PARROCCHIE DEI TOLENTINI E DI SAN PANTALON IL DIARIO
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PARROCCHIE DEI TOLENTINI E DI SAN PANTALON IL DIARIO
PARROCCHIE DEI TOLENTINI E DI SAN PANTALON don Marco 392 2448591 - don Mario 329 1561027 - don Piero 339 4922532 Chiesa del SS. Nome di Gesù Chiesa di S. Nicola da Tolentino Chiesa di S. Pantalon (Santa Chiara) S. Messa festiva: ore 9 S. Messa della vigilia S. Messa della vigilia Divina Liturgia in rito delle domeniche e feste: ore 19.00 delle domeniche e feste: 18.00 bizantino in lingua ucraina: S. Messe festive: ore 11 e ore 18,30 S. Messa festiva: 10.00 domenica: ore 13.00 S. Messa feriale: ore 18.30 e-mail: S. Messa feriale: ore 8.00 e-mail: [email protected] [email protected] IL DIARIO Anno V - n. 214 - Domenica 20 febbraio 2011 A proposito del Concilio Vaticano II In questi giorni ho avuto modi di parlare con un amico. Mi diceva: “Sai, il Concilio Vaticano II ha ormai 50 anni, e tutti quelli che vi hanno partecipato avrebbero ora più di 100 anni... Se ci si pensa bene, lì c'era un ottimismo ingenuo...ora l'aria sta cambiando!”. Devo dire sinceramente che dissento fermamente da queste idee. Un concilio ecumenico è il massimo grado del magistero, nella Chiesa cattolica. Non certo un'aria che passa! E se di aria si tratta, è il vento dello Spirito. Scriveva Giovanni Paolo II, a proposito dei documenti del Vaticano II: “A mano a mano che passano gli anni, quei testi non perdono il loro valore né il loro smalto. È necessario che essi vengano letti in maniera appropriata, che vengano conosciuti e assimilati, come testi qualificati e normativi del Magistero, all'interno della Tradizione della Chiesa. A Giubileo concluso sento più che mai il dovere di additare il Concilio, come la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX: in esso ci è offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre” (Novo Millennio Ineunte, 57). E Benedetto XVI già nel primo discorso ai Cardinali subito dopo l'elezione: “Col passare degli anni, i Documenti conciliari non hanno perso di attualità; i loro insegnamenti si rivelano anzi particolarmente pertinenti in rapporto alle nuove istanze della Chiesa e della presente società globalizzata”. Ecco, io penso che siamo chiamati a incarnare nella vita delle nostre chiese l'insegnamento del Concilio. E credo che anche l'esperienza singolare che stiamo vivendo nelle nostre due parrocchie trovi qui il suo contenuto e la sua ispirazione. Ogni pretesa di accantonare il Concilio mi sembra invece un tradimento, e forse perfino un peccato contro lo Spirito Santo... Don Marco Papa Benedetto a Venezia Come è noto, i giorni sabato 7 e domenica 8 maggio 2011 il Papa visiterà le terre del Nordest. Cuore dell’evento sarà la solenne Concelebrazione Eucaristica di domenica nel Parco di San Giuliano a Mestre. Dal momento che l’incontro comporta un impegno operativo rilevante anche dal punto di vista economico, tutte le offerte raccolte durante le messe di domenica 20 febbraio saranno destinate per sostenere la carità del Papa e per la realizzazione dell’evento. Altre informazioni più dettagliate sul programma verranno comunicate più avanti. Briciole ♦ ACLI Service Venezia ci comunica che dal mese di febbraio è operativa la nuova sede a Cannaregio 917 - Calle del Ferau - nelle vicinanze del Ponte 3 Archi (tel. 041 8876319). L’Associazione offre numerosi ed utili servizi, tra i quali: - dichiarazioni fiscali (mod. 730 - modello unico Isee - Ici - Social Card - Bonus Energia e Gas Esenzione canone Rai); - Pratiche di successione; - Pratiche pensionistiche; - Sportello immigrati - gestione completa Assistenti familiari Colf-Badanti. Il 6-7 febbraio le nostre parrocchie hanno ospitato il noviziato