Bel Paese Web

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Bel Paese Web
1 Primo piano
13 febbraio 2010
04 maggio 2013
ALTE TEMPERATURE
E TEMPO BELLO: NEL SALENTO
L’ESTATE È GIÀ ARRIVATA
Valentina Zammarano
pag. 7
1
Lecce
PICCOLE “AIUOLE” CRESCONO
CON LA CREATIVITÀ
ALLE MANIFATTURE KNOS
Rosy Paticchio
pag. 10
Settimanale
d’informazione del Salento
Anno XII n. 504
04.05.2013
PRIMO PIANO
Amministrative 2013, al via le sfide
in 12 Comuni della provincia di Lecce
Giovanni Nuzzo
pag. 8
MAGLIE
Antonio Fitto: “Il viale delle Franìte
è salvo e sarà di proprietà del Comune”
Un Consiglio
per la buonuscita
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A cura della redazione
pag. 12
CASARANO
Il 5 e 12 maggio volontari in prima
linea per ripulire le periferie
Stefano Manca
pag. 16
2
04 maggio 2013
3
OPINIONI
04 maggio 2013
Editoriale
Le nuove convergenze
parallele
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a cura di fra Roberto Francavilla
di Giovanni Nuzzo
Ai nastri di partenza il governissimo di Enrico Letta, presidente del Consiglio dei ministri. A oltre
due mesi dalle elezioni, l’Italia torna così ad avere un governo istituzionale nel pieno rispetto dei
suoi poteri.
Ora tutti attendiamo dai nuovi politici la capacità di rispondere all’emergenza lavoro frenando
l’emorragia produttiva del Paese. La nuova formazione nasce con non poche incognite: ballerino sostegno parlamentare, coesistenza contro
natura di ministri Pd, Pdl e tecnici, inesperienza
politica dell’esecutivo.
Noi siamo fiduciosi che le risorse messe in
campo rilanceranno la nostra nazione, sperando che si mettano all’opera per dare risposte immediate ai giovani senza lavoro, alle imprese senza futuro, alle famiglie che tirano la cinghia per
arrivare a fine mese. Insomma, si pretendono risposte concrete e fattive senza preamboli, prese di posizione e perdita di tempo. Una coalizione che deve superare il bicameralismo, affrontare la nuova legge elettorale, ridurre i costi della politica. Se in 18 mesi Letta riuscirà a concretizzare questi tre punti e allora sì che possiamo
credere alle “convergenze parallele”.
Un segno di rinnovamento giunge anche dal sud
Salento, con Massimo Bray ai Beni culturali e con
delega al Turismo. I nostri occhi sono puntati proprio sulle capacità del giovane ministro, direttore editoriale dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana (Treccani), nonché direttore di una rivista europea e presidente del Cda della Fondazione
“Notte della taranta”.
Un tassello importante per tornare a far crescere il nostro territorio salentino con i suoi beni storico-artistici e architettonici, dando una svolta alla
cultura di questo estremo lembo d’Italia. A noi non
resta che augurargli buon lavoro e un grosso in
bocca al lupo!
La lucerna
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La lettera
Spett.le redazione,
scrivo questa lettera per rendere
pubblico un gruppo nato sul
social network Facebook dal
nome “Infermieri disoccupati
e/o precari”. In Italia siamo
30mila infermieri in cerca di occupazione: la Sanità italiana è
allo sbando e molto probabilmente non riuscirà a trovare il
suo splendore passato. 10 anni
fa il nostro Servizio Sanitario
Nazionale si trovava in condizioni agiate ed era uno tra i più
seguiti d'Europa. Ora non è più
così. Il gruppo è nato per far
conoscere a tutti le condizioni
precarie in cui versa la nostra
professione. Molti si chiedono
mai il perché di tanta malasanità, perché l'infermiere ha
sbagliato e da quante ore era in
servizio… Lo Stato sbaglia ma
non si assume le proprie responsabilità e le stesse ricadono su noi operatori sanitari.
Noi amministratori del gruppo
abbiamo promosso due iniziative. La prima è quella di
creare degli striscioni con su
scritto “Stop ai corsi per infermieri...procurano disoccupati” da appendere ovunque.
Perché questa frase? Perché in
Italia in media il corso di Laurea in Scienze Infermieristiche
conta circa 15mila iscritti ogni
anno, più della metà dei quali
arriva alla laurea. Con il blocco delle assunzioni e i Piani di
rientro siamo arrivati ad un ingolfamento, che non sappiamo
se si risolverà e quando. La seconda iniziativa è quella di
organizzare una manifestazione a Roma grazie alla quale i
cittadini potranno capire il
perché di tanta malasanità e la
condizione di noi operatori
sanitari. In questo modo potranno farsi un'idea di chi è la
colpa di tutto ciò.
Grazie per l’attenzione.
Antonio De Giorgi
Amministratore
della pagina “Infermieri
disoccupati e/o precari”
“Il Paraclito, lo Spirito Santo che
il Padre manderà nel mio nome,
lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto”.
Siamo alla sesta domenica di Pasqua e incontriamo il Maestro nel Cenacolo di Gerusalemme insieme ai suoi discepoli, mentre parla loro dello Spirito Santo che il Padre manderà nel suo nome. Ci
viene detto come si chiama “Paraclito” (che significa “Consolatore”) e ci viene detto anche qual è il
compito che svolge: insegna e ricorda quello che
Gesù ha detto e ha fatto. Lo Spirito Santo è il Maestro Interiore, ben oltre quello che apprendiamo dai
libri di scuola e ben al di là di molti “maestri del pensiero” che sorgono da ogni parte! Ogni domenica,
nella professione di fede, diciamo: “Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita”. Lo riceviamo
la prima volta nel nostro Battesimo, quando il sacerdote unge il nostro capo con il Santo Crisma, quasi a ribadire il diritto di proprietà di Dio sulla vita; una
seconda volta lo riceviamo nella Cresima, quando
il vescovo unge la nostra fronte con il Santo Crisma,
quasi ad incoraggiarci ad essere testimoni veraci
di Dio a fronte alta, senza vergognarci di niente e
di nessuno, come Papa Francesco sollecita di frequente (specie quando parla ai giovani). L’apostolo Paolo nelle sue lettere precisa quali sono i frutti dello Spirito Santo: “Amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio
di sé”. In ogni Eucarestia, poi, due volte invochiamo lo Spirito: una prima volta quando il sacerdote
stende le mani sul pane e sul vino perché diventino il Corpo e il Sangue di Gesù; alla nostra vista e
al nostro gusto rimangono pane e vino, ma la fede
ci dice che è presente il Signore Gesù “sotto i veli
che il grano compose”. Una seconda volta lo Spirito Santo viene invocato sull’assemblea radunata
“perché faccia di tutti noi un cuor solo e un’anima
sola”. Rimaniamo quelli di sempre ma è lo stesso
Signore Gesù che ci assicura: “Dove due o più sono
riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. Per
come le cose vanno nella Chiesa e nel Mondo (vedi
la cronaca di tutti i giorni!) quanto bisogno ci sia di
Spirito Santo, amici di Belpaese, non è il caso di dimostrarlo. Davvero facciamogli spazio, perché ci insegni e ci ricordi quello che Gesù ha detto.
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04 maggio 2013
in copertina
Trattamento speciale di fine rapporto
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La notizia l’ha data per primo il quotidiano “Libero” nei giorni scorsi e
ha generato numerose polemiche, anche accese. Infatti secondo il giornale
diretto da Maurizio Belpietro molti
consiglieri regionali pugliesi stanno
ricevendo un anticipo della liquidazione spettante al termine della consiliatura. È partito così a Bari una sorta di “festival degli assegni”, con i
membri del parlamento pugliese felici di incassare somme non inferiori ai 70mila euro.
Si tratta dell’80% della liquidazione
lorda, maturata al 31 dicembre scor-
so, riservata ai consiglieri eletti per la
prima volta nell’aprile 2012. Le cifre lievitano se a richiedere l’assegno
sono i consiglieri regionali che hanno alle spalle più anni di anzianità.
È il caso di Silvia Godelli, tre volte
consigliera regionale ed attualmente assessore esterno al Mediterraneo,
alla Cultura e al Turismo. Oppure dei
Pdl Filippo Tarquinio e Rocco Palese, che in queste settimane si sono dimessi da consiglieri regionali perché
eletti in Parlamento.
Il paragone imbarazza se si guarda
ad un’altra casta, quella nazionale, in
teoria più privilegiata rispetto alle istituzioni periferiche. Invece, vedendo
come sono stati liquidati (dal punto
di vista economico, si intende) politici come Gianfranco Fini, Massimo
D’Alema e Franco Marini, si scopre
che in Puglia si viaggia su cifre più
alte.
Ma da dove nasce la fretta di percepire l’anticipo sulla liquidazione?
La gran corsa all’acconto è scattata
con le nuove norme sui tagli dei costi della politica del dicembre scorso:
la legge n. 34/2012, che -almeno in
teoria- avrebbe dovuto abolire i vi-
talizi. Si, perché il 3 aprile scorso è stato approvato un emendamento che
ha risparmiato dai tagli tutti quelli che
sono già in Consiglio, ai quali andrà
una ricca indennità di fine mandato,
della quale più della metà dei consiglieri ha già chiesto e ottenuto un anticipo. Sembra infatti che la prassi a
viale Capruzzi sia quella di accontentare chiunque ne faccia richiesta.
Intanto il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna ha fatto sapere che tali notizie, quanto ad indennità e vitalizi, appaiono ingiustificate e destituite di ogni fonda-
mento. “Nella seduta del Consiglio
regionale convocata per venerdì 3
maggio -sottolinea Introna- verrà
cancellata la norma che consente ai
consiglieri l’eventuale completamento a titolo oneroso della contribuzione previdenziale. Infatti si provvederà all’abrogazione dell’emendamento approvato lo scorso 3 aprile quale interpretazione autentica della legge regionale n. 34/2012, che tra
le misure sulla riduzione dei costi della politica ha anticipato al 2013 l’eliminazione del vitalizio”.
Stefano Manca
Tutti i numeri della “casta” di viale Capruzzi
Oltre la metà dei consiglieri regionali della Puglia hanno fatto domanda per ottenere
l’anticipo sull’indennità di fine mandato, acconto che può arrivare fino all’80% del totale lordo maturato al 31 dicembre 2012.
E a chi ha fatto richiesta l’importo è stato
corrisposto.
Ma non è la prima volta che succede. Infatti alcuni dei politici elencati nella tabella in passato hanno già chiesto e ottenuto
in passato altri anticipi, come Silvia Godelli
(uno da consigliere e tre da assessore, per
un totale di 360.570,81 euro) e Filippo Tarquinio (due acconti per un totale di
343.806,26 euro dal 2005 ad oggi). Ad oggi
Nichi Vendola è uno dei pochi che non ha
ancora fatto richiesta per avere l’anticipo
sul suo Tfr.
Filippo Tarquinio
Rocco Palese
Silvia Godelli
Onofrio Introna
Michele Pelillo
Nichi Vendola
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04 maggio 2013
in copertina
“È una vergogna!”
