Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1
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Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1
Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 1 Buon Anno 2006 Colantonio, S. Francesco consegna la Regola, 1445, Olio su tavola, Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli. Sommario Il Ministro Generale 2 CISM 4 UFME 6 OFS 7 COMPI 9 MOFRA 11 Vita della Provincia 12 I - Definitorio 12 Note di Cronaca 14 I - Osservanza 14 II - Padre Marella 15 III - P. Gabriele D. 16 Abbiamo Vissuto 18 I nostri defunti 20 Fraternitas n. 116 Anno del Capitolo provinciale (25 giugno - 8 luglio 2006) Anno del Capitolo generale straordinario (15 settembre - 1 ottobre 2006) Notiziario Provincia di “CRISTO RE” Frati Minori dell’Emilia-Romagna (In copertina: “S. Francesco”, olio su tela, di Trento Longaretti, 1959. Curia provinciale, Sala del Definitorio. Anno XXXVIII - n.s. N. 113 - Gennaio 2006 Sped. in Abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Bologna - Stampato in proprio Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98 Periodicità mensile Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci Redattore: Fr. Marco Zanotti 2 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Il Ministro generale Mentre ti invio questi auguri per il santo Natale ed il Nuovo Anno, desidero anche ringraziarti dell’aiuto dato ai Francescani. Con il generoso sostegno dei benefattori e dei sui amici l’Ordine ha potuto, infatti, portare aventi i suoi programmi di evangelizzazione e formazione tra i poveri in molte parti del mondo. Così in Tailandia e in Sud Africa i Frati continuano il loro ministero spirituale e di assistenza agli ammalati di AIDS; nella Repubblica Democratica del Congo, vivendo tra la gente, ne condividono la povertà e offrono un sostegno per la vita quotidiana, promuovendo la riconciliazione; nella ex Unione Sovietica c’è un servizio per i bambini indigenti nei villaggi del Kazakhstan e nella scuola di Novosibirsk. La formazione o l’educazione dei nostri Frati e dei candidati alla vita religiosa e sacerdotale è, poi, sempre una priorità. I nostri benefattori hanno permesso al Ministro generale di disporre di fondi per il mantenimento e l’educazione dei giovani Frati e dei Seminaristi in Albania, Kenia, Mozambico, Perù, Togo, Ucraina e Zambia. Poiché, poi, senza guiFrati Minori dell’Emilia-Romagna de e insegnanti competenti e generosi un programma di formazione non potrebbe essere efficace, per incoraggiare e aggiornare i nostri Frati impegnati nel settore della Formazione, quest’anno si è svolto un Congresso per i Maestri dei Novizi e per il prossimo anno è in programma un simile incontro per i Frati che sono stati incaricati della formazione dei nostri Frati più giovani. Settantaquattro Frati di trentun Province religiose, presenti in ventitre Paesi, hanno ricevuto un diploma per gli studi superiori in teologia, filosofia e discipline affini, in prospettiva di diventare loro stessi insegnanti e professori nelle nostre Case di formazione, nei seminari e nelle scuole. Quest’anno 2005 sarà ricordato per le catastrofi che hanno colpito la gente e i fratelli dell’America Centrale, dell’India, del Messico, del Pakistan, dello Sri Lanka, della Tailandia e degli USA. Grazie alla generosità degli amici il Ministro generale è stato in grado di inviare a queste popolazioni aiuti finanziari, presi dal nostro fondo di solidarietà, per far fronte ai bisogni umanitari e alle prime necessità. Simili offerte hanno dato coraggio all’impegno personale dei nostri Frati presenti in quelle regioni. In India i Frati sono stati vicini alla famiglie colpite dalla perdita di un loro caro e ora stanno aiutando i sopravissuti a ricostruire le loro vite. Nello Tzunami molti non hanno perso solo la proprietà, ma anche i documenti necessari per richiedere gli aiuti finanziari disponibili, per avere un lavoro o per ricomprare una casa e la terra. Qui i Frati assistono la gente nei processi legali per la sostituzione dei documenti di identità andati perduti. In Pakistan la famiglia francescana assiste i rifugiati nei processi di rimpatrio, fornisce il cibo per i viaggi di ritorno in Afghanistan, ha cura delle vittime dei recenti disastri. Nello Sri Lanka e in Tailandia i Frati collaborano nella ricostruzione delle case della gente più povera. Il 28 ottobre, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli (la Porziuncola), ho presieduto un pellegrinaggio, una veglia e una celebrazione eucaristica che hanno dato il via alle celebrazioni dell’ VIII Centenario della fondazione dell’Ordine e dell’approvazione della Regola da parte del Papa nel 1209. Sarà un cammino di riscoperta, riflessione e discernimento per rinnovare spiritualNotiziario - 3 mente le nostre Fraternità e per andare di nuovo incontro alle gente e a questa società, che vuole e ha bisogno del messaggio evangelico vissuto da san Francesco e dai nostri Fratelli e dalle nostre Sorelle per ottocento anni. In quell’occasione ho benedetto le lampade che ora ardono nella chiesa della Curia generale, qui a Roma, e nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, in Assisi. Esse sono il simbolo della nostra preghiera per ottenere luce in questo cammino. Ti prego di unirti a noi con la tua preghiera e con il tuo aiuto e ti prometto che sarai ricordato nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere durante questo tempo. Chiedo alle Fraternità che ricevono questo messaggio di condividerlo con coloro che offrono il loro aiuto attraverso i Frati. Purtroppo non mi è possibile contattare tutti personalmente. Desidero, comunque, dire loro che l’offerta che hanno fatto è stata molto apprezzata e che sono sempre ricordati con riconoscenza nella mia preghiera e in quella dei Frati della Curia. Fr. José R. Carballo Ministro Generale Calendario della Peregrinatio del Crocifisso di S. Damiano in Provincia San Damaso, 12-14 Gennaio; Ferrara, 3-5 marzo; Bologna “La Santa”, 10-12 marzo; Bologna “S. Margherita”, 7 marzo; Reggio Emilia, 31 marzo-2 aprile; Bologna “Torretta”, 5-6 aprile; Carpi, 4-5 maggio; Forlì, 9 aprile; Bertinoro, 17-18 giugno. 4 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna CISM Il Presidente nazionale Carissimi, all’inizio del mio mandato come presidente della nostra Conferenza vi rivolgo un caro e sincero saluto augurandovi “grazia e pace a voi in abbondanza” (1Pt 1,1). Vorrei che il mio saluto lo estendeste a tutte le vostre comunità e ai vostri confratelli, in particolare a quelli anziani e ammalati. Vorrei, attraverso questa mia prima lettera, esprimere e confermare la mia sincera gratitudine a Padre Mario Aldegani, che in questi quattro anni ha offerto alla CISM un lavoro qualificato, ricco di passione e di amore per la Vita Consacrata e una presenza costante, serena e fraterna. Sento di farmi interprete dei vostri sentimenti e della vostra riconoscenza. Ieri si è radunato il consiglio di presidenza per fare una prima verifica dell’andamento dell’Assemblea svoltasi a Monopoli. A gennaio il consiglio nazionale, sulla scorta delle schede compilate dai partecipanti all’Assemblea farà una verifica più attenta e dettagliata. Credo però, di poter sottolineare come prima riflessione che il numero di partecipanti tra Provinciali, Vicari e delegati è stato molto positivo. È un numero in crescita, nonostanFrati Minori dell’Emilia-Romagna te la riduzione delle province: il nostro augurio ed impegno è di consolidare questa partecipazione perché l’assemblea annuale della Conferenza sia sempre di più un momento significativo e rappresentativo. Particolarmente significativo e prezioso ci è sembrato quest’anno il tema trattato: “Il Superiore Maggiore e il suo Consiglio - un servizio - di comunione e corresponsabilità”. La ricchezza e la profondità dei contenuti offerti dai relatori e la modalità organizzativa di condivisione, che è risultata gradita ed efficace, ci incoraggiano a riproporre in futuro assemblee che per la profondità dei temi e per la modalità di partecipazione coinvolgenti mantengano un alto livello di qualità. L’impegno organizzativo e la collaborazione della Conferenza Regionale CISM della Puglia, il consiglio di Presidenza e la Segreteria Generale, sono stati davvero encomiabili e ci hanno consentito di trascorrere una settimana impegnata, piacevole e curata nei dettagli. A Padre Donato Sardella, vicepresidente della CISM nazionale e a tutti gli amici della Puglia che ci hanno aiutato nella preghiera e ci hanno accolto con così squisita cortesia un sincero grazie. Mi permetto di ricordavi alcuni impegni: chiedo a coloro che non hanno provveduto di versare la quota annuale alla Conferenza, di rinnovare l’abbonamento alla nostra Rivista “Religiosi in Italia”, facendo in modo che essa possa raggiungere ogni comunità religiosa: in questo modo sosteniamo concretamente la CISM e valorizziamo la rivista come strumento di formazione, di informazione e di comunione fra noi. Accludiamo inoltre le schede per le prenotazioni degli Atti. Desidero ancora segnalarvi il nostro sito internet: www. cism-italia.org. È una opportunità di collegamento che ora è seguito e aggiornato da Fratel Onorino Rota e dai suoi collaboratori, ai quali esprimo il mio ringraziamento. Vi invito anche a inviare vostre notizie e iniziative che ritenete interessanti da far conoscere e condividere: sono doni preziosi da fare circolare. Dal 23 al 26 gennaio 2006, organizzato dalla nostra Area Evangelizzazione, ci sarà il Convegno “Partiamo dai Giovani - come evangelizzare i giovani con i giovani”. I1 programma dettagliato è stato inviato a suo tempo e a tutti da parte della noNotiziario - 5 stra Segreteria Generle. Lo troverete eventualmente anche sul nostro sito. Vi sollecito alla partecipazione ed ad inviare alcuni confratelli a a questo momento formativo ricco e importante per una esplicita attenzione alla pastorale giovanile e vocazionale ma anche per generare comunione tra i nostri Istituti. Si svolgerà presso l’Istituto Madonna del Carmine, Sassone di Ciampino Roma. Colgo l’occasione per rinnovare i miei più cari saluti e per porgere gli auguri di un buon Avvento, che ci offre la vigilanza e la speranza come abito dei nostri giorni e ci indica la strada di Betlemme come direzione del nostro cammino. Dio, venendo da noi in Gesù Cristo, fa della nostra terra una casa, un focolare domestico dove essere e sentirsi famiglia; ne fa una roccia e un centro di riferimento che salva dalla frammentazione, riconducendo tutta la vita all’unità, inserita e valorizzata nel suo progetto d’amore creatore e redentore. Non “scarabocchi” di linee sparse e disunite, tracciate dalle nostre mani inesperte, ma splendido disegno ricomposto dalla mano di Dio, più grande delle nostre