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20 Novembre GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA E AZIONE PER I BAMBINI, LE BAMBINE E I GIOVANI DEL MONDO 20 novembre 2011 Basta violenza contro i bambini: per un’educazione positiva senza castighi corporali e punizioni crudeli o degradanti A cura del Settore Diritti Umani del VIS- Volontariato Internazionale per lo Sviluppo VIS – WWW.VOLINT.IT 11 Sommario 1. GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA E AZIONE PER I BAMBINI, LE BAMBINE E I GIOVANI DEL MONDO ..................................................................................................... 3 2. PROTEGGERE I BAMBINI E LE BAMBINE DAI CASTIGHI CORPORALI E DALLE PUNIZIONI CRUDELI E DEGRADANTI.................................................................................................. 5 3. PROPOSTE DI ATTIVITA’ PER PROMUOVERE LA GIORNATA DI PREGHIERA E AZIONE PER I BAMBINI, LE BAMBINE E I GIOVANI DEL MONDO ................................................. 11 4. APPROFONDIMENTI BIBLIOGRAFICI E RISORSE ONLINE ............................................. 13 ALLEGATO 1 Suppliche per i bambini del mondo...................................................... 18 ALLEGATO 2 Preghiera interreligiosa per i bambini e e le bambine (italiano, inglese, portoghese, spagnolo, francese) ................................................................................... 21 2 1. GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA E AZIONE PER I BAMBINI, LE BAMBINE E I GIOVANI DEL MONDO La Giornata Mondiale di Preghiera e Azione per i Bambini, le Bambine e i Giovani del mondo (DPAC – Day of Prayer and Action for Children) è un movimento che coinvolge persone ed organizzazioni che operano per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, impegnate quotidianamente nella costruzione di un mondo a misura di bambini, bambine e giovani: il presente ed il futuro dell’umanità. La Giornata Mondiale di Preghiera e Azione per i Bambini, le Bambine e i Giovani del mondo viene celebrata ogni anno il 20 Novembre, anniversario dell’adozione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC). Essa nasce su iniziativa di Arigatou International, un’organizzazione non governativa interreligiosa con sede principale a Tokyo in Giappone e con status consultivo con ECOSOC e UNICEF. Opera per la promozione del dialogo e la cooperazione interreligiosa per il rispetto, la protezione e la piena realizzazione dei diritti fondamentali di tutti i bambini e le bambine. Nel 2000, Arigatou International ha lanciato l’iniziativa di creare una rete di organizzazioni religiose e spirituali, creando così la GNRC – Global Network of Religions for Children www.gnrc.net. Ad oggi esistono comitati GNRC nazionali e funziona con coordinamenti regionali. Nel 2009, Arigatou International e GNRC hanno lanciato la Giornata Mondiale di Preghiera e Azione per i Bambini, le Bambine e i Giovani del mondo (World Day of Prayer and Action for Children www.dayofprayerandaction.org): “Se ogni anno, in un giorno predefinito, tutte le religioni del mondo fossero d’accordo nel celebrare una preghiera comune, come azione concreta per garantire il benessere dei bambini in tutti i luoghi di culto, sarebbe un segnale forte per tutto il mondo che le religioni possono essere una forza unificatrice per promuovere la solidarietà umana”. La Giornata Mondiale riunisce persone di fedi diverse per: - celebrare i doni che i bambini, le bambine e i giovani portano quotidianamente; riflettere sulle azioni che promuovono la dignità di tutti i bambini, le bambine e i giovani; 3 - esplorare i modi per garantire una protezione più responsabile ed efficace per tutti i bambini, le bambine e i giovani; rafforzare la propria capacità di ascolto per lavorare in partnership con e per i bambini, le bambine e i giovani; Il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, don Pascual Chávez Villanueva, nel 2010, ha invitato tutte le comunità salesiane ad unirsi alla Giornata Mondiale di Preghiera e Azione per i Bambini, le Bambine e i Giovani del mondo, nella convinzione che “tutte le religioni possano essere forza propulsiva per la promozione dei diritti fondamentali dei bambini e delle bambine e inviare un messaggio forte di missione e impegno a tutto il mondo”. 4 2. PROTEGGERE I BAMBINI E LE BAMBINE DAI CASTIGHI CORPORALI E DALLE PUNIZIONI CRUDELI E DEGRADANTI Definizione di castighi corporali e punizioni crudeli o degradanti Il Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel suo Commento Generale N° 8 del 2006 sul “diritto del bambino ad essere protetto dai castighi corporali e altre punizioni crudeli o degradanti” definisce tali atti come: “… ogni punizione in cui viene usata la forza fisica con l’intento di provocare un certo grado di dolore o fastidio. Nella maggior parte dei casi colpendo il bambino (percosse, schiaffi, sculacciate) con la mano o con un attrezzo - frusta, bastone, cintura, scarpa, cucchiaio di legno, ecc. - ma a volte, ad esempio, prendendolo a calci, percuotendolo, graffiandolo, dando pizzicotti, mordendo, tirando i capelli o le orecchie, costringendo il bambino a stare in posizioni scomode, procurandogli bruciore, ustioni o ingestione forzata (per esempio, lavare la bocca ad un bambino con il sapone o costringerlo ad ingoiare spezie piccanti). Il Comitato ritiene che il minore di età deve essere protetto contro ogni forma di punizione corporale e qualsiasi trattamento crudele, inumano o degradante da chiunque perpetrato. Più in generale “ritiene che le punizioni corporali siano sempre degradanti - anche laddove si tratti di punizioni corporali non fisiche incompatibili con i principi enunciati e i diritti contenuti nella Convenzione di New York. Tra queste, per esempio, ritroviamo le punizioni che sminuiscono, umiliano, ridicolizzano e denigrano il bambino; …..”