Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1

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Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
1
Buon Anno
2006
Colantonio, S. Francesco consegna la Regola, 1445, Olio su tavola, Museo
Nazionale di Capodimonte, Napoli.
Sommario
Il Ministro Generale 2
CISM
4
UFME
6
OFS
7
COMPI
9
MOFRA
11
Vita della Provincia 12
I - Definitorio
12
Note di Cronaca
14
I - Osservanza
14
II - Padre Marella
15
III - P. Gabriele D. 16
Abbiamo Vissuto
18
I nostri defunti
20
Fraternitas n. 116
Anno del Capitolo provinciale
(25 giugno - 8 luglio 2006)
Anno del Capitolo generale straordinario
(15 settembre - 1 ottobre 2006)
Notiziario
Provincia di “CRISTO RE”
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
(In copertina: “S. Francesco”, olio su tela, di Trento
Longaretti, 1959. Curia provinciale, Sala del Definitorio.
Anno XXXVIII - n.s.
N. 113 - Gennaio 2006
Sped. in Abbonamento postale
art. 2 comma 20/c legge 662/96
Filiale di Bologna - Stampato in proprio
Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98
Periodicità mensile
Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci
Redattore: Fr. Marco Zanotti
2 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Il Ministro generale
Mentre ti invio questi auguri per il santo Natale ed il Nuovo Anno, desidero anche ringraziarti dell’aiuto dato ai Francescani. Con il generoso sostegno
dei benefattori e dei sui amici
l’Ordine ha potuto, infatti, portare aventi i suoi programmi di
evangelizzazione e formazione
tra i poveri in molte parti del
mondo.
Così in Tailandia e in
Sud Africa i Frati continuano il
loro ministero spirituale e di assistenza agli ammalati di AIDS;
nella Repubblica Democratica
del Congo, vivendo tra la gente,
ne condividono la povertà e offrono un sostegno per la vita quotidiana, promuovendo la riconciliazione; nella ex Unione Sovietica c’è un servizio per i bambini
indigenti nei villaggi del Kazakhstan e nella scuola di Novosibirsk.
La formazione o l’educazione dei nostri Frati e dei candidati alla vita religiosa e sacerdotale è, poi, sempre una priorità. I
nostri benefattori hanno permesso al Ministro generale di disporre di fondi per il mantenimento e
l’educazione dei giovani Frati e
dei Seminaristi in Albania, Kenia,
Mozambico, Perù, Togo, Ucraina
e Zambia. Poiché, poi, senza guiFrati Minori dell’Emilia-Romagna
de e insegnanti competenti e generosi un programma di formazione non potrebbe essere efficace, per incoraggiare e aggiornare
i nostri Frati impegnati nel settore della Formazione, quest’anno
si è svolto un Congresso per i
Maestri dei Novizi e per il prossimo anno è in programma un simile incontro per i Frati che sono
stati incaricati della formazione
dei nostri Frati più giovani. Settantaquattro Frati di trentun Province religiose, presenti in ventitre Paesi, hanno ricevuto un diploma per gli studi superiori in
teologia, filosofia e discipline
affini, in prospettiva di diventare
loro stessi insegnanti e professori nelle nostre Case di formazione, nei seminari e nelle scuole.
Quest’anno 2005 sarà ricordato per le catastrofi che hanno colpito la gente e i fratelli dell’America Centrale, dell’India,
del Messico, del Pakistan, dello
Sri Lanka, della Tailandia e degli USA. Grazie alla generosità
degli amici il Ministro generale
è stato in grado di inviare a queste popolazioni aiuti finanziari,
presi dal nostro fondo di solidarietà, per far fronte ai bisogni
umanitari e alle prime necessità.
Simili offerte hanno dato coraggio all’impegno personale dei
nostri Frati presenti in quelle regioni. In India i Frati sono stati
vicini alla famiglie colpite dalla
perdita di un loro caro e ora stanno aiutando i sopravissuti a ricostruire le loro vite. Nello Tzunami molti non hanno perso solo la
proprietà, ma anche i documenti
necessari per richiedere gli aiuti
finanziari disponibili, per avere
un lavoro o per ricomprare una
casa e la terra. Qui i Frati assistono la gente nei processi legali
per la sostituzione dei documenti di identità andati perduti. In
Pakistan la famiglia francescana
assiste i rifugiati nei processi di
rimpatrio, fornisce il cibo per i
viaggi di ritorno in Afghanistan,
ha cura delle vittime dei recenti
disastri. Nello Sri Lanka e in Tailandia i Frati collaborano nella ricostruzione delle case della gente più povera.
Il 28 ottobre, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli
(la Porziuncola), ho presieduto
un pellegrinaggio, una veglia e
una celebrazione eucaristica che
hanno dato il via alle celebrazioni dell’ VIII Centenario della fondazione dell’Ordine e dell’approvazione della Regola da parte del
Papa nel 1209. Sarà un cammino
di riscoperta, riflessione e discernimento per rinnovare spiritualNotiziario -
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mente le nostre Fraternità e per
andare di nuovo incontro alle
gente e a questa società, che vuole e ha bisogno del messaggio
evangelico vissuto da san Francesco e dai nostri Fratelli e dalle
nostre Sorelle per ottocento anni.
In quell’occasione ho
benedetto le lampade che ora ardono nella chiesa della Curia generale, qui a Roma, e nella Basilica di Santa Maria degli Angeli,
in Assisi. Esse sono il simbolo
della nostra preghiera per ottenere luce in questo cammino. Ti
prego di unirti a noi con la tua
preghiera e con il tuo aiuto e ti
prometto che sarai ricordato nei
nostri pensieri e nelle nostre preghiere durante questo tempo.
Chiedo alle Fraternità
che ricevono questo messaggio di
condividerlo con coloro che offrono il loro aiuto attraverso i
Frati. Purtroppo non mi è possibile contattare tutti personalmente. Desidero, comunque, dire loro
che l’offerta che hanno fatto è
stata molto apprezzata e che sono
sempre ricordati con riconoscenza nella mia preghiera e in quella dei Frati della Curia.
Fr. José R. Carballo
Ministro Generale
Calendario della Peregrinatio
del Crocifisso di S. Damiano
in Provincia
San Damaso, 12-14 Gennaio; Ferrara, 3-5
marzo; Bologna “La Santa”, 10-12 marzo;
Bologna “S. Margherita”, 7 marzo; Reggio
Emilia, 31 marzo-2 aprile; Bologna “Torretta”, 5-6 aprile; Carpi, 4-5 maggio; Forlì, 9
aprile; Bertinoro, 17-18 giugno.
4 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
CISM
Il Presidente nazionale
Carissimi,
all’inizio del mio mandato come presidente della nostra
Conferenza vi rivolgo un caro e
sincero saluto augurandovi “grazia e pace a voi in abbondanza”
(1Pt 1,1). Vorrei che il mio saluto lo estendeste a tutte le vostre
comunità e ai vostri confratelli,
in particolare a quelli anziani e
ammalati.
Vorrei, attraverso questa
mia prima lettera, esprimere e
confermare la mia sincera gratitudine a Padre Mario Aldegani,
che in questi quattro anni ha offerto alla CISM un lavoro qualificato, ricco di passione e di amore per la Vita Consacrata e una
presenza costante, serena e fraterna. Sento di farmi interprete
dei vostri sentimenti e della vostra riconoscenza.
Ieri si è radunato il consiglio di presidenza per fare una
prima verifica dell’andamento
dell’Assemblea svoltasi a Monopoli. A gennaio il consiglio nazionale, sulla scorta delle schede
compilate dai partecipanti all’Assemblea farà una verifica più attenta e dettagliata. Credo però, di
poter sottolineare come prima riflessione che il numero di partecipanti tra Provinciali, Vicari e
delegati è stato molto positivo. È
un numero in crescita, nonostanFrati Minori dell’Emilia-Romagna
te la riduzione delle province: il
nostro augurio ed impegno è di
consolidare questa partecipazione perché l’assemblea annuale
della Conferenza sia sempre di
più un momento significativo e
rappresentativo.
Particolarmente significativo e prezioso ci è sembrato
quest’anno il tema trattato: “Il
Superiore Maggiore e il suo Consiglio - un servizio - di comunione e corresponsabilità”.
La ricchezza e la profondità dei contenuti offerti dai
relatori e la modalità organizzativa di condivisione, che è risultata gradita ed efficace, ci incoraggiano a riproporre in futuro
assemblee che per la profondità
dei temi e per la modalità di partecipazione coinvolgenti mantengano un alto livello di qualità.
L’impegno organizzativo e la collaborazione della Conferenza Regionale CISM della
Puglia, il consiglio di Presidenza
e la Segreteria Generale, sono
stati davvero encomiabili e ci
hanno consentito di trascorrere
una settimana impegnata, piacevole e curata nei dettagli. A Padre Donato Sardella, vicepresidente della CISM nazionale e a
tutti gli amici della Puglia che ci
hanno aiutato nella preghiera e ci
hanno accolto con così squisita
cortesia un sincero grazie.
Mi permetto di ricordavi alcuni impegni: chiedo a coloro che non hanno provveduto di
versare la quota annuale alla
Conferenza, di rinnovare l’abbonamento alla nostra Rivista “Religiosi in Italia”, facendo in modo
che essa possa raggiungere ogni
comunità religiosa: in questo
modo sosteniamo concretamente la CISM e valorizziamo la rivista come strumento di formazione, di informazione e di comunione fra noi. Accludiamo
inoltre le schede per le prenotazioni degli Atti.
Desidero ancora segnalarvi il nostro sito internet: www.
cism-italia.org. È una opportunità di collegamento che ora è seguito e aggiornato da Fratel Onorino Rota e dai suoi collaboratori, ai quali esprimo il mio ringraziamento. Vi invito anche a inviare vostre notizie e iniziative
che ritenete interessanti da far conoscere e condividere: sono doni
preziosi da fare circolare.
Dal 23 al 26 gennaio
2006, organizzato dalla nostra
Area Evangelizzazione, ci sarà il
Convegno “Partiamo dai Giovani - come evangelizzare i giovani con i giovani”. I1 programma
dettagliato è stato inviato a suo
tempo e a tutti da parte della noNotiziario -
5
stra Segreteria Generle. Lo troverete eventualmente anche sul
nostro sito. Vi sollecito alla partecipazione ed ad inviare alcuni
confratelli a a questo momento
formativo ricco e importante per
una esplicita attenzione alla pastorale giovanile e vocazionale
ma anche per generare comunione tra i nostri Istituti. Si svolgerà
presso l’Istituto Madonna del
Carmine, Sassone di Ciampino Roma.
Colgo l’occasione per
rinnovare i miei più cari saluti e
per porgere gli auguri di un buon
Avvento, che ci offre la vigilanza e la speranza come abito dei
nostri giorni e ci indica la strada
di Betlemme come direzione del
nostro cammino. Dio, venendo
da noi in Gesù Cristo, fa della
nostra terra una casa, un focolare domestico dove essere e sentirsi famiglia; ne fa una roccia e
un centro di riferimento che salva dalla frammentazione, riconducendo tutta la vita all’unità,
inserita e valorizzata nel suo progetto d’amore creatore e redentore. Non “scarabocchi” di linee
sparse e disunite, tracciate dalle
nostre mani inesperte, ma splendido disegno ricomposto dalla
mano di Dio, più grande delle
nostre incertezze, più grande delle nostre pochezze. Come non
abbandonarsi alla gioia? È Dio
che è venuto. Ma se la terra è divenuta “l’esilio di Dio”, esilio per
amore, allora essa è patria per
noi, essa è cielo e l’uomo è divino.
Auguri sinceri e di cuore di un Santo Natale.
Museo degli Sguardi, Raccolte etnografiche di Rimini. Questa pubblicazione presenta le raccolte etnografiche di Rimini. Un museo che ha il potenziale esclusivo di favorire la conoscenza culturale extraeuropea e di essere
un prezioso strumento per costruire ponti fra culture, per trattare in maniera uguale le culture di tutti i Paesi e per valorizzare il patrimonio di tutte le
diverse comunità. Il ‘Museo degli Sguardi’ comprende anche le raccolte
etnografiche del già “Museo Missionario Francescano” e ha la sua sede
presso Villa Alvarado presso il Convento delle Grazie di Rimini.