incertezze, più grande delle nostre pochezze. Come non abbandonarsi alla gioia? È Dio che è venuto. Ma se la terra è divenuta “l’esilio di Dio”, esilio per amore, allora essa è patria per noi, essa è cielo e l’uomo è divino. Auguri sinceri e di cuore di un Santo Natale. Museo degli Sguardi, Raccolte etnografiche di Rimini. Questa pubblicazione presenta le raccolte etnografiche di Rimini. Un museo che ha il potenziale esclusivo di favorire la conoscenza culturale extraeuropea e di essere un prezioso strumento per costruire ponti fra culture, per trattare in maniera uguale le culture di tutti i Paesi e per valorizzare il patrimonio di tutte le diverse comunità. Il ‘Museo degli Sguardi’ comprende anche le raccolte etnografiche del già “Museo Missionario Francescano” e ha la sua sede presso Villa Alvarado presso il Convento delle Grazie di Rimini. D. Alberto Lorenzelli SDB Presidente Naz. CISM 6 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna UFME Lettera ai Frati Minori d’Europa Carissimi Fratelli. Nella nostra responsabilità per i frati e per le persone che sono a noi affidati, noi Ministri OFM delle Province d’Europa, riuniti in Kalwaria Zebrzydowska (Polonia), vicino al centro geografico dell’Europa, abbiamo avuto occasione di riflettere sulla nostra responsabilità nella Chiesa in Europa, con il nostro Ministro Generale, con fr. Giacomo Bini e fr. Hermann Schaluck, e con la maggior parte del Definitorio Generale. Siamo consapevoli della ricchezza culturale e siamo coscienti della forza della fede di molte persone che hanno superato le ideologie totalitarie del secolo scorso. Abbiamo incontrato espressioni di fede cristiana del Continente non soltanto nelle chiese e nelle opere d’arte a anche nella fede delle persone, vedendo come hanno sperimentato e vinto le angosce, la sofferenza e la nostalgia di senso. La visita ad Auschwitz ci ha fatto toccare con mano come molte persone in Europa furono vittime della guerra e della pulizia etnica. Forze nazionalistiche e l’ideologia della supremazia di una razza hanno diviso popoli e razze, conducendo dalla vita alla morte. Sessant’anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale possiamo vedere come, nonostante lo choc culturale della caduta delle ideologie, in alcuni Frati Minori dell’Emilia-Romagna paesi i popoli stanno crescendo nelle espressioni di libertà. Tuttavia, nell’intimo, molte persone vivono un sentimento di angoscia e di insicurezza, di incertezza e di solitudine. Con il Concilio Vaticano II, affermiamo che le gioie e le speranze, le angosce e i dubbi dell’uomo sono anche le gioie e le speranze della Chiesa. Possiamo constatare come molte persone oggi ricerchino Dio e il senso della loro vita al di fuori delle strutture ecclesiali. Come fratelli e figli di S. Francesco d’Assisi, risuonano per noi le parole di Gesù: “Andate e annunziate il Vangelo... non prendete nulla per il cammino”. Con il nostro Padre fondatore, anche noi Ministri provinciali diciamo: “ È questo che voglio!” E noi vi invitiamo, fratelli, a partecipare con noi, in Europa, al desiderio di incontrare gli uomini là dove vivono nell’angoscia, 1à dove sono segnati dal dubbio nella ricerca di Dio, là dove soffrono nel corpo e nello spirito. Noi ci impegniamo a condividere con gli uomini la ricerca di senso e di felicità, la ricerca di Dio, e siamo consapevoli che cammini antichi e nuovi, che tradizione ed audacia possono aiutarci a raggiungere la méta. La nostra epoca, leggendo i segni dei tempi nella Chiesa e nella società secolarizzata, è l’occasione per ripartire nell’annuncio del Vangelo. Chi ha conservato in sé e vuole vivere la grazia del carisma francescano, è chiamato a: testimoniare la presenza salvifica e misericordiosa di Dio; ascoltare la chiamata di Gesù che nel Vangelo ci invita a ripartire; essere attenti a tutti i bisogni, spirituali e corporali, delle persone, per farsi “prossimo” come san Francesco, il quale ci ricorda che tutti i frati possono predicare con la testimonianza della loro vita. Noi vogliamo andare incontro ai credenti e ai non credenti, vogliamo incontrare coloro che si sono allontanati dalla Chiesa, testimoniando la speranza del nostro carisma. Incoraggiamo quindi tutti i frati, soprattutto coloro che sono impegnati nella formazione, a riscoprire il carisma del nostro Fondatore. Come Ministri, noi stessi vogliamo intraprendere questo pellegrinaggio in settembre 2006 in occasione del Capitolo Generale straordinario, e incoraggiamo tutti i nostri frati a fare lo stesso. Siamo sicuri che, facendoci pellegrini, Dia sarà percepibile nella nostra vita, e potremo diventare testimoni della mano misericordiosa di Dio, mettendoci al servizio degli uomini. I Ministri provinciali OFM d’Europa. Waclaw Stanislaw Chomik Presidente della UFME Kalwaria, 25 XI 2005 Notiziario - 7 OFS “Chiamava Festa delle feste il Giorno in cui Dio, fatto Piccolo Infante, aveva succhiato ad un seno umano” (FF 787) Carissimi Fratelli e Sorelle, un altro anno va concludendosi, un nuovo Natale si offre alla nostra contemplazione. Lo spirito profondo di Francesco sentiva tutta l’immensità di questa Festa delle feste, che nella sua immediata concretezza fa sintesi mirabile del Tutto: il Cielo e la terra, il Creatore e la creatura, il Dio Trino ed Unico infinito e il corpo fatto carne mortale del Figlio. Il seno Verginale di Maria è culla e nutrimento al Piccolo Atteso di Betlemme ed il Messia viene in mezzo al suo Popolo che, nella fedeltà alle profezie, lo sta attendendo. Il Salvatore dell’umanità venuto a redimere, spalanca le porte sigillate dell’eterna Beatitudine, la potenza della Resurrezione è fatta anticipo di quotidiana speranza, certezza di liberazione da ogni tipo di schiavitù. L’incarnazione del Verbo è il grande Mistero che affascina Francesco: la commuovente e grandiosa umanità di Gesù, che si fa gradino per noi, che si rende nostro fratello per farci figli ed eredi, riempie tutta 8 - Notiziario la sua vita, dopo l’incontro con il Suo sguardo in san Damiano e dopo il contatto del Suo abbraccio nelle mani del lebbroso. Il Re dei Cieli e i Fratelli Cristiani diventano i confini di riferimento di tutta la sua vita E noi viviamo ancora di quella sua profonda esperienza di fede nella quale tutto il carisma francescano trova origine, identità e nutrimento. La grandezza della Festa di Natale trae la sua energia in quello stesso Mistero Pasquale che di fatto anticipa e nel quale introduce: ci voleva un corpo, esposto alla fragilità della sofferenza e della morte, per rivelare la Resurrezione e l’indole soprannaturale della Vita. Ci voleva un corpo da offrire in dono per riempire di potenza redentiva le sembianze di materia del nutrimento, che nella forma del pane e del vino esprimono la quotidiana convivialità. Tutto questo Francesco contemplava in un solo sguardo nel Piccolo Bambino di Betlemme fra le braccia di Maria. È un Mistero da cogliere che ogni anno si rinnova liturgicamente per noi, per accompagnarci nel tempo sui ritmi dell’eternità. Questo anno 2005, vissuto all’insegna dell’Anno speciale dell’Eurcarestia, introduce come frutto consequenziale la concreta attuazione del mandato che da Essa deriva: essere testimoni di Gesù Risorto speranza del mondo. E questo caratterizza l’evento ecclesiale de12006 a Verona. La Chiesa ci richiama con forza alla Speranza, a quella speranza che è in noi, e della quale siamo chiamati a dare ragione. C’è infatti tutta una vita da ‘modellare’ su di essa ed ha una valenza tale che invade ogni aspetto ed ogni dimensione dell’esistenza. Il programma di preparazione, che sta muovendo in questo contesto tutte le Diocesi, offre una parte rilevante proprio alla condizione laicale, come dimensione nella quale quotidianamente prende forma la speranza del Risorto. Interrogarci su questa speranza-certezza, e cominciare a farlo in questo Natale, inginocchiati ogni ambito di vita. Lo strumento di lavoro del convegno ecclesiale, attraverso il quale vengono fornite le prospettive delle riflessioni, punta, infatti, al cuore del cristianesimo incarnato e vuole evidenziare come la speranza aiuta a comprendere e praticare ‘i luoghi’ rilevanti dell’esistenza contemporanea. Fra gli ambiti identificati per l’approfondimento trova spazio importante la vita affettiva, Frati Minori dell’Emilia-Romagna nella sua complessa interrelazione fra identità sessuale, educazione sentimentale, vita familiare, relazioni sociali e rappresentazione pubblica degli affetti. Un secondo aspetto riguarda le profonde trasformazioni culturali e sociali in atto che mettono in discussione la percezione e il senso stesso del lavoro e della festa. Viene quindi presa in considerazione la fragilità creaturale in senso ampio e in riferimento alla sofferenza e alla cultura della vita. Il quarto ambito contestualizza la tradizione, come insieme di trasmissione del patrimonio vitale e culturale della società, con attenzione alle istituzioni e ai percorsi di identità per il futuro. Da ultimo la cittadinanza vista come dimensione dell’appartenenza civile e sociale degli uomini, specialmente nell’attuale contesto di globalizzazione generalizzata. È un cammino culturale e pastorale, che siamo chiamati a svolgere con attenzione e cura anche comunitariamente, e che evidenzia allo stesso tempo la necessità e la forza della missionarietà, intesa appunto come imprescindibile annuncio e testimonianza del Vangelo, in e per un mondo che è, e deve essere per noi, via e mezzo di santificazione. Proprio in questo solco si è inserito anche l’XI Capitolo Generale del nostro Ordine: concluso ad Assisi a metà novembre, che ha tracciato le linee spirituali e di animazione per i prossimi anni, partendo da una forte presa di coscienza della ‘novitas franciscana’, la quale ci impone, per carisma di appartenenza vocazionale, coerenza, fedeltà e forte testimonianza. “Chi dà testimonianza di Cristo, si trasforma in suo sacramento per chi osserva e condiviFrati Minori dell’Emilia-Romagna de la sua vita, posto che è Cristo stesso che traspare in lui. “Così si esprime Encarnation del Pozo, nostro Ministro Generale nella sua relazione, riaffermando i valori fondamentali della Regola e delle Costituzioni che devono plasmare costantemente la vita nostra e delle fraternità, specialmente richiamando il coraggio ad iniziative comunitarie necessarie nella vita pubblica, nei contesti ambientali e culturali in cui viviamo, che esprimano la nostra secolarità come segno e identità della nostra vocazione. Questo contesto natalizio che stiamo vivendo, ci riporta necessariamente a prendere consapevolezza della greppia e della povertà di quella situazione, nella quale persone in condizioni di precarietà non hanno potuto trovare nessun posto nell’albergo... Nel Suo farsi povero insieme al