Casi limite
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Casi limite
Dipartimento Chirurgia Generale e Specialistiche Direttore: dr. Luca Cappuccini S.S.D. di Chirurgia Videolaparoscopica avanzata e metabolica Responsabile: dr. Edoardo Della Valle I CASI LIMITE CONVEGNO: STILE DI VITA E OBESITA’ 8 MAGGIO 2010 LA CHIRURGIA BARIATRICA Rappresenta a tutt’oggi l’unico trattamento efficace dell’obesità patologica e risulta risolutiva nel tempo in oltre il 90% dei pazienti (W.H.O) IL TRATTAMENTO della obesità patologica e delle comorbilità correlate deve sempre essere interdisciplinare. Includendo competenze molteplici : nutrizionale, psicologico, endocrinologico, gastroenterologico, pneumologico, cardiologico e fisioterapicoriabilitativo CASI LIMITE tenendo conto delle numerosissime variabili presenti in ogni singolo caso di obesità patologica, si possono definire limite: I casi in cui il rischio del trattamento chirurgico, raggiunge la soglia della ragionevole attesa del rapporto rischio-beneficio. In altre parole sono casi a mortalità attendibile pressochè pari a quella attesa per la patologia di base e le sue complicanze IN ITALIA Gli ultimi dati istat attestano che il numero di pazienti in cui è validamente posta l’indicazione alla chirurgia bariatrica e’ superiore ai quattro milioni. Dati S.I.C.O.B. del 2009, evidenziano che in Italia si operano, con varie tecniche, nei centri afferenti, non più di 5000 pazienti/anno VALUTAZIONI CONCORDI Della letteratura e di organismi soprannazionali (who), hanno calcolato l’impatto dei costi per gestire un paziente affetto da obesita’ di III° grado in funzione delle copatologie correlate (diabete, ipertensione, artropatie da carico, sindrome metabolica). Il complesso degli atti diagnostici e terapeutici richiesti ad oggi nel mondo, per questo gruppo di pazienti, supera di tre volte il P.I.L. annuo degli Stati Uniti! IL TRATTAMENTO DEI CASI LIMITE In coerenza con quanto espresso nella slide precedente, nei casi limite, abbiamo messo a punto una strategia non solo integrata sotto il profilo interdisciplinare, ma anche organizzata in tempi chirurgici graduati e successivi. In funzione del progressivo miglioramento e recupero di condizioni di rischio accettabili LA STRATEGIA ADOTTATA È STATA LA SEGUENTE: – ricovero del paziente nella struttura di lungodegenza con regime calorico ristretto e controllato – trattamento chirurgico delle condizioni anatomiche disabilitanti: Grembiuli adiposi giganti – inizio di una terapia di riabilitazione motoria con controllo fisiokinesiterapico – raggiungimento di un adeguato equilibrio dei parametri clinici valutato in sessione collegiale interdisciplinare – programmazione del tipo di procedura chirurgica ritenuto più idoneo per la peculiare individualità, psicologica, metabolica e clinica del paziente Grazie