Il calendario? Un... classico

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Il calendario? Un... classico
SCUOLA
IL MONFERRATO
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Ven e r d ì 3 0 D i c e m b r e 2 0 0 5
ISTITUTO BALBO Le foto di studenti, preside e insegnanti per uno scopo benefico
UNA GIORNATA SPECIALE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA BORGO ALA
Il calendario? Un... classico
E dal plesso Lanza punge il numero zero de «La zanzara»
a Un calendario benefico,
con le foto di tutte le dieci
classi del Ginnasio e del Liceo Classico, da gennaio a
ottobre, sovrapposte a dieci immagini del centro storico, dalla facciata del Duomo a Santa Croce, da piazza Mazzini a palazzo Anna
d’Alencon, da Santa Caterina al Municipale, dal castello al chiostro di San Domenico, dal nartece della cattedrale alla torre civica. E poi,
negli ultimi due mesi, alcune
inedite immagini degli insegnanti. Che se lo scorso anno erano apparsi in fasce o
nei primissimi anni di vita,
adesso si espongono nel loro
secondo decennio: da teenager, o giù di lì. Impareggiabile quella dell’insegnante di
educazione fisica Carlo Monichino.
«L’idea del calendario è piaciuta e anche quest’anno abbiamo raccolto un piccolo
gruzzolo, a favore di un caso
di vero bisogno che per motivi di discrezione preferiamo
non rendere noto», spiega il
prof. Riccardo Calvo, un altro dei protagonisti del me-
Una delle immagini del calendario. Nel riquadro il prof. Monichino in versione teen ager.
se di novembre, con un’immagine sempre dei tempi
del liceo, ma frequentato da
studente.
In copertina, invece, sopra
una dedica discreta («A Moki»), campeggia un’immagine del preside, Gianni Abbate.
A proposito di calendari, nel
2005, l’insegnante di educazione fisica del Lanza Anna
Angelino (già capitana della Junior pallavolo) ha tenuto in casa quello della Croce Rossa, ma avrebbe voluto quello di George Clooney.
La ‘confessione’ è contenuta
nel numero zero de «La zanzara», giornale di istituto del
plesso che ospita il linguistico, il sociopsicopedagogico e
il liceo di scienze sociali.
Gli studenti hanno intervistato quattro loro insegnanti
e hanno scoperto anche altre
curiosità: ad esempio, Patrizia Massa, altra insegnante
di educazione fisica, sotto la
doccia fischietta «La canzo-
ne di Marinella»; la «prof»
di francese Marisa Bozzo
ama la bagna cauda e Paolo
Conte; l’insegnante di filosofia Roberto Viale predilige il
sugo al pomodoro, i Beatles
e Guccini.
Gli argomenti del «numero zero» sono comunque disparati: si spazia dalle cronache di istituto (con una selezione di frasi strampalate di
docenti e studenti, del tipo
«La fotocopia ve la succhiate» o «L’eroina è una persona famosa»), ai temi di attualità: dai mille volti di internet all’inchiesta sul tema
«Esiste ancora il macho?».
Ma non mancano argomenti
scientifici e recensioni, moda e sport.
Il comitato di redazione è
composto dagli studenti Alice De Felice, Daniela Balbi,
Diana Colombaro, Andrea
Destro, Lucrezia delle Fave,
Isabella Deambrosis, Giulia
Giorcelli, Giulia Mesturini.
Di impaginazione e grafica si
occupano insieme a De Felice e Colombaro Irene Negri,
Miriam Manassero, Huerta Leon Susel, Roberta Sal-
vi, Lucrezia Zaio e Estela
Teixeira Da Rocha, ma molti altri studenti, una ventina,
hanno collaborato a questo
primo numero.