farsi uomo c’è un aspetto da approfondire che ci deve interrogare, in esso si cela un legame significativo per il Signore che è voluto venire proprio per dare una vera speranza ai poveri della terra. Poiché una caratteristica essenziale della spiritualità francescana e della fraternità di testimonianza evangelica che il nostro Ordine deve vivere nel mondo è certamente fondata sulla compressione per il povero, auguro a ciascuno di noi di poter crescere e vivere pienamente in essa, come dono privilegiato, in questo Natale del Signore. Fraternamente Rosa Galimberti Min. Naz. Ofs ITINERARIO DI MASSIMA DELLA VISITA CANONICA 1 sera - 4 febbraio Milano Marittima 6-9 febbraio Carpi - Modena Verucchia - Fanano - 13-17 febbraio San Piero - Cesena 20-24 febbraio Nonantola - Ferrara 27 febbraio - 4 marzo Ravenna - Monte Paolo Forlì 6-9 marzo Parma - Reggio Emilia 13-18 marzo Rimini - Villa Verucchio 20-24 marzo Bologna S. Orsola - Bologna SS. Annunziata Imola 27 marzo -1 aprile B o logna Osservanza Antoniano 3-8 aprile Bologna S. Antonio 18-22 aprile Piacenza - Fiorenzuola. Nota Il Visitatore generale concorderà direttamente con gli interessati la data dell’incontro con i Frati che lavorano fuori Provincia. Notiziario - 9 COMPI Settore Ecumenismo Carissimi, non c’è tempo più gradito per rivolgermi a voi: il Natale ci fa uscire dalle nostre case e indirizza tutte le nostre strade verso la povertà che avvolge quel Gesù che sceglie di essere con tutti gli uomini; il mese di gennaio ci invita a raccoglierci in una settimana di preghiera e di riflessione per spronarci a fare nostra l’aspirazione di Gesù per l’unità. E’ proprio per illuminare ogni uomo e per condurre tutti all’unità che Gesù ha scelto di diventare come ognuno di noi. 1. Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani A proposito della settimana di preghiera per l’unità, ricordo che presso il sito indicato nell’intestata della lettera sono disponibili i sussidi di preghiera, corredati con brevi riflessioni e citazioni tratte dalle Fonti Francescane. 2. Nuovo Provinciale delegato Mi è giunta notizia che abbiamo il nuovo Ministro Provinciale delegato per il nostro settore: è fra Bruno Miele, Provinciale di Venezia. Chi lo conosce non ha che da rallegrarsi. In primo luogo io personalmente vi posso assicurare che anche in fra Bruno abbiamo un vero amico, serio, convinto del valore del dialogo, 10 - Notiziario di poche ma sicure e affidabili parole. Siamo contemporaneamente felici di avere avuto fra Aldo La Neve e di avere ora fra Bruno. Intanto vi invito a gustare questa notizia, rimandando a un futuro prossimo la sicura verifica. 3. Esercizi spirituali Chi ha partecipato agli esercizi spirituali di S. Matteo, nel mese di ottobre, è rimasto pienamente soddisfatto, sia noi che le sorelle e i fratelli ortodossi. Abbiamo approfittato dell’occasione per guardare in avanti e progettare il futuro. Si è deciso di mantenere i due corsi di esercizi: quelli in Italia, la terza settimana di ottobre, e quelli a Timisoara, orientativamente in gennaio o febbraio. Per il corso che si terrà in Italia si è deciso di renderlo stabile alla Verna, convinti che il luogo stesso costituisca un incentivo e un’opportunità di cui approfittare, sia per noi che per i monaci ortodossi. Ricordo che gli esercizi spirituali a Timisoara si svolgeranno dal 23 al 26 gennaio 2006. Se qualcuno si vuole aggiungere a coloro che si sono già prenotati è pregato di farlo immediatamente, perché i posti sono limitati e parteciperanno anche alcuni frati della Provincia di Romania. Il tema degli esercizi spirituali sarà quello della settimana di preghiera per l’unità: “Dove due o tre saranno riuniti nel mio nome io sarò in mezzo a loro” (Mt 18,20). La scelta della data ci permetterà di unirci nella preghiera ai fedeli delle chiese presenti in Timisoara. 4. Convegno 2006 A S. Matteo abbiamo scelto il tema e la data del convegno di formazione per il 2006: si terrà nei giorni 15-16 marzo, con arrivo il giorno 14 e partenza il giorno 17. Il tema sarà sulla formazione al dialogo interreligioso: verrà presentato il terzo sussidio preparato dal Servizio per il dialogo dell’Ordine. Verrà organizzato dai delegati della Provincia di Salerno e di Napoli: il luogo non potrà che essere prestigioso. Invito tutti a prendere nota fin d’ora di questa scadenza. 5. Esperienza ecumenica Come esperienza ecumenica estiva per il 2006 si è scelto un viaggio in Grecia, con incontri con monache e monaci presso significativi monasteri e realtà ecclesiali. Sto prendendo i contatti per tracciare un programma da consegnare a un’agenzia di viaggi, che questa volta dovrebbe essere gestita dai nostri frati. Il periodo rimane orientativamente Frati Minori dell’Emilia-Romagna quello della prima metà di luglio. 6. Guardando al futuro Nell’ultimo incontro del Consiglio sono stati sottolineati alcuni temi da trattare in un prossimo futuro, in ambito sia di Consiglio che di Assemblea: un tema importante e urgente è quello del dialogo con la cultura. Sotto l’aspetto operativo, poi, si sente l’esigenza di collaborare anche con i frati di altre Conferenze. La cosa non è facile, perché la Compi è l’unica Conferenza che ha una Commissione per l’ecumenismo e il dialogo. Un timido approccio alla Conferenza spagnola non sembra abbia trovato calorosa accoglienza. Si profila ora la prospettiva di una collaborazione con il Centro di Varsavia, coinvolgendo anche la Fondazione della Russia: sono contatti che si stanno avviando e che valuteremo insieme. Guardando al futuro, oltre all’appuntamento di gennaio a Timisoara vedo quello di febbraio a Porto Alegre in Brasile dove, dal 14 al 23 febbraio avrò l’opportunità di assistere alla IX Assemblea del Consiglio ecumenico delle chiese, dal 22 al 25 avrà luogo il primo incontro di formazione ecumenica al quale sono invitati i frati di tutte le Province dei tre primi Ordini dell’America Latina e il 27 e 28 si riunirà la Commissione del Servizio per il dialogo dell’Ordine. Soprattutto dal seminario di formazione ci aspettiamo l’avvio di un impegno di formazione ed organizzazione ecumenica in quella regione nella quale il dialogo è ormai diventato un’impellente priorità. Con questo sguardo rivolto al futuro vi saluto con l’augurio di tanta pace e di un sincero ed efficace desiderio di unità. Fr. Tecle Vetrali Frati Minori dell’Emilia-Romagna ESERCIZI SPIRITUALI COME ESPERIENZA ECUMENICA TIMISOARA 23-26 gennaio 2006 “DOVE DUE O TRE SARANNO RIUNITI NEL MIO NOME IO SARO’ IN MEZZO A LORO” (MT 18,20) Lunedì, 23 gennaio Lectio: “Mt 18: Gesù presente in una comunità imperfetta” Meditazione: “Uniti nel nome di Gesù” Conoscere i fratelli: “Disciplina e perdono in una comunità ortodossa” Martedì, 24 gennaio Lectio: “Mt 18,1-9: I piccoli nella comunità” Meditazione: “La preghiera crea unità” Conoscere i fratelli: “Disciplina e perdono in una comunità francescana” Mercoledì, 25 gennaio Lectio: “Mt 18,10-14: La pecora smarrita e la perduta” Meditazione: “Cristo sacerdote e il culto cristiano” Conoscere i fratelli: “Autorità e servizio pastorale” Giovedì, 26 gennaio Lectio: “Mt 18,15-35: Correzione fraterna e perdono” Meditazione: “Dove incontriamo Dio?” Conoscere i fratelli: “Autorità e minorità” Prenotazioni: Fra Tecle Vetrali, Castello 2786, 30122 Venezia; tel. + fax: 041.5281548; e-mail: [email protected] Notiziario - 11 MOFRA Carissimi fratelli e sorelle, il Movimento Francescano Italiano, raccogliendo le indicazioni della Commissione Giustizia, Pace Salvaguardia del Creato, presenta a tutti l’annuale Giornata di riflessione-digiunopreghiera per la pace, sul tema “ERO FORESTIERO E...”, che si terrà, come avviene ormai da qualche anno, ad Assisi, il 24 gennaio 2006. Partita sommessamente, per iniziativa di un gruppo di francescani religiosi e laici, in concomitanza con il secondo pellegrinaggio di pace, avvenuto ad Assisi nel 2002 per volontà di Giovanni Paolo II, questa giornata si è ripetuta ogni anno, dandosi di volta in volta un tema ispiratore di preghiera e di impegno. Raccogliendo una provocazione evangelica che ci rimanda ad una attuale emergenza umana e spirituale, il tema del prossimo incontro ci invita, come francescani e come cristiani, ad accogliere l’invito di Cristo ed a saper riconoscere Lui nello straniero, sia esso lavoratore emigrante, clandestino sfruttato, senza terra o senza tetto, sfollato o rifugiato. Il programma di questo incontro annuale di riflessione, 12 - Notiziario digiuno e preghiera che vi allego, ci aiuterà a prendere coscienza del problema che spesso ci vede indifferenti, disinformati e, a volte, infastiditi. In sintonia con tutti gli uomini e le donne di buona volontà che operano per la giustizia, guardiamo a Gesù e ai nostri fondatori Francesco e Chiara che ci invitano a cambiare la mente e il cuore per avere atteggiamenti benevoli verso i forestieri pove - ri. I francescani italiani sono invitati a partecipare, con la presenza o con la vicinanza spirituale, a questo appuntamento che si svolge nello SPIRITO DEL POVERELLO DI ASSISI. Affido questo incontro alla protezione di san Francesco e santa Chiara d’Assisi, mentre rivolgo a tutti un fraterno augurio di Pace in Cristo. Il Presidente MOFRA Fr. Luigi Ortaglio, ofm PROGRAMMA 9.15 - Accoglienza presso la Porziuncola 10.00-12.15 - Convegno presso la Domus Pacis. S.E. Card. Renato Martino Presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace Nichi Vendola Presidente della Regione Puglia Giuliana Martirani Universita’ di Napoli Alessandra Aula Franciscans International Luigi Andreini Associazione Progetto Accoglienza 14.30 - Basilica di S. Francesco. Preghiera per la pace 16.00 - Mandato ai partecipanti e conclusione Per informazioni : Fabio Ceseri 3393767210 [email protected] Fra Danilo Salezze 3487256493 [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Vita della Provincia I Definitorio Curia provinciale Bologna 10 gennaio 2006 * Ci si incontra in Curia provinciale per l’incontro programmato e i lavori iniziano alle ore 09.00. * Si approvano i Verbali dell’incontro del mese di dicembre dopo aver accolto le consuete correzioni. * Fr. Marco Zanotti e Fr. Bonifacio Manduchi relazionano sull’andamento economico della Provincia ed insieme elaborano un’agenda sulle urgenze da affrontare nei prossimi mesi. Contemporaneamente si verifica il passaggio delle consegne. * Fr. Giuseppe Ferrari comunica sull’andamento dell’infermeria provinciale nel momento presente: la situazione dei nostri fratelli anziani, ma soprattutto quelli più toccati dalla malattia e comunica al Definitorio, che condivide la scelta, il trasferimento in Infermeria di Fr. Vitale Terzi. Frati Minori dell’Emilia-Romagna * Ci si sofferma a riflettere su quanto presenta Fr. Mauro Galesini quale bozza per il lavoro sul