Un coro unanime quello che arriva dai salentini che abbiamo incontrato e a cui abbiamo
chiesto cosa pensassero di quanto sta avvenendo a Bari in viale Capruzzi
L’opinione dei salentini è una
sola. Per quanto si sia cercato di
raccogliere pareri distanti tra cittadini di diversa estrazione sociale, età e professione, non ci si
schioda da un solo concetto: i veri
sacrifici devono partire dalla casta. Dai Consigli regionali -ormai
considerati dei veri e propri Parlamenti- fino al Governo centrale, ritenuto la principale causa dello sfacelo italiano. “Devono andarsene al più presto o succederà
qualcosa di grave!”, ci racconta
Giulia, una casalinga 60enne all’uscita di un supermercato di
Galatone. “I sacrifici non basta
annunciarli in televisione. I consiglieri regionali che prendono
questi vitalizi dovrebbero vergognarsi. Sono somme che un cittadino normale non vede nemmeno
col binocolo dopo una vita intera! Invece a loro bastano pochi
anni di poltrona!”: è il commento di Giuseppe, un operaio che abbiamo incontrato in un cantiere
edile. Non facciamo in tempo a
chiedergli l’età o se ha dei figli, che
subito deve lasciarci. “Devo tornare a lavorare o rischio pure un
rimprovero”, si giustifica.
È un unico umore, quello che attraversa la provincia. Adele, dipendente di un call center, non usa
mezzi termini: “Sa cosa penso?
Che hanno sbagliato mira!”. La
guardo in maniera interlocutoria,
senza capire. “Nell’attentato a
Roma -precisa- dovevano sparare ai politici, non ai carabinieri!”.
Il suo commento, pericoloso quan-
to sincero, viene urlato a più voci
nel Salento, tra i cittadini di destra,
di centro, di sinistra e soprattutto tra chi ha ormai deciso di togliersi di dosso queste etichette.
Dalle piazze reali si passa a quelle virtuali dei social network. Anche qui la rabbia è esplosa da un
pezzo. Qualcuno chiede al governatore Vendola spiegazioni circa
i vitalizi del “suo” Consiglio regionale e dei tanti tagli ai costi della politica annunciati alla stampa.
Bruna invece “bussa” alla bacheca Facebook del governatore per
scrivergli solo: “Nichi, qua bisogna fare qualcosa di serio!”. Sull’autobus ad invitare alla rivolta
c’è persino un signore che di mestiere fa il poliziotto. Le uniche
voci fuori dal coro sono quelle di
alcuni studenti pendolari che incontriamo sul Lecce-Gallipoli.
Sono all’ultimo anno delle superiori, ignorano la politica e ci
parlano di facoltà universitarie da
scegliere a breve, tra sogni e legittime aspirazioni.
Chi invece studente non lo è più
è Dario Falconieri, giovane avvocato salentino costretto ad emigrare a Milano. “È assurdo ed inconcepibile che la gente non arrivi a fine mese mentre la casta politica pugliese -sostiene Dariocontinui a fare orecchie da mercante domandando l’anticipo del
vitalizio. Temo che si debba arrivare ad una guerra civile prima
che i politici comprendano la reale situazione economica di disagio
che gli italiani quotidianamente si
trovano ad affrontare. Alla Regione Puglia, nei mesi scorsi, ossia alla vigilia delle elezioni politiche, il presidente Nichi Vendola si vantava di aver bloccato i privilegi della politica e poi inspiegabilmente ha reintrodotto in
questi giorni l’anzianità contributiva. Perché?”, conclude.
(S.M.)
Doppio incarico addio: per Vendola
è “colpa della stampa”
Dopo un esposto dei radicali, dieci consiglieri regionali di
Pd, Pdl e Sel eletti in Parlamento si sono dimessi per
l’incompatibilità delle due cariche
Dopo le elezioni politiche dello scorso febbraio dieci consiglieri regionali pugliesi, appena divenuti parlamentari, avrebbero dovuto rinunciare ad una delle due cariche. Lo
spiega l’articolo 122 della Costituzione: “Nessuno può appartenere contemporaneamente
a un Consiglio o a una Giunta regionale e a una delle due Camere del Parlamento”. Contro il doppio incarico arrivò anche un esposto dei radicali. L’elenco dei politici coinvolti
andava dal Pdl (Rocco Palese, Massimo Cassano, Pietro Iurlaro, Lucio Tarquinio, Roberto
Marti e Gianfranco Chiarelli) al centrosinistra di Pd e Sel (Antonio Decaro, Michele Pelillo, Antonio Matarrelli, Dario Stefàno).
Da qui la corsa ai ripari. Due settimane fa i consiglieri regionali eletti in Parlamento hanno rassegnato le dimissioni dal Consiglio regionale. Ma manca ancora qualcuno. L’undicesimo nome “di lusso” legato al doppio incarico era quello di Nichi Vendola. Il governatore
è stato eletto deputato nelle fila di Sel pur continuando a guidare la Regione Puglia. Poi,
lo scorso 10 aprile, ha comunicato la volontà di rimanere a Bari e rinunciare al seggio
parlamentare, definendo “strumentale” la campagna stampa contro di lui. Annarita Di
Giorgio, l’esponente radicale che ha promosso il ricorso dinanzi al giudice contro il governatore e gli altri neo-eletti, ha replicato: “Vendola non ha alcun interesse per la legalità: si dimette da deputato per la stampa, non perché sta violando una legge”. (S.M.)
E la Regione spenderà 3 milioni di euro per gli arredi della nuova sede
Tanto costeranno i mobili degli uffici e armadi a movimentazione meccanica dell’archivio dei
nuovi palazzi che ospiteranno gli assessorati e il Consiglio, ma che non basteranno per
contenere tutti i dipendenti regionali
Sono quasi in dirittura d’arrivo i lavori della nuova sede della Regione Puglia di Japigia, che riunirà in
tre fabbricati i 14 assessorati ora divisi nelle sedi di Modugno e Bari e
che ospiterà in futuro anche il Consiglio regionale pugliese. 22mila
metri quadrati di superficie che
ospiteranno uffici, sala mensa, sedi
degli assessorati ed archivio, con 40
stanze previste per ogni piano dei
palazzi, la cui realizzazione è costata
finora 24 milioni di euro in due
anni.
Apparentemente tutto fila: riunire
in un unico luogo tutti gli uffici finora sparsi nelle diverse sedi della
città e hinterland, con un notevole
risparmio sugli affitti finora eroga-
ti per le stesse, se non fosse però che
nella nuova sede potranno trovare
posto non più di 700 dipendenti sui
1.100 in servizio alla Regione. Il che
significa che alcuni uffici resteranno dove sono: Ambiente, Lavori
pubblici e Urbanistica, ad esempio,
continueranno a stare presso la
sede dell’ex Enaip di Modugno,
come anche Formazione professionale resterà lì dov’è (nonostante in quei vecchi capannoni della
zona industriale barese l’Arpa abbia scoperto recentemente la presenza di amianto). I primi a trasferirsi a Japigia nel mese di settembre
dovrebbero essere i dipendenti della Sanità, oggi allocati sempre a Japigia in un palazzone semi-inagibi-
le. Poi seguiranno gli assessorati più
piccoli che si trovano in corso Sonnino (Industria, Commercio) e in via
Gobetti (Pubblica istruzione).
Ma al di là della beffa degli affitti
che la Regione continuerà a pagare quello che sorprende è il costo degli arredi per la nuova sede, dove si badi bene- non verranno trasferiti i vecchi mobili che si trovano nelle sedi attuali che verranno sostituiti
ex novo. Il 26 marzo scorso la ditta “Fantoni” di Udine si è aggiudicato l’appalto per gli arredi (“ambientalmente sostenibili”, come era
espressamente specificato nella gara)
degli uffici, che costeranno la bellezza di oltre un milione e 550mila
euro. A questi vanno aggiunti 1 mi-
Rendering della nuova sede della Regione Puglia
lione e 220mila euro per armadi
compattabili a movimentazione
meccanica destinati all’archivio,
che troverà posto nel piano interrato.
Nel complesso, l’Ente regionale
spenderà dunque circa 3 milioni di
euro per arredare la nuova sede che
ricordiamo non basterà ad ospitare tutti i dipendenti, obbligando la
stessa Regione a continuare a pagare
gli affitti delle sedi esistenti o a doverne cercare delle altre. Non male
in tempi di spending review.
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04 maggio 2013
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04 maggio 2013
primo piano
BOOM DI PRESENZE PER I PONTI DEL 25 APRILE E 1° MAGGIO
Voglia d’estate
È un vero e proprio assalto alle spiagge del Salento, complici
le alte temperature e il bel tempo dei giorni scorsi.
E i turisti non si sono fatti attendere
Dopo un primavera che faticava a
decollare e che ha costretto a rimandare fino alla fine di aprile il
cambio dell’armadio, finalmente il
caldo è esploso, facendoci il regalo di presentarsi proprio a cavallo
dei ponti del 25 aprile e del 1° maggio. Infradito, pantaloncini, occhiali da sole e per i più temerari
persino il costume da bagno. Un
fine settimana lungo e soleggiato,
quello appena trascorso, con temperature che hanno sfiorato i 30
gradi e che, a parte un breve intervallo piovoso, hanno consentito ad residenti e turisti di prendere d’assalto le spiagge, per gustar-
si un breve anticipo della ormai imminente stagione estiva. Tantissimi
anche gli stranieri che si sono riversati nella regione, per sfuggire
alle temperature ben più gelide
delle loro latitudini.
Secondo i dati di febbraio 2013 dell’Osservatorio sul Turismo della
Regione Puglia nel 2012 il settore
turistico nella nostra regione ha retto bene nonostante l’inevitabile
contrazione della domanda determinata dalla crisi. Il calo regionale è stato appena un - 0,89% e delle presenze del -2,03% contro un
dato nazionale ben più significativo: -6,2% gli arrivi, -7,1% le presenze. Oltre 3,2 milioni
gli arrivi e 13 milioni di
presenze complessive in
un anno, con il 70 % delle presenze e quasi il 60%
degli arrivi in Puglia concentrati nelle province di
Lecce e Foggia.
Un dato significativo che
strizza l’occhio al talento
naturale della regione per
l’accoglienza: e i numeri ci
sono tutti, con un’offerta
sempre più diversificata,
che ultimamente tende a
declinarsi sempre più nel-
Porto Miggiano, la cala rimane
off-limits per i bagnanti
Quanto è successo in questi giorni era prevedibile. L’anticipo d’estate, nei ponti festivi dei giorni scorsi hanno indotto il sindaco di Santa Cesarea Terme Daniele Cretì a richiedere alla Procura di Lecce la rimozione dei sigilli, apposti alla
cala di Porto Miggiano dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato lo scorso 20 marzo, per consentire l’accesso ai bagnanti (per un approfondimento sulla vicenda si veda la copertina di Belpaese n. 499).
La richiesta è stata rigettata dai pm Valeria Mignone e Antonio Negro, titolari dell’inchiesta, con
la motivazione che i consulenti nominati dalla stessa Procura hanno il compito di verificare se le opere già realizzate possano essere qualificate
come opere di difesa del costone roccioso o se
abbiano comportato un’alterazione della scogliera,
al fine di realizzare un vero e proprio lido sulla scogliera della baia. Da notare che nella richiesta presentata dal legale del Comune di Santa Cesarea
è stato dimostrato l’avvenuto completamento delle opere nel 2012 e quindi l’impossibilità di alterare lo stato dei luoghi o le indagini in corso.
In base ad una delibera comunale dell’aprile 2012
tutte le aree di proprietà comunale a Porto Miggiano -comprese dunque la cala e la spiaggetta- devono rimanere destinate alla pubblica balneazione e non possono essere cedute a terzi in
concessione. Tuttavia, i sigilli rimarranno fin
quando non sarà ultimato il lavoro dei consulenti
tecnici nominati dalla Procura.
Santa Maria al Bagno in questi giorni
la formula vincente del pacchetto
vacanza “anti-crisi”, dove il prezzo è trasparente sin dal principio.
