Una mano davanti e una dietro
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Una mano davanti e una dietro
GARFAGAA IL GIORALE DI CASTELUOVO DI Redazione via traversa Vecchiacchi, 17 - 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca). Email: [email protected] - www.ilgiornaledicastelnuovo.it Anno VI - Numero 53 - Luglio-Agosto 2012 Direzione via Terme di Traiano, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma) Registrazione n. 871/07 del 19/12/2007 presso il Tribunale di Lucca Tra litigi e incomprensioni alla fine di due ospedali non ci rimarrà neppure un container Una mano davanti e una dietro La spending review – ovvero la scelta da parte del governo di tagliare le spese – sta mietendo vittime ovunque e non manca nell’elenco anche la sanità. Già si parla di 18.000 posti letto in meno e la chiusura di decine di piccoli ospedali. Naturalmente il pensiero cade sui nostri nosocomi: Barga e Castelnuovo, intorno ai quali da anni si giocano piccole battaglie di retroguardia senza rendersi conto che se toglieranno la deroga per il reparto di ostetricia di Barga – che è un fiore all’occhiello con oltre 500 nascite ogni anno – il primo sarà costretto a chiudere, mentre quello di Castelnuovo si ridurrà a poco più di una astanteria. Sulla vicenda ospedale unico della valle del Serchio è bene iniziare a cercare di diradare le nebbie. Lo Stato ha deciso di ridurre il fondo sanitario nazionale di 3 miliardi di euro in tre anni, andando ad incidere pesantemente sui bilanci delle Regioni stesse. E quest’ultime, gioco forza, sono costrette a tagliare, sistemare, uniformare; per questo da tempo si sussurra che la Regione Toscana abbia già deciso che nel proprio territorio ci saranno solo tre grandi strutture a Firenze, Pisa e Siena. Poi ospedali minori in ogni provincia (come il nuovo ospedale di Lucca molto, ma molto, più piccolo dell’attuale) e strutture secondarie sul territorio. In questo piano ovviamente ospedali come quello di Castelnuovo o di Barga non avrebbero più senso di esistere e sarebbero costretti a chiudere. Quindi se hai una patologia diagnostica in una ambulatorio medico specializzato – come già ne esistono nella nostra valle – non andrai più a Barga o a Castelnuovo, ma a Lucca o Pisa a seconda della gravità. Ma cosa rimarrebbe in valle? Poco o nulla e strano che ci accapigli ancora su dove fare l’ospedale. Da tempo noi abbiamo scritto che non è importante dove farlo, ma cosa metterci dentro. Invece qui si continua a cercare l’indirizzo e il numero civico dimenticando il contenuto. Forse miopia; forse scelta politica. Non è dato sapere ma è certo che da questo stillicidio fraterno alla fine non ci sarà nulla da dividere e i cittadini rimarranno con un pugno di mosche in mano. E’ quasi sicuro quindi che l’ospedale unico non verrà mai costruito, né sul Piano della Pieve, né in Piangrande, né a Mologno o la Barca e neppure a Villa Collemandina o Careggine (il posto ideale per un ospedale di montagna). Sono solo chiacchiere da bar. Noi forse sappiamo quale potrebbe essere il destino dei due ospedali. Barga perderebbe ogni funzione aggrappandosi alla possibilità di diventare forse una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale). Castelnuovo manterrebbe un pronto soccorso e un piccolo traumatologico con radiologia, ma non nella struttura attuale. Per questo forse si costruirebbe qualcosa sul Piano Pieve, sponda comune di Pieve Fosciana, ma sarebbe solo un efficiente punto medico di primo intervento (poco più di un ospedale militare da campo). Per entrambi però il destino potrebbe essere anche un altro: diventare Ospedale di Comunità. Ovvero una struttura della rete assistenziale territoriale che costituisce un’alternativa all’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) nei casi in cui questa non è possibile o per mancanza di un supporto familiare o perché è necessaria un’assistenza infermieristica continuativa. portuno per il paziente. La durata del ricovero dipende dalle necessità del paziente e la dimissione è disposta dal medico curante. In ogni caso si tratta di un ricovero limitato nel tempo, di solito della durata di pochi giorni. Dopo la dimissione, se necessario, può essere attivata un’assistenza domiciliare dallo stesso medico curante. Questo il destino di Barga e Castelnuovo? Non lo sappiamo certo è che l’Ospedale di Comunità non è un reparto ospedaliero per pazienti con malattie acute; non è un reparto di lungodegenza; non Attualmente in Toscana esistono gli esempi di Livorno, Cecina e Piombino, ma presto saranno definitivamente attivati anche in Val di Cornia e all’isola d’Elba. L’Ospedale di Comunità offre assistenza infermieristica alla persona sulle 24 ore. È una struttura territoriale destinata a pazienti con malattie non acute e non è quindi prevista una presenza medica continuativa. L’assistenza medica è garantita, con le stesse modalità del domicilio, dal proprio Medico di Famiglia o dai Medici della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) nei giorni festivi, prefestivi e nelle ore notturne. Per le emergenze viene attivato il 118. Durante il ricovero sono effettuate le terapie, le indagini diagnostiche e le consulenze necessarie prescritte dal medico. Possono essere ricoverati pazienti, senza limiti d’età, con non autosufficienza, anche temporanea, per problematiche sanitarie non risolvibili a domicilio. Spesso si tratta di persone con malattie croniche in fase di riacutizzazione che non hanno bisogno di un ricovero ospedaliero, ma hanno comunque la necessità di essere assistiti in un ambiente “protetto”. L’uso della struttura è di norma riservato ai cittadini assistiti da un Medico di Medicina Generale della Zona. Il ricovero, programmato e mai in urgenza, avviene sempre su proposta del proprio Medico di Famiglia che valuta quale percorso assistenziale è più op- è una Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) per anziani; non è una struttura di tipo sociale; non è una struttura per eseguire solo prestazioni diagnostiche o visite specialistiche. E’, come abbiamo visto, un’altra cosa. E ripartiamo da questo con una nostra idea. Perché non portare alla Conferenza dei Sindaci - e poi in Regione - una proposta che preveda la trasformazione di Barga in RSA, Castelnuovo in Ospedale di Comunità e la costruzione – “dove” lo deciderà la Regione Toscana - di un pronto soccorso e urgenze di altissima specializzazione con elisoccorso attivo 24 ore al giorno? Tre strutture utili al territorio, riempite di qualità e competenza, ma soprattutto tre punti sanitari che integrati con Lucca e Pisa potranno dare copertura assistenziale a tutti i cittadini. Abbatteremmo i costi ma avremmo tre eccellenze. Certo che per far questo ci vuole coesione di intenti e veduta culturale comune. Non si può andare ad un tavolo regionale divisi tra bandiere, partiti e simpatie. Non è possibile litigare su ogni cosa perchè alla fine il rischio è quello che vedete nella foto: trovarsi con con due container medici a Barga e due a Castelnuovo. Come dire: una mano davanti e una dietro. E non sarebbe un bello spettacolo da vedere. Buona estate a tutti. Andrea Giannasi Caproni Che cosa sarà che muove le acque, mentre si dovrebbe avere una quiete perenne in una valle dove tutto scorre lentamente? Mi sono posto questa domanda pochi giorni fa di fronte al perenne litigio che coinvolge ormai tutti sugli argomenti più disparati. Sugli ospedali è quasi invadente il caos polemico; stessa cosa su feste e sagre; su interventi e visite. Su ogni cosa trovi sempre qualcuno pronto a litigare, insultare e infangare. Ma la cosa che mi rende più triste e al contempo più arrabbiato è il fatto che assistiamo da tempo ad una rinnovata conflittualità tra comuni, e non si tratta solamente dell’ospedale unico della valle, ma di qualcosa d’altro. Di più profondo e pericoloso. Di una sorta di esterofobia e mi riferisco a estensi contro fiorentini e lucchesi e viceversa - che si rinnova ad ogni batter di ciglio del solito sventurato (e qui pare non mancarne uno ad ogni girar di cantone). Insomma non passa momento che ci sia litigio tra due cittadine che invece dovrebbero andare a braccetto verso il futuro. Dovrebbero incontrarsi e dettare regole, studiare progetti, mettere in campo idee e fare da capofila, da aiuto, da sostegno agli altri piccoli comuni. Insomma creare un sistema che forse solo in un recente passato, e per brevi periodi, si è vissuto. Pochi giorni fa l’Arcivescovo di Chieti, Bruno Forte, dalle pagine del Sole 24 Ore ha parlato di dialogo scrivendo: “Quanto sta avvenendo in Italia, in Europa e nell’intero ‘villaggio globale’ mostra con evidenza quanto ci sia bisogno di dialogo: dalla crisi che attraversiamo non si uscirà se non insieme. Dialogare però non è facile: può farlo veramente solo chi crede in un interesse superiore alle parti, nel bene comune da amare e servire più del proprio o di quello di un gruppo. Il dialogo comporta sempre una sorta di uscita da sé, dalle ristrettezze del proprio punto di vista, per arrivare alla condivisione e all’incontro con l’altro”. Quanta saggezza in queste parole. E’ mai possibile - mi domando - che nella nostra valle non ci sia nessuno che si muova nel bene comune pensando a tutti e non solo alla propria bandiera? Non so, forse è il caldo estivo, ma provo un certo malessere nell’osservare questo nuovo scontro tra Barga e Castelnuovo. Ecco ora manca che si riprendano le scazzottate da Gorfigliano e Vagli e le risse tra quelli di Piazza e il resto del mondo per completare l’opera di sfascio totale. Il mondo va avanti e qui continuamo a darci testate come caproni. Il direttore STUDIO PALMERO - BERTOLINI ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DOTT. LUCIANO BERTOLINI - DOTT. MICHELA GUAZZELLI RAG. MASSIMO PALMERO - DOTT. SARA NARDINI Castelnuovo di Garfagnana (LU) - Via Debbia, n. 6 - Tel. 0583/644115 Piazza al Serchio (LU) - Via Roma, n. 63 - Tel. 0583/1913100 P. IVA 0041711.046.7 Contabilità: Fax 0583/62117 - e-mail: [email protected] Paghe: fax 0583/1990021 - e-mail: [email protected] Pagina 2 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Abbattiamo il rischio sismico Abbattere il rischio sismico. Questo lo scopo del progetto "Villa 1920" varato dai professionisti aderenti agli Stati Generali della Garfagnana Terre del Serchio. Un ambizioso piano che vede coinvolti tutti gli enti e i soggetti delle Terre del Serchio. Ventidue Comuni; due Unione dei Comuni; una provincia e ovviamente la Regione e i ministeri competenti. E sono proprio 22 sindaci, due presidenti delle Unioni, il presidente della Regione Toscana e quello della Provincia di Lucca, così come il Prefetto, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, i vertici del Genio civile, fino ai Ministri competenti, in queste ore a ricevere il testo completo del progetto teso a costruire un tavolo comune, con lo scopo di esaminare e certificare tutte le costruzioni (pubbliche, civili e industriali) del territorio. Lo scopo è quello di creare una mappa per poi studiare interventi atti ad attenuare e ridurre il rischio sismico in Garfagnana e valle del Serchio. Un progetto ambizioso, aperto a commenti e interventi, che ora passa sulle scrivanie degli amministratori, con un unico obiettivo: tutelare i cittadini. Alla luce di quanto sta accadendo in Emilia Romagna, gli Stati Generali della Garfagnana Terre del Serchio hanno contattato alcuni esperti di edilizia e chiesto pareri tecnici per meglio affrontare un evento sismico. Dopo un lungo lavoro è stato varato questo progetto che chiamiamo “Villa 1920” per ricordare l’evento tellurico del secolo scorso. Non si tratta di un saggio scientifico, né tantomeno di un progetto “chiuso”, ma di una idea che da ora diventa soggetto di tutti; pagine aperte agli interventi, gli usi e i suggerimenti comuni con il coinvolgimento di tutti a partire proprio dagli amministratori del territorio che possono modellare e adattare “Villa 1920” alle esigenze dei cittadini del nostro territorio. Partendo dal presupposto che i terremoti non si possono prevedere e ricercando nella massima “i terremoti non uccidono, a farlo sono gli edifici che crollano”, un punto di partenza nelle nostre proposizioni, possiamo allo stato attuale pensare a tre tipi di fasi e azioni: di studio; di intervento; di qualità e certificazione. Iniziamo proprio da quest'ultimo titolo. Molti ricordano che nel 1985 la Valle del Serchio fu teatro della prima grande esercitazione antisismica mai realizzata in Italia. Per alcuni giorni, dopo un primo evento, fu creato un laboratorio a cielo aperto creato per affrontare e gestire le emergenze. Si trattò di uno dei primi banchi di prova dell'attuale Protezione Civile, voluta da Zamberletti. Ma fu anche esempio da seguire per proseguire il cammino nella prevenzione degli eventi sismici. A questo proposito è però doveroso affer- mare che quando si parla di prevenzione in questo ambito è bene ricordare, che si tratta in maniera più corretta di “riduzione dell'impatto e del danno sismico”. Dunque è necessario iniziare a formulare teorie di lavoro che prevedano la fusione, non solo in termini letterari, dei due ambiti qui enunciati: certificazione e terremoto. Sappiamo che in termini legislativi operativi l'Italia ha iniziato a disegnare le prime timide mappe del rischio solo dal 1927 e che è solamente dalla seconda metà degli anni '70 che si è iniziato a parlare di sicurezza del territorio. Una legge nazionale esiste dal 2003, ma già dai primi anni '80 in zone ritenute sismiche si sono imposte costruzioni con norme antisismiche. Dopo la tragedia della scuola di San Giuliano di Puglia – dove morirono 27 bambini e la loro insegnante – tutti gli edifici scolastici sono stati avviati ad una lenta ma progressiva ristrutturazione, così come la maggior parte degli edifici pubblici. Molto ancora rimane da gestire, ma i problemi che emergono oggi sono legati alle strutture private civili e industriali, che come abbiamo visto in Emilia hanno subito i maggiori danni. E' quindi necessario, in accordo con la Prefettura, gli enti dei territori (Regioni, Provincia, Comuni, Unioni dei Comuni), i Vigili del Fuoco e in sinergia con il Genio Civile, Protezione civile e gli ordini professionali di architetti, geometri e ingegneri, creare una struttura che possa immediatamente iniziare a censire tutte le costruzioni, con lo scopo di disegnare una mappa del rischio e dettare tempi di interventi primari e secondari. Questa la possiamo definire Il miglior gelato è a Castelnuovo in Piazzetta del Duomo Numero 53 - Luglio-Agosto 2012 Una proposta per il nostro territorio Il progetto Villa 1920 fase di studio del progetto “Villa 1920”. RISCHIO BUROCRATICO Il primo rischio in questa fase che emerge è quello burocratico. Come si può osservare la presenza di molti soggetti genera gradini da superare che possono creare ostacolo alla creazione del soggetto preposto alle indagini. E' bene quindi, dopo una prima fase di coordinamento generale, stabilire che siano i comuni e gli uffici tecnici a disegnare in concorso con gli altri soggetti la mappa del rischio. Dovranno essere registrati, visionati e censiti tutti gli edifici privati civili e tutte le strutture industriali, applicando le ultime misurazioni statiche al fine di creare fasce di intervento. E’ importante ricordare che negli ultimi anni molto si è fatto per prevenire il rischio e che il prezioso lavoro degli uffici tecnici dei comuni in concerto con Genio civile e Vigili del Fuoco, ha permesso già di mettere in cantiere in maniera embrionale questa idea che proponiamo. CERTIFICAZIONI Ovviamente il rigore scientifico deve seguire di pari passo quello della “qualità e certificazione”. Ogni struttura riceverà un colore. Rosso per quelle con criticità avanzate (nella nostra valle sono una minoranza, ma ci sono); gialle per le strutture che hanno bisogno di interventi; verdi per quelle ritenute idonee e certificate. Tutti i risultati dovranno essere resi pubblici in maniera da creare una mappa aperta ai cittadini. Nessuno dovrà correre il rischio di vivere all'interno di edifici ritenuti pericolosi perché al centro del progetto ci devono essere soprattutto i cittadini. Questa fase di censimento come vedremo dovrà avere i costi coperti dall'insieme di tutti i soggetti e gli enti partecipati al progetto. RIDUZIONE DEL DANNO A questo punto si apre la fase più delicata del piano“Villa 1920”: ovvero la ricerca di riduzione del danno e prodursi in azioni immediate ed efficaci per andare incontro ai cittadini che, vivendo in edifici classificati con codice rosso, non hanno le possibilità economiche per mettere in sicurezza la propria abitazione. Anche questa fase deve essere gestita a livello comunale in maniera trasparente. Tutti i proprietari di edifici classificati con codice rosso, che vivono in condizioni tali da non permettersi lavori, riceveranno assistenza da parte delle amministrazioni. Le commissioni detteranno per tutti questi edifici i punti di intervento primario (solaio, tetto, mura portanti, stabilità generale, etc.) e una bozza di preventivo di spesa per l'adeguamento. Tutti gli edifici “rossi” dovranno essere sgombrati immediatamente. I proprietari nella condizione economica di procedere con lavori antisismici dovranno adeguare gli edifici entro un periodo stabilito. L'impegno tra le parti è che nessun Comune potrà esigere Imu da abitazioni ritenute pericolose. Questo passaggio è teso a legare in maniera salda e indis- solubile gli amministratori ai propri cittadini con un patto di solidarietà civica. Terminata la classificazione, censiti gli edifici, stabiliti gli interventi e redatta la lista con i preventivi di spesa massima, si apre la fase della ricerca dei fondi per la messa in sicurezza del territorio. FINANZIAMENTI Entra dunque in gioco necessariamente per “Villa 1920” l'impegno politico e la ricerca di finanziamenti da utilizzare per questo specifico scopo. La spesa per la prevenzione è il miglior investimento per i cittadini della valle. Il primo passo è quello di aprire una linea di credito con banche del territorio e definire accordi su mutui e prestiti a tasso agevolato. Questo soprattutto per aiutare chi ha possibilità economiche e impieghi stabili, ma è carente di