. “…Le punizioni corporali e le altre punizioni crudeli, inumane o degradanti, di bambini e adolescenti, possono avvenire in diversi ambienti, in casa e nella famiglia, a scuola e nelle diverse istituzioni educative e giudiziarie - sia sottoforma di condanna penale pronunciata dai tribunali che come punizione disciplinare all'interno di istituti di pena o in situazioni di sfruttamento del lavoro minorile...” Principali fonti internazionali La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 proclama: “…i minori di età hanno diritto a cure speciali e assistenza…”. La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza richiama in più articoli (art.19, 28, 37 e 39) il diritto del minore di età ad essere tutelato contro ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisica o mentale, di abbandono o di negligenza, di maltrattamento o di sfruttamento, così come il diritto a veder tutelato il proprio superiore interesse da parte di istituzioni, scuola e famiglia (Art. 3, 5, 18). 5 L'articolo 19 obbliga gli Stati ad adottare "ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza fisica o mentale, danno o abuso, abbandono o trattamento negligente, maltrattamento o sfruttamento, compresa la violenza sessuale…”. Inoltre, l'articolo 28, comma 2, della Convenzione richiama la disciplina scolastica e richiede agli Stati parte di "prendere tutte le misure appropriate per garantire che la disciplina scolastica sia applicata in maniera compatibile con la dignità umana del fanciullo ed in conformità con la presente Convenzione". Il Comitato ONU sui diritti economici, sociali e culturali, nel suo Commento generale n. 13 (1999) su "Il diritto all'educazione", ha dichiarato: "Secondo il Comitato, la punizione corporale è in contrasto con il principio fondamentale del diritto internazionale dei diritti umani sancito nel preambolo della Dichiarazione universale e nei due Patti: la dignità della persona. Altri aspetti della disciplina scolastica può anche essere in contrasto con la disciplina scolastica, compresa l'umiliazione pubblica ". Attori coinvolti nel processo di protezione del minore di età da ogni forma di violenza fisica o psicologica su di esso esercitata Nel processo di promozione e protezione del minore di età da ogni forma di violenza fisica o psicologica su di esso esercitata un ruolo fondamentale giocano la famiglia, i diversi contesti educativi, le comunità religiose, le istituzioni e la società civile: la famiglia e i diversi contesti educativi in qualità di: “…unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare del minore di età, deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività…” (Preambolo della CRC); lo Stato parte in quanto obbligato dalla Convenzione a riconoscere tutte le possibili forme di violenza (fisica e psicologica) esercitate sul minore di età e chiamato a vietarle esplicitamente con specifiche sanzioni giuridiche sia di carattere civile che penale; la società civile come principale attore/promotore delle attività di monitoraggio e implementazione dei principi contenuti nella Convenzione; le comunità religiose e comunità di fede promuovendo i valori e gli ideali di dignità e rispetto dei diritti umani fondamentali l’imperativo etico e spirituale di combattere ogni forma di violenza contro i bambini. Don Bosco e il metodo preventivo come alternativa ai castighi corporali Don Bosco, che è stato precursore di tanti dei principi riconosciuti dalla Convenzione di New York, in una circolare a lui attribuita e rimasta inedita fino al 1935, probabilmente redatta nel 1883, si esprime con grande fermezza sull’utilizzo delle punizioni corporali come metodo educativo da applicare ai fanciulli all’interno delle case salesiane ed individua 5 passaggi fondamentali ai quali prega i confratelli di attenersi: 6 1. Non punite mai se non dopo aver esauriti tutti gli altri mezzi Quante volte, miei cari figliuoli, nella mia lunga carriera ho dovuto persuadermi di questa grande verità! È certo più facile irritarsi che pazientare: minacciare un fanciullo che persuaderlo: direi che è più comodo alla nostra impazienza ed alla nostra superbia, castigare quelli che ci resistono, che correggerli col sopportarli con fermezza e con benignità…. Se dopo la prima ammonizione non si vede alcun profitto, se ne parli con un altro superiore che abbia sul colpevole qualche influenza; e poi alla fine se ne parli col Signore. Io vorrei che il Salesiano fosse sempre come Mosè, che si studia di placare il Signore giustamente indignato contro il suo popolo d’Israele…. Alcune volte a noi sembra che quel fanciullo non faccia profitto dalla nostra correzione, mentre invece sente nel suo cuore ottima disposizione per secondarci, e che noi manderemmo a male, con un malinteso rigore, e col pretendere che il colpevole faccia subita e grave emenda del suo fallo….; 2. Procurare di scegliere nelle correzioni il momento favorevole Ogni cosa a suo tempo, disse lo Spirito Santo; ed io vi dico che occorrendo una di queste dolorose necessità, occorre pure una grande prudenza per saper cogliere il momento, in cui la repressione sia salutare. Imperocché le malattie dell’anima domandano di essere trattate almeno come quelle del corpo. Nulla è più pericoloso di un rimedio dato male a