Il Tirreno - Locanda Rossa

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Il Tirreno - Locanda Rossa
Grosseto
MARTEDÌ 7 GENNAIO 2014 IL TIRRENO
La Marina
di Scarlino,
il nuovo porto
del Puntone
di proprietà
di Leonardo
Ferragamo.
Secondo
il quotidiano
inglese
è uno dei posti
che vale
la pena
non perdere
in Italia
Un interno
del lussuoso
resort
L’Andana
a Castiglione
della Pescaia.
Anch’esso
è consigliato
dal “Guardian”
come
una delle mete
da non lasciarsi
sfuggire
in questo
anno
III
La pianura
e la zona costiera
della provincia
di Grosseto sono
l’unica località italiana
suggerita dal giornale
Nella classifica
occupano il 29º posto
La Maremma tra i 40 big
del turismo mondiale
Il quotidiano The Guardian la inserisce nelle mete del 2014. Ma niente etruschi
«Visitate l’Andana, il porto di Ferragamo, la cantina di Piano e la Locanda Rossa»
di Francesca Ferri
◗ GROSSETO
marketing su cui, come ente
camerale, abbiamo investito e
continueremo ad investire. La
Maremma è già un brand fortissimo con una reputazione
eccellente, specialmente oltralpe. Dobbiamo proseguire
uniti su questa strada che può
portare diritti verso un rilancio
dell’intera economia locale».
Lamioni non nasconde di
averci sempre creduto. «E continuerò a farlo – spiega – convinto che sia questa la via
d’uscita migliore. Il nostro straordinario territorio è la nostra
vera ricchezza, la nostra prima
risorsa ed è in grado di attrarre
investimenti importanti, come sottolineato dal quotidiano britannico. Abbiamo un
vantaggio. E sta solo a noi
sfruttarlo al meglio. Ciò che ci
manca è l'abitudine a volare alto, a pensare in grande. Ma oggi, se qualcuno ancora attendeva una riprova, dopo questa
recensione, credo che davvero
siamo autorizzati a farlo».
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«La Maremma è stata la frontiera finale della Toscana, una
tranquilla area di costa aspra e
protetta, da Capalbio a Cecina.
Negli ultimi anni, tuttavia, gli
esperti vi hanno prestato attenzione e sebbene non sia ancora Forte del Marmi, ci sono state alcune aperture illustri».
Con questa motivazione il quotidiano britannico The Guardian inserisce la Maremma tra
le quaranta destinazioni mondiali da visitare nel 2014.
Unica località italiana, la Maremma figura al 29º posto di
una classifica che ha sul podio
Cape Town (Sudafrica), Uzès
(Francia) Austin (Texas) e comprende destinazioni nuove come Iran, Macedonia, Ruanda,
oltre a mete battute come Brasile, Cina, Australia.
Nonostante la foto scelta per
accompagnare il consiglio di
viaggio
(www.theguardian.
com) sia una superclassica veduta di Sorano, l’articolo propone quattro mete nuove di
zecca, tutte aziende private,
tutte nate negli ultimi anni e
tutte volute da persone non del
posto che si sono innamorate
di questi luoghi.
Il Guardian le elenca: «L’hotel L’Andana di Alain Ducasse
a Castiglione della Pescaia (da
300 euro), la Marina di Leonardo Ferragamo al Puntone, la
cantina di Renzo Piano alla
Rocca di Frassinello» e, per i
non super ricchi, la «Locanda
Rossa (doppie da 120 euro
b&b) a Capalbi (sic!) vicino alla
spiaggia del Chiarone».
Insomma, niente tombe
etrusche, niente cinghiali e
niente spettacoli di butteri. La
Maremma che incanta il Guardian è quella degli imprenditori e dei grandi nomi internazionali: Renzo Piano, che ha progettato la cantina di proprietà
dell’editore di Class Paolo Panerai; Leonardo Ferragamo, figlio dello stilista e maggiore
azionista del porto di Scarlino
al Puntone; e Alain Ducasse, lo
chef che, innamoratisi di Castiglione della Pescaia, ha deciso
di aprirvi L’Andana insieme alla famiglia bresciana Moretti. E
rende onore alla deliziosa Locanda Rossa di Capalbio (pur
dimenticandosi la “o”), novità
dell’anno sul portale i-escape.
