CIRCOLO DELLA MEMORIA Centro riabilitativo

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CIRCOLO DELLA MEMORIA Centro riabilitativo
Associazione Varese Alzheimer ONLUS
CIRCOLO DELLA MEMORIA
Centro riabilitativo e ricreativo per persone con lievi disturbi di memoria
Relazione anno 2013
Introduzione
Le persone con lievi disturbi di memoria, con il supporto di personale specializzato,
possono imparare strategie per migliorare la memoria e possono modificare efficacemente
il loro modo di gestire le informazioni e le attività nell'arco della giornata mettendo in
pratica le tecniche apprese. I training di riabilitazione sono interventi di tipo nonfarmacologico che si dimostrano un utile supporto ad eventuali terapie farmacologiche
proposte dal medico specialista. Le tecniche di supporto alla memoria possono essere in
parte insegnate anche ai familiari dei pazienti, che così possono aiutare il proprio caro ad
applicarle nei momenti di difficoltà della vita quotidiana.
Il “Circolo della memoria” è una risposta valida a un bisogno espresso sia da chi soffre di
disturbi di memoria che dai familiari, offrendo una struttura specializzata in tali
problematiche con personale qualificato. Il centro infatti propone non solo opportunità di
sostegno riabilitativo e ricreativo alle persone con lievi deficit cognitivi, ma anche un
servizio di sollievo alle famiglie degli stessi.
Obiettivi
 Rallentare e contenere il declino cognitivo
 Sostenere le capacità residue e l’autonomia personale
 Favorire la socializzazione e le relazioni interpersonali
 Fornire sostegno e sollievo ai familiari
 Migliorare la qualità di vita del malato e dei suoi familiari
Utenza e modalità di accesso
Il centro è rivolto alle persone che presentano lievi disturbi di memoria, soggette a perdita
di autonomia e con difficoltà a gestire la quotidianità, e ai loro familiari. L’accesso ai servizi
avviene previa una valutazione di idoneità da parte dell’èquipe dell’Ambulatorio della
Memoria. Viene quindi concordato con l’utente e i familiari un programma riabilitativo
individualizzato, stabilendo un calendario di frequentazione dei corsi e delle attività a
disposizione.
Attività proposte
Il programma di attività è concepito non solo come momento riabilitativo ma anche
ricreativo, inserito in un ambiente piacevole, accogliente e stimolante, che faccia sentire la
persona a proprio agio, sostenuta e valorizzata nella sua individualità. Sono favorite
attività in piccoli gruppi, in modo da stimolare la risocializzazione e la relazione
interpersonale, suddividendole in corsi formali (gestite da personale qualificato, con una
iscrizione, orari e durata ben definiti) e attività libere informali (prevalentemente gestite
dagli utenti stessi e dai volontari).
L’intervento riabilitativo si configura come approccio finalizzato a migliorare la qualità di
vita del soggetto: l’obiettivo consiste nel rallentare la progressione del deficit cognitivo e
nel contenimento dei disturbi comportamentali spesso associati.
Inoltre, all’interno del Circolo vengono dedicati degli spazi ai familiari, prevedendo
momenti di condivisione delle attività, fornendo risorse educative rispetto alla gestione dei
deficit di memoria e disturbi correlati e mettendo a disposizione consulenti volontari in
ambito medico, psicologico e legale che possono rispondere alle eventuali richieste
specifiche.
 Attività cognitive: vengono proposte attività di stimolazione cognitiva basate
sull’utilizzo della memoria procedurale e sull’allenamento delle abilità prassiche e di
ragionamento e attenzione, con l’obiettivo di contrastare il declino cognitivo. Vengono
condotte attività di ri-orientamento con l’ausilio di strumenti esterni: diari, agende,
orologio e calendario. Viene compilato un Album dei Ricordi, attraverso il recupero e la
valorizzazione di esperienze piacevoli, con l’ausilio di materiale audio-video-fotografico
proposto sia dagli utenti che dagli operatori
 Terapia occupazionale: l'attività viene svolta attraverso mansioni che rievochino la
quotidianità passata: cucinare, cucire, dipingere, creare oggetti utili ed emotivamente
significativi, oppure attraverso un altro canale di stimolazione, la musica che facilmente
rievoca vecchi ricordi ed emozioni.