sproposito o fuori tempo. Un medico saggio aspetta che l’infermo sia in condizione di sostenerlo, ed a tal fine aspetta l’istante favorevole. E noi potremo conoscerlo solo dalla esperienza perfezionata dalla bontà del cuore. E prima di tutto aspettate che siate padroni di voi medesimi; non lasciate conoscere che voi operate per umore o per furia; perché allora perdereste la vostra autorità, ed il castigo diventerebbe pernicioso…; 3. Togliete ogni idea che possa far credere che si operi per passione Difficilmente quando si castiga si conserva quella calma che è necessaria, per allontanare ogni dubbio che si opera per far sentire la propria autorità, o sfogare la propria passione. E quanto più si fa con dispetto, tanto meno uno se ne accorge. Il cuore di padre, che noi dobbiamo avere, condanna questo modo di fare. Riguardiamo come nostri figli, quelli sui quali abbiamo da esercitare qualche potere. Mettiamoci quasi al loro servizio, come Gesù che venne ad ubbidire e non a comandare; vergognandoci di ciò che potesse aver l’aria in noi di dominatori; e non dominiamoli che per servirli con maggior piacere… In certi momenti molto gravi giova più una raccomandazione a Dio, un atto di umiltà a Lui, che una tempesta di parole, le quali, se da una parte non producono che male in chi le sente, dall’altra parte nessun vantaggio in chi le merita…; 4. Regolatevi in modo da lasciar la speranza al colpevole che possa esser perdonato Bisogna evitare l’affanno ed il timore inspirato dalla correzione e mettere una parola di conforto. Dimenticare e far dimenticare i tristi giorni de’ suoi errori, è arte 7 suprema di buon educatore. Alla Maddalena il buon Gesù non si legge che abbia ricordati i suoi traviamenti; come pure con somma e paterna delicatezza fece confessare e purgarsi S. Pietro della sua debolezza. Anche il fanciullo vuol essere persuaso che il suo superiore ha buona speranza della sua emendazione; e così sentirsi di nuovo messo dalla sua mano caritatevole per la via della virtù. Si otterrà più con uno sguardo di carità, con una parola di incoraggiamento, che dia fiducia al suo cuore, che con molti rimproveri, i quali non fanno che inquietare e comprimere il suo vigore…; 5. Quali castighi debbano adoperarsi e da chi Ma non si dovranno usare mai i castighi? … sappiamolo fare con intelligenza e carità, affinché il nostro castigo sia di natura da rendere migliore. Ricordiamoci che la forza punisce il vizio, ma non guarisce il vizioso. Non si coltiva la pianta curvandola con aspra violenza, e non si educa perciò la volontà gravandola con giogo soverchio. Eccovi una serie di castighi, che soli io vorrei adoperati tra noi. Uno de’ mezzi più efficaci di repressione morale, è lo sguardo malcontento, severo e tristo del superiore, che fa vedere al colpevole, per poco cuore che abbia, di essere in disgrazia, e che lo può provocare al pentimento ed all’emenda. Correzione privata e paterna. Non troppi rimproveri; e fargli sentire il dispiacere dei parenti, e la speranza delle ricompense. Alla lunga si sentirà costretto a mostrare gratitudine e perfino generosità… Ricordatevi che l’educazione è cosa di cuore, e che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l’arte, e ce ne dà in mano le chiavi. Procuriamo perciò in tutti i modi ed anche con questa umile ed intera dipendenza di impadronirci di questa fortezza chiusa sempre al rigore ed all’asprezza. Studiamoci di farci amare, di insinuare il sentimento del dovere e del santo timore di Dio, e vedremo con mirabile facilità aprirsi le porte di tanti cuori, ed unirsi a noi per cantare le lodi e le benedizioni di Colui, che volle farsi nostro modello, nostra via, nostro esempio in tutto, ma particolarmente nell’educazione della gioventù…”. Riassumendo: 1. Punto chiave I bambini hanno il diritto inviolabile di essere rispettati nella loro dignità umana e integrità fisica e di essere protetti e tutelati da un sistema normativo, giuridico, etico e sociale adeguato e in linea con i precetti contenuti nella Convenzione Internazionale sui diritti del Fanciullo. 2. Domande e risposte 1. Che cosa è esattamente la punizione corporale? Il Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel suo Commento Generale N° 8 del 2006 sul “diritto del bambino ad essere protetto dai 8 castighi corporali e altre punizioni crudeli o degradanti” definisce tali atti come: “… ogni punizione in cui viene usata la forza fisica con l’intento di provocare un certo grado di dolore o fastidio. Nella maggior parte dei casi colpendo il bambino (percosse, schiaffi, sculacciate) con la mano o con un attrezzo - frusta, bastone, cintura, scarpa, cucchiaio di legno, ecc. - ma a volte, ad esempio, prendendolo a calci, percuotendolo, graffiandolo, dando pizzicotti, mordendo, tirando i capelli o le orecchie, costringendo il bambino a stare in posizioni scomode, procurandogli bruciore, ustioni o ingestione forzata (per esempio, lavare la bocca ad un bambino con il sapone o costringerlo ad ingoiare spezie piccanti). 2. Perché dovremmo vietare le punizioni corporali? Le punizioni corporali sono espressamente vietate nelle convenzioni e nelle risoluzioni internazionali e contrarie ai valori sottesi ad una cultura dei diritti umani, in particolare nella Convenzione sui diritti del fanciullo. Ciascun bambino e adolescente ha il diritto di vivere libero dalla violenza. Alcune buone ragioni per vietare le punizioni corporali: 3. il rispetto della sacralità di ogni essere umano e dell’integrità fisica altrui è un principio cardine di molte religioni e la violenza, violando l’integrità fisica, psicologica, emotiva, mentale, spirituale, viola il valore sacro stesso della vita; 4. possono provocare gravi danni; 5. insegnano ai bambini che la violenza è un modo accettabile per risolvere i conflitti; 6. sono inefficaci come metodo disciplinare. Ci sono modi positivi per insegnare, correggere o riabilitare bambini e giovani, che favoriscono lo sviluppo integrale del bambino. 