FL 045 030 gemito chiuso in aperti consensi, gemma FL 053 002 traluce la gemma dei monti gemme FL 002 050 sorelle, mie foglie e mie gemme, FL 004 003 vortice fresco di gemme, e rosato FL 069 008 gemme sembrano e piume, gemo FL 032 013 ripiglio i colpi, gemo sotto il basto: generoso FL 021 030 se, primavera, il mio cuor generoso FL 057 008 così finir, con generoso squillo. FL 065 008 il generoso mio cuor che ti ordiva, 272 gente FL 021 061 FL 047 046 FL 056 007 FL 060 027 FL 066 020 FL 069 036 CA 001 003 dell’ilare gente codarda e la mia gente s’incita nell’amor della gente mi paleso: e la gente si smarrisce! la gente ritorna agli arnesi; che c’inviliva alla gente, che inseguita dalla gente genti FL FL FL FL FL FL FL 005 023 032 047 061 068 069 021 al nuovo altar delle genti, o città 001 Col moto egual delle tue genti, o valle, 012 al tornar delle genti io son sconfitto; 081 eco torva di genti 004 per luoghi e genti accomodato sono. 039 e sciocche, le genti della gran plebaglia 009 e fra genti e lavoro gerla FL 037 009 ritta la gerla fragrante di fieno, gerlo CA 002 055 il gerlo sulle spalle, germoglio FL 005 045 e le sue tende frale germoglio 273 gesti FL 008 018 irrorante nei gesti e nei detti FL 010 016 con vasti gesti d’unione FL 029 007 e gesti e pensieri gesto FL 049 014 gesto vigliacco, nell’aria gettarmi FL 021 035 un abisso profondo per gettarmi? getti CA 005 082 getti come per abbraccio. getto CA 005 027 perché si teme il getto del sangue. ghermendo FL 070 054 e fugge ghermendo la vita ghermita FL 001 014 o non ghermita fuggi, e senza grido 274 ghermito FL 021 016 questo hai ghermito; e primavera in festa ghiacci FL 070 040 nei ghiacci protesi sui lividi artigli ghiaccioli FL 049 008 che spezza ghiaccioli d’inverno ghiaia FL 047 062 trave a un palco, ghiaia al fango: ghigno FL 021 062 sotto il ghigno del cielo, ghiotta FL 066 006 la ghiotta luce felice ghiotto FL 010 015 chi, di sé ghiotto nell’anima lercia, FL 025 012 inconscio e ghiotto come il mio palato; CA 002 043 Ghiotto della mia fame, 275 ghirlanda FL 060 033 in rilievo e colore, e n’è ghirlanda ghirlande FL 030 007 nascono a sciami, nascono a ghirlande, FL 041 010 che nell’erba fa ghirlande già FL 021 013 FL 047 002 FL 067 007 CA 002 009 CA 002 059 CA 004 014 CA 009 025 l’idea nel tempo che vien già divelto qualcosa si tramuta, e già molesto un che di non nato e già vecchio, A te correvo già felice: già inneggiava alla polenta; e già perse nel flutto; verrà, forse già viene giaccion FL 023 022 che giaccion dentro, arcano giace FL 021 011 FL 034 008 CA 008 003 CA 008 005 mentre l’anima giace pietra al fondo inascoltata giace. lasciata a sé giace priva, fin che giace guarda il suolo; giacevan FL 017 006 giacevan sui confini 276 giaci FL 067 022 oh, cieca sostanza, tu giaci giallo FL 003 003 con guizzi di lucido giallo, FL 052 003 su ’l viso giallo e il corpo di bitume FL 052 028 su ’l viso giallo e il corpo di bitume giardini FL 068 027 ai giardini si vela di brina, gigante FL 028 025 FL 071 027 il gigante che va per l’infinito. il mio gigante chiuso ginocchi FL 040 002 nel petto e un abbandono fra i ginocchi, gioco FL 047 029 nel tuo gioco stai: gioconda FL 009 007 ineffabile pàlpita gioconda 277 FL 025 006 perché la voglia palese e gioconda giogaie FL 070 018 dell’avide giogaie, FL 070 045 da piani colline giogaie catene giogo FL 002 059 nel giogo del tempo; e rivivi gioia FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 012 014 017 025 035 039 039 043 047 055 063 071 021 022 038 016 034 001 060 009 058 018 049 030 alla sua gioia il sacrificio appena, in apollinea gioia che voluttuoso salendo con gioia oh adesion di gioia Ma breve la gioia mi libra: Venga chi non ha gioia a ritrovare è dove manca la gioia del mondo. E’ l’ansietà d’una gioia smarrita con qual gioia mutandoti vorrei gioia invitare il mio senso e nella gioia di eleggervi, amici, Anima, hai gioia; perché? gioie FL 063 083 le sue gioie più certe. FL 071 054 o sofferenze e gioie gioioso FL 032 009 o se gioioso su dal covo afflitto 278 gioir FL 027 014 il gioir dei conforti gioisce FL 022 012 forme: e gioisce del suo ritmo umano. gioita FL 071 081 questa angoscia gioita, giornata FL 027 004 bàttito volge della sua giornata; FL 039 029 il dolor snodi come la giornata FL 045 005 e a la giornata cieca CA 005 076 La giornata d’oggi è sola, giorni FL 006 001 FL 011 021 FL 028 020 FL 032 002 CA 002 018 CA 008 020 Sciorinati giorni dispersi, nel labirinto dei giorni Salve, o ver di tutti i giorni! a colpo a colpo il tràmite dei giorni, nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte. con tutti i cuori, per tutti i giorni; giorno FL 002 046 nel fuggevole giorno. 279 FL 007 008 FL 008 017 FL 012 006 FL 024 008 FL 025 035 FL 029 018 FL 034 016 FL 041 021 FL 043 033 FL 047 013 FL 050 108 FL 054 027 FL 054 028 FL 063 066 FL 067 016 FL 071 020 FL 071 039 FL 071 069 FL 072 017 CA 005 030 CA 005 074 CA 006 009 fastidio ch’erra nell’usato giorno. che par l’infinito ma è linfa del giorno fra chi va lento a digerire il giorno. nel frantumo del giorno, spoltrirsi alla fatica ancora il giorno. ma nel giorno, perverso è ciascuno: E via si lancia il giorno Quando il ciel folgorò il giorno Perché sta il giorno come una deserta improvvisa; ma il giorno attanaglia. al terribile giorno. quanto men si scopriva. O strano giorno di chiuso ardore, giorno senza artiglio! O combattenti dell’usato giorno Se tra le nubi del giorno, come al sereno giorno dall’inedia del giorno t’alimenti; del trasmutabile giorno, che dal giorno affaticato per scassinarti il giorno. se non rilevi umanamente il giorno Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede: giova FL 066 019 e schiava del tempo che giova giovamento CA 007 023 senza avere giovamento: giovando FL 002 054 giovani e giovando dissolvermi in voi, 280 FL 017 025 di giovani a diporto, FL 017 026 di giovani cercanti giovi FL 072 023 e consentire ti giovi. giovinezza FL FL FL FL FL FL FL 010 017 038 043 055 055 061 010 063 006 015 012 014 001 intensa giovinezza, e lasciarono la giovinezza. che sa giovinezza fiorire, pregar la giovinezza, e l’avversaria l’amabil giovinezza l’amabil giovinezza Giovinezza mi fa leggiadro e saldo giovò FL 021 026 Ma che giovò se l’aria mi fu tolta, Gira CA CA CA CA 008 008 008 008 001 015 018 021 Gira la tròttola viva gira, – e il mondo variopinto gira, – e il mondo disunito vive la tròttola e gira, giran FL 051 008 e giran nel covo sommersi; 281 giro FL 023 018 per l’umido giro dei monti FL 036 011 e spràngan le soglie nell’arido giro FL 060 015 e con giro piumato si muovon le membra; CA 002 016 tessendo siepi in giro alle covate, giù FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 003 005 012 021 021 025 026 032 034 041 042 044 045 045 054 054 060 061 067 002 019 004 071 074 007 001 007 018 015 035 012 002 046 008 032 040 014 026 giù – brunita la corazza, e stanco infogna giù piaceri e sonni. giù si dipana in ombra sulle vie, ma giù gli sguardi con terrore, voi e giù il cappello! miserabilmente giù sprofonda? Giù, nella conca del lago, si fonde fallendo io piombo giù, e una distanza e giù per la sua china e giù fida ma sotto si ridesta e giù trabocca mentre declini giù. è la pioggia che fila giù bieca, e tu, pioggia che fili giù bieca! E’ un inganno di voi che giù nel senso che, se restasse, giù cadrebbe esangue; giù sprofonda il desio e torva la tregua va giù. tu sgretoli giù morta: giubba FL 027 002 rude le membra e in giubba affumicata, giunge FL 002 056 nell’ora che giunge e dilegua FL 059 007 ciò che non giunge mai ? 282 CA 004 001 E giunge l’onda, ma non giunge il mare: giungendo FL 054 023 e a mano a mano che giungendo l’ebbe giungere FL 005 026 chi può giungere in te? giunse FL 038 013 appena mi giunse e la voce giunto FL 031 010 baleno d’oro non giunto al guizzo, giuocan FL 024 010 giuocan l’attesa a rimando: gl FL FL FL FL FL FL 010 021 054 068 068 070 009 053 024 006 048 042 Tien gl’impeti sepolti, e gl’impeti e le luci quasi più in là rimandava gl’inviti? per gl’ineffabili fulgori per gl’ineffabili fulgori verso gl’inviti del mondo, 283 Glauca FL 004 001 Glauca s’impiuma la terra al mattino gli FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 005 011 013 014 015 015 018 021 023 024 028 029 032 033 036 036 039 043 045 045 050 050 050 050 050 052 054 054 057 057 062 063 068 069 018 005 026 013 002 004 011 009 071 010 002 007 005 006 017 008 036 042 014 058 065 003 013 045 056 099 025 013 035 001 006 010 014 033 020 che tramutò gli aspetti o per gli ampliati interluni mentre la terra gli chiede il suo verbo non più s’inventan gli uomini, ma sono. che per le strade e gli alberi e i cortili par che non visto gli rubi e un vel d’argento serico gli cuce, Sopra gli uomini, in vere leggi pure, ma giù gli sguardi con terrore, voi con gli occhi chiari dall’imagin bruna; gli amatori in bisbiglio in un aperto libro gli occhi, mentre e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi, per altri un varco e per me, tra gli scorni e l’evangelo di tutti gli eroi tòrcon gli alberi a respiro gli alberi ondeggian con verdi richiami gli uomini inquieti si cercano avari vanire, e lungi in pianto gli anni miei – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi per gli ànditi e le case, (laggiù fra gli uomini (Laggiù fra gli uomini Laggiù laggiù fra gli uomini che invochi gli oggetti se pensi e folgoran gli aspetti le glorie e gli anatemi le guance sotto arrisero, non gli occhi gli amanti al piede dei misterïosi Stan nel folto gli stami: dal becco gli esce in un ultimo trillo. il rimanente gli è vano o perverso: e in voi, socchiusi gli occhi scuote gli stanchi inquilini che tu gli spazzi via. 284 FL 072 004 CA 002 038 CA 002 081 CA 005 001 CA 005 052 CA 005 091 CA 007 005 altri èduchi gli steli, brigante di bontà con gli animali, in verecondia gli occhi Sacchi a terra per gli occhi, Ma son sì lievi gli uccelli a un suo bene che gli grida: addio! La terra gli fa largo, gloria FL 006 021 all’inarrivabile gloria FL 034 002 è gloria. Immane ferve FL 069 037 snuderai l’oro e la gloria glorie FL 005 050 fra glorie ardenti e tenebrosi falli FL 052 025 le glorie e gli anatemi FL 063 055 Io non ho numi né glorie, gloriosa FL 019 011 o vanità della gloriosa altezza, glorïosi FL 050 054 di glorïosi avventi gobbetto FL 043 022 fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto 285 gocce FL 067 013 CA 004 007 CA 004 008 CA 004 009 CA 004 012 CA 004 015 CA 004 025 CA 004 028 in gocce quasi di acre mosto, E il mare non sa delle gocce, le gocce che ignorano il mare; non gocce, ma il mare – non mare, ma gocce – non gocce, non mare: innumerevoli gocce del mare incolmabile mar delle gocce goccia FL 062 016 CA 004 021 CA 004 033 CA 007 018 goccia indistinta nel grido del mare, goccia oltre goccia a distesa, se cerca, ancor libero mare – una goccia. Ogni goccia in sé raccoglie gocciole FL 014 013 fra passi neri che han gocciole e fango: goda FL 071 003 goda in sé del proprio canto gode FL 047 071 Ma la vita non gode, FL 066 024 e beato non gode godere FL 047 065 e senza rampogna sdraiato godere. 286 godevo CA 002 025 e accanito godevo goffo FL 043 017 L’abito goffo e la stanchezza sforma gola FL 021 043 mentre la gola rugghiasse a sterminio FL 042 040 e nella gola mi gorgoglia e brucia CA 005 077 ha la voce a metà gola; golfi FL 068 020 per golfi abissi sterpeti; gonfi FL 011 005 ma nei ràntoli gonfi gonfia FL 015 010 FL 021 010 gonfiando che il petto gonfia di fresco vigore scivola il senso e gonfia la ventraia, 287 FL 066 010 incidendo e gonfiando risucchia gonfiori FL 068 010 fra piaghe e gonfiori gonzo FL 036 014 il gonzo pecorume gora FL 021 012 d’una gora, e si contrae FL 051 002 in una gora di fumo e aria gorgheggi FL 004 008 il sangue lieto suscita e gorgheggi; gorghi FL 017 020 con àliti e gorghi gorgo FL 015 006 Nel silenzio, il ricordo è come gorgo FL 039 035 Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca FL 060 038 quasi gorgo di rio che scivoli, gorgoglia 288 FL 042 040 e nella gola mi gorgoglia e brucia gran FL 014 005 FL 017 017 FL 033 010 FL 034 022 FL 051 012 FL 068 039 CA 006 009 Intoni il gran funerale al gran seno dei piani, Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve fin che la sera il gran pàlpito accoglie e s’amplia nel ritmo un gran senso; e sciocche, le genti della gran plebaglia Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede: grand FL 050 009 del grand’umido abbrunire; grande FL 017 010 FL 030 006 FL 038 002 FL 045 054 FL 049 030 FL 050 113 FL 063 028 FL 071 029 CA 002 069 nel grande amplesso caldo. nel grande azzurro tremule faville nell’occhio ritroso la grande Vita misera e grande, del grande destino, Ecco: nella grande ora sommersa nel grande andar del mondo. verso il suo amor sì grande! per chi ha in sé grande spazio, grandezza FL 005 051 una grandezza infinita grandine 289 FL 046 003 in un fragore di grandine. grano FL 000 000 EO causa di lor vita – batteranno il grano. grassa FL 019 007 alla mia grassa incuria grassi FL 050 066 Fastidi grassi tramiamo, grato FL 056 017 così m’è grato confortare altrui grava FL 025 024 incertamente la memoria grava CA 005 010 Anche chi ama ti grava, gravar FL 037 015 poi, sotto il gravar morto dello strazio grave 290 FL 047 022 zòccola un mulo, grave FL 067 001 Tutto in grave volume è corpulenza: gravi FL 059 002 non forse udisti in gravi ritornelli FL 059 014 che i gravi ritornelli Gravido FL 011 003 e tonfi. Gravido ora pesi gravitar FL 068 001 Nel terso gravitar dei mondi insonni FL 068 043 Ma su, nel terso gravitar dei mondi, graviti FL 054 002 immortale, se graviti sovrana gravoso FL 063 002 FL 063 075 e nel gravoso spazio E inutilmente tu, gravoso spazio, grazia FL 063 022 e la sosta pare una grazia, 291 gregge FL 011 012 incatenato nel gregge grembi FL 017 007 grembi di nuvole bianche, greto FL 047 032 e sotto il greto invano gretta FL 068 031 la quiete gretta ne insidia, grevi CA 005 049 grevi loro di te, grida FL 008 006 mi strozza senza grida FL 035 020 l’anima grida: FL 052 024 grida impennata o recline CA 005 091 a un suo bene che gli grida: addio! gridando FL 062 026 gridando: Io, io, io? – 292 gridare FL 017 044 volea ciascun gridare gridasti FL 021 036 Tu mi gridasti all’inutile forza griderò FL 006 024 verso conquiste ch’io non griderò. grido FL 001 014 FL 005 058 FL 047 006 FL 062 016 CA 005 014 o non ghermita fuggi, e senza grido il grido delle macchine e dei lucri dentro le case sul materno grido goccia indistinta nel grido del mare, c’è un grido dentro: grigio FL 048 006 rodi in fretta il tuo grigio dolore grilli FL 044 001 O dei grilli in cadenza solitaria Grillo FL 048 001 Grillo del focolar 293 FL 048 003 grillo del focolar FL 048 005 Grillo del focolar FL 048 007 grillo del focolar grondante FL 069 015 della cruda grondante tua striglia, grosso FL 070 001 Dal grosso e scaltro rinunciar superbo grovigli FL 070 007 e clamorosi grovigli di folle groviglio FL 042 011 voglia che ha fatto un groviglio di me. grulli FL 070 009 dal pigro disnodar con sforzi grulli grumi FL 070 006 per grumi di zolle e colture guance 294 FL 054 013 le guance sotto arrisero, non gli occhi guancia FL 004 004 sembra il ciel una guancia di bambino. guanciale CA 005 012 si fa guanciale delle ore tue. guarda FL 012 010 FL 058 002 FL 060 004 FL 063 018 CA 005 024 CA 008 005 accarezzando guarda. guarda il cielo in pertugio lunare: dai pascoli al lago che guarda e la speranza guarda. ma l’occhio inaridisce se guarda. fin che giace guarda il suolo; guardammo FL 054 026 non ci guardammo; e amor era d’intorno guardar FL FL FL FL FL 024 026 045 047 052 guardare 011 017 022 053 027 e nel guardar chi s’accompagna, intorno Nella sommersa pace il guardar mio ma questo il premio, o guardar nel mio guardar l’ardente anima buona, in un guardar perduto, 295 FL FL FL FL 055 060 063 067 005 tutto s’apre a guardare, 011 facile agli occhi è guardare 034 sul perenne guardare. 009 un guardare senz’occhi, guardarti FL 047 030 io sbatto qui, e nel guardarti invano guardo FL 043 013 L’esser guardo come aria nell’aria FL 051 013 oh il variar delle cose ch’io guardo, guarir CA 003 008 di guarir l’intimo pianto, GUARNIERI CA 000 000 DO ROMANO GUARNIERI guatano FL 070 031 guatano addentano guazza FL 010 004 e che, fiumana alle marcite in guazza, 296 guazzi FL 045 068 col piede ai guazzi attento, guerra CA 005 075 fingi una pace che fa guerra al mondo. guida FL 025 059 tacita guida a chi crede. guidavi CA 002 010 e tu guidavi senza farmi male guizza FL 029 011 guizza di luce e si sdraia guizzi FL 003 003 con guizzi di lucido giallo, FL 003 011 e guizzi e suono e vento FL 017 021 con guizzi e clangori guizzo FL 023 015 e in un guizzo anche il fuoco si spoglia: FL 031 010 baleno d’oro non giunto al guizzo, FL 071 017 e il guizzo d’ogni punto; 297 gurgiti FL 070 028 a gurgiti immani di vitreo silenzio, gusto FL 008 014 e gusto e mi aspergo alla varia gustoso FL 025 011 quando sorbivo il vivere gustoso, ha FL 010 019 FL 012 044 FL 014 007 FL 027 011 FL 029 005 FL 029 006 FL 032 014 FL 039 001 FL 042 011 FL 045 043 FL 050 037 FL 050 069 FL 054 004 FL 055 016 FL 062 009 FL 063 013 FL 071 037 CA 001 007 CA 001 008 CA 002 069 CA 005 028 (cagna che ha piscio per ogni cantone!) un’ardente pupilla ha lasciato. nell’ora c’ha trattenuto il respiro: ha per vangel, beffardo e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi, e chi si leva, le carni n’ha rotte, Cristo ha ragione e Machiavelli vince. Venga chi non ha gioia a ritrovare voglia che ha fatto un groviglio di me. che sul filo ha lo sgomento sono un pilota che ha perso la via, se la ferocia ha modo stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito non ha chi non conosca; e nel fil del suo sguardo ha l’universo; l’indicibil fervor ha sentimento; e tutto ha un muro livido di fronte? quanto l’una e l’altra ha perso: poi ne rendo a chi ha cercato. per chi ha in sé grande spazio, Il lavoro ha manico adorno – 298 CA 005 043 del mondo che ha in disprezzo. CA 005 077 ha la voce a metà gola; CA 006 009 Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede: hai FL 021 016 questo hai ghermito; e primavera in festa FL 065 009 o nervatura c’hai parvenza viva! FL 071 030 Anima, hai gioia; perché? CA 005 085 se non hai le mani buche han FL 009 012 con lacci che non han peso né solco; FL 014 013 fra passi neri che han gocciole e fango: ho FL FL FL FL FL FL FL FL 001 045 047 054 063 063 063 063 013 063 033 009 051 055 056 057 un morso appena e una ciocca ho di te: tra nere forme forma nera ho spazio; ho un fluir di corrente. ho confitto, o annidate trecce fonde: di vivere, per te non ho vergogna, Io non ho numi né glorie, io non ho donne né bimbi, io non ho lucri né mete, FL FL FL FL FL FL FL 001 002 002 004 005 005 005 008 030 057 018 017 023 032 né i melliflui abbandoni e melodiavi i bàttiti dei polsi, rimandando i consensi più in là! dove son primavera i pensier miei rumina l’ozio, aduna i suoi cocci fra Penelope e i Proci, se per i fiori davi pietre e fumo i 299 FL 005 056 FL 009 016 FL 010 001 FL 010 022 FL 012 022 FL 014 002 FL 014 008 FL 014 009 FL 014 010 FL 017 013 FL 017 014 FL 017 035 FL 020 003 FL 021 023 FL 021 024 FL 021 047 FL 026 007 FL 028 009 FL 028 020 FL 032 013 FL 036 010 FL 036 021 FL 036 022 FL 036 033 FL 036 034 FL 039 050 FL 040 002 FL 040 003 FL 043 022 FL 045 010 FL 045 073 FL 047 079 FL 050 074 FL 055 006 FL 059 014 FL 063 042 FL 066 018 FL 068 017 FL 069 011 FL 069 034 FL 072 003 FL 072 005 FL 072 006 CA 002 018 a galoppo i cavalli mentre vorrebbe far puri i dì suoi. Chiedono i tempi agir forte nel mondo e i letarghi consola; ma a noi perdona i soffici fastidi; che per le strade e gli alberi e i cortili bùssano i timpani cupi, strìsciano i sistri lisci, mentre occupa l’accordo tutti i suoni; e si palpavan i sonori tonfi e s’incendiavan i colori secchi; protesi i fiorenti balconi ritornan l’acque e i sentimenti al fondo, in cima al sentimento i vani sogni: non certo i vostri, o primavera sciocca, Dio e i scellerati buoni! e i silenzi sonori come sciami fra i circostanti aspetti Salve, o ver di tutti i giorni! ripiglio i colpi, gemo sotto il basto: i muri abbassano pàlpebre Sbirciano i passanti, sbirbónano i cavallanti, risbaldiscono i passanti, schioccano i cavallanti le zucche soltanto e i cadaveri nel petto e un abbandono fra i ginocchi, mentre in cammin i popolosi imbocchi fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto va imperlando di fari i suoi solchi è un nulla e i cari affetti mi son vani. le cose bàttono i denti e c’è chi piange i morti e dà i riccioli al vento. che i gravi ritornelli tu nella tregua m’accalori i polsi Si nettan suonando i paesi, fuggono i piani e s’impiombano, di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi; chi fra i bari del mondo non volle aver bazza: altri cosparga i semi, altri vagheggi i fiori, altri assapori i frutti. nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte. 300 CA CA CA CA 002 005 008 008 047 i miei sensi, e zampilli i pensieri, 054 e troppo stanchi i cervelli 017 tutti i contorni, tutti i colori; 020 con tutti i cuori, per tutti i giorni; Iddio FL 047 044 mentre si crea il creatore Iddio CA 002 065 se non ci nutre Iddio. – CA 008 022 la sferza Iddio, la sferza è il tempo: idea FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 008 008 008 008 021 025 029 035 043 063 065 005 020 041 042 013 001 016 010 038 062 nelle faccende è l’idea. nel fiato e nel sangue un’idea l’idea s’annida agli svolti con àlito morto l’idea, l’idea che quando ritorna l’idea nel tempo che vien già divelto Tragica viene a contrasto l’idea del mondo le specie e l’idea. spregia rapace negando l’idea, in un’idea che scruta e tormenta, in un immobile idea agghindata ideal FL 019 005 Il supremo ideal, nascosto, in furia ier CA 005 079 ignare l’una ier l’altra domani, 301 FL 070 010 delle ignare colline, ignava FL 036 006 l’ignava sloia dei rari passanti, ignavo FL 006 030 ma così, cieco e ignavo, ignora FL 007 004 luce nell’aria; e ignora come sia. FL 070 059 dal basso che ignora all’alto che spoglia, CA 007 026 ignora il fiume immenso, ignorando FL 060 018 accogliere ignorando ignorano CA 004 008 le gocce che ignorano il mare; ignota FL 035 030 ignote affiorar sento l’ignota bontà 302 FL 022 009 Allor, sorto da ignote ignoti FL 045 003 FL 063 074 mentre senz’eco di color ignoti con la fatica vostra, o ignoti eroi! ignoto FL 012 026 FL 050 104 FL 059 017 FL 066 026 CA 008 007 contro l’ignoto male cinger di sé l’ignoto e il respirar l’ignoto se scende, ignoto tramonta e invidia il moto, insidia l’ignoto; il FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 000 001 001 001 001 001 002 002 002 002 002 002 002 002 002 003 004 004 004 004 000 010 018 022 023 030 002 004 007 012 016 017 019 031 043 005 004 006 008 014 EO causa di lor vita – batteranno il grano. dell’ora il ferreo bàttito concede. fronda la storia e patria il fiore, suggere il sole e prodigar il frutto; vorrei palesasse il mio cuore Qui nasce, qui muore il mio canto: pace su neve vaporando il piano ruscello è il tempo eguale come alla mamma, quando è sola, il bimbo. il cuor beatamente è un rapimento dove circola il mondo. Tu fosti e sei il desiderio mio e non mai il suo dio; ma il ritmo dentro chiudevi il sublime destino: piomba il turbine e scorrazza sembra il ciel una guancia di bambino. d’amor che mi seconda il passo lento il sangue lieto suscita e gorgheggi; sul viso e dietro il collo un far di baci 303 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 005 005 005 005 005 006 006 006 006 007 007 007 007 008 008 008 008 008 008 009 009 009 009 010 010 010 010 011 011 012 012 012 012 012 012 012 012 012 013 013 013 014 014 014 006 009 011 055 058 006 013 020 027 002 005 007 011 009 012 030 031 039 040 001 006 009 010 020 021 040 048 020 026 005 006 015 019 021 023 027 039 041 007 009 011 005 007 011 il bruno lucente mistero il silenzio sospeso portare; sterile nulla è il cielo: dove lancia il torrente il grido delle macchine e dei lucri fra lo spirito e il senso; per invilire poi, fuggendo il lezzo, e bello intorno il mondo, par dileggio ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno lene va il sangue,e vivere è malia: Da fonti aperte nasce il sentimento d’amorosa bontà freme anche il lento e scopre il senso intenso in ciascun lato discorra, divori il mio pasto: Romba, splende, s’inspira il contrasto Però, se il minuto non trova il suo solco e s’ingorga, con àlito morto il lor peso: s’ingorga il minuto e ritorna Dentro il meriggio stanno alberi e scogli al desiderio il cielo azzurro porge; Quassù quassù, fra il suonar dei campani e il canto lungo di un prono bifolco, e il meccanismo e la scaltra parola che il meditare aggiorna mentre lo tesse e muta il sangue nuovo, che il pàlpito sorprende sotto il ciel che balzàno mentre la terra gli chiede il suo verbo dove assopito è il vorticoso squillo fra chi va lento a digerire il giorno. ma facil si palesa il buon cammino che nel donare il sangue fu serena; alla sua gioia il sacrificio appena, a lei che il cuor ci veglia e la movenza sbarra a difesa il suo amore; il tacer che mi fa nodo: per il corso che pullula luci; Quando si nutre il cuore quando s’accende il cuore quando s’eleva il cuore Intoni il gran funerale nell’ora c’ha trattenuto il respiro: intoni il vario contrasto 304 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 014 014 014 015 015 015 015 015 016 016 017 017 017 017 017 017 017 017 018 018 018 018 019 019 019 019 021 021 021 021 021 021 021 021 021 021 022 022 023 023 023 023 024 025 014 015 018 001 003 006 008 010 010 014 002 008 029 042 051 052 055 057 001 003 010 012 004 005 008 009 010 015 017 018 030 044 050 062 066 074 002 008 004 007 015 016 016 004 scivola il vortice umano, vibra chiuso il lavoro, onnipossente a scaltrire il destino, Lontanissimo arpeggia il tramontare e il nevicato pian con tenerezza Nel silenzio, il ricordo è come gorgo e la speranza è il suo murmure. che il petto gonfia di fresco vigore ma il ritmo snuda l’amor che discende e in te, raggiunto il tempo, lo trascende. il ciel fuso balenava ma il sol maschio sfuriava il compagno alla compagna, Il compagno alla compagna ma ragionarono il mondo: e riser tutto il dì per non sapere, S’annidò il cielo corto, languì alla terra il piacere, Respira il lago un pàlpito sopito divini; appare il mito accomuna il mistero della sorte del male è il bene più forte. il corpo mi titilla in calor unto. Il supremo ideal, nascosto, in furia il mondo miserabile si spoglia. O vanità del bene contro il male, scivola il senso e gonfia la ventraia, Tu, mano aperta che inseguivi il mondo, il riposo ora porge e l’omaggio. Eppur, la fede e il responso tentai; se, primavera, il mio cuor generoso il terrore del mal che m’infosca e lieto fosse il destin nuovo al sole! sotto il ghigno del cielo, E suggo io, intrepido, il veleno e giù il cappello! oggi il cielo dalla terra: vicenda è il suon concorde d’ogni cosa. il notturno corale, fra il varïar delle braci e in un guizzo anche il fuoco si spoglia: filtra il cielo e sorveglia da una cruna. Il fato di ciascun è dentro al mio, Perché il soffrire è sicuro 305 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 025 025 025 025 025 025 025 025 025 025 025 026 026 026 026 026 027 027 027 028 028 028 032 032 032 033 033 034 034 034 034 035 035 035 035 035 036 036 036 037 037 037 037 037 005 011 012 021 025 027 030 035 039 043 058 004 012 014 016 017 014 018 021 002 019 025 002 011 013 006 021 016 022 024 027 009 014 023 027 033 014 017 024 001 003 011 012 015 e il comprender oscuro, quando sorbivo il vivere gustoso, inconscio e ghiotto come il mio palato; Or, come il sangue qui in me, il mucchio del passato, con paura e dolore il presente s’incastra. sembra il risveglio un terribile agguato spoltrirsi alla fatica ancora il giorno. svarïar perdo il senso e il sentirlo m’è duro, e non voglio il passo divino ascoltare, dell’ultimo balen che il sol perdette; e il plenilunio in luce sembra berla. il creato, protesa in su la bocca; il vecchio campanile l’ora scocca. Nella sommersa pace il guardar mio il gioir dei conforti il divenir tremendo che non cura arcanamente s’agita il mio volo, il sol schioccando si spàmpana mi rivelano il prodigio? il gigante che va per l’infinito. a colpo a colpo il tràmite dei giorni, mi sveli il maggior vero che l’avvince, ripiglio i colpi, gemo sotto il basto: Con piè di nubi poggia il cielo in vetta a doman, chiuso il petto negli incroci, E via si lancia il giorno fin che la sera il gran pàlpito accoglie fra il rincasar tumultuoso tra il brulicar delle forme e mentre il volgo in desiderio occhiuto e il mondo eccelso crea. E soffre mentre ama il suo tempo. tremando e rilucendo tutto il verde, d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio. il gonzo pecorume dai corpi smilzi il vuoto delle teste: nessuno vorrebbe il mio officio. Il vedovo, rizzando il torso nero, toccò nel vespro di raso il sentiero e per il monte, di contro al sereno, sotto il buon peso si mosse oscillando. poi, sotto il gravar morto dello strazio 306 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 038 038 038 039 039 039 039 039 039 039 039 041 041 041 041 041 041 041 042 042 042 042 042 042 042 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 044 045 045 045 046 047 047 047 010 012 015 027 029 031 033 034 052 062 064 001 005 009 013 017 021 024 001 003 004 017 028 029 042 007 011 012 018 022 027 032 033 035 037 041 003 017 020 022 008 001 008 011 sembrava il piacer del tuo viso: l’intenso tuo cuor, e il sorriso n’andammo; il variar delle cose Il dolor plachi come la stanchezza il dolor snodi come la giornata il dolor viva come buona madre il dolor fiammi come la lanterna che dal nostro il cammin svela degli altri. Udite il rullo a distesa che sveli il futuro calvario Oltre lo scherno e il divario Quando il ciel sbiancò il mattino ero il trillo d’una fonte ero il soffio d’una valle ero il volo d’una nube ero il senso che natura Quando il ciel folgorò il giorno spense il sole. Voce, il ruscello delle tue campane chioma, il cespuglio delle calde trecce m’avvolga il capo solcato di te; quando il martirio si snerva: l’uso fra mezzo e il ritegno e il pensiero del poi. che vien sulla parola e accieca il suono. il lamentare d’un vascello morto ma floscio il tempo vil tutto si addita, senza aver nulla compiuto, il riposo. il sangue nella plastica sua danza; fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto furore accende il vagheggiar del segno, se dentro animi il mondo e fuor non sai? Perché sta il giorno come una deserta e se il cuore mi esulta, a me più certa Perché va ciecamente il male e il bene Ora tace sospeso il firmamento; dentro il bagnato alitare dell’aria accendono il sangue. il fremito ci strinse il desiderio ma questo il premio, o guardar non a me, tornerà il tempo. Fra il caldo velo del sonno e il vario aspetto delle note forme s’apre il tempo futuro alla mente 307 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 048 049 049 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 051 051 051 052 052 052 052 052 054 054 054 054 054 054 055 055 013 016 017 019 020 025 032 038 044 048 066 074 006 026 028 008 019 021 029 034 040 042 044 059 072 075 090 125 001 013 015 003 007 014 016 028 004 006 016 018 019 034 018 025 improvvisa; ma il giorno attanaglia. il titubar ambiguo e placa intorno la natura e il vero mentre il borgo è qui vivo e fruga di lavori il suo declivo, a me il terror della vita e il rimorso. e sotto il greto invano e la virtù sconfitta imbava il sangue, mentre si crea il creatore Iddio cos’è il lamento mio Non so più recar il tuo peso, – Fermo il cappuccio sul sole, rodi in fretta il tuo grigio dolore che ritma il cammino, che incuora il vicino, e scende al lago per la valle il fumo fin che non visto il sonno e vuoto il tempo buio lascia fuori. a te chiamo e vorrei piegare il capo nell’ascoltare il passo d’un fantasma. e di ciascuna cosa il ben ritrovi dàmmi che a sera il tornar non sia spento il tentato cimento. il sangue prodigaste anche di noi il fallir di fallire. e c’è chi chiede il pane. angusto pare al desiderio il mondo; perso in divino fremito il pensiero. Sibila scivola livido il treno oh il variar delle cose ch’io guardo, Oh il variar della vita ch’io sento, su ’l viso giallo e il corpo di bitume Ma strappa e rinnova il suo panno, il fluido del moto il succhio della corrente su ’l viso giallo e il corpo di bitume stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito ma il pensiero da sé batte un ricordo parole il labbro tutte a scarabocchi non ritrovava il consueto aspetto: feci come chi avanzi il passo stretto dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi gioia invitare il mio senso il mio volto s’alza a chiedere 308 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 055 055 056 056 057 058 058 059 059 059 060 060 060 060 060 060 060 061 061 062 062 062 063 063 063 063 063 063 063 065 065 066 067 067 067 068 068 068 068 068 069 069 069 069 028 029 004 016 007 002 005 015 017 018 010 013 017 021 022 036 040 018 027 010 020 025 001 025 026 043 045 061 067 007 008 017 017 018 021 005 009 015 038 047 006 010 029 032 e il dolor solo accoglie. Ma il dolore non basta e del sangue di tutti è il mio polso. tutto ai bimbi dona il pane, Cader così vorrei dietro il mio cuore; guarda il cielo in pertugio lunare: scintilla il flutto ora là ora qui ti van curvando il dorso e il respirar l’ignoto ti sfolgora nell’estasi il rimorso . il placido risveglio: ai polmoni il respiro e il pensarlo, e con pace spazia ineffabile il tempo. Viva tutto il sofferto a far più dolce dopo tocca il suono. giù sprofonda il desio e riconduce il risveglio al sereno – e se il donar nell’atto si fa brezza il rimanente gli è vano o perverso: anonima rozza che il carro trascini, il lavoro di Dio Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie, Il mio passo è la traccia dell’erba, il mio cuor è la specie del luogo, e per te spazia il consenso che nacque e il ritornar dove mi tolsi, quando e il prorompente divenir non stringe che materiate l’arte e il pensiero il ragno creator che ti tessé, il generoso mio cuor che ti ordiva, e rinnova il suo stelo. quanto il virar d’una rondine il sol non mantenga il suo lampo; il cuore non tenga su in alto, vergine il sole, assorto il nostro pianeta, riverso si svincola il mare e ricade, e tutto, anche il sole, diventa normale, e al mistico colloquio intanto il sole, Quando è sole, il pattume scintilla il similoro tu sùsciti come il silenzio dove immortale è il pensiero. 309 FL 070 039 FL 070 049 FL 070 065 FL 071 002 FL 071 013 FL 071 016 FL 071 017 FL 071 018 FL 071 027 FL 071 029 FL 071 047 FL 072 007 FL 072 010 FL 072 012 FL 072 016 FL 072 022 CA 002 012 CA 002 020 CA 002 021 CA 002 032 CA 002 053 CA 002 055 CA 002 063 CA 002 068 CA 002 072 CA 002 080 CA 002 082 CA 002 084 CA 004 001 CA 004 004 CA 004 007 CA 004 008 CA 004 009 CA 005 023 CA 005 027 CA 005 028 CA 005 030 CA 005 034 CA 005 046 CA 005 050 CA 005 066 CA 005 068 CA 005 072 CA 005 073 il vello di neve che scivola e piega Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco da sola respira il tremendo suo bene. il tuo incanto più non vola: una dolcezza è il cuore. e mirarne il disegno e il guizzo d’ogni punto; bello il consenso ampliare il mio gigante chiuso verso il suo amor sì grande! quando più duro al tuo ozio era il tempo! Son la sponda per il mare: altri diriga il viaggio, Il mio verso è un istrumento Il mio canto è un sentimento odi il senso del tuo mondo: parlando il poco di chi intende e dice; frusciava il mio baleno: il papavero ardendo sullo stelo il suo slancio levriero, Infine il mezzodì spandeva il gerlo sulle spalle, Mangiamo insieme; il digiuno il sol della polenta e quando il cuore è sazio, E ti vedo levar come il mattino consacrando il pensiero mentre è bello il silenzio a te vicino. E giunge l’onda, ma non giunge il mare: ritorna l’onda, ma non torna il mare; E il mare non sa delle gocce, le gocce che ignorano il mare; non gocce, ma il mare – per dove scorre il pianto: perché si teme il getto del sangue. Il lavoro ha manico adorno – per scassinarti il giorno. La voglia divora il momento: e seguendo il pendìo e risolvesse il tempo il trambusto è un inganno; Il cuor che nell’uomo Se tu non issi a bandiera il tuo cuore infilzi per te stesso il tricolore, 310 CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA 005 005 006 006 007 007 007 007 007 007 008 008 008 008 008 008 008 008 009 009 074 080 002 011 001 002 022 026 030 031 005 007 011 012 014 015 018 022 006 026 se non rilevi umanamente il giorno tentan sciogliere il tuo nodo il diavolo aumenta, per rivelarci il sol che attende Sotto il deserto sterile il tempo, Ma di fuori sta il deserto ignora il fiume immenso, e fa suo il desiderio. Così il fiume torna ancora fin che giace guarda il suolo; e invidia il moto, insidia l’ignoto; il cerchio massimo è in alto se erige il capo, se regge il corpo; se leva il corpo, se eleva il capo; gira, – e il mondo variopinto gira, – e il mondo disunito la sferza Iddio, la sferza è il tempo: spio il campanello il suo bisbiglio.* ilare FL 021 061 dell’ilare gente codarda ilarità FL 019 002 l’ilarità dell’àttimo raggiunto, illeggiadrito FL 041 002 dentro un nulla illeggiadrito illusione FL 045 041 senza illusione d’uscir fuori; 311 FL 052 012 l’illusione del mondo, imagin FL 023 010 con gli occhi chiari dall’imagin bruna; FL 047 018 in una liscia imagin di medaglia; FL 063 050 la fida imagin vostra rinnovello; imaginando FL 004 010 la vita imaginando, e luce e suono imagine FL 050 041 nell’imagine vicina: FL 067 006 imagine, fondiglio non deposto, CA 009 001 Dall’imagine tesa imagini FL 016 003 delle imagini vere la più bella FL 033 008 e van per l’aria imagini di bene imbava FL 047 038 e la virtù sconfitta imbava il sangue, imbocchi FL 040 003 mentre in cammin i popolosi imbocchi FL 045 058 – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi 312 immane FL 002 041 FL 028 003 FL 034 002 FL 045 025 CA 005 060 quando è la vita, l’immane tuo sogno? immane nel sovrano meriggio, è gloria. Immane ferve Immane bramosia Echeggia un mònito immane, immani FL 070 028 a gurgiti immani di vitreo silenzio, immemore FL 006 023 e immemore di me epico arméggio immensa FL 039 046 anche l’immensa natura si priva; FL 063 073 l’immensa concretezza s’innatura CA 002 060 e tu, con lena immensa, immensi FL 050 058 Forse d’Italia negl’impeti immensi immenso FL 072 021 che fa chicco dell’immenso, CA 007 004 un fiume immenso. CA 007 026 ignora il fiume immenso, 313 imminente FL 005 013 per l’imminente pungolo CA 002 036 all’imminente prodigio: imminenza CA 005 087 Nell’imminenza di Dio CA 009 003 con imminenza di attesa – immobile FL 045 006 immobile discende, FL 063 062 in un immobile idea agghindata immobilmente FL 063 004 immobilmente bigio, immola FL 036 019 vittima che s’immola FL 036 045 del mio nume che s’immola immonda FL 010 014 Venere neutra immonda: FL 035 002 quasi in corrente acqua pura e immonda, immortal 314 FL 025 046 dell’immortal vicenda, FL 046 004 Anche tu, immortal natura, FL 063 017 dell’immortal ritorno, immortale FL FL FL FL FL FL FL 005 014 019 036 054 069 071 044 031 012 032 002 032 059 son legno di un tronco immortale un’immortale bellezza nel mio diletto è l’anima immortale. del vivido corso immortale: immortale, se graviti sovrana dove immortale è il pensiero. beata e immortale si unisce; immote FL 023 021 le immote umili forme immoto FL 052 010 e dal cielo che immoto immutabile FL 011 013 per l’immutabile legge immutabili FL 070 057 impazienti Fra incomprensioni immutabili 315 FL 068 021 ai seminanti impazienti impazienza CA 002 037 mago dell’impazienza, impeciato FL 036 025 Ma chi nel borro impeciato impennata FL 052 024 grida impennata o recline impennato FL 070 025 dall’assalto impennato in tormento impercettibile CA 009 007 che impercettibile spande imperla FL 054 033 s’imperla ai viali intanto nei riflessi imperlando FL 045 010 va imperlando di fari i suoi solchi 316 impernia CA 008 009 mentre va s’impernia, impeti FL 010 009 Tien gl’impeti sepolti, FL 021 053 e gl’impeti e le luci FL 050 058 Forse d’Italia negl’impeti immensi Impeto FL FL FL FL 002 042 052 071 058 Impeto strano, sii forte 041 tutto un impeto rosso 015 l’impeto del vapore 082 quest’impeto fecondo, impicca CA 005 039 agli altri t’impicca. impiccano FL 068 041 osannano o impiccano al cenno dell’Utile: impiombano FL 068 017 fuggono i piani e s’impiombano, 317 impiuma FL 004 001 Glauca s’impiuma la terra al mattino implacabil FL 047 041 con perenne implacabil vicenda implacabile FL 050 050 nell’implacabile fretta, FL 050 052 nell’implacabile stretta? implacata FL 039 065 dell’implacata ansietà FL 069 021 Ma per noi, fredda amazzone implacata, importa FL 047 036 nella vita che importa non sei niente; FL 047 039 nella vita che importa sei veleno. imprecar FL 050 076 Quanto fosco imprecar, quanto tormento! impresa FL 015 015 verso un’eroica impresa; 318 imprigionava CA 000 000 NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella impronta FL 021 070 FL 028 022 sulla mia impronta severa; sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito improvvisa FL 043 019 attendo forse un’improvvisa norma FL 047 013 improvvisa; ma il giorno attanaglia. FL 068 032 e improvvisa con voci e sbadigli improvviso FL 025 029 ma, forra a svolto improvviso di monte, CA 009 017 verrà d’improvviso, impura CA 005 042 ma vive l’anima impura impure FL 069 003 nell’anime impure, in FL 001 029 mentre rinchiuso in sua fatica va. 319 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 002 002 003 003 003 004 004 004 004 005 006 006 007 008 009 010 010 010 010 010 012 012 014 014 014 014 015 015 015 016 016 016 016 018 019 019 021 021 021 021 021 021 022 022 054 057 009 012 013 011 016 019 020 026 014 019 011 032 008 002 004 026 027 039 004 024 022 023 028 029 005 007 009 004 006 007 014 009 004 005 016 023 032 046 054 059 004 e appena tocca più in là rifuggivi; e giovando dissolvermi in voi, rimandando i consensi più in là! si scàrdina in ogni maglia, tramuta in ansietà d’affollate faccende in tormento: di vaghissime forme in abbandono d’amante donna in carezze fugaci, in un’assorta luce: e silenzioso, come anello ne’ l’oro, io sono in lei. chi può giungere in te? la verità lontano in pigro scorno; s’amplian faccende in conosciute voci, e scopre il senso intenso in ciascun lato – come alga dispersa in corrente, l’estasi delle cose, e in me si accorge. in un perenne tumultuar balordo e che, fiumana alle marcite in guazza, come fiòcina a pesce in acqua accesa; e forse in quiete oppiata ti deliba, S’avvien che forma in noi rimanga al corpo giù si dipana in ombra sulle vie, in un senso di culla in apollinea gioia in sublime quïete, la vita, che qui di respiro in respiro è con noi belva in una gabbia chiusa! in luminosa pace ogni dolcezza. che mentre in fiume corre si ritorna; In un senso di luce in sua voce ritrova e in sua movenza; se vada in labil suono di favella, armonïosa in te non si cancella e in te, raggiunto il tempo, lo trascende. Sopra gli uomini, in vere leggi pure, il corpo mi titilla in calor unto. Il supremo ideal, nascosto, in furia questo hai ghermito; e primavera in festa in cima al sentimento i vani sogni: in un scuoter di sonno che crolla in artigli selvaggi a squarciare accasci e in ebete riflesso smungi; e in tuo buon senno mossa, l’anima in ombra di poca aria serra. 320 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 022 023 023 024 024 025 025 025 025 025 026 026 026 026 026 027 028 028 030 031 032 033 033 033 033 033 033 033 034 034 035 035 035 035 037 039 040 040 041 042 043 043 043 043 005 003 015 002 024 002 021 036 037 038 010 012 014 018 021 002 007 012 008 007 001 005 006 007 010 012 013 016 005 017 002 009 025 029 016 061 003 006 012 009 001 008 014 016 In un volgere lieve alle pendici in ninnananna sale e in un guizzo anche il fuoco si spoglia: gli amatori in bisbiglio in una pausa senza fine. che dove spazia tutto in sé contiene, Or, come il sangue qui in me, Come saetta ch’aria in luce stringe, o realtà, essere in te vorrei: ma in un concreto e alterno in una blanda opacità di perla e il plenilunio in luce sembra berla. il creato, protesa in su la bocca; sembra che in fiammei pòllini s’incieli, cammino in nimbo, e rarefatto inclino rude le membra e in giubba affumicata, in un aperto libro gli occhi, mentre come l’eterna verità che in noi son nate in cento, sono nate in mille: la voce mi pàlpita in cuore; Mentre scalpello in rintronata usanza quasi bimbo che a mamma dorma in seno. Con piè di nubi poggia il cielo in vetta ai monti forti in un riposo lene, Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve si sgrana in perle, e l’amore nativo in esultanza viva nel mondo salïente in noi mentre in disparte l’umiltà dei vinti d’ora in ora al meriggio, quasi in corrente acqua pura e immonda, e mentre il volgo in desiderio occhiuto in un lungo bruito alla campagna in un vigor di fede; a valle caddi in fuga dietro l’ombra. O voce eterna in movenza caduca, mentre in cammin i popolosi imbocchi di sorrisa mestizia in caldi tocchi voci in aria, eri una cosa per me sciolta in me: In un diffuso vespero corrusco in cadenzati cìgoli sommessi. vanire, e lungi in pianto gli anni miei trarli biechi in catene dietro a lei. 321 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 043 043 043 043 043 043 044 045 045 045 045 045 046 047 047 047 047 048 050 050 050 050 050 051 051 051 052 052 052 052 052 053 054 054 056 056 057 058 059 059 059 060 060 060 031 034 038 042 043 047 001 001 012 030 061 074 003 018 027 051 054 006 060 093 118 123 125 002 018 022 001 002 017 020 027 001 024 036 005 006 006 002 002 009 016 020 033 035 in un sol punto? A che tu, poesia, landa fuggita in un lontan miraggio, in un’idea che scruta e tormenta, e la notte s’adagia in un languore, in un fluir di pace e sentimento in ansietà raccolte ove si è persa O dei grilli in cadenza solitaria Con me in persi indicibili moti s’intesse in un vaporare di fiati gemito chiuso in aperti consensi, fin che di via in via Rintrona in me: Come verrà domani? in un fragore di grandine. in una liscia imagin di medaglia; in un vorace stormo di nubi; in amoroso modo la persona se come foglia in turbin si mulina rodi in fretta il tuo grigio dolore e balenò in sacri àttimi vasti e sempre in là una certezza attendi, in un sentor di carezza; in ala di dolcezza perso in divino fremito il pensiero. in una gora di fumo e aria ravvolto in sé non m’incita: va sempre più in là: Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra in uno sguardo ritroso di luce; e li versa in fatiche protese e truce in bàttito gaio in un guardar perduto, In un cofano azzurro quasi più in là rimandava gl’inviti? alberi, stretti in brividi sommessi. Come canto in melodia, come nota in armonia, dal becco gli esce in un ultimo trillo. guarda il cielo in pertugio lunare: non forse udisti in gravi ritornelli in un’ansia smarrita in un vuoto rombar di sepoltura, mentre in fluido eguale in rilievo e colore, e n’è ghirlanda rimasta in abbandono 322 FL 060 037 FL 060 041 FL 061 013 FL 061 021 FL 061 030 FL 062 011 FL 062 014 FL 063 003 FL 063 010 FL 063 014 FL 063 015 FL 063 019 FL 063 053 FL 063 062 FL 063 063 FL 064 007 FL 067 001 FL 067 012 FL 067 013 FL 067 021 FL 067 030 FL 068 002 FL 068 013 FL 069 012 FL 069 027 FL 070 008 FL 070 016 FL 070 025 FL 070 034 FL 070 037 FL 070 050 FL 070 056 FL 070 061 FL 070 064 FL 071 003 FL 071 041 FL 071 049 FL 071 055 CA 000 000 CA 001 005 CA 002 005 CA 002 016 CA 002 023 CA 002 041 In queste sponde l’anima fluisce dei salici, in riflessi di pendìo. conquista in un àtomo è vinto: in avido silenzio in divina allegrezza. così dalla riva per l’acque in spiraglio Stella in bagliore di nebulose avvinta, sta la terra in vestigio ma in voi alberi appena, e in voi, socchiusi gli occhi in un’intensa pace, In voi e in me. Dall’opera o in famelico ambir l’abbandono, in un immobile idea agghindata in un ingorda brama; Io t’assomiglio: in aridezza triste, Tutto in grave volume è corpulenza: e in saliva d’ebbrezza spenta, in gocce quasi di acre mosto, il cuore non tenga su in alto, e in lor quïete soddisfatta lascia in mistico colloquio dai confini in letargo le spire ma in oscura meraviglia mentre l’eterno in martirio di prove in frégola di piacere acerbo; in torpor d’opere e trastulli; dall’assalto impennato in tormento con dure bocche in morsi di pietra, e spasimi eretti in atroci scompigli, in infinita voragine tùrbina: in vertigine atterrita. in fede enorme la vetta: con l’anima ardente in gelida scorza, goda in sé del proprio canto in un vigor d’oceano, sentivo a veder bimbe in leggiadria che non vorrei mutare in nessun’altre ! NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una Ma raccolgo e in cuore serbo dove in corona dall’alba alla sera tessendo siepi in giro alle covate, in abbandono ancor vivo in scia di pulcini 323 CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA 002 002 002 002 002 003 004 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 006 007 007 007 007 008 008 008 008 066 069 071 074 081 011 005 003 005 011 033 036 041 043 051 067 069 006 007 014 018 027 011 013 016 019 E in aureola splendeva per chi ha in sé grande spazio, di tramontare in noi: essa risorge in tuorlo di gallina. in verecondia gli occhi se in pannocchie di armonia e flutto verso flutto in lui s’infrange, l’età cavernìcola è in noi. in virtù della zuppa – se per sentirsi in due in un mignolo d’aria. la stitichezza è in profondo. e un convento in te stesso: del mondo che ha in disprezzo. ciò che si è sciolto in te. tutto è un non fare più in tempo. se va in basso è una bomba se in noi le ascese cadon paurose, la tenebra in letargo che sono in mostra al sole, Ogni goccia in sé raccoglie che se sporge in refrigerio il cerchio massimo è in alto nell’aria tersa è in risalto fonde in sua bianchezza fascia in sua purezza inalveo FL 036 029 Sgorgo, inalveo, verso inanellare FL 053 006 da inanellare e far mia! inaridisce CA 005 024 ma l’occhio inaridisce se guarda. 