D. Alberto Lorenzelli SDB
Presidente Naz. CISM
6 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
UFME
Lettera ai Frati Minori d’Europa
Carissimi Fratelli.
Nella nostra responsabilità per i frati e per le persone che
sono a noi affidati, noi Ministri
OFM delle Province d’Europa,
riuniti in Kalwaria Zebrzydowska (Polonia), vicino al centro
geografico dell’Europa, abbiamo
avuto occasione di riflettere sulla nostra responsabilità nella
Chiesa in Europa, con il nostro
Ministro Generale, con fr. Giacomo Bini e fr. Hermann Schaluck, e con la maggior parte del Definitorio Generale. Siamo consapevoli della ricchezza culturale e
siamo coscienti della forza della
fede di molte persone che hanno
superato le ideologie totalitarie
del secolo scorso. Abbiamo incontrato espressioni di fede cristiana del Continente non soltanto nelle chiese e nelle opere d’arte a anche nella fede delle persone, vedendo come hanno sperimentato e vinto le angosce, la sofferenza e la nostalgia di senso. La
visita ad Auschwitz ci ha fatto
toccare con mano come molte
persone in Europa furono vittime della guerra e della pulizia
etnica. Forze nazionalistiche e
l’ideologia della supremazia di
una razza hanno diviso popoli e
razze, conducendo dalla vita alla
morte. Sessant’anni dopo la fine
della Seconda Guerra Mondiale
possiamo vedere come, nonostante lo choc culturale della caduta delle ideologie, in alcuni
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
paesi i popoli stanno crescendo
nelle espressioni di libertà. Tuttavia, nell’intimo, molte persone
vivono un sentimento di angoscia
e di insicurezza, di incertezza e
di solitudine. Con il Concilio Vaticano II, affermiamo che le gioie e le speranze, le angosce e i
dubbi dell’uomo sono anche le
gioie e le speranze della Chiesa.
Possiamo constatare come molte
persone oggi ricerchino Dio e il
senso della loro vita al di fuori
delle strutture ecclesiali. Come
fratelli e figli di S. Francesco
d’Assisi, risuonano per noi le
parole di Gesù: “Andate e
annunziate il Vangelo... non prendete nulla per il cammino”. Con
il nostro Padre fondatore, anche
noi Ministri provinciali diciamo:
“ È questo che voglio!” E noi vi
invitiamo, fratelli, a partecipare
con noi, in Europa, al desiderio
di incontrare gli uomini là dove
vivono nell’angoscia, 1à dove
sono segnati dal dubbio nella ricerca di Dio, là dove soffrono nel
corpo e nello spirito. Noi ci impegniamo a condividere con gli
uomini la ricerca di senso e di felicità, la ricerca di Dio, e siamo
consapevoli che cammini antichi
e nuovi, che tradizione ed audacia possono aiutarci a raggiungere la méta. La nostra epoca, leggendo i segni dei tempi nella
Chiesa e nella società secolarizzata, è l’occasione per ripartire
nell’annuncio del Vangelo. Chi
ha conservato in sé e vuole vivere la grazia del carisma francescano, è chiamato a: testimoniare la presenza salvifica e misericordiosa di Dio; ascoltare la chiamata di Gesù che nel Vangelo ci
invita a ripartire; essere attenti a
tutti i bisogni, spirituali e corporali, delle persone, per farsi
“prossimo” come san Francesco,
il quale ci ricorda che tutti i frati
possono predicare con la testimonianza della loro vita. Noi vogliamo andare incontro ai credenti e
ai non credenti, vogliamo incontrare coloro che si sono allontanati dalla Chiesa, testimoniando
la speranza del nostro carisma.
Incoraggiamo quindi tutti i frati,
soprattutto coloro che sono impegnati nella formazione, a riscoprire il carisma del nostro Fondatore. Come Ministri, noi stessi
vogliamo intraprendere questo
pellegrinaggio in settembre 2006
in occasione del Capitolo Generale straordinario, e incoraggiamo tutti i nostri frati a fare lo stesso. Siamo sicuri che, facendoci
pellegrini, Dia sarà percepibile
nella nostra vita, e potremo diventare testimoni della mano misericordiosa di Dio, mettendoci
al servizio degli uomini.
I Ministri provinciali
OFM d’Europa.
Waclaw Stanislaw Chomik
Presidente della UFME
Kalwaria, 25 XI 2005
Notiziario -
7
OFS
“Chiamava Festa delle
feste il Giorno in cui Dio, fatto
Piccolo Infante, aveva succhiato
ad un seno umano” (FF 787)
Carissimi Fratelli e Sorelle,
un altro anno va concludendosi, un nuovo Natale si offre alla nostra contemplazione.
Lo spirito profondo di
Francesco sentiva tutta l’immensità di questa Festa delle feste,
che nella sua immediata concretezza fa sintesi mirabile del Tutto: il Cielo e la terra, il Creatore
e la creatura, il Dio Trino ed Unico infinito e il corpo fatto carne
mortale del Figlio. Il seno Verginale di Maria è culla e nutrimento al Piccolo Atteso di Betlemme
ed il Messia viene in mezzo al suo
Popolo che, nella fedeltà alle profezie, lo sta attendendo. Il Salvatore dell’umanità venuto a redimere, spalanca le porte sigillate
dell’eterna Beatitudine, la potenza della Resurrezione è fatta anticipo di quotidiana speranza,
certezza di liberazione da ogni
tipo di schiavitù. L’incarnazione
del Verbo è il grande Mistero che
affascina Francesco: la commuovente e grandiosa umanità di
Gesù, che si fa gradino per noi,
che si rende nostro fratello per
farci figli ed eredi, riempie tutta
8 - Notiziario
la sua vita, dopo l’incontro con il
Suo sguardo in san Damiano e
dopo il contatto del Suo abbraccio nelle mani del lebbroso. Il Re
dei Cieli e i Fratelli Cristiani diventano i confini di riferimento
di tutta la sua vita E noi viviamo
ancora di quella sua profonda
esperienza di fede nella quale tutto il carisma francescano trova
origine, identità e nutrimento.
La grandezza della Festa
di Natale trae la sua energia in
quello stesso Mistero Pasquale
che di fatto anticipa e nel quale
introduce: ci voleva un corpo,
esposto alla fragilità della sofferenza e della morte, per rivelare
la Resurrezione e l’indole soprannaturale della Vita. Ci voleva un
corpo da offrire in dono per riempire di potenza redentiva le sembianze di materia del nutrimento, che nella forma del pane e del
vino esprimono la quotidiana
convivialità. Tutto questo Francesco contemplava in un solo
sguardo nel Piccolo Bambino di
Betlemme fra le braccia di Maria. È un Mistero da cogliere che
ogni anno si rinnova liturgicamente per noi, per accompagnarci nel tempo sui ritmi dell’eternità.
Questo anno 2005, vissuto all’insegna dell’Anno speciale dell’Eurcarestia, introduce
come frutto consequenziale la
concreta attuazione del mandato
che da Essa deriva: essere testimoni di Gesù Risorto speranza
del mondo. E questo caratterizza
l’evento ecclesiale de12006 a Verona. La Chiesa ci richiama con
forza alla Speranza, a quella speranza che è in noi, e della quale
siamo chiamati a dare ragione.
C’è infatti tutta una vita da ‘modellare’ su di essa ed ha una valenza tale che invade ogni aspetto ed ogni dimensione dell’esistenza. Il programma di preparazione, che sta muovendo in questo contesto tutte le Diocesi, offre una parte rilevante proprio
alla condizione laicale, come dimensione nella quale quotidianamente prende forma la speranza
del Risorto. Interrogarci su questa speranza-certezza, e cominciare a farlo in questo Natale,
inginocchiati ogni ambito di vita.
Lo strumento di lavoro
del convegno ecclesiale, attraverso il quale vengono fornite le prospettive delle riflessioni, punta,
infatti, al cuore del cristianesimo
incarnato e vuole evidenziare
come la speranza aiuta a comprendere e praticare ‘i luoghi’ rilevanti dell’esistenza contemporanea. Fra gli ambiti identificati
per l’approfondimento trova spazio importante la vita affettiva,
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
nella sua complessa interrelazione fra identità sessuale, educazione sentimentale, vita familiare, relazioni sociali e rappresentazione pubblica degli affetti.
Un secondo aspetto riguarda le profonde trasformazioni culturali e sociali in atto che
mettono in discussione la percezione e il senso stesso del lavoro
e della festa. Viene quindi presa
in considerazione la fragilità
creaturale in senso ampio e in riferimento alla sofferenza e alla
cultura della vita. Il quarto ambito contestualizza la tradizione,
come insieme di trasmissione del
patrimonio vitale e culturale della società, con attenzione alle istituzioni e ai percorsi di identità per
il futuro. Da ultimo la cittadinanza vista come dimensione dell’appartenenza civile e sociale
degli uomini, specialmente nell’attuale contesto di globalizzazione generalizzata. È un cammino culturale e pastorale, che siamo chiamati a svolgere con attenzione e cura anche comunitariamente, e che evidenzia allo
stesso tempo la necessità e la forza della missionarietà, intesa appunto come imprescindibile annuncio e testimonianza del Vangelo, in e per un mondo che è, e
deve essere per noi, via e mezzo
di santificazione.
Proprio in questo solco si
è inserito anche l’XI Capitolo
Generale del nostro Ordine: concluso ad Assisi a metà novembre,
che ha tracciato le linee spirituali e di animazione per i prossimi
anni, partendo da una forte presa
di coscienza della ‘novitas franciscana’, la quale ci impone, per carisma di appartenenza vocazionale, coerenza, fedeltà e forte testimonianza.
“Chi dà testimonianza di
Cristo, si trasforma in suo sacramento per chi osserva e condiviFrati Minori dell’Emilia-Romagna
de la sua vita, posto che è Cristo
stesso che traspare in lui. “Così
si esprime Encarnation del Pozo,
nostro Ministro Generale nella
sua relazione, riaffermando i valori fondamentali della Regola e
delle Costituzioni che devono
plasmare costantemente la vita
nostra e delle fraternità, specialmente richiamando il coraggio ad
iniziative comunitarie necessarie
nella vita pubblica, nei contesti
ambientali e culturali in cui viviamo, che esprimano la nostra
secolarità come segno e identità
della nostra vocazione. Questo
contesto natalizio che stiamo vivendo, ci riporta necessariamente a prendere consapevolezza della greppia e della povertà di quella situazione, nella quale persone in condizioni di precarietà non
hanno potuto trovare nessun posto nell’albergo... Nel Suo farsi
povero insieme al farsi uomo c’è
un aspetto da approfondire che ci
deve interrogare, in esso si cela
un legame significativo per il Signore che è voluto venire proprio
per dare una vera speranza ai poveri della terra. Poiché una caratteristica essenziale della spiritualità francescana e della fraternità
di testimonianza evangelica che
il nostro Ordine deve vivere nel
mondo è certamente fondata sulla compressione per il povero,
auguro a ciascuno di noi di poter
crescere e vivere pienamente in
essa, come dono privilegiato, in
questo Natale del Signore.
Fraternamente
Rosa Galimberti
Min. Naz. Ofs
ITINERARIO
DI MASSIMA
DELLA VISITA
CANONICA
1 sera - 4 febbraio
Milano Marittima
6-9 febbraio
Carpi - Modena
Verucchia - Fanano
-
13-17 febbraio
San Piero - Cesena
20-24 febbraio
Nonantola - Ferrara
27 febbraio - 4 marzo
Ravenna - Monte Paolo Forlì
6-9 marzo
Parma - Reggio Emilia
13-18 marzo
Rimini - Villa Verucchio
20-24 marzo
Bologna S. Orsola - Bologna SS. Annunziata Imola
27 marzo -1 aprile B o logna Osservanza Antoniano
3-8 aprile
Bologna S. Antonio
18-22 aprile
Piacenza - Fiorenzuola.
