BIOGRAFIE Tim Parks (Manchester, 1954) è uno scrittore e

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BIOGRAFIE Tim Parks (Manchester, 1954) è uno scrittore e
BIOGRAFIE
Tim Parks (Manchester, 1954) è uno scrittore e giornalista inglese, e professore presso l’Università
IULM di Milano. Dal 1981 vive in Italia. Ha tradotto dall’italiano in inglese romanzi di Alberto
Moravia, Italo Calvino, Antonio Tabucchi e Roberto Calasso. È autore di numerosi romanzi e saggi
di carattere letterario tra i quali ricordiamo Europa, finalista al Booker Prize nel 1997. Il suo ultimo
romanzo pubblicato in Italia si intitola Il sesso è vietato (Bompiani 2013). In Inghilterra è uscito il 3
giugno di quest'anno Italian Ways: On and Off the Rails from Milan to Palermo (W.W. Norton &
Company). Bompiani ha pubblicato, tra gli altri, Italiani, Un’educazione italiana, Tradurre
l’inglese. Con Mondadori sono usciti La fortuna dei Medici. Finanza, teologia e arte nella Firenze
del Quattrocento e Insegnaci la quiete. Tim Parks collabora con diverse testate italiane, inglesi e
americane, tra cui il “New Yorker” e “The Guardian”.
Rinaldo Censi collabora con la Nuova Accademia di Belle Arti Milano (NABA). Scrive per il
quotidiano Il Manifesto e per diverse riviste specializzate (Cineforum, Filmcritica,
www.doppiozero.com). Ha partecipato a diversi volumi collettivi e ha scritto due libri: Formule di
pathos. Genealogia della diva nel cinema muto italiano (Cattedrale, Ancona, 2008), e Yervant
Gianikian e Angela Ricci Lucchi (Doppiozero, 2013 – ebook). Collabora con la Fondazione
Cineteca di Bologna per cui ha curato il DVD delle Histoire(s) du cinéma di Jean-Luc Godard.
Come “Film programmer” ha curato diverse rassegne cinematografiche. Ha tradotto alcuni libri.
Elizabeth Strout è tra le più importanti autrici statunitensi contemporanee. È nata a Portland, nel
Maine, nel 1956, e da quasi trent’anni si è stabilita a New York. Il suo romanzo più noto, bestseller
del New York Times, Olive Kitteridge (Fazi Editore), ha vinto, tra i tanti premi letterari, il Premio
Pulitzer nel 2009, il Premio Bancarella nel 2010 e il Premio Mondello nel 2012, ed è stato finalista
al National Book Critics Circle Award. Dell’autrice Fazi Editore ha pubblicato anche i romanzi Amy
e Isabelle, Resta con me e il recente I ragazzi Burgess.
ZAPRUDERfilmmakersgroup è un art-film venture fondata nel 2000, da David Zamagni, Nadia
Ranocchi e Monaldo Moretti con lo scopo di produrre e distribuire i progetti filmici del gruppo. Le
collaborazioni teatrali (Motus, Fanny & Alexander, Societas Raffaello Sanzio) e la pratica
artigianale e autarchica di produzione si riflettono in un percorso deviato, trasversale, in cui
ricorrono le tecniche del cinema delle origini e i dispositivi di visione fuori formato.
Selezione festival
2012 Festival del cinema di Roma, Roma; Drodesera, Dro, Trento; Rotterdam film Festival,
Bakuon, Tokyo; Seoul FilmFestival, Seul; Nowe Horyzonty, Breslavia (PL), Image Forum, Tokio;
Rockland short (Rockland, Maine USA); Santarcangelo Festival (RN); 2011 Mostra Internazionale
d'Arte Cinematografica, Venezia; Oberhausen Kurzfilmtage, Oberhausen; Netmage, Bologna;
Festival du nouveau cinema, Montreal; Kansk film Festival, Mosca, Kansk (RU); Rencontres
Internationales Paris/Berlin/ Madrid; 2010: Steirischer Herbst Festival, Graz. 2008: Transmediale,
Berlino.
Selezioni mostre - 2013: Wro Biennale, Wroclaw (PL); ‘Yes Sir, I can Boogie’ Careof, Milano
2012: Lo sguardo espanso. Cinema d'artista italiano 1912-2012, Fondazione Rocco Guglielmo,
Catanzaro. 2011: Sezione Present future, Artissima 11 Torino. 2010: VideoReport Italia 2008_09,
Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Monfalcone; Una certa idea dell’Italia, Interzona,
Verona. 2009: Art Fall 09 - Ferrara Contemporanea, PAC, Ferrara. 2006: Neverending Cinema,
Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento.
