cn posillipo - Circolo Nautico Posillipo
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C.N. POSILLIPO Venerdì, 12 agosto 2016 C.N. POSILLIPO Venerdì, 12 agosto 2016 C.N. POSILLIPO 12/08/2016 Corriere del Mezzogiorno Pagina 11 DONATO MARTUCCI Quartieri spagnoli come Rio Esplode la festa per il bronzo del «due... 12/08/2016 Il Mattino Pagina 18 FRANCESCO DE LUCA AbagnaleDi Costanzo, il bronzo della coppia nata (quasi) per caso 12/08/2016 Il Mattino Pagina 18 GIANLUCA AGATA L' abbraccio dei Quartieri Spagnoli all' eroe Marco 12/08/2016 Il Mattino Pagina 19 FRANCESCO DE LUCA L' Italboxe nei guantoni della Testa la prima azzurra sul ring olimpico 12/08/2016 Il Messaggero Pagina 25 FRANCESCO DE LUCA L' ACQUA È COLOR BRONZO 12/08/2016 Il Messaggero Pagina 29 GIANLUCA CORDELLA «LA MIA VITA A MUSO DURO» 12/08/2016 Il Messaggero Pagina 45 12/08/2016 Il Roma Pagina 24 12/08/2016 Il Roma Pagina 24 12/08/2016 Il Roma Pagina 24 12/08/2016 Il Roma Pagina 24 19 Di CostanzoAbagnale, impresa di bronzo 12/08/2016 Il Roma Pagina 25 21 Vicino e Castaldo puntano a una medaglia Torna il Settebello, c' è... RICCARDO CRIVELLI, VALERIO PICCIONI Un bronzo in 20 giorni AbagnaleDi Costanzo Il podio impossibile della... STEFANO ARCOBELLI Un grido di battaglia Il Setterosa vince ancora Che gioia STEFANO ARCOBELLI Paltrinieri c' è «Consapevole della mia forza Sun Yang, a... 12/08/2016 La Gazzetta dello Sport Pagina 21 12/08/2016 TuttoSport Pagina 26 «Dipende tutto da Paltrinieri» 12/08/2016 TuttoSport Pagina 26 Setterosa show: battuti i muscoli dell' Australia 12/08/2016 TuttoSport Pagina 28 Andare oltre Schwazer La rivoluzione parte da Rio 22 24 26 28 l' abagnale con una B e le statuine del presepio Napoli sul podio delle Olimpiadi è festa ai Quartieri 12 18 La Padula sfiora il podio nei pesi leggeri Il 4 senza centra la finale,... 12/08/2016 La Repubblica (ed. Napoli) Pagina 17 10 17 Il Setterosa concede il bis: battuta l' Australia 12/08/2016 La Gazzetta dello Sport Pagina 15 8 16 Dotto in semifinale nei 50 stile libero bene anche Codia 12/08/2016 La Gazzetta dello Sport Pagina 9 6 14 Bolsena, en plein di regate e di versi ispirati alle onde 12/08/2016 La Gazzetta dello Sport Pagina 6 3 5 Setterosa a tutta forza battuta l' Australia 87 12/08/2016 Il Mattino Pagina 18 1 MARCO CAIAZZO 29 31 33 35 12 agosto 2016 Pagina 11 Corriere del Mezzogiorno C.N. POSILLIPO Quartieri spagnoli come Rio Esplode la festa per il bronzo del «due senza» napoletano Il papà di Di Costanzo: lo sapevamo già, è testardo nei suoi obiettivi NAPOLI La prima medaglia campana alle Olimpiadi di Rio è un bronzo tutto napoletano nel canottaggio, nel due senza senior. Una medaglia storica: l' Italia non ci riusciva da Londra 1948. L' hanno conquistata Marco Di Costanzo, 24 anni dei Quartieri Spagnoli e Giovanni Abagnale, 21 anni, di Sant' Antonio Abate cresciuto nel mito dei "fratelloni", nella scuola del remo del Circolo Nautico di Castellammare di Stabia. «Essere subito protagonisti all' esordio olimpico ha detto Di Costanzo, forgiato al Circolo Canottieri, ma ora alle Fiamme Oro è una cosa incredibile. La nostra era una barca giovane, ma ci siamo comportati da veterani, da veri campioni. In questi giorni migliaia di amici dei Quartieri mi hanno scritto e questo mi ha dato una forza enorme. Una medaglia per la nostra terra». Giovanni Abagnale, ora alla Marina Militare, non sta nella pelle: «Abbiamo dato tutto in acqua, siamo felici. Non mi dispiace quando mi chiedono sempre se sono un Abbagnale perché io rispondo che sono loro amico, ma sono con una B sola. Una cosa che mi fa sorridere». Giovanni ha praticato prima il nuoto, in seguito quattro anni e mezzo di basket (è alto 198 cm), poi il canottaggio con il suo maestro di educazione fisica, Antonio La Padula, ora caposettore dei pesi leggeri in federazione. Lui lo convinse a remare nel 2009 da allora tanti successi giovanili: ora uno storico bronzo olimpico. Di Costanzo, invece, era a bordo del 4 senza campione del mondo ad Aiguebelette, in Francia, nel 2015. Ha iniziato a vogare grazie al fratello Fabio, anche egli canottiere. Il capolavoro l' ha compiuto però il direttore tecnico Giuseppe La Mura che ha fatto scendere Marco dal 4 senza e creato questa barca a metà luglio, dopo la squalifica di Nicolò Mornati (doping) e la sostituzione di Vittorio Capelli finito nell' otto. Il guru del remo italiano, ritornato in carica nel 2012, voluto fortemente dal sodalizio olimpionico napoletano, il presidente federale Giuseppe Abbagnale e il vice Davide Tizzano, ha conquistato così la sua 77esima medaglia (28 ori, 21 argenti, 28 bronzi) tra Giochi Olimpici, competizioni mondiali e continentali. E' grande festa ai Quartieri Spagnoli. In questi giorni sono stati esposti striscioni e bandiere in onore dell' atleta delle Fiamme Oro Di Costanzo. Ieri la gioia nei vicoli è esplosa intorno alle 15.50, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 1 12 agosto 2016 Pagina 11 < Segue Corriere del Mezzogiorno C.N. POSILLIPO immediatamente dopo il traguardo. Il padre Rosario ha ancora la voce rotta dall' emozione: «Quando ha cambiato barca ha detto eravamo dubbiosi. Non è una medaglia di bronzo: è una medaglia di diamanti. Non ho dormito la notte e noi abbiamo sempre creduto in lui. Tutti gli amici e noi familiari abbiamo addobbato il vicolo dei Quartieri spagnoli, già prima che arrivasse in finale. Conoscevamo le sue potenzialità eravamo convinti: sin da piccolo è stato sempre testardo ed è riuscito a raggiungere un traguardo storico». Il sindaco Luigi de Magistris ha espresso "grande soddisfazione" per il prestigioso risultato ottenuto con il bronzo nel due senza a Rio. «Straordinario, grande medaglia», ha commentato il primo cittadino. E il ministro della Difesa, Pinotti, ha twittato: «Abagnale/Di Costanzo, una medaglia per l' Italia e per Napoli, città dal grande cuore come il loro #rio2016». Grande festa anche a Sant' Antonio Abate, paese d' origine di Abagnale. A Piazza Don Mose Mascolo è stato omaggiato ieri il bronzo olimpico, in una serata intitolata «Sognando Rio». Prima la proiezione della vita sportiva del campione, poi chiusura con la visione della finale di Giovannone, come lo chiamano gli amici per la sua statura, tra i boati e gli applausi dei suoi concittadini. E oggi la Campania (ore 16.24 italiane) sogna con il quattro senza, con a bordo i napoletani Matteo Castaldo e Giuseppe Vicino. DONATO MARTUCCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 2 12 agosto 2016 Pagina 18 Il Mattino C.N. POSILLIPO Il successo Nel due senza arriva la prima medaglia della spedizione azzurra AbagnaleDi Costanzo, il bronzo della coppia nata (quasi) per caso I due napoletani: «Tutto si può con la forza e con la fame» Francesco De Luca INVIATO RIO DE JANEIRO. Guardano quasi intimiditi Eric Murray e Hamish Bond, i neozelandesi che si sono confermati campioni olimpici nel 2 senza. «Prima vedevamo le loro gare su Youtube, adesso siamo seduti al loro fianco». Orgogliosi, con il bronzo al collo. Marco Di Costanzo, napoletano di via Nardones, e Giovanni Abagnale quello con una «b» per distinguersi dalla prestigiosa dinastia del canottaggio mondiale da Sant' Antonio Abate, sono il ritratto della felicità. Il podio di Rio ha un significato particolare perché questo equipaggio è stato creato tre settimane prima dell' inizio dei Giochi. Di Costanzo era sul 4 senza, Abagnale sull' 8. Hanno obbedito agli ordini di scuderia ed ecco perché la medaglia li esalta ancor di più. «Ci davano per spacciati e invece abbiamo dimostrato che tutto si può con la forza e la fame». Anche sorpassare l' equipaggio della Gran Bretagna e salire sul podio, il primo per l' Italremo. Nelle altre due finali, quelle del 4 senza pesi leggeri e del doppio senior, equipaggi azzurri a un passo dal podio: quarti. Aspettando oggi il 4 senza di Domenico Montrone, Matteo Lodo e dei napoletani Matteo Castaldo e Giuseppe Vicino. «C' ero anche io su quella barca quando abbiamo vinto il Mondiale nello scorso settembre», racconta il 24enne Di Costanzo. Vi è sceso dopo la squalifica di Niccolò Mornati per doping e la conseguente esclusione del suo compagno Valerio Capelli. «Un pezzo di questa medaglia è loro. Sulla vicenda Mornati non ho molto da dire: quando è avvenuta, ero impegnato negli allenamenti». Un mese fa il cambio di imbarcazione deciso dalla federazione. «Ero deluso, però non ho mai pensato di rinunciare alla mia prima Olimpiade. È stata l' occasione per riscattarmi e togliermi i paccheri dalla faccia. E adesso faccio il tifo per i compagni del 4 senza, in particolare per Castaldo, in attesa di un figlio». Hanno fatto festa ai Quartieri Spagnoli per la medaglia di Di Costanzo. «Prima che partissi per Rio hanno affisso manifesti e issato striscioni in via Nardones, ho sentito vicina tutta la mia gente. Gente perbene, che non merita etichette date con approssimazione. Gente a cui dedico questa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 3 12 agosto 2016 Pagina 18 Il Mattino C.N. POSILLIPO < Segue medaglia, esempio della