Nota Il Visitatore generale
concorderà direttamente con gli
interessati la data dell’incontro
con i Frati che lavorano fuori Provincia.
Notiziario -
9
COMPI
Settore Ecumenismo
Carissimi,
non c’è tempo più gradito per rivolgermi a voi: il Natale
ci fa uscire dalle nostre case e
indirizza tutte le nostre strade
verso la povertà che avvolge quel
Gesù che sceglie di essere con
tutti gli uomini; il mese di gennaio ci invita a raccoglierci in una
settimana di preghiera e di riflessione per spronarci a fare nostra
l’aspirazione di Gesù per l’unità.
E’ proprio per illuminare ogni
uomo e per condurre tutti all’unità che Gesù ha scelto di diventare come ognuno di noi.
1. Settimana di preghiera per
l’unità dei cristiani
A proposito della settimana di preghiera per l’unità, ricordo che presso il sito indicato nell’intestata della lettera sono disponibili i sussidi di preghiera,
corredati con brevi riflessioni e
citazioni tratte dalle Fonti Francescane.
2. Nuovo Provinciale delegato
Mi è giunta notizia che abbiamo il nuovo Ministro Provinciale delegato per il nostro settore: è fra Bruno Miele, Provinciale
di Venezia. Chi lo conosce non
ha che da rallegrarsi. In primo
luogo io personalmente vi posso
assicurare che anche in fra Bruno
abbiamo un vero amico, serio,
convinto del valore del dialogo,
10 - Notiziario
di poche ma sicure e affidabili
parole. Siamo contemporaneamente felici di avere avuto fra Aldo La Neve e di avere ora fra Bruno. Intanto vi invito a gustare
questa notizia, rimandando a un
futuro prossimo la sicura verifica.
3. Esercizi spirituali
Chi ha partecipato agli
esercizi spirituali di S. Matteo,
nel mese di ottobre, è rimasto
pienamente soddisfatto, sia noi
che le sorelle e i fratelli ortodossi.
Abbiamo approfittato dell’occasione per guardare in avanti e
progettare il futuro. Si è deciso
di mantenere i due corsi di esercizi: quelli in Italia, la terza settimana di ottobre, e quelli a Timisoara, orientativamente in gennaio o febbraio.
Per il corso che si terrà in
Italia si è deciso di renderlo stabile alla Verna, convinti che il
luogo stesso costituisca un incentivo e un’opportunità di cui approfittare, sia per noi che per i
monaci ortodossi.
Ricordo che gli esercizi
spirituali a Timisoara si svolgeranno dal 23 al 26 gennaio
2006. Se qualcuno si vuole
aggiungere a coloro che si sono
già prenotati è pregato di farlo
immediatamente, perché i posti
sono limitati e parteciperanno
anche alcuni frati della Provincia
di Romania. Il tema degli esercizi
spirituali sarà quello della settimana di preghiera per l’unità:
“Dove due o tre saranno riuniti
nel mio nome io sarò in mezzo a
loro” (Mt 18,20). La scelta della
data ci permetterà di unirci nella
preghiera ai fedeli delle chiese
presenti in Timisoara.
4. Convegno 2006
A S. Matteo abbiamo scelto il tema e la data del convegno
di formazione per il 2006: si terrà
nei giorni 15-16 marzo, con arrivo il giorno 14 e partenza il giorno 17. Il tema sarà sulla formazione al dialogo interreligioso:
verrà presentato il terzo sussidio
preparato dal Servizio per il dialogo dell’Ordine. Verrà organizzato dai delegati della Provincia
di Salerno e di Napoli: il luogo
non potrà che essere prestigioso.
Invito tutti a prendere nota fin
d’ora di questa scadenza.
5. Esperienza ecumenica
Come esperienza ecumenica estiva per il 2006 si è scelto
un viaggio in Grecia, con incontri
con monache e monaci presso
significativi monasteri e realtà
ecclesiali. Sto prendendo i contatti per tracciare un programma
da consegnare a un’agenzia di
viaggi, che questa volta dovrebbe
essere gestita dai nostri frati. Il
periodo rimane orientativamente
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
quello della prima metà di luglio.
6. Guardando al futuro
Nell’ultimo incontro del
Consiglio sono stati sottolineati
alcuni temi da trattare in un
prossimo futuro, in ambito sia di
Consiglio che di Assemblea: un
tema importante e urgente è
quello del dialogo con la cultura.
Sotto l’aspetto operativo, poi, si
sente l’esigenza di collaborare
anche con i frati di altre Conferenze. La cosa non è facile, perché la Compi è l’unica Conferenza che ha una Commissione per
l’ecumenismo e il dialogo. Un
timido approccio alla Conferenza
spagnola non sembra abbia trovato calorosa accoglienza. Si profila ora la prospettiva di una collaborazione con il Centro di Varsavia, coinvolgendo anche la
Fondazione della Russia: sono
contatti che si stanno avviando e
che valuteremo insieme. Guardando al futuro, oltre all’appuntamento di gennaio a Timisoara
vedo quello di febbraio a Porto
Alegre in Brasile dove, dal 14 al
23 febbraio avrò l’opportunità di
assistere alla IX Assemblea del
Consiglio ecumenico delle chiese, dal 22 al 25 avrà luogo il primo incontro di formazione
ecumenica al quale sono invitati
i frati di tutte le Province dei tre
primi Ordini dell’America Latina
e il 27 e 28 si riunirà la Commissione del Servizio per il dialogo
dell’Ordine. Soprattutto dal seminario di formazione ci aspettiamo
l’avvio di un impegno di formazione ed organizzazione ecumenica in quella regione nella quale
il dialogo è ormai diventato
un’impellente priorità. Con questo sguardo rivolto al futuro vi saluto con l’augurio di tanta pace e
di un sincero ed efficace desiderio di unità.
Fr. Tecle Vetrali
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
ESERCIZI SPIRITUALI
COME ESPERIENZA ECUMENICA
TIMISOARA
23-26 gennaio 2006
“DOVE DUE O TRE SARANNO RIUNITI
NEL MIO NOME IO SARO’ IN MEZZO A
LORO” (MT 18,20)
Lunedì, 23 gennaio
Lectio: “Mt 18: Gesù presente in una comunità imperfetta”
Meditazione: “Uniti nel nome di Gesù”
Conoscere i fratelli: “Disciplina e perdono in una comunità
ortodossa”
Martedì, 24 gennaio
Lectio: “Mt 18,1-9: I piccoli nella comunità”
Meditazione: “La preghiera crea unità”
Conoscere i fratelli: “Disciplina e perdono in una comunità
francescana”
Mercoledì, 25 gennaio
Lectio: “Mt 18,10-14: La pecora smarrita e la perduta”
Meditazione: “Cristo sacerdote e il culto cristiano”
Conoscere i fratelli: “Autorità e servizio pastorale”
Giovedì, 26 gennaio
Lectio: “Mt 18,15-35: Correzione fraterna e perdono”
Meditazione: “Dove incontriamo Dio?”
Conoscere i fratelli: “Autorità e minorità”
Prenotazioni: Fra Tecle Vetrali, Castello 2786, 30122 Venezia;
tel. + fax: 041.5281548; e-mail: [email protected]
Notiziario -
11
MOFRA
Carissimi fratelli e sorelle,
il Movimento Francescano Italiano, raccogliendo le indicazioni della Commissione Giustizia, Pace Salvaguardia del Creato, presenta a tutti l’annuale
Giornata di riflessione-digiunopreghiera per la pace, sul tema
“ERO FORESTIERO E...”, che
si terrà, come avviene ormai da
qualche anno, ad Assisi, il 24
gennaio 2006.
Partita sommessamente,
per iniziativa di un gruppo di
francescani religiosi e laici, in
concomitanza con il secondo pellegrinaggio di pace, avvenuto ad
Assisi nel 2002 per volontà di
Giovanni Paolo II, questa giornata si è ripetuta ogni anno, dandosi di volta in volta un tema ispiratore di preghiera e di impegno.
Raccogliendo una provocazione
evangelica che ci rimanda ad una
attuale emergenza umana e spirituale, il tema del prossimo incontro ci invita, come francescani
e come cristiani, ad accogliere
l’invito di Cristo ed a saper riconoscere Lui nello straniero, sia
esso lavoratore emigrante, clandestino sfruttato, senza terra o
senza tetto, sfollato o rifugiato.
Il programma di questo
incontro annuale di riflessione,
12 - Notiziario
digiuno e preghiera che vi allego, ci aiuterà a prendere coscienza del problema che spesso ci vede indifferenti, disinformati e, a
volte, infastiditi.
In sintonia con tutti gli
uomini e le donne di buona volontà che operano per la giustizia, guardiamo a Gesù e ai nostri
fondatori Francesco e Chiara che
ci invitano a cambiare la mente e
il cuore per avere atteggiamenti
benevoli verso i forestieri pove -
ri. I francescani italiani sono invitati a partecipare, con la presenza o con la vicinanza spirituale,
a questo appuntamento che si
svolge nello SPIRITO DEL POVERELLO DI ASSISI.
Affido questo incontro
alla protezione di san Francesco
e santa Chiara d’Assisi, mentre
rivolgo a tutti un fraterno augurio di Pace in Cristo.
Il Presidente MOFRA
Fr. Luigi Ortaglio, ofm
PROGRAMMA
9.15 - Accoglienza presso la Porziuncola
10.00-12.15 - Convegno presso la Domus Pacis.
S.E. Card. Renato Martino
Presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace
Nichi Vendola
Presidente della Regione Puglia
Giuliana Martirani
Universita’ di Napoli
Alessandra Aula
Franciscans International
Luigi Andreini
Associazione Progetto Accoglienza
14.30 - Basilica di S. Francesco. Preghiera per la pace
16.00 - Mandato ai partecipanti e conclusione
Per informazioni :
Fabio Ceseri 3393767210 [email protected]
Fra Danilo Salezze 3487256493 [email protected]
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Vita della Provincia
I
Definitorio
Curia provinciale
Bologna
10 gennaio 2006
* Ci si incontra in Curia
provinciale per l’incontro programmato e i lavori iniziano alle
ore 09.00.
* Si approvano i Verbali
dell’incontro del mese di dicembre dopo aver accolto le consuete
correzioni.
* Fr. Marco Zanotti e Fr.
Bonifacio Manduchi relazionano
sull’andamento economico della
Provincia ed insieme elaborano
un’agenda sulle urgenze da affrontare nei prossimi mesi. Contemporaneamente si verifica il
passaggio delle consegne.
* Fr. Giuseppe Ferrari
comunica sull’andamento dell’infermeria provinciale nel momento presente: la situazione dei
nostri fratelli anziani, ma soprattutto quelli più toccati dalla malattia e comunica al Definitorio,
che condivide la scelta, il trasferimento in Infermeria di Fr. Vitale
Terzi.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
* Ci si sofferma a riflettere su quanto presenta Fr. Mauro
Galesini quale bozza per il lavoro
sul Capitolo provinciale da farsi
nel contesto delle «Tre Giorni di
Milano Marittima» per giungere
poi alla stesura definitiva, da parte dell’apposita Comissione dell’Instrumentum Laboris del Capitolo provinciale.
nistri nella casa interprovinciale
di Postulato recentemente istituita.
* Unitamente al Moderatore della Formazione Permanente si programma il modo per affrontare, nel contesto della Tre
Giorni anche il tema del Capitolo
e così potere raccogliere materiale utile per i lavori Capitolari.
* Il Definitorio provinciale da il proprio benestare a
quanto è necessario compiere da
parte del Ministro per il proseguimento della Causa di P. Marella
ora che la competenza è passata
presso il Dicastero vaticano,
naturalmente precisando quanto
è da precisare con l’Ente Fraternità Cristiana Opera Padre Marella.
* Si prende atto del cambio di calendario della Visita Canonica operato recentemente dal
Visitatore per i motivi che sono
stati da lui stesso comunicati.