liquidità. Stabilendo che sono a carico degli enti del territorio e della commissione le spese di certificazione e progettazione degli interventi antisismici, redatti dai membri degli ordini professionali (architetti, ingegneri, geometri), rimane chiaro che i cittadini non dovranno pagare alcuna parcella professionale. Inoltre quando le imprese edili verranno chiamate a svolgere gli interventi per gli adeguamenti sugli edifici, la parte di spesa destinata alla sicurezza dei cantieri dovrà essere a carico di Provincia e Regione. Ogni Comune dovrà essere in grado di evitare sprechi, ma soprattutto dovrà lavorare nella massima trasparenza possibile. Tutto dovrebbe poi essere gestito cercando di usare tecnici e imprese del territorio (passaggio questo comunque non vincolante). Questo per far ricadere ricchezza sul territorio stesso, ma anche per certificare e personalizzare gli interventi. Lo scopo è quello di creare una condivisione di intenti morale, tale che nessuno potrà in alcun momento compiere gesti atti a minare la sicurezza o sprecare denaro pubblico e dei cittadini. Infine si dovrà fare pressione sul governo centrale e sull'Unione europea affinché invii le risorse necessarie a completare i lavori. Deputati e senatori dei territori coinvolti lavoreranno a questo comune scopo. A questo punto abbiamo fatto una previsione di spesa con un calcolo di massima molto elastico, ma secondo alcuni prossimo alla realtà. Considerando che: le Terre del Serchio sono racchiuse in 22 Comuni e che vi abitano circa 50.000 abitanti; che dagli anni '80 le abitazioni nuove vengono costruite con criteri antisismici; che le ristrutturazioni hanno seguito gli stessi criteri; possiamo ipotizzare in circa 1.000 gli edifici bisognosi di interventi. Se per ogni edificio l'adeguamento avrà un costo medio – a prezzi calmierati di 90.000 euro si può stabilire in 90 milioni il costo degli interventi per la primaria messa in sicurezza degli edifici civili privati. Una cifra (ribadiamo dettata da un semplice calcolo di probabilità) tutto sommato ben gestibile con mutui per ristrutturazioni agevolati presso banche del territorio; finanziamenti pubblici; riserve di privati in condizioni economiche tali da intervenire direttamente sugli immobili. Come si vede dalla fotografia non c’è tempo da perdere. Amministratori del territorio (sindaci, onorevoli, senatori, presidenti e consiglieri) questo progetto è per voi. Ora spetta a voi farlo diventare realtà in difesa e tutela dei cittadini. Stati Generali della Garfagnana Terre del Serchio www.boscoegiardino.com Tel e Fax: 0583-641023 E-mail: [email protected] Loc. Pantaline - 55036 Pieve Fosciana (LU) Numero 53 - Luglio-Agosto 2012 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Pagina 3 Presentato il programma ufficiale dell’edizione 2012 Al via la Settimana del Commercio Ecco il programma della settimana del Commercio 2012 che si terrà a Castelnuovo di Garfagnana dal 14 al 26 agosto. MARTEDI’ 14 AGOSTO – Serata Inaugurale Quando la banda passò. La Filarmonica Verdi apre la 29^ edizione per le vie di Castelnuovo con concerto finale in piazza Umberto. Orario 20:45 Giovanni Pascoli in Garfagnana. In collaborazione con Fondazione Pascoli, celebrazione del Poeta nel centenario della morte. A cura della compagnia teatrale Statà di Castelnuovo. Orario: 22:00 Location: piazza dell’Erbe Cartoni sotto le stelle Cinema all’aperto per bambini. Orario: 21:30 Location: via Farini Grindhouse Arena – Musica dal Vivo. Organic Groove Orario: 22:00. Location: via Vittorio Emanuele Trattamenti Shiatsu nel Loggiato Porta a cura dell’associazione Natural Mente Shiatsu MERCOLEDI’ 15 AGOSTO Concerto dei docenti JAM A cura della scuola Jam di Pieve Fosciana. Orario: 21:30 Piazza Umberto La Divina Parodia Speciale rivisitazione della Divina Commedia a cura dell’Ass. Smaskerando. Orario: 21:30. Piazza dell’Erbe Cartoni sotto le stelle Cinema all’aperto per bambini. Orario: 21:30 Via Garibaldi DOMENICA 19 AGOSTO – Anteprima Settimana Tutti in Vespa! Raduno Vespa Club a cura del Vespa Club Garfagnana. Ore 10:00. In via Farini Quant’è buona la Ciccia garfagnina Festa della Ciccia a cura dell’Ass. Macellai provinciale. A pagamento. Ore 19:00 in via Vittorio Emanuele Bambini in scena A cura di Progetto Smile. 21:30 in Piazza Umberto Balliamo con il Mondo Serata di balli e musica da tutto il mondo a cura di Armonia del Movimento 21:00 in piazza delle Erbe Cartoni sotto le stelle Cinema all’aperto per bambini. 21:30 La Barchetta Piazza Olinto Dini…in Rock! Serata Vasco Rossi – I bambini dell’Asilo Concerto Cover Band sponsored by New Bar e Gelateria Fuori dal Centro. Ore 21:30 Location: piazza O. Dini GIOVEDI’ 16 AGOSTO Menage a trois ft. L&K Concerto in stile anni 30’ Orario: 21:30 Piazza Umberto Giochi sotto le stelle A cura del Cefa S.C. Orario: 21:00. Piazza dell’Erbe Piazza Olinto Dini…in Rock! – Serata Ligabue con i Brama Buriana. Concerto Cover Band sponsored by New Bar e Gelateria Fuori dal Centro. Orario: 21:30 Piazza O. Dini Si Zumba! Zumba point Orario: 21:30 Location: via Garibaldi La Fattoria Didattica A cura della Fattoria “Lo Spaventapasseri” e con la partecipazione del Ranch La Covezza. Orario: 18:00 Location: Via Vittorio Emanuele Acoustic Band Orario: 21:30. Location: loc. Barchetta SABATO 18 AGOSTO Anteprima Settimana Ma Noi No – Nomadi Tribute Band Nazionale. Ore 21:15. Piazza Umberto Tributo a Renato Zero Andrea Citti in concerto. Ore 22:00. Location: piazza delle Erbe Spazio Bambini – Speciale Clown Animazione a cura dell’Ass. Smaskerando Ore 21:00 in via Farini Piazza Olinto Dini…in Rock! Serata Talent con gli AfterJob Concerto Cover Band sponsored by New Bar e Gelateria Fuori dal Centro Ore 21:30 in Piazza O. Dini Trattamenti Shiatsu nel Loggiato Porta a cura dell’associazione Natural Mente Shiatsu LUNEDI’ 20 AGOSTO – Notte Blu Giornata del Bambino e della Bambina. Speciale Alice in the Wonderland a cura dell’Ass. Smaskerando. VENERDI’ 17 AGOSTO – Giornata della moda Castelnuovo va di moda! Sfilata di moda a cura di Al.So. Events. Ore 21:00 Piazza Umberto 1^ ed. ROCKA ‘N’ ROLL Con la partecipazione di Bonne Esperance, Dedamalu e The Salamanders. 21:30 Piazza dell’Erbe Spazio Bambini – Speciale Cowboy Animazione a cura dell’Ass. Smaskerando. Ore 21:00 La Barchetta Merenda e concorso di disegno con tema: Castelnuovo, paese delle meraviglie. Ore 16:30 sotto il Loggiato Porta Dalle 21:00: Cartoni sotto le stelle Palati Raffinati Selezione nei rioni. 21:00 Concerto SCM Concerto musica a cura della Scuola Civica di Musica di Castelnuovo. 21:30 in piazza dell’Erbe Zumba Fitnees. Spettacolo 21:30 Piazza Umberto MARTEDI’ 21 AGOSTO – Notte Verde Palati Raffinati Cooking Show a cura dello Slow Food Garfagnana e dei Ristoratori. 21:30 Piazza Umberto Knock, ovvero il trionfo della medicina Spettacolo teatrale a cura di Statà. 21:30. Piazza delle Erbe Luka&Katia. Piano Bar 21:30 La Barchetta Cena Us Castelnuovo Per festeggiare il ritorno dell’Unione Sportiva 19:00 Via Vittorio Emanuele Cartoni sotto le stelle Cinema all’aperto per bambini 21:30 in via Vittorio Emanuele MERCOLEDI’ 22 AGOSTO – Notte GialloBlù Altro che Olimpiadi. Dimostrazioni e sport in piazza dalle 17. In serata presentazioni società sportive di Castelnuovo Spazio Rally in piazza Olinto Dini Tu? Younique Esibizione della Palestra Youni- que. Maratone dalle 19 In via Vittorio Emanuele. Excursus di arti marziali A cura di Tai Chi Dojo 22:15 Piazza delle Erbe GIOVEDI’ 23 AGOSTO – Notte Rossa Qui Lieto Vivo. Corteo storico con la Compagnia dell’Ariosto e del Buonvento. 21:00 Combattimenti armati a cura del Sestiere Castellare Mercatino medievale e Strumenti di tortura a cura del Sestiere Castellare 21:00 Piazza delle Erbe Spettacolo di fuoco a cura del Sestiere Castellare Orario: 21:30 La Dama e l’Unicorno – Musica Rinascimentale in piazza Umberto Angolo celtico in via Vittorio Emanuele VENERDI’ 24 AGOSTO – ½ Notte Bianca GastronoVia – 6^ GSG a cura dell’Aic Percorso degustativi. A pagamento. Ore 21:00 Alla scoperta di Castelnuovo Visite guidate a Duomo, Chiese di S. Lucia, S. Antonio e La Madonna, Rocca Ariostesca, Teatro Alfieri e Fortezza di Mont’Alfonso. In collaborazione con Gal Garfagnana. Ore 18:00 Al pianoforte il M° Claudio Tardelli Ore 21:00 In piazza Umberto 1^ ed. Cori sotto le stelle A cura del Coro Voci del Serchio con Coro Il Baluardo di Lucca e Coro Valle del Pelago di Pieve Pelago (Modena) 21:30 in piazza delle Erbe Spazio Bambini – Speciale Favole Animazione a cura dell’Ass. Smaskerando. Ore 21:00 in via Garibaldi Grindhouse Arena – Musica dal vivo. Le Nuove Luci Ore 22:00via Vittorio Emanuele Si Zumba! Zumba point Orario: 21:00 in via Farini SABATO 25 AGOSTO – Notte Rosa Mercatino Sotto le Stelle Concorso Banco più Originale Orr 21:00 Cerveza Acoustic Project Concerto musicale Ore 21:30 in piazza delle Erbe Cartoni sotto le stelle Cinema all’aperto per bambini Ore 21:30 in via Farini Expo Auto e Moto Ore 21:00 via Vittorio Emanuele DOMENICA 26 AGOSTO – Notte Arcobaleno Cover Band’s Night British Night con Beatles e Queen. Ore 21:30 in piazza Umberto Tim Burton Show 21:30 in