Le alternative vanno dal turismo religioso a quello eno-gastronomico,
dal circuito del divertimento giovanile al turismo congressuale.
Innovazioni imprenditoriali ed
esplorazione di nuove nicchie di
mercato, dunque, per la valoriz-
zazione di un territorio che mai
come nella bella stagione diventa
facilmente monetizzabile. Ma che
corre anche il rischio di attirare speculazioni e abusi. Un problema annoso, che contribuisce ad aggravare
lo stato di salute delle coste salentine, consumate già dal ben noto
problema dell’erosione costiera.
Ne sono un esempio le vicende di
Porto Cesareo, balzate a onor di
cronaca proprio in questi giorni:
“Conchiglia Azzurra”, “Bahia del
Sol”, “Riva degli angeli”, “Punta
Grossa” sono solo alcune delle
strutture poste sotto sigilli per
l’ipotesi di abusivismo edilizio. In
attesa che le autorità competenti
facciano chiarezza.
Valentina Zammarano
Un’offerta turistica tra luci e ombre,
secondo Assobalneari Salento
Della Valle: “I nostri litorali rappresentano il miglior biglietto da visita,
ma è necessario tutelarli da erosione e abusi edilizi”
Wi-Fi gratuito nei lidi,
“Bau Beach” dove poter
portare con noi i nostri
amici a quattro zampe e
altre novità da proporre
per l’estate, senza abbassare la guardia sull’ambiente naturale: è la
ricetta per rilanciare il
settore secondo Mauro
Della Valle (nella foto),
presidente di Assobalneari Salento.
Della Valle, qual è la situazione del settore balneare salentino?
L’estate 2013 sarà segnata dalla qualità dei
servizi offerti ai turisti.
Molti stabilimenti questo
inverno hanno superato
l’incertezza della durata
della concessione demaniale, estesa dal 2015 al
2020, una boccata d’aria
che ha permesso l’apertura di importanti investimenti. Tanto è vero
che le nostre spiagge
sono quasi tutte coperte
da un sistema Wi-Fi, in
cui si naviga gratuitamente, e molte si sono
dotate di spazi per portare i nostri amici pelosi: “le Bau Beach”.
Come associazione abbiamo anche invitato i
circa 150 operatori aderenti a lasciare inalterati i prezzi rispetto al
2012
I balneari hanno un’aliquota iva del 21% contro il 10% dei villaggi turistici. Quali conseguenze ha questo fatto per
voi?
La maggior parte degli
utili vanno a finire nelle
tasche del Governo, senza avere nulla in cambio.
Anche perché una delle
cose che a noi serve immediatamente è poter
avere una manutenzione
ordinaria e pianificata
della costa che ha uno
stato di salute molto preoccupante, sia come costa sabbiosa che rocciosa.
Stiamo parlando del pro-
blema dell’erosione costiera?
Purtroppo sì. Solo nel
Salento sono scomparsi
migliaia di metri cubi di
sabbia: una perdita per
gli operatori che si può
stimare nell’ordine di almeno 10 milioni di euro.
E il fenomeno è in continua evoluzione, basta
guardare ai crolli di Sant’Andrea e San Foca. E
dobbiamo sperare che
questo fenomeno dei
crolli non ci sia d’estate.
E riguardo ai recenti fatti di cronaca riguardanti i lidi di Porto Cesareo?
Sostanzialmente stanno
arrivando al pettine i
nodi di una questione
amministrativa che è stata affrontata anche negli
altri comuni costieri,
come Lecce, Nardò e
Gallipoli. A Porto Cesareo questo iter è stato più
volto interrotto e oggi a
pagarne le conseguenze
sono gli imprenditori,
ma anche un po’ tutto il
territorio, perché non è
una bella vetrina a prescindere di chi siano le
responsabilità. Noi ci
rammarichiamo di questo, ma da qualche parte, in un qualche momento, bisognava cominciare.
(V.Z.)
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04 maggio 2013
primo piano
Amministrative 2013, al via le sfide
in 12 Comuni del Salento
Un piccolo esercito di circa 400 candidati -di cui
37 aspiranti sindaci- si sta mobilitando in questi
giorni per le campagne elettorali in vista delle
votazioni del 26 e 27 maggio
A cura di Giovanni Nuzzo
Chiusa la presentazione dei candidati in lista per il rinnovo dei sindaci e consiglieri comunali per il
prossimo 26 e 27 maggio, si accendono i riflettori sulle sfide che
si consumeranno nelle urne. Nella
nostra Provincia di Lecce sono
circa 400 i candidati (37 gli aspiranti alla carica di sindaco) che
marciano verso il Palazzo per conquistare uno scranno nella sala istituzionale nei 12 Comuni che andranno al voto: Alezio, Giurdignano, Monteroni, Montesano Salentino, Salve, San Donato, Sannicola, Santa Cesarea Terme, Spongano, Squinzano, Surbo e Vernole.
L’esercito dei candidati ha un mese
di tempo per convincere i 76.562
elettori chiamati al voto. Cresce il
gentil sesso nei Palazzi di città: ben
sette donne intendono bardarsi di
fascia tricolore e per una poltrona
ambita.
Una novità che si registra in questa tornata elettorale è il fatto che
non ci saranno
ballottaggi nei vari
Comuni, poiché
nessun centro supera i 15 mila abitanti. Nonostante
ciò si prevede una
campagna elettorale accesa sui
programmi che
certamente non
mancano di attirare l’interesse della gente. Nelle liste
presentate nei vari
Comuni vengono “cancellati” i
partiti tradizionali e prendono corpo invece le civiche che raggruppano elementi della società civile da
destra a sinistra, dal centro agli
estremi. Un’altra novità: il Movimento 5 Stelle che tanto entusiasmo
ed impegno aveva dimostrato in occasione delle elezioni politiche di
febbraio scorso, dopo sessanta
giorni spesso è giunto al traguardo
di mezzogiorno di sabato scorso
(termine ultimo per la presentazione delle liste) frantumato, diviso e per certi versi anche in ritardo.
Nella nostra Provincia il Comune
più popoloso è Squinzano, una sede
municipale commissariata a seguito dello scioglimento anticipato del Consiglio. Segue come numero di abitanti il Comune di
Surbo, dove si registra un boom di
aspiranti sindaco (sei) e cento candidati consiglieri. In diversi centri,
poi i sindaci uscenti in carica da cinque anni, provano a ripresentarsi.
Singolare sarà il turno elettorale a
Montesano Salentino dove figura
una sola lista ed una candidata sindaco per la prima volta nella storia di quella comunità. L’unico
avversario sarà dunque il quorum
elettorale.
Spongano, corsa a tre per il dopo-Zacheo
Felice Rizzelli, Antonio Candido e Salvatore Donno i protagonisti di questo confronto elettorale
Tre liste civiche per altrettanti candidati sindaci. La prima è Spongano si rinnova, una civica trasversale che guidata da Felice Rizzelli, 61 anni, responsabile commerciale di un’azienda pugliese, con
una militanza amministrativa alle
spalle negli anni 1990-’94. Coagula
ben sei nuovi componenti. “Non
siamo un gruppo guidato dai partiti -dice Rizzelli- ma abbracciamo
tutto l’arco costituzionale”.
Sul versante del centrodestra la lista civica Spongano - Impegno e
coerenza si presenta all’insegna
della continuità, guidata da Antonio Candido, 49 anni, avvocato
dalla sua prima esperienza politico-amministrativa. “Ci caratterizziamo dal lavoro svolto dall’Amministrazione uscente -sottolinea
Candido- insieme a nuove energie
e collaborazione”.
La terza colazione Rinascita di
Spongano raggruppa un movimento civico legato ad Azzurro popolare tendente al centrodestra.
Candidato sindaco Salvatore Donno, 53 anni, dottore in Scienze radiologiche, consigliere uscente,
cinque anni nei banchi di opposizione. Una squadra rinnovata con
due candidati consiglieri uscenti.
“Ci presentiamo per il cambiamento -ribadisce Donno- mantenendo sempre la linea che abbiamo
condotto sino ad oggi”.
I candidati consiglieri: Lista n. 1
Spongano si rinnova: Casarano
Fabio, Catamo Carlo, Corvaglia
Corrado, Maggiore Giuseppe,
Martella Daniela, Paiano Paolo,
Rizzello Giovanna. Lista n. 2 Spongano: Impegno e coerenza: Cor-
A Santa Cesarea
Daniele Cretì tenta il bis
Contro di lui Pasquale
Bleve
Nella città delle terme due candidati
prendono il largo, mentre il movimento Liberi di scegliere col simbolo delle
cinque vele non salpa, perché in ritardo nella presentazione della lista. Tante le problematiche sul tappeto che gli
amministratori dovranno affrontare i
prossimi cinque anni per lo sviluppo del
territorio. A contendersi la poltrona di primo cittadino saranno il sindaco uscente Daniele Cretì (Pdl), 48 anni, ingegnere,
che guiderà la lista civica Continuità e
Sviluppo, orientata a centrodestra. Della sua squadra quattro componenti sono
uscenti, mentre tre candidati consiglieri
tentano di occupare per la prima volta
gli scranni del Palazzo. “Nel segno della continuità -afferma Cretì- intendiamo
completare tutte le opere cantierizzate
e progettarne altre nel pieno rispetto dell’ambiente e delle regole”.
L’altro schieramento Cambiare si può capeggiato da Pasquale Bleve, 39 anni,
medico anestesista all’Ospedale “Panico” di Tricase, raggruppa una civica
aperta alla società civile. Dei sette membri in lista, solo due hanno avuto un passato amministrativo e la matricola Simone Calora intende dare più voce alle
giovani leve. “Intendiamo sviluppare il territorio abbandonato da diversi anni -sottolinea Bleve- potenziando il settore turistico, commerciale e artigianale con
particolare attenzione all’ambiente”.
I candidati consiglieri: Lista n. 1 Cambiare si può: Maggio Giuseppe, Damiano
Salvatore, Cristiano Massimiliano, Denotarpietro Sergio Antonio, Giunco Antonio, Calora Simone, Pispico Paola. Lista n. 2 Continuità e Sviluppo: Frangillo Sergio, De Giuseppe Silvia Rita, Calcagnile Antonio, Bono Sergio, Mangia Serena, Nutricato Giampiero, Martella
Domenica.
vaglia Maria Immacolata, De Luca
Filippo Giacomo, Donadeo Stefano, Marra Carla, Marti Antonio
Alberigo, Marti Matteo Liborio,
Tarantino Vincenzo. Lista n. 3 Rinascita di Spongano: Bonavoglia
Angelo Gabriele, Carluccio Oronzo, Lazzari Maria Vittoria, Maggiore Ilaria, Marti Giovanni, Picci
Salvatore, Rizzelli Giovanni.
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lecce
“Centro storico chiuso al traffico?
Sarà una scelta condivisa”
Il capogruppo di Lecce Città del Mondo Antonio Lamosa auspica un percorso partecipato che porti alla chiusura
del centro cittadino, a seguito delle richieste di residenti e turisti
Di questa eventualità se ne è parlato più volte, fuori e dentro Palazzo
Carafa. E se ne torna a parlare di più
in questo periodo in cui la città inizia a essere presa d’assalto da turisti provenienti da ogni parte d’Italia
e dall’estero. Il 29 aprile scorso un articolo pubblicato sul “Nuovo Quotidiano di Puglia” dava voce ad alcune guide turistiche, le quali invocavano la chiusura al traffico del cen-
tro cittadino (incluse le via Leonardo Prato e Principe di Savoia) per l’intera giornata e non solo dopo le 22
al fine di “liberare” le strade dai veicoli e dallo smog e consentire una più
agevole fruizione ai turisti.
