Se non mi sistemano la casa non potrò riavere mia figlia

Transcript

Se non mi sistemano la casa non potrò riavere mia figlia
e.
«Se non mi sistemano la casa
non potrò riavere mia figlia»
SETTIMO (cbz) «I servizi sociali mi hanno tolto mia figlia, dicendomi che me la
ridaranno solo quando la
mia casa sarà a posto per
ospitare una bambina. I:Atc
lo sa, eppure sto ancora
aspettando che vengano a
controllare il mio appartamento». Una storia che ha
dell'incredibile, quella di Enza Di Bartolo . Ragazza madre, senza lavoro, rimasta da
sola ad accudire la figlia Aicha, di soli sette anni, dalla
morte del marito un anno fa,
si è vista assegnare dall'ente
che gestisce le case popolari
un alloggio in condizioni disastrose. «La caldaia non funziona e mi hanno detto di
tenere chiusi i rubinetti del
gas, altrimenti c'è il rischio
che scoppi tutto, perché perdono - ci racconta -. Il balcone è pericolante perché la
veranda è stata sradicata, e
ha un buco nel muro di decine di centimetri. Per non
parlare dell'umidità, della
muffa e delle perdite d'acqua
che ci sono ovunque. I:Atc
non mi ha dato risposte oppure ha detto che queste riparazioni non sono compito
loro. Ma quando mi assegnarono la casa un anno fa era
già in queste condizioni».
Quello di Enza è solo il
caso più eclatante. Ma incontrando gli inquilini di via
Petrarca si scopre una situazione al limite dell'emergenza. Sono in molti a voler raccontare il loro dramma quo-
residenti di via Petrarca, come già quelli del
Borgo Nuovo, fonderanno oggi, mercoledì
21, un comitato di
quartiere aiutati da
Giuseppe Manciameli e da Gianfranco
Mangone, candidato
del Psi, che da tempo
si occupano di aiutare
queste famiglie. Con
una speranza nemmeno troppo nascosta: che i prossimi politici di Settimo non si
ricordino delle zone
popolari solo in campagna elettorale.
ARM
.,:
ì;ï;
f
'.,i
A sinistra, Enza Di Bartolo mostra la caldaia del gas in dissesto. A destra,
Andrea Dante Canella indica la muffa nel balcone della sua casa.
tidiano, a lanciare il loro appello che nessun'altra istituzione sembra voler ascoltare.
Da Giacomo La Bionda che
denuncia che «nel mio balcone entra acqua » a Silvana
Accinelli che tre mesi fa ha
ricevuto la visita dell'Asl: «Vista la muffa, l'umidità e la
pioggia che filtra, mi hanno
detto che l'ambiente non è
sano per i miei due bimbi di
nove e sei anni, Angelo e
Noemi . Siamo sempre al
freddo, quest'inverno in casa
si sono formati i ghiaccioli e
siamo anche rimasti al buio
più di una volta perché l'acqua ha rovinato l'impianto
elettrico. Intanto il mio con-
tratto è scaduto - prosegue
Silvana - e mi è stato detto
che mi verrà fatto un contratto definitivo: ci devo credere o mi ritroverò con una
tenda davanti al Comune?». E
poi c' è Andrea Dante Canella, che con la mamma Silvana Passarelli abita in una
casa dove l'umidità e le muffe
hanno raggiunto livelli tali
«da mettere il balcone a rischio di crollo - racconta il
ragazzo -. Da quattro anni
chiamiamo l'Atc e i vigili del
fuoco, ormai ci siamo rassegnati». Per cercare di farsi
ascoltare e di portare le proprie rivendicazioni al mondo
della politica locale, anche i
«Se non mi sistemano la casa
non potrò riavere mia figlia.