L`allargamento dell`Eurozona… e dintorni - Campus

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L`allargamento dell`Eurozona… e dintorni - Campus
Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni Una storia che nasce da lontano. Se siamo tentati a dare per scontate alcune cose, vale la pena percorrere il complesso ed impegnativo cammino che ha condotto al processo di costruzione degli Stati Uniti d’Europa, forse il più vigoroso progetto storico-­‐economico dello scorso secolo, che ha comportato ormai oltre 60 anni di pace. Il secolo breve è stato anche il secolo dei totalitarismi. Instauratisi dopo l’uscita da uno stato di crisi e legittimati sempre dal basso, in nome delle masse, hanno beneficiato di alcune condizioni favorevoli (sviluppo di una società industriale di massa, contesto internazionale conflittuale con dei potenziali nemici, sviluppo di moderne tecnologie – senza radio, cinema, etc…., i regimi totalitari non sono pensabili). Nel secondo dopoguerra, vi sono state due elaborazioni dei totalitarismi: una che analizza la questione dal punto di vista di una condizione esistenziale, cioè la perdita di senso della persona, che viene annegata da quest’entità che assorbe il singolo: la sfera privata viene annullata a scapito della sfera pubblica, la società sussunta nello Stato. Connotato del totalitarismo è quindi di ridurre o annullare il confine tra sfera pubblica e sfera privata. Oltre questa chiave esistenziale, c’è una letteratura che considera equivalenti tutti i totalitarismi, i quali si manifestano per mezzo di una “sindrome totalitaria”, ossia: un’ideologia generale che spiega tutto il mondo e la storia; un partito unico di gente professionalizzata alla politica; la capacità dell’esercizio del terrore, mediante servizi, polizia, etc…; monopolio dei mezzi di comunicazione di massa; monopolio degli strumenti della lotta armata; monopolio dell’economia. 1 Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni I regimi totalitari si sono distinti, inoltre, per la caratteristica di aver creato la figura del nemico oggettivo, termine che serve a spiegare una serie di processi a stento comprensibili per la loro apparente irrazionalità, non solo nella Germania nazional-­‐
socialista, ma anche nel regime bolscevico. Questo nemico non manifesto permette un’opacità di confini tra il giusto e l’ingiusto, tra il lecito e l’illecito: il diritto dipende dal verbo dell’ideologia. Comunque si vogliano inquadrare i totalitarismi, la filosofia soggiacente è sempre latente, anche se privata temporaneamente dell’appoggio dello Stato: l’egoismo collettivo, il regionalismo, la xenofobia, possono portare al totalitarismo. La nascita e il crollo dell’ideologia nazista e comunista (ed i rispettivi regimi, il primo, pur se di breve durata – dal 1933 al 1945 – che scatenò la guerra in Europa, con oltre 50 milioni di vittime; il secondo, nei suoi quasi 70 anni risulta avere oltre 40 milioni di morti già nel 1989, secondo lo storico russo Roy Medvedev), hanno annientato schiere di diritti civili e politici, devastato in ogni senso i popoli e la geografia politica del nostro continente. Nella primavera del 1950 l’Europa è sull’orlo del baratro, per vittime, distruzione e perdita di ruolo nello scenario politico, culturale ed economico internazionale; la guerra fredda fa gravare la minaccia di un conflitto tra gli antagonisti di un tempo che, nonostante le decine di milioni di morti, non ci pensano proprio ad avvicinarsi. La risposta, grazie all’intuizione di Jean Monnet e l’impegno dei Padri fondatori dei Trattati di Roma, è stata l’unione dei popoli europei, questo grande sforzo collettivo ispiratosi a un ideale di appianamento delle ostilità passate e programmazione di un futuro comune. L’ideale europeo, espressione in origine