Re Lear- Martina - Bibliopoint IIS Enzo Ferrari Roma

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Re Lear- Martina - Bibliopoint IIS Enzo Ferrari Roma
Re Lear di William Shakespeare
Teatro Quirino 16/10/2012
Re Lear è un’opera di William Shakespeare,uno dei più grandi drammaturghi inglesi,operante tra
la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. L’allestimento dell’opera data al Quirino è a cura di
Michele Placido.
Re Lear ,sovrano britannico,decide di abdicare e di regalare i territori in suo possesso alle tre figlie,
Goneril, Regan e la minore Cordelia ,ma in cambio desidera una dimostrazione vera e sincera
d’affetto nei suoi confronti.
Le due figlie maggiori accettano completamente la proposta,ma Cordelia,la più piccola,capisce che
l’amore non si dimostra a parole,ma è un trasporto,un moto dell’anima o lo si prova,oppure non si
ama per imposizione. Così dopo che le sorelle dichiarano il loro affetto per il padre,alla richiesta del
Re risponde solo : “Nulla,mio signore”.
E’ questo equivoco,questo confondere l’amore con le cose esteriori che (quando le altre due figlie
si mostreranno per quello che sono), farà crollare e cedere all’insensatezza Re Lear, rendendolo
pazzo.
Con Lear sembra che tutto il mondo perda il senno: gli uomini ritornano al loro stato primordiale
lottando per la sopravvivenza,senza alcun privilegio, come nel ciclo arturiano, Artù senza ideali e
senza la sua Excalibur,la terra senza un Re.
Si contrappone a ciò la storia di Gloucester,alter ego di Lear,anche lui “affiancato” da figli egoisti o
troppo ingenui. Ad essi vengono strappati gli occhi o fatti impazzire per non aver saputo capire il
mondo, o vedere la cruda realtà.
Alla fine della storia sia Lear che Gloucester,capiranno gli errori commessi.
Nell’allestimento del Teatro Quirino ,la scena fissa del palco con la scala circolare,stilizzava e
sottolineava l’importanza della storia,rendendola veramente regale.
-Martina Loconte- IV AT Bibliopoint Vallauri Roma
Spettacolo re Lear di William Shakespeare
il re Lear è uno dei drammi maggiori di Shakespeare. Basato su una vicenda popolare molto
conosciuta , all'epoca in cui venne rappresentata nei teatri, probabilmente una vicenda realmente
accaduta ,di un re vissuto moltissimi secoli prima.
Il vecchio re Lear, ormai stanco ,decide di abdicare a favore delle sue tre figlie ,Goneril , Regan e
Cordelia. Nel momento della divisione del suo regno e dei suoi beni, chiede alle tre figlie di
dichiarare il loro amore per lui ,e mentre le prime due esprimono il loro amore esaltando ed
adulando il padre, Cordelia, che è l'unica a provare vero amore per suo padre, si sottrae
dall'adularlo, e per questo viene diseredata. il re di Francia apprezza il comportamento di Cordelia e
la prende come sposa.
Goneril e Regan rivelano il loro animo malvagio appena raggiunto il potere, venendo meno alla
parola data al padre,la quale le obbligava a dare ospitalità per un mese al padre, che si
vede così costretto a vagare in aperta campagna con il suo fedele "matto" durante una tempesta.
Il Conte di Gloucester è vittima anch’egli di una infamia da parte del figlio Edmond, infatti,
compone una falsa lettera nella quale coinvolge il figlio legittimo di Gloucester nonché suo
fratellastro, Edgar, in una cospirazione per uccidere il padre. Fa sì che Gloucester “casualmente”
legga la lettera, e, sviluppando ancor più le sue intenzioni diaboliche, mente a Edgar, dice che
Gloucester è adirato contro di lui, suggerendogli di fuggire.
Riesce il suo progetto di mettere l’uno contro l’altro e in più Edmond guadagna i favori del padre.
Edgar fugge nella foresta e prende le sembianze di un mentecatto.
Lear intanto toccato dal dolore impazzisce, e sarà Kent, duca che venne esiliato con l’accusa di
tradimento poiché difese la figlia più piccola del re, a condurlo in salvo da Cordelia che lo accoglie
affettuosamente. Le due perfide sorelle innamorate entrambe di Edmund finiscono per uccidersi.
Edmund prima di morire aveva dato ordine di impiccare Cordelia e il padre. La revoca dell'ordine
arriva troppo tardi per la ragazza e per il re Lear addolorato per la morte della figlia muore di cuore.
Eleonora Subiaco.