elettroforesi serum set - intermedical
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ELETTROFORESI SERUM SET Kit per l’elettroforesi delle sieroproteine con determinazione qualitativa Ref. ESP-200-8 ESP-200-4 ESP-400-8 ESP-400-4 per uso diagnostico in vitro Principio del metodo e significato clinico L’elettroforesi è una tecnica di laboratorio che permette di separare le diverse componenti di una miscela sotto l’azione di un campo elettrico applicato. Il senso della migrazione dipende dal tipo di carica elettrica (le particelle cariche positivamente migrano verso il polo negativo o catodo, quelle negative verso il polo positivo o anodo); la velocità della migrazione varia a seconda del numero delle cariche elettriche, delle dimensioni della particella e delle caratteristiche del substrato in cui si muovono le particelle. L’applicazione più comune dell’elettroforesi si ha per lo studio delle proteine del siero. L’esame è fondamentale per determinare lo stato di numerose malattie quali insufficienza epatica, cirrosi epatica ed altre patologie. Esistono due classi principali nelle sieroproteine (albumina e globuline) solitamente in proporzioni simili, ma l'albumina é molto più lenta per la sua carica negativa ed è presente con una concentrazione visivamente maggiore. Esiste inoltre una piccola banda superiore all'albumina chiamata pre-albumina. Le globuline sono classificate a seconda delle bande relative: La zona alfa (α) é suddivisa in due bande: alfa1 – alfa 1-antitripsina, alfa1-glicoproteina acida e alfa2-a protoglobina, alfa2-macroglobulina, alfa2-antiplasmina. La Zona beta (β) – transferrina, lipoproteine a bassa densità (LDL) e complemento c3. La zona gamma (γ) – immunoglobuline (IgA, IgD, IgE, IgG e IgM). La separazione elettroforetica delle proteine sieriche è una tecnica universale di screening delle proteine per l'identificazione delle gammopatie monoclonali e rappresenta un ausilio nella diagnosi degli stati patofisiologici associati a variazioni in parecchi valori proteici. L'analisi di elettroforesi delle siero proteine è una procedura di screening con un’interpretazione del tracciato elettroforetico che deve essere sempre abbinata ad una valutazione clinica in quanto, da solo, il quadro elettroforetico non è specifico né diagnostico. Reagenti contenuti nel kit ESP-200-8 200 test ESP-200-4 200 test ESP-400-8 400 test ESP-400-4 400 test Tampone 10Xconc. Tampone tris/ippurato pH=9.1 1x50 mL 1x50 mL 1x100 mL 1x100 mL Colorante Rosso Ponceau Acido tricloroacetico 1x100 mL 1x100 mL 2x100 mL 2x100 mL Decolorante 20Xconc Acido Ortofosforico Stabilizzanti. 1x250 mL 1x250 mL 2x250 mL 2x250 mL Strisce Strisce di acetato di cellulosa 76x60mm 1x25 pz. 2x25 pz. 2x25 pz. 4x25 pz. Pescanti 1x2 pz. 1x2 pz. 1x2 pz. 1x2 pz. Cartoncini assorbenti 1x8 pz. 1x8 pz. 1x16 pz. 1x16 pz. I reagenti in base alla pericolosità, sono classificati, tenendo in considerazione la legislazione attualmente vigente. Conservazione e stabilità del prodotto Kit: Conservare il kit a +15–25°C Stabile fino alla data di scadenza riportata sulla confezione. Reagenti aperti Dopo l’apertura, i flaconi dei reagenti sono stabili 2 mesi se richiusi immediatamente dopo il prelievo e protetti da contaminazione, evaporazione, luce diretta e conservati alla temperatura riportata sulla confezione. Tampone di lavoro 45 giorni se conservato dopo l'uso a +2-8°C. Preparazione I reattivi sono liquidi e pronti all’uso. Tampone di lavoro: Diluire il Tampone Concentrato 1:10 con acqua bidistillata (conducibilità <1 µS). (es.: flacone di tampone concentrato da 50mL + 450 mL di acqua bidistillata = 500 mL di soluzione pronta all’uso) Decolorante: Diluire il Decolorante concentrato 1:20 con acqua distillata (conducibilità < 1 µS ). (es.: un flacone di decolorante concentrato da 250 mL + 4750 mL con acqua distillata = 5000 mL di soluzione pronta all’uso). Campioni Siero fresco non emolizzato I campioni di siero vanno raccolti secondo la prassi solitamente usata per altre analisi cliniche. Si preferiscono campioni di siero appena prelevati da pazienti a digiuno. Raccolta dei campioni e loro conservazione 1. Le provette di sangue devono essere conservate sempre chiuse in posizione verticale, con i tappi rivolti verso l'alto. Si raccomanda la separazione del siero da qualsiasi contatto con i globuli rossi entro due ore dalla raccolta. 