della volontà di sei Stati, è oggi condiviso da ventotto, e altri sono candidati ad entrarvi. Dal 1 gennaio 2015 la Lituania è entrata nell’Eurozona, ora costituita da 19 Stati, ma quanta strada è stata fatta! Una strada innanzitutto garantista, perché gli Stati membri che intendono adottare l’euro come valuta devono garantire un elevato livello di “convergenza sostenibile”. Il rispetto di tale condizione viene valutato in base ai criteri contenuti nel Trattato di Maastricht, che richiede ai paesi di soddisfare i seguenti requisiti: • alto grado di stabilità dei prezzi 2 Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni • solidità della finanza pubblica • tasso di cambio stabile • tassi di interesse a lungo termine bassi e stabili • Indipendenza della banca centrale nazionale. Questi criteri sono concepiti per assicurare che alla Terza fase dell’UEM siano ammessi unicamente i paesi con politiche economiche orientate alla stabilità e con una buona tradizione di stabilità dei prezzi. Non è solo questione di moneta. Il complesso processo di integrazione non ha riguardato esclusivamente l’ambito europeo e non si tratta di questioni soltanto monetarie: la sua anima può essere rappresentata dall’idea di Robert Schuman, avvocato e Ministro degli Esteri Francese, secondo cui bisogna condividere le risorse per raggiungere la pace. Così è stata guidata tutta una serie di azioni a livello internazionale e si è costituita una personalità europea portatrice di valori propri, accrescendo il ruolo dell’Unione nello scenario mondiale; programmi di aiuti a partire da quelli che hanno consentito il passaggio alla democrazia degli Stati indipendenti della disciolta ex U.R.S.S., oggi l’Unione europea, con tale modello di politica estera, effettua partenariati per promuovere la democrazia, i diritti umani, la cooperazione, lo sviluppo, la giustizia e la coesione sociale. È un mosaico, la cui adozione dell’Euro è un tassello decisivo per la tenuta di un sistema che appartiene non solo all‘Eurozona, ma, per ora, quasi a 500 milioni di cittadini dell’Unione. Non dobbiamo trascurare i vantaggi che ha implicato l’Unione Economica e monetaria, come una maggior mobilità dei lavoratori e delle persone anche per turismo, la creazione di condizioni favorevoli per il mercato del lavoro, il calo dei tassi d’interesse/costo del denaro, l’eliminazione delle commissioni di cambio, allineamento dei costi delle operazioni bancarie, incremento degli scambi commerciali internazionali, aumento della concorrenza tra gli istituti di credito e competitività nel mercato dei mutui, l’istituzione di una politica occupazionale dagli obiettivi comuni, flessibilità verso il basso dei prezzi di beni e servizi, crescente tutela per il consumatore, scalzato l’indiscussa supremazia del dollaro, conferito maggior trasparenza ai risultati delle Pubbliche amministrazioni tra i diversi Stati grazie al confronto di prezzi e tariffe di beni e servizi pubblici espressi in euro; soprattutto con riferimento a quest’ultimo aspetto, le retribuzioni ed i costi nel comparto pubblico, espressi in euro, permettono una comparazione più chiara, con evidenti implicazioni per la contrattazione, le commesse pubbliche, la mobilità, i procedimenti di incentivazione, organizzazione ed innovazione amministrativa dei vari Stati. L’adozione dell’Euro da parte del ventesimo Stato dell’Unione, la Lituania fa ben sperare sul completamento dell’UEM, il che significa rafforzamento di un mercato del lavoro a dimensione europea -­‐ non soltanto per le categorie tradizionalmente più dinamiche, come imprenditori, liberi professionisti, piccoli imprenditori -­‐ sull’accrescimento dei livelli di professionalità e competitività nonché sull’armonizzazione retributiva. L’excursus storico ci mostra prepotente che l’integrazione è tale solo se è politica, sociale, 3 Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni monetaria ed economica allo stesso tempo. 