forza e dei valori dei Quartieri Spagnoli. Grazie a loro, al tecnico Molea e alle Fiamme Oro per il supporto nei momenti difficili». Tanti i messaggi girati da papà Rosario e mamma Felicia. «Contento per quello del sindaco De Magistris e aggiungo che Napoli dovrebbe investire di più nello sport: i talenti ci sono, ma non riescono ad emergere per mancanza di strutture». La passione del canottaggio trasmessa dal fratello Fabio, che oggi fa l' allenatore alla Canottieri. «Era più forte di me, lo hanno frenato problemi alla schiena». Il bronzo celebrato ieri con campioni del passato: Giuseppe Abbagnale, Davide Tizzano e Raffaele Leonardo. E al Lagoa Stadium c' era anche il signore della canoa, Antonio Rossi. «Il 2 senza è una barca senza se e senza ma. Io e Giovanni ci siamo intesi subito e abbiamo fatto capire che non eravamo venuti qui per partecipare. Proprio noi non potevamo restare fuori dal podio. Forza e fame, così ci siamo scatenati». Abagnale, 21 anni, ora ha al collo una medaglia olimpica come gli Abbagnale, quelli con la doppia «b». Sorride: «Ma non è un problema, i fratelli sono stati il mio mito e sono stato compagno di Vincenzo. E poi vengo dallo stesso circolo». Lo Stabia, dove lo portò Antonio La Padula, tecnico di canottaggio e docente nella scuola di Giovanni. Alto 197 centimetri, si era dato al basket. «Poi ho scoperto il canottaggio ed è scoppiata una grande passione. Questo sport è sacrificio, ma soprattutto divertimento». Il colpo del cambio di equipaggio assorbito in fretta. «Ho fatto l' 8, il 4 senza, il 2 senza, questa è la più tecnica delle barche. Ringrazio i compagni dell' 8, perché anche grazie a loro sono arrivato qui». A Sant' Antonio Abate hanno fatto festa. «Non vedo l' ora di abbracciare la mia famiglia e i miei amici. E di sventolare con loro il tricolore. Ha fatto bene Elisa Di Francisca a mostrare la bandiera dell' Unione Europea, però prima di tutto viene la nostra». © RIPRODUZIONE RISERVATA. FRANCESCO DE LUCA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 4 12 agosto 2016 Pagina 18 Il Mattino C.N. POSILLIPO Setterosa a tutta forza battuta l' Australia 87 Il Setterosa si conferma come un anno fa contro l' Australia: a Kazan per il bronzo mondiale esultò dopo i rigori, ai Giochi si libera definitivamente della sua oppressiva forza fisica nel finale con un gol della sua bomber Roberta Bianconi, a secco per tutta la partita. Finisce 87 al termine di quattro quarti davvero entusiasmanti e sempre sul filo dell' equilibrio. Così le azzurre liberano la gioia, ed è anche più bello nel finale, godono di più, per lanciarsi verso il primo posto in classifica nel girone che dovrà determinare le posizioni della seconda fase ad eliminazione diretta. Partita molto intensa, bella e appassionante. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 5 12 agosto 2016 Pagina 18 Il Mattino C.N. POSILLIPO La festa Striscioni e bandiere nei vicoli: tutte le tv accese e il tifo a mille per la prova dei due azzurri a Rio L' abbraccio dei Quartieri Spagnoli all' eroe Marco Gianluca Agata Quartieri spagnoli come i bar di Sant' Antonio Abate. Televisori accesi e tifo calcistico. Striscioni nei vicoli e bandiere sui balconi. Non vola una mosca per Marco Di Costanzo e Giovanni Abagnale. Prima il silenzio. Poi l' incitamento. Alla fine i fuochi d' artificio. Ed ora l' attesa che l' aereo riporti a casa gli eroi di Rio de Janeiro. In mezzo le tante congratulazioni, gli abbracci virtuali, i messaggi di felicitazioni che si rincorrono sui social. «Abagnale/Di Costanzo, una medaglia per l' Italia e per Napoli, città dal grande cuore, come il loro» ha scritto in un tweet il ministro della Difesa Roberta Pinotti complimentandosi con gli atleti della Marina Militare e delle Fiamme Oro. E se il ministro della difesa stringe la mano al suo Abagnale, il capo della Polizia non è da meno con Di Costanzo. «La medaglia di bronzo vinta alle Olimpiadi di Rio 2016 dal nostro atleta delle Fiamme Oro Marco Di Costanzo, e dal suo compagno Giovanni Abagnale, ha un' importanza storica» le felicitazioni di Franco Gabrielli che si è complimentato con l' equipaggio del 2 senza che dopo 68 anni ha riportato l' Italia sul podio in questa specialità. Una medaglia importante, ha aggiunto Gabrielli, «anche per la tenacia con cui è stata vinta». Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha espresso «grande soddisfazione per il prestigioso risultato ottenuto con il bronzo nel due senza di canottaggio a Rio da Marco Di Costanzo, napoletano dei Quartieri Spagnoli e da Giovanni Abagnale di Castellammare di Stabia». «Straordinari, grande medaglia» il commento del primo cittadino. A vedere la gara dei due ragazzi napoletani anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «C' è grande soddisfazione» per il bronzo conquistato dal due senza, ma «amarezza» per i due quarti posti conquistati dagli altri equipaggi italiani in gara nelle finali di canottaggio. Sono questi i sentimenti di Malagò. «Ci sono sfuggite altre due medaglie ha aggiunto adesso speriamo nel quattro senza senior». Festa grande ieri sera a Sant' Antonio Abate. Una serata già precedentemente organizzata dall' associazione Enigma e dal Comune per salutare Giovanni Abagnale è diventata celebrativa. Sognando Rio con la proiezione dei suoi successi, della gara olimpica ed un collegamento Skype con il Brasile. Poi spettacolo cabarettistico e attesa per il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 6 12 agosto 2016 Pagina 18 Il Mattino C.N. POSILLIPO < Segue ritorno del campione che sarà omaggiato con una targa in Municipio. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANLUCA AGATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 7 12 agosto 2016 Pagina 19 Il Mattino C.N. POSILLIPO Il personaggio La pugile di Torre Annunziata combatte oggi nella categoria 60 kg L' Italboxe nei guantoni della Testa la prima azzurra sul ring olimpico Irma ha iniziato a 11 anni per seguire la sorella maggiore Lucia Francesco De Luca INVIATO RIO DE JANEIRO. Una città in attesa, pronta per la festa. Torre Annunziata in piazza stasera per il debutto olimpico di Irma Testa, la ragazza partita dalla Provolera, il quartiere dove dominava il clan Gionta, e arrivata a 18 anni ai match più importanti nella carriera di un' atleta. Lei è stata la prima italiana a qualificarsi per le Olimpiadi della boxe, anche l' ultima campana che può vincere una medaglia a Rio negli sport individuali perché è già finito il viaggio di Russo, Mangiacapre, Manfredonia, Tommasone, Occhiuzzi, Pirozzi e Giordano. Maxischermo in via Marconi, all' altezza del lido Renanera Beach. In prima fila il maestro di Irma la Farfalla, Lucio Zurlo, 79 anni, dei quali 54 spesi nella palestra della Boxe Vesuviana a insegnare quest' arte, peraltro molto bene, visto che ai Giochi erano già andati tre suoi allievi: Aurino, Bergamasco e Pinto. «Ricordo ancora quando la ragazzina si presentò per la prima volta in palestra, aveva 11 anni e accompagnava la sorella Lucia, nostro pugile. Notai subito il suo carattere: temperamento già forte, d' altra parte alle elementari faceva a botte con le compagne». In un video del 2013 Lucia (che ha cinque anni in più di Irma ed è arrivata a Rio con tre amiche per sostenere la sorella nel primo match contro l' australiana Shelley Maria Watts) e Irma raccontano il loro sogno: «Partecipare alle Olimpiadi del 2016». Le Testa furono le uniche sorelle convocate in nazionale. Lucia aveva smesso con la boxe, ma presto riprenderà. «Non sa soffrire quanto Irma, una campionessa nata, un po' pazzerella come i veri fuoriclasse», racconta il maestro, considerato dalla Testa l' uomo ideale. «Ha scritto su Facebook che sposerebbe uno come me? Noi maestri siamo un po' tutto per questi ragazzi: allenatore, confessore, papà, amico. Irma si è allenata qui per cinque giorni prima di volare in Brasile: era stata a lungo lontana da Torre Annunziata, le ha fatto bene respirare l' aria di casa. Sono molto fiducioso per questo match». Venti i pugili del settore agonistico nella palestra del rione Provolera, a un passo da casa Testa. «Se Irma riuscisse a portare la medaglia, sarebbe un segnale importante per Torre Annunziata: la conferma dei risultati sociali e sportivi che si possono ottenere in questo territorio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 8 12 agosto 2016 Pagina 19 Il Mattino C.N. POSILLIPO < Segue Primo match della categoria 60 kg contro la vincitrice del titolo del Commonwealth, poi l' eventuale sfida con la francese Estelle Mosselley, campionessa del mondo, battuta da Irma nel torneo preolimpico. «Watts? Non la conosco, ma non è un problema. Prendo le misure sul ring. Ricordo ancora il mio primo combattimento. Ero una ragazzina, guardata con un po' di diffidenza: vinsi alla prima ripresa per intervento medico, nessuno lo avrebbe mai immaginato». Carattere ne ha la campionessa tesserata per le Fiamme Oro che vorrebbe davvero fare la poliziotta, magari in una pattuglia dei Falchi. «Stare dietro alla scrivania non fa per me». La boxe è