1. Ma per quanto riguarda i diritti dei genitori? L’abolizione non viola i diritti delle famiglie e la libertà della religione? I diritti umani non si fermano davanti alla porta delle nostre case. I bambini hanno diritti come ogni altro membro della famiglia: non devono essere picchiati come nessun altro componente. I genitori che difendevano il loro diritto a schiaffeggiare hanno costantemente perso la loro causa davanti alla Corte europea dei diritti umani. Alcune persone possono sollevare giustificazioni basate sulla fede per le punizioni corporali. Tuttavia, figure leader religiose hanno aderito alla campagna per l'abolizione delle punizioni corporali. Durante l'Assemblea Mondiale delle Religioni per la Pace a Kyoto, in Giappone nel 2006, più di 800 leader religiosi hanno approvato un impegno religioso per combattere la violenza contro i bambini, invitando i governi ad adottare leggi e vietare ogni forma di violenza, comprese le punizioni corporali. Per riuscire in questo intento ci deve essere una riforma combinata del diritto e dell’educazione - destare le società nel rifiutare la violenza per promuovere metodi educativi efficaci e rispettosi dei diritti del fanciullo, applicabili in famiglia e 9 nei diversi contesti del vivere civile. La Svezia nel 1979, è diventato il primo paese al mondo a vietare esplicitamente le punizioni corporali. 2. Perché è così difficile arrivare a un divieto? Molti dei genitori di oggi sono cresciuti in famiglie nelle quali la disciplina o il controllo includevano la violenza fisica e così, spesso inconsciamente perpetuano quel modello educativo ignari dei danni che procura ai loro figli. Non c’è una violenza buona o una cattiva, perché la violenza non potrà mai essere metodo educativo adeguato ai bisogni e alle necessità dei figli. 3. Qual è il prossimo passo? Le Nazioni Unite e gli altri organismi internazionali stanno spingendo affinché ogni paese adotti leggi contro i castighi corporali e altre punizioni inumane o degradanti a danno del minore di età , favorendo una relazione genitore - figlio sana e positiva. La buona pratica dei genitori è essenziale per crescere bambini sani che un giorno diventeranno adulti sani. La nostra speranza è che i governi non solo rispondano alla chiamata portando tale divieto all’interno della propria legislazione nazionale, ma che optino anche per una politica di sostegno alle famiglie (per la conciliazione tra famiglia e lavoro, ad esempio), di sviluppo di servizi assistenziali (come consulenza o formazione), di sensibilizzazione e di educazione a metodologie educative che escludano comportamenti o pratiche violente. 10 3. PROPOSTE DI ATTIVITA’ PER PROMUOVERE LA GIORNATA DI PREGHIERA E AZIONE PER I BAMBINI, LE BAMBINE E I GIOVANI DEL MONDO La Giornata Mondiale di Preghiera e Azione per i Bambini, le Bambine e i Giovani del mondo 2011 è un’occasione per le comunità religiose di tutto il mondo per unire i propri sforzi con quelli della società civile, delle organizzazioni internazionali e dei Governi per dire Basta violenza contro i bambini: per un’educazione positiva senza castighi corporali e punizioni crudeli o degradanti. In occasione del 20 Novembre 2011, in ciascun ambiente, l’invito è quello di promuovere azioni, eventi e riflessioni il cui obiettivo sia quello di rendere manifesto l’impegno comune per l’eliminazione della violenza sui bambini, sulle bambine e sui giovani, attraverso l’educazione preventiva secondo lo stile di Don Bosco. Un primo passo da compiere è quello di unirsi in preghiera con tutte le comunità religiose presenti sul territorio, per la celebrazione di una Preghiera in favore dei bambini, delle bambine e dei giovani del mondo. Si vedano per esempio: 1. Suppliche per i Bambini del Mondo 2011, elaborate dalla Colazione interreligiosa “Religions for Peace” (allegato 1); 2. Preghiera interreligiosa per i bambini e le bambine 2010 (allegato 2 in IT, EN, SP, FR, PT). Alla celebrazione dovrebbe poi seguire un’azione concreta che coinvolga la comunità salesiana, i gruppi locali, altre associazioni, le autorità locali, le organizzazioni interreligiose che lavorano per promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Alcuni suggerimenti: - promuovere un concorso (foto, disegni, poesie) sul tema dell’eliminazione dei castighi corporali rivolto ai bambini, alle bambine ed ai giovani; Promuovere una marcia di bambini, bambine e giovani per le strade del quartiere; 11 - Dedicare un “buongiorno” o una “buonanotte” in tipico stile salesiano alla presentazione della Giornata Mondiale e al tema dei castighi corporali e delle punizioni crudeli o degradanti; allestire banchetti informativi sul tema; scrivere un articolo o un appello da inviare ai media locali; promuovere occasioni di scambio, di riflessione e di studio in collaborazione con altre comunità religiose; elaborare un piano di azione di lungo periodo volto all’implementazione di azioni e progetti per il cambiamento sociale e la proibizione di ogni forma di castigo corporale; elaborare raccomandazioni al Governo locale, in stretta collaborazione con le organizzazioni della società civile, i genitori, gli insegnanti e gli educatori; favorire la partecipazione attiva e significativa dei bambini, delle bambine e dei giovani nella pianificazione ed implementazione degli eventi e delle iniziative. Fondamentale sarà poi dare visibilità all’evento organizzato: inviando un’email a Debora Sanguinato [email protected] e Gabriella per la segnalazione dell’iniziativa su Patriziano [email protected] www.donbosco-humanrights.org Nel web, segnalando l’evento: Sulla Piattaforma www.donbosco-humanrights.org; Sul sito internet dell’Ispettoria salesiana di appartenenza; Sul sito della Giornata Mondiale: www.dayofprayerandaction.org; Sui social Network. 