324 inarrivabile FL 006 021 all’inarrivabile gloria FL 070 044 l’inarrivabile preda: inascoltata FL 034 008 inascoltata giace. inavvertito FL 063 044 inavvertito agli uomini e alle cose, incandescente FL 066 008 s’eccita incandescente, incantate FL 033 011 fra le incantate piante oscilla; l’ora incanto FL 001 009 né l’oblïoso incanto FL 071 002 il tuo incanto più non vola: incastona FL 050 114 la trama dell’onda incastona 325 incastra FL 025 027 con paura e dolore il presente s’incastra. incatenano FL 068 014 per l’aria incatenano anelli zebrati; incatenato FL 005 041 dall’urto incatenato del cimento. FL 011 012 incatenato nel gregge incava FL 014 016 mentre s’incava respinta l’ebbrezza. FL 068 018 ma l’ombra serpeggia e s’incava incedo FL 004 005 Mirabilmente incedo negli arpeggi incendiavan FL 017 014 e s’incendiavan i colori secchi; incenerisce FL 050 063 che l’atto incenerisce, 326 incensi FL 034 014 negl’incensi del fumo incertamente FL 025 024 incertamente la memoria grava incessante FL 001 003 nell’incessante suo moto: FL 005 025 dall’incessante partenza FL 055 020 Dall’incessante via incidendo FL 066 010 incidendo e gonfiando risucchia incidono FL 068 016 freccian le vette e s’incidono, incieli FL 026 018 sembra che in fiammei pòllini s’incieli, incita FL 015 016 e qualcosa m’incita 327 FL 027 010 del presente s’incita e la gazzetta FL 047 046 e la mia gente s’incita FL 051 018 ravvolto in sé non m’incita: inclino FL 026 021 cammino in nimbo, e rarefatto inclino incolmabile CA 004 028 incolmabile mar delle gocce incomprensïon FL 045 029 incomprensïon di cose vicine, incomprensioni FL 070 057 Fra incomprensioni immutabili incongiungibili FL 011 019 incongiungibili e oppresse, inconsapevol FL 016 013 inconsapevoli l’inconsapevol brama triste o lieta, 328 FL 063 068 inconsapevoli e schietti inconscia FL 067 031 l’inconscia folla angusta, inconscio FL 025 012 inconscio e ghiotto come il mio palato; FL 029 015 del suo piacere; e inconscio ricrea incontra CA 004 024 e incontra lo spettro d’un fondo; incontri FL 045 023 scivolato negli incontri incoraggi FL 063 039 se nelle prove oscure m’incoraggi incrina FL 021 004 che monotono incrina incroci FL 033 021 a doman, chiuso il petto negli incroci, 329 incrociar FL 071 014 Bello incrociar la vita incrosti FL 002 036 perché sì duro t’incrosti incubi FL 008 023 palpata da un sogno d’incubi, incubo FL 066 012 Dal sotterraneo incubo, incuora FL 049 028 che incuora il vicino, incuria FL 019 007 alla mia grassa incuria indefesso CA 004 010 lo stanco indefesso 330 indefinite FL 024 021 per forme indefinite indefinito FL 049 016 indefinito e deserto indi FL 018 006 dalla campana: e silenzio indi vive; FL 024 004 dietro mi volgo: lento indi procedo, indicibil FL 063 013 l’indicibil fervor ha sentimento; indicibile FL 063 077 l’indicibile fervore: indicibili FL 045 001 Con me in persi indicibili moti indifferente FL 006 016 dell’indifferente vita, 331 indistinta FL 062 016 goccia indistinta nel grido del mare, indistinto FL 002 014 e su dalla natura l’indistinto individuo CA 000 000 NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella indomani FL 039 030 che rovinando crea l’indomani, indraca FL 005 036 che lusinga e s’indraca indugian FL 034 028 che s’indugian più scaltre indugiando FL 008 033 indugio indugiando a una chiusa 332 FL 027 020 ma dove nel libero indugio industria FL 005 034 Umana industria sacra, inebria FL 042 022 la pupilla s’inebria e male scorge inedia FL 068 023 ma l’inedia rimane FL 071 039 dall’inedia del giorno t’alimenti; ineffabile FL 009 007 ineffabile pàlpita gioconda FL 046 005 perdesti oggi l’ineffabile FL 060 021 spazia ineffabile il tempo. ineffabili FL 068 006 per gl’ineffabili fulgori FL 068 048 per gl’ineffabili fulgori ineluttabile FL 006 026 certezza ineluttabile del vero, 333 inerte FL FL FL FL FL 044 055 063 063 065 007 009 078 080 003 all’ombra inerte, o di silenzi a noi l’inerte mia spoglia? la bigia terra inerte la bigia anima inerte o ragnatela inerte, inerzia FL FL FL FL 002 021 047 061 032 fuor mandando l’inerzia: 052 ruggiti e artigli con mediocre inerzia, 080 sotto un’inerzia reclina: 019 dalla inerzia sconvolta, affiorar sento inesausto FL 005 046 d’inesausto rigoglio, inesplicabil FL 051 020 l’inesplicabil momento; inesplosa CA 002 001 Al tempo che la vita era inesplosa inespresse FL 011 017 inestricabil le chiuse forze inespresse 334 FL 070 062 dal piede inestricabil di catene, inezia FL 021 038 all’inezia noiosa di chi pena: infatuato CA 004 016 infatuato assalto infeconda FL 063 076 dall’infeconda nuvolaglia premi infelice FL 039 007 Mentre l’ora è infelice, inferocire FL 050 070 d’inferocire, infiamma FL 009 002 vividi al sol che infiamma la sua ora infiammare FL 039 014 altro amore infiammare; 335 infilzi CA 005 073 infilzi per te stesso il tricolore, infine FL 045 055 dà infine un luogo ove stare; CA 002 053 Infine il mezzodì spandeva infinita FL FL FL FL 002 005 063 070 013 051 060 050 d’infinita adesïone, una grandezza infinita l’infinita ricchezza e la dona, in infinita voragine tùrbina: infiniti FL 035 011 per infiniti sensi d’aiuto infinito FL FL FL FL 008 022 028 068 017 che par l’infinito ma è linfa del giorno 006 l’infinito riposa: 025 il gigante che va per l’infinito. 046 succo infinito della sorte; inflessibil FL 014 019 nell’inflessibil mistero 336 infogna FL 005 019 e stanco infogna giù piaceri e sonni. infosca FL 021 044 il terrore del mal che m’infosca FL 055 013 qui s’infosca e si spezza, infoschi FL 047 026 E forse a te, ciel che t’infoschi infrange FL 058 008 s’infrange e si crea CA 004 002 e ciascun flutto è nostro, che s’infrange, CA 004 005 e flutto verso flutto in lui s’infrange, infranta FL 010 045 senso l’anima infranta ingannare FL 050 071 l’inganno d’ingannare, ingannevol FL 066 027 nell’ingannevol natura; 337 inganni FL 042 026 è paura che amor freddo s’inganni inganno FL 025 028 FL 050 071 FL 054 008 FL 056 002 FL 065 002 CA 005 066 Nel sonno odiato l’unico inganno: l’inganno d’ingannare, E’ un inganno di voi che giù nel senso senza inganno né fuga, dell’aria, scrina l’inganno, il trambusto è un inganno; ingegno FL 010 023 e chi nel luminoso ingegno tende, FL 047 057 fosse al mio ingegno eguale la sua china, ingenua FL 012 035 all’ingenua effusïone ingenuità FL 013 004 sagace ingenuità, FL 050 025 l’ingenuità del senso. ingenuo FL 002 006 e l’universo ingenuo si rivela 338 inghiotte CA 005 031 La fame inghiotte frumento – inghirlanda CA 002 017 ma di verde inghirlanda ogni contrasto inghirlando FL 002 055 non vi conosco, non v’inghirlando inglorioso FL 043 010 verso un acerbo dubbiar inglorioso; ingoia FL 005 016 ingoia evacua pane e verità, ingombra FL 037 014 e vaneggiò la mia pupilla ingombra; ingombre FL 055 011 sopra pagine ingombre, FL 055 024 dalle pagine ingombre, ottenebrato 339 ingombro FL 035 006 per l’ingombro cammin la schiavitù, ingorda FL 063 063 in un ingorda brama; ingorga FL 008 031 il suo solco e s’ingorga, FL 008 040 s’ingorga il minuto e ritorna FL 012 002 che sugli alberi fondi s’ingorga ingorgo CA 005 035 ma dentro fa ingorgo, ininterrotto FL 063 072 l’ininterrotto multiforme è a voi: innatura FL 063 073 l’immensa concretezza s’innatura innaturi FL 016 002 tanto innaturi l’anima fin ch’ella 340 inneggiava CA 002 059 già inneggiava alla polenta; innondi FL 042 002 l’anima innondi bramosa di te: innumerevoli CA 004 025 innumerevoli gocce del mare inombra FL 003 010 s’inombra come un’occhiaia, inquietamente CA 002 049 a un bronzeo inquietamente inquieti FL 039 042 gli uomini inquieti si cercano avari inquilini FL 068 033 inquina scuote gli stanchi inquilini 341 FL 047 078 la nebbia or scola e inquina, insapora FL 005 015 nell’ostia insapora del còmpito uguale, insaziabile FL 006 002 cenci all’aria insaziabile: insaziato FL 062 003 istantaneo e insaziato, insegui FL 002 045 tu che l’eterno insegui inseguirti FL 028 006 Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti inseguita FL 006 009 inseguita locusta tra sterpi; CA 001 003 che inseguita dalla gente inseguivi 342 FL 021 015 Tu, mano aperta che inseguivi il mondo, inseguo FL 025 018 ch’ora inseguo vanamente e sfuggo, insena FL 047 015 che per la notte insena inseni FL 062 018 pianta dispersa mentre inseni fonda, insetto FL 068 012 come insetto scovato si torce: insidia FL 050 077 Perché l’insidia FL 068 031 la quiete gretta ne insidia, CA 008 007 e invidia il moto, insidia l’ignoto; insiem FL 043 020 insieme tenace, e insiem non credo alla speranza. 343 FL 017 048 e confondersi insieme CA 002 063 Mangiamo insieme; il digiuno insoddisfatta FL 010 035 l’insoddisfatta lena; insofferenti FL 028 014 A me, che siete, o spregi insofferenti insolubil FL 069 025 per noi, che sentiamo insolubil mistero Insonne FL 050 088 Insonne cuor che fuggi dove agogni insonni FL 068 001 Nel terso gravitar dei mondi insonni inspira FL 008 012 Romba, splende, s’inspira il contrasto intanto FL 045 075 E intanto viene. 344 FL 054 033 s’imperla ai viali intanto nei riflessi FL 068 042 e, mosche d’inverno, intanto cadon morte! FL 068 047 e al mistico colloquio intanto il sole, intelligenza FL 016 005 e come a noi perman l’intelligenza intende FL 005 052 FL 018 007 FL 063 081 CA 002 012 che lo spirito intende, ogni cosa s’intende nell’amore e nell’atto più s’intende, parlando il poco di chi intende e dice; intendendo FL 042 024 o se la vide e l’anime intendendo FL 070 060 ogni cosa intendendo oltre aspetta intenderà FL 039 006 l’intenderà secondo suo bisogno. intendere FL 006 011 e fatica e rimorso e vano intendere: intendo FL 027 017 e altro ancora: e intendo 345 intensa FL FL FL FL FL 003 008 010 050 063 001 019 010 098 015 Dall’intensa nuvolaglia dell’opera intensa tenace; intensa giovinezza, dell’intensa ampiezza quieta, in un’intensa pace, intensamente FL 035 008 è lente al sol che intensamente aduna: intenso FL 007 011 e scopre il senso intenso in ciascun lato FL 038 012 l’intenso tuo cuor, e il sorriso FL 040 009 D’un così intenso amor alato cinsi intento FL 024 013 intento l’occhio che par dica – quando? – interior FL 050 120 sussurro interior d’armonie interluni FL 005 005 o per gli ampliati interluni 346 interno FL 010 042 l’interno paragon della certezza? intero FL 063 058 ma un vasto cuore intero intesse FL 045 012 s’intesse in un vaporare di fiati intima FL 010 006 e dissolva la sua intima pace FL 018 005 Per ogni seno l’ora intima scende intimo FL 071 019 dell’intimo destino, CA 003 008 di guarir l’intimo pianto, intona FL 044 009 Anima, intona la tua voce e nulla FL 050 010 intona la campana intoni FL 009 015 quassù quassù non è chi non l’intoni FL 014 004 tu sola intoni per tutti! FL 014 005 Intoni il gran funerale 347 FL 014 011 intoni il vario contrasto intorno FL 001 001 FL 006 020 FL 007 006 FL 012 009 FL 017 033 FL 021 014 FL 024 011 FL 025 034 FL 026 002 FL 028 004 FL 047 017 FL 050 073 FL 054 005 FL 054 026 FL 061 005 FL 062 013 FL 070 038 FL 071 033 CA 008 010 L’egual vita diversa urge intorno; e bello intorno il mondo, par dileggio che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno spazia ella intorno tacita e divina d’intorno, aperte le magiche porte, con nausea intorno alle cose. e nel guardar chi s’accompagna, intorno mentre è sgomento l’ascoltare intorno l’ambrata sera che intorno le vette e dove è fronda intorno e ai casolari e placa intorno la natura e il vero E pietà intorno addita: passeggier scavi d’intorno. Io non penso, non ci guardammo; e amor era d’intorno Raggia natura intorno al passante, che intorno vede ombra. intorno schiomando con brividi fissi se d’intorno per noia e scorge intorno, vede d’intorno ; intrecciate FL 034 020 con intrecciate vicende intrepido FL 021 066 E suggo io, intrepido, il veleno intride FL 035 005 e mentre ognun dietro sua fame intride 348 intrisi FL 051 005 corrono intrisi filari di piante, intriso FL 063 035 Tu, divin senso palpitante e intriso inutile FL 021 036 Tu mi gridasti all’inutile forza FL 065 004 e acquista l’inutile preda FL 068 045 deliba l’Inutile, inutilmente FL 063 075 E inutilmente tu, gravoso spazio, invan FL 012 037 libero invan quando sarà rimorso! invano FL FL FL FL 045 047 047 067 inventan 051 e invano la prodiga forza 030 io sbatto qui, e nel guardarti invano 032 e sotto il greto invano 027 e fu l’olocausto invano. 349 FL 013 013 non più s’inventan gli uomini, ma sono. invera FL FL FL FL 026 042 058 071 013 Pulsa l’eterno anelito e s’invera 033 ma dove toglie amor forse s’invera –. 010 s’invera e trapassa così. 057 come suon nell’udito s’invera, invernal FL 064 001 Nell’invernal brughiera, invernale FL 055 003 l’esangue terra invernale inverno FL 025 042 (vapore sull’acqua d’inverno): FL 049 008 che spezza ghiaccioli d’inverno FL 068 042 e, mosche d’inverno, intanto cadon morte! invidia FL 070 058 di spregio, d’invidia, di voglia, CA 008 007 e invidia il moto, insidia l’ignoto; invilire FL 006 013 per invilire poi, fuggendo il lezzo, 350 inviliva FL 069 036 che c’inviliva alla gente, invincibile FL 012 038 Ma invincibile si ostina inviolabile FL 049 011 o poesia nel verso inviolabile invischia FL 034 006 geme o s’invischia, e vana invisibile FL 062 022 dell’invisibile amore FL 069 040 che irraggia invisibile sugli altri con Dio. invisibili FL 002 025 le invisibili forze, invita FL 002 011 uno sguardo che invita: FL 051 021 quel che da lungi m’invita, 351 invitare FL 055 018 gioia invitare il mio senso inviti FL 054 024 quasi più in là rimandava gl’inviti? FL 070 042 verso gl’inviti del mondo, invito FL 017 032 e scaturiva l’invito bramoso FL 042 023 l’attesa dell’invito; invocan FL 070 020 invocan dal più fier dei loro monti invocare FL 039 023 altro aiuto invocare. invocato FL 047 037 se l’invocato lavoro vien meno invocava FL 050 031 come fanciullo io t’invocava quando 352 invochi FL 050 056 che invochi gli oggetti se pensi io FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 004 006 006 008 008 008 012 015 021 025 025 030 032 032 035 037 042 045 047 047 047 047 050 050 050 050 050 051 051 054 054 011 008 020 024 032 008 011 029 008 012 066 048 056 009 007 012 028 013 008 060 003 030 064 073 004 014 026 031 039 013 015 005 031 E quando per cingerti io balzo D’ogni creata cosa io son la vita, come anello ne’ l’oro, io sono in lei. verso conquiste ch’io non griderò. anch’io t’avrò fatto; anch’io. s’io dorma, prepari, affatichi, mi porge dov’io rimango. mi porge dov’io rimango. alla mamma vicina io mi riposo: a passi schietti io procedo sano, E suggo io, intrepido, il veleno io credeva morir per natura fra labili cose, io sia: ma più io non ti vedo, stella mia. fallendo io piombo giù, e una distanza al tornar delle genti io son sconfitto; nel silenzio si placa: io respiro Io sol rimasi nell’avido spazio, Io mi ritrassi, allor che nell’amore alle vetrine chiedo cosa io sia, nel pensier io mi desto io sbatto qui, e nel guardarti invano o ch’io possa schiodarmi di qui e senza scampo io non muterò. domani io tornerò). domani io tornerò). (Domani io tornerò come fanciullo io t’invocava quando Dàmmi ch’io vada lieto la mattina oh il variar delle cose ch’io guardo, Oh il variar della vita ch’io sento, passeggier scavi d’intorno. Io non penso, nel camminare io reggo la persona 353 FL 056 003 FL 061 024 FL 062 026 FL 063 020 FL 063 047 FL 063 054 FL 063 055 FL 063 056 FL 063 057 FL 064 007 FL 071 007 FL 071 008 FL 071 046 CA 003 005 io vivo con voglia nel tempo; e libero io sorgo con roridi sguardi gridando: Io, io, io? – dei mesi io mi ristoro per te con fresco volo io vi rimando per te io mi perdono. Io non ho numi né glorie, io non ho donne né bimbi, io non ho lucri né mete, Io t’assomiglio: in aridezza triste, quanto la voce ch’io sento quanto la luce ch’io vedo: o poesia ch’io ti possedetti Io non so che cosa sia, iridata FL 004 012 per l’iridata brezza ridipingo; iridava FL 017 039 dai fianchi al sommo iridava iridi FL 053 003 con iridi di valli ironia FL 039 012 questa voce è ironia: ironico FL 033 022 l’ironico sorriso dei saluti! 354 irosa FL 071 036 l’ostinata città irosa, irraggi FL 063 037 tu, divin senso che irraggi irraggia FL 069 040 che irraggia invisibile sugli altri con Dio. irraggiare FL 060 029 irraggiare del sol nascosto ancora irraggiato FL 007 009 Onde sconfina l’àttimo irraggiato irreducibile FL 063 065 nell’irreducibile àttimo. irrequieta FL 005 024 dall’irrequieta parvenza FL 036 042 nella freschezza irrequieta 355 irrequiete FL 038 004 di tristi irrequiete domande? FL 055 008 irrequiete turbare irrevocabil FL 001 007 l’irrevocabil presente; irrigidito FL 011 016 e irrigidito rattieni irrompente FL 005 057 del suo corso irrompente, irrorante FL 008 018 irrorante nei gesti e nei detti irrori FL 064 003 l’albero, asciutto come spina, irrori: isola FL 032 008 m’isola cieca dentro aspri contorni; FL 071 071 della tua isola, Circe; 356 issi CA 005 072 Se tu non issi a bandiera il tuo cuore istantaneo FL 062 003 istantaneo e insaziato, istante CA 009 002 vigilo l’istante isterico FL 070 004 sfogan nel moto isterico carponi istrumento FL 072 012 Il mio verso è un istrumento Italia FL 050 058 Forse d’Italia negl’impeti immensi jettatura FL 043 023 contro la jettatura; e più si strema 357 L FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 001 001 001 001 001 002 002 002 002 002 002 004 004 005 005 005 005 005 006 007 007 008 008 008 008 008 009 009 009 010 010 010 010 010 010 010 011 011 011 012 012 001 007 009 017 024 028 006 014 032 041 045 065 012 020 002 013 017 040 042 025 001 009 001 017 020 041 042 008 011 015 024 030 032 035 042 045 050 013 023 024 007 026 L’egual vita diversa urge intorno; l’irrevocabil presente; né l’oblïoso incanto Se a me fusto è l’eterno, nel suo ritmo l’umano destino, l’aria di chi respira e l’universo ingenuo si rivela e su dalla natura l’indistinto fuor mandando l’inerzia: quando è la vita, l’immane tuo sogno? tu che l’eterno insegui nelle faccende è l’idea. per l’iridata brezza ridipingo; come anello ne’ l’oro, io sono in lei. l’aerato seren tu puoi ondare per l’imminente pungolo rumina l’ozio, aduna i suoi cocci vorrei così che l’anima spaziasse Se l’uom tra bara e culla Oh per l’umano divenir possente Divina l’ora quando per le membra Onde sconfina l’àttimo irraggiato Per l’acre fluire dei minuti che par l’infinito ma è linfa del giorno l’idea s’annida agli svolti con àlito morto l’idea, l’idea che quando ritorna l’estasi delle cose, e in me si accorge. l’uman destino vincola le mani quassù quassù non è chi non l’intoni dal buio delle sue voglie, l’offesa o l’abitudin sonnolente ciba o l’amore dimentico cova. l’insoddisfatta lena; l’interno paragon della certezza? senso l’anima infranta e fa divina l’ora che si vive? per l’immutabile legge contro la noia sguinzaglia l’eterno, verso l’amore pertugia l’esteso, L’anima tarda, sul balcon tranquillo contro l’ignoto male 358 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 012 014 014 014 016 016 016 016 016 017 017 017 017 017 018 019 019 019 020 020 021 021 021 021 021 022 022 023 023 024 024 025 025 025 025 025 026 026 026 026 026 026 027 027 042 010 016 025 002 005 008 010 013 001 004 022 023 032 005 002 010 012 002 003 011 013 017 022 026 004 006 018 019 010 013 001 013 028 031 034 002 011 013 016 020 024 005 009 sopra è l’oscura pàlpebra mentre occupa l’accordo tutti i suoni; mentre s’incava respinta l’ebbrezza. o mitigando l’asprezza tanto innaturi l’anima fin ch’ella e come a noi perman l’intelligenza l’eterna verità mentre è parvenza. ma il ritmo snuda l’amor che discende l’inconsapevol brama triste o lieta, Da tutto l’orizzonte verso l’alta vertigine azzurra ebbra l’ora si stordiva; ebbra l’ora si smarriva e scaturiva l’invito bramoso Per ogni seno l’ora intima scende l’ilarità dell’àttimo raggiunto, nel mio diletto è l’unica certezza: nel mio diletto è l’anima immortale. cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami: ritornan l’acque e i sentimenti al fondo, mentre l’anima giace pietra al fondo l’idea nel tempo che vien già divelto il riposo ora porge e l’omaggio. l’ozio che addólcia Ma che giovò se l’aria mi fu tolta, l’anima in ombra di poca aria serra. l’infinito riposa: per l’umido giro dei monti tendo lo sguardo e l’udito; giuocan l’attesa a rimando: intento l’occhio che par dica – quando? – Tragica viene a contrasto l’idea quando l’aroma dei sogni alitava Nel sonno odiato l’unico inganno: dove l’ansia e l’avvenire mentre è sgomento l’ascoltare intorno l’ambrata sera che intorno le vette l’ombra procede con liscio fermento: Pulsa l’eterno anelito e s’invera il vecchio campanile l’ora scocca. d’aria che a galla su per l’acqua levi; e per l’amante cuor nulla è mistero. è di me parte l’uom che pavoneggia è di me parte l’uom che nell’azzardo 359 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 027 027 027 028 028 028 028 029 031 031 032 033 033 033 033 033 033 033 034 034 034 035 035 035 035 035 035 035 035 035 035 035 036 036 036 036 036 037 037 038 039 039 039 039 013 019 022 006 012 022 025 016 004 018 011 002 008 011 013 017 019 022 004 005 012 003 006 007 010 020 021 030 031 036 038 039 006 009 028 031 037 002 016 012 006 007 011 018 è di me parte l’uom che s’apparecchia l’opporsi, e si fa storia e natura; odio l’usura del tempo Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti come l’eterna verità che in noi sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito il gigante che va per l’infinito. del mondo le specie e l’idea. che stanco dirada l’ardor delle fronde l’umido ombrare violetto: mi sveli il maggior vero che l’avvince, l’anima è uguale! e van per l’aria imagini di bene fra le incantate piante oscilla; l’ora e l’amore nativo in esultanza e l’evangelo di tutti gli eroi a domani l’anelito e le voci l’ironico sorriso dei saluti! l’uman contrasto, mentre in disparte l’umiltà dei vinti per l’aria dai camini dei secoli l’errore per l’ingombro cammin la schiavitù, è fior che beve l’aria e la profuma, spregia rapace negando l’idea, l’anima grida: – Stanca si affretta l’età sverginata, affiorar sento l’ignota bontà che nei millenni trasse l’uom dal bruto, l’ottusa usanza zotica si sfibra; per l’urto rotto del cavallo stanco dentro l’arsura del cammino bianco l’ignava sloia dei rari passanti, l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi, l’arso dèmone bigio? nell’aria l’effuso tesoro l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami, l’ultimo fascio strinse nelle spanne; a valle caddi in fuga dietro l’ombra. l’intenso tuo cuor, e il sorriso l’intenderà secondo suo bisogno. Mentre l’ora è infelice, mentre l’àttimo svena, la voglia e l’ansietà, 360 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 039 039 039 039 039 041 041 042 042 042 042 042 043 043 043 043 043 043 045 045 045 045 045 045 045 046 047 047 047 047 049 050 050 050 050 050 050 050 050 050 051 052 052 052 030 046 055 056 068 016 022 002 023 024 028 030 004 009 013 015 017 028 004 008 009 052 067 069 070 005 031 037 043 053 002 025 048 063 071 077 081 087 097 104 020 001 003 004 che rovinando crea l’indomani, anche l’immensa natura si priva; che bacia vicino chi l’ama? Chi la vede e l’ascolta, chi l’attendeva a vivere. l’ombra schiva, sópra l’estasi del mondo, l’anima innondi bramosa di te: l’attesa dell’invito; o se la vide e l’anime intendendo l’uso fra mezzo e il ritegno Così l’attimo va, l’anima oscilla le sue lente cime; E’ l’ansietà d’una gioia smarrita L’esser guardo come aria nell’aria pregar la giovinezza, e l’avversaria L’abito goffo e la stanchezza sforma e l’atto m’abbandona fino al pianto! presagi l’aria notturna distende Ma l’ora ammonitrice l’ansiosa città non avverte: l’austera purezza radiosa con l’ombrella al passante e me l’uso eguale modella: l’ansietà dentro aggroviglia perdesti oggi l’ineffabile cade l’ora perduta; se l’invocato lavoro vien meno ognun l’attizza perché non si spenga, nel mio guardar l’ardente anima buona, che l’ansietà di primavera esalta l’ingenuità del senso. e l’onestà feconda, che l’atto incenerisce, l’inganno d’ingannare, Perché l’insidia perché l’angoscia per uccidere l’orco che ci sbrana! salda la pioggia l’estasi notturna cinger di sé l’ignoto l’inesplicabil momento; Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra su ’l viso giallo e il corpo di bitume cappuccio e mantello l’autunno rinserra, 361 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 052 052 052 052 052 052 052 054 054 054 054 054 055 055 055 055 055 055 057 059 059 060 060 060 060 060 061 062 062 062 063 063 063 063 063 063 063 063 064 064 065 065 066 066 005 008 012 015 026 028 030 011 014 020 021 023 003 009 012 014 027 030 002 008 017 001 016 025 031 037 023 009 011 021 013 048 053 060 067 072 073 077 003 005 002 004 011 022 mantello e cappuccio per l’umile terra ma sferza e spoltrisce l’affanno l’illusione del mondo, l’impeto del vapore verso l’autunno, che nel ciel piovuto su ’l viso giallo e il corpo di bitume mantello e cappuccio per l’umile terra Come fui uomo e mi conobbe l’ora che l’ombra vostra morbida avvolgea! se dietro senta alcun che l’avvicina. Perché si figurò l’anima miti e a mano a mano che giungendo l’ebbe l’esangue terra invernale l’inerte mia spoglia? l’amabil giovinezza l’amabil giovinezza che l’àttimo contrasta e l’amore non viene. l’uccelletto ai richiami Forse a te basta l’udir turbinare e il respirar l’ignoto Per l’aria sorgiva dell’alba divino è l’esser fra cose che sono quando l’ora è nemica, sopra l’aperta visione: In queste sponde l’anima fluisce pioggia nel sole l’affanno diviene, e nel fil del suo sguardo ha l’universo; così dalla riva per l’acque in spiraglio dite dite l’arcana maniera l’indicibil fervor ha sentimento; l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo, o in famelico ambir l’abbandono, l’infinita ricchezza e la dona, che materiate l’arte e il pensiero l’ininterrotto multiforme è a voi: l’immensa concretezza s’innatura l’indicibile fervore: l’albero, asciutto come spina, irrori: e l’estate nel frutto, dell’aria, scrina l’inganno, e acquista l’inutile preda l’umore notturno e la ragia. e l’appetito prepara. 362 FL 066 023 FL 067 015 FL 067 027 FL 067 028 FL 067 031 FL 068 003 FL 068 014 FL 068 018 FL 068 023 FL 068 045 FL 069 027 FL 069 037 FL 070 032 FL 070 044 FL 070 048 FL 070 053 FL 070 064 FL 071 022 FL 071 036 FL 071 040 FL 071 042 FL 071 045 FL 072 002 CA 001 007 CA 002 002 CA 002 008 CA 002 011 CA 002 018 CA 002 033 CA 002 048 CA 002 067 CA 003 007 CA 003 008 CA 004 001 CA 004 004 CA 005 003 CA 005 008 CA 005 018 CA 005 024 CA 005 042 CA 005 044 CA 005 079 CA 007 020 CA 007 028 Dio, per l’aria si rode l’aria e lo spirito. e fu l’olocausto invano. Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia l’inconscia folla angusta, – dove è pensiero, come a noi l’eloquio, per l’aria incatenano anelli zebrati; ma l’ombra serpeggia e s’incava ma l’inedia rimane deliba l’Inutile, mentre l’eterno in martirio di prove snuderai l’oro e la gloria serran l’altezza veduta l’inarrivabile preda: con l’anima ardente nei geli costretta. l’ultime scaglie le avventa con l’anima ardente in gelida scorza, e l’un con l’altro pare l’ostinata città irosa, come tramuti del dolor l’arena se fatica ti spreme e l’opaca e vien nell’ore mediocri l’eterno: Son l’aratro per solcare: quanto l’una e l’altra ha perso: e l’amor mi pareva umana cosa, la terra non tua più l’avevi. l’anima persuasa, nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte. l’ariosa offerta l’aria dava la stura l’astro della mensa, vien fiducia verso l’alto di guarir l’intimo pianto, E giunge l’onda, ma non giunge il mare: ritorna l’onda, ma non torna il mare; l’età cavernìcola è in noi. l’uomo un plagio, l’atto è un pretesto. ma l’occhio inaridisce se guarda. ma vive l’anima impura Tu dici: beata l’acqua l’una ier l’altra domani, e l’abbevera di vita, dentro l’oasi feconda 363 CA CA CA CA 008 008 009 009 007 024 002 018 e invidia il moto, insidia l’ignoto; dentro l’amore, verso l’eterno. vigilo l’istante quando meno l’avverto: 001 001 002 002 002 002 003 004 004 004 005 005 005 006 006 007 008 008 008 009 009 009 010 010 010 010 010 010 010 011 011 011 011 011 012 018 020 008 021 041 060 002 001 010 015 027 031 061 014 017 003 010 028 037 002 004 005 006 012 018 020 031 043 047 002 008 023 026 028 011 fronda la storia e patria il fiore, la mia linfa nel vivido tutto D’ogni creata cosa io son la vita, la realtà segreta, quando è la vita, l’immane tuo sogno? nell’atto la fede, giù – brunita la corazza, Glauca s’impiuma la terra al mattino la vita imaginando, e luce e suono e tra’ capelli morbida la mano Chi può la voce ascoltare la vanità del tuo sforzo, la tua fresca corrente! la verità lontano in pigro scorno; mentr’echeggia la via nel vero effusa la persona sembra ma tutto la solita mano ma tutto la solita mano per la sequela del tempo, vividi al sol che infiamma la sua ora limpidamente la forma sonora. Tutta è mia casa la montagna, e sponda e dissolva la sua intima pace esser persona la saggezza or vieta. chi fiuta la ragione e il meccanismo e la scaltra parola e la fatica benigna ritrova Dove la sana limpida dolcezza Dove la fraterna visione ecco per te la merce rude d’urti la macchina ad aggiogarti. contro la noia sguinzaglia l’eterno, mentre la terra gli chiede il suo verbo paga col sangue, sola, la sua fede. Viver la sento; e nel baleno aperto, la FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 364 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 012 012 012 014 015 015 016 016 017 017 017 017 017 017 017 017 017 017 017 021 021 021 021 021 021 021 021 021 022 023 024 025 025 025 025 025 026 027 027 027 027 028 028 029 012 023 029 028 008 013 003 011 027 028 041 043 047 054 058 059 060 061 063 005 010 018 029 043 057 058 065 068 007 008 019 003 006 024 044 050 014 006 010 012 016 011 021 001 le prove conosciute e la natura a lei che il cuor ci veglia e la movenza la silenziosa carità paterna. la vita, che qui di respiro in respiro e la speranza è il suo murmure. tesa la mano delle imagini vere la più bella dall’universo a rivelar la meta: dal pensiero la vita. La compagna al compagno la bella e fragrante dimora. la compagna al compagno, e popolare la reggia la sua farfalla. e si fece la spoglia di un morto: strisciò la notte, scivolò la partenza, s’aprì la voragine e lasciarono la giovinezza. la crosta cittadina scivola il senso e gonfia la ventraia, Eppur, la fede e il responso tentai; mi scardassò la vita; mentre la gola rugghiasse a sterminio con strette di mano la placida vita, con strette di ordigni la provvida forza; tu scavi tediata la fossa. a chi di morte sfuggirà la stretta: la quotidiana e breve la digiuna forma rozza per la notte che stringe le cortine e la natura che senza me crea. perché la voglia palese e gioconda incertamente la memoria grava la tua offerta tremenda; e matura la polpa sull’anima secca il creato, protesa in su la bocca; la vanità della superbia dotta, del presente s’incita e la gazzetta a ciò che non appaga la sua fretta; che dove è la violenza dei più forti; e risentir la quotidiana sorte Tu, per le case le patrie la terra, Dai voli torvi di sogni la notte 365 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 029 029 029 030 031 031 031 031 032 033 033 034 034 034 035 035 035 035 035 035 036 036 037 037 038 038 038 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 039 041 042 042 042 003 017 019 004 007 012 013 019 010 010 014 007 018 022 004 006 007 018 032 034 003 007 009 014 002 005 013 017 018 020 021 027 028 029 032 033 047 056 059 060 018 005 012 014 rovescia la scialba La faccenda così prosegue a vivere ma la sera, dal senso brutale, le chiude sorridendo la pupilla; la voce mi pàlpita in cuore; scordato sotto la cappa a sognare la fiamma, a casa, a spremer la sera! la santità del mondo nel contrasto Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve la terra cullata riceve. la melodia silvana e giù per la sua china fin che la sera il gran pàlpito accoglie e la virtù nell’atto si feconda; per l’ingombro cammin la schiavitù, è fior che beve l’aria e la profuma, che più s’avventa se la vede bella e nell’urto civil, per la vicenda Ma breve la gioia mi libra: la fusa scintilla la schiavitù croia dei carri pesanti; ritta la gerla fragrante di fieno, e vaneggiò la mia pupilla ingombra; nell’occhio ritroso la grande Vedesti la vaga mia bocca, appena mi giunse e la voce la fame e la sciagura la voglia e l’ansietà, a veder la bellezza a provar la bontà: Il dolor plachi come la stanchezza che reca sonno a riprodur la veglia, il dolor snodi come la giornata che trae dal penar la sua speranza, il dolor fiammi come la lanterna ma prodigiosa è la tragica pena Chi la vede e l’ascolta, è nell’offerta la messe più pingue, è dove manca la gioia del mondo. dà per vincer la fortuna ohimè che la fortuna Ohimè che la fortuna chi per la vita foggiato non è! 366 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 042 042 042 042 042 042 042 043 043 043 043 043 043 043 044 044 044 045 045 045 045 045 045 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 047 048 048 049 049 049 049 018 021 022 024 036 037 038 015 017 023 036 042 045 048 005 009 011 002 005 018 048 051 053 007 009 014 015 017 021 038 045 046 051 057 070 071 072 078 002 004 003 025 027 029 – Di nessuno la colpa; La mano annaspa e raro s’accompagna, la pupilla s’inebria e male scorge o se la vide e l’anime intendendo la forsennata amarezza; e la pupilla storco sino al bianco e morsico la bocca pregar la giovinezza, e l’avversaria L’abito goffo e la stanchezza sforma contro la jettatura; e più si strema la bontà torna del docile viaggio? e la notte s’adagia in un languore, e par la vita quando si fan rade la rabbia; e nel silenzio nulla accade. Cos’è la vita con sue rabbie a voi Anima, intona la tua voce e nulla càntati la canzone della culla è la pioggia che fila giù bieca, e a la giornata cieca Altra fu la promessa, ma la carne sfiorita e invano la prodiga forza avranno portato la croce. la voce dei bimbi si lagna, brùlica ai monti e la riviera bagna. Or non più la viltà del mistero che per la notte insena e placa intorno la natura e il vero pulsa lontan la vaporiera, all’erta e la virtù sconfitta imbava il sangue, per la concreta verità del mondo, e la mia gente s’incita in amoroso modo la persona fosse al mio ingegno eguale la sua china, sol la carne soddisfa. Ma la vita non gode, ma la morte non ode; la nebbia or scola e inquina, la tua lima assopita lamenta che la cappa è spenta. che la vittoria dell’estate assalta ma sei la fanfara ma sei la letizia ma sei la certezza 367 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 051 051 052 053 053 054 054 054 055 056 056 057 058 058 060 060 060 061 061 062 063 063 063 063 063 005 007 008 010 022 032 037 038 039 047 061 065 069 079 083 085 097 111 114 010 016 009 002 005 017 030 031 026 009 013 005 004 009 007 019 027 014 025 006 003 018 021 022 025 La pioggia si sparpaglia la commozïon dell’aria, e scende al lago per la valle il fumo intona la campana La solitudine vibra fra coltre e coltre con la man sugli occhi sono un pilota che ha perso la via, la via buona del tuo cuore, o mamma! Dàmmi ch’io vada lieto la mattina Come la pace robusta operare la vita di cent’anni, o padri eroi? che la tragica sorte ci stràngola! se la ferocia ha modo perché la colpa perché la morte Oh se la sorte come schietta lama salda la pioggia l’estasi notturna vagò la fantasia; la trama dell’onda incastona la lontananza velata. e la vorrei! la vita che bramisce: traluce la gemma dei monti avesse la terra una mano e la persona né ritta né china questo o quello. Con la pupilla prona, nel camminare io reggo la persona la verità della vita la voce si smarrisce appena mia. e torvo asseto quando la rinuncia mani un poco, e la morte la rauca furia del mare; la labile storia del mondo, librata la nitida reggia. la misterïosa armonia, e la gente si smarrisce! e torva la tregua va giù. e porgo la mano con fede la creatura di ventiquattr’ore; sta la terra in vestigio e la speranza guarda. per la remota quiete dei campi; e la sosta pare una grazia, Il mio passo è la traccia dell’erba, 368 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 063 063 063 063 063 063 063 063 063 063 064 064 066 066 066 066 067 067 067 068 068 068 068 069 069 069 069 070 070 070 070 070 070 070 070 071 071 071 071 071 071 071 071 071 026 038 041 046 050 052 060 074 078 080 004 006 006 011 014 020 002 024 032 004 031 036 044 014 031 035 037 003 011 019 046 051 054 061 063 004 007 008 014 025 035 058 061 073 il mio cuor è la specie del luogo, la vita e più la doni e più n’accresci: la mia forza costrinsi all’altrui forza, ogni fede crollava la noia; la fida imagin vostra rinnovello; e se la mente sogna l’infinita ricchezza e la dona, con la fatica vostra, o ignoti eroi! la bigia terra inerte la bigia anima inerte ti svelerà nel fior la primavera esausta allor la radice. la ghiotta luce felice l’umore notturno e la ragia. fulminea la vita la gente ritorna agli arnesi; la carne floscia sul cuore lordato, come non fosse mai stata la fede, la vegetante natura. la trasparenza dell’eternità – la quiete gretta ne insidia, la vita dà un colpo e si squaglia la conoscenza del popolo eterno tu, per la tenebra nuda operi come la morte sgrumando la lugubre scoria snuderai l’oro e la gloria ch’a suon di nerbo la vietata altezza ch’a suon di frulli la fiutata altezza ch’a suon di stalle la sperata altezza si lamina enorme la vetta sotto, dal vano dell’aria la terra e fugge ghermendo la vita in fede enorme la vetta: unica al cielo misura la forza; chi n’ascolta la parola. quanto la voce ch’io sento quanto la luce ch’io vedo: Bello incrociar la vita mentre finì la speranza e sta la nebbia e appanna la concretezza nel pensier mio calmo la prodigiosa sorte anche la notte è vasta 369 FL 071 079 FL 072 007 FL 072 014 FL 072 019 CA 000 000 CA 000 000 CA 001 002 CA 002 001 CA 002 008 CA 002 014 CA 002 015 CA 002 019 CA 002 026 CA 002 031 CA 002 042 CA 002 048 CA 002 058 CA 002 075 CA 004 003 CA 004 022 CA 005 004 CA 005 009 CA 005 020 CA 005 031 CA 005 034 CA 005 036 CA 005 037 CA 005 056 CA 005 057 CA 005 058 CA 005 061 CA 005 063 CA 005 076 CA 005 077 CA 005 084 CA 005 086 CA 005 088 CA 006 010 CA 007 005 CA 007 007 CA 007 021 CA 007 024 CA 008 001 CA 008 002 la volontà nutrita Son la sponda per il mare: nel fermar la prima corda: e domandava la vita. EO Urge la scelta tremenda: NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una fuggir lascio la fortuna, Al tempo che la vita era inesplosa la terra non tua più l’avevi. al tuo ben la campagna – la campagna che va dal piano al monte Con la falce nell’erba con la falce nell’erba. Ma la ségale ambivo, virava la sua siesta. l’aria dava la stura verso la fiamma che dal sasso Risorge la tua cara vita e la distesa è sua, che permane; e un orizzonte la cerchia: La casa è un ritrovo la donna un contagio. sta la coscienza spietata La fame inghiotte frumento – La voglia divora il momento: la stitichezza è in profondo. La solitudine è vita – Eppure la cosa capita non redime la cosa sofferta; e la parola senza bacio ma la voce non è presente; ma la mamma è assente. La giornata d’oggi è sola, ha la voce a metà gola; la vita ti oltrepassa, la vita non ti passa. la vita fa man bassa scorge cader la luce al nostro fondo La terra gli fa largo, la tenebra in letargo non più sola con la morte. moltiplica la sabbia, Gira la tròttola viva sotto la sferza, mercé la sferza; 370 CA CA CA CA 008 008 008 008 004 021 022 023 stretta alla terra, odiando la terra; vive la tròttola e gira, la sferza Iddio, la sferza è il tempo: così la tròttola aspira 002 002 050 051 054 058 022 057 093 022 024 005 e appena tocca più in là rifuggivi; rimandando i consensi più in là! e sempre in là una certezza attendi, va sempre più in là: quasi più in là rimandava gl’inviti? scintilla il flutto ora là ora qui là FL FL FL FL FL FL labbra CA 005 059 lascia più sole le labbra. labbro FL 038 007 nel trepido solco del labbro FL 054 016 parole il labbro tutte a scarabocchi labil FL 016 006 se vada in labil suono di favella, labile FL 025 055 labile cosa del tempo FL 058 009 la labile storia del mondo, 371 labili FL 025 056 fra labili cose, io sia: labirinto FL 011 021 nel labirinto dei giorni lacci FL 009 012 con lacci che non han peso né solco; laccio CA 005 081 o libertà, che un laccio lacrimar FL 024 020 sul lacrimar dell’ombre laggiù FL FL FL FL 012 050 050 050 043 della notte, che appena laggiù schiusa 003 (laggiù fra gli uomini 013 (Laggiù fra gli uomini 045 Laggiù laggiù fra gli uomini laghi FL 070 023 fra consensi di laghi e di fonti 372 lagna FL 047 007 la voce dei bimbi si lagna, lago FL FL FL FL FL FL FL 018 026 033 047 047 050 060 001 001 001 023 077 008 004 Respira il lago un pàlpito sopito Giù, nella conca del lago, si fonde Come al respiro pieno del lago al lago veleggia una barca; al biancor spento del lago; e scende al lago per la valle il fumo dai pascoli al lago che guarda laidezza FL 047 059 malanni e laidezza lama FL 050 085 Oh se la sorte come schietta lama CA 005 029 e una rapida lama lambiti FL 031 003 dai clivi lambiti dal sole d’autunno lamenta FL 048 002 la tua lima assopita lamenta 373 lamentare FL 043 007 il lamentare d’un vascello morto lamento FL 047 048 cos’è il lamento mio lamina FL 070 046 si lamina enorme la vetta lampeggiarono FL 042 025 lampeggiarono, troppo lampo FL 067 018 il sol non mantenga il suo lampo; lanci FL 047 050 O forza bella che mi lanci schietta lancia FL 005 055 dove lancia il torrente FL 006 008 si lancia e ricade, FL 034 016 E via si lancia il giorno 374 lanciata FL 068 037 nell’abitudin lanciata: landa FL 043 034 landa fuggita in un lontan miraggio, langue FL 054 029 Ma tu, notte, ben vivi anche se langue languì FL 017 057 languì alla terra il piacere, languor FL 024 003 nel languor sciolto dell’estiva sera; languore FL 043 042 e la notte s’adagia in un languore, lanterna FL 039 033 il dolor fiammi come la lanterna FL 043 006 alla lanterna che snoda riflessi, largivo 375 FL 021 021 e con rimorso mi largivo e breve largo CA 007 005 La terra gli fa largo, larve FL 063 016 s’adunano le larve lasci FL 014 020 a boccheggiare ci lasci; lascia FL 050 021 e vuoto il tempo buio lascia fuori. FL 067 030 e in lor quïete soddisfatta lascia CA 005 059 lascia più sole le labbra. lasciano FL 042 032 così due cuori si lasciano: lasciarono FL 017 062 della città rombante. Si lasciarono, FL 017 063 e lasciarono la giovinezza. 376 lasciata CA 008 003 lasciata a sé giace priva, lasciato FL 012 044 un’ardente pupilla ha lasciato. lascio CA 001 002 fuggir lascio la fortuna, lasciva FL 021 025 o lasciva città senza amore! lascivi FL 006 005 torpor d’àttimi lascivi lascivie FL 019 001 Sta fra lascivie di vivande e vino lascivo FL 029 012 lato sul nostro patire, e lascivo non sazio 377 FL 007 011 e scopre il senso intenso in ciascun lato latte CA 002 028 se dove ruminando è mucca e latte lava FL 069 033 Oh, lava e scarnifica e spazza lavi FL 069 001 O pioggia feroce che lavi ai selciati lavorammo FL 045 021 e lavorammo assenti; lavori FL 047 020 e fruga di lavori il suo declivo, lavoro FL FL FL FL FL FL FL FL 014 027 034 047 052 055 062 063 015 001 015 037 019 023 025 024 vibra chiuso il lavoro, E’ di me parte un uomo da lavoro chiamando al buon lavoro! se l’invocato lavoro vien meno sullo scatto del lavoro, che nel lavoro preparan le voglie: il lavoro di Dio al commosso ricordo del lavoro. 