Eugenio Razelli Giampaolo Acerbi Mario Deaglio

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Eugenio Razelli Giampaolo Acerbi Mario Deaglio
N u m e r o 11 – L U G L I O 2 0 11
PARLANDO CON
NEWS DAGLI ASSOCIATI
Eugenio Razelli
LA VOCE DEI GRUPPI ANFIA
In questo numero
Giampaolo Acerbi
L’OPINIONE DI…
L’AGENDA APPUNTAMENTI ANFIA
ON THE ROAD CON…
Mario Cianflone
Mario Deaglio
PARLANDO CON
Eugenio Razelli
Presidente ANFIA
Oltrepassata la metà del 2011 e sperimentata
una fase di uscita dalla crisi più incerta e complicata del previsto, la filiera automotive italiana
è chiamata a guardare avanti e a concentrarsi
sui propri punti di forza, mostrandosi compatta
nell’affrontare e nel chiedere interventi risolutivi
delle criticità che bloccano l’economia del nostro
Paese in una situazione di stallo. L’abbiamo dichiarato più volte: le difficoltà che il nostro settore sta attraversando in Italia sono dovute alla
debolezza della ripresa economica. Per far ripartire l’economia è indispensabile che le istituzioni
agiscano sul sistema fiscale e sulle politiche del
lavoro. Solo un intervento in queste due direzioni
può innescare un vero rilancio del nostro Paese,
di cui beneficerà, indirettamente, anche la filiera
automotive. Di questi e di altri temi centrali per il
futuro del nostro settore dibatteremo alla prossima Assemblea Pubblica ANFIA, in programma
a Roma in autunno. Spero che parteciperete
numerosi a questo utile momento di riflessione
per tutti gli stakeholders della filiera a confronto
con i rappresentanti delle istituzioni italiane, che
acquisisce una rilevanza ancora maggiore in un
contesto congiunturale particolarmente critico
per l’industria.
Diamo una sguardo all’andamento del mercato
nella prima metà dell’anno per i principali comparti che ANFIA rappresenta, partendo dall’auto. Il mercato delle autovetture ha totalizzato a
giugno circa 169.000 unità, in flessione dell’1,7%
rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Si tratta di volumi molto bassi, inferiori al dato
medio del mese di giugno nel periodo 2000-2010,
pari a oltre 202.000 unità. Da gennaio a giugno
2011, le immatricolazioni complessive ammontano ad oltre 1.013.000 unità, con un calo del 13%
rispetto ad un anno fa. La performance del mercato – condizionata anche dall’incremento dell’inflazione (+2,7% a giugno 2011 rispetto a giugno
2010), dal calo dell’indice del clima di fiducia dei
consumatori (-1,7 punti a giugno 2011 rispetto a
maggio 2011) e dalle preoccupazioni per l’impatto
della manovra finanziaria per il pareggio di bilancio nel 2014 – è al di sotto delle previsioni. L’unico
segno positivo registrato da inizio anno è quello
del mese di maggio (+4%).
Lascio l’analisi del settore dei veicoli commerciali
e industriali al Presidente del Gruppo Carrozzieri Veicoli Industriali dell’Associazione, Giampaolo
Acerbi, di cui abbiamo il piacere di ospitare un’intervista in queste pagine.
Passando a rimorchi e semirimorchi pesanti,
assistiamo ad un discreto recupero delle immatricolazioni nei primi quattro mesi del 2011, che
chiudono a +37,7% sullo stesso periodo del 2010,
grazie all’incremento degli ordini registrato nella seconda metà del 2010. Per i prossimi mesi ci
aspettiamo un rallentamento dovuto alle perturbazioni subite dal prezzo del gasolio tra febbraio
e marzo. Quanto ai Veicoli per il Tempo Libero, le
immatricolazioni di autocaravan nella prima parte del 2011 si mostrano stabili sui livelli del 2010.
Siamo quindi ancora lontani dal picco di vendite
– oltre 15.000 immatricolazioni – del 2007, a cui
aveva fatto seguito un crollo del 50% tra 2008 e
2010, ma gli operatori del settore sperano in un
miglioramento nella seconda metà dell’anno in
corso, complici i mesi estivi e la positiva azione
di rilancio de ‘Il Salone del Camper 2011’, in programma dal 10 al 18 settembre presso la Fiera di
Parma. Un importante strumento di promozione
e un’occasione per presentare tutti i modelli del
prossimo anno.