12 4. APPROFONDIMENTI BIBLIOGRAFICI E RISORSE ONLINE BIBLIOGRAFIA Alexandrecu, Gabriela et al., Ending Physical and Humiliating Punishment of Children: Making it Happen, Part 1 and Part 2 Annexes, International Save the Children Alliance, 2005 Child Rights Information Network Report of the Middle East & North Africa technical workshop: Law reform to prohibit all forms of corporal punishment of children, June 30 – July 2, 2010, Beirut, Lebanon, 2010 Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Raccomandazione R (2006)19 del Comitato dei Ministri agli Stati Membri relativa alle politiche di sostegno alla genitorialità, 2006 Comitato sui Diritti dell’Infanzia, Commento Generale n. 1, Le finalità dell’educazione, 2001 Comitato sui Diritti dell’Infanzia, Commento Generale n. 5, “Misure generali di attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia, 2003 Comitato sui Diritti dell’Infanzia, Commento Generale N° 8, “The right to protection from corporal punishment and other cruel or degrading forms of punishment”, 2006 Comitato sui Diritti dell’Infanzia, Giornata di Discussione Generale su “State violence against children”, 2000 Comitato sui Diritti dell’Infanzia, Giornata di Discussione Generale su “Violence against children within the family and in schools”, 2001 Comitato sui diritti economici, sociali e culturali, Commento Generale n. 13, Il diritto all’educazione (art. 13), 1999 Durrant, J. E., A Generation without Smacking: The impact of Sweden’s ban on physical punishment, London: Save the Children, 2000 Durrant, J. E., Positive Discipline: What it is and how to do it, Save the Children Sweden Southeast Asia and the Pacific, 2007 Early Childhood Matters, Violence against young children: A painful issue, June 2006, No.106 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children & Save the Children Sweden, Campaigns Manual: Ending corporal punishment and other cruel and degrading punishment of children through law reform and social change, 2010 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Ending legalised violence against children: Global report, 2010 13 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, The African Child Policy Forum & Save the Children Sweden, Ending legalised violence against children: All Africa report, 2010 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Campaigning for law reform to prohibit corporal punishment: Understanding the need for prohibition – Summary Briefing 1, 2009 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Campaigning for law reform to prohibit corporal punishment: Reviewing current law – Summary Briefing 2, 2009 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Campaigning for law reform to prohibit corporal punishment: Drafting prohibiting legislation – Summary Briefing 3, 2009 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Campaigning for law reform to prohibit corporal punishment: Building a national strategy – Summary Briefing 4, 2009 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Campaigning for law reform to prohibit corporal punishment: Working with Government and Parliament – Summary Briefing 5, 2009 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Campaigning for law reform to prohibit corporal punishment: Using legal action and regional and international human rights mechanisms – Summary Briefing 6, 2009 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Campaigning for law reform to prohibit corporal punishment: Key resources to support campaigning – Summary Briefing 7, 2009 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Prohibiting corporal punishment of children: A guide to legal reform and other measures, 2009 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Prohibiting all corporal punishment of children: Frequently Asked Questions. Child-friendly version, 2009 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Prohibiting corporal punishment in schools: Positive responses to common arguments, 2009 Global Initiative to End All Corporal Punishment of Children, Prohibiting all corporal punishment in schools: Global Report, 2011 International Save the Children Alliance, Towards the universal prohibition of all violent punishment of children, Stockholm: Save the Children Sweden, 2008 Martin, Florence & Parry-Williams, John (2006), The Right Not to Lose Hope: Children in conflict with the law – a policy analysis and examples of good practice, Save the Children, 2006 Modig, C., Never Violence: Thirty Years on from Sweden’s Abolition of Corporal Punishment, Stockholm: Government Offices of Sweden/Save the Children Sweden, 2009 Owen, S., Prohibiting all corporal punishment in Southeast Asia and the Pacific: Report of the regional technical workshop for Save the Children and partners, “Building effective 14 child protection” (Bangkok, Thailand, 2-4 March 2009), Save the Children Sweden, Parents and Teachers Against Violence in Education (PTAVE), Plain Talk About Spanking, 2011 edition Save the Children, Children’s Actions to End Violence against Girls and Boys – A contribution to the United Nations Study on Violence against Children, 2005 Save the Children Sweden, East and Central Africa Regional Technical Workshop on Law Reform to Prohibit All Corporal Punishment – Nairobi, Kenya, 2009 Save the Children Sweden, Ending Corporal Punishment of Children. 