Troppe auto, dunque, e molte parcheggiate in doppia fila. Un problema di non facile soluzione perché in passato
ha sempre trovato la net-
ta opposizione soprattutto dei commercianti, spaventati da un eventuale
calo di presenze in centro a seguito
di una eventuale chiusura al traffico.
Sulla vicenda è intervenuto l’assessore
al Traffico e alla Viabilità, Luca Pasqualini (nella foto in alto), che si è
dichiarato favorevole all’iniziativa e
disponibile a farsi portavoce all’interno della
Giunta di Palazzo Carafa, attribuendo però un
eventuale esito positivo
ad una decisione unanime dell’intero esecutivo.
Antonio Lamosa (nella
foto in basso), capogruppo di Lecce Città
del Mondo, auspica invece un percorso partecipato sull’ipotesi di chiusura del traffico delle
auto nel centro cittadino.
“Per tranquillizzare i
commercianti è possibile ‘riposizionare’ l’attenzione sull’importanza della cosiddetta politica partecipata, un processo che questa
Amministrazione, con a capo il sin-
daco Perrone, sta portando avanti
oramai da diversi anni con ottimi risultati: gli esempi del Pug in via di definizione o della riqualificazione urbana del quartiere Leuca ne rappresentano una limpida testimonianza nella quale la partecipazione
è diventata la parola chiave”.
Lamosa ha dunque proposto a Pasqualini di indire una conferenza
pubblica, al fine di coinvolgere la cittadinanza nella condivisione di un
percorso unitario. “La città è cambiata -sottolinea Lamosa- e si è dovuta adeguare frettolosamente a
quella che oggi rappresenta la leva
dell’economia leccese, vale a dire il
turismo. Tuttavia, c’è ancora tanto
da fare. Sarebbe necessario incoraggiare i leccesi, o chi proviene da
fuori città, a condividere un percorso che prevede la realizzazione di un
parcheggio alle porte di Lecce. È
chiaro che i parcheggi che stanno per
essere ultimati (vedi quello dell’ex
Enel) porteranno benefici e soluzioni più consone e più facili da individuare. Il mio auspicio, dunque, è che
nel percorso tracciato si possa trovare
la collaborazione da parte di tutti.
Piccole “Aiuole” crescono
alle Manifatture Knos
A Lecce bambini e adolescenti reinventano pezzi di spazio
urbano attraverso specifici percorsi guidati. Tra le guest star del
progetto Gilles Clement, uno dei più noti paesaggisti europei
Si concretizzano i primi sviluppi del
progetto “Aiuole” alle Manifatture
Knos, ambiziosa iniziativa realizzata dalle associazioni Fermenti Lattici, Ruotando, Lab11, Ente Modelli
Sostenibili, Big Sur e Sud-Est, finanziata dalla Regione Puglia attraverso il programma “Bollenti
Spiriti”. Il progetto è articolato in
una serie di incontri gratuiti rivolti
a bambini e adolescenti dai 5 ai 14
anni, finalizzati alla rivitalizzazione
degli spazi esterni al complesso delle Manifatture, reinventandoli con
gli occhi e la creatività dei piccoli
protagonisti. Il lavoro è orientato
nell’ottica della sostenibilità ed ecocompatibilità e prevede una serie di
azioni partecipate con il coinvolgimento di diversi soggetti allo scopo
di costruire uno spazio comune che
risponda a desideri e bisogni della
comunità.
Nella fase preliminare del progetto
i partecipanti sono stati invitati a riflettere sugli spazi che circondano le
Manifatture Knos, su come rivitalizzarli e renderli fruibili, a partire
da un plastico in scala, il “Planning
for Real”, che ha accolto le varie
proposte dei ragazzi, motivate e discusse con gli altri. Ciò ha costituito il primo passo di un’idea progettuale più complessa che prende
in considerazione la progettazione
non solo di un parco per bambini attrezzato a scopo ludico, ma anche di
uno spazio ricreativo per adulti.
Il percorso si è arricchito da un importante momento d’incontro con
Gilles Clement, uno dei più noti paesaggisti europei, a Lecce per gli
“Incontri del terzo luogo” organizzati sempre dalle Manifatture Knos,
che così ha incontrato i ragazzi, fornendo loro un quadro più chiaro dal
punto di vista ambientale e paesaggistico, utile alla realizzazione del
Fornelli sempre
più indecisi alla
Masseria Ospitale
Un appuntamento imperdibile per gli
appassionati di cucina in tutte le sue
varianti è quello con la finale della terza edizione di Fornelli indecisi, il contest di cucina dozzinale ideato da Pierpaolo Lala e dedicato ai praticanti e
amatori di quest’arte che -con poche
eccezioni- lascia tutti contenti, in programma domenica 5 maggio a partire dalle 12.30 presso la Masseria Ospitale sulla provinciale Lecce/Torre
Chianca.
Dopo un’attenta valutazione da parte
della giuria delle 80 ricette giunte da
tutta Italia, dopo le Culinarie - Primarie del Centrotavola che sul sito ufficiale
hanno coinvolto oltre 5mila utenti, Fornelli Indecisi giunge alla fase finale, nel
corso della quale i 12 finalisti dovranno
cucinare la propria ricetta e farla assaggiare ad una giuria composta da alcuni esperti e da tre persone selezionate nel pubblico che assaggeranno le
pietanze e decreteranno il vincitore per
ogni categoria. Ai vincitori andranno un
bouquet di ortaggi e premi offerti dalle aziende che sostengono l’iniziativa.
La prenotazione alla finale è obbligatoria e si può effettuare tramite mail a
[email protected]. Il costo è di
25 euro (comprensivo di antipasto, primo, secondo, frutta, dolce, vino e bevande). Il ricavato sarà devoluto (tolte le spese) in beneficenza alla Caritas di Lecce. È possibile partecipare anche solo alla premiazione che avverrà alle 16 circa.
Foto: Imovepuglia.tv
progetto. I piccoli allievi, nel frattempo, continuano a lavorare in varie direzioni, poiché sono stati attivati in questi mesi vari laboratori
multidisciplinari in cui i piccoli allievi si mettono all’opera con la propria creatività e manualità, ed inoltre i cicli d’incontri “A regola d’arte”, laboratorio di scultura a cura di
Lab11, e “Gioconosciamo la Bicicletta” a cura dell’Associazione
Ruotando, mentre l’associazione
Big Sur cura il monitoraggio e la documentazione dell’intero percorso.
Rosy Paticchio
Al “Vita” si fa festa con il Dolce party
Per tutti gli appassionati di dolci si consiglia di non perdere la gara che si volgerà domenica 5 maggio presso il Ristorante Lounge Bar “Vita” in via XXV Luglio a Lecce. Il Dolce party consiste in
un contest dedicato a tutti coloro che
vorranno cimentarsi a preparare un dolce di qualsiasi tipo: pasticcini, biscotti, dolci al cucchiaio, torte anche e non
solo in pasta da zucchero.
Saranno nominati giurati tutte le persone
che recandosi nel luogo dell’evento
avranno il piacere di assaggiare gra-
tuitamente i dolci e votare con delle apposite schede il dolce preferito. Attraverso il voto della giuria popolare quindi, saranno individuati i primi tre dolci
con il numero massimo di voti, che saranno nuovamente valutati da una giuria tecnica che individuerà il vincitore.
I dolci realizzati saranno valutati secondo
criteri di originalità, aspetto estetico, bontà, consistenza e qualità di cottura.
Chiunque volesse partecipare può scrivere a [email protected] oppure contattare lo 320.8084683.
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maglie
“Il viale delle Franìte è salvo e
diventerà di proprietà comunale”
Il sindaco Antonio Fitto replica
alle accuse di non impedire la
cementificazione del comparto
e aggiunge: “Il nostro obiettivo
è la realizzazione del futuro
Parco delle Franìte”
Più volte l’area delle Franìte è stata spesso
definita il “comparto della discordia”, a motivo della polemica nata negli ultimi tempi
nella città di Maglie che vede contrapposti da un lato il neonato
“Coordinamento per la tutela
del territorio magliese” e dall’altro l’Amministrazione comunale
guidata da Antonio Fitto (nella
foto), il quale ci ha spiegato le reali intenzioni della sua Amministrazione nell’affrontare e risolvere al meglio questa delicata faccenda.
Sindaco Fitto, esiste un pericolo
reale di eccessiva cementificazione per l’area
delle Franìte?
No, assolutamente. Occorre fare un po’ di
chiarezza, riprendendo la questione dal
principio. Il Piano Regolatore del Comune
di Maglie, approvato dalla Regione Puglia
nel settembre 2009, prevedeva la lottizzazione del comparto Franìte, con la realizzazione di case adiacenti al viale stesso. Il Piano Regolatore prevedeva che venendo dalla via di Muro Leccese ci fosse una rotatoria dopo i primi 30 metri dello stesso viale
e subito dopo un’altra intersezione stradale. Ci si rese subito conto però che questo
avrebbe rovinato il viale delle Franìte.
Come avete pensato di risolvere il problema?
Dal momento che il Piano Regolatore di fatto ha valore di legge e quindi l’inosservanza della stesso avrebbe portato a conseguenze
legali per la nostra Amministrazione, siamo
intervenuti in fase di attuazione dello stesso: i progettisti hanno raccolto il nostro invito e si sono confrontati con i quattordici
proprietari dei lotti adiacenti al viale, con i
quali si è convenuto di salvaguardare quel
Fine settimana con il Family Day
viale tanto caro ai magliesi.
solo Maglie, ma anche i Comuni di ScorraE cioè?
no e Muro Leccese, ai cui territori appartiene
È stata concordata una zona anche l’area del Parco. Nella cessione è com“cuscinetto” di trenta metri del- preso il menhir e alla fine del viale è previle abitazioni, comprensiva di una sta è in fase di realizzazione una piazzetta con
zona di rispetto, una pista cicla- basolato in sanpietrini, aiuole e panchine.
bile e un’area di parcheggio. Questo per al- Quanto è stato fatto finora farà sì che la Relontanare le abitazioni dal viale. Il parcheggio gione Puglia possa in futuro concedere il vinè anche necessario in funzione della realiz- colo per l’area del Parco delle Franìte e a
zazione del futuro Parco delle Franite, che creare le basi solide per la realizzazione consorgerà nella parte opposta del viale rispet- creta dello stesso.
to alle abitazioni.
Prospettive di lieto fine, quindi?
Oltre alla tutela dell’ambiente, quali sono i Al di là delle strumentalizzazioni politiche
vantaggi per il Comune di Maglie e i suoi abi- di questa polemica, posso garantire che il sottanti?
toscritto (al quale spetterebbe di diritto un
Dopo aver salvato il viale, grazie alla di- posto di rilievo all’interno del “Coordinasponibilità di progettisti e proprietari, ab- mento per la tutela del territorio magliese”)
biamo fatto una cosa in più: abbiamo lega- come ogni magliese tiene all’area delle Frato l’accettazione della concessione con il tra- nìte, che diventando patrimonio comunale
sferimento al Comune della proprietà del via- potrà essere liberamente fruito da tutti.
le e della adiacente zona
di rispetto, che, va ricordato, attualmente è proprietà privata, anche se i
A qualche giorno di distanza rispetto alle Così, presso l’area mercatale, si sono ritrovati
proprietari consentono il
altre iniziative provinciali, anche a Maglie i bambini dell’ultima classe delle scuole deltransito ai cittadini. Inolè giunta la Giornata della Terra. La mani- l’infanzia di via Cubajo e corso Cavour e
tre in tal modo abbiamo
festazione svoltasi martedì scorso presso quelli della prima classe della scuola elecreato i presupposti per il
l’area mercatale, rientrava nel cartellone di mentare di via Diaz per piantumare una venfuturo Parco delle Franìiniziative fortemente voluto dal difensore ci- tina di lecci e così rinnovare il proprio imte, un progetto ambiziovico della Provincia, Giorgio De Giuseppe. pegno per un mondo più pulito.
so che vede coinvolti non
il grillo sparlante
di Carlo Toma
Dimmi con chi vai...