1. 5 maggio 1949: nasce il Consiglio d’Europa a Londra con l’emanazione dello “Statuto del Consiglio d’Europa” cui partecipano Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda e Svezia. Ha sede a Strasburgo e attualmente vi fanno parte 47 Stati. Originariamente aveva il compito di realizzare un’unione politica, culturale, sociale tra i Paesi europei. Gli Stati partecipanti mantengono la loro sovranità. L’opera principale del Consiglio d’Europa è stata l’elaborazione di una “Carta europea dei diritti dell’Uomo”. 2. 9 maggio 1950: il Ministro degli Esteri francese, Robert Schuman, in un discorso pronunciato al “Quay d’Orsai”, nella famosa Sala dell’orologio, propone di mettere in comune la produzione franco-­‐tedesca del carbone e dell’acciaio, risorse strategiche all’epoca, nel quadro di un’organizzazione europea e di creare una Istituzione aperta a tutti i Paesi europei, chiamata “Alta Autorità” sovranazionale di vigilanza sulla produzione europea del carbone ed acciaio. È la nascita della Comunità Europea. 3. 18 aprile 1951: viene firmato a Parigi il Trattato C.E.C.A. (Comunità Europea del carbone e dell’acciaio) per una durata di 50 anni da Francia, Italia, Germania occidentale, e Paesi del Benelux (Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi). Entrò in vigore il 25 luglio 1952 per istituire un mercato comune del carbone e dell’acciaio, conferire solidità all’armonia tra Francia e Germania, eliminare i dazi doganali tra i vari Stati. Viene effettivamente costituita l’Alta autorità proposta da Schuman. È spirato il 25 luglio 2002. 4. 1/2 giugno 1955: nella Conferenza di Messina per i sei Ministri della CECA viene firmata la Dichiarazione solenne e viene presentato il Rapporto Spaak, che prevede la costituzione di due nuove Comunità, la CEE e la CEEA, i cui Trattati istitutivi saranno poi firmati a Roma. Spaak, ministro belga, è il Presidente del comitato che ebbe l’incarico nel 1954 di redigere un progetto per la creazione di un mercato comune non solo limitato alla produzione siderurgica e carbonifera. 5. 25 marzo 1957: nella sala degli Orazi e dei Curiazi in Campidoglio viene firmato dagli stessi sei Stati il “Trattati di Roma” che istituiscono la Comunità Economica Europea (CEE), la Comunità europea dell’energia atomica (CEEA-­‐EURATOM). L’Europa, dopo il fallimento della CED (Comunità Europea di difesa) sceglie la strada dell’economia per la sua integrazione. L’obiettivo principale del Trattato CEE prevedeva la progressiva integrazione economica degli Stati sottoscrittori, con l’istituzione di un mercato comune fondato sulle quattro libertà di circolazione (dei beni, delle persone, dei capitali e dei servizi), la creazione di un Fondo sociale europeo e di una Banca europea degli investimenti, l’istituzione di alcuni Organi comuni, come l’assemblea rappresentativa – il futuro Parlamento europeo – e la Corte di Giustizia. CECA, EURATOM e CEE nel 1965, con la firma del Trattato di Brussels, c.d. Trattato di fusione, costituiranno un’unica Comunità Europea (CE), con un unico bilancio e comuni organi esecutivi (la Commissione ed il Consiglio). Entreranno in vigore il 1 gennaio 1958. 6. 20 settembre 1960: istituzione del Fondo Sociale Europeo. 7. 18 ottobre 1961; viene firmata a Torino la Carta sociale europea che, tra l’altro, regolarizza 4 Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni la libera circolazione dei lavoratori. 8. 14 gennaio 1962: nascita della PAC – Politica agricola comune. 9. 30 giugno 1968: unione doganale per i Sei Stati fondatori, che applicano ora dazi doganali comuni per le importazioni provenienti da Paesi terzi e l’abolizione dei dazi all’interno degli stessi, con effetti senza precedenti sui mercati delle merci. 