la sua dimensione. «Sport femminile, certo: grinta, determinazione e coraggio sono i segni distintivi delle donne». Irma è la più giovane della categoria in cui è favorita la campionessa olimpica uscente Katie Taylor, 30 anni, irlandese, cinque ori mondiali e sei europei oltre alla medaglia conquistata a Londra. Pugile e calciatrice: segnò anche un gol all' Italia nel 2009. Il tifo nel palazzetto del Rio Centro sarà tutto per la brasiliana Adriana Araujo, 34 anni, bronzo quattro anni fa. «La boxe femminile è in ascesa e la Campania ha atlete di valore», evidenzia Irma, che si muove già come una leader ed è già assistita da un eccellente manager, il napoletano Marco Del Checcolo, titolare della Dmtc che segue anche Elisa Di Francisca e Federica Pellegrini. Il ct delle donne Emanuele Renzini è l' ombra di Irma in questa vigilia, trascorsa tra la stanza al Villaggio e la palestra, come fosse un giorno qualsiasi. Non lo è, certo: oggi parte la marcia verso l' oro. © RIPRODUZIONE RISERVATA. FRANCESCO DE LUCA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 9 12 agosto 2016 Pagina 25 Il Messaggero C.N. POSILLIPO L' ACQUA È COLOR BRONZO Dal bacino di Lagoa arriva la dodicesima medaglia azzurra la conquista la coppia AbagnaleDi Costanzo nel canottaggio L' Italia resta ai piedi del podio con altre due imbarcazioni con gli equipaggi del quattro senza e del due di coppia L' EQUIPAGGIO CREATO APPENA TRE SETTIMANE PRIMA DEI GIOCHI MARCO ERA SUL 4 GIOVANNI SULL' 8 SCOMMESSA VINTA CANOTTAGGIO RIO DE JANEIRO Guardano quasi intimiditi Eric Murray e Hamish Bond, i neozelandesi che si sono confermati campioni olimpici nel 2 senza. «Prima vedevamo le loro gare su Youtube, adesso siamo seduti al loro fianco». Orgogliosi, con il bronzo al collo. Marco Di Costanzo, napoletano di via Nardones, e Giovanni Abagnale quello con una «b» per distinguersi dalla prestigiosa dinastia del canottaggio mondiale da Sant' Antonio Abate, sono il ritratto della felicità. Il podio di Rio ha un significato particolare perché questo equipaggio è stato creato tre settimane prima dell' inizio dei Giochi. Di Costanzo era sul 4 senza, Abagnale sull' 8. Hanno obbedito agli ordini di scuderia ed ecco perché la medaglia li esalta ancor di più. «Ci davano per spacciati e invece abbiamo dimostrato che tutto si può con la forza e la fame». Anche sorpassare l' equipaggio della Gran Bretagna e salire sul podio, il primo per l' Italremo. Nelle altre due finali, quelle Del 4 senza pesi leggeri e del doppio senior, equipaggi azzurri a un passo dal podio: quarti. Aspettando oggi il 4 senza di Domenico Montrone, Matteo Lodo e dei napoletani Matteo Castaldo e Giuseppe Vicino. «C' ero anche io su quella barca quando abbiamo vinto il Mondiale nello scorso settembre», racconta il 24enne Di Costanzo. Vi è sceso dopo la squalifica di Niccolò Mornati per doping e la conseguente esclusione del suo compagno Valerio Capelli. «Ero deluso, però non ho mai pensato di rinunciare alla mia prima Olimpiade. È stata l' occasione per riscattarmi e togliermi i paccheri dalla faccia». Hanno fatto festa ai Quartieri Spagnoli per la medaglia di Di Costanzo. LA FESTA «Prima che partissi per Rio hanno affisso manifesti e issato striscioni in via Nardones, ho sentito vicina tutta la mia gente. Gente perbene, che non merita etichette date con approssimazione». Tanti i messaggi girati da papà Rosario e mamma Felicia. «Contento per quello del sindaco De Magistris e aggiungo che Napoli dovrebbe investire di più nello sport: i talenti ci sono, ma non riescono ad emergere per mancanza di strutture». La passione del canottaggio trasmessa dal fratello Fabio, che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 10 12 agosto 2016 Pagina 25 Il Messaggero C.N. POSILLIPO < Segue oggi fa l' allenatore alla Canottieri. «Era più forte di me, lo hanno frenato problemi alla schiena». Il bronzo celebrato ieri con campioni del passato: Giuseppe Abbagnale, Davide Tizzano e Raffaele Leonardo. «Il 2 senza è una barca senza se e senza ma. Io e Giovanni ci siamo intesi subito e abbiamo fatto capire che non eravamo venuti qui per partecipare. Proprio noi non potevamo restare fuori dal podio. Forza e fame, così ci siamo scatenati». Abagnale, 21 anni, ora ha al collo una medaglia olimpica come gli Abbagnale, quelli con la doppia «b». Sorride: «Ma non è un problema, i fratelli sono stati il mio mito e sono stato compagno di Vincenzo. E poi vengo dallo stesso circolo». Lo Stabia, dove lo portò Antonio La Padula, tecnico di canottaggio e docente nella scuola di Giovanni. Alto 197 centimetri, si era dato al basket. «Poi ho scoperto il canottaggio ed è scoppiata una grande passione. Questo sport è sacrificio, ma soprattutto divertimento». Il colpo del cambio di equipaggio assorbito in fretta. «Ho fatto l' 8, il 4 senza, il 2 senza, questa è la più tecnica delle barche. Ringrazio i compagni dell' 8, perché anche grazie a loro sono arrivato qui». A Sant' Antonio Abate hanno fatto festa. «Non vedo l' ora di abbracciare la mia famiglia e i miei amici. E di sventolare con loro il tricolore». Francesco De Luca © RIPRODUZIONE RISERVATA. FRANCESCO DE LUCA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 11 12 agosto 2016 Pagina 29 Il Messaggero C.N. POSILLIPO «LA MIA VITA A MUSO DURO» L' argento, il messaggio di pace, Di Francisca alza la voce «L' Europa esiste, è unita: il terrorismo non deve farci paura» «I sospetti sui russi? Io ho la coscienza a posto, non sono dopata, non pago per vincere, poi ci sono cose che vanno oltre» «IL MIO FUTURO? NON SMETTO IO FACCIO QUELLO CHE SENTO: IL DOMANI NON RIESCO MAI A PROGRAMMARLO» L' INTERVISTA dal nostro inviato RIO DE JANEIRO I Giochi brasiliani e le cerimonie di premiazione che fanno discutere. Così, da un lato c' è il tiratore Fehaid Aldeehani, che vince l' oro nel double trap e si arrabbia perché sul podio non risuonerà l' inno del suo Paese, il Kuwait. Questioni di protocollo: il Kuwait è stato sospeso dal Cio per sospetti legami tra politica e sport e sul podio va suonato l' inno olimpico. E poi c' è chi, come Elisa Di Francisca già ripartita per l' Italia, l' inno del suo Paese non può sentirlo solo perché in finale ha messo a segno una stoccata in meno della sua avversaria, ma che sceglie comunque la festa del podio per mandare un messaggio forte. Contro il terrorismo, scacciato via dallo sventolare di una bandiera dell' Europa. Partiamo da quella bandiera «Ho voluto farlo per dare un messaggio. Che l' Europa esiste, che è unita e che solo essendo uniti possiamo superare tante barriere, tante paure, e non fare quello che vogliono loro. Cioè chiuderci in casa. Mi riferisco a quello che è successo a Bruxelles, a Parigi e via dicendo. Bisognerebbe cercare di essere uniti, di volersi bene. Ogni volta che viaggio vedo spesso che ci si guarda intorno con sospetto. Non dobbiamo avere paura l' uno dell' altro perché in quel modo facciamo il loro gioco e non è giusto». Un messaggio pubblico importante. In privato invece come ha festeggiato? «Ho brindato, ho festeggiato con quelli che sono qua, poi festeggerò con quelli che sono a casa, con la famiglia. Farò un festone. Mi ero ripromessa: se vinco smetto di fumare (e ride per quella pausa thrilling, ndi). Non ho vinto e quindi ci proverò più in là. Con la scherma non smetto. Faccio quello che sento, non riesco a programmarmi la vita. Già è tutta programmata: sveglia alle otto, colazione alle nove, alle dieci ti alleni Quello che c' è di naturale, come i figli, come l' amore, come un lavoro o una nuova sfida, lascio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 12 12 agosto 2016 Pagina 29 Il Messaggero C.N. POSILLIPO < Segue che sia naturale, non programmo nulla». Ha un rammarico per la finale? «Di non aver sfruttato bene il tempo. Solo questo. Per il resto ho dato tutto quello che avevo. Di più non potevo». Tante stoccate dubbie. Perché non ha mai chiesto la moviola? «Per non perdere la concentrazione. Ho cercato di mantenere la concentrazione che avevo all' inizio quando sono andata 30 ma che poi ho perso, purtroppo. Poi è rivenuta, poi l' ho ripersa. Alla fine anche la concentrazione non mi è servita granché, però ce l' ho messa tutta, giuro». Non è stata l' unica ad avere a che fare con arbitraggi proRussia «C' è qualcosa che va oltre. Io ho la coscienza pulita nel senso che cerco di essere sempre nel giusto. Di comportarmi bene, di non doparmi, di non pagare qualcuno per farmi vincere. Tutto quello che faccio, nel bene e nel male, lo faccio facendo dei sacrifici. E quando ottieni delle cose facendo dei sacrifici ha tutto un altro sapore». C' è però quella sensazione di dover fare sempre il colpo perfetto, perché se c' è un minimo dubbio la stoccata la danno ai russi «Questo si sa. E' così. Ci sono cose che vanno oltre. Come i soldi, come le case farmaceutiche, ci sono potenze che sono quelle e basta. Il mio non è dire fanno bene. E' accettare tutto, perché poi alla fine sta ad ognuno di noi riuscire a comportarsi bene». Con tutto quello che è successo allo sport russo, questa medaglia