Piazza delle Erbe Premiazione II edizione “Banco più originale” Chiusura ufficiale della manifestazione www.settimanadelcommercio.com Baraonda – Tradizionale spazio disco estivo, ogni sera dalle 24 al mercato ortofrutticolo a cura degli Amatori NewCastle. I luoghi del cuore Gli Stati Generali della Garfagnana Terre del Serchio hanno deciso di aderire alla campagna lanciata dal FAI per segnalare, valorizzare e tutelare luoghi di grande prestigio storico, artistico e architettonico. Gli Stati vogliono invitare tutti a segnalarela chiesa di Borsigliana che conserva il Trittico di Pietro da Talada. Dar voce alle segnalazioni dei beni più amati in Italia per assicurarne un futuro è lo scopo de “I Luoghi del Cuore”, il censimento nazionale promosso dal FAI che chiede ai cittadini di indicare i luoghi che sentono particolarmente cari e importanti e che vorrebbero fossero ricordati e conservati intatti per le generazioni future. L’appello è volto alla difesa di tesori piccoli e grandi, più o meno noti, che occupano un posto speciale nella vita di chi li ha a cuore. Come fare per segnalare la chiesa di Borsigliana. Entra nel link che trovi qui sotto, registrati e segnala la chiesa di Borsigliana - Comune di Piazza al Serchio – Lucca. http://www.iluoghidelcuore.it/registration/segnala/ TORTELLI LUCIANO & C. SNC Via Nicola fabrizi 5 55032 Castelnuovo di Garfagnana Tel. e fax 0583 62175 - [email protected] I TEMPI CAMBIANO, CAMBIA ANCHE TU. MÉGANE SPORTOUR CLIMA CERCHI FLEXWHEELS RADIO CD MP3 15.200 €* SOLO A MARZO MÉGANE BERLINA CLIMA CERCHI FLEXWHEELS RADIO CD MP3 AM MARZO, ARZO, R SCEGLI LLA A MÉGANE MÉG GANE CHE FA FA PER TE. T * Prezzo scontatoo chiavi in mano, IIVA VA inclusa, IIPT PT esclusa, solo per p vetture in stock. M Messaggio essaggio pubblicitario conn finalità promozionale. È una nostra offerta valida validda fino al 31/03/2012. Foto non rappresentativee del prodotto. 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Qualcuno ha comunque storto il naso ed Enel ha così risposto: “Le operazioni che Enel Green Power metterà in atto rispondono al Progetto di Gestione dell’Invaso che norma e definisce questo tipo di attività. Enel Green Power gestirà i materiali secondo quanto previsto dalla normativa vigente, mentre la movimentazione dei sedimenti all’interno del corso d’acqua sarà il fenomeno minore che potrà avvenire solo in correlazione all’erosione fluviale e sarà monitorato da una ditta specializzata a valle della diga. L’intervento, oltre a consentire operazioni di manutenzione straordinaria alla diga e miglioramenti alle opere, porterà benefici anche all’indotto turistico e ambientale del territorio. Enel Green Power metterà in atto anche azioni di mitigazione che prevedono anzitutto l’utilizzo dell’acqua della vasca della Centrale di Sillico e quella del torrente Castiglione per diluire eventualmente le acque in uscita da Pontecosi, assicurando così la necessaria limpidezza al fiume. La Diga di Collemandina, inoltre, sarà mantenuta al massimo livello per permettere in caso di necessità il rilascio dalla Centrale di Corfino. Allo stesso modo, la diga Diga di Gramolazzo potrà immettere acqua nel corso d’acqua qualora se ne riscontrasse il bisogno. Infine, una ditta specializzata si occuperà del recupero della fauna Regine in danza Le ragazze del Centro Studio Danza di Castelnuovo, sotto la guida della direttrice Ilaria Pilo, hanno preso parte alla finalissima, a Chianciano Terme (Siena), dell’annuale rassegna nazionale dell’Associazione inseartistiche (Aidea) e gnanti danza ed espressioni dell’Accademia della danza di Roma. Le ballerine del Centro di Castelnuovo hanno vinto la preselezione di Livorno e porteranno in scena due lavori. La prima coreografia che le ragazze eseguiranno è “Da dentro” di Ilaria Pilo, con protagoniste Sara Crincoli, Samanta Ferrazzano, Veronica Giannotti, Ilaria Bani, Mayra Dinelli, Eleonora Raffaelli, Silvia Deiana, Sonia Benelli, Clara Cosimini, Mariagrazia Suffredini, Benedetta Martinelli. La seconda coreografia è denominata “Heavy cross” sempre con le coreografie di Ilaria Pilo. Le ragazze impegnate sul palcoscenico di Chianciano sono Maria Bartolomei, Serena Canini, Rebecca Carnicelli, Brigitta Carnicelli, Chiara Comparini, Luisa Ferrarini, Marta Mazzei, Giulia Piacentini, Silvia Tardelli. Luca Dini ittica in modo da preservarla senza conseguenze. In merito alle considerazioni apparse sulla stampa locale, incontrando le richieste del territorio, ha ottenuto il benestare della Provincia, dei Comuni, dell’Autorità di bacino pubblicate in questi giorni sui quotidiani locali, Enel Green Power smentisce categoricamente quanto affermato. Al contrario, proprio a questo proposito, Enel Green Power precisa di essersi invece mostrata disponibile ad accogliere le richieste di Provincia e Comuni finalizzate al recupero paesaggistico ed ambientale dell’apice del lago di Pontecosi, ottenuto mediante approfondimento dello specchio lacustre ed ampliamento delle aree fruibili sulle sponde, senza creare impatti sul resto del territorio e sulla viabilità. Per soddisfare queste richieste, Enel Green Power, pur non avendo un ritorno economico, si farà interamente carico degli oneri ed ha presentato da tempo un Progetto esecutivo corredato da indagini chimicofisiche integrative al Progetto di Gestione: questa proposta, e dell’ARPAT ed ha ottenuto l’autorizzazione definitiva contestualmente al Progetto di Gestione del Lago. Anche recentemente il progetto ha avuto positivi apprezzamenti di utilità pubblica dai Comuni limitrofi. Questi lavori potranno iniziare a svaso completato non appena l’apice del lago sarà sufficientemente consolidato per potervi accedere con i mezzi idonei. Il materiale utilizzato non sarà composto da ‘fanghi’, bensì da sedimenti naturali che non ridurranno la capienza del lago ma anzi allargheranno le sponde per una fruizione turistica e naturalistica più idonea ed il cui spostamento consentirà di mantenere sommerso il fondo del lago anche in periodi di magra.” Attendiamo la fine dei lavori per vedere il risultato finale. Fiori Ancora un importante successo per il pittore castelnuovese Angelo Roberto Fiori che ha esposto, insieme ad altri artisti italiani e stranieri, nei locali delle mostre alla Pinacoteca di Volterra. L’evento curato da Claudia Baldi ha avuto inizio il 2 giugno. Fiori si è ritenuto gratificato e privilegiato dall’aver potuto presentare due sue opere in un prestigioso spazio espositivo dove è presente la famosa “Deposizione” del pittore manierista del ‘500 Rosso Fiorentino. L’assessore alla cultura del Comune di Volterra è rimasta tanto colpita dalle opere di Fiori da decidere di farle collocare per tutta la durata della mostra e in via del tutto eccezionale - proprio accanto al capolavoto del pittore manierista toscano. Un onore per Angelo Roberto Fiori ma anche una consacrazione ormai reale e certificata. I colori del pittore castelnuovese, le figure e il tratto sono ormai una realtà artistica riconosciuta in tutta Italia. Tanto che sono molte le richieste all’artista che viene giorno dopo giorno sempre più celebrato come una delle figure nuove nel mondo dell’arte. A Sillano si è aperto il dibattito e il confronto su Enel Il tesoro dei comuni Riceviamo dal Gruppo di Minoranza Consiliare “Progetto per Sillano” composto da Antonio Sacchini, Pedri Davide, Angeli Francesco, Torre Michele. “Nello scorso aprile segnalavamo la possibilità dell’esistenza di un “Tesoretto” nelle casse del comune derivante da introiti che l’ENEL dovrebbe per ICI prima e per IMU oggi. Abbiamo ritrovato traccia del tesoretto anche nelle pieghe del Bilancio consuntivo chiuso al 31 dicembre 2011, nel quale sono state inserite delle somme in entrata, con una velocità inaudita, proprio derivanti dal gettito ICI ENEL per dati conosciuti il 29 dicembre 2011, soldi che hanno fatto in modo che il bilancio non chiudesse, numeri alla mano, con un notevole disavanzo di esercizio. Forse è il caso di capire se ci siamo accorti del dovuto ENEL il 29 di dicembre e abbiamo anche predisposto il dovuto accertamento per l’anno 2006 o ci siamo solamente preoccupati di considerare le competenze da iscrivere in bilancio per l’esercizio 2011. Notizia dell’ultimo momento il 10 luglio sono state fatte alcune rivalutazioni da parte dell’Agenzia del Territorio delle rendite catastali, aumentandole, così come auspicato dalla minoranza in consiglio che chiede comunque che sia fatta un attenta verifica su che cosa sia stato effettivamente accatastato. Considerate però il maggior gettito derivante da questa operazione. Sindaco e consiglieri di maggioranza invece si sono limitati solamente a prendere atto delle entrate dichiarando che erano in atto accordi con ENEL per riscuotere il gettito compreso il 2006. Apprezziamo comunque come minoranza, che nonostante la non risposta del Sindaco alla nostra comunicazione, la maggioranza abbia di fatto tenuto conto di alcune indicazioni date da Noi nell’aprile. Maggioranza che infatti in fase di predisposizione del Bilancio Previsionale 2012: ha previsto fondi per indagini geologiche per andare avanti con progetto