LA VOCE DEI GRUPPI ANFIA
Giampaolo Acerbi
Presidente del Gruppo Carrozzieri
Veicoli Industriali e Direttore
Generale e Amministratore Delegato
di Acerbi Veicoli Industriali S.p.A.
Qual è la situazione del mercato degli allestimenti su veicoli industriali in questa prima parte del
2011?
Nei primi cinque mesi del 2011, il mercato è rimasto
sostanzialmente in linea con l’andamento dell’anno
precedente, quindi depresso e in sofferenza. Basti
ricordare che le immatricolazioni complessive di veicoli industriali nel 2010 hanno riportato una flessione del 5% sul 2009, che a sua volta aveva totalizzato volumi estremamente bassi, chiudendo a -44,6%.
E se è vero che si è assistito a una prima ripresa della domanda di trasporto, al momento la priorità per
le aziende è la marginalità, senza contare che per
intervenire sul proprio parco mezzi, i clienti avrebbero bisogno del sostegno finanziario del sistema
bancario.
Si possono ravvisare delle differenze, tra le varie
tipologie di allestimenti?
Si può dire che alcuni comparti – come le celle per il
trasporto di alimenti – hanno sofferto meno di altri,
perché la domanda di questi beni è per natura più
rigida, quindi, pur assistendo a una riduzione dei volumi di vendita, la loro incidenza sull’immatricolato è
aumentata. L’incidenza degli isotermici sull’insieme
del mercato è passata, per i rimorchi e semirimorchi, da valori storicamente compresi tra l’8 e il 10%
al 17-18% del 2010 – e si attesta attualmente al 15%
circa; per gli autocarri dal 6,6% degli anni pre-crisi,
a quasi il 10% nel 2010. Questo, in corrispondenza di
un evidente calo dei trasporti di beni manifatturieri.
Telonati e centinati, infatti, hanno subito un crollo
tra il 60 e il 70% per quanto riguarda rimorchi e semirimorchi, mentre per gli autocarri la flessione ha
superato il 50%.
Con la stessa intensità, oltre al settore industriale,
ha sofferto anche il settore delle Costruzioni – si
pensi, per esempio, ai veicoli cava-cantiere, le cui
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Nella presentazione del XV Rapporto sull’economia globale e l’Italia - “La ripresa, il coraggio
e la paura”, pubblicato dal Centro di Ricerca e
Documentazione
“Luigi Einaudi” a fine 2010, a un certo punto Lei afferma che in Italia alcuni settori, tra
cui quello dell’auto, sono in crisi da ben prima
dell’inizio della crisi economica internazionale,
addirittura dal 1990. Concentrandosi in particolare su questo settore, qual è la sua lettura
delle fasi storiche attraversate in questi 2 decenni?
La crisi degli anni ’90 può essere letta come una
crisi essenzialmente strutturale, la crisi di una
struttura economica, poco efficiente, mal specializzata, che si è andata allontanando dalla fron-
tiera dell’innovazione. Il nostro Paese si è progressivamente specializzato in settori ad alta intensità
di manodopera e bassa tecnologia e le vere eccellenze del made in Italy hanno finito per essere
erose dalla debolezza dell’automotive e della meccanica. Una serie di svantaggi e ritardi tutti italiani sul fronte sociale e politico – ad esempio una
macchina amministrativa inefficiente, i nodi della
fiscalità, infrastrutture e trasporti sempre meno
efficaci – hanno inciso sulla flessibilità nell’impiego dei fattori produttivi, cosa che non è avvenuta
negli altri Paesi del mondo industrializzato. Così
l’industria italiana dell’auto è stata in una certa
misura trasferita all’estero. Si pensi al Brasile, ter-
L’OPINIONE DI…
Mario Deaglio
Professore ordinario di Economia
Internazionale presso la Facoltà di
Economia dell’Università di Torino
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LA VOCE DEI GRUPPI ANFIA
Giampaolo Acerbi
da pag.1
PARLANDO CON
Eugenio Razelli
Passando alle attività associative sul
fronte dell’internazionalizzazione, in
questi mesi abbiamo continuato ad
offrire alle nostre aziende opportunità di business nelle aree a maggior
crescita. Ricordo, al riguardo, la missione di aziende automobilistiche in
Canada organizzata dall’Ambasciata
del Canada in collaborazione con ANFIA, Camera di Commercio di Torino,
Unione Industriale di Torino, ICE e
Centro Estero Internazionalizzazione
Piemonte lo scorso giugno.
In collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, inoltre, continuiamo
a portare avanti diverse iniziative in
Serbia, per la facilitazione degli investimenti della componentistica italiana nel Paese e per il training dei
dipendenti delle aziende dell’indotto.
Il 1° giugno 2011 è stata ufficialmente costituita presso gli uffici ICE l’Associazione Serbian-Italian Business
Council (SIBC). Con il patrocinio del
Ministero dell’Economia e Sviluppo
regionale della Repubblica Serba e
del Ministero dello Sviluppo economico italiano, l’Associazione promuoverà lo sviluppo delle relazioni economiche e formative e degli scambi
commerciali, industriali e culturali
fra Serbia e Italia, con particolare riferimento ai settori strategici per la
crescita economica delle due realtà
territoriali.
Tra gli eventi a cui ANFIA ha recentemente partecipato, tengo a sottolineare il successo della mostra (23
maggio - 5 giugno) e del Convegno
del Centenario del Gruppo Carroz-
zieri Autovetture, inseriti nel calendario
delle celebrazioni dei Centocinquant’anni
dell’Unità d’Italia a Torino presso le Officine Grandi Riparazioni. I festeggiamenti per questa ricorrenza proseguiranno
fino a fine 2011, perciò vi invito a tenere
d’occhio il nostro calendario eventi per
i prossimi mesi. Poi, la partnership del
Gruppo Autobus ANFIA all’8°Convegno
nazionale ASSTRA a Bari e al Convegno
ANAV a Roma e la collaborazione del nostro Gruppo Componenti con Promotec
nell’organizzazione di Autopromotec a
Bologna – confermatasi anche quest’anno
come fiera di riferimento del settore delle
attrezzature e dell’aftermarket automobilistico.
Concludo richiamando un paio di iniziative
legate alla formazione: il lancio del nuovo
Corso Lean Thinking e Lean Organization
per l’Eccellenza Operativa, destinato a
tutti coloro che intervengono sui processi
delle organizzazioni al fine di aumentarne
l’efficacia e l’efficienza e di cui troverete i
dettagli nelle prossime pagine; il meeting
conclusivo del Progetto E-LASTIC – sviluppato da ANFIA negli ultimi due anni in
qualità di Project leader di un partenariato
transnazionale nel quadro del Programma
europeo Leonardo da Vinci – che si svolgerà a Roma nel mese di settembre.
Infine, ricordo che si è recentemente svolta
a Torino la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2011 dell’Osservatorio
della Filiera Autoveicolare italiana – studio
annuale unico nel suo genere a cura della
Camera di commercio di Torino in collaborazione con ANFIA, che presto lo renderà disponibile sul suo sito (www.anfia.it) – un’occasione
di dibattito sugli ultimi trend della componentistica italiana, con un interessante approfondimento sul mercato della fornitura in Brasile.
[email protected]
vendite hanno subito un calo del 14,4% nel 2010 rispetto al 2009. Si
tratta di volumi più che dimezzati rispetto alla media annua del periodo
2005-2009, pari a 4.600 unità. La contrazione, inoltre, è stata superiore a quella registrata dal segmento dei veicoli pesanti (> 16 t) nel suo
complesso, pari a -3,4%.
Oltre alle difficoltà del mercato, quali sono le altre problematiche più
sentite dal settore?
Direi innanzitutto il problema della sicurezza dei veicoli. In primis perché,
ovviamente, ai ribassi registrati sul mercato corrisponde un rallentamento del rinnovo del parco. Si consideri che, a fine 2009, il parco circolante
in Italia di veicoli industriali pesanti (> 3,5 t) merci e speciali era per il
76% circa ancora costituito da veicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, quindi
con un’anzianità superiore a 10 anni. Riguardo a rimorchi e semirimorchi,
sappiamo il 60% circa del circolante a fine 2007 aveva un’anzianità superiore ai 15 anni e considerando che le vendite – calate dell’1,7% nel 2008 e
del 52,2% nel 2009 – hanno conosciuto un primo recupero solo nel 2010
(+5,6%), se ne deduce che per un significativo svecchiamento del parco
c’è ancora molta strada da fare.
Se poi ci concentriamo sui veicoli destinati al trasporto su strada di merci pericolose, come le cisterne, il problema si amplifica: mezzi obsoleti
rimangono a lungo in circolazione in luogo degli allestimenti di ultima
generazione messi sul mercato dai Costruttori e allineati ai più avanzati
standard di sicurezza. A fine 2010 l’88,6% delle cisterne circolanti in Italia superavano i 15 anni di anzianità, e in generale l’età media di questi
mezzi, nel nostro Paese, è nettamente superiore alla media europea.