378 FL 069 009 e fra genti e lavoro CA 005 028 Il lavoro ha manico adorno – le FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 002 005 005 005 005 007 008 009 009 011 012 012 014 014 015 017 017 018 021 021 021 023 024 024 026 026 027 028 028 028 028 029 029 029 030 031 025 062 029 043 045 060 001 035 003 011 017 003 012 002 024 018 033 034 002 009 045 053 021 014 019 002 005 002 001 005 017 021 006 014 016 004 008 le invisibili forze, mentr’essa schiara le fatiche assorte. e propiziare le cose? si perpetua, e le sue croci e le sue tende frale germoglio e per le anime sia Divina l’ora quando per le membra le copie del mondo, che prima sopra le vette: e tu, aria, ne accogli l’uman destino vincola le mani le chiuse forze inespresse e per le case dall’occhiaia strana le prove conosciute e la natura che per le strade e gli alberi e i cortili al marcio del tempo le nari chiudete le mete non raggiunte dalla vita, d’intorno, aperte le magiche porte, ampliate le ardenti finestre, e dàn le stelle bàttiti di ciglia passi d’argilla e per le reni vuoto e drizzasser le mani ogni nocca e gl’impeti e le luci le immote umili forme mentre orgoglio sicure le drizza per la notte che stringe le cortine l’ambrata sera che intorno le vette e qui le vigne foggiano ricami rude le membra e in giubba affumicata, Per le deserte strade alla campagna s’acquietan nel torpore le creature. se nel cuore le forme conosciute Tu, per le case le patrie la terra, e chi si leva, le carni n’ha rotte, rinnova le estasi libere del mondo le specie e l’idea. le chiude sorridendo la pupilla; e le bellezze ripenso che sole 379 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 033 033 034 034 034 036 036 036 037 039 041 043 043 045 047 047 049 050 051 052 054 055 059 060 060 061 063 063 067 068 068 068 068 068 069 069 069 070 070 071 071 071 072 072 011 019 009 013 023 009 011 037 007 050 014 004 046 065 006 079 012 122 014 025 013 023 010 005 015 016 016 083 016 013 016 022 030 039 004 005 007 022 053 021 044 063 008 009 fra le incantate piante oscilla; l’ora a domani l’anelito e le voci Oh per le vie all’alba vólano le sirene e ne respira le voglie l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi, e spràngan le soglie nell’arido giro l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami, lo colse lieve e per le vaste braccia le zucche soltanto e i cadaveri con le chiome ampie di luce l’anima oscilla le sue lente cime; le cose, mentre autunno pioggia versa per gli ànditi e le case, dentro le case sul materno grido le cose bàttono i denti tu stringi le forme che dentro le lucciole del mistero e le vorrei! le glorie e gli anatemi le guance sotto arrisero, non gli occhi che nel lavoro preparan le voglie: le volontà native distesamente le rive, e con giro piumato si muovon le membra; mentre più fosca discende, le nubi s’adunano le larve le sue gioie più certe. Se tra le nubi del giorno, dai confini in letargo le spire freccian le vette e s’incidono, escon le aperte borgate, poi, annusa le case, e sciocche, le genti della gran plebaglia scarnifichi ad essi le rughe e ai morti viventi, le rogne! e le pietre dei corsi nei poggi calvi sotto le pietraie, l’ultime scaglie le avventa fan le campane tinno Fra le catene libertà mi ride aprì le sue promesse, altri assetti le navi, altri spinga le prore, 380 FL 072 011 FL 072 018 CA 002 046 CA 002 079 CA 004 008 CA 004 013 CA 005 048 CA 005 059 CA 005 078 CA 005 085 CA 006 006 CA 007 013 CA 007 017 altri tocchi le mete. le notturne ore stancò: facevan le fusa per le tèrree nostre notti. le gocce che ignorano il mare; le vive dal tutto Così vorresti lontanar le ore lascia più sole le labbra. le sue avverse mani, se non hai le mani buche se in noi le ascese cadon paurose, aiuta le compagne con le nuvole dell’aria. legge FL 011 013 per l’immutabile legge FL 049 021 sulla cagnara di chi legge e scrive leggera FL 026 015 per non destar chi dorme, più leggera FL 030 003 a poco a poco una nube leggera leggi FL 018 009 Sopra gli uomini, in vere leggi pure, leggiadria FL 040 005 e sulla faccia parve leggiadria FL 071 049 sentivo a veder bimbe in leggiadria Leggiadro 381 FL 030 001 Leggiadro vien nell’onda della sera FL 061 001 Giovinezza mi fa leggiadro e saldo legno FL 005 044 son legno di un tronco immortale lei FL FL FL FL FL FL 004 012 012 012 012 043 020 018 020 023 028 016 come anello ne’ l’oro, io sono in lei. E mi vergogno ripensando a lei a lei che, triste d’aver troppo, volle a lei che il cuor ci veglia e la movenza a lei che avviva, accomunando ai figli, trarli biechi in catene dietro a lei. lembo FL 047 076 che striscia un lembo vicino lena FL 010 035 l’insoddisfatta lena; FL 039 049 di smarrimenti e lena: CA 002 060 e tu, con lena immensa, lene FL 007 002 FL 033 007 lene va il sangue,e vivere è malia: ai monti forti in un riposo lene, 382 lente FL 035 008 è lente al sol che intensamente aduna: FL 043 004 l’anima oscilla le sue lente cime; lenti FL 038 014 distratta. Poi lenti a deriva lento FL 004 006 FL 007 007 FL 012 006 FL 024 004 FL 026 009 CA 007 003 d’amor che mi seconda il passo lento d’amorosa bontà freme anche il lento fra chi va lento a digerire il giorno. dietro mi volgo: lento indi procedo, Ma, quasi fiume che rigiri lento, procede fresco e lento Leonardo FL 000 000 EO (Leonardo) lercia FL 010 015 chi, di sé ghiotto nell’anima lercia, letarghi FL 010 022 letargo e i letarghi consola; 383 FL 068 013 dai confini in letargo le spire FL 070 012 tentan su dal letargo come serpi CA 007 007 la tenebra in letargo letizia FL 008 036 eran letizia e dolore FL 049 027 ma sei la letizia lettor FL 072 020 Tu, lettor, nel breve suono leva FL 028 023 FL 029 006 FL 062 008 CA 008 014 dai passi che leva e che sferra e chi si leva, le carni n’ha rotte, degli altri si leva signore, se leva il corpo, se eleva il capo; levar CA 002 080 E ti vedo levar come il mattino levarlo CA 005 026 e non si osa levarlo levi FL 026 020 d’aria che a galla su per l’acqua levi; FL 049 020 e mentre ti levi a tacere 384 levo FL 061 029 mi levo torso d’eroe levriero CA 002 032 il suo slancio levriero, lezzo FL 006 013 per invilire poi, fuggendo il lezzo, Li FL 000 000 EO Li omini batteranno aspramente chi fia FL 052 017 e li versa in fatiche protese libare FL 002 052 a vedere e a libare, liberandosi CA 000 000 NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una libere FL 029 014 rinnova le estasi libere 385 libero FL 012 037 FL 027 020 FL 036 026 FL 039 038 FL 061 024 CA 004 033 libero invan quando sarà rimorso! ma dove nel libero indugio sorger libero e terso mi vede, dal libero vol delle sfingi celesti e libero io sorgo con roridi sguardi ancor libero mare – una goccia. libertà FL 006 007 forsennato voler che a libertà FL 071 044 Fra le catene libertà mi ride CA 005 081 o libertà, che un laccio libra FL 035 034 Ma breve la gioia mi libra: librata FL 060 007 librata la nitida reggia. libri FL 055 010 Fra quattro mura di libri e d’ombre, libro FL 028 007 in un aperto libro gli occhi, mentre 386 lieta FL 016 013 l’inconsapevol brama triste o lieta, lieto FL FL FL FL 004 021 043 050 008 il sangue lieto suscita e gorgheggi; 050 e lieto fosse il destin nuovo al sole! 044 che dà non lieto non triste dolore: 039 Dàmmi ch’io vada lieto la mattina lieve FL 022 005 In un volgere lieve FL 033 010 Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve FL 037 007 lo colse lieve e per le vaste braccia lievi CA 005 052 Ma son sì lievi gli uccelli lima FL 048 002 la tua lima assopita lamenta limpida FL 010 043 Dove la sana limpida dolcezza limpidamente 387 FL 009 004 limpidamente la forma sonora. limpido FL 018 004 dei monti limpido, e origlia. lince FL 071 072 al nostr’occhio di lince linfa FL 001 020 la mia linfa nel vivido tutto FL 008 017 che par l’infinito ma è linfa del giorno FL 064 002 linfa segreta, nei profondi pori liriche CA 000 000 NO Queste liriche appartengono a una condizione LIRICI FL 000 000 TO FRAMMENTI LIRICI lisca FL 065 005 di moscherini e lisca: lisci 388 FL 014 009 strìsciano i sistri lisci, liscia FL 047 018 in una liscia imagin di medaglia; liscie FL 054 012 quando voi m’appariste, e liscie e tonde liscio FL 019 003 FL 026 011 FL 043 003 e liscio e più vicino l’ombra procede con liscio fermento: con breve moto di liscio mollusco livida FL 014 003 livida sciacqui uguale, FL 066 013 quasi doccia ancor livida, sguscia lividi FL 070 040 nei ghiacci protesi sui lividi artigli livido FL 049 006 o poesia, nel livido verso FL 051 001 Sibila scivola livido il treno FL 071 037 e tutto ha un muro livido di fronte? 389 lo FL 005 052 FL 006 006 FL 007 010 FL 010 040 FL 016 014 FL 023 019 FL 024 017 FL 028 008 FL 037 007 FL 037 008 FL 037 010 FL 039 035 FL 039 045 FL 039 058 FL 039 064 FL 043 024 FL 043 039 FL 045 043 FL 045 049 FL 047 069 FL 047 082 FL 050 011 FL 051 011 FL 054 007 FL 061 009 FL 062 001 FL 067 003 FL 067 015 CA 004 010 CA 004 024 CA 007 029 che lo spirito intende, fra lo spirito e il senso; nel vasto palpitar che lo feconda, mentre lo tesse e muta il sangue nuovo, e in te, raggiunto il tempo, lo trascende. tendo lo sguardo e l’udito; come nell’occhio lo sguardo: lo spazio zonzando scintilla lo colse lieve e per le vaste braccia al petto lo nascose mansueto; roseo e biondo lo calò baciando, Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca che senza lo spirito nostro al destino e lo spinge: Oltre lo scherno e il divario lo spirito nell’àncora costretto. e lo stesso mister delle serene che sul filo ha lo sgomento e lo spirito logoro lo spirito è una frode, risponde; e lo spazio rovina. lo smarrimento dell’ora, Erra dai vetri lo sguardo, assiduo con lo stesso tasto sordo. e lo spirito fulgido balza, Lo spazio poroso e assetato lo spazio cionno nel sole velato l’aria e lo spirito. lo stanco indefesso e incontra lo spettro d’un fondo; una cinta lo circonda, locusta FL 006 009 lode inseguita locusta tra sterpi; 390 FL 046 006 saggezza: lode a satana! logoro FL 045 049 e lo spirito logoro Lombardia CA 003 001 Campana di Lombardia, lontan FL 043 034 landa fuggita in un lontan miraggio, FL 047 021 pulsa lontan la vaporiera, all’erta FL 065 006 lontan morì, lontano lontananza FL 051 010 la lontananza velata. lontanar CA 005 048 Così vorresti lontanar le ore Lontanissimo FL 015 001 lontano Lontanissimo arpeggia il tramontare 391 FL 006 014 FL 025 020 FL 050 057 FL 051 006 FL 065 006 FL 071 074 CA 005 065 la verità lontano in pigro scorno; e più lontano dove più mi struggo! e, raggiunti, lontano ti senti? e svoltan lontano accorate: lontan morì, lontano per aguzzar lontano, verso un vuoto lontano, lor FL FL FL FL FL 000 008 023 036 067 000 039 013 023 030 EO causa di lor vita – batteranno il grano. con àlito morto il lor peso: quando fra lor si vendono bugie. e dalla lor scontentezza e in lor quïete soddisfatta lascia lordato FL 067 002 la carne floscia sul cuore lordato, lordure FL 069 002 lordure e menzogne loro FL 070 020 invocan dal più fier dei loro monti CA 005 049 grevi loro di te, losco FL 036 012 del losco sfasciume. 392 lotta FL 005 035 nel vortice m’esalto della lotta FL 027 008 e pugna dentro alla civile lotta; lucciconi FL 068 029 dà lucciconi ai canali; lucciole FL 050 122 le lucciole del mistero luce FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 002 004 004 007 010 014 015 017 025 026 029 033 041 045 052 054 061 066 067 071 047 061 010 019 004 038 006 009 003 036 012 011 010 014 062 002 004 017 006 023 008 Mamma, zolla aria luce, simile a chi luce non vede la vita imaginando, e luce e suono in un’assorta luce: e silenzioso, luce nell’aria; e ignora come sia. Ohimè, luce, ove sei? dei sogni e della luce In un senso di luce con slanci arcuati di luce Come saetta ch’aria in luce stringe, e il plenilunio in luce sembra berla. guizza di luce e si sdraia Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve con le chiome ampie di luce dove è men luce svoltando in uno sguardo ritroso di luce; stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito mèditano saette e luce, la ghiotta luce felice come non fosse stata mai luce; quanto la luce ch’io vedo: 393 FL 071 023 suono e luce a vicenda; CA 002 070 luce che si contenta CA 006 010 scorge cader la luce al nostro fondo lucendo FL 012 001 Sgorga lucendo un ventilato ardore FL 055 001 Marzo lucendo nell’aria lucente FL 005 006 FL 013 002 FL 025 015 CA 002 045 il bruno lucente mistero lucente verità, al presagio lucente dell’ebbrezza, nel caso lucente sostavo: lucenti FL 045 013 alle botteghe lucenti, luci FL 012 041 per il corso che pullula luci; FL 021 053 e gl’impeti e le luci lucidi FL 050 115 nidi e bisbiglia di lucidi fili; lucido FL 003 003 con guizzi di lucido giallo, 394 FL 049 001 O poesia, nel lucido verso lucra FL 049 022 sulla malizia di chi lucra e svaria lucri FL 005 058 il grido delle macchine e dei lucri FL 063 057 io non ho lucri né mete, lugubre FL 069 035 sgrumando la lugubre scoria lui CA 004 005 e flutto verso flutto in lui s’infrange, luminosa FL 015 005 in luminosa pace ogni dolcezza. luminoso FL 010 023 e chi nel luminoso ingegno tende, FL 034 029 nel tinnir luminoso dei corsi. luna 395 FL 062 012 vibra un barbaglio di luna FL 063 001 Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie, lunare FL 005 007 o nell’aroma lunare FL 058 002 guarda il cielo in pertugio lunare: lungi FL 043 014 vanire, e lungi in pianto gli anni miei FL 051 021 quel che da lungi m’invita, lungo FL FL FL FL 009 031 035 060 010 e il canto lungo di un prono bifolco, 001 Lungo di donna un canto si trasfonde 025 in un lungo bruito alla campagna 028 Per un volger saliente lungo d’onda luoghi FL 061 004 per luoghi e genti accomodato sono. luogo FL FL FL FL 006 025 045 063 lusinga 012 e rigirìo sul luogo come cane, 026 e preciso al suo luogo spietato 055 dà infine un luogo ove stare; 026 il mio cuor è la specie del luogo, 396 FL 005 036 che lusinga e s’indraca FL 071 070 questa lusinga più vera lusingando FL 037 005 e lusingando alla malcerta traccia m FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 005 015 021 021 024 024 025 026 032 042 043 045 051 051 054 056 063 063 002 035 016 033 044 005 018 043 023 008 004 028 071 018 021 012 017 039 042 cerco e non trovo e m’avvio nel vortice m’esalto della lotta e qualcosa m’incita qui dove tutto m’offende il terrore del mal che m’infosca e voluttà m’addolora. e argomentando, tacito m’avvio e il sentirlo m’è duro, e non voglio ciò che men dissi, tutto m’è vicino; m’isola cieca dentro aspri contorni; m’avvolga il capo solcato di te; e l’atto m’abbandona fino al pianto! ciò che più m’assomiglia, ravvolto in sé non m’incita: quel che da lungi m’invita, quando voi m’appariste, e liscie e tonde così m’è grato confortare altrui se nelle prove oscure m’incoraggi tu nella tregua m’accalori i polsi 001 001 002 003 005 005 005 033 031 008 010 012 ma dentro fa paura. ma tu che ascolti, rècalo ma il ritmo dentro chiudevi ma quand’urta una città ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case ma FL FL FL FL FL FL 397 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 005 006 008 008 008 008 010 011 012 012 012 012 013 014 014 016 017 017 017 020 021 021 021 024 025 025 025 026 027 029 029 029 030 035 036 039 039 039 039 039 039 040 040 042 038 030 010 016 017 028 033 005 015 022 033 038 013 017 021 010 008 050 051 004 026 051 071 006 029 038 057 009 020 010 018 019 009 034 025 004 009 013 022 044 047 007 012 015 ma come dal fermaglio della scotta ma così, cieco e ignavo, ma tutto la solita mano cosa ma è spirito e cielo, che par l’infinito ma è linfa del giorno ma tutto la solita mano Ma di quanti non visto s’avvelena ma nei ràntoli gonfi ma facil si palesa il buon cammino ma a noi perdona i soffici fastidi; Ma nulla a te dico: Ma invincibile si ostina non più s’inventan gli uomini, ma sono. Ma tu, ragione, avanzi: ma voi, rapimento e saggezza ma il ritmo snuda l’amor che discende ma il sol maschio sfuriava Ma rotolarono sillabe, ma ragionarono il mondo: ma per salire puri ancora al mondo. Ma che giovò se l’aria mi fu tolta, Ma primavera, tu strozzi e spunti ma giù gli sguardi con terrore, voi Ma donne a veder sole più mi accora, ma, forra a svolto improvviso di monte, ma in un concreto e alterno ma nell’urto del piccolo piede Ma, quasi fiume che rigiri lento, ma dove nel libero indugio Ma sopra, Dio feroce nello spazio ma nel giorno, perverso è ciascuno: ma la sera, dal senso brutale, ma più io non ti vedo, stella mia. Ma breve la gioia mi libra: Ma chi nel borro impeciato ma ciò ch’essa non dice, ma qui c’è un cuore e vorrebbe ma qui c’è amore e vorrebbe ma qui c’è aiuto e vorrebbe ma divino è sentir chi ci viva, ma prodigiosa è la tragica pena d’una voglia di pianto; ma negli occhi ma quando alfin discesi alla scaltrezza Ma tu, ragion maledetta, comprendi 398 FL 042 033 FL 042 035 FL 043 011 FL 045 008 FL 045 022 FL 045 048 FL 046 007 FL 047 013 FL 047 028 FL 047 049 FL 047 071 FL 047 072 FL 049 025 FL 049 027 FL 049 029 FL 050 067 FL 050 101 FL 051 009 FL 052 007 FL 052 008 FL 054 006 FL 054 029 FL 055 029 FL 061 012 FL 062 007 FL 063 010 FL 063 058 FL 063 064 FL 067 028 FL 068 018 FL 068 023 FL 068 043 FL 069 012 FL 069 021 FL 069 039 CA 001 005 CA 002 017 CA 002 031 CA 004 001 CA 004 004 CA 004 009 CA 004 012 CA 005 024 CA 005 032 ma dove toglie amor forse s’invera –. ma sotto si ridesta e giù trabocca ma floscio il tempo vil tutto si addita, Ma l’ora ammonitrice ma questo il premio, o guardar ma la carne sfiorita Ma dopo? Uguale a te, improvvisa; ma il giorno attanaglia. ma come t’aggrovigli che per tant’aria annaspa, ma sé stringe? Ma la vita non gode, ma la morte non ode; ma sei la fanfara ma sei la letizia ma sei la certezza ma nulla è vano Ma benedetti voi, ma spia dal fondo e si trae Ma strappa e rinnova il suo panno, ma sferza e spoltrisce l’affanno ma il pensiero da sé batte un ricordo Ma tu, notte, ben vivi anche se langue Ma il dolore non basta Ma repentino, dalla spaziante ma qui ognuno nel chiasso ma in voi alberi appena, ma un vasto cuore intero ma soffre e s’avviluppa Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia ma l’ombra serpeggia e s’incava ma l’inedia rimane Ma su, nel terso gravitar dei mondi, ma in oscura meraviglia Ma per noi, fredda amazzone implacata, ma splendono d’un balenìo Ma raccolgo e in cuore serbo ma di verde inghirlanda ogni contrasto Ma la ségale ambivo, E giunge l’onda, ma non giunge il mare: ritorna l’onda, ma non torna il mare; non gocce, ma il mare – non mare, ma gocce – ma l’occhio inaridisce se guarda. ma poi è paglia che brucia 399 CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA 005 005 005 005 005 005 005 006 007 008 009 035 038 042 052 061 063 083 009 022 008 014 ma dentro fa ingorgo, ma un nodo scorsoio ma vive l’anima impura Ma son sì lievi gli uccelli ma la voce non è presente; ma la mamma è assente. Ma se opponi resistenza Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede: Ma di fuori sta il deserto ma se poggia a un punto solo ma deve venire, macchina FL 011 008 la macchina ad aggiogarti. macchine FL 005 058 il grido delle macchine e dei lucri FL 034 003 e di macchine suona e di monete Machiavelli FL 032 014 Cristo ha ragione e Machiavelli vince. madre FL 035 017 però (madre alla figlia perversa, FL 039 031 il dolor viva come buona madre maggior FL 032 011 mi sveli il maggior vero che l’avvince, FL 035 012 foggia maggior destino 400 magiche FL 017 033 d’intorno, aperte le magiche porte, magici FL 050 023 magici flutti nell’ombra, magico FL 004 017 sin che s’effonde magico riposo maglia FL 003 009 si scàrdina in ogni maglia, FL 071 015 nella maglia del tutto mago CA 002 037 mago dell’impazienza, mai FL FL FL FL FL FL 002 017 039 059 067 067 019 e non mai il suo dio; 045 ciò che non era mai detto, 051 a galla o sul fondo non mutano mai. 007 ciò che non giunge mai ? 023 come non fosse stata mai luce; 024 come non fosse mai stata la fede, 401 mal FL 009 013 quanto misero mal vita perdoni, FL 021 044 il terrore del mal che m’infosca malanni FL 047 059 malanni e laidezza malcerta FL 037 005 e lusingando alla malcerta traccia male FL 001 034 FL 012 026 FL 018 012 FL 019 009 FL 029 020 FL 042 022 FL 043 037 FL 068 040 CA 002 010 al tuo bene e al tuo male: contro l’ignoto male del male è il bene più forte. O vanità del bene contro il male, dal tedio astioso di male la pupilla s’inebria e male scorge Perché va ciecamente il male e il bene superba d’errore e di male, e tu guidavi senza farmi male maledetta FL 039 019 vien qua tu, poesia maledetta, FL 042 015 Ma tu, ragion maledetta, comprendi malia FL 007 002 lene va il sangue,e vivere è malia: 402 FL 040 001 Fluì soavemente una malia FL 043 029 A che ne serbi, o vitale malia, maliarda FL 021 063 all’anima maliarda malinconia CA 003 004 CA 003 015 e non dài malinconia. e non dài malinconia. malizia FL 038 003 malizia d’amore velata FL 049 022 sulla malizia di chi lucra e svaria FL 049 024 tu sei cagnara e malizia e tristezza, malvive FL 049 013 malvive svanivan nell’abile mamma FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 002 012 012 033 050 050 050 056 063 007 047 008 031 005 030 035 038 015 048 come alla mamma, quando è sola, il bimbo. Mamma, zolla aria luce, alla mamma vicina io mi riposo: o mamma, così mamma quasi bimbo che a mamma dorma in seno. accarezzato alla tua spalla, o mamma, O mamma o mamma mia, la via buona del tuo cuore, o mamma! Come mamma nella fame l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo, 403 CA 005 063 ma la mamma è assente. man FL 050 032 fra coltre e coltre con la man sugli occhi CA 005 088 la vita fa man bassa manca FL 039 060 è dove manca la gioia del mondo. FL 047 012 che dove manca vorrebbe colmarsi CA 005 006 e quando manca è una zuffa. mandando FL 002 032 fuor mandando l’inerzia: Mangiamo CA 002 063 Mangiamo insieme; il digiuno mani FL 002 009 FL 009 011 FL 021 045 FL 057 005 CA 005 078 CA 005 085 manico e nelle mani tremano carezze l’uman destino vincola le mani e drizzasser le mani ogni nocca mani un poco, e la morte le sue avverse mani, se non hai le mani buche 404 CA 005 028 Il lavoro ha manico adorno – maniera FL 062 021 dite dite l’arcana maniera mano FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 004 008 008 015 021 021 042 045 053 054 061 015 010 028 013 015 057 021 034 005 023 025 e tra’ capelli morbida la mano ma tutto la solita mano ma tutto la solita mano tesa la mano Tu, mano aperta che inseguivi il mondo, con strette di mano la placida vita, La mano annaspa e raro s’accompagna, e a mano a mano si sgrétola; avesse la terra una mano e a mano a mano che giungendo l’ebbe e porgo la mano con fede mansueto FL 037 008 al petto lo nascose mansueto; mantello FL FL FL FL FL 047 052 052 052 052 mantenga 075 004 005 029 030 ai dossi ravvolto è un mantello cappuccio e mantello l’autunno rinserra, mantello e cappuccio per l’umile terra cappuccio e mantello rinserra, mantello e cappuccio per l’umile terra 405 FL 067 018 il sol non mantenga il suo lampo; mantengo FL 071 052 ora da uomo mantengo e ne son certo Mar FL 020 001 CA 004 023 CA 004 028 CA 004 031 CA 004 032 Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami, mare, più mar se profondo, incolmabile mar delle gocce e mar verso spiaggia e mar contro roccia, marcio FL 014 024 al marcio del tempo le nari chiudete marcite FL 010 004 e che, fiumana alle marcite in guazza, mare FL 058 004 FL 062 016 FL 068 015 FL 072 007 CA 004 001 CA 004 004 CA 004 007 CA 004 008 CA 004 009 CA 004 012 la rauca furia del mare; goccia indistinta nel grido del mare, si svincola il mare e ricade, Son la sponda per il mare: E giunge l’onda, ma non giunge il mare: ritorna l’onda, ma non torna il mare; E il mare non sa delle gocce, le gocce che ignorano il mare; non gocce, ma il mare – non mare, ma gocce – 406 CA CA CA CA CA 004 004 004 004 007 015 023 025 033 011 non gocce, non mare: mare, più mar se profondo, innumerevoli gocce del mare ancor libero mare – una goccia. comunica col mare margini FL 068 026 nei duri margini chiusa: mari FL 039 041 per terre e per mari FL 071 010 e mari e fiumi e monti marita FL 005 049 e dagli àtomi ai soli si marita martirio FL 042 017 quando il martirio si snerva: FL 069 027 mentre l’eterno in martirio di prove Marzo FL 055 001 Marzo lucendo nell’aria maschio FL 017 008 ma il sol maschio sfuriava 407 masnade FL 070 015 e ville e masnade massimo CA 008 011 il cerchio massimo è in alto materiate FL 063 067 che materiate l’arte e il pensiero materne FL 050 117 evanescenze materne, e sfumano materno FL 047 006 dentro le case sul materno grido mattina FL 050 039 Dàmmi ch’io vada lieto la mattina mattino FL 004 001 Glauca s’impiuma la terra al mattino FL 041 001 Quando il ciel sbiancò il mattino FL 047 005 del semiaperto mattino: CA 002 080 E ti vedo levar come il mattino 408 matura FL 025 050 e matura la polpa sull’anima secca maturar FL 001 019 pur vorrei maturar da radice me FL 001 017 FL 006 023 FL 009 008 FL 025 003 FL 025 021 FL 027 001 FL 027 005 FL 027 009 FL 027 013 FL 028 014 FL 032 006 FL 042 009 FL 042 011 FL 043 035 FL 045 001 FL 045 069 FL 045 074 FL 046 008 FL 047 025 FL 050 124 FL 063 019 CA 002 062 meccanismo Se a me fusto è l’eterno, e immemore di me epico arméggio l’estasi delle cose, e in me si accorge. e la natura che senza me crea. Or, come il sangue qui in me, E’ di me parte un uomo da lavoro è di me parte l’uom che pavoneggia è di me parte l’uom che nell’azzardo è di me parte l’uom che s’apparecchia A me, che siete, o spregi insofferenti per altri un varco e per me, tra gli scorni eri una cosa per me sciolta in me: voglia che ha fatto un groviglio di me. e se il cuore mi esulta, a me più certa Con me in persi indicibili moti e me l’uso eguale modella: Rintrona in me: Come verrà domani? non a me, tornerà il tempo. a me il terror della vita e il rimorso. a me che trasfiguro In voi e in me. Dall’opera dicevi a me restio: 409 FL 010 020 e il meccanismo e la scaltra parola medaglia FL 047 018 in una liscia imagin di medaglia; mediocre FL 021 052 ruggiti e artigli con mediocre inerzia, mediocri FL 071 045 e vien nell’ore mediocri l’eterno: mèditano FL 061 017 mèditano saette e luce, meditare FL 010 021 che il meditare aggiorna meditarlo FL 035 015 – Questo sai, pensier mio; e a meditarlo melliflui FL 001 008 né i melliflui abbandoni 410 melma FL 070 005 tra ruote polvere melma carboni, melodia FL 034 007 la melodia silvana FL 056 005 Come canto in melodia, CA 003 009 se nel petto è melodia melodiavi FL 002 030 e melodiavi i bàttiti dei polsi, melodioso FL 002 003 sconfina melodioso; membra FL 007 001 Divina l’ora quando per le membra FL 027 002 rude le membra e in giubba affumicata, FL 060 015 e con giro piumato si muovon le membra; memoria FL 025 024 incertamente la memoria grava FL 069 017 annaspa egli nella memoria, men 411 FL FL FL FL FL 002 026 045 050 054 038 023 062 092 027 o men chiaro traluci ciò che men dissi, tutto m’è vicino; dove è men luce svoltando ch’ove men ti ristori sei più vero quanto men si scopriva. O strano giorno meno FL 047 037 se l’invocato lavoro vien meno FL 064 008 meno ti canto, amor, e più sei tutto; CA 009 018 quando meno l’avverto: mensa CA 002 067 l’astro della mensa, menta FL 043 040 plaghe del cielo a una spiga di menta? mente FL 040 008 fu sguardo, e nella mente poesia. FL 047 011 s’apre il tempo futuro alla mente FL 063 052 e se la mente sogna mentiva FL 038 016 mentr ci strinse: e ciascuno mentiva. 412 FL 002 062 mentr’essa schiara le fatiche assorte. FL 006 017 mentr’echeggia la via mentre FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 008 009 010 011 014 014 015 016 017 021 021 024 025 028 030 032 034 035 035 035 039 039 039 040 043 044 045 047 047 049 050 056 060 061 029 053 003 016 040 026 010 016 007 008 053 011 043 014 034 007 005 001 005 005 009 023 007 011 015 003 046 012 003 019 044 020 089 018 020 016 mentre rinchiuso in sua fatica va. mentre vorrei amare mentre è violenza di strade mentre vorrebbe far puri i dì suoi. mentre lo tesse e muta il sangue nuovo, mentre la terra gli chiede il suo verbo mentre occupa l’accordo tutti i suoni; mentre s’incava respinta l’ebbrezza. che mentre in fiume corre si ritorna; l’eterna verità mentre è parvenza. mentre ogni cuore sciupava mentre l’anima giace pietra al fondo mentre la gola rugghiasse a sterminio mentre orgoglio sicure le drizza mentre è sgomento l’ascoltare intorno in un aperto libro gli occhi, mentre e mentre passa con veli e con piume, Mentre scalpello in rintronata usanza mentre in disparte l’umiltà dei vinti e mentre ognun dietro sua fame intride e mentre il volgo in desiderio occhiuto E soffre mentre ama il suo tempo. Mentre l’ora è infelice, mentre l’àttimo svena, mentre rapace artiglia mentre in cammin i popolosi imbocchi le cose, mentre autunno pioggia versa mentre declini giù. mentre senz’eco di color ignoti mentre il borgo è qui vivo mentre si crea il creatore Iddio e mentre ti levi a tacere e, mentre ti sommerge, mentre rotolo dentro. mentre in fluido eguale mentre più fosca discende, le nubi 413 FL 062 018 FL 069 027 FL 071 025 CA 002 084 CA 004 006 CA 005 090 CA 008 009 pianta dispersa mentre inseni fonda, mentre l’eterno in martirio di prove mentre finì la speranza mentre è bello il silenzio a te vicino. mentre un richiamo a distesa permane. mentre ciascuno si afferra mentre va s’impernia, menzogne FL 069 002 lordure e menzogne meraviglia FL 069 012 ma in oscura meraviglia meravigliosi FL 050 102 meravigliosi doni: mercante FL 050 036 sono un mercante senza mercanzia, mercanzia FL 050 036 sono un mercante senza mercanzia, merce FL 011 002 ecco per te la merce rude d’urti 414 mercé FL 065 001 Dalla tua nicchia, alla mercé CA 008 002 sotto la sferza, mercé la sferza; meriggi FL 005 001 Cielo, per albe e meriggi e tramonti meriggio FL FL FL FL FL 009 028 034 036 036 001 003 017 002 030 Dentro il meriggio stanno alberi e scogli immane nel sovrano meriggio, d’ora in ora al meriggio, tra polvere e péste, al meriggio, fra murmuri e spruzzi al meriggio meritavo CA 002 013 e nell’aiuto meritavo accanto merito CA 006 005 E merito non è, non è peccato, meschina CA 002 073 meschini se ne risparmi poca, anche meschina, 415 FL 062 023 a noi, che meschini mescoli FL 005 022 che mescoli un mondo mesi FL 063 020 dei mesi io mi ristoro messe FL 039 059 è nell’offerta la messe più pingue, mestizia FL 040 006 di sorrisa mestizia in caldi tocchi meta FL 016 011 dall’universo a rivelar la meta: FL 039 053 che verso una meta risuona, FL 047 024 meta è ovunque, ovunque corso: metà CA 005 077 ha la voce a metà gola; mete 416 FL FL FL FL 015 028 063 072 018 le mete non raggiunte dalla vita, 024 tra mete e ritorni 057 io non ho lucri né mete, 011 altri tocchi le mete. mezzo FL FL FL FL 008 033 042 051 038 nel mezzo si stipano e torna 010 Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve 028 l’uso fra mezzo e il ritegno 019 spettro è nel mezzo mezzodì CA 002 053 Infine il mezzodì spandeva mi FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 004 008 008 008 008 008 012 012 012 012 019 021 021 021 021 021 021 024 016 006 006 011 014 021 029 008 013 018 039 004 021 026 029 036 041 049 004 e nell’atto mi annego. d’amor che mi seconda il passo lento mi strozza senza grida mi porge dov’io rimango. e gusto e mi aspergo alla varia e, sbottando, paura mi fa. mi porge dov’io rimango. alla mamma vicina io mi riposo: mi fan del sentimento un desiderio E mi vergogno ripensando a lei il tacer che mi fa nodo: il corpo mi titilla in calor unto. e con rimorso mi largivo e breve Ma che giovò se l’aria mi fu tolta, mi scardassò la vita; Tu mi gridasti all’inutile forza mi saettassero fuor della bocca dov’occhio non mi veda né conosca, dietro mi volgo: lento indi procedo, 417 FL 024 006 FL 025 019 FL 025 020 FL 025 051 FL 028 019 FL 031 007 FL 032 004 FL 032 011 FL 035 034 FL 036 018 FL 036 026 FL 038 013 FL 040 011 FL 040 013 FL 042 008 FL 042 040 FL 043 035 FL 045 073 FL 047 003 FL 047 050 FL 051 017 FL 054 011 FL 056 007 FL 056 008 FL 056 014 FL 061 001 FL 061 003 FL 061 029 FL 063 020 FL 063 040 FL 063 045 FL 063 054 FL 071 044 CA 002 002 Ma donne a veder sole più mi accora, che mi fa quale non sono e più lontano dove più mi struggo! mi cresce a dispetto più bella! mi rivelano il prodigio? la voce mi pàlpita in cuore; che fecondata questa età mi torni; mi sveli il maggior vero che l’avvince, Ma breve la gioia mi libra: dietro mi stringo con passo caduto, sorger libero e terso mi vede, appena mi giunse e la voce dagli altri vivi più non mi distinsi; del ragionare altrui, dentro mi strinsi Io mi ritrassi, allor che nell’amore e nella gola mi gorgoglia e brucia e se il cuore mi esulta, a me più certa è un nulla e i cari affetti mi son vani. nel pensier io mi desto O forza bella che mi lanci schietta Quel che vicino mi sta, Come fui uomo e mi conobbe l’ora nell’amor della gente mi paleso: e vil mi sembra quando con tormento chiuso mi rende dove aperto fui. Giovinezza mi fa leggiadro e saldo e mi feconda sì che a prodigarmi mi levo torso d’eroe dei mesi io mi ristoro e sull’arduo cammino che mi piacque e il ritornar dove mi tolsi, quando per te io mi perdono. Fra le catene libertà mi ride e l’amor mi pareva umana cosa, mia FL FL FL FL FL 001 008 009 019 021 020 022 005 007 070 la mia linfa nel vivido tutto Della mia carne si veste e si cela Tutta è mia casa la montagna, e sponda alla mia grassa incuria sulla mia impronta severa; 418 FL 025 047 FL 030 009 FL 035 035 FL 037 014 FL 038 005 FL 039 002 FL 042 020 FL 047 046 FL 047 055 FL 050 035 FL 053 006 FL 055 009 FL 056 009 FL 063 031 FL 063 041 FL 071 038 CA 002 043 CA 003 002 siate più vivi della mia carne sciocca; ma più io non ti vedo, stella mia. vil ricadendo nella mia fatica, e vaneggiò la mia pupilla ingombra; Vedesti la vaga mia bocca, questa voce che mia non mia se tardi osai. e la mia gente s’incita volger potessi nella mia fatica, O mamma o mamma mia, da inanellare e far mia! l’inerte mia spoglia? la voce si smarrisce appena mia. sulla mia forza piena la mia forza costrinsi all’altrui forza, Come, segreta mia vena, Ghiotto della mia fame, voce tua, voce mia, mie FL 002 050 sorelle, mie foglie e mie gemme, CA 009 024 delle mie e sue pene, miei FL 002 049 FL 004 018 FL 043 014 FL 061 006 CA 002 047 fratelli, miei rami e mio nido, dove son primavera i pensier miei vanire, e lungi in pianto gli anni miei agli occhi miei bramosi i miei sensi, e zampilli i pensieri, mignolo CA 005 033 in un mignolo d’aria. 419 mille FL 030 008 FL 071 051 son nate in cento, sono nate in mille: che dato non avrei per mille cialde, millenni FL 035 031 che nei millenni trasse l’uom dal bruto, minacce FL 025 032 sbarrin minacce senza scampo mino FL 032 005 o se tenace mino con baldanza minuti FL 008 001 Per l’acre fluire dei minuti minuto FL 008 030 FL 008 040 Però, se il minuto non trova s’ingorga il minuto e ritorna mio FL FL FL FL 001 001 002 002 023 030 017 049 vorrei palesasse il mio cuore Qui nasce, qui muore il mio canto: Tu fosti e sei il desiderio mio fratelli, miei rami e mio nido, 420 FL 008 009 FL 019 010 FL 019 012 FL 021 030 FL 023 020 FL 024 016 FL 025 010 FL 025 012 FL 026 017 FL 027 021 FL 028 006 FL 035 015 FL 036 024 FL 036 045 FL 038 011 FL 041 004 FL 041 023 FL 047 048 FL 047 053 FL 047 057 FL 050 086 FL 051 023 FL 055 018 FL 055 025 FL 056 004 FL 057 007 FL 063 025 FL 063 026 FL 065 008 FL 071 027 FL 071 058 FL 072 012 FL 072 016 CA 002 020 CA 009 022 discorra, divori il mio pasto: nel mio diletto è l’unica certezza: nel mio diletto è l’anima immortale. se, primavera, il mio cuor generoso e se al mio strano pensier paragono Il fato di ciascun è dentro al mio, nel vento del mio prato; inconscio e ghiotto come il mio palato; Nella sommersa pace il guardar mio arcanamente s’agita il mio volo, Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti – Questo sai, pensier mio; e a meditarlo nessuno vorrebbe il mio officio. del mio nume che s’immola balzò tante volte al mio petto mio fu sole, nel mio cuore cos’è il lamento mio nel mio guardar l’ardente anima buona, fosse al mio ingegno eguale la sua china, brandir potessi nel mio pugno forte e nulla è mio al passaggio. gioia invitare il mio senso il mio volto s’alza a chiedere e del sangue di tutti è il mio polso. Cader così vorrei dietro il mio cuore; Il mio passo è la traccia dell’erba, il mio cuor è la specie del luogo, il generoso mio cuor che ti ordiva, il mio gigante chiuso la concretezza nel pensier mio calmo Il mio verso è un istrumento Il mio canto è un sentimento frusciava il mio baleno: del suo e mio tesoro, Mirabilmente FL 004 005 Mirabilmente incedo negli arpeggi 421 miraggio FL 043 034 landa fuggita in un lontan miraggio, mirarne FL 071 016 e mirarne il disegno miro FL 054 010 di voi che, s’altro miro, vedo ancora. misera FL 045 054 Vita misera e grande, miserabile FL 019 008 il mondo miserabile si spoglia. miserabilmente FL 025 007 miserabilmente giù sprofonda? misero FL 009 013 quanto misero mal vita perdoni, mister 422 FL 002 015 mister si fa passïone FL 043 039 e lo stesso mister delle serene CA 007 032 nel mister del proprio corso – misterïosa FL 060 019 la misterïosa armonia, misterïosi FL 054 035 gli amanti al piede dei misterïosi misterioso CA 002 052 del misterioso concerto. mistero FL FL FL FL FL FL FL 005 014 018 026 047 050 069 006 019 010 024 014 122 025 il bruno lucente mistero nell’inflessibil mistero accomuna il mistero della sorte e per l’amante cuor nulla è mistero. Or non più la viltà del mistero le lucciole del mistero per noi, che sentiamo insolubil mistero mistico FL 068 002 in mistico colloquio FL 068 047 e al mistico colloquio intanto il sole, misura 423 FL 045 035 volere che s’amplia a misura FL 070 063 unica al cielo misura la forza; misuratasi FL 066 015 e, misuratasi al cielo, miti FL 054 021 Perché si figurò l’anima miti mitigando FL 014 025 o mitigando l’asprezza mito FL 018 003 divini; appare il mito modella FL 045 069 e me l’uso eguale modella: modo FL 012 014 di cambiar modo e ventura; FL 047 051 in amoroso modo la persona FL 050 069 se la ferocia ha modo 424 molesto FL 047 002 qualcosa si tramuta, e già molesto molle FL 042 007 quando ci sfiora col suo molle piè! mollusco FL 043 003 con breve moto di liscio mollusco molti FL 010 005 scoli ognuno nei molti, moltiplica CA 007 024 moltiplica la sabbia, momento FL 051 020 l’inesplicabil momento; CA 005 034 La voglia divora il momento: mondani FL 027 015 mondi mondani, e non si specchia 425 FL 068 001 Nel terso gravitar dei mondi insonni FL 068 043 Ma su, nel terso gravitar dei mondi, mondo FL 001 026 FL 002 016 FL 005 022 FL 006 020 FL 008 013 FL 008 035 FL 010 001 FL 017 051 FL 019 008 FL 020 004 FL 021 015 FL 025 017 FL 028 018 FL 029 016 FL 032 010 FL 033 016 FL 035 014 FL 039 060 FL 041 022 FL 043 032 FL 045 036 FL 047 045 FL 049 034 FL 050 090 FL 052 012 FL 058 009 FL 059 006 FL 063 028 FL 069 034 FL 070 042 FL 071 080 FL 072 022 CA 000 000 CA 005 043 CA 005 075 CA 006 012 passïone del mondo, dove circola il mondo. che mescoli un mondo e bello intorno il mondo, par dileggio dell’uomo, del mondo, di Dio; le copie del mondo, che prima Chiedono i tempi agir forte nel mondo ma ragionarono il mondo: il mondo miserabile si spoglia. ma per salire puri ancora al mondo. Tu, mano aperta che inseguivi il mondo, oh creazion d’un mondo degli uomini e del mondo del mondo le specie e l’idea. la santità del mondo nel contrasto viva nel mondo salïente in noi e il mondo eccelso crea. è dove manca la gioia del mondo. sópra l’estasi del mondo, se dentro animi il mondo e fuor non sai? del mondo e ritorna ad un tratto per la concreta verità del mondo, cittadina del mondo catenata! angusto pare al desiderio il mondo; l’illusione del mondo, la labile storia del mondo, e profetar dal mondo nel grande andar del mondo. chi fra i bari del mondo non volle aver bazza: verso gl’inviti del mondo, di ricrear nel mondo odi il senso del tuo mondo: NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno del mondo che ha in disprezzo. fingi una pace che fa guerra al mondo. sul culmine del mondo. 426 CA 008 015 gira, – e il mondo variopinto CA 008 018 gira, – e il mondo disunito monete FL 034 003 e di macchine suona e di monete FL 068 034 e batte a risveglio monete mònito CA 005 060 Echeggia un mònito immane, monotono FL 021 004 che monotono incrina monta FL 066 028 se monta, vuoto svapora nel nulla. montagna FL 009 005 Tutta è mia casa la montagna, e sponda FL 013 001 O sciolta alla montagna montagne CA 007 012 monte e vien dalle montagne: 427 FL 025 029 ma, forra a svolto improvviso di monte, FL 037 011 e per il monte, di contro al sereno, CA 002 015 la campagna che va dal piano al monte monti FL FL FL FL FL FL FL FL FL 017 018 023 033 047 053 062 070 071 016 004 018 007 009 002 017 020 010 dalle coscie dei monti dei monti limpido, e origlia. per l’umido giro dei monti ai monti forti in un riposo lene, brùlica ai monti e la riviera bagna. traluce la gemma dei monti rupe sommersa nel clivo dei monti, invocan dal più fier dei loro monti e mari e fiumi e monti morbida FL 004 015 e tra’ capelli morbida la mano FL 054 014 che l’ombra vostra morbida avvolgea! morder FL 021 042 per morder cuore e cervello su te, morgana FL 039 054 verso una fata morgana morì FL 065 006 lontan morì, lontano 428 morir FL 025 048 io credeva morir per natura morire FL 047 047 e può morire, CA 009 020 di quanto fa morire, morsi FL 070 034 con dure bocche in morsi di pietra, morsico FL 042 038 e morsico la bocca morso FL 001 013 un morso appena e una ciocca ho di te: morta FL 049 033 o morta e rinata FL 067 026 tu sgretoli giù morta: morte FL 006 031 FL 015 019 tra morte e morte vil ritmo fuggente, tocche saranno dall’arcana morte. 429 FL 021 068 FL 028 013 FL 047 072 FL 050 083 FL 057 005 FL 068 042 FL 069 031 CA 007 021 a chi di morte sfuggirà la stretta: dell’universo si fa vita e morte! ma la morte non ode; perché la morte mani un poco, e la morte e, mosche d’inverno, intanto cadon morte! operi come la morte non più sola con la morte. morti FL 010 037 sembrano volere ancora e sono morti! FL 050 074 e c’è chi piange i morti FL 069 005 e ai morti viventi, le rogne! morto FL FL FL FL FL FL 008 008 011 017 037 043 039 041 001 058 015 007 con àlito morto il lor peso: con àlito morto l’idea, O carro vuoto sul binario morto, e si fece la spoglia di un morto: poi, sotto il gravar morto dello strazio il lamentare d’un vascello morto mosche FL 068 042 e, mosche d’inverno, intanto cadon morte! moscherini FL 065 005 di moscherini e lisca: mossa 430 FL 021 059 e in tuo buon senno mossa, mosse FL 037 012 sotto il buon peso si mosse oscillando. mosto FL 067 013 in gocce quasi di acre mosto, mostra CA 007 014 che sono in mostra al sole, moti FL 045 001 Con me in persi indicibili moti moto FL 001 003 FL 023 001 FL 043 003 FL 045 038 FL 047 056 FL 052 014 FL 070 004 CA 008 007 nell’incessante suo moto: Col moto egual delle tue genti, o valle, con breve moto di liscio mollusco arrisa scintilla del moto se come per ruscello all’acqua è moto il fluido del moto sfogan nel moto isterico carponi e invidia il moto, insidia l’ignoto; movea FL 054 015 A salutarvi, fanciulla, movea 431 movenza FL 012 023 a lei che il cuor ci veglia e la movenza FL 016 004 in sua voce ritrova e in sua movenza; FL 039 061 O voce eterna in movenza caduca, movenze FL 034 021 con risonanti movenze, mozzi FL 036 035 dai carri nei mozzi sonanti; mucca CA 002 028 se dove ruminando è mucca e latte mucchio FL 025 025 il mucchio del passato, mulina FL 047 054 se come foglia in turbin si mulina mulo FL 047 022 zòccola un mulo, grave 432 multiforme FL 063 072 l’ininterrotto multiforme è a voi: munge CA 004 011 che munge a una terra se stesso; muore FL 001 030 FL 002 064 FL 011 025 FL 039 067 CA 007 010 Qui nasce, qui muore il mio canto: qui si combatte e muore: e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe, e ognuno, dove muore, scoprirà da chi vive e da chi muore: muove FL 024 015 e muove a vagheggiarsi alle vetrine. muovi FL 020 002 cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami: muovon FL 060 015 mura e con giro piumato si muovon le membra; 433 FL 055 010 Fra quattro mura di libri e d’ombre, CA 005 040 Sì, puoi rizzare alte mura CA 009 010 fra quattro mura muri FL 036 010 i muri abbassano pàlpebre FL 036 038 radiose pupille dai muri alle soglie murmure FL 015 008 e la speranza è il suo murmure. murmuri FL 036 030 fra murmuri e spruzzi al meriggio muro FL 071 037 e tutto ha un muro livido di fronte? muscoli FL 017 011 E con turgidi muscoli musica FL 002 028 tu che musica fosti FL 016 001 O musica, soave conoscenza, 434 muta FL 010 040 mentre lo tesse e muta il sangue nuovo, mutandoti FL 047 058 con qual gioia mutandoti vorrei mutano FL 039 051 a galla o sul fondo non mutano mai. mutare FL 071 055 che non vorrei mutare in nessun’altre ! muterò FL 047 073 e senza scampo io non muterò. Muto FL 023 017 FL 036 020 FL 036 046 Muto alla soglia, al sacrificio muto. al sacrificio muto. n FL 029 005 e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi, FL 029 006 e chi si leva, le carni n’ha rotte, FL 038 015 n’andammo; il variar delle cose 435 FL FL FL FL 060 060 063 071 023 se n’è dato esser tale: 033 in rilievo e colore, e n’è ghirlanda 038 la vita e più la doni e più n’accresci: 004 chi n’ascolta la parola. nacque FL 063 043 e per te spazia il consenso che nacque nari FL 014 024 al marcio del tempo le nari chiudete FL 060 012 e alle nari odorare; nasce FL 001 030 Qui nasce, qui muore il mio canto: FL 007 005 Da fonti aperte nasce il sentimento nascendo FL 025 041 Da te nascendo vano sfumo via, nascessi FL 012 030 Quanto fu bello che nascessi nostra nascono FL 030 007 nascono a sciami, nascono a ghirlande, 436 nascose FL 037 008 al petto lo nascose mansueto; nascosta FL 062 019 forza agli ordigni nascosta e feconda, nascosto FL 019 005 Il supremo ideal, nascosto, in furia FL 060 029 irraggiare del sol nascosto ancora natali CA 002 034 delle piante natali; natanti FL 028 006 Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti nate FL 030 008 son nate in cento, sono nate in mille: native FL 059 010 le volontà native 437 nativo FL 033 013 e l’amore nativo in esultanza nato FL 067 007 un che di non nato e già vecchio, natura FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 012 017 025 025 027 028 033 034 035 039 041 046 047 050 061 066 067 069 071 014 012 036 003 048 019 010 018 001 001 046 017 004 017 051 005 027 032 030 043 e su dalla natura l’indistinto le prove conosciute e la natura della natura balzata su, e la natura che senza me crea. io credeva morir per natura l’opporsi, e si fa storia e natura; dove natura riposa tranquilla, riconoscere dove fu natura! Scienza vince natura: Scienza vince natura: anche l’immensa natura si priva; ero il senso che natura Anche tu, immortal natura, e placa intorno la natura e il vero se natura si disfronda Raggia natura intorno nell’ingannevol natura; la vegetante natura. dove natura è più forte, natura è qui trambusto? natural FL 071 067 nausea e natural soggiorno. 