Negli ultimi giorni alcuni cittadini e
molti media attribuiscono la responsabilità del vergognoso inciucio tra Pd e Pdl al M5S, “colpevole”
di non aver proposto Prodi alla Presidenza della Repubblica. Molto comodo. Bersani non avrebbe accettato nemmeno se Grillo avesse candidato San Francesco. Rinfreschia-
Torna presso la chiesa Immacolata a Maglie fino
al 5 maggio il Family Day, un'iniziativa nata per stare insieme e per celebrare il ruolo della famiglia.
L'iniziativa è suddivisa in tre giornate: venerdì 3 la
compagnia teatrale La Busacca rappresenterà il
lavoro Don Tonino su don Tonino Bello, del quale
quest'anno ricorre il ventennale della morte. Sabato 4 ci sarà invece alle 17 un incontro di preghiera in preparazione alla Pasqua ortodossa, insieme alle badanti rumene di fede ortodossa presenti su Maglie, e a seguire ci sarà anche un momento di festa; chiuderà la giornata una veglia di
preghiera sui Martiri di Otranto che questo mese
saranno sottoposti a processo di santificazione.
Domenica 5, a partire dalle 10, dopo la messa, si
terranno l' “Agorà della Famiglia”, con la presenza di diverse associazioni e gruppi impegnati nel
sociale e “Famiglia in festa”, un’area della piazza
in cui le famiglie potranno condividere un momento
di festa; saranno disponibili attrazioni, come giostrine, gonfiabili e un trenino che percorrerà le strade di Maglie.
L’iniziativa non è a scopo di lucro, si prevede soltanto una raccolta fondi da destinare alle famiglie
in difficoltà del territorio.
mo la memoria: il M5S ha rispettato le scelte dei suoi elettori, candidando Rodotà, non Prodi classificato tra gli ultimi. Tradire i propri elettori è una volontà. Ognuno è responsabile della sua, Bersani incluso. Il M5S rispetta chi vota, con
coerenza. Le colpe sono di chi la tradisce. Non di chi la pratica. L’obiet-
Anche Maglie celebra la Giornata della Terra
tivo di Bersani non era fare un Governo con i 5 Stelle. Ma evitarlo aggirando gli elettori. Consapevole
che il programma del M5S mina il sistema di privilegi. Pensate davvero
che Bersani gli avrebbe dato le chiavi in mano?
Il Governo è pronto. Protetto dal
Napolitano piangente: che in questi
anni ha firmato tutte le leggi a tutela
di politici e corruzione, penalizzando onestà e lavoro: questi sono i fatti. Un governo Letta: “Preferisco
che i voti vadano al Pdl piuttosto che
a Grillo”. Governo di parentele. Facce nuove per illuderci del progresso.
Mentre Berlusconi piazza i suoi ai
posti chiave tenendo la sinistra per
i testicoli. Nessuno di loro vuole le
elezioni: la gente è troppo arrabbiata
e lo sanno. Il M5S in diretta ha mes-
so sotto il naso di Letta la proposta sui rimborsi elettorali con l’invito
a firmare. Risposta del signor Letta?
Una pausa imbarazzata. Ha però
chiesto al M5S di non temere a
mescolarsi con loro. Non è timore: è
disgusto. Per questo è l’unica seria
opposizione di una Repubblica spolpata dagli abusi di questo squallido
club di scambisti. E dalle loro lacrime
di coccodrillo. Cos’altro serve per
capire, un’insegna al neon? Volete
davvero un cambiamento o restare
lobotomizzati dalle frottole? Se non
siete in grado di distinguere le recite dalle reali intenzioni di un politico è ora di svegliarsi.
Di recente riflettevo osservando le
“villette comunali”: l’assessore al
Verde e arredo urbano, Franca Giannotti, pianta quattro tristissimi
“Dobbiamo rivolgere la nostra attenzione
alle nuove generazioni, perché fare cultura passa anche e soprattutto per il rispetto del proprio habitat”, ha spiegato l’assessore comunale al Verde Franca Giannotti,
entusiasta dell’iniziativa che ha preso il titolo de “Il Nostro Amico Albero” e ha coinvolto anche il Consiglio comunale dei ragazzi.
ciclamini nelle aiuole, lasciando
l’area mercatale desolatamente
spoglia, senza alberi, senza aree verdi decorose, senza panchine, in
uno squallore arido, misero e semidesertico, degradante per chi ci
vive. Dove d’estate si organizzano
concerti (di per sé apprezzabili), ma
così a ridosso delle case da sconfinare nell’inquinamento acustico
prepotente, lesivo della tranquillità
di anziani, bambini e chi ne ha diritto.
Ecco, i politici fanno esattamente
questo: incompetenti operazioni di
facciata, completamente inutili. E
con queste modalità raggirano
un’intera nazione. Al di là degli
schieramenti date valore ai vostri
diritti. Non giustificate i truffatori.
Fatevi domande. Datevi risposte,
anche scomode, ma oneste.
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tricase
04 maggio 2013
Polizia municipale, è polemica
per il nuovo concorso
Botta e risposta tra il capogruppo di minoranza Nunzio Dell’Abate
e il sindaco Antonio Coppola sulle nuove assunzioni di personale
L’esecutivo di Palazzo Gallone ha
deciso di assumere entro l’anno due
agenti di Polizia municipale a tempo pieno ed un istruttore direttivo
part time. “Tale programmazione
-dice il capogruppo di opposizione
Nunzio Dell’Abate- appare irrazionale in quanto si destinano delle preziose risorse per assumere un
altro funzionario (vice comandante) che non svolge il servizio
quotidiano in strada al servizio della comunità, che è invece quello che
Più verde nella zona 167 grazie agli allievi del “Pascoli”
Il comparto urbano della zona 167 si è arrichito di verde, grazie ai colori, riflessioni,
poesie, canti e tante voci di studenti festanti
impegnati nella giornata mondiale della terra. Entusiasmo e partecipazione ha caratterizzato la Giornata per la Terra che ha
coinvolto venti classi dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli”, impegnati
per la messa dimora di alberi d’alto fusto
e piante sempre verdi.
Raddoppia così il verde pubblico per
combattere la cementificazione e consentire
ai residenti di disintossicarsi dallo smog.
Il progetto ideato e reso esecutivo dalla dirigente scolastica Maria Antonietta Merico
con la fattiva collaborazione dei docenti e
il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale, ha voluto sensibilizzare i più piccoli al rispetto dell’ambiente e alla necessità
di piantare alberi creando e curando un polmone verde. Molti studenti si sono recati
da casa a scuola in bicicletta per poi proseguire a piedi nella vasta area verde della 167. Qui sono stati accolti dal giornalista brasiliano Paulo Lima, impegnato da
anni per realizzare il progetto internazio-
nale “Prendiamoci cura del pianeta” promosso dal Cnr di Bologna, Legambiente e
Associazione Med.
(G.N.)
effettivamente serve a Tricase. Nei
prossimi mesi, vedrà il collocamento a riposo di ben tre operatori di cat. C dei sedici attualmente in
servizio (oltre il comandante). Sotto il profilo delle scelte politiche, traspare che la Giunta non intende colmare le vacanze di organico che si
determineranno nei prossimi mesi
e a partire dal prossimo anno, in un
delicato settore qual è quello della
sicurezza urbana e dei cittadini”.
Dell’Abate sottolinea poi, che il regolamento comunale di Polizia locale valorizza i sottufficiali più anziani attualmente in servizio e di
prossimo collocamento a riposo e
il nuovo quadro permetterà un
certo risparmio di spesa. “Ma vi è
di più -continua dell’Abate-. Non
solo la programmazione deliberata è politicamente inaccettabile,
ma è giuridicamente illegittima
perché in contrasto con la vigente
normativa della legge regionale n.
37/2011”. L’interrogazione è firmata oltre che dal capogruppo, dai
consiglieri Pasquale Scarascia,
Gianluigi Forte e Vito Zocco.
Pronta la replica del primo cittadino: “La necessità di aumentare
l’organico della Polizia municipale
-spiega il sindaco Antonio Coppola- è particolarmente sentita dalla
nostra Amministrazione in quanto
vi è carenza di almeno sette unità
nel periodo invernale. Il fabbisogno è notevolmente maggiore nel periodo estivo. Immediatamente si è
provveduto a programmare due
nuove assunzioni appena le condizioni di bilancio ce lo hanno
consentito. Si è previsto anche un
vice comandante in servizio part
time. Non condividiamo la proposta delle minoranze -continua
Coppola- di aumentare a tre il numero di assunzioni in fascia C
(vigili urbani) attribuendo al personale in servizio le funzioni di vice
comandante. Il personale in fascia
C può avere funzioni di tipo organizzativo ma non può prendere determinazioni o proporre deliberazioni che competono esclusivamente al personale di fascia D
(con funzioni direttive)”. Il sindaco ribadisce infine che la presenza
di un vice comandante è indispensabile per i frequenti impegni
fuori sede.
Giovanni Nuzzo
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poggiardo
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castro
Al Palazzo della Cultura un week-end
tra natura e letteratura
In programma un’originale mostra fotografica di volatili del Salento
e la presentazione di un romanzo ambientato nell’antica Grecia
Un fine settimana all’insegna dell’ambiente naturale e della storia è
quello in programma il 3 e 4 maggio nel Palazzo della Cultura. Apre
venerdì 3 alle 10 la mostra “Gli uccelli del Salento. Mostra fotografica
dell’avifauna salentina”, curata da
Enrico Di Marzio e organizzata
dall’Assessorato alla Pubblica
Istruzione della Città di Poggiardo.
Una mostra unica nel suo genere,
che nasce dalla grande passione per
la fotografia di Enrico Di Marzio,
molisano di nascita e salentino di
adozione, e dall’esigenza di far
conoscere a un pubblico non specializzato, soprattutto giovanile,
la bellezza e la varietà dell’avifauna salentina, ai più sconosciuta. Più
di cento scatti ritraggono il Salento e le sue bellezze con particolare
preponderanza dei volatili, e tra
questi dei rapaci, fotografati in alcuni dei luoghi più belli del nostro
territorio. All’inaugurazione della
mostra, visitabile fino al 17 maggio, prenderanno parte il sindaco
Giuseppe Colafati, l’assessore alla
Pubblica Istruzione Giuseppe Orsi,
Francesco Minonne, biologo presso il Miur e il Parco Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase, e gli
alunni dell’Istituto Comprensivo di
Poggiardo. La mostra sarà aperta
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12
e dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20.
Sabato 4 maggio sarà invece protagonista la letteratura con Ferdinando Scavran che alle ore 19.30,
nella sala conferenze del Palazzo
della Cultura, presenta il suo ultimo romanzo Senza rumore (Lupo
Editore). Un alone di mistero sembra circondare il libro e il lettore si
lascia immergere nella mistica Grecia antica con le meravigliose
leggende di dei e dee. Si incontra il
mito ed è anche questa una singolare particolarità: narrare attraverso
il linguaggio della mitologia per
raccontarsi, conoscersi e conoscere.