Inoltre, occorre un’applicazione sempre più rigida della normativa in materia di sicurezza, in particolare per quanto riguarda proprio i veicoli e le
cisterne adibiti al trasporto su strada di merci pericolose.
Anche grazie al lavoro di sensibilizzazione delle istituzioni svolto da ANFIA, a febbraio 2010 il Governo italiano ha stabilito con un decreto che
questo tipo di veicoli può rimanere in circolazione per non oltre 25 anni
dalla data di prima immatricolazione, escludendo così il protrarsi dell’impiego di mezzi non rispondenti al Regolamento internazionale per l’autotrasporto delle merci pericolose (ADR).
Vorrei ricordare, inoltre, che il 30 giugno scorso è scaduta la proroga
per l’applicazione dell’aggiornamento 2011 dell’ADR. Dal primo luglio, le
nuove norme sono obbligatorie per i trasporti stradali nazionali ed internazionali.
L’ADR 2011 – entrato ufficialmente in vigore il 1° gennaio scorso, con
sei mesi di transizione – è stato recepito in Italia dal Decreto del Ministero dei Trasporti datato 30 gennaio 2011 e pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale del 17 febbraio. Tra le diverse novità apportate dall’aggiornamento ADR 2011, una importante riguarda il Certificato di Formazione
Professionale (CFP), meglio conosciuto come Patentino ADR. Il nuovo
testo del regolamento, in pratica, prevede la possibilità di ottenere
CFP limitati per il trasporto di singoli gruppi di sostanze o di una o
più classi determinate. Tale opportunità è già valida in Italia per il
trasporto di prodotti petroliferi, grazie all’adesione all’accordo multilaterale M202, firmato con Francia, Belgio e Germania.
A ciò desidero aggiungere che è estremamente importante intensificare i controlli sulle strade da parte degli Organi competenti
– sia nei confronti dei trasportatori italiani, sia dei trasportatori
esteri – ma anche i controlli sui veicoli da parte degli Organi preposti, ad esempio con revisioni annuali più rigorose, e i controlli
sugli stessi Costruttori dei veicoli da parte di Enti qualificati.
NEWS DAGLI ASSOCIATI
AUTOMOBILI LAMBORGHINI
FASSI GRU
JOHNSON CONTROLS
Lamborghini Napoli è la nuova concessionaria
inaugurata a metà maggio dalla Casa del Toro nel
capoluogo campano e affidata alla gestione del
Gruppo Funari, partner commerciale di riferimento sulla piazza napoletana. Lo showroom accoglie
l’intera gamma dei prodotti, che comprende i due
modelli di serie: la Gallardo e la nuova Aventador LP
700-4 presentata a Ginevra lo scorso marzo, nuovo benchmark per l’intero segmento delle supersportive. L’apertura di Lamborghini Napoli rientra
nel piano di rafforzamento della rete commerciale
del marchio in Italia e nel mondo e fa salire a 9 il
numero dei punti vendita e assistenza Lamborghini
in Italia, situati rispettivamente a Milano, Bergamo,
Padova, Bologna, Firenze, Roma, Bari e Pescara –
mentre nel mondo i concessionari ammontano a
oltre 120, dislocati in 45 Paesi.
In occasione del weekend del camionista svoltosi a
Misano Adriatico (RN) il 21 e 22 maggio scorsi, Fassi
Gru S.p.A., durante il meeting con la propria rete di
vendita italiana, ha confermato l’estensione al 30
settembre 2011 dell’iniziativa “Raddoppia la sicurezza”, dedicata alla formazione degli operatori delle
gru da carico. Una proroga che, come affermato in
quell’occasione da Mauro Dellacasa, Responsabile
Vendite Italia dell’azienda, conferma l’attenzione
di Fassi per lo sviluppo della sicurezza nel settore.
Elaborata da ISPESL (ora INAIL), questa proposta
di formazione è affidata all’indiscussa autorevolezza del CENPI, Ente Europeo Notificato del Ministero
del Lavoro.
Al termine del corso viene rilasciato un attestato nominativo (in accordo con quanto previsto dal
“Testo Unico sulla Sicurezza”), accompagnato dal
tesserino tascabile di riconoscimento, che qualifica
l’operatore formato secondo le richieste normative di cantiere e gli obblighi previsti dal Documento
Unico Valutazione Rischi (DUVR).