potrebbe diventare d' oro tra un paio d' anni? «Non penso. Certo se diventasse d' oro sarei contenta ma a me piace sempre combattere per le mie cose. Sarebbe bello rifare l' assalto, più che avere la medaglia d' ufficio». Appuntamento con l' oro fra quattro anni? «Non lo so, vediamo. Se c' è da combattere, io combatto, pure con una gamba sola». Questo argento pesa come l' oro di Londra? «A Londra ho vinto per una stoccata, qui ho perso per una stoccata. Il caso non esiste. E' bello vincere, ma è normale perdere. In ogni cosa che faccio ci sono coraggio e paura. Quando le cose riescono bene è perché trovi l' equilibrio tra le due. Dopo Londra sono cambiata tanto. Il divorzio con Stefano (Cerioni, andato ad allenare la Russia, ndi). Ho scelto Giovanna Trillini. Poi l' infortunio. Ma tutto quello che è successo e le persone che ho incontrato hanno fatto in modo che qui a Rio fossi pronta, fisicamente e mentalmente». Vuoi mandare un messaggio ad Arianna Errigo? «Se avesse vinto, le avrei fatto i migliori complimenti. Sarebbe stato il migliore dei finali per lei. Perdi le Olimpiadi a Londra per una stoccata, fai quattro anni di fuoco e fiamme e poi qua Forse era troppo carica mentalmente. Comunque è una persona che stimo, che rispetto e alla quale voglio bene». Gianluca Cordella © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANLUCA CORDELLA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 13 12 agosto 2016 Pagina 45 Il Messaggero C.N. POSILLIPO Bolsena, en plein di regate e di versi ispirati alle onde «HO INIZIATO BENE MA VIVO QUESTI GIOCHI PROVA PER PROVA LA FINE È LONTANA» Flavia Tartaglini olimpionica di surf In queste giornate che scivolano pigre verso il Ferragosto la vela, agonisticamente parlando, è autenticamente glocal, nel senso che o ci sintonizza sulle onde radio delle regate degli azzurri a Rio, da dove arrivano notizie intriganti, o si opta per i tradizionalissimi appuntamenti di circolo dove in questo week end di mezza estate a brillare è ancora una volta il lago di Bolsena. Il grande lago vulcanico patria di coregone e di porchetta tanto che il Maestro Cesare Morelli ha qui uno dei suoi covi ha in programma regate sia a Capodimonte, che a Bolsena. In quest' ultima ad organizzarle è il Vela Club Velzna del presidente Pietro Paolo Bordini che si concentra sul Liberty, piccola barca con randa e fiocco a deriva zavorrata di poco meno di 4 metri che si porta in uno/due persone e ha il vantaggio di poter prender vento bagnandosi poco e senza il rischio di rovesciarsi. Sabato si corre la Coppa Carlo Alberto Tiberio. Lunedì una match race. Quasi contemporaneamente al Club Nautico Capodimonte del presidente Natalino Bellavia sono protagonisti gli Optimist, del 9° Trofeo Rodolfo Faina, che parte domani alle 10, e un mix di derive per il recupero del Trofeo Ferrazzani con un via previsto alle 14. Domenica poi derive e cabinati disputeranno la 9° edizione della Lagolana. Da segnalare, rispetto a questo circolo, il concorso poetico a premi Mille Vele, un Lago lanciato insieme alla Biblioteca di Marta, l' Associazione la Fenicie e l' Accademia Barbanera. Possono partecipare tutti. L' opera, da consegnare entro il 20 agosto, non può superare i 30 versi e può essere in italiano, oppure in dialetto. Gli altri appuntamenti del week end nelle acque vicino a Roma sono a Tarquinia, dove il week end il Vela Club Tarkna organizza la classica Regata di Ferragosto per derive, e a Nettuno con il Centro Velico Le Sirene che a sua volta invita a partecipare alla Veleggiata di Ferragosto. Da Roma a Rio col fiato sospeso e il tifo per la bella atleta romana 31enne delle Fiamme Gialle Flavia Tartaglini della tavola a vela che nelle prime due giornate di gara ha conquistato su 6 prove disputate Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 14 12 agosto 2016 Pagina 45 Il Messaggero C.N. POSILLIPO < Segue due primi e un quarto. La tavola a vela, specie femminile, è una disciplina in cui l' Italia, grazie alla grande Alessandra Sensini con le sue 4 medaglie (1 oro, 1 argento e 2 bronzi) su 6 olimpiadi disputate, ha una bella tradizione e un' ottima scuola. Flavia, romanista convinta, negli anni passati ha avuto la scomoda posizione di trovarsi tra un gigante come Alessandra e giovanissime super emergenti come Laura Linares o Veronica Fanciulli. Ma lei ha resistito, ha progredito, ha lavorato sulla forma la tavola a vela richiede più fisicità di altre classi e sulla testa con l' obiettivo di vincere le emozioni per reggere la tensione. E al di là di quello che sarà il risultato finale, due primi a un' Olimpiade è un risultato enorme. Parlando di atlete top, da ricordare che oggi è il giorno del debutto a Rio della timoniera del Canottieri Aniene Giulia Conti che corre con la prodiera dell' aeronautica Francesca Clapcich con lo skiff femminile 49 er FX. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 15 12 agosto 2016 Pagina 24 Il Roma C.N. POSILLIPO _ NUOTO Dotto in semifinale nei 50 stile libero bene anche Codia RIO DE JANEIRO. Le batteria del mattino regalano due buone prestazioni all' Italia del nuoto: bene Luca Dotto, che nei 50 stile libero fa il suo personale (21"87) e va in semifinale con il nono tempo. Molto bene anche Piero Codia, sesto ed in semifinale nei 100 farfalla (51"72). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 16 12 agosto 2016 Pagina 24 Il Roma C.N. POSILLIPO PALLANUOTO FEMMINILE L' Italia supera di misura le "aussie" e resta da sola in vetta al girone Il Setterosa concede il bis: battuta l' Australia (42, 01, 23, 21) ITALIA: Gorlero, Tabani 1, Gari botti 3, Queirolo 1, Radicchi, Aiello, Di Mario, Bianconi 1, Emmolo 1, Pomeri 1, Cotti, Frassinetti, Teani. All. Conti ARBITRI: Molnar (Hun), Margeta (Slo). NOTE: Usciti per limite di falli Beadswort e Radicchi nel quarto tempo ed espulsa per proteste Southern a 55 secondi dalla fine. Superiorità RIO DE JANEIRO. Arriva la seconda vittoria in altrettante gare per il Setterosa di Fabio Conti (e con Paolo Zizza a fargli da vice). Ma stavolta, dopo il "comodo" 93 al Brasile, è una vittoria di spessore, perché ottenuta contro una delle candidate al podio: l' Australia. L' Italia vince di misura (8 7), dopo una partenza molto convincente (30) e una parte centrale sofferta, fino al sorpasso delle "aussie" (56). Ma le azzurre sono state brave a ripartire e spuntarla in volata. «Oggi mi sono piaciute tutte ha detto il ct Conti Hanno giocato con l' intensità che serviva in inferiorità e una maggiore lucidità in fase di superiorità numerica rispetto alla partita precedente con il Brasile. Questo è lo spirito giusto con il quale affrontare il torneo». Ora l' Italia guida il girone con 4 punti, seguita a quota 2 da Australia e Russia e dal Brasile a quota zero. Sabato (ore 15.20 italiane) contro la Russia basterà un pareggio per chiudere in testa il girone. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 17 12 agosto 2016 Pagina 24 Il Roma C.N. POSILLIPO _ NUOTO La Padula sfiora il podio nei pesi leggeri Il 4 senza centra la finale, l'otto esce di scena RIO DE JANEIRO. L'Italremo ieri non aveva solo il 2 senza di Abagnale e Di Costanzo da se guire: nelle altre finali di giorna ta c'erano speranze anche per il 4 senza pesi leggeri (con il campano Livio La Padula in bar ca, insieme ai compagni Oppo, Goretti e Ruta) e per il doppio di Fossi e Battisti. Alla fine sono ar rivati due amari quarti posti, in entrambi i casi a non molta di stanza dal podio. Peccato soprat tutto per la barca di La Padula, che per lunghi tratti della gara aveva fatto sperare in una meda glia, ma la grande rimonta della Francia nei 500 metri finali ha re legato i nostri appena fuori dalla lotta per le medaglie. A vincere qui è stata la Croazia, favorita del la vigilia, che ha regolato Litua nia e, appunto, Francia. Il programma di ieri, compresso a causa dell'annullamento della giornata di mercoledì, prevedeva però anche diversi recuperi e se mifinali. Tra i primi, c'era quello dell'otto (con i campani Paones sa, Liuzzi, Infimo e D'Aniello tra i componenti dell'ammiraglia az zurra), ma qui l'Italia non è riu scita a centrare la finale, chiu dendo al quinto ed ultimo posto. Bene invece il 4 senza iridato in carica, con i napoletani Peppe Vicino e Matteo Castaldo in bar ca (insieme a Lodo e Montrone). Pur senza brillare, gli azzurri han no chiuso terzi nella prima semi finale (dominata dall'Australia), centrando la qualificazione per la finale di oggi (ore 16.24 italiane), quando però ci sarà bisogno di un'Italia diversa per provare a conquistare un gradino del podio (al fianco probabilmente di Gran Bretagna e Australia). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 18 12 agosto 2016 Pagina 24 Il Roma C.N. POSILLIPO _ NUOTO Di CostanzoAbagnale, impresa di bronzo IO DE JANEIRO. Dal nulla al podio olimpico possono passare an che solo poche settimane, se ci so no classe, forza e convinzione nei propri mezzi. Lo hanno dimostrato ieri Marco Di Costanzo e Giovanni Abagnale, capaci di scrivere una pic cola grande pagina di storia del ca nottaggio italiano, centrando uno splendido bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Un bronzo, come detto, costruito in poche settimane, perché appena un mese fa Marco fa ceva parte del 4 senza iridato in carica, mentre Giovanni era da poco salito sul 2 senza (ma con Dome nico Montrone) dopo aver mancato di poco il pass con l'otto (poi riam messo) e dopo il caso di doping che ha coinvolto il precedente titolare del 2 senza, Niccolò Mornati. Ma la determinazione feroce dei due atle ti campani (dei Quartieri Spagnoli Marco, di Castellammare Giovan ni) li ha spinti a progredire veloce mente, trovando quella magica al chimia percepita a Rio sin dal primo turno di gare. Ieri il 2 senza azzurro è stato qua si eroico, in un Lagoa Rodrigo de Freitas più pesante dei giorni scor si e quindi meno adatto alle caratte ristiche dei nostri. Eppure, con la Nuova Zelanda dei mitici Murray Bond (imbattuti da cinque anni e 69 Di CostanzoAbagnale, impresa di bronzo CANOTTAGGIO Storica medaglia per i due campani nel 2 senza alle spalle di Nuova Zelanda e Sud Africa regate consecutive) lanciata verso l'ennesimo oro, l'Italia ha lottato punta a punta con Sud Africa e Gran Bretagna fino alla fine. Ai 1700 me tri la medaglia sembrava quasi sfu mata, con gli azzurri quarti; ma Mar co e Giovanni hanno attaccato an cora, stroncando la resistenza dei bri tannici che, vinti dalla fatica, negli ultimi metri hanno addirittura inva so la corsia dei sudafricani. Per Di Costanzo e Abagnale, oltre alla sod disfazione per la medaglia, c'è quel la per aver infranto un tabù, visto che l'Italia non saliva sul podio olimpi co nel 2 senza da Londra 1948, quando riuscirono nell'impresa Fa netti e Boni. «Siamo contentissimi, ci abbiamo creduto subito ha detto a fine gara un entusiasta Marco Di Costanzo La barca è stata costruita in venti giorni ma non ha mai smesso di mi gliorare. Anche col lago di oggi, che non ci permetteva di esprimerci al meglio. Oggi ci siamo espressi co me due veri campioni. La medaglia la dedico anche ai due ragazzi del l'Aniene che avevano qualificato la barca e che ora non sono qui. Dai Quartieri Spagnoli, il mio quartiere, ho ricevuto una quantità enorme di messaggi. Mi hanno dato una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 19 12 agosto 2016 Pagina 24 Il Roma < Segue C.N. POSILLIPO forza indescrivibile». Entusiasta anche Giovanni Abagnale: «Il lago di oggi non era il nostro spiega Abbia mo fatto una buona partenza, poi un paio di folate ci hanno penalizzato, ma il serrate finale ci ha regalato que sto splendido podio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 20 12 agosto 2016 Pagina 25 Il Roma C.N. POSILLIPO IL PROGRAMMA Alle 20 la pallavolo femminile con Chirichella, De Gennaro e Del Core Vicino e Castaldo puntano a una medaglia Torna il Settebello, c' è l' esordio della Testa RIO DE JANEIRO. Si chiude la prima settimana dei Giochi di Rio de Janeiro con ancora tanti appuntamenti interessanti. Nel giorno in cui l' Italia punta molto sul fioretto a squadre maschile e che vede l' esordio (con le batterie eliminatorie) di Gregorio Paltrinieri nei "suoi" 1500 stile libero, la Campania schiera sette atleti, impegnati in quattro differenti discipline. Pugilato È il giorno dell' esordio di Irma Testa. L' atleta oplontina, storica prima azzurra a qualificarsi per le Olimpiadi nel pugilato, è impegnata (ore 22.45 italiane) nel primo turno della categoria dei 60 kg contro l' australiana Watts: non sarà facile, ma la giovanissima torrese può stupire. Canottaggio Altra giornata importante per il canottaggio italiano (e campano in particolare): dopo le soddisfazioni di ieri, infatti, oggi (ore 16.24 italiane) tocca al "4 senza" campione del mondo in carica, con i napoletani Peppe Vicino e Matteo Castaldo (affiancati da Lodo e Montrone) che puntano al podio in una gara che sulla carta vede favorite Gran Bretagna e Australia, ma almeno per il bronzo ci siamo anche noi. Pallanuoto maschile Quarto impegno in questi Giochi per il Settebello di Campagna, con in vasca il napoletano Velotto. L' avversa rio (ore 15.20 italiane) è la Croazia, forse l' ultimo scoglio per conquistare il primo posto nel girone. Pallavolo femminile Ormai serve a poco, con la squadra azzurra già matematicamente eliminata, ma oggi (ore 20 italiane) torna in campo anche l' Italvolley femminile, con le napoletane Chirichella, De Gennaro e Del Core che cercano almeno un riscatto parziale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 21 12 agosto 2016 Pagina 6 La Gazzetta dello Sport C.N. POSILLIPO Un bronzo in 20 giorni AbagnaleDi Costanzo Il podio impossibile della barca lastminute Facce di bronzo in tre settimane. Pestando duro sui remi, testa bassa e adrenalina, sudore e desiderio, sciogliendo nel lavoro e nella speranza le delusioni forti di un anno un po' così. Solo il tempo può dare la dimensione dell' impresa degli scugnizzi, della medaglia che fa gonfiare il petto a Di Costanzo e Abagnale, il due senza dell' ultimo minuto che si ritrova nell' empireo: era da 68 anni, Olimpiade di Londra 1948, che non salivamo sul podio nella specialità, e anche allora fu un bronzo. TERRESTRI E MARZIANI Perché questa è una barca che non perdona, dove conta la tecnica, ma anche la potenza, e devi trovare la combinazione di energia ed eleganza, un' armonia che non a caso esalta coppie che vivono in simbiosi con lo scafo, abituati a domarla in anni di affiatamento. I neozelandesi Murray e Bond, marziani caduti sulla Terra, hanno addirittura preso casa insieme e dal 2009 sono mitologici. L' oro era già scritto, con la 70 a vittoria consecutiva, anche meglio di Redgrave e Pinsent, che si fermarono a 62. Ma dietro, in una battaglia spasmodica che si accende ai 1300 metri, ci sono anche loro, Marco e Giovanni, forti e sicuri che un' opportunità del genere, al debutto olimpico per entrambi, va azzannata senza paura. E allora eccoli salire di colpi, fino a 37/38, per rimanere in scia al Sudafrica, bronzo iridato due anni fa, e per rintuzzare le velleità degli ex maestri britannici, che si inchineranno sfiniti a 200 metri dalla meta, lasciando che sia la scia azzurra a spingersi sul podio. NAPOLETANO VERACE Lacrime e applausi, la favola si completa con una parabola incredibile e inattesa, mai immaginata un mese fa: «Abbiamo voluto questa medaglia urla al mondo il capovoga Di Costanzo in 20 giorni non abbiamo perso neppure un secondo e più ci davano per spacciati e più noi eravamo convinti di fare bene. Abbiamo lottato al fianco dei grandi e questo mi rende felicissimo». Dai Quartieri Spagnoli al cielo di Rio, un' avventura cominciata come tante, con un fratello che remava e «io ero il primo tifoso, quelle barche che sfrecciavano mi entusiasmavano. Credo che la mia storia possa essere un esempio per tanti giovani che si impegnano, mentre spesso immaginiamo che da certi posti vengano soltanto cose brutte». Coraggio e dignità, ma anche orgoglio e ribellione alla resa, perché Marco il poliziotto un mese fa era ancora sul 4 senza con cui aveva vinto il Mondiale del 2015 e nello spazio di un mattino si è ritrovato fuori per scelta tecnica: «La fame mi ha salvato e mi ha dato la spinta. La stessa che ha anche il mio compagno di barca». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 22 12 agosto 2016 Pagina 6 La Gazzetta dello Sport C.N. POSILLIPO < Segue YOUTUBE Il destino in una consonante mancante, chiamarsi Abagnale se fai canottaggio significa tirarsi dietro una litania infinita di domande, nonostante una B in meno. E infatti: «Me l' hanno chiesto un milione di volte: che fratello sei? È una cosa che mi fa sorridere ed è seguendo le loro gesta che nel 2009 ho iniziato a remare, Agostino Abbagnale è il mio idolo e con lui adoro Michael Jordan». Giovanni viene da Sant' Antonio Abate, a un passo da Castellammare di Stabia e ha cominciato tardi, convinto dal professore di educazione fisica di allora, Antonio La Padula, che poi è anche capo allenatore del Circolo Nautico dei Fratelloni e tecnico federale: «Il due senza è delicato e forte nello stesso tempo». Pure lui, tesserato per la Marina, ha trovato nella barca la sublimazione della felicità dopo i tempi duri dell' otto, finalista ma non qualificato ai Mondiali di 12 mesi fa e fuori dal ripescaggio olimpico per centesimi a maggio a Lucerna, prima che le vicende russe lo riportassero a Rio. Ma Abagnale aveva già imboccato un altro percorso, una via di bronzo: «Sono contento di aver duellato con il mito Murray, lo vedevo su Youtube e ora è realtà». FILOSOFIA In quel serrate, nel cuore che scoppia e nei muscoli che gridano, c' è pure la dottrina di Giovanni Lepore, il loro tecnico di riferimento in Nazionale: «Quando abbiamo preparato la gara, ho immaginato che sarebbe stato decisivo lo sprint degli ultimi 700 metri, e perciò ho detto loro solo due parole: quando sarete lì a lottare, ripetete "Io sono". Due ragazzi eccezionali, Di Costanzo ha impiegato un giorno per riprendersi dalla delusione del quattro senza, sono saliti su una barca difficile e il pensiero