per la realizzazione della Variante di Sorag- gio; ha previsto importanti interventi di manutenzione della viabilità Comunale; ha previsto fondi in capitoli per compartecipare quale quota di competenza in progetti cofinanziati PSR, soldi che in un primo momento erano stati indicati come provenienti da Enti che non hanno ancora risposto positivamente alla richiesta del nostro Comune, come ipotizzato da Noi in Consiglio Comunale Siamo soddisfatti che per l’ennesima volta il Nostro dire si sia concretizzato nel Vostro fare, e che tutto ciò và indubbiamente a vantaggio dei nostri amministrati, segno tangibile che le Nostre promesse elettorali rimangono valide e che se pur indirettamente le portiamo a buon fine. “ Negli altri Comuni della Garfagnana a quanto ammonta questo tesoretto trovato a Sillano? Numero 53 - Luglio-Agosto 2012 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Pagina 5 L’evento letterario si è svolto a Castelnuovo il 13,14 e 15 luglio davanti la Rocca Ariostesca “Leggere Gustando” Si può considerare ormai un appuntamento classico dell'estate castelnovese. Leggere Gustando è un festival letterario, ma anche un evento etnogastronomico. E per l'edizione 2012 ha vestito anche i panni di dibattito su argomenti di stretta attualità. Ancora una volta è stato il magnifico scenario della Rocca Ariostesca a fare da ambientazione all'azzeccato mix di parole, libri e gusto. Con la sapiente guida di Andrea Giannasi e l'organizzazione di Prospektiva Editrice, Garfa- gonisti di altrettante nuove uscite letterarie. Ivano Guidi con “La passione per il volo. Storia di un aliantista d'assalto. Casabianca 1941 – Bergamo 1945”, poi Pier Giuliano Cecchi con "Le antiche misure di Barga" ed infine un gradito ritorno, quello di Roberto Andreuccetti con "Quella porta sempre chiusa". Tutti e tre i titoli sono editi dalla testata Garfagnana Editrice, una casa nata poco tempo fa ma che vanta al suo attivo già numerosi titoli di successo. Dopo la presentazione dei gnana Editrice e il nostro giornale, Leggere Gustando si è snodato su tre serate, dal 13 al 15 luglio ed ha visto alternarsi sulla ribalta tre autori prota- libri spazio in ciascuna serata a temi tra la memoria storica e l'attualità più calda. Il libro di Guidi ha da il là infatti ad un dibattito sulle memorie di guerra, grazie alla partecipazione di autorevoli esperti come Carlo Giuntoli e Angiolo Masotti. Nella serata successiva protagonista è divenuta la corretta alimentazione. Grazie alla proiezione di un video di Franco Perrino incentrato sulle storture degli alimenti oggi disponibili in grande distribuzione, si è parlato di buone pratiche nella scelta e nella preparazione del cibo. Preziosa l'esperienza di Silvia Petruzzelli, consulente olistico, e di Massimiliano Adorni Pallini e Andrea Bertucci, pasticciere e oste rispettivamente. Grande risalto è stato dato alla ricerca degli alimenti integrali, stagionali e provenienti da filiera corta, cereali e latticini soprattutto, e al loro impiego consapevole e sano. Nella serata conclusiva infine spazio ad un appassionato dibattito sul passato, sul presente e sul futuro della scuola in Italia. Partendo dall'esperienza della scuola di Barbiana di Don Milani, grazie all'ospite Mimma Visone, docente proveniente dalla provincia di Napoli, si è fatto il punto sulle realtà scolastiche della nostra zona con il contributo delle insegnanti Giuseppina Grandini e Valeria Martini, e con il collegamento telefonico dall'Ungheria di Umberto Bertolini, dirigente scolastico di Piazza al Serchio. E con la partecipazione del- l'assessore Elena Picchetti. Molta la passione espressa nelle testimonianze dei protagonisti della scuola, insieme all'ammissione che molto c'è da fare ma anche che gli strumenti a disposizione ci sono se c'è consapevolezza e voglia di fare. Leggere Gustando, come detto, è anche momento dedicato al gusto, e allora la pasticceria Fronte della Rocca non è mancata nel presentare a tutti alcuni dolci a metà tra tradizione e ricerca della genuinità tra i quali vale la pena ricordare uno splendido pane e marmellata con tè rosso. Degno momento finale della terza edizione di Leggere Gustando a Castelnuovo un momento conviviale, la Garfagnana Orgolosa, neologismo coniato a rappresentare la condivisione di prodotti locali offerti ai presenti a cura di Marco Guazzelli. Gabriele Coli URGENTE Purtroppo la nostra Valle continua ad essere soggetta al fenomeno dell’abbandono di gattini. L’Associazione L’Arca della Valle lavora solo con i volontari che mettono a disposizione il loro tempo, le loro case e soprattutto la loro forza e volontà per combattere l’abbandono di tanti gattini lasciati a morire sulle strade tutti i giorni e solo grazie alla raccolta di fondi e di cibo che riceve dai cittadini riesce a sostenere le spese per curarli. L’Associazione ha urgente bisogno di volontari nella zona della Mediavalle - Garfagnana che possono aiutarla. Basta poco – un po’ di tempo a disposizione e tanto amore per gli animali! Info al numero 347 8947831 Ha vinto il premio Dino Villani a Milano L’Accademia premia la mondiola Fondata il 29 luglio 1953, a Milano, da Orio Vergani con un gruppo di qualificati esponenti della cultura, dell’industria e del giornalismo, l’Accademia Italiana della Cucina, dal 2003 Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, ha lo scopo di tutelare le tradizioni della cucina italiana, di cui promuove e favorisce il miglioramento in Italia e all’estero. Per il conseguimento del suo obiettivo, l’Accademia studia gli aspetti della gastronomia e della tavola italiane, formula proposte, da pareri in materia su richiesta di pubblici uffici, di enti, di associazioni e di istituzioni pubbliche e private, ed opera affinché siano promosse iniziative idonee a favorire la migliore conoscenza dei valori tradizionali della Cucina Italiana. Promuove e favorisce, inoltre, tutte quelle iniziative che, dirette alla ricerca storica e alla sua divulgazione, possono contribuire a valorizzare la cucina nazionale in Italia e all’estero anche come espressione di costume, di civiltà, di cultura e di scienza Premio DINO VILLANI: Trattoria Marchetti di Clara Pedreschi Loggiato Porta Castelnuovo di Garfagnana Telefono 0583 639157 L’Accademia Italiana della Cucina ritiene che i prodotti alimentari tradizionali italiani, siano una risorsa inestimabile per la cultura del paese pertanto, coerente con i propri fini statutari, ritiene doveroso premiare chi si adopera per il mantenimento e il miglioramento delle tecniche produttive artigianali, relative a prodotti di comprovata tipicità locale, che meritano di essere valorizzati e meglio conosciuti. A tal fine ha istituito il “Premio Dino Villani” in ricordo di uno dei suoi più insigni ed attivi fondatori, che lo volle e ideò come suo ultimo impegno accademico. Ogni anno il premio viene assegnato ad un produttore che sia distinto nella lavorazione artigianale di un “prodotto alimentare” di rilevante qualità organolettica, lavorato con ingredienti di prima qualità e con una ben identificata tipicità locale. L’Accademia Italiana della Cucina, delegazione Garfagnana Media Valle del Serchio, presieduta dall’Avv. Giovanni Battista Santini, in questo anno 2012 ha partecipato proponendo il conferimento del premio Dino Villani, che si è svolto a Milano, con un prodotto tipico garfagnino: “La mondiola della Garfagnana”, che da una indagine sul territorio è stato scelto il Salumificio “Argegna Salumi” di Bertolini e Cecchi, di Magliano Comune di Giuncugnano. Con grande gioia c’è pervenuta la notizia che il premio è stato assegnato alla “Mondiola della Garfagnana. Grande soddisfazione della nostra delegazione di valle che si onorerà di consegnare il premio al salumificio “Argegna Salumi” in una prossima conviviale. La Mondiola della Garfagnana, salume tipico di carne di maiale, insaccato in un budello medio-grosso e ripiegato a forma di U con una foglia di alloro al centro. Le parti usate del maiale sono la spalla, la rifilatura della coppa e la pancetta, ottima stagionata almeno tre quattro mesi e consumata come antipasto e con pane di patate della Garfagnana. Ivo Poli Pagina 6 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Numero 53 - Luglio-Agosto 2012 L’antico uso di benedire la terra Le antiche rogazioni Le rogazioni erano un rito religioso che si praticava nelle campagne per propiziare la benevolenza del Signore al fine di ottenere abbondanti raccolti di tutti i prodotti della terra. Si effettuavano in primavera, il giorno prescelto il 25 aprile festa di S. Marco e nei tre giorni precedenti l’Ascensione, all’inizio praticamente della ripresa dei lavori agricoli e del risveglio della natura, quando ormai si respirava un’aria nuova, un’atmosfera diversa che infondeva nell’animo umano sentimenti di gioiosità, allegria e buon umore necessari per affrontare la nuova vita con più slancio, maggiore favore e più entusiasmo. Le rondini volteggiavano numerose nell’aria tersa e con il loro garrire rompevano il silenzio e la quiete dell’ambiente rurale nel quale si era immersi, mentre in lontananza si sentiva il canto beneaugurante