438 FL 021 014 con nausea intorno alle cose. navi FL 072 008 altri assetti le navi, né FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 001 009 021 054 056 056 061 063 063 063 069 071 008 009 012 049 017 001 002 010 055 056 057 038 006 né i melliflui abbandoni né l’oblïoso incanto con lacci che non han peso né solco; dov’occhio non mi veda né conosca, e la persona né ritta né china E qui, senza riparo né scampo, senza inganno né fuga, né culmine è sì bello Io non ho numi né glorie, io non ho donne né bimbi, io non ho lucri né mete, che non si vendon né recan piacere, né folgore di tempi ne FL 004 020 FL 009 003 FL 034 023 FL 043 029 FL 061 011 FL 068 031 FL 071 052 CA 000 000 CA 001 008 CA 002 073 come anello ne’ l’oro, io sono in lei. sopra le vette: e tu, aria, ne accogli e ne respira le voglie A che ne serbi, o vitale malia, che a ciascun passo ne vorrebbe cento. la quiete gretta ne insidia, ora da uomo mantengo e ne son certo NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno poi ne rendo a chi ha cercato. se ne risparmi poca, anche meschina, 439 nebbia FL 047 078 FL 071 035 la nebbia or scola e inquina, e sta la nebbia e appanna nebbie FL 005 010 ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede FL 063 001 Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie, nebulose FL 062 014 Stella in bagliore di nebulose avvinta, necessario FL 025 022 necessario e tortuoso negando FL 035 010 spregia rapace negando l’idea, negl FL 034 014 negl’incensi del fumo FL 050 058 Forse d’Italia negl’impeti immensi negli FL 002 010 e fiorisce negli occhi FL 002 037 negli urbani viluppi, FL 004 005 Mirabilmente incedo negli arpeggi 440 FL FL FL FL FL FL 033 034 040 045 045 056 021 025 007 014 023 012 a doman, chiuso il petto negli incroci, che ai sobborghi nereggia negli echi d’una voglia di pianto; ma negli occhi dove furtive negli occhi scivolato negli incontri rinascer tento negli altri felici: 004 008 010 011 019 021 021 035 036 044 045 054 060 064 068 068 068 068 070 070 070 007 018 005 005 006 039 060 031 035 006 058 033 006 002 011 026 028 035 022 040 048 e nei fervidi sensi ondeggiamento irrorante nei gesti e nei detti scoli ognuno nei molti, ma nei ràntoli gonfi palpa nei sensi; e turgido di voglia, e ridevi nei tuoi rutti sozza. nei plausi fraterni che nei millenni trasse l’uom dal bruto, dai carri nei mozzi sonanti; persi nei solchi fuori – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi s’imperla ai viali intanto nei riflessi nei vasti contorni volteggia linfa segreta, nei profondi pori nei viperini orizzonti, nei duri margini chiusa: circola bassa nei viali, d’oro sui vetri e nei cuori; nei poggi calvi sotto le pietraie, nei ghiacci protesi sui lividi artigli con l’anima ardente nei geli costretta. 001 001 001 002 002 005 005 015 020 024 046 059 018 035 nel pensiero ti uccido la mia linfa nel vivido tutto nel suo ritmo l’umano destino, nel fuggevole giorno. nel giogo del tempo; e rivivi nel simular delle sale, nel vortice m’esalto della lotta nei FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL nel FL FL FL FL FL FL FL 441 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 006 006 007 007 008 008 008 010 010 010 011 011 011 011 012 012 012 012 015 016 017 017 017 019 019 021 021 021 024 024 024 024 025 025 026 027 027 028 028 028 029 029 030 031 028 029 003 010 005 026 038 001 023 041 012 021 022 027 011 017 019 040 006 012 010 015 024 010 012 013 019 056 003 008 009 011 010 028 019 003 020 003 005 017 008 018 006 006 che saldamente nel tessuto è storia e nel disegno eternamente è Dio: nel vero effusa la persona sembra nel vasto palpitar che lo feconda, nel fiato e nel sangue un’idea sbarra nel viso pupille nel mezzo si stipano e torna Chiedono i tempi agir forte nel mondo e chi nel luminoso ingegno tende, dove sarà nel tramutar crudele incatenato nel gregge nel labirinto dei giorni nel bivio delle stagioni e appassionata nel volere acerbo Viver la sento; e nel baleno aperto, e nel vorace tempo è vana attesa. che nel donare il sangue fu serena; sogguardo nel barlume chi cammina Nel silenzio, il ricordo è come gorgo amor che nel cammino nostro accende nel grande amplesso caldo. e nel convulso spazio, nel senso delle voci nel mio diletto è l’unica certezza: nel mio diletto è l’anima immortale. l’idea nel tempo che vien già divelto preda tutto dei casi, nel viaggio nel caldo umidore del vento nel languor sciolto dell’estiva sera; nel frantumo del giorno, nel vuoto della sera e nel guardar chi s’accompagna, intorno nel vento del mio prato; Nel sonno odiato l’unico inganno: e va nel tenue senso un crepolio che tutto nel sonoro ma dove nel libero indugio immane nel sovrano meriggio, s’acquietan nel torpore le creature. se nel cuore le forme conosciute nel cozzo de’ scabri doveri ma nel giorno, perverso è ciascuno: nel grande azzurro tremule faville Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante 442 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 031 032 033 033 034 035 035 036 037 038 039 039 040 041 041 041 042 043 047 047 047 047 049 049 049 049 050 050 050 050 050 051 051 051 052 052 052 054 054 054 055 056 057 060 011 010 004 016 029 019 028 025 003 007 016 043 002 003 006 023 039 048 003 029 030 053 001 006 011 015 018 062 064 086 100 008 012 019 001 011 026 008 022 031 023 003 001 032 pianta nel succhio divelta, tizzo la santità del mondo nel contrasto nel tepore sano del placido flutto, viva nel mondo salïente in noi nel tinnir luminoso dei corsi. e di ciò nel suo amor è crucciata) nel silenzio si placa: io respiro Ma chi nel borro impeciato toccò nel vespro di raso il sentiero nel trepido solco del labbro nel cervello e nel senso purgando nel sangue amarezze riposte; nel petto e un abbandono fra i ginocchi, che nel cuore che nel verde delle sponde nel mio cuore e un non so che nel cuor torvo accoltello la rabbia; e nel silenzio nulla accade. nel pensier io mi desto nel tuo gioco stai: io sbatto qui, e nel guardarti invano nel mio guardar l’ardente anima buona, O poesia, nel lucido verso o poesia, nel livido verso o poesia nel verso inviolabile senza respiro, nel varco nel brillar dei camini; Oh nel pensiero validi disegni oh nel cuor sentimenti brandir potessi nel mio pugno forte delle cose nel senso). e giran nel covo sommersi; e s’amplia nel ritmo un gran senso; spettro è nel mezzo Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra nel rimpianto finisce verso l’autunno, che nel ciel piovuto E’ un inganno di voi che giù nel senso confidenze nel tempo che verrebbe, nel camminare io reggo la persona che nel lavoro preparan le voglie: io vivo con voglia nel tempo; Stan nel folto gli stami: nel succhio emanata ogni forma si sporge 443 FL 061 023 FL 062 007 FL 062 009 FL 062 016 FL 062 017 FL 063 002 FL 063 028 FL 063 069 FL 064 004 FL 064 005 FL 066 005 FL 066 028 FL 067 003 FL 067 011 FL 067 019 FL 068 001 FL 068 043 FL 070 004 FL 071 058 FL 071 065 FL 071 080 FL 072 014 FL 072 020 CA 000 000 CA 002 006 CA 002 018 CA 002 039 CA 002 045 CA 003 009 CA 004 014 CA 005 025 CA 006 009 CA 007 009 CA 007 032 pioggia nel sole l’affanno diviene, ma qui ognuno nel chiasso e nel fil del suo sguardo ha l’universo; goccia indistinta nel grido del mare, rupe sommersa nel clivo dei monti, e nel gravoso spazio nel grande andar del mondo. nel sangue del vostro destino: ti svelerà nel fior la primavera e l’estate nel frutto, sciama nel vasto orizzonte, se monta, vuoto svapora nel nulla. lo spazio cionno nel sole velato che s’empie e nel fischio si allenta: se nel varco del tempo, Nel terso gravitar dei mondi insonni Ma su, nel terso gravitar dei mondi, sfogan nel moto isterico carponi la concretezza nel pensier mio calmo – crudel tristezza nel vivere baldo – di ricrear nel mondo nel fermar la prima corda: Tu, lettor, nel breve suono NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno nel vasto sole delle estati brevi nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte. scandalizzando fughe nel pollame nel caso lucente sostavo: se nel petto è melodia e già perse nel flutto; C’è un cuneo nel cuore, Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede: Nel profondo trae umore nel mister del proprio corso – nell FL FL FL FL FL 001 001 002 002 005 003 016 056 060 007 nell’incessante suo moto: e nell’atto mi annego. nell’ora che giunge e dilegua nell’atto la fede, o nell’aroma lunare 444 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 005 007 007 010 010 014 014 017 021 023 024 025 027 029 030 035 035 035 036 036 036 036 037 038 039 041 042 043 043 043 045 047 049 049 049 049 049 050 050 050 050 050 055 056 015 004 008 015 034 007 019 049 002 011 017 057 009 002 001 004 026 032 001 011 031 044 013 002 059 010 008 005 013 024 044 042 004 009 013 014 018 023 034 041 050 052 001 007 nell’ostia insapora del còmpito uguale, luce nell’aria; e ignora come sia. fastidio ch’erra nell’usato giorno. chi, di sé ghiotto nell’anima lercia, nell’ansietà del costume nell’ora c’ha trattenuto il respiro: nell’inflessibil mistero nell’acciecante verità enorme. nell’ebete riflesso e va nell’aria un dir d’avemmarie, come nell’occhio lo sguardo: ma nell’urto del piccolo piede è di me parte l’uom che nell’azzardo scendendo nell’alba Leggiadro vien nell’onda della sera e la virtù nell’atto si feconda; e a poco a poco nell’ombra si bagna e nell’urto civil, per la vicenda Nell’avvampato sfasciume, e spràngan le soglie nell’arido giro nell’aria l’effuso tesoro nell’ascesi segreta Io sol rimasi nell’avido spazio, nell’occhio ritroso la grande è nell’offerta la messe più pingue, che nell’erba fa ghirlande Io mi ritrassi, allor che nell’amore par nell’oscuro fetore di un porto, L’esser guardo come aria nell’aria lo spirito nell’àncora costretto. e nell’elsa sfinimento: e come fiamma nell’oscurità che speranze nell’occhio del cielo divampa che schizza veleno nell’occhio del cielo malvive svanivan nell’abile gesto vigliacco, nell’aria nell’orgia senza piacere magici flutti nell’ombra, nell’ascoltare il passo d’un fantasma. nell’imagine vicina: nell’implacabile fretta, nell’implacabile stretta? Marzo lucendo nell’aria nell’amor della gente mi paleso: 445 FL 058 006 FL 059 018 FL 061 020 FL 061 027 FL 062 005 FL 063 065 FL 063 081 FL 064 001 FL 066 027 FL 068 024 FL 068 037 FL 069 003 FL 071 045 FL 071 057 CA 000 000 CA 002 013 CA 002 019 CA 002 026 CA 005 068 CA 005 087 CA 008 013 CA 009 005 per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli : ti sfolgora nell’estasi il rimorso . nell’anima raccolta e se il donar nell’atto si fa brezza nell’eco ronzante dal basso nell’irreducibile àttimo. nell’amore e nell’atto più s’intende, Nell’invernal brughiera, nell’ingannevol natura; a boccheggiare nell’umide tane; nell’abitudin lanciata: nell’anime impure, e vien nell’ore mediocri l’eterno: come suon nell’udito s’invera, NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella e nell’aiuto meritavo accanto Con la falce nell’erba con la falce nell’erba. Il cuor che nell’uomo Nell’imminenza di Dio nell’aria tersa è in risalto nell’ombra accesa Nella FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 010 014 015 023 025 026 026 035 036 039 040 040 042 043 047 047 001 008 026 017 006 023 001 017 035 042 025 004 008 040 018 036 039 Nella seral turchina oscurità, che nella fogna ancor tutti affratella. nella fiala soave dell’estro a pugnar nella sorte: Qui, nella tana è curva son dentro nella vita; Giù, nella conca del lago, si fonde Nella sommersa pace il guardar mio vil ricadendo nella mia fatica, nella freschezza irrequieta e nella voce unita tentavo perso nella fantasia: fu sguardo, e nella mente poesia. e nella gola mi gorgoglia e brucia il sangue nella plastica sua danza; nella vita che importa non sei niente; nella vita che importa sei veleno. 446 FL FL FL FL FL FL FL FL FL 047 047 050 056 063 063 066 069 071 040 055 113 015 042 049 021 017 015 Nella vita che fulmina e va volger potessi nella mia fatica, Ecco: nella grande ora sommersa Come mamma nella fame tu nella tregua m’accalori i polsi e nella gioia di eleggervi, amici, nella fatica si trova annaspa egli nella memoria, nella maglia del tutto 002 002 006 037 057 063 009 065 018 002 004 039 e nelle mani tremano carezze nelle faccende è l’idea. consueti fragori e nelle corti l’ultimo fascio strinse nelle spanne; pàlpita nelle accorte se nelle prove oscure m’incoraggi nelle FL FL FL FL FL FL nello FL 029 010 Ma sopra, Dio feroce nello spazio FL 037 006 del bimbo, come fior nello sterpeto nemica FL 060 025 quando l’ora è nemica, nemici FL 042 027 nemico a confidarlo, o sviano nemici 447 FL 012 034 oh bavaglio nemico nemmeno CA 007 033 e per sé nemmeno un sorso. nera FL 045 063 tra nere forme forma nera ho spazio; nerbo FL 070 003 ch’a suon di nerbo la vietata altezza nere FL 045 063 tra nere forme forma nera ho spazio; nereggia FL 034 025 che ai sobborghi nereggia negli echi nereggiano FL 050 002 aspri cipressi nereggiano: neri FL 014 013 fra passi neri che han gocciole e fango: 448 nero FL 037 001 Il vedovo, rizzando il torso nero, nervatura FL 065 009 o nervatura c’hai parvenza viva! nervi FL 008 024 àgita nervi per trine e fibrille FL 017 019 ai nervi delle strade, nessun FL 071 055 che non vorrei mutare in nessun’altre ! nessuno FL 029 021 FL 036 024 FL 042 018 CA 002 064 CA 009 004 CA 009 009 CA 009 013 non scampa nessuno. nessuno vorrebbe il mio officio. – Di nessuno la colpa; non ciba nessuno, e non aspetto nessuno: e non aspetto nessuno: non aspetto nessuno: nettan FL 066 018 Si nettan suonando i paesi, 449 neutra FL 010 014 Venere neutra immonda: neve FL 002 002 pace su neve vaporando il piano FL 070 039 il vello di neve che scivola e piega nevicato FL 015 003 e il nevicato pian con tenerezza nicchia FL 065 001 Dalla tua nicchia, alla mercé nicchie FL 022 010 nicchie vapora piano nidi FL 034 011 quando – uccelli dei nidi cittadini – FL 050 115 nidi e bisbiglia di lucidi fili; nido FL 002 049 fratelli, miei rami e mio nido, FL 023 005 e fuma d’ombre al nido delle stalle. FL 033 003 E nido si fa tutto 450 FL 063 048 l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo, niente FL 047 036 nella vita che importa non sei niente; Nihil FL 072 001 Nihil fere sui nimbo FL 026 021 cammino in nimbo, e rarefatto inclino ninnananna FL 023 003 alle pendici in ninnananna sale nitida FL 060 007 librata la nitida reggia. no CA 000 000 EO dire sì, dire no nocca FL 021 045 e drizzasser le mani ogni nocca 451 nodo FL 012 039 il tacer che mi fa nodo: CA 005 038 ma un nodo scorsoio CA 005 080 tentan sciogliere il tuo nodo noi FL 009 014 FL 010 039 FL 012 022 FL 014 029 FL 016 005 FL 021 064 FL 028 012 FL 033 016 FL 044 007 FL 050 059 FL 062 023 FL 068 003 FL 069 021 FL 069 025 CA 002 071 CA 005 003 CA 006 006 quanta bontà ci volle a crear noi, S’avvien che forma in noi rimanga al corpo ma a noi perdona i soffici fastidi; è con noi belva in una gabbia chiusa! e come a noi perman l’intelligenza di noi vili eterni come l’eterna verità che in noi viva nel mondo salïente in noi all’ombra inerte, o di silenzi a noi il sangue prodigaste anche di noi a noi, che meschini – dove è pensiero, come a noi l’eloquio, Ma per noi, fredda amazzone implacata, per noi, che sentiamo insolubil mistero di tramontare in noi: l’età cavernìcola è in noi. se in noi le ascese cadon paurose, noia FL 011 023 contro la noia sguinzaglia l’eterno, FL 063 046 ogni fede crollava la noia; FL 071 033 se d’intorno per noia noiosa FL 021 038 all’inezia noiosa di chi pena: 452 nome FL 050 017 un passo, un nome, e tonfi dalle case non FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 001 001 002 002 002 002 002 002 005 005 006 006 008 009 009 010 011 012 012 013 015 015 016 016 017 017 021 021 021 021 022 025 025 002 014 035 005 019 029 040 055 061 010 030 022 024 030 012 015 033 025 025 032 013 004 018 007 009 045 052 008 024 034 049 001 008 019 cerco e non trovo e m’avvio o non ghermita fuggi, e senza grido e non ti sarà oscuro. che non sembra fluire, e non mai il suo dio; – dea amica, non amante – Che fai, se non adopri, non vi conosco, non v’inghirlando simile a chi luce non vede ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede Come alla notte non senti al piacer che non so, verso conquiste ch’io non griderò. Però, se il minuto non trova con lacci che non han peso né solco; quassù quassù non è chi non l’intoni Ma di quanti non visto s’avvelena e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe, e, se non diciam nulla, da non poterti sapere! non più s’inventan gli uomini, ma sono. par che non visto gli rubi le mete non raggiunte dalla vita, armonïosa in te non si cancella Virtù ti crea che non par segreta, ciò che non era mai detto, e riser tutto il dì per non sapere, non qui, dove uno sdraia non certo i vostri, o primavera sciocca, con vergogna, e non trovo dov’occhio non mi veda né conosca, Non è più su di un palmo Non così promettesti, fanciullezza! che mi fa quale non sono 453 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 025 025 026 026 027 027 027 029 029 030 031 031 031 038 039 039 039 040 040 042 042 042 042 042 042 043 043 043 043 044 045 045 045 046 047 047 047 047 047 047 047 047 050 050 043 045 003 015 012 015 018 012 021 009 010 014 015 008 001 004 051 011 014 006 013 014 019 020 039 002 020 032 044 010 009 032 056 008 014 036 043 066 067 071 072 073 019 027 e il sentirlo m’è duro, e non voglio e non voglio che voi, o pochi saggi ancor non raggiunse, sitibonde per non destar chi dorme, più leggera a ciò che non appaga la sua fretta; mondani, e non si specchia il divenir tremendo che non cura sul nostro patire, e lascivo non sazio non scampa nessuno. ma più io non ti vedo, stella mia. baleno d’oro non giunto al guizzo, àlito non respirato, baci non schiusi, dir ciò che non seppe a te dire? Venga chi non ha gioia a ritrovare ma ciò ch’essa non dice, a galla o sul fondo non mutano mai. dagli altri vivi più non mi distinsi; un cuor che non aveva più dolcezza. non àgita sonaglio non arma di consiglio chi per la vita foggiato non è! non sua che prima amò, non mia se tardi osai. e un non so che nel cuor torvo accoltello vien dolorando ciò che non s’esprime: tenace, e insiem non credo alla speranza. se dentro animi il mondo e fuor non sai? che dà non lieto non triste dolore: non domandare più; l’ansiosa città non avverte: verso un ben ch’è vicino e non tocca, quand’esser nostra non puoi non a me, tornerà il tempo. Or non più la viltà del mistero nella vita che importa non sei niente; ognun l’attizza perché non si spenga, Non so più recar il tuo peso, non voglio viverti più, Ma la vita non gode, ma la morte non ode; e senza scampo io non muterò. fin che non visto il sonno dove non è concesso titubare). 454 FL 050 028 FL 050 042 FL 050 043 FL 050 112 FL 051 018 FL 054 005 FL 054 013 FL 054 018 FL 054 026 FL 055 016 FL 055 029 FL 055 030 FL 059 002 FL 059 005 FL 059 007 FL 063 051 FL 063 055 FL 063 056 FL 063 057 FL 063 061 FL 066 024 FL 067 006 FL 067 007 FL 067 018 FL 067 021 FL 067 023 FL 067 024 FL 067 029 FL 069 034 FL 069 038 FL 071 002 FL 071 005 FL 071 026 FL 071 051 FL 071 055 CA 001 001 CA 002 008 CA 002 051 CA 002 064 CA 002 065 CA 003 004 CA 003 005 CA 003 015 CA 004 001 Non basto allo sgomento: dàmmi che a sera il tornar non sia spento se non seppi far bello di te creasti e non parve. ravvolto in sé non m’incita: passeggier scavi d’intorno. Io non penso, le guance sotto arrisero, non gli occhi non ritrovava il consueto aspetto: non ci guardammo; e amor era d’intorno non ha chi non conosca; Ma il dolore non basta e l’amore non viene. non forse udisti in gravi ritornelli quello che tu non sai ciò che non giunge mai ? di vivere, per te non ho vergogna, Io non ho numi né glorie, io non ho donne né bimbi, io non ho lucri né mete, e il prorompente divenir non stringe e beato non gode imagine, fondiglio non deposto, un che di non nato e già vecchio, il sol non mantenga il suo lampo; il cuore non tenga su in alto, come non fosse stata mai luce; come non fosse mai stata la fede, a chi viver non può senza raggio; chi fra i bari del mondo non volle aver bazza: che non si vendon né recan piacere, il tuo incanto più non vola: Non concento è di spazi e non uscì dal pertugio che dato non avrei per mille cialde, che non vorrei mutare in nessun’altre ! Non ardito perché ardente la terra non tua più l’avevi. e non sapendo ero certo non ciba nessuno, se non ci nutre Iddio. – e non dài malinconia. Io non so che cosa sia, e non dài malinconia. E giunge l’onda, ma non giunge il mare: 455 CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA 004 004 004 004 004 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 006 007 009 009 009 009 004 007 009 012 015 015 026 045 057 061 067 072 074 085 086 005 021 004 009 013 016 ritorna l’onda, ma non torna il mare; E il mare non sa delle gocce, non gocce, ma il mare – non mare, ma gocce – non gocce, non mare: non è per questo, non per questo! e non si osa levarlo che non teme di cadere, non redime la cosa sofferta; ma la voce non è presente; tutto è un non fare più in tempo. Se tu non issi a bandiera il tuo cuore se non rilevi umanamente il giorno se non hai le mani buche la vita non ti passa. E merito non è, non è peccato, non più sola con la morte. e non aspetto nessuno: e non aspetto nessuno: non aspetto nessuno: a sbocciare non visto, norma FL 043 019 attendo forse un’improvvisa norma normale FL 068 038 e tutto, anche il sole, diventa normale, nostr FL 071 072 nostra al nostr’occhio di lince 456 FL FL FL FL 012 014 045 054 030 032 056 003 Quanto fu bello che nascessi nostra uscirà dalla nostra rovina. quand’esser nostra non puoi dove creando nostra sorte emana, nostre CA 002 079 per le tèrree nostre notti. nostri FL 062 024 coniamo dei nostri suggelli nostro FL 002 051 FL 016 012 FL 029 012 FL 039 034 FL 039 039 FL 039 045 FL 063 048 FL 068 009 FL 071 075 CA 004 002 CA 006 010 o nostro buon sangue soave amor che nel cammino nostro accende sul nostro patire, e lascivo non sazio che dal nostro il cammin svela degli altri. al nostro trànsito avvinto che senza lo spirito nostro l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo, il nostro pianeta, riverso al nostro polmon sano e ciascun flutto è nostro, che s’infrange, scorge cader la luce al nostro fondo nota FL 056 006 come nota in armonia, note FL 022 011 un senso sopra note 457 FL 047 008 e il vario aspetto delle note forme notte FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 005 012 017 024 029 043 047 054 054 062 071 030 043 059 019 001 042 015 001 029 015 073 Come alla notte non senti della notte, che appena laggiù schiusa strisciò la notte, per la notte che stringe le cortine Dai voli torvi di sogni la notte e la notte s’adagia in un languore, che per la notte insena E tu, notte che dai parvenza al rito Ma tu, notte, ben vivi anche se langue notte succhiata dal cuor dei tramonti, anche la notte è vasta notti FL 050 033 sudavo eterne notti di paura CA 002 079 per le tèrree nostre notti. notturna FL 045 004 presagi l’aria notturna distende FL 050 097 salda la pioggia l’estasi notturna notturne FL 072 018 le notturne ore stancò: notturno FL 023 004 il notturno corale, FL 066 011 l’umore notturno e la ragia. 458 nube FL 030 003 a poco a poco una nube leggera FL 041 013 ero il volo d’una nube nubi FL FL FL FL FL FL FL 015 033 047 058 061 067 070 002 al tocco delle nubi 006 Con piè di nubi poggia il cielo in vetta 027 in un vorace stormo di nubi; 001 Fuor delle nubi d’ebano e amianto 016 mentre più fosca discende, le nubi 016 Se tra le nubi del giorno, 052 – fra bave di nubi e tormenta – nuda FL 069 014 tu, per la tenebra nuda nulla FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 005 005 012 012 013 013 024 026 041 043 043 044 045 045 011 053 025 033 008 010 007 024 002 012 048 009 037 073 sterile nulla è il cielo: questo è per nulla? e, se non diciam nulla, Ma nulla a te dico: un nulla è riso pieno, un nulla è ciel sereno: ché nulla ad esse, tranne amor, par vita; e per l’amante cuor nulla è mistero. dentro un nulla illeggiadrito senza aver nulla compiuto, il riposo. la rabbia; e nel silenzio nulla accade. Anima, intona la tua voce e nulla sfumatura del nulla; è un nulla e i cari affetti mi son vani. 459 FL FL FL FL FL FL 050 051 054 063 066 071 067 023 004 027 028 028 ma nulla è vano e nulla è mio al passaggio. stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito e tutto si palesa e nulla è vano se monta, vuoto svapora nel nulla. che nulla ancora seppe trarre nume FL 036 045 del mio nume che s’immola FL 047 068 nume o dèmone orrendo: numi FL 063 055 Io non ho numi né glorie, nuotare FL 038 001 Vedesti, fanciulla, nuotare nuovo FL FL FL FL 005 010 021 048 021 al nuovo altar delle genti, o città 040 mentre lo tesse e muta il sangue nuovo, 050 e lieto fosse il destin nuovo al sole! 008 ch’è vicin nuovo ardore. nutre FL 013 007 Quando si nutre il cuore CA 002 065 se non ci nutre Iddio. – 460 nutrita FL 071 079 la volontà nutrita nuvolaglia FL 003 001 Dall’intensa nuvolaglia FL 063 076 dall’infeconda nuvolaglia premi nuvole FL 005 003 o di nuvole e vento FL 017 007 grembi di nuvole bianche, FL 031 005 e nuvole scioglie cercanti sopore. CA 007 017 con le nuvole dell’aria. o FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 001 002 002 002 005 005 005 005 005 010 010 010 011 012 013 013 013 014 014 004 014 038 039 051 003 005 007 021 054 011 030 032 001 031 001 003 005 001 025 a secondarlo par uso o ventura, o non ghermita fuggi, e senza grido o men chiaro traluci o doloroso affondi? o nostro buon sangue soave o di nuvole e vento o per gli ampliati interluni o nell’aroma lunare al nuovo altar delle genti, o città O risuonar delle valli o va segreta alla tua voga bella: o l’abitudin sonnolente ciba o l’amore dimentico cova. O carro vuoto sul binario morto, o mamma, così mamma O sciolta alla montagna o beata dei bimbi o vogliosa amicizia O pioggia dei cieli distrutti o mitigando l’asprezza 461 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 014 016 016 019 019 021 021 021 021 023 024 025 025 025 028 028 028 028 032 032 034 039 039 042 042 042 043 044 044 045 047 047 047 047 049 049 049 049 049 050 050 050 050 050 027 001 013 009 011 007 024 025 069 001 025 009 037 045 014 015 016 020 005 009 006 051 061 024 027 034 029 001 007 022 034 050 064 068 001 006 011 031 033 030 035 038 053 061 o vagheggiando dall’alto O musica, soave conoscenza, l’inconsapevol brama triste o lieta, O vanità del bene contro il male, o vanità della gloriosa altezza, Forse altrove sei bella, o primavera: non certo i vostri, o primavera sciocca, o lasciva città senza amore! e te, con voglia, o spirito, suggello Col moto egual delle tue genti, o valle, O stanchi di sognar, oggi dormite: Quand’ero appena scàlpito o riposo o realtà, essere in te vorrei: e non voglio che voi, o pochi saggi A me, che siete, o spregi insofferenti del comun senso, o dotti avvolgimenti, o smanie ben pasciute, Salve, o ver di tutti i giorni! o se tenace mino con baldanza o se gioioso su dal covo afflitto geme o s’invischia, e vana a galla o sul fondo non mutano mai. O voce eterna in movenza caduca, o se la vide e l’anime intendendo a confidarlo, o sviano nemici Tanto, o ragion, sei saggia: A che ne serbi, o vitale malia, O dei grilli in cadenza solitaria all’ombra inerte, o di silenzi a noi ma questo il premio, o guardar O palpitare umano, O forza bella che mi lanci schietta o ch’io possa schiodarmi di qui nume o dèmone orrendo: O poesia, nel lucido verso o poesia, nel livido verso o poesia nel verso inviolabile o poesia di sterco e di fiori, o morta e rinata accarezzato alla tua spalla, o mamma, O mamma o mamma mia, la via buona del tuo cuore, o mamma! Viltà forse o presagio la vita di cent’anni, o padri eroi? 462 FL 050 110 FL 052 024 FL 054 009 FL 054 027 FL 054 030 FL 062 010 FL 063 048 FL 063 053 FL 063 066 FL 063 074 FL 065 003 FL 065 009 FL 068 041 FL 069 001 FL 069 018 FL 069 019 FL 069 022 FL 071 046 FL 071 053 FL 071 054 FL 072 013 CA 002 004 CA 002 077 CA 003 006 CA 005 013 CA 005 081 o animazion profonda, grida impennata o recline ho confitto, o annidate trecce fonde: quanto men si scopriva. O strano giorno questo o quello. Con la pupilla prona, il rimanente gli è vano o perverso: l’amor del nostro nido, o mamma, o babbo, o in famelico ambir l’abbandono, O combattenti dell’usato giorno con la fatica vostra, o ignoti eroi! o ragnatela inerte, o nervatura c’hai parvenza viva! osannano o impiccano al cenno dell’Utile: O pioggia feroce che lavi ai selciati o si rimescola agli altri rifiuti, o va stordito ai rìvoli di spurghi o pioggia di scuri e di frecce o poesia ch’io ti possedetti o privilegio tremendo, o sofferenze e gioie che vibrò tropp’alto o basso o Carlo contadino, o Carlo, contadino se tacendo o risonando Qualunque cosa tu dica o faccia o libertà, che un laccio oasi CA 007 028 dentro l’oasi feconda oblio FL 004 009 con un facile oblio oltre sospingo FL 071 083 questo veggente oblio: Obliosi 463 FL 002 063 Obliosi sogni schivi, oblïoso FL 001 009 né l’oblïoso incanto occhi FL 002 010 FL 023 010 FL 028 007 FL 029 005 FL 040 007 FL 045 014 FL 050 032 FL 054 013 FL 059 001 FL 059 013 FL 060 011 FL 061 006 FL 063 014 FL 067 009 CA 002 081 CA 005 001 e fiorisce negli occhi con gli occhi chiari dall’imagin bruna; in un aperto libro gli occhi, mentre e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi, d’una voglia di pianto; ma negli occhi dove furtive negli occhi fra coltre e coltre con la man sugli occhi le guance sotto arrisero, non gli occhi Dimmi, passante dai tristi occhi belli, Dimmi, passante dai tristi occhi belli , facile agli occhi è guardare agli occhi miei bramosi e in voi, socchiusi gli occhi un guardare senz’occhi, in verecondia gli occhi Sacchi a terra per gli occhi, occhiaia FL 003 010 FL 012 003 s’inombra come un’occhiaia, e per le case dall’occhiaia strana occhiaie FL 024 012 dalle occhiaie dispera 464 occhio FL 021 049 FL 024 013 FL 024 017 FL 038 002 FL 049 004 FL 049 009 FL 055 004 FL 071 072 CA 005 024 dov’occhio non mi veda né conosca, intento l’occhio che par dica – quando? – come nell’occhio lo sguardo: nell’occhio ritroso la grande che speranze nell’occhio del cielo divampa che schizza veleno nell’occhio del cielo e come occhio di bimbo al nostr’occhio di lince ma l’occhio inaridisce se guarda. occhiuto FL 035 009 e mentre il volgo in desiderio occhiuto occupa FL 014 010 mentre occupa l’accordo tutti i suoni; oceani FL 059 011 e fluttuanti oceani vibrare oceano FL 071 041 in un vigor d’oceano, ode FL 047 072 ma la morte non ode; CA 005 062 si ode vagire una culla, 465 odi FL 072 022 odi il senso del tuo mondo: odiando CA 008 004 stretta alla terra, odiando la terra; odiato FL 025 028 Nel sonno odiato l’unico inganno: odio FL 027 022 odio l’usura del tempo FL 052 013 sugge con voglia di odio e d’amore odorare FL 060 012 e alle nari odorare; offende FL 021 033 qui dove tutto m’offende offerta FL 025 044 la tua offerta tremenda; FL 039 059 è nell’offerta la messe più pingue, CA 002 033 l’ariosa offerta 466 offesa FL 010 024 dal buio delle sue voglie, l’offesa officine FL 034 026 dell’ultime officine, FL 052 022 dall’ànsito delle officine officio FL 036 024 nessuno vorrebbe il mio officio. oggetti FL 050 056 che invochi gli oggetti se pensi oggi FL 022 002 oggi il cielo dalla terra: FL 024 025 O stanchi di sognar, oggi dormite: FL 046 005 perdesti oggi l’ineffabile CA 005 076 La giornata d’oggi è sola, ogni FL FL FL FL FL FL 002 003 007 010 012 015 008 009 006 019 036 005 D’ogni creata cosa io son la vita, si scàrdina in ogni maglia, che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno (cagna che ha piscio per ogni cantone!) d’ogni pàlpito vero, in luminosa pace ogni dolcezza. 467 FL 017 012 FL 017 046 FL 017 053 FL 018 005 FL 018 007 FL 021 027 FL 021 045 FL 022 008 FL 035 033 FL 040 010 FL 042 016 FL 060 032 FL 063 046 FL 068 025 FL 070 024 FL 070 060 FL 071 017 FL 071 034 CA 002 017 CA 005 007 CA 007 018 CA 008 006 si sforzava ogni cosa violenta e passar da ogni varco mentre ogni cuore sciupava Per ogni seno l’ora intima scende ogni cosa s’intende se ogni ora parve un ripiego di fretta, e drizzasser le mani ogni nocca vicenda è il suon concorde d’ogni cosa. d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio. ogni persona, che per tenerezza ogni cosa; e per te dico nel succhio emanata ogni forma si sporge ogni fede crollava la noia; ogni città tituba curva ansiosi a richiamar per ogni valle; ogni cosa intendendo oltre aspetta e il guizzo d’ogni punto; ogni forma è ritrosa ma di verde inghirlanda ogni contrasto Ogni affetto è disagio: Ogni goccia in sé raccoglie ogni cosa è ferma, ognun FL FL FL FL FL 017 023 035 039 047 030 014 005 005 043 voleva ognun confidare Poi tranquillo ognun posa, e mentre ognun dietro sua fame intride ognun, s’entri a cantare, ognun l’attizza perché non si spenga, ognuno FL FL FL FL 010 039 039 062 005 scoli ognuno nei molti, 066 oh voce risorgi dal cuore di ognuno: 067 e ognuno, dove muore, scoprirà 007 ma qui ognuno nel chiasso 468 Oh FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 006 012 021 021 025 025 028 033 034 039 047 050 050 050 051 051 067 067 069 025 034 040 048 016 017 006 015 009 066 035 062 064 085 013 015 022 025 033 Oh per l’umano divenir possente oh bavaglio nemico Oh, se avvelenati denti Oh, se fuggendo trovassi regioni oh adesion di gioia oh creazion d’un mondo Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti Oh risentirci come creatura Oh per le vie all’alba oh voce risorgi dal cuore di ognuno: oh saldo amor del presente Oh nel pensiero validi disegni oh nel cuor sentimenti Oh se la sorte come schietta lama oh il variar delle cose ch’io guardo, Oh il variar della vita ch’io sento, oh, cieca sostanza, tu giaci oh, pura baldanza eretta con forza, Oh, lava e scarnifica e spazza Ohimè FL 010 038 Ohimè, luce, ove sei? FL 042 005 ohimè che la fortuna FL 042 012 Ohimè che la fortuna olocausto FL 067 027 e fu l’olocausto invano. oltre FL 004 009 FL 039 064 FL 070 060 CA 004 021 con un facile oblio oltre sospingo Oltre lo scherno e il divario ogni cosa intendendo oltre aspetta goccia oltre goccia a distesa, se cerca, 469 oltrepassa CA 005 084 la vita ti oltrepassa, omaggio FL 021 017 il riposo ora porge e l’omaggio. ombra FL 012 004 FL 022 004 FL 026 011 FL 035 026 FL 036 009 FL 036 037 FL 037 016 FL 041 016 FL 044 007 FL 045 042 FL 050 023 FL 054 014 FL 054 034 FL 062 013 FL 068 018 FL 070 049 CA 009 005 giù si dipana in ombra sulle vie, l’anima in ombra di poca aria serra. l’ombra procede con liscio fermento: e a poco a poco nell’ombra si bagna l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi, l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami, a valle caddi in fuga dietro l’ombra. l’ombra schiva, all’ombra inerte, o di silenzi a noi ombra come di spada caduta magici flutti nell’ombra, che l’ombra vostra morbida avvolgea! dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi al passante, che intorno vede ombra. ma l’ombra serpeggia e s’incava Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco nell’ombra accesa ombrare FL 031 018 ombre l’umido ombrare violetto: 470 FL 023 005 FL 024 020 FL 055 010 e fuma d’ombre al nido delle stalle. sul lacrimar dell’ombre Fra quattro mura di libri e d’ombre, ombrella FL 045 067 con l’ombrella al passante omini FL 000 000 EO Li omini batteranno aspramente chi fia onda FL 030 001 FL 050 109 FL 050 114 FL 060 028 CA 004 001 CA 004 004 Leggiadro vien nell’onda della sera – Come frantumo sull’onda, la trama dell’onda incastona Per un volger saliente lungo d’onda E giunge l’onda, ma non giunge il mare: ritorna l’onda, ma non torna il mare; óndano FL 024 001 Sui fianchi óndano avvinti ondare FL 005 002 Onde l’aerato seren tu puoi ondare 471 FL 007 009 Onde sconfina l’àttimo irraggiato ondeggiamento FL 004 007 e nei fervidi sensi ondeggiamento ondeggian FL 036 036 gli alberi ondeggian con verdi richiami onestà FL 050 048 e l’onestà feconda, onnipossente FL 014 018 onnipossente a scaltrire il destino, opaca FL 071 042 se fatica ti spreme e l’opaca opacità FL 026 010 in una blanda opacità di perla opaco FL 022 003 tumido, opaco, calmo, CA 005 021 a chi bràncola opaco. 472 opera FL 008 019 dell’opera intensa tenace; FL 063 019 In voi e in me. Dall’opera operare FL 050 047 Come la pace robusta operare opere FL 070 016 in torpor d’opere e trastulli; operi FL 069 031 operi come la morte operosa CA 000 000 NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di oppiata FL 010 027 e forse in quiete oppiata ti deliba, opponi CA 005 083 Ma se opponi resistenza 473 opporsi FL 027 019 l’opporsi, e si fa storia e natura; oppresse FL 011 019 incongiungibili e oppresse, or FL FL FL FL FL FL 010 025 042 043 047 047 012 021 010 026 014 078 esser persona la saggezza or vieta. Or, come il sangue qui in me, fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia ch’or parletico soffre: così tanto Or non più la viltà del mistero la nebbia or scola e inquina, 001 002 007 009 010 011 014 017 017 018 021 021 025 026 033 034 039 010 056 001 002 050 003 007 022 023 005 017 027 018 016 011 017 007 dell’ora il ferreo bàttito concede. nell’ora che giunge e dilegua Divina l’ora quando per le membra vividi al sol che infiamma la sua ora e fa divina l’ora che si vive? e tonfi. Gravido ora pesi nell’ora c’ha trattenuto il respiro: ebbra l’ora si stordiva; ebbra l’ora si smarriva Per ogni seno l’ora intima scende il riposo ora porge e l’omaggio. se ogni ora parve un ripiego di fretta, ch’ora inseguo vanamente e sfuggo, il vecchio campanile l’ora scocca. fra le incantate piante oscilla; l’ora d’ora in ora al meriggio, Mentre l’ora è infelice, ora FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 474 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 043 045 047 050 050 054 058 060 063 071 041 008 031 011 113 011 005 025 059 052 Ora tace sospeso il firmamento; Ma l’ora ammonitrice cade l’ora perduta; lo smarrimento dell’ora, Ecco: nella grande ora sommersa Come fui uomo e mi conobbe l’ora scintilla il flutto ora là ora qui quando l’ora è nemica, che toglie dall’ora di tutti ora da uomo mantengo e ne son certo orco FL 050 087 per uccidere l’orco che ci sbrana! ordigni FL 021 058 con strette di ordigni la provvida forza; FL 062 019 forza agli ordigni nascosta e feconda, ordir FL 026 006 sul vago ordir delle pendici perse, ordisci FL 006 027 ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno ordiva FL 065 008 il generoso mio cuor che ti ordiva, 475 ore FL 006 003 FL 062 006 FL 071 045 FL 072 018 CA 005 012 CA 005 048 prementi ore senza uscita, la creatura di ventiquattr’ore; e vien nell’ore mediocri l’eterno: le notturne ore stancò: si fa guanciale delle ore tue. Così vorresti lontanar le ore orgia FL 049 018 nell’orgia senza piacere orgoglio FL 024 014 mentre orgoglio sicure le drizza orientano FL 051 007 s’orientano borghi e tuguri, origlia FL 018 004 dei monti limpido, e origlia. orizzonte FL 017 001 Da tutto l’orizzonte FL 066 005 sciama nel vasto orizzonte, CA 002 018 nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte. CA 004 022 e un orizzonte la cerchia: 476 orizzonti FL 068 011 nei viperini orizzonti, ormai CA 000 000 NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una orme FL 070 055 effimera d’orme e di voci oro FL FL FL FL FL 004 031 052 068 069 020 010 018 035 037 come anello ne’ l’oro, io sono in lei. baleno d’oro non giunto al guizzo, sull’àttimo dell’oro d’oro sui vetri e nei cuori; snuderai l’oro e la gloria orrenda FL 063 030 orrenda solitudine di sé, orrendo FL 047 068 nume o dèmone orrendo: orribile FL 011 007 annusando con fàscino orribile 477 osa CA 005 026 e non si osa levarlo osai FL 042 020 non mia se tardi osai. osannano FL 068 041 osannano o impiccano al cenno dell’Utile: oscilla FL 033 011 fra le incantate piante oscilla; l’ora FL 036 016 e, palloncini sugli spaghi, oscilla FL 043 004 l’anima oscilla le sue lente cime; oscillando FL 037 012 sotto il buon peso si mosse oscillando. oscura FL 012 042 sopra è l’oscura pàlpebra FL 069 012 ma in oscura meraviglia oscure FL 063 039 se nelle prove oscure m’incoraggi 478 oscurità FL 002 001 Nella seral turchina oscurità, FL 047 042 e come fiamma nell’oscurità oscuro FL 001 035 e non ti sarà oscuro. FL 025 005 e il comprender oscuro, FL 043 005 par nell’oscuro fetore di un porto, ostacolo CA 005 070 esplode a un ostacolo duro osteggiata FL 039 063 dell’osteggiata bontà! ostia FL 005 015 nell’ostia insapora del còmpito uguale, ostina FL 012 038 ostinata Ma invincibile si ostina 479 FL 071 036 l’ostinata città irosa, ostinato FL 071 048 Quel che, fanciullo ostinato e coperto, ottenebrato FL 055 024 dalle pagine ingombre, ottenebrato ottusa FL 035 036 l’ottusa usanza zotica si sfibra; ove FL FL FL FL FL FL 010 039 043 045 050 071 038 024 047 055 092 012 Ohimè, luce, ove sei? Ciascun dica ove è perso, in ansietà raccolte ove si è persa dà infine un luogo ove stare; ch’ove men ti ristori sei più vero ch’entrano e vanno ove ovunque FL 020 001 Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami, FL 020 002 cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami: FL 047 024 meta è ovunque, ovunque corso: ozio FL 005 017 rumina l’ozio, aduna i suoi cocci 480 FL 021 022 l’ozio che addólcia FL 071 047 quando più duro al tuo ozio era il tempo! pace FL 002 002 FL 010 006 FL 015 005 FL 026 017 FL 043 043 FL 050 047 FL 050 121 FL 060 017 FL 063 015 CA 005 075 pace su neve vaporando il piano e dissolva la sua intima pace in luminosa pace ogni dolcezza. Nella sommersa pace il guardar mio in un fluir di pace e sentimento Come la pace robusta operare sciolgon con pace e sgomento soavi e il pensarlo, e con pace in un’intensa pace, fingi una pace che fa guerra al mondo. padri FL 050 061 la vita di cent’anni, o padri eroi? paesi FL 066 018 Si nettan suonando i paesi, paga FL 011 028 paga col sangue, sola, la sua fede. FL 025 054 paga blandizie del senso, pagine FL 055 011 sopra pagine ingombre, FL 055 024 dalle pagine ingombre, ottenebrato 481 paglia CA 005 032 ma poi è paglia che brucia paiolo CA 002 061 sul paiolo acceso, palato FL 025 012 inconscio e ghiotto come il mio palato; palco FL 047 062 trave a un palco, ghiaia al fango: palesa FL 012 015 ma facil si palesa il buon cammino FL 063 027 e tutto si palesa e nulla è vano palesasse FL 001 023 vorrei palesasse il mio cuore palese FL 025 006 perché la voglia palese e gioconda 482 paleso FL 056 007 nell’amor della gente mi paleso: palloncini FL 036 016 e, palloncini sugli spaghi, oscilla palmo FL 022 001 Non è più su di un palmo palpa FL 019 006 palpa nei sensi; e turgido di voglia, palpata FL 008 023 palpata da un sogno d’incubi, palpavan FL 017 013 e si palpavan i sonori tonfi pàlpebra FL 012 042 pàlpebre sopra è l’oscura pàlpebra 483 FL 036 010 i muri abbassano pàlpebre FL 067 020 quanto un chinare di pàlpebre pàlpita FL FL FL FL 009 031 050 057 007 ineffabile pàlpita gioconda 007 la voce mi pàlpita in cuore; 024 e pàlpita e figura 004 pàlpita nelle accorte palpitante FL 063 035 Tu, divin senso palpitante e intriso palpitar FL 007 010 nel vasto palpitar che lo feconda, palpitare FL 047 034 O palpitare umano, pàlpito FL FL FL FL FL pane 010 012 018 030 034 048 036 001 002 022 che il pàlpito sorprende d’ogni pàlpito vero, Respira il lago un pàlpito sopito un solitario pàlpito di stella: fin che la sera il gran pàlpito accoglie 484 FL 005 016 ingoia evacua pane e verità, FL 050 075 e c’è chi chiede il pane. FL 056 016 tutto ai bimbi dona il pane, panno FL 006 027 ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno FL 052 007 Ma strappa e rinnova il suo panno, pannocchie CA 003 011 se in pannocchie di armonia paonazza FL 015 014 paonazza, quasi asta brandissi papà FL 002 048 papà, tronco puro severo, papavero CA 002 021 il papavero ardendo sullo stelo par FL FL FL FL 001 006 008 015 004 a secondarlo par uso o ventura, 020 e bello intorno il mondo, par dileggio 017 che par l’infinito ma è linfa del giorno 004 par che non visto gli rubi 485 FL FL FL FL FL FL FL FL 016 024 024 039 043 043 060 061 009 007 013 003 005 045 008 007 Virtù ti crea che non par segreta, ché nulla ad esse, tranne amor, par vita; intento l’occhio che par dica – quando? – par soltanto e di sogno: par nell’oscuro fetore di un porto, e par la vita quando si fan rade Tutto par d’usignolo, e par fanciulla amante paragon FL 010 042 l’interno paragon della certezza? paragono FL 023 020 e se al mio strano pensier paragono pare FL FL FL FL FL 008 045 050 063 071 015 033 090 022 022 perenne fontana che pare speranza che pare saldezza angusto pare al desiderio il mondo; e la sosta pare una grazia, e l’un con l’altro pare parentado FL 023 009 del parentado accolto, pareva CA 002 002 e l’amor mi pareva umana cosa, 486 parlando CA 002 012 parlando il poco di chi intende e dice; parletico FL 043 026 ch’or parletico soffre: così tanto parlottìo FL 023 012 quasi di bimbi un parlottìo raccolto parola FL 010 020 FL 042 042 FL 043 021 FL 071 004 CA 005 058 e il meccanismo e la scaltra parola che vien sulla parola e accieca il suono. Al vizzo sen della parola trema chi n’ascolta la parola. e la parola senza bacio parole FL 054 016 parole il labbro tutte a scarabocchi parrà FL 001 031 e parrà forse vano parte FL 027 001 E’ di me parte un uomo da lavoro 487 FL 027 005 è di me parte l’uom che pavoneggia FL 027 009 è di me parte l’uom che nell’azzardo FL 027 013 è di me parte l’uom che s’apparecchia partenza FL 005 025 dall’incessante partenza FL 017 060 scivolò la partenza, FL 045 028 e tacita partenza, partire FL 042 031 così sfiorarsi e partire, parve FL FL FL FL 021 040 050 071 027 se ogni ora parve un ripiego di fretta, 005 e sulla faccia parve leggiadria 112 di te creasti e non parve. 064 e dove parve ascetico rifiuto parvenza FL FL FL FL 005 016 054 065 024 008 001 009 dall’irrequieta parvenza l’eterna verità mentre è parvenza. E tu, notte che dai parvenza al rito o nervatura c’hai parvenza viva! pasciute FL 028 016 o smanie ben pasciute, 488 pascoli FL 060 004 dai pascoli al lago che guarda FL 070 021 per cuori rudi e boschi e salvi pascoli passa FL 030 005 e mentre passa con veli e con piume, CA 005 086 la vita non ti passa. passaggio FL 051 023 e nulla è mio al passaggio. passante FL FL FL FL 045 059 059 062 067 001 013 013 con l’ombrella al passante Dimmi, passante dai tristi occhi belli, Dimmi, passante dai tristi occhi belli , al passante, che intorno vede ombra. passanti FL 036 006 l’ignava sloia dei rari passanti, FL 036 021 Sbirciano i passanti, FL 036 033 risbaldiscono i passanti, passar FL 017 046 passato e passar da ogni varco 489 FL 025 025 il mucchio del passato, passeggier FL 054 005 passeggier scavi d’intorno. Io non penso, passi FL FL FL FL 014 015 021 028 013 012 009 023 fra passi neri che han gocciole e fango: a passi schietti io procedo sano, passi d’argilla e per le reni vuoto dai passi che leva e che sferra passïone FL 001 026 passïone del mondo, FL 002 015 mister si fa passïone passo FL FL FL FL FL FL FL FL 004 025 036 050 050 054 061 063 006 058 018 017 034 019 011 025 d’amor che mi seconda il passo lento il passo divino ascoltare, dietro mi stringo con passo caduto, un passo, un nome, e tonfi dalle case nell’ascoltare il passo d’un fantasma. feci come chi avanzi il passo stretto che a ciascun passo ne vorrebbe cento. Il mio passo è la traccia dell’erba, pasto FL 008 009 discorra, divori il mio pasto: FL 058 003 quasi è di belva alla vista del pasto 490 paterna FL 012 029 la silenziosa carità paterna. patire FL 029 012 sul nostro patire, e lascivo non sazio pativo CA 002 024 a tagliarlo pativo, patria FL 001 018 fronda la storia e patria il fiore, patrie FL 028 021 Tu, per le case le patrie la terra, pattume FL 069 006 Quando è sole, il pattume paura FL 001 005 ma dentro fa paura. FL 008 021 e, sbottando, paura mi fa. FL 025 027 con paura e dolore il presente s’incastra. 