Capitolo provinciale da farsi nel contesto delle «Tre Giorni di Milano Marittima» per giungere poi alla stesura definitiva, da parte dell’apposita Comissione dell’Instrumentum Laboris del Capitolo provinciale. nistri nella casa interprovinciale di Postulato recentemente istituita. * Unitamente al Moderatore della Formazione Permanente si programma il modo per affrontare, nel contesto della Tre Giorni anche il tema del Capitolo e così potere raccogliere materiale utile per i lavori Capitolari. * Il Definitorio provinciale da il proprio benestare a quanto è necessario compiere da parte del Ministro per il proseguimento della Causa di P. Marella ora che la competenza è passata presso il Dicastero vaticano, naturalmente precisando quanto è da precisare con l’Ente Fraternità Cristiana Opera Padre Marella. * Si prende atto del cambio di calendario della Visita Canonica operato recentemente dal Visitatore per i motivi che sono stati da lui stesso comunicati. * Il Ministro provinciale aggiorna il Definitorio sull’andamento delle pratiche in atto riguardanti i conventi di S. Maria del Paradiso in Faenza e di S. Bernardino in Borgonovo. * Il giorno 17 gennaio i Ministri provinciali del Nord Italia si ritrovernno ad Arco di Trento per il primo incontro dei Mi- * Ci si compiace per la buona conclusione dell’iter di studi di Fr. Raffaele Trotta, conclusosi recentemente con il conseguimento della Licenza in Teologia Pastorale. * Si prende atto del lavoro svolto dall’Associazione Amici del Suffragio presente presso il Cimitero di Modena e della loro attività a favore del Convento di S. Cataldo; si augura inoltre il buon lavoro all’Unione parroci della Provincia che si incontreranno il 12 del corrente mese per una riflessione sulla loro attività. * Si terminano i lavori alle ore 12.30. Notiziario - 13 Esercizi Spirituali 2005-2006 Dal 23 al 27 gennaio 2006 a Barbana Mons. Oscar Cantoni Tel. 0431.80453 Dal 23 - 28 gennaio 2006 a Pergine Valsugana Villa Moretta Animati dal Segretariato dell’Evangeliz. della Provincia trentina Tel. 0461.230.508 Dal 5 al 10 marzo 2006 a Fietta Organizzati dal MoFra del Nord Est d’Italia Dal 03 al 08 aprile 2006 Esercizi spirituali itineranti nei luoghi dei fioretti organizzati dalla Provincia veneta Tel. 045.596.497. Dal 08 al 13 maggio 2006 Esercizi itineranti ad Assisi, organizzati dalla Provincia veneta tel. 045.596.497. Dal 15 al 19 maggio 2006 a Montepaolo Fr. Gloriano Pazzini Tel. 0543 934723 14 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Note di Cronaca I XVII Giornate di Studio sull’Osservanza Domenica 11 dicembre, nella chiesa dell’Osservanza alle 16 Gianfranco Morra, prof. benemerito di Sociologia dell’Università di Bologna, ha parlato sul tema “Karol Wojtyla, un papa per l’Europa”, presentando gli Atti della XXIV edizione delle “Giornate dell’Osservanza” 13 e 14 Maggio 2005 – “Quaderno 10” della Fondazione del Monte dedicate alle “Radici dell’identità: grandi e piccole patrie tra mondo antico ed età contemporanea”. Il professore si è soffermato sulla difesa dei valori europei compiuta dalla “resistenza” di Karol Wojtyla contro i due totalitarismi, nazista e comunista; ha poi analizzato i numerosi interventi svolti sul tema dell’identità europea nei 27 anni di pontificato. L’Europa è nata insieme con il cristianesimo di Benedetto, Bonifacio e Cirillo; e ha prodotto una civiltà caratterizzata da valori permanenti, come il primato della persona e dei suoi diritti naturali, la distinzione “laica” di religione e politica, lo stato “di diritto” e la sussidiarietà, l’emancipazione Frati Minori dell’Emilia-Romagna femminile. Questi sono i valori costitutivi dell’Europa, senza i quali ogni “Unione” rischia di andare incontro al fallimento. Il tema fu discusso l’anno scorso da eminenti studiosi: gli storici Franco Cardini, Giovanni Brizzi, Gabriella Poma, Paolo Prodi, Giorgio Rumi, il filosofo Massimo Cacciari e il Politologo Angelo Panebianco. Sarebbe difficile riassumere i contenuti degli “Atti”, solo la lettura ne può rispettare l’interesse. La puntualità nella pubblicazione è prova di serietà delle “Giornate” che hanno avuto il plauso dalle istituzioni, come dal Capo dello Stato, i Presidenti delle Camere e da tantissimi parlamentari cui ne è stata recapitata copia. Siamo grati sempre alla sensibilità della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna che ci assiste nella programmazione di queste “Giornate” e nella pubblicazione degli Atti. Donatella Biagi Maino ha presentato le nuove acquisizioni del Museo dell’Osservanza : una “Sacra Famiglia” di Luigi Crespi, un “San Leonardo da Porto Maurizio” di Cristoforo Favoni e una “Madonna con S. Domenico e S. Caterina da Siena” del romano Camillo Pacetti (1752-1826), tavoletta di straor- dinaria soavità. Particolare interesse ha suscitato l’opera di Cristoforo Favoni, frate minore della Provincia minoritica bolognese, incardinatosi in seguito nella Provincia Marchigiana, un religioso che seppe esprimere attraverso l’arte la propria fede nel corso di una lunga carriera ricca di commissioni e riconoscimenti. Il suo San Leonardo è opera del 1762 ed esprime in modo alto la valenza che il pittore riusciva a profondere in quegli anni nella sua ritrattistica. Ha concluso il pomeriggio alle 17,30 un “Concerto di Natale”: Alberto Astolfi, tromba e Maria Pia Jacoboni, organo, musiche di Haendel, Purcell, Viviani, Zipoli. Il folto pubblico che gremiva la chiesa, è stato una amorosa risposta all’entusiasmo di far conoscere un patrimonio che, ora, fa parte degli itinerari artistici della città, come dello stesso Ministero dei Beni Culturali, che ha inserito l’Ossevanza fra i centri di interesse nell’ambito delle “Giornate europee”,.“Linea diretta Osservatorio su Bologna” ha servito un generoso vin d’honneur, nel chiostro adiacente alla Chiesa, occasione dello scambio degli Auguri delle prossime festività. Fr. Onofrio Gianaroli Notiziario - 15 II Chiusura del Processo diocesano di Padre Marella Per l’Opera di Padre Marella, tanto amorevolmente gestita dai nostri confratelli francescani dal 1969, è arrivato il giorno della Chiusura del Processo Diocesano iniziato nel Settembre 1996 e voluto proprio dai nostri confratelli Francescani, pertanto un giorno di gioia. Sabato 17 Dicembre 2005, anniversario dell’Ordinazione sacerdotale (17 Dicembre l904) di Don Olinto Marella, si è svolto il rito conclusivo di tale Processo Canonico; nell’ultima seduta durante la quale sono state poste le firme dell’Arcivescovo di Bologna S. E. Mons. Carlo Caffarra, del Giudice padre Vittorio dottor Schiavetta, del Promotore di Giustizia don Adriano Rivani, del Postulatore padre Elia Facchini e del Notaio dottor Giuseppe Ghedini. La cattedrale non era stracolma (era una mattinata di freddo intenso e le strade fuori città erano ghiacciate) in ogni spazio ma tutti i posti a sedere erano occupati. Si è notata la presenza delle autorità cittadine, della Provincia e della Regione, la figura di spicco era la presenza del Sindaco di Bologna Sergio Cofferati, che ha voluto esprimere tutta l’ammirazione della cittadinanza verso questo Sacerdote - soccorritore di ogni bisogno -, il Giudice della Corte d’Appello, il Presidente della Caritas Diocesana, i dirigenti della Conferenza di S. Vincenzo e dell’U.N.I.T.A.L.S.I., il superiore del Convento di S. Antonio p. Giuseppe Barigazzi, già Diretto- 16 - Notiziario re dell’Opera Marella per vari anni, vari rappresentanti delle Scuole e degli Istituti Femminili. Durante la cerimonia hanno preso la parola: padre Vittorio dr. Schiavetta, Giudice Delegato che ha illustrato l’excursus dei nove anni impiegati e voluti per le ricerche, le traduzioni, le istituzioni secondo le leggi canoniche; padre Elia Facchini Postulatore della Causa che ha trattato il tema: il profilo vocazionale del Servo di Dio e l’esercizio sacerdotale dei quarantaquattro anni svolti nella Diocesi di Bologna: infine ha preso la parola S. E. l’Arcivescovo di Bologna Mons. Carla Caffarra, il quale ha puntualizzato come Padre Marella ha esercitato la carità cristiana la quale ha una sua indipendenza sia sotto l’aspetto della povertà, sia in nome dell’amore fraterno, che ha premiato il Sacerdote Don Marella col nome di “‘Padre dei poveri - la coscienza di Bologna”. A conclusione della Cerimonia tutti i documenti inerenti al Servo di Dio Don Olinto Marella sono stati sistemati della Curia Arcivescovile di Bologna e firmati dal Cancelliere, uno dei quali rimane in Curia a Bologna e gli altri due sono stati portati alla Città del Vaticano, Congregazione dei Santi. Ultimo atto è stato il giuramento di Padre Elia Facchini nominato “Cursore” del trasporto dei plichi da consegnare personalmente alla Congregazione dei Santi in Vaticano R o m a . La festa ha messo a dura prova i fedeli presenti, che esprimevano col pianto la loro commozione e la gioia di osservare la riconoscenza dei sacrifici di Padre Marella verso gli orfani e i poveri. Tanti amici sono venuti da lontano, come i concittadini di Pellestrina, da Roma, da S. Agata Feltria e da Rimini ed altre località. Il Mercoledì 21 dicembre il Postulatore padre Elia Facchini e il Vice Presidente dell’Opera Marella Michele Mariano che a suo tempo è stato nominato “economo” della Causa in rappresentanza dell’Opera hanno portato a Roma i documenti alla Congregazione dei Santi per dare inizio alla seconda fase della Beatificazione del Servo di Dio Don Olinto Marella. Fr. Elia Facchinni Un momento della chiusura del Processo diocesano di Padre Olinto Marella: Sua Eccellenza l’Arcivescovo Caffarra e Fr. Vittorio Schiavetta e Fr. Elia Facchini. Frati Minori dell’Emilia-Romagna III Fr. Gabriele Digani e l’Opera Marella Anche la carità ha un limite e il signor Francesco R., casertano di 62 anni, lo ha ampiamente superato. “A vederlo sembrava San Giuseppe”, confida padre Gabriele Digani, direttore dell’Opera Padre Marella. Invece il casertano ha aggredito lo stesso frate e i poliziotti intervenuti per riportare la calma. È avvenuto l’altra sera al ‘pronto soccorso sociale” di via del Lavoro, un’isola nella città dove trovano rifugio decine di persone in difficoltà. Francesco R. stava lì ormai da tre mesi e quando padre Gabriele gli ha detto che per lui era il momento di levare le tende il sessantaduenne si è scatenato. Sul posto è intervenuta una ‘volante’ del commissariato Bolognina Pontevecchio, ma nemmeno di fronte agli agenti l’uomo si è calmato, sferrando un calcio al religioso, che è stato colpito all’altezza del fegato, e strattonando gli agenti. Il casertano già noto alle forze dell’ordine, è stato quindi arrestato per lesioni finalizzate alla resistenza a pubblico ufficiale e il pm di turno ha disposto il processo per direttissima. Padre Gabriele è stato poi visitato al pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Orsola nessuna grave conseguenza per il direttore dell’Opera Padre Marella, a parte la “delusione” per il comportamento dell’uomo, che era stato ospitato come un fratello. “Io credevo di saperla lunga - racconta il frate -, e invece stavolta ho preso un granchio. Noi avevamo accolto quell’uomo ai primi di settembre, ma non ha regoFrati Minori dell’Emilia-Romagna le né rispetto né riconoscenza né pazienza. E quando gli ho detto che il primo dell’anno se ne sarebbe dovuto andare, mi si è rivoltato contro, davanti agli stessi poliziotti”. Padre Gabriele, 65 anni, ne ha viste tante. Attualmente in via del Lavoro l’Opera ospita 70 persone, metà delle quali straniere; una quindicina sono le donne. “Oggi devo tristemente ammettere - conclude il religioso che molta della povertà materiale che ormai tutti tocchiamo con mano deriva da povertà morale”. Enrico Barbetti da “Il Resto del Carlino” 29.12.2005 Parte della collezione di santini de “Il Pane di S. Antonio” è stata esposta in mostra presso la Basilica di S. Salvatore a Bologna durante le feste natalizie. A fianco riproduciamo la copertina del catalogo della stessa. Notiziario - 17 RICORRENZE GIUBILARI 2006 25mo professione 1981 Fr. Osvaldo Maggiolini 13 IX Fr. Guido Ravaglia 18 X 50mo professione (1956) Calendario del Definitorio 7 febbraio 2006: Imola 7 marzo 2006: Osservanza di Bologna 4 aprile 2006: Via D’Azeglio, 84-92 Bologna 2 maggio 2006: S. Piero in Bagno 1-3 giugno 2006: Valmadonna (AL) incontro dei Definitòri Nord Italia Fr. Quintino Lugnan 2 II 25mo sacerdozio (1981) Fr. Francesco Colaianni 28 III 50mo sacerdozio (1956) Fr. Remigio Boni 17 III Fr. Bonifacio Manduchi 17 III Lugnan Fr. Quintino 26 V 18 - Notiziario Gilberto Fr. Aquini Gilberto Fr. Soracchi Doroteo Fr. Balestri Pierbattista Fr. Pizzaballa Valentino Fr. Menegatti Faustino Fr. Pinghini Alessio Fr. Martinelli Bonfiglio Fr. Sassi Rino Fr. Luppi Gabriele Fr. Raschi Giangabriele Fr. Chierici Gloriano Fr. Pazzini Osvaldo Fr. Maggiolini 4 febbraio 4 febbraio 6 febbraio 6 febbraio 14 febbraio 15 febbraio 17 febbraio 17 febbraio 19 febbraio 27 febbraio 27 febbraio 27 febbraio 29 febbraio Onomastici Febbraio Frati Minori dell’Emilia-Romagna Abbiamo Vissuto DICEMBRE 2005 di Fr. Salvatore Trevisani. * Giovedì 8 la Fraternità delle Grazie ricorda il 50° di Ordinazione sacerdotale di Fr. Giambattista Montorsi. * Il giorno 14 a Milano Marittima consiglio del Segretario provinciale per l’Evangelizzazione Missionaria. * Il giorno 9 Fr. Teodoro Bellavista rientra presso la sua Fraternità di S. Piero in Bagno. * Giovedì 15 ritiro ai Preti della Diocesi di Carpi. * Lunedì 12 dicembre all’Osservanza di Bologna incontro degli Under 7. * Nel pomeriggio del giorno 12 muore in Infermeria provinciale Fr. Salvatore Trevisani. * Lunedì 12 dicembre giornata di ritiro presso la Casa di Noviziato a Baccanello. * Nei giorni 13-15 dicembre giornate di Formazione Permanente per Fasce di età a Milano Marittima. * Nel pomeriggio del giorno 13 all’Osservanza di Bologna incontro del Consiglio del Segretario provinciale Formazione e Studi. * Il giorno 14 a Fiumicino di Savignano di Rimini funerale Frati Minori dell’Emilia-Romagna * Sabato 17 presso la Cattedrale di S. Pietro in Bologna chiusura della fase diocesana del Processo di Canonizzazione di Padre Olinto Marella. Raffaele Trotta presenta la tesi di Licenza in Teologia Pastorale presso l’Istituto S. Massimo di Padova; il tema: “La progressione personale in branca R/S, un percorso per la crescita dei giovani Scouts nella Chiesa”. * Giovedì 22 in serata muore a S. Piero in Bagno Fr. Teodoro Bellavista. * Sabato 24 in mattinata, scambio degli auguri in Curia provinciale. * Nel pomeriggio del giorno 17 presso le Grazie di Rimini inaugurazione del nuovo museo etnologico della Città. * Nel pomeriggio del giorno 24 a S. Piero in Bagno funerale di Fr. Teodoro Bellavista. * Il giorno 18 nel pomeriggio scambio degli auguri in Infermeria provinciale. * Martedì 27 Fr. Silvestro Brigidi viene ricoverato presso l’Ospedale di Rimini per problemi cardiaci. * Lunedì 19 muore la Signora Schiavetta Luigia Scrivani, mamma di Fr. Vittorio Schiavetta, aveva 86 anni. * Nella mattinata del giorno 21 scambio degli auguri presso la Pia Opera Fratini e Missioni. * Il giorno 21 dicembre Fr. * Venerdì 30 Fr. Damiano Cantoni, causa una caduta accidentale con l’incrinatura di due costole viene ricoverato al S. Orsola-Malpighi. GENNAIO 2006 * Martedì 3 gennaio muore la Signora Ada Artioli, mamNotiziario - 19 ma di Fr. Guido, aveva 93 anni. * Mercoledì 4 muore a Bergamo la Signora Maria Grazia Locatelli, sorella di Fr. Agnello aveva 77 anni. * Il giorno 6 a Faenza, presso la Chiesa di S. Maria del Paradiso celebrazione dell’Epifania e espressione di gratitudine verso la Fraternità provinciale da parte della Comunità parrocchiale. * Sabato 7 a Milano Marittima incontro delle Fraternità di Cesena, Ravenna, Montepaolo e Milano Marittima per i “Protettori”. * Lunedì 9 a S. Antonio di Bologna incontro dell’Assemblea degli Assistenti regionali OFS e incontro con i Ministri provinciali. * Il giorno 9 Fr. Emanuele Gironi è ricoverato all’Ospedale di Imola. per tutti - La lettura della Parola di Dio nella vita francescana P. Lino Tieppo, * Dal 9 al 12 gennaio a S. Maria degli Angeli momento di formazione per gli Animatori Vocazionali della COMPI. * Il giorno 10 in curia provinciale incontro del Definitorio. * Ricordiamo a tutti di comunicare in Segreteria provinciale la propria partecipazione 20 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna I nostri fratelli defunti Fr. Salvatore Trevisani A tutti i fratelli e alle sorelle della Provincia Alle ore 17,55 del giorno 12 dicembre, lunedì, presso l’Infermeria provinciale in Bologna, è morto Fr. Salvatore Trevisani: aveva 89 anni di età; 73 di vita religiosa; 64 di sacerdozio. Fr. Salvatore era nato il 16 marzo 1916 a Fiumicino di Savignano sul Rubicone (RN), a tredici anni, nel 1929, entra presso il collegio serafico di Cortemaggiore per intraprendere la preparazione alla vita francescana; nel 1932 inizia il noviziato alle Grazie di Rimini, nel 1933 emette la prima profesFrati Minori dell’Emilia-Romagna sione e continua gli studi prima a Parma e poi a S. Antonio a Bologna. Fr. Salvatore professa per sempre i voti evangelici il 24 maggio 1938, presso la chiesa dell’Annunziata di Parma, e viene ordinato sacerdote a Bologna dal Card. Nasalli Rocca nel 1941. Novello sacerdote è trasferito a Fiorenzuola per due anni e dal 1946 presta servizio come Cappellano ospedaliero presso l’Ospedale S. Orsola. Nel 1947 parte per la Cina come missionario insieme ad altri otto frati della Provincia. Dopo un anno di studio della lingua cinese a Pechino, Fr. Salvatore viene trasferito nel 1948 nella regione dell’Hunan presso la missione francescana di Xiang Tan, presso la stazione di Chu-Chow. Nel 1950, a causa della rivoluzione comunista, Fr. Salvatore fu espulso dalla Cina. Dopo qualche mese ad Hong Kong si diresse alla volta del Giappone, dove si aggregò alla missione di Sapporo nell’Okkaido, affidata ai frati tedeschi della Provincia di Turingia fino al 1956. Con l’istituzione da parte della Sacra Congregazione di Propaganda Fide di una nuova missione a Niigata, affidata alla nostra Provincia, Fr. Salvatore è nominato Direttore, nel 1957, del Distretto missionario e della locale scuola materna. Dal 1964, per 15 anni, presta servizio a Takada. Alla morte di P. Enrico Gozzi, nel 1984, gli succede alla cappellania delle Suore Francescane Missionarie di Maria di Totsuka. Fr. Salvatore rientra in Italia il 12 novembre 2001 e trascorre gli ultimi anni della sua vita in Infermeria provinciale ormai stanco e debilitato nelle forze. Per tutti noi è sempre stato un fratello che ha vissuto la semplicità francescana, di profonda e sincera fede e dal sorriso dolce. I funerali si terranno mercoledì 14 dicembre; presso la Chiesa di Fiumicino alle ore 14.30, presieduti dal Ministro provinciale. La salma sarà tumulata nel cimitero di Savignano sul Rubicone. Ricordiamo Padre Salvatore nella preghiera, anche come prescrivono i nostri Statuti Provinciali. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna, Curia provinciale: 12 dicembre 2005 Notiziario - 21 RICORDANDO ... P. Salvatore Trevisani, come si sa nacque nel 1916, con il nome di Tommaso, paesino di Fiumicino, frazione di Savignano di Romagna. Chiamato Fiumicino grazie all’altisonante fiume storico Rubicone. Noi del luogo, io un po’ più vicino al mare, lo chiamavamo “piscia-tello”, grazie, diceva ridacchian-do P. Salvatore, alle non odorifere acque sparse dai ragazzi locali; che non dovevano essere pochi se si pensa alla sola di Trevisani erano ben sedici i figli. Tommaso fu l’ultimo di questi a vedere la luce della mamma piuttosto stanca. Per cui, ripeteva poi P. Salvatore, egli nacque stanco; tanto che solamente a quattro anni riuscì finalmente a drizzarsi sui propri piedi e così incominciò a camminare. Ma da questo momento il ragazzo, bello come un angelo, fece lunghi passi in un viaggio “endless”. Infatti otto anni dopo, grazie all’influsso dei frati di S. Bernardino e delle Grazie, attraversò il suo Rubicone per iniziare la vita di formazione tra i frati vestendo l’abito francescano nel 1932. La vita profondamente cristiana, impostata di preghiera in casa Trevisani tanto che il papà, dagli anticlericali del luogo, veniva chiamato “Sisto de Pèpa”, favorì questa vocazione sincera. Ordinato sacerdote nel 1941, durante la guerra, iniziò subito l’attività pastorale nei conventi e nel Policlinico S. Orsola di Bologna. Io, “fratino” all’Osservanza, nel 1947 lo vidi raggiante fra gli otto frati, attorno all’altare di S. Antonio; quando il P. Provinciale consegnò loro il Croci- 22 - Notiziario fisso e li inviò alle Missioni della Cina. Accanto a lui c’era P. Camillo che poi gli fu sempre vicino sia in Cina che in Giappone. P. Salvatore se ne andò per salutare i suoi sulle sponde del Rubicone con il Crocefisso che gli stava così bene, stretto sul petto dal cordone bianco. Il Fraticello con coraggio riattraversò il Rubicone per il viaggio che lo portò in Cina. Qui passò tre anni nell’apprendimento della lingua e nella prima attività missionaria, finché la bufera comunista di Mao Tse Tung lo scaraventò fuori del paese; lui e tutti i frati appena arrivati, come quelli che vi avevano lavorato con passione per decine d’anni. Un consiglio affrettato con il Delegato generale per l’Oriente P. Alfonso Schnusenberg fece sì che P. Salvatore fosse aggiunto al drappello che proseguì per l’Estremo Oriente, il Giappone. Qui passò i primi cinque anni con i Padri Tedeschi della Provincia di Fulda, nella regione nord-occidentale dell’Hokkaido, dove in inverno la temperatura