Quasi Amici - Cinema Verdi

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Quasi Amici - Cinema Verdi
Cineforum G. Verdi - Breganze
38°anno
www.cineverdi.it
Quasi Amici
Intouchables
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Olivier Nakache, Éric Toledano
Sceneggiatura: Olivier Nakache, Éric
Toledano
Fotografia: Mathieu Vadepied
Scenografia: Olivia Bloch-Lainé
Musica: Ludovico Einaudi
Montaggio: Dorian Rigal-Ansous
Produttore: Nicolas Duval-Adassovsky,
Laurent Zeitoun, Yann Zenou
Casa di produzione: Gaumont
Distribuzione: Medusa Film
FRA 2011
Durata: 104'
INTERPRETI E PERSONAGGI
François Cluzet: Philippe
Omar Sy: Driss
Anne Le Ny: Yvonne
Audrey Fleurot: Magalie
Clotilde Mollet: Marcelle
Alba Gaïa Bellugi: Elisa
Cyril Mendy: Adama
Ispirato a una storia vera il film mette
in scena la storia dell’incontro e della
conquista del rispetto reciproco fra
un’improbabile
coppia,
ovvero
Philippe, ricco parigino bianco rimasto
tetraplegico dopo un incidente in
parapendio,
e
Driss,
giovane
immigrato senegalese che si ritrova,
suo malgrado, a dover fare da
aiutante a Philippe. Il titolo originale
“Intouchables” rende in maniera più
efficace della traduzione italiana
(“Quasi amici”) il contenuto del film,
cioè il confronto fra due stati di
isolamento forzato. Da un lato c’è
Philippe e la sua impossibilità di
sentire la vita, di essere toccato dal
caldo, dal freddo, da una carezza, da
un pugno. Dall’altro lato c’è Driss e la
sua condizione di emarginato a causa
del proprio stato di immigrato.
Pur muovendo da un canovaccio
narrativo
“vecchio”,
cioè
la
contrapposizione degli opposti fra il
ricco colto e distinto e l’immigrato
ignorante, con un curriculum di
degradazione e che tira a campare
vivendo del sussidio statale, il film non
scade nella retorica e nella ipocrisia
ma destabilizza i falsi clichè di
entrambi i protagonisti e con loro del
pubblico in sala.
1° film
Philippe, privato della possibilità di
sentire il mondo che lo circonda come
faceva prima dell’incidente, sembra
rassegnato a una vita abitudinaria
scandita soltanto da alcuni riti (la
fisioterapia, il bagno, i pasti etc.): ogni
stato d’animo di Philippe passa
esclusivamente sull’espressione del
suo viso che finalmente sembra
scuotersi durante l’incontro con il
giovane
Driss.
Infatti,
Philippe
nell’incontro con Driss assapora di
nuovo
la
sensazione,
ormai
dimenticata, di non essere un
semplice oggetto della pietà altrui.
Allo stesso modo Driss non trova in
Philippe la diffidenza o il rifiuto
dell’uomo
medio
borghese
nei
confronti dell’immigrato che vive nelle
banlieu, ma la sfida (“se vuoi il
sussidio
statale
prima
devi
guadagnartelo”).
Il film con semplicità disarmante
centra il punto della questione
sostituendo al facile pietismo e alla
solidarietà da slogan sia nei confronti
del “povero” disabile sia nei confronti
del
“povero”
immigrato,
la
condivisione delle difficoltà altrui.
Driss con il suo ruvido pragmatismo
lascia sconcertato il pubblico di fronte
a battute di dubbio gusto sulla
disabilità di Philippe ma, nel
contempo, rivela allo spettatore il
proprio lato oscuro, ovvero l’incapacità
di trattare da pari a pari le persone
che si trovano in condizioni diverse
dalla propria. E’ l’assenza di pietà di
Driss che permette a Philippe e al suo
aiutante di trovare un punto di
incontro: finalmente nel mondo
ovattato in cui si trova forzatamente
imprigionato Philippe entra qualcuno
capace di non sentirsi in colpa perché
è in grado di ballare, ma soprattutto
capace di dimenticarsi che non si può
semplicemente “passare il telefono” a
un tetraplegico. E a questo punto fra i
due potrà esserci condivisione e
scambio: Philippe riuscirà di nuovo ad
affrontare la propria figlia adolescente
con l’autorevolezza di un padre, Driss
riuscirà a sostenere un colloquio di
lavoro
(non
semplicemente
a
presentarsi “da sconfitto” solo per
ottenere la firma necessaria a godere
del sussidio). La forza espressiva
degli attori, un dialogo a tratti brutale,
un umorismo lieve riescono a
tratteggiare
sia
la
difficoltà
dell’integrazione razziale, anche nella
multietnica Parigi, sia le difficoltà
26 – 27 – 28 - 29 Settembre 2012
dell’integrazione sociale di chi viene
a trovarsi nella condizione di
disabile. Senza mai scivolare nel
sentimentalismo,
pur
lasciando
spazio anche alla commozione fra
l’ironia e le risate, il film guida lo
spettatore verso la riscoperta
dell’altro da sè, lo rende partecipe
del cambiamento della relazione fra
i due uomini da rapporto di lavoro a
riconoscimento
delle
qualità
dell’altro, e lo mette di fronte alla
destabilizzazione che segue alla
caduta dei pregiudizi e che porta
alla conquista della consapevolezza
da parte di Philippe e di Driss di
meritare un posto sul palcoscenico
del mondo.