491 FL 042 026 è paura che amor freddo s’inganni FL 050 033 sudavo eterne notti di paura paurosamente FL 027 023 paurosamente solo. paurose CA 006 006 se in noi le ascese cadon paurose, pausa FL 024 024 in una pausa senza fine. pavoneggia FL 027 005 è di me parte l’uom che pavoneggia pazzia FL 039 008 questa voce è pazzia: peccato CA 006 005 E merito non è, non è peccato, pecorume FL 036 014 il gonzo pecorume 492 pegno CA 000 000 NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno pena FL FL FL FL 020 021 039 050 002 cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami: 038 all’inezia noiosa di chi pena: 047 ma prodigiosa è la tragica pena 094 quanta eroica pena penar FL 039 032 che trae dal penar la sua speranza, pendice FL 066 001 Dalla razzante pendice pendici FL 023 003 alle pendici in ninnananna sale FL 026 006 sul vago ordir delle pendici perse, pendìo FL 060 041 dei salici, in riflessi di pendìo. CA 005 046 e seguendo il pendìo 493 pene CA 009 024 delle mie e sue pene, Penelope FL 005 023 fra Penelope e i Proci, pensa FL 021 037 dell’anima che pensa, pensare FL 050 103 esistere e pensare, pensarlo FL 060 017 e il pensarlo, e con pace pensi FL 050 056 che invochi gli oggetti se pensi pensier FL FL FL FL FL FL 004 023 028 035 043 047 018 020 006 015 022 003 dove son primavera i pensier miei e se al mio strano pensier paragono Oh l’inseguirti, mio pensier, natanti – Questo sai, pensier mio; e a meditarlo fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto nel pensier io mi desto 494 FL 071 058 la concretezza nel pensier mio calmo pensieri FL 029 007 e gesti e pensieri FL 034 019 a foggiar cose e pensieri CA 002 047 i miei sensi, e zampilli i pensieri, pensiero FL 001 015 FL 002 023 FL 017 027 FL 042 029 FL 050 062 FL 050 091 FL 050 125 FL 054 006 FL 063 067 FL 068 003 FL 069 032 CA 002 082 nel pensiero ti uccido tu che fosti pensiero dal pensiero la vita. e il pensiero del poi. Oh nel pensiero validi disegni e tu, smanioso pensiero, perso in divino fremito il pensiero. ma il pensiero da sé batte un ricordo che materiate l’arte e il pensiero – dove è pensiero, come a noi l’eloquio, dove immortale è il pensiero. consacrando il pensiero penso FL 054 005 passeggier scavi d’intorno. Io non penso, per FL FL FL FL FL FL FL 001 004 005 005 005 005 005 011 012 001 005 013 032 033 E quando per cingerti io balzo per l’iridata brezza ridipingo; Cielo, per albe e meriggi e tramonti o per gli ampliati interluni per l’imminente pungolo se per i fiori davi pietre e fumo per aroma, e schianto ai cuori? 495 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 005 005 006 006 007 008 008 008 008 008 010 011 011 012 012 014 014 017 018 020 021 021 021 023 024 024 025 026 026 026 027 028 028 028 032 033 034 034 034 035 035 035 035 037 053 060 013 025 001 001 024 025 037 043 019 002 013 003 041 002 004 052 005 004 009 035 042 018 019 021 048 015 020 024 011 001 021 025 006 008 009 012 018 006 011 032 038 007 questo è per nulla? e per le anime sia per invilire poi, fuggendo il lezzo, Oh per l’umano divenir possente Divina l’ora quando per le membra Per l’acre fluire dei minuti àgita nervi per trine e fibrille di vene per chioma, per la sequela del tempo, un fatto trascina; e per sempre. (cagna che ha piscio per ogni cantone!) ecco per te la merce rude d’urti per l’immutabile legge e per le case dall’occhiaia strana per il corso che pullula luci; che per le strade e gli alberi e i cortili tu sola intoni per tutti! e riser tutto il dì per non sapere, Per ogni seno l’ora intima scende ma per salire puri ancora al mondo. passi d’argilla e per le reni vuoto un abisso profondo per gettarmi? per morder cuore e cervello su te, per l’umido giro dei monti per la notte che stringe le cortine per forme indefinite io credeva morir per natura per non destar chi dorme, più leggera d’aria che a galla su per l’acqua levi; e per l’amante cuor nulla è mistero. ha per vangel, beffardo Per le deserte strade alla campagna Tu, per le case le patrie la terra, il gigante che va per l’infinito. per altri un varco e per me, tra gli scorni e van per l’aria imagini di bene Oh per le vie all’alba per l’aria dai camini e giù per la sua china per l’ingombro cammin la schiavitù, per infiniti sensi d’aiuto e nell’urto civil, per la vicenda per l’urto rotto del cavallo stanco lo colse lieve e per le vaste braccia 496 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 037 039 040 041 042 042 042 045 045 047 047 047 047 050 050 050 050 050 051 052 052 054 058 060 060 061 062 063 063 063 063 063 066 068 068 068 068 069 069 069 070 070 070 070 011 041 010 018 009 014 016 058 065 015 045 049 056 008 068 087 095 106 004 005 030 025 006 001 028 004 011 021 043 047 051 054 023 006 014 020 048 014 021 025 006 014 021 024 e per il monte, di contro al sereno, per terre e per mari ogni persona, che per tenerezza dà per vincer la fortuna eri una cosa per me sciolta in me: chi per la vita foggiato non è! ogni cosa; e per te dico – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi per gli ànditi e le case, che per la notte insena per la concreta verità del mondo, che per tant’aria annaspa, ma sé stringe? se come per ruscello all’acqua è moto e scende al lago per la valle il fumo se per qualcuno è dolore: per uccidere l’orco che ci sbrana! per esser buoni qualche volta appena! per ridiscender domani Fuor della bruma, per campi e fossi mantello e cappuccio per l’umile terra mantello e cappuccio per l’umile terra Come per vento chini fronte e ciglio per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli : Per l’aria sorgiva dell’alba Per un volger saliente lungo d’onda per luoghi e genti accomodato sono. così dalla riva per l’acque in spiraglio per la remota quiete dei campi; e per te spazia il consenso che nacque per te con fresco volo io vi rimando di vivere, per te non ho vergogna, per te io mi perdono. Dio, per l’aria si rode per gl’ineffabili fulgori per l’aria incatenano anelli zebrati; per golfi abissi sterpeti; per gl’ineffabili fulgori tu, per la tenebra nuda Ma per noi, fredda amazzone implacata, per noi, che sentiamo insolubil mistero per grumi di zolle e colture per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi, per cuori rudi e boschi e salvi pascoli ansiosi a richiamar per ogni valle; 497 FL 070 036 FL 071 033 FL 071 051 FL 071 074 FL 071 077 FL 072 002 FL 072 007 CA 002 029 CA 002 069 CA 002 079 CA 005 001 CA 005 011 CA 005 015 CA 005 023 CA 005 030 CA 005 053 CA 005 055 CA 005 073 CA 005 082 CA 006 011 CA 007 033 CA 008 020 per cave rovine d’abissi se d’intorno per noia che dato non avrei per mille cialde, per aguzzar lontano, per respirar profondo, Son l’aratro per solcare: Son la sponda per il mare: per vivace concime per chi ha in sé grande spazio, per le tèrree nostre notti. Sacchi a terra per gli occhi, se per sentirsi in due non è per questo, non per questo! per dove scorre il pianto: per scassinarti il giorno. per dare peso al volo, per sollevarsi dal suolo. infilzi per te stesso il tricolore, getti come per abbraccio. per rivelarci il sol che attende e per sé nemmeno un sorso. con tutti i cuori, per tutti i giorni; perché FL 002 036 FL 025 004 FL 025 006 FL 043 033 FL 043 037 FL 045 057 FL 047 043 FL 050 077 FL 050 079 FL 050 081 FL 050 083 FL 054 021 FL 071 030 CA 001 001 CA 005 027 perché sì duro t’incrosti Perché il soffrire è sicuro perché la voglia palese e gioconda Perché sta il giorno come una deserta Perché va ciecamente il male e il bene perché costringi ad amarti? ognun l’attizza perché non si spenga, Perché l’insidia perché la colpa perché l’angoscia perché la morte Perché si figurò l’anima miti Anima, hai gioia; perché? Non ardito perché ardente perché si teme il getto del sangue. 498 Perde FL 001 006 Perde, chi scruta, perdesti FL 046 005 perdesti oggi l’ineffabile perdette FL 026 004 dell’ultimo balen che il sol perdette; perdo FL 025 039 svarïar perdo il senso perdona FL 005 008 (quando tutto ama e perdona) FL 012 022 ma a noi perdona i soffici fastidi; perdoni FL 009 013 quanto misero mal vita perdoni, perdono FL 063 054 per te io mi perdono. CA 009 019 verrà quasi perdono 499 perduta FL 047 031 cade l’ora perduta; perduto FL 052 027 in un guardar perduto, perenne FL FL FL FL 008 010 047 063 015 perenne fontana che pare 002 in un perenne tumultuar balordo 041 con perenne implacabil vicenda 034 sul perenne guardare. perla FL 026 010 in una blanda opacità di perla perle FL 033 012 si sgrana in perle, perman FL 016 005 e come a noi perman l’intelligenza permane CA 004 003 e la distesa è sua, che permane; CA 004 006 mentre un richiamo a distesa permane. 500 Però FL 008 030 Però, se il minuto non trova FL 035 017 però (madre alla figlia perversa, perpetua FL 005 043 si perpetua, e le sue croci persa FL 043 047 in ansietà raccolte ove si è persa perse FL 026 006 sul vago ordir delle pendici perse, CA 004 014 e già perse nel flutto; persi FL 044 006 persi nei solchi fuori FL 045 001 Con me in persi indicibili moti perso FL 039 024 FL 040 004 FL 050 037 FL 050 125 CA 001 007 Ciascun dica ove è perso, tentavo perso nella fantasia: sono un pilota che ha perso la via, perso in divino fremito il pensiero. quanto l’una e l’altra ha perso: 501 persona FL FL FL FL FL FL 007 010 040 047 054 054 003 012 010 051 017 031 nel vero effusa la persona sembra esser persona la saggezza or vieta. ogni persona, che per tenerezza in amoroso modo la persona e la persona né ritta né china nel camminare io reggo la persona persuasa CA 002 011 l’anima persuasa, pertugia FL 011 024 verso l’amore pertugia l’esteso, pertugio FL 058 002 guarda il cielo in pertugio lunare: FL 071 026 e non uscì dal pertugio perversa FL 035 017 però (madre alla figlia perversa, perverso FL 029 018 FL 062 010 ma nel giorno, perverso è ciascuno: il rimanente gli è vano o perverso: 502 pesanti FL 036 007 la schiavitù croia dei carri pesanti; pesce FL 010 026 come fiòcina a pesce in acqua accesa; pesi FL 011 003 e tonfi. Gravido ora pesi peso FL 008 039 FL 009 012 FL 037 012 FL 047 066 CA 005 053 con àlito morto il lor peso: con lacci che non han peso né solco; sotto il buon peso si mosse oscillando. Non so più recar il tuo peso, per dare peso al volo, péste FL 036 002 tra polvere e péste, al meriggio, FL 036 013 Erra, tra polvere e péste, petto FL 015 010 FL 033 021 FL 037 008 FL 038 011 FL 040 002 CA 003 009 che il petto gonfia di fresco vigore a doman, chiuso il petto negli incroci, al petto lo nascose mansueto; balzò tante volte al mio petto nel petto e un abbandono fra i ginocchi, se nel petto è melodia 503 piacer FL 006 022 al piacer che non so, FL 038 010 sembrava il piacer del tuo viso: piacere FL 017 037 FL 017 057 FL 029 015 FL 049 018 FL 069 038 FL 070 008 CA 005 047 e al suo piede ferveale un piacere languì alla terra il piacere, del suo piacere; e inconscio ricrea nell’orgia senza piacere che non si vendon né recan piacere, in frégola di piacere acerbo; sfugge a suo piacere. piaceri FL 005 019 e stanco infogna giù piaceri e sonni. piacque FL 063 040 e sull’arduo cammino che mi piacque piaghe FL 068 010 fra piaghe e gonfiori pian FL 015 003 e il nevicato pian con tenerezza 504 pianeta FL 068 009 il nostro pianeta, riverso piange FL 050 074 e c’è chi piange i morti piani FL 017 017 al gran seno dei piani, FL 068 017 fuggono i piani e s’impiombano, FL 070 045 da piani colline giogaie catene piano FL 002 002 pace su neve vaporando il piano FL 022 010 nicchie vapora piano CA 002 015 la campagna che va dal piano al monte pianta FL 031 011 pianta nel succhio divelta, tizzo FL 062 018 pianta dispersa mentre inseni fonda, piante FL 033 011 FL 051 005 FL 071 011 CA 002 034 fra le incantate piante oscilla; l’ora corrono intrisi filari di piante, e piante e creature delle piante natali; 505 pianto FL 040 007 FL 043 014 FL 043 028 FL 052 006 FL 052 031 CA 003 008 CA 005 023 d’una voglia di pianto; ma negli occhi vanire, e lungi in pianto gli anni miei e l’atto m’abbandona fino al pianto! che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! di guarir l’intimo pianto, per dove scorre il pianto: pianure FL 070 002 delle schiave pianure, piazze FL 005 012 ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case piccolo FL 025 057 ma nell’urto del piccolo piede piè FL 033 006 Con piè di nubi poggia il cielo in vetta FL 042 007 quando ci sfiora col suo molle piè! piede FL 017 037 e al suo piede ferveale un piacere FL 025 057 ma nell’urto del piccolo piede FL 036 027 e fuggir dal fiato e dal piede 506 FL 045 068 col piede ai guazzi attento, FL 054 035 gli amanti al piede dei misterïosi FL 070 062 dal piede inestricabil di catene, piega FL 070 039 il vello di neve che scivola e piega piegare FL 050 029 a te chiamo e vorrei piegare il capo piena FL 063 031 sulla mia forza piena pieno FL 013 008 un nulla è riso pieno, FL 033 001 Come al respiro pieno del lago FL 061 022 un prorompere pieno; pietà FL 050 073 E pietà intorno addita: pietra FL 021 011 mentre l’anima giace pietra al fondo FL 070 034 con dure bocche in morsi di pietra, 507 pietraie FL 070 022 nei poggi calvi sotto le pietraie, pietre FL 005 032 se per i fiori davi pietre e fumo FL 069 007 e le pietre dei corsi CA 007 025 ammucchia pietre e rabbia; pietruzze FL 045 040 pietruzze divise sul fondo pigro FL 006 014 la verità lontano in pigro scorno; FL 070 009 dal pigro disnodar con sforzi grulli pilota FL 050 037 sono un pilota che ha perso la via, pilotai FL 021 020 della turba pilotai; pingue FL 039 059 è nell’offerta la messe più pingue, 508 pioggia FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 014 043 045 045 050 050 056 061 069 069 001 046 002 046 005 097 011 023 001 022 O pioggia dei cieli distrutti le cose, mentre autunno pioggia versa è la pioggia che fila giù bieca, e tu, pioggia che fili giù bieca! La pioggia si sparpaglia salda la pioggia l’estasi notturna come pioggia feconda, pioggia nel sole l’affanno diviene, O pioggia feroce che lavi ai selciati o pioggia di scuri e di frecce piomba FL 003 005 piomba il turbine e scorrazza piombo FL 032 007 fallendo io piombo giù, e una distanza piovuto FL 052 001 Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra FL 052 026 verso l’autunno, che nel ciel piovuto piscio FL 010 019 (cagna che ha piscio per ogni cantone!) più 509 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 002 002 005 013 013 016 017 018 019 022 024 025 025 025 026 027 030 034 035 035 039 039 040 040 043 043 044 045 047 047 047 050 051 054 060 061 063 063 063 064 069 070 071 022 034 057 039 006 013 003 005 012 003 001 006 020 047 051 015 016 009 028 013 018 057 059 011 014 023 035 010 071 014 066 067 092 022 024 036 016 038 081 083 008 030 020 002 e appena tocca più in là rifuggivi; e più concreto quanto più divino. rimandando i consensi più in là! più veemente vela al vento fugge, che cresce, se più dà! non più s’inventan gli uomini, ma sono. delle imagini vere la più bella che al sommo traboccando più vibrava; del male è il bene più forte. e liscio e più vicino Non è più su di un palmo Ma donne a veder sole più mi accora, e più lontano dove più mi struggo! siate più vivi della mia carne sciocca; mi cresce a dispetto più bella! per non destar chi dorme, più leggera che dove è la violenza dei più forti; ma più io non ti vedo, stella mia. che s’indugian più scaltre che dà salvezza donde più s’uccide; che più s’avventa se la vede bella più vasto ritorna è nell’offerta la messe più pingue, dagli altri vivi più non mi distinsi; un cuor che non aveva più dolcezza. contro la jettatura; e più si strema e se il cuore mi esulta, a me più certa non domandare più; ciò che più m’assomiglia, Or non più la viltà del mistero Non so più recar il tuo peso, non voglio viverti più, ch’ove men ti ristori sei più vero va sempre più in là: quasi più in là rimandava gl’inviti? a far più dolce dopo tocca il suono. mentre più fosca discende, le nubi la vita e più la doni e più n’accresci: nell’amore e nell’atto più s’intende, le sue gioie più certe. meno ti canto, amor, e più sei tutto; dove natura è più forte, invocan dal più fier dei loro monti il tuo incanto più non vola: 510 FL 071 047 FL 071 068 FL 071 070 CA 002 008 CA 002 076 CA 004 019 CA 004 023 CA 005 059 CA 005 067 CA 006 003 CA 007 021 CA 009 012 quando più duro al tuo ozio era il tempo! Questo universo è più saldo questa lusinga più vera la terra non tua più l’avevi. dove più va smarrita a chi più corre sul tonfo, mare, più mar se profondo, lascia più sole le labbra. tutto è un non fare più in tempo. vetta che al cielo più riesce non più sola con la morte. più che un deserto piumato FL 060 015 e con giro piumato si muovon le membra; piume FL 030 005 e mentre passa con veli e con piume, FL 069 008 gemme sembrano e piume, placa FL 035 028 nel silenzio si placa: io respiro FL 047 017 e placa intorno la natura e il vero plachi FL 039 027 Il dolor plachi come la stanchezza placida FL 021 057 con strette di mano la placida vita, 511 placido FL 033 004 nel tepore sano del placido flutto, FL 060 010 il placido risveglio: plaghe FL 043 040 plaghe del cielo a una spiga di menta? plagio CA 005 008 l’uomo un plagio, plastica FL 043 018 il sangue nella plastica sua danza; FL 047 052 e plastica su vibri dove aspetta plausi FL 021 060 nei plausi fraterni plebaglia FL 068 039 e sciocche, le genti della gran plebaglia plenilunio FL 026 012 e il plenilunio in luce sembra berla. 512 poc FL 071 076 anche poc’aria basta poca FL 022 004 l’anima in ombra di poca aria serra. CA 002 073 se ne risparmi poca, anche meschina, pochi FL 025 045 e non voglio che voi, o pochi saggi poco FL 030 003 FL 035 026 FL 057 005 CA 002 012 a poco a poco una nube leggera e a poco a poco nell’ombra si bagna mani un poco, e la morte parlando il poco di chi intende e dice; poesia FL FL FL FL FL FL FL FL 039 040 043 049 049 049 049 071 019 008 031 001 006 011 031 046 vien qua tu, poesia maledetta, fu sguardo, e nella mente poesia. in un sol punto? A che tu, poesia, O poesia, nel lucido verso o poesia, nel livido verso o poesia nel verso inviolabile o poesia di sterco e di fiori, o poesia ch’io ti possedetti 513 poetare FL 071 001 Allegrezza, a poetare poeti FL 063 070 poeti voi soli, poggi FL 044 002 ai poggi senza stelle FL 070 022 nei poggi calvi sotto le pietraie, poggia FL 033 006 Con piè di nubi poggia il cielo in vetta CA 008 008 ma se poggia a un punto solo poi FL 006 013 FL 023 014 FL 035 024 FL 037 015 FL 038 014 FL 042 029 FL 061 015 FL 068 030 CA 001 008 CA 005 032 per invilire poi, fuggendo il lezzo, Poi tranquillo ognun posa, Poi, come tuon dai tetti si disperde poi, sotto il gravar morto dello strazio distratta. Poi lenti a deriva e il pensiero del poi. Poi – come all’afa d’estate, poi, annusa le case, poi ne rendo a chi ha cercato. ma poi è paglia che brucia polenta CA 002 059 già inneggiava alla polenta; 514 CA 002 068 il sol della polenta pollame CA 002 039 scandalizzando fughe nel pollame polline CA 009 008 un polline di suono – pòllini FL 026 018 sembra che in fiammei pòllini s’incieli, polmon FL 071 075 al nostro polmon sano polmoni FL 060 013 ai polmoni il respiro polpa FL 025 050 e matura la polpa sull’anima secca polsi FL 002 030 e melodiavi i bàttiti dei polsi, FL 063 042 tu nella tregua m’accalori i polsi 515 polso FL 056 004 e del sangue di tutti è il mio polso. polvere FL FL FL FL 035 036 036 070 040 un sonno covi di polvere e sete. 002 tra polvere e péste, al meriggio, 013 Erra, tra polvere e péste, 005 tra ruote polvere melma carboni, popolare FL 017 047 e popolare la reggia popolo FL 068 044 la conoscenza del popolo eterno popolosi FL 040 003 mentre in cammin i popolosi imbocchi porge FL FL FL FL 008 008 009 021 011 mi porge dov’io rimango. 029 mi porge dov’io rimango. 006 al desiderio il cielo azzurro porge; 017 il riposo ora porge e l’omaggio. 516 porgo FL 061 025 e porgo la mano con fede pori FL 064 002 linfa segreta, nei profondi pori poroso FL 062 001 Lo spazio poroso e assetato portare FL 005 009 il silenzio sospeso portare; portato FL 045 053 avranno portato la croce. porte FL 017 033 d’intorno, aperte le magiche porte, porto FL 043 005 par nell’oscuro fetore di un porto, posa 517 FL 023 014 Poi tranquillo ognun posa, possa FL 047 064 o ch’io possa schiodarmi di qui possedetti FL 071 046 o poesia ch’io ti possedetti possente FL 006 025 Oh per l’umano divenir possente FL 066 007 sul verde fiorito possente poterti FL 012 032 da non poterti sapere! potessi FL 047 055 volger potessi nella mia fatica, FL 050 086 brandir potessi nel mio pugno forte FL 060 024 s’esser tale potessi potrò FL 050 046 doman come potrò? 518 prati FL 053 004 e baleni di prati: prato FL 025 010 nel vento del mio prato; precipite FL 052 023 al precipite strappo dei treni preciso FL 025 026 e preciso al suo luogo spietato preda FL 021 019 preda tutto dei casi, nel viaggio FL 065 004 e acquista l’inutile preda FL 070 044 l’inarrivabile preda: preferita FL 068 007 della sua traccia preferita, va. FL 068 049 della sua traccia preferita, va. pregar FL 043 015 pregar la giovinezza, e l’avversaria 519 preghiera CA 002 007 esaudendo come una preghiera prementi FL 006 003 prementi ore senza uscita, premi FL 063 076 dall’infeconda nuvolaglia premi premio FL 045 022 ma questo il premio, o guardar prepara FL 066 022 e l’appetito prepara. preparan FL 055 023 che nel lavoro preparan le voglie: prepari FL 008 008 presagi s’io dorma, prepari, affatichi, 520 FL 045 004 presagi l’aria notturna distende presagio FL 025 015 al presagio lucente dell’ebbrezza, FL 050 053 Viltà forse o presagio presente FL 001 007 FL 025 027 FL 027 010 FL 047 035 CA 005 061 CA 005 071 l’irrevocabil presente; con paura e dolore il presente s’incastra. del presente s’incita e la gazzetta oh saldo amor del presente ma la voce non è presente; e fa del presente una tomba. presenza FL 049 032 terror della vita, presenza di Dio, presumer FL 071 024 bello presumer tanto, pretesto CA 005 018 l’atto è un pretesto. prima FL 008 035 le copie del mondo, che prima 521 FL 042 019 non sua che prima amò, FL 072 014 nel fermar la prima corda: primavera FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 004 021 021 021 021 021 021 021 049 055 055 064 018 001 007 016 024 030 051 072 002 007 017 004 dove son primavera i pensier miei E’ primavera,questo accasciamento Forse altrove sei bella, o primavera: questo hai ghermito; e primavera in festa non certo i vostri, o primavera sciocca, se, primavera, il mio cuor generoso Ma primavera, tu strozzi e spunti tronfi bastardi della primavera, che l’ansietà di primavera esalta Che val, primavera, con spire che val, primavera, con avida ti svelerà nel fior la primavera PRIMI FL 000 000 DO AI PRIMI priva FL 039 046 anche l’immensa natura si priva; CA 008 003 lasciata a sé giace priva, privilegio FL 071 053 o privilegio tremendo, procede FL 026 011 l’ombra procede con liscio fermento: 522 CA 007 003 procede fresco e lento procedo FL 015 012 a passi schietti io procedo sano, FL 024 004 dietro mi volgo: lento indi procedo, Proci FL 005 023 fra Penelope e i Proci, prodiga FL 045 051 e invano la prodiga forza prodigar FL 001 022 FL 002 024 suggere il sole e prodigar il frutto; e prodigar volevi prodigarmi FL 061 003 e mi feconda sì che a prodigarmi prodigaste FL 050 059 prodigio il sangue prodigaste anche di noi 523 FL 028 019 mi rivelano il prodigio? CA 002 036 all’imminente prodigio: prodigiosa FL 039 047 ma prodigiosa è la tragica pena FL 071 061 la prodigiosa sorte prodigioso FL 005 028 del prodigioso essere profetar FL 059 006 e profetar dal mondo profezia FL 069 013 fra un terror di profezia profonda FL 007 012 dell’universo una vita profonda. FL 050 110 o animazion profonda, FL 056 010 Come vena profonda alle radici, profondi FL 064 002 linfa segreta, nei profondi pori 524 profondo FL 021 035 FL 023 002 FL 059 003 FL 070 041 FL 071 077 CA 004 023 CA 005 036 CA 007 009 un abisso profondo per gettarmi? dal buio rombo profondo chieder dall’urto profondo a sbarrar rupi con strazio profondo per respirar profondo, mare, più mar se profondo, la stitichezza è in profondo. Nel profondo trae umore profuma FL 035 007 è fior che beve l’aria e la profuma, promessa FL 045 018 Altra fu la promessa, FL 050 084 se vivere è promessa? promesse FL 071 063 aprì le sue promesse, promettesti FL 025 008 Non così promettesti, fanciullezza! promiscuità FL 010 028 promiscuità gaudente, 525 prona FL 054 030 questo o quello. Con la pupilla prona, proni FL 050 001 Quassù fra proni tetti FL 050 096 (Quassù, fra proni tetti, prono FL 009 010 e il canto lungo di un prono bifolco, pronti FL 050 107 umanamente pronti propiziare FL 005 029 e propiziare le cose? proprio FL 071 003 goda in sé del proprio canto CA 007 032 nel mister del proprio corso – prore FL 072 009 altri spinga le prore, 526 prorompente FL 063 061 e il prorompente divenir non stringe prorompere FL 061 022 un prorompere pieno; prosegue FL 029 017 La faccenda così prosegue a vivere protesa FL 026 014 il creato, protesa in su la bocca; protese FL 052 017 e li versa in fatiche protese protesi FL 017 035 protesi i fiorenti balconi FL 070 040 nei ghiacci protesi sui lividi artigli proteso FL 003 006 provar sul vento proteso a cavallo 527 FL 039 021 a provar la bontà: prove FL 012 012 le prove conosciute e la natura FL 063 039 se nelle prove oscure m’incoraggi FL 069 027 mentre l’eterno in martirio di prove provvida FL 021 058 con strette di ordigni la provvida forza; pugna FL 002 026 scatenate cavalle dalla pugna FL 027 008 e pugna dentro alla civile lotta; pugnar FL 015 017 a pugnar nella sorte: pugno FL 050 086 brandir potessi nel mio pugno forte pulcini CA 002 041 in scia di pulcini 528 pulisce CA 007 006 e si pulisce; pullula FL 012 041 per il corso che pullula luci; Pulsa FL 026 013 Pulsa l’eterno anelito e s’invera FL 047 021 pulsa lontan la vaporiera, all’erta pungolo FL 005 013 per l’imminente pungolo punto FL 043 031 in un sol punto? A che tu, poesia, FL 071 017 e il guizzo d’ogni punto; CA 008 008 ma se poggia a un punto solo puntuta FL 021 028 se quasi scheggia puntuta può FL 005 026 chi può giungere in te? FL 005 027 Chi può la voce ascoltare FL 047 047 e può morire, 529 FL 067 029 a chi viver non può senza raggio; puoi FL 005 002 l’aerato seren tu puoi ondare FL 045 056 quand’esser nostra non puoi CA 005 040 Sì, puoi rizzare alte mura pupilla FL FL FL FL FL FL 012 030 037 042 042 054 044 un’ardente pupilla ha lasciato. 004 le chiude sorridendo la pupilla; 014 e vaneggiò la mia pupilla ingombra; 022 la pupilla s’inebria e male scorge 037 e la pupilla storco sino al bianco 030 questo o quello. Con la pupilla prona, pupille FL 008 026 sbarra nel viso pupille FL 036 038 radiose pupille dai muri alle soglie FL 070 033 con róse pupille d’eclissi e d’assenzio, pur FL 001 019 pur vorrei maturar da radice pura FL 035 002 quasi in corrente acqua pura e immonda, FL 067 025 oh, pura baldanza eretta con forza, 530 pure FL 018 009 Sopra gli uomini, in vere leggi pure, purezza FL 045 052 l’austera purezza radiosa FL 069 028 ci sembra spontanea purezza del vero, CA 008 019 fascia in sua purezza purgando FL 039 043 purgando nel sangue amarezze riposte; puri FL 009 016 mentre vorrebbe far puri i dì suoi. FL 020 004 ma per salire puri ancora al mondo. puro FL 002 048 papà, tronco puro severo, qua FL 039 019 vien qua tu, poesia maledetta, qual FL 047 058 con qual gioia mutandoti vorrei FL 071 031 A qual fonte bevesti, 531 qualche FL 043 025 Fui certo un tempo qualche eroe degno FL 050 095 per esser buoni qualche volta appena! qualcosa FL 015 016 FL 017 031 FL 047 002 FL 047 063 CA 000 000 e qualcosa m’incita qualcosa ch’era tanto: qualcosa si tramuta, e già molesto esser qualcosa di adatto, EO a qualcosa che so. qualcuno FL 050 068 se per qualcuno è dolore: quale FL 025 019 che mi fa quale non sono FL 071 032 a quale sole splendesti, CA 000 000 NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una Qualunque CA 005 013 Qualunque cosa tu dica o faccia quand FL 003 008 ma quand’urta una città FL 025 009 Quand’ero appena scàlpito o riposo FL 045 056 quand’esser nostra non puoi 532 quando FL 001 011 FL 002 007 FL 002 041 FL 005 008 FL 007 001 FL 008 042 FL 012 037 FL 013 007 FL 013 009 FL 013 011 FL 023 013 FL 024 013 FL 025 011 FL 025 013 FL 034 011 FL 040 012 FL 041 001 FL 041 021 FL 042 007 FL 042 017 FL 043 045 FL 045 019 FL 050 031 FL 054 012 FL 056 008 FL 056 013 FL 060 025 FL 060 026 FL 060 039 FL 063 045 FL 064 010 FL 069 006 FL 069 026 FL 071 047 CA 002 072 CA 005 006 CA 009 018 E quando per cingerti io balzo come alla mamma, quando è sola, il bimbo. quando è la vita, l’immane tuo sogno? (quando tutto ama e perdona) Divina l’ora quando per le membra l’idea che quando ritorna libero invan quando sarà rimorso! Quando si nutre il cuore quando s’accende il cuore quando s’eleva il cuore quando fra lor si vendono bugie. intento l’occhio che par dica – quando? – quando sorbivo il vivere gustoso, quando l’aroma dei sogni alitava quando – uccelli dei nidi cittadini – ma quando alfin discesi alla scaltrezza Quando il ciel sbiancò il mattino Quando il ciel folgorò il giorno quando ci sfiora col suo molle piè! quando il martirio si snerva: e par la vita quando si fan rade quando accorrenti come fanciullo io t’invocava quando quando voi m’appariste, e liscie e tonde e vil mi sembra quando con tormento e torvo asseto quando la rinuncia quando l’ora è nemica, quando vivere è fatica quando a specchio dell’acqua e il ritornar dove mi tolsi, quando quando tu vai distrutto. Quando è sole, il pattume quando vita si sdraia alle cose, quando più duro al tuo ozio era il tempo! e quando il cuore è sazio, e quando manca è una zuffa. quando meno l’avverto: 533 quanta FL 009 014 quanta bontà ci volle a crear noi, FL 050 094 quanta eroica pena quanti FL 010 033 Ma di quanti non visto s’avvelena FL 010 036 e quanti son che, stretti al suo congegno, quanto FL 002 034 FL 009 013 FL 012 030 FL 050 076 FL 054 027 FL 067 017 FL 067 020 FL 071 007 FL 071 008 CA 001 007 CA 009 020 e più concreto quanto più divino. quanto misero mal vita perdoni, Quanto fu bello che nascessi nostra Quanto fosco imprecar, quanto tormento! quanto men si scopriva. O strano giorno quanto il virar d’una rondine quanto un chinare di pàlpebre quanto la voce ch’io sento quanto la luce ch’io vedo: quanto l’una e l’altra ha perso: di quanto fa morire, quasi FL 004 013 FL 015 014 FL 021 028 FL 023 012 FL 026 009 FL 033 005 FL 035 002 FL 045 007 FL 054 024 FL 058 003 FL 060 038 FL 063 001 FL 066 013 FL 067 013 CA 005 019 e quasi sento un caldo àlito umano paonazza, quasi asta brandissi se quasi scheggia puntuta quasi di bimbi un parlottìo raccolto Ma, quasi fiume che rigiri lento, quasi bimbo che a mamma dorma in seno. quasi in corrente acqua pura e immonda, quasi eterno coperchio sopra un’urna. quasi più in là rimandava gl’inviti? quasi è di belva alla vista del pasto quasi gorgo di rio che scivoli, Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie, quasi doccia ancor livida, sguscia in gocce quasi di acre mosto, Quasi specchiante cristallo 534 CA 009 019 verrà quasi perdono Quassù FL FL FL FL 009 009 050 050 009 015 001 096 Quassù quassù, fra il suonar dei campani quassù quassù non è chi non l’intoni Quassù fra proni tetti (Quassù, fra proni tetti, quattro FL 055 010 Fra quattro mura di libri e d’ombre, CA 009 010 fra quattro mura Quel FL 051 017 Quel che vicino mi sta, FL 051 021 quel che da lungi m’invita, FL 071 048 Quel che, fanciullo ostinato e coperto, quella CA 000 000 NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella quello FL 054 030 questo o quello. Con la pupilla prona, FL 059 005 quello che tu non sai quest FL 071 082 quest’impeto fecondo, questa FL 032 004 che fecondata questa età mi torni; FL 039 002 questa voce che mia 535 FL FL FL FL FL 039 039 071 071 071 008 012 070 081 084 questa voce è pazzia: questa voce è ironia: questa lusinga più vera questa angoscia gioita, questa vita che è vita. queste FL 060 037 In queste sponde l’anima fluisce CA 000 000 NO Queste liriche appartengono a una condizione questo FL 005 047 FL 005 053 FL 021 001 FL 021 016 FL 035 015 FL 045 022 FL 054 030 FL 071 068 FL 071 083 CA 005 015 questo è cieco destin che si trastulla? questo è per nulla? E’ primavera,questo accasciamento questo hai ghermito; e primavera in festa – Questo sai, pensier mio; e a meditarlo ma questo il premio, o guardar questo o quello. Con la pupilla prona, Questo universo è più saldo questo veggente oblio: non è per questo, non per questo! Qui FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 002 002 005 005 014 021 021 023 025 026 039 039 039 030 042 044 064 010 012 028 008 033 006 021 005 009 013 022 Qui nasce, qui muore il mio canto: Eppur qui si cimenta qui, fremente bontà, qui si combatte e muore: ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede ma qui, anelo, ciascun dalle piazze alle case la vita, che qui di respiro in respiro non qui, dove uno sdraia qui dove tutto m’offende Qui, nella tana è curva Or, come il sangue qui in me, e qui le vigne foggiano ricami ma qui c’è un cuore e vorrebbe ma qui c’è amore e vorrebbe ma qui c’è aiuto e vorrebbe 536 FL FL FL FL FL FL FL FL 047 047 047 055 056 058 062 071 019 030 064 013 001 005 007 043 mentre il borgo è qui vivo io sbatto qui, e nel guardarti invano o ch’io possa schiodarmi di qui qui s’infosca e si spezza, E qui, senza riparo né scampo, scintilla il flutto ora là ora qui ma qui ognuno nel chiasso natura è qui trambusto? quieta FL 050 098 dell’intensa ampiezza quieta, quiete FL FL FL FL 010 025 063 068 027 e forse in quiete oppiata ti deliba, 053 quiete di riso tranquillo, 021 per la remota quiete dei campi; 031 la quiete gretta ne insidia, quïete FL 014 023 in sublime quïete, FL 067 030 e in lor quïete soddisfatta lascia quotidiana FL 022 007 la quotidiana e breve FL 028 011 e risentir la quotidiana sorte quotidiano FL 063 036 del sangue quotidiano; rabbia FL 043 048 la rabbia; e nel silenzio nulla accade. FL 068 019 con rabbia di fischi e di bava 537 CA 007 025 ammucchia pietre e rabbia; rabbie FL 044 005 Cos’è la vita con sue rabbie a voi raccoglie CA 007 018 Ogni goccia in sé raccoglie raccolgo CA 001 005 Ma raccolgo e in cuore serbo raccolta FL 061 020 nell’anima raccolta raccolte FL 043 047 in ansietà raccolte ove si è persa raccolto FL 023 012 quasi di bimbi un parlottìo raccolto rade FL 043 045 e par la vita quando si fan rade radice FL 001 019 pur vorrei maturar da radice FL 064 006 esausta allor la radice. CA 002 030 ritorna alla radice. 538 radici FL 056 010 Come vena profonda alle radici, radiosa FL 045 052 l’austera purezza radiosa radiose FL 036 038 radiose pupille dai muri alle soglie ragazzi FL 036 015 dei ragazzi di scuola, FL 036 043 dei ragazzi di scuola, Raggia FL 061 005 Raggia natura intorno raggio FL 067 029 a chi viver non può senza raggio; raggiunse FL 026 003 ancor non raggiunse, sitibonde raggiunte FL 015 018 raggiunti le mete non raggiunte dalla vita, 539 FL 050 057 e, raggiunti, lontano ti senti? raggiunto FL 016 014 e in te, raggiunto il tempo, lo trascende. FL 019 002 l’ilarità dell’àttimo raggiunto, ragia FL 066 011 l’umore notturno e la ragia. ragion FL 042 015 Ma tu, ragion maledetta, comprendi FL 042 034 Tanto, o ragion, sei saggia: ragionare FL 040 013 del ragionare altrui, dentro mi strinsi ragionarono FL 017 051 ma ragionarono il mondo: ragione FL 010 018 chi fiuta la ragione FL 014 017 Ma tu, ragione, avanzi: FL 032 014 Cristo ha ragione e Machiavelli vince. ragnatela FL 065 003 o ragnatela inerte, ragno 540 FL 065 007 il ragno creator che ti tessé, rami FL FL FL FL FL 002 036 036 063 063 049 009 037 012 079 fratelli, miei rami e mio nido, l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi, l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami, al volo adorante dei rami dai tronchi ai rami ascende; rampogna FL 047 065 e senza rampogna sdraiato godere. ràntoli FL 011 005 ma nei ràntoli gonfi rapace FL 035 010 spregia rapace negando l’idea, FL 039 015 mentre rapace artiglia rapida CA 005 029 e una rapida lama rapimento FL 002 012 il cuor beatamente è un rapimento FL 014 021 ma voi, rapimento e saggezza rapito FL 068 008 Al saettar del suo rapito sguardo, 541 rarefà FL 066 002 che rarefà di zanzare, rarefatto FL 026 021 cammino in nimbo, e rarefatto inclino rari FL 036 006 l’ignava sloia dei rari passanti, raro FL 042 021 La mano annaspa e raro s’accompagna, raso FL 037 003 toccò nel vespro di raso il sentiero rattieni FL 011 016 e irrigidito rattieni rauca FL 058 004 la rauca furia del mare; ravvolto FL 047 075 ai dossi ravvolto è un mantello FL 051 018 ravvolto in sé non m’incita: razza FL 010 003 di vita senza razza; 542 razzante FL 066 001 Dalla razzante pendice realtà FL 002 021 la realtà segreta, FL 025 037 o realtà, essere in te vorrei: reca FL 039 028 che reca sonno a riprodur la veglia, rècalo FL 001 033 ma tu che ascolti, rècalo recan FL 069 038 che non si vendon né recan piacere, recar FL 047 066 Non so più recar il tuo peso, recisa CA 002 027 Erba recisa che sempre rinasce, reclina FL 047 080 recline sotto un’inerzia reclina: 543 FL 052 024 grida impennata o recline redentrice FL 069 023 tu sei redentrice adorata redime CA 005 057 non redime la cosa sofferta; refrigerio CA 007 027 che se sporge in refrigerio regge CA 008 012 se erige il capo, se regge il corpo; reggia FL 017 047 e popolare la reggia FL 060 007 librata la nitida reggia. reggo FL 054 031 nel camminare io reggo la persona regioni FL 021 048 Oh, se fuggendo trovassi regioni remo FL 071 056 Come remo alla scalmo aderisce, 544 remota FL 063 021 per la remota quiete dei campi; rende FL 021 006 FL 056 014 e suono fesso rende? chiuso mi rende dove aperto fui. rendo CA 001 008 poi ne rendo a chi ha cercato. reni FL 021 009 passi d’argilla e per le reni vuoto repentino FL 061 012 Ma repentino, dalla spaziante resistenza CA 005 083 Ma se opponi resistenza resisto CA 009 015 verrà, se resisto respinta FL 014 016 respira mentre s’incava respinta l’ebbrezza. 545 FL FL FL FL 001 018 034 070 028 l’aria di chi respira 001 Respira il lago un pàlpito sopito 023 e ne respira le voglie 065 da sola respira il tremendo suo bene. respirando FL 004 002 che respirando discioglie un beato respirar FL 059 017 e il respirar l’ignoto FL 071 077 per respirar profondo, respirato FL 031 014 àlito non respirato, respiro FL FL FL FL FL FL FL FL 014 014 033 035 036 049 060 067 007 028 001 028 008 015 013 010 nell’ora c’ha trattenuto il respiro: la vita, che qui di respiro in respiro Come al respiro pieno del lago nel silenzio si placa: io respiro tòrcon gli alberi a respiro senza respiro, nel varco ai polmoni il respiro un traudir di respiro FL 021 018 Eppur, la fede e il responso tentai; responso resta FL 063 032 breve conquista vi resta: 546 restasse FL 054 032 che, se restasse, giù cadrebbe esangue; restio CA 002 062 dicevi a me restio: ribeve FL 062 002 da cieli e da terre ribeve ricade FL 006 008 FL 066 016 FL 068 015 CA 004 017 si lancia e ricade, spennecchia e trabocca e ricade si svincola il mare e ricade, ch’estenuatamente ricade, ricadendo FL 035 035 vil ricadendo nella mia fatica, ricami FL 026 005 e qui le vigne foggiano ricami ricchezza FL 063 060 l’infinita ricchezza e la dona, riccioli FL 055 006 riceve e dà i riccioli al vento. 547 FL 033 014 la terra cullata riceve. FL 062 004 e dissipa come riceve richiama FL 041 011 e richiama richiamar FL 070 024 ansiosi a richiamar per ogni valle; richiami FL 036 036 gli alberi ondeggian con verdi richiami FL 039 026 consensi abbia e richiami. FL 057 002 l’uccelletto ai richiami richiamo CA 004 006 mentre un richiamo a distesa permane. ricomincerà FL 024 026 tutto, domani, ricomincerà. riconduce FL 061 018 e riconduce il risveglio al sereno – riconoscere FL 033 018 riconoscere dove fu natura! ricordo 548 FL 015 006 Nel silenzio, il ricordo è come gorgo FL 054 006 ma il pensiero da sé batte un ricordo FL 063 024 al commosso ricordo del lavoro. ricrea FL 008 002 che vita distrugge e ricrea, FL 029 015 del suo piacere; e inconscio ricrea ricrear FL 071 080 di ricrear nel mondo ricurvo CA 004 030 ricurvo di stelle, ride FL 071 044 Fra le catene libertà mi ride rider FL 055 022 e un rider sento d’uomini e di donne ridesta FL 042 035 ma sotto si ridesta e giù trabocca ridestarsi FL 034 010 fulmineo ridestarsi, 549 ridevi FL 021 039 e ridevi nei tuoi rutti sozza. ridipingo FL 004 012 per l’iridata brezza ridipingo; ridiscender FL 050 106 per ridiscender domani rientra FL 052 001 Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra riesce CA 006 003 vetta che al cielo più riesce rifiuti FL 008 034 rifiuti e bava aduna, – FL 069 018 o si rimescola agli altri rifiuti, rifiuto FL 071 064 riflessi e dove parve ascetico rifiuto 550 FL 043 006 alla lanterna che snoda riflessi, FL 054 033 s’imperla ai viali intanto nei riflessi FL 060 041 dei salici, in riflessi di pendìo. riflesso FL 021 002 nell’ebete riflesso FL 021 054 accasci e in ebete riflesso smungi; rifuggivi FL 002 022 e appena tocca più in là rifuggivi; rigiri FL 026 009 Ma, quasi fiume che rigiri lento, rigirìo FL 006 012 e rigirìo sul luogo come cane, rigoglio FL 005 046 d’inesausto rigoglio, rigurgitano FL 067 014 rigurgitano dagli sbocchi 551 rilevi CA 005 074 se non rilevi umanamente il giorno rilievo FL 060 033 in rilievo e colore, e n’è ghirlanda rilucendo FL 035 027 tremando e rilucendo tutto il verde, riman FL 012 016 che riman sogno rimanda CA 005 016 E così tutto rimanda rimandando FL 002 057 rimandando i consensi più in là! rimandava FL 054 024 quasi più in là rimandava gl’inviti? rimando 552 FL 024 010 giuocan l’attesa a rimando: FL 063 047 per te con fresco volo io vi rimando rimane FL 068 023 ma l’inedia rimane rimanente FL 062 010 il rimanente gli è vano o perverso: rimanga FL 010 039 S’avvien che forma in noi rimanga al corpo rimango FL 008 011 FL 008 029 mi porge dov’io rimango. mi porge dov’io rimango. rimasi FL 037 013 Io sol rimasi nell’avido spazio, rimasta FL 060 035 rimasta in abbandono rimbalzo 553 FL 042 010 fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia rimescola FL 069 018 o si rimescola agli altri rifiuti, rimorsi FL 069 011 di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi; rimorso FL FL FL FL FL 006 012 021 047 059 011 e fatica e rimorso e vano intendere: 037 libero invan quando sarà rimorso! 021 e con rimorso mi largivo e breve 025 a me il terror della vita e il rimorso. 018 ti sfolgora nell’estasi il rimorso . rimpianto FL 052 011 nel rimpianto finisce rinasce CA 002 027 Erba recisa che sempre rinasce, rinascer FL 056 012 rinascer tento negli altri felici: 554 rinata FL 049 033 o morta e rinata rincasando CA 002 056 andavo rincasando rincasar FL 034 024 fra il rincasar tumultuoso rinchiuso FL 001 029 mentre rinchiuso in sua fatica va. rinnegato FL 069 024 del rinnegato bene; rinnova FL FL FL FL 029 052 055 066 014 rinnova le estasi libere 007 Ma strappa e rinnova il suo panno, 002 con vena sottile rinnova 017 e rinnova il suo stelo. rinnovellante FL 002 020 tu che fosti sentor rinnovellante 555 rinnovello FL 063 050 la fida imagin vostra rinnovello; rinserra FL 052 004 FL 052 029 cappuccio e mantello l’autunno rinserra, cappuccio e mantello rinserra, Rintrona FL 045 074 Rintrona in me: Come verrà domani? rintronata FL 032 001 Mentre scalpello in rintronata usanza rinuncia FL 056 013 e torvo asseto quando la rinuncia rinunciar FL 070 001 Dal grosso e scaltro rinunciar superbo rio FL 060 038 quasi gorgo di rio che scivoli, 556 riparo FL 056 001 E qui, senza riparo né scampo, ripensando FL 012 018 E mi vergogno ripensando a lei ripenso FL 031 008 e le bellezze ripenso che sole ripiego FL 021 027 se ogni ora parve un ripiego di fretta, ripiglio FL 032 013 ripiglio i colpi, gemo sotto il basto: riposa FL 022 006 l’infinito riposa: FL 028 010 dove natura riposa tranquilla, riposo FL FL FL FL FL 004 012 021 025 033 017 sin che s’effonde magico riposo 008 alla mamma vicina io mi riposo: 017 il riposo ora porge e l’omaggio. 