va anche a Niccolò Mornati (fermato per doping, ndr) e Capelli che l' avevano qualificata». Oggi quel quattro senza, pur con il capovoga Vicino acciaccato, va a caccia del podio. Di Costanzo e quello con una B sola però sono già in paradiso. RICCARDO CRIVELLI, VALERIO PICCIONI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 23 12 agosto 2016 Pagina 9 La Gazzetta dello Sport C.N. POSILLIPO Un grido di battaglia Il Setterosa vince ancora Che gioia Battuta l' Australia, il c.t. Conti si esalta: «Ho giocatrici incredibili che hanno fatto una grande partita» Ora la Russia per avere un buon tabellone nei quarti Un Setterosa incisivo batte l' Australia, resta primo nel girone e aspetta la Russia (ieri 147 alle brasiliane) per sentirsi ai quarti e puntare ad un incrocio più rassicurante. La seconda vittoria è convincente al di là della rete di Roberta Bianconi che marca definitivamente la differenza a 49" dalla fine. Perché anche all' inizio le rivali, in acqua con il secondo portiere in acqua visto il virus che ha colpito la titolare Lea Yanitsas, isolata dal gruppo, patiscono la maggiore incisività e precisione delle azzurre. Tre reti in sequenza prima che le australiane cominciassero a raccapezzarsi. E la reazione è concreta, visto il recupero, soprattutto nel terzo parziale quando tra le due squadre regna l' equilibrio. Arianna Garibotti segna una tripletta pesante, Giulia Gorlero effettua parata decisive mentre Conti alterna la difesa a zona con quella a «M». Gran lavoro per Queirolo, Emmolo e Pomeri, Tania Di Mario non segna ma fa segnale e Teresa Frassinetti è espulsa per l' infernale lavoro a centroboa contro le dure australiane. Controllo Un match che l' Italia controlla senza mai rischiare, più veloce nel nuoto: divincolarsi dalle pesanti aussie è sempre complicato, ma soprattutto in superiorità il Setterosa risolve con puntualità. Forse era rimasta a quella finale mondiale di bronzo ricca di rigori: ma la nazionale di Conti non ha più timori reverenziali neanche nei confronti degli Usa, figuriamoci delle australiane che pure difendono da 8 anni il bronzo. Al tecnico azzurro piace una certa spregiudicatezza delle sue ragazze, segno di consapevolezza: una squadra ambiziosa deve dimostrarlo subito contro una rivale diretta. E questo esame è brillantemente superato. «Ma è solo un mattoncino nella costruzione: noi siamo venuti qui per vincere». E Conti considera questo confronto una prima finale vinta. Conti che fa pensare a Cristiana Conti, l' ex monumento del Setterosa a cui la Gorlero, sempre più tra le migliori al mondo, si ispira. «Anche di recente ci siamo sentite per chiederle opinioni sul mio momento: Cristiana è un grandissimo punto di riferimento per me, come Tania Di Mario per le altre giocatrici, fa piacere ed è un onore essere considerata tra le più forti al mondo come Tempesti» ammette Giulia che svela la voglia d' oro ma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 24 12 agosto 2016 Pagina 9 La Gazzetta dello Sport C.N. POSILLIPO < Segue predica prudenza nel contempo: «L' importante è che funzioni tutto con la Russia. Stavolta ci siamo messe alla prova ed è andata bene: questo è solo un messaggio all' Australia e al torneo». Un messaggio di prospettiva: «Siamo un bel gruppo, e dipenderà solo da noi: bisogna avere un approccio con la testa libera, dobbiamo divertirci e anche le avversarie capiranno. Contro l' Australia siamo state aggressive ma ora azzeriamo questa vittoria: il nostro torneo dipenderà soprattutto dalla prossima partita, poi dai quarti bisognerà giocare col coltello tra i denti, sia la Cina che gli Usa favoriti: si può vincere e perdere contro tutto. Ma non temiamo nessuna squadra anche se non abbiamo fatto nulla». Grido Un vero grido di battaglia che parte da un ruolo chiave . Ma anche le altre ragazze hanno convinto il c.t.: «Ho giocatrici incredibili che hanno fatto una grande partita contro una delle squadre più fisiche e candidata al podio. Due finali le abbiamo tolte, ne mancano 4. Davvero ho visto un ottimo Setterosa». Ora Fabio chiede «un passetto in più, ma lo spirito è quello giusto». E le vittorie aiutano a crescere. Un match chiave, intanto, attende oggi il Settebello oggi contro la Croazia, battuta dalla Spagna. Una delle due sorprese con il successo del Brasile di Rudic sui campioni del mondo serbi. I due tornei olimpici stanno accendendosi nel segno dei colpi di scena. STEFANO ARCOBELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 25 12 agosto 2016 Pagina 15 La Gazzetta dello Sport C.N. POSILLIPO Paltrinieri c' è «Consapevole della mia forza Sun Yang, a noi» L' iridato dei 1500 in gara oggi nelle batterie: «Non ne potevo più di aspettare Voglio confrontarmi con il cinese in forma. E dovrò guardarmi anche da Detti» ACarpi hanno organizzato le «Greg night», a Rio oggi e domani Gregorio Paltrinieri entra da Re del mondo: imbattuto e lanciato. Ha tutto da perdere, ma non vuole farlo, ha solo in testa di consegnare all' Italia la prima medaglia nei 1500. Oggi le batterie rimetteranno ordine alle gerarchie cronometriche da tre anni guidate dall' iridato azzurro, e al banchetto ci sarà pure Detti, il gemello di Greg, reduce dal bronzo nei 400. Che idea s' è fatta dei 1500 dopo i risultati dei 400? «Li ho visti in tv a Santos: Sun Yang e Horton mi hanno impressionato, Gabriele ha confermato di saper gestire emozioni e situazione: ha lavorato per questo bronzo, è pronto, è da controllare anche per i 1500». La piscina la ispira? «Mi piace molto, il pubblico è caldo: sì, mi ispira». La vita nel Villaggio e il suo nuovo ruolo da star? «Evito ogni tipo di distrazioni, resto solo concentrato sulla gara. Non mi perdo nelle trappole del Villaggio. E non mi faccio contagiare dalle ansie di campioni irraggiungibili o dai risultati degli altri». Ha visto i 200 della Pellegrini? «Sì, mi dispiace: meritava la medaglia». In batteria cosa si aspetta? «Bisogna subito tirare a tutta». Un anno fa fu decisiva per mettere pressioni a Sun Yang, che poi sparì dalla finale. «Penso che quelle prestazioni abbiano inciso sulla sua scelta. Ma qui siamo all' Olimpiade, non credo che fuggirà». Ed è pure in forma: ha visto anche i suoi 200 sl? «E' quello che voglio: confrontarmi col miglior Sun per batterlo: non voglio parlare del suo passato, ma della gara». Phelps pensa che qui non gareggino tutti puliti, lei che dice? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 26 12 agosto 2016 Pagina 15 La Gazzetta dello Sport C.N. POSILLIPO < Segue «Io e Detti da gennaio abbiamo totalizzato 54 controlli tra urine e sangue, spero che abbiano controllato così pure Sun, Horton, Jaeger e tutti gli altri avversari. Ho rispetto solo di chi ha la coscienza pulita». Con Morini quali sono stati gli ultimi pensieri? «Che mi attende una gara durissima, sono tranquillo del grande lavoro svolto tutto l' anno alla ricerca del mio massimo. Sono consapevole della mia forza. E poi ci sono tante aspettative. Me le mettono gli altri le pressioni e me le metto anche io. Sarà dura per tutti, ho fatto tutto bene per essere qui al top». Avrà la sua torcida qui? «Ci sono tutti: mamma, papà, fidanzata e amici: spero di far loro un bel regalo». Con Horton è arrivato il vero confronto cruciale dopo gli allenamenti insieme a Melbourne. «Un anno fa ai Mondiali non andò bene, ma adesso lo vedo pericoloso: è un ragazzo serio anche per le cose che dice». Solo la Pellegrini in Italia ha vinto l' oro olimpico col record del mondo: lei che non è scaramantico come Fede, si sbilanci un po'. «Il record che ho stabilito a Netanya lo pensavo da piccolo, mi è sempre piaciuto inseguirlo. Spero sia il primo di una lunga serie e dà più fiducia per l' Olimpiade. Le medaglie restano, i primati danno l' idea di essere arrivato davvero al top». Da un anno Sun Yang non nuota i 1500: quanto sconvolgerà gli equilibri? «A me piace pensare abbia evitato questa gara perché da tre stagioni domino il ranking, il cinese ha dimostrato di essere un grandissimo campione confermandosi in 2 Olimpiadi». Lei è abituato a studiare gli avversari al computer: ha trovato nuovi punti deboli in loro? «E' un' altra cosa che ho fatto per caricarmi. Tutti sono bravi, chi è qui ha tutte le carte in regola e tutti mi stimolano. Ma molto dipende da me. Ormai ci siamo: non ne potevo più di questa attesa». Caliamo l' ultimo asso... STEFANO ARCOBELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 27 12 agosto 2016 Pagina 21 La Gazzetta dello Sport C.N. POSILLIPO l' abagnale con una B e le statuine del presepio Remo contro. Durante la cavalcata del 2 senza verso il bronzo, Marco Lollobrigida è ispirato: «Quei sette minuti tra il nulla e la vittoria». «Ci metto 10 euro che faranno la statuina del presepe». Alla fine emerge la simpatia di Giovanni Abagnale: «Con una sola B, si. Ma vengo da Castellammare». Da medaglia. Mira mira. Roberto Di Donna spinge la Zublasing, tra consigli tecnici e filosofia: «Petra c' è. Petra c' è. Sa dominare la tensione. Deve sganciare il colpo nell' attimo fuggente». Poi lo scivolone dal primo al quarto posto: «E' stata bravissima lo stesso. In finale ci vuole anche un pizzico di fortuna». E' che la sfortuna ci vede benissimo. Domanda trabocchetto. Trappola di Eugenio de Paoli all' olimpionico del kayak Antonio Rossi, a Rio come ambassador del Coni. «Ma secondo te, Antonio, il golf è uno sport olimpico?» E Rossi, dopo una vita in linea, scopre l' arte dello slalom. Spernacchiato. Federico Bocchia nuota le batterie dei 50 sl in 22"54, finisce l' esperienza olimpica con un poco onorevole 37° posto (su 85) e saluta tutti: «Grazie a chi ha tifato per me da casa, e agli invidiosi... (pernacchia)». Che stile. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 28 12 agosto 2016 Pagina 17 La Repubblica (ed. Napoli) C.N. POSILLIPO Il bronzo di Rio. Il napoletano Di Costanzo e lo stabiese Abagnale conquistano la prima medaglia campana nel "due senza" del canottaggio. Uno striscione al centro storico "Ci abbiamo creduto fin dal primo giorno, senza paura" Napoli sul podio delle Olimpiadi è festa ai Quartieri MARCO CAIAZZO FINALMENTE Napoli sul podio di Rio. È una medaglia che pesa, quella di Marco Di Costanzo e Giovanni Abagnale, bronzo nel "due senza" ai Giochi. È la prima per il canottaggio italiano e segna l' inversione di rotta di uno sport che sta cercando di tornare ai vertici con una federazione "made in Napoli": il presidente Abbagnale, il ct La Mura e il vice Tizzano, oltre al capo allenatore Coppola. Quasi naturale che il primo sorriso arrivi da uno scafo partenopeo: Di Costanzo è dei Quartieri Spagnoli ed è cresciuto tra il Molosiglio e Santa Lucia, Abagnale ha conosciuto il canottaggio al Circolo Stabia, proprio quello dei fratelloni. È una medaglia più bella perché inattesa. I due canottieri sono saliti in barca insieme soltanto a luglio, dopo la squalifica per doping di Mornati. La Mura mischiò le carte e chiese un sacrificio a Di Costanzo, sceso dal quattro senza campione del mondo: fu l' ultimo asso giocato dal dottore di Pompei, zio degli Abbagnale che è tornato a furor di popolo dopo i fallimenti di Londra 2012 e oggi può parlare di un ritorno della scuola italiana. «Ci abbiamo creduto sin dal primo allenamento, siamo contentissimi », ha detto Di Costanzo ai microfoni di Rai Sport. «In venti giorni non abbiamo mai smesso di migliorare, non abbiamo avuto paura di niente». Finale capolavoro, un' impresa dopo due eliminatorie altrettanto positive: l' Italia ha chiuso alle spalle della Nuova Zelanda, imbattuta da 69 gare e 7 anni, e del Sud Africa. Impossibile fare meglio all' ombra del Cristo Redentore: «Le condizioni meteo del Lagoa Rodrigo de Freitas erano sfavorevoli, con tanto vento contro. Ci siamo espressi da veri campioni, da veterani». Ventiquattro anni il napoletano delle Fiamme Oro, ventuno lo stabiese della Marina Militare: è una medaglia con vista Tokyo 2020: «Siamo leggeri e avremmo preferito vento a favore, però abbiamo fatto una buona partenza, trovando il passo e vincendo una bella medaglia», dice Giovanni che arriva dalla scuola dei fratelloni Abbagnale: «Anche se il mio cognome è con una sola "b". Li ringrazio per quello che mi hanno insegnato. Grazie anche alla mia famiglia ». La festa ieri pomeriggio è esplosa pure ai Quartieri Spagnoli, dove sono stati esposti striscioni e bandiere italiane per Di Costanzo: «In questi giorni migliaia di amici mi hanno scritto e questo mi ha dato una forza enorme». L' Italia non vinceva una medaglia nel "due senza" da Londra 1948. Su Twitter i complimenti del ministro della Difesa, Roberta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 29 12 agosto 2016 Pagina 17 < Segue La Repubblica (ed. Napoli) C.N. POSILLIPO Pinotti: «AbagnaleDi Costanzo, una medaglia per l' Italia e per Napoli, città dal grande cuore come il loro». Mentre il sindaco de Magistris ha espresso «soddisfazione: una grande medaglia». Rammarico invece per il quarto posto dell' altro stabiese Livio La Padula nel "quattro senza" pesi leggeri. Oggi due napoletani proveranno a portare la seconda medaglia: Castaldo e Vicino col "quattro senza" (ore 15.44). Napoli terra di canottieri, si diceva vent' anni fa. Oggi torna finalmente ad essere vero. ©RIPRODUZIONE RISERVATA I due canottieri sulla stessa barca solo da luglio grazie al ct La Mura La soddisfazione di de Magistris e il tweet del ministro Pinotti PRESIDENTE Giuseppe Abbagnale, ex leggenda del canottaggio italiano e mondiale, è oggi il presidente federale. MARCO CAIAZZO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 30 12 agosto 2016 Pagina 26 TuttoSport C.N. POSILLIPO «Dipende tutto da Paltrinieri» Rosolino legge i 1500 sl, ultima occasione per l' Italia. E Gregorio: «Sono l' uomo da battere» lo poi è Agostino Abbagnale, che ringrazio per gli insegnamenti. Nel basket, il primo sport lasciato perché sono stato male al punto di smettere per due anni, era invece Michael Jordan. Poi il canottaggio nel 200910. Andavo al liceo scientifico. L' allenatore Antonio La Padula mi ha chiesto di fare un allenamento, mi ha subito messo in barca. E mi ha fregato». Sorride, prima di negare l' equivalenza canottaggio sacrificio: «Un sacrificio è una cosa che devi fare per forza anche se non ti va. A ma piace. Anche l' allenamento con gli altri è divertimento: «Ti distruggi, ma dà soddisfazione». E' un tenerone Giovanni. Pensa anche agli esclusi: «Mornati per me è un campione. Preferisco non credere». E ringrazia i compagni dell' otto: «Dopo Lucerna mi sono ritrovato sul due senza, ma sono qui anche grazie ai miei compagni precedenti». E ora spiega le difficoltà del cambiare barca, di colpo: «Ogni imbarcazione ha una sua piccola bellissima caratteristica. L' otto è la squadra, è compatto, deve andare bene, agile, d' impulso. Il 4 senza è la barca dei musicisti. Devi essere delicato ma forte. Il due senza? Devi essere abbastanza forte. E' molto leggera, agile, pulita. Come ho fatto? Boh, uno ci prova». Ha concluso la sua gloriosa carriera da tempo, ma è rimasto un personaggio riconoscibile e di successo. Massimiliano Rosolino ha parecchi consigli per gli azzurri di oggi. E infatti con altri grandi personaggio come ad esempio Antonio Rossi, Jury Chechi, Carlton Myers è qui a Rio de Janeiro nelle vesti di ambasciatore dell' Italia Team a cinque cerchi. Gabriele Detti lo ha più volte citato dopo il bronzo dei 400 stile libero, per via del record italiano che ancora appartiene a Max. E oggi il livornese scende di nuovo in acqua per la prima volta con il "gemello" Gregorio Paltrinieri (il favorito) per i 1500 sl che devono dare un senso all' Italia del nuoto. «A me fa piacere Gabriele che mi abbia studiato afferma Rosolino . Sono sicuro che batterà il mio primato, è soltanto questione di tempo. Ma presto. Un po' mi rivedo in Detti, uno in grado di partecipare a molte gare. Peraltro fare due volte 3'43" e rotti è grande. Eppoi è uno che lotta, finalmente ha raggiunto la sua gloria dopo anni di allenamenti con un talento vincente come Paltrinieri. Ora ci sono i 1500, ma come per ogni gara non bisogna guardare la lista dei tempi. E' carta straccia. Noi italiani abbiamo un grosso talento a sfruttare l' occasione». Rosolino potrebbe anche consigliare i due giovani campioni su come diventare o sfruttare meglio il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 31 12 agosto 2016 Pagina 26 TuttoSport C.N. POSILLIPO < Segue proprio essere personaggi. Lui lo è rimasto anche nel post agonismo. «Detto che uno secondo me lo è, oppure è difficile cambiare, io mi sono sempre buttato quando c' erano belle cose da fare riconosce il napoletano . Anche in tv, adesso ho appena concluso una trasmissione con Discovery. Sono rimasto legato all' acqua, comunque, perché in tutto quello che faccio sono presentato come il campione. Insomma è un grande risorsa essere stato uno sportivo, anche per il futuro. Il resto viene di conseguenza. Qui a Rio cerco di dare qualche consiglio ai ragazzi. Per il dopo l' unica che posso dire è: mettetevi sempre in discussione e siate disponibili al cambiamento. Bisogna individuare la strada giusta. E buttarsi con entusiasmo». Ma lasciare il proprio mondo non è facile. Anche Federica Pellegrini dopo la delusione dei 200 ha lasciato aperta una porta. «Sì, è difficile adattarsi a una nuo va vita ammette Rosolino, che non ha mai annunciato ufficialmente il ritiro . Io mi sono creato tanti interessi, adesso ho anche una famiglia. Ma ho scelto anche di restare in contatto con l' acqua. Ho bisogno di nuotare, non tanto per tenermi in forma, ma per sentirmi veloce. Ancora veloce. E' un po' una dipendenza. Anche a Natale quando vado a Sulmona, finisco subito in piscina» Arrivano i 1500, che sembrano una partita a tre fra Paltrinieri, l' australia no Mack Horton, il cinese Sun Yang, con Gabriele Detti pronto a cogliere l' occasione. «Sun si è nascosto fino ai Giochi analizza Massimiliano . Nei 200 ha impressionato, nei 400 non mi ha impressionato, vedremo la tenuta. Ma è certamente veloce. Horton è in grande condizione, come dimostra l' oro dei 400. Sì, saranno ancora loro i protagonisti. Detti in