Ellen Balasso
Il film della prossima settimana
MOLTO FORTE INCREDIBILMENTE
VICINO
di Stephen Daldry
Durata 129’
Adattamento dell’acclamato bestseller di
Jonathan Safran Foer, “Molto Forte
Incredibilmente Vicino” è una storia che si
sviluppa nella mente del giovane Oskar
Schell, un creativo undicenne newyorkese
che scopre una chiave tra gli oggetti
appartenuti a suo padre defunto. Questa
scoperta lo spinge a condurre una ricerca
approfondita tra le strade della città per
trovare cosa apre quella chiave. A
distanza di un anno dalla morte di suo
padre avvenuta nell’attentato al World
Trade Center, in quello che Oskar ha
definito “Il giorno peggiore”, il ragazzo è
determinato a mantenere vivo il legame
con l’uomo che con gioia lo ha portato ad
affrontare le sue paure più profonde.
Mentre attraversa i cinque distretti di New
York alla ricerca del lucchetto mancante –
cosa che gli permette di incontrare una
vasta gamma di persone tra le più diverse,
ognuna a proprio modo “sopravvissuta”Oskar inizia a scoprire dei legami nascosti
con il padre di cui sente la mancanza, con
la madre che sembra essere molto lontana
da lui e con tutto il mondo rumoroso,
pericoloso e scombussolato che lo
circonda.
Cineforum G. Verdi - Breganze
38°anno
www.cineverdi.it
Scheda film
Quasi Amici
La locandina
PREMI:
David Donatello come miglior film dell’Unione
Europea
Le
Cèsar du Cinèma come miglior attore (Omar
Sy)
1° film
IL REGISTA
NOME: Olivier Nakache
DATA DI NASCITA: 14/04/1973
LUOGO DI NASCITA: Suresnes FRAncia
(2010) Quasi amici
(2006) Primi amori, primi vizi, primi baci
Con un incasso complessivo di quasi 10milioni
di euro - Quasi amici - diventa il film
francese più visto di sempre in Italia, e
riesce a superare il record de Il quinto
elemento, che deteneva questo primato da
ben quindici anni.
superato lo scoglio dei 19milioni di spettatori
in Francia, Quasi amici è il terzo film più
visto in Francia di sempre, dopo Titanic e Giù
al Nord, entrambi oltre i venti milioni di
spettatori.
Eric Toledano: “La reazione di Philippe
Pozzo di Borgo (personaggio reale cui il
film si ispira) è stata ottima, ha detto:
"Ho applaudito con tutte e due le mani!",
questo per farvi capire qual è il suo tipo
di umorismo. Dal pubblico abbiamo avuto
risposte ottime, anche da persone
disabili, lo hanno accolto in maniera
davvero calorosa. Temevamo molto la
loro reazione, molto di più di quanto
temessimo la reazione della gente delle
banlieu, ambiente nel quale Omar Sy è
molto conosciuto. Il film lancia uno
sguardo nuovo sul mondo dei disabili, che
sono trattati come una minoranza della
società, e siamo felici di aver ricevuto
risposte positive anche da alcune
associazioni che si occupano di portatori
di handicap.
26 – 27 – 28 - 29 Settembre 2012
NOME: Eric Toledano
DATA DI NASCITA: 03/07/1971
LUOGO DI NASCITA: Parigi
L’ ATT0RE
NOME: Francois Cluzet
DATA DI NASCITA: 21/09/1955
LUOGO DI NASCITA: Parigi - Fra
(2011)
(2010)
(2009)
(2008)
(2005)
(2002)
(1999)
(1997)
(1995)
(1995)
(1993)
(1992)
(1989)
(1989)
(1988)
(1988)
(1987)
(1986)
(1986)
(1983)
(1982)
Quasi amici
Piccole bugie tra amici
A l’origine
Parigi
Hotel 5 stelle
L’avversario
Dolce far niente
Rien ne va plus
French Kiss
L’ussaro sul tetto
L’inferno
Olivier Olivier
Due
Troppo bella per te!
Chocolat
Un affare di donne
Top Managers
A mezzanotte circa
La ragazza senza fissa dimora
L’estate assassina
I fantasmi del cappellaio
(2010) Quasi amici
(2006) Primi amori, primi vizi, primi baci
La colonna sonora
Votazione Film
Straordinario mélange di funk e musica
classica, la colonna sonora originale del
film del duo Olivier Nakache e Eric
Toledano sorprende per la sua forza
comunicativa. Proponendo allo stesso
livello Earth, Wind & Fire, Mozart o
Nina Simone. Il fil rouge che cuce
l'insieme di queste musiche è
rappresentato dalle composizioni
originali di Ludovico Einaudi, pianista e
musicista minimalista che più volte ha
lavorato per il cinema.
Film
The Artists
Media voto
4,00