009 Quand’ero appena scàlpito o riposo 007 ai monti forti in un riposo lene, 557 FL 043 012 senza aver nulla compiuto, il riposo. riposte FL 039 043 purgando nel sangue amarezze riposte; riprodur FL 039 028 che reca sonno a riprodur la veglia, risalto CA 008 013 nell’aria tersa è in risalto risbaldiscono FL 036 033 risbaldiscono i passanti, risentir FL 028 011 e risentir la quotidiana sorte risentirci FL 033 015 Oh risentirci come creatura riser FL 017 052 e riser tutto il dì per non sapere, 558 riserve CA 005 089 sulle riserve caduche, risma FL 021 073 civil risma di eroi: riso FL 013 008 un nulla è riso pieno, FL 025 053 quiete di riso tranquillo, FL 033 009 con riso di speranza. risolvesse CA 005 050 e risolvesse il tempo risonando CA 003 006 se tacendo o risonando risonanti FL 034 021 con risonanti movenze, risorge CA 002 074 essa risorge in tuorlo di gallina. CA 002 075 Risorge la tua cara vita 559 risorgi FL 039 066 oh voce risorgi dal cuore di ognuno: risparmi CA 002 073 se ne risparmi poca, anche meschina, risplendendo CA 003 012 risplendendo si trasfonde risponde FL 047 082 risponde; e lo spazio rovina. CA 003 010 che domanda e che risponde, risposte FL 025 033 chiedan risposte senza tregua, FL 039 040 che sa fioche risposte: ristori FL 050 092 ch’ove men ti ristori sei più vero ristoro FL 063 020 dei mesi io mi ristoro 560 CA 009 023 verrà come ristoro risucchia FL 066 010 incidendo e gonfiando risucchia risuona FL 039 053 che verso una meta risuona, risuonar FL 005 054 O risuonar delle valli risveglio FL FL FL FL 025 060 061 068 030 sembra il risveglio un terribile agguato 010 il placido risveglio: 018 e riconduce il risveglio al sereno – 034 e batte a risveglio monete ritegno FL 042 028 l’uso fra mezzo e il ritegno ritma FL 049 026 ritmo che ritma il cammino, 561 FL FL FL FL FL FL FL 001 002 006 016 022 028 051 024 031 031 010 012 022 012 nel suo ritmo l’umano destino, ma il ritmo dentro chiudevi tra morte e morte vil ritmo fuggente, ma il ritmo snuda l’amor che discende forme: e gioisce del suo ritmo umano. sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito e s’amplia nel ritmo un gran senso; rito FL 054 001 E tu, notte che dai parvenza al rito ritorna FL 008 040 FL 008 042 FL 015 007 FL 039 057 FL 045 036 FL 066 020 CA 002 030 CA 004 004 s’ingorga il minuto e ritorna l’idea che quando ritorna che mentre in fiume corre si ritorna; più vasto ritorna del mondo e ritorna ad un tratto la gente ritorna agli arnesi; ritorna alla radice. ritorna l’onda, ma non torna il mare; ritornan FL 020 003 ritornan l’acque e i sentimenti al fondo, ritornar FL 063 045 ritornelli e il ritornar dove mi tolsi, quando 562 FL 059 002 non forse udisti in gravi ritornelli FL 059 014 che i gravi ritornelli ritorni FL 028 024 tra mete e ritorni CA 004 020 candori forbendo, scrosci ai ritorni; ritorno FL 006 015 e ritorno, uguale ritorno FL 063 017 dell’immortal ritorno, ritrassi FL 042 008 Io mi ritrassi, allor che nell’amore ritrosa FL 071 034 ogni forma è ritrosa ritrosia FL 071 050 con amor di casta ritrosia ritroso FL 038 002 nell’occhio ritroso la grande FL 052 002 in uno sguardo ritroso di luce; 563 ritrova FL 010 031 e la fatica benigna ritrova FL 016 004 in sua voce ritrova e in sua movenza; ritrovare FL 039 001 Venga chi non ha gioia a ritrovare ritrovava FL 054 018 non ritrovava il consueto aspetto: ritrovi FL 050 040 e di ciascuna cosa il ben ritrovi ritrovo CA 005 004 La casa è un ritrovo ritta FL 037 009 ritta la gerla fragrante di fieno, FL 054 017 e la persona né ritta né china riva FL 020 001 Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami, FL 062 011 così dalla riva per l’acque in spiraglio 564 rive FL 059 012 dell’anima alle rive ? FL 060 005 distesamente le rive, rivela FL 002 006 e l’universo ingenuo si rivela rivelano FL 028 019 mi rivelano il prodigio? rivelar FL 016 011 dall’universo a rivelar la meta: rivelarci CA 006 011 per rivelarci il sol che attende riversa FL 051 003 che si riversa convulsa. riverso FL 067 008 FL 068 009 e un fortor di carname riverso, il nostro pianeta, riverso 565 riviera FL 047 009 brùlica ai monti e la riviera bagna. riviere CA 004 026 tra fissità di riviere rivivi FL 002 059 nel giogo del tempo; e rivivi rivivo FL 071 060 e, sino al fondo, rivivo chi elesse rìvoli FL 069 019 o va stordito ai rìvoli di spurghi rizzando FL 037 001 Il vedovo, rizzando il torso nero, rizzare CA 005 040 Sì, puoi rizzare alte mura robusta 566 FL 050 047 Come la pace robusta operare roccia CA 004 032 e mar contro roccia, rode FL 066 023 Dio, per l’aria si rode rodi FL 048 006 rodi in fretta il tuo grigio dolore FL 069 016 rodi chi visse di baratto e scoria: rogne FL 069 005 e ai morti viventi, le rogne! ROMANO CA 000 000 DO ROMANO GUARNIERI Romba FL 008 012 rombante Romba, splende, s’inspira il contrasto 567 FL 017 062 della città rombante. Si lasciarono, rombar FL 059 016 in un vuoto rombar di sepoltura, rombo FL 023 002 dal buio rombo profondo ronchi FL 070 014 per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi, rondine FL 067 017 quanto il virar d’una rondine ronzano FL 026 008 ronzano eguali con virtù diverse. ronzante FL 062 005 nell’eco ronzante dal basso roridi FL 061 024 e libero io sorgo con roridi sguardi 568 rosato FL 004 003 vortice fresco di gemme, e rosato róse FL 070 033 con róse pupille d’eclissi e d’assenzio, roseo FL 037 010 roseo e biondo lo calò baciando, rosse FL 008 027 rosse di un cuore spezzato; rosso FL 042 041 tutto un impeto rosso rotaie FL 011 018 su ruote vicine e rotaie rotolarono FL 017 050 Ma rotolarono sillabe, 569 rotolo FL 056 018 mentre rotolo dentro. rotte FL 029 006 e chi si leva, le carni n’ha rotte, rotto FL 035 038 per l’urto rotto del cavallo stanco rovescia FL 029 003 rovescia la scialba rovina FL 014 032 uscirà dalla nostra rovina. FL 047 082 risponde; e lo spazio rovina. rovinando FL 039 030 che rovinando crea l’indomani, rovine FL 070 036 per cave rovine d’abissi rozza 570 FL 023 008 la digiuna forma rozza FL 062 020 anonima rozza che il carro trascini, rubi FL 015 004 par che non visto gli rubi rude FL 011 002 ecco per te la merce rude d’urti FL 027 002 rude le membra e in giubba affumicata, rudi FL 070 021 per cuori rudi e boschi e salvi pascoli rugghiasse FL 021 043 mentre la gola rugghiasse a sterminio ruggiti FL 021 052 ruggiti e artigli con mediocre inerzia, rughe FL 069 004 rullare scarnifichi ad essi le rughe 571 FL 011 010 all’aspro rullare d’acciaio rullo FL 039 052 Udite il rullo a distesa rumina FL 005 017 rumina l’ozio, aduna i suoi cocci ruminando CA 002 028 se dove ruminando è mucca e latte ruote FL 011 018 su ruote vicine e rotaie FL 070 005 tra ruote polvere melma carboni, rupe FL 062 017 rupe sommersa nel clivo dei monti, rupi FL 070 041 ruscello a sbarrar rupi con strazio profondo 572 FL FL FL FL FL 002 007 039 042 047 004 006 036 001 056 ruscello è il tempo eguale che d’ogni cosa fa ruscello, e intorno ruscello all’acqua altrui. Voce, il ruscello delle tue campane se come per ruscello all’acqua è moto rutti FL 021 039 e ridevi nei tuoi rutti sozza. FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL s’inombra come un’occhiaia, Glauca s’impiuma la terra al mattino sin che s’effonde magico riposo che lusinga e s’indraca s’amplian faccende in conosciute voci, s’io dorma, prepari, affatichi, Romba, splende, s’inspira il contrasto l’idea s’annida agli svolti il suo solco e s’ingorga, s’ingorga il minuto e ritorna Ma di quanti non visto s’avvelena S’avvien che forma in noi rimanga al corpo che sugli alberi fondi s’ingorga quando s’accende il cuore quando s’eleva il cuore non più s’inventan gli uomini, ma sono. mentre s’incava respinta l’ebbrezza. e s’incendiavan i colori secchi; S’annidò il cielo corto, s’aprì la voragine ogni cosa s’intende e nel guardar chi s’accompagna, intorno con paura e dolore il presente s’incastra. Pulsa l’eterno anelito e s’invera sembra che in fiammei pòllini s’incieli, del presente s’incita e la gazzetta è di me parte l’uom che s’apparecchia arcanamente s’agita il mio volo, s 003 004 004 005 006 008 008 008 008 008 010 010 012 013 013 013 014 017 017 017 018 024 025 026 026 027 027 027 010 001 017 036 019 008 012 020 031 040 033 039 002 009 011 013 016 014 055 061 007 011 027 013 018 010 013 021 573 FL 028 005 FL 034 006 FL 034 028 FL 035 013 FL 035 018 FL 036 019 FL 036 039 FL 036 041 FL 036 045 FL 039 005 FL 042 021 FL 042 022 FL 042 026 FL 042 033 FL 043 002 FL 043 042 FL 045 012 FL 045 035 FL 047 011 FL 047 046 FL 050 012 FL 051 007 FL 051 012 FL 054 010 FL 054 033 FL 055 005 FL 055 013 FL 055 025 FL 058 008 FL 058 010 FL 060 024 FL 063 016 FL 063 064 FL 063 073 FL 063 081 FL 066 008 FL 067 011 FL 068 016 FL 068 017 FL 068 018 FL 069 011 FL 071 057 CA 004 002 CA 004 005 s’acquietan nel torpore le creature. geme o s’invischia, e vana che s’indugian più scaltre che dà salvezza donde più s’uccide; che più s’avventa se la vede bella vittima che s’immola s’aprono al fiotto vitale che stilla e s’assapora del mio nume che s’immola ognun, s’entri a cantare, La mano annaspa e raro s’accompagna, la pupilla s’inebria e male scorge è paura che amor freddo s’inganni ma dove toglie amor forse s’invera –. vien dolorando ciò che non s’esprime: e la notte s’adagia in un languore, s’intesse in un vaporare di fiati volere che s’amplia a misura s’apre il tempo futuro alla mente e la mia gente s’incita e vastamente tutta s’abbandona. s’orientano borghi e tuguri, e s’amplia nel ritmo un gran senso; di voi che, s’altro miro, vedo ancora. s’imperla ai viali intanto nei riflessi tutto s’apre a guardare, qui s’infosca e si spezza, il mio volto s’alza a chiedere s’infrange e si crea s’invera e trapassa così. s’esser tale potessi s’adunano le larve ma soffre e s’avviluppa l’immensa concretezza s’innatura nell’amore e nell’atto più s’intende, s’eccita incandescente, che s’empie e nel fischio si allenta: freccian le vette e s’incidono, fuggono i piani e s’impiombano, ma l’ombra serpeggia e s’incava di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi; come suon nell’udito s’invera, e ciascun flutto è nostro, che s’infrange, e flutto verso flutto in lui s’infrange, 574 CA 008 009 mentre va s’impernia, sa FL 035 022 FL 038 006 FL 039 040 FL 060 009 CA 004 007 e tutto sa di coito! – che sa giovinezza fiorire, che sa fioche risposte: tutto sa di fragranza E il mare non sa delle gocce, sabbia CA 007 024 moltiplica la sabbia, Sacchi CA 005 001 Sacchi a terra per gli occhi, sacra FL 005 034 Umana industria sacra, sacri FL 050 060 e balenò in sacri àttimi vasti sacrificio FL 012 021 alla sua gioia il sacrificio appena, FL 036 020 al sacrificio muto. FL 036 046 al sacrificio muto. 575 saetta FL 025 036 Come saetta ch’aria in luce stringe, saettar FL 068 008 Al saettar del suo rapito sguardo, saettassero FL 021 041 mi saettassero fuor della bocca saette FL 061 017 mèditano saette e luce, sagace FL 013 004 sagace ingenuità, saggezza FL 010 012 esser persona la saggezza or vieta. FL 014 021 ma voi, rapimento e saggezza FL 046 006 saggezza: lode a satana! saggi FL 025 045 e non voglio che voi, o pochi saggi 576 saggia FL 042 034 Tanto, o ragion, sei saggia: sai FL 035 015 – Questo sai, pensier mio; e a meditarlo FL 043 032 se dentro animi il mondo e fuor non sai? FL 059 005 quello che tu non sai salda FL 050 097 salda la pioggia l’estasi notturna saldamente FL 006 028 che saldamente nel tessuto è storia saldezza FL 045 033 speranza che pare saldezza saldo FL 047 035 oh saldo amor del presente FL 061 001 Giovinezza mi fa leggiadro e saldo FL 071 068 Questo universo è più saldo sale 577 FL 005 018 nel simular delle sale, FL 023 003 alle pendici in ninnananna sale salendo FL 017 038 che voluttuoso salendo con gioia salici FL 060 041 dei salici, in riflessi di pendìo. salïente FL 033 016 viva nel mondo salïente in noi saliente FL 060 028 Per un volger saliente lungo d’onda salire FL 020 004 ma per salire puri ancora al mondo. saliva FL 067 012 e in saliva d’ebbrezza spenta, salto CA 004 018 ebbrezza del salto 578 salutarvi FL 054 015 A salutarvi, fanciulla, movea saluti FL 033 022 l’ironico sorriso dei saluti! Salve FL 028 020 Salve, o ver di tutti i giorni! salvezza FL 035 013 che dà salvezza donde più s’uccide; salvi FL 070 021 per cuori rudi e boschi e salvi pascoli sana FL 010 043 Dove la sana limpida dolcezza sangue FL 002 051 o nostro buon sangue soave FL 004 008 il sangue lieto suscita e gorgheggi; FL 007 002 lene va il sangue,e vivere è malia: 579 FL 008 005 FL 010 040 FL 011 028 FL 012 019 FL 025 021 FL 039 043 FL 043 018 FL 045 017 FL 047 038 FL 050 059 FL 056 004 FL 063 036 FL 063 069 CA 005 027 nel fiato e nel sangue un’idea mentre lo tesse e muta il sangue nuovo, paga col sangue, sola, la sua fede. che nel donare il sangue fu serena; Or, come il sangue qui in me, purgando nel sangue amarezze riposte; il sangue nella plastica sua danza; accendono il sangue. e la virtù sconfitta imbava il sangue, il sangue prodigaste anche di noi e del sangue di tutti è il mio polso. del sangue quotidiano; nel sangue del vostro destino: perché si teme il getto del sangue. sano FL 015 012 a passi schietti io procedo sano, FL 033 004 nel tepore sano del placido flutto, FL 071 075 al nostro polmon sano santità FL 032 010 la santità del mondo nel contrasto sapendo CA 002 051 e non sapendo ero certo sapere FL 012 032 da non poterti sapere! FL 017 052 e riser tutto il dì per non sapere, 580 sapienti FL 063 071 sapienti voi soli, sarà FL 001 035 e non ti sarà oscuro. FL 010 041 dove sarà nel tramutar crudele FL 012 037 libero invan quando sarà rimorso! saranno FL 015 019 FL 045 050 tocche saranno dall’arcana morte. saranno angoscia e vergogna; sasso CA 002 058 verso la fiamma che dal sasso satana FL 046 006 saggezza: lode a satana! sazio FL 029 012 sul nostro patire, e lascivo non sazio CA 002 072 e quando il cuore è sazio, sbadigli FL 068 032 e improvvisa con voci e sbadigli 581 sbadiglia FL 024 023 da fanale a fanale sbadiglia sbarra FL 008 026 sbarra nel viso pupille FL 012 027 sbarra a difesa il suo amore; sbarrar FL 070 041 a sbarrar rupi con strazio profondo sbarrin FL 025 032 sbarrin minacce senza scampo sbatto FL 047 030 io sbatto qui, e nel guardarti invano sbiancò FL 041 001 Quando il ciel sbiancò il mattino sbirbónano FL 036 022 sbirbónano i cavallanti, 582 Sbirciano FL 036 021 Sbirciano i passanti, sbocchi FL 067 014 rigurgitano dagli sbocchi sbocciare CA 009 016 a sbocciare non visto, sbottando FL 008 021 e, sbottando, paura mi fa. sbrana FL 050 087 per uccidere l’orco che ci sbrana! sbriciolan FL 029 009 si sbriciolan sciocchi. scabri FL 029 008 nel cozzo de’ scabri doveri scaglia 583 FL 003 004 con suono che scoppia e si scaglia – scaglie FL 070 053 l’ultime scaglie le avventa scalmo FL 071 056 Come remo alla scalmo aderisce, scalpello FL 032 001 Mentre scalpello in rintronata usanza scàlpito FL 025 009 Quand’ero appena scàlpito o riposo scaltra FL 010 020 e il meccanismo e la scaltra parola scaltre FL 034 028 che s’indugian più scaltre scaltrezza FL 040 012 ma quando alfin discesi alla scaltrezza 584 scaltrire FL 014 018 onnipossente a scaltrire il destino, scaltro FL 070 001 Dal grosso e scaltro rinunciar superbo scambi FL 045 058 – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi scampa FL 029 021 non scampa nessuno. scampo FL 025 032 sbarrin minacce senza scampo FL 047 073 e senza scampo io non muterò. FL 056 001 E qui, senza riparo né scampo, scandalizzando CA 002 039 scandalizzando fughe nel pollame scarabocchi FL 054 016 parole il labbro tutte a scarabocchi 585 scardassò FL 021 029 mi scardassò la vita; scàrdina FL 003 009 si scàrdina in ogni maglia, scarnifica FL 069 033 Oh, lava e scarnifica e spazza scarnifichi FL 069 004 scarnifichi ad essi le rughe scassinarti CA 005 030 per scassinarti il giorno. scatenate FL 002 026 scatenate cavalle dalla pugna scatto FL 052 019 sullo scatto del lavoro, 586 scaturiva FL 017 032 e scaturiva l’invito bramoso scavando CA 006 004 scavando una voragine tremenda. scavi FL 021 065 tu scavi tediata la fossa. FL 054 005 passeggier scavi d’intorno. Io non penso, scellerati FL 021 047 Dio e i scellerati buoni! scelta CA 000 000 EO Urge la scelta tremenda: scende FL 018 005 FL 050 008 FL 066 026 Per ogni seno l’ora intima scende e scende al lago per la valle il fumo se scende, ignoto tramonta scendendo FL 029 002 scendendo nell’alba 587 scese FL 070 013 fra erte e scese vicine, scheggia FL 021 028 se quasi scheggia puntuta scherno FL 039 064 Oltre lo scherno e il divario schianti FL 045 011 fra strida schianti boati, e bigia schianto FL 005 033 per aroma, e schianto ai cuori? schiara FL 002 062 mentr’essa schiara le fatiche assorte. schiava FL 066 019 e schiava del tempo che giova 588 schiave FL 070 002 delle schiave pianure, schiavitù FL 035 006 per l’ingombro cammin la schiavitù, FL 036 007 la schiavitù croia dei carri pesanti; schietta FL 047 050 O forza bella che mi lanci schietta FL 050 085 Oh se la sorte come schietta lama schietti FL 015 012 a passi schietti io procedo sano, FL 063 068 inconsapevoli e schietti schioccando FL 028 002 il sol schioccando si spàmpana schioccano FL 036 034 schioccano i cavallanti schiodarmi FL 047 064 o ch’io possa schiodarmi di qui 589 schiomando FL 070 038 intorno schiomando con brividi fissi schiusa FL 012 043 della notte, che appena laggiù schiusa schiusi FL 031 015 baci non schiusi, schiva FL 041 016 l’ombra schiva, schivi FL 002 063 Obliosi sogni schivi, schizza FL 049 009 che schizza veleno nell’occhio del cielo schizzato FL 021 067 scia schizzato a vendetta 590 CA 002 041 in scia di pulcini sciacqui FL 014 003 livida sciacqui uguale, sciagura FL 039 017 la fame e la sciagura sciagure FL 018 011 allegrezze e sciagure: scialba FL 029 003 rovescia la scialba sciama FL 066 005 sciama nel vasto orizzonte, sciami FL 026 007 e i silenzi sonori come sciami FL 030 007 nascono a sciami, nascono a ghirlande, scie 591 FL 050 119 fosforescenze di scie, Scienza FL 034 001 FL 035 001 Scienza vince natura: Scienza vince natura: scintilla FL FL FL FL FL 028 036 045 058 069 008 lo spazio zonzando scintilla 003 la fusa scintilla 038 arrisa scintilla del moto 005 scintilla il flutto ora là ora qui 010 scintilla il similoro scintille FL 017 040 di squamme e scintille sciocca FL 021 024 non certo i vostri, o primavera sciocca, FL 025 047 siate più vivi della mia carne sciocca; sciocche FL 068 039 e sciocche, le genti della gran plebaglia sciocchi FL 029 009 si sbriciolan sciocchi. 592 scioglie FL 031 005 e nuvole scioglie cercanti sopore. sciogliere CA 005 080 tentan sciogliere il tuo nodo sciolgon FL 050 121 sciolgon con pace e sgomento soavi sciolta FL 013 001 O sciolta alla montagna FL 042 009 eri una cosa per me sciolta in me: sciolto FL 024 003 nel languor sciolto dell’estiva sera; CA 005 051 ciò che si è sciolto in te. Sciorinati FL 006 001 Sciorinati giorni dispersi, sciupava FL 017 053 mentre ogni cuore sciupava 593 scivola FL FL FL FL 014 021 051 070 014 scivola il vortice umano, 010 scivola il senso e gonfia la ventraia, 001 Sibila scivola livido il treno 039 il vello di neve che scivola e piega scivolato FL 045 023 scivolato negli incontri scivoli FL 060 038 quasi gorgo di rio che scivoli, scivolò FL 017 060 scivolò la partenza, scocca FL 026 016 il vecchio campanile l’ora scocca. FL 045 031 attesa che scocca scogli FL 009 001 Dentro il meriggio stanno alberi e scogli FL 058 006 per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli : scola 594 FL 047 078 la nebbia or scola e inquina, scoli FL 010 005 scoli ognuno nei molti, scompare FL 050 049 se tutto via scompare scompigli FL 070 037 e spasimi eretti in atroci scompigli, sconfina FL 002 003 sconfina melodioso; FL 007 009 Onde sconfina l’àttimo irraggiato sconfitta FL 047 038 e la virtù sconfitta imbava il sangue, sconfitto FL 032 012 scontentezza al tornar delle genti io son sconfitto; 595 FL 036 023 e dalla lor scontentezza sconvolta FL 061 019 dalla inerzia sconvolta, affiorar sento scoppia FL 003 004 con suono che scoppia e si scaglia – FL 046 002 velocissimo, e scoppia scopre FL 007 011 e scopre il senso intenso in ciascun lato scoprirà FL 039 067 e ognuno, dove muore, scoprirà scopriva FL 054 027 quanto men si scopriva. O strano giorno scopro FL 035 033 d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio. scordato FL 031 012 scordato sotto la cappa 596 scorge FL 042 022 la pupilla s’inebria e male scorge CA 006 010 scorge cader la luce al nostro fondo CA 008 010 e scorge intorno, vede d’intorno ; scoria FL 069 016 rodi chi visse di baratto e scoria: FL 069 035 sgrumando la lugubre scoria scorni FL 032 006 per altri un varco e per me, tra gli scorni scorno FL 006 014 la verità lontano in pigro scorno; scorrazza FL 003 005 piomba il turbine e scorrazza scorre CA 005 023 per dove scorre il pianto: scorsoio 597 CA 005 038 ma un nodo scorsoio scorza FL 070 064 con l’anima ardente in gelida scorza, scotta FL 005 038 ma come dal fermaglio della scotta scovato FL 068 012 come insetto scovato si torce: scrina FL 065 002 dell’aria, scrina l’inganno, scrive FL 049 021 sulla cagnara di chi legge e scrive scrosci CA 004 020 candori forbendo, scrosci ai ritorni; scruta FL 001 006 Perde, chi scruta, FL 043 038 in un’idea che scruta e tormenta, 598 scuola FL 036 015 dei ragazzi di scuola, FL 036 043 dei ragazzi di scuola, scuote FL 068 033 scuote gli stanchi inquilini scuoter FL 021 032 in un scuoter di sonno che crolla scuri FL 069 022 o pioggia di scuri e di frecce sdraia FL 021 008 non qui, dove uno sdraia FL 029 011 guizza di luce e si sdraia FL 069 026 quando vita si sdraia alle cose, sdraiato FL 047 065 Se e senza rampogna sdraiato godere. 599 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 005 005 005 008 012 013 016 021 021 021 021 021 021 023 028 032 032 035 042 042 043 043 043 047 047 047 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 050 054 054 054 054 060 017 040 032 042 048 030 025 006 006 026 027 028 030 040 048 020 017 005 009 018 020 024 030 032 035 037 054 056 043 049 051 056 068 069 078 080 082 084 085 002 020 029 032 023 Se a me fusto è l’eterno, Che fai, se non adopri, se per i fiori davi pietre e fumo Se l’uom tra bara e culla Se van dall’universo eterne voci Però, se il minuto non trova e, se non diciam nulla, che cresce, se più dà! se vada in labil suono di favella, Ma che giovò se l’aria mi fu tolta, se ogni ora parve un ripiego di fretta, se quasi scheggia puntuta se, primavera, il mio cuor generoso Oh, se avvelenati denti Oh, se fuggendo trovassi regioni e se al mio strano pensier paragono se nel cuore le forme conosciute o se tenace mino con baldanza o se gioioso su dal covo afflitto che più s’avventa se la vede bella non mia se tardi osai. o se la vide e l’anime intendendo se dal tuo amore ci dilunghi e attrai se dentro animi il mondo e fuor non sai? e se il cuore mi esulta, a me più certa se l’invocato lavoro vien meno se come foglia in turbin si mulina se come per ruscello all’acqua è moto se non seppi far bello se tutto via scompare se natura si disfronda che invochi gli oggetti se pensi se per qualcuno è dolore: se la ferocia ha modo se vivere è fiducia, se vivere è bellezza, se vivere è conquista, se vivere è promessa? Oh se la sorte come schietta lama immortale, se graviti sovrana se dietro senta alcun che l’avvicina. Ma tu, notte, ben vivi anche se langue che, se restasse, giù cadrebbe esangue; se n’è dato esser tale: 600 FL 061 027 FL 063 039 FL 063 052 FL 066 026 FL 066 028 FL 067 016 FL 067 019 FL 071 033 FL 071 042 FL 071 078 CA 002 028 CA 002 065 CA 002 073 CA 003 006 CA 003 009 CA 003 011 CA 004 011 CA 004 021 CA 004 023 CA 005 011 CA 005 024 CA 005 069 CA 005 072 CA 005 074 CA 005 083 CA 005 085 CA 006 001 CA 006 006 CA 007 027 CA 008 008 CA 008 012 CA 008 014 CA 009 015 e se il donar nell’atto si fa brezza se nelle prove oscure m’incoraggi e se la mente sogna se scende, ignoto tramonta se monta, vuoto svapora nel nulla. Se tra le nubi del giorno, se nel varco del tempo, se d’intorno per noia se fatica ti spreme e l’opaca se turbini con Dio se dove ruminando è mucca e latte se non ci nutre Iddio. – se ne risparmi poca, anche meschina, se tacendo o risonando se nel petto è melodia se in pannocchie di armonia che munge a una terra se stesso; goccia oltre goccia a distesa, se cerca, mare, più mar se profondo, se per sentirsi in due ma l’occhio inaridisce se guarda. se va in basso è una bomba Se tu non issi a bandiera il tuo cuore se non rilevi umanamente il giorno Ma se opponi resistenza se non hai le mani buche Se Dio cresce se in noi le ascese cadon paurose, che se sporge in refrigerio ma se poggia a un punto solo se erige il capo, se regge il corpo; se leva il corpo, se eleva il capo; verrà, se resisto sé FL FL FL FL FL FL 010 025 047 050 051 052 015 002 049 104 018 001 chi, di sé ghiotto nell’anima lercia, che dove spazia tutto in sé contiene, che per tant’aria annaspa, ma sé stringe? cinger di sé l’ignoto ravvolto in sé non m’incita: Nel ciel piovuto l’aria in sé rientra 601 FL 054 006 FL 055 015 FL 063 029 FL 063 030 FL 071 003 CA 002 069 CA 007 018 CA 007 033 CA 008 003 ma il pensiero da sé batte un ricordo che tranne sé Vil trastullo di sé, orrenda solitudine di sé, goda in sé del proprio canto per chi ha in sé grande spazio, Ogni goccia in sé raccoglie e per sé nemmeno un sorso. lasciata a sé giace priva, secca FL 025 050 e matura la polpa sull’anima secca secchi FL 017 014 e s’incendiavan i colori secchi; secoli FL 035 003 dei secoli l’errore SECOLO FL 000 000 DO SECOLO VENTESIMO seconda FL 004 006 d’amor che mi seconda il passo lento secondarlo 602 FL 001 004 a secondarlo par uso o ventura, secondo FL 039 006 l’intenderà secondo suo bisogno. ségale CA 002 031 Ma la ségale ambivo, segno FL 010 025 al segno divino dell’essere, FL 043 027 furore accende il vagheggiar del segno, segreta FL 002 021 FL 010 011 FL 016 009 FL 036 044 FL 064 002 FL 071 038 CA 005 017 la realtà segreta, o va segreta alla tua voga bella: Virtù ti crea che non par segreta, nell’ascesi segreta linfa segreta, nei profondi pori Come, segreta mia vena, a una segreta domanda: seguendo CA 005 046 e seguendo il pendìo seguito FL 028 022 sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito 603 sei FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 010 021 028 042 047 047 049 049 049 049 050 050 064 069 017 038 007 022 034 036 039 024 025 027 029 055 092 008 023 Tu fosti e sei il desiderio mio Ohimè, luce, ove sei? Forse altrove sei bella, o primavera: sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito Tanto, o ragion, sei saggia: nella vita che importa non sei niente; nella vita che importa sei veleno. tu sei cagnara e malizia e tristezza, ma sei la fanfara ma sei la letizia ma sei la certezza sei tu, fiero disagio ch’ove men ti ristori sei più vero meno ti canto, amor, e più sei tutto; tu sei redentrice adorata selciati FL 069 001 O pioggia feroce che lavi ai selciati selvaggi FL 021 046 in artigli selvaggi a squarciare selvaggia FL 042 010 fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia selvaggio FL 067 028 Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia 604 sembra FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 004 007 025 026 026 056 060 069 005 004 003 030 012 018 008 014 028 che non sembra fluire, sembra il ciel una guancia di bambino. nel vero effusa la persona sembra sembra il risveglio un terribile agguato e il plenilunio in luce sembra berla. sembra che in fiammei pòllini s’incieli, e vil mi sembra quando con tormento un balsamo sembra, ci sembra spontanea purezza del vero, sembrano FL 010 037 sembrano volere ancora e sono morti! FL 069 008 gemme sembrano e piume, sembrava FL 038 010 sembrava il piacer del tuo viso: sembro FL 035 037 e talor sembro un carrettier che al sole semi FL 072 003 semiaperto altri cosparga i semi, 605 FL 047 005 del semiaperto mattino: seminanti FL 068 021 ai seminanti impazienti semplice CA 002 083 al semplice elemento, sempre FL 008 043 un fatto trascina; e per sempre. FL 050 093 e sempre in là una certezza attendi, FL 051 022 va sempre più in là: CA 002 027 Erba recisa che sempre rinasce, sen FL 043 021 Al vizzo sen della parola trema senno FL 021 059 e in tuo buon senno mossa, seno FL 017 017 al gran seno dei piani, FL 018 005 Per ogni seno l’ora intima scende FL 033 005 quasi bimbo che a mamma dorma in seno. 606 sensi FL 004 007 FL 019 006 FL 025 014 FL 035 011 CA 002 047 e nei fervidi sensi ondeggiamento palpa nei sensi; e turgido di voglia, dall’accesa corolla dei sensi per infiniti sensi d’aiuto i miei sensi, e zampilli i pensieri, senso FL 006 006 FL 007 011 FL 010 045 FL 012 024 FL 015 009 FL 017 024 FL 021 010 FL 021 055 FL 022 011 FL 025 039 FL 025 054 FL 026 019 FL 028 015 FL 029 019 FL 039 016 FL 041 017 FL 050 025 FL 050 100 FL 051 012 FL 054 008 FL 055 018 FL 060 034 FL 063 035 FL 063 037 FL 072 022 CA 006 008 senta fra lo spirito e il senso; e scopre il senso intenso in ciascun lato senso l’anima infranta in un senso di culla In un senso di luce nel senso delle voci scivola il senso e gonfia la ventraia, ben tu al fiuto del senso conduci un senso sopra note svarïar perdo il senso paga blandizie del senso, e va nel tenue senso un crepolio del comun senso, o dotti avvolgimenti, ma la sera, dal senso brutale, nel cervello e nel senso ero il senso che natura l’ingenuità del senso. delle cose nel senso). e s’amplia nel ritmo un gran senso; E’ un inganno di voi che giù nel senso gioia invitare il mio senso un senso di campana Tu, divin senso palpitante e intriso tu, divin senso che irraggi odi il senso del tuo mondo: al senso delle cose. 607 FL 054 020 se dietro senta alcun che l’avvicina. senti FL 005 030 FL 050 057 Come alla notte non senti e, raggiunti, lontano ti senti? sentiamo FL 069 025 per noi, che sentiamo insolubil mistero sentiero FL 026 022 sinuoso al fosforico sentiero: FL 037 003 toccò nel vespro di raso il sentiero CA 002 078 di un solco che è sentiero sentimenti FL 020 003 ritornan l’acque e i sentimenti al fondo, FL 050 064 oh nel cuor sentimenti sentimento FL FL FL FL FL FL 007 012 021 043 063 072 sentir 005 013 023 043 013 016 Da fonti aperte nasce il sentimento mi fan del sentimento un desiderio in cima al sentimento i vani sogni: in un fluir di pace e sentimento l’indicibil fervor ha sentimento; Il mio canto è un sentimento 608 FL 039 044 ma divino è sentir chi ci viva, sentirlo FL 025 043 e il sentirlo m’è duro, e non voglio sentirsi CA 005 011 se per sentirsi in due sentivo FL 071 049 sentivo a veder bimbe in leggiadria sento FL FL FL FL FL FL FL 004 012 035 051 055 061 071 013 011 030 015 022 019 007 e quasi sento un caldo àlito umano Viver la sento; e nel baleno aperto, affiorar sento l’ignota bontà Oh il variar della vita ch’io sento, e un rider sento d’uomini e di donne dalla inerzia sconvolta, affiorar sento quanto la voce ch’io sento sentor FL 002 020 tu che fosti sentor rinnovellante FL 050 118 in un sentor di carezza; senz 609 FL 045 003 mentre senz’eco di color ignoti FL 067 009 un guardare senz’occhi, senza FL 001 014 FL 002 027 FL 003 014 FL 006 003 FL 008 006 FL 008 007 FL 010 003 FL 021 025 FL 024 024 FL 025 003 FL 025 032 FL 025 033 FL 025 049 FL 031 009 FL 031 016 FL 032 003 FL 039 045 FL 043 012 FL 044 002 FL 045 041 FL 047 065 FL 047 073 FL 049 015 FL 049 018 FL 050 036 FL 054 028 FL 056 001 FL 056 002 FL 061 026 FL 067 005 FL 067 029 CA 002 010 CA 005 058 CA 007 023 o non ghermita fuggi, e senza grido fumanti ansando, senza cavalieri; e senza combattere ammazza. prementi ore senza uscita, mi strozza senza grida consuma senza fiamma di vita senza razza; o lasciva città senza amore! in una pausa senza fine. e la natura che senza me crea. sbarrin minacce senza scampo chiedan risposte senza tregua, chi senza speranza dolorasse, vaniscon senza amore: forte corpo senza amplesso. senza fiducia vivo di speranza che senza lo spirito nostro senza aver nulla compiuto, il riposo. ai poggi senza stelle senza illusione d’uscir fuori; e senza rampogna sdraiato godere. e senza scampo io non muterò. senza respiro, nel varco nell’orgia senza piacere sono un mercante senza mercanzia, di chiuso ardore, giorno senza artiglio! E qui, senza riparo né scampo, senza inganno né fuga, agli uomini senza aspettarli: Dovunque è specchio senza a chi viver non può senza raggio; e tu guidavi senza farmi male e la parola senza bacio senza avere giovamento: 610 sepolti FL 010 009 Tien gl’impeti sepolti, sepolto FL 063 007 un effluvio sepolto, sepoltura FL 059 016 in un vuoto rombar di sepoltura, seppe FL 038 008 dir ciò che non seppe a te dire? FL 071 028 che nulla ancora seppe trarre seppi FL 050 043 se non seppi far bello sequela FL 008 037 per la sequela del tempo, sera FL FL FL FL FL 024 024 026 029 030 003 009 002 019 001 nel languor sciolto dell’estiva sera; nel vuoto della sera l’ambrata sera che intorno le vette ma la sera, dal senso brutale, Leggiadro vien nell’onda della sera 611 FL 031 019 FL 034 022 FL 050 042 CA 002 005 a casa, a spremer la sera! fin che la sera il gran pàlpito accoglie dàmmi che a sera il tornar non sia spento dove in corona dall’alba alla sera seral FL 002 001 Nella seral turchina oscurità, serba FL 067 028 Ma serba, selvaggio castigo, l’ambascia serbi FL 043 029 A che ne serbi, o vitale malia, serbo CA 001 005 Ma raccolgo e in cuore serbo seren FL 005 002 l’aerato seren tu puoi ondare serena FL 012 019 serenatelle che nel donare il sangue fu serena; 612 FL 044 004 tenui serenatelle! serene FL 043 039 e lo stesso mister delle serene sereno FL 013 010 FL 037 011 FL 061 018 FL 071 020 CA 002 022 un nulla è ciel sereno: e per il monte, di contro al sereno, e riconduce il risveglio al sereno – come al sereno giorno e ciascun boccio sereno serico FL 015 011 e un vel d’argento serico gli cuce, serpeggia FL 068 018 ma l’ombra serpeggia e s’incava serpi FL 070 012 tentan su dal letargo come serpi serra FL 022 004 l’anima in ombra di poca aria serra. 613 serran FL 070 032 serran l’altezza veduta sete FL 035 040 un sonno covi di polvere e sete. severa FL 021 070 sulla mia impronta severa; FL 071 062 che dove fu severa severo FL 002 048 papà, tronco puro severo, sfa FL 005 014 del travaglio si sfa; sfasciume FL 036 001 Nell’avvampato sfasciume, FL 036 012 del losco sfasciume. sferra FL 028 023 dai passi che leva e che sferra 614 sferza FL 052 008 ma sferza e spoltrisce l’affanno CA 008 002 sotto la sferza, mercé la sferza; CA 008 022 la sferza Iddio, la sferza è il tempo: sfibra FL 035 036 l’ottusa usanza zotica si sfibra; sfingi FL 039 038 dal libero vol delle sfingi celesti sfinimento FL 045 044 e nell’elsa sfinimento: sfiora FL 042 007 quando ci sfiora col suo molle piè! sfiorarsi FL 042 031 così sfiorarsi e partire, sfiorita FL 045 048 ma la carne sfiorita 615 sfogan FL 070 004 sfogan nel moto isterico carponi sfolgora FL 059 018 ti sfolgora nell’estasi il rimorso . sforma FL 043 017 L’abito goffo e la stanchezza sforma sforzava FL 017 012 si sforzava ogni cosa violenta sforzi FL 070 009 dal pigro disnodar con sforzi grulli sforzo FL 005 031 la vanità del tuo sforzo, sfugge CA 005 047 sfugge a suo piacere. sfuggirà 616 FL 021 068 a chi di morte sfuggirà la stretta: sfuggo FL 025 018 ch’ora inseguo vanamente e sfuggo, sfumano FL 050 117 evanescenze materne, e sfumano sfumatura FL 045 037 sfumatura del nulla; sfumo FL 025 041 Da te nascendo vano sfumo via, sfuriava FL 017 008 ma il sol maschio sfuriava sgomento FL FL FL FL 025 045 050 050 034 mentre è sgomento l’ascoltare intorno 043 che sul filo ha lo sgomento 028 Non basto allo sgomento: 121 sciolgon con pace e sgomento soavi 617 Sgorga FL 012 001 Sgorga lucendo un ventilato ardore Sgorgo FL 036 029 Sgorgo, inalveo, verso sgrana FL 033 012 si sgrana in perle, sgrétola FL 045 034 e a mano a mano si sgrétola; sgretoli FL 067 026 tu sgretoli giù morta: sgrumando FL 069 035 sgrumando la lugubre scoria sguardi FL 021 071 FL 061 024 sguardo ma giù gli sguardi con terrore, voi e libero io sorgo con roridi sguardi 618 FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 023 024 040 047 051 052 062 068 011 019 017 008 004 011 002 009 008 uno sguardo che invita: tendo lo sguardo e l’udito; come nell’occhio lo sguardo: fu sguardo, e nella mente poesia. all’umido sguardo Erra dai vetri lo sguardo, in uno sguardo ritroso di luce; e nel fil del suo sguardo ha l’universo; Al saettar del suo rapito sguardo, sguazza FL 049 007 che sguazza fanghiglia d’autunno sguinzaglia FL 011 023 contro la noia sguinzaglia l’eterno, sguscia FL 066 013 quasi doccia ancor livida, sguscia si FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 002 002 002 003 003 005 005 005 005 006 006 015 042 064 004 009 014 043 047 049 008 e l’universo ingenuo si rivela mister si fa passïone Eppur qui si cimenta qui si combatte e muore: con suono che scoppia e si scaglia – si scàrdina in ogni maglia, del travaglio si sfa; si perpetua, e le sue croci questo è cieco destin che si trastulla? e dagli àtomi ai soli si marita si lancia e ricade, 619 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 008 008 009 010 010 011 012 012 012 013 015 016 017 017 017 017 017 017 017 019 021 023 023 026 027 027 028 028 029 029 029 029 031 031 033 033 034 035 035 035 035 035 035 037 022 038 008 029 050 006 004 015 038 007 007 007 012 013 022 023 056 058 062 008 012 013 015 001 015 019 002 013 005 006 009 011 001 017 003 012 016 004 021 024 026 028 036 012 Della mia carne si veste e si cela nel mezzo si stipano e torna l’estasi delle cose, e in me si accorge. chi ferve di speranza e si corona e fa divina l’ora che si vive? si crolla fumida e viene giù si dipana in ombra sulle vie, ma facil si palesa il buon cammino Ma invincibile si ostina Quando si nutre il cuore che mentre in fiume corre si ritorna; armonïosa in te non si cancella si sforzava ogni cosa violenta e si palpavan i sonori tonfi ebbra l’ora si stordiva; ebbra l’ora si smarriva e si fece uno spento bracere; e si fece la spoglia di un morto: della città rombante. Si lasciarono, il mondo miserabile si spoglia. d’una gora, e si contrae quando fra lor si vendono bugie. e in un guizzo anche il fuoco si spoglia: Giù, nella conca del lago, si fonde mondani, e non si specchia l’opporsi, e si fa storia e natura; il sol schioccando si spàmpana dell’universo si fa vita e morte! e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi, e chi si leva, le carni n’ha rotte, si sbriciolan sciocchi. guizza di luce e si sdraia Lungo di donna un canto si trasfonde Dai clivi si versa si esala dispera E nido si fa tutto si sgrana in perle, E via si lancia il giorno e la virtù nell’atto si feconda; – Stanca si affretta l’età sverginata, Poi, come tuon dai tetti si disperde e a poco a poco nell’ombra si bagna nel silenzio si placa: io respiro l’ottusa usanza zotica si sfibra; sotto il buon peso si mosse oscillando. 620 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 039 039 041 042 042 042 043 043 043 043 045 047 047 047 047 047 050 050 050 050 051 051 054 054 055 056 058 060 060 060 060 061 061 062 063 066 066 066 067 068 068 068 068 069 042 046 020 017 032 035 011 023 045 047 034 002 007 043 044 054 005 006 016 051 003 009 021 027 013 009 008 015 027 030 032 008 027 008 027 018 021 023 011 012 015 027 036 018 gli uomini inquieti si cercano avari anche l’immensa natura si priva; che si voglia. quando il martirio si snerva: così due cuori si lasciano: ma sotto si ridesta e giù trabocca ma floscio il tempo vil tutto si addita, contro la jettatura; e più si strema e par la vita quando si fan rade in ansietà raccolte ove si è persa e a mano a mano si sgrétola; qualcosa si tramuta, e già molesto la voce dei bimbi si lagna, ognun l’attizza perché non si spenga, mentre si crea il creatore Iddio se come foglia in turbin si mulina La pioggia si sparpaglia dove fioca si squaglia di bimbi si dilegua: se natura si disfronda che si riversa convulsa. ma spia dal fondo e si trae Perché si figurò l’anima miti quanto men si scopriva. O strano giorno qui s’infosca e si spezza, la voce si smarrisce appena mia. s’infrange e si crea e con giro piumato si muovon le membra; e la gente si smarrisce! straripa alto, e si tramanda nel succhio emanata ogni forma si sporge che dell’amato si avveda; e se il donar nell’atto si fa brezza degli altri si leva signore, e tutto si palesa e nulla è vano Si nettan suonando i paesi, nella fatica si trova Dio, per l’aria si rode che s’empie e nel fischio si allenta: come insetto scovato si torce: si svincola il mare e ricade, ai giardini si vela di brina, la vita dà un colpo e si squaglia o si rimescola agli altri rifiuti, 621 FL 069 026 FL 069 038 FL 070 046 FL 071 059 CA 001 004 CA 002 070 CA 003 012 CA 005 012 CA 005 026 CA 005 027 CA 005 051 CA 005 062 CA 005 090 CA 006 009 CA 007 006 CA 007 008 quando vita si sdraia alle cose, che non si vendon né recan piacere, si lamina enorme la vetta beata e immortale si unisce; ansimando si consuma. luce che si contenta risplendendo si trasfonde si fa guanciale delle ore tue. e non si osa levarlo perché si teme il getto del sangue. ciò che si è sciolto in te. si ode vagire una culla, mentre ciascuno si afferra Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede: e si pulisce; si spoltrisce. sì FL 002 036 FL 061 003 FL 061 010 FL 071 029 CA 000 000 CA 005 040 CA 005 052 perché sì duro t’incrosti e mi feconda sì che a prodigarmi né culmine è sì bello verso il suo amor sì grande! EO dire sì, dire no Sì, puoi rizzare alte mura Ma son sì lievi gli uccelli sia FL 005 060 FL 007 004 FL 025 056 FL 045 060 FL 050 042 CA 003 005 siate e per le anime sia luce nell’aria; e ignora come sia. fra labili cose, io sia: alle vetrine chiedo cosa io sia, dàmmi che a sera il tornar non sia spento Io non so che cosa sia, 622 FL 025 047 siate più vivi della mia carne sciocca; Sibila FL 051 001 Sibila scivola livido il treno sicure FL 024 014 mentre orgoglio sicure le drizza sicuro FL 025 004 Perché il soffrire è sicuro siepi CA 002 016 tessendo siepi in giro alle covate, siesta CA 002 042 virava la sua siesta. siete FL 028 014 A me, che siete, o spregi insofferenti FL 063 033 siete un batter di ciglio signore FL 062 008 degli altri si leva signore, 623 sii FL 002 058 Impeto strano, sii forte silenzi FL 026 007 e i silenzi sonori come sciami FL 044 007 all’ombra inerte, o di silenzi a noi silenzio FL 005 009 FL 015 006 FL 018 006 FL 035 028 FL 043 048 FL 061 021 FL 069 029 FL 070 028 CA 002 084 il silenzio sospeso portare; Nel silenzio, il ricordo è come gorgo dalla campana: e silenzio indi vive; nel silenzio si placa: io respiro la rabbia; e nel silenzio nulla accade. in avido silenzio tu sùsciti come il silenzio a gurgiti immani di vitreo silenzio, mentre è bello il silenzio a te vicino. silenziosa FL 012 029 la silenziosa carità paterna. silenzioso FL 004 019 sillabe in un’assorta luce: e silenzioso, 624 FL 017 050 Ma rotolarono sillabe, silvana FL 034 007 la melodia silvana simile FL 002 061 simile a chi luce non vede similoro FL 069 010 scintilla il similoro simular FL 005 018 nel simular delle sale, sin FL 004 017 sin che s’effonde magico riposo sino FL 042 037 e la pupilla storco sino al bianco FL 071 060 e, sino al fondo, rivivo chi elesse sinuoso FL 026 022 sinuoso al fosforico sentiero: 625 sirena FL 001 012 – sirena del tempo – sirene FL 034 013 vólano le sirene sistri FL 014 009 strìsciano i sistri lisci, sitibonde FL 026 003 ancor non raggiunse, sitibonde slanci FL 017 003 con slanci arcuati di luce Slancio FL 002 035 Slancio di creazione, CA 002 032 il suo slancio levriero, sloia FL 036 006 l’ignava sloia dei rari passanti, 626 smanie FL 028 016 o smanie ben pasciute, smanioso FL 050 091 e tu, smanioso pensiero, smarrimenti FL 039 049 di smarrimenti e lena: smarrimento FL 050 011 lo smarrimento dell’ora, smarrisce FL 056 009 FL 060 027 la voce si smarrisce appena mia. e la gente si smarrisce! smarrita FL 043 009 E’ l’ansietà d’una gioia smarrita FL 059 009 in un’ansia smarrita CA 002 076 dove più va smarrita smarriva FL 017 023 ebbra l’ora si smarriva 627 smercia FL 010 013 Ben t’applaude chi compera e smercia, smilzi FL 036 017 dai corpi smilzi il vuoto delle teste: smungi FL 021 054 accasci e in ebete riflesso smungi; snellezze FL 045 015 snellezze di donne snerva FL 042 017 quando il martirio si snerva: snoda FL 043 006 alla lanterna che snoda riflessi, snodi FL 039 029 il dolor snodi come la giornata 628 snuda FL 016 010 ma il ritmo snuda l’amor che discende snuderai FL 069 037 snuderai l’oro e la gloria so FL 006 022 FL 042 039 FL 047 066 CA 000 000 CA 003 005 al piacer che non so, e un non so che nel cuor torvo accoltello Non so più recar il tuo peso, EO a qualcosa che so. Io non so che cosa sia, soave FL 002 051 o nostro buon sangue soave FL 014 026 nella fiala soave dell’estro FL 016 001 O musica, soave conoscenza, soavemente FL 040 001 Fluì soavemente una malia soavi FL 050 121 soavissimo sciolgon con pace e sgomento soavi 629 FL 036 040 del soavissimo fiume sobborghi FL 034 025 che ai sobborghi nereggia negli echi socchiusi FL 063 014 e in voi, socchiusi gli occhi soddisfa FL 047 070 sol la carne soddisfa. soddisfatta FL 067 030 e in lor quïete soddisfatta lascia sofferenze FL 071 054 o sofferenze e gioie sofferta CA 005 057 non redime la cosa sofferta; sofferto FL 060 022 Viva tutto il sofferto 630 soffici FL 012 022 ma a noi perdona i soffici fastidi; soffio FL 041 009 ero il soffio d’una valle soffocasti FL 021 031 soffocasti di spasimi sordi soffre FL FL FL FL 035 043 049 063 023 E soffre mentre ama il suo tempo. 026 ch’or parletico soffre: così tanto 023 sulla tristezza di chi soffre e accieca, 064 ma soffre e s’avviluppa soffrire FL 025 004 Perché il soffrire è sicuro soggiorno FL 071 067 sogguardo e natural soggiorno. 631 FL 012 040 sogguardo nel barlume chi cammina soglia FL 023 017 Muto alla soglia, soglie FL 036 011 e spràngan le soglie nell’arido giro FL 036 038 radiose pupille dai muri alle soglie sogna FL 063 052 e se la mente sogna sognar FL 024 025 O stanchi di sognar, oggi dormite: sognare FL 031 013 a sognare la fiamma, sogni FL 002 063 FL 014 006 FL 021 023 FL 025 013 FL 029 001 CA 006 007 Obliosi sogni schivi, dei sogni e della luce in cima al sentimento i vani sogni: quando l’aroma dei sogni alitava Dai voli torvi di sogni la notte come chi sogni, agitato 632 sogno FL FL FL FL FL FL 002 008 012 039 049 059 041 023 016 003 017 004 quando è la vita, l’immane tuo sogno? palpata da un sogno d’incubi, che riman sogno par soltanto e di sogno: del sogno disperso, del sogno e della vita sol FL 009 002 FL 017 008 FL 026 004 FL 028 002 FL 035 008 FL 037 013 FL 043 031 FL 047 070 FL 060 029 FL 063 001 FL 067 018 CA 002 068 CA 006 011 vividi al sol che infiamma la sua ora ma il sol maschio sfuriava dell’ultimo balen che il sol perdette; il sol schioccando si spàmpana è lente al sol che intensamente aduna: Io sol rimasi nell’avido spazio, in un sol punto? A che tu, poesia, sol la carne soddisfa. irraggiare del sol nascosto ancora Quasi luna albeggiando è il sol fra nebbie, il sol non mantenga il suo lampo; il sol della polenta per rivelarci il sol che attende sola FL 002 007 FL 011 028 FL 014 004 FL 070 065 CA 005 076 CA 007 021 solcare come alla mamma, quando è sola, il bimbo. paga col sangue, sola, la sua fede. tu sola intoni per tutti! da sola respira il tremendo suo bene. La giornata d’oggi è sola, non più sola con la morte. 