[nazionale - 1] giorn/interni/pag-prima 01
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il Giornale Direttore VITTORIO FELTRI MARTEDÌ 1 DICEMBRE 2009 - Anno XXXVI - Numero 284 1.20 euro POLITICA E SPAZZATURA IL BRUTTO GUAIO DELLA MUSSOLINI L’onorevole è vittima di una tentata estorsione attraverso un presunto video hard che è stato offerto persino a Palazzo Chigi Sono gli effetti di una deriva sessuale che va fermata. Ma non certo prendendosela con i giornalisti anziché con i ricattatori di Vittorio Feltri SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) - ARTICOLO 1 COMMA 1, DCB-MILANO - *PREZZO SOLO PER L’ITALIA T anto per cambiare, chi ha commesso qualche peccatuccio di cui un po’(tanto) si vergogna, non appena tira aria di delazione o peggio incombe la minaccia di ricatto, se la prende con i giornalisti che non tengono la bocca chiusa. Come se fosse più grave raccontare un fatto che commetterlo o sfruttarlo a fine di lucro oppure di speculazionepolitica.Intanto ilcalderone dei pettegolezzi si riempie di voci, di bugie e schifezze varie dove è sempre più difficile distinguere i reati dai cattivi comportamenti e dalle balle. Il tutto aggravato da un problema: c’è un regista (o più registi) dietro ogni scandalo o è il caos del momento a produrre altro caos che monta e dilaga coinvolgendo a casaccio personaggi più o meno noti? Al punto in cui siamo, visto che persino uno Spatuzza qualunque viene presosul serio e puòsparare accuse a destra e a manca, ogni ipotesi sta in piedi oggi e magari crolla domani. Vi è una sola certezza nella mente obnubilata di chi dovrebbe riportare il Paese alla normalità e alla decenza: la colpa è dei giornalisti. I qualibenintesononsonoverginellietalvolta inzuppano il biscotto in acque torbide;tuttavia la loro responsabilitàè minima rispetto a quella di chi non si limita a riferire le notizie ma le crea. Questi non sono concetti inediti, però conviene ribadirli perché la situazione sta pericolosamente precipitando. In pochi mesi siamo passati dalle lettere pubbliche di Veronica Lario alle cronache di ricchi amanti, dalle spiate dal buco della serratura alle interviste a prostitute, dalle escort chiacchierine e attrezzatecomeagentisegretialletransdiperiferiaconmoltadimestichezza conletecnologie avanzate. Chiunquepercepiscecheladerivasessuale ha fatto passare in terzo ordine la dialettica politica. Un tempo non remoto uomini e donne delle istituzioni erano preoccupati di difendere il loro collegio elettorale, fonte di consensi; adesso sonopreoccupatididifendereilloro privato da intrusioni foriere di grane tali da compromettere la vita in famiglia e la carriera. Bisognava immaginare. Quando ci si incammina su terreni delicati quanto quelli dell’intimità, si sa dove si comincia e non dove si finisce. Di sicuro male. E così è avvenuto. Lanostra impressioneè chenon si tornerà indietro in fretta perché il filone è redditizio: se hai un nemico, non esiste modo più rapido ed efficace (...) Gratis con il «Giornale» LA PROPOSTA DEL MINISTRO CALDEROLI Referendum sui minareti in Italia? No, però... Oggisonoallegategratuitamente, come inserto centrale, quattro copertine storiche (ottobredicembre1976) delGiornalediretto da Indro Montanelli. di Mario Cervi di Renato Farina In Svizzera hanno votato noaiminareti.Unbelreferendum anche in Italia? Impossibile. Non si capirebbe che cosa abrogare. La Lega allora chiede di metterelacrocesullabandiera. Dal punto di vista procedurale si può fare. Bastacambiareunarticolo della Costituzione, il numero 12 («La bandiera dellaRepubblicaè iltricolore italiano: verde, biancoerosso,a trebandeverticali di eguali dimensioni»).Dopodiche,unavolta passata la legge (...) segue a pagina 9 Biloslavo, Tornielli, Villa e un commento di Oneto alle pagine 8-9 segue a pagina 7 Patricia Tagliaferri a pagina 6 MINISTRO Roberto Calderoli presenterà in Senato una proposta di referendum come quello svizzero CORSIA PRIVILEGIATA Il processo breve c’è. Ma per i giudici L’azione disciplinare contro i magistrati dura 4 anni. Poi è «prescritta» Anna Maria Greco Il processo breve? I magistrati ce l’hanno già. Il procedimento disciplinare del Csm contro un magistrato può durare al massimo quattro anni, poi viene archiviato. Lo sfascio Ecco com’è ridotta la nostra giustizia Bocchino «Premier e mafia: è solo una bufala» a pagina 3 Chiocci, Conti, Fazzo e un commento di Lehner alle pagine 4-5 di Giancarlo Perna G.M. De Francesco a pagina 7 L’INCREDIBILE FACCIA TOSTA DEL MANAGER DI REGIME Il figlio di Celli? Dovrebbe fuggire dal padre di Daniela Santanchè* SUBLIME in tavola S.p.A. tel. 0342.604411 - www.coamspa.it www.coamspa.i www.ilgiornale.it Così Indro difese il nostro quotidiano «Figlio mio, lascia questo Paese». Non può non suscitare indignazione, prima ancora che amarezza, il saggio di qualunquismo somministrato al Paese suLa Repubblicadaunprivilegiatodiregime come Pier Luigi Celli con la scusa di scrivere una lettera al figlio Mattia che si sta per laureare. L’ex direttore generale della Rai (1998-2001 in piena orgia di sinistra), un miracolato che ha scalato mille incarichi senza un vero perché, se non quello della militanza politica, se la prende con questo mondo cinico e baro, «una società divisa, rissosa, fortemente individualista», in cui (...) Nuove mode C’è l’apocalisse: tutti in fila a godersi la propria morte di Marcello Veneziani Mancano poco più di tre anni alla fine del mondo e noi stiamo qui a baloccarci tra mutui e giudici, trans e sms. C’è un incubo che attraversa il mondo e si presenta nelle vesti della ricreazione: è la fine del mondo, fissata per il 21 dicembre del (...) segue a pagina 17 segue a pagina 13 I nostri lettori sono importanti... di’ la tua a pagina 5 L’elezione di Jimmy Carter alla presidenzadegliStatiUnitinonappare oggi - con il senno di poi, e a giudicare dai risultati che Carter ottenne - un evento di straordinaria importanza. Preferisco dare rilievoallaprimapaginaincuiMontanelli promosse una estrema iniziativaperdifenderelacaratteristica che il Giornale aveva inizialmente avuto: quella cioè d’essere inmanoaigiornalisti,senzapadrininéprotettori.Inquellecondizioni il cammino del Giornale s’era presto rivelato difficile, i conti non tornavano: anche per il blocco impostodalgoverno al prezzo dei quotidiani. A quel puntoMontanellipensòdifare appello ai lettori, lanciando una campagna d’abbonamenti - “ordinari” e “sostenitori” - che consentissero di dare sollievo alla situazione finanziaria. Si vide poi che anche questa strada non avevasbocco.EperfortunaarrivòBerlusconi. L’inaugurazione della stagione scaligera offrì ai soliti gruppi antagonisti, smaniosi di far disordine, l’occasione per inscenare a Milano una parodia di guerriglia. Nonostante tutto l’Otello andò regolarmenteinscena,macifuronoincendi, vandalismi, lanci di lacrimogeni, fermi. Non pochi tra gli estremistidiallora-esimpatizzanti - siedono adesso in consigli d’amministrazione, a dimostrazione di come gira il mondo.