quella gara mi ha convinto, bello tonico. La chiave per Paltrinieri è imporre il suo ritmo e resistere. Gregorio ha bisogno di impostare la sua gara, con passaggi precisi. Gli altri no. Cercheranno di stargli vicino. Ma lui può anche vincere». Lui, Gregorio è ben pronto e scalpita. Da giorni. Il 21enne di Carpi sa che è la sua occasione. «Ho vissuto l' avvicinamento alla gara cercando di concentrarmi il più possibile, evitando ogni distrazione racconta Paltrinieri . Il Villaggio è sempre bello, ma rispetto alla mia prima Olimpiade ho acquistato questa consapevolezza. Non devo distrarmi. A Londra andavo a chiedere autografi, adesso qualcuno li chiede a me. Sun Yang e Horton mi hanno impressionato sui 400. Bisogna tirare fin dal mattino. Molti però non sono riusciti a ripetere i risultati delle batterie. L' approccio sarà determinante. I numeri dicono che sono l' uomo da battere». E per sostenerlo c' è qui la famiglia, compresa la mamma Lorena, ambasciatrice per l' Italia della campagna "Grazie di cuore, Mamma". Il miglior ringraziamento sarebbe la medaglia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 32 12 agosto 2016 Pagina 26 TuttoSport C.N. POSILLIPO PALLANUOTO Setterosa show: battuti i muscoli dell' Australia Meno di un minuto al termine di una partita tesa, intensa e vibrante che l' Italia ha quasi sempre condotto e che l' ha vista in sofferenza soltanto per pochi secondi verso la fine del terzo tempo. L' Australia ha da poco raggiunto il pareggio sul 77 grazie ad un colpo di fortuna davvero sfacciata che ha fatto carambolare prima sul palo, poi sul gomito della Gorlero e quindi in rete un tiro sbagliato della Webster. Il Setterosa però non ci sta: si riversa decisamente tutto in avanti e guadagna una superiorità numerica che la Bianconi di forza trasforma in rete. Mancano 49 secondi ma non è ancora finita: ora è l' Australia a beneficiare di una superiorità numerica che la strepitosa Gorlero neutralizza con una grande parata facendo balzare in piedi tutta la panchina azzurra. Così un Sette rosa, davvero "sette bello", ha battuto di misura, ma con pieno merito un' avversaria ostica come l' Australia, opponendo al gioco "fisico" della nazionale giallo verde le sue manovre, la sua intelligenza tattica, la sua velocità. E come era avvenuto per il Settebello nell' incontro col Montenegro, anche il Setterosa ha costruito la sua vittoria su di una grande difesa, sempre ben impostata, attenta e puntuale davanti alla Gorlero. Sicura alle spalle, l' Italia ha potuto così sviluppare a dovere il suo gioco e con le sue ripartenze improvvise ha costantemente creato delle serie difficol tà alla difesa australiana, piuttosto lenta e pesante. La partita ha visto un avvio fulmineo del Setterosa che si è portato ben presto in vantaggio di tre gol, poi l' Australia ha gradatamente recuperato, grazie soprattutto alla prestanza fisica delle sue gioca trici, raggiungendo il pareggio e poi passando anche a condurre sul 65. Ma l' Italia non si è mai disunita, mantenendo sempre concentrazione e lucidità fino ad arrivare alle concitate ed emozionanti battute conclusive. La Gorlero, la Garibotti, la Tabani e la Pome ri sono state le migliori tra le azzurre, ma tutte si sono espresse su alti livelli. E dopo la facile vittoria sul Brasile, che praticamente non aveva potuto dare indicazioni sulla reale consistenza dell' Italdonne, questo successo sull' Australia ha mostrato che la nostra nazionale femminile ha tutte le carte in regola per dire la sua e che le medaglie di bronzo mondiali ed europee delle quali giustamente si fregia, non le ha ottenute per caso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 33 12 agosto 2016 Pagina 26 TuttoSport C.N. POSILLIPO < Segue Chiaramente soddisfatto Fabio Conti. «Grande partita che abbiamo vinto con spirito di sacrificio e intel ligenza tattica afferma il ct azzurro . Ottima la difesa, ma in tutte le zone del campo la squadra ha fatto bene, giocando con intensità, ma anche con lucidità. E questo ci ha permesso di superare una squadra molto forte, anche sul piano fisico, tenace e dotata di buone individualità, certamente destinata a fare cose importanti. Adesso dobbiamo continuare così perchè questo è lo spirito giusto, ma dobbiamo mantenere i piedi per terra, sapendo comunque di essere sempre in grado di ben figurare». Adesso il Setterosa guida da solo ed a punteggio pieno il girone A e domani tornerà in vasca alle 15,20 (ora italiana) per incontrare la Russia con diretta tv su Raisport 1. Oggi torna in vasca invece il Settebello di Sandro Campagna nel suo terzo match del torneo olim pico. Alle 15,20 (ora italiana) affronterà la Croazia (diretta tv su Raisport1) in un incontro decisivo per il primato del girone B, guidato dagli azzurri in a punteggio pieno dopo le vittotie su Spagna, Francia e Montenegro. ITALIA AUSTRALIA 87 (42 01 23 21) ITALIA: Gorlero, Tabani 1, Gari botti 3, Queirolo 1, Radicchi, Aiello, Di Mario, Bianconi 1, Emmolo 1, Pomeri 1, Cotti, Frassinetti, Te ani. All. Conti. AUSTRALIA: Yanitsas, Beadsworth, Buckling, Lincoln Smith, Gofers, Knox 1, Webster 2 (1 rig.), Mc Ghie, Arancini 1, Southern 2, Bishop 1, Zagame, Wakefield. All. Mc Fadden. ARBITRI: Margeta (Solvenia) e Molnar (Ungheria). NOTE. Superiorità numeriche: Italia 69, Australia 38; espulse nel quarto tempo per limite di falli Radicchi e Beadsworth e per proteste Southern; spettatori 1.500 circa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 34 12 agosto 2016 Pagina 28 TuttoSport C.N. POSILLIPO Andare oltre Schwazer La rivoluzione parte da Rio Da Phelps in giù, gli atleti alzano la voce: basta dopati ai Giochi Pena, tutto ruota intorno a questa parola, che in quattro lettere racchiude punizione e dispiacere. Non c' è nessun godimento nel vedere Alex Schwazer fermato a poche ore dalla 20 km, la prima tappa della sua marcia olimpica. Gli innocentisti inondano il web con la loro indignazione, mentre i colpevolisti considerano quasi mite la sospensione per 8 anni. Cercare di far discutere gli uni con gli altri è più difficile che dialogare con un armadillo: forti di una corazza di verità indubitabili, si barricano dietro le reciproche certezze. L' unico dato certo con cui confrontarsi resta il provvedimento del Tas: fino a prova contraria, Schwazer è un dopato recidivo e del suo caso ora si occuperà la giustizia ordinaria. Supporto psicologico Non è però nelle stanze delle procure e nelle aule dei tribunali che Alex può trovare quel supporto di cui ora ha bisogno: i tempi di un procedimento penale sono così dilatati che per un eventuale epilogo bisognerà attendere anni. I più cinici hanno detto che per completare il copione hollywoodiano di questa storia l' unica cosa che manca è un tentativo di suicidio. Da più parti è stato agitato lo spettro di Marco Pantani, ma in questo caso la situazione è ben diversa, perché Schwazer non è solo e le persone intorno a lui, a partire dal suo tecnico Sandro Donati e da don Luigi Ciotti, non hanno nessuna intenzione di abbandonarlo. Forse la cosa più utile da fare, per un recupero dell' uomo e un rapido ritorno a una vita normale, è aiutare Schwazer a trovare un lavoro. Non comparsate in televisione né apparizioni sotto i riflettori, ripetendo sempre le stesse cose: una sovraesposizione del genere non gioverebbe ad Alex e, soprattutto, non gli permetterebbe di andare oltre. Referendum Non deve essere solo Schwazer a guardare avanti, ma tutto lo sport. I Giochi di Rio passeranno alla storia per la disparità di trattamento riservata agli atleti. Per esempio, una campionessa come Ye lena Isinbayeva è stata trattata pure peggio di Schwazer: la zarina del salto con l' asta si è trovata esclusa dall' Olimpiade senza aver neppure fallito un controllo antidoping, ostracizzata per il solo fatto di essere russa. E uscendo dall' atletica, i differenti metri di giudizio sono stati ancora più stridenti da uno sport all' altro. Chiusi questi Giochi il Comitato olimpico internazionale non può continuare nel proprio atteggiamento pilatesco, demandando ad altri le decisioni. «È triste per il nuoto e per lo sport» così Michael Phelps ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC Continua > 35 12 agosto 2016 Pagina 28 TuttoSport C.N. POSILLIPO < Segue commentato l' argento di Yulia Efimova in vasca, mentre Camille Lacourt ha strappato risate amare parlando di «pipì viola» per il cinese Sun Yang. Inutile far finta di niente: gli atleti puliti sono stanchi di vedere gli ex dopati ai Giochi e non hanno più paura di dirlo apertamente. Perché non fare un referendum dentro al Villaggio per scoprire quanti sono favorevoli all' esclusione definitiva dalle Olimpiadi di chi si dopa? I dirigenti hanno forse paura a lasciar decidere chi lo sport lo fa? Se la squalifica a vita appare troppo dura, almeno si può partire da qui. Altrimenti a Tokyo 2020 l' acqua delle piscine potrebbe assumere colorazioni molto più inquietanti di quella di Rio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 A CURA DI ASITNEWS COLLABORAZIONE UFFICCIO STAMPA FIN CRC 36