Premi - 2011 68 Mostra del Cinema di Venezia Premio Persol 3D; I’ve seen Films Festival (Milano)
per il progetto Chiavi in mano (All Inclusive e Joule); 2010 Premio “Lo Straniero” 2010; 2006
Premio Riccione TTV Performing Arts on screen per ‘Morning Smile’ 2002 48 Oberhausen short
film festival per ‘Spring Roll’
Matteo Nucci (Roma, 1970) ha studiato il pensiero antico, ha pubblicato saggi su Empedocle,
Socrate e Platone e ha curato una nuova edizione del Simposio di Platone (Einaudi, 2009).
Recentemente è uscito il saggio Le lacrime degli eroi, dedicato al pianto nei poemi omerici. Ha
pubblicato i romanzi Sono comuni le cose degli amici, finalista al Premio Strega 2010, e Il toro non
sbaglia mai (2011), entrambi con Ponte alle Grazie. I suoi racconti sono apparsi in antologie e
riviste (soprattutto “Il Caffè Illustrato” e “Nuovi Argomenti”) mentre gli articoli e i reportage di
viaggi escono regolarmente su “Il Venerdì di Repubblica” e “Il Messaggero”.
Emanuele Becheri (Prato, 1973) ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dopo alcune
mostre personali e collettive in vari spazi pubblici e privati inizia un percorso che lo porterà ad
essere invitato in Musei e Fondazioni di rilievo sia in Italia SIA in Europa. Il suo lavoro mostra nel
complesso un’idea di disegno espanso attraverso varie modalità e mezzi diversi. Becheri considera
il suo punto di partenza una serie di “Disegni tattili” (2004-2005), prodotti in completa cecità
dimostrando il relativo controllo che l’artista ha sull’opera; i lavori successivi sono costituiti da
alcune grandi carte preventivamente accartocciate definite “Rilasci” (2007), che vengono poi
disposte in verticale e quindi abbandonate alla sola forza di gravità. Con “Shining” (2007) la perdita
di autorità sull’opera è ancora più decisiva: l’artista espone enormi fogli di carta in cui ha lasciato
vagare delle chiocciole che hanno impresso il loro segno luccicante. Nei lavori successivi la traccia
sonora in presa diretta di autocombustioni di accendini (Time out of joint 2008) rivelerà mondi di
suoni insospettabili. I lavori successivi si concentreranno sul gesto stesso di fronte a una telecamera
fissa o impaziente… dove il gesto, come era avvenuto nelle prime prove, diventerà ancora una volta
il centro della ricerca. I suoi ultimi lavori sono focalizzati sulla sperimentazione musicale live da
solo o in collaborazione con altri musicisti.
Riccardo Benassi (Cremona, 1982). Artista visivo. Nasce in Italia nel 1982, cresce a Cremona,
sulle rive del fiume Po, e al momento vive e lavora a Berlino. Muovendosi tra ricerca sonora e
visuale dà vita a video, ambienti, installazioni e performance che celebrano e indagano la
disfunzione tecnologica e il corto-circuito semantico e associativo. Fa dell’architettura uno
strumento immaginativo che la rende un metronomo sociale, volto alla definizione
dell’impercettibile erosione sugli avvenimenti provocata della storia. Fra gli agitatori della scena
della musica sperimentale underground, dal 2004 è ideatore e promotore insieme a Valerio Tricoli
del progetto Phonorama, live electronics collaborativo. Nel 2006 fonda a Berlino con Claudio
Rocchetti il duo audio-visivo OLYVETTY. Tra le mostre recenti: le personali Attimi Fondamentali
con Piero Frassinelli / Superstudio (Museo Marino Marini, Firenze 2011), 1982 (Macro, Roma
2010), Autostrada Verticale (PAC, Ferrara 2009), e le esposizioni collettive Emerging Talents
(CCCS, Firenze 2011) e Elusive a cura di Jimmie Durham (Radio Arte Mobile, Roma 2011).
Fabio Genovesi (1974) è nato e vive a Forte dei Marmi. Ha scritto il romanzo Versilia Rock City
(Transeuropa 2008, nuova edizione Mondadori 2012) e il saggio cult Morte dei Marmi (Laterza
2012). Esche vive, suo secondo romanzo, è tradotto in dieci paesi tra cui Stati Uniti e Israele.