scende sotto i 30 gradi sotto zero. Lo schok culturale non incise moralmente su P. Salvatore, famoso per le sue capacità di adattamento e grazie alla sua disarmante gioia, che subito conquistò il cuore dei giapponesi. Esattamente 50 anni fa il gruppetto dei frati bolognesi si trasferì nella Prefettura Apostolica di Niigata, divenuta Diocesi, pochi anni dopo l’arrivo dei nuovi missionari direttamente dall’Italia. Io raggiunsi P. Salvatore a Takada nel 1963. Fu 16 anni dopo quel “mandato missionario” avvenuto a Bologna nel 1947, che mi mise nel cuore il desiderio di diventare un giorno missionario (allora si pensava alla Cina!). P. Salvatore durante i 50 anni trascorsi con noi in Giappone è sempre stato l’espressione materna dell’amore tra noi frati, tant’è vero che lo chiamavamo “mamma”. Era sempre pronto a preparare un piatto, dal sapore di cucina romagnola, per noi frati affamati. Con la sua vita trasparente c’insegnò a essere pazienti, generosi, gioiosi verso tutti e specialmente verso quelli di casa. Dimenticava facilmente e ovunque gli occhiali, borse, cappelli e i soldi gli sfuggivano di mano. Ma mai dimenticava le date importanti di noi frati e di tutti i suoi parrocchiani. Si capiva subito che ci teneva con tenerezza nel cuore. La preghiera solida e contaminante, la pietà semplice ma ricca di immagini e simboli furono i tesori cui teneva più di ogni altra cosa. Caro P. Salvatore la nostra tristezza è stata quella di non esserti stati vicini durante gli ultimi anni che hai scelto di passare nell’infermeria provinciale per non essere di peso a noi. L’anno scorso ti hanno preceduto in cielo Mons. Francesco Satò, due cristiani di Takada, Teruko-sam e Kotarò-sam, che tanto amasti e tanto ti amarono! Per non dire del tuo compagno fedele P. Camillo. Ci aspettiamo dal cielo tante benedizioni, come facevi sempre qui in terra. Sayonara! Fr. Mario Canducci Frati Minori dell’Emilia-Romagna A tutti i fratelli e alle sorelle della Provincia A tutti i fratelli e alle sorelle della Provincia Nella primissima mattinata di lunedì 19 dicembre è deceduta all’Ospedale di Castel S. Giovanni la signora Gina Scrivani in Schiavetta, di 85 anni d’età, mamma di Fr. Vittorio Schiavetta. I funerali si sono svolti mercoledì 21 dicembre alle ore 15,00 presso la Chiesa parrocchiale di Borgonovo Val Tidone (PC), la salma è stata tumulata presso il cimitero del paese. Ricordo a tutti, l’impegno di pregare il Signore per la mamma di Fr. Vittorio e di farlo anche secondo le indicazioni degli Statuti Provinciali. Ieri, martedì 3 gennaio 2006, è morta la signora Ada Prandini Artioli, mamma del nostro confratello fr. Guido Artioli. La signora Ada, che aveva oltre 93 anni, si è spenta serenamente presso la sua abitazione. I funerali si svolgeranno domani, 5 gennaio, nella chiesa parrocchiale di san Faustino di Modena alle ore 9,00. Ricordo a tutti, l’impegno di pregare il Signore per la mamma di Fr. Guido e di farlo anche secondo le indicazioni degli Statuti Provinciali. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna, Curia provinciale: 4 gennaio 2006 Bologna, Curia provinciale: 27 dicembre 2005 Federazione dei Monasteri delle Clarisse del Veneto ed Emilia-Romagna LE ORIGINI DELLE SORELLE POVERE (Convegno di Studio) Don felice Accrocca - Suor Monica Benedetta OSC mercoledì e giovedì 15-16 febbraio 2006 Villa Imelda (Idice) Bologna Il Convegno di studio è rivolto a tutte le Sorelle Clarisse e a tutti i Frati Minori interessati con particolare riferimento alle giovani e ai giovani in formazione (per informazioni Madre Paola Tel. 0532 207825) Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 23 Fr. Teodoro Bellavista A tutti i fratelli e alle sorelle della Provincia Alle ore 19,00 circa del giorno 22 dicembre, mercoledì, presso il Convento di S. Francesco in S. Piero in Bagno, è morto Fr. Teodoro Bellavista: aveva 80 anni di età; 65 di vita religiosa; 54 di sacerdozio. Fr. Teodoro era nato il 30 maggio 1925 a Rimini, a 11 anni, nel 1936, entra presso il collegio serafico di Cortemaggiore per intraprendere la preparazione alla vita francescana; nel 1940 inizia il noviziato alle Grazie di Rimini, nel 1941 emette la prima professione e continua gli studi a Parma, Borgonovo ed infine a S. Antonio a Bologna. Fr. Teodoro professa per sempre i voti evangelici il 25 maggio 1947, presso la chiesa di S. Maria di Campagna a Piacenza, e viene ordinato sacerdote a Bologna dal Card. Nasalli Rocca nel 1951. Novello sacerdote è trasferito a Brisighella per due anni, poi a Guastalla e a Rocca S. Casciano per un anno. Nel 1955 è nominato Vicerettore del Seminario delle Grazie per due anni. Dal 1957 al 1963 presta diversi servizi nei conventi di Predappio, 24 - Notiziario Forlì, Le Grazie di Rimini, Carpi e Cotignola. Dal 1963 al 1982 risiede a Villa Verucchio e presta servizio come P. Maestro dei Novizi per 6 anni e poi come responsabile pastorale della Parrocchia di Ponte Verucchio. Dal 1982 risiede a Fanano prestando servizio come Cappellano delle Clarisse. Nel 1988 vive per una anno a Forlì e nel 1989 è trasferito a Milano Marittima. Dal 1989 Fr. Teodoro risiedeva a S. Piero in Bagno. Nella scorsa primavera operato d’urgenza alla Casa di Cura “Toniolo”, per una duplice forma tumorale, trascorre diversi mesi di convalescenza presso l’Infermeria provinciale. Rientrato il 9 dicembre scorso presso il suo convento, ieri sera dopo la cena è deceduto a causa di una emorragia interna. Per tutti noi è sempre stato un fratello accogliente e disponibile all’ascolto. I funerali si terranno sabato 24 dicembre presso la Chiesa di S. Francesco in S. Piero in Bagno alle ore 15.00, presieduti dal Ministro provinciale. La salma sarà tumulata nel cimitero di Villa Verucchio nella serata. Ricordiamo Padre Teodoro nella preghiera, anche come prescrivono i nostri Statuti Provinciali. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna, Curia provinciale: 23 dicembre 2005 RICORDANDO ... Padre Teodoro era un vero Frate Minore! Amava tanto la sua vita di frate e le cose che faceva, a tal punto che rischiava perfino di esserne geloso, nonostante questo egli era sempre accogliente, sereno e dolce con chi gli stava vicino. Padre Teodoro sarà ricordato in particolare per essere stato maestro dei novizi. Ricordo perfettamente il mio anno di noviziato a Villa Verucchio (196768); eravamo un bel gruppo di ragazzi, che lui con animo paterno o meglio, materno, chiamava “la prima covata”! Padre Teodoro, il maestro, fu per quel tempo, un formatore impeccabile, riuscendo a portare alla prima professione, praticamente tutti (nei primi mesi del noviziato fu dimesso uno con ‘vocazione adulta’, inserito fra noi solo all’ultimo momento). Al di là dei contenuti canonici, era particolarmente attento alla vita quotidiana e vigilava sulla disciplina e sul comportamento con scrupolo; ricordo le sgridate per le corse nei corridoi o anche solo per il passo pesante: noi eravamo in rodaggio con i celebri sandali di Fra Leone! A mio parere va a lui il merito di un grande insegnamento, quello di un inserimento vivo, anche se discreto, nella vita della gente del paese di Villa Verucchio, alla quale rimase sempre particolarmente legato. Si era trasferito da Villa Verucchio con fatica, ma aveva sempre fatto l’obbedienza; ogni anno tornava almeno una settimana in paese a rinfrescare i buoni rapporti con le famiglie. Un altro aspetto formativo ricordo bene: dava importanFrati Minori dell’Emilia-Romagna za ai momenti di fraternità e di vita comune, che quasi sempre immortalava con la sua macchina fotografica. Però si può ben affermare di lui che non era un frate che ricercava di essere in prima pagina. Non ci teneva ad emergere o a farsi notare, anzi al contrario si faceva notare per lo spirito di povertà e semplicità: lo vedo ancora con la sua immancabile Fiat 126! P. Teodoro coltivava anche la vita interiore, sua e quella di coloro che si affidavano a lui per la direzione spirituale. Spronato dalla vita contemplativa del- le sorelle clarisse, di cui era cappellano, e portato dal suo spirito di fede luminosa, egli non ha mancato di accendere le anime alla meditazione e alla preghiera trasfondendo la sua esperienza mistica in diverse pubblicazioni. Per la ricca personalità, la vita di Padre Teodoro costituisce uno splendido mosaico: per averne una visione completa ed equilibrata, non bisogna tralasciare nessun tassello. A corona di questa opera meravigliosa, che è la sua testimonianza, ci sono gli ultimi mesi della sua vita. La malattia che lo ha costretto a una lunga degenza in ospedale e a un periodo di ripresa in infermeria provinciale, con la debole speranza di riprendere le forze e tornare a S. Piero in Bagno, egli l’ha accettata serenamente, anzi pur nel volto dimagrito si poteva meglio cogliere la sua dolcezza di uomo, di cristiano e di francescano. È una frase fatta, ma mi sento di dirla con verità: P. Teodoro è uno di quei frati di cui sentiremo la mancanza. Da parte mia insieme al ricordo nella preghiera per la sua anima, posso solo dire: Grazie Padre Teodoro! Fr. Gloriano Pazzini Telegramma del Sindaco di Bagno di Romagna con sede in S. Piero in Bagno S. Piero in B. , 24/12/05 Padre Teodoro, della cui amicizia mi onoravo, era una persona profondamente buona, che aveva il dono di trasmettere la propria pace interiore, e che ha dato tanto ai propri concittadini, nella migliore tradizione francescana e dei francescani di S. Piero. Per questo nel mentre trasmetto le condoglianze mie e di tutta l’amministrrazione comunale, sono certo di interpretare anche i sentimenti di tutti i nostri cittadini. Il Sindaco di Bagno di Romagna Lorenzo Spignoli Formazione Permanente Questo numero del Notiziario è stato chiuso in Segreteria provinciale il 10 gennaio 2006 Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 25 01.01.2006 Vol. XXXVII. Nr. 116 Nella verità la pace DAL MESSAGGIO PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE DI BENEDETTO XVI La pace è anelito insopprimibile presente nel cuore di ogni persona, al di là delle specifiche identità culturali. Proprio per questo ciascuno deve sentirsi impegnato al servizio di un bene tanto prezioso, lavorando perché non si insinui nessuna forma di falsità ad inquinare i rapporti. Tutti gli uomini appartengono ad un’unica e medesima famiglia. L’esaltazione esasperata delle proprie differenze contrasta con questa verità di fondo. Occorre ricuperare la consapevolezza di essere accomunati da uno stesso destino, in ultima istanza trascendente, per poter valorizzare al meglio le proprie differenze storiche e culturali, senza contrapporsi ma coordinandosi con gli appartenenti alle altre culture. Sono queste semplici verità a rendere possibile la pace; esse diventano facilmente comprensibili ascoltando il