 Attività psicomotoria: finalizzata a preservare funzioni motorie e cognitive attraverso
specifiche attività funzionali; vengono proposti semplici movimenti e gesti di attività
quotidiana al fine di stimolare la capacità di attenzione, la coordinazione dei movimenti
e la concentrazione per tempi brevi.
 Danzaterapia - metodo FUX: è un mezzo per aiutare le persone a superare i propri
limiti, sia fisici che psicologici. La danza diviene lo strumento attraverso il quale
affrontare un percorso che insegna a riconoscere le emozioni, accettarle e liberarle,
traducendole in movimento. Non ci sono passi di danza da imparare, non serve seguire
il ritmo, la musica è nelle persone e può essere liberamente interpretata.
 Pet therapy: la relazione con l'animale migliora l’interazione e la comunicazione,
riduce l'agitazione, stimola la creatività, la curiosità e la capacità di osservazione,
migliora la depressione e l'ansia. La festosità di un animale stimola nella persona
anziana gioia, serenità, buon umore. Durante una seduta di pet-therapy si crea un
clima di forte partecipazione conviviale tra i partecipanti, il tutto si risolve in un ricordo
piacevole che la persona si porta con sé alla fine dell'incontro.
Operatori
Lo staff è costituito da una èquipe multi-professionale composta da operatori specializzati
nelle tecniche riabilitative per deficit cognitivi, attività occupazionali, psicomotricità, danza
terapia, pet therapy.
Vengono effettuate periodicamente riunioni di èquipe al fine di confrontarsi sull’andamento
delle attività, rinnovare i protocolli e discutere casi clinici.
Attualmente gli operatori attivi all’interno dell’Ambulatorio sono i seguenti:
 Carlotta Coerini - Psicopedagogista
 Laura Fornasiero – Educatrice e animatrice
 Vincenza Frascella– Danzaterapista
 Cristina Morelli– Medico Psicoterapeuta
 Laura Parola – dottoressa in psicologia clinica e neuropsicologia
 Celeste Pellegrini – Psicomotricista
 Mara Pinciroli - Medico operatore Pet Therapy
 Cristina Sbaglia - Terapista occupazionale
 Volontari Varese Alzheimer
Valutazione di efficacia
Al fine di valutare l’efficacia del Progetto e verificare l’idoneità dell’inserimento, vengono
effettuati controlli periodici dell’andamento del disturbo di memoria tramite la
somministrazione e valutazione di test cognitivi specifici.
IL CIRCOLO DELLA MEMORIA DI COMERIO
Da giugno 2009 è attivo il primo “Circolo della Memoria” della provincia di Varese, gestito
da Varese Alzheimer grazie alla collaborazione col Comune di Comerio che ha messo a
disposizione due locali ad uso gratuito presso la sede civica.
E’ aperto il martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 16.30 e ospita 8/10 persone.
Le attività
All’interno delle sedute vengono proposte attività differenziate: il martedì attività che
stimolano la sfera fisico motoria, il giovedì attività che riguardano la riabilitazione cognitiva.
 Attività di stimolazione psicomotoria: la modalità di approccio si ispira a tecniche
non farmacologiche di aiuto alle demenze e ai disturbi comportamentali quali la
ROT (terapia di orientamento alla realtà) e la Validation Therapy. L’attività
psicomotoria utilizza un metodo di basso impatto, adeguato all’età e alle capacità
dei partecipanti, dove vengono stimolate funzioni fisiche e di coordinazione diverse:
elasticità, resistenza forza etc. Un’attenzione particolare viene data ad esercizi che
possano mantenere una deambulazione sicura e senza rischi, che possano
mantenere un buon equilibrio e, non da ultimo, che stimolino il senso del ritmo
indispensabile ad un movimento coordinato ed efficiente (una volta al mese durante
l’incontro si creano delle piccole coreografie di balli di gruppo).
 Attività di riabilitazione cognitiva: si avvale di alcune modalità di approccio
specifiche quali la ROT, la terapia di riattivazione globale e la musicoterapia, che
partendo da uno stimolo esterno che faccia da “riattivatore” di vissuti affettivi e
apprendimenti (sia esso una traccia musicale, un filmato, una scheda di lavoro…)
consenta una stimolazione per l’attenzione, la memoria e il linguaggio. Mantenendo
un clima gioioso e giocoso, e non forzando laddove un po’ la malattia, un po’ l’ansia
e l’emotività rendono più lento e faticoso - o spesso impossibile - il ricordo, si
mantiene un contenimento affettivo che protegge l’ospite, sospende il giudizio per
l’insuccesso (che a volte il paziente avverte, nelle interazioni con il mondo esterno)
e piano piano legittima al rischiare, al fare dei tentativi.
