azienda sanitaria locale viterbo

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azienda sanitaria locale viterbo
REGIONE LAZIO
AZIENDA SANITARIA LOCALE
VITERBO
Via San Lorenzo, 101 – 01100 Viterbo – Tel. Centr. 0761 3391 – P. IVA 01455570562
Unità Operativa Risk Management Aziendale
Direttore Dott. Franco Bifulco
Prot.
Viterbo
Alle DD.SS. Ospedali e Distretti Sanitari ASL Viterbo
e p. c . Al Direttore Sanitario Aziendale
Dott. A. Compagnoni
Oggetto: trasmissione documentazione risk management.
Si inviano alle SS.LL. alcune raccomandazioni inerenti il rischio clinico al fine di facilitare lo
svolgimento di alcune funzioni essenziali:
•
raccomandazione n° 1 (come redigere una relazione in caso di sinistro);
•
raccomandazione n° 2 (come attivare un gruppo di risk management interno);
•
raccomandazione n° 3 (come gestire un reclamo);
Le SS.LL. sono pregate di sensibilizzare sull’argomento tutta la dirigenza, magari raccogliendo
anche suggerimenti.
Il Risk Manager
Dott. Franco Bifulco
Raccomandazione n°1
Come redigere una relazione in caso di evento avverso/ reclamo / contenzioso.
Criterio
Fedeltà dei fatti •
accaduti
•
•
Tutela
Medico legale
•
Requisiti
Riportare fedelmente i fatti
così come accaduti;
Rispettare la sequenza
temporale
Indicare se possibile i
tempi di ogni azione.
Riportare solo la dinamica
degli eventi
•
•
•
•
•
•
Facilitazione
della indagine
conoscitiva
•
•
I fatti devono rispondere ai
criteri della cronaca;
Devono cioè essere
svincolati da commenti di
qualsiasi natura verso i
colleghi, verso
l’organizzazione aziendale,
verso un’altra Unità
operativa, verso un’altra
macro struttura sanitaria
(ospedale, distretto,
dipartimento etc.)
•
•
•
•
Razionale
Trasparenza nei confronti dell’utente
coinvolto;
Trasparenza nei confronti della P. Autorità;
Tracciabilità della documentazione
Possibilità di analisi retrospettiva
indispensabile per la gestione del rischio
clinico e organizzativo.
La dinamica degli eventi, quando
accompagnata da commenti, può suscitare
nei soggetti che gestiscono l’indagine (sia
interna che esterna) la sensazione di un
tentativo di discolpa medico-legale;
Le condizioni cosiddette di sistema o
“organizzative”, non vengono
ostinatamente ricercate da chi effettua
indagini (sia interne che esterne) – Tali
pre–condizioni di sistema sono invece
importanti nell’AUDIT dei gruppi che
conducono analisi di Risk management
I commenti sui fatti accaduti non aiutano in
alcun modo l’indagine conoscitiva interna;
I commenti rischiano di fornire una
immagine pubblica “ distorta “ sui fatti;
I commenti evocano sempre una immagine
di precarietà organizzativa (spesso solo
frutto di percezione e non basata su fatti
concreti);
I commenti lasciano nell’utente la
sensazione di “non essere adeguatamente
considerato”; la sensazione che qualcuno si
voglia “discolpare” rispetto a fatti che,
spesso sono sostenuti da una colpa
percepita tale solo dall’utente ma non
suffragata da fatti reali
Raccomandazione n°2
Attivare un gruppo di risk management (evento avverso, quasi evento, reclamo).
Cosa fare
Come fare
La Direzione Sanitaria
convoca informalmente
gli attori coinvolti.
Chiarire che si sta cercando un errore e non un colpevole.
Condurre la riunione lasciando parlare liberamente un attore per volta.
Astenersi da qualsiasi commento.
Riordinare i fatti graficamente.
Il gruppo per la gestione
del rischio ricostruisce
ed analizza i fatti
utilizzando le tecniche
con le quali ha maggiore
dimestichezza:
• Brain storming
• Diagramma di
Ishikawa
• Root cause analysis
• Fmeca
Ogni tecnica ha pregi e difetti
Tutte necessitano di un clima interno basato sulla fiducia relazionale!
Se il clima interno non è favorevole evitare di ricostruire i fatti con gli
operatori coinvolti negli stessi.
La ricostruzione tecnica degli eventi in questi casi deve essere condotta
da altri attori esperti nei settori interessati dagli eventi accaduti.
La Direzione Sanitaria
propone le soluzioni
emerse dall’AUDIT.
Informare le UU.OO. coinvolte delle soluzioni ipotizzate
Richiedere alle UU.OO. coinvolte le controdeduzioni, correzioni o altro.
Le controdeduzioni devono emergere da una discussione interna alle
UU.OO. documentata.
Convocare una riunione finale nella quale va chiarito subito l’obiettivo:
definire e sottoscrivere le soluzioni adottate.
Tutta la documentazione
utilizzata per l’analisi
deve essere distrutta.
Si conserva solo la soluzione condivisa ed adottata.
Tutta le fase del risk management deve essere condotta dal Direttore sanitario della struttura che non deve
delegare tale funzione.
La tecnica di risk management può essere attivata solo se non ci si trova di fronte a reati nel qual caso la
Direzione sanitaria è obbligata alle azioni di Legge.
Raccomandazione n° 3
Gestione dei reclami (I reclami possono essere gestiti utilizzando la tecnica del triage).
Codice
rosso
Giallo
Verde
tipologia
Azione da condurre
E’ un reclamo nel quale è esplicitata l’intenzione del
reclamante di chiedere un eventuale risarcimento dei
danni (es. ipotetici danni, anche lievi, riportati in
conseguenza diretta o indiretta della azione
clinico/organizzativa).
Il reclamo va trattato alla
stregua di una normale
richiesta di risarcimento danni
avanzata da un legale. Il
reclamo va inviato
tempestivamente alla UOC
Affari Generali.
E’ un reclamo che riguarda fatti dai quali si può
ipotizzare che il reclamante avanzi una richiesta di
risarcimento per danni (es. infezione ospedaliera,
smarrimento di protesi o di altri oggetti personali,
errata procedura amministrativa, violazione della
privacy, ecc.).
Il reclamo va gestito
immediatamente dalla D.S. che
provvede alla ricostruzione dei
sui fatti e quindi ad avviare
cautelativamente la relazione
che emerge alla UOC Affari
Generali.
Si tratta per lo più di disservizi gestionali (tempi
ambulatoriali non rispettati; liste di attesa disattese;
ecc.).
Il reclamo va gestito dalla DS
per le vie normali.
Il reclamo va in ogni caso gestito dalla struttura interessata e le risultanze vanno inviate sempre all’U.O. URP
centralizzata per l’elaborazione dei dati generali.