2. Se i campioni di siero non vengono analizzati entro 8 ore, devono essere conservati ad una temperatura compresa fra +2°C e +8°C. I campioni dovranno essere analizzati entro 10 giorni. 3. I campioni di siero conservati a – 20°C sono stabili fino a 40 giorni. I campioni congelati vanno scongelati solo una volta. Nei campioni più volte congelati e scongelati si può verificare un deterioramento dell'analita. Preparazione del campione Non è necessario diluire manualmente i campioni di controllo e i campioni di siero. Il sistema preparerà la diluizione del campione in automatico. Criteri per la designazione di campioni non accettabili I campioni emolizzati, lipemici o campioni di plasma non sono consigliati per il test. I campioni prelevati dopo un`iniezione endovenosa di materiali di contrasto o di farmaci con un`assorbanza di 214 nm, daranno luogo ad un picco non valido nella zona Alfa 2 – Beta. Precauzioni Ogni qualvolta si manipolano agenti infettanti, reagenti chimici, reagenti di origine umana od animale, sangue o altri liquidi biologici, è consigliabile seguire le più comuni raccomandazioni e prendere tutte le necessarie precauzioni igieniche come l’utilizzazione di guanti monouso. Smaltimento Applicare le norme di cui al D.Lgs 22/97 e successive modificazioni (Rifiuti Speciali e Speciali Pericolosi con relativo codice CER) Esecuzione del Test Dispensare per ciascun campione di siero 25 µL nel rispettivo pozzetto della base porta campioni, assicurandone la omogenea distribuzione con un movimento rotatorio del puntale della micropipetta all’intero del pozzetto. Esempio: Piatto porta sieri ELEPHOR Posizione reagenti camera ELEPHOR : Vasca n° Siero Campione 1 Siero Campione 2 1 2 3 1 Tampone di lavoro 2 Colorante pronto all’uso 3 Decolorante diluito 4 Decolorante diluito Parametri ELEPHOR 8S 08 Operazione Imbibizione Decolorazione 1 Secondi 180 360 Parametri operativi Operazione Asciugatura 1 Decolorazione 2 Passo di lettura: micro Secondi 90 240 Operazione Migrazione Asciugatura 2 Modalità di migrazione: 10 mA corrente costante Secondi 720 15 Modalità di migrazione: 165 V tensione cosante Operazione Colorazione Tempo applicazione Secondi 180 15 Numero applicazione siero 1 Materiali ausiliari non contenuti nel kit Micropipette automatiche a punte intercambiabili a volume variabile. Cilindri graduati e vetreria da laboratorio H2O distillata. Precauzioni ed avvertenze Per ottenere risultati corretti e riproducibili é necessario osservare le seguenti norme: Non mescolare reagenti di lotti differenti. Non usare i reagenti dopo la data di scadenza. Usare vetreria perfettamente pulita ed esente da contaminazioni di ioni metallici o sostanze ossidanti. Usare acqua distillata, conservata in recipienti perfettamente puliti. Evitare accuratamente contaminazioni tra campioni; a tal fine è consigliabile usare pipette con puntali monouso per ogni campione e per ogni reattivo. Per evitare contaminazioni personali ed ambientali, é necessario osservare le seguenti norme di sicurezza: Utilizzare guanti monouso durante la manipolazione di materiale potenzialmente infetto e durante il dosaggio. Non pipettare i reagenti con la bocca. Non fumare, mangiare, bere o applicare cosmetici durante l'esecuzione del dosaggio. I reattivi contenuti nel kit vanno manipolati con cautela. Evitare il contatto con la pelle, gli occhi e le mucose. In caso di incidente attenersi a quanto riportato sulle schede di sicurezza. Tutti i campioni di siero umano devono essere considerati potenzialmente infettivi; pertanto i rifiuti del dosaggio devono essere decontaminati ed eliminati secondo opportune regole di sicurezza. Il materiale monouso combustibile deve essere incenerito; il materiale non combustibile deve essere sterilizzato in autoclave per almeno 1 ora a 121°C. I rifiuti liquidi vanno neutralizzati (se contenenti acido) ed addizionati di ipoclorito di sodio fino ad una concentrazione finale del 3%, lasciando agire l'ipoclorito per almeno 30 minuti. I rifiuti liquidi contenenti acido devono essere neutralizzati con quantità