proprio cuore con purezza di intenzioni. La pace appare allora in modo nuovo: non come semplice assenza di guerra, ma come convivenza dei singoli cittadini in una società governata dalla giustizia, nella quale si realizza in quanto possibile il bene anche per ognuno di loro. La verità della pace chiama tutti a coltivare relazioni feconde e sincere, stimola a ricercare ed a percorrere le strade del perdono e della riconciliazione, ad essere trasparenti nelle trattazioni e fedeli alla parola data. In particolare, il discepolo di Cristo, che si sente insidiato dal male e per questo bisognoso dell’intervento liberante del Maestro divino, a Lui si rivolge con fiducia ben sapendo che “Egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca” (1Pt 2,22; cfr Is 53,9). Gesù infatti si è definito la Verità in persona e, parlando in visione al veggente dell’Apocalisse, ha dichiarato totale avversione per “chiunque ama e pratica la menzogna” (22,15). È Lui a svelare la piena verità dell’uomo e della storia. Con la forza della sua grazia è possibile essere nella verità e vivere di verità, perché solo Lui è totalmente sincero e fedele. Gesù è la verità che ci dà la pace. ITALIA - LE CONFERENZE SUD E WEST SLAVICHE INCONTRANO IL DEFINITORIO GENERALE Nei giorni 1 e 2 Dicembre 2005 ad Assisi, presso la “Casa A. Leonori”, sede della Compi, si è tenuto l’incontro del Definitorio generale con i Ministri provinciali delle Conferenze Sud e West Slavica. Nella prima giornata, dopo l’accoglienza di Fr. Massimo Reschiglian, Ministro provinciale di Assisi, il Definitore generale Fr. Sime Samac, ha introdotto i lavori ricordando il senso dell’incontro. Hanno quindi preso la parola i Presidenti delle Conferenze per presentare le rispettive realtà: Fr. Adrian Buchik per la Conferenza West Slavica e Fr. Bernardin Skunca per quella Sud Slavica. La Conferenza West Slavica è composta da più di 1500 frati distribuiti in 9 Entità: cinque Province della Polonia, la Provincia Ucraina, la Provincia Slovacca, la Provincia della Repubblica Ceca e la Fondazione Russia-Kazakistan. In Ucraina e in Bielorussia vi sono frati di rito bizantino. La Conferenza Sud Slavica conta oltre 1300 frati suddivisi in 6 entità. La Provincia Slovena, tre Province in Croazia (Zara, Spalato, Zagabria) e due Province in Bosnia-Erzegovina (Mostar e Sarajevo). Nella mattinata il Ministro generale ha esposto la sua relazione. Egli ha invitato all’assunzione di un atteggiamento vigile e di discernimento per individuare ciò che non corrisponde alla nostra vocazione e per individuare i segni di vitalità che possono sostenere il cammino verso una fedeltà creativa. Fr. Carballo ha invitato ad una attenzione critica al secolarismo e al materialismo che è presente anche nelle regioni delle Conferenze. “Occorre poi migliorare la qualità della vita e della missione dei fratelli affidati alle vostre cure per superare l’insidia della mediocrità”, insistendo sul primato di Dio, sulla vita fraterna in comunità, su uno stile di vita semplice e frugale e sulla gratuità della vita e del servizio. Passaggio obbligato è la collaborazione interprovinciale e con tutto l’Ordine. Occorre recuperare l’essere fraternità universale, il senso di appartenenza all’Ordine e il discernimento dell’essenziale per ogni entità. Nel pomeriggio Fr. Francesco Bravi, Vicario e Procuratore generale, ha esposto i dati relativi agli abbandoni nelle due Conferenze dal 1989 al 2004 a cui ha fatto seguito una riflessione sulle cause e gli aiuti per sostenere la fedeltà dei fratelli. Il presidente della Fondazione “San Francesco”, Fr. Jim Edminton, ha descritto la presenza in Russia Kazakistan in cui operano 21 Frati di varie nazionalità, due Professi semplici e 5 postulanti: 3 in Russia e 2 in Kazakistan. La seconda giornata, il 2 dicembre, è stata incentrata sul dialogo a partire dalle riflessioni e dalle domande nate nei gruppi. Fr. M. Dzolan ha presentato il lavoro di dialogo interreligioso ed ecumenico dei Frati della Provincia di Sarajevo in Bosnia Erzegovina. Infine, sono state offerte indicazioni e suggerimenti ai Ministri provinciali perchè l’ottavo centenario dell’Ordine sia occasione di rinnovamento per ogni frate ed ogni entità. Con il pranzo e il ringraziamento alla Fraternità di casa Leonori si è concluso l’incontro da tutti ritenuto fraterno e fruttuoso. 26 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna – INAUGURAZIONE DEL MONASTERO DELLE CLARISSE A SCUTARI Il 29 ottobre 2005, dopo un anno di lavori di ristrutturazione, è stato inaugurato in Albania, il monastero delle Clarisse intitolato a “S. Chiara”. Il monastero è situato nel cuore della città di Scutari, a nord dell’Albania. L’edificio era il seminario dei Frati Minori, requisito nel 1946 dal regime di Enver Hoxha, divenne sede della Polizia politica albanese, la “Sigurimi i Shtetit”, e centrale operativa della più spietata persecuzione politico religiosa. Dopo la caduta di Hoxha, la struttura continuò ad ospitare la polizia e fu adibita a carcere della città. Nel 1997 è stato restituito agli antichi proprietari, i Frati Minori. Dopo lunghi restauri, nel 2005 l’edificio è stato destinato alle Clarisse. La nuova comunità, formata da monache albanesi e italiane, proviene dal monastero “S. Nicolò” di Otranto (Italia). A fine ottobre 2005 l’Arcivescovo di Scutari, Mons. Angelo Massafra, ha officiato un solenne rito di benedizione, a cui hanno partecipato centinaia di persone provenienti da più parti dell’Albania: cattolici, ortodossi e musulmani, e alcuni rappresentanti delle autorità locali. Durante l’omelia, rivolgendosi alle Clarisse, l’Arcivescovo le ha esortate ad essere “segno del primato di Dio per il popolo albanese, riflesso della presenza dello Spirito e luogo di incontro tra culture diverse”. Il monastero sorge su uno dei luoghi di martirio dell’Albania: fino a qualche decennio fa uomini e donne subivano la tortura per la loro fede in questi ambienti. Dallo stesso luogo, oggi, le Clarisse lodano Dio nella preghiera e con la testimonianza, e rappresentano un segno di speranza per un popolo che, con fatica e sofferenza, sta tentando di ricostruire la sua difficile storia. Nei lavori di ristrutturazione e di restauro dell’antico edificio dei Frati Minori si è voluta conservare un’ala del carcere in cui furono detenute migliaia di persone e martirizzati centinaia di sacerdoti e religiosi. Sui muri delle celle restano visibili i segni e i simboli di fede lasciate dai prigionieri. È previsto, inoltre, la realizzazione di un museo della memoria per consentire alle future generazioni di conoscere attraverso gli scritti e le immagini i crimini commessi dalla dittatura contro i fedeli in Albania. Intanto, i Francescani Secolari di Scutari, hanno deciso di aprire, due volte alla settimana, le porte del vecchio carcere a quanti desiderano conoscere le atrocità della persecuzione religiosa. GUINEA BISSAU – Nuova Custodia dei Frati Minori Il 7 dicembre 2005 il Ministro generale, Fr. José Rodríguez Carballo, ha costituito la nuova Custodia di San Francesco in Guinea Bissau. L’atto ha avuto luogo nella città di Bissau. Vi hanno preso parte tutti i Frati che lavorano lì e alcuni provenienti dall’Italia e dal Portogallo, tra essi il Definitore generale Fr. Mario Favretto._ La presenza francescana in Guinea Bissau ebbe inizio nel 1673 ad opera dei Frati Minori portoghesi che, nel 1834, furono costretti ad abbandonare la missione a causa della soppressione degli ordini religiosi in Portogallo. I Francescani portoghesi ritornarono in Guinea nel 1932. Il 6 maggio del 1955, 50 anni fa, i Frati Minori della Provincia di Venezia (Italia) arrivarono in Guinea Bissau._ Le due presenze hanno costituito, fino ad oggi due Fondazioni distinte. Una dipendente dalla Provincia del Portogallo e l’altra dalla Provincia veneta. Entrambe le Fondazioni si sono fuse ora nella Custodia che dipende dalla Provincia S. Antonio di Venezia (Italia)._ Il futuro della presenza francescana in Guinea Bissau è promettente grazie alla presenza di vocazioni locali. Alcuni di questi Frati frequentano gli studi superiori a Roma. ISRAELE – Cinquant’anni di Messa in ebraico Ha compiuto cinquant’anni nel mese di novembre 2005 la comunità cattolica di espressione ebraica, la “kheilà”, che vive a Gerusalemme. La comunità è nata nel 1948, quando tra le famiglie che arrivavano in Israele, c’erano anche matrimoni misti. I coniugi cristiani, per continuare a vivere la loro fede visitavano santuari o frequentavano scuole cattoliche: li accomunava la lingua ebraica. Per loro si iniziò, nel 1955, una pastorale “ad hoc”, chiedendo alla S. Sede di utilizzare l’ebraico nella liturgia. Dal Vaticano giunse l’assenso, superando i timori di alcuni che pensavano insormontabile il problema della lingua allora usata nella liturgia, il latino. Fu spiegato che l’ebraico poteva essere utilizzato, per alcune parti del rito, in quanto “una lingua antica della Chiesa”. La cura pastorale della “kheilà”, ha visto coinvolti i Frati Minori della Custodia di Terra Santa. Nel 1995, Fr. Pierbattista Pizzaballa, attuale Custode, e Fr. Massimo Pazzini, OFM, docente della Facoltà biblica della Flagellazione a Gerusalemme, pubblicarono il Rito della Messa “Seder seudat ha adon. Ordo Missae hebraice” ed altri testi liturgici per le comunità cattoliche di lingua ebraica. __Attualmente è in corso di traduzione il Catechismo della Chiesa cattolica in lingua ebraica. Dal 2001 al 2004, Fr. Pizzaballa è stato Vicario della parrocchia dei santi Simeone e Anna a Gerusalemme e Assistente generale di Mons. Jean-Baptiste Gourion, Ausiliare del Patriarca Latino di Gerusalemme per la cura pastorale dei cattolici di espressione ebraica in Israele. Oggi le comunità di espressione ebraica sono cinque: Gerusalemme, Jaffa, due ad Haifa e Beer Sheva. Ad esse si aggiungono due comunità di russi, immigrati negli anni Novanta, e tra loro ci sono cristiani, giunti in Israele perché discendenti di ebrei o coniugati con ebrei. Fr. Apollinare Szwed, OFM è il nuovo parroco che ha preso il posto di Fr. Pierbattista. In una piccola traversa della centralissima Jaffa Road, a Gerusalemme, si trova la cappella intitolata ai santi Simeone e Anna in cui tutti i giorni i Frati celebrano la Messa ed i vespri. La liturgia si chiude con il canto del Magnificat nella stessa lingua in cui lo proclamò la vergine Maria. ALBANIA Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 27 – Visita ai Frati Croati e Sloveni Fr. Finian McGinn, Definitore generale per la lingua inglese, ha visitato i Frati Croati e Sloveni che vivono in Illinois, USA. Per alcuni giorni, nell’ultima settimana di novembre 2005, è stato ospite di Fr. Marco Puljic, Custode della Custodia Croata della Sacra Famiglia a Chicago. La Custodia conta 29 