633 FL 072 002 Son l’aratro per solcare: solcato FL 042 004 m’avvolga il capo solcato di te; solchi FL 044 006 persi nei solchi fuori FL 045 010 va imperlando di fari i suoi solchi solco FL 008 031 FL 009 012 FL 038 007 CA 002 078 CA 005 022 il suo solco e s’ingorga, con lacci che non han peso né solco; nel trepido solco del labbro di un solco che è sentiero Sul viso c’è un solco sole FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 021 024 031 031 035 041 041 047 055 061 067 068 068 068 022 050 006 003 008 037 004 024 074 019 023 003 005 038 047 suggere il sole e prodigar il frutto; e lieto fosse il destin nuovo al sole! Ma donne a veder sole più mi accora, dai clivi lambiti dal sole d’autunno e le bellezze ripenso che sole e talor sembro un carrettier che al sole mio fu sole, spense il sole. – Fermo il cappuccio sul sole, all’ebbrezza del sole e del vento? pioggia nel sole l’affanno diviene, lo spazio cionno nel sole velato vergine il sole, assorto e tutto, anche il sole, diventa normale, e al mistico colloquio intanto il sole, 634 FL 069 006 Quando è sole, il pattume FL 071 032 a quale sole splendesti, CA 002 006 nel vasto sole delle estati brevi CA 005 059 lascia più sole le labbra. CA 007 014 che sono in mostra al sole, soli FL 005 049 e dagli àtomi ai soli si marita FL 063 070 poeti voi soli, FL 063 071 sapienti voi soli, solita FL 008 010 FL 008 028 ma tutto la solita mano ma tutto la solita mano solitaria FL 044 001 O dei grilli in cadenza solitaria solitario FL 001 032 accordo solitario; FL 030 002 un solitario pàlpito di stella: solitudine FL 045 024 dell’affollata solitudine! FL 050 022 La solitudine vibra FL 063 030 orrenda solitudine di sé, CA 005 037 La solitudine è vita – 635 sollevarsi CA 005 055 per sollevarsi dal suolo. solo FL 023 024 e bacia solo chi dorme. FL 027 023 paurosamente solo. FL 055 028 e il dolor solo accoglie. CA 008 008 ma se poggia a un punto solo soltanto FL 039 003 par soltanto e di sogno: FL 039 050 le zucche soltanto e i cadaveri sommerge FL 050 089 e, mentre ti sommerge, sommersa FL 026 017 Nella sommersa pace il guardar mio FL 050 113 Ecco: nella grande ora sommersa FL 062 017 rupe sommersa nel clivo dei monti, sommersi FL 051 008 sommessi e giran nel covo sommersi; 636 FL 043 008 in cadenzati cìgoli sommessi. FL 054 036 alberi, stretti in brividi sommessi. sommo FL 017 005 che al sommo traboccando più vibrava; FL 017 039 dai fianchi al sommo iridava son FL 002 008 FL 004 018 FL 005 044 FL 010 036 FL 025 023 FL 030 008 FL 032 012 FL 045 066 FL 045 073 FL 071 052 FL 072 002 FL 072 007 CA 005 052 D’ogni creata cosa io son la vita, dove son primavera i pensier miei son legno di un tronco immortale e quanti son che, stretti al suo congegno, son dentro nella vita; son nate in cento, sono nate in mille: al tornar delle genti io son sconfitto; e fuori son uno che va è un nulla e i cari affetti mi son vani. ora da uomo mantengo e ne son certo Son l’aratro per solcare: Son la sponda per il mare: Ma son sì lievi gli uccelli sonaglio FL 042 006 non àgita sonaglio sonanti FL 036 035 dai carri nei mozzi sonanti; sonni 637 FL 005 019 e stanco infogna giù piaceri e sonni. sonno FL FL FL FL FL FL FL 021 025 035 039 047 050 067 032 028 040 028 001 019 004 in un scuoter di sonno che crolla Nel sonno odiato l’unico inganno: un sonno covi di polvere e sete. che reca sonno a riprodur la veglia, Fra il caldo velo del sonno fin che non visto il sonno e sonno terribile abbioscia. sonnolente FL 010 030 o l’abitudin sonnolente ciba sono FL 004 020 FL 010 037 FL 013 013 FL 025 019 FL 030 008 FL 050 036 FL 050 037 FL 060 016 FL 061 004 FL 071 009 CA 000 000 CA 007 014 come anello ne’ l’oro, io sono in lei. sembrano volere ancora e sono morti! non più s’inventan gli uomini, ma sono. che mi fa quale non sono son nate in cento, sono nate in mille: sono un mercante senza mercanzia, sono un pilota che ha perso la via, divino è l’esser fra cose che sono per luoghi e genti accomodato sono. sono flutti di cielo NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno che sono in mostra al sole, sonora FL 009 004 limpidamente la forma sonora. 638 sonori FL 017 013 e si palpavan i sonori tonfi FL 026 007 e i silenzi sonori come sciami sonoro FL 027 003 che tutto nel sonoro sopito FL 018 001 Respira il lago un pàlpito sopito sopore FL 031 005 e nuvole scioglie cercanti sopore. sopra FL FL FL FL FL FL FL FL FL 009 012 018 022 029 045 055 060 070 003 042 009 011 010 007 011 031 049 sopra le vette: e tu, aria, ne accogli sopra è l’oscura pàlpebra Sopra gli uomini, in vere leggi pure, un senso sopra note Ma sopra, Dio feroce nello spazio quasi eterno coperchio sopra un’urna. sopra pagine ingombre, sopra l’aperta visione: Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco sópra FL 041 022 sópra l’estasi del mondo, 639 soprassalto FL 070 017 dal soprassalto d’aquile e farfalle sorbivo FL 025 011 quando sorbivo il vivere gustoso, sordi FL 021 031 soffocasti di spasimi sordi sordo FL 054 007 assiduo con lo stesso tasto sordo. sorelle FL 002 050 sorelle, mie foglie e mie gemme, CA 004 027 sorelle e straniere, sorger FL 036 026 sorger libero e terso mi vede, sorgiva FL 006 004 fanghiglia d’acqua sorgiva: FL 060 001 Per l’aria sorgiva dell’alba 640 sorgive FL 018 008 tra foci errando e sorgive. sorgo FL 061 024 e libero io sorgo con roridi sguardi sorprende FL 010 048 che il pàlpito sorprende sorridendo FL 030 004 le chiude sorridendo la pupilla; sorrisa FL 040 006 di sorrisa mestizia in caldi tocchi sorriso FL 033 022 l’ironico sorriso dei saluti! FL 038 012 l’intenso tuo cuor, e il sorriso sorso CA 007 033 e per sé nemmeno un sorso. 641 sorte FL FL FL FL FL FL FL FL 015 018 028 050 050 054 068 071 017 010 011 065 085 003 046 061 a pugnar nella sorte: accomuna il mistero della sorte e risentir la quotidiana sorte che la tragica sorte ci stràngola! Oh se la sorte come schietta lama dove creando nostra sorte emana, succo infinito della sorte; la prodigiosa sorte Sortilegio FL 005 020 Sortilegio del tempo sorto FL 022 009 Allor, sorto da ignote sorveglia FL 023 016 filtra il cielo e sorveglia da una cruna. sospesa FL 063 008 un’ebbrezza sospesa, sospeso FL 005 009 il silenzio sospeso portare; FL 043 041 Ora tace sospeso il firmamento; 642 sospingo FL 004 009 con un facile oblio oltre sospingo sosta FL 063 022 e la sosta pare una grazia, sostanza FL 067 022 oh, cieca sostanza, tu giaci sostare FL 031 006 Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante sostavo CA 002 045 nel caso lucente sostavo: sotterraneo FL 066 012 Dal sotterraneo incubo, sottile FL 055 002 con vena sottile rinnova 643 sotto FL 011 020 FL 021 062 FL 031 012 FL 032 013 FL 037 012 FL 037 015 FL 042 035 FL 047 032 FL 047 080 FL 054 013 FL 070 022 FL 070 051 CA 007 001 CA 008 002 sotto il ciel che balzàno sotto il ghigno del cielo, scordato sotto la cappa ripiglio i colpi, gemo sotto il basto: sotto il buon peso si mosse oscillando. poi, sotto il gravar morto dello strazio ma sotto si ridesta e giù trabocca e sotto il greto invano sotto un’inerzia reclina: le guance sotto arrisero, non gli occhi nei poggi calvi sotto le pietraie, sotto, dal vano dell’aria la terra Sotto il deserto sotto la sferza, mercé la sferza; sovrana FL 054 002 immortale, se graviti sovrana sovrano FL 028 003 immane nel sovrano meriggio, sozza FL 021 039 e ridevi nei tuoi rutti sozza. spada FL 045 042 ombra come di spada caduta spaghi 644 FL 036 016 e, palloncini sugli spaghi, oscilla spalla FL 050 030 accarezzato alla tua spalla, o mamma, spalle CA 002 055 il gerlo sulle spalle, spàmpana FL 028 002 il sol schioccando si spàmpana spàmpano FL 064 009 e spàmpano felice spande CA 009 007 che impercettibile spande spandeva CA 002 053 Infine il mezzodì spandeva spanne FL 037 002 l’ultimo fascio strinse nelle spanne; 645 sparpaglia FL 050 005 La pioggia si sparpaglia spasimi FL 021 031 FL 070 037 soffocasti di spasimi sordi e spasimi eretti in atroci scompigli, spazi FL 071 005 Non concento è di spazi spazia FL FL FL FL 012 025 060 063 009 spazia ella intorno tacita e divina 002 che dove spazia tutto in sé contiene, 021 spazia ineffabile il tempo. 043 e per te spazia il consenso che nacque spaziante FL 061 012 Ma repentino, dalla spaziante spaziasse FL 005 040 vorrei così che l’anima spaziasse spazio 646 FL 011 009 FL 017 015 FL 028 008 FL 029 010 FL 037 013 FL 045 063 FL 047 082 FL 062 001 FL 063 002 FL 063 075 FL 067 003 CA 002 069 CA 009 011 Via dal tuo spazio assorto e nel convulso spazio, lo spazio zonzando scintilla Ma sopra, Dio feroce nello spazio Io sol rimasi nell’avido spazio, tra nere forme forma nera ho spazio; risponde; e lo spazio rovina. Lo spazio poroso e assetato e nel gravoso spazio E inutilmente tu, gravoso spazio, lo spazio cionno nel sole velato per chi ha in sé grande spazio, stupefatte di spazio spazza FL 069 033 Oh, lava e scarnifica e spazza spazzi FL 069 020 che tu gli spazzi via. specchia FL 027 015 mondani, e non si specchia specchiante CA 005 019 Quasi specchiante cristallo specchio FL 060 039 quando a specchio dell’acqua 647 FL 067 005 Dovunque è specchio senza specie FL 029 016 del mondo le specie e l’idea. FL 063 026 il mio cuor è la specie del luogo, spenga FL 047 043 ognun l’attizza perché non si spenga, spennecchia FL 066 016 spennecchia e trabocca e ricade spense FL 041 024 spense il sole. spenta FL 048 004 che la cappa è spenta. FL 067 012 e in saliva d’ebbrezza spenta, spento FL 017 056 e si fece uno spento bracere; FL 047 077 al biancor spento del lago; FL 050 042 dàmmi che a sera il tornar non sia spento 648 speranza FL 010 029 FL 015 008 FL 025 049 FL 032 003 FL 033 009 FL 039 032 FL 043 020 FL 045 033 FL 063 018 FL 071 025 CA 000 000 chi ferve di speranza e si corona e la speranza è il suo murmure. chi senza speranza dolorasse, senza fiducia vivo di speranza con riso di speranza. che trae dal penar la sua speranza, tenace, e insiem non credo alla speranza. speranza che pare saldezza e la speranza guarda. mentre finì la speranza NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una speranze FL 049 004 che speranze nell’occhio del cielo divampa sperata FL 070 019 ch’a suon di stalle la sperata altezza spettro FL 051 019 spettro è nel mezzo CA 004 024 e incontra lo spettro d’un fondo; spezza FL 049 008 che spezza ghiaccioli d’inverno FL 055 013 qui s’infosca e si spezza, spezzato 649 FL 008 027 rosse di un cuore spezzato; spia FL 051 009 ma spia dal fondo e si trae spiaggia CA 004 031 e mar verso spiaggia spietata CA 005 020 sta la coscienza spietata spietato FL 025 026 e preciso al suo luogo spietato spiga FL 043 040 plaghe del cielo a una spiga di menta? spina FL 064 003 l’albero, asciutto come spina, irrori: spinga FL 072 009 altri spinga le prore, 650 spinge FL 039 058 al destino e lo spinge: spio CA 009 006 spio il campanello spiraglio FL 062 011 così dalla riva per l’acque in spiraglio spire FL 055 007 Che val, primavera, con spire FL 068 013 dai confini in letargo le spire spirito FL 005 052 FL 006 006 FL 008 016 FL 021 069 FL 039 045 FL 043 024 FL 045 049 FL 047 069 FL 061 009 FL 067 015 CA 000 000 splende che lo spirito intende, fra lo spirito e il senso; cosa ma è spirito e cielo, e te, con voglia, o spirito, suggello che senza lo spirito nostro lo spirito nell’àncora costretto. e lo spirito logoro lo spirito è una frode, e lo spirito fulgido balza, l’aria e lo spirito. NO di spirito che imprigionava nell’individuo quella 651 FL 008 012 Romba, splende, s’inspira il contrasto splendesti FL 071 032 a quale sole splendesti, splendeva CA 002 066 E in aureola splendeva splendono FL 069 039 ma splendono d’un balenìo spoglia FL FL FL FL FL 017 019 023 055 070 058 008 015 009 059 e si fece la spoglia di un morto: il mondo miserabile si spoglia. e in un guizzo anche il fuoco si spoglia: l’inerte mia spoglia? dal basso che ignora all’alto che spoglia, spoltrirsi FL 025 035 spoltrirsi alla fatica ancora il giorno. spoltrisce FL 052 008 ma sferza e spoltrisce l’affanno CA 007 008 si spoltrisce. 652 sponda FL 009 005 Tutta è mia casa la montagna, e sponda FL 072 007 Son la sponda per il mare: sponde FL 041 006 che nel verde delle sponde FL 060 037 In queste sponde l’anima fluisce spontanea FL 069 028 ci sembra spontanea purezza del vero, spopolato CA 001 006 sul cammino spopolato sporge FL 060 032 nel succhio emanata ogni forma si sporge CA 007 027 che se sporge in refrigerio spràngan FL 036 011 e spràngan le soglie nell’arido giro spregi FL 028 014 A me, che siete, o spregi insofferenti 653 spregia FL 035 010 spregia rapace negando l’idea, spregio FL 070 058 di spregio, d’invidia, di voglia, spreme FL 071 042 se fatica ti spreme e l’opaca spremer FL 031 019 a casa, a spremer la sera! spremute CA 004 029 bevute e spremute da un cielo sprofonda FL 025 007 miserabilmente giù sprofonda? FL 060 040 giù sprofonda il desio spruzzi FL 036 030 fra murmuri e spruzzi al meriggio 654 spunti FL 021 051 Ma primavera, tu strozzi e spunti spurghi FL 069 019 o va stordito ai rìvoli di spurghi squaglia FL 050 006 dove fioca si squaglia FL 068 036 la vita dà un colpo e si squaglia squamme FL 017 040 di squamme e scintille squarciare FL 021 046 in artigli selvaggi a squarciare squillo FL 012 005 dove assopito è il vorticoso squillo FL 057 008 così finir, con generoso squillo. Sta FL 019 001 Sta fra lascivie di vivande e vino FL 033 010 Sta la gran luce in mezzo accesa, e lieve 655 FL 043 033 FL 051 017 FL 063 003 FL 071 035 CA 000 000 CA 005 020 CA 007 022 Perché sta il giorno come una deserta Quel che vicino mi sta, sta la terra in vestigio e sta la nebbia e appanna NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una sta la coscienza spietata Ma di fuori sta il deserto stagioni FL 011 022 nel bivio delle stagioni stai FL 047 029 nel tuo gioco stai: FL 054 004 stai con chi ha luce; e il nulla all’abbrunito stalle FL 023 005 e fuma d’ombre al nido delle stalle. FL 070 019 ch’a suon di stalle la sperata altezza stami FL 057 001 Stan nel folto gli stami: Stan FL 057 001 Stanca Stan nel folto gli stami: 656 FL 035 021 Stanca si affretta l’età sverginata, FL 063 006 – un’abitudine stanca, stanchezza FL 039 027 Il dolor plachi come la stanchezza FL 043 017 L’abito goffo e la stanchezza sforma stanchi FL 024 025 O stanchi di sognar, oggi dormite: FL 068 033 scuote gli stanchi inquilini CA 005 054 e troppo stanchi i cervelli stanco FL 005 019 e stanco infogna giù piaceri e sonni. FL 031 004 che stanco dirada l’ardor delle fronde FL 035 038 per l’urto rotto del cavallo stanco CA 004 010 lo stanco indefesso stancò FL 072 018 le notturne ore stancò: stanno FL 009 001 Dentro il meriggio stanno alberi e scogli stare FL 045 055 dà infine un luogo ove stare; 657 stata FL 067 023 come non fosse stata mai luce; FL 067 024 come non fosse mai stata la fede, stato FL 066 025 del buffo suo stato: steli FL 072 004 altri èduchi gli steli, stella FL 030 002 un solitario pàlpito di stella: FL 030 009 ma più io non ti vedo, stella mia. FL 062 014 Stella in bagliore di nebulose avvinta, stelle FL 018 002 e dàn le stelle bàttiti di ciglia FL 044 002 ai poggi senza stelle CA 004 030 ricurvo di stelle, stelo FL 047 061 Voce a un coro, stelo a un fiore, FL 066 017 e rinnova il suo stelo. CA 002 021 il papavero ardendo sullo stelo 658 sterco FL 049 031 o poesia di sterco e di fiori, sterile FL 005 011 sterile nulla è il cielo: CA 007 002 sterile il tempo, sterminio FL 021 043 mentre la gola rugghiasse a sterminio sterpeti FL 068 020 per golfi abissi sterpeti; sterpeto FL 037 006 del bimbo, come fior nello sterpeto sterpi FL 006 009 inseguita locusta tra sterpi; FL 070 014 per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi, stesso FL 043 039 e lo stesso mister delle serene FL 054 007 assiduo con lo stesso tasto sordo. 659 CA 004 011 che munge a una terra se stesso; CA 005 041 e un convento in te stesso: CA 005 073 infilzi per te stesso il tricolore, stilla FL 036 041 che stilla e s’assapora stinchi FL 070 047 su vertebre e stinchi a vedetta stipano FL 008 038 nel mezzo si stipano e torna stitichezza CA 005 036 la stitichezza è in profondo. storco FL 042 037 e la pupilla storco sino al bianco stordito FL 069 019 o va stordito ai rìvoli di spurghi stordiva 660 FL 017 022 ebbra l’ora si stordiva; storia FL FL FL FL 001 006 027 058 018 fronda la storia e patria il fiore, 028 che saldamente nel tessuto è storia 019 l’opporsi, e si fa storia e natura; 009 la labile storia del mondo, stormo FL 047 027 in un vorace stormo di nubi; strade FL FL FL FL 008 014 017 028 003 mentre è violenza di strade 002 che per le strade e gli alberi e i cortili 019 ai nervi delle strade, 001 Per le deserte strade alla campagna strana FL 012 003 e per le case dall’occhiaia strana stràngola FL 050 065 che la tragica sorte ci stràngola! straniere CA 004 027 sorelle e straniere, 661 strano FL 002 058 Impeto strano, sii forte FL 023 020 e se al mio strano pensier paragono FL 054 027 quanto men si scopriva. O strano giorno strappa FL 052 007 Ma strappa e rinnova il suo panno, strappo FL 052 023 al precipite strappo dei treni straripa FL 060 030 straripa alto, e si tramanda strazio FL 037 015 poi, sotto il gravar morto dello strazio FL 070 041 a sbarrar rupi con strazio profondo strema FL 043 023 contro la jettatura; e più si strema stretta FL 021 068 a chi di morte sfuggirà la stretta: 662 FL 050 052 nell’implacabile stretta? CA 008 004 stretta alla terra, odiando la terra; strette FL 021 057 con strette di mano la placida vita, FL 021 058 con strette di ordigni la provvida forza; stretti FL 010 036 FL 054 036 e quanti son che, stretti al suo congegno, alberi, stretti in brividi sommessi. stretto FL 054 019 feci come chi avanzi il passo stretto strida FL 045 011 fra strida schianti boati, e bigia stridere FL 011 011 al trabalzante stridere dei freni, striglia FL 069 015 della cruda grondante tua striglia, stringe 663 FL FL FL FL 024 025 047 063 019 per la notte che stringe le cortine 036 Come saetta ch’aria in luce stringe, 049 che per tant’aria annaspa, ma sé stringe? 061 e il prorompente divenir non stringe stringi FL 049 012 tu stringi le forme che dentro stringo FL 036 018 dietro mi stringo con passo caduto, strinse FL 037 002 l’ultimo fascio strinse nelle spanne; FL 038 016 ci strinse: e ciascuno mentiva. FL 045 020 il fremito ci strinse il desiderio strinsi FL 040 013 del ragionare altrui, dentro mi strinsi striscia FL 047 076 che striscia un lembo vicino striscian FL 054 034 dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi 664 strìsciano FL 014 009 strìsciano i sistri lisci, strisciò FL 017 059 strisciò la notte, strizza FL 049 010 che strizza ferite sul cuor della terra, strozza FL 008 006 mi strozza senza grida strozzi FL 021 051 Ma primavera, tu strozzi e spunti struggo FL 025 020 e più lontano dove più mi struggo! stupefatte CA 009 011 stupefatte di spazio 665 stupefatto CA 002 044 stupefatto di festa, stura CA 002 048 l’aria dava la stura su FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 002 002 011 017 021 022 026 026 032 047 052 052 067 068 070 070 002 014 018 036 042 001 014 020 009 052 003 028 021 043 012 047 pace su neve vaporando il piano e su dalla natura l’indistinto su ruote vicine e rotaie della natura balzata su, per morder cuore e cervello su te, Non è più su di un palmo il creato, protesa in su la bocca; d’aria che a galla su per l’acqua levi; o se gioioso su dal covo afflitto e plastica su vibri dove aspetta su ’l viso giallo e il corpo di bitume su ’l viso giallo e il corpo di bitume il cuore non tenga su in alto, Ma su, nel terso gravitar dei mondi, tentan su dal letargo come serpi su vertebre e stinchi a vedetta 001 009 010 011 012 016 017 027 027 029 002 006 028 021 004 054 004 012 mentre rinchiuso in sua fatica va. vividi al sol che infiamma la sua ora e dissolva la sua intima pace paga col sangue, sola, la sua fede. alla sua gioia il sacrificio appena, in sua voce ritrova e in sua movenza; la sua farfalla. bàttito volge della sua giornata; a ciò che non appaga la sua fretta; sua FL FL FL FL FL FL FL FL FL 666 FL 034 018 FL 035 005 FL 039 032 FL 042 019 FL 043 018 FL 047 057 FL 068 007 FL 068 049 CA 002 042 CA 004 003 CA 008 016 CA 008 019 e giù per la sua china e mentre ognun dietro sua fame intride che trae dal penar la sua speranza, non sua che prima amò, il sangue nella plastica sua danza; fosse al mio ingegno eguale la sua china, della sua traccia preferita, va. della sua traccia preferita, va. virava la sua siesta. e la distesa è sua, che permane; fonde in sua bianchezza fascia in sua purezza sublime FL 002 043 FL 014 023 il sublime destino: in sublime quïete, succhiata FL 062 015 notte succhiata dal cuor dei tramonti, succhio FL 031 011 pianta nel succhio divelta, tizzo FL 052 016 il succhio della corrente FL 060 032 nel succhio emanata ogni forma si sporge succo FL 068 046 sudavo succo infinito della sorte; 667 FL 050 033 sudavo eterne notti di paura sue FL 005 043 FL 005 045 FL 010 024 FL 043 004 FL 044 005 FL 063 083 FL 071 063 CA 005 078 CA 009 024 si perpetua, e le sue croci e le sue tende frale germoglio dal buio delle sue voglie, l’offesa l’anima oscilla le sue lente cime; Cos’è la vita con sue rabbie a voi le sue gioie più certe. aprì le sue promesse, le sue avverse mani, delle mie e sue pene, sugge FL 052 013 sugge con voglia di odio e d’amore FL 063 082 e sugge dal tormento suggelli FL 062 024 coniamo dei nostri suggelli suggello FL 021 069 e te, con voglia, o spirito, suggello suggere FL 001 022 suggo suggere il sole e prodigar il frutto; 668 FL 021 066 E suggo io, intrepido, il veleno sugli FL FL FL FL 012 036 050 069 002 che sugli alberi fondi s’ingorga 016 e, palloncini sugli spaghi, oscilla 032 fra coltre e coltre con la man sugli occhi 040 che irraggia invisibile sugli altri con Dio. 011 017 024 036 068 070 072 004 006 001 009 035 040 001 sui telai tesi; giacevan sui confini Sui fianchi óndano avvinti l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi, d’oro sui vetri e nei cuori; nei ghiacci protesi sui lividi artigli Nihil fere sui 003 004 005 006 011 012 024 026 029 039 045 045 047 047 049 049 006 014 059 012 001 007 020 006 012 051 040 043 006 074 005 010 sul vento proteso a cavallo sul viso e dietro il collo un far di baci sul tuo bàttito avvia e rigirìo sul luogo come cane, O carro vuoto sul binario morto, L’anima tarda, sul balcon tranquillo sul lacrimar dell’ombre sul vago ordir delle pendici perse, sul nostro patire, e lascivo non sazio a galla o sul fondo non mutano mai. pietruzze divise sul fondo che sul filo ha lo sgomento dentro le case sul materno grido – Fermo il cappuccio sul sole, che tripudi sul cuor della terra conflagra, che strizza ferite sul cuor della terra, sui FL FL FL FL FL FL FL sul FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 669 FL 058 007 FL 063 034 FL 066 007 FL 067 002 CA 001 006 CA 002 061 CA 004 019 CA 005 022 CA 006 012 sul tufo del tempo, all’aperto contrasto, sul perenne guardare. sul verde fiorito possente la carne floscia sul cuore lordato, sul cammino spopolato sul paiolo acceso, a chi più corre sul tonfo, Sul viso c’è un solco sul culmine del mondo. sull FL FL FL FL FL FL 025 025 045 050 052 063 042 050 045 109 018 040 (vapore sull’acqua d’inverno): e matura la polpa sull’anima secca e tu, barbaglio sull’anima cieca, – Come frantumo sull’onda, sull’àttimo dell’oro e sull’arduo cammino che mi piacque 017 021 040 042 049 049 049 063 009 070 005 042 021 022 023 031 sulla terra supina sulla mia impronta severa; e sulla faccia parve leggiadria che vien sulla parola e accieca il suono. sulla cagnara di chi legge e scrive sulla malizia di chi lucra e svaria sulla tristezza di chi soffre e accieca, sulla mia forza piena sulla FL FL FL FL FL FL FL FL sulle FL 012 004 giù si dipana in ombra sulle vie, FL 060 003 e sulle cime ferve, CA 002 055 il gerlo sulle spalle, CA 005 089 sulle riserve caduche, 670 sullo FL 052 019 sullo scatto del lavoro, CA 002 021 il papavero ardendo sullo stelo suo FL 001 003 FL 001 024 FL 002 019 FL 005 057 FL 008 031 FL 010 036 FL 010 044 FL 011 026 FL 012 027 FL 015 008 FL 017 037 FL 022 012 FL 025 026 FL 029 015 FL 035 019 FL 035 023 FL 039 006 FL 039 035 FL 042 007 FL 047 020 FL 052 007 FL 062 009 FL 066 017 FL 066 025 FL 067 018 FL 068 008 FL 070 065 FL 071 029 CA 002 032 CA 005 047 CA 005 091 CA 007 030 CA 009 022 CA 009 026 nell’incessante suo moto: nel suo ritmo l’umano destino, e non mai il suo dio; del suo corso irrompente, il suo solco e s’ingorga, e quanti son che, stretti al suo congegno, che accomuni a un suo fedele mentre la terra gli chiede il suo verbo sbarra a difesa il suo amore; e la speranza è il suo murmure. e al suo piede ferveale un piacere forme: e gioisce del suo ritmo umano. e preciso al suo luogo spietato del suo piacere; e inconscio ricrea e di ciò nel suo amor è crucciata) E soffre mentre ama il suo tempo. l’intenderà secondo suo bisogno. Ciascun apra suo gorgo e lo fluisca quando ci sfiora col suo molle piè! e fruga di lavori il suo declivo, Ma strappa e rinnova il suo panno, e nel fil del suo sguardo ha l’universo; e rinnova il suo stelo. del buffo suo stato: il sol non mantenga il suo lampo; Al saettar del suo rapito sguardo, da sola respira il tremendo suo bene. verso il suo amor sì grande! il suo slancio levriero, sfugge a suo piacere. a un suo bene che gli grida: addio! e fa suo il desiderio. del suo e mio tesoro, il suo bisbiglio.* 671 suoi FL 005 017 rumina l’ozio, aduna i suoi cocci FL 009 016 mentre vorrebbe far puri i dì suoi. FL 045 010 va imperlando di fari i suoi solchi suolo CA 005 055 per sollevarsi dal suolo. CA 008 005 fin che giace guarda il suolo; suon FL FL FL FL FL 022 070 070 070 071 008 003 011 019 057 vicenda è il suon concorde d’ogni cosa. ch’a suon di nerbo la vietata altezza ch’a suon di frulli la fiutata altezza ch’a suon di stalle la sperata altezza come suon nell’udito s’invera, suona FL 034 003 e di macchine suona e di monete suonando FL 066 018 Si nettan suonando i paesi, suonar FL 009 009 Quassù quassù, fra il suonar dei campani 672 suoni FL 014 010 mentre occupa l’accordo tutti i suoni; suono FL 003 004 FL 003 011 FL 004 010 FL 016 006 FL 021 006 FL 042 042 FL 060 036 FL 071 023 FL 072 020 CA 009 008 con suono che scoppia e si scaglia – e guizzi e suono e vento la vita imaginando, e luce e suono se vada in labil suono di favella, e suono fesso rende? che vien sulla parola e accieca il suono. a far più dolce dopo tocca il suono. suono e luce a vicenda; Tu, lettor, nel breve suono un polline di suono – superba FL 068 040 superba d’errore e di male, superbia FL 027 006 la vanità della superbia dotta, superbo FL 006 010 e superbo disprezzo FL 070 001 Dal grosso e scaltro rinunciar superbo supina 673 FL 017 009 sulla terra supina suprema FL 070 043 a vietar con angoscia suprema supremo FL 019 005 Il supremo ideal, nascosto, in furia suscita FL 004 008 il sangue lieto suscita e gorgheggi; sùsciti FL 069 029 tu sùsciti come il silenzio sussurro FL 050 120 sussurro interior d’armonie svanivan FL 049 013 malvive svanivan nell’abile svapora FL 066 028 se monta, vuoto svapora nel nulla. 674 svaria FL 049 022 sulla malizia di chi lucra e svaria svarïar FL 025 039 svarïar perdo il senso sveglia CA 006 009 Ma chi si sveglia nel gran giorno ha fede: svela FL 039 034 che dal nostro il cammin svela degli altri. svelerà FL 064 004 ti svelerà nel fior la primavera sveli FL 032 011 mi sveli il maggior vero che l’avvince, FL 039 062 che sveli il futuro calvario svena FL 039 011 mentre l’àttimo svena, 675 sverginata FL 035 021 – Stanca si affretta l’età sverginata, sviano FL 042 027 a confidarlo, o sviano nemici svincola FL 068 015 si svincola il mare e ricade, svola FL 057 003 svola e discende con vispezza e amore; svoltan FL 051 006 e svoltan lontano accorate: svoltando FL 045 062 dove è men luce svoltando svolti FL 008 020 svolto l’idea s’annida agli svolti 676 FL 025 029 ma, forra a svolto improvviso di monte, FL 002 036 FL 006 032 FL 010 013 FL 035 016 FL 047 026 FL 047 028 FL 050 031 FL 064 007 FL 071 039 CA 005 039 perché sì duro t’incrosti anch’io t’avrò fatto; anch’io. Ben t’applaude chi compera e smercia, eroico t’esalti; E forse a te, ciel che t’infoschi ma come t’aggrovigli come fanciullo io t’invocava quando Io t’assomiglio: in aridezza triste, dall’inedia del giorno t’alimenti; agli altri t’impicca. t tace FL 043 041 Ora tace sospeso il firmamento; tacendo CA 003 006 se tacendo o risonando tacer FL 012 039 il tacer che mi fa nodo: tacere FL 049 020 e mentre ti levi a tacere 677 tacita FL 012 009 spazia ella intorno tacita e divina FL 025 059 tacita guida a chi crede. FL 045 028 e tacita partenza, tacito FL 024 018 e argomentando, tacito m’avvio tagliarlo CA 002 024 a tagliarlo pativo, tale FL 060 023 se n’è dato esser tale: FL 060 024 s’esser tale potessi talor FL 035 037 e talor sembro un carrettier che al sole tana FL 023 006 Qui, nella tana è curva tane FL 068 024 a boccheggiare nell’umide tane; 678 tant FL 047 049 che per tant’aria annaspa, ma sé stringe? tante FL 038 011 balzò tante volte al mio petto tanto FL FL FL FL FL 016 017 042 043 071 002 tanto innaturi l’anima fin ch’ella 031 qualcosa ch’era tanto: 034 Tanto, o ragion, sei saggia: 026 ch’or parletico soffre: così tanto 024 bello presumer tanto, tarda FL 012 007 L’anima tarda, sul balcon tranquillo FL 063 009 un annunzio che tarda: tardi FL 042 020 non mia se tardi osai. tasto FL 054 007 te assiduo con lo stesso tasto sordo. 679 FL 001 013 FL 005 026 FL 011 002 FL 012 033 FL 016 007 FL 016 014 FL 021 042 FL 021 069 FL 025 037 FL 025 041 FL 038 008 FL 042 002 FL 042 004 FL 042 016 FL 046 007 FL 047 026 FL 050 029 FL 050 112 FL 059 008 FL 063 043 FL 063 047 FL 063 051 FL 063 054 CA 002 003 CA 002 009 CA 002 057 CA 002 084 CA 005 041 CA 005 049 CA 005 051 CA 005 073 un morso appena e una ciocca ho di te: chi può giungere in te? ecco per te la merce rude d’urti Ma nulla a te dico: armonïosa in te non si cancella e in te, raggiunto il tempo, lo trascende. per morder cuore e cervello su te, e te, con voglia, o spirito, suggello o realtà, essere in te vorrei: Da te nascendo vano sfumo via, dir ciò che non seppe a te dire? l’anima innondi bramosa di te: m’avvolga il capo solcato di te; ogni cosa; e per te dico Ma dopo? Uguale a te, E forse a te, ciel che t’infoschi a te chiamo e vorrei piegare il capo di te creasti e non parve. Forse a te basta l’udir turbinare e per te spazia il consenso che nacque per te con fresco volo io vi rimando di vivere, per te non ho vergogna, per te io mi perdono. fanciullo a te venivo A te correvo già felice: con te come uguale, mentre è bello il silenzio a te vicino. e un convento in te stesso: grevi loro di te, ciò che si è sciolto in te. infilzi per te stesso il tricolore, tediata FL 021 065 tu scavi tediata la fossa. tedio FL 029 020 dal tedio astioso di male 680 telai FL 011 004 sui telai tesi; teme CA 005 027 perché si teme il getto del sangue. CA 005 045 che non teme di cadere, tempi FL 010 001 Chiedono i tempi agir forte nel mondo FL 071 006 né folgore di tempi tempo FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 002 005 008 012 014 016 021 025 027 035 043 043 045 046 047 050 054 056 012 004 059 020 037 017 024 014 013 055 022 023 011 025 047 008 011 021 022 003 – sirena del tempo – ruscello è il tempo eguale nel giogo del tempo; e rivivi Sortilegio del tempo per la sequela del tempo, e nel vorace tempo è vana attesa. al marcio del tempo le nari chiudete e in te, raggiunto il tempo, lo trascende. l’idea nel tempo che vien già divelto labile cosa del tempo odio l’usura del tempo E soffre mentre ama il suo tempo. ma floscio il tempo vil tutto si addita, Fui certo un tempo qualche eroe degno Torneran tempo e fatica, non a me, tornerà il tempo. s’apre il tempo futuro alla mente e vuoto il tempo buio lascia fuori. confidenze nel tempo che verrebbe, io vivo con voglia nel tempo; 681 FL 058 007 FL 060 021 FL 066 019 FL 067 019 FL 071 047 CA 002 001 CA 005 050 CA 005 067 CA 007 002 CA 008 022 sul tufo del tempo, all’aperto contrasto, spazia ineffabile il tempo. e schiava del tempo che giova se nel varco del tempo, quando più duro al tuo ozio era il tempo! Al tempo che la vita era inesplosa e risolvesse il tempo tutto è un non fare più in tempo. sterile il tempo, la sferza Iddio, la sferza è il tempo: tempra FL 061 002 con bella tempra d’anima e di carni, tenace FL 008 019 dell’opera intensa tenace; FL 032 005 o se tenace mino con baldanza FL 043 020 tenace, e insiem non credo alla speranza. tende FL 005 045 e le sue tende frale germoglio FL 010 023 e chi nel luminoso ingegno tende, tendo FL 023 019 tendo lo sguardo e l’udito; tenebra FL 069 014 tu, per la tenebra nuda CA 007 007 la tenebra in letargo 682 tenebrosi FL 005 050 fra glorie ardenti e tenebrosi falli tenerezza FL 015 003 e il nevicato pian con tenerezza FL 040 010 ogni persona, che per tenerezza tenga FL 067 021 il cuore non tenga su in alto, tentai FL 021 018 Eppur, la fede e il responso tentai; FL 045 072 e dove bene tentai tentan FL 070 012 tentan su dal letargo come serpi CA 005 080 tentan sciogliere il tuo nodo tentato FL 050 044 tentavo il tentato cimento. 683 FL 040 004 tentavo perso nella fantasia: tento FL 056 012 rinascer tento negli altri felici: tenue FL 026 019 e va nel tenue senso un crepolio tenui FL 044 004 tenui serenatelle! tepore FL 033 004 nel tepore sano del placido flutto, terra FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 004 011 017 017 022 023 028 033 049 049 052 052 053 055 001 026 009 057 002 023 021 014 005 010 005 030 005 003 Glauca s’impiuma la terra al mattino mentre la terra gli chiede il suo verbo sulla terra supina languì alla terra il piacere, oggi il cielo dalla terra: dalla terra esce un fantasma, Tu, per le case le patrie la terra, la terra cullata riceve. che tripudi sul cuor della terra conflagra, che strizza ferite sul cuor della terra, mantello e cappuccio per l’umile terra mantello e cappuccio per l’umile terra avesse la terra una mano l’esangue terra invernale 684 FL 063 003 FL 063 078 FL 070 051 CA 002 008 CA 004 011 CA 005 001 CA 007 005 CA 008 004 sta la terra in vestigio la bigia terra inerte sotto, dal vano dell’aria la terra la terra non tua più l’avevi. che munge a una terra se stesso; Sacchi a terra per gli occhi, La terra gli fa largo, stretta alla terra, odiando la terra; terre FL 039 041 per terre e per mari FL 062 002 da cieli e da terre ribeve tèrree CA 002 079 per le tèrree nostre notti. terribile FL 025 030 sembra il risveglio un terribile agguato FL 050 108 al terribile giorno. FL 067 004 e sonno terribile abbioscia. terror FL 047 025 a me il terror della vita e il rimorso. FL 049 032 terror della vita, presenza di Dio, FL 069 013 fra un terror di profezia terrore FL 021 044 il terrore del mal che m’infosca FL 021 071 ma giù gli sguardi con terrore, voi 685 tersa CA 008 013 nell’aria tersa è in risalto Terso FL FL FL FL 025 036 068 068 052 Terso vigor di zampillo, 026 sorger libero e terso mi vede, 001 Nel terso gravitar dei mondi insonni 043 Ma su, nel terso gravitar dei mondi, tesa FL 015 013 tesa la mano CA 009 001 Dall’imagine tesa tesi FL 011 004 sui telai tesi; tesoro FL 036 031 nell’aria l’effuso tesoro CA 009 022 del suo e mio tesoro, tesse FL 010 040 mentre lo tesse e muta il sangue nuovo, 686 tessé FL 065 007 il ragno creator che ti tessé, tessendo CA 002 016 tessendo siepi in giro alle covate, tessuto FL 006 028 che saldamente nel tessuto è storia testa FL 017 018 dalla testa dei borghi teste FL 036 017 dai corpi smilzi il vuoto delle teste: testimonio CA 000 000 NO fede nel mondo. Esse ne sono testimonio e pegno tetti FL 035 024 Poi, come tuon dai tetti si disperde FL 050 001 Quassù fra proni tetti FL 050 096 (Quassù, fra proni tetti, 687 ti FL 001 015 FL 001 035 FL 010 027 FL 016 009 FL 020 001 FL 020 002 FL 030 009 FL 049 020 FL 050 057 FL 050 089 FL 050 092 FL 059 015 FL 059 018 FL 064 004 FL 064 008 FL 065 007 FL 065 008 FL 071 042 FL 071 046 FL 072 023 CA 002 080 CA 005 010 CA 005 084 CA 005 086 nel pensiero ti uccido e non ti sarà oscuro. e forse in quiete oppiata ti deliba, Virtù ti crea che non par segreta, Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami, cuor che ti muovi ovunque è pena e l’ami: ma più io non ti vedo, stella mia. e mentre ti levi a tacere e, raggiunti, lontano ti senti? e, mentre ti sommerge, ch’ove men ti ristori sei più vero ti van curvando il dorso ti sfolgora nell’estasi il rimorso . ti svelerà nel fior la primavera meno ti canto, amor, e più sei tutto; il ragno creator che ti tessé, il generoso mio cuor che ti ordiva, se fatica ti spreme e l’opaca o poesia ch’io ti possedetti e consentire ti giovi. E ti vedo levar come il mattino Anche chi ama ti grava, la vita ti oltrepassa, la vita non ti passa. Tien FL 010 009 Tien gl’impeti sepolti, timpani FL 014 008 bùssano i timpani cupi, tinnir FL 034 029 nel tinnir luminoso dei corsi. 688 tinno FL 071 021 fan le campane tinno titilla FL 019 004 il corpo mi titilla in calor unto. tituba FL 068 025 ogni città tituba curva titubar FL 047 016 il titubar ambiguo titubare FL 050 027 dove non è concesso titubare). tizzo FL 031 011 pianta nel succhio divelta, tizzo tocca FL 002 022 e appena tocca più in là rifuggivi; FL 045 032 verso un ben ch’è vicino e non tocca, FL 060 036 a far più dolce dopo tocca il suono. 689 tocche FL 015 019 tocche saranno dall’arcana morte. tocchi FL 040 006 di sorrisa mestizia in caldi tocchi FL 072 011 altri tocchi le mete. tocco FL 015 002 al tocco delle nubi toccò FL 037 003 toccò nel vespro di raso il sentiero toglie FL 042 033 ma dove toglie amor forse s’invera –. FL 063 059 che toglie dall’ora di tutti tolsi FL 063 045 e il ritornar dove mi tolsi, quando tolta FL 021 026 Ma che giovò se l’aria mi fu tolta, 690 tomba CA 005 071 e fa del presente una tomba. tonde FL 054 012 quando voi m’appariste, e liscie e tonde tonfi FL 011 003 e tonfi. Gravido ora pesi FL 017 013 e si palpavan i sonori tonfi FL 050 017 un passo, un nome, e tonfi dalle case tonfo CA 004 019 a chi più corre sul tonfo, tórbidi FL 029 005 e chi si desta, n’ha tórbidi gli occhi, torce FL 068 012 come insetto scovato si torce: tòrcon FL 036 008 tòrcon gli alberi a respiro 691 tormenta FL 043 038 in un’idea che scruta e tormenta, FL 070 052 – fra bave di nubi e tormenta – tormento FL FL FL FL FL 003 050 056 063 070 013 076 008 082 025 d’affollate faccende in tormento: Quanto fosco imprecar, quanto tormento! e vil mi sembra quando con tormento e sugge dal tormento dall’assalto impennato in tormento torna FL 008 038 nel mezzo si stipano e torna FL 043 036 la bontà torna del docile viaggio? CA 004 004 ritorna l’onda, ma non torna il mare; CA 007 031 Così il fiume torna ancora tornar FL 032 012 al tornar delle genti io son sconfitto; FL 050 042 dàmmi che a sera il tornar non sia spento tornerà FL 046 008 non a me, tornerà il tempo. Torneran 692 FL 045 047 Torneran tempo e fatica, tornerò FL 050 004 domani io tornerò). FL 050 014 domani io tornerò). FL 050 026 (Domani io tornerò torni FL 032 004 che fecondata questa età mi torni; torpor FL 006 005 FL 070 016 torpor d’àttimi lascivi in torpor d’opere e trastulli; torpore FL 028 005 s’acquietan nel torpore le creature. torrente FL 005 055 dove lancia il torrente torsi FL 070 035 con braccia e torsi digiuni torso 693 FL 037 001 Il vedovo, rizzando il torso nero, FL 061 029 mi levo torso d’eroe tortuoso FL 025 022 necessario e tortuoso torva FL 047 081 FL 061 014 eco torva di genti e torva la tregua va giù. torvi FL 029 001 Dai voli torvi di sogni la notte torvo FL 042 039 e un non so che nel cuor torvo accoltello FL 056 013 e torvo asseto quando la rinuncia tra FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 004 005 006 006 018 028 032 034 036 036 015 042 009 031 008 024 006 027 002 013 e tra’ capelli morbida la mano Se l’uom tra bara e culla inseguita locusta tra sterpi; tra morte e morte vil ritmo fuggente, tra foci errando e sorgive. tra mete e ritorni per altri un varco e per me, tra gli scorni tra il brulicar delle forme tra polvere e péste, al meriggio, Erra, tra polvere e péste, 694 FL 045 063 FL 052 021 FL 067 016 FL 070 005 CA 002 040 CA 004 026 tra nere forme forma nera ho spazio; tra baleni d’acciaio, Se tra le nubi del giorno, tra ruote polvere melma carboni, che tra zampa e cresta tra fissità di riviere trabalzante FL 011 011 al trabalzante stridere dei freni, trabocca FL 042 035 ma sotto si ridesta e giù trabocca FL 066 016 spennecchia e trabocca e ricade traboccando FL 017 005 che al sommo traboccando più vibrava; traccia FL FL FL FL 037 063 068 068 005 025 007 049 e lusingando alla malcerta traccia Il mio passo è la traccia dell’erba, della sua traccia preferita, va. della sua traccia preferita, va. trae FL 039 032 che trae dal penar la sua speranza, FL 051 009 ma spia dal fondo e si trae CA 007 009 Nel profondo trae umore 695 Tragica FL 025 001 Tragica viene a contrasto l’idea FL 039 047 ma prodigiosa è la tragica pena FL 050 065 che la tragica sorte ci stràngola! tragiche FL 070 026 delle tragiche catene traluce FL 053 002 traluce la gemma dei monti traluci FL 002 038 o men chiaro traluci trama FL 050 114 la trama dell’onda incastona tramanda FL 060 030 straripa alto, e si tramanda tramandi FL 011 015 e trascinato tramandi 696 trambusto FL 071 043 natura è qui trambusto? CA 005 066 il trambusto è un inganno; tramiamo FL 050 066 Fastidi grassi tramiamo, tràmite FL 032 002 a colpo a colpo il tràmite dei giorni, tràmiti FL 060 002 che valli e tràmiti asperge tramonta FL 066 026 se scende, ignoto tramonta tramontare FL 015 001 Lontanissimo arpeggia il tramontare CA 002 071 di tramontare in noi: tramonti FL 005 001 Cielo, per albe e meriggi e tramonti FL 062 015 notte succhiata dal cuor dei tramonti, 697 tramonto FL 038 009 Un caldo barlume al tramonto tramuta FL 003 012 tramuta in ansietà FL 047 002 qualcosa si tramuta, e già molesto tramutar FL 010 041 dove sarà nel tramutar crudele tramuti FL 071 040 come tramuti del dolor l’arena tramutò FL 002 018 che tramutò gli aspetti tranne FL 024 007 ché nulla ad esse, tranne amor, par vita; FL 055 015 che tranne sé tranquilla FL 028 010 dove natura riposa tranquilla, 698 tranquillo FL 012 007 L’anima tarda, sul balcon tranquillo FL 023 014 Poi tranquillo ognun posa, FL 025 053 quiete di riso tranquillo, trànsito FL 039 039 al nostro trànsito avvinto trapassa FL 058 010 s’invera e trapassa così. trar FL 041 019 e trar cosa trarli FL 043 016 trarli biechi in catene dietro a lei. trarre FL 071 028 che nulla ancora seppe trarre trascende FL 016 014 e in te, raggiunto il tempo, lo trascende. 699 trascina FL 008 043 un fatto trascina; e per sempre. trascinato FL 011 015 e trascinato tramandi trascini FL 062 020 anonima rozza che il carro trascini, trasfiguro FL 050 124 a me che trasfiguro trasfonde FL 031 001 Lungo di donna un canto si trasfonde CA 003 012 risplendendo si trasfonde trasmutabile FL 071 069 del trasmutabile giorno, trasognando FL 045 059 esito trasognando; 700 traspaiono FL 050 116 con ciglia bagnate, traspaiono trasparenza FL 068 004 la trasparenza dell’eternità – trasse FL 035 031 che nei millenni trasse l’uom dal bruto, trastulla FL 005 047 questo è cieco destin che si trastulla? trastulli FL 070 016 in torpor d’opere e trastulli; trastullo FL 063 029 Vil trastullo di sé, trattenuto FL 014 007 nell’ora c’ha trattenuto il respiro: tratto 701 FL 045 036 del mondo e ritorna ad un tratto traudir FL 067 010 un traudir di respiro travaglio FL 005 014 del travaglio si sfa; trave FL 047 062 trave a un palco, ghiaia al fango: trecce FL 042 003 chioma, il cespuglio delle calde trecce FL 054 009 ho confitto, o annidate trecce fonde: tregua FL 025 033 chiedan risposte senza tregua, FL 061 014 e torva la tregua va giù. FL 063 042 tu nella tregua m’accalori i polsi trema FL 043 021 Al vizzo sen della parola trema FL 052 006 che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! FL 052 031 che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! 