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Campagna GLobale su “End www.endcorporalpunishment.org All Corporal Punishment of Children” Child Rights Information Network, www.crin.org Child Friendly Report and Video, www.unicef.org/violencestudy/responding.html Youth against Churches’ Network for Non-violence, www.churchesfornon-violence.org 15 violence, Consiglio d’Europa, Costruire un’Europa per http://www.coe.int/t/dg3/children/default_en.asp e con i bambini (EN e FR) From Commitment to Action: What Religious Communities Can Do To Eliminate Violence against Children, www.religionsforpeace.org/resources/toolkits/ Global Initiative to End www.endcorporalpunishment.org All Corporal Religions for Peace and UNICEF, www.religionsforpeace.org/resources/toolkits/ Punishment 2010, of available Children at Respect Children - Resources for Worship, liturgies prayers, readings and notes, available at Save the Children Sweden http://resourcecentre.savethechildren.se Studio del 2006 del Segretario generale delle Nazioni Unite sulla violenza nei confronti dei bambini http://www.violencestudy.org Ufficio dell’Altro Commissariato ONU sui diritti umani, www.ohchr.org PER APPROFONDIRE: African Commission on Human and Peoples’ Rights, Curtis Francis Doebbler v. Sudan, Comm. No. 236/2000 (2003); see para. 42. For example, in 2002 the Fiji Court of Appeal declared corporal punishment in schools and the penal system unconstitutional. The judgement declared: “Children have rights no wit inferior to the rights of adults. Fiji has ratified the Convention on the Rights of the Child. Our Constitution also guarantees fundamental rights to every person. Government is required to adhere to principles respecting the rights of all individuals, communities and groups. By their status as children, children need special protection. Our educational institutions should be sanctuaries of peace and creative enrichment, not places for fear, ill-treatment and tampering with the human dignity of students” (Fiji Court of Appeal, Naushad Ali v. State, 2002). In 1996, Italy’s highest Court, the Supreme Court of Cassation in Rome, issued a decision that effectively prohibited all parental use of corporal punishment. The judgement states: “… The use of violence for educational purposes can no longer be considered lawful. There are two reasons for this: the first is the overriding importance which the [Italian] legal system attributes to protecting the dignity of the individual. This includes ‘minors’ who now hold rights and are no longer simply objects to be protected by their parents or, worse still, objects at the disposal of their parents. The second reason is that, as an educational aim, the harmonious development of a child’s personality, which ensures that he/she embraces the values of peace, tolerance and co-existence, cannot be achieved by using violent means which contradict these goals” (Cambria, Cass, sez. VI, 18 Marzo 1996 [Supreme Court of Cassation, 6th Penal Section, 18 March 1996], Foro It II 1996, 407 (Italy)). Also see South African Constitutional Court (2000) Christian Education International Save the Children Alliance (2008), Towards the universal prohibition of all violent punishment of children, Stockholm: Save the Children Sweden. 16 Corporal punishment was condemned in a series of decisions of the European Commission on Human Rights and judgements of the European Court of Human Rights; see in particular Tyrer v. UK, 1978; Campbell and Cosans v. UK, 1982; Costello-Roberts v. UK, 1993; A v. UK, 1998. European Court judgements are available at http://www.echr.coe.int/echr. European Committee of Social Rights, general observations regarding article 7, paragraph 10, and article 17. Conclusions XV-2, Vol. 1, General Introduction, p. 26, 2001; the Committee has since issued conclusions, finding a number of Member States not in compliance because of their failure to prohibit all corporal punishment in the family and in other settings. In 2005 it issued decisions on collective complaints made under the charters, finding three States not in compliance because of their failure to prohibit. For details, see a http://www.coe.int/T/E/Human_Rights/Esc/ ;also Eliminating corporal punishment: human rights imperative for Europe’s children, Council of Europe Publishing, 2005. 17 ALLEGATO 1 SUPPLICHE PER I BAMBINI DEL MONDO1 Il bambino ha il respiro e lo spirito della vita. Il bambino, presente qui e ora, è il passato incarnato e il futuro che viene. Il bambino vuole vivere, essere protetto e svilupparsi. Il bambino ha bisogno di pace, giustizia e libertà. AIUTIAMO I NOSTRI BAMBINI Torturati dalla fame e dalla sete Aiutiamo i nostri Bambini Devastati da malattie prevenibili Aiutiamo i nostri Bambini Mutilati da pratiche e azioni crudeli Aiutiamo i nostri Bambini Azzannati dalla brutalità della guerra Aiutiamo i nostri Bambini Vittime della violenza Aiutiamo i nostri Bambini Sfruttati sul lavoro Aiutiamo i nostri Bambini Traumatizzati dagli abusi sessuali Aiutiamo i nostri Bambini Danneggiati dall’abuso di droga Aiutiamo i nostri Bambini Avvelenati dall’inquinamento ambientale Aiutiamo i nostri Bambini PROTEGGIAMO I NOSTRI BAMBINI Piegati dalla sofferenza Proteggiamo i nostri bambini Respinti senza nome 1 Religions for Peace è fermamente impegnata a rispettare le differenze religiose, incluse le questioni relative alle pratiche religiose. Ogni comunità è riconosciuta come prima responsabile delle proprie pratiche religiose. In contesti interreligiosi, Religions for Peace non incoraggia lo scambio di preghiere e meditazioni, ma promuove momenti in cui i credenti di diverse tradizioni possono voler pregare o meditare “in reciproca presenza”. Queste “suppliche” sono umilmente offerte ai credenti per essere utilizzate in accordo con le proprie tradizioni e consapevoli del rispetto delle differenze religiose. 