Il gruppo
Le attività proposte sono attività gruppali. Il gruppo attuale è un grande attivatore di
energie e possibilità di lavoro e funge da cassa di risonanza delle emozioni dei singoli, che
in alcuni momenti specifici di difficoltà o gioia, sentono l’interazione con gli altri come
risorsa importante. Gli ospiti si aspettano, si prendono cura l’uno dell’altro, condividono
spontaneamente tra loro alcune vicende del loro quotidiano e nei momenti di convivialità
(le festicciole organizzate in alcuni momenti specifici dell’anno, le piccole gitarelle, i
momenti di scambio con altri gruppi …), dimostrano di condividere piacevolmente le
emozioni tipiche del “fare festa”. L’entusiasmo e la presenza attiva (ognuno con la propria
tipicità) sono sempre ottime, il clima divertente e proficuo. Le performance degli ammalati
all’interno delle sedute è di gran lunga migliore di quello avuto durante la quotidianità
domestica e, dato comunicato dai parenti, lo stato d’animo e l’umore si mantengono
positivi anche a seguito dell’attività.
I volontari
Grandissima valenza è data dalla partecipazione assidua di tre volontari, che sia rispetto
alle risorse culturali e personali che portano, sia rispetto all’elevata motivazione nell’essere
presenza attiva all’interno dell’esperienza del Circolo, costituiscono una risorsa
competente e fondamentale per la buona riuscita delle attività. Spesso il loro intervento
vicaria le carenze del gruppo di lavoro e garantisce il mantenimento di un ritmo vivace e
“spontaneo”, andando a sanare quelle lunghe latenze che esistono e rischierebbero di far
percepire ai partecipanti le difficoltà che emergono nel far fronte ad una specifica richiesta.
I famigliari
Trasversalmente, le attività del Circolo hanno una ricaduta importante anche sui famigliari
degli ospiti, che trovano un ambiente che accogliente entro cui poter esprimere
preoccupazioni, ansie, necessità e dove trovare sostegno emotivo alle tante fatiche che
sono tipiche del quotidiano con un famigliare compromesso dalla malattia. La necessità di
provvedere all’accompagnamento, rende il rapporto con i famigliari costante e ricco di
interazioni; spesso i momenti prima dell’avvio delle attività vengono dedicati ad uno
scambio in merito agli accadimenti che riguardano il famigliare nel corso della settimana e
sono una restituzione importantissima di cui avvalersi nel corso dell’attività. Invitati a
partecipare all’ultima parte del pomeriggio di lavoro, che prevede un momento di merenda
insieme, in realtà alcuni di loro spesso sentono il bisogno di fermarsi anche nel corso della
sessione terapeutica. Chi perché fa fatica a salutare il partner, chi perché ha la necessità
di godere di un aspetto più “sano” del proprio famigliare, che a casa non ritrova più…chi
perché trova nel gruppo e nell’attività un importante sostegno anche per se stesso e ne
gode…ognuno di loro concorrono a pieno titolo alla buona riuscita dell’attività e una
presenza che in altri ambiti di intervento potrebbe tradursi in un ostacolo o in un freno,
diventa un’ulteriore, importante risorsa di cui avvalersi.
Utenti
Nell’anno 2013 gli iscritti al Circolo di Comerio sono stati 7 (di cui 3 nuovi ingressi) ed
hanno mantenuto una presenza costante, malgrado le difficoltà dettate dal livello di
progressione della patologia e dalla pressoché totale dipendenza da un
accompagnamento per poter afferire alle attività proposte.
L’età dei partecipanti varia dai 70/ 80 anni circa e al momento la totalità dei presenti è per
il 100% di sesso femminile.
In relazione alle specificità dei singoli, da rilevare è la grande eterogeneità che riguarda il
gruppo di lavoro, composto da sempre da persone provenienti da aree territoriali tra loro
molto differenti (sono sempre stati presenti e lo sono anche attualmente) ospiti di altre
nazionalità). Questa caratteristica, opportunamente rilevata come risorsa ed utilizzata nel
lavoro di gruppo, permette un’importante ricaduta su tutti in termini di esperienza e si
traduce al momento in un’ottima integrazione complessiva.