Intriga così come la storia che
riguarda il lungo viaggio esisten-
Al via la raccolta
differenziata
di oli esausti
ziale di Ares, il protagonista, un
uomo appunto che si dibatte tra il
dio guerriero, violento e forte, e tra
l’essere debole, buono, umile. Dopo
la presentazione del professor Vincenzo Abati, l’intervista di Flavia
Abati e il reading di Gabriele
Bernardi, l’autore, di origine veneta ma nato a Taranto, si intratterrà con i lettori rispondendo alle loro
domande e curiosità.
Alessandro Chizzini
soleto
Allarme inquinamento nella zona industriale, i cittadini hanno paura
L’autorizzazione all’espansione di una zincheria ha scosso associazioni e residenti,
già preoccupati per l’alto tasso di malattie legate all’inquinamento atmosferico
È un grido di allarme quello lanciato dalla sezione
cittadina del Movimento 5 Stelle in seguito alla notizia del via libera alla quintuplicazione di una zincheria situata sul territorio comunale di Soleto e al
raddoppio della sua produzione, con relativo aumento
delle emissioni. Per fare chiarezza, il M5S di Soleto ha organizzato per lo scorso venerdì 19 aprile un
incontro pubblico dal titolo “Aria pubblica - il diritto di respirare”. Sotto i riflettori è finita una vera emergenza sanitaria che da anni interessa Soleto e che
si palesa in una preoccupante crescita dei cittadini colpiti da malattie degenerative e che colpisco-
no soprattutto l’apparato respiratorio, come si evince anche dal Registro Tumori della provincia di Lecce e come hanno sottolineato il radioterapista Maurizio Portaluri e la ricercatrice dell’Isac Cnr di Lecce
Cristina Mangia, entrambi relatori all’incontro.
All’incontro era presente anche Alfredo Melissano,
referente dell’associazione “Nuova Messapia”, da
sempre impegnata su tematiche ambientali e di tutela del territorio: “Soleto è diventata terra di conquista di opifici insalubri, quali bitumifici, cave, fonderie, zincherie e cementifici, uno di quest’ultimi considerato il più grande d’Europa. Da sempre chiediamo
indagini epidemiologiche e monitoraggi di campioni di aria, acqua, suolo e animali. Abbiamo più volte lanciato il nostro appello alle istituzioni, dal sindaco alla Regione e all’Arpa, ma al momento la direzione politica va da un’altra parte. Dalla parte nostra ci sono 51 aziende agricole che hanno firmato una petizione contro l’autorizzazione di bruciare
CDR nel cementificio di Galatina e che, come noi,
vogliono un Salento che segua l’agricoltura e il turismo di qualità, la salubrità dei territori e il mantenimento della ruralità”.
(A.C.)
Dall’Amministrazione comunale arriva un buon esempio da imitare. Nei
giorni scorsi sono stati istallati due
punti di raccolta per oli vegetali
esausti, il primo nei pressi del centro sportivo polivalente e il secondo
nel parcheggio situato in via Panoramica. Ciascun cittadino può dunque raccogliere gli oli utilizzati in cucina in comuni bottiglie di plastica,
che potranno essere gettate all’interno
dei bidoni “Soloil”.
16
04 maggio 2013
casarano
Volontari in prima linea
per ripulire le periferie
Si terrà il 5 e il 12 maggio l’iniziativa “Puliamo insieme le periferie”,
all’insegna della tutela dell’ambiente. Il sindaco Stefàno:
“Invito i casaranesi a partecipare numerosi”
Parte domenica 5 maggio da
piazza San Domenico la prima
edizione di “Puliamo insieme le
periferie di Casarano”, un’iniziativa organizzata dall’Amministrazione comunale per sensibilizzare la cittadinanza sui
temi dell’ambiente, della salute
e dell’igiene pubblica. I cittadini riceveranno guanti e sacchetti, pronti a trasformarsi in
giardinieri e ripulire le strade da
erbacce e rifiuti al grido di “Casarano pulita comincia da te”.
Già decisa anche la ghiotta ricompensa finale: i volontari
verranno premiati con una grigliata collettiva pomeridiana
presso i giardini “William In-
grosso”.
“È un’iniziativa oltre che utile
per ripulire le periferie -sottolinea il sindaco Gianni Stefànoanche di alto contenuto educativo soprattutto per le giovani
generazioni. L’Amministrazione
comunale vuole rendere tangibile l’attenzione per l’ambiente
e il decoro urbano, temi che ci
stanno molto a cuore e che abbiamo previsto come nostri
obiettivi di mandato. Confidiamo nella sensibilità di tutti i cittadini che amano la nostra città, invitandoli a partecipare numerosi per dare forza e concretezza al valore dell’iniziativa”.
Ad aderire con entusiasmo an-
galatina
che gli attivisti casaranesi del Movimento 5 Stelle: “La
pulizia delle nostre
periferie -dicono i
grillini- avrà anche
un grande ritorno
in termini etici e potrà essere di insegnamento per
i nostri figli e per tutte quelle
persone che sono ancora lontane dalle problematiche ‘verdi’
della nostra comunità. Il M5S
conduce battaglie a favore dell’ambiente ed una città più pulita, oltretutto con il coinvolgimento diretto della cittadinanza nella risoluzione di problemi
che egli stessa ha contribuito a
Le “Scarpette Rosa”
trionfano ad Andria
Foto di repertorio
creare. Il meetup cittadino del
M5S, per tali motivi, spinto
dalla vis ecologista che lo contraddistingue, accoglie di buon
grado questa scelta di intervento partecipato con i cittadini e comunica la propria adesione”. Un’iniziativa che, nelle
stesse forme, si ripeterà domenica 12 maggio.
Stefano Manca
nardò
Fanno incetta di premi i ballerini galatinesi “in trasferta” ad Andria. Presso il locale Palasport si è disputato infatti la scorsa domenica il Campionato
Regionale di Danza a squadre e Danze caraibiche,
organizzato dalla Fids (Federazione Italiana Danza Sportiva). È stata una gara molto combattuta,
che ha visto la partecipazione di ballerini e ballerine
provenienti da ogni angolo della Puglia.
Ed è proprio in questa prestigiosa competizione che
gli atleti della scuola di danza “Scarpette Rosa”,
diretti da Eleonora Rotundo, hanno tenuto alto il
nome della propria città classificandosi al primo
posto in ben quattro diverse categorie “over 16”
(danza contemporanea, hip hop, afro, modern jazz).
La prossima tappa che vedrà impegnati i ragazzi
e le ragazze di “Scarpette Rosa” sarà il campionato
nazionale che si terrà a Rimini dall’8 al 14 luglio
prossimi. La kermesse riminese rappresenta il più
grande Festival della Danza Sportiva al mondo. E
i giovani ballerini galatinesi hanno dimostrato “sul
campo” di meritare questi palcoscenici.
(S.M.)
Da ristorante della criminalità a colonia per bambini
La struttura di Santa Maria al Bagno era stata sequestrata nel 2002. Ora è del Comune, che vuole destinarla ai più piccoli
L’ex ristorante “Fiume”, un locale commerciale di oltre seicento metri quadrati che si trova a Santa Maria al Bagno diventerà presto una colonia per
bambini. I locali sono stati infatti destinati al Comune di
Nardò, che ha promesso di trasformarlo in un’area per i più
piccoli.
Per capire la complessa vicenda
che ruota attorno a tale struttura
bisogna fare qualche passo indietro. È il 15 marzo 2002: attraverso una sentenza emessa
dal Tribunale di Lecce il bene
viene confiscato a Vito Antonio
Cioffi, membro di un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti. Nei giorni
scorsi il decreto di trasferimento è stato trasmesso a Palazzo
Personé, che ne ha poi comunicato la notizia.
Già un anno fa l’Amministrazione neretina aveva manifestato interesse all’acquisizione
del bene. Così, dopo aver appurato l’assenza di ostacoli tecnici e burocratici, il direttore del-
l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione
dei beni sequestrati e confiscati
alla criminalità organizzata
(Ansbc), Giuseppe Caruso, ha
inviato il relativo decreto.
Soddisfatti dell’esito della vicenda il primo cittadino Marcello Risi e il vicesindaco Carlo
Falangone, che adesso fanno
sapere che il passo successivo
sarà quello di reperire i fondi necessari per realizzare il progetto
per i bambini della città. A tal
fine gli uffici sono al lavoro per
studiare i metodi di accesso ai finanziamenti previsti dalla legge.
Un compito che non dovrebbe
essere complicato: si tratterebbe
infatti di ottenere quei fondi agevolati che vengono solitamente
destinati all’adeguamento dei
beni confiscati e consentono di
utilizzare il 100% in conto capitale delle somme erogate. Le
premesse quindi per trasformare un posto “di mafia” in uno
spazio sociale da donare alle giovanissime generazioni ci sono
tutte.
(S.M.)
17
cultura
04 maggio 2013
Nel Castello di Acaya
rivive il passato
di Roca Vecchia
Le testimonianze di antiche civiltà del Salento protagoniste della mostra “Roca nel Mediterraneo”
È stata inaugurata lo scorso gennaio e sarà fruibile per tutto il
2013 la mostra archeologica intitolata “Roca nel Mediterraneo”
allestita nello splendido contenitore architettonico cinquecentesco
del Castello di Acaya, organizzata dall’Istituto di Culture Mediterranee, istituzione in house della Provincia di Lecce, nell’ambito
del più ampio progetto “Umana
Natura. Un percorso fra paesaggi e forme delle civiltà delle Terre di Acaya, di Roca e Torcito”.
La mostra è concepita nell’ottica
della consapevole fruizione del ricco patrimonio culturale del nostro
territorio e consente che, per la prima volta, siano ammirati i numerosissimi rinvenimenti archeologici di Roca Vecchia, come le ceramiche di tipo minoico–miceneo, i metalli, gli avori, il vasellame locale d’uso quotidiano e quello d’importazione, cui si affiancano i tanti resti botanici e faunistici. L’allestimento, inoltre, punta fortemente alla didattica, rias-
sumendo con pannelli espositivi,
teche dense di reperti e rappresentazioni virtuali, il frutto di
una pluriennale campagna di scavi
e ricerche sistematiche in una località in cui, per le straordinarie attestazioni antiche, è stato anni fa
istituito un parco archeologico.
La prima sezione introduttiva,
“Da Roca ad Acaya. Le ragioni di
una scelta”, illustra la lunga storia delle ricerche condotte in situ
nell’arco temporale di 25 anni, cui
segue la ricostruzione del paesaggio antico e dell’originario ecosistema ambientale (geomorfologia, ambiente, flora, fauna, clima ecc.) e uno spazio dedicato all’area naturale “Le Cesine”, magnifica oasi protetta rimasta quasi immune alle trasformazioni
moderne.
A seguire, le sezioni tematiche della mostra sono rivolte principalmente alle fasi protostoriche dell’abitato, tra la media età del
Bronzo e l’età del Ferro, quando
si viene a delineare una specifica
koinè locale di matrice mediterranea, frutto della commistione di
vari elementi culturali derivati
dall’intensa attività di scambi tra
antichi popoli sulle rotte adriatiche. In questo periodo, infatti, assumono notevole importanza i
traffici marittimi tra le aree dell’Adriatico settentrionale, Mar
Egeo e vicino Oriente, e così la gestione e il controllo del territorio,
la navigazione e lo scambio di
merci, e proprio a Roca le lunghe
ricerche hanno accertato l’esistenza, all’epoca, di un emporio
commerciale, ponte di collegamento tra Oriente e Occidente.