18 Proteggiamo i nostri bambini Negati nell’appartenenza Proteggiamo i nostri bambini Appassiti senza speranza Proteggiamo i nostri bambini Ostacolati a causa di razza, religione, età, sesso o casta Proteggiamo i nostri bambini Rifiutati nell’onore e nell’integrità Proteggiamo i nostri bambini Deprivati della bellezza, della gioia e del sorriso Proteggiamo i nostri bambini Sradicati a causa della guerra, della carestia e dei disastri Proteggiamo i nostri bambini Gravati dai debiti delle generazioni precedenti Proteggiamo i nostri bambini Adulti prima ancora di essere giovani Proteggiamo i nostri bambini A cui è negata libertà, giustizia e pace Proteggiamo i nostri bambini ABBIAMO CURA DEI NOSTRI BAMBINI Nutriti dall’amore, sostenuti da una guida, elevati nella comprensione Abbiamo cura dei nostri bambini A cui è garantito cibo, acqua pulita, un alloggio, vestiario Abbiamo cura dei nostri bambini Arricchiti da un ambiente sano e pulito Abbiamo cura dei nostri bambini Incoraggiati dall’educazione, rafforzati dalle opportunità e dal pieno godimento dei propri diritti Abbiamo cura dei nostri bambini Incoraggiati a partecipare ai sistemi politici ed economici, base per il nostro futuro Abbiamo cura dei nostri bambini A cui sono assicurate salute e assistenza sanitaria Abbiamo cura dei nostri bambini Rafforzati all’interno della famiglia globale, arricchita dalle differenze Abbiamo cura dei nostri bambini Cresciuti nella libertà, giustizia e pace Abbiamo cura dei nostri bambini Il bambino è vita e miracolo, bellezza e mistero, compimento e promessa. Salviamo i nostri bambini, proteggiamoli e prendiamocene cura. RELIGIONS FOR PEACE - la coalizione interreligiosa più grande e rappresentativa al mondo – promuove azioni comuni per la pace, tra le comunità religiose mondiali. Lavora per la trasformazione dei conflitti, la promozione dello Sviluppo Umano e 19 per la costruzione di società più giuste, proteggendo l’ambiente. Il Religions for Peace Global Network comprende un Consiglio Mondiale di leader religiosi “senior”; cinque organi interreligiosi a livello regionale e più di 70 a livello nazionale, la Rete Globale delle Donne per la Fede e la Rete Globale per la Gioventù. 20 ALLEGATO 2 ITALIANO - PREGHIERA INTERRELIGIOSA PER I BAMBINI E LE BAMBINE Signore della Vita, che i nostri bambini e le nostre bambine siano come TU lo desideri. Che la nostra FEDE ci aiuti a garantire maggior dignità e qualità della vita per tutti i bambini delle nostre comunità, città, Nazioni e del mondo. Signore, in molti luoghi l’idolatria della ricchezza è una minaccia per la pace. Il nostro pianeta è sempre più sfruttato ed inquinato, ed i bambini sono i primi a soffrire quando l'egoismo prende il sopravvento sul cuore delle persone. Dacci il coraggio di cambiare questa storia! Aiutaci a combattere le cause che favoriscono la povertà, l'ingiustizia e l'oppressione dei bambini e delle loro famiglie. Dacci la forza per evitare che oggi i bambini siano sfruttati, costretti a lavorare e coinvolti nel mondo della droga, siano costretti ad andare a letto affamati e assetati, senza poter frequentare la scuola per imparare, non abbiamo uno spazio sicuro per giocare e possano morire per cause che sono prevenibili. Vogliamo il benessere dei bambini e il rispetto dei loro diritti. Abbiamo il dovere di proteggerli durante tutto l’arco della loro vita, che per noi è sacra. Che il Tuo Spirito possa illuminarci per proteggere i bambini sin dal grembo materno e garantire loro i diritti fondamentali. Che possano ricevere cure e latte materno, alimentazione adeguata, acqua pulita e opportunità per svilupparsi pienamente. Signore della Vita, insieme con i nostri bambini e bambine, ad una sola voce, noi apprezziamo tutto il bene fatto da molte persone di buona volontà. La nostra forza è in Te, e questo ci permette di agire per costruire un mondo in cui ogni bambino e bambina possa avere una vita degna ed abbondante. Amen! ENGLISH ‐ Prayer for Children and Youth Lord of Life, may our children be as You wish! May our faith be of help in the quest for more dignity and quality of life for the children of our community and city, Nations and in the world. Lord, the idolatry of wealth is a threat to peace in many places. Our planet is exploited and polluted ever more, and the children are the first to suffer when selfishness takes over people’s hearts. Give us courage to change this story! Help us fight against the causes of poverty, injustice and oppression of children and their 21 families. Give us strength to prevent girls and boys today from being exploited and forced to work, getting involved with drugs, sleeping and awaking with hunger and thirst, not having a school in which to study and a safe space in which to play, and dying for preventable reasons. We want the well-being of children and