Negli ultimi mesi, Johnson Controls – azienda leader mondiale nei sistemi di sedili, componenti per
interni ed elettronica per auto – ha portato a termine due importanti acquisizioni, migliorando così la
propria offerta di prodotti e servizi per componenti
di sedili. La prima riguarda il Gruppo Michel Thierry,
fornitore di tessuti e laminazione per l’industria automobilistica con sede a Laroque d’Olmes (Francia),
e comprende 23 centri in 15 diversi Paesi; la seconda il Gruppo C. Rob Hammerstein (CRH), fornitore
di strutture, componenti metallici e meccanismi per
sedili di alta qualità di Solingen (Germania), e interessa 11 sedi in 7 diversi Paesi. Inoltre, l’azienda ha
recentemente firmato un accordo per acquisire il
gruppo tedesco Keiper Recaro, produttore di sistemi reclinabili e componenti per sedili che fornisce le
più importanti case automobilistiche.
inaugurata una nuova concessionaria a
Napoli
proroga al 30 settembre l’iniziativa “Raddoppia la sicurezza”
migliora l’offerta di prodotti e servizi per
componenti di sedili
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L’AGENDA
APPUNTAMENTI ANFIA
L’OPINIONE DI...
Mario Deaglio
ritorio che ormai da oltre vent’anni è fonte di significativi utili per l’automotive italiano, uno dei luoghi
in cui gli investimenti trovano un ambiente più facile
e promettente, in assenza dei vincoli geografici, amministrativi e burocratici presenti altrove.
In un certo senso, possiamo dire che l’internazionalizzazione del settore automotive italiano è avvenuta, almeno in parte, per questo tipo di necessità e
non tanto perché il mercato europeo non potesse
contenerne l’espansione.
Come riassumerebbe vantaggi e svantaggi della
cosiddetta “nuova globalizzazione”, quindi della
pratica del global supply chain management dal
punto di vista del comparto automotive e in rapporto alla recente crisi internazionale?
Un esempio serve a chiarirli meglio di ogni altro.
Un autoveicolo prodotto in Europa trent’anni fa era
costituito per il 70-80% di componenti fabbricati
nel raggio di circa 100 km dall’impianto produttivo
stesso: c’erano i distretti dell’auto, molto legati al
produttore dominante in un determinato territorio.
Poi, alla crescita del commercio internazionale e
all’abbattimento delle barriere tariffarie, si è accompagnata una rapida specializzazione della componentistica italiana, che ha cessato di essere captive,
arrivando a fornire una molteplicità di clienti diversi. Abbassandosi notevolmente i costi di trasporto,
il comparto ha incominciato a vendere componenti
in zone sempre più lontane e, con la globalizzazione delle grandi imprese, a costruire nuovi insediamenti produttivi in varie aree del mondo. Così, oggi,
in un’auto c’è una percentuale molto più bassa di
componenti prodotti “vicino a casa”. La componentistica si è svincolata da posizioni di assoluta dipendenza da un grande committente ed è entrata nella
logica delle cosiddette “catene globali del valore”,
cuore di una nuova divisione internazionale del lavoro e concetto cardine della “nuova globalizzazione”. Un meccanismo che funziona bene in situazioni
di normalità, ma che può diventare un canale di rapida trasmissione degli shock: un elemento di incertezza può avere effetti devastanti su una catena del
valore così lunga. Ce lo ha mostrato il recente caso
del Giappone, in cui gli effetti del terremoto e dello
tsunami hanno colpito non soltanto la produzione di
auto sul territorio giapponese, ma anche negli USA
e in alcuni Paesi dell’Asia, in quanto ad essere coinvolti erano componenti largamente esportati e ad
altissima specializzazione, in grado perciò di avere
un impatto sull’intero processo produttivo del bene
finale.
SIGIT
Aperto il nuovo stabilimento in Serbia
La SIGIT SpA ha costituito la società SIGIT D.o.o. a
Kragujevac per la produzione di componenti in plastica destinati al nuovo modello L0 che FIAT andrà a
produrre in Serbia per fine anno.
Il gruppo Sigit investirà oltre 14 milioni di Euro, e lo
stabilimento sorgerà su un’area di 11.000 mq coperti e
darà lavoro a 150 persone. Partner della Sigit sarà la
SIMEST, l’Agenzia del Governo Italiano che si occupa
di promuovere lo sviluppo delle imprese all’estero. La
SIMEST avrà una partecipazione del 49% del capitale
della SIGIT D.o.o.
