d) La qualità urbana in Valdelsa

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d) La qualità urbana in Valdelsa
RILETTURA del FOCUS GROUP
La QUALITÀ URBANA in VALDELSA
(mobilità, uso del territorio, forme di urbanizzazione…)
17 gennaio 2004
Facilitatori: Alessandro Piccini, Leonardo Maiellaro
ALLA RICERCA DI UNA VISION
I lavori del gruppo si sono contraddistinti per l’elevato livello qualitativo delle riflessioni
e dei contributi offerti dai partecipanti. Nel corso del breve (forse troppo) lasso di
tempo utilizzato per i lavori sono emersi subito i diversi trade - off insiti negli
argomenti oggetto di discussione. Si è palesata con immediatezza l’evidente
complessità dei problemi affrontati, la loro interconnessione e il rapporto che questi
hanno con le tematiche di più ampio respiro legate alla sostenibilità.
Quasi tutti le riflessioni hanno evidenziato questa consapevolezza insieme alla richiesta
di privilegiare una logica di area nella programmazione degli interventi sul territorio.
Più volte è stata sottolineata l’importanza della “cultura” e di tutti gli interventi tesi a
promuovere partecipazione e consapevolezza nei cittadini.
Quest’ultimo concetto, insieme alla importanza della cultura declinata nelle diverse
accezioni sottoriportate, è andato via via definendosi per divenire il leit-motiv degli
interventi ed un suggerimento metodologico agli amministratori locali.
Le diverse provenienze e sensibilità presenti nel gruppo hanno costituito un valido
elemento di contaminazione dei saperi e delle percezioni di ognuno rendendo ancor più
stimolante e ricco il confronto. Per questo motivo, oltre che per evitare di dare la
spiacevole sensazione di censure e/o di non tenere nella giusta considerazione i diversi
contributi, preferiamo elencare gli stessi nel modo in cui sono stati registrati.
Urbanistica, uso del territorio e mobilità:
o Bioarchitettura /Bioedilizia e regolamenti urbanistici (introduzione di premialità per
queste pratiche nei regolamenti urbanistici);
o Limitare l’uso del territorio privilegiando il recupero specie per fini abitativi (ad
esempio: riconversione ex aree industriali);
o Decongestionare il centro urbano dal traffico pesante ( per non spostare il
problema nello spazio e/o nel tempo va privilegiata una logica di area nella
realizzazione di scelte come la creazione di percorsi alternativi).
o Privilegiare logiche di area nella programmazione dell’USO del TERRITORIO;
o Uso delle nuove tecnologie (Cablatura, Demotica, Semafori intelligenti) per i
possibili positivi risvolti che avrebbero su diverse criticità attuali e potenziali;
o Incentivi all’uso delle nuove tecnologie nelle applicazioni di massa;
o Promuovere le Z.t.l. e gli spazi verdi (sensibilizzare ad un uso più appropriato
delle automobili, incentivare all’uso dei mezzi pubblici – problema di costi T. p.l.-,
lavorare in questa direzione specie sulle generazioni future);
o Importanza per gli adolescenti degli spazi verdi e del gioco negli spazi aperti dal
punto di vista psico – pedagogico;
o Introdurre la cultura della complessità : sono vincenti gli approcci multidisciplinari;
o Attenzione al recupero degli spazi di socializzazione per gli adulti, gli anziani,i
bambini e gli adolescenti. Valorizzare il tempo libero
o Più equilibrio tra periferie e centro nell’allocazione dei servizi per favorire
l’integrazione fra culture diverse.
o Nuove tecnologie(domotica) e rischio di isolamento. Agire su cultura ed
informazione;
o Promuovere la “Cultura del limite”;
o Metropolitane urbane di superficie per decongestionare i centri storici dal traffico
privato;
o Lavorare sulla cultura per modificare i comportamenti individuali “insostenibili”;
o Bastano gli incentivi ora attivabili a promuovere le buone pratiche e gli strumenti
volontari oppure è necessario imporre coercitivamente alcune scelte?
nel caso affermativo la nostra società sarebbe pronta a sostenere questo ??
o Difficoltà nell’applicazione delle buone pratiche e degli strumenti volontari :
bisogna diffonderne la conoscenza presso i cittadini ed occorre una maggiore
sensibilità delle p.a. verso queste nella selezione dei progetti;
o Le normative attuali sull’ inquinamento elettromagnetico, acustico e luminoso
sono adeguate?
o Problema della manutenzione del patrimonio urbanistico: imporre che una % fissa
della spesa per investimenti sia a ciò destinata.