IL CIRCOLO DELLA MEMORIA DI VARESE
Da marzo del 2012 l’esperienza del Circolo della Memoria viene duplicata a Varese, in
collaborazione con la Fondazione Molina, che ospita la Casa Alzheimer di Varese
Alzheimer.
Le attività vengono svolte due mattine la settimana (il giovedì e il sabato dalle 9.00 alle
12.00) e sono a disposizione per 8-10 persone.
Le attività
Ciascun incontro è strutturato nei seguenti momenti: accoglienza, attività di un’ora, pausa
merenda, una attività di un’ora, congedo. Le attività comprendono: “La palestra della
memoria: esercizi di riabilitazione cognitiva”, “La palestra della memoria: laboratori e
attività occupazionali”, Pet Therapy, Psicomotricità, Danzaterapia.
Stimolazione cognitiva
Nel corso dell'anno 2013 le attività proposte agli utenti del Circolo della Memoria, durante
l'attività di stimolazione cognitiva, sono state le seguenti:
- Attività di utilizzo, rinforzo e potenziamento delle seguenti funzioni cognitive:
LOGICA: Categorizzazione, ricerca del termine intruso, spiegazione di proverbi e
modi di dire, ecc...
ATTENZIONE, RICERCA VISIVA ED ESPLORAZIONE SPAZIALE: Esercizi di
ricerca visiva, ricerca delle differenze, orientamento su semplici mappe e cartine,
unione di puntini, gioco della tombola, ecc...
MEMORIA PROCEDURALE: Ordinare correttamente fotografie raffiguranti le
sequenze di un'azione, rievocazione di azioni, ecc...
PRASSIE: Realizzazione di piccoli manufatti, realizzazione di cibi e dolci freddi,
ecc...
LINGUAGGIO: Esercizi sulle fluenze, Gioco dei sinonimi e contrari, Cruciverba,
Gioco dello scarabeo, Gioco del trenino di parole, ecc...
MEMORIA: Rievocazione di episodi passati, rievocazione di fatti storici, Quiz sui
personaggi famosi, ecc...
- Attività ri-orientamento spazio-temporale.
- Discussioni di gruppo su tematiche di attualità.
- Attività di rievocazione di eventi emotivamente significativi e di confronto tra
passato e presente.
Inoltre è stata effettuata un'uscita presso la sezione del Circolo di Comerio.
Le attività sono state nel complesso sempre ben accolte dagli utenti e programmate di
volta in volta tenendo conto delle necessità emergenti e manifestate dagli ospiti.
Terapia occupazionale
Sono state proposte attività di tipo ludico/cognitivo come parole crociate, giochi di
categorizzazione semantica e attività di orientamento temporale.
Viene stimolato l'interesse che ogni componente del gruppo ha per una determinata
attività e ogni settimana lo espone agli altri membri,
A causa del generale declino cognitivo l'utilizzo di internet è venuto sempre meno nel
corso dei mesi.
Le attività sono proposte con l’obiettivo di essere poi riproposte a casa o semplicemente
possono tornare alla mente durante le attività di vita quotidiana, in quanto le attività sono
presenti nella giornata: programmi televisivi, settimana enigmistica, conversare usando
parole corrette, comprendere quanto viene detto dagli altri, compilare la lista della spesa o
leggere il giornale.
Pet Therapy
Scopo degli incontri, in linea con gli obiettivi delle altre attività del circolo, la stimolazione
cognitiva, la riattivazione e il mantenimento delle funzioni di apprendimento e
comunicazione, la stimolazione dell'attività motoria, l'influenza positiva sul tono dell'umore
e la promozione del benessere, la catalizzazione processi di socializzazione. Gli incontri si
sono svolti in un clima positivo, il cane è stato accolto di buon grado e la sua presenza ha
suscitato interesse e motivazione fin dal primo incontro: per alcuni la relazione con
l'animale è stata più immediata, per altri l'avvicinamento è stato molto graduale. Ciascun
incontro è stato strutturato come segue: una fase iniziale di accoglienza una fase centrale
ludica e una fase conclusiva di congedo e raccolta delle impressioni.