* Il Ministro provinciale
aggiorna il Definitorio sull’andamento delle pratiche in atto riguardanti i conventi di S. Maria
del Paradiso in Faenza e di S.
Bernardino in Borgonovo.
* Il giorno 17 gennaio i
Ministri provinciali del Nord Italia si ritrovernno ad Arco di Trento per il primo incontro dei Mi-
* Ci si compiace per la
buona conclusione dell’iter di
studi di Fr. Raffaele Trotta, conclusosi recentemente con il conseguimento della Licenza in Teologia Pastorale.
* Si prende atto del
lavoro svolto dall’Associazione
Amici del Suffragio presente
presso il Cimitero di Modena e
della loro attività a favore del
Convento di S. Cataldo; si augura
inoltre il buon lavoro all’Unione
parroci della Provincia che si incontreranno il 12 del corrente
mese per una riflessione sulla loro attività.
* Si terminano i lavori
alle ore 12.30.
Notiziario -
13
Esercizi Spirituali 2005-2006
Dal 23 al 27 gennaio 2006 a Barbana
Mons. Oscar Cantoni
Tel. 0431.80453
Dal 23 - 28 gennaio 2006 a Pergine Valsugana
Villa Moretta
Animati dal Segretariato dell’Evangeliz.
della Provincia trentina
Tel. 0461.230.508
Dal 5 al 10 marzo 2006 a Fietta
Organizzati dal MoFra del Nord Est d’Italia
Dal 03 al 08 aprile 2006
Esercizi spirituali itineranti nei luoghi dei fioretti
organizzati dalla Provincia veneta
Tel. 045.596.497.
Dal 08 al 13 maggio 2006
Esercizi itineranti ad Assisi,
organizzati dalla Provincia veneta
tel. 045.596.497.
Dal 15 al 19 maggio 2006 a Montepaolo
Fr. Gloriano Pazzini
Tel. 0543 934723
14 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Note di Cronaca
I
XVII Giornate
di Studio
sull’Osservanza
Domenica 11 dicembre,
nella chiesa dell’Osservanza alle
16 Gianfranco Morra, prof. benemerito di Sociologia dell’Università di Bologna, ha parlato sul tema “Karol Wojtyla, un papa per
l’Europa”, presentando gli Atti
della XXIV edizione delle
“Giornate dell’Osservanza” 13 e
14 Maggio 2005 – “Quaderno
10” della Fondazione del Monte
dedicate alle “Radici dell’identità: grandi e piccole patrie tra
mondo antico ed età contemporanea”. Il professore si è soffermato
sulla difesa dei valori europei
compiuta dalla “resistenza” di
Karol Wojtyla contro i due totalitarismi, nazista e comunista; ha
poi analizzato i numerosi interventi svolti sul tema dell’identità
europea nei 27 anni di pontificato. L’Europa è nata insieme
con il cristianesimo di Benedetto,
Bonifacio e Cirillo; e ha prodotto
una civiltà caratterizzata da valori
permanenti, come il primato della
persona e dei suoi diritti naturali,
la distinzione “laica” di religione
e politica, lo stato “di diritto” e
la sussidiarietà, l’emancipazione
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
femminile. Questi sono i valori
costitutivi dell’Europa, senza i
quali ogni “Unione” rischia di
andare incontro al fallimento. Il
tema fu discusso l’anno scorso da
eminenti studiosi: gli storici
Franco Cardini, Giovanni Brizzi,
Gabriella Poma, Paolo Prodi,
Giorgio Rumi, il filosofo
Massimo Cacciari e il Politologo
Angelo Panebianco. Sarebbe
difficile riassumere i contenuti
degli “Atti”, solo la lettura ne può
rispettare l’interesse. La puntualità nella pubblicazione è prova
di serietà delle “Giornate” che
hanno avuto il plauso dalle
istituzioni, come dal Capo dello
Stato, i Presidenti delle Camere
e da tantissimi parlamentari cui
ne è stata recapitata copia. Siamo
grati sempre alla sensibilità della
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna che ci assiste nella
programmazione di queste “Giornate” e nella pubblicazione degli
Atti.
Donatella Biagi Maino
ha presentato le nuove acquisizioni del Museo dell’Osservanza : una “Sacra Famiglia” di Luigi Crespi, un “San Leonardo da
Porto Maurizio” di Cristoforo
Favoni e una “Madonna con S.
Domenico e S. Caterina da Siena” del romano Camillo Pacetti
(1752-1826), tavoletta di straor-
dinaria soavità. Particolare interesse ha suscitato l’opera di Cristoforo Favoni, frate minore della Provincia minoritica bolognese, incardinatosi in seguito nella
Provincia Marchigiana, un religioso che seppe esprimere attraverso l’arte la propria fede nel
corso di una lunga carriera ricca
di commissioni e riconoscimenti. Il suo San Leonardo è opera
del 1762 ed esprime in modo alto
la valenza che il pittore riusciva
a profondere in quegli anni nella
sua ritrattistica. Ha concluso il
pomeriggio alle 17,30 un “Concerto di Natale”: Alberto Astolfi,
tromba e Maria Pia Jacoboni, organo, musiche di Haendel,
Purcell, Viviani, Zipoli.
Il folto pubblico che gremiva la chiesa, è stato una amorosa risposta all’entusiasmo di far
conoscere un patrimonio che, ora,
fa parte degli itinerari artistici
della città, come dello stesso Ministero dei Beni Culturali, che ha
inserito l’Ossevanza fra i centri
di interesse nell’ambito delle
“Giornate europee”,.“Linea diretta Osservatorio su Bologna”
ha servito un generoso vin d’honneur, nel chiostro adiacente alla
Chiesa, occasione dello scambio
degli Auguri delle prossime festività.
Fr. Onofrio Gianaroli
Notiziario -
15
II
Chiusura
del Processo
diocesano
di Padre Marella
Per l’Opera di Padre Marella, tanto amorevolmente gestita dai nostri confratelli francescani dal 1969, è arrivato il
giorno della Chiusura del Processo Diocesano iniziato nel Settembre 1996 e voluto proprio dai
nostri confratelli Francescani,
pertanto un giorno di gioia.
Sabato 17 Dicembre 2005, anniversario dell’Ordinazione sacerdotale (17 Dicembre
l904) di Don Olinto Marella, si è
svolto il rito conclusivo di tale
Processo Canonico; nell’ultima
seduta durante la quale sono state poste le firme dell’Arcivescovo di Bologna S. E. Mons. Carlo
Caffarra, del Giudice padre Vittorio dottor Schiavetta, del Promotore di Giustizia don Adriano
Rivani, del Postulatore padre Elia
Facchini e del Notaio dottor Giuseppe Ghedini.
La cattedrale non era
stracolma (era una mattinata di
freddo intenso e le strade fuori
città erano ghiacciate) in ogni
spazio ma tutti i posti a sedere
erano occupati. Si è notata la presenza delle autorità cittadine, della Provincia e della Regione, la
figura di spicco era la presenza
del Sindaco di Bologna Sergio
Cofferati, che ha voluto esprimere tutta l’ammirazione della cittadinanza verso questo Sacerdote - soccorritore di ogni bisogno -, il Giudice della Corte
d’Appello, il Presidente della
Caritas Diocesana, i dirigenti della Conferenza di S. Vincenzo e
dell’U.N.I.T.A.L.S.I., il superiore del Convento di S. Antonio p.
Giuseppe Barigazzi, già Diretto-
16 - Notiziario
re dell’Opera Marella per vari
anni, vari rappresentanti delle
Scuole e degli Istituti Femminili.
Durante la cerimonia
hanno preso la parola: padre Vittorio dr. Schiavetta, Giudice Delegato che ha illustrato l’excursus
dei nove anni impiegati e voluti
per le ricerche, le traduzioni, le
istituzioni secondo le leggi
canoniche; padre Elia Facchini
Postulatore della Causa che ha
trattato il tema: il profilo vocazionale del Servo di Dio e l’esercizio sacerdotale dei quarantaquattro anni svolti nella Diocesi
di Bologna: infine ha preso la parola S. E. l’Arcivescovo di Bologna Mons. Carla Caffarra, il quale ha puntualizzato come Padre
Marella ha esercitato la carità cristiana la quale ha una sua indipendenza sia sotto l’aspetto della povertà, sia in nome dell’amore fraterno, che ha premiato il
Sacerdote Don Marella col nome
di “‘Padre dei poveri - la coscienza di Bologna”.
A conclusione della Cerimonia tutti i documenti inerenti al Servo di Dio Don Olinto Marella sono stati sistemati della Curia Arcivescovile di Bologna e
firmati dal Cancelliere, uno dei
quali rimane in Curia a Bologna
e gli altri due sono stati portati
alla Città del Vaticano, Congregazione dei Santi. Ultimo atto è
stato il giuramento di Padre Elia
Facchini nominato “Cursore” del
trasporto dei plichi da consegnare personalmente alla Congregazione dei Santi in Vaticano R
o
m
a
.
La festa ha messo a dura
prova i fedeli presenti, che esprimevano col pianto la loro commozione e la gioia di osservare
la riconoscenza dei sacrifici di
Padre Marella verso gli orfani e i
poveri. Tanti amici sono venuti
da lontano, come i concittadini di
Pellestrina, da Roma, da S. Agata
Feltria e da Rimini ed altre località.
Il Mercoledì 21 dicembre il Postulatore padre Elia Facchini e il Vice Presidente dell’Opera Marella Michele Mariano che a suo tempo è stato nominato “economo” della Causa in
rappresentanza dell’Opera hanno
portato a Roma i documenti alla
Congregazione dei Santi per dare
inizio alla seconda fase della
Beatificazione del Servo di Dio
Don Olinto Marella.
Fr. Elia Facchinni
Un momento della chiusura del
Processo diocesano di Padre
Olinto Marella: Sua Eccellenza
l’Arcivescovo Caffarra e Fr. Vittorio Schiavetta e Fr. Elia Facchini.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
III
Fr. Gabriele Digani
e l’Opera Marella
Anche la carità ha un limite e il signor Francesco R.,
casertano di 62 anni, lo ha ampiamente superato. “A vederlo
sembrava San Giuseppe”, confida padre Gabriele Digani, direttore dell’Opera Padre Marella.
Invece il casertano ha aggredito
lo stesso frate e i poliziotti intervenuti per riportare la calma. È
avvenuto l’altra sera al ‘pronto
soccorso sociale” di via del Lavoro, un’isola nella città dove trovano rifugio decine di persone in
difficoltà. Francesco R. stava lì
ormai da tre mesi e quando padre Gabriele gli ha detto che per
lui era il momento di levare le
tende il sessantaduenne si è scatenato.
Sul posto è intervenuta
una ‘volante’ del commissariato
Bolognina Pontevecchio, ma
nemmeno di fronte agli agenti
l’uomo si è calmato, sferrando un
calcio al religioso, che è stato
colpito all’altezza del fegato, e
strattonando gli agenti. Il casertano già noto alle forze dell’ordine, è stato quindi arrestato per
lesioni finalizzate alla resistenza
a pubblico ufficiale e il pm di turno ha disposto il processo per
direttissima.
Padre Gabriele è stato
poi visitato al pronto soccorso
dell’Ospedale Sant’Orsola nessuna grave conseguenza per il direttore dell’Opera Padre Marella,
a parte la “delusione” per il comportamento dell’uomo, che era
stato ospitato come un fratello.
“Io credevo di saperla lunga - racconta il frate -, e invece stavolta
ho preso un granchio. Noi avevamo accolto quell’uomo ai primi di settembre, ma non ha regoFrati Minori dell’Emilia-Romagna
le né rispetto né riconoscenza né
pazienza. E quando gli ho detto
che il primo dell’anno se ne sarebbe dovuto andare, mi si è rivoltato contro, davanti agli stessi poliziotti”.