10. ottobre 1970: viene costituito un comitato di esperti finanziari e monetari, presieduto dal Primo ministro del Lussemburgo nonché Ministro delle Finanze, Pierre Werner, che elabora il piano che porterà il suo nome (Piano Werner), destinato a realizzare l’unificazione progressiva delle politiche economiche e la creazione di un’organizzazione monetaria che nel 1980 avrebbe dovuto portare alla moneta unica. Il “Piano Werner” rilevò che la migliore strategia per tutelare il mercato comune era la completa unione monetaria e pianificava la realizzazione dell’unione economica e monetaria in tre fasi. 11. 1 gennaio 1973: primo ampliamento della Comunità con l’entrata di Danimarca, Gran Bretagna e Irlanda. 12. 9 e10 dicembre 1974: a Parigi viene decisa la creazione di un organo di indirizzo politico, il Consiglio Europeo dei Capi di Stato e di Governo chiamato a tenere regolarmente tre riunioni all’anno. Viene proposta l’elezione del Parlamento europeo e decisa la creazione del Fondo Europeo di sviluppo regionale (FESR). 13. 5 giugno 1975: il Regno Unito, con un referendum popolare, decide la permanenza nella Comunità Europea. 14. 12 giugno 1975: la Grecia presenta domanda di adesione alle Comunità. 15. 1 dicembre 1975: il Consiglio Europeo di Roma decide l’elezione del Parlamento europeo a suffragio universale diretto. Le prime elezioni vengono fissate per la primavera del 1978, ma vengono spostate al 1979. 16. 28 marzo 1977 il Portogallo presenta domanda di adesione alle Comunità. 17. 28 luglio 1977: la Spagna presenta domanda di adesione alle Comunità. 18. 13 marzo 1979: a seguito del Consiglio Europeo di Brussels del 4 e 5 dicembre 1978 che vota la relativa risoluzione, viene instaurato lo SME (Sistema Monetario Europeo) attraverso un accordo delle Banche Centrali degli Stati membri della Comunità Europea. Lo scopo è di creare in Europa una zona monetaria stabile, per impedire variazioni troppo forti dei tassi di cambio tra le valute. Si basa sull’ECU (unità di conto europea: european currency unit). L’ECU è stata un’unità monetaria, un paniere composto dalle valute degli Stati membri, ponderate proporzionalmente al peso economico di ciascuno Stato; l’ECU era anche un’unità di conto unica, che consentiva alle istituzioni della Comunità di redigere il bilancio. Pone sicuramente le basi della convergenza economica tra gli Stati membri. Dal 1 gennaio 1999, quando l’ECU verrà rimpiazzato dall’Euro nel rapporto di 1:1 e perderà la propria natura di paniere. Da quel momento verrà cambiato secondo rapporti di conversione fissi con le monete nazionali. 19. 7/10 giugno 1979 prima elezione a suffragio universale del Parlamento europeo per i cittadini dei nove Stati della C.E., ognuno secondo il proprio sistema elettorale. Sono eletti 410 deputati (81 italiani, 81 tedeschi, 81 francesi, 81 inglesi, 25 olandesi, 24 belgi, 16 danesi, 15 irlandesi, 6 lussemburghesi). Il primo Presidente del Parlamento europeo è una 5 Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni donna, Simone Weil, in precedenza Ministro francese. Per la prima volta i parlamentari europei non sono quindi più designati dai Parlamenti Nazionali. 20. 1 gennaio 1981: la Grecia entra nella C.E.. Vengono designati 24 deputati greci al Parlamento europeo. 21. 14/17 giugno 1984: si svolgono le seconde consultazioni per il rinnovo del Parlamento europeo eletto a suffragio universale diretto. 22. 14 giugno 1985: viene firmato l’accordo di Schengen che prevede l’eliminazione dei controlli ai confini interni tra cinque tra i Paesi firmatari. L’Italia aderisce nel 1990. Successivamente molti altri Stati (c.d. spazio Schengen). 23. 