Questo investimento rappresenta per SIGIT un altro importante passo nell’internazionalizzazione del
Gruppo, che ha già stabilimenti operativi in Polonia e
Russia. Pur mantenendo il quartier generale in Italia,
con questa operazione, il gruppo SIGIT avrà a partire
dal 2012 oltre il 60% della forza lavoro all’estero, con
oltre 700 dipendenti.
Settembre - Ottobre 2011
In conclusione, come immagina il futuro dell’auto?
A mio avviso, stiamo andando verso una nuova organizzazione degli spazi e del nostro modo di muoverci, quindi della mobilità e dei trasporti. Per coprire distanze superiori ai 1.000-1.500 km, si tende a
utilizzare l’aereo, anche per movimentare le merci,
che, in alternativa, viaggiano in nave se la consegna
non è urgente o se hanno dimensioni incompatibili
con il trasporto aereo. Nella fascia tra i 150 e i 1.0001.500 km va per la maggiore l’uso del treno. L’auto,
volendo tracciare una tendenza storica di lungo periodo – quindi con le dovute variazioni/eccezioni a
seconda dei Paesi – si muove nell’ “intorno” dei 150
km, per il quale mantiene un’efficienza più elevata
rispetto ad altre modalità di trasporto, specialmente
laddove la domanda è molto personalizzata.
C’è anche da dire che la domanda di trasporto si sta
progressivamente slegando dai flussi delle attività
lavorative. Forme di flessibilità dell’orario e del luogo di lavoro – come il telelavoro – stanno riducendo
i movimenti pendolari sul territorio, caratterizzati
da spostamenti molto intensi in zone relativamente limitate. Inoltre, aumenta in valore assoluto – pur
perdendo quota in termini relativi – la domanda di
trasporto per turismo e in generale per attività non
legate al lavoro.
Altra tendenza interessante, infine, è la scarsa numerosità dei nuclei famigliari: si pensi che circa il
20% della popolazione torinese è single. Se questo trend continua, credo che acquisiranno sempre
maggior importanza i finanziamenti all’acquisto
dell’autovettura, in forme sempre più evolute, ma
anche le soluzioni di car-sharing e, più in generale,
il pay-per-use.
NUOVI CORSI DI FORMAZIONE
Settembre - Ottobre 2011
Lean Thinking e Lean Organization per l’Eccellenza
Operativa
Introduzione alle basi dei principi lean e alle principali tecniche e strumenti utilizzati, per tutti coloro
che intervengono sui processi delle organizzazioni
al fine di aumentarne l’efficacia e l’efficienza.
12-13-14 settembre 2011, ore 8.45
Programma
IL SALONE DEL CAMPER
Caravan Accessori Percorsi e Mete
Fiere di Parma, 10 - 18 settembre 2011
Con la partecipazione espositiva delle aziende del
Gruppo Produttori Veicoli per il Tempo Libero ANFIA
- Conferenza inaugurale a cura di Fiere di Parma e Associazione Produttori Caravan e Camper (APC)
10 settembre, ore 10.30-12.30 - Sala dei 300
- Convegno APC - Fiere di Parma - CISET Un approfondimento sulla ricerca condotta da CISET nel 2011
(data da definire)
- Cerimonia di Premiazione “I Comuni del Turismo
all’aria aperta 2010”
A cura di APC con la collaborazione del Gruppo
Produttori Veicoli per il Tempo Libero-ANFIA, ANCI,
Città del Vino e FEE-Found for Environmental Education.
17 settembre, ore 16.30 - Stand APC (Pad. 4).
www.salonedelcamper.it
ASSEMBLEA PUBBLICA ANFIA
Roma, Aula Magna del Palazzo della Cancelleria
(Piazza della Cancelleria, 1)
Autunno 2011 (data da definire)
Appuntamento dedicato agli Associati ANFIA, stampa e soggetti attivi nel settore automotive.
ASSEMBLEA DEL GRUPPO COMPONENTI ANFIA
Torino, Autunno 2011 (data da definire)
CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO E-LASTIC
(E-Learning in Automotive Sector by Transfer of
Innovative Contents - 2009-2011)
Roma, Settembre 2011 (data da definire)
Meeting conclusivo del progetto di trasferimento di
innovazione (TOI), avviato da ANFIA, ANFIA Service,
Magneti Marelli France, Automotive Lighting Germany
e T.EC.TRA.-Tecnica Economia Trasporti nel quadro del
Programma europeo Leonardo da Vinci.
www.e-lasticproject.eu
SALONE DELL’AUTO DI LIONE
Lyon Eurexpo, 8 - 16 Ottobre 2011
Organizzato da GL events France Co. Ltd.