del cu- culo. La fioritura dei prati era in atto, le giunchiglie facevano da padrone e ciò li rendeva simili ad un immenso tappeto variopinto che ricopriva con l’erba la sterilità e la mancanza di vegetazione che l’inverno con i suoi rigori aveva fatto scomparire. Alle rogazioni era numerosa la gente campagnola che vi partecipava ben sapendo che dall’attività agricola dipendeva in larghissimo parte la sua alimentazione e sopravvivenza. Non poteva che essere così sia perché v’era penuria di disponibilità economiche sia perché i luoghi di rifornimento erano scomodi e lontani. Era pertanto giocoforza nutrirsi in modo quasi autonomo con i beni prodotti in loco che le contadine sapevano trasformare in succulenti e saporiti piatti genuini, capaci di soddisfare anche le esigenze dei palati più raffinati e sofisticati. Ciò che si mangia oggi è certamente meno gustoso e meno appetibile. L’evoluzione delle società ha coinvolto ogni branchia del vivere civile e l’alimentazione non ne è rimasta esente. Ci si ciba in fretta e gusto, odore e sapore vanno a farsi benedire. L’agricoltura, di quel tempo era un’agricoltura intensiva nel senso che ogni zolla di terra doveva essere lavorata e fatta fruttificare il più possibile. Il bisogno di possedere terra era di tutta evidenza e non vi erano appezzamenti incolti, come lo sono ora, ma tutti coltivati in proprio e a mezzadria. Ciò sta a significare che la terra era un lume prezioso e doveva essere tenuto nella massima considerazione ed averne grande cura. In questo contesto era buono e giusto invocare la benedizione e protezione del Signore in cui ci si credeva fermamente, affinché tutelasse e vigilasse sui raccolti della campagna. I casi ogni parrocchia eseguiva la funzione religiosa con grande convinzione e certezza dell’aiuto divino. Si partiva in mattinata dalla chiesa in processione con la croce in testa e dietro tutta la popolazione orante e cantante le litanie dei Santi ed altre invocazioni, sotto la regia del prete, coadiuvato da alcuni chierichetti con pentolino dell’acqua benedetta ed asperso- rio, che indossava la cotta bianca e la stila, segni distintivi del suo ruolo ed autorità. I luoghi di destinazione erano solitamente alture dove era stata costruita, una maestaina con l’effigie della Madonna o di altri Santi. Ci si trovava immersi nella campagna in posizione molto panoramica da cui lo sguardo spaziava appagante verso mete lontane. Una volta arrivati il sacerdote impartiva la benedizione convergendo la croce nel senso dei quattro punti cardinali nord-sudoverst-est, mentre venivano contate le litanie dei Santi. Destava un certo affetto e commozione l’invocazione latina “A fulgore et tempestate libera nos Domine” che tutti comprendevano benissimo, in quanto questi agenti atmosferici erano quelli più temuti dalla gente dei campi perché veicoli di gravissimi danni ed enormi devastazioni quando avvenivano in determinati periodi dell’annata agricola. Ora il rito delle rogazioni è praticamente scomparso. Non si fa più sia perché la campagna è quasi del tutto abbandonata e la terra non è più considerata un bene assoluto come in passato, sia anche per la mancanza di clero. Si nota come un solo sacerdote sia chiamato a curare le anime di più parrocchie le quali evidentemente non possono go- Raccolti in pochi giorni più di 14.000 euro per l’Emilia Una ProLoco da premiare La rinascente Pro Loco di Barga si distingue per un gesto meraviglioso. Si è conclusa da poco più di una settimana l’iniziativa organizzata dalla Pro Loco per l’acquisto di parmigiano reggiano in adesione a “Una forma di Solidarietà”, la campagna di acquisto promossa da UNPLI Emilia Romagna e Coldiretti in collaborazione con UNPLI Nazionale per aiutare le aziende colpite dai sismi del maggio scorso. Rispetto ai prezzi di acquisto fissati dai promotori, la Pro Loco aveva deciso di aggiungere un piccolo contributo da devolvere poi alle popolazioni dell’Emilia Romagna così da fornire aiuto economico non solo ai caseifici ma anche ai privati. La solidarietà dei cittadini delle Terre del Serchio ha superato qualsiasi aspettativa, ed in una sola settimana sono state registrate centinaia di adesioni che hanno permesso di ordinare 875 kg di parmigiano in singoli pezzi da un 1kg e ben 2 forme intere, per un totale di 14.050 euro. Un successo inatteso, per il quale la Pro Loco di Barga ringrazia tutti coloro che l’hanno reso possibile. Di quanto raccolto presso i punti di Barga (Edicola Poli) e di Fornaci (Arte nel Mobile), 12.700 euro serviranno per l’acquisto di parmigiano, mentre 1.350 saranno devoluti in favore progetti sociali o di ricostruzione nelle aree mag- giormente colpite dal sisma. L’ordine di acquisto è stato inviato già da alcuni giorni ma a causa dei gravi danni riscontrati nelle aziende casearie i produttori non hanno potuto ancora indicare la data di consegna date le difficoltà che si stanno riscontrando nel raggiungere il prodotto, che si trova in magazzini in alcuni casi non ancora agibili. La Pro Loco Barga si scusa per questo ritardo ma è certa che tutti comprenderanno la difficile situazione; non appena saranno comunicate modalità e data di consegna sarà sua cura diffondere la notizia affinché chi ha aderito all’iniziativa possa ritirare quanto acquistato. A noi del Giornale di Castelnuovo rimane che associarsi ai ringraziamenti e dire un bel “bravi a tutti”. dere di tutti i servizi che avevano anticamente. Certamente non sono più le epoche quando esso abbondava. Alcune ricerche storiche hanno evidenziato che intorno al 1400-1500 in Garfagnana vi erano oltre 400 ecclesiastici tra preti e frati. Ma non occorre risalire tanto all’indietro nel tempo per costatare che fino a non molti anni fa ogni parrocchia aveva il suo parroco. Da quando la società si è industrializzata a scapito delle campagne che si sono sempre più spopolate, le vocazioni sacerdotali si sono rarefatte. Non vi è alcun dubbio che dal mondo rurale di una volta vi siano usciti molti giovani che sono diventati preti. In quella scelta assumeva un ruolo importantissimo la famiglia, per altro tutte assai numerose, di allora dove non c’erano distrazioni, più raccoglimento, più unire ad una fede genuina e più convinta, accompagnata da preghiere quotidiane e da frequentazioni continue alla vita della Chiesa e a contatto col parroco, persona molto carismatica e stimata come del resto lo erano il Maestro nel contesto sociale di quel tempo. In siffatto clima era possibile che nascessero e maturassero delle vocazioni sacerdotali delle quali si aveva grande considerazione e rispetto e di cui le famiglie andavano molto fiere. Avere un figlio prete era un grande onore, era come toccare il cielo con un dito e ne traeva giovamento non solo lo spirito, ma anche il corpo in quanto espressione di benessere materiale e di tranquillità economica.Epoche storiche che ormai abbiamo alle spalle e la sopraggiunta modernità ha spazzato via come un ciclone tradizioni religiose e profane, costumi, usi, pratiche di vita che per secoli sono stati il nutrimento dell’io profondo delle popolazioni delle campagne. Di ciò un po’ ci rammarichiamo ma tant’è. Ci dobbiamo confrontare col nuovo che avanza però con uno sguardo sempre rivolto al passato, per vivere meglio il presente. Pietro Ciambelli IL NEGOZIO DEL PESCE CONGELATO GeloMarket PER MANGIARE SANO RISPARMIANDO Il venerdì e il sabato a Castelnuovo orario continuato 8,30 - 19,30 Zona stadio - CASTELNUOVO DI GARFAGNANA Via della Repubblica 292 - FORNACI DI BARGA Numero 53 - Luglio-Agosto 2012 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Pagina 7 Una giornata di studi ha ricostruito la vita di alcune famiglie La storia di Gallicano Sabato 30 giugno 2012, presso la Sala Consiliare del Comune di Gallicano, si è tenuto un convegno riguardante la storia di alcune famiglie del nostro paese. A inizio mattinata c’è stato il saluto del Sindaco che ha ringraziato l’Assessore alla Cultura che ha seguito i lavori e tutti i soci che si sono avvicinati con entusiasmo a questo studio e tutte le persone presenti. Successivamente, il Prof. Antonio Romiti ha introdotto l’argomento che sarebbe stato esposto nel corso della mattinata: ha parlato del fatto che ‘800 e ‘900 sono stati due secoli molto importanti per Gallicano dall’Unità d’Italia alla Prima Guerra Mondiale, ma è anche vero che – purtroppo – ci sono pochi studi di questo periodo. Con il relatore Eliano Sarti siamo venuti a conoscenza di molte cose riguardanti la famiglia Paoli Puccetti. Ab- biamo incontrato la figura storica di Raffaele Paoli Puccetti, il primo Sindaco di Gallicano, il quale ebbe quattro figlie e due figli (dei quali si è poi parlato nel corso della mattinata) ed è stato interessante scoprire cose riguardanti personaggi molto famosi del tempo come Giovanni Pascoli che veniva spesso a Gallicano discendenti della famiglia Paoli Puccetti, infatti a Roma vive Francesco Paoli Puccetti e la sorella Nicoletta, che sarebbero dovuti essere presente all’incontro, ma che per motivi di lavoro non ha potuto venire. Nell’e-mail inviata, la famiglia ha espresso chiaramente il desiderio di poter tornare