cittadino degli scout di Treviso per la loro uscita. Il 12-13 è stata la volta del clan del Duomo di Treviso. Entrambi i gruppi hanno poi animato col canto la messa della domenica mattina a san Pantalon. ♦ In questi giorni abbiamo appreso che Elena, la ragazza che abita nella canonica di san Pantalon, ha superato l'esame per accompagnatore turistico. Ci congratuliamo per questo importante risultato. È anche un primo passo per un progetto di accoglienza di turisti e pellegrini ortodossi a Venezia. ♦ Attività della Fondazione Elena Trevisanato. Dopo una lunga fase di organizzazione, in gennaio è partito il progetto “ Sintiamoci a scuola”, indirizzato agli 8 ragazzi Sinti di Mestre che frequentano la scuola media “G. Volpi” di Favaro. La scuola è l’unica occasione per alcuni alunni e le loro famiglie per integrarsi nel nostro tessuto sociale così diverso dal loro modello culturale. Il progetto, finanziato dalla Fondazione, prevede il supporto di 6 ore settimanali di un operatore della cooperativa sociale”GEA” fino alla fine dell’anno scolastico per continuare poi al campo Sinti durante l’estate. Si cercheranno, in seguito, altre modalità per coinvolgere le famiglie di tutti gli alunni della scuola a cooperare coi Sinti. La conoscenza reciproca aiuta una serena convivenza. In Etiopia, nella Somali Region, si stanno terminando tre pozzi con pompa a mano. L’inaugurazione sarà verso la fine di febbraio. Vi terremo informati e vi porteremo le foto. Eddi, un ragazzo della comunità Alfajiri di nordafricani minorenni non accompagnati (sostenuta l’anno scorso dalla Fondazione), che temeva di essere rispedito a casa al compimento del 18.mo anno, è stato accolto in una famiglia italiana; va a scuola al Pacinotti a Mestre e lavora qualche ora al pomeriggio. E’ felicissimo e grato di poter rimanere qui. Ringraziamo don Marco e tutta la parrocchia per il contributo dato alla Fondazione, con la speranza di fare sempre meglio nel portare un aiuto a chi non ha proprio nulla. ♦ BUON COMPLEANNO CORREDINO!! E’ passato già un anno da quando, nel corso della visita pastorale alle nostre parrocchie, il Patriarca ha inaugurato il “Corredino di Sant’Anna”. Partito con grande entusiasmo, ma fra mille incertezze dovute alla nostra inesperienza, il Corredino è cresciuto nel corso di quest’anno in modo straordinario: ha offerto aiuto e sostegno a tante persone in difficoltà e rappresentato punto di scambio per chi, invece, in difficoltà non è ma ritiene di adottare uno stile di vita che limiti lo spreco. E proprio questa “convivenza” tra persone dalle esigenze diverse è una caratteristica positiva, bella, del Corredino: chi ha bisogno non viene ghettizzato, relegato in uno spazio che ne sottolinei la situazione difficile, ma si trova a contatto di gomito con altre persone più fortunate. Anche la richiesta di un’offerta si inserisce in questo contesto: tutti, secondo le proprie possibilità, sono chiamati a dare il proprio contributo. Offerta su offerta, nel corso del 2010 il Corredino ha raccolto circa 2.000 euro che sono confluiti nel contributo che ogni anno le nostre due parrocchie offrono alla Caritas diocesana per l’assistenza a chi è in difficoltà. Insomma, le persone che si sono rivolte al Corredino sono riuscite ad aiutarne e a sostenerne altre. E allora tornano alla memoria le parole del Patriarca all’inaugurazione del Corredino: “la fede (e la carità diciamo noi) è conveniente”. Le amiche del Corredino ♦ Fondo di solidarietà. In settimana sono entrati € 266,19 (da offerte raccolte in chiesa, soprattutto durante la messa celebrata in suffragio del defunto parrocchiano Vittorino Barbato), € 50 (dalla famiglia C.F.J.S.) e usciti € 170 .Appuntamenti ■ Mercoledì 23 febbraio presso la “Scuola Grande