Con la partecipazione espositiva del Gruppo Carrozzieri
Autovetture ANFIA nell’area “Supercars & Voitures de
Prestige”
www.salonautolyon.com
TEKNOMOTIVE EXPO
Materiali Tecnologie Componenti Subfornitura
Fiera di Brescia, 20-22 ottobre 2011
Con il patrocinio di ANFIA
www.teknomotive.com
MISSIONE ECONOMICA IN INDIA
New Delhi - Chennai, 31 ottobre - 3 novembre 2011
Organizzata da Confindustria, ICE e ABI. Focus sui settori:
- automotive (design, engineering, componentistica,
macchinari e apparecchiature) - meccanica
- infrastrutture (costruzioni, logistica, impiantistica, engineering) - energie rinnovabili.
Con la collaborazione di ANFIA nella definizione dei contenuti
automotive // www.india2011.it
Introduzione al Lean Thinking.
Muda, Mura, Muri. Il concetto di valore. Il flusso
di valore. I sette sprechi. La variabilità. La standardizzazione. Le regole del DNA Toyota.
Mappa del flusso. Come identificare le attività
a non valore aggiunto. I vari tipi di mappe. Dalla value stream allo spaghetti diagram.
Capacity Planning & Scheduling.
Throughput e costi operativi. Principi di lean
accounting. Pianificazione e kanban. Sistemi
push e pull. Sincronizzare il flusso. Il flusso
continuo. Pacemaker e supermarket. Livellare il mix di produzione. Takt time, pitch
time, EPE.
Lean factory. Layout. Processo, celle,
spine. Principi di costruzione. VAT analysis. Schedulazione dei differenti layout.
Contabilità del flusso. Le scorte.
MOSTRA E CONVEGNO CENTENARIO GRUPPO
CARROZZIERI AUTOVETTURE
Grande successo di pubblico per la Mostra (23 maggio - 5 giugno
2011) e il Convegno del Centenario del Gruppo Carrozzieri Autovetture ANFIA, inseriti nel calendario delle celebrazioni dei 150 anni
dell’Unità d’Italia a Torino presso le Officine Grandi Riparazioni.
I principali Lean Tool. Tecniche SMED.
TPM. 5S. Poka Yoke.
Esercitazioni
Per informazioni sugli altri Corsi in
area Qualità in calendario a settembre e ottobre: [email protected]
Per informazioni sui Corsi in area
Economico-normativa in calendario a settembre e ottobre:
[email protected]
Stand istituzionale Gruppo Componenti ANFIA ad Autopromotec 2011
AUTOPROMOTEC 2011
ANFIA ha collaborato anche quest’anno con Promotec nell’organizzazione
dell’edizione 2011 di Autopromotec, Biennale Internazionale delle Attrezzature e dell’Aftermarket automobilistico, svoltasi a Bologna dal 25 al 29 maggio.
1.473 espositori, di cui 930 italiani e una trentina di aziende associate ANFIA;
quasi 103.700 visitatori (+2% rispetto al 2009); in crescita dell’11% il numero
dei visitatori esteri.
ON THE ROAD CON…
Mario Cianflone
Responsabile della pagina
Auto del Sole 24 Ore e del sito
Motori24.it
In Florida tra spiagge
bianche e motoraduni
In Florida guidi sempre con il terrore di
essere beccato dalla polizia per aver superato di un nonnulla il limite di velocità.
E in ballo non ci sono solo tanti dollari di
multa bensì l’arresto. E passare una notte
in una guardiola a Kisseemee per quanto
la località abbia un nome “invitante” non
è una bella esperienza. E allora l’unica
salvezza è il cruise, così si viaggia sereni,
ma sembra di essere fermi, a 55 miglia
orarie, 65 nei tratti più sprintosi, però ci
si gode quell’aria di America, di Stati Uniti del sud, mischiata con i tropici, il caldo
e la vegetazione selvaggia. Ma non solo.
Andiamo per ordine: destinazione Orlando. Il volo da Malpensa per Atlanta, tragicamente in economy, vuoi per il pessimo
stato dell’aereo, vuoi per il sovraccarico
di passeggeri, è terribilmente in ritardo.