Psicomotricità
Il corpo della persona anziana è prevalentemente oggetto di cure assistenziali e mediche.
Si tratta, il più delle volte, di un corpo sofferente che, però, non ha perso la sua prerogativa
di canale espressivo e comunicativo della vita interiore di chi lo abita. A fronte del rischio di
rivolgere la propria attenzione di persona anziana esclusivamente al corpo che non
funziona più come prima e al corpo che fa male, con l’attività di psicomotricità si offre
l’opportunità di fare esperienza del proprio corpo in termini positivi e piacevoli, attraverso il
movimento (quello possibile a ciascuno), il gioco, il contatto e l’ascolto delle proprie
sensazioni. In molti casi, inoltre, l’uso della parola per comunicare è reso difficile dalla
presenza dei deficit cognitivi, dalla stanchezza di vivere, dalla riservatezza: aver messo il
corpo nelle condizioni di comunicare e di esprimersi attraverso canali non verbali può aver
favorito l’espressione dei vissuti personali, a volte ha rimesso in moto energie vitali
assopite, ha procurare un senso di benessere sia fisico che psichico (anche solo per il
momento dell’attività), creato o rinforzato relazioni interpersonali
L’attività proposta prevedeva un primo breve momento di orientamento spazio/temporale e
di dialogo con gli ospiti su come era andata la giornata sino a quel momento e come era
andato il periodo intercorso dall’ultimo incontro, al quale seguiva l’attività di psicomotricità
vera e propria. Vengono introdotti di volta in volta uno o più oggetti previsti dalla
programmazione della pratica psicomotoria (stoffe, carta, palle, cerchi, corde, bastoni,
colori, ecc.) e si invita gli ospiti a eseguire delle consegne con questi oggetti,
possibilmente in silenzio. Ciò che ha accomunato tutte le proposte è stata la dimensione
del gioco, del movimento, dell’espressività personale e della relazione con i componenti
del gruppo. In alcuni momenti l’attività è stata accompagnata dalla musica. E’ stata posta
molta attenzione alle reazioni degli ospiti alle proposte delle attività, per assecondare la
direzione che essi stessi davano al gioco.
L’attività si è sempre conclusa con un breve momento di verbalizzazione (non solo con il
racconto ma anche attraverso canali alternativi, come attività plastiche, pittoriche …), nel
quale gli ospiti erano invitati a raccontare le loro sensazioni e gli stati d’animo.
La partecipazione all’attività è stata registrata nella scheda presenze, e la valutazione
quantificata attraverso l’applicazione della “Scala dei cinque” di Maria Rosa Madera.
Danzaterapia
Vengono proposte attività di tipo ludico/motorio/emotivo con l’ascolto della musica ,il
movimento e la danza. In questo tipo di attività i partecipanti hanno la possibilità’ di
esprimere le proprie emozioni attraverso il corpo e il linguaggio non verbale.
L’obiettivo principale di questa attività sicuramente e’ il benessere fisico ed emotivo e
sentirsi parte di un gruppo.
Se all’inizio ogni partecipante tendeva a mostrare la parte migliore di sè, nel tempo,
vincendo la spontaneità, si è visto come ognuno si è permesso di mostrare la parte
autentica di sè stesso, senza paura di essere giudicata o valutata, l’essenza di sentirsi in
un gruppo e stare bene.
Utenti
Nel 2013 il gruppo conta sei/sette partecipanti.
A cavallo tra i mesi di giugno e luglio viene effettuata la valutazione neuropsicologica degli
utenti. Si evidenzia una sostanziale stabilità delle funzioni cognitive degli ospiti ed un
notevole peggioramento delle funzioni cognitive di un solo membro.
Grazie alla disponibilità di parenti e ospiti l’armonia del gruppo è presente ad ogni incontro,
non ci sono problemi di discriminazioni o giudizi.
I familiari
I familiari degli utenti hanno restituito un impressione positiva sul Circolo, hanno chiesto
informazioni sul monitoraggio nel tempo delle condizioni cognitive dei propri cari (attività
gestita dalle operatrici dell'Ambulatorio della memoria).
I volontari
Verificata la fondamentale presenza dei volontari nella gestione del Circolo e nel attivo
affiancamento agli operatori nelle attività proposte, si rimane alla ricerca di volontari per il
sabato mattina.