L’editoriale, firmato dall’insegnante Alessandra Rota,
che «firma» il giornale insieme alla collega Elisa Deandrea, si intitola «We have a
dream»: un sogno, ovvero la
produzione di un giornale di
istituto che non sia un fatto
episodico, ma un progetto
organico, che dia «concretezza e spessore alla capacità di costruire un articolo
o saggio breve», e che nello stesso tempo si proponga
come momento di comunicazione orizzontale, di confronto di idee, di gestione di
un lavoro di gruppo e di rapporti interpersonali.
Mentre gli studenti Destro,
Castoldi e Mesturini spiegano a fianco - in prima pagina - che il titolo allude all’aspetto «lievemente pungente» del giornale, che non
«disdegna né critiche né
frecciatine varie ed eventuali» ma è anche «pronto a riceverne».
Babbo Natale e Piccolo principe
Grande festa alla Scuola dell’Infanzia Borgo Ala (Istituto Comprensivo Negri) per l’arrivo,
lunedì 19, di Babbo Natale (simpaticamente interpretato dal professor Miglietta della
media Leardi) accompagnato da un nuovo amico: “il piccolo principe”.
Fin dal mese di ottobre il personaggio del Piccolo principe, ispirato al famoso romanzo
di Exupéry, è infatti la figura dominante dello sfondo integratore che le insegnati di Borgo Ala sviluppano mensilmente in progetti educativi e didattici. «Nel corso di tutto l’anno scolastico - spiegano le insegnanti - il Piccolo principe, dopo averci fatto conoscere
il suo mondo tramite una fitta corrispondenza fatta di lettere, disegni, oggetti depositati in una cassetta della postale, accompagnerà i bambini non solo alla scoperta del nostro pianeta, ma anche alla ricerca di un mondo interiore e di tematiche vicine al vissuto infantile, per imparare a stare bene con se stessi e con gli altri. Per alcune settimane
i bambini si sono impegnati per creare splendidi decori in cartoncino per gli ambienti
scolastici, un grande Presepe collettivo e tanti piccoli doni per mamme e papà».
I due personaggi hanno donato dolci e giochi ai bambini delle quattro sezioni e ai compagni delle 5° elementari “San Paolo” intervenuti per il progetto di continuità didattica
materna-elementare. I piccoli hanno ringraziato con canti e poesie natalizie.
ESPERIENZA C’è chi ha studiato i mosti e chi ha insegnato informatica a un gruppo di donne maghrebine
In cinque dal Sobrero in Aquitania per il Master dei talenti tecnici
a I cinque periti Luca Assumma, Ottavia Bissacco, Giacomo Ghilardi, Valentina Marino e Matteo Vigna, che si erano diplomati a giugno all’Istituto Superiore “Ascanio Sobrero” di Casale, erano
partiti all’inizio di settembre per un stage di tre mesi presso il Liceo di Insegnamento Agricolo Privato “Le Cluzeau” di
Sigoules, cittadina francese nei pressi
di Bergerac.
Ciascuno di loro, infatti, aderendo al
progetto “Master dei Talenti Tecnici”
della Cassa di Risparmio di Torino, destinato ai diplomati di istituti tecnici e
tecnologici del Piemonte, aveva ottenuto una borsa di studio di 5000 euro
con la quale erano stati finanziati il soggiorno a Sigoules e il tirocinio presso
un’azienda vitivinicola locale che produce vino di qualità.
I ragazzi sono tornati in Italia a dicembre e, venerdì 23, quattro di loro si sono ritrovati al Sobrero per uno scambio
di auguri natalizi. Mancava all’incontro
il perito agrario Giacomo Ghilardi che,
assunto dalla ditta “Livio Pavese” mentre ancora si trovava in Francia, ades-
so vi lavora come cantiniere. A salutare
gli stagisti erano invece presenti Laura
Ombra, docente di Informatica e organizzatrice, con altri colleghi e il preside Roberto Gandini, del programma di
studio e lavoro all’estero, la nuova dirigente dell’Istituto Carla Rondano e Serena Zanetti, insegnante esterna di lingue che a giugno aveva impartito ai corsisti i primi rudimenti di grammatica e
conversazione francese.