in paese perché ansiosa di conoscere la propria storia. Dopo la famiglia Paoli Puccetti si è passati a parlare di un ramo della famiglia Cheli. E’ stata analizzata perché rappresenta la tipica famiglia benestante del periodo, proprietaria insieme ad altre poche famiglie, della maggior parte delle terreni agricoli di a trovare l’amico Paoli Puccetti; ci sono testimonianze certe di questi incontri e anche di quelli con Puccini che veniva a Gallicano a caccia assieme all’amico. Sono stati contattati anche i Gallicano su cui lavoravano i contadini a mezzadria. Con l’ultimo intervento si è analizzato le coltivazioni e prodotti tipici del periodo arrivati fino ai giorni nostri alcuni dei quali solo Sgarbi in visita in Garfagnana Come molti sanno Vittorio Sgarbi è venuto in Garfagnana a fare visita al Polo Tecnologico di Gramolazzo, voluto dal Gal Garfagnana e Regione Toscana. Accompagnato da Luigi Favari, Stefano Coiai, dal sindaco di Minucciano Davini, e dall’artista Dobrilla, il tanto criticato ma seguito da molti che nell’occasione della visita hanno chiesto autografi e fotografie con lui - critico d’arte ha poi fatto visita, accompagnato dal consigliere provinciale Eugenio Tersitti all'affresco del pittore Pietro Annigoni che si trova nella cappella della famiglia Pancetti nel cimitero di Gorfigliano. Una vera e propria opera d’arte di grandissimo pregio e valore dimenticata da molti che fino ad oggi non ne conoscevamo neppure l’esistenza. Pietro Annigoni, nato a Milano nel 1910 e deceduto a Firenze nel 1988, ha lasciato affreschi nell’abbazia di Montecassino, in Piazza del Duomo a Firenze sulla facciata del palazzo della Misericordia, proprio di fronte al Campanile di Giotto, nel convento di San Marco (sempre a Firenze), nella Basilica di Sant'Antonio a Padova. Annigoni era conosciuto in tutto il mondo perchè si era specializzato in ritrattistica. La sua attività è nota soprattutto per il ritratto del 1955 di Elisabetta II del Regno Unito (conservato al National Portrait Gallery di Londra). Eseguì dei ritratti anche per Papa Giovanni XXIII, John Fitzgerald Kennedy, il Principe Filippo, la Principessa Margaret e molti, molti altri ancora. La visita di Vittorio Sgarbi, che ha attirato pruriginose polemiche soprattutto in internet, ha così permesso di scoprire un’opera che rende ancora una volta più attraente la Garfagnana. Se è per valorizzare la nostra terra ben venga anche il criticato critico Sgarbi. tipicamente gallicanesi. Della famiglia Cheli si è scoperta la passione per la musica di Raffaello Cheli e dei figli musicisti in America, la passione per l’insegnamento di Teresa; si è aperta la strada ad un percorso veramente interessante che non si esaurirà in questo singolo incontro, infatti il 15 agosto a Trassilico, ci sarà un secondo convegno riguardante una famiglia notabile del luogo, i Pierelli. Queste ricerche rappresentano l’inizio di un lavoro dav- vero importante, si sono riscoperti aspetti su cui prima non ci si era soffermati, si è studiata la storia di Gallicano attraverso la storia delle famiglie del paese, entrando nella loro vita privata e questo ci ha fatto vedere il nostro territorio con occhi diversi. Il convegno ha riscosso molto successo, con grande gioia di tutti gli organizzatori e dell’Amministrazione Comunale, vista la grande affluenza di persone e i consensi ottenuti. Sandy Giannotti Donatori di Sangue Ha raggiunto pieno successo l’iniziativa del raggruppamento Donatori di sangue Fratres della Garfagnana per l’individuazione dei migliori “motti” a sostegno della donazione del sangue, in particolare tra i giovani. Sei sono stati i vincitori (due per ogni grado di scuola): Martina Frulletti con “Donare il Sangue: un’occasione per salvare una Vita” e Alessandro Baiocchi con “Donare il Sangue è Vita… e la Vita è una!”, ambedue dell’Itcg “Luigi Campedelli”, hanno vinto per le Scuole Superiori di secondo grado. Poi Clara Tenardi con “Se il Sangue donerai qualcun altro felice tu farai!” e Michael Catalini con “Ogni goccia di Sangue è una goccia di Vita!”, della Scuola secondaria di primo grado della sezione di Gramolazzo. Infine per la Scuola Primaria: la Classe IV A di San Romano con “Una goccia del tuo Sangue riempie un mare di Vita!” e Chiara Tortelli di Sillano con “Donare una goccia di Sangue è regalare una goccia di Vita!”. Ai vincitori sono stati consegnati parecchi adesivi con il loro “Motto”, indicanti l’autore e la sede scolastica di appartenenza. “Grazie all’interessamento dei dirigenti scolastici e dei docenti- spiega il presidente Renato Tolaini- il nostro concorso il “Motto della vita” ha coinvolto molte delle scuole in Garfagnana e ben oltre trecento sono stati gli studenti che vi hanno partecipato. Veramente difficile è stato il compito dei cinque componenti della giuria, in rappresentanza dei Gruppi di Castelnuovo (Michela Palandri), Gragnanella (Silvia Giannotti), Poggio-Filicaia-Sillicano (Antonella Guidi), San Romano (Michelangelo Fanani), Vagli di Sopra (Alessandro Orsetti). Nella prima selezione ogni giurato ha scelto 4 motti per ogni grado di scuola. Alla fine i sei vincitori sono usciti dai 41 motti finalisti”. Dino Magistrelli Il Giornale di Castelnuovo Redazione: via traversa Vecchiacchi, 17 55032 Castelnuovo Garfagnana Direttore: Andrea Giannasi Caporedattrice Barbara Coli In redazione Marco Giannasi, Gabriele Coli, Matteo Ferranti, Fabrizio Ferrari, Emilio Bertoncini, Cristian Tognarelli Fotografie Antonella Bertolini, Gabriele Coli, STUDIO BIANCO Commerciale Debora Mori, Marco Guazzelli Direzione e sede legale: via Terme di Traiano, 25 Civitavecchia ROMA Gruppo editoriale Giannasi editore P.iva 09345201009 Stampa Etruria Arti grafiche - Via della Vittoria Civitavecchia (Roma) www.ilgiornaledicastelnuovo.it - [email protected] SOSTENETE IL GIORNALE 30,00 € per l’abbonamento ordinario annuale 50,00 € per l’abbonamento sostenitore su conto corrente postale n. 11507530 intestato a Giannasi editore IL GIORNALE SI TROVA A Castelnuovo - Presso tutte le edicole e le librerie, Pieve Fosciana - Edicola di via San Giovanni, Barga - Edicola Poli (via Pascoli), Gallicano - Edicola (via Serchio), Castiglione di Garfagnana (all’edicola bar Marcalli), Roggio (presso l’edicola/bar), Fornaci - Edicola e libreria c/o Conad Vtyy¢ VxÇàÜtÄx Organizzazione viaggi Castelnuovo di Garfagnana Tel. 0583 641375 - [email protected] Piazza Umberto a Castelnuovo di Garfagnana AGENZIA FUNEBRE Tel. e Fax 24 ORE SU 24 Via XX Aprile 8/A - Castelnuovo Garfagnana 058362449 0583607009 Via della Stazione 14 - Piazza al Serchio ROBERTO ALESSANDRO 3398711200 3473064963 e-mail: [email protected] Interventi di difesa del suolo, ingegneria naturalistica,sistemazioni idrauliche, lavori forestali, manutenzione a verde e arredo urbano, produzione di cippato, interventi di protezione civile e ambientale www.tua.coop – [email protected] Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) tel. 0583/644344 – fax 0583/644146 AL VOSTRO SERVIZIO 24 ORE SU 24 Pagina 8 Il Giornale di Castelnuovo di Garfagnana Numero 53 - Luglio-Agosto 2012 Cristian Tognarelli ci presenta regole e norme del tempo che fu L’arte dei campanari di Torrite I nostri antenati costruivano le loro Chiese di riferimento in una posizione strategica, dominante, in atteggiamento di vigilanza e protezione per il paese posto ai suoi piedi. Secondo le loro intenzioni, la Chiesa, doveva essere un edificio adeguato al blasone del paese, visibile da lontano, degno di suscitare l’ammirazione di coloro che vi rivolgevano lo sguardo. Non mancarono di inglobare in questi progetti un campanile, dotato di almeno due campane, il cui suono, vanto della Comunità, doveva varcare i confini del paese e diffondersi nel territorio circostante Ma essenzialmente, al suono delle campane, nella cultura popolare, veniva attribuito un valore apotropaico, il potere di allontanare le presenze maligne, confidando nella protezione celeste affinché a tutta la popolazione fosse scongiurata ogni calamità o sventura. Attualmente il suono delle campane è limitato all’aspetto religioso: nel tempo si sono persi alcuni segnali che regolavano la vita sociale della comunità. Dalla “chiamata a parlamento”, che, dagli albori della civiltà comunale annunciava il Consiglio cittadino, ai segnali per i lavori della campagna, che, numerosissimi, in tempi lontani, scomparvero a poco a poco con lo spegnersi della civiltà contadina. Tali segnali si rifacevano ad una cultura popolare che aveva rielaborato e riproposto in chiave più moderna antichi culti pagani. Anche in ambito religioso si è manifestato un certo ridimensionamento: è scomparsa l’antica usanza del “viatico”, chiamato anche “la buona morte”, che tanto aveva colpito Giovanni Pascoli da dedicargli alcuni versi, dove si dava avviso alla comunità che uno dei suoi membri stava morendo, invitandola a riunirsi e pregare per l’agonizzante. Ma soprattutto, è scomparsa la figura del campanaro, la continuazione di un arte tramandata da generazioni, che non rappresentava solo una mera esecuzione musicale, ma era espressione dei valori e delle tradizioni di ogni singolo paese. Da lavoro