Padre Gabriele, 65 anni,
ne ha viste tante. Attualmente in
via del Lavoro l’Opera ospita 70
persone, metà delle quali straniere; una quindicina sono le donne. “Oggi devo tristemente ammettere - conclude il religioso che molta della povertà materiale che ormai tutti tocchiamo con
mano deriva da povertà morale”.
Enrico Barbetti
da “Il Resto del Carlino”
29.12.2005
Parte della
collezione di santini
de “Il Pane di S.
Antonio” è stata
esposta in mostra
presso la Basilica di
S. Salvatore a Bologna durante le feste
natalizie. A fianco
riproduciamo la copertina del catalogo
della stessa.
Notiziario -
17
RICORRENZE
GIUBILARI
2006
25mo professione
1981
Fr. Osvaldo Maggiolini
13 IX
Fr. Guido Ravaglia
18 X
50mo professione
(1956)
Calendario del Definitorio
7 febbraio 2006: Imola
7 marzo 2006: Osservanza di Bologna
4 aprile 2006: Via D’Azeglio, 84-92
Bologna
2 maggio 2006: S. Piero in Bagno
1-3 giugno 2006: Valmadonna (AL)
incontro dei Definitòri
Nord Italia
Fr. Quintino Lugnan
2 II
25mo sacerdozio
(1981)
Fr. Francesco
Colaianni
28 III
50mo sacerdozio
(1956)
Fr. Remigio Boni
17 III
Fr. Bonifacio
Manduchi
17 III
Lugnan Fr. Quintino
26 V
18 - Notiziario
Gilberto Fr. Aquini
Gilberto Fr. Soracchi
Doroteo Fr. Balestri
Pierbattista Fr. Pizzaballa
Valentino Fr. Menegatti
Faustino Fr. Pinghini
Alessio Fr. Martinelli
Bonfiglio Fr. Sassi
Rino Fr. Luppi
Gabriele Fr. Raschi
Giangabriele Fr. Chierici
Gloriano Fr. Pazzini
Osvaldo Fr. Maggiolini
4 febbraio
4 febbraio
6 febbraio
6 febbraio
14 febbraio
15 febbraio
17 febbraio
17 febbraio
19 febbraio
27 febbraio
27 febbraio
27 febbraio
29 febbraio
Onomastici
Febbraio
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Abbiamo Vissuto
DICEMBRE 2005
di Fr. Salvatore Trevisani.
* Giovedì 8 la Fraternità
delle Grazie ricorda il 50° di Ordinazione sacerdotale di Fr.
Giambattista Montorsi.
* Il giorno 14 a Milano
Marittima consiglio del Segretario provinciale per l’Evangelizzazione Missionaria.
* Il giorno 9 Fr. Teodoro
Bellavista rientra presso la sua
Fraternità di S. Piero in Bagno.
* Giovedì 15 ritiro ai Preti
della Diocesi di Carpi.
* Lunedì 12 dicembre all’Osservanza di Bologna incontro degli Under 7.
* Nel pomeriggio del giorno 12 muore in Infermeria provinciale Fr. Salvatore Trevisani.
* Lunedì 12 dicembre
giornata di ritiro presso la Casa
di Noviziato a Baccanello.
* Nei giorni 13-15 dicembre giornate di Formazione Permanente per Fasce di età a Milano Marittima.
* Nel pomeriggio del giorno 13 all’Osservanza di Bologna
incontro del Consiglio del Segretario provinciale Formazione e
Studi.
* Il giorno 14 a Fiumicino
di Savignano di Rimini funerale
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
* Sabato 17 presso la Cattedrale di S. Pietro in Bologna
chiusura della fase diocesana del
Processo di Canonizzazione di
Padre Olinto Marella.
Raffaele Trotta presenta la tesi di
Licenza in Teologia Pastorale
presso l’Istituto S. Massimo di
Padova; il tema: “La progressione personale in branca R/S, un
percorso per la crescita dei giovani Scouts nella Chiesa”.
* Giovedì 22 in serata
muore a S. Piero in Bagno Fr.
Teodoro Bellavista.
* Sabato 24 in mattinata,
scambio degli auguri in Curia
provinciale.
* Nel pomeriggio del giorno 17 presso le Grazie di Rimini
inaugurazione del nuovo museo
etnologico della Città.
* Nel pomeriggio del giorno 24 a S. Piero in Bagno funerale di Fr. Teodoro Bellavista.
* Il giorno 18 nel pomeriggio scambio degli auguri in
Infermeria provinciale.
* Martedì 27 Fr. Silvestro
Brigidi viene ricoverato presso
l’Ospedale di Rimini per problemi cardiaci.
* Lunedì 19 muore la Signora Schiavetta Luigia Scrivani,
mamma di Fr. Vittorio Schiavetta, aveva 86 anni.
* Nella mattinata del giorno 21 scambio degli auguri presso la Pia Opera Fratini e Missioni.
* Il giorno 21 dicembre Fr.
* Venerdì 30 Fr. Damiano
Cantoni, causa una caduta accidentale con l’incrinatura di due
costole viene ricoverato al S.
Orsola-Malpighi.
GENNAIO 2006
* Martedì 3 gennaio muore la Signora Ada Artioli, mamNotiziario -
19
ma di Fr. Guido, aveva 93 anni.
* Mercoledì 4 muore a
Bergamo la Signora Maria Grazia Locatelli, sorella di Fr. Agnello aveva 77 anni.
* Il giorno 6 a Faenza,
presso la Chiesa di S. Maria del
Paradiso celebrazione dell’Epifania e espressione di gratitudine
verso la Fraternità provinciale da
parte della Comunità parrocchiale.
* Sabato 7 a Milano Marittima incontro delle Fraternità
di Cesena, Ravenna, Montepaolo
e Milano Marittima per i “Protettori”.
* Lunedì 9 a S. Antonio di
Bologna incontro dell’Assemblea degli Assistenti regionali
OFS e incontro con i Ministri
provinciali.
* Il giorno 9 Fr. Emanuele
Gironi è ricoverato all’Ospedale
di Imola.
per tutti - La lettura della Parola di Dio
nella vita francescana
P. Lino Tieppo,
* Dal 9 al 12 gennaio a S.
Maria degli Angeli momento di
formazione per gli Animatori
Vocazionali della COMPI.
* Il giorno 10 in curia provinciale incontro del Definitorio.
* Ricordiamo a tutti di comunicare in Segreteria
provinciale la propria partecipazione
20 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
I nostri fratelli defunti
Fr. Salvatore Trevisani
A tutti i fratelli e alle
sorelle della Provincia
Alle ore 17,55 del giorno 12 dicembre, lunedì, presso
l’Infermeria provinciale in Bologna, è morto Fr. Salvatore
Trevisani: aveva 89 anni di età;
73 di vita religiosa; 64 di sacerdozio.
Fr. Salvatore era nato il
16 marzo 1916 a Fiumicino di
Savignano sul Rubicone (RN), a
tredici anni, nel 1929, entra presso il collegio serafico di
Cortemaggiore per intraprendere la preparazione alla vita
francescana; nel 1932 inizia il
noviziato alle Grazie di Rimini,
nel 1933 emette la prima profesFrati Minori dell’Emilia-Romagna
sione e continua gli studi prima
a Parma e poi a S. Antonio a Bologna.
Fr. Salvatore professa
per sempre i voti evangelici il 24
maggio 1938, presso la chiesa
dell’Annunziata di Parma, e viene ordinato sacerdote a Bologna
dal Card. Nasalli Rocca nel 1941.
Novello sacerdote è trasferito a
Fiorenzuola per due anni e dal
1946 presta servizio come Cappellano ospedaliero presso
l’Ospedale S. Orsola. Nel 1947
parte per la Cina come missionario insieme ad altri otto frati della Provincia. Dopo un anno di
studio della lingua cinese a Pechino, Fr. Salvatore viene trasferito nel 1948 nella regione
dell’Hunan presso la missione
francescana di Xiang Tan, presso la stazione di Chu-Chow. Nel
1950, a causa della rivoluzione
comunista, Fr. Salvatore fu espulso dalla Cina. Dopo qualche
mese ad Hong Kong si diresse
alla volta del Giappone, dove si
aggregò alla missione di Sapporo
nell’Okkaido, affidata ai frati tedeschi della Provincia di Turingia
fino al 1956. Con l’istituzione da
parte della Sacra Congregazione
di Propaganda Fide di una nuova
missione a Niigata, affidata alla
nostra Provincia, Fr. Salvatore è
nominato Direttore, nel 1957, del
Distretto missionario e della locale scuola materna. Dal 1964,
per 15 anni, presta servizio a
Takada. Alla morte di P. Enrico
Gozzi, nel 1984, gli succede alla
cappellania
delle
Suore
Francescane Missionarie di Maria di Totsuka.
Fr. Salvatore rientra in
Italia il 12 novembre 2001 e trascorre gli ultimi anni della sua
vita in Infermeria provinciale ormai stanco e debilitato nelle forze.
Per tutti noi è sempre stato un fratello che ha vissuto la
semplicità francescana, di profonda e sincera fede e dal sorriso
dolce.
I funerali si terranno
mercoledì 14 dicembre; presso la
Chiesa di Fiumicino alle ore
14.30, presieduti dal Ministro
provinciale. La salma sarà tumulata nel cimitero di Savignano sul
Rubicone. Ricordiamo Padre Salvatore nella preghiera, anche
come prescrivono i nostri Statuti
Provinciali.
Fr. Marco Zanotti
Segretario provinciale
Bologna, Curia provinciale:
12 dicembre 2005
Notiziario -
21
RICORDANDO ...
P. Salvatore Trevisani,
come si sa nacque nel 1916, con
il nome di Tommaso, paesino di
Fiumicino, frazione di Savignano
di Romagna. Chiamato Fiumicino grazie all’altisonante fiume
storico Rubicone. Noi del luogo,
io un po’ più vicino al mare, lo
chiamavamo “piscia-tello”,
grazie, diceva ridacchian-do P.
Salvatore, alle non odorifere
acque sparse dai ragazzi locali;
che non dovevano essere pochi
se si pensa alla sola di Trevisani
erano ben sedici i figli. Tommaso
fu l’ultimo di questi a vedere la
luce della mamma piuttosto
stanca. Per cui, ripeteva poi P.
Salvatore, egli nacque stanco;
tanto che solamente a quattro
anni riuscì finalmente a drizzarsi
sui propri piedi e così incominciò
a camminare.
Ma da questo momento
il ragazzo, bello come un angelo, fece lunghi passi in un viaggio “endless”. Infatti otto anni
dopo, grazie all’influsso dei frati
di S. Bernardino e delle Grazie,
attraversò il suo Rubicone per
iniziare la vita di formazione tra
i frati vestendo l’abito
francescano nel 1932.
La vita profondamente
cristiana, impostata di preghiera
in casa Trevisani tanto che il
papà, dagli anticlericali del luogo, veniva chiamato “Sisto de
Pèpa”, favorì questa vocazione
sincera.
Ordinato sacerdote nel
1941, durante la guerra, iniziò
subito l’attività pastorale nei conventi e nel Policlinico S. Orsola
di Bologna.
Io, “fratino” all’Osservanza, nel 1947 lo vidi raggiante
fra gli otto frati, attorno all’altare di S. Antonio; quando il P. Provinciale consegnò loro il Croci-
22 - Notiziario
fisso e li inviò alle Missioni della Cina. Accanto a lui c’era P.
Camillo che poi gli fu sempre
vicino sia in Cina che in Giappone. P. Salvatore se ne andò per
salutare i suoi sulle sponde del
Rubicone con il Crocefisso che
gli stava così bene, stretto sul petto dal cordone bianco. Il Fraticello con coraggio riattraversò il
Rubicone per il viaggio che lo
portò in Cina. Qui passò tre anni
nell’apprendimento della lingua
e nella prima attività missionaria,
finché la bufera comunista di
Mao Tse Tung lo scaraventò fuori
del paese; lui e tutti i frati appena arrivati, come quelli che vi
avevano lavorato con passione
per decine d’anni. Un consiglio
affrettato con il Delegato generale per l’Oriente P. Alfonso
Schnusenberg fece sì che P. Salvatore fosse aggiunto al drappello che proseguì per l’Estremo
Oriente, il Giappone. Qui passò i
primi cinque anni con i Padri Tedeschi della Provincia di Fulda,
nella regione nord-occidentale
dell’Hokkaido, dove in inverno
la temperatura scende sotto i 30
gradi sotto zero. Lo schok culturale non incise moralmente su P.