Proprio l’acquisizione e l’approfondimento della nuova lingua sono gli
aspetti più positivi dell’esperienza per
Matteo Vigna, perito chimico e matricola, come Luca Assumma, alla facoltà di Chimica Industriale di Torino dove ha già superato due esami. Luca vede nel lavoro svolto, cioè nel controllo
delle fermentazioni dei mosti e nelle
analisi chimiche, un momento importante che gli ha permesso di apprendere molte informazioni su una materia a
lui poco nota, l’enologia. Valentina Marino rimpiange la bellezza dei luoghi,
le escursioni sulle spiagge dell’oceano, le gite in canoa sulla Dordogna, le
visite ai paesi medievali e l’accoglienza della gente del posto. Nel suo tirocinio a Sigoules ha insegnato informatica
a una comunità di donne magrebine e
creato un sito internet per la Comunità dei Comuni. Ottavia Bissacco ha lavorato ai computer nella scuola ospite
“Le Cluzeau” e nell’azienda “Ad hoc
informatic”, creando anche un sito internet per una società di agriturismo a
conduzione familiare.
All’esperienza di stage dei periti casalesi è stato dedicato un articolo dal
giornale regionale dell’Aquitania “Sud
Ouest”.
Il bilancio dell’iniziativa è più che favorevole tanto che, rende noto la professoressa Ombra, «su proposta di Luigi Somenzani, responsabile della Fondazione CRT, i docenti del “Sobrero”
stanno elaborando il nuovo programma del 2006 che manderà i neo diplomati in stage in Irlanda». E la preside
Carla Rondano auspica che siano tante
le richieste per vivere queste opportunità «uniche e irripetibili».
Luciana Corino
Gli stagisti del Sobrero: nella foto, scattata sulla duna di Pyla, sull’Oceano Atlantico, da sinistra
Matteo Vigna, Ottavia Bissacco, Giacomo Ghilardi, Luca Assumma, Valentina Marino.
SCAMBIO EDUCATIVO Un gruppo di studenti del Liceo Scientifico è da poco rientrato da un viaggio in Germania
Vin brulé ovvero Gluhwein: Casale e Weinstadt a braccetto
Dall’Istituto Balbo riceviamo e pubblichiamo il resoconto di un viaggio in Germania, corredato da una
foto di gruppo scattata a
Weinstadt, città che fu partner di Casale per il progetto
Imagine:
a Siamo appena tornati
da uno scambio educativo nella cittadina tedesca
di Weinstadt, nei pressi di
Stoccarda.
In questi pochi giorni abbiamo avuto la possibilità
di conoscere in modo più
approfondito una nuova
cultura e un diverso stile
di vita: lo scambio è infatti
un’occasione unica per confrontarsi e mettere alla prova le proprie conoscenze.
Vivere a contatto diretto con
le famiglie locali, seguire i
loro usi e i loro ritmi è stato sicuramente un modo per
ampliare i nostri orizzonti e
conoscere una realtà diversa
da quella in cui viviamo tutti i giorni.
L’iniziale preoccupazione
di non riuscire ad esprimerci e di non trovarci a nostro
agio nelle famiglie è svanita
di fronte alla cordialità e al-
l’accoglienza con cui siamo
stati ricevuti.
Le famiglie che ci hanno
ospitato sono state infatti
molto gentili e disponibili
nei nostri confronti. Si è così creato un ottimo rapporto
non solo con i nostri coeta-
nei ma anche con i loro genitori.
Abbiamo scoperto una diversa concezione della famiglia e un più intenso modo di vivere il Natale, la tradizione e lo stare insieme:
molto spesso ci si riuniva
tutti insieme, anche solo
per parlare di fronte a una
tazza di tè.
Del tutto differente è anche
il sistema scolastico, esaminato attraverso la partecipazione alle lezioni insieme
con i ragazzi tedeschi; non
è stato facile comprendere
le intere spiegazioni, ma abbiamo provato ad esprimere
le nozioni finora imparate in
una lingua straniera, tanto
che alcuni di noi si sono addirittura proposti per risolvere quesiti di matematica e
fisica alla lavagna.