1 gennaio 1986: entrano nella Comunità europea la Spagna e il Portogallo; ciò ha significato anche un più stretto rapporto della Comunità con i popoli dell’America Latina. 24. 17 febbraio 1986: in Lussemburgo viene siglato l’Atto Unico Europeo (AUE), il Trattato che ha previsto la creazione del mercato unico interno dal 1.1.1993 – ossia la trasformazione da mercato comune a mercato unico, ma ha realizzato ancor prima uno spazio privo di frontiere interne per la circolazione di persone, merci, servizi e capitali. Ha consolidato il ruolo del Parlamento europeo, ha inserito la cooperazione nella politica estera che riducesse il divario economico e sociale tra le diverse regioni europee, fino a quel momento di competenza dei singoli Stati, ha inaugurato interventi a tutela dell’ambiente. Entrerà in vigore il 1 luglio 1987. 25. 23 dicembre 1986: l’Italia ratifica l’Atto Unico Europeo. 26. 14 aprile 1987: la Turchia presenta domanda di adesione alle Comunità. 27. 27 giugno 1988: al vertice di Hannover i Dodici delineano una nuova ipotesi di unione economica e monetaria, che tenga in debito conto questioni sociali ed ambiente; incaricano un comitato di esperti di alto livello, guidati da Jacques Delors, Presidente della Commissione Europea, di avanzare proposte concrete. 28. 14 giugno 1989: la Commissione di esperti presenta i risultati del proprio lavoro, c.d. “Piano Delors” al vertice di Madrid, la cui attuazione prevedeva tre fasi: i Dodici decidono di avviare la prima dell’Unione Economica e Monetaria (UEM) il 1 luglio 1990. In questa data, con la totale liberalizzazione dei movimenti di capitali nei Paesi dell’Unione europea, inizia la prima fase dell’UEM. 29. 15/18 giugno 1989: si svolge la terza consultazione per il rinnovo del Parlamento europeo. 30. 17 luglio 1989: l’Austria richiede di aderire alle Comunità. 31. 9 novembre 1989: la caduta del muro di Berlino apre una nuova pagina di storia per tutto il nostro continente. 32. 8 dicembre 1989: al Consiglio Europeo di Strasburgo il Presidente francese Mitterand, in qualità di Presidente di turno del Consiglio Europeo, dichiara che è riunita la maggioranza necessaria per la convocazione di una conferenza intergovernativa per l’elaborazione delle modifiche dei trattati in vista delle tappe finali dell’Unione Economica e Monetaria. Undici capi di Stato e di Governo approvano la Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori. Le disposizioni della Carta sono state riprese dal Trattato di Lisbona e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE. 33. 1 luglio 1990: abolizione delle frontiere della Germania; il marco occidentale diventa la 6 Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni moneta unica per entrambi i Paesi. 34. 3 luglio 1990: Cipro chiede di aderire alle Comunità. 35. 16 luglio 1990: Malta chiede di aderire alle Comunità. 36. 3 ottobre 1990: riunificazione delle due Germanie (Repubblica democratica tedesca – RDT -­‐ e Repubblica federale tedesca -­‐ RFT). 37. 1 luglio 1991: la Svezia chiede di aderire alle Comunità. 38. 9/10 dicembre 1991: i Capi di Stato e di Governo dei Dodici, riuniti a Maastricht, in Olanda, varano il Trattato per l’Unione monetaria europea e per l’Unione politica europea (Upe). 39. 7 febbraio 1992: a Maastricht i ministri degli Esteri e delle Finanze dei dodici Stati membri firmano il Trattato sull’Unione europea (TUE) che, dopo la ratifica dei Governi nazionali trasformerà la Comunità in Unione europea. Si tratta di un passaggio fondamentale nel processo di creazione di un’unione sempre più stretta tra i popoli d’Europa. Conferisce nuovi importanti poteri al Parlamento europeo soprattutto per quanto riguarda la “codecisione” in materia legislativa, istituisce la cittadinanza europea, spettante a chiunque sia cittadino di uno Stato-­‐membro, la nomina del Mediatore Europeo e l’investitura della Commissione. Il Trattato fissa anche i criteri di convergenza per aderire all’Unione monetaria e rappresenta una cesura epocale perché formalizza l’esigenza di dotare l’Europa di una Politica estera e di sicurezza comune. Il TUE presenta una struttura organizzativa c.d. “a tre pilastri”, il primo costituito dalle tre Comunità precedenti (CE, CECA, EURATOM), mentre gli altri due sono i nuovi settori: la Politica estera di sicurezza comune (PESC) e la cooperazione di polizia, giudiziaria in materia penale e affari interni (GAI). 