Sei ore. Troppe da recuperare, e cosi,
una volta arrivati ad Atlanta dopo quelle
belle 10 ore di volo, il bivacco in attesa di
un volo per Orlando è assicurato. Ormai
è oltre mezza notte. Ora locale. E sfiniti
dalla stanchezza e dal fuso, pur accampati al gate, poco ci mancava di perderlo. Atterrati, ovviamente nessuno ci viene a prendere. Troppo tardi. Si arriva in
hotel a Orlando a notte fonda: nessuno
presta attenzione alla sua posizione tra
mille indicazioni di parchi di divertimenti e di cartelli stradali. E, in effetti, potrebbe essere ovunque in questa pianura
dove ancora e tanto si respira l’atmosfera dell’epopea delle missioni spaziali.
Al mattino il risveglio è meno traumatico
del previsto, ma le ore di sonno comunque poche. Siamo in due ed è domenica.
Nulla di meglio che noleggiare un’auto e
andare a zonzo. La macchina non è molto americana, ma costa poco: in Florida
si sa che il rent-a-car è conveniente. È
un’onesta Mitsubishi Lancer grigio scuro quella che ci porta verso Tampa. Sole
sfavillante, la temperatura è bella tosta
e una volta di più si glorifica l’aria condizionata. È fine giugno e nel bel mezzo della penisola temperatura e umido
si fanno sentire. La strada è un nastro
d’asfalto sostanzialmente diritto, ma ai
lati la natura sembra in agguato con una
vegetazione fitta fitta come a simboleggiare il confine con la civiltà.
La spiaggia di Tampa Beach è bianchissi-
ma che non ci si crede e si arriva con una
sorta di lungo mare sul golfo del Messico
con case basse, negozi per attrezzature da sub e di souvenir. Aria davvero di
vacanza ed è facile trovare parcheggio.
Già, negli Usa l’auto ha meno detrattori
nelle ammistrazioni pubbliche, anzi gli
States sono a misura di quattro ruote. E
la Polizia, così inflessibile sui limiti e che
vediamo appostata nascosta nel verde ai
margini delle highway, si rivela gentile e
pronta ad aiutare. Ed ecco che un agente
vedendo noi, una coppia di italiani, agitarsi in un parcheggio di fianco a una
Lancer intervengono subito. Chiedendo
se abbiamo bisogno di aiuto. Non sembriamo due ladri di macchine. Ma chi può
dirlo? È solo che non si riesce più ad aprire l’auto. Il telecomando non risponde. E
il poliziotto con fare gentile ci dice: “Ma
siete sicuri che sia la vostra”? Un dubbio ci assale. In fondo mica ci abbiamo
fatto troppo caso ritirandola alla Hertz.
L’agente sorride e, con aria divertita,
prende il telecomando. Lui, la macchina,
dall’alto del suo metro e novanta, l’ha
già vista qualche piazzola più in là e...
blinck blinck vediamo il lampeggio delle
luci. Davvero gentile con due “storditi”:
jet lag e stanchezza si sono fatti sentire. Riprendiamo il viaggio: l’obiettivo è
Daytona, bisogna tornare indietro fino a
Orlando e poi proseguire fino all’Atlantico. Ma ne vale la pena, nella Città delle
corse e dei motori, in corso la bike week.
Arriviamo che è sera tardi ed è una davvero immane festa della Harley-Davidson, un maxi raduno unico al mondo.
Quasi un pellegrinaggio per i fan delle
bicilindriche di Milwaukee. Ce ne sono di
incredibili, aerografate e con modifiche
pazzesche. Qualcuno ha provato anche a
metterci una turbina, altri si accontentano di verniciature a stelle e strisce, altri
ancora preferiscono teschi o paesaggi.
Mai nulla di troppo sobrio. E che dire dei
cavalletti a zampa d’aquila? Beh, la bike
week non può essere descritta. Va vista
per respirare la passione per i motori e
il profumo di benzina. È tardi, accendiamo la nostra Lancer e riprendiamo la
highway con destinazione Orlando: sono
una cinquantina di miglia. Non ci vuole
molto ad arrivare. Ma c’è solo un piccolo problemino: nessuno ha pensato a
segnare l’indirizzo dell’albergo né tanto
meno a memorizzare il numero dell’uscita dell’autostrada. E così passiamo quasi
un’altra notte insonne, senza gps a cercare l’hotel in mezzo al nulla.
Eh sì, l’insegna non era verde ...
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