di San Teodoro” alle ore 17, per il ciclo di conferenze sulle Congregazioni e Ordini Cattolici a Venezia tra Ottocento e Novecento verrà presentato l’Istituto religioso delle Suore di Nevers. Relatrice suor Maria Pia Mariacher. ■ Giovedì 24 febbraio alle ore 21 in chiesa a san Pantalon: catechesi sul tema: “Dio creatore del cielo e della terra”. Guida l’incontro padre Vittorio, giuseppino del Murialdo (Madonna dell’Orto). ■ Venerdì 25 febbraio ore 19,30 in chiesa dei Tolentini: Concerto di musiche rinascimentali per voci e strumenti. Direttore: Philip Thorby, socio emerito di Trinity College di Londra. Ingresso gratuito. Intenzioni messe della settimana Sabato 19 ore 18 (S. Pantalon) ore 19 (Tolentini) + Gianpaolo Domenica 20 VII Dom. del Tempo ordinario ore 10 (S. Pantalon) ore 11 (Tolentini) + Emilio e Adelina ore 18,30 (Tolentini) + Michele Lunedì 21 + Lea Martedì 22 + Ciro, Maria e def. fam. Vitiello Mercoledì 23 + Mario Giovedì 24 + Michele e def. fam. Vitello Venerdì 25 Sabato 26 ore 18 (S. Pantalon) ore 19 (Tolentini) Domenica 27 VIII Dom. del Tempo ordinario ore 10 (S. Pantalon) ore 11 (Tolentini) + Sergio, Alvise, Catterina ore 18,30 (Tolentini) + Daniela Buonumore - Tra amiche. “Sai, più invecchio e più mio marito dice che mi trova interessante”. “Beh, è gentile”. “No, è archeologo!”. - Tra amici. “Renato, tu sei favorevole alla parità di diritti tra maschi e femmine?”. “Sì, certo, sono stufo di sottostare a mia moglie!”. - Preghiera. “Signore, fa che la mamma impari a fare le torte; fa che il papà non mi faccia mai dei torti; fa che la nonna non abbia mai la luna storta. Amen. Revisionismo positivo In un pamphlet appena uscito intitolato L’Unità d’Italia. Centocinquantanni 1861-2011 (Ed. Cantagalli, pp. 88, euro 8), il cardinal Giacomo Biffi, arcivescovo emerito di Bologna, appunta una serie di acute riflessioni sulla storia del Risorgimento. Egli ci tiene a precisare che non parla come uomo di Chiesa ma come italiano. Pur non mettendo in dubbio i risultati dell’Unità e tanto meno i benefici che sono derivati alla Chiesa dall’essersi liberata dal governo di uno stato regionale, Biffi segnala i tanti punti da considerare per celebrare senza retorica un evento così importante. Si comincia dai francesi che entrarono nel 1796 derubandoci delle nostre opere d’arte e devastando Venezia. Quindi i Savoia, ricalcando il modello transalpino, operarono un’annessione violenta con tutto ciò che seguì: il tentativo di estirpare il cattolicesimo dal popolo, le leggi inique, le sanguinose campagne militari nel Sud, la Santa Sede in ostaggio…Il termine Risorgimento, poi, suppone l’idea che dopo il 1861 tutto rifiorì e che prima d’allora l’Italia fosse “morta”. Non è così, ricorda Biffi, se a Vienna i poeti del Settecento si chiamavano Apostolo Zeno e Pietro Metastasio; se San Pietroburgo fu edificata dagli architetti Rastrelli, Rinaldi, Quarenghi; se la grande pittura italiana arriva fino a Tiepolo, la scultura a Canova e se la musica risuonava dei nomi di Corelli, Sammartini, Scarlatti, Albinoni, Pergolesi e Vivaldi. Se, ancora, tra gli scienziati c’erano Galvani, Spallanzani, Volta e Malpigli. L’Italia, insomma, era tutt’altro che morta nel Settecento. E certi lamenti - come quello di Francesco de Sanctis, che descrissero un’Italia spenta dalla Controriforma, un cimitero d’idee appaiono strumentali se non menzogneri. Una provocazione, quella del Biffi “italiano cardinale”, che contiene del vero; riflessioni la cui lettura gioverebbe a chi accetta in blocco il Risorgimento come un atto assoluto, invece che un processo storico doloroso che ha sicuramente comportato dei guadagni, ma anche immense perdite per la comunità nazionale. (A cura di D.M., da AVVENIRE del 10/02/2011).