«Ho sempre creduto nelle
potenzialità della Maremma,
questo lembo di Toscana affascinante e ricco di eccellenze»,
spiega il presidente di Promomar e amministratore delegato della Marina di Scarlino, Leonardo Pagni. «Oggi – prose-
Sopra, il salone de La Locanda Rossa a Capalbio. Sotto, una delle camere da letto
gue – The Guardian, una delle
riviste inglesi più autorevoli,
consiglia ai suoi lettori di visitarla nel 2014 perché la considera tra le mete più belle del
mondo. Ciò mi rende felice e
orgoglioso al tempo stesso».
«Sapendo qual è la qualità
del Guardian questa scelta ci
fa piacere e ci riempie d’orgoglio», dice Paolo Panerai, proprietario della Rocca di Frassinello. «Questo riconoscimento
si affianca ad altri che abbiamo
avuto per i nostri vini e arriva
nel decennale dell’apertura. È
chiaro che sulla scelta ha inciso il fatto che la costruzione è
stata creata da Renzo Piano.
Siamo contenti che quello che
l’ex sindaco di Gavorrano ritenne un edificio di interesse pubblico ottiene oggi un riconoscimento globale. Gli amministratori e la camera di commercio
hanno deciso di puntare sul
brand Maremma. E questo paga».
Anche L’Andana, il lussuo-
sissimo resort a Castiglione della Pescaia, è nato da poco, dieci anni fa, dalla ristrutturazione dell’ex villa d’estate di Leopoldo II di Lorena. «Siamo molto onorati», spiega Pier Giuseppe D’Alessandro, direttore
dell’azienda agricola. «È un riconoscimento al nostro sforzo
di dare internazionalità a questa struttura. Da parte delle imprese locali c’è un grossissimo
lavoro sull’estero, da un lato
per far conoscere la Maremma
in giro per il mondo e dall’altro
portando gli stranieri qua».
Sprizza gioia Barbara Valleggi, responsabile della Locanda
Rossa di proprietà della torinese Lorenza Jona Celesia, anche
lei innamorata di questo scorcio di Maremma. «Il Guardian
mi aveva contattata per avere
delle foto ma credevo fosse la
solita rassegna di hotel», spiega Valleggi. «E invece è stata
una sorpresa e sono contentissima. È il coronamento di un
grosso lavoro di promozione
all’estero, anche con il
workshop Enit e nonostante i
dubbi di chi, nel mondo, teme
che la Maremma sia lontana
dalle città d’arte. Per noi è un
anno fortunato: il nostro olio è
stato selezionato tra i 10 toscani che a febbraio parteciperanno a Eataly a New York. E pensare che abbiamo aperto solo
nel 2010».
Come detto, oltre alla giovane età delle aziende scelte dal
Guardian, colpisce che tutte e
quattro le mete siano nate su
iniziativa di quelli che qualche
maremmano chiamerebbe «forestieri» e che si sono innamorati di questi luoghi, rendenoli
famosi. Come – a quanto pare
– nessun «indigeno» sembra esser riuscito a fare fino a oggi.
Marketing e comunicazione, dunque, valgono più delle
bellezze naturali in sé? Cosa ha
fatto volgere lo sguardo del
Guardian sulla Maremma e su
queste mete? «Non è una questione di essere più bravi – spiega D’Alessandro –. Prima forse
la gente si accontentava di offrire un luogo bello ai visitatori.
Adesso siamo a uno step superiore: cerchiamo di portare la
gente qua».
«Mettemmo la Maremma
tra le mete fondamentali d’Italia in occasione della mostra
per i 25 anni della casa editrice
e del mensile Class, poi allestita a New York e in Cina», spiega
Panerai. «Ma penso che non
sia possibile fare qualcosa di
importante se non poggia su
un humus importante. Questi
sono i luoghi degli etruschi,
qui ci sono le loro vestigia. Come dice Renzo Piano, gli architetti dovrebbero ascoltare i luoghi, perché i luoghi parlano».
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