Salvatore, famoso per le sue capacità di adattamento e grazie alla
sua disarmante gioia, che subito
conquistò il cuore dei giapponesi.
Esattamente 50 anni fa il
gruppetto dei frati bolognesi si
trasferì nella Prefettura Apostolica di Niigata, divenuta Diocesi, pochi anni dopo l’arrivo dei
nuovi missionari direttamente
dall’Italia. Io raggiunsi P. Salvatore a Takada nel 1963. Fu 16
anni dopo quel “mandato missionario” avvenuto a Bologna nel
1947, che mi mise nel cuore il
desiderio di diventare un giorno
missionario (allora si pensava
alla Cina!).
P. Salvatore durante i 50
anni trascorsi con noi in Giappone è sempre stato l’espressione
materna dell’amore tra noi frati,
tant’è vero che lo chiamavamo
“mamma”. Era sempre pronto a
preparare un piatto, dal sapore di
cucina romagnola, per noi frati
affamati. Con la sua vita trasparente c’insegnò a essere pazienti, generosi, gioiosi verso tutti e
specialmente verso quelli di casa.
Dimenticava facilmente e ovunque gli occhiali, borse, cappelli e
i soldi gli sfuggivano di mano.
Ma mai dimenticava le date importanti di noi frati e di tutti i suoi
parrocchiani. Si capiva subito che
ci teneva con tenerezza nel cuore. La preghiera solida e contaminante, la pietà semplice ma ricca di immagini e simboli furono
i tesori cui teneva più di ogni altra cosa.
Caro P. Salvatore la nostra tristezza è stata quella di non
esserti stati vicini durante gli ultimi anni che hai scelto di passare nell’infermeria provinciale per
non essere di peso a noi.
L’anno scorso ti hanno
preceduto in cielo Mons. Francesco Satò, due cristiani di Takada,
Teruko-sam e Kotarò-sam, che
tanto amasti e tanto ti amarono!
Per non dire del tuo compagno
fedele P. Camillo.
Ci aspettiamo dal cielo
tante benedizioni, come facevi
sempre qui in terra. Sayonara!
Fr. Mario Canducci
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
A tutti i fratelli e alle
sorelle della Provincia
A tutti i fratelli e alle
sorelle della Provincia
Nella primissima mattinata di lunedì 19 dicembre è
deceduta all’Ospedale di
Castel S. Giovanni la signora
Gina Scrivani in Schiavetta, di
85 anni d’età, mamma di Fr.
Vittorio Schiavetta.
I funerali si sono svolti
mercoledì 21 dicembre alle ore
15,00 presso la Chiesa
parrocchiale di Borgonovo Val
Tidone (PC), la salma è stata
tumulata presso il cimitero del
paese.
Ricordo a tutti, l’impegno di pregare il Signore per
la mamma di Fr. Vittorio e di
farlo anche secondo le
indicazioni degli Statuti
Provinciali.
Ieri, martedì 3 gennaio
2006, è morta la signora Ada
Prandini Artioli, mamma del
nostro confratello fr. Guido
Artioli. La signora Ada, che
aveva oltre 93 anni, si è spenta
serenamente presso la sua
abitazione.
I funerali si svolgeranno domani, 5 gennaio, nella
chiesa parrocchiale di san
Faustino di Modena alle ore
9,00.
Ricordo a tutti, l’impegno di pregare il Signore per la
mamma di Fr. Guido e di farlo
anche secondo le indicazioni degli Statuti Provinciali.
Fr. Marco Zanotti
Segretario provinciale
Fr. Marco Zanotti
Segretario provinciale
Bologna, Curia provinciale:
4 gennaio 2006
Bologna, Curia provinciale:
27 dicembre 2005
Federazione dei Monasteri delle Clarisse
del Veneto ed Emilia-Romagna
LE ORIGINI DELLE SORELLE POVERE
(Convegno di Studio)
Don felice Accrocca - Suor Monica Benedetta OSC
mercoledì e giovedì 15-16 febbraio 2006
Villa Imelda (Idice) Bologna
Il Convegno di studio è rivolto a tutte le Sorelle Clarisse
e a tutti i Frati Minori interessati con particolare riferimento
alle giovani e ai giovani in formazione
(per informazioni Madre Paola Tel. 0532 207825)
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
23
Fr. Teodoro Bellavista
A tutti i fratelli e alle
sorelle della Provincia
Alle ore 19,00 circa del
giorno 22 dicembre, mercoledì,
presso il Convento di S. Francesco in S. Piero in Bagno, è morto
Fr. Teodoro Bellavista: aveva 80
anni di età; 65 di vita religiosa;
54 di sacerdozio.
Fr. Teodoro era nato il 30
maggio 1925 a Rimini, a 11 anni,
nel 1936, entra presso il collegio
serafico di Cortemaggiore per
intraprendere la preparazione alla
vita francescana; nel 1940 inizia
il noviziato alle Grazie di Rimini,
nel 1941 emette la prima professione e continua gli studi a Parma, Borgonovo ed infine a S.
Antonio a Bologna.
Fr. Teodoro professa per
sempre i voti evangelici il 25
maggio 1947, presso la chiesa di
S. Maria di Campagna a
Piacenza, e viene ordinato sacerdote a Bologna dal Card. Nasalli
Rocca nel 1951.
Novello sacerdote è trasferito a Brisighella per due anni,
poi a Guastalla e a Rocca S.
Casciano per un anno. Nel 1955
è nominato Vicerettore del Seminario delle Grazie per due anni.
Dal 1957 al 1963 presta diversi
servizi nei conventi di Predappio,
24 - Notiziario
Forlì, Le Grazie di Rimini, Carpi
e Cotignola. Dal 1963 al 1982 risiede a Villa Verucchio e presta
servizio come P. Maestro dei
Novizi per 6 anni e poi come responsabile pastorale della Parrocchia di Ponte Verucchio. Dal
1982 risiede a Fanano prestando
servizio come Cappellano delle
Clarisse. Nel 1988 vive per una
anno a Forlì e nel 1989 è trasferito a Milano Marittima. Dal
1989 Fr. Teodoro risiedeva a S.
Piero in Bagno. Nella scorsa primavera operato d’urgenza alla
Casa di Cura “Toniolo”, per una
duplice forma tumorale, trascorre diversi mesi di convalescenza
presso l’Infermeria provinciale.
Rientrato il 9 dicembre scorso
presso il suo convento, ieri sera
dopo la cena è deceduto a causa
di una emorragia interna.
Per tutti noi è sempre stato un fratello accogliente e disponibile
all’ascolto.
I funerali si terranno sabato 24 dicembre presso la Chiesa di S. Francesco in S. Piero in
Bagno alle ore 15.00, presieduti
dal Ministro provinciale. La salma sarà tumulata nel cimitero di
Villa Verucchio nella serata.
Ricordiamo Padre Teodoro nella
preghiera, anche come prescrivono i nostri Statuti Provinciali.
Fr. Marco Zanotti
Segretario provinciale
Bologna, Curia provinciale:
23 dicembre 2005
RICORDANDO ...
Padre Teodoro era un vero Frate Minore!
Amava tanto la sua vita
di frate e le cose che faceva, a tal
punto che rischiava perfino di esserne geloso, nonostante questo
egli era sempre accogliente, sereno e dolce con chi gli stava vicino.
Padre Teodoro sarà ricordato in particolare per essere stato maestro dei novizi. Ricordo
perfettamente il mio anno di noviziato a Villa Verucchio (196768); eravamo un bel gruppo di ragazzi, che lui con animo paterno
o meglio, materno, chiamava “la
prima covata”!
Padre Teodoro, il maestro, fu per quel tempo, un formatore impeccabile, riuscendo a
portare alla prima professione,
praticamente tutti (nei primi mesi
del noviziato fu dimesso uno con
‘vocazione adulta’, inserito fra
noi solo all’ultimo momento). Al
di là dei contenuti canonici, era
particolarmente attento alla vita
quotidiana e vigilava sulla disciplina e sul comportamento con
scrupolo; ricordo le sgridate per
le corse nei corridoi o anche solo
per il passo pesante: noi eravamo in rodaggio con i celebri sandali di Fra Leone!
A mio parere va a lui il
merito di un grande insegnamento, quello di un inserimento vivo,
anche se discreto, nella vita della gente del paese di Villa Verucchio, alla quale rimase sempre
particolarmente legato. Si era trasferito da Villa Verucchio con
fatica, ma aveva sempre fatto
l’obbedienza; ogni anno tornava
almeno una settimana in paese a
rinfrescare i buoni rapporti con
le famiglie.
Un altro aspetto formativo ricordo bene: dava importanFrati Minori dell’Emilia-Romagna
za ai momenti di fraternità e di
vita comune, che quasi sempre
immortalava con la sua macchina fotografica.
Però si può ben affermare di lui che non era un frate che
ricercava di essere in prima pagina. Non ci teneva ad emergere
o a farsi notare, anzi al contrario
si faceva notare per lo spirito di
povertà e semplicità: lo vedo ancora con la sua immancabile Fiat
126!
P. Teodoro coltivava anche la vita interiore, sua e quella
di coloro che si affidavano a lui
per la direzione spirituale. Spronato dalla vita contemplativa del-
le sorelle clarisse, di cui era cappellano, e portato dal suo spirito
di fede luminosa, egli non ha
mancato di accendere le anime
alla meditazione e alla preghiera
trasfondendo la sua esperienza
mistica in diverse pubblicazioni.
Per la ricca personalità,
la vita di Padre Teodoro costituisce uno splendido mosaico: per
averne una visione completa ed
equilibrata, non bisogna tralasciare nessun tassello. A corona
di questa opera meravigliosa, che
è la sua testimonianza, ci sono gli
ultimi mesi della sua vita.
La malattia che lo ha costretto a una lunga degenza in
ospedale e a un periodo di ripresa in infermeria provinciale, con
la debole speranza di riprendere
le forze e tornare a S. Piero in Bagno, egli l’ha accettata serenamente, anzi pur nel volto dimagrito si poteva meglio cogliere la
sua dolcezza di uomo, di cristiano e di francescano.
È una frase fatta, ma mi
sento di dirla con verità: P. Teodoro è uno di quei frati di cui sentiremo la mancanza. Da parte mia
insieme al ricordo nella preghiera per la sua anima, posso solo
dire: Grazie Padre Teodoro!
Fr. Gloriano Pazzini
Telegramma del Sindaco di Bagno di Romagna
con sede in S. Piero in Bagno
S. Piero in B. , 24/12/05
Padre Teodoro, della cui amicizia mi onoravo, era una persona profondamente
buona, che aveva il dono di trasmettere la propria pace interiore, e che ha dato tanto ai
propri concittadini, nella migliore tradizione francescana e dei francescani di S. Piero.
Per questo nel mentre trasmetto le condoglianze mie e di tutta l’amministrrazione
comunale, sono certo di interpretare anche i sentimenti di tutti i nostri cittadini.
Il Sindaco di
Bagno di Romagna
Lorenzo Spignoli
Formazione Permanente
Questo numero del Notiziario
è stato chiuso in Segreteria provinciale il
10 gennaio 2006
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
25
01.01.2006
Vol. XXXVII. Nr. 116
Nella verità la pace
DAL MESSAGGIO PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE DI BENEDETTO XVI
La pace è anelito insopprimibile presente nel cuore di ogni persona, al di là delle specifiche identità culturali.
Proprio per questo ciascuno deve sentirsi impegnato al servizio di un bene tanto prezioso, lavorando perché non si
insinui nessuna forma di falsità ad inquinare i rapporti.