Quello scelto è indubbiamente uno dei periodi mi-
gliori dell’anno, perché l’atmosfera è molto suggestiva:
neve, luci, dolci tipici e mercatini natalizi.
Camminare fra mille bancarelle, tra candele e decorazioni, sorseggiando una tazza del tipico “Glühwein” (il
nostro vin brulé) ci ha consentito di immergerci nelle
tradizioni e nella quotidianità di una città tedesca.
Siamo tutti molto soddisfatti di questa esperienza
unica, da cui usciamo arricchiti culturalmente e umanamente, e soprattutto un
po’ più pronti ad affrontare
questo mondo sempre più
piccolo.
Grazie alla nostra professoressa, Lucia Leporati, che ci
ha offerto questa straordinaria opportunità.
La classe IV A
del Liceo Scientifico Balbo
di Casale Monferrato
Eureka al Leardi, solo
donne in redazione!
a L’Istituto Superiore Statale “Leardi” ha pubblicato alla vigilia delle vacanze
di Natale il primo numero
di “Eureka”, nuovo giornale
studentesco. La celebre parola (in greco significa “Ho
trovato”) esclamata da Archimede (secondo la leggenda l’espressione al genio siracusano viene attribuita alla scoperta del principio alla
base dell’idrostatica), è stata
utilizzata quale testata del
neonato periodico del Leardi” diretto da don Gianpaolo Cassano, giornalista pubblicista e docente di religione. Si tratta di un progetto ad
ampio respiro: “Pensiamo di
uscire - spiegano i redattori
- alcune volte nel corso dell’anno scolastico, riuscendo
a coinvolgere nella collaborazione un sempre maggior
numero di studenti”.
Il direttore Giampaolo Cassano sottolinea che «l’intento di Eureka è quello di cercare di stabilire un collegamento tra i 750 alunni del
Leardi, creando dunque una
possibilità di comunicazione
giovanile».
In questo numero l’apertura è dedicata all’intervista
con il dirigente
scolastico Paola Robotti in
cui parla dei ragazzi di oggi e
delle loro difficoltà, senza però tralasciare la
propria esperienza di studentessa e di
insegnante che
le ha permesso
a distanza di anni di immergersi nella prima fatica letteraria con il romanzo giallo “Una soffocata inquietudine”.
Il giornalino scolastico, uscito con otto pagine, comprende un’ampia pagina di cronaca (in particolare l’iniziativa del Comune di Casale
“Il Cielo sopra i bambini”) e
l’intervista a due dei rappresentanti di istituto (Claudia
Bellavia e Adjan Jaku).
La copertina di Eureka; nella
foto piccola la preside Robotti
Due le sezioni di stampo tipicamente giovanile: “Il Muro” (ispirandosi a quelli dei
più famosi siti internet) e la
rubrica “In & Out”, in cui si
celebrano ironicamente pregi e difetti di diversi studenti. Immancabile, in chiusura,
la parte riservata alle notizie sportive con tornei interni e partecipazioni ai Giochi
Sportivi Studenteschi.
Particolare impegno, legato
anche allo specifico indirizzo di studi, quello offerto dai
ragazzi del corso Grafico Pubblicitario, che
si sono attivati
con particolare
attenzione alla
realizzazione
del giornale.
Folta la redazione, tutta al
femminile e
composta da
Ylenia Arcuri,
Cinzia Barosso, Pamela Belladelli, Angelica Cesarego,
Eleonora Cogliandro, Alexis
Licata, Valeria Lo Iacono,
Elena Mischiatti, Maria Vittoria Pessina, Elisa Pignaffo,
Francesca Ricossa, Valentina Rosato, Eliona Xheli e
Carlotta Zampollo.
Per la “par condicio” il progetto grafico è tutto maschile
ed è fornito da Luca Pisanu
e Daniele Selvitella.
Carlo Biorci
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