40. 16 marzo 1992: la Finlandia chiede di aderire alle Comunità. 41. 17 Settembre 1992: in seguito a violenti attacchi speculativi contro alcune monete deboli, tra cui la lira, il Governo Amato decide l’uscita della nostra divisa dallo Sme. 42. 25 novembre 1992: la Norvegia chiede di aderire alle Comunità. 43. 21/22 giugno 1993: al vertice di Copenaghen i Dodici affidano la politica monetaria dei tassi costituendo l’Istituto monetario europeo (Ime). 44. Agosto 1993: sull’onda di nuove scosse monetarie il margine di fluttuazione si allarga per tutte le monete dello Sme dal 2,25% al 15% allo scopo di scoraggiare la speculazione. 45. 1 novembre 1993: con l’entrata in vigore del Trattato di Maastricht e il congelamento della composizione del paniere ECU (European Currency Unit) entra in vigore la seconda fase dell’Ume. Nasce il Mercato Unico Europeo. È il più grande mercato del mondo, nel quale viene assicurata la libera circolazione di persone, beni, servizi e capitali. Il Trattato si fonda sull’unione politica, monetaria, economica e sociale nonché sulla cittadinanza europea. È la data di nascita dell’Unione europea. 46. 1 gennaio 1994: con sede a Francoforte viene istituito l’Ime, embrione della futura Banca centrale europea (Bce), con sede a Francoforte. Ha iniziato la sua attività contestualmente all’avvio della seconda fase dell’Unione monetaria europea in cui sono ne stati istituiti gli organi e le strutture. 47. 31 marzo 1994: l’Ungheria chiede l’adesione all’Unione. 48. 5 aprile 1994: la Polonia chiede l’adesione all’Unione. 7 Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni 49. 9/12 giugno 1994: si svolge la quarta consultazione per il rinnovo dei deputati al Parlamento europeo: si passa da 518 a 567 membri. La Germania, per effetto della riunificazione, è il Paese membro con il più alto numero di deputati (99). 50. 1 gennaio 1995: entrano nell’Unione europea Austria, Finlandia e Svezia, portando così a quindici i Paesi membri. 51. 31 maggio 1995: la Commissione adotta il libro verde sulla moneta unica, che costituisce lo scenario di riferimento per il passaggio alla moneta unica. 52. 19 giugno 1995: l’Unione rimanda al 1999 l’entrata in vigore dell’Euro prevista dal Trattato di Maastricht. 53. 22 giugno 1995: la Romania chiede di aderire all’Unione europea. 54. 27 giugno 1995: la Slovacchia chiede di aderire all’Unione europea. 55. 13 ottobre 1995: la Lettonia chiede di aderire all’Unione europea. 56. 24 novembre 1995: l’Estonia chiede di aderire all’Unione europea. 57. 8 dicembre 1995: la Lituania chiede di aderire all’Unione europea. 58. 14 dicembre 1995: la Bulgaria chiede di aderire all’Unione europea. 59. 15/16 dicembre 1995: il Consiglio europeo di Madrid sceglie per la moneta unica il nome Euro e fissa lo scenario tecnico della sua introduzione ed il calendario per il passaggio alla moneta unica previsto nel 1999; la conclusione di tale processo è fissata per il 2002. Il nome “Euro” riecheggia la epsilon greca, oltre ad essere la prima lettera della parola “Europa”. 60. 17 gennaio 1996: la Repubblica Ceca presenta la domanda di adesione all’Unione europea. 61. 10 giugno 1996: la Slovenia presenta domanda di adesione all’Unione europea. 62. 