regolarmente remunerato e regola- mentato, oggi il suono manuale a corda delle campane, dove ancora esiste, lo possiamo assimilare ad una forma di volontariato, a qualcosa che assume connotati folcloristici. L’elettrificazione dei campanili, se da un lato ha permesso il sopravvivere del suono delle campane, dall’altro ha distrutto tutta la tradizione che si nascondeva dietro quei suoni. Le persone, non capendone il significato, non si riconoscono più in quel suono piatto che da esse si sprigiona, ma lo parificano ai tanti rumori di questa società moderna fino a ritenerlo fonte di disturbo. Un documento, databile inizio XIX° secolo, relativo a coloro che assumevano l’obbligo di suonare le campane nella Chiesa di Torrite, ci introduce alle norme dell’epoca per la professione del campanaro, evidenziandone gli onori e gli oneri. La vita del suonatore di campane, era regolamentata da capitoli ben definiti, a cui non si poteva transigere, pena la perdita di parte del compenso e la mancata riconferma nella mansione. Ogni aspetto era stato accuratamente vagliato: lo stipendio annuo, i giorni in cui si doveva tassativamente suonare le campane, la loro modalità di esecuzione. Oltre allo stipendio annuo corrisposto per le feste comandate, previste nel presente regolamento, le feste tradizionali varianti da paese a paese, per le altre funzioni supplementari, ai campanari veniva riconosciuto un compenso aggiun- tivo. Una volta appaltate, le campane, rimanevano sotto la loro diretta responsabilità, questo comportava l’obbligo del mantenimento della piena efficienza, mediante costanti interventi di manutenzione ordinaria sulle parti soggette ad usura. Questo perché non si poteva transigere sul venir meno dei numerosi segnali che regolamentavano la vita civile e religiosa. CAPITOLI DA OSSERVARSI E RIGOROSAMENTE ESEGUIRSI DA QUELLI I QUALI ASSUMONO L’OBBLIGO DI SUONARE LE CAMPANE DI TORRITE (1)I suonatori dovranno essere persone scelte dagli operaj […....], e non si ammettono ragazzi, ed anzi si proibisce ai suonatori stessi d’introdurli in Campanile.(2) Lo stipendio dei campanari sarà di Modenesi Lire 30 all’anno e da dividersi in parti tanti.(3) E però saranno obbligati a suonare tutte le feste dell’anno e scampanare nelle maggiori solennità, alla Messa parrocchiale e al vespro quando il cappellano avrà toccheggiato, anzi la sera precedente la festa dovranno annunziare la festa stessa con un doppio, e se fosse solennità anche a mezzo giorno del giorno precedente secondo il consueto.(4) I giorni delle prime domeniche di ciascun mese suonare un doppio mentre si fa la processione, e nella quarta domenica, avanti al terzo doppio dare un cenno con piccola scampanellata che vi è la benedizione.(5) Restano obbligati a suonare tutti gli uffizi da morto da fare per i confratelli e sorelle del trentesimo, come pure gli uffizi La nazionale dei medici vince A tenere alto il nome del calcio azzurro in Polonia c’era, in questi giorni, anche la Nazionale italiana medici, impegnata in una sfida di categoria con i colleghi polacchi nello stadio di Olsztyn, città ad un centinaio di chilometri da Danzica. Infatti i medici azzurri, allenati dal dottor Rodolfo Gallo, hanno vinto per 5-3 ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari erano terminati 1-1, aggiudicandosi la Coppa in palio. Nella Nazionale italiana medici, da due anni gioca anche un garfagnino, il dottor Luca Magistrelli, di Sillano, 29 anni, unico toscano, specializzando in ortopedia all’Università di Pisa ed anche giocatore del River Pieve in Seconda categoria, dopo aver militato in numerose formazioni della Valle, dalle giovanili del Castelnuovo fino alla “Berretti”, al Piazza al Serchio, Sporting San Romano, Pieve Fosciana, Bagni di Lucca, Piano di Coreglia e Pieve San Paolo. Tra l’altro il giovane medico garfagnino è diventato una delle colonne della rappresentativa azzurra che, da un biennio, con lui in squadra, non ha più perso, vincendo le sfide con le omologhe nazionali della Serbia, Bosnia, Slovenia, Estonia e prevalendo nel quadrangolare di Novara (contro le nazionali farmacisti, veterinari e biologi) ed in quello di Venezia ed Isole. E proprio in Polonia, a fine partita, c’è stato un simpatico siparietto. Alcuni colleghi polacchi, infatti, tra il serio e lo scherzoso, hanno voluto vedere il tesserino di medico di Magistrelli, pensando che, in considerazione della giovane età e di quello che si era visto in campo, gli italiani avessero messo in squadra un calciatore professionista. per la commemorazione dei defunti, per carnevale, e per l’uffizio della S.S. Trinità, e darne cenno la sera precedente.(6) Dovranno dare il cenno dell’Ave Maria della sera, dell’alba e del mezzo giorno.(7) Se si faranno delle Novene dovranno essi suonare a comodo del Cappellano, e saranno pagati, e gli si assegna Cappelloni 6 per ogni Novena, eccettuata però quella di S. Rocco che è previsto.(8) Se avvenisse di far qualche uffizio fuori dei nominati al capitolo (5), per traslazione da Castelnuovo di qualche morto forestiero saranno pagati e gli si assegna Cappelloni (9) Se accadrà scoprite la Madonna dato il segno dal Cappellano, faranno due doppi e saranno pagati e gli si assegna Bolognini 5 per ogni volta, e così per la morte di qualche Angelino.(10) Insomma saranno tenuti a suonare in qualunque siasi festa di consuetudine del Paese.(11) Quando gli obbligati mancassero di suonare come nei predetti capitoli sarà in facoltà degli Operaj, o del Vice-Presidente prendere altre persone e pagarle a carico dei capitolati Campanari con dargli quel di meno nel loro anno assegnato di stipendio in quella quantità che sarà necessaria-meritevole.(12) Ogni anno s’incanteranno le campane e si rilasceranno ai minori offerenti, persone probe e sotto la loro responsabilità resteranno le campane stesse, quando non piaccia agli Operaj di confermare i vecchi. Resta proibito ai Campanari di suonare le campane fuori dei detti casi senza il permesso degli Operaj al cui cenno dovranno obbedire. È demandato al buonsenso di tutti noi il non disperdere questo enorme patrimonio culturale, ereditato dagli antenati, frutto di enormi sacrifici. È fondamentale, ricorrendo alle memorie storiche presenti in ogni paese, lasciare traccia documentata delle proprie caratteristiche usanze e costumi, affinate ed evolute nei secoli, concorrere a formare quella che si definisce “La banca della memoria”. Cristian Tognarelli I nuovi campanari Dai campanili di Barga, di Ghivizzano, di Chiozza, di Cardoso, di Sassi, di Corsagna risuonano le campane che oggi, come un tempo, eseguono il Doppio nelle numerose varianti. Insomma è tornata una tradizione vivace, meravigliosa e che unisce i paesi nelle feste. Tra i gruppi più attivi segnaliamo - ma lasciamo queste pagine aperte anche agli altri che vorranno raccontarci le loro storie - quello di Barga che ha nella torre campanaria del Duomo ottimi strumenti visto che la stessa è dotata di una campana piccola (datata 1580 ad opera del fonditore Natale da Metuno), una campana mezzana (rifusa nel 1812 ad opera di Bimbi) e una campana grossa (rifusa nel 1737 da P. Iulianus Moreni da Pescia). Con queste campane i maestri campanari di Barga eseguono due versioni di Doppio. Il Doppio in 3°, assimilabile al Din don dan e il Doppio in 4°, realizzato simulando una quarta campana, mediante la doppia battuta della piccola, durante il giro armonico. I gruppi oltre che incontrarsi per disfide campanarie viaggiono in Italia. Il prossimo appuntamento sarà il 30 settembre a Cento per il 52° raduno nazionale dei campanari. Info sul sito www.campanaribarga.altervista.org Email: [email protected] Garfagnana scacchi Il Circolo “Garfagnana scacchi”, da poco costituito, ha fatto il suo debutto ufficiale nella XXIV edizione del torneo internazionale “Città di Lucca”, a Palazzo Ducale, facendosi onore e soprattutto mettendo in mostra un suo campioncino in erba, Federico Esposti di Castiglione, 11 anni, che ha terminato il torneo al terzo posto assoluto, vincendo quattro incontri su cinque e addirittura è riuscito ad avere la meglio sul campione toscano di categoria. I dirigenti del Circolo sono orgogliosi di questa performance del giovanissimo Federico, in pratica un autodidatta e dunque con ampi margini di miglioramento. Il secondo atleta garfagnino sugli scudi è stato Mario Nicolini di Cerageto nell’Open C, molto conosciuto a Castelnuovo in quanto titolare di una barberia in via Roma, il quale ha realizzato 3,5 punti su cinque a disposizione, conquistando anche il quinto posto nella classifica finale. I soci del Circolo “Garfagnana scacchi” sono già 32 e in pratica aumentano di mese in mese. “Siamo nati come Circolo– spiega Nicolini- grazie all’amicizia di un gruppo di noi appassionati degli scacchi ed abbiamo trovato subito tante altre adesioni. Il nostro principale obiettivo è quello di fare avvicinare tanti giovani al gioco degli scacchi e fargli crescere in questa pratica sportiva”. Per informazioni e chiarimenti rivolgersi a Giovanni Grandi (3393531689), Mario Nicolini (331-7955081), Guido Muccini (3283252112) oppure scrivere a: [email protected].