Frati, tredici di essi abitano a Chicago. Altri due Frati vivono ad un centinaio di miglia, nei dintorni di Milwaukee, e ogni mercoledì raggiungono i confratelli della Fraternità di Chicago. La Custodia della Sacra Famiglia venne fondata nel 1912 da Frati Sloveni, Croati e Slovacchi e, nel 1926, divenne indipendente. All’inizio dell’ultimo secolo l’impegno pastorale dei Frati era orientato maggiormente al servizio agli immigrati di lingua croata ed anche a tutti i cattolici che abitavano nelle loro parrocchie, sia negli Stati Uniti che in Canada. Attualmente essi hanno la cura pastorale di sette parrocchie negli Stati Uniti e nove in Canada. Gli incontri di Chicago e Milwakee sono stati utili e arricchenti per i Frati e per Fr. Finian, particolarmente per aver offerto l’opportunità di una riflessione sui temi dell’VIII Centenario di Fondazione dell’Ordine. Fr. Finian ha potuto trascorrere un pomeriggio insieme ai Frati Sloveni a Lemont in Illinois nella casa dove abitano sei Frati, altri due vivono in due parrocchie. Gli 8 Frati sloveni, costituiscono una Fondazione, di cui il Presidente è Fr. Blase Chemazar. Queste presenze Francescane sono dipendenti dalle Province madri dei rispettivi paesi di origine. ZIMBABWE – La Custodia del Buon Pastore I Frati Minori arrivarono in Zimbabwe nel 1958. Due Frati irlandesi, provenienti dal Sudafrica, iniziarono la missione ad Harare. Lo Zimbabwe, uno dei Paesi più promettenti dell’Africa Australe, attraversa oggi la peggiore crisi dai tempi dell’indipendenza, avvenuta nel 1965. _Le radici sono da ritrovarsi in una vasta serie di cause: l’epidemia di HIV-AIDS, una sfortunata successione di siccità e inondazioni, il declino economico e cattive riforme sociali che hanno acuito le tensioni interne. Nonostante queste avverse condizioni, la presenza francescana si è sviluppata, negli ultimi anni, grazie alla collaborazione di Frati da varie parti del mondo (Messico, Argentina, Polonia, Inghilterra). L’Entità conta 40 Frati (25 Professi solenni, 15 Professi semplici), 2 novizi e 4 postulanti che vivono in 3 Fraternità. Il Custode, Fr. Liam McCarthy, risiede ad Harare, insieme alla Fraternità degli studenti. Il Noviziato è a Ghanda Chivuva, il Postulato a Narira. Oltre alla pastorale parrocchiale, i Frati dedicano le loro energie all’educazione. Il College di Narira è la migliore struttura scolastica, per qualità formativa e livello di studi, dello Zimbabwe, frequentata da più di 800 studenti, tra primarie e secondarie. Insieme a Redentoristi, Carmelitani e Spiritani, i Frati Minori hanno fondato il Centro di Studi di teologia “SS.ma Trinità”, attivo da tre anni ed in crescita anche a livello accademico. Tenuto conto degli sviluppi di questi anni e della costante crescita di vocazioni, il prossimo impegno che coinvolge la Custodia sarà la ricerca, in tutto l’Ordine, di nuovi Formatori per i giovani Frati e Docenti per l’insegnamento della teologia. PORTOGALLO – Tempo forte della Conferenza degli Assistenti generali OFS La Conferenza degli Assistenti spirituali generali (CAS) dell’OFS svolge i suoi incontri ordinari ogni mese. A fine anno si tiene un incontro più lungo chiamato “Tempo forte” che ha come scopo la verifica del lavoro svolto nel corso dell’anno passato e la programmazione del lavoro futuro. L’incontro del 2005 della Conferenza ha avuto luogo a Fatima in Portogallo, dal 21 al 27 novembre ospiti nella casa dei Frati Cappuccini. La riunione è stata il seguito del Capitolo nazionale elettivo svolto in Portogallo. Al “Tempo forte” erano presenti tre Assistenti generali Fr. Samy Irudaya, OFMCap, Fr. Martin Bitter, OFMConv e Fr. Ivan Matic, OFM. Assente Fr. Michael Higgins, TOR, a causa della morte della madre negli USA. Vari i temi affrontati: riflessione sul Capitolo generale dell’OFS (5-12 novembre 2005) e sulle conclusioni del Capitolo; approvazione del calendario delle attività per il 2006; presenze nei Capitoli e visite pastorali; presenze nei Congressi OFS-GiFra; preparazione dei Corsi per la formazione per i secolari e per gli Assistenti; pubblicazione di Koinonia; preparazione e pubblicazione del Manuale per l’assistenza ad OFS e GiFra. Durante l’incontro gli Assistenti generali hanno potuto visitare il santuario e il villaggio dei pastorelli di Fatima, sr. Lucia ed i beati Francesco e Giacinta. Piccole/Grandi notizie • Fr. John D. Vaughn, OFM, già Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, ha celebrato il cinquantesimo anniversario di ordinazione presbiterale il 17 dicembre 2005. L’attuale Ministro generale, Fr. José R. Carballo, OFM, felicitandosi per il traguardo raggiunto, lo ha ringraziato per quanto Fr. John ha fatto per l’Ordine, in particolare durante i dodici anni di servizio come Ministro generale, assicurandogli le preghiere dei Frati di tutto il mondo. Fr. John Vaughn vive attualmente nella Fraternità di St. Boniface Church, 133 Golden Gate Ave., San Francisco, CA 94102. • Giovanni XXIII, il papa buono è il titolo dell’opera teatrale messa in scena nella città di Lérida in Spagna. L’autore è Francisco Gamissans, francescano e giornalista, che in passato aveva realizzato un lavoro teatrale su S. Francesco e S. Chiara. La rappresentazione è stata messa in scena dalla Compagnia teatrale TOAR, molto nota a Lérida. In cinque quadri scenici, viene evidenziata la bontà del beato Papa Giovanni ed il suo impegno a favore della pace nel mondo. La “prima” dell’opera è avvenuta nel santuario dei Frati Minori di S. Antonio di Padova a USA 28 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Lérida. Dopo aver assistito aIla rappresentazione, il Vescovo ne ha chiesto la replica nella Cattedrale della città. La fama di Papa Giovanni e le richieste giunte da più posti, hanno fatto il resto: la Compagnia teatrale ha ormai un fitto cartellone di rappresentazioni anche in altre città catalane. • È stata inaugurata il 12 dicembre 2005, a Bragança Paulista nello Stato di San Paolo (Brasile), la seconda edizione della Esposizione Internazionale del Presepe. L’iniziativa, nata dalla creatività di Fr. Pedro Pinheiro, è promossa dall’Amministrazione comunale di Bragança Paulista ed ha il patrocinio dell’Università San Francesco (USF) della Provincia dell’Immacolata Concezione in Brasile. Sono oltre 29 le rappresentazioni della natività esposte, realizzate in stili e materiali differenti. I Presepi provengono da varie parti del mondo: Italia, Cina, Macao, Perù, Palestina, Spagna, Portogallo, Senegal, Angola, Paraguay e Messico ed una particolare natività degli Indios Carajás del Brasile. • Un nuovo confratello si aggiuge alla Fraternità “S. Maria Mediatrice” della Curia generale, è Fr. Pietro Nguyen Van Huan, della Provincia S. Francesco del Vietnam. • La Provincia Betica dei Frati Minori ha celebrato a Siviglia, in Spagna, l’apertura dell’VIII Centenario di fondazione dell’Ordine dei Frati Minori. Nel convento di “Nuestra Señora del Águila”, alla presenza del Definitore generale, Fr. Miguel Vallecillo Martín, oltre settanta Frati provenienti dai conventi della Provincia hanno vissuto questo incontro gioioso e fraterno. La giornata ha avuto i momenti centrali nell’ascolto, nella preghiera, e nell’eucaristia. Fr. Miguel rivolgendosi ai Frati presenti, a nome del Ministro generale, li ha esortati a “vivere con realismo e profondità la grazia delle origini” che è il motivo guida delle celebrazioni centenarie. • Nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’approvazione della Regola di San Francesco, la Conferenza dei Ministri provinciali OFM del Cono Sur, organizza il II Congresso degli Educatori Francescani. L’incontro si svolgerà a Cordoba, in Argentina, presso la casa per ritiri “S. Antonio” di Arredondo, dal 26 al 29 aprile 2006. L’iniziativa è preparata in collaborazione con la Segreteria generale per l’Evangelizzazione e l’Animatore generale per la Pastorale educativa, Fr. Joaquín A. Echeverri. L’invito e informazioni per la partecipazione all’evento sono state inviate a tutti i Ministri provinciali dell’America Latina e della Spagna. Ulteriori particolari possono essere richiesti a Fr. Adrian Loza della Provincia di San Francesco Solano (Argentina) all’indirizzo eMail [email protected]. • La Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum organizza il Seminario di Antropologia e Conoscenza Mistica. Il seminario, si svolgerà in sei sessioni, da gennaio a maggio 2006, con lo scopo di esplorare le connessioni tra concezioni dell’uomo e conoscenza mistica. Il seminario vuole essere un vero dialogo tra la filosofia dell’uomo e le testimonianze di quella esperienza diretta e passiva della presenza del divino, nelle varie culture e religioni, denominata comunemente “mistica”. Di seguito le tematiche ed i relatori: Thomas Spidlik “La sofia mistica”; Barbara Faes De Mottoni “Excessus mentis, alienatio mentis, raptus nel Medioevo: origini ed esiti”; Luigi Borriello, “Il realismo di Teresa d’Avila: l’esperienza mistica vissuta’”; Dario Antiseri, “Ludwig Wittgenstein, la mistica di un logico”; Vincenzo Vitiello, “La meraviglia di tutte le meraviglie: che l’essente è”; Giovanni Reale, “Plotino: esperienza reale e concetto di mistica”. Per informazioni rivolgersi alla segreteria della PUA, tel. +39.0670373502 - fax +39.0670373604 eMail [email protected] via Merulana, 124, 00185 Roma (Italia) Segnalibro francescano • SIMONETTI Nando, Principi di teologia della pace nel Magistero di Benedetto XV, Edizioni Porziuncola, S. Maria degli Angeli, 2005, pp. 304. Benedetto XV, nel contesto dell’inutile strage, si è impegnato con tutte le forze per la promozione della pace, tratteggiando, con sorprendente attualità, il vero volto del pacifismo evangelico ed indicando instancabilmente le vie per il conseguimento di tale dono meraviglioso di Dio. L’Autore, attraverso l’analisi e la contestualizzazione storica dei relativi documenti e con l’importante supporto di indagini presso l’Archivio Segreto Vaticano, propone uno studio interessante per la storia della teologia della pace, delineandone i principi nel magistero di tale Pontefice, chiamato dai contemporanei martire volontario della pace. Agenda del Ministro generale • 6 gennaio, Epifania del Signore, Santa Maria in Aracoeli, Roma (Italia) • dal 9 al 14 gennaio, Tempo forte del Definitorio generale in Curia generale, Roma (Italia) • dal 16 al 24 gennaio, Incontro con i nuovi Ministri provinciali in Curia generale, Roma (Italia) • 21 gennaio, Apertura dell’VIII centenario di Fondazione dell’Ordine, Basilica S. Antonio, via Merulana a Roma (Italia) • dal 28 al 31 gennaio, Visita ai frati della Custodia Francescana del Paraguay FRATERNITAS - OFM - Roma Direttore responsabile Gino Concetti - Redattore : Gianfranco Pinto Ostuni Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 29