25 novembre 1996: il Governo Prodi, di concerto con le autorità monetarie dell’Unione europea, decide il rientro della lira nello Sme. 63. 13 dicembre 1996: gli Stati membri dell’Unione europea firmano il Patto di stabilità che prescrive criteri per il riparto dei parametri previsti dal trattato di Maastricht. 64. 2 ottobre 1997: viene firmato il Trattato di Amsterdam dagli allora 15 Stati membri dell’Unione europea (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia), pilastro della politica comunitaria in materia di occupazione e che prevede, tra l’altro, un ulteriore considerevole aumento dei poteri di codecisione del Parlamento europeo in materia legislativa già ampliati a Maastricht. Viene creata la carica di Alto Rappresentante. Viene abrogato il Trattato di fusione del 1965. 65. 1/3 maggio1998: il Consiglio Europeo di Brussel e il Consiglio dei Ministri delle Finanze dei Quindici stabilisce quali stati potevano partecipare all’UEM avendo rispettato i parametri di Maastricht. 11 Stati membri soddisfano le condizioni necessarie per l'adozione della moneta unica dal 1° gennaio 1999. 66. 1 giugno 1998: viene istituita la Banca centrale europea. 67. 15/16 giugno 1998: il Consiglio Europeo di Cardiff prende atto che negli ultimi mesi si sono prese decisioni storiche sull’Unione economica e monetaria. Inoltre dopo l’apertura dei negoziati di adesione, il 31 marzo 1998, con Cipro, Ungheria, Polonia, Estonia, Repubblica Ceca e Slovenia, il Consiglio europeo prende atto del fatto che il vaglio dei sette capitoli 8 Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni dell’acquis è stato portato a termine. Esso prende atto inoltre che sia iniziato l’esame analitico dell’acquis con Bulgaria, Lettonia, Lituania, Romania e Slovacchia. L’”aquis communautaire” sono l’insieme dei diritti, obblighi giuridici ed obiettivi politici che accomunano e vincolano gli stati membri dell'Unione europea e che devono essere accolti senza riserve dagli Stati che vogliano entrare a farne parte. A questo Consiglio partecipa il Presidente della Repubblica del Sud Africa, Nelson Mandela. 68. 31 dicembre 1998: viene fissato il tasso di conversione definitivo tra l’Euro e le monete degli undici Paesi che hanno soddisfatto i criteri richiesti per la partecipazione alla moneta unica. Un euro vale 1.936,27 lire. 69. 1 gennaio 1999: parte la terza fase dell’UEM; l’Euro è introdotto nei mercati come moneta virtuale ed è stato utilizzato in questa prima fase solo per transazioni non in contanti in undici Stati (Italia, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Portogallo). 70. 1 maggio 1999: entra in vigore il Trattato di Amsterdam. 71. 9/12 giugno 1999: si svolge la quinta consultazione per il rinnovo dei seggi al Parlamento europeo: i deputati da eleggere sono 626. 72. 7 dicembre 2000: in occasione del Consiglio Europeo di Nizza viene proclamata la “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”. 73. 2 gennaio 2001: la Grecia entra nella zona Euro. 74. 26 febbraio 2001: In seguito al Consiglio europeo del dicembre 2000 a Nizza, viene firmato un nuovo trattato (Trattato di Nizza) che modifica il trattato sull'Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea, soprattutto per l’esigenza istituzionale degli organismi europei e consentire all'UE di funzionare in maniera efficiente dopo l'allargamento a 25 degli Stati membri. Entrerà in vigore il 1 febbraio 2003. 75. 15/16 giugno 2001: il Consiglio Europeo di Göteborg dichiara irreversibile il processo dell’allargamento dell’Unione. 76. 30 agosto 2001: tra le varie operazioni preliminari per la circolazione dell’Euro, la Banca centrale europea divulga le caratteristiche di sicurezza delle banconote in euro e cominciano le operazioni per l’arrivo fisico della nuova moneta ed il ritiro di quelle nazionali. Soltanto in Italia ci sono 39.000 tonnellate di monete e 7,2 miliardi di banconote in euro da distribuire. 