Con questi temi si entra nel vivo
del percorso espositivo, che continua poi illustrando i vari aspetti dell’innovazione e della cultura
materiale nel II millennio a.C., i
luoghi del culto, le relazioni umane tra i vari popoli, per approdare
infine alla straordinaria testimonianza cultuale di Grotta Poesia.
Così, attraverso questo ricco allestimento, il visitatore può com-
piere un viaggio nel suggestivo
passato di Roca non solo a livello teorico ma letteralmente tuffandosi in quello che era lo scenario di vita di millenni fa.
Il culto di Grotta Poesia
La suggestiva cavità naturale prende il nome da “posia”, sorgente di
acqua dolce, che in passato vi scorreva all’interno e i cui segni sono
ancora oggi visibili. Nonostante la
forte suggestione del nome che
un’ancora viva leggenda riconduce
alla figura di una bellissima principessa che qui amava fare il bagno, ispirando così schiere di poeti provenienti da tutto il Sud dell’Italia, la vera straordinarietà di
questa grotta risiede nelle preziose attestazioni archeologiche rinvenutevi. Essa, infatti, riporta un
complesso di testimonianze incise sulle pareti, che includono sia
figurazioni di epoca preistorica e
protostorica che più tarde iscrizioni votive in lingua latina, messapica e greca. Questo assume
grande rilievo poiché consente di
ricondurre le prime fasi di occupazione umana del sito di Roca a
pratiche cultuali, provando come
la grotta sia stata frequentata per
lunghi secoli sia dagli abitanti
dell’insediamento che dai tanti
marinai di passaggio che vi incidevano delle dediche rivolte a divinità indigene.
Rosy Paticchio
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04 maggio 2013
Per segnalazioni:
[email protected]
a cura di
Claudia Mangione
spettacolo
qÉ äç ÇáÅç áçÁ ÅÜá Éê~åç á _É~íäÉëÒ \
Appuntamento venerdì 10 maggio al Teatro Comunale di Nardò con la nuova produzione della Residenza Teatrale di TerramMare
Va in scena, in prima nazionale, la
nuova produzione della compagnia
TerramMare Teatro, Te lo dico io…
chi erano i Beatles. Lo spettacolo
nasce dall’incontro tra Raoul De
Razza, operatore, musicista e produttore di Nardò, con Silvia Civilla. Ma per l’allestimento sono stati coinvolti altri artisti neretini,
Marco Tuma e Davide Colomba, e
per il testo si sono inoltre avvalsi
della preziosa collaborazione di
Fabio Chiriatti.
Il Cavern Club, lo storico locale in
cui si esibivano i quattro ragazzi di
Liverpool agli inizi della loro carriera, rappresenta l’ideale punto di
partenza di un viaggio sonoro e visivo che porterà gli spettatori ad entrare nel mondo della band. Un
uomo entra, infatti, in un locale; è
un perfetto sconosciuto, un cliente qualsiasi; eppure cinque anni prima, quell’uomo era un volto noto
e non solo lì dentro. Sul palco una
band si sta esibendo e l’uomo non
può fare a meno di ascoltarla e di
ricordare. Cinque anni prima, su
quel palco c’erano John, Paul, George e Ringo: i Beatles. E così
Brian si abbandona ai ricordi, ripercorrendo le tappe fondamentali della propria vita e della vita dei
quattro ragazzi. Tutti loro erano destinati a cambiare la storia del
mondo. Sarebbe presto diventato il
loro manager e questo fu l’incontro destinato a cambiare la vita di
tutti. Brian Epstein consegnò i Beatles alla fama mondiale che ancora oggi, a cinquant’anni di distanza, è quasi impossibile eguagliare.
In scena la voce di Davide Colomba, la chitarra di Raoul de Razza e
i fiati di Marco Tuma guideranno
una formazione polistrumentista,
che proporrà diversi brani, alcuni
molto noti altri meno, dei favolosi quattro. “Te lo dico io… chi erano i Beatles” non assume però la veste di un tributo, ma di un racconto musicale, un recital con musica
Raffaele Casarano
in tour europeo
con Manu Katchè
dal vivo con arrangiamenti dei
brani che ne evidenziano l’assoluta attualità attraverso sonorità
classiche, etniche ed elettroniche.
Io sono come un albero, omaggio a CiCi Cafaro
È stato presentato venerdì 26 aprile
al Cinema Elio di Calimera il documentario di Fernando Bevilacqua
(nella foto) sul poeta contadino CiCi
Cafaro. Spiega il conosciuto e apprezzato fotografo di Muro Leccese:
“Io sono come un albero, mi disse
una volta CiCi. In questo documentario ho voluto raccogliere una serie
di attestazioni di stima di personaggi della cultura salentina verso CiCi
Cafaro, tessendone gli interventi in
capitoli che attraversano la trama dei
racconti sapidi, epici e picareschi del
poeta contadino. Questo lavoro è il
mio omaggio verso una persona che
l’esistenza ci ha donato e gode della mia stima e ammirazione”.
I personaggi intervistati, in ordine di
apparizione, sono Eugenio Imbriani,
Daniele Durante, Franco Tommasi,
Enza De Luca, Gigi Chiriatti, Brizio Co-
Foto: di Carlo Elmiro Bevilacqua
stantini, Giovanni Pellegrino, Marcello
Costantini, Isabella Bernardini, Pierfrancesco Pagoda, Massimo Melillo,
Antonella Screti.
Le recensioni di Libri&Musica
LIBRO
Il diritto di avere diritti - Stefano Rodotà
Siamo stati ad un passo dall’averlo come Presidente della Repubblica, da tutta la vita
si impegna per la tutela delle libertà personali e dei diritti
inviolabili: Stefano Rodotà ha
presentato il suo libro Il diritto
di avere diritti la scorsa domenica durante il programma “Che tempo che fa”. Pubblicato a novembre, titolo e
contenuti sono di estrema
attualità, specie in questi giorni difficili per la politica ita-
liana: filo conduttore del saggio, non di facile lettura per
l’impegno intellettivo necessario a seguire la varietà di tematiche sviscerate, è l’importanza di rimettere al centro della politica la tutela dei
diritti universali e non la legge di mercato che sta minando alla dignità umana.
Un saggio appassionato, che
esplicita con un linguaggio
appropriato le riflessioni di
ognuno di noi.
Una novità assoluta di genere per
TerramMare, che fornisce in tal
modo dimostrazione di come la Residenza possa divenire un polo di
aggregazione e di incontri aperto a
qualsiasi forma di contaminazione
artistica.
Il tutto sotto la guida sapiente del
suo presidente, Silvia Civilla. Formatasi presso l’École des Bouffons di Serge Martin e la Scuola Internazionale di Teatro di Parigi, diretta da Jacques Lecoq, lavora da
vent’anni come attrice e regista di
spettacoli di Teatro Ragazzi. Nel
1989 fonda nel Salento l’Associazione “Anteo - Teatro Musica e Arti
visive”, da cui dieci anni dopo nascerà a Presicce la Cooperativa
“TerramMare Teatro”.
Ancora una collaborazione prestigiosa per il sassofonista salentino Raffaele Casarano, che
varca nuovamente i confini nazionali, ma questa volta per partecipare ad una parte del tour europeo del batterista franco-africano Manu Katchè, noto a livello
internazionale per la collaborazione con Peter Gabriel nell’album
“So” del 1986. Scoperto quasi per
caso a Parigi da Tony Levin, bassista di Gabriel, Katchè ha saputo unire la brillantezza delle percussioni (che suona con la tecnica africana dei pollici in alto) ad un
groove mai sentito prima, divenendo in breve tempo il batterista
che tutti vorrebbero. Sono, infatti, già molti i grandi artisti, come
Sting, Simple Minds, Dire Straits,
Bee Gees, Tears For Fears, Tracy
Chapman, Gypsy Kings e Youssou
N’ Dour, che lo hanno voluto al loro
fianco in album giudicati in assoluto fra i migliori delle loro produzioni.
E Raffaele Casarano, che ha raggiunto Katchè il 29 aprile scorso,
sarà con lui fino al 6 maggio per
le tappe previste a Katowice (Polonia), Liege (Belgio) e Thun (Svizzera). Insieme a loro sul palco anche Luca Aquino, alla tromba, e
Jim Watson, al piano-hammond.
Informazione pubblicitaria
CD
#willpower - Will.I.Am
Lo sappiamo che è
terribilmente commerciale, che è più un
marchio ormai che
non uno sperimentatore di nuove sonorità. Ma preparatevi al
fatto che la nostra
estate sarà tormentata dai suoi pezzi
trash che, diciamoci la verità, sono
stati pensati per farci ballare e lo
fanno senza dubbio: è nei negozi
Will.I.Am con il suo #willpower.
Non abbiamo notizia se i Black
Eyed Peas si siano sciolti, fatto sta
che con questo album Will.I.Am elegge
definitivamente se
stesso a fautore dei
brani che ci toccherà
inevitabilmente
ascoltare nei prossimi mesi, anche per le
celebri collaborazioni con Britney Spears
e Justin Bieber, nella ricerca di
accalappiarsi i giovani che amano
dimenarsi sulla pista da ballo. Nessuna pretesa di testi dal tenore
elevato, solo dance di una specie a
dir poco singolare. Preparatevi!
A cura di
Francesca
Rinaldi
MAGLIE Via Indipendenza
Tel. 0836.485642
[email protected]
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04 maggio 2013
CORSO
LUNEDÌ 6
Gutta cavat lapidem
MAGLIE, Museo L’Alca - ore 18
Al via il corso, gratuito e aperto a tutti, che il professor
Paolo Sansò, docente di Geologia Ambientale, terrà in quattro incontri sull’interessente tema delle rocce del Salento: dalla loro formazione e genesi, alla
loro classificazione. Info: 0836.423667.
appuntamenti_eventi_curiosità
CORSO
SABATO 4
Luft
CAVALLINO, Womb - ore 15
Saranno radio, teatro e web
gli argomenti d’approfondimento del workshop condotto da Roberto Paci Dalò, che
dal 4 al 5 maggio esplorerà le
relazioni tra media e formati
prendendo in analisi casi di
studio ed esperienze che ruotano attorno alla pratica di
una radio.
Tra gli strumenti utilizzati in
corso d’opera anche Radio
Lada, una delle prime web radio, creata dallo stesso Paci
Dalò nel 1995.
Info: 345.2259964.
MUSICA
SABATO 4
Stagione Sinfonica di Primavera
LECCE, Koreja - ore 21
Appuntamento con l’Orchestra Sinfonica “Tito Schipa”. In programma La meccanica del ruscello, (per orchestra d’archi) e
L’albero sempre (per coro, orchestra e video-proiezione interattiva) di Paolo Marzocchi e Four sea interludes di Benjamin
Britten. Con la partecipazione dei musicisti della Scuola “A.
Grandi” di Lecce. Info: 0832.242000.
MUSICA
DOMENICA 5
EVENTI
DOMENICA 5
VII Coppa dello Ionio
GALLIPOLI, Porto - ore 9.30
La primavera esplode a Gallipoli con una serie di iniziative legate al mare e alla città che portano la firma della Lega Navale Italiana, tra cui la VII Coppa dello Ionio, la regata d’altura
che vedrà le tradizionali regate veliche della Coppa del Salento
percorrere il tratto di 40 miglia che unisce la “Kalè Polis” a
Tricase. Info: 0833.261041.