respect for their fundamental rights. We will protect them during their entire life, which is sacred. May Your spirit enlighten us to care for and with children, beginning in their mother’s womb, and to guarantee their human rights. May they receive vaccines and breast milk, adequate nourishment, clean water and opportunities to develop fully. Lord of Life, together with our children, with a single voice, we are grateful for all the good that has come from so many people of good will. Our strength is in You, who takes us to action to build a world in which children may have life, dignity and have it abundantly! Amen! PORTUGUÊS - Oração pelas Crianças e pelos Jovens do mundo Senhor da Vida, que nossas crianças sejam como Vós o desejais! Que nossa FÉ ajude a buscar mais dignidade e qualidade de vida para as crianças de nossa comunidade, cidade, do Brasil e do mundo. Senhor, em muitos lugares a idolatria da riqueza é uma ameaça para a paz. Nosso planeta está cada vez mais explorado e poluído, e as crianças são as primeiras a sofrer quando o egoísmo toma conta do coração das pessoas. Dá-nos coragem para mudar esta história! Ajudai-nos a lutar contra as causas que promovem o empobrecimento, a injustiça e a opressão das crianças e suas famílias. Dai-nos força para impedir que hoje meninas e meninos sejam explorados, forçados a trabalhar e envolver-se com drogas, dormir e acordar com fome e sede, não tenham escola para estudar, espaço seguro para brincar e morram por causas que podem ser prevenidas. Queremos o bem-estar da criança e o respeito aos seus direitos. Vamos protegê-la durante toda a sua vida, que é sagrada. Que o Teu espírito nos ilumine para cuidar da criança desde o ventre da mãe, e garantir os seus direitos de cidadania. Que ela receba as vacinas e leite materno, alimentação adequada, água limpa, oportunidades para se desenvolver plenamente. Senhor da Vida, junto com nossas crianças, em uma só voz, agradecemos todo o bem que foi feito por tantas pessoas de boa vontade. Nossa força está em TI, que nos leva a ação para construir um mundo no qual a criança possa ter vida, e vida em abundância! 22 Amém! ESPAÑOL - Oración por los Niños y Niñas Señor de la Vida, que nuestros niños y niñas sean como Tú lo deseas. Que nuestra FE nos ayude a buscar más dignidad y calidad de vida para todos los niños de nuestra comunidad, ciudad, de nuestro País y del mundo. Señor, en muchos lugares la idolatría de la riqueza es una amenaza para la paz. Nuestro planeta está cada vez más sobre explotado y contaminado, y los niños son los primeros en sufrir cuando el egoísmo se apodera del corazón de la personas. Danos valentía para cambiar esta historia! Ayúdanos a luchar contra las causas que promueven el empobrecimiento, la injusticia y la opresión de los niños y sus familias. Dadnos fuerza para impedir que hoy niñas y niños sean explotados, forzados a trabajar y envolverse en drogas, dormir y acordarse con hambre y sed, sin tener escuela para estudiar, espacio seguro para jugar, y mueran por causas que pueden ser prevenidas. Queremos el bienestar de los niños y las niñas y el respeto a sus derechos. Vamos a protegerlos durante toda su vida que es sagrada. Que Tu espíritu nos ilumine para cuidar los niños desde el vientre de su madre, y garantizar sus derechos de ciudadanía. Que reciban inmunización y leche materna, alimentación adecuada, agua limpia, y oportunidades para desarrollarse plenamente. Señor de la Vida, junto con nuestros niños y niñas, en una sola voz, agradecemos todo el bien hecho por tantas personas de buena voluntad. Nuestra fuerza está en Ti, y esta fuerza nos lleva a la acción para construir un mundo en el cual todo niño y niña pueda tener vida y vida en abundancia. Amén FRANÇAIS - Prière pour les enfants Seigneur de la Vie, que nos enfants soient comme tu le désires. Que notre FOI nous aide à chercher plus de dignité et de qualité de vie pour tous les enfants de notre communauté, notre ville, de notre Pays et du monde. Seigneur, en de nombreux endroits l’idolâtrie de la richesse est une menace pour la paix. Notre planète est toujours plus surexploitée et polluée, et les enfants sont les premiers à souffrir lorsque l’égoïsme s’empare du coeur des personnes. 23 Donne-nous le courage de changer cette histoire ! Aide-nous à lutter contre les causes qui favorisent l’appauvrissement, l’injustice et l’oppression des enfants et de leurs familles. Donne-nous la force d’empêcher que des enfants soient exploités aujourd’hui, forcés à travailler et à s’impliquer dans la drogue, à dormir et se coucher en ayant faim et soif, sans école pour étudier ni espace sûr pour jouer, et qu’ils meurent pour des raisons qui peuvent être évitées. Nous voulons le bien-être des enfants ainsi que le respect de leurs droits. Nous les protégerons durant toute leur vie, qui est sacrée. Que ton esprit nous illumine afin de protéger les enfants depuis le ventre de leur mère, et de garantir leurs droits de citoyenneté. Qu’ils soient immunisés contre les maladies, qu’ils reçoivent du lait maternel, une alimentation adéquate, de l’eau propre, et l’opportunité de se développer pleinement. Seigneur de la Vie, avec nos enfants, d’une seule voix, nous remercions tout le bien réalisé par tant de personnes de bonne volonté. Notre force se trouve en toi, et cette force nous mène à agir, afin de construire un monde dans lequel tous les enfants puissent être en vie et vivre en abondance. Amen ! Per contatti e maggiori informazioni : Scrivi a [email protected] [email protected] VISITA IL SITO: WWW.VOLINT.IT 24