proporzionale di base prima di essere trattati con ipoclorito di sodio. Evitare la produzione di schizzi e la formazione di aerosol; qualora ciò si verificasse ripulire accuratamente con ipoclorito di sodio ad una concentrazione del 3%. Il mezzo adoperato per la pulizia deve essere trattato come residuo potenzialmente infetto ed eliminato secondo le modalità opportune. Ai sensi del D.L. italiano n. 22 del 05.02.97, che fa riferimento alle direttive CEE (91/156/CEE, 91/689/CEE, 94/62/CEE) tutti i rifiuti provenienti da lavorazioni manuali e/o in automatico sono classificati rifiuti speciali pericolosi con codice di classificazione CER 180103; devono quindi essere eliminati affidandoli a ditte autorizzate al ritiro ed allo smaltimento. In riferimento al DLg. N.285 art.28 Legge n.128 del 1998 il prodotto non è classificato come sostanza pericolosa. Il prodotto contiene componenti non attivi (detergenti, conservanti ecc..) la cui concentrazione totale è inferiore ai limiti riportati dalle Direttive 67/548/CEE e 88/379/CEE e successive modifiche sulla classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose. Maneggiare tuttavia il prodotto con cautela secondo le norme di buona pratica di laboratorio(*), evitando l’ingestione, il contatto con pelle, gli occhi e le mucose. * EU-Dir 1999/11 Commission Directive of March 1999 adapting to technical progress the principles of good laboratory pratice as specified in Council Directive 87/18/EEC. Valori attesi Si consiglia di esaminare ciascun tracciato elettroforetico, prestando particolare attenzione alla posizione delle delimitazioni della linea di base e all`aspetto dell`elettroferogramma nel suo complesso, allo scopo di determinare l`eventuale necessità di modifica o di riesecuzione dell`analisi. Le delimitazioni vengono posizionate in base a cinque classiche zone di siero Tabella con intervalli di riferimento Frazione proteica Albumina Alfa 1 Alfa 2 Beta Gamma Rapporto A/G Proteine totali % relativa 52,0 – 68,0 1,5 – 4,5 6,5 – 13,5 8 – 15 10,5 – 20,5 0,8 – 1,9 5,2 – 8,5 Ciascun laboratorio dovrà specificare i propri intervalli di riferimento a conferma delle popolazioni di pazienti. Controllo qualità Si raccomanda di porre in essere un sistema di controllo qualità interno mediante l’utilizzo di un siero di qualità controllata distribuito commercialmente. Effettuare l’elettroforesi dei controlli allo stesso modo di quella dei campioni dei pazienti. Prima di effettuare la presentazione dei risultati dei pazienti, accertarsi che i valori ottenuti siano inclusi nell’intervallo di riferimento indicato dal fornitore nelle istruzioni d’uso. È necessario per buona prassi di laboratorio mantenere un registro attivo dei risultati del controllo di qualità. Prestazioni del sistema Precisione Intra-assay n = 8 Inter-assay n = 24 Analita Media mG/dL SD % CV Analita Media mG/dL SD % CV Albumina 59.3 1.0 1.8 Albumina 58.6 1.3 2.5 Alfa 1 2.6 0.3 8.9 Alfa 1 2.85 0.3 10.4 Alfa 2 10.5 0.4 6.0 Alfa 2 10.7 0.4 6.1 Beta 11.7 0.5 3.8 Beta 11.9 0.6 4.5 Gamma 15.9 0.7 2.4 Gamma 15.95 0.7 2.4 Limiti Controllo qualità Correlazione Sensibilità del metodo ≥ 50 mG/dL Per monitorare la correttezza del sistema, si consi- Il sistema Electrophoresis serum kit è stato correlato Determinata come capacità di evidenziare singole glia l’utilizzo di un siero di controllo con proteine con un metodo analogo disponibile in commercio frazioni proteiche omogenee. sieriche a concentrazione nota. dando il seguente risultato: r = 0.999 Interferenze L’emoglobina libera legata dalla aptoglobina nel siero emolizzato interferisce nel dosaggio della frazione alfa 2. Inoltre sono descritti in letteratura vari farmaci ed altre sostanze che possono eventualmente interferire nella determinazione Bibliografia 1. Textbook of Clinical Chemistry, Ed. by N.W. Tietz, W.B. Saunders Co., Philadelphia (1999). Rev. 0 05/2016 Simboli grafici adottati Consultare le istruzioni d’uso Fabbricante Conservare alla temperatura +15-25°C Dimensione/Numero di test Dispositivo medico diagnostico in vitro Numero di lotto Marchio prodotto conforme Dir. 98/79/CE Codice prodotto Contenuto del flacone Fabbricante INTERMEDICAL s.r.l. Via A. Genovesi,13 80010 Villaricca(Na)-ITALY