Una leggenda narra che tutte le anime prima di
Transcript
Una leggenda narra che tutte le anime prima di
HELLPESMAN- LA STORIA C’era una volta una leggenda narrata dalle fate agli elfi nelle notti di luna piena per farli sognare, se il vostro cuore e limpido come quello di una fata o di un elfo provate a leggere e magari in una notte come tante vi potrebbe capitare di sognare come loro…….. Essa narra di come tutte le anime prima di nascere si trovassero tutte in una grande sale nel palazzo di Dio in Paradiso. E che a tutte queste anime Dio abbia domandato sempre se qualcuna di loro avesse voluto servirlo come suo cavaliere sulla terra, puntualmente però tutti rispondevano di no per vari motivi, su cui noi non indagheremo oltre. Qui invece narreremo dell’unica anima che abbia per ingenuità o per incoscienza risposto di si. L’anima in questione era normale, simile alle altre, e non si può dire neanche che era di quelle che stessero aspettando di nascere da tanto, ma comunque aveva socializzato con le altre anime, ma .niente di più di un formale «sai bella la sala», «com’è strano il panorama da qui», o «la geografia e del tutto inutile», quest’ultimo era un argomento molto trattato da tutti per via dell’odio innato in tutte le anime per le noiosissime lezioni di geografia che S.Paolo teneva nella grande sala il venerdì sera. Quando Dio ascoltò il si dell’anima nella grande sala si fece un silenzio tipico da lezione di geografia inoltrata. Tutte le altre anime tacquero quasi trattenendo il respiro (quasi nel senso che lo avrebbero fatto se avessero avuto i polmoni o anche una forma primordiale di apparato respiratorio), ma non solo le anime tacquero ma in tutto il palazzo non volò più l’anima di una mosca, perfino S. Paolo per un attimo smise di tediare gli angeli sulla geografia. Allora Dio dopo aver sentito il fatidico si, che da tempi immemori cercava, guardò l’anima prima con fermezza e poi le sorrise, con uno di quei suoi famosi sorrisi che aprono le porte del paradiso a quanti le vanno a bussare. Ebbene subito dopo tutte le anime si voltarono verso l’anima che aveva osato dire si, guardandola con aria stupefatta, anche tutti gli angeli del palazzo accorsero per guardare l’anima che aveva detto di si, e anche tutti i santi accorsero incuriositi, perfino S. Paolo accorse a guardare la piccola anima. Dovete sapere che in quel momento l’anima pensò: primo speriamo che S.Paolo non mi stia guardando così perché mi vuole interrogare in geografia; secondo ma il tipo con la barba lunga e bianca, non mi ha chiesto se dovevo andare al bagno, o mi sono distratto e ho capito una cosa per un'altra. Ora potete bene immaginare come si sentiva la piccola anima, non so per farvi un idea immaginate di stare al liceo durante i minuti che precedono l’interrogazione, quando il professore scorre con massimo sadismo il dito sul registro, e voi alzate la mano, tutti pensano che vi stiate offrendo come difensore della patria, della giustizia e della classe alle grinfie del professore, ed invece volevate solo andare al bagno. (Era inutile specificare che il professore era di geografia) Dio portò con se l’anima tra lo stupore ed il mormorio generale delle anime, la portò via dalla sala, le fece attraversare meravigliosi corridoi fatti di nuvole e sogni, camminarono su mari agitati e limpidi come tramonti estivi, attraversarono stanze grandi quanto la notte con lampadari di stelle e giorni con soli regolati su albe frizzanti. All’inizio i due si muovevano seguiti da un corteo formato da tempo, spazio, luce e molti altri, tutti incuriositi di sapere che destino sarebbe toccato alla piccola anima , ma dopo un po’ nessuno riuscì a stargli dietro, anche .la fantasia dovette cedere il passo, quando varcarono un enorme porta formata da adiamantite onirica pura. E sapete in quell’istante cosa pensò l’anima? Cavolo se sta lontano il bagno. Di cosa accadde all’interno della porta nessuno seppe niente perché alla conoscenza non era stato permesso di entrare, e nessuno lo poté neanche immaginare perché la spocchiosa immaginazione non riuscì a sbirciare, e sul quanto tempo vi rimasero chiusi dentro non lo seppe neanche il tempo stesso, e alcuni dicono che per questo ci rimase molto male, ma quello che in assoluto si arrabbiò più di tutti fu S.Paolo, perché quando tutti gli domandavano cosa ci fosse dietro la porta lui doveva ammettere di non saperlo (…e tutti pensavano che figata anche S.Paolo non sa cosa c’è in quel luogo, quindi non sa tutto della geografia…questa è giustizia divina…) Quindi dopo un indeterminabile lasso di tempo Dio uscì dalla porta di adiamantite onirica pura, ma a quel punto c’era un corto immenso di tutte le gerarchie angeliche e di santi ad aspettarlo per dare il via ad una festa celestiale per celebrare quello che sarebbe stato il cavaliere di Dio sulla terra. Dio uscì per primo e tutti esultarono, ma subito fece segno di fare silenzio a tutti,0 perché stava per presentare il cavaliere, allora la luce dalla porta iniziò ad aumentare fino a diventare insostenibile per tutti, ma la tensione di vederlo era tale in tutti che nessuno distolse lo sguardo, e così una sagoma iniziò a delinearsi. Sapete quando la piccola anima iniziò a distinguere la folla festante che lo attendeva fuori dalla porta, capì finalmente che: o tutti pensavano che quello fosse il bagno, ed avevano aspettato inutilmente; o che nessuno gli aveva chiesto se voleva andare al bagno. Cap 1