702 tremando FL 035 027 tremando e rilucendo tutto il verde, tremano FL 002 009 e nelle mani tremano carezze tremenda FL 025 044 la tua offerta tremenda; CA 000 000 EO Urge la scelta tremenda: CA 006 004 scavando una voragine tremenda. tremendo FL 027 018 il divenir tremendo che non cura FL 070 065 da sola respira il tremendo suo bene. FL 071 053 o privilegio tremendo, trèmiti FL 070 029 fra trèmiti e vene tremule FL 030 006 nel grande azzurro tremule faville treni 703 FL 052 023 al precipite strappo dei treni treno FL 051 001 Sibila scivola livido il treno trepido FL 038 007 nel trepido solco del labbro tricolore CA 005 073 infilzi per te stesso il tricolore, trillo FL 041 005 ero il trillo d’una fonte FL 057 006 dal becco gli esce in un ultimo trillo. trincee CA 005 002 trincee fonde dei cuori – trine FL 008 024 àgita nervi per trine e fibrille tripudi FL 049 005 che tripudi sul cuor della terra conflagra, 704 triste FL FL FL FL FL 012 016 043 043 064 020 a lei che, triste d’aver troppo, volle 013 l’inconsapevol brama triste o lieta, 022 fra i ciondoli il pensier, triste gobbetto 044 che dà non lieto non triste dolore: 007 Io t’assomiglio: in aridezza triste, tristezza FL 049 023 sulla tristezza di chi soffre e accieca, FL 049 024 tu sei cagnara e malizia e tristezza, FL 071 065 – crudel tristezza nel vivere baldo – tristi FL 038 004 di tristi irrequiete domande? FL 059 001 Dimmi, passante dai tristi occhi belli, FL 059 013 Dimmi, passante dai tristi occhi belli , tronchi FL FL FL FL 036 036 063 063 009 l’ombra e le foglie sui rami e sui tronchi, 037 l’ombra e le foglie dai tronchi e dai rami, 011 dall’ascensïon dei tronchi 079 dai tronchi ai rami ascende; tronco FL 002 048 papà, tronco puro severo, FL 005 044 son legno di un tronco immortale 705 tronfi FL 021 072 tronfi bastardi della primavera, tropp FL 072 013 che vibrò tropp’alto o basso troppo FL 012 020 a lei che, triste d’aver troppo, volle FL 042 025 lampeggiarono, troppo CA 005 054 e troppo stanchi i cervelli tròttola CA 008 001 Gira la tròttola viva CA 008 021 vive la tròttola e gira, CA 008 023 così la tròttola aspira trova FL 008 030 Però, se il minuto non trova FL 066 021 nella fatica si trova trovare FL 039 010 trovassi altri cuori trovare; 706 FL 021 048 Oh, se fuggendo trovassi regioni trovo FL 001 002 cerco e non trovo e m’avvio FL 021 034 con vergogna, e non trovo truce FL 052 020 e truce in bàttito gaio tu FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 002 002 002 002 002 005 009 014 014 021 021 021 021 021 028 039 042 042 043 045 045 046 049 033 017 020 023 028 033 045 002 003 004 017 015 036 051 055 065 021 019 010 015 031 045 046 004 012 ma tu che ascolti, rècalo Tu fosti e sei il desiderio mio tu che fosti sentor rinnovellante tu che fosti pensiero tu che musica fosti tu che fosti ben altro tu che l’eterno insegui l’aerato seren tu puoi ondare sopra le vette: e tu, aria, ne accogli tu sola intoni per tutti! Ma tu, ragione, avanzi: Tu, mano aperta che inseguivi il mondo, Tu mi gridasti all’inutile forza Ma primavera, tu strozzi e spunti ben tu al fiuto del senso conduci tu scavi tediata la fossa. Tu, per le case le patrie la terra, vien qua tu, poesia maledetta, fuggita or tu, rimbalzo con selvaggia Ma tu, ragion maledetta, comprendi in un sol punto? A che tu, poesia, e tu, barbaglio sull’anima cieca, e tu, pioggia che fili giù bieca! Anche tu, immortal natura, tu stringi le forme che dentro 707 FL 049 024 FL 050 055 FL 050 091 FL 054 001 FL 054 029 FL 059 005 FL 063 035 FL 063 037 FL 063 042 FL 063 075 FL 064 010 FL 067 022 FL 067 026 FL 069 014 FL 069 020 FL 069 023 FL 069 029 FL 072 020 CA 002 010 CA 002 060 CA 005 013 CA 005 044 CA 005 072 tu sei cagnara e malizia e tristezza, sei tu, fiero disagio e tu, smanioso pensiero, E tu, notte che dai parvenza al rito Ma tu, notte, ben vivi anche se langue quello che tu non sai Tu, divin senso palpitante e intriso tu, divin senso che irraggi tu nella tregua m’accalori i polsi E inutilmente tu, gravoso spazio, quando tu vai distrutto. oh, cieca sostanza, tu giaci tu sgretoli giù morta: tu, per la tenebra nuda che tu gli spazzi via. tu sei redentrice adorata tu sùsciti come il silenzio Tu, lettor, nel breve suono e tu guidavi senza farmi male e tu, con lena immensa, Qualunque cosa tu dica o faccia Tu dici: beata l’acqua Se tu non issi a bandiera il tuo cuore tua FL 005 061 FL 010 011 FL 025 044 FL 044 009 FL 048 002 FL 050 030 FL 065 001 FL 069 015 FL 071 071 CA 002 008 CA 002 075 CA 003 002 tue la tua fresca corrente! o va segreta alla tua voga bella: la tua offerta tremenda; Anima, intona la tua voce e nulla la tua lima assopita lamenta accarezzato alla tua spalla, o mamma, Dalla tua nicchia, alla mercé della cruda grondante tua striglia, della tua isola, Circe; la terra non tua più l’avevi. Risorge la tua cara vita voce tua, voce mia, 708 FL 023 001 Col moto egual delle tue genti, o valle, FL 042 001 Voce, il ruscello delle tue campane CA 005 012 si fa guanciale delle ore tue. tufo FL 058 007 sul tufo del tempo, all’aperto contrasto, tuguri FL 051 007 s’orientano borghi e tuguri, tumido FL 022 003 tumido, opaco, calmo, tumultuar FL 010 002 in un perenne tumultuar balordo tumultuoso FL 034 024 fra il rincasar tumultuoso tuo FL FL FL FL FL 001 002 005 005 011 034 041 031 059 009 al tuo bene e al tuo male: quando è la vita, l’immane tuo sogno? la vanità del tuo sforzo, sul tuo bàttito avvia Via dal tuo spazio assorto 709 FL 021 059 FL 025 040 FL 038 010 FL 038 012 FL 043 030 FL 047 029 FL 047 066 FL 048 006 FL 050 038 FL 071 002 FL 071 047 FL 072 022 CA 002 014 CA 005 072 CA 005 080 e in tuo buon senno mossa, del tuo vortice eterno. sembrava il piacer del tuo viso: l’intenso tuo cuor, e il sorriso se dal tuo amore ci dilunghi e attrai nel tuo gioco stai: Non so più recar il tuo peso, rodi in fretta il tuo grigio dolore la via buona del tuo cuore, o mamma! il tuo incanto più non vola: quando più duro al tuo ozio era il tempo! odi il senso del tuo mondo: al tuo ben la campagna – Se tu non issi a bandiera il tuo cuore tentan sciogliere il tuo nodo tuoi FL 006 027 ordisci, ordisci de’ tuoi fili il panno FL 021 039 e ridevi nei tuoi rutti sozza. tuon FL 035 024 Poi, come tuon dai tetti si disperde tuorlo CA 002 074 essa risorge in tuorlo di gallina. turba FL 021 020 della turba pilotai; turbare 710 FL 055 008 irrequiete turbare turbin FL 047 054 se come foglia in turbin si mulina tùrbina FL 070 050 in infinita voragine tùrbina: turbinare FL 059 008 Forse a te basta l’udir turbinare turbine FL 003 005 piomba il turbine e scorrazza turbini FL 071 078 se turbini con Dio turchina FL 002 001 Nella seral turchina oscurità, turgidi FL 017 011 E con turgidi muscoli 711 turgido FL 019 006 palpa nei sensi; e turgido di voglia, Tutta FL 009 005 Tutta è mia casa la montagna, e sponda FL 050 012 e vastamente tutta s’abbandona. tutte FL 054 016 parole il labbro tutte a scarabocchi tutti FL 010 008 FL 014 004 FL 014 010 FL 028 020 FL 033 017 FL 056 004 FL 063 059 FL 069 011 CA 002 018 CA 008 017 CA 008 020 che nella fogna ancor tutti affratella. tu sola intoni per tutti! mentre occupa l’accordo tutti i suoni; Salve, o ver di tutti i giorni! e l’evangelo di tutti gli eroi e del sangue di tutti è il mio polso. che toglie dall’ora di tutti di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi; nel fior di tutti i giorni, l’orizzonte. tutti i contorni, tutti i colori; con tutti i cuori, per tutti i giorni; tutto FL FL FL FL 001 005 008 008 020 la mia linfa nel vivido tutto 008 (quando tutto ama e perdona) 010 ma tutto la solita mano 028 ma tutto la solita mano 712 FL 017 001 FL 017 052 FL 021 019 FL 021 033 FL 024 026 FL 025 002 FL 026 023 FL 027 003 FL 033 003 FL 035 022 FL 035 027 FL 042 041 FL 043 011 FL 045 064 FL 050 049 FL 055 005 FL 056 016 FL 060 008 FL 060 009 FL 060 022 FL 063 027 FL 064 008 FL 067 001 FL 068 038 FL 071 015 FL 071 037 CA 004 013 CA 005 016 CA 005 067 Da tutto l’orizzonte e riser tutto il dì per non sapere, preda tutto dei casi, nel viaggio qui dove tutto m’offende tutto, domani, ricomincerà. che dove spazia tutto in sé contiene, ciò che men dissi, tutto m’è vicino; che tutto nel sonoro E nido si fa tutto e tutto sa di coito! – tremando e rilucendo tutto il verde, tutto un impeto rosso ma floscio il tempo vil tutto si addita, e tutto è consueto se tutto via scompare tutto s’apre a guardare, tutto ai bimbi dona il pane, Tutto par d’usignolo, tutto sa di fragranza Viva tutto il sofferto e tutto si palesa e nulla è vano meno ti canto, amor, e più sei tutto; Tutto in grave volume è corpulenza: e tutto, anche il sole, diventa normale, nella maglia del tutto e tutto ha un muro livido di fronte? le vive dal tutto E così tutto rimanda tutto è un non fare più in tempo. uccelletto FL 057 002 l’uccelletto ai richiami uccelli FL 034 011 quando – uccelli dei nidi cittadini – CA 005 052 Ma son sì lievi gli uccelli 713 uccide FL 035 013 che dà salvezza donde più s’uccide; uccidere FL 050 087 per uccidere l’orco che ci sbrana! uccido FL 001 015 nel pensiero ti uccido udir FL 059 008 Forse a te basta l’udir turbinare udisti FL 059 002 non forse udisti in gravi ritornelli Udite FL 039 052 Udite il rullo a distesa udito FL 023 019 FL 071 057 tendo lo sguardo e l’udito; come suon nell’udito s’invera, 714 uguale FL 005 015 FL 006 015 FL 014 003 FL 033 002 FL 046 007 CA 002 057 nell’ostia insapora del còmpito uguale, e ritorno, uguale ritorno livida sciacqui uguale, l’anima è uguale! Ma dopo? Uguale a te, con te come uguale, ultime FL 034 026 dell’ultime officine, FL 070 053 l’ultime scaglie le avventa ultimo FL 026 004 dell’ultimo balen che il sol perdette; FL 037 002 l’ultimo fascio strinse nelle spanne; FL 057 006 dal becco gli esce in un ultimo trillo. uman FL 009 011 FL 034 004 l’uman destino vincola le mani l’uman contrasto, Umana FL 005 034 Umana industria sacra, CA 002 002 e l’amor mi pareva umana cosa, umanamente FL 050 107 umanamente pronti CA 005 074 se non rilevi umanamente il giorno 715 umanità FL 010 017 umanità circonda; umano FL FL FL FL FL FL 001 004 006 014 022 047 024 013 025 014 012 034 nel suo ritmo l’umano destino, e quasi sento un caldo àlito umano Oh per l’umano divenir possente scivola il vortice umano, forme: e gioisce del suo ritmo umano. O palpitare umano, umide FL 068 024 a boccheggiare nell’umide tane; umido FL FL FL FL FL 021 023 031 047 050 003 d’un caldo umido vento 018 per l’umido giro dei monti 018 l’umido ombrare violetto: 004 all’umido sguardo 009 del grand’umido abbrunire; umidore FL 021 056 nel caldo umidore del vento umile 716 FL 052 005 FL 052 030 mantello e cappuccio per l’umile terra mantello e cappuccio per l’umile terra umili FL 023 021 le immote umili forme umiltà FL 034 005 mentre in disparte l’umiltà dei vinti umore FL 066 011 l’umore notturno e la ragia. CA 007 009 Nel profondo trae umore un FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 003 004 004 004 004 004 005 005 008 008 008 008 009 010 010 012 013 012 010 002 009 013 014 019 022 044 005 023 027 043 010 002 044 001 un morso appena e una ciocca ho di te: il cuor beatamente è un rapimento s’inombra come un’occhiaia, che respirando discioglie un beato con un facile oblio oltre sospingo e quasi sento un caldo àlito umano sul viso e dietro il collo un far di baci in un’assorta luce: e silenzioso, che mescoli un mondo son legno di un tronco immortale nel fiato e nel sangue un’idea palpata da un sogno d’incubi, rosse di un cuore spezzato; un fatto trascina; e per sempre. e il canto lungo di un prono bifolco, in un perenne tumultuar balordo che accomuni a un suo fedele Sgorga lucendo un ventilato ardore 717 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 012 012 012 013 013 014 014 015 015 015 017 017 018 021 021 021 021 022 022 022 023 023 023 023 025 025 025 026 027 028 030 031 032 033 035 035 035 035 035 036 037 038 039 040 013 024 044 008 010 030 031 009 011 015 037 058 001 003 027 032 035 001 005 011 011 012 015 023 017 030 038 019 001 007 002 001 006 007 025 029 033 037 040 004 004 009 009 002 mi fan del sentimento un desiderio in un senso di culla un’ardente pupilla ha lasciato. un nulla è riso pieno, un nulla è ciel sereno: Un’eletta dottrina, un’immortale bellezza In un senso di luce e un vel d’argento serico gli cuce, verso un’eroica impresa; e al suo piede ferveale un piacere e si fece la spoglia di un morto: Respira il lago un pàlpito sopito d’un caldo umido vento se ogni ora parve un ripiego di fretta, in un scuoter di sonno che crolla un abisso profondo per gettarmi? Non è più su di un palmo In un volgere lieve un senso sopra note e va nell’aria un dir d’avemmarie, quasi di bimbi un parlottìo raccolto e in un guizzo anche il fuoco si spoglia: dalla terra esce un fantasma, oh creazion d’un mondo sembra il risveglio un terribile agguato ma in un concreto e alterno e va nel tenue senso un crepolio E’ di me parte un uomo da lavoro in un aperto libro gli occhi, mentre un solitario pàlpito di stella: Lungo di donna un canto si trasfonde per altri un varco e per me, tra gli scorni ai monti forti in un riposo lene, in un lungo bruito alla campagna in un vigor di fede; d’ogni dì, scopro il fremito d’un Dio. e talor sembro un carrettier che al sole un sonno covi di polvere e sete. d’un dèmone bigio verso un bozzolo azzurro di capanne, Un caldo barlume al tramonto ma qui c’è un cuore e vorrebbe nel petto e un abbandono fra i ginocchi, 718 FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 040 040 041 042 042 042 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 043 045 045 045 045 045 045 046 046 047 047 047 047 047 047 047 047 050 050 050 050 050 051 052 052 052 053 054 009 014 002 011 039 041 001 005 007 010 019 025 031 034 038 042 043 007 012 032 036 055 073 001 003 022 027 033 061 062 075 076 080 017 034 036 037 118 012 006 027 031 001 006 D’un così intenso amor alato cinsi un cuor che non aveva più dolcezza. dentro un nulla illeggiadrito voglia che ha fatto un groviglio di me. e un non so che nel cuor torvo accoltello tutto un impeto rosso In un diffuso vespero corrusco par nell’oscuro fetore di un porto, il lamentare d’un vascello morto verso un acerbo dubbiar inglorioso; attendo forse un’improvvisa norma Fui certo un tempo qualche eroe degno in un sol punto? A che tu, poesia, landa fuggita in un lontan miraggio, in un’idea che scruta e tormenta, e la notte s’adagia in un languore, in un fluir di pace e sentimento quasi eterno coperchio sopra un’urna. s’intesse in un vaporare di fiati verso un ben ch’è vicino e non tocca, del mondo e ritorna ad un tratto dà infine un luogo ove stare; è un nulla e i cari affetti mi son vani. Viene un vento di bufera in un fragore di grandine. zòccola un mulo, grave in un vorace stormo di nubi; ho un fluir di corrente. Voce a un coro, stelo a un fiore, trave a un palco, ghiaia al fango: ai dossi ravvolto è un mantello che striscia un lembo vicino sotto un’inerzia reclina: un passo, un nome, e tonfi dalle case nell’ascoltare il passo d’un fantasma. sono un mercante senza mercanzia, sono un pilota che ha perso la via, in un sentor di carezza; e s’amplia nel ritmo un gran senso; che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! in un guardar perduto, che trema di pianto: a un altr’anno, a un altr’anno! In un cofano azzurro ma il pensiero da sé batte un ricordo 719 FL 054 008 FL 055 022 FL 057 005 FL 057 006 FL 059 009 FL 059 016 FL 060 014 FL 060 028 FL 060 034 FL 061 013 FL 061 022 FL 062 012 FL 063 006 FL 063 007 FL 063 008 FL 063 009 FL 063 015 FL 063 033 FL 063 058 FL 063 062 FL 063 063 FL 066 004 FL 067 007 FL 067 008 FL 067 009 FL 067 010 FL 067 020 FL 068 036 FL 069 013 FL 069 039 FL 071 022 FL 071 037 FL 071 041 FL 072 012 FL 072 016 CA 000 000 CA 000 000 CA 002 049 CA 002 078 CA 004 006 CA 004 022 CA 004 024 CA 004 029 CA 005 004 E’ un inganno di voi che giù nel senso e un rider sento d’uomini e di donne mani un poco, e la morte dal becco gli esce in un ultimo trillo. in un’ansia smarrita in un vuoto rombar di sepoltura, un balsamo sembra, Per un volger saliente lungo d’onda un senso di campana conquista in un àtomo è vinto: un prorompere pieno; vibra un barbaglio di luna un’abitudine stanca, un effluvio sepolto, un’ebbrezza sospesa, un annunzio che tarda: in un’intensa pace, siete un batter di ciglio ma un vasto cuore intero in un immobile idea agghindata in un ingorda brama; che un vortice d’api dorate un che di non nato e già vecchio, e un fortor di carname riverso, un guardare senz’occhi, un traudir di respiro quanto un chinare di pàlpebre la vita dà un colpo e si squaglia fra un terror di profezia ma splendono d’un balenìo e l’un con l’altro pare e tutto ha un muro livido di fronte? in un vigor d’oceano, Il mio verso è un istrumento Il mio canto è un sentimento EO (da un Frammento 1914) NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di a un bronzeo inquietamente di un solco che è sentiero mentre un richiamo a distesa permane. e un orizzonte la cerchia: e incontra lo spettro d’un fondo; bevute e spremute da un cielo La casa è un ritrovo 720 CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA CA 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 005 007 007 008 009 009 008 009 014 018 022 025 033 038 041 060 064 065 066 067 070 081 091 004 033 008 008 012 l’uomo un plagio, la donna un contagio. c’è un grido dentro: l’atto è un pretesto. Sul viso c’è un solco C’è un cuneo nel cuore, in un mignolo d’aria. ma un nodo scorsoio e un convento in te stesso: Echeggia un mònito immane, Fuga da un vuoto vicino verso un vuoto lontano, il trambusto è un inganno; tutto è un non fare più in tempo. esplode a un ostacolo duro o libertà, che un laccio a un suo bene che gli grida: addio! un fiume immenso. e per sé nemmeno un sorso. ma se poggia a un punto solo un polline di suono – più che un deserto 001 003 004 005 007 008 014 021 023 024 026 030 032 039 039 040 040 013 008 004 051 012 033 029 012 016 024 010 003 007 053 054 001 007 un morso appena e una ciocca ho di te: ma quand’urta una città sembra il ciel una guancia di bambino. una grandezza infinita dell’universo una vita profonda. indugiando a una chiusa è con noi belva in una gabbia chiusa! d’una gora, e si contrae filtra il cielo e sorveglia da una cruna. in una pausa senza fine. in una blanda opacità di perla a poco a poco una nube leggera fallendo io piombo giù, e una distanza che verso una meta risuona, verso una fata morgana Fluì soavemente una malia d’una voglia di pianto; ma negli occhi una FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 721 FL 041 005 FL 041 009 FL 041 013 FL 042 009 FL 043 009 FL 043 033 FL 043 040 FL 047 018 FL 047 023 FL 047 069 FL 050 093 FL 051 002 FL 053 005 FL 055 021 FL 063 005 FL 063 022 FL 063 023 FL 067 017 FL 071 013 CA 000 000 CA 000 000 CA 001 007 CA 002 007 CA 004 011 CA 004 033 CA 005 006 CA 005 017 CA 005 029 CA 005 062 CA 005 069 CA 005 071 CA 005 075 CA 005 079 CA 006 004 CA 007 029 ero il trillo d’una fonte ero il soffio d’una valle ero il volo d’una nube eri una cosa per me sciolta in me: E’ l’ansietà d’una gioia smarrita Perché sta il giorno come una deserta plaghe del cielo a una spiga di menta? in una liscia imagin di medaglia; al lago veleggia una barca; lo spirito è una frode, e sempre in là una certezza attendi, in una gora di fumo e aria avesse la terra una mano una canzone appassionata esulta, dove è una floscia attesa, e la sosta pare una grazia, una corona votiva quanto il virar d’una rondine una dolcezza è il cuore. NO Queste liriche appartengono a una condizione NO speranza la quale sta ormai liberandosi in una quanto l’una e l’altra ha perso: esaudendo come una preghiera che munge a una terra se stesso; ancor libero mare – una goccia. e quando manca è una zuffa. a una segreta domanda: e una rapida lama si ode vagire una culla, se va in basso è una bomba e fa del presente una tomba. fingi una pace che fa guerra al mondo. l’una ier l’altra domani, scavando una voragine tremenda. una cinta lo circonda, unica FL 019 010 nel mio diletto è l’unica certezza: FL 070 063 unica al cielo misura la forza; 722 unico FL 025 028 Nel sonno odiato l’unico inganno: unione FL 010 016 con vasti gesti d’unione unisce FL 071 059 beata e immortale si unisce; unita FL 039 025 e nella voce unita universo FL FL FL FL FL FL FL FL 002 005 007 016 028 050 062 071 006 048 012 011 013 105 009 068 e l’universo ingenuo si rivela Se van dall’universo eterne voci dell’universo una vita profonda. dall’universo a rivelar la meta: dell’universo si fa vita e morte! universo e amare, e nel fil del suo sguardo ha l’universo; Questo universo è più saldo 002 017 021 045 011 uno sguardo che invita: 056 e si fece uno spento bracere; 008 non qui, dove uno sdraia 066 e fuori son uno che va uno FL FL FL FL 723 FL 052 002 in uno sguardo ritroso di luce; unto FL 019 004 il corpo mi titilla in calor unto. uom FL FL FL FL FL 005 027 027 027 035 042 005 009 013 031 Se l’uom tra bara e culla è di me parte l’uom che pavoneggia è di me parte l’uom che nell’azzardo è di me parte l’uom che s’apparecchia che nei millenni trasse l’uom dal bruto, 046 013 009 018 042 016 003 013 045 022 026 044 degli uomini accigliati? non più s’inventan gli uomini, ma sono. Sopra gli uomini, in vere leggi pure, degli uomini e del mondo gli uomini inquieti si cercano avari e uomini bramosi (laggiù fra gli uomini (Laggiù fra gli uomini Laggiù laggiù fra gli uomini e un rider sento d’uomini e di donne agli uomini senza aspettarli: inavvertito agli uomini e alle cose, uomini FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 010 013 018 028 039 045 050 050 050 055 061 063 uomo FL 008 013 FL 027 001 FL 054 011 FL 071 052 CA 005 008 dell’uomo, del mondo, di Dio; E’ di me parte un uomo da lavoro Come fui uomo e mi conobbe l’ora ora da uomo mantengo e ne son certo l’uomo un plagio, 724 CA 005 068 Il cuor che nell’uomo urbani FL 002 037 negli urbani viluppi, urge FL 001 001 L’egual vita diversa urge intorno; CA 000 000 EO Urge la scelta tremenda: Urgono FL 039 037 Urgono anele domande urna FL 045 007 quasi eterno coperchio sopra un’urna. urta FL 003 008 ma quand’urta una città urti FL 011 002 ecco per te la merce rude d’urti urto FL 005 041 dall’urto incatenato del cimento. 725 FL FL FL FL FL FL 025 028 035 035 045 059 057 022 032 038 058 003 ma nell’urto del piccolo piede sei l’urto e l’impronta del ritmo seguito e nell’urto civil, per la vicenda per l’urto rotto del cavallo stanco – Urto nei brevi scambi, e per gli imbocchi chieder dall’urto profondo usanza FL 032 001 Mentre scalpello in rintronata usanza FL 035 036 l’ottusa usanza zotica si sfibra; usato FL 007 008 fastidio ch’erra nell’usato giorno. FL 063 066 O combattenti dell’usato giorno uscì FL 071 026 e non uscì dal pertugio uscir FL 045 041 senza illusione d’uscir fuori; uscirà FL 014 032 uscirà dalla nostra rovina. uscita FL 006 003 prementi ore senza uscita, 726 usignolo FL 060 008 Tutto par d’usignolo, uso FL 001 004 a secondarlo par uso o ventura, FL 042 028 l’uso fra mezzo e il ritegno FL 045 069 e me l’uso eguale modella: usura FL 027 022 odio l’usura del tempo Utile FL 068 041 osannano o impiccano al cenno dell’Utile: v FL 002 055 non vi conosco, non v’inghirlando va FL FL FL FL FL FL FL 001 007 010 012 023 026 028 029 002 011 006 011 019 025 mentre rinchiuso in sua fatica va. lene va il sangue,e vivere è malia: o va segreta alla tua voga bella: fra chi va lento a digerire il giorno. e va nell’aria un dir d’avemmarie, e va nel tenue senso un crepolio il gigante che va per l’infinito. 727 FL 042 030 FL 043 037 FL 045 010 FL 045 066 FL 047 040 FL 051 022 FL 061 014 FL 068 007 FL 068 049 FL 069 019 CA 002 015 CA 002 076 CA 005 069 CA 008 009 Così l’attimo va, Perché va ciecamente il male e il bene va imperlando di fari i suoi solchi e fuori son uno che va Nella vita che fulmina e va va sempre più in là: e torva la tregua va giù. della sua traccia preferita, va. della sua traccia preferita, va. o va stordito ai rìvoli di spurghi la campagna che va dal piano al monte dove più va smarrita se va in basso è una bomba mentre va s’impernia, vada FL 016 006 se vada in labil suono di favella, FL 050 039 Dàmmi ch’io vada lieto la mattina vaga FL 038 005 Vedesti la vaga mia bocca, vagheggi FL 072 005 altri vagheggi i fiori, vagheggiando FL 014 027 o vagheggiando dall’alto vagheggiar 728 FL 043 027 furore accende il vagheggiar del segno, vagheggiarsi FL 024 015 e muove a vagheggiarsi alle vetrine. vaghissime FL 004 011 di vaghissime forme in abbandono vagire CA 005 062 si ode vagire una culla, vago FL 026 006 sul vago ordir delle pendici perse, vagò FL 050 111 vagò la fantasia; vai FL 064 010 quando tu vai distrutto. CA 003 003 voce voce che vai via CA 003 014 voce, voce che vai via val 729 FL 055 007 Che val, primavera, con spire FL 055 017 che val, primavera, con avida validi FL 050 062 Oh nel pensiero validi disegni valle FL FL FL FL FL 023 037 041 050 070 001 016 009 008 024 Col moto egual delle tue genti, o valle, a valle caddi in fuga dietro l’ombra. ero il soffio d’una valle e scende al lago per la valle il fumo ansiosi a richiamar per ogni valle; valli FL 005 054 O risuonar delle valli FL 053 003 con iridi di valli FL 060 002 che valli e tràmiti asperge van FL 005 048 FL 033 008 FL 059 015 Se van dall’universo eterne voci e van per l’aria imagini di bene ti van curvando il dorso vana FL 012 017 e nel vorace tempo è vana attesa. FL 034 006 geme o s’invischia, e vana 730 vanamente FL 025 018 ch’ora inseguo vanamente e sfuggo, vaneggiò FL 037 014 e vaneggiò la mia pupilla ingombra; vangel FL 027 011 ha per vangel, beffardo vani FL 021 023 in cima al sentimento i vani sogni: FL 045 073 è un nulla e i cari affetti mi son vani. vanire FL 043 014 vanire, e lungi in pianto gli anni miei vaniscon FL 031 009 vaniscon senza amore: vanità FL FL FL FL 005 019 019 027 031 009 011 006 la vanità del tuo sforzo, O vanità del bene contro il male, o vanità della gloriosa altezza, la vanità della superbia dotta, 731 vanno FL 071 012 ch’entrano e vanno ove vano FL FL FL FL FL FL FL 001 006 025 050 062 063 070 031 011 041 067 010 027 051 e parrà forse vano e fatica e rimorso e vano intendere: Da te nascendo vano sfumo via, ma nulla è vano il rimanente gli è vano o perverso: e tutto si palesa e nulla è vano sotto, dal vano dell’aria la terra vapora FL 022 010 nicchie vapora piano vaporando FL 002 002 pace su neve vaporando il piano vaporare FL 045 012 s’intesse in un vaporare di fiati vapore FL 025 042 (vapore sull’acqua d’inverno): FL 031 002 come azzurro vapore FL 052 015 l’impeto del vapore 732 vaporiera FL 047 021 pulsa lontan la vaporiera, all’erta varco FL FL FL FL 017 032 049 067 046 e passar da ogni varco 006 per altri un varco e per me, tra gli scorni 015 senza respiro, nel varco 019 se nel varco del tempo, varia FL 008 014 e gusto e mi aspergo alla varia CA 007 016 e circola, e varia varïar FL 023 007 fra il varïar delle braci variar FL 038 015 n’andammo; il variar delle cose FL 051 013 oh il variar delle cose ch’io guardo, FL 051 015 Oh il variar della vita ch’io sento, vario FL 014 011 FL 047 008 intoni il vario contrasto e il vario aspetto delle note forme 733 variopinto CA 008 015 gira, – e il mondo variopinto vascello FL 043 007 il lamentare d’un vascello morto vasta FL 071 073 anche la notte è vasta vastamente FL 050 012 e vastamente tutta s’abbandona. vaste FL 037 007 lo colse lieve e per le vaste braccia vasti FL 010 016 con vasti gesti d’unione FL 050 060 e balenò in sacri àttimi vasti FL 060 006 nei vasti contorni volteggia vasto FL 007 010 nel vasto palpitar che lo feconda, FL 039 057 più vasto ritorna FL 063 058 ma un vasto cuore intero 734 FL 066 005 sciama nel vasto orizzonte, CA 002 006 nel vasto sole delle estati brevi vecchio FL 026 016 il vecchio campanile l’ora scocca. FL 067 007 un che di non nato e già vecchio, veda FL 021 049 dov’occhio non mi veda né conosca, vede FL 002 061 FL 005 010 FL 035 018 FL 036 026 FL 039 056 FL 062 013 CA 008 010 simile a chi luce non vede ma qui fra nebbie andiamo, e a chi non vede che più s’avventa se la vede bella sorger libero e terso mi vede, Chi la vede e l’ascolta, al passante, che intorno vede ombra. e scorge intorno, vede d’intorno ; veder FL 024 006 Ma donne a veder sole più mi accora, FL 039 020 a veder la bellezza FL 071 049 sentivo a veder bimbe in leggiadria vedere FL 002 052 a vedere e a libare, 735 Vedesti FL 038 001 Vedesti, fanciulla, nuotare FL 038 005 Vedesti la vaga mia bocca, vedetta FL 070 047 su vertebre e stinchi a vedetta vedo FL 030 009 ma più io non ti vedo, stella mia. FL 054 010 di voi che, s’altro miro, vedo ancora. FL 071 008 quanto la luce ch’io vedo: CA 002 080 E ti vedo levar come il mattino vedovo FL 037 001 Il vedovo, rizzando il torso nero, veduta FL 070 032 serran l’altezza veduta veemente FL 005 039 più veemente vela al vento fugge, vegetante FL 067 032 la vegetante natura. 736 veggente FL 001 025 e che voi diveniste – veggente FL 071 083 questo veggente oblio: veglia FL 012 023 a lei che il cuor ci veglia e la movenza FL 039 028 che reca sonno a riprodur la veglia, vel FL 015 011 e un vel d’argento serico gli cuce, vela FL 005 039 più veemente vela al vento fugge, FL 068 027 ai giardini si vela di brina, velata FL 038 003 malizia d’amore velata FL 051 010 la lontananza velata. velato FL 067 003 veleggia lo spazio cionno nel sole velato 737 FL 047 023 al lago veleggia una barca; veleno FL 021 066 E suggo io, intrepido, il veleno FL 047 039 nella vita che importa sei veleno. FL 049 009 che schizza veleno nell’occhio del cielo veli FL 030 005 e mentre passa con veli e con piume, vello FL 070 039 il vello di neve che scivola e piega velo FL 047 001 Fra il caldo velo del sonno velocissimo FL 046 002 velocissimo, e scoppia vena FL 055 002 con vena sottile rinnova FL 056 010 Come vena profonda alle radici, FL 071 038 Come, segreta mia vena, 738 vendetta FL 021 067 schizzato a vendetta vendon FL 069 038 che non si vendon né recan piacere, vendono FL 023 013 quando fra lor si vendono bugie. vene FL 008 025 di vene per chioma, FL 070 029 fra trèmiti e vene Venere FL 010 014 Venere neutra immonda: Venga FL 039 001 Venga chi non ha gioia a ritrovare venire CA 009 014 venivo ma deve venire, 739 CA 002 003 fanciullo a te venivo VENTESIMO FL 000 000 DO SECOLO VENTESIMO ventilato FL 012 001 Sgorga lucendo un ventilato ardore ventiquattr FL 062 006 la creatura di ventiquattr’ore; vento FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 003 003 005 005 021 021 025 046 054 055 055 070 006 011 003 039 003 056 010 001 025 006 019 027 sul vento proteso a cavallo e guizzi e suono e vento o di nuvole e vento più veemente vela al vento fugge, d’un caldo umido vento nel caldo umidore del vento nel vento del mio prato; Viene un vento di bufera Come per vento chini fronte e ciglio e dà i riccioli al vento. all’ebbrezza del sole e del vento? ch’a bufere di vento FL 021 010 scivola il senso e gonfia la ventraia, ventraia 740 ventura FL 001 004 a secondarlo par uso o ventura, FL 012 014 di cambiar modo e ventura; ver FL 028 020 Salve, o ver di tutti i giorni! vera FL 071 070 questa lusinga più vera verbo FL 011 026 mentre la terra gli chiede il suo verbo verde FL 035 027 tremando e rilucendo tutto il verde, FL 041 006 che nel verde delle sponde FL 066 007 sul verde fiorito possente CA 002 017 ma di verde inghirlanda ogni contrasto verdi FL 036 036 gli alberi ondeggian con verdi richiami vere 741 FL 016 003 delle imagini vere la più bella FL 018 009 Sopra gli uomini, in vere leggi pure, verecondia CA 002 081 in verecondia gli occhi vergine FL 068 005 vergine il sole, assorto vergogna FL 021 034 con vergogna, e non trovo FL 045 050 saranno angoscia e vergogna; FL 063 051 di vivere, per te non ho vergogna, vergogno FL 012 018 E mi vergogno ripensando a lei verità FL FL FL FL FL FL FL FL 005 006 013 016 017 028 047 055 016 014 002 008 049 012 045 026 ingoia evacua pane e verità, la verità lontano in pigro scorno; lucente verità, l’eterna verità mentre è parvenza. nell’acciecante verità enorme. come l’eterna verità che in noi per la concreta verità del mondo, la verità della vita 742 vero FL FL FL FL FL FL FL 006 007 012 032 047 050 069 026 003 036 011 017 092 028 certezza ineluttabile del vero, nel vero effusa la persona sembra d’ogni pàlpito vero, mi sveli il maggior vero che l’avvince, e placa intorno la natura e il vero ch’ove men ti ristori sei più vero ci sembra spontanea purezza del vero, verrà FL 045 074 CA 009 015 CA 009 017 CA 009 019 CA 009 021 CA 009 023 CA 009 025 Rintrona in me: Come verrà domani? verrà, se resisto verrà d’improvviso, verrà quasi perdono verrà a farmi certo verrà come ristoro verrà, forse già viene verrebbe FL 054 022 confidenze nel tempo che verrebbe, versa FL 031 017 Dai clivi si versa si esala dispera FL 043 046 le cose, mentre autunno pioggia versa FL 052 017 e li versa in fatiche protese verso FL FL FL FL 006 011 015 017 024 024 015 004 verso conquiste ch’io non griderò. verso l’amore pertugia l’esteso, verso un’eroica impresa; verso l’alta vertigine azzurra 743 FL 036 029 FL 037 004 FL 039 053 FL 039 054 FL 043 010 FL 045 032 FL 049 001 FL 049 006 FL 049 011 FL 052 026 FL 070 042 FL 071 029 FL 072 012 CA 000 000 CA 002 058 CA 003 007 CA 004 005 CA 004 031 CA 005 065 CA 008 024 Sgorgo, inalveo, verso verso un bozzolo azzurro di capanne, che verso una meta risuona, verso una fata morgana verso un acerbo dubbiar inglorioso; verso un ben ch’è vicino e non tocca, O poesia, nel lucido verso o poesia, nel livido verso o poesia nel verso inviolabile verso l’autunno, che nel ciel piovuto verso gl’inviti del mondo, verso il suo amor sì grande! Il mio verso è un istrumento NO certezza di bontà operosa, verso un’azione di verso la fiamma che dal sasso vien fiducia verso l’alto e flutto verso flutto in lui s’infrange, e mar verso spiaggia verso un vuoto lontano, dentro l’amore, verso l’eterno. vertebre FL 058 006 per vertebre e fauci, nell’alto e agli scogli : FL 070 047 su vertebre e stinchi a vedetta vertigine FL 017 004 verso l’alta vertigine azzurra FL 070 056 in vertigine atterrita. vertigini FL 039 048 d’abissi e vertigini vespero 744 FL 043 001 In un diffuso vespero corrusco vespro FL 037 003 toccò nel vespro di raso il sentiero veste FL 008 022 Della mia carne si veste e si cela vestigio FL 063 003 sta la terra in vestigio vetri FL 051 011 Erra dai vetri lo sguardo, FL 068 035 d’oro sui vetri e nei cuori; vetrine FL 024 015 e muove a vagheggiarsi alle vetrine. FL 045 060 alle vetrine chiedo cosa io sia, vetta FL 033 006 FL 070 046 FL 070 061 CA 006 003 Con piè di nubi poggia il cielo in vetta si lamina enorme la vetta in fede enorme la vetta: vetta che al cielo più riesce 745 vette FL 009 003 sopra le vette: e tu, aria, ne accogli FL 026 002 l’ambrata sera che intorno le vette FL 068 016 freccian le vette e s’incidono, vi FL 002 055 non vi conosco, non v’inghirlando FL 063 032 breve conquista vi resta: FL 063 047 per te con fresco volo io vi rimando via FL 006 017 FL 011 009 FL 025 041 FL 034 016 FL 045 061 FL 050 037 FL 050 038 FL 050 049 FL 055 020 FL 069 020 CA 003 003 CA 003 014 mentr’echeggia la via Via dal tuo spazio assorto Da te nascendo vano sfumo via, E via si lancia il giorno fin che di via in via sono un pilota che ha perso la via, la via buona del tuo cuore, o mamma! se tutto via scompare Dall’incessante via che tu gli spazzi via. voce voce che vai via voce, voce che vai via viaggio FL 021 019 preda tutto dei casi, nel viaggio FL 043 036 la bontà torna del docile viaggio? FL 072 010 altri diriga il viaggio, viali 746 FL 054 033 FL 068 028 s’imperla ai viali intanto nei riflessi circola bassa nei viali, vibra FL 014 015 vibra chiuso il lavoro, FL 050 022 La solitudine vibra FL 062 012 vibra un barbaglio di luna vibrare FL 059 011 e fluttuanti oceani vibrare vibrava FL 017 005 che al sommo traboccando più vibrava; vibri FL 047 052 e plastica su vibri dove aspetta vibrò FL 072 013 che vibrò tropp’alto o basso vicenda FL FL FL FL 008 022 025 035 004 e divisa vicenda di case, 008 vicenda è il suon concorde d’ogni cosa. 046 dell’immortal vicenda, 032 e nell’urto civil, per la vicenda 747 FL 047 041 con perenne implacabil vicenda FL 071 023 suono e luce a vicenda; vicende FL 034 020 con intrecciate vicende vicin FL 048 008 ch’è vicin nuovo ardore. vicina FL 012 008 alla mamma vicina io mi riposo: FL 050 041 nell’imagine vicina: vicine FL 011 018 su ruote vicine e rotaie FL 045 029 incomprensïon di cose vicine, FL 070 013 fra erte e scese vicine, vicino FL 019 003 FL 026 023 FL 039 055 FL 045 032 FL 047 076 FL 049 028 FL 051 017 CA 002 084 CA 005 064 e liscio e più vicino ciò che men dissi, tutto m’è vicino; che bacia vicino chi l’ama? verso un ben ch’è vicino e non tocca, che striscia un lembo vicino che incuora il vicino, Quel che vicino mi sta, mentre è bello il silenzio a te vicino. Fuga da un vuoto vicino 748 vicoli FL 050 015 Ai vicoli clamore vide FL 042 024 o se la vide e l’anime intendendo vie FL 012 004 giù si dipana in ombra sulle vie, FL 034 009 Oh per le vie all’alba vien FL 021 013 FL 030 001 FL 039 019 FL 042 042 FL 043 002 FL 047 037 FL 071 045 CA 003 007 CA 007 012 l’idea nel tempo che vien già divelto Leggiadro vien nell’onda della sera vien qua tu, poesia maledetta, che vien sulla parola e accieca il suono. vien dolorando ciò che non s’esprime: se l’invocato lavoro vien meno e vien nell’ore mediocri l’eterno: vien fiducia verso l’alto e vien dalle montagne: viene FL 011 006 FL 025 001 FL 045 075 FL 046 001 FL 055 030 CA 009 025 si crolla fumida e viene Tragica viene a contrasto l’idea E intanto viene. Viene un vento di bufera e l’amore non viene. verrà, forse già viene 749 vieta FL 010 012 esser persona la saggezza or vieta. vietar FL 070 043 a vietar con angoscia suprema vietata FL 070 003 ch’a suon di nerbo la vietata altezza vigilo CA 009 002 vigilo l’istante vigliacco FL 049 014 gesto vigliacco, nell’aria vigne FL 026 005 e qui le vigne foggiano ricami FL 070 014 per vigne, biade, ronchi, cinte, sterpi, vigor FL 025 052 FL 035 029 FL 071 041 Terso vigor di zampillo, in un vigor di fede; in un vigor d’oceano, 750 vigore FL 001 021 FL 015 010 e con alterno vigore felice che il petto gonfia di fresco vigore vil FL FL FL FL FL 006 035 043 056 063 031 tra morte e morte vil ritmo fuggente, 035 vil ricadendo nella mia fatica, 011 ma floscio il tempo vil tutto si addita, 008 e vil mi sembra quando con tormento 029 Vil trastullo di sé, vili FL 021 064 di noi vili eterni ville FL 003 007 FL 070 015 campi e ville, e dà battaglia; e ville e masnade viltà FL 047 014 Or non più la viltà del mistero FL 050 053 Viltà forse o presagio viluppi FL 002 037 negli urbani viluppi, 751 vince FL 032 014 Cristo ha ragione e Machiavelli vince. FL 034 001 Scienza vince natura: FL 035 001 Scienza vince natura: vincer FL 041 018 dà per vincer la fortuna vincola FL 009 011 l’uman destino vincola le mani vino FL 019 001 Sta fra lascivie di vivande e vino vinti FL 034 005 mentre in disparte l’umiltà dei vinti vinto FL 061 013 conquista in un àtomo è vinto: violenta FL 017 012 si sforzava ogni cosa violenta 752 violenza FL 008 003 mentre è violenza di strade FL 027 016 che dove è la violenza dei più forti; violetto FL 031 018 l’umido ombrare violetto: viperini FL 068 011 nei viperini orizzonti, virar FL 067 017 quanto il virar d’una rondine virava CA 002 042 virava la sua siesta. Virtù FL 016 009 FL 026 008 FL 035 004 FL 047 038 CA 005 005 visione Virtù ti crea che non par segreta, ronzano eguali con virtù diverse. e la virtù nell’atto si feconda; e la virtù sconfitta imbava il sangue, in virtù della zuppa – 753 FL 010 047 Dove la fraterna visione FL 060 031 sopra l’aperta visione: viso FL 004 014 FL 008 026 FL 038 010 FL 052 003 FL 052 028 CA 005 022 sul viso e dietro il collo un far di baci sbarra nel viso pupille sembrava il piacer del tuo viso: su ’l viso giallo e il corpo di bitume su ’l viso giallo e il corpo di bitume Sul viso c’è un solco vispezza FL 057 003 svola e discende con vispezza e amore; visse FL 069 016 rodi chi visse di baratto e scoria: vista FL 058 003 quasi è di belva alla vista del pasto visto FL 010 033 Ma di quanti non visto s’avvelena FL 015 004 par che non visto gli rubi FL 050 019 fin che non visto il sonno CA 009 016 a sbocciare non visto, 754 vita FL 000 000 EO causa di lor vita – batteranno il grano. FL 001 001 L’egual vita diversa urge intorno; FL 002 008 D’ogni creata cosa io son la vita, FL 002 041 quando è la vita, l’immane tuo sogno? FL 004 010 la vita imaginando, e luce e suono FL 006 016 dell’indifferente vita, FL 007 012 dell’universo una vita profonda. FL 008 002 che vita distrugge e ricrea, FL 009 013 quanto misero mal vita perdoni, FL 010 003 di vita senza razza; FL 014 028 la vita, che qui di respiro in respiro FL 015 018 le mete non raggiunte dalla vita, FL 017 027 dal pensiero la vita. FL 021 029 mi scardassò la vita; FL 021 057 con strette di mano la placida vita, FL 024 007 ché nulla ad esse, tranne amor, par vita; FL 025 023 son dentro nella vita; FL 028 013 dell’universo si fa vita e morte! FL 042 014 chi per la vita foggiato non è! FL 043 045 e par la vita quando si fan rade FL 044 005 Cos’è la vita con sue rabbie a voi FL 045 054 Vita misera e grande, FL 047 025 a me il terror della vita e il rimorso. FL 047 036 nella vita che importa non sei niente; FL 047 039 nella vita che importa sei veleno. FL 047 040 Nella vita che fulmina e va FL 047 071 Ma la vita non gode, FL 049 032 terror della vita, presenza di Dio, FL 050 061 la vita di cent’anni, o padri eroi? FL 051 015 Oh il variar della vita ch’io sento, FL 052 009 la vita che bramisce: FL 055 026 la verità della vita FL 059 004 del sogno e della vita FL 063 038 la vita e più la doni e più n’accresci: FL 066 014 fulminea la vita FL 068 036 la vita dà un colpo e si squaglia FL 069 026 quando vita si sdraia alle cose, FL 070 054 e fugge ghermendo la vita FL 071 014 Bello incrociar la vita FL 071 084 questa vita che è vita. FL 072 019 e domandava la vita. CA 002 001 Al tempo che la vita era inesplosa 755 CA CA CA CA CA CA 002 005 005 005 005 007 075 037 084 086 088 020 Risorge la tua cara vita La solitudine è vita – la vita ti oltrepassa, la vita non ti passa. la vita fa man bassa e l’abbevera di vita, vitale FL 036 039 s’aprono al fiotto vitale FL 043 029 A che ne serbi, o vitale malia, vitreo FL 070 028 a gurgiti immani di vitreo silenzio, vittima FL 036 019 vittima che s’immola vittoria FL 049 003 che la vittoria dell’estate assalta viva FL 033 016 FL 039 031 FL 039 044 FL 060 022 FL 065 009 CA 008 001 viva nel mondo salïente in noi il dolor viva come buona madre ma divino è sentir chi ci viva, Viva tutto il sofferto o nervatura c’hai parvenza viva! Gira la tròttola viva 756 vivace CA 002 029 per vivace concime vivande FL 019 001 Sta fra lascivie di vivande e vino vive FL 010 050 FL 011 025 FL 018 006 CA 004 013 CA 005 042 CA 007 010 CA 008 021 e fa divina l’ora che si vive? e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe, dalla campana: e silenzio indi vive; le vive dal tutto ma vive l’anima impura da chi vive e da chi muore: vive la tròttola e gira, viventi FL 069 005 e ai morti viventi, le rogne! Viver FL 012 011 Viver la sento; e nel baleno aperto, FL 067 029 a chi viver non può senza raggio; vivere FL FL FL FL 007 025 029 039 002 lene va il sangue,e vivere è malia: 011 quando sorbivo il vivere gustoso, 017 La faccenda così prosegue a vivere 068 chi l’attendeva a vivere. 757 FL FL FL FL FL FL FL 050 050 050 050 060 063 071 078 080 082 084 026 051 065 se vivere è fiducia, se vivere è bellezza, se vivere è conquista, se vivere è promessa? quando vivere è fatica di vivere, per te non ho vergogna, – crudel tristezza nel vivere baldo – viverti FL 047 067 non voglio viverti più, vivi FL 025 047 siate più vivi della mia carne sciocca; FL 040 011 dagli altri vivi più non mi distinsi; FL 054 029 Ma tu, notte, ben vivi anche se langue vividi FL 009 002 vividi al sol che infiamma la sua ora vivido FL 001 020 la mia linfa nel vivido tutto FL 036 032 del vivido corso immortale: vivo FL 032 003 senza fiducia vivo di speranza FL 047 019 mentre il borgo è qui vivo FL 056 003 io vivo con voglia nel tempo; CA 002 023 in abbandono ancor vivo 758 vizzo FL 043 021 Al vizzo sen della parola trema voce FL 005 027 FL 016 004 FL 031 007 FL 038 013 FL 039 002 FL 039 008 FL 039 012 FL 039 025 FL 039 061 FL 039 066 FL 042 001 FL 044 009 FL 047 007 FL 047 061 FL 056 009 FL 071 007 CA 003 002 CA 003 003 CA 003 013 CA 003 014 CA 005 061 CA 005 077 Chi può la voce ascoltare in sua voce ritrova e in sua movenza; la voce mi pàlpita in cuore; appena mi giunse e la voce questa voce che mia questa voce è pazzia: questa voce è ironia: e nella voce unita O voce eterna in movenza caduca, oh voce risorgi dal cuore di ognuno: Voce, il ruscello delle tue campane Anima, intona la tua voce e nulla la voce dei bimbi si lagna, Voce a un coro, stelo a un fiore, la voce si smarrisce appena mia. quanto la voce ch’io sento voce tua, voce mia, voce voce che vai via cuore a cuore, voce a voce – voce, voce che vai via ma la voce non è presente; ha la voce a metà gola; voci FL FL FL FL FL FL FL 005 006 017 033 041 068 070 048 019 024 019 012 032 055 Se van dall’universo eterne voci s’amplian faccende in conosciute voci, nel senso delle voci a domani l’anelito e le voci voci in aria, e improvvisa con voci e sbadigli effimera d’orme e di voci 759 voga FL 010 011 o va segreta alla tua voga bella: voglia FL 019 006 FL 021 069 FL 025 006 FL 039 018 FL 040 007 FL 041 020 FL 042 011 FL 052 013 FL 056 003 FL 070 058 CA 005 034 palpa nei sensi; e turgido di voglia, e te, con voglia, o spirito, suggello perché la voglia palese e gioconda la voglia e l’ansietà, d’una voglia di pianto; ma negli occhi che si voglia. voglia che ha fatto un groviglio di me. sugge con voglia di odio e d’amore io vivo con voglia nel tempo; di spregio, d’invidia, di voglia, La voglia divora il momento: voglie FL 010 024 dal buio delle sue voglie, l’offesa FL 034 023 e ne respira le voglie FL 055 023 che nel lavoro preparan le voglie: voglio FL 025 043 e il sentirlo m’è duro, e non voglio FL 025 045 e non voglio che voi, o pochi saggi FL 047 067 non voglio viverti più, vogliosa FL 013 005 o vogliosa amicizia 760 voi FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 002 014 021 025 044 050 054 054 054 063 063 063 063 063 063 025 054 021 071 045 005 101 008 010 012 010 014 019 070 071 072 e che voi diveniste – veggente e giovando dissolvermi in voi, ma voi, rapimento e saggezza ma giù gli sguardi con terrore, voi e non voglio che voi, o pochi saggi Cos’è la vita con sue rabbie a voi Ma benedetti voi, E’ un inganno di voi che giù nel senso di voi che, s’altro miro, vedo ancora. quando voi m’appariste, e liscie e tonde ma in voi alberi appena, e in voi, socchiusi gli occhi In voi e in me. Dall’opera poeti voi soli, sapienti voi soli, l’ininterrotto multiforme è a voi: vol FL 039 038 dal libero vol delle sfingi celesti vola FL 071 002 il tuo incanto più non vola: vólano FL 034 013 vólano le sirene volea 761 FL 017 044 volea ciascun gridare voler FL 006 007 forsennato voler che a libertà volere FL 010 037 sembrano volere ancora e sono morti! FL 011 027 e appassionata nel volere acerbo FL 045 035 volere che s’amplia a misura voleva FL 017 030 voleva ognun confidare volevi FL 002 024 e prodigar volevi volge FL 027 004 bàttito volge della sua giornata; volger FL 047 055 volger potessi nella mia fatica, FL 060 028 Per un volger saliente lungo d’onda volgere 762 FL 022 005 In un volgere lieve volgi FL 020 001 Mar che ti volgi ovunque è riva e chiami, volgo FL 024 004 dietro mi volgo: lento indi procedo, FL 035 009 e mentre il volgo in desiderio occhiuto voli FL 029 001 Dai voli torvi di sogni la notte volle FL 009 014 quanta bontà ci volle a crear noi, FL 012 020 a lei che, triste d’aver troppo, volle FL 069 034 chi fra i bari del mondo non volle aver bazza: volo FL 027 021 FL 041 013 FL 063 012 FL 063 047 CA 005 053 volontà arcanamente s’agita il mio volo, ero il volo d’una nube al volo adorante dei rami per te con fresco volo io vi rimando per dare peso al volo, 763 FL 059 010 FL 071 079 le volontà native la volontà nutrita volta FL 050 095 per esser buoni qualche volta appena! volte FL 038 011 balzò tante volte al mio petto volteggia FL 060 006 nei vasti contorni volteggia volto FL 055 025 il mio volto s’alza a chiedere volume FL 067 001 Tutto in grave volume è corpulenza: voluttà FL 024 005 e voluttà m’addolora. voluttuoso FL 017 038 che voluttuoso salendo con gioia 764 vorace FL 010 007 alla città vorace FL 012 017 e nel vorace tempo è vana attesa. FL 047 027 in un vorace stormo di nubi; voragine FL 017 061 s’aprì la voragine FL 070 050 in infinita voragine tùrbina: CA 006 004 scavando una voragine tremenda. vorrebbe FL FL FL FL FL FL FL FL 009 011 036 039 039 039 047 061 016 025 024 009 013 022 012 011 mentre vorrebbe far puri i dì suoi. e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe, nessuno vorrebbe il mio officio. ma qui c’è un cuore e vorrebbe ma qui c’è amore e vorrebbe ma qui c’è aiuto e vorrebbe che dove manca vorrebbe colmarsi che a ciascun passo ne vorrebbe cento. 019 023 053 040 037 058 029 014 016 007 pur vorrei maturar da radice vorrei palesasse il mio cuore mentre vorrei amare vorrei così che l’anima spaziasse o realtà, essere in te vorrei: con qual gioia mutandoti vorrei a te chiamo e vorrei piegare il capo e le vorrei! e la vorrei! Cader così vorrei dietro il mio cuore; vorrei FL FL FL FL FL FL FL FL FL FL 001 001 002 005 025 047 050 051 051 057 765 FL 071 055 che non vorrei mutare in nessun’altre ! vorresti CA 005 048 Così vorresti lontanar le ore vortice FL FL FL FL FL FL 004 005 014 025 047 066 003 035 014 040 010 004 vortice fresco di gemme, e rosato nel vortice m’esalto della lotta scivola il vortice umano, del tuo vortice eterno. Come vortice enorme che un vortice d’api dorate vorticoso FL 012 005 dove assopito è il vorticoso squillo vostra FL 054 014 che l’ombra vostra morbida avvolgea! FL 063 050 la fida imagin vostra rinnovello; FL 063 074 con la fatica vostra, o ignoti eroi! vostri FL 021 024 non certo i vostri, o primavera sciocca, vostro FL 063 069 nel sangue del vostro destino: 766 votiva FL 063 023 una corona votiva vuoti FL 069 011 di tutti, e s’empiono i vuoti rimorsi; vuoto FL 011 001 FL 021 009 FL 024 009 FL 031 006 FL 036 017 FL 050 021 FL 054 034 FL 059 016 FL 066 028 FL 070 049 CA 005 064 CA 005 065 O carro vuoto sul binario morto, passi d’argilla e per le reni vuoto nel vuoto della sera Nel vuoto sostare dell’aria ascoltante dai corpi smilzi il vuoto delle teste: e vuoto il tempo buio lascia fuori. dell’ombra il vuoto, e striscian flessuosi in un vuoto rombar di sepoltura, se monta, vuoto svapora nel nulla. Sopra, il vuoto dell’ombra e del fuoco Fuga da un vuoto vicino verso un vuoto lontano, zampa CA 002 040 che tra zampa e cresta zampilli CA 002 047 i miei sensi, e zampilli i pensieri, 767 zampillo FL 025 052 Terso vigor di zampillo, zanzare FL 066 002 che rarefà di zanzare, zavorra FL 029 004 zavorra cieca: zebrati FL 068 014 per l’aria incatenano anelli zebrati; zòccola FL 047 022 zòccola un mulo, grave zolla FL 002 047 Mamma, zolla aria luce, zolle FL 070 006 per grumi di zolle e colture zonzando 768 FL 028 008 lo spazio zonzando scintilla zotica FL 035 036 l’ottusa usanza zotica si sfibra; zucche FL 039 050 le zucche soltanto e i cadaveri zuffa CA 005 006 e quando manca è una zuffa. zuppa CA 005 005 in virtù della zuppa –