Tutti gli uomini appartengono ad un’unica e medesima famiglia. L’esaltazione esasperata delle proprie differenze
contrasta con questa verità di fondo. Occorre ricuperare la consapevolezza di essere accomunati da uno stesso
destino, in ultima istanza trascendente, per poter valorizzare al meglio le proprie differenze storiche e culturali,
senza contrapporsi ma coordinandosi con gli appartenenti alle altre culture.
Sono queste semplici verità a rendere possibile la pace; esse diventano facilmente comprensibili ascoltando il
proprio cuore con purezza di intenzioni. La pace appare allora in modo nuovo: non come semplice assenza di
guerra, ma come convivenza dei singoli cittadini in una società governata dalla giustizia, nella quale si realizza in
quanto possibile il bene anche per ognuno di loro. La verità della pace chiama tutti a coltivare relazioni feconde e
sincere, stimola a ricercare ed a percorrere le strade del perdono e della riconciliazione, ad essere trasparenti nelle
trattazioni e fedeli alla parola data. In particolare, il discepolo di Cristo, che si sente insidiato dal male e per questo
bisognoso dell’intervento liberante del Maestro divino, a Lui si rivolge con fiducia ben sapendo che “Egli non
commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca” (1Pt 2,22; cfr Is 53,9). Gesù infatti si è definito la Verità
in persona e, parlando in visione al veggente dell’Apocalisse, ha dichiarato totale avversione per “chiunque ama e
pratica la menzogna” (22,15). È Lui a svelare la piena verità dell’uomo e della storia. Con la forza della sua grazia
è possibile essere nella verità e vivere di verità, perché solo Lui è totalmente sincero e fedele. Gesù è la verità che
ci dà la pace.
ITALIA -
LE CONFERENZE SUD E WEST SLAVICHE INCONTRANO IL DEFINITORIO GENERALE
Nei giorni 1 e 2 Dicembre 2005 ad Assisi, presso la “Casa A. Leonori”, sede della Compi, si è tenuto l’incontro
del Definitorio generale con i Ministri provinciali delle Conferenze Sud e West Slavica. Nella prima giornata, dopo
l’accoglienza di Fr. Massimo Reschiglian, Ministro provinciale di Assisi, il Definitore generale Fr. Sime Samac, ha
introdotto i lavori ricordando il senso dell’incontro. Hanno quindi preso la parola i Presidenti delle Conferenze per
presentare le rispettive realtà: Fr. Adrian Buchik per la Conferenza West Slavica e Fr. Bernardin Skunca per quella
Sud Slavica. La Conferenza West Slavica è composta da più di 1500 frati distribuiti in 9 Entità: cinque Province
della Polonia, la Provincia Ucraina, la Provincia Slovacca, la Provincia della Repubblica Ceca e la Fondazione
Russia-Kazakistan. In Ucraina e in Bielorussia vi sono frati di rito bizantino.
La Conferenza Sud Slavica conta oltre 1300 frati suddivisi in 6 entità. La Provincia Slovena, tre Province in
Croazia (Zara, Spalato, Zagabria) e due Province in Bosnia-Erzegovina (Mostar e Sarajevo). Nella mattinata il
Ministro generale ha esposto la sua relazione. Egli ha invitato all’assunzione di un atteggiamento vigile e di
discernimento per individuare ciò che non corrisponde alla nostra vocazione e per individuare i segni di vitalità che
possono sostenere il cammino verso una fedeltà creativa. Fr. Carballo ha invitato ad una attenzione critica al
secolarismo e al materialismo che è presente anche nelle regioni delle Conferenze. “Occorre poi migliorare la
qualità della vita e della missione dei fratelli affidati alle vostre cure per superare l’insidia della mediocrità”, insistendo
sul primato di Dio, sulla vita fraterna in comunità, su uno stile di vita semplice e frugale e sulla gratuità della vita e
del servizio. Passaggio obbligato è la collaborazione interprovinciale e con tutto l’Ordine. Occorre recuperare
l’essere fraternità universale, il senso di appartenenza all’Ordine e il discernimento dell’essenziale per ogni entità.
Nel pomeriggio Fr. Francesco Bravi, Vicario e Procuratore generale, ha esposto i dati relativi agli abbandoni nelle
due Conferenze dal 1989 al 2004 a cui ha fatto seguito una riflessione sulle cause e gli aiuti per sostenere la fedeltà
dei fratelli. Il presidente della Fondazione “San Francesco”, Fr. Jim Edminton, ha descritto la presenza in Russia
Kazakistan in cui operano 21 Frati di varie nazionalità, due Professi semplici e 5 postulanti: 3 in Russia e 2 in
Kazakistan.
La seconda giornata, il 2 dicembre, è stata incentrata sul dialogo a partire dalle riflessioni e dalle domande nate
nei gruppi. Fr. M. Dzolan ha presentato il lavoro di dialogo interreligioso ed ecumenico dei Frati della Provincia di
Sarajevo in Bosnia Erzegovina. Infine, sono state offerte indicazioni e suggerimenti ai Ministri provinciali perchè
l’ottavo centenario dell’Ordine sia occasione di rinnovamento per ogni frate ed ogni entità.
Con il pranzo e il ringraziamento alla Fraternità di casa Leonori si è concluso l’incontro da tutti ritenuto fraterno
e fruttuoso.
26 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
– INAUGURAZIONE DEL MONASTERO DELLE CLARISSE A SCUTARI
Il 29 ottobre 2005, dopo un anno di lavori di ristrutturazione, è stato inaugurato in Albania, il monastero delle
Clarisse intitolato a “S. Chiara”. Il monastero è situato nel cuore della città di Scutari, a nord dell’Albania. L’edificio
era il seminario dei Frati Minori, requisito nel 1946 dal regime di Enver Hoxha, divenne sede della Polizia politica
albanese, la “Sigurimi i Shtetit”, e centrale operativa della più spietata persecuzione politico religiosa. Dopo la
caduta di Hoxha, la struttura continuò ad ospitare la polizia e fu adibita a carcere della città. Nel 1997 è stato
restituito agli antichi proprietari, i Frati Minori. Dopo lunghi restauri, nel 2005 l’edificio è stato destinato alle
Clarisse. La nuova comunità, formata da monache albanesi e italiane, proviene dal monastero “S. Nicolò” di Otranto
(Italia). A fine ottobre 2005 l’Arcivescovo di Scutari, Mons. Angelo Massafra, ha officiato un solenne rito di
benedizione, a cui hanno partecipato centinaia di persone provenienti da più parti dell’Albania: cattolici, ortodossi
e musulmani, e alcuni rappresentanti delle autorità locali. Durante l’omelia, rivolgendosi alle Clarisse, l’Arcivescovo
le ha esortate ad essere “segno del primato di Dio per il popolo albanese, riflesso della presenza dello Spirito e
luogo di incontro tra culture diverse”. Il monastero sorge su uno dei luoghi di martirio dell’Albania: fino a qualche
decennio fa uomini e donne subivano la tortura per la loro fede in questi ambienti. Dallo stesso luogo, oggi, le
Clarisse lodano Dio nella preghiera e con la testimonianza, e rappresentano un segno di speranza per un popolo che,
con fatica e sofferenza, sta tentando di ricostruire la sua difficile storia. Nei lavori di ristrutturazione e di restauro
dell’antico edificio dei Frati Minori si è voluta conservare un’ala del carcere in cui furono detenute migliaia di
persone e martirizzati centinaia di sacerdoti e religiosi. Sui muri delle celle restano visibili i segni e i simboli di fede
lasciate dai prigionieri. È previsto, inoltre, la realizzazione di un museo della memoria per consentire alle future
generazioni di conoscere attraverso gli scritti e le immagini i crimini commessi dalla dittatura contro i fedeli in
Albania. Intanto, i Francescani Secolari di Scutari, hanno deciso di aprire, due volte alla settimana, le porte del
vecchio carcere a quanti desiderano conoscere le atrocità della persecuzione religiosa.
GUINEA BISSAU – Nuova Custodia dei Frati Minori
Il 7
dicembre 2005 il Ministro generale, Fr. José Rodríguez Carballo, ha costituito la nuova Custodia di San Francesco
in Guinea Bissau. L’atto ha avuto luogo nella città di Bissau. Vi hanno preso parte tutti i Frati che lavorano lì e
alcuni provenienti dall’Italia e dal Portogallo, tra essi il Definitore generale Fr. Mario Favretto._ La presenza
francescana in Guinea Bissau ebbe inizio nel 1673 ad opera dei Frati Minori portoghesi che, nel 1834, furono
costretti ad abbandonare la missione a causa della soppressione degli ordini religiosi in Portogallo. I Francescani
portoghesi ritornarono in Guinea nel 1932.
Il 6 maggio del 1955, 50 anni fa, i Frati Minori della Provincia di Venezia (Italia) arrivarono in Guinea Bissau._
Le due presenze hanno costituito, fino ad oggi due Fondazioni distinte. Una dipendente dalla Provincia del Portogallo
e l’altra dalla Provincia veneta. Entrambe le Fondazioni si sono fuse ora nella Custodia che dipende dalla Provincia
S. Antonio di Venezia (Italia)._ Il futuro della presenza francescana in Guinea Bissau è promettente grazie alla
presenza di vocazioni locali. Alcuni di questi Frati frequentano gli studi superiori a Roma.
ISRAELE – Cinquant’anni di Messa in ebraico
Ha compiuto cinquant’anni nel mese di novembre 2005 la comunità cattolica di espressione ebraica, la “kheilà”,
che vive a Gerusalemme. La comunità è nata nel 1948, quando tra le famiglie che arrivavano in Israele, c’erano
anche matrimoni misti. I coniugi cristiani, per continuare a vivere la loro fede visitavano santuari o frequentavano
scuole cattoliche: li accomunava la lingua ebraica. Per loro si iniziò, nel 1955, una pastorale “ad hoc”, chiedendo
alla S. Sede di utilizzare l’ebraico nella liturgia. Dal Vaticano giunse l’assenso, superando i timori di alcuni che
pensavano insormontabile il problema della lingua allora usata nella liturgia, il latino. Fu spiegato che l’ebraico
poteva essere utilizzato, per alcune parti del rito, in quanto “una lingua antica della Chiesa”. La cura pastorale della
“kheilà”, ha visto coinvolti i Frati Minori della Custodia di Terra Santa. Nel 1995, Fr. Pierbattista Pizzaballa, attuale
Custode, e Fr. Massimo Pazzini, OFM, docente della Facoltà biblica della Flagellazione a Gerusalemme, pubblicarono
il Rito della Messa “Seder seudat ha adon. Ordo Missae hebraice” ed altri testi liturgici per le comunità cattoliche
di lingua ebraica. __Attualmente è in corso di traduzione il Catechismo della Chiesa cattolica in lingua ebraica.
Dal 2001 al 2004, Fr. Pizzaballa è stato Vicario della parrocchia dei santi Simeone e Anna a Gerusalemme e
Assistente generale di Mons. Jean-Baptiste Gourion, Ausiliare del Patriarca Latino di Gerusalemme per la cura
pastorale dei cattolici di espressione ebraica in Israele.
Oggi le comunità di espressione ebraica sono cinque: Gerusalemme, Jaffa, due ad Haifa e Beer Sheva. Ad esse
si aggiungono due comunità di russi, immigrati negli anni Novanta, e tra loro ci sono cristiani, giunti in Israele
perché discendenti di ebrei o coniugati con ebrei.
Fr. Apollinare Szwed, OFM è il nuovo parroco che ha preso il posto di Fr. Pierbattista. In una piccola traversa
della centralissima Jaffa Road, a Gerusalemme, si trova la cappella intitolata ai santi Simeone e Anna in cui tutti i
giorni i Frati celebrano la Messa ed i vespri. La liturgia si chiude con il canto del Magnificat nella stessa lingua in
cui lo proclamò la vergine Maria.
ALBANIA
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
27
– Visita ai Frati Croati e Sloveni
Fr. Finian McGinn, Definitore generale per la lingua inglese, ha visitato i Frati Croati e Sloveni che vivono in
Illinois, USA. Per alcuni giorni, nell’ultima settimana di novembre 2005, è stato ospite di Fr. Marco Puljic, Custode
della Custodia Croata della Sacra Famiglia a Chicago.