77. 1 gennaio 2002: l’Euro ha iniziato a circolare al posto delle valute nazionali in dodici Paesi dell’U.E. (gli undici Stati precedenti oltre la Grecia). 78. 1 marzo 2002: l’Euro ha iniziato a circolare in Italia come unica moneta. 79. 1 febbraio 2003: entra in vigore il Trattato di Nizza. 80. 1 maggio 2004: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria entrano nell’Unione. 81. 10/13 giugno 2004: si svolge la sesta consultazione per il rinnovo del Parlamento europeo. 82. 7 aprile 2006: apre ufficialmente il dominio “.eu”. 83. 1 gennaio 2007: la Slovenia adotta l’Euro. 84. 1 gennaio 2007: Romania e Bulgaria entrano nell’Unione. 85. 12 dicembre 2007: Il Presidente del Parlamento europeo Pöttering, il Presidente della 9 Eliana Flores L’allargamento dell’Eurozona… e dintorni Commissione europea Barroso, e il primo ministro portoghese e presidente di turno del Consiglio dell’UE Sócrates, firmano la Carta dei diritti fondamentali dell’UE. 86. 13 dicembre 2007: il Trattato di Lisbona sostituisce quello di Maastricht. Entra in vigore il 1.12.2009 a seguito della ratifica dei parlamenti nazionali. 87. 1 gennaio 2008: Cipro e Malta adottano l’Euro. 88. 1 gennaio 2009: La Slovacchia adotta l’Euro. 89. 4/7 2009 giugno: si svolge la settima consultazione per il rinnovo del Parlamento europeo. Vengono eletti 766 deputati. 90. 23 luglio 2009: l’Islanda presenta la candidatura per entrare nell’Unione. 91. 1 dicembre 2009: entra in vigore il Trattato di Lisbona. 92. 22 dicembre 2009: la Serbia presenta la candidatura per entrare nell’Unione. 93. 1 gennaio 2011: l’Estonia adotta l’Euro. 94. 10 dicembre 2012: L’Unione europea riceve a Oslo il premio Nobel per la pace 2012. Il premio riconosce il ruolo svolto dall’UE da oltre sessanta anni per promuovere la pace e la riconciliazione, la democrazia e i diritti umani. 95. 1 luglio 2013: la Croazia entra nell’Unione, ora composta di 28 Stati e 24 lingue ufficiali. 96. 1 gennaio 2014: La Lettonia adotta l'euro come valuta nazionale. 97. 22/25 maggio 2014: si svolge l’ottava consultazione per il rinnovo del Parlamento europeo. Vengono eletti 751 deputati. 98. 1 gennaio 2015: la Lituania adotta l’Euro. L’Euro è oggi la valuta internazionale più importante dopo il dollaro; viene utilizzato in tutto il mondo per l’emissione di titoli del debito pubblico, di obbligazioni societarie, di fatture per i pagamenti nelle operazioni commerciali internazionali, è importante valuta di riserva; le banche emettono in tutto il mondo prestiti in euro e molti Stati considerano l’euro moneta di riferimento. Andorra, Monaco, San Marino e la Città del Vaticano la utilizzano come moneta ufficiale ed in diversi Stati di prossimità dell’Unione, circola liberamente. Viene utilizzata anche in Guadalupe, Martinica e Saint-­‐Barthelemy nei Caraibi; a Mayotte e Reunion nell’Oceano Indiano, Azzorre, Canarie, Madeira, Kosovo e Montenegro. Una catena di avvenimenti assolutamente non esaustiva che può darci il senso di appartenenza ad un fatto a prima vista lontano: per comprendere un evento, bisogna inevitabilmente andare alla radice. Una storia inedita quella dell’Unione europea, pur se, come ogni fenomeno, tra condizioni di slancio e di stallo, veti ed entusiasmi, ha significato il coinvolgimento delle nuove generazioni nella società europea senza precedenti, senza tralasciare il Nobel alla pace del 2012 grazie all’apporto fornito per oltre 60 anni alla promozione della pace e riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani. Il processo di integrazione europea è la storia del legame tra gli Stati ed i popoli d’Europa, Stati che, non molto tempo fa si presentavano tra nazionalismi e totalitarismi. 10