Collabora con il «Corriere della Sera» e «Glamour». Ha scritto soggetti per il cinema, spettacoli
teatrali, reportage per «Rolling Stone» e altre riviste musicali, e tradotto autori di culto come Hunter
S. Thompson, Barry Gifford, Lee Ranaldo e Les Claypool.
Giorgio Vasta (Palermo, 1970) vive e lavora a Roma. Ha pubblicato il romanzo Il tempo materiale
(minimum fax 2008, Premio Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011,
pubblicato in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Spagna, Ungheria, Repubblica Ceca,
Stati Uniti e Inghilterra, selezionato al Premio Strega 2009, finalista al Premio Dessì, al Premio
Berto e al Premio Dedalus), Spaesamento (Laterza 2010, finalista Premio Bergamo, pubblicato in
Francia), Presente (Einaudi 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori). Collabora con
“la Repubblica”, con il “Sole 24 ore” e con “il manifesto”, e scrive sul blog letterario
minimaetmoralia.com. Nel 2010 ha vinto il premio Lo Straniero e il premio Dal testo allo schermo
del Salina Doc Festival.
Alessandro Carboni (Cagliari, 1974) rivolge i suoi percorsi di ricerca verso studi teorici e pratici.
La sua esperienza, maturata come artista visivo e performer, si concentra sul corpo e la sua
relazione con lo spazio. Le sue ricerche si sono consolidate nel corso degli anni attraverso pratiche
che si avvicinano alla scienza (in particolare alcune delle ricerche svolte in architettura, geografia
urbana, sui processi cognitivi e sulla teoria dei sistemi complessi). Negli ultimi anni, ha sviluppato
diversi progetti, mostre e spettacoli in festival, musei e gallerie in Europa, Stati Uniti, Hong Kong,
India e Cina. La sua attività si esprime anche attraverso l'insegnamento e la ricerca presso la Scuola
di Architettura di Hong Kong e il progetto di ricerca Complex Body Networks. Nel 2012 ha
presentato la performance Learning Curves, Kaitak River, alla XIII Biennale di Architettura di
Venezia.
Francesco Pacifico (1977) è nato e vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi Il caso Vittorio
(minimum fax, 2003), Storia della mia purezza (Mondadori, 2010) e la raccolta di saggi Seminario
sui luoghi comuni, imparare a scrivere (e a leggere) con i classici (minimum fax, 2012). Ha
tradotto fra gli altri F. Scott Fitzgerald, Henry Miller, Dave Eggers, Rick Moody, Kurt Vonnegut.
Collabora con Repubblica, Studio, IL. È uno dei caporedattori di “Nuovi Argomenti”.
Mira Calix, al secolo Chantal Passamonte, nata in Sudafrica ma trasferitasi in Inghilterra fin dai
primi anni '90, ha iniziato la sua carriera nel solco del filone IDM – intelligent dance music: ovvero
lì dove l'elettronica arriva a viaggiare ben oltre i confini del dancefloor per diventare un organismo
complesso, sfaccettato, dai mille risvolti. Il suo tocco particolare, sospeso tra delicatezza e intricate
ricercatezze, la pone subito al centro dell'attenzione: il suo debutto “One On One” del 2000 riceve
ottime recensioni da tutti i media specializzati. Con “Skimskitta” (2003) e ancora di più con la
duratura e proficua collaborazione con la London Sinfonietta Orchestra che il suo profilo artistico
guadagna una consacrazione definitiva: trova infatti il modo di mettere in comunicazione la galassia
della musica elettronica più avanzata col mondo della classica contemporanea e della cultura alta,
una strada che la porterà negli anni a suonare in posti di assoluto prestigio come la Royal Festival
Hall (presentando una reinterpretazione del “Miserere” del XVII secolo opera del compositore
italiano Allegri) o a collaborare assieme a Gavin Bryars con la Royal Shakespeare Company, senza
contare inoltre il British Composer Award e il Royal Philarmonic Society Award vinti nel 2009
grazie all'opera “My Secret Heart”. Il cuore creativo di Mira Calix resta però sempre legato in
primis alle sonorità digitali, con uscite discografiche – tutte su Warp, la label di Aphex Twin,
Squarepusher e molti altri – quali gli album “Eyes Set Against The Sun” e “Lost Foundling 19992004” (materiale assemblato con Mark Clifford dei Seefeel uscito nel 2010) che insieme ai vari ep
usciti negli anni l'hanno sempre più definita come una delle voci più importanti dell'elettronica
contemporanea. Più importanti, e più originali: Mira Calix è infatti in grado di combinare nella sua
musica con particolare originalità respiro umano e geometrie digitali, anche giocando a prendersi
rischi artistici bizzarri come in “Nanu”, storica composizione per computer ed insetti vivi.