La Custodia conta 29 Frati, tredici di essi abitano a Chicago. Altri due Frati vivono ad un centinaio di miglia, nei
dintorni di Milwaukee, e ogni mercoledì raggiungono i confratelli della Fraternità di Chicago. La Custodia della
Sacra Famiglia venne fondata nel 1912 da Frati Sloveni, Croati e Slovacchi e, nel 1926, divenne indipendente.
All’inizio dell’ultimo secolo l’impegno pastorale dei Frati era orientato maggiormente al servizio agli immigrati di
lingua croata ed anche a tutti i cattolici che abitavano nelle loro parrocchie, sia negli Stati Uniti che in Canada.
Attualmente essi hanno la cura pastorale di sette parrocchie negli Stati Uniti e nove in Canada.
Gli incontri di Chicago e Milwakee sono stati utili e arricchenti per i Frati e per Fr. Finian, particolarmente per
aver offerto l’opportunità di una riflessione sui temi dell’VIII Centenario di Fondazione dell’Ordine. Fr. Finian ha
potuto trascorrere un pomeriggio insieme ai Frati Sloveni a Lemont in Illinois nella casa dove abitano sei Frati, altri
due vivono in due parrocchie. Gli 8 Frati sloveni, costituiscono una Fondazione, di cui il Presidente è Fr. Blase
Chemazar.
Queste presenze Francescane sono dipendenti dalle Province madri dei rispettivi paesi di origine.
ZIMBABWE – La Custodia del Buon Pastore
I Frati Minori arrivarono in Zimbabwe nel 1958. Due Frati irlandesi, provenienti dal Sudafrica, iniziarono la
missione ad Harare. Lo Zimbabwe, uno dei Paesi più promettenti dell’Africa Australe, attraversa oggi la peggiore
crisi dai tempi dell’indipendenza, avvenuta nel 1965. _Le radici sono da ritrovarsi in una vasta serie di cause:
l’epidemia di HIV-AIDS, una sfortunata successione di siccità e inondazioni, il declino economico e cattive riforme
sociali che hanno acuito le tensioni interne. Nonostante queste avverse condizioni, la presenza francescana si è
sviluppata, negli ultimi anni, grazie alla collaborazione di Frati da varie parti del mondo (Messico, Argentina,
Polonia, Inghilterra). L’Entità conta 40 Frati (25 Professi solenni, 15 Professi semplici), 2 novizi e 4 postulanti che
vivono in 3 Fraternità. Il Custode, Fr. Liam McCarthy, risiede ad Harare, insieme alla Fraternità degli studenti. Il
Noviziato è a Ghanda Chivuva, il Postulato a Narira. Oltre alla pastorale parrocchiale, i Frati dedicano le loro
energie all’educazione. Il College di Narira è la migliore struttura scolastica, per qualità formativa e livello di studi,
dello Zimbabwe, frequentata da più di 800 studenti, tra primarie e secondarie. Insieme a Redentoristi, Carmelitani
e Spiritani, i Frati Minori hanno fondato il Centro di Studi di teologia “SS.ma Trinità”, attivo da tre anni ed in
crescita anche a livello accademico. Tenuto conto degli sviluppi di questi anni e della costante crescita di vocazioni,
il prossimo impegno che coinvolge la Custodia sarà la ricerca, in tutto l’Ordine, di nuovi Formatori per i giovani
Frati e Docenti per l’insegnamento della teologia.
PORTOGALLO – Tempo forte della Conferenza degli Assistenti generali OFS
La Conferenza degli Assistenti spirituali generali (CAS) dell’OFS svolge i suoi incontri ordinari ogni mese. A
fine anno si tiene un incontro più lungo chiamato “Tempo forte” che ha come scopo la verifica del lavoro svolto nel
corso dell’anno passato e la programmazione del lavoro futuro. L’incontro del 2005 della Conferenza ha avuto
luogo a Fatima in Portogallo, dal 21 al 27 novembre ospiti nella casa dei Frati Cappuccini. La riunione è stata il
seguito del Capitolo nazionale elettivo svolto in Portogallo. Al “Tempo forte” erano presenti tre Assistenti generali
Fr. Samy Irudaya, OFMCap, Fr. Martin Bitter, OFMConv e Fr. Ivan Matic, OFM. Assente Fr. Michael Higgins,
TOR, a causa della morte della madre negli USA. Vari i temi affrontati: riflessione sul Capitolo generale dell’OFS
(5-12 novembre 2005) e sulle conclusioni del Capitolo; approvazione del calendario delle attività per il 2006;
presenze nei Capitoli e visite pastorali; presenze nei Congressi OFS-GiFra; preparazione dei Corsi per la formazione
per i secolari e per gli Assistenti; pubblicazione di Koinonia; preparazione e pubblicazione del Manuale per l’assistenza
ad OFS e GiFra. Durante l’incontro gli Assistenti generali hanno potuto visitare il santuario e il villaggio dei
pastorelli di Fatima, sr. Lucia ed i beati Francesco e Giacinta.
Piccole/Grandi notizie
• Fr. John D. Vaughn, OFM, già Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, ha celebrato il cinquantesimo
anniversario di ordinazione presbiterale il 17 dicembre 2005. L’attuale Ministro generale, Fr. José R. Carballo,
OFM, felicitandosi per il traguardo raggiunto, lo ha ringraziato per quanto Fr. John ha fatto per l’Ordine, in particolare
durante i dodici anni di servizio come Ministro generale, assicurandogli le preghiere dei Frati di tutto il mondo. Fr.
John Vaughn vive attualmente nella Fraternità di St. Boniface Church, 133 Golden Gate Ave., San Francisco, CA
94102.
• Giovanni XXIII, il papa buono è il titolo dell’opera teatrale messa in scena nella città di Lérida in Spagna.
L’autore è Francisco Gamissans, francescano e giornalista, che in passato aveva realizzato un lavoro teatrale su S.
Francesco e S. Chiara. La rappresentazione è stata messa in scena dalla Compagnia teatrale TOAR, molto nota a
Lérida. In cinque quadri scenici, viene evidenziata la bontà del beato Papa Giovanni ed il suo impegno a favore
della pace nel mondo. La “prima” dell’opera è avvenuta nel santuario dei Frati Minori di S. Antonio di Padova a
USA
28 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Lérida. Dopo aver assistito aIla rappresentazione, il Vescovo ne ha chiesto la replica nella Cattedrale della città. La
fama di Papa Giovanni e le richieste giunte da più posti, hanno fatto il resto: la Compagnia teatrale ha ormai un fitto
cartellone di rappresentazioni anche in altre città catalane.
• È stata inaugurata il 12 dicembre 2005, a Bragança Paulista nello Stato di San Paolo (Brasile), la seconda
edizione della Esposizione Internazionale del Presepe. L’iniziativa, nata dalla creatività di Fr. Pedro Pinheiro, è
promossa dall’Amministrazione comunale di Bragança Paulista ed ha il patrocinio dell’Università San Francesco
(USF) della Provincia dell’Immacolata Concezione in Brasile. Sono oltre 29 le rappresentazioni della natività
esposte, realizzate in stili e materiali differenti. I Presepi provengono da varie parti del mondo: Italia, Cina, Macao,
Perù, Palestina, Spagna, Portogallo, Senegal, Angola, Paraguay e Messico ed una particolare natività degli Indios
Carajás del Brasile.
• Un nuovo confratello si aggiuge alla Fraternità “S. Maria Mediatrice” della Curia generale, è Fr. Pietro
Nguyen Van Huan, della Provincia S. Francesco del Vietnam.
• La Provincia Betica dei Frati Minori ha celebrato a Siviglia, in Spagna, l’apertura dell’VIII Centenario di
fondazione dell’Ordine dei Frati Minori. Nel convento di “Nuestra Señora del Águila”, alla presenza del Definitore
generale, Fr. Miguel Vallecillo Martín, oltre settanta Frati provenienti dai conventi della Provincia hanno vissuto
questo incontro gioioso e fraterno. La giornata ha avuto i momenti centrali nell’ascolto, nella preghiera, e
nell’eucaristia. Fr. Miguel rivolgendosi ai Frati presenti, a nome del Ministro generale, li ha esortati a “vivere con
realismo e profondità la grazia delle origini” che è il motivo guida delle celebrazioni centenarie.
• Nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’approvazione della Regola di San Francesco, la Conferenza
dei Ministri provinciali OFM del Cono Sur, organizza il II Congresso degli Educatori Francescani. L’incontro si
svolgerà a Cordoba, in Argentina, presso la casa per ritiri “S. Antonio” di Arredondo, dal 26 al 29 aprile 2006.
L’iniziativa è preparata in collaborazione con la Segreteria generale per l’Evangelizzazione e l’Animatore generale
per la Pastorale educativa, Fr. Joaquín A. Echeverri. L’invito e informazioni per la partecipazione all’evento sono
state inviate a tutti i Ministri provinciali dell’America Latina e della Spagna. Ulteriori particolari possono essere
richiesti a Fr. Adrian Loza della Provincia di San Francesco Solano (Argentina) all’indirizzo eMail
[email protected].
• La Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum organizza il Seminario di Antropologia e
Conoscenza Mistica. Il seminario, si svolgerà in sei sessioni, da gennaio a maggio 2006, con lo scopo di esplorare
le connessioni tra concezioni dell’uomo e conoscenza mistica. Il seminario vuole essere un vero dialogo tra la
filosofia dell’uomo e le testimonianze di quella esperienza diretta e passiva della presenza del divino, nelle varie
culture e religioni, denominata comunemente “mistica”. Di seguito le tematiche ed i relatori: Thomas Spidlik “La
sofia mistica”; Barbara Faes De Mottoni “Excessus mentis, alienatio mentis, raptus nel Medioevo: origini ed esiti”;
Luigi Borriello, “Il realismo di Teresa d’Avila: l’esperienza mistica vissuta’”; Dario Antiseri, “Ludwig Wittgenstein,
la mistica di un logico”; Vincenzo Vitiello, “La meraviglia di tutte le meraviglie: che l’essente è”; Giovanni Reale,
“Plotino: esperienza reale e concetto di mistica”. Per informazioni rivolgersi alla segreteria della PUA, tel.
+39.0670373502 - fax +39.0670373604 eMail [email protected] via Merulana, 124, 00185 Roma (Italia)
Segnalibro francescano
• SIMONETTI Nando, Principi di teologia della pace nel Magistero di Benedetto XV, Edizioni Porziuncola,
S. Maria degli Angeli, 2005, pp. 304. Benedetto XV, nel contesto dell’inutile strage, si è impegnato con tutte le
forze per la promozione della pace, tratteggiando, con sorprendente attualità, il vero volto del pacifismo evangelico
ed indicando instancabilmente le vie per il conseguimento di tale dono meraviglioso di Dio. L’Autore, attraverso
l’analisi e la contestualizzazione storica dei relativi documenti e con l’importante supporto di indagini presso
l’Archivio Segreto Vaticano, propone uno studio interessante per la storia della teologia della pace, delineandone i
principi nel magistero di tale Pontefice, chiamato dai contemporanei martire volontario della pace.
Agenda del Ministro generale
• 6 gennaio, Epifania del Signore, Santa Maria in Aracoeli, Roma (Italia)
• dal 9 al 14 gennaio, Tempo forte del Definitorio generale in Curia generale, Roma (Italia)
• dal 16 al 24 gennaio, Incontro con i nuovi Ministri provinciali in Curia generale, Roma (Italia)
• 21 gennaio, Apertura dell’VIII centenario di Fondazione dell’Ordine, Basilica S. Antonio, via Merulana a
Roma (Italia)
• dal 28 al 31 gennaio, Visita ai frati della Custodia Francescana del Paraguay
FRATERNITAS - OFM - Roma
Direttore responsabile Gino Concetti - Redattore : Gianfranco Pinto Ostuni
Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected]
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
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