MUSICA
VENERDÌ 10
Il Parco
delle Note
3 in italiano
live
LECCE, Parco di Belloluogo
ore 11
Dopo il successo dei concerti
che lo scorso ottobre si sono
svolti nel Parco di Belloluogo,
ritorna l’iniziativa Il Parco delle Note, promossa dal Comune di Lecce e dall’Ass. Nireo, in
collaborazione col Festival del
XVIII secolo. Protagonista il
duo Francesca Cavallo (arpa)
ed Emanuele Cacciatore (flauto), con musiche di Bizet e Debussy intervallate da passi del
D’Annunzio letti da Andrea Sirianni. Ingresso gratuito.
LECCE, La gatta al lardo
ore 21.30
3 in italiano (sovrapensieri
cantati) è un progetto che
nasce dall'incontro di Vincenzo Miglietta, Alessandro
Semprevivo e Giancarlo Dell’Anna. Le loro canzoni piacciono al primo ascolto perché
sono disegni suonati, realizzati attraverso un personale
registro poetico e calati in
atmosfere sonore di raffinata
orecchiabilità.
Info: 347.4417421.
ARCHEOLOGIA
GIOVEDÌ 9
Roca nel Mediterraneo
VERNOLE, Castello di Acaya — ore 9.30 /12.30, 16/19
La suggestiva mostra archeologica “Roca nel Mediterraneo”, curata da Luigi Coluccia e Oronzina Malecore, è suddivisa in due
sezioni: una introduttiva, sulle motivazioni che sottendono la scelta del Castello di Acaya, e un’altra tematica, che propone i temi
nodali attraverso la scansione temporale delle principali fasi evolutive. Info: 0832.683363.
È on line www.leccesette.it,
il nuovo portale di informazione del Salento.
Notizie quotidiane, inchieste, curiosità e video
in un unico sito web di informazione a 360 gradi,
dedicato a Lecce e provincia.
Passaparola!
Mail: [email protected] Facebook: www.facebook.com/LecceSette
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04 maggio 2013
sport
TENNIS
TENNIS
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a cura di
Pasquale Marzotta
Il Lecce aggancia il Trapani in vetta
Ora programma il sorpasso per la B
Domenica prossima i salentini ospiteranno il Carpi, poi chiuderanno il campionato sul campo
dell’AlbinoLeffe. L'obiettivo è conquistare almeno un punto in più dei siciliani
Agganciato il Trapani in vetta, il Lecce si
lancia nella volata al fotofinish nella corsa alla serie B. La squadra “targata” Antonio Toma vuol scrivere un finale a sorpresa davvero inedito: promozione diretta
o play-off? Dopo aver sbancato il bunker
del Sud Tirol, il Lecce ritorna in vetta ed aggancia il Trapani, che però è praticamente
primo. A parità degli scontri diretti vanta
solo cinque gol in più dei salentini. Ma sarà
un finale tutto da vivere in 180 minuti. Domenica ci sarà la visita del Carpi al “Via del
Mare”.
“È stata una vittoria importantissima, perché siamo andati in svantaggio su rigore ha detto Toma in diretta Rai Sport 1 al termine della sfida vinta contro il Sud Tirol. A parte il rigore, non hanno mai tirato in
porta, ma noi siamo stati bravi a creare molto occasioni gol e a coprire tutti gli spazi”.
Sul primato in condominio Toma ha sottolineato: “Adesso il campionato è ancora
più bello e ci sono due partite da giocare.
Purtroppo ci penalizza la differenza reti, ma
giocheremo gli ultimi 180 minuti di questo
torneo con dignità perché è questo che si
meritano i nostri tifosi. Sono unici, sembravano in 2000 in tribuna e gridavano anche le donne. Io ai miei ragazzi ho detto prima della partita di riportare a Lecce la dignità e ringrazio loro di vero cuore per avermi ascoltato”.
Il Lecce dunque se la vedrà in casa con il
Carpi, attualmente terza forza del torneo.
E per la squadra di Toma è la più bella carica per le motivazioni a tenere alta la guardia. Poi il 12 maggio si chiuderà in casa dell’AlbinoLeffe. I siciliani, sembrano favori-
Betitaly Maglie festeggia
la promozione in B1
Foto: Us Lecce
ti, visto che ospitano la Reggiana, che può
comunque cercare nelle ultime due gare un
piazzamento più agevole rispetto al ter-
Parte bene il Ct Maglie in A2
TENNIS Il Ct Maglie parte con il piede giusto
e vince in modo convinto all'esordio nella
nuova stagione di serie A2 maschile. I salentini si sono imposti in casa con un netto 5-1 sul
forte Tc Ambrosiano Milano. E domenica ospiterà, sempre a Maglie, il quotato Massa Lom-
zultimo posto. E poi chiuderà sul campo
della Cremonese. Il finale è tutto da scoprire.
barda, nelle cui fila militano Fabbiano, Fioravante, Phillips e Capone. Tra i magliesi brilla il
neoarrivato Grimolizzi, oltre ai riconfermati Portaluri, Crepaldi ed ai big Luddi e Piccari.
Intanto in serie B nel prossimo turno riposa il
Ct “Mario Stasi” Lecce (girone 4), mentre il Ct
Galatina cerca il bis di vittorie sul campo del
Ct Arezzo, dopo la bella affermazione sul Ct
Brindisi.
VOLLEY La squadra del tecnico Tonino Solombrino rifila il 3-0 all’inseguitrice Corato ed
accende la festa-promozione nel proprio Palazzetto dello sport. Le magliesi non hanno
fallito nelle propria missione. Infatti sono riuscite a centrare l’autentico match ball per
il salto di categoria. Sul proprio campo e davanti al proprio pubblico, le salentine hanno
messo a segno una vittoria importante: 3-0
(28-26, 25-19, 25-20).
Così, dopo aver mancato nella scorsa stagione da matricola il treno play-off per un solo
punto, stavolta al secondo tentativo è stato
tagliato il traguardo della vittoria del campionato. Le magliesi volano così a +4 dal Corato e si aggiudicano il successo finale ad un
turno dal termine. L’ultima giornata sarà una
passeggiata, perché sabato prossimo le salentine chiuderanno sul campo del Napoli.
E sotto l’ombra del Vesuvio si apre ufficialmente all’orizzonte la terza serie nazionale.
Una promozione che si propone come un’altra perla nella storia del volley magliese.
22
04 maggio 2013
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Direttore Responsabile
Giovanni Nuzzo
Roberto
Paci Dalò
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Compositore, musicista, regista e artista visivo tra i più eclettici e geniali, fondatore di Radio Lada, una delle prime web radio, è direttore artistico della compagnia interdisciplinare “Giardini Pensili”, operante in particolare nell’ambito del live
media e delle arti elettroniche. Da sempre molto attivo a livello internazionale, numerosi e ragguardevoli infatti i progetti che firma da un capo all’altro del mondo,
è pioniere nell’uso di internet e nell’integrazione tra tecnologie analogiche e digitali, attraverso cui trasforma opere sceniche e musicali in pezzi radiofonici, installazioni interattive suono/video e progetti on-line. Oltre che in spazi canonici
(Biennale di Venezia, Ars Electronica di Linz, Opera di Vienna, ecc.), presenta i propri lavori in luoghi insoliti, come la spiaggia adriatica, con quindici chilometri di
diffusione sonora, la Certosa di San Martino, carri armati e mezzi corazzati della Seconda Guerra Mondiale. Produce regolarmente dischi e libri e collabora con
artisti delle più disparate discipline. Sabato 4 maggio 2013 approderà al Womb di
Cavallino con il laboratorio di radio, teatro e web “Luft”, a cui farà da preludio venerdì 3 un suo concerto/performance in solo di clarinetti e live electronics.
Il tratto principale del tuo carattere.
Entusiasmo.
Il tuo principale difetto.
Entusiasmo.
La qualità che preferisci in una donna?
Ironia.
E in un uomo?
Tenerezza.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Esserci. Per davvero.
Cos’è la felicità?
Arrivare al mare.
L’ultima volta che hai pianto?
Ieri notte in volo verso Shanghai.
Di cosa hai paura?
Degli antisemiti e dei nazisti.
Canzone che canti sotto la doccia?
Cuba, que linda es Cuba!
Musicisti o cantanti preferiti?
Johann Sebastian Bach, François
Couperin, Sacri Cuori, Alfred Deller,
Robert Lippok, Philip Jeck, Nat
King Cole, Billie Holiday, Oum Kalthoum, Morton Feldman, Björk,
Steve Reich, Amelia Cuni.
Poeti preferiti?
Emily Dickinson, John Donne, Dylan Thomas, Paul Celan, Andrew
Marvell, Patrizia Valduga, Marina
Cvetaeva. Gabriele Frasca, Heiner
Müller, Samuel Beckett, Arsenij
Tarkovskij.
Autori preferiti in prosa?
Haruki Murakami, Philip K. Dick,
Isaac B. Singer, Vladimir Nabokov,
Giorgio Manganelli, Thomas Pynchon, Henry D. Thoreau, Rebbe
Nahman di Breslov, Jorge Borges.
Libri preferiti.
La Divina Commedia, sempre con
me in viaggio. Infanzia berlinese di
Walter Benjamin. Maus di Art
Spiegelman.
Attori e attrici preferiti.
Willem Dafoe, Johnny Depp, Marcello Mastroianni, Orson Welles,
Monica Vitti.
Chi potrebbe interpretarti sul grande schermo?
Robert Redford.
Film preferiti.
Il mio vicino Totoro, Big fish, L’arca
russa, Il cielo sopra Berlino, La sposa
cadavere, Mulholland Drive.
I tuoi pittori preferiti.
Mark Rothko, Rembrandt, James
Rosen, Johannes Vermeer, Joseph
Beuys, Saul Steinberg.
Il colore che preferisci.
Petrolio.
Se fossi un animale, saresti?
Somaro.
Cosa sognavi di fare da grande?
Giornalista. Mi fabbricavo i miei piccoli giornali prima di imparare a leggere e li riempivo di scritture inventate. Come faccio ancora adesso.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
Quello col pittore americano James
Rosen su un trenino tra Faenza e
Firenze e con John Cage a New York.
La persona a cui chiederesti consiglio
in un momento difficile?
Gabriele Frasca. Insostituibile.
Quel che detesti più di tutto.
Gli infami col permesso disabili falso. Le persone mediocri e per questo
arroganti.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Dieci minuti.
Piatto preferito.
Brustolì: una palla di polenta e formaggio cotta sulla graticola. Roba
dell’alto Garda dove sono cresciuto.
Necessita di un camino funzionante
bene.
Il profumo preferito.
Borotalco e profumo dei panni asciugati al sole.
Il fiore che ami.
Anno XI - n. 504
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
Ciclamino.
La tua stagione preferita?
Primavera.
Il paese dove vorresti vivere?
Giappone.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere?
Tra il 1600 e 1700.
Personaggi storici che ammiri di più.
Giordano Bruno, Mikhail Bakunin.
Personaggi storici detestati.
Joseph Goebbels.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Quello che faccio sempre: creare
collegamenti tra le persone.
Chi è il tuo eroe vivente?
Non c’è.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
L’anarchia.
Il tuo rimpianto più grande?
Non essere madrelingua di almeno
quattro lingue.
Cos’è l’amore?
Le parole al buio.
Stato attuale del tuo animo.
Lieto.
Il tuo motto.
“Carpe diem”.
Come vorresti morire?
Nel sonno.
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Tessera n. 14594
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04 maggio 2013
24
04 maggio 2013